Russi Firma Una Performance Perfetta
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SCIATORI D’EPOCA STORIA DELLA VALANGA AZZURRA 1970: Esplode Gustavo Thoeni - Speciale Mondiali VOLUME 3, NUMERO 33 Val Gardena 70 - Diario Mondiale Russi firma una performance perfetta E’ bello, ha classe natu- rale, è alto 1 e 83 e pesa 72 chili. Il suo sorriso è quello di un uomo sensi- bile e intelligente. Si esprime correntemente in francese, praticamen- te senza nessun accento, così bene come in tedesco. Da domenica, intorno alle 12:00:18, è campione del mondo di discesa. Lo sci svizzero gli deve il più sontuoso trion- fo nel campo dello sci a1pino da una trentina di anni a questa parte. Piaccia o no, la discesa è e rimarrà la prova regina dello sci alpino. Ma, dal momento che Rudi Ro- minger sui pendii ghiacciati della discesa di Innsbruck aveva vinto nel 1936 il titolo di campione del mondo in discesa libera, nessuno dei più brillanti campioni svizzeri era riuscito ad avere lo stesso successo in questa discipli- na. A 21 anni, Bernhard Russi è riuscito dove tanti prima di lui avevano fallito. In questa discesa del Sasslonch, dove tutto si gioca attorno a pochi centesimi di secondo, ha dominato con tranquilla audacia, i tre migliori disce- sisti della stagione: Karl Cordin, 2° al Lauberhorn e nell'Arlberg-Kandahar a Garmisch, l’Australiano Mal- colm Milne, vincitore della Val d’Isere - che porta la prima medaglia all’Australia - e Karl Schranz, che pri- ma di vincere il titolo qui in slalom gigante, ha vinto consecutivamente le discese di Megeve e Garmisch. Sciolina raschiata all’ultimo secondo La vittoria di Russi è rimasta appesa al filo delle frazioni infinitesimali di secondo che lo separano i rivali. Ma anche per la sua sciolina modificata all’ultimo minuto. Quella di Jean-Daniel Daetwyler e Andreas Sprecher si è rivelata mediocre in gara. Paul Berlinger, uno degli assistenti di Urs Weber rimasto in partenza ha comin- Sommario ciato a raschiare le solette degli sci di Russi, il che rap- gura nda], capitombolava nella Russi firma una discesa perfetta 2/3 presenta anche un metodo di sciolinatura classico. I resi- neve «marcia», cadendo testa in dui di sciolina che rimangono attaccati alla soletta ga- avanti a pochi metri dalla strada A Kidd la combinata 3 rantiscono, in certe condizioni di neve, una buona scor- sulla E01 del Furka, rompendosi Interviste nel parterre 4 revolezza. Ma la vittoria di Russi è anche il trionfo della una mano e una vertebra del Prima pagina di quotidiano svizzero 5 volontà. Sono solo otto mesi che Russi fa parte della collo. Sono occorsi quattro mesi La vittoria di Russi nei titoli di stampa 6 nazionale elvetica dopo una estate trascorsa in convale- in estate per riprendersi. Come L’impresa di Varallo 7 scenza per un brutto incidente sciistico. Durante le ripre- riabilitazione Russi ogni mattina Pubblicità d’epoca 8/14 se di un film ad Andermatt, Russi [nel ruolo di controfi- saliva (segue a pag. 2) I materiali dei campioni 10 VOLUME 3, NUMERO 33 PAGINA 2 (segue da pag. 1) piede da Andermatt a Gemsstock, la cui cima è a 3.000 metri. A settembre era già in buone condizioni atletiche prima di riprende- il padre con all’arrivo, Russi Bernhard re contatto con la neve e gli allena- menti e iniziare poi le gare di selezio- ne per guadagnarsi un posto in squadra per i Mondiali. Ed è stato al Laube- rhorn quando è partito 74° ed è arriva- to 10° che ha cominciato a credere di potercela fare. E’ sempre qui che si è ferito per la prima volta ad una mano ma ha continuato la stagione senza lamentarsi. La stessa mano che si è ferito nuovamente durante le prove della discesa libera per cui è rimasto bendato fino al giorno della no-stop, la mano sinistra con cui ha difficoltà ad impugnare il bastoncino e che, tutta- via, non gli ha impedito di vincere. A 750 metri dall’arrivo Cordin ha 37 centesimi di vantaggio... Tutto è da prendere in considerazione all’aria per la posizione a «imbuto» delle sciolina dagli sci di Russi. quando si cerca di capire l’essenza di braccia e della parte superiore del corpo. questa discesa: il personaggio sotto tutti In quale impetuoso vento della corsa … L’inseguimento Russi - Cordin i punti di vista e il carattere eccezionale Russi ha gestito una gara perfetta, il di chi ha appena vinto la discesa libera sogno di ogni discesista. Lui stesso mi ha Paul Berlinger finisce il suo lavoro [di Sasslonch, il titolo più allettante di que- confidato: « Ho avuto la sensazione di raschiare la sciolina dagli sci di Russi sti campionati. Ma anche le condizioni fare una gara impeccabile. In quel mo- ndt] mentre Kidd [n° 13 di pettorale in cui si è disputato l'evento finale dei mento ero lontano dal credere che avrei ndt] si era appena lanciato giù dalla campionati del mondo in Val Gardena. vinto il titolo. Ora temo che non sarò mai cima del Ciampinoi. Questo Il personaggio è eccezionale in ogni più in grado di ripetermi a un livello così «contrattempo», con tutto il nervosismo caso. Ha 21 anni, come gli altri due vicino alla perfezione assoluta ... ». Sì, che implica nell’entourage svizzero, medagliati Cordin e Milne, Bernhard anche i tempi [cronometrici nda] rifletto- non ha avuto la minima presa su Russi. Russi, abbiamo visto che fa parte del no la straordinaria avventura che Russi Dopo 1700 metri di gara, Russi, partito team svizzero da alcuni mesi. Il suo ha vissuto sulla Sasslonch, teatro di una in quindicesima posizione, ha chiuso modo di scivolare è stato notevole. E delle gare più drammatiche cui abbiamo con 17 centesimi di vantaggio su Cor- questo sia in curva, come sui dossi e le mai assistito. din. Dopo tre chilometri, con 750 metri altre ondulazioni di cui il cui percorso Daetwyler a disagio dall'arrivo è l’austriaco, che aveva dise- era pieno. Là, dove praticamente tutti i gnato curve perfette nel bosco, a passa- rivali sono stati sballottati dal terreno, Ancora una volta, infatti, sembra che gli re in testa con 37/100 di vantaggio ... Russi, non si è disunito e ha tracciato svizzeri hanno perso per la sciolina. Que- Russi sembra battuto, ma sullo slancio curve di una finezza ammirevole. Con sto almeno è quello che Jean-Daniel di una curva «tirata» con linea perfetta grande agilità ha assorbito il terreno più Daetwyler finito al 14° posto, ha detto in vista del muro finale e con un passag- irregolare. agli allenatori svizzeri all'arrivo. A parti- gio in souplesse un centinaio di metri Anche la neve estremamente morbida re quarto, Daetwyler non goduto le stesse prima dell’arrivo, Russi, da gran scivo- ha svolto un ruolo chiave in questa di- condizioni di Russi. E anche vero che latore ha annullato il ritardo e trionfato scesa poiché minime scosse degli sci non sembrava a suo agio Daetwyler in con un vantaggio di 22 centesimi. In potevano produrre brutali prese di spi- curva, dove è uscito di linea più volte. realtà il titolo se lo è giocato allo sprint golo delle lamine e quindi perdita di Così come è stato molto cauto sui salti e negli ultimi cento metri. Cordin, che velocità. Infine, la ricerca di posizione sui dossi. È stata una reazione di un di- aveva avuto uno sbandamento, dopo il di velocità è stata di impressionante scesista che non si sente sicuro della passaggio dell’ultimo intermedio può efficienza e di molto superiore a quella sciolina sotto i suoi sci? Ciò è del tutto aver perso il titolo solo per questa di tutti i suoi avversari. Può essere per- possibile. Ma è più probabile che «sbavatura», laddove invece Russi è ché a ciò si presta meglio la sua morfo- Daetwyler non abbia riacquistato la forza passato alla perfezione. Cordin ha anche logia, ma anche senza dubbio [la strut- e la precisione delle sue ultime due sta- un’altra teoria: «Con il numero tre , tura fisica] lo ha portato ad adottare gioni. Il tempo di Daetwyler, superiore di l’ultima curva precedente il muro questa posizione, Russi è stato in grado 3 secondi da chi lo aveva preceduto nella dell’arrivo era molto meno veloce nei di usare le braccia come frangivento, discesa, l’austriaco Cordin, spinge Urs primi passaggi.» Non c’è dubbio che le tanti altri, che probabilmente immagi- Weber [allenatore svizzero], che era al condizioni di pista sono state oggi mol- navano di avere una posizione aerodi- traguardo, a invitare i suoi assistenti che to diverse da quelle dei quattro giorni namica ottimale, prestavano resistenza sono rimasti in partenza a raschiare la precedenti in cui (segue a pag. 3) VOLUME 3, NUMERO 33 PAGINA 3 sbagliato senz’altro la sciolina ma ha riguarda Patrick Russel, ha dovuto (segue da pag. 2) si sono disputate le ugualmente sbagliato molte curve e in cedere il passo ad un brillantissimo prove. Ha nevicato durante la notte e al questo caso non entrano in ballo né la Bill Kidd in gara per il titolo della gran Bernhard Russi all’arrivo, con il padre con all’arrivo, Russi Bernhard momento della partenza la pista era an- pista né la sciolina. In effetti, Duvillard combinata. Sconfitta identica per altri cora ricoperta di uno leggero strato di partito per decimo ha fatto molto peggio due brillanti discesisti svizzeri, Spre- neve morbida che i discesisti hanno spaz- di Pinel che è arrivato 8° partendo con il cher 24° e Daetwyler 14°. Brugg- zato via dopo ogni discesa. La sciolina - numero 5. Svantaggi ve ne sono stati, mann, tuttavia, nonostante un errore come nel caso di Russi - ha giocato un senza alcun dubbio, anche di ordine psi- nella spettacolare "S", in cui si è trova- ruolo importante e tutti i francesi non cologico come evoca Karl Cordin: « Sa- to fuori linea si è classificato 12°.