Comune Di Vazzano Provincia Di Vibo Valentia
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COMUNE DI VAZZANO PROVINCIA DI VIBO VALENTIA Progetto per la riattivazione e l 'ampliamento di una cava di sabbia. Localita' Caverre - Barone - Vazzano I Progettisti Geol. Cosimo Silvestri Arch. Santo F.sco Prestanicola Proprieta' EDIL SETTE CARMELA Localita' Barone - Caverre 89834 Vazzano (VV) Tav. 10 Studio preliminare ambientale SCALA Spazio riservato al Comune 1 – PREMESSA Il presente Studio di Impatto Ambientale è stato redatto nell’ambito del “Progetto per la coltivazione di una cava di sabbia in località “ Caverre”, su incarico della ditta EDIL SETTE CARMELA con sede in VAZZANO (VV) loc. Caverre - Barone. L’area di interesse progettuale è ubicata in località “Caverre - Barone” del Comune di Vazzano, provincia di Vibo Valentia. La Relazione è stata predisposta in conformità a quanto prescritto dalla legislazione vigente in materia ambientale, in particolare nel rispetto dei principi contenuti nel D. Lgs. 152/2006 s.m.i., nel Regolamento della Regione Calabria n. 3 del 4 agosto 2008 “Regolamento regionale delle procedure di Valutazione di Impatto ambientale, di Valutazione ambientale strategica e delle procedure di rilascio delle Autorizzazioni Integrate Ambientali” così come modificato dalla DGR 31 marzo 2009, n. 153; in materia mineraria, cioè nel rispetto della L. R. 40/2009 e dal suo Regolamento d’attuazione e del Regio Decreto 29 luglio 1927, n. 1443. La presente relazione ha analizzato il contesto territoriale in cui si inseriscono le attività di messa in sicurezza, coltivazione e recupero ambientale, in particolar modo sono state prese in esame le componenti fisiche, biologiche, naturali ed antropiche. È stato innanzitutto descritto il Piano di Messa in Sicurezza e Recupero Ambientale dell’area, con le varie fasi e i relativi tempi di attuazione e, successivamente, sono state analizzate le componenti ambientali del territorio in cui si inserisce tale progetto. È stata, altresì, analizzata e verificata la compatibilità dell’opera in progetto alla pianificazione ed alla legislazione esistente. È stato quindi determinato il quadro degli impatti ambientali al fine di dedurne, in maniera quanto più generale e sintetica, la compatibilità dell’attività in progetto con l’ambiente ed il territorio in cui si inserisce, con relativa soluzione progettuale in funzione delle misure di minimizzazione e mitigazione. L’intervento, per come si evince dalle tavole progettuali, prevede la coltivazione del sito e la sua rinaturalizzazione in conformità all’ambiente circostante. 2 - INQUADRAMENTO GENERALE DELL’AREA L’area in esame si trova nel settore orientale del territorio comunale di Vazzano, nella parte centro-orientale della provincia di Vibo Valentia. La zona oggetto di studio ricade: • nel Foglio 579 – Sez II “San Nicola da Crissa” della Carta d’Italia in scala 1:25.000 edita dall’IGMI; • nel Foglio 246 I NO “Soriano Calabro” della Carta Geologica della Calabria in scala 1:25.000; • nel Foglio 579151 della Carta Tecnica Regionale in scala 1:5.000. Le particelle catastali di riferimento per l’attività da realizzare sono la n. 48 per intero e n. 220 ex 49 e n. 224 ex 50 in parte, tutte al mappale n°10 del Comune di Vazzano (VV). L’area interessata dal progetto di coltivazione è pari a poco più di 6.000 m2. L’area, dal punto di vista urbanistico, è inquadrata in zona agricola, nel vigente strumento urbanistico del comune di Vazzano. Il sito si raggiunge procedendo lungo la SP 67 che dallo svincolo autostradale delle Serre porta all’abitato di Vazzano, in corrispondenza dell’ incrocio con la trasversale delle Serre nel tratto che proviene da Vazzano. L’area d'interesse progettuale è situata in contrada Caverre, sulle colline che fanno da spartiacque tra il bacino idrografico del Fiume Mesima e il Torrente Scornari ad una altitudine media di circa 300 m s.l.m. I terreni interessati dall’attività di escavazione, ricadono completamente nel bacino idrografico del fiume Mesima – sottobacino T. Scornari - e riversano le acque in quest’ ultimo per il tramite di un fosso naturale esistente posto ai piedi dell’ area di cava. 3 - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE In questo paragrafo vengono descritti il progetto e le soluzioni adottate a seguito degli studi effettuati, nonché l'inquadramento di tale progetto nel territorio, inteso come sito estrattivo e come contesto ambientale dell’area. Sono, altresì, esplicitate le motivazioni assunte dal proponente nella definizione del progetto e sono descritte le motivazioni tecniche delle scelte progettuali, le misure, i provvedimenti e gli interventi, anche non strettamente riferibili al progetto, che il proponente ritiene opportuno adottare ai fini del migliore inserimento degli interventi nell'ambiente. Nel descrivere il quadro progettuale si riportano: le caratteristiche tecniche e fisiche del progetto e le aree occupate durante la fase di esercizio; Y l'insieme dei condizionamenti e vincoli di cui si è dovuto tener conto nella redazione del Y progetto; le motivazioni tecniche della scelta progettuale e delle principali alternative prese in esame, Y opportunamente descritte; l'articolazione delle attività necessarie alla realizzazione degli interventi in fase di cantiere e di Y quelle che ne caratterizzano l'esercizio; i criteri che hanno guidato le scelte del progettista in relazione alle previsioni delle Y trasformazioni territoriali di breve e lungo periodo conseguenti alla localizzazione dell'intervento, delle infrastrutture di servizio e dell'eventuale indotto; le eventuali misure non strettamente riferibili al progetto o provvedimenti di carattere Y gestionale che si ritiene opportuno adottare per contenere gli impatti nel corso della fase di esercizio; gli interventi di ottimizzazione dell'inserimento nel territorio e nell'ambiente; Y gli interventi tesi a riequilibrare eventuali scompensi indotti sull'ambiente. Y Il Progetto non ha altresì potuto trascurare gli aspetti legati all’economicità dell’intervento e in particolare si è tenuto in conto delle seguenti caratteristiche: la qualità dei beni e/o servizi offerti; Y il grado di copertura della domanda ed i suoi livelli di soddisfacimento in funzione delle Y diverse ipotesi progettuali esaminate, ciò anche con riferimento all'ipotesi di assenza dell'intervento; la prevedibile evoluzione qualitativa e quantitativa del rapporto domanda-offerta riferita Y alla presumibile vita tecnica ed economica dell'intervento; i risultati dell'analisi economica di costi e benefici, evidenziando in particolare i valori Y unitari assunti dall'analisi e il tasso di redditività interna dell'investimento. 3.1 - Qualità dei beni e servizi offerti Il progetto proposto ha come fine l’ ampliamento della coltivazione di una cava esistente (già autorizzata), attraverso l’escavazione e lo sfruttamento di un importante giacimento di sabbia da impiegarsi principalmente per l’utilizzo come prodotto per l’ingegneria civile. 3.1.1 - Materiale estraibile Dal punto di vista mineralogico-petrografico il materiale da coltivare è incluso nel gruppo delle rocce sedimentarie. La sabbia, infatti, è una roccia sedimentaria clastica sciolta, proveniente dall'erosione di altre rocce, formatasi a seguito di sedimentazione in ambiente marino. Le sabbie sono materiali granulari, cioè sedimenti clastici, incoerenti, costituite da granuli di dimensioni variabili tra 1/16-1/4 e 2 mm di diametro; inferiormente la sabbia passa a limo e superiormente a ghiaia (ghiaietto). Le sabbie partecipano solo per circa lo 0,25% alla formazione della crosta terrestre e rappresentano il terzo tipo di roccia sedimentaria più recente dopo gli scisti argillosi ed i calcari. I minerali più comuni nelle sabbie sono: quarzo e feldspati presenti nelle sabbie chiare, magnetite, ematite e granato nelle sabbie scure. La sabbia che stiamo studiando si è formata con il meccanismo dell’erosione di rocce preesistenti ed ha una composizione che dipende dalle rocce che l'hanno generata ed è quindi strettamente legata al bacino idrografico di provenienza, costituito da rocce gneissiche e granitoidi. Da una analisi mineralogico-granulometrica speditiva, le sabbie di cava sono risultate essere costituite principalmente da quarzo e mica, e subordinatamente da feldspati, plagioclasi e muscovite. Questo conferisce caratteri di scarsa suscettibilità ai fenomeni di alterazione mineralogica. Altri caratteri fondamentali nello studio delle rocce sedimentarie, come quella in questione, sono la struttura e la tessitura. La struttura si riferisce alle proprietà fisiche degli elementi che compongono il sedimento, quali la granulometria, la forma e il volume dei granuli. Essa definisce anche l’assetto dei grani ed i loro rapporti reciproci, incluse porosità e permeabilità. La tessitura è riferita ai caratteri d’insieme. I caratteri tessiturali sono osservabili sul terreno e si riferiscono alla variazione di morfologia, dimensioni dei componenti clastici, variazione del materiale minuto che si accompagna ai clasti. Ciò premesso, la struttura delle sabbie di interesse progettuale è granulare, cioè contiene minerali che compongono l’impalcatura hanno una dimensione grossolana ben distinguibile ad occhio nudo. Dal punto di vista litologico il materiale da estrarre appartiene ad un c omplesso sedimentario Pliocenico (Pliocene medio), di cui costituisce il membro superiore, composto da banchi di sabbie, intercalati a livelli di arenaria cementata che rasenta la consistenza lapidea. Il giacimento di interesse progettuale è interamente costituito da sabbie al cui tetto si presenta uno spessore di coperture terrigene costituite da limi