mensile di informazione e cultura musicale 04|11 ANNO XXVII, n. 280 / aprile 2011 SVIZZERA (CANTON TICINO) CHF 12,90

Piovono ripensamenti

Il 23 marzo il Consiglio dei Ministri con un decreto legge ha riportato il sostegno statale allo spettacolo a 428 milioni. Giancarlo Galan è stato nominato Ministro per i beni e le attività culturali, al posto del dimissionario e amareggiato Sandro Bondi. Lo spettacolo italiano non chiude il sipario ANNA BARINA, MAURO MARIANI, ANTONIO TRUDU ALLE PAGINE 3-4-5

ATTUALITÁ concerti opere festival PROFESSIONI formazione lavoro strumenti CULTURE Il triangolo temi libri dischi di Aida 6 CLASSICA Laboratorio Il regista cinematografico Bologna 19 Squilli Ferzan Ozpetek debutta CLASSICA nell’opera di Verdi che apre Intervista a Donatella Pieri, di rivoluzione 31 il Maggio Musicale Fiorentino direttrice del Conservatorio Dai nostri inviati sulle piazze WORLD di Elisabetta Torselli “Martini” tunisine ed egiziane di Andrea Ravagnan di Mark LeVine e Hanene Zbiss Pidò il viennese Il coro che canta Bimestre belcantistico 9 Il mito di Apollo per il direttore italiano, CLASSICA con i gesti 24 Una grande mostra a New York 37 alla Staatsoper Il Coro Bianche CLASSICA celebra il teatro che nel 1934 JAZZ per Bellini e Donizetti della Scuola di Testaccio vide esordire Ella Fitzgerald di Juri Giannini di Amalia Lavinia Rizzo di Silvana Porcu

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ATTUALITÀ PROFESSIONI concerti opere festival formazione lavoro strumenti

3-11 CLASSICA 19-26 CLASSICA INCHIESTA: Non è fi nita Laboratorio Bologna di Andrea Ravagnan di Anna Barina, Mauro Mariani, Antonio Trudu Al Conservatorio Martini di Bologna scambi con l’estero e Un sospiro di sollievo dopo il reintergo del Fus: i teatri possibilità di collaborare con le istituzioni musicali cittadine. non chiudono, ma come ridisegnare il nuovo futuro? Parla la direttrice Donatella Pieri Gilda e il gelido Duca di Isabella Maria Dal 12 aprile Rigoletto al Teatro Regio di Torino 27-30 audizioni concorsi corsi Il triangolo di Aida di Elisabetta Torselli Firenze: Ferzan Ozpetek debutta come regista lirico nell’opera che apre il Maggio Le inizitive del Cidim, ovvero l’unione fa la forza di Carlo Lanfossi CULTURE Intervista al presidente Luigi Corbani temi libri dischi Quante vocalità per Oz di Stefano Jacini racconta la sua nuova opera, Lo stesso mare, in scena a Bari dal 18 aprile 31-33 WORLD Un gioco di coppia di Gianluigi Mattietti Armi rivoluzionarie di Mark LeVine e Hanene Zbiss Quartett di Francesconi (da Heiner Müller) alla Scala Ogni rivoluzione, nella storia, ha avuto i suoi cori e i suoi La ricerca di Filidei di Maurizio Corbella rulli di tamburi: nel mondo arabo travolto dalla voglia Il 14 aprile a Pisa la sua opera sull’anarchico Serantini di democrazia le speranze e la rabbia le cantano giovani Il futuro della Mozart di Andrea Ravagnan come l’egiziano Ramy Essam, o i rapper tunisini... Abbado sul podio insieme alla Mahler e alla Argerich L’av venire in concer to di Franco Soda 34-35 CLASSICA Harding inaugura il Festival di Bergamo e Brescia iPhone ovation per l’Orchestra Rai di Susanna Franchi Il viaggio di Belmonte di Mauro Mariani Abu Dhabi: nella città del petrolio, dei grattacieli, del Ferrari Opera di Roma: Vick mette in scena Il Ratto dal serraglio Park, della Gran Moschea Sceicco Zayed, la terza edizione Pidò belcanta di Juri Giannini di Abu Dhabi Classics Il direttore d’orchestra alla Staatsoper di Vienna con Bellini e Donizetti JAZZ Wozzeck a Berlino di Corina Kolbe 36-37 Daniel Barenboim sul podio per i suoi Festtage Chi c’è dietro a Djembé? di Neri Pollastri Mahler Chamber, nata in viaggio di Corina Kolbe Parlano Fosco D’Amelio e Rosaria Parretti, gli autori Il sovrintendente Andreas Richter parla dei prossimi impegni della popolare trasmissione di Rai Radio3, condotta ANTEPRIMA FESTIVAL ESTERO da Stefano Bollani, David Riondino e Mirko Guerrini Otto sorprese scelte nel cartellone di primavera e estate L’Apollo Theater da Ella al rap di Silvana Porcu Sino al 1° maggio la mostra sulla sala di Harlem, NYC

JAZZ 12 POP Pinocchio è maggiorenne di Paolo Carradori 38-39 Il circolo jazz fi orentino è un modello di gestione Quando il rock diventò dance di Andrea Pomini dei racconta i vent’anni di 13 POP Come un romanzo di Jacopo Tomatis CLASSICA Le contraddizioni di Nada Malanima, dal nuovo disco Vamp 40-41 allo spettacolo teatrale Musicaromanzo L’autunno di Brahms di Maurizio Giani L’intensa interpretazione di Rossi e Bezziccheri delle Sonate per viola e pianoforte 14 WORLD Banda unita di Daniele Bergesio 42-43 JAZZ Il nuovo spettacolo di Banda Improvvisa per i 150 anni Retrospettiva d’avanguardia di Marcello Lorrai dell’Unità d’Italia La FMP in un cofanetto antologico 15-18 cartellone 44-45 POP Nostalgia di canzoni maiuscole di Jacopo Tomatis Passato e futuro della canzone d’autore la foto di copertina: Opera di Roma: durante il Nabucco diretto da Riccardo Muti i lavoratori lanciano volantini di protesta; 46-47 WORLD qualche giorno dopo il Governo ha ripristinato parzialmente Esotici funk di Jacopo Tomatis i tagli al Fus Vecchio e nuovo vintage dal mondo

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Un sospiro di sollievo dopo il reintegro del Fus: i teatri non chiudono, Non è finita ma come ridisegnare il nuovo futuro?

Il Parlamento “tricolore” nei Vespri siciliani con la regia di Davide Livermore in scena al Teatro Regio di Torino (foto Ramella&Giannese)

MAURO MARIANI

Si sono fermati sull’orlo del re delusione, perché alle fondazioni lirico-sinfoniche arrivavano solo 15 milioni, quanto serviva a prolungar- baratro. Sembrava che avessero ne per un po’ l’agonia. Per di più, per ottenere questi fi nanziamenti aggiuntivi sarebbe stato necessario rispet- deciso che la cultura era un tare una tale serie di condizioni che alla fi ne ben poche fondazioni avrebbero visto qualcosa, a quanto afferma peso inutile e stavano portando che conosce la diffi cile arte di leggere tra le righe delle leggi italiane. Inoltre alla Scala, all’Arena e all’Orchestra avanti con determinazione e con Sinfonica “Giuseppe Verdi” di Milano andavano 3 mi- precisione scientifi ca un piano lioni ciascuna: e gli altri, quelli che non hanno la for- tuna di appartenere all’area geografi ca cara alla Lega o per azzerare la vita culturale e lo spettacolo italiani. La che, pur appartenendovi, hanno la colpa di avere la loro musica in Italia sembrava condannata a non vedere la sede in una città amministrata dal centro-sinistra, come fi ne del 2011: dalla Scala alla più piccola istituzione con- la Fenice? Pochi giorni dopo il Ministero dell’Economia certistica, tutti avrebbero dovuto fermare la loro attività, annunciava un’altra beffa, il congelamento di 27 milioni per entrare prima in letargo e poi, entro breve tempo, del Fondo Unico per lo Spettacolo, che sarebbero tor- chiudere i battenti. Restavano poche speranze. nati disponibili se e quando si sarebbero verifi cate una Davanti alla musica e a tutta la cultura italiana ago- serie di condizioni riguardanti gli introiti preventivati nizzanti i nostri governanti avevano inscenato per mesi dalla vendita delle frequenze del digitale terrestre (!?). il classico giochino del buono (Gianni Letta, che pro- Questo provvedimento è stato defi nito dai partiti di op- metteva e invitava a stare buoni) e del cattivo (Giulio posizione «un’amara sorpresa, un altro colpo alle risorse Tremonti, che picchiava duro). C’era anche un terzo destinate alla cultura, che è diffi cile da spiegare e ancor incomodo, il Ministro per i beni e le attività culturali più da accettare». Sandro Bondi, ma alla fi ne non c’era più, letteralmente. Poi improvvisamente al Governo hanno cambiato Per due mesi e mezzo nessuno lo ha mai visto nella sede opinione. Possibile che la causa sia la manifestazione del suo dicastero e l’ultimo suo segno di vita è stata la “risorgimentale” alla prima del Nabucco a Roma, con lettera di dimissioni inviata a gennaio, che Berlusconi ha Riccardo Muti che fa sentire dal podio la sua vibrata preso per quel che era, una lettera fantasma di un mini- protesta e poi dirige tutto il pubblico in “Va’ pensie- stro fantasma di un dicastero fantasma: ha fatto come se non esistesse, non accettandola né respingendola. » Intanto l’atteso decreto “Milleproroghe” era un’ulterio- SEGUE A PAGINA 4 4 ATTUALITÁ | CLASSICA n.280, aprile 2011

FUS

» una sanguisuga, mentre sarebbe bastato - lo fanno notare SEGUE DA PAGINA 3 esponenti sindacali e politici - accorpare elezioni e refe- rendum per risparmiare molto di più di quanto necessa- ro”? Fatto sta che, subito dopo, Tremonti e Berlusconi rio per fi nanziare lo spettacolo. si sono recati all’Opera, scortati dal fi do Letta, per in- Facendo due conti, il Fus del 2011 ammonta a 409 mi- contrare Muti e le maestranze del teatro. E, come per lioni, che diventano 428 con i fi nanziamenti provenienti

una rivelazione improvvisa, hanno fi nalmente capito da altri provvedimenti. Si torna quindi alla situazione il disastro che era davanti al Paese e si sono ricredu- del 2010, anzi c’è un live incremento. Dopo l’incubo in

ti. «Non erano bastate - ha dichiarato Emilio Miceli, cui il mondo della cultura è vissuto per alcuni mesi, può segretario generale di Slc/Cgil - le manifestazioni e gli sembrare il migliore dei mondi possibili. Effettivamente scioperi, le mobilitazioni da parte di artisti e lavoratori, il peggio è stato evitato ma molte istituzioni grandi e pic- gli appelli continui e le proteste eclatanti e soprattutto cole continueranno a restare in grave affanno come nel non era bastato vedere le condizioni di totale degrado 2010 e a pagare il conto saranno anche i loro dipendenti, dei beni archeologici, della musica e dei teatri di prosa cosa che non era mai avvenuta prima, perché gli stipendi e del cinema. Sono invece bastate quattro chiacchie- erano sempre stati garantiti. Al Carlo Felice di Genova re! Ringraziamo ovviamente il maestro Muti, che ha un contratto di solidarietà ha portato alla riduzione sia saputo dire parole forti e giuste. Ma è sconcertante il dell’orario di lavoro che dello stipendio, al Comunale di modo superfi ciale con cui si affrontano i problemi del Cagliari (vedi box a pagina 5) i dipendenti vengono paga- Paese». ti a singhiozzo, altrove sono quasi scomparsi incentivi e

Come alcuni predicevano, il provvedimento che salva straordinari, che erano un modo per rimpolpare stipendi i beni culturali e lo spettacolo italiani è arrivato insie- mediamente bassi: un coreuta assunto da poco percepi- me alla nomina del nuovo Ministro culturale, Giancar- sce sui 1.500 euro, un orchestrale di fi la con vent’anni lo Galan, che avrebbe accettato di lasciare il Ministero d’anzianità sui 2.200. In una grande città bastano sì e no dell’Agricoltura soltanto se non avesse dovuto recitare per condurre una vita da bohèmien: d’altronde sono o la stessa parte di Bondi. Comunque il salvataggio è ar- non sono artisti?! rivato sotto forma di un decreto legge datato 23 marzo, Ci sono dunque buone ragioni perché le preoccupa- che a partire dal 2011 assegna in misura permanente al zioni dei sindacati rimangano forti. Quali sono le loro Ministero per i beni e le attività culturali 236 milioni di richieste più urgenti? Lo spiega Silvano Conti, coordina- euro, così ripartiti: 149 milioni al Fondo Unico per lo tore nazionale della Slc-Cgil: Spettacolo, 80 milioni alla tutela e al recupero del patri- «Il reintegro del Fus scongiura la crisi generalizzata monio storico, architettonico, artistico e archeologico e ma restano ancora validi due obiettivi. Il primo è tenere 7 milioni agli istituti culturali. I soldi sono reperiti con aperti tutti i centri di produzione, cioè fondazioni lirico- l’aumento delle accise sui carburanti: «un sacrifi cio che sinfoniche, teatri di tradizione, istituzioni concertistico- gli italiani saranno lieti di fare», ha chiosato Gianni Let- orchestrali, festival e così via, cosa non del tutto scontata ta, ma in realtà così molti percepiranno la cultura come anche dopo questi ultimi provvedimenti. Il secondo è pretendere reti protettive per i lavoratori dello spetta- colo, che non hanno ammortizzatori sociali. Il settore creativo e culturale è una vera industria, costituisce il 2,8% del pil e dà lavoro direttamente o indirettamente Una soluzione per la Fenice? a 550.000 persone, che vogliono avere pari dignità con i lavoratori degli altri settori produttivi, perché sono pro- rudente ottimismo. Questo il sentimento che duttivi anche loro». Paleggia tra i corridoi della Fondazione La Fenice Queste le vostre richieste al Governo nell’immediato dopo la recente notizia del reintegro del Fus e la per superare la crisi. Cosa si dovrebbe invece fare a più nomina a Ministro culturale di Giancarlo Galan. Il lunga scadenza? teatro veneziano, escluso dai benefi ciari del decreto «È necessaria una riforma organica del settore, che “Milleproroghe” e penalizzato dalla bocciatura di è ancora regolato dalla legge Corona del 1967, con le un emendamento regionale bipartisan, rischiava successive modifi che della legge Veltroni del 1996. Da il collasso a dispetto della sua gestione virtuosa: allora c’è stata una serie di interventi che non hanno «Adesso possiamo guardare al futuro con maggiore un profi lo riformatore, come il decreto - non ancora serenità» - dichiara soddisfatto il sovrintendente approvato - che prevede di rendere autonome la Scala e Cristiano Chiarot. E la cultura affi data ad un Santa Cecilia, staccandole dal sistema delle fondazioni. Ministro veneto potrebbe, forse, aiutare. La Il risultato è che le fondazioni lirico-sinfoniche sono cifra dell’eff ettiva suddivisione del contributo balene spiaggiate, anche la Scala, l’unica a cui i privati ministeriale non è ancora defi nita ma La Fenice partecipano in modo cospicuo, che quindi dovrebbe dovrebbe ricevere quanto aveva a disposizione rappresentare il modello indicato dal cenro-destra. Il nel 2010, comunque circa 3 milioni di euro in sistema delle Ico, le Istituzioni concertistico-orchestra- meno rispetto alle attese. Se il raggiungimento del li, sta ancora peggio. Né la sinistra né la destra sono pareggio di bilancio non è più uno spauracchio state capaci di portare in porto la riforma sempre an- resta fondamentale perseguire nel processo di nunciata e mai attuata, ma almeno i governi di sinistra ricerca di ulteriori risorse. Una possibile soluzione avevano aumentato il Fus a 600 milioni, mentre quelli potrebbe arrivare dall’ingresso di soci privati di destra l’hanno ridotto fi no al limite della sopravvi- fi nanziatori e il nome pronunciato con maggiore venza. Il sistema sta implodendo e per mesi non abbia- insistenza nelle ultime settimane è quello di mo nemmeno avuto un ministro cui rivolgerci. Questo Benetton. Proprio dal quartier generale dell’azienda governo mostra chiaramente di non amare la cultura, sono arrivate voci di un investimento di quattro perché il populismo vuole una cultura controllabile ed milioni di euro per quattro anni che, se confermati, eterodiretta». sarebbero una vera e propria boccata d’ossigeno. Ha qualcosa da aggiungere Walter Vergnano, sovrin- Si tratta di un intervento non ancora quantifi cato tendente del Teatro Regio di Torino, che si rivolge sia al nei modi e nei tempi che andrebbe ad inserirsi nella governo che ai sindacati: collaborazione già in atto da una decina d’anni. Per «L’odissea iniziata col taglio del Fus contenuto nell’ul- Benetton, dopo l’annunciata intenzione di lasciare tima legge fi nanziaria è fi nita e quindi do atto al governo entro il 2012 volley e basket, si tratterebbe di un di aver trovato una risposta ai bisogni più urgenti della importante ritorno d’immagine a sostegno delle musica e in generale di tutto lo spettacolo. Va soprattut- attività culturali su Venezia. to riconosciuto al governo di aver fatto quel che nessu- Anna Barina no fi nora aveva fatto, cioè svincolare il Fus dalla legge fi nanziaria, che tutti gli anni ci lasciava in sospeso fi no all’ultimo. Al di là della felicità per questo salvataggio ATTUALITÁ | CLASSICA 5

CONSEGNAsu www.edt.it AcquistaGRATUITA in extremis, ora dobbiamo fare la nostra parte. Chiede- Ci sono anche altre questioni in ballo, come spiega Glenn Kurtz remo una riforma delle fondazioni lirico-sinfoniche, che Roberto Grossi, presidente di Federculture: non è certo il decreto Bondi, poi convertito in legge (la n. «Il Fus è tornato più meno al livello del 2010, però re- Suite per 100 del 2010): quella è solo un’elencazione di buone in- sta in vigore la legge n. 122 del 2010 - cioè la manovrina tenzioni, in parte condivisibili, ma non è la riforma. Nel fi nanziaria estiva di Tremonti - che obbliga gli enti locali chitarra sola contempo fondazioni e sindacati hanno il dovere morale a spendere non più del 20% di quanto spendevano per la di scrivere in tempi rapidissimi il nuovo contratto nazio- cultura negli anni precedenti e riduce il numero dei con- Il ritorno di un musicista alla musimusicac nale di lavoro, che, mantenendo i livelli occupazionali siglieri d’amministrazione di tutte le strutture che produ- e retributivi, deve dare ai teatri un’effi cienza operativa cono cultura, con la conseguenza di allontanare i privati, decisamente superiore all’attuale. Se non lo faremo, per- che in molti casi devono uscire dai c.d.a. Ci aspettiamo deremo credibilità nei confronti della politica e dell’Italia perciò che il nuovo ministro dei Beni culturali modifi chi intera». al più presto la legge n. 122. Poi bisogna varare un se- Bruno Cagli, presidente dell’Accademia Nazionale di rio piano che vada oltre la mera sopravvivenza. Siamo Santa Cecilia, il 14 marzo aveva presentato le sue dimis- consapevoli del momento di grave crisi generale, ma una sioni per lanciare un segnale inequivocabile sulla gravis- crescita della cultura e dello spettacolo andrebbe proprio sima situazione che si stava vivendo, ma le dimissioni nella direzione di quell’incremento dei consumi voluto sono state respinte dal consiglio di amministrazione e da Tremonti, perché i consumi culturali innescano una dall’Assemblea degli Accademici. Così Cagli ha com- signifi cativa spesa da parte delle famiglie, mettendo in 00 16,00 16 16, € mentato il reintegro: moto tutta una serie di attività connesse, ristorazione, € , «Mi sembra che abbia prevalso il buon senso e le editoria, pubblicità, trasporti. Sarebbe miope sotto ogni 198 .

ragioni della difesa della cultura, perché l’idea che tra punto di vista disattendere la domanda di cultura da par- p p , qualche mese tutti i teatri d’opera dovessero chiude- te del pubblico, che è in crescita: per quanto riguarda i i s re non essendo più in grado di pagare gli stipendi era concerti di musica classica ha avuto uno straordinario in- ii i ovv assurda. Ho comunicato la notizia a Pappano che è in cremento del 5% nell’ultimo anno rispetto al precedente, r p m tour con l’Orchestra ed ha appreso con gioia la novità. e del 10% in tre anni». I Siamo stati sia io che Pappano in prima linea per di- a an l l fendere quello che Santa Cecilia sta facendo. Adesso ci o apprestiamo ad ottenere l’autonomia in base alla legge Collana Improvvisi, pp. 198, Cl C Bondi, ed è fondamentale quindi avere la certezza di un fi nanziamento triennale, visto che noi adesso stia- Un’autobiografin’autobioggrafi a e unauna dicdichiarazionehiarazione dd’amore’amo mo organizzando i concerti delle stagioni 2013 e 2014 e neiei coconfrontinfronti dedellalla cchitarra.hitarra. UUnn lilibrobro deddedicatoicat senza sicurezza fi nanziaria è diffi cile prendere impegni. allala storia eale al ppiacereiacere di uno degli strumestrumentin Bondi negli ultimi tempi non si vedeva, ma ha fatto una più popolari della musica occidentale. chiusura buona. Mi auguro di lavorare al meglio con tutti i ministri».

Emergenza al Lirico di Cagliari

ennaro Di Benedetto è il nuovo sovrintendente In particolare, sottolineano quanto sia rischioso, Gdel Teatro Lirico di Cagliari. Questa nomina, se da in un momento come questo, che l’attività artistica un lato è stata accolta con speranza - per il curriculum si sia praticamente interrotta, con inevitabili, pesanti manageriale di Di Benedetto - dall’altro ha suscitato conseguenze negative sui fondi ministeriali per il 2012. «scetticismo e paura» in una parte dei dipendenti, Essi da un lato ribadiscono la loro estraneità alla cause visto che in precedenza ha rivestito lo stesso ruolo in della profonda crisi fi nanziaria attuale, rivendicando un altro teatro in crisi, il “Carlo Felice” di Genova. A lui l’altissima professionalità di tutte le maestranze che spetterà ora il compito di scegliere il nuovo direttore secondo loro è l’unica certezza su cui si possa contare artistico che con il direttore amministrativo Pietro per uscire da questa situazione, dall’altro chiedono di Oggianu, nominato anche lui di recente, completerà essere messi in grado di collaborare per la rinascita del l’organigramma del Teatro. Teatro. Per mesi, dunque, dopo le dimissioni di Massimo Non hanno soluzioni miracolose, ovviamente, ma Biscardi e di Maurizio Pietrantonio, il Lirico di Cagliari sostengono lucidamente che a questo punto nessun è rimasto senza una guida, in uno dei momenti più nuovo errore sia più possibile. In aperto contrasto drammatici della sua storia. I tagli dei fi nanziamenti con la logica che considera la cultura un costo per la statali, infatti, si sono aggiunti al defi cit accumulato comunità, chiedono alle istituzioni locali (la Regione negli anni della gestione di Mauro Meli, portando il in primo luogo, ma anche la Provincia di Cagliari, passivo a circa ventun milioni di euro, quattro dei che soltanto nel 2007 e nel 2008 ha concesso un quali di debiti contratti recentemente con artisti e contributo al Teatro) un intervento straordinario, fornitori che hanno messo in mora il Teatro. Ciò capace almeno di salvare, ma possibilmente di signifi ca che ogni somma in entrata viene decurtata rilanciare, la più grande industria culturale sarda. E di una percentuale destinata a pagare i creditori. Così auspicano l’intervento dei privati, che in questi anni i dipendenti sono rimasti senza stipendio nei mesi nessuno si è preoccupato di coinvolgere nella gestione di dicembre e gennaio e poi, dopo la liquidazione e nell’amministrazione del Teatro. delle spettanze arretrate, non hanno percepito gli Se a tutto ciò si aggiunge che è ormai imminente emolumenti di febbraio, perché la banca tesoriera l’inaugurazione del Parco della musica, i cui costi non eroga più anticipazioni per coprire i buchi fra una ingenti si aggiungeranno a quelli del Teatro, si tranche di fi nanziamento e l’altra. capisce come non ci sia tempo da perdere. Il secondo Giustamente e comprensibilmente preoccupati del mandato del sindaco sta però per scadere, e sarà il futuro del “loro” teatro, da mesi i lavoratori sono in nuovo primo cittadino di Cagliari a dover trovare il agitazione, impegnandosi a far sentire la propria voce modo di invertire la tendenza e di portare il Teatro ed evidenziando i problemi e le contraddizioni del fuori dalle sabbie mobili nelle quali si dibatte ormai Lirico cagliaritano. Per esempio, quella di un teatro che da tempo. vuole puntare anche su un pubblico di turisti, ma che Antonio Trudu nel mese di agosto solitamente chiude per ferie. 6 ATTUALITÁ | CLASSICA n.280, aprile 2011

OPERA Gilda e il gelido Duca Il triangolo di Aida Dal 12 Rigoletto al Teatro Regio di Torino Firenze: Ferzan Ozpetek debutta come regista lirico nell’opera che apre il Maggio

ISABELLA MARIA ELISABETTA TORSELLI

a molto sentita esigenza di sbiadito, segno di un lusso e di una nizia un Maggio in cui c’è prima dare nuova linfa al repertorio ricchezza ormai in decadenza». di tutto da smaltire la disavven- Ld’opera non passa necessaria- «Ci premeva mettere in risalto Itura della tournée in Giappone di mente per la via dei grandi budget e l’universalità del racconto – spie- marzo, drammaticamente interrotta delle superstar. Con questa convin- ga il regista Fabio Banfo. I costumi dal terremoto e dal rischio radiazioni zione il Regio di Torino ha messo a ad esempio dovevano essere ricchi, e che ha visto il rientro in Italia dei co- concorso l’allestimento di Rigoletto. dare l’idea di una corte rinascimen- risti e tecnici, mentre l’orchestra, re- Dal 12 aprile va in scena fi rmato da tale, ma anche rappresentare l’ar- catasi in Cina prima delle date lì pre- un team di studentesse dell’Accade- roganza del potere, che è cieca e viste, ha proseguito il tour asiatico. mia di Brera (la costumista Valentina senza tempo, e proprio per questo I bozzetti di Dante Ferretti alludo- Caspani e le assistenti Claudia Bram- volevamo che non fossero troppo no ad un Egitto più scabro e arcaico billa, Chiara Marchetti, Elena Rossi), connotati storicamente, che potes- che pompier, sul podio ci sarà Zubin capeggiate dal loro professore di sce- sero appartenere, perché no, anche Mehta, a cui ora più che mai sono nografi a (Luca Ghirardosi) e affi anca- un’epoca futura o futuribile, il 2050, legate le sorti di questo teatro, Aida, te da un regista trentaseienne e nuo- il 3100. Il Duca di Mantova, arche- Radames e Amneris sono Hui He, vo alle scene liriche (Fabio Banfo). tipo dell’uomo di potere gelido e Marco Berti e Luciana D’Intino. Ma Bozzetto di Dante Ferretti per il quarto atto di Aida Il progetto, riassunto dal motto “Le interessato solo a sé, lo vedo come la novità, per l’Aida inaugurale del roi s’amuse”, è risultato vincitore tra una fi gura quasi draculesca; il senso 74° Maggio Musicale Fiorentino (dal ben centosessantacinque proposte di freddo che percorre tutta l’opera, 28 aprile), è il debutto nella regìa li- Come sta vivendo il debutto ? a tre, in particolare Amneris. Amo presentate. Cantano Franco Vassallo, fi no alla notte in cui viene uccisa Gil- rica di Ferzan Ozpetek, continuando «Io avrei voluto fare magari Car- molto Amneris e penso che ciò che Irina Lungu, Gianluca Terranova, di- da, è una metafora della facilità con una tradizione - che data dalle prime men, o Traviata, Aida è celebre per le lei prova per Radames si rifl etta in rige Patrick Fournillier. cui si possono schiacciare le perso- edizioni di questo festival - di debutti sue grandi esigenze sceniche e mi qualche modo anche nel suo senti- «Tutto è nato per caso – raccon- ne, come fossero oggetti. Valentina nell’opera di importanti registi cine- sembrava un debutto pericoloso. mento per Aida. Quello che deve ta Luca Ghirardosi. Non pensava- Caspani ha unito queste due idee e matografi ci e teatrali (Piscator, Ca- Però è bene avere un po’ di paura di uscire fuori è la centralità dei senti- mo certo a vincere, ma da subito ci ha pensato alla lana, per cui anche gli vani, Russell, Monicelli e tanti altri). sbagliare e sento che anche la classi- menti». è sembrata una bella occasione, sia ornamenti degli abiti sono fatti con Temi e linguaggio dell’autore delle cità è un mio timbro. L’opera, quan- Punterà ad una soluzione classi- per il prestigio del Regio, sia per la la lana, molto ridondanti, usano tec- Fate ignoranti e Saturno contro parreb- do la conosci, non ne puoi più fare a ca o ad un linguaggio moderno, ad possibilità che ci offriva di metterci niche patchwork per giocare sul con- bero assai distanti da Aida, ma chis- meno, la sua essenza è che dietro a esempio con i video ? alla prova come gruppo. Il Teatro trasto di materie, di consistenza dei sà... A quanto lui ci racconta, l’amore ogni frase c’è un fi lm». «Non amo molto le innovazioni aveva messo a disposizione duecen- tessuti più che sui colori. Perché è il per l’opera, prima, l’idea di una pos- Un racconto di sentimenti, dun- tecniche nell’opera, comunque ne tomila euro, cifra che doveva com- potere che è così, incolore, disuma- sibile vocazione all’opera, poi, gli que, ma Aida può essere letta da farò qui un certo uso in situazioni prendere tutti i costi per la realizza- no, affonda le sue radici nell’indiffe- sono venuti anche dall’amicizia con molte angolature, ad esempio la particolari, ad esempio per evocare il zione di scene, costumi, attrezzature renza più che nella volontà cosciente Salvatore Nastasi, capo di gabinetto relazione fra vincitori e vinti, domi- paesaggio desertico. Il resto è tutto tecniche, trasporti e assicurazioni. di operare il male». del Ministero della Cultura, ben ad- natori e dominati... fatto a mano». Noi volevamo restare al di sotto di dentro a tante recenti avventure dei «Di questo mi importa poco. questo limite, senza però perdere in teatri italiani. Quello che mi affascina è il rapporto atmosfera, in fascino, e adottando una chiave di lettura non pedestre né museale, ma neanche troppo at- CONCERTI tualizzata. Un allestimento agile, da riprendere spesso e in spazi diversi come quello che voleva il Regio, deve rivolgersi al pubblico più am- Le iniziative del Cidim, ovvero l’unione fa la forza pio possibile, che non ha l’abitudine di frequentare il teatro lirico e vuole Intervista a Luigi Corbani, nuovo presidente del Comitato Nazionale Italiano Musica essere “accompagnato” nel dramma senza stravolgimenti troppo radicali a dicembre 2010 è il nuovo di un fondo da utilizzare esclusiva- tistici italiani in Italia, soprattutto in proprio, senza parlare del fatto che si o rischiosi». presidente del Cidim (Co- mente per le sue attività. Già, ma alcune zone come il Mezzogiorno, sono ridotte le commissioni da parte Quale è stata la suggestione di Dmitato Nazionale Italiano quali? Il lettore attento conoscerà il in un periodo in cui si sono ridotte degli enti per i giovani compositori. partenza? Musica, ex Centro Italiano Di Ini- Cidim per essere il committente del- le occasioni di ascolto (in dieci anni Inoltre, oggi si tende a dimenticare «Abbiamo cominciato da una ziativa Musicale), da sempre è il di- l’Annuario dell’Opera Lirica in Italia, o abbiamo perso circa cinquemila con- che i concerti di musica classica han- ricerca sul gusto rinascimentale, e rettore generale dell’Orchestra Verdi per la sua grande Banca Dati Musica- certi)». no più pubblico della lirica, invece anche dall’intreccio della vicenda, di Milano: stiamo parlando di Luigi le Italiana che raccoglie informazioni Che vantaggi ci sono per i soci? sempre promossa dai fondi Fus». che malgrado l’esito tragico ricorda Corbani, una delle fi gure più in vista su ogni possibile operatore ed artista «Possono partecipare alle pro- Sta parlando in qualità di presi- il vaudeville, pieno com’è di trave- dell’organizzazione musicale mene- musicale del Bel Paese. E poi? A che grammazioni di comune intesa: per dente del Cidim o di direttore gene- stimenti, mascheramenti, frainten- ghina e – da ora – nazionale grazie al serve questo Cidim? Ne abbiamo esempio, il Cidim si impegna a far cir- rale dell’Orchestra Verdi, peraltro dimenti. Ci ha colpiti la frequenza nuovo incarico. parlato proprio con Corbani: «Il Ci- colare le opere per bambini in diversi socia? nel libretto della parola “porta”, che La storia del Cidim risale al 1978, dim coordina una serie di attività teatri d’Italia, creando una rete». «Non c’è alcun confl itto d’interes- ricorre nei vari atti come un vero quando fu fondato per creare un’as- dei circa quaranta soci iscritti, ed è Quali sono i rapporti col Mini- se: si tratta di due servizi pubblici, è e proprio elemento drammaturgi- sociazione i cui soci potessero orga- riconosciuto dall’Unesco per pro- stero, e di quale fondo dispone il più il Cidim che trae vantaggio dalla co. Da qui l’idea dei grandi armadi nizzarsi per raccogliere e diffondere muovere la musica italiana in Italia e Cidim? Verdi che viceversa. La tournée del- che formano la scena: chiusi, per gli la musica italiana a livello nazionale nel mondo (ci sono stati e ci sono an- «Oggi disponiamo di circa sette- la Verdi in quelle zone d’Italia dove esterni, sembrano quasi container, e internazionale. Nel frattempo, an- cora importanti contatti con l’Ameri- centomila euro, che sono insuffi cienti non ci sono possibilità di ascoltare a suggerire i piloni di un ponte al di che l’Unesco aveva fondato il suo ca Latina e i Balcani). I nostri artisti, per coprire tutte le spese, soprattutto musica classica con regolarità è sta- sotto dei quali si trova la taverna di Imc (International Music Council), ancora oggi, vanno poco all’estero: per la promozione all’estero. Attual- ta organizzata col Cidim: si pensi Sparafucile. Una volta aperti, deli- cui il Cidim aderì nel 1981 portando in alcuni Paesi, invece, siamo riusciti mente non si sa bene cosa succederà, che in Calabria non c’è un’orchestra neano l’ambiente di corte: l’interno ancora più avanti le politiche italiane ad organizzare stagioni, settimane con l’aria che tira... Bisognerà trovare sinfonica; a Campobasso abbiamo degli armadi è un metallo sbalzato in materia di “esportazione” dell’ita- musicali, festival con artisti italiani altre risorse e rendere più produttive trovato seicento spettatori entusia- molto artigianalmente che recupe- lianità musicale nel mondo. adeguati, in collaborazione con al- quelle già esistenti. Purtroppo ancora sti, che corrispondo a qualcosa come ra degli effetti di decorazione rina- Tante belle parole. E anche un po’ cune agenzie. Il secondo obiettivo oggi in Italia la musica classica è fat- dodicimila a Milano...». scimentali, ma è come arrugginito, di soldini, visto che il Cidim dispone è far circolare di più i complessi ar- ta di volontariato, di rischi presi in Carlo Lanfossi ATTUALITÁ | CLASSICA 7

CONTEMPORANEA Quante vocalità per Oz Un gioco di coppia Fabio Vacchi racconta la sua nuova opera, Lo stesso mare, in scena a Bari dal 28 aprile Quartett di Francesconi (da Heiner Müller) alla Scala

STEFANO JACINI GIANLUIGI MATTIETTI

l 28 aprile in prima mondiale al Ci sono storie laterali? Fabio Vacchi l 26 aprile va in scena alla Sca- il secondo spazio, intermedio, dove Teatro Petruzzelli di Bari va in «Quella della ragazza giovane, la la nuova opera di Luca Fran- i personaggi hanno dei mancamenti, I scena la nuova opera di Fabio Dita, che vorrebbe fare l’attrice. È un Icesconi, Quartett, basata sul- intuiscono che c’è anche un’altra di- Vacchi, Lo stesso mare, su libretto di soprano di coloratura. Incontra due l’omonimo lavoro teatrale di Heiner mensione che non è soggiogata alla Amos Oz, ricavato dal suo omoni- ragazzi, due tenori, che le propon- Müller (del 1982) che a sua volta volontà, una specie di inconscio, di mo romanzo. Regia è di Federico gono una sceneggiatura per una pro- si era ispirato alle celebri Liaisons ipnosi: è sempre l’orchestra interna Tiezzi, scene di Gae Aulenti, co- duzione che lei dovrebbe fi nanziare. Dangereuses di Choderlos de Laclos. che suona, ma diventa un mantra, stumi di Giovanna Buzzi, mentre Sono tenori poco tenori, nel senso che «Quartett di Müller è una miniera, è con elementi un po’ meccanici che la direzione d’orchestra è affi data li ho usati in modo grottesco. Dita al- un testo di una densità straordinaria» girano su se stessi, e danno la sen- ad Alberto Veronesi, cantano Yulia lora si rivolge ad Albert, che era un spiega Francesconi. «Mi ha convinto sazione di un tempo bloccato. Il li- Aleksyuk, Gabriella Sborgi, Chiara contabile, per farsi dare una mano in soprattutto perché dietro il gioco vello esterno è il teatro del mondo, Taigi. questa situazione. Lui la mette al ri- erotico nasconde una sorta di meta- uno spazio veramente immenso, che «È una partitura parecchio impe- paro con un buon contratto. Questa è fora della nostra civiltà. Ci sono due ho chiamato OUT: grande orchestra gnativa - precisa Vacchi. - È la cosa una storia parallela a quella principale personaggi, la marchesa de Merteuil con coro “in eco”, e il suono che si più lunga che abbia mai scritto: sono che è invece una storia di sentimenti, e il visconte di Valmont (interpreta- muove da lontanissimo, da dietro il tre atti di cinquanta minuti l’uno. che si sviluppano fra Albert e il fi glio ti da Kristine Opolais e Georg Nigl) palcoscenico, viene verso di noi, pas- Non c’è un’azione vera e propria, assente. Fra Albert e la moglie morta che con un atteggiamento razionali- sa sopra le nostre teste e poi se ne va ma una situazione di rapporti fatti che si manifesta come voce cantante, sta, tipicamente occidentale, cercano dietro, come una specie di colore». di sfumature, d’intensità affettive, è la materializzazione di un ricordo. di abolire l’amore, i sentimenti, tutto Francesconi ha usato anche in que- che talvolta non vengono nemmeno Fra Albert e la fi danzata del fi glio, che ciò che non è controllabile, applican- st’opera (che sarà diretta da Susanna espresse, solo provate. Si tratta prin- lui accoglie in casa e con la quale in- do così un sistema di tipo bellico- Mälkki) apparati di trasformazione cipalmente di memorie, di assenze. staura un rapporto ambiguo. Poi fra Qual è il canto di Albert? economico anche ai rapporti umani. della voce (realizzati dall’Ircam) ma Ci sono tre narratori, che si espri- Albert e Bettin, sua coetanea, molto «Abbastanza tradizionale, in par- Peccato che questa grande struttura mirando a «un tutto in cui la dram- mono con melologhi. Il primo è il giovanile, simpatica, intraprenden- te declamato in parte arioso. Bettin razionale a un certo punto si riveli maturgia nasce dal dna dal libretto»), Narratore vero e proprio che spiega te, che ha un forte sentimento per invece ha citazioni di canti sefardi- impotente di fronte a un semplice e ha anche sostituito il fi nale, troppo l’intreccio, ha funzione d’inquadra- l’amico, in parte ricambiato, in parte ti. Tra l’altro tutti i canti sefarditi in fatto: il guardarsi allo specchio e ve- pessimistico, di Müller, con la sce- mento, quasi didascalico. Il secondo represso. Non a caso Lo stesso mare si partitura vengono dai dopo cena a dere la decadenza del corpo. A quel na fi nale, distruttiva, di Ofelia dalla è Albert che ha passaggi poetici, per chiude con un grande concertato alla casa mia a Bogliasco: presenti Amos punto i due impazziscono, diventa- Hamletsmaschine, associata ad una esempio fa citazioni bibliche, canta fi ne del quale Albert canta le parole Oz, sua moglie Nily, Pavel Vernikov no crudeli, delle bestie feroci. Ma la «coda orchestrale che sale dolcissi- un salmo... Il terzo è l’Autore. In un “desiderio di donna”. Amos Oz de- con la fi danzata, mia moglie, un po’ differenza è che lui è un nichilista, lei ma verso l’acuto». La regia ideata da primo momento si era perfi no pen- fi nisce defi nisce l’opera una sorta di di miei studenti. Verso la fi ne del pa- un personaggio tragico». C’è nel te- Alex Ollé e dalla Fura dels Baus sem- sato di chiedere ad Amos Oz d’im- orgia affettiva». sto, Nily tirava fuori dalla borsa un sto di Müller anche una dimensione bra in perfetta sintonia con questo personarlo. In realtà sarebbe stato Quali stili di canto sono presen- fl autino e suonava alcune melodie metateatrale (Valmont dice: «Che? progetto teatrale. Ruota intorno a un interessante se fosse stata possibile ti? sefardite. Tutte straordinarie, alcune Recitiamo ancora!». E Merteuil ri- parallelepipedo sospeso che ospita la mia idea originaria, un po’ folle, «Sono molto differenziati. Lo si in modo particolare che mi colpiva- sponde: «Recitare? Che altro si può i due protagonisti (livello interno); di avere il libretto in ebraico. Mi avverte sfogliando la partitura, anche no profondamente e mi rimanevano fare?») che ha molto interessato intorno si muovono coppie di cloni piacciono molto i suoni di questa dal punto di vista puramente grafi co stampate nella memoria. È un re- Francesconi e che ha un rifl esso di- uguali a loro che si spostano in conti- lingua che per altro non conosco. sulle varie linee vocali. Compaiono pertorio che grosso modo si ferma retto nella partitura: «Avendo a che nuazione salendo e scendendo su un Qualche estate fa a Bogliasco, dove un po’ tutte le forme di canto, da al 1492, quando gli ebrei vennero fare con un testo che è tutto basato sistema di scale invisibile («è come tengo un corso di composizione al quello trito e ritrito della musica con- cacciati dalla Spagna. Sono di grande su un gioco di specchi, ho creato una una cellula che si ripete all’infi nito, Centro di studi scrjabiniani, è ve- temporanea, cioè il declamato, fi no fascino evocativo e di pura bellezza serie di matrioske, una drammatur- un po’ come una forma neoplastica. nuto a trovarmi Amos Oz e gli ho al suo opposto che è il canto di colo- musicale. Nel romanzo Albert è un gia degli spazi basata su tre diverse Moltiplicandosi questi personaggi, chiesto di leggermi un paio di pas- ratura, quello di Dita. Un altro stile sefardita, così ho pensato di utiliz- dimensioni, e mi intrigava molto non sappiamo più dove stanno i can- si del suo romanzo, che nell’opera per me molto importante, sia nella zare qualcosa di quel mondo per il farlo alla Scala. C’è un livello inter- tanti, chi sta cantando»), e dei video vengono recitati in italiano dal Nar- musica vocale sia nella strumentale, personaggio di Bettin». no, quello più claustrofobico, che ho tutto intorno, che appaiono come ratore, proprio per imprimermi nel- è la modalità dei canti popolari pro- chiamato IN (affi dato a un’orchestra proiezioni dei loro sogni. la memoria quei suoni. È una lingua venienti da tutto il mondo. General- da camera in buca), nel quale noi os- fatta di parole brevi, molto conso- mente hanno melodie semplici ma serviamo i due protagonisti come se nantica». ornatissime». fossero insetti in un terrario. Poi c’è Oltre ad Albert, c’è il fi glio Rico. «Rico non compare mai, è l’as- senza per antonomasia. Si manifesta IN BREVE solo tramite messaggi. Nel romanzo spedisce cartoline, mentre per l’ope- ra ho scelto le e-mail. Immaginavo Il Palazzetto Bru Zane e il Secondo Impero fi orentina di Santa Maria del Fiore, con il concerto del Coro del Maggio delle proiezioni, ma registicamente Il Palazzetto Bru Zane, Centre de Musique Romantique Française di Venezia, Musicale Fiorentino diretto da Piero Monti (mercoledì 13 aprile) e Andrea avrebbero creato qualche intop- annuncia il terzo festival della stagione, “Dal Secondo Impero alla Terza Secchi all’organo: una selezione dall’oratorio Christus e la francescana e po. Verrà fatto un compromesso Repubblica” (12 aprile – 5 giugno), dopo quelli dedicati a “Luigi Cherubini sublime semplicità della Via Crucis. La stagione prosegue fi no a settembre fra una voce fuori campo che legge e ai primi romantici” e al “Salon Romantique”. Location prestigiose: con altri quattro appuntamenti all’insegna del pellegrinaggio e del culto e le proiezioni. Contrariamente al Basilica dei Frari, Scuola Grande di San Rocco e di S. Giovanni Evangelista, mariano medievale (Ensemble Micrologus, 20 maggio), con il grande personaggio assente, chi è presente Conservatorio Benedetto Marcello oltre al Palazzetto. Musica francese doc organo Mascioni (Matteo Imbruno, 16 giugno), con un’antologia della con tutta la sua carnalità è Miriam, di raro ascolto. Chi conosce le composizioni di Victorin Joncières piuttosto musica devozionale fra Cinque e Seicento (L’Homme Armé, 6 settembre) e sia dal punto di vista drammaturgi- che di Rita Strohl, o di Théodore Gouvy piuttosto che di Félicien David, infi ne con l’ortodossa Liturgia di S. Giovanni Crisostomo eseguita dal Coro co sia musicale. Già la voce di con- per non scegliere solo che alcuni nomi dal ricco programma, esotici al del Patriarcato Ortodosso di Mosca (12 settembre). tralto, scura, uterina, dato l’uso che nostro orecchio, ma famosi alla loro epoca? Molti e conosciuti, invece, gli ne ho fatto, suggerisce una grande interpreti: Hervé Niquet, l’orchestra Les Siècles... e tanti altri. f.s. Pogorelich torna a Firenze sensualità. D’altra parte è un perso- Dopo venticinque anni di assenza Ivo Pogorelich torna a suonare a naggio pervaso di sensualità, anche Liszt apre O flos colende Firenze: il 12 aprile al Teatro Verdi (teatroverdionline.it) sarà protagonista inespressa, ma non meno potente. È dedicata al bicentenario di Liszt l’inaugurazione della quindicesima di un recital dedicato a Liszt e a Chopin. Miriam parla di Rico e con Rico. Ne edizione di O fl os colende, la rassegna di musica sacra della cattedrale lamenta l’assenza». 8 ATTUALITÁ | CLASSICA n.280, aprile 2011

CONTEMPORANEA ORCHESTRE FESTIVAL La ricerca di Filidei Il futuro della Mozart L’av venire Il 14 aprile a Pisa la sua opera sull’anarchico Serantini Abbado sul podio insieme alla Mahler e alla Argerich in concerto MAURIZIO CORBELLA ANDREA RAVAGNAN Bergamo: apre Harding

n un periodo in cui il problema dine dell’opera, diviso in tre parti con ell’anno più diffi cile, in cui ma delle preoccupazioni. Questo se istz e Mahler. La Musica degli abusi violenti di potere da tre sottosezioni di trentatré misure. il mondo della produzione ci vogliamo fermare sul piano dello dell’avvenire”, è il titolo Iparte delle forze dell’ordine è Esso è impostato sull’allegoria del- Nculturale mostra le proprie sviluppo culturale. In più c’è un di- “Ldella quarantottesima tornato drammaticamente attuale, l’ultima cena, con i bicchieri disposti ferite, non poteva non levarsi la voce scorso economico e di opportunità edizione del Festival Pianistico Inter- cade propizia l’opera N.N. di France- sui tavoli e ogni oggetto, compresi di Claudio Abbado, fi gura-simbolo politica da tenere presente: nel mon- nazionale di Brescia e Bergamo che sco Filidei, che sarà eseguita in forma i corpi, è usato per produrre suoni. dell’Italia musicale nel mondo. do stanno sorgendo nuove potenze celebra bicentenario della nascita del di concerto il 14 aprile per la stagione Si passa al quinto movimento, un L’occasione per denunciare «quel- industriali: e non essendo questo il compositore ungherese e centenario dei concerti della Normale al Teatro Agnus Dei sardo orchestrato con ri- la desolante mentalità che riduce la caso dell’Italia, è da pazzi, in un con- della scomparsa dell’austriaco. Inau- Verdi di Pisa e per la quale si prevede chiami d’uccello. Il sesto movimento cultura del nostro Paese alla stregua testo internazionale di questo tipo, gurazione il 1° maggio a Bergamo una ripresa in forma scenica a Roma è un secondo canto in sardo affi dato di una spesa superfl ua per la collet- non valorizzare il nostro patrimonio con Harding sul podio della Swedish in autunno. alle voci femminili e precede il fune- tività» è stata la presentazione del artistico. Qui non si tratta di difende- Radio Symphony Orchestra. Così il Filidei, pisano classe 1973, da anni rale del settimo movimento». nuovo ciclo di impegni della sua Or- re la categoria, ma di fare una valu- direttore artistico Pier Carlo Orizio: risiede a Parigi dove, oltre all’attività L’organico è di tredici elementi: sei chestra Mozart, a partire dal connu- tazione economica della situazione. «Il festival nacque con Benedetti Mi- compositiva, porta avanti quella di voci, sei percussioni e un direttore. bio d’aprile con la Mahler Chamber Eravamo un riferimento nel mondo chelangeli. Lo fondò il grande piani- organista (è assistente di Jean Guil- Non sarà sfuggita la simbologia nu- Orchestra, l’Estonian Philharmonic ben prima di essere un’unica nazio- sta bresciano insieme a mio padre. Ci lou a Saint-Eustache). Con la sua merica da cui emerge, un po’ a sor- Chamber Choir, il pianoforte di ne, e questo grazie alla nostra arte». devono essere i massimi concertisti opera (su libretto di Stefano Busel- presa, la densa componente sacrale Marta Argherich e la bacchetta del- Una situazione che è già irrime- del mondo! Da alcuni anni, accanto lato) si concentra sulla vicenda di di questa musica: «A Pisa per decen- lo stesso Abbado per un programma diabile? «No, non direi proprio. Da ai pianisti, c’è un numero d’orchestre Franco Serantini. Orfano e anarchi- ni istanze libertarie e rivoluzionarie che raccoglie musiche di Ravel e De- tanti anni seguo le vicissitudini della crescente: richiesta del pubblico che co, Serantini fu colpito a morte dalla hanno convissuto con una presen- bussy (dal 14 aprile, tappe a Ferrara, musica e posso dire che – ad esem- non ha stagione sinfonica». polizia il 5 maggio del 1972 durante za clericale e religiosa molto forte. Bologna, Reggio Emilia, Roma). pio trent’anni fa – ci sono stati mo- Perché un festival a tema? una manifestazione, e prima di spi- Nella musica che scrivo, che pure è Con il consulente artistico del- menti più diffi cili, che hanno eviden- «Il pubblico sa che, anche se il fe- rare trascorse due lunghissimi giorni molto infl uenzata da Cage, c’è un l’Orchestra Mozart, Cesare Maz- ziato un calo del livello qualitativo stival è tematico, troverà anche pagi- di agonia in carcere, dove gli fu nega- sostrato cattolico ineludibile, che si zonis, siamo tornati sulle dolenti nei conservatori. Ora le cose vanno ne di altri compositori perché questo ta ogni cura. Aveva vent’anni. avverte soprattutto a livello formale. note: «Sarà banale dirlo, quanto im- anzi meglio, ed è proprio per questa da varietà al tema». “Figlio di N.N.” (nomen nescio) Lavoro con forme molto solide, che portante continuare ad affermarlo: ragione che dobbiamo credere oggi Ovvia la celebrazione degli an- era la dicitura che veniva apposta sono l’esatto contrario dello Zen o una presenza più sostanziale della più che mai nel valore delle nostre niversari. E “La musica dell’avveni- sulle carte d’identità dei trovatelli della forma aperta». Peraltro Staja- musica nella vita e nel tempo libero formazioni musicali». re”? fi no al 1975. Due libri, il romanzo- no sottolinea come anche Serantini, delle persone non deve essere l’ulti- «Si cerca sempre un collegamento inchiesta del 1975 di Corrado Staja- per tutta la vita affi dato a istituti e tra compositori. Entrambi si possono no (Il sovversivo, BFS, 2008) e il rac- riformatori di carattere religioso, identifi care nel titolo. Mahler, in ogni conto Disposta l’autopsia dell’anarchico visse nella sua brevissima giovinez- OPERA sinfonia, apre una strada nuova: c’è morto dopo i violenti scontri di Pisa di za una fase di avvicinamento a un un evidentissimo guardare al futu- Nanni Balestrini (in In ordine pubblico, gruppo mormone. Ciò era parte di ro, la sensazione di un progresso. La a cura di P. Staccioli, Fahreneit 451, un atteggiamento entusiastico verso produzione listziana è di una moder- 2005), sono i punti di partenza della l’esistenza che il giovane scoprì da Il viaggio di Belmonte nità sorprendente. È stato l’inventore composizione di Filidei. Ma i legami sé, dopo un’infanzia isolata e diffi - del poema sinfonico, la forma sona- del compositore con Serantini non cile: la bellezza di leggere e studiare Opera di Roma: Vick mette in scena Il Ratto dal serraglio ta è un capolavoro assoluto non solo si esauriscono qui, come ci spiega tutto ciò che trovava «confusamente musicale ma d’architetture: la forma egli stesso: «Serantini era sardo, io e acerbamente», riprendendosi, in l Ratto dal serraglio è stato esegui- un’aspirazione trascendente e sem- ciclica mai sperimentata prima...». sono di madre sarda. A Pisa, dove tal modo, in pochi anni ciò che non to per la prima volta all’Opera pre valida, non una speranza con- Una caratteristica della sua di- Serantini è morto un anno prima gli era mai stato dato dallo Stato. Il I soltanto nel 1941, ma nei succes- tingente. Quanto ad Osmino, è il rezione è l’attenzione alla musica che io nascessi, lo stesso giorno, la “suo” ’68 fu prima di tutto questo. sivi trent’anni il teatro si è riscattato tipico personaggio comico e quindi contemporanea. comunità sarda è molto forte: io ho «Doveva avere una gran confusione rappresentando il Singspiel mozartia- non deve essere reso marcatamente «La prima sfi da è stata il ritorno sentito parlare di lui fi n da quando in testa, anche prima che gliela mar- no con una certa frequenza, le ultime turco. Le turcherie settecentesche della musica contemporanea: Pärt, ero bambino, poiché qualcuno in toriassero», chiosa amaramente Fili- volte nel 1966 (in tedesco) e 1972 non sono caricature grottesche, ma Bernstein, Takemitsu, Tan Dun... fu- famiglia l’aveva conosciuto. Per me dei. «Il suo essere anarchico era un (in italiano). Poi un buco di quasi hanno una loro dignità, perché dal rono il focus di alcune edizioni. Que- lavorare a quest’opera ha signifi cato atto di ribellione verso il suo unico quarant’anni. Ora torna al Costanzi confronto col mondo turco gli uomi- sto anno, ce n’è di meno, ma accanto andare alla ricerca delle mie origini, padre, lo Stato, che gli aveva tolto (cinque recite dal 12 al 19) con la di- ni dell’illuminismo hanno imparato a Listz ci sono Ligeti, Bartók, Kurtag... indagando il decennio in cui sono tutto; il canto di donne in sardo che rezione di Gabriele Ferro, la regia di che il mondo europeo non è l’unico Un segnale per dire che ci sarà più nato, in un percorso a ritroso che è ho inserito prima del funerale na- Graham Vick. Al regista inglese chie- civilizzato e che esistono altri codici, musica contemporanea l’anno pros- cominciato nel 2004, quando ancora scondo anche il desiderio di ridare diamo se le notizie che giungono dai alternativi ai nostri. Il signifi cato del simo». stavo preparandomi al diploma». a Serantini la madre che non ha mai paesi arabi in questi giorni infl uenze- Ratto dal serraglio sta nel grande viag- Qual è il budget? La composizione è stata com- avuto». ranno la sua messa in scena. gio di Belmonte da un mondo all’al- «Negli anni passati intorno ai due missionata dal festival Printemps C’è forse una relazione tra la pre- «Il Ratto dal serraglio è molto teatra- tro: è lui il personaggio che cresce di milioni d’euro. Ora 1,6, ma il 20% des Arts di Montecarlo, eseguita nel senza scomoda di questo corpo mar- le, è un mondo inventato, non ha nul- più nel corso dell’opera». viene dal botteghino». 2009 e replicata al festival Musica di toriato e la scelta di un organico così la a che vedere col mondo moderno, Il pubblico italiano fatica ancora “Uto Ughi Progetto Giovani”, di Strasburgo. «L’opera è stata fi nora particolare. «La forza di due elemen- dunque lo ambiento nel Settecento, ad accettare l’alternanza di recita- che cosa si tratta? eseguita in due versioni, la prima in ti primitivi come i corpi e le percus- in modo fantasioso, non veristico». zione e canto tipica del Singspiel; è «Due incontri con il violinista: sei movimenti e la seconda in sette. sioni permette di giocare ai limiti di In quest’opera c’è da una parte il un problema per lei? suonerà spiegando ad allievi di scuole A Pisa verrà presentata un’ulteriore ciò che è considerato musica. Il fatto registro comico, di cui fa le spese «Tutt’altro: offre la possibilità superiori ed università e farà una pro- revisione della seconda versione. Il di aver scelto percussioni e voci ha soprattutto Osmin, rappresentato di sfruttare la diversità di colori tra va aperta del concerto di Beethoven. primo movimento è incentrato sulla forse qualcosa a che vedere con De in modo quasi razzistico, ma dal- parti parlate e cantate e la tensione Poi troveranno spazio almeno venti manifestazione, durante la quale Se- temporum fi ne comoedia di Carl Orff, l’altra parte ci sono gli ideali illumi- che s’instaura tra questi due registri giovani del Conservatorio di Brescia rantini viene colpito a morte; segue uno dei miei primi incontri in ambi- nistici, resi espliciti dal nobile di- espressivi. Il problema vero è che il e dall’Istituto Musicale di Bergamo un primo canto che avviene quasi to musicale contemporaneo. Ascol- scorso del Pascià, che perdona tutti pubblico italiano non capisce il tede- nell’orchestra del festival. Esperien- come fosse nella testa di Serantini; tare quest’opera fu un’esperienza e invita a superare gli odi di razza e sco e i sovrattitoli sono utili ma non za fatta l’anno scorso. Ha suscitato il terzo movimento è una sorta di fondamentale e scioccante». di religione: la sua regia privilegia permettono un rapporto immediato grande interesse ed entusiasmo nei intermezzo, costituito solo di mani uno di questi piani? con quanto si dice in scena». ragazzi che hanno suonato, in orche- e corpi battuti sui tavoli in scena. Il «Per me il messaggio fi nale del Mauro Mariani stra, per la prima in un contesto pro- quarto movimento (Carcere) è il car- Pascià è molto importante, esprime fessionale. Franco Soda ATTUALITÁ | CLASSICA 9

DIRETTORI

il repertorio più diffi cile che esista. Per questo è raro che i grandissimi direttori lo tocchino. È un terreno minato. Pidò belcanta Lo devi amare, averlo nel sangue e nell’anima, ti deve scorrere. È un repertorio in cui puoi migliorare, ma mai Il direttore d’orchestra alla Staatsoper di Vienna arrivare alla perfezione. Fare Wagner, fra virgolette, è più per due mesi con Bellini e Donizetti diffi cile da un punto di vista letterario e fi losofi co, ma se hai una grande conoscenza del teatro wagneriano, musi- calmente parlando è più semplice da eseguire. Il belcan- to, invece, è fatto di dettagli talmente piccoli che se non riesci a tirarli fuori può essere di una noia mortale, per l’orchestra, per il coro, e anche per il pubblico. Queste sfumature sono soprattutto nel testo…». E il clichè che vuole che l’aspetto testuale e dramma- tico siano secondari? «In questo repertorio è necessaria una conoscenza profonda del testo e delle sue sfumature. Anche la pun- teggiatura del testo è importante. Un testo è pieno di dettagli e questi vanno evidenziati altrimenti siamo di fronte alla routine e io, come ho già detto, sono contro la routine. Anche i recitativi bisogna saperli fare, dan- do spinta, velocità e creando interesse: sono la cosa più diffi cile. E anche il silenzio può essere importantissimo, perché il silenzio è musica, ha un tempo… La Sonnam- bula è un’opera terribilmente diffi coltosa, nella tipologia dei suoi recitativi ancora più diffi cile della Bolena. Io ven- go da una famiglia di pittori e lavoro come se fossi un JURI GIANNINI pittore, cerco di dipingere la musica e di creare interesse. L’interesse però non me lo dà solo la musica ma anche il velino Pidò manca da Vienna da trentadue anni, sul fraseggio e sull’interpretazione, lo fai plasmando il testo». dal 1979, quando faceva il pendolare tra Italia e suono, lavorando assieme all’orchestra, al coro e ai can- Le piacerebbe anche lavorare nell’ambito della mu- EAustria per studiare direzione d’orchestra con Karl tanti. Il nuovo sovrintendente della Staatsoper, Domini- sica contemporanea? Österreicher. Ora è tornato e resta due mesi, nei quali que Meyer, mi ha voluto qui fortemente e mi darà molte «Sono amico di Fabio Vacchi e mi piacerebbe fare dirige alla Staatsoper il revival di un allestimento della possibilità, mi ha invitato a dirigere nuove produzioni qualcosa con lui, ma partendo da zero. La funzione del Sonnambula di Bellini dal 16 marzo e la prima serie di nelle prossime stagioni (nel 2014 Adriana Lecouvreur di direttore d’orchestra è quella di trasmettere, quindi vor- una nuova produzione di Anna Bolena di Donizetti dal 2 Cilea con Angela Gheorghiu, nel 2015 il tiolo non è stato rei entrare dentro la creatura del compositore fi n dall’ini- aprile (con Anna Netrebko e Elina Garanča). ancora deciso) e a partecipare alla tournée annuale che zio, discutendone assieme i dettagli e la gestazione, per Un’assenza così lunga incuriosisce. la Staatsoper fa in Giappone. Mi lusinga molto il fatto poi poterla trasmettere». «Negli anni passati la Staatsoper mi aveva invitato che il teatro, nonostante io non abbia ancora debuttato, diverse volte, ma ho sempre rifi utato, o perché non po- abbia investito su di me in bellissimi progetti». tevo, ma anche perché a Vienna il sistema di repertorio Nei Paesi germanofoni c’è un rapporto controverso impone di fare le recite quasi senza provare. Io però sono con il repertorio cosiddetto belcantistico, soprattutto a contro la routine, anche se è routine di altissimo livello. causa della ricezione dell’estetica di Wagner. Mi piace trasmettere. È vero che si può trasmettere an- «Il belcanto non è musica di seconda categoria, musi- che sul momento senza dir nulla, però se vuoi lavorare chetta d’avanspettacolo. Io amo Wagner, ma il belcanto è

FESTIVAL Wozzeck a Berlino Daniel Barenboim sul podio per i suoi Festtage

Festtage della Staatsoper di Ber- Kampe (Sieglinde) cantano al posto ven, Berg). Con Barenboim sul po- lino, ormai alla sedicesima edi- di Nina Stemme e Waltraud Meier. dio la Staatskapelle esegue la Terza Izione, quest’anno si svolgono Sul calendario anche due appunta- sinfonia di Bruckner e il Concerto per in un ambiente nuovo. Dovuto alla menti alla Philharmonie: un concerto violino di Berg, interpretato da Gidon chiusura della sede storica Unter den di musica da camera, con il pianista Kremer. Corina Kolbe Linden, in restauro fi no al 2013, la cinese Lang Lang (Mozart, Beetho- Staatsoper si è trasferita allo Schil- ler Theater, una volta un importante teatro di prosa. Non bisogna dimen- ticare però che nel 1951 fu inau- gurato da Furtwängler e i Berliner Philharmoniker. Sotto la bacchetta di Daniel Barenboim la musica prende di nuovo il sopravvento. Dal 16 al 25 aprile il festival pro- pone Wozzeck di Berg, con la messin- scena di Andrea Breth; Die Walküre di Wagner nella regia di Guy Cas- siers, con cui si è già aperta la nuova stagione alla Scala, ora viene presen- tata anche al pubblico berlinese, ma con un altro cast: René Pape sostitui- sce Vitalij Kowaljow (Wotan), men- La sala grande dello Schiller Theater (foto Thomas Bartilla) tre Iréne Theorin (Brünnhilde) e Anja 10 ATTUALITÁ | CLASSICA n.280, aprile 2011

ORCHESTRE IN BREVE

Il sovrintendente Andreas Richter parla dei prossimi impegni Musica in gioco a Vienna Fino al 26 di giugno il Museo della Tecnica di Vienna allestisce la mostra Macht musik (un gioco di parole non traducibile che può signifi care sia “fate musica” che “potere - musica”). Articolata in dieci sezioni tematiche, Mahler Chamber, l’esposizione presenta in maniera multimediale i vari aspetti del fenomeno musicale e sonoro. Oltre a poter vedere ed ascoltare alcuni strumenti e oggetti storici delle collezioni del museo, il pubblico potrà provare nata in viaggio direttamente alcuni strumenti e cimentarsi con installazioni interattive per sperimentare l’eff etto della musica e del suono sui propri sensi. Juri Giannini

Monte-Carlo per Schumann Ancora due weekend ricchi di appuntamenti musicali a Monte-Carlo prima di archiviare il Festival Printemps des Arts, rassegna di musica e danza tra classico e contemporaneo che si presenta nell’edizione 2011 con una nuova ed invitante cadenza nei fi ne settimana. Il primo weekend del mese (1-3 aprile) si apre con la Sinfonieorchester Baden-Baden und Freiburg diretta da Michael Gielen; prosegue con una notte dedicata al violino grazie a cinque giovani strumentisti e chiude con un’intera giornata di musica contemporanea (due le prime assolute). Il weekend successivo (8-10 aprile) è un omaggio a Schumann tra cameristica, opere per organo, Terza sinfonia e Missa sacra. Culmine dei tre giorni è la lunga maratona pianistica attraverso la rapsodica letteratura schumanniana. Monique Ciola

Il Lear di Sarhan a Orléans Il 14 aprile va in scena al Teatro Nazionale di Orléans lo spettacolo A King, Lear di François Sarhan (1972). Nel libretto di Jacques Roubaud Claudio Abbado tornerà con la “sua” MCO in agosto a Lucerna del Lear originale non rimangono che pochi frammenti allucinati, come (foto Marco Caselli Nirmal) dice Sarhan: «Una galleria di individui abominevoli, di sorelle abiette, di traditori, che si danno a torture e soprusi vari»; ma anche «una fantasia, un’invenzione linguistica di una crudezza senza pari». Il video, sempre CORINA KOLBE di Sarhan, è frutto di un altro incontro importante, quello con William Kentridge. E saranno in scena anche i musicisti, dal Quatuor Diotima a sede amministrativa della eseguiranno il Concerto per pianofor- stante sia il primo progetto in comu- al percussionista Miquel Bernat, chiamati a movimentare l’azione, Mahler Chamber Orchestra te in sol maggiore di Ravel, che i due ne, le due orchestre già si conoscono interagendo con la ballerina e i cantanti del quartetto vocale svedese Vox. Lsi trova a Kreuzberg, nel cuo- avevano già registrato con i Berliner bene», spiega il sovrintendente della Il Quatuor Diotima terrà a battesimo il 15 un altro lavoro di Sarhan, Lucy B. re multietnico di Berlino. Eppure la Philharmoniker nel lontano 1967. MCO, Andreas Richter. La Mahler per soprano e quartetto d’archi. Paola Livorsi giovane compagine con musicisti Per Abbado è un programma memo- Chamber Orchestra è il nucleo del- provenienti da una ventina di Paesi rabile, completato da La Mer e Noc- l’orchestra del Festival di Lucerna Pergolesi a Cuenca raramente si riunisce nella capitale turnes di Debussy, brano che all’età dove Abbado ogni estate invita an- La prima ripresa in tempi moderni del dramma sacro di Pergolesi Li tedesca. È un’orchestra in viaggio di sette anni gli aveva rivelato per la che musicisti della Mozart. prodigi della Divina Grazia nella conversione e morte di San Guglielmo Duca per il mondo, sempre in sintonia con prima volta la magia della direzione Richter, alla guida della MCO dal d’Aquitania la proporrà Christophe Rousset con i suoi Talens Lyriques a il suo cofondatore Claudio Abbado, d’orchestra. 2007, si dimostra molto soddisfatto Cuenca nel Festival di musica religiosa, il 20 aprile. Franco Soda che non ha mai voluto accettare li- Un altro programma con musiche della collaborazione con Ferrara Mu- miti. di Ravel, Prokof’ev e Stravinskij è di- sica che va oltre i consueti concerti Pasqua a Salisburgo Come tutti i viaggiatori anche la retto dal giovane venezuelano Diego sinfonici. Da due anni si organizza- Il Festival di Pasqua di Salisburgo dal 16 al 25 aprile il festival presenta MCO ogni tanto ha bisogno di una Matheuz. I concerti, che verranno no regolarmente concerti di musica una nuova produzione operistica (Salome di Richard Strauss nella regia sosta. Dal 1998 è “orchestra in resi- replicati a Bologna, Reggio Emilia e da camera nel Jazz Club Torrione: di Stefan Herheim e Emily Magee nel ruolo principale), tre programmi dence” a Ferrara, dove ad aprile si Roma, sono intesi come un “prelu- «Vorremmo radicarci sempre di più sinfonici della Filarmonica di Berlino tutti nel segno delle avanguardie presenta per la prima volta assieme dio” a una mostra sull’arte parigina nella città» dice Richter . «Al Torrione storiche del primo Novecento e diversi concerti di musica da camera. all’Orchestra Mozart. Con Abbado e del primo Novecento che si inaugu- vengono tanti giovani. Ci auguriamo Martha Argerich, amici da una vita, rerà in autunno a Ferrara: «Nono- di vederli anche ai nostri concerti al L’ultimo Stockhausen a Colonia Teatro Comunale». Sarà la Staatenhaus di Colonia, l’edifi cio più grande del complesso Dopo una residenza nella regio- fi eristico della città renana, ad accogliere la prima esecuzione integrale ne tedesca Nord Reno-Westfalia, di Mittwoch aus Licht di Karlheinz Stockhausen. La lunga e complessa SANDRO NAGLIA canto l’orchestra a fi ne maggio si esibirà partitura – circa 5 ore di musica per soli, coro, orchestra e live electronics PAOLO BELTRAMINI clarinetto alla Scala, sotto la bacchetta di Da- – sarà eseguita in due serate consecutive a partire dal 9 e 10 aprile ENRICO BAIANO clavicembalo niel Harding e con la solista Isabel- (repliche il 20-21, 26-27 e 28-29 aprile), mentre il 24 aprile e 1 maggio si le Faust, che interpreterà il Concerto potrà assistere alla versione integrale. Lo spettacolo di Colonia è fi rmato MARCO LO RUSSO fisarmonica per violino in re maggiore di Brahms. dal collettivo catalano della Fura dels Baus (regia di Carlus Padrissa, scene CLAUDIO PARADISO flauto In seguito a una tournée in Asia e a di Roland Olbeter e video di Franc Aleu). La direzione musicale è affi data a una serie di concerti a Baden-Baden, Peter Rundel e Kathinka Pasveer. Stefano Nardelli organo MARIELLA MOCHI la MCO ad agosto arriverà al Festival ANTONIO CAGGIANO percussioni di Lucerna. Con Abbado e i colleghi Wiener Festwochen ROBERTO PROSSEDA pianoforte della LFO eseguiranno il Concerto Il programma musicale delle Wiener Festwochen (dal 13 maggio al 19 per pianoforte in re minore di Brahms giugno 2011) si aprirà con un nuovo allestimento di Oresteïa di Iannis MARCO BRAITO tromba – con Hélène Grimaud - , l’Adagio Xenakis. Il regista Carlus Padrissa di La Fura dels Baus metterà in scena SONIG TCHAKERIAN violino dalla Decima di Mahler nonché arie l’opera all’aperto di fronte alla chiesa barocca di San Carlo (Karlsplatz). e sinfonie di Mozart e di Bruckner. Altro teatro musicale contemporaneo con Wüstenbuch di Beat Furrer (regia violoncello LUIGI PIOVANO Con Harding e Vladimir Jurowski la di Christoph Marthaler). Il prossimo anno andrà invece in scena Quartett tecnico del suono MCO suonerà poi brani di Henze, di di Luca Francesconi e nel 2013, a chiudere, una nuova composizione

Masterclasses MATTEO COSTA Mendelssohn-Bartholdy e il Flauto di George Benjamin. Nella rassegna 2011 il festival ha commissionato Fondi (LT) 13-17 aprile 2011 magico di Mozart. al compositore austriaco Bernhard Gander Melting pot, un lavoro per Associazione Musicale orchestra, rapper e beatboxer, che verrà eseguito in prima assoluta in uno Ferruccio Busoni www.infondimusica.it dei più grandi centri commerciali della periferia viennese. j.g. [email protected] NTEPRIMA FESTIVAL ESTERO | 11

AIX ST.GALLEN SCHWAZ Il naso di Kentridge Nel nome di Varèse Benjamin 5-25 luglio 14-25 luglio in Tirolo al 5 al 25 luglio, anche questo anno si riverseranno a Aix-en-Proven- rcana è un nuovo festival si svolge in una suggestiva cornice ce oltre sessantamila spettatori attirati dalla musica. Aix si trasfor- austriaco che prende il suo naturale, tra le montagne calcaree 8-24 settembre Dma. E da una stagione all’altra – siamo ormai giunti alla sessanta- Anome dall’ononima com- della Stiria. Per la seconda rassegna treesima edizione – l’evoluzione c’è stata. Certo quella del pubblico, e pure posizione di Varèse e che andrà in il sovrintendente Peter Oswald, che all’8 al 24 settembre Klang- quella del budget, che supera ormai i venti milioni di euro. L’opera continua scena per la seconda volta dal 14 al dirige anche Kairos, una delle più spuren Schwaz, festival ti- ovviamente a farla da padrona: questo luglio sono sei i titoli in cartellone, 25 luglio a St. Gallen. Il festival vuole importanti etichette discografi che Drolese dedicato alla musica volutamente vari, per la tematica, per lo stile e per l’ambito cronologico -se- diffondere la musica contemporanea di Nuova musica, ha annunciato un contemporanea, proporrà una pro- condo quanto auspica il direttore artistico, Bernard Foccroulle - dal barocco attraverso strutture comunicative programma incentrato sulle compos- gramma articolato attorno a tre car- alla creazione contemporanea. Ecco allora in programma Acis and Galatea di non convenzionali e raggiungere così zioni di Friedrich Cerha, Michael Jar- dini tematici, cominciando con un Haendel, opera pastorale affi data alla direzione di Leonardo Garcia Alarcon anche un pubblico non specializzato rell, Johannes Maria Staud, Rebecca omaggio al compositore e direttore e alla regia di Saburo Teshigawara (nel cast si alternano Julien Behr/Pascal e indagare, inoltre, i rapporti che in- Saunders e Elena Mendoza. George Benjamin, che come com- Charbonneau e Julie Fuchs/Joelle Harvey nei ruoli eponimi). La Clemenza tercorrono tra scienza e arte. Il tutto Juri Giannini poser in residence coordinerà anche di Tito di Mozart diretta da Colin Davis (regia di David McVicar). Il bravis- alcune masterclass. Oltre a questo, il simo direttore, ma sicuramente poco valorizzato in Francia, Louis Langrée festival presenterà i diversi aspetti e torna, portandosi dietro la London Symphony Orchestra, per La traviata con BUCAREST lo slancio attuale della produzione la regia di Jean-François Sivadier: Natalie Dessay fa coppia per l’occasione musicale spagnola, con una notevole con Charles Castronovo. E ancora Il naso di Šostakovič, in cui Kazushi Ono quantità di prime esecuzioni assolu- (direzione d’orchestra) è in tandem con William Kentridge (regia e video); e te. Infi ne, una cooperazione con il a Alexander Kravets spetta il compito di interpretare Il naso. Inoltre, vanno Edipo & Sigfrido viennese “Festival e_may” porrà in certo anche segnalate due “prime” assolute: quella di Thanks to My Eyes di primo piano il lavoro sperimentale Oscar Bianchi (1974) e di Austerlitz di Jérôme Combier (1971). 1-25 settembre di diverse compositrici di area austi- Alessandro Di Profi o raca e non solo. j.g. a ventesima edizione del Fe- il festival propone musica da came- stival Internazionale George ra e sinfonica, per strumenti solisti, LEnescu a cadenza biennale balletto ed opera (Siegfried e Oedipe). SALISBURGO BERGEN avrà luogo in Romania (Bucarest, Poi il Concorso Internazionale di sede principale, ma anche in altre Pianoforte, Violino e Composizio- città d’interesse storico-artistico) dal ne si arricchisce della sezione per il Nono, 1° al 25 settembre. Festival tra i più violoncello (3-11 settembre). Anche Rousset fa il Farinelli importanti per la rassegna presti- un workshop di composizione ed un giosa d’orchestre, direttori e solisti: simposio di musicologia. f.s. Feldman 25 maggio-8 giugno anche l’Accademia di S. Cecilia (Pap- pano) e Complesso Barocco (Curtis), e Sciarrino n Norvegia, la città anseatica di Bergen ospita dal ’53 il più importante festival del Nord. Vero festival delle arti. Programmazione serrata: 150 GRAFENEGG 27 luglio-30 agosto Ieventi! Ogni giorno (25 maggio-8 giugno), il numero degli spettacoli è elevato: si potrebbe passare da uno spettacolo all’altro dal mattino a sera… l programma del Festival estivo highlights Oedipux Rex di Stravinskij e Requiem di Verdi, anche Hallemberg di Salisburgo (dal 27 luglio al 30 nelle arie di Farinelli guidata dalla bacchetta di Rousset. A fi anco dei grandi HK Gruber in residence Iagosto) sarà articolato e vario nomi (Kissin, Say, Buniathshvili…), i giovani in una serie di concerti da ca- come sempre, con tre nuove produ- mera, masterclasses ma anche open-air per un pubblico giovane. C’è una 19 agosto-11 settembre zioni operistiche (Macbeth di Verdi collaborazione con ‘Il Sistema’ venezuelano per presentare giovani talenti. con la regia di Peter Stein, Frau ohne Franco Soda Schatten di Richard Strauss, regia di Christof Loy e, per la prima volta al festival, Il caso Makropulos di Janáček con la regia di Christoph Marthaler), MAGUELONE riprese di tutte e tre le opere di Mo- zart e Da Ponte (regia di Claus Guth) e due opere in forma concertante (Iolanta di Čajkovski e Le Rossignol di Savall in Cattedrale Stravinskij). Verranno inoltre propo- ste alcune opere del teatro musicale 1-10 giugno del ventesimo secolo (Prometeo di Nono, Neither di Feldman e Mac- uai a confonderlo con gli altri festival. L’appuntamento che la catte- beth di Sciarrino) e moltissimi altri drale di Maguelone ha, ormai da ventisette anni ogni mese di giugno, concerti. Tra i debutti di quest’estate Gcon gli appassionati di musica antica resta qualcosa di unico. Certo ci sarà anche quello dell’Orchestra non ha niente a che vedere con le festività musicali roboanti (e sovvenzio- dell’Accademia Nazionale di Santa natissime) che si svolgono ogni anno a luglio a Montpellier, ad una manciata Cecilia (con un programma diretto di chilometri. Maguelone è un’altra cosa. Il carattere speciale lo deve innanzi da Antonio Pappano). HK Gruber (foto Johnny Volcano) tutto al luogo (una cattedrale romanica costruita su un isolotto sul mare), al suo direttore artistico (Philippe Leclant, che riesce stagione dopo stagione a far tornare un gruppo fedele di artisti di gran talento, tra cui l’immancabile ei fi ne settimana di agosto Thibaudet, Janine Jansen, Anne- Jordi Savall) e al calendario (prima dell’esplosione estiva). Il programma è alcune tra le maggiori or- Sophie Mutter, Hélène Grimaud, questo anno concentrato su sei concerti ripartiti dal 1° al 10 giugno, con Sa- Nchestre sinfoniche si danno Yefi m Bronfman e le Orchestre di vall in chiusura. Ogni serata è legata ad un tema: da Caravaggio (Les sacque- per la quinta volta appuntamento al Philadelphia, Pittsburgh, Parigi, la boutiers de Toulouse) alle polifonie corse e quelle del Rinascimento italiano festival che si tiene nel castello e nel Filarmonica di Vienna, di Seoul e di (La Fenice e la Madrigalesca sotto la direzione di Jean Tubéry), dalle canzoni parco di Grafenegg a circa 60 chilo- Israele e il Concertgebouworchester trecentesche (Diabolus in Musica) alle polifonie dell’epoca di Enrico IV (A Sei mentri da Vienna. Rudolf Buchbin- Amsterdam. Come tutte le estati ci voci). Una delizia per tutti i sensi. der, che non solo parteciperà come sarà anche un composer in residence a.d.p. pianista, nella sua veste di direttore (questa volta HK Gruber) e una com- artistico per la stagione in corso ha missione che verrà eseguita in prima invitato Nikolaj Znaider, Jean-Yves assoluta. j.g. 12 ATTUALITÁ | JAZZ n.280, aprile 2011

CLUB

Tim Berne e Los Totopos al Pinocchio (foto Dana Ram)

Pinocchio è maggiorenne Il club di Firenze è un esempio di scommessa riuscita in tempo di crisi

PAOLO CARRADORI

a buon toscanaccio, Pinocchio a Firenze è di casa; occasione del Social Forum, come pure l’indimenticabi- e quando si ferma al Circolo Vie Nuove in Viale le performance di Louis Sclavis nel 2004. Esperienza che DGiannotti in groppa alla grande balena rossa, ar- aprì il locale a percorsi nuovi e sperimentali, una carat- riva per regalare ottima musica. Alla diciottesima edizio- terizzazione programmatica unica che ha trasformato il ne, ormai quasi maggiorenne, Pinocchio Live Jazz è una locale in una sala da concerto, salvaguardando il calore e rassegna nel pieno della maturità: dai primi anni Novanta la passione del club. Sei mesi di programmazione l’anno si è imposta per programmazione di qualità, pubblico con circa ventritré-ventotto concerti a stagione, un’esca- competente, atmosfera familiare e rituale ritardo sull’ora- lation progettuale coerente con la visione del jazz come rio di inizio dei concerti. Una bella scommessa promossa musica contemporanea aperta a stimoli nuovi. Costanza dall’Associazione Culturale Vie Nuove che, tra problemi e Nocentini ne traccia le linee guida: «Varietà e alternanza momenti di crisi fi siologici, rappresenta oggi una delle po- nelle proposte – per andare incontro ai diversi gusti del che belle realtà fi orentine di musica dal vivo. Daniele Sor- pubblico – basata sulla qualità degli artisti e dei progetti; di, che da anni ne cura la programmazione, recentemente equilibrio tra nomi noti del panorama jazzistico nazio- affi ancato da Costanza Nocentini, ricorda con orgoglio nale e internazionale e musicisti emergenti o meno noti che negli archivi del Circolo si legge che nel novembre al grande pubblico che meritano – o meriterebbero - la del 1966, esattamente la sera prima dell’alluvione che giusta considerazione da parte degli organizzatori, e qui sconvolse Firenze, sul quel palco si esibiva un’orchestrina andrebbe aperta una lunga parentesi polemica sullo “stato jazz. Palco da cui sono poi passati musicisti e gruppi spes- del jazz”, e della cultura in generale, in Italia». so inediti, artisti che avrebbero scritto pagine importanti Pinocchio avrà detto tante bugie ma sul palco del Cir- della storia del jazz di casa nostra: Gianluca Petrella, Fran- colo Vie Nuove qualche verità la canta: e ha così formato cesco Bearzatti, Fabrizio Bosso, Rosario Giuliani, Claudio generazioni di ascoltatori e appassionati e educato schiere Cojaniz, Stefano Di Battista, Enten Eller, fi no alle recenti di giovani alla scoperta di una musica non così poi tanto prestigiose proposte internazionali: Tim Sparks & Greg strana. Non solo: ha lasciato il segno su centinaia di mu- Cohen, Tim Berne e Los Totopos, Ben Allison, New York sicisti che tornano volentieri sul quel piccolo palco che, String Trio, Jim Black, Bill Carrothers. Tra i tanti momenti all’apparenza così scomodo, è in realtà tanto accogliente magici dei sabati al Pinocchio, Sordi ci tiene a ricordare da creare ogni volta quella preziosa concentrazione che lo straordinario concerto di Stefano Bollani nel 2002 in favorisce la creatività. da 25 anni con la musica FIERE IN BREVE

Forma e poesia sarda Sono sempre di più i festival jazz sardi, e in questo avvio di stagione si distingue la quattordicesima edizione di Forma e poesia nel jazz a Cagliari, rassegna organizzata dall’associazione culturale il giornale della musica è al Shannara, che fa dell’italianità della sua proposta Brema avanti! un punto d’orgoglio (info: shannaraspettacolo.it tel. 070 4513957). Dopo un’anteprima il 17 marzo, Jazzahead! 2011 in Germania il programma ripartirà l’8 aprile con una sezione (a Serrenti fi no al 10) dedicata alla canzone d’autore (con Mimmo Locasciulli e Nicolò Fabi). Fra il 20 e il ittà nota ai più per i proverbiali musicanti, Bre- 22 un trio di eventi di rilievo: intanto, la produzione ma è ormai da qualche anno nota ai musicanti di dal 28/4 al 1/5 2011 originale del festival “Forma e poesia nel jazz Ctutto il mondo per Jazzahead!, fra i più impor- - Capitolo III”, affi data al cagliaritano Giorgio tanti appuntamenti per i professional musicali europei. Murtas, affi ancato da Sandro Satta, Nicola Muresu La fi era (jazzahead.de per informazioni e programma) e Don Moye (il 20). Poi, il duo Petrella Guidi (21) quest’anno si gemella con la Turchia, e ospita un’inte- e il Tinissima Quartet di Francesco Bearzatti (22). ressante selezione di artisti turchi, non necessariamente per informazioni e appuntamenti: Coda in maggio (il 5) con il T.N.T. Quartet di Rosario jazz: fra tutti spicca il rapper Ceza e la superstar Sezen [email protected] Bonaccorso, insieme a Fabrizio Bosso. Aksu, diva indiscussa del pop turco più raffi nato. Poi ta- lenti dal continente con lo European Jazz Meeting, e dal resto del mondo con le Overseas Night. ATTUALITÁ | POP 13

TEATRO

più spazio alla parola ed esprimendo toriale, non è tipicamente italiana». foto Silvia Rotelli immagini che, a doverle mettere in Tant’è che, se le si chiede cosa musica, diventerebbero piuttosto ba- avesse in mente per il suono del nali. Ma penso che le mie canzoni, le nuovo - e splendido - Vamp, rispon- mie piccole storielle in canzone, ab- de parlando di «musica elettronica», biano comunque una loro esistenza e cita Laurie Anderson («un genio»), anche senza la musica. Forse perché Kraftwerk, Human League… «Ad le scrivo in questo modo, le parole si esempio, ho voluto che tutti i pezzi rincorrono e insieme arrivano a dire avessero un ritmo molto accentuato, qualcosa. La parola è molto impor- dove la melodia – melodia è una pa- tante, anche in una piccola canzone. rola grossa: la linea melodica! - e le Come È importante quello che racconti e parole potessero appoggiarsi, anche come lo racconti». Un approccio de- nei pezzi più lenti. Quello che m’in- gno della canzone d’autore “storica”, teressa dell’elettronica non è solo la verrebbe da dire. Ma nonostante le sonorità, ma l’aspetto della progetta- un romanzo sue importanti frequentazioni can- zione, del “pensare” gli arrangiamenti, tautoriali, Nada dice di non sentirsi l’usare il suono». Un ruolo importan- Nada Malanima: contraddizione della musica italiana, narratrice in teatro vicina a quel mondo. «La mia forma- te l’ha avuto Manu Fusaroli, uno dei e Vamp nel nuovo, splendido, disco zione è un po’ strana… Ho comin- nomi più rilevanti fra i nuovi produt- ciato a quindici anni, non conoscevo tori indie italiani, conosciuto da Nada niente, non avevo la passione per la in occasione della collaborazione con musica e non m’interessavano le can- gli Zen Circus. Vamp esce per la sua JACOPO TOMATIS zoni. Non sapevo neanche chi fosse etichetta Infecta: «Manu è stato mol- De André, non sono cose con cui sia to bravo a seguirmi in questa strada, ono una contraddizio- e i Sessanta: «Sono una serie di vi- posso uscire, entrare, spaziare… La cresciuta. Ho cominciato a seguire fi no a trovare una costruzione delle ne!», dice. «Ed è faticoso sioni, di sensazioni», spiega. «Un po’ canzone ha un tempo: quando ho la musica quando ero già cantante canzoni in cui ogni cosa è essenziale. «Sesserlo...». A dispetto del quello che succede dentro l’anima, o cominciato a scrivere le mie, siccome di successo, avevo diciassette anni, È stato come colorare, come dipinge- nome in negativo (è bene ricordarlo: nella testa, di ognuno di noi: tutte le non riuscivo a sintetizzare meccani- erano gli anni Settanta e ascoltavo re un quadro. Nello spettacolo faccio nome vero, come il cognome Mala- varie vicissitudini, emozioni, dubbi, camente quel che volevo dire, ho co- la musica di quel periodo: rock, poi anche due canzoni del disco: le ho nima), Nada contiene molteplicità: amori, felicità, dolori… Il percorso di minciato a comporre con la chitarra, punk; tutto sommato la mia forma- scelte perché ci stavano benissimo, è stata - ed è nell’immaginario del un essere umano nella sua evoluzio- la musica insieme alle parole. Accen- zione è quella. È stato tutto un caso ma nella versione scarna in cui sono pubblico - “il pulcino di Gabbro” ne. Il romanzo parla della mia infan- devo il registratore e una canzone della vita, che ha senz’altro un suo nate. Quel contesto è essenziale, le dell’esordio a Sanremo nel 1969 con zia, e rivedendola mi sono resa con- durava un’ora, un’ora e mezza», rac- signifi cato. E credo che la cosa parti- canzoni fanno parte della storia, sono “Ma che freddo fa”, icona del camp to che, nonostante la strada da fare conta ridendo. «A un certo punto ho colare delle mie canzoni sia proprio appena accennate, come suono devo- anni Ottanta con “Amore disperato”, dopo, il mio modo di rapportarmi sentito il bisogno di dire di più. Mi che, pur avendo un’attenzione al te- no essere nulla». cantautrice rock dalle collaborazioni alle cose, di sentire, di metabolizza- trovo meglio in questo modo, dando sto, la musica non suona così cantau- di rilievo, interprete di Piero Ciam- re quello che mi succedeva intorno, pi e dei cantautori. E oggi più che era già delineato». Nada non è nuo- mai Vamp (come il titolo del disco va alla recitazione (esordì tra l’altro nuovo), madrina delle nuove leve come Doria Manfredi nel Puccini te- del rock nostrano, autrice di poesie levisivo degli anni Settanta e fu poi e di romanzi. Contraddizione ben in teatro con Giulio Bosetti e Dario espressa da uno dei due pretesti di Fo): «Non è che m’interessasse fare questa conversazione, oltre al disco teatro per fare teatro: m’interessava citato: il ritorno in teatro di Musi- raccontare qualcosa, e allora mi sono caromanzo, monologo punteggiato scritta questa specie di follia, che di canzoni scritto da Nada, tratto non ha una storia precisa, un inizio e dal suo romanzo Il mio cuore uma- una fi ne. Ma se uno si lascia prende- no (edito da Fazi) e diretto da Ales- re, entra in un luogo/non luogo che sandro Fabrizi. Queste le date dello tutti sentiamo di avere, nella mente e spettacolo teatrale: 1 e 2 aprile: Fi- nell’anima. Io parto da me, ma i temi renze; 3: Vercelli; 5: Venaria (To); 7: coinvolgono tutti». Umbertide (Pg); 29: Castiglioncello L’esigenza del racconto ha bisogno (Li). Musicaromanzo è una specie di dunque di spazi diversi da quelli del- “educazione sentimentale” nella pro- la canzone: «Il parlato dà più libertà: vincia toscana fra gli anni Cinquanta il monologo dura un’ora e mezza,

TOUR

Blackfi eld Dna prog (foto Chiko)

lackfi eld è il progetto collaterale di Steven Wilson, leader dei BPorcupine Tree, con l’israeliano Aviv Geff en. Sotto questa sigla, i due hanno prodotto un paio di dischi (Blackfi eld e Blackfi eld II) e un terzo, Welcome to My DNA, uscito in marzo per Kscope, che aggiorna le idee più prog di Wilson verso un lirico sinfonismo pop. Saranno dal vivo in Italia per tre date: ai Magazzini Generali di Milano il 19 aprile, all’Alpheus di Roma il 20 e al New Age di Roncade (TV) il 21. 14 ATTUALITÁ | WORLD n.280, aprile 2011

ITALIA 150

Banda unita Giampiero Bigazzi racconta il nuovo spettacolo di Banda Improvvisa, Camicia rossa

DANIELE BERGESIO

’è fatta una cosa patriot- magna e al liscio; ovviamente la fa- tica pazzesca, e dopo la mosa “Camicia rossa”, ascoltata con «Sprima del 17 marzo ci piacere anche nel fi lm di Martone Noi siamo detti: “ma chi l’avrebbe pensa- credevamo; e “Pontelandolfo” degli to, che gente come noi oggi avrebbe Stormy Six, che racconta un terribile fatto una cosa del genere!”». È il com- eccidio postunitario...». mento a caldo di Giampiero Bigaz- Come rappresentate musical- zi, intervistato il giorno successivo mente l’Italia e gli italiani di allora? all’esordio di Camicia rossa – canti e «All’inizio cito il centenario della storie su quei ragazzi che fecero l’Italia: nazione, cinquant’anni fa: ero picco- uno spettacolo da lui allestito che lino e feci l’ Panini sul Risorgi- coinvolge quaranta musicisti, ispirato mento. Avevo le fi gurine di Carlo Al- dall’omonimo 33 giri dei Dischi del berto, Vittorio Emanuele II, Cavour, Sole curato da Cesare Bermani («Mio tutti gli altri piemontesi... ma alla grande insegnante!», aggiunge Bigaz- fi ne i Cavour ci interessano poco, zi). Lo spettacolo sarà portato in giro parliamo di quelli che si sporcarono in primavera e estate (matson.it per le mani! Enrico Fink sta preparando scoprire le date, in via di defi nizione). una sezione all’interno dello spetta- «È una reazione al fatto - spiega Bi- colo sugli ebrei italiani nel Risorgi- gazzi - che mentre si celebra un av- mento, storia sconosciuta ai più: fu venimento così importante, una delle un periodo molto felice nei rapporti forze fondamentali di governo non è tra italiani ed ebrei, erano integrati, presente in Parlamento. Il tricolore è accolti ed entusiasti dell’impresa». rimasto in mano a gente come noi, Che tipo di storia risorgimentale che vent’anni fa non si sarebbe mai emerge dallo spettacolo? immaginata di trovarsi a celebrare «Dei Mille volevo i personaggi l’Unità d’Italia: perché “nostra pa- marginali: viene fuori un Risorgi- tria è il mondo intero”, come recita il mento fatto da venti-venticinquen- canto! Ma come dice Benigni, amare ni entusiasti, vivo. Mi interessa la il posto dove si vive non è sbagliato, storia letta dalla parte di quelli che il patriottismo è tutto qui, basta non lasciavano il lavoro e andavano die- cadere nel nazionalismo». tro a quel biondo mezzo matto che Parliamo dello spettacolo. era Garibaldi. In fondo personaggi «La base è costituita da Banda Im- come Pisacane, Mazzini, Garibaldi, provvisa, che nel 2011 festeggia dieci erano dei guerriglieri, anche al limite anni. Quel periodo storico chiama la dell’attività terroristica! Fu fatto tutto banda. A Banda Improvvisa si è uni- in un susseguirsi caotico ma pieno to il progetto Canti Erranti, quindi di entusiasmo: partirono in 1162 e musicisti che fanno capo a Materiali arrivarono in quarantamila. Di re- Sonori: Arlo Bigazzi, Mino Cavallo, cente hanno trovato dei documenti Ruben Chaviano, Vittorio Catalano, sui Mille con nomi, classi sociali, Anna Granata... Si è lavorato a mo- lavori... c’era uno di Haiti, austriaci, duli: l’area etno-rock ha studiato le ungheresi, tanti bergamaschi, musi- ritmiche e le strutture delle canzoni, cisti e cantanti lirici, un cammelliere e poi insieme a Orio Odori abbiamo nato in Mozambico e di pelle nera... inserito gli arrangiamenti della banda. tutto questo popolo aveva deciso di Orio fa anche tre brani solo bandisti- seguire Garibaldi non certo per caso. ci, “La bella Gigogin”, odiatissimo La spedizione entusiasmò l’Europa, dagli austriaci e che quindi i milanesi si aggregò Dumas, giornalisti inglesi, cantavano in continuazione, un ar- ma c’era comunque una bella dose di rangiamento del “Coro degli zingari” scetticismo. Un po’ come la resisten- dal Trovatore e L’“Inno di Garibaldi”: za, quando inglesi e americani snob- “i martiri nostri/son tutti risorti”. Una bavano i ribelli antifascisti; eppure in retorica musicale notevole, ma che tante città arrivarono prima i parti- Orio è riuscito a stemperare. E poi giani. Le analogie tra Risorgimento interpretiamo “L’albero”, canto giaco- e Liberazione sono moltissime, ma bino; “L’inno del volontario”, che s’è il primo durò quasi cinquant’anni, la sentito anche a Sanremo; la storia di seconda due o tre. Cosa è successo Achille Cantoni, garibaldino forlive- dopo, beh, quello è un altro proble- se, che diventa un omaggio alla Ro- ma». ATTUALITÁ | 15 cartellone ogni giorno leggi on line su

CARTELLONE e RECENSIONI LEGENDA A = contralto; all. = allestimento; B = basso; bat = batteria; Br = baritono; c = coro; cdb = corpo di ballo; cfag = controfagotto; chit = chitarra; cl = clarinetto; clav = clavicembalo; cl b = clarinetto basso; comp = compagnia; cor = coreografia; cost = costumi; cT = controtenore; ctb = contrabbasso; def. = definire; dir = direttore; fag = fagotto; fisar = fisarmonica; fl = flauto; int = interpreti; m = matiné; mand = mandolino; mc = maestro del coro; Ms = mezzosoprano; mus = musica; ob = oboe; orch = orchestra; org = organo; ott = ottavino; perc = percussioni; pf = pianoforte; prog. = programma; r = regia; rec = recitante; S = soprano; s = soirée; sax = sassofono;sc = scene; T = tenore; tim = timpani; tr = tromba; trbn = trombone; v = voce; vl = violino; vla = viola; vlc = violoncello; xil = xilofono. classica Italia

Casalgrande (RE) Prato, Furlanetto, Bolletta, Borgogelli, (mus Borodin, Prokof’ev, Čajkovskij). Orchestra dell’Accademia Nazionale di CAMPANIA Roman, r Vizioli, sc Calcagnini, cost 21: Sala Santa Cecilia: Mahler Cham- Santa Cecilia, dir Eötvos, vl Kopatchin- Teatro Fabrizio De André (05221880040, Heinreich, luci Marri, Orchestra e Coro skaja, Ms Komlosi, B Fried (mus Eötvos, teatrodeandre.it), 16 aprile: L’elisir d’amore, ber Orchestra, Orchestra Mozart, dir del Teatro Regio di Parma, dir Battistoni, Napoli mus Donizetti; int Santucci, Turri, Tabili, Abbado, pf Argerich, Estonian Philhar- Bartók). mc Faggiani. monic Chamber Choir (mus Debussy, Contemporanea (Fondazione Musi- Teatro di San Carlo (0817972331, tea- Levantino, Ina (Vincitori del Concorso di canto “C. Barbieri”), r Bedeschi, sc Si- Ravel); Sala Sinopoli: La Petite Bande, ca per Roma 0680241281, 892982, au- trosancarlo.it), 7 aprile: Coro del Teatro Reggio Emilia monazzi, cost Simonazzi, Ferretti, luci dir Kuijken (Johannespassion BWV 245, ditorium.com), Auditorium Parco della di San Carlo, mc Caputo, pf M. Cam- mus Bach). Sala Santa Cecilia, 29: Coro Musica, Sala Petrassi, 7 aprile: vlc Le- Pasqualini, Orchestra Città di Ferrara, dir I Teatri di Reggio Emilia (0522458811, panella (Via Crucis, mus Liszt). 8, 10m, dell’Accademia Nazionale di Santa Ceci- chner, pf Tsabropoulos, Guaitoli, synth 12, 14, 17: Così fan tutte, mus Mozart; int Barbacini Manfredi, Coro dell’Opera di Numero Verde 800554222, iteatri.re.it), Parma, mc Esposito (nuovo all.). Teatro Valli, 6 aprile, 9: Rigoletto, mus lia, dir Tan Dun (Water Passion, mus Tan Battiato, ingegnere del suono Pischetola Soloviy, Comparato Ulivieri, Laurenza, Dun). Sala Santa Cecilia, 30, 2 maggio, 3: (Pranam. Scelsi e Gurdjieff, la leggenda di Mastrototaro, r Strehler ripresa da Corti, Verdi; int Cutler, Frontali, Sadovnikova, sc Frigerio, cost Squarciapino, luci De Ferrara Buratto, Innamorati, Lokar, Rota, Gab- ba, Zennaro, Dall’Amico, Traversi, r D. Pace, Orchestra e Coro del Teatro di San Ferrara Musica (0532202675, ferrara Abbado, sc e cost Chitty, cor Bucci, luci Carlo, dir Curtis. 15, 16: Orchestra del musica.it), Teatro Comunale, 4 aprile: Alfieri, Orchestra del Teatro La Fenice Teatro di San Carlo, dir Tate (mus Mo- pf Koroliov (mus Bach, Beethoven). di Venezia, dir Matheuz, mc Moretti. 8: zart). 22: Orchestra e Coro del Teatro di Torrione San Giovanni, 10: Solisti della Orchestra del Teatro La Fenice di Vene- San Carlo, dir Axelrod, mc Caputo, S So- Chamber Orchestra of Europe (Concer- zia, dir Matheuz, cl Paci (mus Mozart, loviy, Br Spagnoli (Ein deutsches Requiem, ti OFF). Teatro Comunale, 12: Mahler Mahler). 18: Mahler Chamber Orche- mus Brahms). 29: Orchestra del Teatro Chamber Orchestra, Orchestra Mozart, stra, Orchestra Mozart, dir Abbado, pf di San Carlo, dir Benini (mus Brahms, dir Matheuz, vl Repin (mus Ravel, Pro- Argerich, Estonian Philharmonic Cham- Dvořák). kof’ev, Stravinskij). Teatro Comunale, 14: ber Choir (mus Debussy, Ravel). Mahler Chamber Orchestra, Orchestra EMILIA ROMAGNA Mozart, dir Abbado, pf Argerich, Esto- nian Philharmonic Chamber Choir (mus FRIULI VENEZIA GIULIA Debussy, Ravel). Teatro Comunale, 18: Bologna Jerusalem Quartet (mus Mozart, Men- Sacile (PN) Bologna Festival 2011 (0516493397, delssohn, Brahms). Fazioli Concert Hall (043472576, bolognafestival.it), GRANDI INTERPRETI: Teatro Manzoni, 5 aprile: pf Lewis (mus Lugo (RA) fazioliconcerthall.com), 13 aprile: pf Iannone (mus Liszt, Beethoven). 27: Schubert, Beethoven). Basilica di San Lugo Opera Festival - Teatro Ros- Domenico, 11: Orchestra of the 18th pf Schirmer, vl Roth, vlc Ishizaka (mus sini (054538386, teatrorossini.it), Teatro Schubert). Century, dir Brüggen, Cappella Amster- Rossini, 9 aprile: Pomme d’Api, mus Of- dam, S Eerens, A Chance, T Schäfer, B fenbach; int Kuban, Sungu, Sarra; Mon- Wilson-Johnson (mus Bach). TALENTI: sieur Choufleuri restera chez lui le..., mus LAZIO Oratorio San Filippo Neri, 8 aprile: pf Offenbach; int Olivieri, Corvino, Brito, Delijavan (mus Bach, Haydn, Mendels- Sungu, Reutov, Hao, Chirizzi, Voytenko- Roma sohn, Chopin). Oratorio San Filippo va, De Queiroz, Faravelli, r Panighini, sc Neri, 20: S Durand, Velletaz, pf Rubay Abiendi, Ceccoli, cost Pedretti, Carlotto, Accademia Filarmonica Romana (06 (Le salon romantique. Arie e duetti da opéra- Giua, Orchestra del Teatro Comunale di 3201752, c/o Teatro Olimpico 063265991, comique e operette). Oratorio San Filippo Bologna, dir Sagripanti. filarmonicaromana.org), Teatro Olimpi- Neri, 28: pf Guarrera (mus Chopin, Ra- co, 7 aprile: La Venexiana, dir Cavina, S chmaninov, Liszt). Modena Mameli (Donne Incantate, mus Stradella, Orchestra Mozart (051223141, or- Scarlatti). Teatro Olimpico, 14: Filarmo- chestramozart.com), Teatro Manzoni, Teatro Comunale Luciano Pavarotti nica “A. Toscanini”, dir Guliyev (mus 16 aprile: Mahler Chamber Orchestra, (0592033010, teatrocomunalemodena. Wagner, Sinopoli, Schubert). Teatro Ar- Orchestra Mozart, dir Abbado, pf Ar- it), 8 aprile, 10m: Giulio Cesare, mus gentina, 21: S Bussi, Ms Comparato, v gerich, Estonian Philharmonic Chamber Haendel; int Prina, Buratto, Novaro, Lo rec Veneroso, Quartetto Savinio (mus Monaco, Mineccia, Lopez, D’Auria, Ma- Choir (mus Debussy, Ravel). 17: Mahler D’Amico, Schubert). stroni, r Pizzech, sc Ricciarini, cost Aceti, Chamber Orchestra, Orchestra Mozart, Accademia Nazionale di Santa Ceci- luci Cazzola, Accademia Bizantina, dir dir Matheuz, vl Repin (mus Ravel, Pro- lia (c/o Parco della Musica 068082058, Dantone. 11: Filarmonica della Scala, dir kof’ev, Stravinskij). santacecilia.it), Auditorium Parco della Chailly (Sinfonia n. 7, mus Mahler). 30: Teatro Comunale di Bologna (051 Musica, Sala Sinopoli, 1 aprile: Europa Filarmonica “A. Toscanini”, dir Axelrod 529958, tcbo.it), Teatro Manzoni, 1 apri- Galante, dir Biondi (mus Bach). Sala (Sinfonia n. 5, mus Mahler). le: Orchestra del Teatro Comunale di Santa Cecilia, 2, 4, 5: Orchestra dell’Ac- Bologna, dir Palumbo, pf Benabdallah cademia Nazionale di Santa Cecilia, dir Parma (mus Borodin, Prokof’ev, Čajkovskij). Pappano (Sinfonia n. 9, mus Mahler). Sala Teatro Comunale, 5, 7, 10m, 12, 14, 16: Nuove Atmosfere - Filarmonica “A. Sinopoli, 8: vl Zimmermann, pf Ander- Risorgimento!, mus Ferrero, libretto Oli- Toscanini” (0521391320, filarmonica- szewski (mus Beethoven, Szymanovski, veri; int Luongo, Corradetti, Malavasi, toscanini.it), Auditorium Paganini, 17 Schumann). Sala Santa Cecilia, 9m: Or- Spina, Vestri, Bortolani, r Gallione, sc aprile: Filarmonica “A. Toscanini”, dir chestra e Coro dell’Accademia Naziona- Santi, cost Pernigotti, luci Oliva, cor Di Vincitore del Concorso Internazionale le di Santa Cecilia, dir Pappano (Sinfonia Cicco, video Frongia, Orchestra e Co- di Direzione d’orchestra “A. Toscanini” n. 4, mus Schumann; prova aperta a ro del Teatro Comunale di Bologna, dir (mus Wagner, Sinopoli, Schubert). 29: sostegno dell’Associazione Antea). Sa- Mariotti, mc Fratini; Il prigioniero, mus Filarmonica “A. Toscanini”, dir Axelrod la Santa Cecilia, 9, 10, 12: Orchestra e Dallapiccola; int Corradetti, Armstrong, (Sinfonia n. 5, mus Mahler). Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Darashvili, Di Vietri/Olivieri, r Gallione, Teatro Regio (0521039393, teatrore- Cecilia, dir Pappano, S Evans, Br Mattei sc Santi, cost Pernigotti, luci Oliva, Or- gioparma.org), 3 aprile: vl Mintz, pf Ji- (mus Fedele, Brahms). 13: Sala Sinopoli: chestra e Coro del Teatro Comunale di rikovsky (mus Beethoven). 21: Orchestra pf Andsnes (mus Beethoven, Brahms, Bologna, dir Mariotti, mc Fratini (nuovo del Teatro Regio di Parma, dir Battistoni, Schoenberg); Sala Santa Cecilia: Charles all.). Teatro Manzoni, 29: Orchestra del pf Trifonov (mus Liszt). 15, 17m, 20, 23m, Aznavour. Sala Santa Cecilia, 16, 18, 19: Teatro Comunale di Bologna, dir Stein- 26: Il barbiere di Siviglia, mus Rossini; Orchestra dell’Accademia Nazionale di berg (mus Massenet, Bizet, Berlioz). int Korchak, Praticò, Kemolidze, Salsi, Santa Cecilia, dir Sokhiev, vlc Sollima 16 ATTUALITÁ | n.280, aprile 2011

due uomini straordinari, mus Battiato, Scel- Crumb, Weir, Sokolovic). 19: Amster- 17m aprile, 19: Orchestra Filarmonica stesso mare, mus Vacchi dall’omonimo Verdi, Mascagni, Puccini, Leoncavallo, si, Gurdjieff). dam Baroque Orchestra & Choir, dir di Torino, dir Cilluffo, Coro dell’Acca- romanzo di Oz; int Leksyuk, Sborgi, Ponchielli). Teatro dell’Opera (0648160255, 0648 Koopman, S Petersen, A Engeltjes, T demia Stefano Tempia, Gruppo Vocale Taigi, Lanza, Pisani, Formaggia, Tovey, Teatro del Maggio Musicale Fiorenti- 17003, operaroma.it), Teatro dell’Opera, Lichdi, B Mertens (Johannespassion BWV Eufonè, mc Frezza, Ruo Rui, S Giudice, r Tiezzi, sc Aulenti, cost Buzzi, luci Pol- no (055287222, Call Center 0552779350, 12 aprile, 14, 16, 17, 19: Die Entführung 245, mus Bach). Ms Stroppa, T Escobar, B Franceschetti lini, Orchestra e Coro dalla Fondazione maggiofiorentino.com), Cattedrale di aus dem Serail, mus Mozart; int Schia- Teatro alla Scala (0272003744, 02 (Requiem in re minore K. 626, mus Mo- Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Santa Maria del Fiore, 13 aprile: Coro vo/Boyle, Peretyatko/Ritter, Castrono- 860775, teatroallascala.org), 1 aprile, 3: zart). Bari, dir Veronesi, mc Sebastiani (prima del Maggio Musicale Fiorentino, mc vo/Poli, Ifrim, Hujipen, r Vick, sc e cost Die Zauberflöte, mus Mozart; int Grois- Orchestra Sinfonica Nazionale della assoluta). Monti, org Secchi (Omaggio a Liszt). Tea- Hudson, luci Di Iorio, Orchestra e Coro sböck, Pirgu/Davislim, Roth, Sadnik, Rai (0118104653, orchestrasinfonica.rai. tro Comunale, 14: Orchestra del Maggio del Teatro dell’Opera di Roma, dir Ferro, Shagimuratova, Kühmeier, Mikolaj, it), Auditorium Rai “A. Toscanini”, 7 SICILIA Musicale Fiorentino, dir Mehta, vl Stein- mc Gabbiani (nuovo all.). Grötzinger, Radner, Tynan, Esposito, aprile, 8: Orchestra Sinfonica Naziona- bacher (mus Mozart, Mahler). Bronder, Sadnik, Lim, r Kentridge, sc le della Rai, dir Valčuha, pf Saitkoulov Teatro Verdi (055212320, teatro- LIGURIA Kentridge, Theunissen, cost Goiris, luci (mus Rachmaninov, Chopin, Ravel). 15, Palermo verdionline.it), 21 aprile: pf Pogorelich Tipton, video Meyburgh, Orchestra e 16: Orchestra Sinfonica Nazionale della (mus Liszt, Chopin). Teatro Massimo (0916053580, teatro- Coro del Teatro alla Scala, dir Böer. 4m: Rai, dir McAdams, vl Repin, T Fanale, massimo.it), 29 aprile, 30, 3 maggio, 4, Quartetto d’Archi della Scala, pf Resta- B Baykov (mus Prokof’ev, Čajkovskij, Genova 5, 8: The Greek Passion, mus Martinů; Lucca ni (mus Beethoven, Liszt, Brahms). 9m, Rimskij-Korsakov). 19, 21, 22: Orche- GOG Giovine Orchestra Genovese int Doss/Joll, Schilton, Olivieri, Šrejma, Festival Lucca in Musica (05834699 10m: Solisti dell’Accademia di perfezio- stra Sinfonica Nazionale della Rai, dir Ceriani, Vacik/Krawetz, Elgr/Nayda, 60, associazionemusicalelucchese. (0108698216, gog.it), Teatro Carlo Fe- namento per cantanti lirici, pf Vaughan Dantone, S Invernizzi, A Mingardo, T Frusoni, Howarth/Karaianni, Díaz, Pas- it), Chiesa di Santa Maria dei Servi, lice, 4 aprile: pf Paik (mus Ravel). 11: (Concerti dell’Accademia). 10, 12, 13, 15, 16, Ovenden, B Priante, Coro Filarmonico sarello, Faria/Chikviladze, Lima, Miller, 2 aprile: Orchestra della Toscana, dir Orchestra da camera “Archi”, dir e vl 19, 20, 22, 6 maggio, 8, 11, 13: Turandot, R. Maghini di Torino, mc Chiavazza (La Lazzaretti, Hollop, Lo Re/Giordano, r Kovatchev, pf De Maria (mus Chopin, Däunert (mus Verdi, Dvořák). 18: Les mus Puccini; int Guleghina/Lindstrom, Passione di Gesù Cristo, mus Salieri, testo Michieletto, sc Fantin, cost Aymonino, Schubert). Teatro del Giglio, 9: Orche- Talens Lyriques, dir e clav Rousset (mus Spotti, Berti/Neill, Scherbachenko/Kova- Metastasio). 28, 29: Orchestra Sinfonica luci Carletti, dir Fisch, mc Faidutti, Pun- stra di Padova e del Veneto, dir e vl Couperin). levska, Veccia, Casalin, Bosi, Panariello, Nazionale della Rai, dir Valčuha (mus turo (nuovo all.). Quarta, vlc Bronzi (mus Mendelssohn, Kown, r Barberio Corsetti, sc e cost Bar- Beethoven, Stravinskij). Brahms, Ligeti, Beethoven). Teatro del LOMBARDIA berio Corsetti, Taraborrelli, cor Sim, luci Teatro Regio (0118815241, teatrore- Giglio, 29: pf Lonquich (mus Schubert, Kebour, Orchestra e Coro del Teatro alla gio.torino.it), 12 aprile, 13m, 14, 17m, TOSCANA Liszt). Scala, dir Gergiev/Callegari. 16m aprile: 19, 21, 23m, 27, 29, 4 maggio, 6, 8m: Bergamo Ensemble da Camera dell’Accademia Rigoletto, mus Verdi; int Vassallo/Saler- Firenze Pisa Festival Pianistico Internazionale di del Teatro alla Scala, dir Stockhammer no, Lungu/Bargnesi, Terranova/Magrì, Brescia e Bergamo - “Liszt e Mahler. (Concerti dell’Accademia). 17, 18, 21: Fi- Papi, Brioli/Marchi, Del Magro, Atfeh, Amici della Musica Firenze (055 I Concerti della Normale (050509111, La musica dell’avvenire” (035240140, larmonica della Scala, dir Gergiev, vlc Camastra, Feltracco, Musinu, r e luci 607440, amicimusica.fi.it), Teatro della sns.it), Teatro Verdi, 5 aprile: Orchestra festivalpianistico.it), Teatro Donizetti, 1 Brunello (mus Dvořák, Čajkovskij). 26, Banfo, sc Ghirardosi, cost Caspani, Pergola, 25 aprile: pf Lupu (mus Janáček, della Toscana, dir Kovatchev, pf De Ma- maggio: Swedish Radio Symphony Or- 28, 30, 3 maggio, 5, 7: Quartett, mus e Orchestra e Coro del Teatro Regio, dir Beethoven, Schubert). ria (mus Chopin). 14: N.N. Sulla morte chestra, dir Harding (Sinfonia n. 9, mus libretto Francesconi dall’omonima pièce Fournillier/Tebar, mc Fenoglio (nuovo Maggio Musicale Fiorentino (0552 dell’anarchico Serantini, mus Filidei, libret- Mahler; il 2 a Brescia, Teatro Grande). teatrale di H. Müller; int Opolais, Nigl, r all.; regia, scene, costumi a cura dei 87222, Call Center 0552779350, maggio- to Busellato; Neue Vocalsolisten Stutt- Teatro Sociale, 4: pf Kern (mus Rach- Ollé, sc Flores, cost Castells, video Aleu, Vincitori del Concorso “La Creatività fiorentino.com), Teatro Comunale, 28 gart, Ars Ludi Roma, dir Gaudiomonte maninov, Schubert/Liszt, Schubert/Ra- luci Aleu, Filibeck, informatica musicale all’Opera” indetto dal Teatro Regio). 22 aprile, 3 maggio, 7, 8m, 10, 12: Aida, (vers. concerto; prima italiana). chmaninov, Liszt; il 5 a Brescia, Teatro Lemouton, ingegnere del suono Naves aprile, 26, 28, 30, 3m maggio, 5, 7: La mus Verdi; int Tagliavini, D’Intino/Pen- Grande). (prima assoluta). Traviata, mus Verdi; int Kurzak/Dalla tcheva, Hui He/Siri, Berti/Fraccaro, Pre- VENETO Benetta, Secco, Capitanucci, Fracasso, stia/Iori, Maestri/Golesorkhi, Fiore, Di Cremona PIEMONTE Lucarini, Iviglia, Orecchia, Carico, Rus- Tonno, r Ozpetek, sc Ferretti, cost Lai, so, r Pelly ripresa da Feldman, sc Tho- Venezia Festival Claudio Monteverdi 2011 cor Ventriglia, luci Calvesi, dir Mehta mas, cost Pelly, luci Marder, Orchestra (nuovo all.). Teatro Comunale, 29 apri- Palazzetto Bru Zane - Centre de Teatro Ponchielli (0372022001, teatro Torino e Coro del Teatro Regio, dir Fournillier, Musique Romantique Française - Fe- ponchielli.it), Teatro Ponchielli, 30 apri- le, 30: Orchestra e Coro del Maggio Giovani per Tutti (Associazione Lin- mc Fenoglio. stival “Dal Secondo Impero alla Terza le: S Hendricks, Ensemble L’Aura Soave, Musicale Fiorentino, dir Mehta, pf Ba- gotto Musica 0116677415, lingottomu- Unione Musicale (0115669811, Repubblica” (0415211005, bru-zane. dir Cantalupi (Il filo d’Arianna, mus Mon- renboim (mus Beethoven). sica.it/giovani_10.asp), Lingotto, Sala unionemusicale.it), Conservatorio “G. com), Scuola Grande San Rocco, 12 teverdi, Pärt, Berio, Monteverdi/Henze, O flos colende 2011 - Musica sacra Cinquecento, 12 aprile: Ensemble d’arpe Verdi”, 6 aprile: Tetraktis Percussioni, a Firenze (c/o Opera di Santa Maria del aprile: Le Siècle, dir Roth, S Constan- Haendel, Monteverdi/Ghedini). Trilli e Glissé, dir Bosio (mus Albéniz, cl Carbonare (mus Reich, Stravinskij, Fiore 0552302885, operaduomo.firenze. tin, T Laconi, Br Verdelet (mus Dukas, Bizet, Debussy, Gatti, Haendel, Joplin, Monk, Cage, Sollima, Kovacs). Al- it), Cattedrale di Santa Maria del Fiore, Saint-Saëns, Delibes). Scuola Grande Milano Purcell, Respighi, Verdi). ba, 10m: pf Bacchetti, vl Nordio (mus 13 aprile: Coro del Maggio Musicale San Rocco, 16: Les Solistes de Lyon, dir Filarmonica della Scala (0272023671, I Concerti del Lingotto (Associazio- Schumann, Mendelssohn, Hindemith, Fiorentino, mc Monti, org Secchi (Omag- Tétu, pf Tiberghien, armonium Lueders filarmonica.it), Teatro alla Scala, 4 apri- ne Lingotto Musica 0116677415, lin- Ravel). Conservatorio “G. Verdi”, 13: S gio a Liszt). (Petite messe solennelle, mus Rossini). 17: le: Filarmonica della Scala, dir Chailly gottomusica.it), Lingotto, Auditorium Diener, pf Lortie (mus Liszt, Mahler). Ort-Orchestra della Toscana (05523 Brussels Philharmonic, dir Niquet (mus (Sinfonia n. 7, mus Mahler; il 3 aprile alle “G. Agnelli”, 19 aprile: Gustav Mahler Reggia della Venaria Reale, 16: “L’Altro 42722, Teatro Verdi 055212320, orche- Charpentier, Joncières, Bizet). Palazzetto ore 10.00 Prova aperta a favore della Scuola Jugendorchester, dir Jordan, Br Hamp- Suono”: Europa Galante, dir e vl Biondi stradellatoscana.it), Teatro Verdi, 1 Bru Zane, 19: Les Lunaisiens (mus Of- Italiana di Senologia). son (mus Mahler). 20: Gustav Mahler (mus Bach). aprile: Orchestra della Toscana, dir fenbach, Nadaud, Jouy). Palazzetto Bru ISU Bocconi - Furcht Pianoforti Mi- Jugendorchester, dir Jordan, T Fritz, Br Kovatchev, pf De Maria (mus Chopin, Zane, 21: vl Nemtanu, pf Gastaldi (mus lano (0258362147, unibocconi.it, furcht. Hampson (mus Mahler). PUGLIA Schubert). 12: Orchestra della Tosca- Saint-Saëns, Farrenc, Dubois, Hahn). it), Aula Magna dell’Università Bocconi, I Concerti del Teatro Regio (011881 na, dir Levi, vlc Gastinel (mus Ravel, Palazzetto Bru Zane, 23: Quartetto Ha- 14 aprile: pf Mikhailov (mus Skrjabin, 5241, teatroregio.torino.it), Teatro Regio, Saint-Saëns, Bizet). 19: Orchestra della banera (mus Debussy, Pierné, Chausson, Bari Rachmaninov, Liszt). 28: pf F. e V. De 18 aprile: Filarmonica ‘900 del Teatro Re- Toscana, dir Harding, vl Carmignola Chabrier, Ravel). Palazzetto Bru Zane, Stefano (mus Liszt, Saint-Saëns). gio, dir Aikal, pf Lucchesini (mus Tüzün, Fondazione Lirico Sinfonica Pe- (mus Beethoven, Mozart; concerto 27: vlc Gaillard, pf Bardin (mus Fauré, Società del Quartetto (02795393, Ravel, Bartók). truzzelli e Teatri di Bari (0809752810, straordinario). 25: Orchestra della Liszt, Strohl). Palazzetto Bru Zane, 30: quartettomilano.it), Conservatorio G. Orchestra Filarmonica di Torino (011 fondazionepetruzzelli.it), Teatro Pe- Toscana, dir Frizza, Coro del Maggio Le Salon Romantique (mus Onslow, Verdi, 12 aprile: vlc Brunello (mus Bach, 533387, oft.it), Conservatorio “G. Verdi”, truzzelli, 28 aprile, 30, 2 maggio: Lo Musicale Fiorentino, mc Monti (mus Gouvy). ATTUALITÁ | 17 classica estero

opera Steenbergen, video Klerkx, D’Haeseleer, Staatskapelle , dir Barenboim. Phi- lharmonie Berlin, 20: pf Lang Lang, ob PARIGI Witt, cl Glander, corno Krumstroh, fag Reuter (mus Beethoven, Berg, Mozart). Opéra National de (00331722 Philharmonie Berlin, 23m: Staatskapelle 93535, 0033892899090, operadeparis.fr), Berlin, dir Barenboim, vl Kremer (mus Palais Garnier, 1 aprile, 5: Kat’a Kabano- Berg, Bruckner). va, mus Janáček; int Denoke, Le Texier, Henschel, Kaasch, Silvasti, Briscein, Hill, LUGANO r Marthaler, Viebrock, sc e cost Winter, luci Stache, cor Carp, Orchestre et Choe- Lugano Festival (0041588668240, urs de l’Opéra National de Paris, dir Ne- luganofestival.ch/), Palazzo dei Con- topil, mc Aubert. Opéra Bastille, 2, 6, gressi, 8 aprile: Orchestra della Svizzera 10m, 13: Akhmatova, mus Mantovani; Italiana, dir Marin, pf Rudenko (mus int Baechle, Kiss, Peintre, Abrahamyan, Čajkovskij, Schubert, Brahms). Palazzo Condoluci, Dumaux, Dalis, r Joel, sc e dei Congressi, 14: Orchestra Sinfonica cost Gussmann, luci Toelstede, Orche- Nazionale della Rai, dir McAdams, vl Re- stre et Choeurs de l’Opéra National de pin, T Fanale, B Baykov (mus Prokof’ev, Paris, dir Rophé, mc Aubert (prima asso- Čajkovskij, Rimskij-Korsakov). Chiesa di luta). Opéra Bastille, 20, 24m, 27, 29, 2 Santa Maria degli Angeli, 21, 22: Coro maggio, 5, 8m, 11, 18: Tosca, mus Puc- della Radiotelevisione Svizzera, Coro di cini; int Tamar, Giordano/Ventre, Ferrari, voci bianche Clairière del Conservatorio Cigni, Almanza, Peirone, Kapshuk, Tré- della Svizzera Italiana, I Barocchisti, Or- guier, r Schroeter, sc e cost Barsacq, luci questa Barocca de Sevilla, dir Fasolis, S Diot, Orchestre et Choeurs de l’Opéra Arias Fernandez, A Galou, T Homberger, National de Paris, dir Palumbo, mc Di B In-Sung (Matthäus-Passion, mus Bach). Stefano. Palazzo dei Congressi, 29: Budapest Fe- stival Orchestra, dir Fischer, vl Lendvay VIENNA (mus Bartók, Paganini, Čajkovskij). Wiener Staatsoper (004315131513, MONTE-CARLO wiener-staatsoper.at), 2 aprile, 5, 8, 11, 14, 17: Anna Bolena, mus Donizetti; int Printemps des Arts de Monte-Carlo Netrebko, Garanča, D’Arcangelo, Meli, (0037793255804, printempsdesarts.com), Kulman, Jelosits, Dumitrescu, r Génovè- Tra i concerti: Auditorium Ranieri III, 1 se, sc Gabel, Sternberg, cost Spinatelli, aprile: SWR Sinfonieorchester Baden- luci Couderc, cor Haider, dir Pidò, mc Baden und Freiburg, dir Gielen, S Iven, Lang (nuovo all.). 3: Madama Butterfly, Br Müller-Brachmann (mus Schoenberg, mus Puccini; int Cedolins, Talaba, Caria, Mahler). 2: NUIT DU VIOLON: Salle Empi- r Gielen, sc e cost Foujta, dir Soltesz. 4: re: vl Grether (mus Bach); vl Papavrami Elektra, mus R. Strauss; int Baltsa, Baird, (mus Bartók); vl Krilov (mus Ysaÿe, Be- Dussmann, Roider, Anger, Monarcha, rio); vl Rachlin, pf Golan (mus Mozart); Ivan, Kobel, r Kupfer, sc Schavernoch, Sporting d’Hiver: vl Seiler (mus Bach); cost Heinrich, dir Schneider. 6: Das vl Rachlin, pf Golan (mus Penderecki); Rheingold, mus Wagner; int Uusitalo, vl Grether (mus Ysaÿe, Ton That Tiet); Eröd, Schuster, Larsson, Konieczny, r Be- vl Papavrami (mus Bach). Sedi varie, 3: chtolf, sc e cost Glittenberg, dir Welser- EVENTS/EXISTING: vlc Couturier (Sequenza Möst. 7: Die Walküre, mus Wagner; int XIV, mus Berio); vlc Roy (mus Kagel); Ventris, Anger, Uusitalo, Haller, Johans- vlc Audibert (Kottos, mus Xenakis); Qua- son, Schuster, r Bechtolf, sc e cost Glit- tuor Diotima (mus Srnka, Zemlinsky); tenberg, dir Welser-Möst. 9, 12: L’elisir Athelas Sinfonietta, dir Valade (Diverti- d’amore, mus Donizetti; int Kurzak, De- mento, mus Glerup); Orchestre Philhar- muro, Caria, Mestri, r Schenk da Rose, monique de Nice, dir Auguin (Livre pour sc e cost Rose, dir Calvo. 10: Siegfried, cordes, mus Boulez); cl Barriere-Billotte mus Wagner; int Gould, Johansson, (mus Dusapin). Salle Garnier, 8: Trio Da- Uusitalo, Pecoraro, r Bechtolf, sc e cost li (mus Schumann, Wieck-Schumann). Glittenberg, dir Welser-Möst. 13: Götter- Salle Garnier, 9: pf Collins, Bianconi dämmerung, mus Wagner; int Gould, Hal- (Schumann. Nuit du piano). Auditorium fvarson, Johansson, r Bechtolf, sc e cost Ranieri III, 10: Orchestre Philharmoni- Glittenberg, dir Welser-Möst. 15, 18, 20: que de Monte-Carlo, dir Hengelbrock, Tosca, mus Puccini; int Haveman, Lee, Balthasar-Neumann Chor, mc Bratschke Vratogna, Monarcha, Bankl, Derntl, Un- (Schumann). terreiner, Moisiuc, r Wallmann, sc e cost Benois, dir Halász. 16, 19, 23, 26: Faust, SALISBURGO mus Gounod; int Alagna, Schrott, Eröd, Reinprecht, r Joel, sc e cost Reinhardt, Osterfestspiele Salzburg (00436628 dir Altinoglu. 21, 24, 27: Parsifal, mus 045361, osterfestspiele-salzburg.at), Wagner; int Struckmann, Selig, Ventris, Grosses Festspielhaus, 16 aprile, 25: Sa- Meier, r Mielitz, sc e cost Mayer, dir lome, mus R. Strauss; int Magee, Ander- Metzmacher. sen, Schwarz, Paterson, Breslik, Shaham, Ulrich, Berchtold, Robinson, Beekman, r Herheim, sc Scheele, cost Völlm, luci festival Klein, Berliner Philharmoniker, dir Rattle. Grosses Festspielhaus, 17, 23: Berliner Philharmoniker, dir Dudamel, Ms Stotijn BERLINO (mus Berg, Stravinskij). Grosses Fe- Staatsoper Unter den Linden - Festta- stspielhaus, 18, 24: Berliner Philharmo- ge 2011 (00493020354555, staatsoperber- niker, dir Rattle, vl Fischer, Ms Shaham, lin.de), Staatsoper im Schiller Theater, (mus Ravel, Glazunov, Rachmaninov). 16 aprile, 21, 24: Wozzeck, mus Berg; Republic, 19m, 24m: Mitglieder der int Trekel, Daszak, Hoffmann, Clark, Berliner Philharmoniker, dir Dodds, v Hunka, Michael, Kammerloher, Linn, rec Karajan (Histoire du Soldat, mus Stra- Homann, Zednik, r Breth, sc Zehetgru- vinskij). Grosses Festspielhaus, 19, 22: ber, cost Willrett, Weeger, Staatskapelle Berliner Philharmoniker, dir Rattle, S De- Berlin, dir Barenboim, Staatsopernchor, noke (mus Schoenberg, Mahler). Mozar- Kinderchor der Staatsoper Unter den teum, Grosser Saal, 21: Mitglieder der Linden, mc Friedrich. Staatsoper im Berliner Philharmoniker, vl Fischer (mus Schiller Theater, 17, 22, 25: Die Walküre, R. Strauss, Schoenberg, Mendelssohn). mus Wagner; int Pape, Petrenko, O’Neill, Mozarteum, Grosser Saal, 25m: Mitglie- Gubanova, Theorin, Kampe, Wueschner, der der Berliner Philharmoniker und Sti- Fuchs, Halbwachs, Höhn, Piccolomini, r pendiaten der Orchester-Akademie, dir Cassiers, sc Cassiers, Bagnoli, cost Van Rattle (mus R. Strauss, Stravinskij). 18 ATTUALITÁ | n.280, aprile 2011 jazz_pop_world Forlì (Ravaldino in Monte), 27­30 aprile Area Sismica jazz della Biblioteca, 30: Paolo Birro Piano nic con Gegè Telesforo; Pippo Matino, & Silvia Malagugini “L’anguilla e il coc- Solo; Marcello Tonolo Trio. Flavio Boltro Trio; Rick Margitza, Aldo codrillo”. 16: Liane Carroll con Roger Bassi meet Domenico Sanna Trio. Carey e Enzo Zirilli. 21: Mary Gauthier. FESTIVAL CATANIA JAZZ LAMPI 28: Frank Vignola. 29: Edoardo De An- gelis. 6 maggio: Bobo Rondelli. DI MUSICA Catania, cataniajazz.com, Teatro Me- Monza, musicamorfosi.it, Teatro pop tropolitan, 14 aprile: Lawrence “Butch” Villoresi, 3 aprile: Giovanni Falzone INTERNATIONAL TANGO FESTIVAL CONTEMPORANEA Morris. 27: Overtone Quartet con Dave feat. Francesco Bearzatti, Beppe Caru- XI Edizione - Torino, marcelaystefa- ITALIANA Holland. so, Paolino Dalla Porta e Zeno De Rossi Anna Calvi: 9 aprile Bologna, Loco- no.com, 21-25 aprile: Festival Interna- “Around Ornette” (prima assoluta). motiv Club; 10 Madonna dell’Albero Con una costanza che ha del zionale di Tango Argentino diretto da CENTRO D’ARTE PADOVA (RA), Bronson; 11 Roma, Circolo degli coraggioso, in questi tempi di crisi, il PERCORSI JAZZ Marcela Guevara e Stefano Giudice. Ostinati! 2011 - Padova, centrodar- Artisti. circolo Area Sismica continua la sua Belle and Sebastian: 14 aprile Mila- diffusione di musiche “extra-ordinarie e te.it, Cinema Torresino, 1 aprile: The V Edizione della Rassegna Jazz del L’ALTRO SUONO Thing. Cinema Torresino, 15: Paolo Conservatorio Santa Cecilia - Roma, no, Alcatraz. inaudite”: il programma della rassegna Botti “Angels & Ghosts”; Marco Cap- conservatoriosantacecilia.it, 10 aprile: Black Mountain: 4 aprile Trezzo Modena, teatrocomunalemodena.it, - curata da Fabrizio Ottaviucci e in pelli Acoustic Trio. Multisala MPX, 10 Stefano Pagni Archi Jazz, Ensemble dei sull’Adda (MI), Live Club; 5 Firenze, Vi- 13 aprile: Mafalda Arnauth “Fadas”. 20: collaborazione con il Liceo Musicale A. maggio: Marc Ribot’s Ceramic Dog. Conservatori di Roma, Amsterdam e Ro- per Theatre; 6 Roncade (TV), New Age Sakina Al Azami, Ensemble Jamal Ouas- Masini - è dedicato alla contemporanea vigo. 17: Santa Cecilia Jazz All Stars. Club. sini “Omaggio a Oum Kalthoum”. nazionale. CROSSROADS Blackfield: 19 aprile Milano, Magaz- PIACENZA JAZZ zini Generali; 20 Roma, Alpheus; 21 Ron- Crossroads 2011 - Jazz e altro in Emi- cade (TV), New Age Club. oltre mo Piermatti (Sequenza XIVb, musiche lia-Romagna, crossroads-it.org, Vignola Piacenza, piacenzajazzclub.it, Stra- Deerhunter: 6 aprile Torino, Sala di Luciano Berio); flauto Annamaria (MO), Sala dei Contrari-Rocca di Vi- della (PV), Spazio “Le Rotative”, 9 aprile: Espace-Musica 90; 7 Bologna, Locomo- Morini, violino Enzo Porta (musiche di gnola, 7 aprile: Scott Hamilton Quartet. pianoforte William Greco, Trio Bettinardi tiv Club. AREA SISMICA Giacomo Manzoni, Adriano Guarnieri, Dozza (BO), Teatro Comunale, 9: “Doz- (galà di premiazioni e di fine festival). Gang of Four: 8 aprile Roma, Al- Alessandro Solbiati, Riccardo Piacentini, za Jazz”: Bassoprofilo Trio feat. Giovanni pheus; 9 Nonantola (MO), Vox Club; 10 Ravaldino in Monte (FO), areasismi- Gilberto Cappelli). Tommaso, Gabriele Mirabassi, Simone PINOCCHIO LIVE JAZZ Milano, Magazzini Generali. ca.it, 2 aprile: Thierry Zaboitzeff. 9: Car- Zanchini. Dozza (BO), Teatro Comuna- dew Trio. 16: São Paulo Underground. Firenze, pinocchiojazz.it, Pinocchio James Blake: 21 aprile Milano, Spazio MUSICA90 le, 10: “Dozza Jazz”: Simone Zanchini 27, 28, 29, 30: FESTIVAL DI MUSICA CON- Live Jazz, 2 aprile: “Carte blanche” a Lambretto. “Better Alone”. Rimini, Teatro degli Atti, Massimo Volume: 8 e 9 aprile Bolo- TEMPORANEA ITALIANA (in coll. con il Liceo Torino, musica90.net, Sala Espace, 6 14: Francesco Bearzatti Tinissima Quar- Mirko Guerrini. 9 aprile: Enten Eller Musicale A. Masini). Forlì, Auditorium aprile: Deerhunter (in apertura Lower (presentazione del cd Ecuba). 16: Jaz- gna, Covo Club; 16 Arezzo, Karemaski tet. Bologna, Teatro San Martino, 15: Multi Art Lab; 23 Borore (NU), Sala Co- Liceo Masini, 27: pianoforte Matteo Dens). Teatro Astra, 14: Giorgio Li Calzi Michael Formanek Quartet. Longiano zasonic di Dario Cecchini feat. Marco Ramon Arevalos (musiche di Massimo Organum. Tamburini. munale (FC), Teatro Petrella, 30: Fabrizio Bosso Twilight Singers: 3 aprile Bologna, Simonini, Fausto Razzi, Luciano Berio); & Irio De Paula Duo. Imola (BO), Teatro Locomotiv Club; 5 Roma, Circolo degli pianoforte Fabrizio Ottaviucci (Terre Lon- PARCO DELLA MUSICA RONCIGLIONE JAZZ SPRING tane, musiche di Stefano Scodanibbio; Ebe Stignani. Artisti; 6 Milano, Circolo Magnolia. Roma, auditorium.com, 4 aprile: FESTIVAL prima esecuzione assoluta). Forlì, Audi- Vinicio Capossela: 27 aprile Geno- Van Der Graaf Generator. 5: Danilo Rea torium Liceo Masini, 28: chitarra Piero DIALOGHI: JAZZ PER DUE Ronciglione (VT), tusciainjazz.it, 22 va, Teatro Carlo Felice; 29 Parma, Teatro e Xia Jia “Concerto per due pianoforti”. Bonaguri (musiche di Pippo Molino, aprile: Jazz History Ben Sidran; Clinic Regio. 7: “Pranam. Scelsi e Gurdjieff, la leggen- XIII edizione - Pavia, comune.pv.it, Gilberto Cappelli); pianoforte Fabrizio con Rick Margitza; Matteo Cidale Quin- da di due uomini straordinari”, musiche Santa Maria Gualtieri, 6 aprile: Marc Ottaviucci (musiche di Giorgio Colom- tet; Francesco Cafiso e Flavio Boltro. di Battiato, Scelsi, Gurdjieff eseguite Ribot, Marco Cappelli. world bo Taccani, Fernando Mencherini, To- 23: Jazz History Ben Sidran; Clinic con da: Anja Lechner violoncello, Vassilis nino Tesei, Nicola Sani). Area Sismica, Doug Weiss; Alberto Marsico, Lucio Fer- Tsabropoulos e Carlo Guaitoli piano- 29: contrabbasso Daniele Roccato (mu- JAM 2011 rara, Gegè Munari; Ben Sidran & Gegè FOLKCLUB TORINO forte. 16: Rita Marcotulli “Piano Solo”. Telesforo. 24: Jazz History Ben Sidran; siche di Giacinto Scelsi, Luciano Chessa, Torino, folkclub.it, FolkClub, 7 apri- 18: Marc Copland “Piano Solo”. 27: Jan VII Edizione - Provincia di Venezia, Clinic con Francisco Mela; Antonio Ciac- Franco Donatoni, Daniele Roccato); sax le: “Flamenco Puro”: Juan Ramon Caro Bang & Eivind Arset. 29: Nicola Piovani jazzamira.it, Campagna Lupia (VE), Tea- ca, Doug Weiss & Francisco Mela Trio; Gianpaolo Antongirolami (musiche di (Spagna). 8: “Flamenco Puro”: Rafael De “Concerto in quintetto”. 30: Susana Baca tro del Centro Civico, 29 aprile: Erman- Fabio Zeppetella, Leonardo Corradi, Luciano Berio, Salvatore Sciarrino, Fa- Utrera (Spagna). 9: Peppino D’Agostino “Afrodiaspora”. no Signorelli Duo, JCP 4et, ospite Kyle Marco Valeri. 25: Jam Session con pran- brizio De Rossi Re, Luigi Ceccarelli). “Nine White Kites”. 15: Maurizio Rinaldi Gregory. Oriago-Mira (VE), Auditorium zo all’aperto alla Tenuta Villa Lina; Cli- Area Sismica, 30: contrabbasso Giaco-

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Al Conservatorio “Martini” di Bologna scambi con l’estero e possibilità di collaborare con le istituzioni musicali cittadine. Parla la neodirettrice Donatella Pieri

Lezione di viola al Conservatorio “Martini” ANDREA RAVAGNAN di Bologna con Antonello Farulli (foto Primo Gnani)

Ripensare il Conservatorio. più come in passato il ragazzo iscritto forzatamente dal- la famiglia». Uscire dai signifi cati, dalle mille Dalla formazione dello studente eccellente al tro- vare un lavoro da musicista la strada è però ancora implicazioni di una parola che – lunga. «Io penso che il collegamento con il territorio, alme- dopo aver segnato epoche d’oro no agli inizi, sia fondamentale. E qui voglio dire che nella trasmissione del sapere non esiste città come Bologna così sensibile. Ho trovato subito terreno fertile con le istituzioni, con il Comune musicale – si fa oggi inadeguata. in primis, per trovare occasione per concerti pubblici – mi riferisco al ciclo “Musica in fi ore”, che ha ospitato Non lo dice, non lo dirà mai Donatella Pieri, da poco i concerti dei nostri allievi in luoghi come il Palazzo insediatasi alla direzione del “Giovan Battista Martini” Comunale o i Musei Civici, dall’Archeologico al Museo di Bologna, ma il suo sguardo è rivolto ai suoi studenti, della Musica – che sono il primo scoglio da affrontare. a ragazze e ragazzi che con le loro esigenze e i loro so- E poi a Bologna ci sono orchestre importanti dove pos- gni hanno tutta la forza per riportare i Conservatori al sono trovare sbocco i nostri studenti, come la Mozart centro della struttura formativa italiana e per ridare – a o la Filarmonica del Teatro Comunale. Ad ogni modo, un’Italia che da troppo tempo se n’è dimenticata – quel- mettere in campo risorse per creare un contatto con il la centralità avuta per secoli nei fatti musicali. mondo del lavoro non è così scontato». Partiamo da un problema: al percorso formativo Muoviamo i primi passi: come inizia uno studente a deve corrispondere uno sbocco professionale. fare il musicista? «La priorità è quella di fare del Conservatorio l’anello «Una delle iniziative più effi caci è lo scambio inter- di congiunzione con il mondo del lavoro. Qui a Bolo- nazionale: mandiamo un allievo all’estero – così come gna, storicamente, si è scelta la linea di una maggiore riceviamo quelli dei conservatori stranieri – e questa è selezione, certamente a scapito dei numeri. Ecco: non si già una prima esperienza di grande importanza, che por- veda in questa scelta come una tendenza ad escludere. ta un ragazzo a confrontarsi con un mondo nuovo, ad È una scelta che va anzi a tutelare i nostri iscritti: non si allargare i propri orizzonti, a creare dei contatti – come possono accogliere tutti e nessuno deve essere illuso: si è successo recentemente in un caso – che si trasformano deve trovare un giusto equilibrio, lasciando a tutti una in un’opportunità professionale. Lo scambio fl uido tra buona opportunità. Oggi è più facile agire in questo sen- » so: gli studenti sono tutti molto motivati e non si trova SEGUE A PAGINA 20 20 PROFESSIONI | CLASSICA n.280, aprile 2011

CONSERVATORIO “MARTINI”

» Lezione di musica elettronica SEGUE DA PAGINA 19 al Conservatorio “Martini” di Bologna con Lelio Camilleri e Francesco Giom le energie degli studenti è (foto Primo Gnani) uno dei grandi segreti. Noi puntiamo molto, a questo scopo, sulle formazioni cameristiche, con le quali abbiamo costruito un vero e proprio cartellone, i “Tre quarti d’ora” in Cappella Farnese. È doveroso fare il possibile per aumentare le occasioni d’incontro tra i ragazzi stessi. Certamen- te perché sono aggreganti, perché aiutano a sviluppare il concetto e il senso della collettività, ma anche per uscire dalla rigidità di una vecchia didattica che morti- fi ca il talento: le classi sono dei bacini di creatività». Abbiamo toccato un punto nodale: come svi- luppare allora queste po- tenzialità creative? «I laboratori permanenti sono un ottimo strumento. Prendiamo due ambiti che il canone della classicità ha per forza di cose emar- ginato: la musica antica e la musica contemporanea. Qui a Bologna abbiamo musica contemporanea, i cui risultati saranno poi ben allora creato due laboratori permanenti, uno dedicato ascoltabili, in esecuzioni pubbliche. Il 13 maggio, ad allo studio della musica antica, l’altro a quello della esempio, porteremo in scena al Teatro Comunale, in collaborazione con la scuola di teatro Galante Garro- ne, lo spettacolo I giorni della libertà, realizzato dalle nostre classi di composizione». Storia bolognese Dalla parte degli allievi sembra sia tutto molto Duecento anni di storia del Conservatorio “G.B. entusiasmante: c’è voglia di fare, c’è curiosità. E gli Martini”, fondato nel 1804, sono raccontati nel insegnanti? Come vivono questo contesto? volume (dal ricco corredo fotografi co, per chi non «Sento in questo momento una rinascita da parte conoscesse le bellezze degli interni bolognesi) Un dei colleghi: sento la voglia di portare la propria espe- Chiostro per la Musica, a cura di Piero Mioli. E se qui rienza all’interno del Conservatorio». non manca l’omaggio al Gioacchino che dà nome Per rinascita intende anche capacità di rinnovarsi, alla Piazza Rossini dove aff accia il Conservatorio, di rinnovare il proprio sistema di pensiero e d’inse- un altro illustre “bolognese” è ricordato invece nel gnamento? corposo L’idillio di Amadeus. Musica, arte e società «In tutta sincerità, vent’anni fa c’era più libertà, più a Bologna attorno alla luminosa permanenza elasticità. Oggi, se vogliamo, sono minori le chance di Mozart nel 1770. Dal bolognesissimo Padre di rinnovamento. Ma il Conservatorio non può venire Martini prende invece il titolo “Martini” docet, atti meno a uno dei suoi principali doveri: un luogo d’alta del convegno del 2004 sulla storia musicale del formazione non può permettersi d’essere una struttu- capoluogo emiliano. Tutti i volumi sono a cura di ra rigida. Così come non può più permettersi di avere Piero Mioli. semplicemente dei bravi diplomati». Le strutture istituzionali hanno molti anticorpi. I concerti aperitivo Come riuscire a vincerli? “Tre quarti d’ora di musica”: un ciclo di concerti «Voglio puntare molto sul rapporto tra il Conser- – sulla scia dei blasonati Concerti del Quirinale vatorio e la città, a un’apertura verso la città. Come – per ascoltare musica la domenica mattina, in accennavo prima, a Bologna vivono molte altre impor- Cappella Farnese a Palazzo d’Accursio, aff acciandosi tanti realtà musicali. Il Conservatorio “Martini” non su Piazza Maggiore. Tre gli appuntamenti (a tema) deve e non si vuole sovrapporre a quanto già c’è, ma di aprile: Per fragmenta (3 aprile, musiche di mettersi in relazione con chi oggi produce musica in Boccherini, Haydn, Mozart e Mendelssohn); Attorno città. Temo che Bologna abbia sofferto molto l’assen- allo spettacolo della sequenza (10 aprile, musiche za del Conservatorio. Il nostro compito è quello di di Malvezzi, Hassler, Bach e Caldara); Uno, due, ripresentarci alla cittadinanza, soprattutto attraverso tre principali (17 aprile, musiche di Telemann e una serie di iniziative rivolte appunto all’esterno». Vivaldi). Tutti rigorosamente eseguiti dagli allievi del Ma la città saprà ascoltare? Il Conservatorio riu- Conservatorio “Martini”. scirà a creare anche un pubblico di ascoltatori, di co- noscitori, di amanti della musica? Gli allievi per il Risorgimento «Questo, mi dispiace, è un altro tema. Il Conserva- Un omaggio al Risorgimento, fi rmato dai ragazzi del torio non può andare a coprire le lacune di un sistema laboratorio permanente di musica contemporanea: scolastico che dimentica la musica». il palcoscenico sarà quello prestigioso del Teatro Comunale di Bologna: 13 maggio, I giorni della libertà, sul podio Simone Manfredini. PROFESSIONI | CLASSICA 21

CANTO Karaoke lirico per futuri cantanti

Studiare una romanza senza un maestro ma con spartito, cd e dvd, un “fai da te” con pregi e difetti: e senza applausi incorporati

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My Personal Conductor: Tenor/Soprano Arias

Vari autori, 61 pp. Carisch (con dvd)

editore Ricordi fondò sin cuni brani meno scontati offerti con preferirà ispirarsi a un carneade qua- di repertorio senza necessità di di- risch è andata oltre, sfruttando la dall’inizio la sua impresa nuova composizione tipografi ca, lunque? Evidentemente sì, ed è co- sporre d’un pianista e magari doverlo tecnologia del dvd: un direttore ci L’ attorno alla divulgazione ca- assecondando le attuali richieste di stui il giovane studente (sempre più anche pagare. Al vantaggio logistico dirige sullo schermo e ci suggerisce pillare dell’opera: fra i professionisti mercato (signifi cativamente, nell’an- frequente) che si avvicina allo studio innegabile, si contrappone una per- le parole con le labbra, mentre il pen- così come fra i dilettanti, nei salotti tologia belliniana compaiono anche del canto senza una consapevolezza dita artistica: quella del maestro ac- tagramma compare a mostrare una non meno che nei teatri. L’aria “stac- Il pirata e Beatrice di Tenda, Zaira e La storico-culturale sul fenomeno ope- compagnatore che, nella sua lunga ad una le note nei passaggi ritmica- cata” ridotta a canto e pianoforte di- straniera, in quella verdiana Giovan- ristico, senza avere alle spalle una esperienza, sapeva insegnare al gio- mente più problematici. L’effetto ka- venne presto un prodotto editoriale na d’Arco e Il corsaro, opere un tempo vera passione che lo porti a una per- vane studente i segreti del mestiere. raoke è dietro l’angolo, per la gioia richiestissimo, per poter ripassare in neglette). sonale conoscenza preventiva del re- Molte volte tali basi vengono non più dello studente che si avvia casa le melodie favorite. Poi arrivò il Ma la tecnologia apporta le sue pertorio. Non c’è bisogno di pensare utilizzate anche per produrre do- alla professione, ma del semplice di- grammofono, mentre l’aria d’opera novità. Nella recente collana Can- ai paesi orientali, dove l’interesse per mesticamente dischi dimostrativi da lettante che può divertirsi a giocare perdeva progressivamente favore tolopera sempre di Ricordi, i soliti il melodramma è in continua cresci- inviare a direttori artistici e agenzie, al cantante d’opera con un vero di- rispetto alla canzonetta, e le arie vecchi spartiti di arie celebri vengo- ta ma fondato su basi precarie: basta come avviene per la musica leggera. rettore “vivente” a sua disposizione “staccate” si ridussero ad articolo per no accompagnati da nuovissimi cd entrare nelle classi dei nostri conser- Nelle arie d’opera si ottengono però (a dispetto dell’accompagnamento i soli cantanti, specie quelli alle pri- in cui lo studente trova la registra- vatori, pieni di allievi che delle arie spesso risultati goffi e imprecisi, in pianistico). me armi, che non acquistano spartiti zione dei brani secondo le tradizio- che cantano non conoscono neppure corrispondenza di tutti quei passaggi Per fortuna, questi dischi non interi. ni d’uso, offerta per l’occasione da l’identità del personaggio! in cui un rallentando o una corona, contengono ancora gli applausi fi nali Ristampando i vecchi cliché, la cantanti giovani e meno giovani. A Il cd di Cantolopera riporta a se- e peggio un recitativo o una libera del pubblico! moderna Ricordi-Universal continua chi servono? C’è forse qualche so- guire le basi strumentali delle mede- cadenza rendono precario l’aplomb Marco Beghelli a sfornare ancor oggi antologie di prano o tenore che si troverà a stu- sime arie, recuperando una pratica con l’orchestra e praticamente im- volta in volta sopranili o tenorili delle diare “Vissi d’arte” o “La donna è già diffusa nel secolo scorso in area possibile l’attacco preciso dopo una arie più note di questo o quel compo- mobile” senza averle mai udite? o americana, e non solo per l’opera pausa. sitore, cui si aggiungono negli stessi che invece di prendere spunto dalle (qualcuno ricorderà i vecchi lp minus Per ovviare a questo, la collana volumi confezionati a patchwork al- esemplifi cazioni di Callas e Pavarotti one). L’utilità è chiara: provare le arie My personal conductor della Ca- 22 PROFESSIONI | CLASSICA n.280, aprile 2011

PIANOFORTE Se il pianoforte “copia”il violino

Bärenreiter pubblica la partitura, a cura di Jonathan del Mar, del Concerto in re maggiore per pianoforte e orchestra di Beethoven “tratto” dal Concerto per violino op.61 che nel 1806 venne stroncato dalla critica come «un ammasso disordinato di idee»

Ludwig van Beethoven

Concerto in re maggiore per pianoforte e orchestra “autentico” cui ispirarsi per realiz- parte mobile dell’orchestra»), e com- dal Concerto per violino op. 61 zare cadenze stilisticamente corrette plicato da abitudini esecutive con- negli analoghi luoghi del concerto servatrici: all’inizio dell’Ottocento Bärenreiter Urtext per violino lasciati da Beethoven al- il raddoppio dell’orchestra da parte a cura di Jonathan Del Mar l’improvvisazione di Clement. del pianoforte solista era ancora cer- Partitura BA 9013, € 37,95 Questa edizione è poi la prima, tamente consueto. Spartito BA9019, s.i.p. dal 1808, a conservare le indicazioni Così la nuova edizione Bärenrei- Spartito diteggiato BA 9019a, € 29,95 “Tutti” e “Solo” originali di Beetho- ter si presenta in un formato insoli- Bärenreiter Verlag 2010 ven, che segnano la distinzione, nel to: accanto alla partitura è proposto testo pianistico, tra le parti destinate uno spartito che - come avveniva nel esclusivamente al solista e la riduzio- XIX secolo - ingloba la parte solisti- ne della musica per l’orchestra. Que- ca e, in caratteri più piccoli, i “Tutti” omposto per il violinista una versione pianistica. Beethoven zione curata per Bärenreiter da Jo- sta riduzione in certi casi era intesa e le guide. Lo stesso spartito viene Franz Clement, il Concer- la realizzò nel corso del 1807. Non nathan Del Mar, che si è servito di esclusivamente come una guida (in fornito anche con una diteggiatura Cto in re maggiore op. 61 fu apportò modifi che alla parte dell’or- tutte le fonti disponibili. Del Mar epoca classica l’orchestra era diretta di Yuriko Murakami, per quanto scritto nel 1806, uno dei periodi più chestra: si limitò a ricalcare la parte accoglie così le cadenze per il I e il al cembalo dall’autore, che natural- possa apparire sconcertante l’idea felici della creatività di Beethoven. del violino, affi dandola alla mano de- III movimento e gli Eingang tra II e mente, nei concerti, svolgeva anche che un pianista in grado di affron- Col senno di poi è facile stupirsi stra del pianista, e a corredarla di una III movimento (e tra le sezioni del II) il ruolo di solista) ma quasi sempre tare questa pagina abbia bisogno di dell’accoglienza riservata a quello parte di accompagnamento secondo scritti da Beethoven presumibilmen- potrebbe suggerire il raddoppio da fare affi damento su diteggiature al- che sarebbe assurto a prototipo del gli stilemi pianistici dell’epoca. Ma, te nel 1809. Sceglie però di non in- parte del pianista, secondo una pras- trui: sarebbe stato forse preferibile concerto per violino romantico: il 23 grazie al carattere sostanzialmente tegrarli nel lavoro, per non cassare il si che sopravviveva in epoca classica. disporre anche di una tradizionale dicembre 1806 la prima esecuzio- astratto del linguaggio classico, la collegamento tra II e III movimento Nei concerti barocchi i solisti faceva- riduzione per due pianoforti. Gra- ne fu calpestata dalla “Allgemeine scrittura non soffre della trasposizio- della versione originale oltreché, im- no parte dell’orchestra, e il contra- fi ca e veste editoriale superlative, Musikalische Zeitung”, che defi nì il ne ad un differente mezzo strumen- plicitamente, per non scoraggiare il sto solo-tutti era ottenuto facendo come di consueto per Bärenreiter, e lavoro «un ammasso disordinato di tale, e il risultato, idiomaticamente solista dall’improvvisare proprie ca- tacere gli strumenti “di ripieno”. La rapporto qualità/prezzo ragionevole idee». Ma il suo valore intrinseco effi cace, è tale che questa negletta denze e collegamenti - soluzione che separazione del solista dal ripieno contribuiscono a rendere attraente non sfuggì a Muzio Clementi. Il po- versione meriterebbe di essere con- Del Mar raccomanda perché coeren- fu un processo sviluppatosi in modo quella che si propone autorevolmen- liedrico pianista e costruttore di pia- siderata qualcosa di più di una mera te con la prassi dell’epoca. Natural- non lineare nel corso del Settecento te come l’edizione di riferimento del noforti italiano, all’epoca manager di curiosità. mente questi passi sono di estremo («perfi no Haydn – osserva Charles Concerto in re maggiore. una casa editrice a Londra, ottenne Un impulso alla sua diffusione interesse anche per i violinisti, che Rosen – rimase generalmente lega- Enrico M. Ferrando da Beethoven l’impegno a scriverne potrebbe partire dalla nuova edi- possono disporre di un materiale to alla concezione del solista come abbonarsi a [email protected] | tel. 0115591831

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CONCERTI RACCOLTE

Gli scrupoli di Corelli, Mendelssohn, revisore attentissimo il catalogo è questo

ArcangeIo Corelli Felix Mendelssohn Bartholdy Concerti Grossi op 6, Volume I Thematisch-systematisches a cura di Nicola Reniero Verzeichnis der musikalischen Werke PP. XXIII 143 CARISCH SAN a cura di Ralf Wehner GIULIANO MILANESE 2009 S.I.P. WIESBADEN, BREITKOPF & HÄRTEL, 2009, 595 PP. Nell’ambito del concerto grosso, l’op. 6 di Arcangelo Corelli rappresenta il I cataloghi tematici sono uno scrigno Non meravigli che un compositore del Wehner suddivide le composizioni vertice più elevato e un modello inelu- di tesori, spesso sconosciuti: tutte (ma calibro di Mendelssohn abbia dovuto nelle ormai classiche categorie “voca- dibile per i numerosi epigoni del grande l’autore, che Nicola Reniero, curatore di proprio tutte) le composizioni di un attendere il 2009 per venire onorato da le”, “teatrale” e “strumentale”, con le compositore di Fusignano, che con- questa edizione critica, ha messo a con- singolo autore vengono prese in esa- siffatta impresa: due pionieristici ca- rispettive sottocategorie e le imman- tinuarono a imitarne lo stile fi no alla fronto con tre manoscritti e tre stampe me, offrendone l’incipit musicale ed taloghi erano invero già stati prodotti cabili appendici di opere diffi cilmente metà del XVIII secolo. Al contrario della particolarmente signifi cative scelte nel ogni informazione sulle circostanze di nell’Ottocento, mentre compositori classifi cabili e di opere perdute. È im- maggior parte dei compositori coevi, gran numero di testimoni settecenteschi creazione, dedica, titoli alternativi, ese- come Verdi o Rossini aspettano ancora pressionante contare quante siano le Corelli non è autore di una produzione pervenutici. I due volumi di questa edi- cuzione, pubblicazione, ubicazione del pazientemente che qualcuno si occupi composizioni vocali perlopiù dimenti- sterminata, ma di appena sei raccolte a zione sono corredati ognuno da un cd- manoscritto autografo e di altre copie sistematicamente delle loro compo- cate, incomparabilmente superiori per stampa, che curò con attenzione quasi rom contenente le parti staccate in pdf, d’epoca, ed ogni ulteriore notizia de- sizioni. Fra i motivi del ritardo, come numero alle più note composizioni maniacale fi no alla morte, raggiungendo un supporto molto utile per diffondere gna di nota, fi no alla moderna letteratu- spesso in questi casi, c’è la diffi coltà strumentali. Encomiabile per chiarez- una straordinaria coerenza stilistica. Per l’esecuzione dei capolavori corelliani. ra specifi ca. Il più famoso è il catalogo di ricostruire con esattezza e comple- za grafi ca e redazionale, il volume (di essere sicuro di tramandare ai posteri Giovanni Tasso mozartiano compilato nel 1862 da Lud- tezza l’elenco delle opere e delle loro base in lingua tedesca) offre anche una la versione delle sue opere più vicina al wig Köchel (responsabile della celebre fonti, specie in un caso come quello traduzione inglese della lunga e dotta suo pensiero, Corelli seguì con grande K.); l’ultimo in ordine di arrivo è quello del corpus mendelssohniano, che do- introduzione. attenzione anche la pubblicazione delle mendelssohniano compilato da Ralf vette soffrire una rapida dispersione sue opere. Per questo motivo, la fonte Wehner a complemento della Leipzi- subito dopo la morte dell’autore. Oggi Marco Beghelli principale non può che essere rappre- ger Ausgabe (l’edizione critica di tutte il nucleo maggiore degli autografi è alla sentata dalla stampa realizzata dall’edi- le opere di Mendelssohn, pubblicata a Biblioteca di Stato di Berlino, ma molti tore olandese Estienne Roger tra il 1712 cominciare dal 1960). pezzi sono ancora in mano di privati. e il 1713 sotto lo stretto controllo del-

MUSICA SACRA

Riscoprire la Napoli di Scarlatti

chiamati Concerti sacri. Come ha bril-

lantemente ricostruito Della Libera, il CON IL PATROCINIO DI IN COLLABORAZIONE CON CON IL CONTRIBUTO DI volume fi nora noto e citato pubblicato ad Amsterdam da Roger tra il 1707 e il 1708 è una ristampa non soltanto di una edizione stampata a Napoli nel 1702 che si credeva perduta (e di cui esiste perlomeno un frammento nella Biblio- CIRCUITO LOMBARDO teca Capitolare di Aosta): a sua volta questa edizione sarebbe una ristampa DI MUSICA ANTICA di una edizione del tutto scomparsa al- lestita a Napoli già nel 1697 per volontà del viceré spagnolo duca di Medinace- li, alla cui amante uffi ciale – la celebre IL GIARDINO ARMONICO GHISLIERI CHOIR & CONSORT cantante romana detta “la Giorgina” – è infatti dedicata l’edizione napoletana GIOVANNI ANTONINI GIULIO PRANDI del 1702. La datazione più antica della LA PETITE BANDE ACCADEMIA BAROCCA DI AMBRONAY Alessandro Scarlatti raccolta consente un effi cace confronto Concerti sacri opera seconda di questi mottetti da una a quattro voci SIGISWALD KUIJKEN ATALANTA FUGIENS a cura di Luca Della Libera con strumenti, lunghi e virtuosistici, ENSEMBLE ZEFIRO VANNI MORETTO MIDDLETON WISCONSIN, A/R con quelli pubblicati nel 1689 dal napo- letano Francesco Provenzale, che fu poi ALFREDO BERNARDINI VINCITORI DEL PREMIO NAZIONALE DELLE ARTI EDITIONS, 2009 XXVI+245 PP., S.I.P. vicemaestro di Scarlatti alla corte vice- EMANUELA GALLI & GABRIELE PALOMBA MARIA KEOHANE (AREDITIONS.COM) reale fi no alla morte. Anche per Scarlatti si tratta di musica complessa ma dalle BRIXIA MUSICALIS EUROPEAN UNION BAROQUE ORCHESTRA splendide architetture capaci ai nostri ELISA CITTERIO LARS ULRIK MORTENSEN giorni di restituirci le emozioni di una Prima delle celebrazioni per i trecento- GABRIELE CASSONE Napoli già inconsapevole capitale euro- cinquant’anni dalla nascita a Palermo pea della musica. di Alessandro Scarlatti nel 1660 è uscita l’edizione critica dei Concerti sacri, opera Dinko Fabris seconda che è anche il secondo volume PAVIA BAROCCA di musiche sacre scarlattiane curato per Rassegna Internazionale di Musica Antica del Collegio Ghislieri la casa americana da un musicologo COLLEGIO GHISLIERI dal 10 marzo al 14 dicembre italiano, Luca Della Libera. Si tratta di un contributo notevole alla conoscenza L’ARMONIA E L’INVENZIONE ancora tanto lacunosa della produzione Musica Antica a Mantova sacra del maggiore compositore euro- dal 26 marzo al 4 giugno peo vissuto prima di Haendel e forse il più infl uente sulla generazione suc- MUSICA ANTICA A VILLA REALE cessiva. Tuttavia anche questo forzato Rassegna di Musica Antica a Villa Reale di Monza evento celebrativo rischia di passare dal 13 aprile al 13 novembre sotto silenzio certamente schiacciato dal tricentenario di Pergolesi. La “sfor- SETTIMANE BAROCCHE DI BRESCIA tuna” postuma di Alessandro Scarlatti, Festival Internazionale di Musica Antica la cui straordinaria e ricchissima produ- dal 25 settembre al 12 novembre zione continua a restare inedita o poco eseguita, trova eloquente esempio nel- www.orfeonet.org Il Circuito Lombardo di Musica Antica è un’iniziativa di Ghislierimusica la storia della sua raccolta di mottetti 24 PROFESSIONI | CLASSICA n.280, aprile 2011

SOCIALE

artistico e umano e valorizzando le competenze di ciascuno. Ad inseri- mento avvenuto, comincia un lavo- Il coro che canta ro di monitoraggio e registrazione GIORNALISMO dei progressi su cui programmare un’eventuale attività di rinforzo. La scelta del repertorio è affi data ad Isa- Studiare da critico mu con i gesti belle Binet e Laura Boccia, direttori del Coro Mani Bianche, in collabora- er venire incontro a un vuoto form zione con Mimma Infantino esperta Pil Festival Internazionale W. A. Mo Alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio a Roma il Coro Mani Bianche è nato della lingua dei segni (Lis) e riguarda da questo aprile, di istituire uno Stage sull’esperienza dell’analogo coro venezuelano: musica e gesti per abbattere le sia composizioni d’autore sia canti di Università e Conservatori, laureati e barriere psicologiche e di disabilità della tradizione popolare italiana. del giornalismo musicale guidati da u Gli operatori hanno studiato con panorama italiano. «Il festival ha sem AMALIA LAVINIA RIZZO Naybeth Garcìa e hanno continui attività musicali rivolte ai giovani - ci d rapporti di scambio e confronto con artistico del festival - inoltre, i quotidi ggi, tra le altre attività, la cializzazione e lo spirito di collabo- ri per sviluppare il rapporto con il Caracas. Corriere del Trentino, entrambi media p Scuola Popolare di Musi- razione nonché la concentrazione e gesto/suono. In gruppi organizzati A Giovanna Marini, che ha volu- più attenzione nei confronti della criti Oca di Testaccio di Roma, l’impegno, il progetto si avvale della sulla base delle diverse situazioni, i to con forza la nascita di questo coro lezioni, ci sarà la possibilità di svolger in collaborazione con l’Associazio- possibilità data dalla musica di esse- bambini lavorano poi su ritmo, me- a Roma, abbiamo chiesto cosa l’ha festival (20-28 agosto), durante il qua ne “Corrado Sannucci”, consente a re accessibile a tutti, ciascuno secon- lodia e testo di alcuni semplici canti spinta a promuovere l’attivazione di di scrivere le recensioni di tutti gli spe bambini e ragazzi di cantare insieme do le proprie specifi cità. accompagnati preparando il lavoro questo progetto: stampa, e le recensioni migliori (a giu ad altri giovani che partecipano al- I destinatari dell’attività sono della seconda fase. L’individualizza- «Dopo aver conosciuto l’espe- tutor) saranno pubblicate sul sito». l’attività corale segnando la musica infatti bambini e adolescenti con zione didattica e la consapevolez- rienza di Abreu, ho pensato fosse L’iscrizione (50 euro) comprende u con le mani in una coreografi a ge- disabilità di vario tipo: defi cit senso- za della complessità dell’approccio indispensabile che Testaccio propo- a Rovereto), previsto per il 15-16 aprile stuale ispirata alla lingua italiana dei riali, sindrome Down, disturbi dello inclusivo è alla base del progetto: nesse una modalità di pari opportu- parteciperanno, tra gli altri, Angelo Fo segni. Questo “Corso sperimentale sviluppo, ritardo cognitivo lieve e ciascun allievo è accolto con un col- nità all’espressione sonora e musica- Lastella, mentre nel pomeriggio Marc di coro integrato” è nato raccoglien- medio, disagi sociali, disturbi nella loquio preliminare e durante l’intero le sul territorio di Roma. La musica Moreni terranno diverse lezioni su sto do l’esperienza venezuelana della sfera affettiva. Il corso è gratuito. La corso sono previsti incontri periodici è di tutti e per tutti, ognuno con le scrittura. Sabato 16 verranno presenta Manos Blanca, alla cui direttrice metodologia didattica scelta prevede con le famiglie e riunioni per con- sue passioni e possibilità. Non è una potranno confrontarsi e preparare i ‘c Naybeth Garcìa è stato assegnato il due fasi di apprendimento. dividere l’esperienza Mani Bianche semplifi cazione, ma, in linea con del secondo periodo di lezioni, a mag Premio Nonino di Udine. (Per iscri- La prima viene strutturata a partire con i familiari dei bambini e con tut- la tradizione della Scuola, si tratta universitari e critici musicali), e del fe zioni e informazioni: scuolamusi- dalla diagnosi funzionale di ciascun te le persone coinvolte. di creare linguaggi artistici effi caci, di corsisti partecipanti è fi ssato attorn catestaccio.it.) Nato con le fi nalità bambino per il quale esperti dell’area Durante la seconda fase, il coro coinvolgenti e innovativi per valo- di abbattere le barriere imposte dal psico-pedagogica e docenti di musi- Mani Bianche si integra col Coro di rizzare le differenze come ricchezza disagio, creare situazioni di integra- ca individuano le diverse strategie di voci bianche della scuola creando di potenziale espressivo e comunica- zione, sviluppare la capacità di so- coinvolgimento e i supporti necessa- occasioni di scambio e confronto tivo». PROFESSIONI | CLASSICA 25

Crescere suonando sicale Per aiutare l’integrazione tra gli alunni di nazionalità diverse, per far crescere l’autostima in situazioni di disagio, un progetto dell’Istituto Affari Sociali ha verificato quanto la musica possa aiutare l’integrazione e lo sviluppo mativo del sistema musicale italiano, psicosociale. Ne parla la ricercatrice Pierangela Ghezzo ozart di Rovereto ha deciso, a partire e di critica musicale rivolto a studenti a ricerca antropologica ci ha di- crescita personale e di sviluppo demo- mento e l’accettazione delle proprie le osservazioni dello psicologo, degli e/o diplomati, per entrare nel mondo mostrato che l’omogenità cul- cratico dell’intero Paese, è, quindi, un e delle altrui emozioni, l’autostima, insegnanti, degli alunni e degli esper- un team di esperti e nomi noti del Lturale non esiste ed è sempre e obiettivo educativo fondamentale che il rispetto di se stessi e degli altri, ti che hanno partecipato al progetto. mpre avuto una vocazione per le solo una costruzione ideologica. Tutte la scuola deve perseguire per la for- lo sviluppo psicosociale e, in defi - Il dato più signifi cativo è l’aumento dice Angela Romagnoli, direttore le società, anche le meno complesse mazione del futuro cittadino. In que- nitiva, l’integrazione e l’inclusione del livello di autostima dei bambini: ani del Trentino (come L’Adige o il vivono un certo grado di multicul- sto contesto si è mosso fi n dall’anno delle diversità, queste ultime intese oltre un quarto degli alunni del cam- partner) hanno sempre dimostrato turalismo. Oggi, nella nostra società scolastico 2008/2009, l’Istituto Affari come elementi di possibile arricchi- pione, italiani e stranieri, è passato ica musicale. Alla fi ne del corso di globalizzata, complessa e immersa Sociali (IAS), oggi confl uito nell’Istitu- mento piuttosto che come situazioni da un livello di autostima inadegua- re un tirocinio formativo durante il nel mondo delle interdipendenze, il to per lo Sviluppo della Formazione da “normalizzare”. La metodolo- to ad un livello adeguato o ha poten- ale gli studenti avranno la possibilità livello multiculturale è vertiginosa- dei Lavoratori (ISFOL), che ha avviato gia didattica proposta si è basata su ziato la propria autostima. La ricerca ettacoli, collaborare con l’uffi cio mente aumentato in relazione all’in- una ricerca-azione predisponendo e due elementi fondamentali: la fi aba, svolta contribuisce quindi a dimo- udizio puramente tecnico del team di cremento esponenziale della popola- sperimentando in alcune scuole del- come ambiente fantastico e sfondo strare il “fare musica” può produrre zione immigrata. Per Francesco Susi, l’infanzia e primarie della provincia di integratore delle attività, e il “viag- effetti positivi sulle capacità sociali un primo ciclo di lezioni (sempre docente di Pedagogia inteculturale Roma un modello di intervento multi- gio nel tempo e nello spazio” come degli alunni. Sono anche emerse e, con una tavola rotonda a cui presso la Facoltà di Scienze della For- disciplinare basato sulla pratica musi- occasione di conoscenza di se stessi delle criticità, relative soprattutto oletto, Gaetano Santangelo e Aldo mazione dell’Università Roma Tre, gli cale e valutando la sua effi cacia quale e di incontro con l’altro. Le modalità alla formazione degli insegnanti in co Russo, Michela Garda e Carla emigranti rappresentano «la testimo- strumento di inclusione e di preven- didattiche più utilizzate dai docenti organico e al bisogno di disporre di oria, estetica e introduzione alla nianza vivente e sofferta» delle crisi zione del disagio tra gli alunni. sono state l’espressione corporea, il uno strumento metodologico in gra- ati i tutor, con cui gli studenti economiche, politiche, sociali, etni- A Pierangela Ghezzo, ricercatri- canto corale, la pratica strumentale e do di utilizzare la musica pratica in compiti a casa’ da svolgere in vista che, religiose, ambientali che dilania- ce del progetto, abbiamo chiesto su l’improvvisazione». modo corretto e coerente, per tutto ggio (con altre lezioni di docenti no il mondo (Come si è stretto il mondo, quali ipotesi si è basata la ricerca e Come avete valutato l’intervento l’arco scolastico 3-10 anni, ai fi ni stival agostano. Il numero massimo Roma, Armando 2008). Sviluppare quale metodologia operativa è stata e quali sono i risultati? degli obiettivi di socializzazione ed no ai 30 iscritti. una nuova cultura delle interdipen- applicata. «La valutazione ha integrato i dati inclusione; su tali criticità l’ISFOL c.l. denze in grado di costruire una socie- «L’obiettivo era verifi care quanto relativi alla somministrazione agli sta attualmente sperimentando una tà dell’accoglienza e dell’inclusione, in la musica, proposta secondo speci- alunni di test psicometrici pre e post terza fase della ricerca-azione di cui cui il dialogo e il confronto con gli al- fi che modalità didattiche, potesse intervento sull’autostima e lo svilup- avremo presto i risultati». tri siano, da tutti, visti come mezzo di sviluppare negli alunni il riconosci- po psicosociale in età evolutiva con Amalia Lavinia Rizzo

Il Coro Mani Bianche di Testaccio in concerto al Teatro Olimpico di Roma 26 PROFESSIONI | CLASSICA n.280, aprile 2011

PREMIATI Giovane Violetta La carriera di Sara Rossi Daldoss dopo aver vinto il Concorso “Barbieri” del Teatro De André di Casalgrande

MONIQUE CIOLA

er ricordare attraverso la mu- diversi riconoscimenti come sopra- sica ed il canto il giovane teno- no. È una cosa che lascia stupiti, ma Pre reggiano Claudio Barbieri, non è rara nel mondo della lirica. scomparso tragicamente tre anni or Quando hai scoperto di avere altre sono, è nato nel 2010 un concorso potenzialità rispetto al tuo percorso internazionale di canto lirico a lui in- di formazione? titolato al Teatro De André di Casal- «Da quando ho iniziato a studiare grande in Provincia di Reggio Emilia canto ho sempre avuto questo gran- (teatrodeandre.it). La prima edizione de dubbio. I primi anni ho tentato del concorso aveva dato i suoi buoni sia la strada da mezzosoprano sia frutti, scoprendo una giovane voce da soprano. La voce era scura nel re- italiana, Sara Rossi Daldoss. Soprano gistro centrale e gli acuti non erano di origini lombarde, si è diplomata in molto buoni. Ho pensato allora che canto lirico nel 2007 presso il Con- la mia strada sarebbe stata quella del servatorio “Boito” di Parma sotto repertorio en travesti, quello appunto la guida dei docenti Donatella Sac- che ho studiato per la tesi del bien- cardi e Raffaele Cortesi. Laureata in nio. Poi, nel marzo 2009, sono stata Scienze della Comunicazione scritta ingaggiata dall’Aslico per interpre- e ipertestuale presso tare il doppio ruolo la Facoltà di Lettere e di Strega/Madre nel- Filosofi a di Parma, nel l’opera Hansel e Gretel 2009 ha conseguito il di Humperdinck, una diploma accademico parte cantata sia da di secondo livello col mezzosoprani sia da massimo dei voti e soprani. Ho potuto lode presso il Conser- sperimentare diversi vatorio parmense con acuti e credo che la una tesi sull’argomen- mia voce si sia alzata to del travestitismo e in quel periodo. Ora è dell’ambiguità uomo/ quella di un soprano donna nella storia del- verdiano. Il foniatra l’opera. mi ha confermato Dopo il Premio che sono un soprano Barbieri ed il debutto nel ruolo di lirico spinto, con la voce scura nella Violetta presso il Teatro de André di prima ottava». Casalgrande, il giovane soprano ha Quindi, dopo anni di concerti e riscosso altri riconoscimenti, all’In- personaggi, si può dire che il ruolo ternational Rotary Singing Competi- di Violetta è stato per te come un tion del Teatro San Carlo a Lisbona nuovo debutto... e al concorso internazionale “Ritorna «La giuria del concorso “Barbieri”, Vincitor” di Ercolano, aggiudicandosi come mi è stato detto, ha premiato anche il Premio Speciale della Critica le mie potenzialità. Ho potuto parlare “Duilio Courir”. È stata inoltre tra i con i giurati, che hanno mantenuto fi nalisti della prima edizione del Pa- un rapporto diretto con i partecipanti, varotti Singing Competition – Viotti. cosa che di solito non capita. Si capi- «Il concorso è ancora l’unico va il loro interesse a voler poi lavorare modo per un giovane cantante per con i giovani cantanti. Mi hanno dato mettersi alla prova e per avere visi- molti stimoli e ringrazio soprattutto bilità, per tentare di fare questo me- il Concorso Barbieri per avermi mes- stiere - ci spiega Sara Rossi Daldoss so in contatto con il Paolo Barbacini -. In Italia ce n’è una varia proposta Manfredi, che oggi è il mio maestro». e ne ho sperimentati già durante gli Dalla vittoria al Barbieri, Sara Rossi anni di studio in Conservatorio. Lo Daldoss continua a vestire con succes- stress della competizione è maggio- so i panni di Violetta. Dopo l’ultima re di quella che si sperimenta in un esibizione al Teatro Borgatti di Cento, concerto ed è una bella prova con lo scorso gennaio, sarà al Teatro Co- se stessi cercare di dare il meglio di munale di Ferrara il 3 aprile, grazie alla sé avendo a disposizione solo pochi vittoria, a fi ne febbraio, del Secondo minuti. Certamente, un concorso Concorso Lirico Città di Ferrara. serve anche per guardarsi attorno e E il 16 aprile al Teatro Francesco per farsi un’idea delle propri poten- De Andrè debutta l’Elisir d’amore zialità e del proprio valore». con i vincitori dell’edizione 2011 Nata a Brescia nel 1983, Sara Rossi del Concorso Barbieri: Paola Santuc- Daldoss inizia il suo percorso artisti- ci, Alessandro Turri, Andrea Tabili, co nel registro mezzosopranile e tut- Claudio Levantino, Yukie Ina, l’Or- to il suo curriculum parla di debutti in chestra Città di Ferrara è diretta da ruoli adatti a questo registro vocale. Paolo Barbacini Manfredi, regia di Poco più di un anno fa cantavi da Ugo Bedeschi. mezzosoprano, mentre oggi ricevi PROFESSIONI 27 concorsi

ARCHI DIREZIONE 3-6/6/2011. Info: Associazione EurOr- chestra, 0805744559, eurorchestra.it 15/4/2011. 1° Concorso nazionale 15/4/2011. Concorso internazionale 2-17/6/2011. Concorso interna- “Maggio in Musica” per ensemble delle di violino “Sion Valais”, 17-26/8/2011. zionale di direzione d’opera “Blue Da- Scuole Medie a indirizzo musicale a Ca- Info: Festival de Musique Sion Valais, nube” a Burgas (Bulgaria). Info: Mu- tania, 20-22/5/2011. Info: scuolamotta.it 0041273234317, sion-festival.ch sikimpresario, 004314054030, http:// 16/4/2011. Concorso musicale “Elio- 15/5/2011. 30° Concorso internazio- musikimpresario.com/blue-danube-com doro Sollima” a Enna, 9-13/5/2011. Info: nale di violino “Premio Rodolfo Lipizer” a petition-2011.html Siem Enna, siemenna.it Gorizia, 9-18/9/2011. Info: Associazione 16/4/2011. Premio nazionale delle Arti Rodolfo Lipizer, 0481536710, lipizer.it JAZZ per chitarra, arpa e mandolino a Monopo- 1°/7/2011. Concorso per violino, li (BA), 27-29/4/2011. Info: conservatorio violoncello, pianoforte e composizione dimonopoli.org “George Enescu” a Bucarest (Romania), 30/4/2011. 1° Premio Lelio Luttazzi 19/4/2011. 1° Concorso musicale 3-11/9/2011. Info: festivalenescu.ro per giovani pianisti jazz a Trieste. Info: “Città di Guastalla”, 9-15/5/2011. Info: Fondazione Lelio Luttazzi, 0403720996, 3313350318, notalarte.it fondazionelelioluttazzi.it 20/4/2011. 11° Concorso di esecu- CANTO zione musicale “Città di Matera - Premio LEGNI Rosa Ponselle”, 9-15/5/2011. Info: LAMS 13/6/2011. 41° Concorso internazio- Matera, 0835336213, lamsmatera.it nale per cantanti “Toti Dal Monte” a Tre- 30/4/2011. 4° Upload Music Con- viso, 27/6-2/7/2011. Opera a concorso: 22/4/2011. 7° Concorso internazio- test, Concorso europeo per le migliori Madama Butterfly di G. Puccini. Info: Tea- nale di clarinetto “Giacomo Mensi” a Bre- band emergenti a Bolzano, 9-11/6/2011. tri Spa - Umanesimo Latino, fondazione no (BS), 12-15/5/2011. Info: 036422476, Info: upload.bz.it cassamarca.it concorsomensi.it 30/4/2011. Premio internazionale “Suoni nel Pollino” a Cosenza, 30/5- 1°/6/2011. Info: accademiadellearti.org CHITARRA MUSICA DA CAMERA 30/4/2011. 3° Concorso musicale nazionale per Scuole secondarie a indi- 10/6/2011. 17° Concorso interna- 15/4/2011. 12° Concorso internazio- rizzo musicale “Umberto Giordano” a zionale di chitarra di Mottola (TA), 2- nale di musica da camera “Premio Trio di Foggia, 30/4/2011. Info: Associazione “I 10/7/2011. Info: Accademia della chitar- Trieste”, 23-28/5/2011. Info: Associazio- suoni del Sud”, 0881722706 ra, 0998867361, mottolafestival.com ne Chamber Music, acmtrioditrieste.it 1°-17/5/2011. Concorso Nuovi Oriz- 24/6/2011. Concorso internaziona- zonti per fiati solisti, archi solisti, piano- le di esecuzione per solisti di chitarra forte e musica da camera ad Arezzo. In- classica “Claxica 2011” a Castel d’Aiano ORGANO fo: Mus.Ar., 3479557056, concorsonuovi (BO), 22-24/7/2011. Info: Associazione orizzonti.it 16/5/2011. “rec&play”, Bando di “Ousia Armonica”, ousiarmonica.it 27/6/2011. 8° Concorso nazionale 31/8/2011. 44° Concorso internazio- ascolto del CIDIM per giovani musicisti di organo “San Guido d’Aquesana”, 21- italiani da inserire nella rassegna Nuove nale di chitarra classica “Michele Pit- 23/7/2010. Info: terzomusica.it taluga - Premio Città di Alessandria”, Carriere nell’anno 2011. Riservato a di- 26/9-4/10/2011. Info: Segreteria del plomati presso i Conservatori statali e gli Concorso, pittaluga.org PIANOFORTE Istituti Musicali Pareggiati. Info: CIDIM, 0668190658, cidim.it 18/5/2011. 12° Premio Monterosa- CLAVICEMBALO 9/4/2011. 14° Concorso internazio- Kawai per pianoforte e archi a Varallo nale di esecuzione pianistica “Premio (VC), 10-12/6/201. Info: Associazione Mauro Paolo Monopoli” a Barletta, 9- Culturale Valsesia Musica, 0163560020, 31/7/2011. 4° Concorso nazionale di 14/5/2011. Info: Associazione Cultura valsesiamusica.com clavicembalo “Terzo Musica - Valle Bor- 20/5/2011. Concorso di interpreta- mida”, 9-11/9/2011. Info: terzomusica.it e Musica “G. Curci”, 0883528026, cul turaemusica.it zione musicale “Antica Contea di Ci- 15/4/2011. 1° Concorso pianisti- venna”, 1°-5/6/2011. Info: 0341815160, COMPOSIZIONE co “Lamberto Brunelli” a Vicenza, agimuslombardia.com 16/5/2011. Info: Settimane Musicali al 20/5/2011. 14° Concorso interna- Teatro Olimpico, 0444302425, olimpico. zionale di musica “Pietro Argento” a 10/4/2011. 4° Concorso interna- vicenza.it Gioia del Colle (BA), 1°-5/6/2011. Info: zionale di composizione sacra “Anima 7/5/2011. 23° Concorso nazionale 0803433405, concorsoargento.it Mundi” a Pisa. Info: Opera della Prima- per giovani pianisti “Terzo Musica - Val- 25/5/2011. 9° Concorso interna- ziale Pisana, opapisa.it le Bormida”, 21-22 e 27-29/5/2011. Info: zionale “Premio Città di Padova”, 30/4/2011. 15° Concorso internazio- terzomusica.it 27/6-3/7/2011. Info: Agimus Padova, nale di composizione “Dimitris Mitro- 20/5/2011. 1° Concorso pianistico 3404254870, agimuspadova.com poulos” ad Atene (Grecia), 8/11/2011. “Andrea Baldi” a Rastignano (BO), 11- 29/5/2011. Premio Biella Festival, Info: mitropouloscompetition.gr 12/6/2011. Info: Circolo della Musica Concorso per brani musicali inediti. Info: 20/5/2011. Concorso internazionale di Bologna, 051742343, circolodellamu biellafestival.com di composizione per chitarra classica sica.it maggio-settembre 2011. 27° Con- “Claxica 2011” a Castel d’Aiano (BO). corso internazionale “Valsesia Musica” a Info: Associazione “Ousia Armonica”, Varallo (VC). Aperto a violino e orchestra ousiarmonica.it VARI (8-13/5, iscr. entro 11/4) e pianoforte (5- 1°/6/2011. 5° Concorso internazio- 13/9, iscr. entro 3/8). Info: Associazione nale di composizione “Settimane Musi- Culturale Valsesia Musica, 0163560020, cali di Stresa” per composizioni originali 2/4/2011. 12° Concorso nazionale di valsesiamusica.com per orchestra. Info: Settimane Musicali di esecuzione musicale “Riviera Etrusca” a giugno 2011. Concorsi internazionali Stresa e del Lago Maggiore, 032331095, Piombino (LI), 7-22/5/2011. Info: Etruria di musica della Val Tidone: Concorso per stresafestival.eu Classica, 0565224084, etruriaclassica.it giovani talenti (pianoforte, fisarmonica, 30/7/2011. 9° Concorso internazio- 4/4/2011. 11° “Folkontest”, Concor- archi, musica da camera); Premio piani- nale di composizione per banda e flauto so per gruppi e solisti emergenti nel cam- stico “Silvio Bengalli”; Premio “Contessa solo “Romualdo Marenco” a Novi Ligu- po della musica folk, tradizionale, etnica Tina Orsi Anguissola Scotti” per gruppi re (AL). Info: Comune di Novi Ligure, di matrice italiana a Casale Monferrato da camera; Premio “Carlo Civardi” per 014376246, comune.noviligure.al.it (AL). Info: 0142782182, folkontest.it solisti di fisarmonica (iscr. per tutti i con- 8-17/4/2011. 2° Concorso internazio- corsi entro 7/5); Concorso di composi- nale giovani musicisti Premio “Antonio zione “Egidio Carella” (iscr. entro 12/4). CORO Salieri” a Legnago (VR). Aperto a piano- Info: Associazione Culturale Tetracordo, forte, pianoforte a quattro mani, archi, 0385245798, tetracordo.com 6/5/2011. 1° Concorso nazionale chitarra, arpa, fisarmonica, gruppi e or- 30/9/2011. Premio internazionale “Cantiamo in coro” a Napoli, 17/5/2011. chestre di fisarmoniche, formazioni da Rotary Club di Parma “Giuseppe Verdi” Riservato a gruppi corali formati da camera, canto. Info: Scuola d’Istrumenti per progetti di ricerca musicologica ri- alunni di Scuole primarie e seconda- ad Arco “Antonio Salieri”, 3456393395, guardanti la figura e l’opera di Giuseppe rie di primo grado. Info: Associazione scuolamusicasalieri.it Verdi nel loro contesto storico e cultura- Culturale Napolinova, associazionena 10/4/2011. Concorsi EurOrchestra le. Info: Fondazione Istituto Nazionale di polinova.it 2011 “Aios, Civera e Lions” a Bari, Studi Verdiani, studiverdiani.it 28 PROFESSIONI n.280, aprile 2011

corsi

ARCHI ARPA Cutigliano (PT), giugno-luglio 2011. Scuola Musicale Scarlatti, Campus musi- cali estivi. Chitarra classica e folk: Buz- Bardonecchia (TO), 19/7-2/8/2011. Cutigliano (PT), 26-29/6/2011. zurro (23-24/6); chitarra elettrica: Zilli Accademia di Musica di Pinerolo, Musi- Scuola Musicale Scarlatti, Campus mu- (27/6-1°/7); chitarra classica e moderna: ca d’Estate. Violino: Ganz, Nordio; viola: sicali estivi. Arpa: Nardi. Info: musica Giglioli (27-30/6), Daidone (4-8/7); basso Ranieri; violoncello: Bronzi, Chen; con- temporis.it elettrico: Gori (27/6-1°/7). Info: musica trabbasso: Donati. Info: 0121321040, Montepulciano (SI), 24-31/7/2011. temporis.it accademiadimusica.it Accademia Europea di Musica e Ar- Gubbio (PG), 27-30/7/2011. Corsi Biella, A.A. 2011. Accademia Perosi, te, Masterclasses. Arpa: Schrama. Info: del Gubbio Summer Festival. Chitarra: Corsi triennali, violino: Ranfaldi, Ber- 0578756022, palazzoricci.com Bonell. Info: gubbiosummerfestival.it man; viola: Serova; violoncello: Gro- Pianello Val Tidone (PC), 17- Pianello Val Tidone (PC), 17- sgurin. Corsi speciali, violino: Chuma- 31/7/2011 (iscr. entro 25/6). Val Tidone 31/7/2011 (iscr. entro 25/6). Val Tido- chenco, Nodel, Rizzi; viola: Bashmet; Summer Camp, Corsi individuali. Arpa: ne Summer Camp, Corsi individuali. violoncello: Grosgurin. Perositalent, Gattoni. Info: 0385245798, valtidone- Chitarra: Dellacasa. Info: 0385245798, Corso preaccademico, violino: Ranfaldi, competitions.com valtidone-competitions.com Berman; violoncello: Grosgurin. Info: Sermoneta (LT), luglio 2011. Campus Siena, 4-30/7/2011. Accademia Mu- 01529040, accademiaperosi.org internazionale di musica. Arpa: Holliger. sicale Chigiana, Corsi estivi di perfezio- Cutigliano (PT), giugno-luglio 2011. Info: 0773605551, campusmusica.it namento musicale. Chitarra e musica da Scuola Musicale Scarlatti, Campus mu- camera: Ghiglia. Info: chigiana.it sicali estivi. Violino: Nakeva (26-30/6); CANTO Sion (Svizzera), 14/7-15/8/2011 violoncello e pianoforte: Pancani (1°- (iscr. entro 15/5). Académie de musi- 6/7); contrabbasso: Giachi (30/6-3/7). que Tibor Varga, Masterclasses. Chitar- Firenze, aprile 2011. Amici della Mu- Info: musicatemporis.it ra: Rossfelder. Info: amsion.ch sica Firenze, Masterclasses. canto: Cor- Fondi (LT), 13-17/4/2011. Infondi belli (15-19/4); canto barocco: Feldman Musica, Masterclasses. Violino: Tchake- CLAVICEMBALO (25-26/4). Info: 055608420 rian; violoncello: Piovano. Info: infondi Fondi (LT), 13-17/4/2011. Infondi musica.it Musica, Masterclasses. Canto: Naglia. Gubbio (PG), luglio-agosto 2011. Fondi (LT), 13-17/4/2011. Infondi Info: infondimusica.it Corsi del Gubbio Summer Festival. Vio- Musica, Masterclasses. Clavicembalo: Gubbio (PG), 18/7-24/8/2011. Cor- lino: Cusano (30/7-6/8), Semchuk (20/7- Baiano. Info: infondimusica.it si del Gubbio Summer Festival. Canto 5/8), Tchakerian (30/7-3/8); contrabbas- Montepulciano (SI), 10-17/7/2011. gregoriano: Conti, Radicchia, Verde. so: Vedeva (25-29/7), Petracchi (27-28/7). Accademia Europea di Musica e Arte, Info: gubbiosummerfestival.it Info: gubbiosummerfestival.it Masterclasses. Clavicembalo: Haug- Lugano (Svizzera), 17-30/7/2011. Lugano (Svizzera), 17-30/7/2011. sand. Info: 0578756022, palazzoricci. Ticino Musica, Masterclasses. Canto: Ticino Musica, Masterclasses. Violino: com Canetti, Serra; laboratorio operistico in- V. Gradow; viola: Schlichtig; violoncel- ternazionale “Silvio Varvisio” dedicato lo: Dindo. Info: 0041919800972, ticino COMPOSIZIONE a La scala di seta di G. Rossini: Finazzi, musica.com Cosso, Cinelli. Info: 0041919800972, Mondovì (CN), 1°-2/5/2011. Acade- ticinomusica.com Bucarest (Romania), 4-11/9/2011. mia Montis Regalis, Masterclass di vio- Montepulciano (SI), luglio-ottobre Festival Enescu, Workshop di composi- lino barocco: Onofri. Info: 017446351, 2011. Accademia Europea di Musica e zione e simposio di musicologia. Info: academiamontisregalis.it Arte, Masterclasses. Canto: Janzen (7- festivalenescu.ro Montepulciano (SI), giugno-settem- 14/8), Georg (14-21/8), Kelling, De Lisi Lugano (Svizzera), A.A. 2011-2012 bre 2011. Accademia Europea di Musica (27/8-4/9), Heyer (11-18/9), Moser (2- (iscr. entro 31/8). Conservatorio della e Arte, Masterclasses. Violino: Bieler (21- 9/10); arte scenica per cantanti d’opera: Svizzera Italiana, Master di studi avan- 27/6), Korfker (31/7-14/8), Urushihara Hampe (17-24/7), Uecker, Veh (2-9/10). zati in composizione. Docenti: Vassena, (4-11/9); violoncello: Müller-Hornbach Info: 0578756022, palazzoricci.com Verrando, Zanolini. Info: conservatorio. (27/8-4/9); contrabbasso: Engels, Barbe Pianello Val Tidone (PC), 17- ch (24-31/7). Info: 0578756022, palazzoric 31/7/2011 (iscr. entro 25/6). Val Tido- Montepulciano (SI), 24-31/7/2011. ci.com ne Summer Camp, Corsi individuali. Accademia Europea di Musica e Arte, Pianello Val Tidone (PC), 17- Canto: Groppi; repertorio operistico Masterclasses. Composizione: Stäbler, 31/7/2011 (iscr. entro 25/6). Val Tidone e cameristico per cantanti e pianisti: Ocougne. Info: 0578756022, palazzo Summer Camp, Corsi individuali. Violi- Carnelli. Info: 0385245798, valtidone- ricci.com no: Krylov. Info: 0385245798, valtidone- competitions.com Siena, luglio-agosto 2011. Accade- competitions.com Pinerolo (TO), A.A. 2011. Accade- mia Musicale Chigiana, Corsi di perfe- Pinerolo (TO), A.A. 2011. Accademia mia di Musica di Pinerolo, Corsi annuali. zionamento musicale. Composizione: di Musica di Pinerolo, Corsi annuali. Vio- Repertorio liederistico per cantanti e pia- Corghi (luglio); composizione di musica lino: Schwarzberg, Cattarossi, Pinzaru; nisti: Battaglia, Valente; voice training: per film: Bacalov (agosto). Info: chigia viola: Ranieri; violoncello: Clerici. Info: Valente. Info: 0121321040, accademia na.it 0121321040, accademiadimusica.it dimusica.it Riva del Garda (TN), 24/7-2/8/2011. Roma, 22-28/6/2011 (iscr. entro CORO Musica Riva Festival, Masterclasses. 14/5). Accademia Filarmonica Romana, Canto: Sighele, Luchetti. Info: musica Corso di perfezionamento sul Lied e la rivafestival.com romanza da camera. Docente: Norberg- Cutigliano (PT), 24-26/6/2011. Sermoneta (LT), luglio 2011. Campus Schulz. Info: 063201752, filarmonica Scuola Musicale Scarlatti, Campus mu- internazionale di musica. Violino: Sirbu; romana.org sicali estivi. Musica corale per bambini: viola: Giuranna; violoncello e musica da Siena, luglio-agosto 2011. Accade- Lardieri. Info: musicatemporis.it camera: Filippini; contrabbasso: Petrac- mia Musicale Chigiana, Corsi estivi di chi; tecnica del contrabbasso: Vedeva. perfezionamento musicale. Canto: Ka- DANZA Info: 0773605551, campusmusica.it baivanska (27/7-13/8), Bruson (17-30/8). Siena, luglio-agosto 2011. Accade- Info: chigiana.it mia Musicale Chigiana, Corsi estivi di Sion (Svizzera), 14/7-15/8/2011 Cutigliano (PT), 24-26/6/2011. perfezionamento musicale. Violino: Car- (iscr. entro 15/5). Académie de musique Scuola Musicale Scarlatti, Campus mu- mignola (4-20/7), Belkin (21/7-11/8), Ac- Tibor Varga, Masterclasses. Canto: Sarti, sicali estivi. Danza del Cinquecento e cardo (11-31/8); viola: Bashmet (7-19/7); Habela, Kelly, Magby. Info: amsion.ch primo Seicento italiano: Giordano. Info: viola e musica da camera: Giuranna (17- Tricesimo (UD), agosto-settembre musicatemporis.it 31/8); violoncello: Meneses (25/7-13/8), 2011 (iscr. entro 30/4, aud. 9-10/5). Monte San Vito (AN), 10/4/2011. La- Geringas (17-31/8); contrabbasso: Petrac- Piccolo Festival Friuli Venezia Giulia, Marca Eurofolk, Corso di danze greche. chi (8-23/8); quartetto d’archi e musica Opera Workshop “Rossini & Friends” Docente: Polizois. Info: silviaserrani@ da camera: Quartetto Alban Berg, Pilcher per La cambiale di matrimonio. Info: pic- virgilio.it, lamarcafolk.it (18/7-6/8). Info: chigiana.it colofestival.org Roma, 31/7-7/8/2011. “L’Humor Sion (Svizzera), 14/7-15/8/2011 Bizzarro”, Corsi e laboratori a cura del- (iscr. entro 15/5). Académie de musi- l’Associazione Il Teatro della Memoria. CHITARRA que Tibor Varga, Masterclasses. Violino: Danza storica: Celi; danze dell’Otto- V. Pikayzen, De Angelis, Honda-Rosen- cento: Di Segni; corso di teatro “Poesie berg, Lee, Marcovici; viola: Imai, Ada- Bardonecchia (TO), 19/7-2/8/2011. in movimento”: Pasquali. Info: teatro mopoulos, Schiller; violoncello: Car- Accademia di Musica di Pinerolo, Mu- dellamemoria.org neiro, Dindo, Ostertag; contrabbasso: sica d’Estate. Chitarra: Puddu. Info: Verbania-Pallanza, 10-23/7/2011. 5° McTier, Paradžik. Info: amsion.ch 0121321040, accademiadimusica.it Stage estivo Lagomaggiore Danza. Do- PROFESSIONI 29

centi: Del Mastro, Cagliano, Fontana, Ninfa (fotografia jazz), Vicini e Grifoni MUSICA DA CAMERA Justino, Santini, Sànchez Lòpez, Trastu, (baile flamenco), Onori (tecniche gior- Palma, Darwani. Info: 0322 836026, lago nalistiche), Bragalini (corso introduttivo maggioredanza.it, ecolededanse-edz.it al jazz). Info: 078436156, entemusicale Bardonecchia (TO), 19/7-2/8/2011. nuoro.it Accademia di Musica di Pinerolo, Musi- DIREZIONE D’ORCHESTRA Orsara di Puglia (FG), 2-7/8/2011. ca d’Estate. Musica da camera: Ganz. In- Orsara Musica, Seminari di musica fo: 0121321040, accademiadimusica.it jazz. Tromba: Rotondi; sax: Bergonzi; Duino (TS), A.A. 2010-2011. Scuola Montepulciano (SI), 14-21/8/2011. vibrafono: Sherman; pianoforte: Ciac- Superiore Internazionale di Musica da Accademia Europea di Musica e Arte, ca; canto: Gould; batteria: Farnsworth; Camera del Trio di Trieste. Docenti: Masterclasses. Direzione d’orchestra: contrabbasso: Webber; chitarra: Ferrara. De Rosa, Jones, Zanettovich, Bronzi, Luig. Info: 0578756022, palazzoricci. Info: orsaramusica.it Trio di Parma. Info: uwcad.it/scuola com Roma, A.A. 2010-2011. Saint Louis triotrieste Riva del Garda (TN), 22-29/7/2011. College of Music, 35° Anno Accademi- Lugano (Svizzera), 17-30/7/2011. Musica Riva Festival, Masterclasses. co. Corso professionale di diploma, corso Ticino Musica, Masterclasses. Musica Direzione d’orchestra: Karabtchevsky. professionale di tecnico del suono, corsi da camera con pianoforte: Koella. Info: Info: musicarivafestival.com personalizzati, diploma di composizione 0041919800972, ticinomusica.com Siena, luglio-agosto 2011. Accade- e musica da film, corsi professionali di Montepulciano (SI), giugno-set- mia Musicale Chigiana, Corsi estivi di musical, corsi estivi. Info: slmc.it tembre 2011. Accademia Europea di perfezionamento musicale. Direzione Siena, luglio-agosto 2011. Siena Jazz, Musica e Arte, Masterclasses. Musica d’orchestra: Gelmetti (Periodo A 18-30/7, Seminari estivi internazionali. Docenti: da camera: Prause (19-26/6), Bieler (21- Periodo B 1°-27/8). Info: chigiana.it Cohen, Douglas, S. Blake, Fasoli, Negri, 27/6), Urushihara (4-11/9), Leuschner Zenon, Loueke, Bernstein, D’Andrea, (4-11/9), Fauré Quartett (18-25/9). Info: DIREZIONE DI CORO Taylor, Gress, Dalla Porta, Harland, Ne- 0578756022, palazzoricci.com meth, Biolcati, Rogers, Martinelli (sessio- Pianello Val Tidone (PC), 17- ne 26-31/7); Tamburini, Pelt, M. Blake, 31/7/2011 (iscr. entro 25/6). Val Tido- Fano (PU), 4-11/9/2011 (iscr. entro Tonolo, Succi, Osby, Lama, Condorelli, ne Summer Camp, Corsi di musica da 31/5). Feniarco, Accademia Europea per Battaglia, Werner, Street, Di Castri, Fio- camera per ensemble. Docenti: Delorko direttori di coro e cantori. Docente: Cor- ravanti, Manzi, Leveratto, Avital, Zenni (pianoforte), Ikeba (pianoforte), Krylov ti. Info: 0434876724, feniarco.it (sessione 2-7/8). Info: 0577271401, siena (archi), Gattoni (arpa), Dellacasa (stru- jazz.it menti a pizzico), Cecconi (fiati), Carnel- FISARMONICA li (voce). Info: 0385245798, valtidone- LEGNI competitions.com Pinerolo (TO), A.A. 2011. Accade- Cutigliano (PT), 1°-3 e 8-10/7/2011. mia di Musica di Pinerolo, Corsi annuali. Scuola Musicale Scarlatti, Campus mu- Biella, A.A. 2011. Accademia Perosi, Musica da camera: Altenberg Trio, Trio sicali estivi. Fisarmonica: Signorini. In- Corsi triennali. Clarinetto: Baroni. Info: Debussy. Info: 0121321040, accademia fo: musicatemporis.it 01529040, accademiaperosi.org dimusica.it Fondi (LT), 13-17/4/2011. Infondi Fondi (LT), 13-17/4/2011. Infondi Sermoneta (LT), luglio 2011. Cam- Musica, Masterclasses. Fisarmonica: Lo Musica, Masterclasses. Flauto: Paradi- pus internazionale di musica. Musica Russo. Info: infondimusica.it so; clarinetto: Beltramini. Info: infondi da camera: Gutman. Info: 0773605551, Sion (Svizzera), 14/7-15/8/2011 (iscr. musica.it campusmusica.it entro 15/5). Académie de musique Tibor Gubbio (PG), luglio-agosto 2011. Siena, 4-16/7/2011. Accademia Varga, Masterclasses. Fisarmonica: Cha- Corsi del Gubbio Summer Festival. Flau- Musicale Chigiana, Corsi estivi di per- puis. Info: amsion.ch to: Caroli (23-30/7), Marta (corso spe- fezionamento musicale. Musica da ca- ciale per giovani flautisti, 23-30/7); cla- mera con pianoforte: Lonquich. Info: JAZZ rinetto: Mariozzi (1°-6/8). Info: gubbio chigiana.it summerfestival.it Lugano (Svizzera), 17-30/7/2011. Adria (RO), A.A. 2010-2011. Conser- Ticino Musica, Masterclasses. Flauto: ORGANO vatorio Buzzolla, Corsi del Dipartimen- Bálint; oboe: Goritzki, Kwak; clari- to Jazz. Storia della musica afroamerica- netto: Peitz; fagotto: Meszaros. Info: Cutigliano (PT), 30/6-3/7/2011. na, storia ed estetica del jazz, armonia 0041919800972, ticinomusica.com Scuola Musicale Scarlatti, Campus e analisi delle composizioni jazz, analisi Montepulciano (SI), luglio-settem- musicali estivi. Organo: Gabba. Info: del repertorio: Bragalini; laboratorio di bre 2011. Accademia Europea di Musica musicatemporis.it improvvisazione e composizione per e Arte, Masterclasses. Flauto: Hoitenga Fondi (LT), 13-17/4/2011. Infondi chitarra: Cavicchi; tecnica strumentale (17-24/7), Faust (11-18/9); flauto dolce: Musica, Masterclasses. Organo: Mochi. per pianoforte, laboratorio di improvvi- Rothert (10-17/7). Info: 0578756022, Info: infondimusica.it sazione e composizione per pianoforte: palazzoricci.com Milano, 10-13/5/2011 (iscr. entro Cesselli; sassofono, teoria ear training, Perugia, 16-17/5/2011. Conserva- musica d’insieme per formazioni jazz: torio Morlacchi, Masterclass di flauto. 15/4). Pontificio Istituto Ambrosiano di Donini; pratica pianistica per il jazz: Docente: Graf. Info: 0755733844, con Musica Sacra, Corso di perfezionamen- concerti 2 /04 Chiesa Santa Maria dei Servi, Lucca, ore 21 Francesconi; tecnica strumentale per servatorioperugia.it to organistico sull’opera di J.S. Bach e sul repertorio europeo del Sei-Settecen- ORCHESTRA DELLA TOSCANA contrabbasso e laboratorio di improv- Ribera (AG), 4-8/4/2011. Istituto Su- DE MARIA/KOVATCHEV to. Docente: Corti. Info: 0289406400, visazione e composizione per contrab- periore di Studi Musicali “Toscanini”, 9 /04 Teatro del Giglio, Lucca, ore 21 basso: Ghetti; teoria, ear training e let- Masterclass di flauto. Docente: Kessick. unipiams.org Montepulciano (SI), 4-11/9/2011. ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO tura: Melloni; tecnica strumentale per Info: istitutotoscanini.it/single/kessick_ QUARTA/BRONZI batteria, laboratorio di improvvisazione masterclass.php Accademia Europea di Musica e Arte, Masterclasses. Organo: Mechler. Info: 29 /04 Teatro del Giglio, Lucca, ore 21 e composizione per batteria: Paolini. In- Riva del Garda (TN), 22-29/7/2011. ALEXANDER LONQUICH fo: conservatorioadria.it Musica Riva Festival, Masterclasses. 0578756022, palazzoricci.com Sion (Svizzera), 14/7-15/8/2011 13 /05 Chiesa Santa Maria dei Servi, Lucca, ore 21 La Spezia, 3-7/7/2011 (iscr. entro Flauto: Taballione; oboe: Thouand; clari- NOI / ALTRI>MONI OVADIA>ANCILLOTTI 30/4). Spezia Jazz Masterclasses. Pia- netto: Palermo; fagotto: Zucchiatti. Info: (iscr. entro 15/5). Académie de musique Tibor Varga, Masterclasses. Organo: Phil- 27 /05 Chiesa Santa Maria dei Servi, Lucca, ore 21 noforte: Goldberg; sax: Turner; contrab- musicarivafestival.com ORCHESTRA HAYDN>KUHN basso: Granadier, Rosciglione; chitarra: Sedi varie, luglio-agosto 2011. Corsi lips. Info: amsion.ch Bernestein; tromba: Bassi; tamburi: di perfezionamento flautistico con Luisa Somma Lombardo (VA), 26- Ballard, Munari; canto jazz: Telesforo; Sello. Sedi dei Corsi (tra parentesi le info 30/4/2011. Centro Studi Musicali Perosi, conferenze percussioni: Potter. Info: 3939511130, relative a ciascuno): Pucisca, Croazia, Corso di interpretazione organistica. Do- Palazzo Bernardini, Piazza Bernardini, Lucca, ore 17 cente: Parodi. Info: sommamusica.com [email protected] 11-21/7 (0038512408709, music-school- 7 /04 GIOVANNI BIETTI Milo (CT), 22-24/7/2011. Aleph pucisca.com); St. Paul im Lavanttal, 21 /04 ALDO CECCATO, ELIANA DE SABATA, Associazione Culturale, Seminario di Austria, 8-14/8 (004342272638, som OTTONI ALESSANDRO MARANGONI canto jazz. Docente: Bentivoglio. Info: merkurse-st-paul.at); Vienna, Austria, 28 /04 ALEXANDER LONQUICH 095315204, [email protected] 15-21/8 (004369913472241, karinreda. 13 /05 MONI OVADIA Nuoro, 24/8-3/9/2011. 23° Semi- com/kurs) Fondi (LT), 13-17/4/2011. Infondi 18 /05 JEFFREY SWANN nario Nuoro Jazz, Corsi strumentali e Sermoneta (LT), luglio 2011. Campus Musica, Masterclasses. Tromba: Braito. teorici (prove aperte di gruppo e musica internazionale di musica, Corsi di per- Info: infondimusica.it d’assieme). Tromba: Fresu; sassofono: fezionamento e di interpretazione mu- Gubbio (PG), 26-31/7/2011. Corsi film Tracanna; pianoforte: Cipelli; contrab- sicale. Flauto: Graf. Info: 0773605551, del Gubbio Summer Festival. Tromba: Cinema Italia, Lucca basso e basso elettrico: Zanchi; batte- campusmusica.it Ottaviani; corno: Venturi; trombone: 12 /04 Luchino VISCONTI ria e percussioni: Fioravanti; chitarra: Siena, luglio-agosto 2011. Accade- Persia; tuba: Mentuccia; musica d’insie- LUDWIG Lama; canto: De Vito, Antonini; flauto: mia Musicale Chigiana, Corsi estivi di me per ottoni: Bartoletti. Info: gubbiosum 4 /05 Emir KUSTURICA Frassetto; arpa jazz: Carboni; orchestra perfezionamento musicale. Clarinetto: merfestival.it SUPER 8 STORIES laboratorio e propedeutica: Guarino; ar- Carbonare (11-28/7); flauto: Gallois Lugano (Svizzera), 17-30/7/2011. 17 /05 Patrice CHEREAU rangiamento, analisi e composizione: (25/7-6/8). Info: chigiana.it Ticino Musica, Masterclasses. Corno: TRISTANO E ISOTTA Tommaso; flauto e tecnica Alexander: Sion (Svizzera), 14/7-15/8/2011 Dallmann; tromba: Nilsson; trombone Parrucci; storia del jazz e analisi: Bra- (iscr. entro 15/5). Académie de musique e trombone barocco: Bachmann, Ghir- Il programma completo è consultabile su: galini; Master sulla musica tradizionale Tibor Varga, Masterclasses. Flauto: Ber- landa; tuba e pedagogia degli ottoni: www.associazionemusicalelucchese.it sarda: Chessa; Master sui linguaggi del teletti, Castellon; clarinetto: Di Càsola. Martin. Info: 0041919800972, ticino www.teatrodelgiglio.it jazz: Surman (30/8-1°/9); altre Master: Info: amsion.ch musica.com 30 PROFESSIONI n.280, aprile 2011

Montepulciano (SI), agosto-set- Montepulciano (SI), maggio-ottobre Bologna, A.A. 2010-2011. Conserva- croze, Seminario intensivo “Forme mu- neo (22/4), Teramo (23/4), Siena (25/4), tembre 2011. Accademia Europea di 2011. Accademia Europea di Musica e torio “G.B. Martini”, Corsi di strumento, sicali in movimento”. Docenti: Loiacono Bari (26/4), Giugliano (27/4), Palermo Musica e Arte, Masterclasses. Tromba: Arte, Masterclasses. Pianoforte: Valdma canto, composizione, direzione d’orche- Husain, De Grandi. Info: dalcroze.it (28/4), Roma (29/4). Info: 064394155, Mönkediek (4-11/9); corno: Pöltl (4- (22-29/5), Sigfridsson (31/7-7/8), Leu- stra, didattica, jazz, musica elettronica Montepulciano (SI), luglio-ottobre ladybirdproject.com 11/9); bassotuba: Nickel (14-21/8). Info: schner (4-11/9), Tichman (25/9-2/10). (trienni di I Livello e bienni di II Livello). 2011. Accademia Europea di Musica Sion (Svizzera), 14/7-15/8/2011 0578756022, palazzoricci.com Info: 0578756022, palazzoricci.com Info: conservato rio-bologna.com e Arte, Masterclasses. Musica antica: (iscr. entro 15/5). Académie de musique Riva del Garda (TN), 28/7-4/8/2011. Pianello Val Tidone (PC), 17- Brunico (BZ), 17-26/7/2011. Accade- Haugsand (clavicembalo), Rothert (flau- Tibor Varga, Corsi speciali per giovani Musica Riva Festival, Masterclasses. 31/7/2011 (iscr. entro 25/6). Val Tidone mia di Musica Antica. Stage orchestrale to dolce, 10-17/7); tecnica Alexander: musicisti. Orchestra giovanile: Ruha; Tromba: Pierobon, Braito; corno: Cara- Summer Camp, Corsi individuali. Pia- “Il giovane Beethoven”: van Immerseel; Bryndum (25/9-2/10). Info: 0578756022, ensemble: Strinning; violino: Leroy; vio- cristi; trombone: Scipioni; tuba: Amman- noforte: Kaemmerling, Delorko, Ikeba, violino: Ritchie, Dean; viola: Mitterer; palazzoricci.com loncello: Rybicki-Varga; pianoforte: T. nati. Info: musicarivafestival.com Orr, Patuzzi. Info: 0385245798, valtido violoncello: Veggetti; violone: Zuccheri; Pinerolo (TO), A.A. 2011. Accade- Pikayzen. Info: amsion.ch Sion (Svizzera), 14/7-15/8/2011 (iscr. ne-competitions.com oboe: Helm; clarinetto: Oberaigner; fa- mia di Musica di Pinerolo, Corsi annua- Stresa (VB), maggio-settembre entro 15/5). Académie de musique Tibor Pinerolo (TO), A.A. 2011. Accademia gotto: Watts; musica da camera: Immer- li. Storia della musica: Pugliaro. Info: 2011. Corsi dell’Accademia Musicale Varga, Masterclasses. Tromba: Theurillat; di Musica di Pinerolo, Corsi annuali. Pia- seel, Ritchie; Workshop di musica baroc- 0121321040, accademiadimusica.it di Stresa. Laboratorio di scenotecnica: trombone: Bonvin. Info: amsion.ch noforte: De Maria, Lucchesini, Pace, Ri- ca: Podger (canto), Duftschmid (viola da Pisa, A.A. 2010-2011. Attività della Tombolato (2-27/5); masterclass di im- chaud, Scala, Stellini. Info: 0121321040, gamba); respiro e postura del musicista: Scuola di Musica Bonamici di Pisa. Dipar- provvisazione: Pieranunzi (31/8-2/9). PERCUSSIONI accademiadimusica.it Barknowitz. Info: 3489283941, cordia.it timenti operativi: musica antica barocca Info: 032331095, stresafestival.eu Riva del Garda (TN), luglio-agosto Fondi (LT), 13-17/4/2011. Infondi e medievale, classica, contemporanea, Tuoro sul Trasimeno (PG), 21/8- 2011. Musica Riva Festival, Masterclas- Musica, Masterclasses. Tecnico del suo- etnica, jazz, leggera, popular music, mu- 12/9/2011. Accademia Lirica Toscana Cutigliano (PT), 27/6-1°/7/2011. ses. Pianoforte: Ciccolini (16-22/7); pia- no: Costa. Info: infondimusica.it sicoterapia, musiche per l’infanzia. Info: Domenico Cimarosa, “La bottega del- Scuola Musicale Scarlatti, Campus mu- nisti accompagnatori: Boemi (28/7-3/8). Gubbio (PG), 29/7-4/8/2011. Corsi 050540450, scuolabonamici.it l’opera”. Docenti: Perugini, Aspinall, sicali estivi. Batteria: Pieri. Info: musica Info: musicarivafestival.com del Gubbio Summer Festival. Mandolino: Roma, 31/7-7/8/2011. “L’Humor Biz- Rimicci, Minarini, Marzetti, De Palo, temporis.it Sermoneta (LT), luglio 2011. Campus Frati. Info: gubbiosummerfestival.it zarro”, Corsi e laboratori a cura dell’As- Fani, Romagnoli. Info: accademialirica- Fondi (LT), 13-17/4/2011. Infondi internazionale di musica. Pianoforte: Latina, aprile-giugno 2011. Conser- sociazione Il Teatro della Memoria. Arpa cimarosa.org Musica, Masterclasses. Percussioni: Cag- Virsaladze. Info: 0773605551, campus vatorio Respighi, Corso di formazione rinascimentale e barocca: Bonetti; canto Vicenza, A.A. 2010-2011. Conser- giano. Info: infondimusica.it musica.it sulla metodologia dell’Orff-Schulwerk rinascimentale e barocco: Bucci; clavi- vatorio di Musica “Arrigo Pedrollo” di Siena, luglio-agosto 2011. Accade- italiano. Docenti: Piazza, Sanna, Rossi, cembalo: Moles; liuto rinascimentale e Vicenza, Diploma accademico in Tradi- mia Musicale Chigiana, Corsi estivi di Damiani, Anselmi, Paduano, Galtieri, chitarra barocca: Marincola; mandolino zioni musicali extraeuropee a indirizzo PIANOFORTE perfezionamento musicale. Pianoforte: Bellia. Info: conservatorio.latina.it e strumenti a plettro storici: Squillante; indologico. Arte scenica: Albanese; analisi Achucarro (18-30/7), Zilberstein (1°- Lugano (Svizzera), A.A. 2011-2012 oboe barocco: Paletta; percussioni: Car- del raga e sarod: Battaglia; etnomusicolo- Bardonecchia (TO), 19/7-2/8/2011. 13/8). Info: chigiana.it (iscr. entro 31/8). Conservatorio della rano. Info: teatrodellamemoria.org gia, forme semiclassiche: Cassio; storia Accademia di Musica di Pinerolo, Musica Sion (Svizzera), 14/7-15/8/2011 (iscr. Svizzera Italiana, Master di studi avanzati Sedi varie, aprile 2011. Ladybird della musica indiana: Colle; teoria della d’Estate. Pianoforte: Cappello, De Maria, entro 15/5). Académie de musique Tibor in musica contemporanea, esecuzione e in- Project, Masterclass per il corso diploma musica occidentale: Antonini; sitar, guida Krpan, Lucchesini, Richaud, Scala. Info: Varga, Masterclasses. Pianoforte: Pagano, terpretazione. Docenti: Castellani, Caroli, di Scott Henderson sulla musica come all’ascolto: Schiraldi; indologia: Rossella; 0121321040, accademiadimusica.it Cassard, Matthews, Scherbakov. Info: Cassone, Waters. Info: conservatorio.ch linguaggio, le note come parole, il perio- danza bharatanatyam: Sala Grau; tabla, Biella, A.A. 2011. Accademia Perosi, amsion.ch Luino (VA), 1°-3/7/2011 (iscr. entro do come melodia. Sedi del Corso: Roma musica d’insieme: Sanesi; bansuri: Squil- Corsi triennali, pianoforte: Cominati. Torino, 8-10/4/2011. Associazione 20/5). Associazione Italiana Jaques-Dal- (17/4), Forlì (18-20/4), Brescia (21/4), Cu- lari. Info: 0444507551, consvi.org Corsi speciali, pianoforte e musica da Mozart Italia di Torino, Masterclass sui camera: Bogino, Urabe. Perositalent, concerti per pianoforte e orchestra di Corso preaccademico, pianoforte: Co- W.A. Mozart. Docente: Marcello Abbado. minati, Bogino. Info: 01529040, acca Info: 3932229000 demiaperosi.org audizioni e ricerche di personale Cutigliano (PT), giugno-luglio 2011. VARI Scuola Musicale Scarlatti, Campus musi- cali estivi. Pianoforte: Perugi (27/6-1°/7), Nesti (30/6-3/7); pianoforte, musica da Alessandria, 12-13/4/2011. Con- CANTO determinato per le stagioni 2010/2011 flauto di fila (1 posto); secondo flauto con camera con pianoforte, pianoforte pro- servatorio Vivaldi, “Scuola d’ascolto, e 2011/2012 o per singole produzioni. obbligo dell’ottavino (1 posto); primo pedeutico: Spizzichino (6-10/7). Info: scuola in ascolto”, Giornate di studio Info: Teatro alla Scala, 0288793335, tea oboe con obbligo di fila (1 posto); oboe di musicatemporis.it sulla didattica dell’ascolto nella Scuola 9/4/2011. Audizioni per i ruoli di troallascala.org fila (1 posto); controfagotto con obbligo Firenze, 13-17/4/2011. Amici del- primaria. Docenti: Chiesa, Colombo, Rigoletto, Gilda, Duca di Mantova, Spa- del fagotto di fila (1 posto); primo corno la Musica Firenze, Masterclasses. Bertolone, Deriu, Malagarriga, Fac- rafucile, Maddalena in Rigoletto. Info: VARIE con obbligo di fila e tuba wagneriana (1 Pianoforte e fortepiano: Fiuzzi. Info: ci, Neulichedl, Caputo, Delfrati, La Pergine Spettacolo Aperto, 0461530179, posto); corno di fila con obbligo di tuba 055608420 Face, Pagannone, Basevi, Di Menza, perginepsa.it wagneriana (1 posto); prima tromba con Fondi (LT), 13-17/4/2011. Infondi Giacometti, Lipeti, Valentino. Info: 18/4 e 26/5/2011. Audizioni del- aprile 2011. Audizioni della Nuova obbligo di fila (1 posto); primo trombone Musica, Masterclasses. Pianoforte: Pros- 0131051500, conservatoriovivaldi.it l’Opéra de Nice per un soprano primo Orchestra Alessandro Scarlatti di Napoli con obbligo di fila (1 posto); basso tuba seda. Info: infondimusica.it Assisi (PG), 10-23/7/2011. Pro Ci- (18/4) e un tenore primo (26/5). Chiu- per strumentisti (archi, legni, ottoni) e con obbligo di tuba contrabbassa in Si Gubbio (PG), luglio-agosto 2011. Cor- vitate Cristiana, Corso quadriennale di sura iscrizioni 15 giorni prima della data voci. Info: Nuova Orchestra Alessandro bemolle o in Do e di cimbasso (1 posto); si del Gubbio Summer Festival. Pianofor- musicoterapia. Info: 075812288, musico delle audizioni. Info: Opéra de Nice, Scarlatti, 081410175, nuovaorchestra timpani (2 posti); percussioni con obbligo te: Marvulli (20-25/7), Lucchesini (1°-3/8); terapiassisi.it 0033492174039/38/62, opera-nice.org scarlatti.it di xilofono, vibrafono, marimba e simi- corso speciale di pianoforte e musica da Bardonecchia (TO), 19/7-2/8/2011. maggio-luglio 2011. Concorso inter- li e di tutti gli strumenti a percussione camera per bambini e ragazzi: Cannavale Accademia di Musica di Pinerolo, Musica nazionale della Fondazione Teatro alla a suono determinato (esclusi timpani e (20-26/7). Info: gubbiosummerfestival.it d’Estate. Storia della musica: Pugliaro. In- DANZA Scala per i seguenti posti nell’orchestra gli strumenti a tastiera) e con obbligo di Lugano (Svizzera), 17-30/7/2011. fo: 0121321040, accademiadimusica.it del Teatro: violino di spalla (1 posto); con- strumenti a percussione a suono indeter- Ticino Musica, Masterclasses. Pianofor- Biella, A.A. 2011. Accademia Perosi, certino dei primi violini con obbligo di minato (2 posti). Info: Fondazione Teatro te: A. Gradow; pianoforte per accom- Corsi triennali. Liuteria: G.C. Arcieri, 10-11/4/2011. Selezioni del Teatro fila (1 posto); violini secondi con obbligo alla Scala, concorsi@fondazionelascala. pagnatori: Koella.Info: 0041919800972, C. Arcieri. Info: 01529040, accademia alla Scala per ballerini e ballerine di fila dei violini primi (2 posti); contrabbasso it, teatroallascala.org/it/tu-alla-scala/con ticinomusica.com perosi.org in vista di eventuali assunzioni a tempo di fila (1 posto); ottavino con obbligo del corsi-audizioni.html 03|10 CULTURE temi libri dischi

Armi rivoluzionarie Ogni rivoluzione, nella storia, ha avuto i suoi cori e i suoi rulli di tamburi, dagli inni giacobini alle canzoni di Joan Baez: nel mondo MARK LEVINE arabo travolto dalla voglia di democrazia le speranze e la rabbia le hanno cantate Gli antichi israeliti avevano giovani come l’egiziano trombe e arpe. I rivoluzionari Ramy Essam, o i rapper tunisini... francesi i loro inni repubblica- ni. Il movimento americano per i diritti civili e contro la guerra aveva Bob Dylan, Joan Baez e Il rapper tunisino Mehdi R2M Jimi Hendrix. E le rivoluzioni che scuotono il mondo arabo oggi? Quali sono le loro produttore, Anton Pukshansky. Insieme abbiamo creato ispirazioni musicali? Naturalmente ogni generazione ha un drum hip hop e una linea di basso sulla traccia live, il suo pantheon di eroi sonici, ma per i giovani che sono e io mi sono messo a perlustrare internet per trovare in- considerati da molti – e con buone ragioni – la forza formazioni su come contattare Ramy. Dopo un ascolto motrice delle rivoluzioni del mondo arabo, è molto più più attento dell’introduzione del video ho capito come probabile che questi siano più i Rage Against the Ma- si chiamava, e dopo molte ricerche usando diversi spel- chine, o i System of a Down, che non Fairouz o, addirit- ling del nome in inglese, ho trovato quella che sembrava tura, Oum Kalthoum. La rivoluzione stessa ha prodotto essere la sua fan page su Facebook. Pochi clic, e sono una nuova generazione di guerrieri del suono: chi ha arrivato alla pagina Facebook del suo produttore, Taher sfi dato violenza e intimidazione per scendere in piazza Saleh, che a differenza di quella di Ramy poteva rice- ad esibirsi durante le proteste. Fra questi, naturalmen- vere messaggi. L’ho subito contattato, sperando che ri- te, ci sono gruppi dei generi più disparati, dalla musica spondesse prima del mio arrivo in Egitto. La prima volta egiziana più tradizionale alla world music più eclettica. che ho ascoltato la canzone aveva 314 hits, quando ho Ma nessuno simboleggia la rabbia e la speranza della incontrato Ramy mi ha detto che aveva già sorpassato rivoluzione meglio di Ramy Essam. Ventisei anni, ori- il mezzo milione. ginario di Mansoura, nel delta del Nilo, Essam non era Negli ultimi dieci anni passati a viaggiare per il mon- molto noto prima della rivoluzione, ma si è trasformato do islamico, a studiare le varie scene musicali e a lavora- in uno degli astri nascenti della musica egiziana: «Ho re con alcuni dei migliori artisti che abbia mai avuto la visto le immagini di quello che stava succedendo in fortuna di incontrare, lo slogan di Fela Kuti, la leggenda Piazza Tahrir, e ho sentito che dovevo esserci, per aiu- dell’afrobeat nigeriano, “Music is the weapon of the future” tare in qualunque modo mi fosse possibile», mi spiega per me è diventato una specie di mantra. E se la musica Ramy un giorno, mentre camminiamo per l’affollatissi- è un’arma, le lotte politiche in cui artisti come Kuti si ma Piazza. Quando ci siamo incontrati la prima volta, sono impegnati sono molto simili a delle guerre, in cui viveva qui da almeno due settimane, in una tenda. Ave- proprio gli artisti sono stati fra le vittime più rilevanti. vo sentito parlare di lui soltanto qualche giorno prima, Per questa ragione penso che Freemuse, l’associazione quando, mentre mi preparavo a partire per il Cairo, su no profi t che aiuta musicisti vittime di censura e repres- YouTube sono capitato sul video di un suo concerto a sione, nel quadro della lotta globale per i diritti umani tarda notte in Piazza, in cui cantava “Irhal” (“vattene”). in tutti i suoi aspetti, sia importante quanto Amnesty Era incomprensibile: la luce troppo fi oca per riconoscere International o Human Rights Watch. Se noi musicisti qualcosa se non un’immagine sgranata del palco, troppo scura per vedere Ramy. Ma la musica era così potente » che l’ho immediatamente scaricata e mandata al mio SEGUE A PAGINA 32 32 CULTURE | WORLD n.280, aprile 2011

EGITTO

munque non mi sarei mai aspettato un inno così potente. » Ramy Essam SEGUE DA PAGINA 31 “Irhal” era così intenso, anche cantato solo con la chitarra acustica, da far venir giù la Piazza. Quando gli ho chie- siamo “all one tribe”, una sola tribù, allora dobbiamo sto lumi sulla differenza fra “Irhal” e la musica che nor- fare molto di più per proteggere i nostri compagni. malmente suona, mi ha spiegato: «In effetti amo il metal, Fortunatamente Ramy non aveva bisogno del mio band come Limp Bizkit o Slipknot. Ma faccio questo tipo aiuto, nonostante avesse sviluppato un atteggiamento di musica per raggiungere un pubblico più ampio». apertamente politico in tempo utile – appena un paio di La rivoluzione, comunque, ha permesso a Ramy di settimane prima – per fi nire in carcere, o peggio. L’Egitto uscire dal suo guscio, il che probabilmente è stato un sotto Mubarak era una società estremamente autoritaria, bene tanto per la sua anima quanto per le orecchie della in cui era molto pericoloso sfi dare il regime attraverso gente in Piazza, per la quale si è esibito più volte al gior- l’arte. Per questa ragione buona parte dei giovani artisti no, praticamente tutti i giorni dal suo arrivo. Con solo esercitava la sua critica in modo “criptato”, lasciando che una chitarra acustica, e con la voce ogni giorno più rauca, fosse il medium in sé – come l’heavy metal o l’hip hop, può aver cominciato sperando di essere John Cougar, ma voluzioni arabe, e nel celebrarlo, è che i musicisti dietro generi che hanno una lunga tradizione politica – a costi- è diventato Bob Dylan. E come Dylan appena prima del questa musica nel diventare le voci delle loro rivoluzioni tuire il messaggio, senza dover attaccare direttamente il suo periodo elettrico, Ramy dice che se la rivoluzione si prendono dei rischi incredibili. Appena dieci anni fa, “faraone”. Questi generi però occupano un ruolo piutto- avrà successo spera che il metal possa essere accettato per esempio, essere metallari in Egitto o in qualunque al- sto marginale nella cultura mainstream egiziana, e Ramy a suffi cienza per poter portare la sua musica verso una tro Paese del mondo arabo poteva portarti alla prigione, o vuole chiaramente diventare quello di cui ha l’aspetto direzione più hard. a una condanna a morte come adoratore di Satana. e il carisma, una rockstar: mi pare tuttavia che fi no allo È diffi cile spiegare quanto forti siano le performance di La rivoluzione politica di cui siamo testimoni oggi, scoppio della rivoluzione non avesse trovato ancora la sua Ramy, in particolare quelle a tarda notte, con solo qualche per molti versi segue a ruota un importante cambiamen- voce. In cuor suo era un rocker, forse addirittura un metal- dozzina, forse un centinaio, di persone ancora in Piaz- to nelle attitudini culturali verso la cosiddetta musica laro (o metallien, come si chiamano nello slang egiziano), za, alla ricerca di una scarica di adrenalina e di speranza, “occidentale”, e in particolar modo verso generi come ma per guadagnarsi un’audience sentiva di dover fare una mentre l’incertezza del futuro e la possibilità di un immi- hip hop e metal. Non si può comprendere come metal- musica rock più soft e commerciale, vicina al mainstream nente attacco da parte dei picchiatori del governo (se non lari e Fratelli Musulmani possano marciare insieme nelle egiziano. La sua musica era bella, ma non faceva per me, e dei carri armati) incombe nell’oscurità. So che quella egi- stesse proteste, e addirittura lavorare insieme, se non si se l’avessi ascoltata prima non l’avrei approfondita, o co- ziana è stata soprannominata la “Facebook revolution”, e comprendono i rischi che i giovani membri di entrambi che è stato scritto che i social media come Twitter hanno i movimenti hanno corso per aprire, negli ultimi cinque- giocato un ruolo cruciale nel rovesciamento di Mubarak. dieci anni, spazi maggiori per loro stessi. Anche in Egitto Ma, da Piazza Tahrir, posso dirlo: i più importanti mezzi e Tunisia, dove i leader hanno capitolato, rimangono più di comunicazione sono stati il tamburo – o piuttosto il o meno al loro posto sistemi autoritari che possono col- Premio Internazionale di Musica daf e la darbouka – e la poesia, tanto gli innumerevoli pire le voci di dissenso e critica in ogni momento. Anche “SUONI NEL POLLINO” cori scanditi dai manifestanti quanto i testi delle canzoni se la democrazia fi orisce, le regole dei sistemi maggiori- che molti artisti sono venuti a cantare in Piazza. Quello tari possono facilmente censurare voci ritenute contrarie Cosenza-Italia che ha reso “Irhal” così memorabile è esattamente il fatto alla religione o alla moralità conservatrice. E se le rivolu- che Ramy ha preso i migliori slogan e li ha trasformati zioni falliscono, gli artisti saranno presumibilmente fra 30/31 maggio/1 Giugno 2011 nel testo della canzone. Questo non ci deve sorprende- le prime vittime di qualunque dittatura emerga. Se tutti re: Facebook, Twitter, Myspace e altri social media, siti ci godiamo le storie di come la musica è diventata una scadenza iscrizioni 30 Aprile 2011 e piattaforme sono in defi nitiva «usati per lo più per la potente arma nelle lotte per la libertà in tutto il mondo pubblicità», mi ha spiegato Hossam el-Hamalawy, uno arabo, teniamo quindi però a mente che la situazione dei più importanti blogger egiziani, e fra i maggiori orga- può volgere al peggio in un attimo, e che è dovere di nizzatori durante le proteste in Piazza. La sua mimica nel noi tutti spalleggiare gli artisti che rischiano così tanto www.accademiadellearti.org dirlo suggeriva che fosse già scocciato che così tante per- esponendosi in prima fi la. E garantire che se saranno ri- sone ritenessero che la rivoluzione non sarebbe mai capi- dotti al silenzio, noi leveremo le nostre voci quanto loro tata senza Facebook. Piuttosto è stato – spiega guardando hanno levato le proprie per conquistare la libertà per sé il mare di persone intorno a lui, mentre siamo in piedi in e per tutta la gente per cui hanno rischiato così tanto. mezzo alla Piazza – proprio il radunarsi di migliaia di per- traduzione di Jacopo Tomatis sone, giorno dopo giorno, per settimane, tutti scandendo le stesse richieste, in armonia con i tamburi a dare tempo A conferma che la “profezia” di Mark LeVine era tutt’altro e ritmo sotto le voci, a far cadere il Faraone. La musica è che ingiustifi cata, il 9 marzo un gruppo di civili armati spalleg- quasi letteralmente il battito cardiaco della rivoluzione in giato dall’esercito ha attaccato il sit-in di Piazza Tahrir. Ramy Piazza Tahrir. Camminando intorno alla Piazza, si incon- Essam è stato sequestrato, brutalmente preso a pugni e calci e tra ogni venti metri o poco più un altro gruppo di persone ferito con uno storditore elettrico. Lui stesso ha raccontato que- che canta e suona i tamburi, o si passa vicino a un altro sta vicenda sul suo profi lo Facebook (pubblicando anche foto palco con qualcuno che conduce la preghiera, o offre poe- delle ferite) e attraverso un video su YouTube, ora rimosso. sia, o semplicemente tiene un discorso ammaliante (sem- bra che tutti abbiano improvvisamente ricevuto il dono di un’abilità oratoria quale quella di Martin Luther King, o forse – più calzante – di Nasser). La musica è quello che mantiene in movimento, ora dopo ora, quello che forni- sce il ritmo con cui leggere le migliaia di poster, fumetti Fuori l’autore e altri documenti artistici o politici che ricoprono presso- ché ogni centimetro quadrato della Piazza. ra i nomi più importanti Come Andy Morgan ha splendidamente mostrato nel Fdella nuova generazione di suo articolo “From Fear to Fury” sull’”Observer” (www. studiosi del mondo islamico, guardian.co.uk/music/2011/feb/27/egypt-tunisia-music- Mark LeVine insegna Storia protests?), la musica è una parte essenziale delle rivolu- mediorientale alla University of zioni che scoppiano in tutti i Paesi del mondo arabo, dalla California di Irvine. Chitarrista Tunisia al Bahrein. In Libia il popolo torna al vecchio inno apprezzato (ha suonato, fra gli nazionale, che Gheddafi aveva sostituito con una marcia altri, con Mick Jagger, Chuck egiziana. In Palestina è invece l’hip hop più che il rock la D, Michael Franti, Dr. John e voce dei giovani attivisti. Come in Tunisia, dove i rapper con numerosi artisti world), si è dedicato fra le altre hanno passato l’ultimo decennio a scrivere trancianti criti- cose al ruolo del rock e del metal nel mondo islamico che in rima della loro società, servendosi dei beats e delle contemporaneo. In italiano si può leggere il suo tecniche di produzione più innovative per fornire un con- saggio Rock the Casbah! I giovani musulmani e la testo politico-estetico alla potenza delle loro parole. Quel- cultura pop occidentale (Isbn). lo che è cruciale nel progressivo prendere atto da parte della gente del ruolo fondamentale della musica nelle ri- CULTURE | WORLD 33

TUNISIA «Il rap è la voce del popolo»

L’hip hop tunisino (con i rapper El General, Balti, Wajdi Mascott, Mehdi R2M e Psycho M) per il cambiamento

HANENE ZBISS

el pomeriggio di venerdì portatile: la qualità sonora lasciava a un’ampia diffusione in Internet, con Hamada Ben Amor, 25 febbraio, alcuni dei più desiderare ma Mehdi ha voluto man- un successo clamoroso fra i giovani. alias El Général Nimportanti rapper tunisini tenerla anche come testimonianza di Il suo modo di esprimersi senza peli - El General, Balti, Wajdi Mascott, un momento storico della sua vita e sulla lingua gli è valso invece un arre- Mehdi R2M e Psycho M - si sono di quella del Paese. sto e la prigione. Adesso El Général riuniti nello studio di uno di loro a La Tre giorni dopo il 14 gennaio, si compiace dell’emancipazione del- Soukra, una città della banlieue nord Mohamed Ali Ben Jemaâ ha fatto la Tunisia dalla dittatura e conta di di Tunisi, per preparare un grande uscire la sua canzone “Fhimtkom” proseguire sulla strada del rap. evento: una commedia musicale (“Vi ho capito”), che allude all’ultimo Come è cominciata la tua storia sulla rivoluzione, basata essenzial- discorso, alla De Gaulle, pronunciato col rap ? mente sul rap. L’idea è che ciascuno prima di lasciare il potere da Ben Ali, «Ho cominciato molto giovane. provi a raccontare alla sua maniera la con tanto di imitazione della voce di Ero appassionato di rap e ho comin- Rivoluzione, esprimendo la propria quest’ultimo. L’idea gli frullava per la ciato a cantare dei testi che avevo visione del futuro della Tunisia. testa dall’11 gennaio, dopo la violen- scritto io stesso. Nel 2008 ho deciso di Con la rivoluzione dei gelsomini ta repressione della manifestazione impegnarmi politicamente, una scelta è fi orita la primavera del rap tunisi- pacifi ca contro il regime di un grup- molto rischiosa sotto Ben Ali, ma per «Ho messo in circolazione la can- «Continuerò a fare rap. È vero che no, che ha provato la sua capacità di po di artisti. Con la canzone voleva me il rap è una lotta che comporta dei zone qualche giorno dopo la morte di il dittatore se ne è andato, ma la lot- tradurre i sentimenti di un popolo, in denunciare la violenza del sistema, la rischi. Avevo ricevuto degli avverti- Mohamed Bouazizi (il giovane che si ta non è fi nita. Bisogna continuare a particolare dei giovani, e di accompa- censura e la dittatura: «L’ho registrata menti da parte delle autorità, che mi è immolato col fuoco e il cui gesto è vigilare e a denunciare gli abusi. At- gnare la loro rivolta. Per molto tempo durante il coprifuoco, di notte». consigliavano di cambiare direzione: stato all’origine della sollevazione), e tualmente sto preparando una nuova considerati dei marginali e dei clo- Wajdi Mascott ha anche lui realiz- dopo una lunga rifl essione, decisi di ha avuto un grande successo su Face- canzone, sulle rivoluzioni in Tunisia, chard («Ci vedevano come dei nulla- zato due canzoni in condizioni dif- continuare per la mia strada». book. Allora mi hanno preso e tenuto Egitto, Libia, Palestina e Algeria». facenti il cui solo scopo era di incitare fi cili, “Besm Echaâb” (“In nome del Quando hai pubblicato “Rayes le- dentro per tre giorni. La polizia vole- Cosa pensi di tutti questi rapper la gente alla violenza» assicura Wajdi popolo”) e “Thaourat Châab” (“Ri- bled” (“Il Presidente”) che reazione va sapere se c’era qualcuno dietro di che all’improvviso sono saltati fuori Mascott), i rapper sono oggi trattati voluzione del popolo”). «Registravo ti aspettavi da parte delle autorità ? me o se appartenevo ad un partito con delle canzoni sulla Rivoluzione? come degli eroi nazionali, con relati- durante la giornata, e la sera parteci- «Immaginavo che sarei stato ar- dell’opposizione. Quando le autorità Non è opportunismo? vo interessamento nei loro confronti pavo al comitato di vigilanza del mio restato dalla polizia. Le parole erano si sono convinte che agivo da solo mi «Sì. Tutto quello che posso dire dei media, delle società di produzione quartiere, per garantire la sicurezza forti e dirette. Avevo condensato in hanno rilasciato». loro è: prima dove eravate? Perchè e anche dei politici. «Da veri socio- degli abitanti fronteggiando le incur- una canzone di quattro minuti quel- Secondo te che ruolo ha avuto il erano così pochi i rapper che si sono logi, abbiamo saputo mettere il dito sioni delle milizie di Ben Ali». lo che tutto un popolo aveva provato rap nella Rivoluzione ? dati da fare durante la Rivoluzione?» sulla piaga, evocando problemi come «Siamo coscienti della nostra re- nel corso di ventitré anni di regno di «Il rap ha contribuito a rafforza- Non pensi che sia venuto il mo- la disoccupazione, l’ingiustizia, la sponsabilità nei confronti dei giova- Ben Ali. Per l’ex presidente era una re la presa di coscienza da parte del mento di riconoscere uffi cialmente censura, la dittatura, la corruzione, la ni che sono molto infl uenzati dalle sfi da: per di più ho fatto uscire la popolo tunisino della necessità di ri- il rap tunisino ? povertà...» sottolinea ancora Wajdi. nostre canzoni e faremo attenzione canzone il 7 novembre (festa dell’ar- bellarsi. Ha attirato l’attenzione sulla «Non smetto di ripeterlo in tutti i Questa prima ondata ha messo a non trasmettere loro delle idee fal- rivo di Ben Ali al potere nel 1987). La gravità della situazione in cui versava dibattiti televisivi a cui sono invita- coraggio ad altri rapper, che hanno se», afferma Wajdi. reazione delle autorità non si è fat- il paese. I giovani ascoltavano molto to. Mi piacerebbe anche un sindaca- cominciato a loro volta a fare can- ta attendere: hanno bloccato la mia le canzoni su Facebook. Il rap per me to dei rapper per difendere i loro di- zoni sulla Rivoluzione. Mehdi R2M, La parola al Generale pagina fan su Facebook, mi hanno è la voce del popolo, perchè esprime ritti. Spero anche che si possa creare specialista anche di R’n’B e reggae, si «Il rap è la voce del popolo»: Hama- messo sotto ascolto e mi hanno an- le preoccupazioni del cittadino nor- un canale televisivo specializzato nel apprestava a registrare una canzone da Ben Amor, alias El Général, ven- gariato in tutti i modi. Però non sono male con delle parole accessibili, pre- rap tunisino, un po’ come ne esisto- intitolata “Liberté” quando ha appre- tiquattro anni, è diventato uno dei stato arrestato». se dalla lingua parlata: di qui la sua no in Occidente». so della fuga di Ben Ali, e nell’impos- simboli della rivoluzione tunisina Invece sei stato arrestato all’usci- forza». traduzione di Marcello Lorrai sibilità di trovare uno studio di inci- grazie a due canzoni, “Rayes lebled” ta di “Tounes Bledna” durante la ri- Adesso, dopo la Rivoluzione, sione, ha dovuto ripiegare sul suo pc e “Tounes Bledna”, che hanno avuto voluzione... cosa pensi di fare ?

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ABU DHABI iPhone ovation per l’Orchestra Rai

Nella città del petrolio, dei grattacieli, del Ferrari Park, della Gran Moschea Sceicco Zayed la terza edizione di Abu Dhabi Classics

SUSANNA FRANCHI

l nuovo modo per testimoniare di marzo, proponendo gli spettacoli che un concerto ha avuto suc- all’aperto nella spianata del Forte Al Icesso non è solo la standing ova- Jahili. La stagione di Abu Dhabi Clas- tion: è la standing ovation con iPho- sics è nata nel 2008 e il debutto è sta- ne. Con l’apparecchio tenuto sopra to affi dato all’Orchestra di Bayreuth la testa per fotografare, o fi lmare, diretta da Thielemann, in quella orchestra e solista che ricevono l’ap- prima stagione ospitammo anche la plauso. Sono fi niti così i due concerti Bartoli, da allora si svolge ogni anno dell’Orchestra Sinfonica Nazionale da ottobre a maggio proponendo cir- della Rai negli Emirati Arabi Uniti, ca due concerti al mese». all’ Auditorium dell’Emirates Palace Come vengono fatte le scelte di ad Abu Dhabi (1.100 posti tutti esau- programmazione? riti, sul podio il direttore principale «La prima responsabilità di entram- Juraj Valčuha e solista Yo-Yo Ma) e be le rassegne è presentare la gran- all’aperto nella suggestiva spiana- de musica classica romantica nella ta del Forte Al Jahili a Al Ain (diri- migliore interpretazione possibile. geva Valčuha, al pianoforte Evgeni È molto semplice: come ci sono dei Bozhanov). Dopo il Concertgebouw quadri che bisogna aver visto, come con Gatti, i Berliner Philharmoniker ci sono dei libri che bisogna aver let- con Rattle e la Staatskapelle di Berli- to, ci sono dei brani musicali che bi- no con Barenboim, l’Osn Rai è stata sogna aver ascoltato! La situazione è ospite il 3 e 4 marzo di Abu Dhabi molto chiara: se decido di program- Classics e dell’Al Ain Classics Festi- mare la Quinta sinfonia di Mahler val. cerco di avere il Concertgebouw di Amsterdam, se scelgo una sinfonia L’Isola della Felicità di Beethoven chiamo i Wiener Phi- Al Ain (Emirati Arabi Uniti) : l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai suona al Forte di Al Jahili Ma com’è successo che nella città lharmoniker, quando vedo giovani del petrolio, dei grattacieli, del Ferra- talenti spettacolari, giovani direttori ri Park, della Gran Moschea Sceicco d’orchestra dei quali tra dieci anni edizione hanno partecipato circa de sinceramente: «Io a quattro anni Zayed (inaugurata nel 2007, vanta il parlerà il mondo intero, li invito a 6.000 persone, molte delle quali non volevo suonare il contrabbasso, ma Il deserto e i datteri record del lampadario e del tappeto lavorare con noi. Seguiamo solo due avevano mai ascoltato una sinfonia! ero troppo piccolo e mi diedero un Il Forte di Al Jahili sembra la location più grandi del mondo), siano arrivati criteri: repertorio e qualità». È stata una cosa bella perché hanno violoncello». Perché guardava sem- ideale per un remake di Beau Geste grandi orchestre e solisti di musica fatto movimento e hanno scoperto pre a sinistra e si girava verso l’or- (il fi lm del 1939 con Gary Cooper classica? Quale pubblico? Beethoven!». chestra, gli chiede un ragazzino con arruolato nella Legione Straniera): «Tutto è iniziato nel 2007 quando Come è composto il pubblico dei vo- All’Emirates Palace, albergo da la polo colorata. «Bella domanda! venne fatto costruire nel 1891 dallo il governo di Abu Dhabi ha annun- stri concerti: gente del luogo, turisti, sette stelle che ospita anche alcu- Era la prima volta che incontravo sceicco Zayed I, qui tra mura e torret- ciato i suoi progetti per la Saadiyat neofi ti, appassionati? ni uffi ci del Governo e un bizzarro l’Orchestra Sinfonica Nazionale te il canto del muezzin si mescola al Island, l’Isola della Felicità, che sarà «È un melange, diciamo che l’80% è bancomat che distribuisce monete della Rai, abbiamo poco tempo per check sound dell’orchestra, durante sede di importanti complessi cultu- composto da appassionati. Per esem- d’oro (bisogna pagare in contanti, provare, ed è fondamentale guar- il concerto due mega schermi al lato rali: il Louvre, il Guggenheim, un pio in questo week end ad Al Ain minimo 100, massimo 5.000 euro) dare gli altri quando suonano, gli del palco rimandano in diretta i volti Performing Art Center - risponde che inizia con l’Orchestra Sinfonica si può ascoltare un trio composto da occhi hanno un potere fantastico, si dei musicisti. E al termine del concer- Till Janczukowicz, direttore esecuti- Nazionale della Rai abbiamo 50 tu- darabouka (tamburo), qanun (cetra a può comunicare tantissimo, c’è an- to, mentre il pubblico cosmopolita vo di Abu Dhabi Classics -. Ho letto risti europei che sono venuti apposta pizzico) e oud (liuto) prima di entra- che un passaggio di energia: se uno sta ancora applaudendo e alcuni ca- questa notizia e ho preso dei contat- per questo concerto, per il recital di re nella sala dell’Auditorium. Lì pare- suona una bella frase, se il corno merieri offrono caffè al cardamomo ti con loro per proporre una stagione Yo-Yo Ma e per visitare Al Ain. Al ti e porte sono decorate con lamine suona una bella melodia io mi giro e datteri è già tempo di bilanci: musicale. Ho incontrato le persone concerto di Yo Yo Ma assisteranno d’oro, sotto il gigantesco stemma a guardarlo, e poi guardo le singole «È importantissimo partecipare giuste e mi hanno risposto: “Fino giovani delle scuole e delle Universi- con il falcone si svolge la prova ge- sezioni, i violoncelli, le viole, quan- a tournée come questa, dove siamo ad oggi abbiamo avuto una stagio- tà, il 20% sarà composto da giovani nerale con Yo-Yo Ma: è aperta ai 300 do fai musica insieme hai la stessa accanto alle più grandi orchestre del ne musicale organizzata da amatori, nati negli Emirati, e se pensiamo che studenti della Zayed University (ra- energia, a volte parli, interrompi, a mondo come Berliner, Concertge- questo è il momento giusto per il suo la media della popolazione del Paese gazze tra i 18 e i 21 anni che indos- volte basta uno sguardo». Si scher- bouw, New York Philharmonic - rac- progetto”. Così ci siamo incontrati, è composta solo dal 17% di nativi, savano Jilbab e Hijab, abito e velo misce quando un ragazzo gli chiede conta Juraj Valčuha- si vede il livello abbiamo sviluppato l’idea ed è nata qui abbiamo la media più alta di tut- nero) e dell’American Community cosa si prova ad essere il più grande più alto e noi dobbiamo fare lo stes- una stagione che va da ottobre a to il Paese! È un dato interessante School (ragazzi tra i 15 e 17 anni) violoncellista del mondo, spiega in sa cosa! È un momento fondamenta- maggio, con più eventi culturali ogni che rivela quanto questo Governo per il progetto Educational di Abu parole semplici i temi del concerto le per l’immagine dell’orchestra e per mese e nella quale gli artisti invitati voglia investire nel preparare le gio- Dhabi Classics. La maggior parte di di Dvořák. Poi è tempo di ritorna- i musicisti». partecipano anche a un programma vani generazioni che tra dieci, quindi loro non ha mai ascoltato un brano re a provare: si congeda compli- Ad aprile saranno ospiti di Abu educativo per i giovani studenti. anni reggeranno il Paese, per questo di musica classica e segue con at- mentandosi con Cesare Mazzonis Dhabi Classics l’Orchestra e il Coro Questa è l’idea che è piaciuta a un sentono la responsabilità di miglio- tenzione la toccante esecuzione del direttore artistico dell’Orchestra della Fenice con un programma di Governo che investe molto in cultura rare la vita culturale di Abu Dhabi». Concerto per violoncello di Dvořák. Rai («Wonderful musicians e great Opera For Kids e un gala con il Bar- e sente molto questa responsabilità Che cos’è la Beethoven Run? Alla fi ne della prova, si dichiarano conductor!») e con un chiaro invi- biere di Siviglia (28 e 29 aprile), il 7 per la crescita culturale delle giovani «È una maratona, una manifesta- entusiasti e circondano Yo -Yo Ma to ai ragazzi: «Studiate adesso che maggio la rassegna verrà conclusa generazioni». zione a scopo benefi co: grazie a un nel foyer. siete giovani, io sono vecchio, ho 55 dalla Bbc Concert Orchestra guidata Che diff erenza c’è tra la rassegna sistema di amplifi cazione sulla Cor- Il violoncellista è affabile e spi- anni. Ho iniziato a studiare a 4 anni, da Keith Lockhart per un concerto di Abu Dhabi e quella di Al Ain? niche, il famoso lungomare di Abu ritoso, racconta che chiama i suoi il concerto di Dvořák l’ho studiato “Da Braodway a Hollywood”. Nel «Il Festival di Al Ain è stato fondato Dhabi, viene diffusa una registrazio- violoncelli uno Petunia e uno Swee- la prima volta quando ne avevo 13, 2018 l’Isola della Felicità sarà termi- già nel 2001, quindi quella di que- ne della Quinta sinfonia di Beetho- tie Pie, che la sua pop star preferita mi ricordo tutto quello che ho stu- nata e negli Emirati Arabi Uniti ci st’anno è l’ undicesima edizione, è ven. Bisogna arrivare al traguardo è James Taylor e a un bambino di diato fi no a 21 anni, dopo diventa sarà sicuramente un pubblico nuovo: stato ideato da un gruppo di ama- prima che la sinfonia fi nisca, quindi 8 anni che gli chiede candidamente diffi cile, vi assicuro, bisogna studia- fedelissimo alla musica classica. teurs e si svolge nella prima metà circa 32 minuti di tempo. Alla prima perché suona il violoncello rispon- re duramente prima».

36 CULTURE | JAZZ n.280, aprile 2011

RADIO

Parlano Fosco d’Amelio e Rosaria Parretti, gli autori della popolare trasmissione di Rai Radio3, condotta da Stefano Bollani, David Riondino e Mirko Guerrini Chi c’è dietro

Firenze swing a Djembé? critto da d’Amelio e Parretti, Sancora una volta in ludico equilibrio tra vero e falso, Firenze Radio Swing nasce da un’idea di Alessandro Di Puccio NERI POLLASTRI (direttore dell’orchestra Les Italiens, di cui è allegato un l programma di Radio3 Il Dottor il copione - riprende Rosaria - rac- ciascuno sa perfettamente quale sia attraverso brani, caricature e riferi- cd) ed è tanto un documentato Djembé, con David Riondino, cogliendo idee nostre o di David, il proprio. Come negli standard…». menti continui alla musica. Anche omaggio a Firenze, alla radio IStefano Bollani e Mirko Guerri- Stefano e Mirko; poi mettiamo sul «O come nella commedia dell’ar- se il programma si è poi progressi- e al jazz nell’immediato ni, dopo 150 puntate è ormai un cult. tavolo un prodotto che loro usano te…» precisa la coautrice. O come vamente allargato ad altri fenomeni dopoguerra, quanto una Nello studio C della Rai di Firenze liberamente, come spunto di con- nelle orchestre di Ellington, dove culturali e sociali, come testimonia divertente fi ction letteraria. incontriamo gli autori, Fosco d’Ame- versazione. Vengono rispettati tema si scriveva per i singoli, lasciandoli il multiforme tormentone sulla con- L’intreccio di generi anima di lio e Rosaria Parretti, che assieme e struttura, ma tutto il resto viene però liberi di esprimersi. Ma qui c’è giura dei camionisti contro gli intel- vita i ricordi storici, attraverso avevano già giocato con l’ironia e la stravolto. Tuttavia, s’è creata subito anche l’ospite. «È una delle variabi- lettuali…». «Certo, perché la musica la storia di Otello Fantoni, cultura a Controradio Firenze. Ma un’intesa tale che, alla prima prova, li che rende bello il gioco - assicura è vasta, tocca un’infi nità di fenome- immaginario trombettista come nasce Il Dottor Djembé? il regista Riccardo Basile chiese da Rosaria -. Infatti le rare volte in cui ni. E proprio per questo - precisa dell’Orchestra Ritmi Moderni «Da due proposte radiofoniche quanto tempo lavorassimo assie- mancava, i conduttori erano spiaz- Fosco - l’ironia iconoclasta del pro- di Francesco Ferrari, invece alla Rai: una di Riondino e Bollani, me…». zati: c’è necessità di qualcuno che gramma tutto è fuorché distruttiva: autentica e che dall’armistizio per un programma assieme; l’altra Fa pensare a un lavoro molto partecipi al gioco, a cui sottoporre la fare a pezzi un genere musicale gio- al 1952 dette lustro a Radio nostra, per lavorare come “autori” - jazzistico: un canovaccio e un bel parodia per vedere l’effetto che fa». cando con i suoi “vezzi” non signifi - Firenze e fece ballare la città. risponde Rosaria -. Il caso volle che rapporto umano sono le basi per Umorismo e musica, dunque. Ma ca buttarlo dalla rupe Tarpea, è anzi E tra la parabola di Fantoni e le proposte si incrociassero e che improvvisare: «Non abbiamo mai che ruolo ha quest’ultima? «Intanto un affettuoso omaggio». quella del primo, spensierato l’allora direttore di Radio3, Sergio pensato il copione come un testo - prosegue Rosaria - i jazzisti han- Ma chi fa cosa, nella progettazio- jazz italiano c’è qualche Valzania, ci offrisse di realizzare la sacro - dice Rosaria -. Il gioco è sem- no un gran senso dell’umorismo. ne dei “contributi”? «Diffi cile dirlo nascosta affi nità. trasmissione, poi valorizzata dal- pre stato vedere come gli interpreti Poi ci sono i contributi del Dottor - sospira Rosaria -. Le idee nascono l’attuale direttore Marino Sinibaldi e reagissero alle sue sollecitazioni. Djembé…». Sì, ma i “contributi” per caso, poi ciascuno ne lavora un dalla curatrice Monica Nonno». Scriviamo per entrare in relazione hanno una faccia musicale e una so- pezzetto. Ecco, se dovessi proprio «L’intenzione era fare cultura in creativa con l’interprete, non perché cio-culturale: chi si occupa dell’una spiegare come funziona veramente modo non serioso, essere una sorta il testo venga recitato». «È perciò e chi dell’altra? «Il nostro apporto il processo creativo del programma, di parodia di Radio3 - continua Fosco importante offrire cose adatte alle - risponde Fosco - più che stretta- non saprei da che parte comincia- -. Noi abbiamo fatto leva sull’idea di diverse voci - aggiunge Fosco -. Da- mente musicale è autoriale: pensare re». «In realtà - conclude Fosco - è fi nzione, mettendo citazioni false in vid fa la parte del “serio”, che spiega il personaggio, defi nire chi prendere tutto molto naturale. Ma nessuno bocca a personaggi veri e viceversa, le cose; Stefano è il più allegro, solo in giro o che gioco musicale realiz- sa come funzioni… nessuno, tranne confondendo in mille modi vero e apparentemente ingenuo; Mirko, zare, costruire una storia che ruoti naturalmente il Dottor Djembé!» falso per far perdere l’orientamento che sembra defi lato ma è essenzia- attorno a un Leonard Congo o a un a ospiti e ascoltatori. Un modo ironi- le per gli equilibri, quello che fa le Pino Paoli. Ma la musica resta la co per mettere alla prova la cultura». precisazioni. Questi ruoli non sono base». «Si parte da un tema musica- «Io e Fosco scriviamo assieme mai stati esplicitamente defi niti, ma le» aggiunge Rosaria «e si prosegue CULTURE | JAZZ 37

TEATRI L’Apollo da Ella al rap

A New York fino al 1° maggio la mostra “Ain’t Nothing Like the Real Thing - How the Apollo Theater Shaped American Entertainment”, dedicata alla mitica sala di Harlem dove esordì nel 1934 la Fitzgerald

SILVANA PORCU

il 21 novembre del 1934. Una contributi letterari più signifi cativi ne alle barriere razziali. La musica, Settanta, come testimonia lo scat- imbarazzatissima Ella Fitzge- al movimento culturale della Har- grazie alle grandi voci del soul, del to che ritrae il presidente Nixon Èrald si è decisa a tentare la for- lem Renaissance. Dopo la morte di rhythm’n’blues e del pop, riuscì ad con James Brown, in una stretta di tuna come ballerina in un concorso Minsky, nel 1932, il proprietario del attraversare generazioni e colori di mano uffi ciale. per dilettanti, ma la paura è tanta e il New York Theater, Sidney Cohen, pelle. Dive irresistibili come Celia Purtroppo c’è un’altra crisi alle destino è dietro l’angolo. Anzi, è pro- e il manager Morris Sussman lo ri- Cruz, la grande regina della salsa, porte. Tra il 1976 e il 1978 l’Apollo prio lì davanti: ha le sembianze del levarono per trasformarlo. Nuovo e le Supremes sono celebrate con i chiude, c’è persino la probabilità presentatore della serata. È lui a sug- nome, 125th Street Apollo, e nuovi loro abiti di scena. che venga demolito. Nell’81 viene gerirle di cantare pur di non perdere show. Finita l’era degli spogliarelli, il Per capire il ruolo dell’Apollo dichiarata la bancarotta. Solo alla l’occasione di esibirsi. Il resto è storia palco si apre al varietà e al pubblico occorre però mettere a fuoco un al- fi ne degli anni Ottanta il teatro del jazz. Ella vince una delle prime di afroamericani. Così, con spettaco- tro elemento cruciale: una schiera ritroverà la sua dimensione, e con Amateur Night all’Apollo Theater di li offerti a 15 centesimi, il 1934 segna di artisti bianchi iniziò a conside- esso rifi orirà tutta Harlem. New York e la sua carriera inizia lì, un punto di svolta. Nasce la Amateur rare questo teatro come una tap- Dopo avere dato il via alle car- ad Harlem, con un premio di venti- Night, che in una delle prime serate pa obbligata. Elvis Presley, Buddy riere di Tina Turner, Herbie Han- cinque dollari. Da allora quel palco premia il debutto di Ella Fitzgerald, Holly, Mick Jagger e Janis Joplin cock, Smokey Robinson e Sly and ha trasformato decine di sconosciuti di cui in mostra si può ammirare sono saliti ad Harlem e si sono esi- the Family Stone, l’Apollo porterà in stelle della musica: Billie Holiday, uno dei grandi abiti da sera, esposto biti davanti a questa platea. Come in trionfo l’hip hop. Impossibile sa- Sarah Vaughan, Ben E. King, James insieme alla tromba di Louis Arm- è noto, la cultura afroamericana pere quanti nuovi artisti arriveran- Brown, i Jackson Five, Jimi Hendrix. strong e alle scarpe bianche di Cab dovrà combattere ancora molto, no in futuro. Ma è molto probabile L’elenco è lunghissimo. Calloway. dentro e fuori dai teatri. Potrà con- che qualcuno di loro passi attraver- Per ripercorrerlo il Museum of the Se qualche anno prima il pubblico tare però sulla forza fi sica e simbo- so una Amateur Night, magari con City of New York dedica una mo- affollava gli spettacoli di vaudeville lica di artisti che hanno incarnato il una provvidenziale crisi di panico stra a questa istituzione della musi- – testimoniati da un tubetto un po’ Black Power fra gli anni Sessanta e come in quella notte del 1934. ca afroamericana e al suo ruolo nel ammaccato di Stein’s Black Face, la mondo dell’intrattenimento. L’espo- crema usata per dipingersi il viso sizione “Ain’t Nothing Like the Real – fra gli anni Trenta e Quaranta è Thing - How the Apollo Theater la mania per il tip tap a infi ammare Shaped American Entertainment” gli spettatori. All’Apollo si fa nota- (aperta fi no al 1° maggio) ricostrui- re il duo Buck & Bubbles; uno dei sce generi, storie e personaggi i cui componenti, John W. Sublett, aveva nomi hanno segnato ogni angolo di inventato uno stile più percussivo, il questo edifi cio sulla 125ª Strada, fra Rhythm Tap, all’epoca una delle in- la Settima e l’Ottava Avenue. L’intero novazioni più importanti per la dan- percorso dimostra come l’evoluzione za. Sul fronte musicale, erano le star della cultura americana sia passata nere dello swing a illuminare le spe- anche da questo teatro. Inaugurato ranze degli afroamericani, mentre il da Jules Hurting e Harry Seamon nel New Deal cercava di tirare fuori gli 1914 come New Burlesque Theater, Stati Uniti dalla crisi. era riservato ai bianchi, e rimase tale Fra gli anni Cinquanta e i Sessan- anche quando passò nelle mani di ta gli impresari cavalcarono questo William Minsky, nel 1928. Risalgono successo: per superare il declino del- a questo periodo i biglietti d’ingres- lo swing incoraggiarono gli artisti so con disegni di donnine ammic- ad abbracciare nuovi generi e a con- canti esposti accanto alla copia della quistare gli studenti, i più propensi prima edizione di The New Negro di a comprare i 45 giri. In parte furono Alain Locke (datata 1925), uno dei i dischi a dare qualche primo spinto-

dal 2 maggio aperte le iscrizioni foto: M. Martinelli

www.slmc.it La mostra all’Apollo Theater 38 CULTURE | POP n.280, aprile 2011

ANNIVERSARI Quando il rock diventò dance

Intervista a Bobby Gillespie dei Primal Scream nel ventennale di Screamadelica

ANDREA POMINI

ì è cambiato tutto: all’im- dei suoi Primal Scream e album fra un momento esatto che lo simboleg- prezzati dai seguaci del genere. «Suo- l’atmosfera alla Rolling Stones semia- provviso passammo dal i più infl uenti di ogni tempo, Bobby gia: non il 23 settembre 1991, data di navamo rock’n’roll energetico - rac- custici e rilassati di fi ne anni Sessan- «Lsuonare per duecento/ Gillespie ricorda anzitutto questo, ed uscita di Screamadelica, ma un giorno conta Gillespie al telefono - ma allo ta o inizio Settanta. Sotto, spingeva trecento persone, al massimo cinque- è comprensibile. Ma a vent’anni di di marzo dell’anno precedente, quan- stesso tempo frequentavamo le sera- un break ritmico funk ed emergeva cento a Londra, a farlo per migliaia; distanza - e con un’edizione rimaste- do nei negozi inglesi si affacciò un do- te acid house. Eravamo tutti gasatissi- un’intenzione dance evidente nella dal vendere duemila copie di un di- rizzata ed espansa del disco edita da dici pollici intitolato Loaded. I Primal mi da quella scena e non andavamo struttura estesa del brano e nel suo sco a piazzarne ottocentomila; dal- poco - lo stralunato ragazzo di Gla- Scream erano dediti a un indie rock mai a vedere altri gruppi rock, pensa- sviluppo. Una “Sympathy for the l’andare in tour in piccole città della sgow rammenta bene anche le circo- dal sapore psichedelico e avevano al- vamo solo a ballare. E l’acid house era Devil” per la generazione dei rave, Gran Bretagna all’Europa, l’America, stanze che portarono a quel successo l’attivo una manciata di singoli e due un fenomeno davvero underground, un esplosivo incontro fra culture il Giappone... Fu incredibile!”. Dei così vasto e repentino. Come per album (Sonic Flower Groove del 1987 e con i suoi club, la sua musica, la sua simboleggiato dal dialogo rubato a I giorni di Screamadelica, capolavoro molti altri cambiamenti epocali, c’è Primal Scream del 1989) piuttosto ap- gente. L’energia della cultura giova- selvaggi di Roger Corman che apre le nile britannica in quel momento era danze: «Vogliamo essere liberi!», dice lì. Il rock era stato risucchiato dal Peter Fonda. «Vogliamo essere liberi mainstream, le cose che lo rende- di fare quello che vogliamo! E voglia- vano eccitante non esistevano più. mo sballare. E vogliamo divertirci! Ed Era diventato musica conservatrice è quello che faremo. Ci divertiremo. fatta da gente conservatrice, norma- Faremo festa!». E che festa... «“Loa- lizzato. Quando nacque, il rock era ded” diventò un grande successo nei musica per freaks fatta da freaks, roba club e ci furono così tante prenota- da outsider. L’acid house era così, era- zioni che appena fu in vendita entrò vamo io e te, e travestiti, gay, neri, dritto in classifi ca, superando le cen- irlandesi, italiani, criminali, hooligan, tocinquantamila copie. Eravamo in tv ogni genere di persone. Tutti insieme e alla radio, cambiò tutto, e ad agosto e tutti amici, grazie all’ecstasy. Quel- uscì “Come Together”, prodotto sem- la musica era eccezionale, nuova, pre da Andy». In quel caso la voce futuristica... Elettronica ma soulful. campionata era del reverendo Jesse Era fuorilegge, sotterranea, moderna, Jackson, dal fi lm concerto Wattstax, strana, emozionante, e le droghe era- su dieci minuti di pigra e avvolgente no buone. Era tutto fantastico». estasi soul house. «Anch’esso andò in Anello di congiunzione fra i Pri- classifi ca e vendette moltissimo. Con mal Scream e la nuova cultura ribelle lui registrammo anche “Don’t Fight che esplodeva intorno a loro fu Andy It, Feel It” e “Slip Inside This House”, Weatherall. «Era un dj di quel giro, fantastiche entrambe. Fra noi si creò venne a un nostro concerto e lo re- una relazione non solo lavorativa, censì benissimo su “New Musical diventammo grandi amici. E l’anno Express”. Andrew Innes (il chitarrista dopo, con altri produttori, registram- del gruppo) lo incontrò in un club e mo le restanti sei canzoni di quello gli propose di remixare “I’m Losing che sarebbe diventato Screamadeli- More Than I’ll Ever Have”, un pez- ca: il successo di “Loaded” e “Come zo dal nostro secondo album. Andy Together” ci aveva dato la sicurezza accettò, anche se non aveva mai la- necessaria per continuare su quella vorato prima in studio, e il remix strada e sperimentare». che ne venne fuori era intitolato Tutto questo senza però dimenti- “Loaded”. Roba fantastica: aveva le care il rock: oltre agli omaggi, espli- chitarre, il blues, gli Stones, il piano, citi o meno, alla band di Jagger e ma era arrangiato come un pezzo di- Richards, c’è persino una versione sco, con in più i fi ati, il suono Stax, quasi irriconoscibile di un brano dei il dub. Era perfetto». Un altro pezzo, 13th Floor Elevators, alfi eri della psi- di fatto: dell’originale restavano una chedelia anni Sessanta più acida e vi- parte della linea di basso, i solenni sionaria, “Slip Inside This House” ap- fi ati soul, la melodia di accompagna- punto. «Certo! Per me Screamadelica è mento al pianoforte e, soprattutto, un disco rock’n’roll, abbiamo sempre CULTURE | POP 39

avuto un’attitudine rock’n’roll, e non importa se dentro c’erano l’elettroni- Il restauro di una pietra miliare ca, la dance o il funk. Prendi “Higher Than the Sun”, ad esempio. Ha tutto: Primal Scream è psichedelica, futuristica, pop ma Screamadelica sperimentale. Suona come qualcosa SONY Block che non hai mai sentito prima. Avve- niristico rock psichedelico». Quanto i fronte a tale abbondanza pare strano, fu importante Weatherall per quel- Dma quelli che la memoria ha salvato l’evoluzione così radicale? «L’album come passaggi cruciali del primo ascolto non sarebbe esistito senza di lui, quel di Screamadelica, vent’anni fa, sono due tipo è un maledetto genio. Ci ha dato spiazzanti momenti di silenzio. Primo: i pochi Nota sicurezza in noi stessi e tantissime secondi che separano “Movin’ on up” e “Slip Inside This House”. L’album idee musicali e di arrangiamento. È si apre col migliore pezzo dei Rolling Stones non scritto dagli Stones, un cd da leggere quello che un grande produttore do- tripudio di cori gospel e struggimento da soul sudista. La svolta dance vrebbe fare con un artista: avere una annunciata dai singoli “Loaded” e “Come Together” pare rientrata in nome visione, e Weatherall ce l’aveva ec- di un grande rock senza tempo. E invece no: Gillespie e soci procedono come!». Altrettanto signifi cativa è la sottoponendo un brano minore dei leggendari texani 13th Floor Elevators a copertina dell’album, divenuta icona una pazzesca trasfi gurazione acid house. Secondo: gli istanti che separano quasi quanto la musica che avvolge la stessa “Slip Inside This House” da “Don’t Fight It, Feel It”. Non solo la e, l’anno scorso, immortalata addi- svolta c’è stata, ma indietro non si torna: sette minuti di pura euforia house rittura su un francobollo delle poste a stelle e strisce, col cantato da diva disco di Denise Johnson a menare britanniche. «Paul Cannell, l’autore, la danza. Nessun trauma, però: la progressione è armonica e del tutto dipinse un quadro per la copertina plausibile, la compenetrazione fra stili è altissima, il tuff o di testa nell’ignoto del dodici pollici di “Higher Than the e nel “qui e ora” da parte di quello che era - e sarebbe probabilmente Sun”, e la copertina di Screamadelica è rimasto - un gruppo indie rock come tanti altri è liberatorio. Nell’arco di un dettaglio estratto da lì, un po’ ma- un’ora sfi lano altri inni da pista da ballo (i singoli citati), sognanti escursioni nipolato e coi colori cambiati. Paul dub (le due versioni di “Higher Than the Sun”), rarefatti voli cosmici era un anarchico e penso che si diver- (“Inner Flight”), altri fl ash di Stones (la quieta e bucolica “Damaged”), tirebbe molto (è morto nel 2005) a ballate interstellari (“I’m Comin’ Down”, “Shine Like Stars”). A distanza di sapere che il suo lavoro è fi nito su un due decenni, passata la sorpresa e apprezzato il lavoro di rimasterizzazione francobollo con sopra l’ombra della compiuto dal gruppo insieme a (My Bloody Valentine), Regina». Screamadelica resta una pietra miliare del fare musica in sintonia col proprio tempo, recuperando il passato e immaginando il futuro. a.p.

MUSICA 2.0

mente in misura incommensurabile. I Radiohead ne erano ovviamente consapevoli, e naturalmente non è questo il Rami in rete punto. Ciò che conta è la sensibilità 2.0 che informa il loro modo di stare in scena. L’idea di coltivare ed espandere Condividere i Radiohead cioè la comunità che gravita intorno alla propria azione creativa e a suoi frutti, assecondandone l’attitudine spon- tanea alla condivisione, che del resto nessuna barriera ostativa è in grado di contenere. Un “sacrifi cio” – in termini di mancati introiti – compensato dall’adesione dei singoli alla comunità medesima e all’eventuale pruderie feticista di alcuni tra essi, ossia coloro i quali non hanno resistito alla tentazione di investire trentasei sterline (o trentanove, a seconda dei casi) nel pregiato packaging dell’imminente newspaper album (doppio vinile a dieci pollici, cd e codi- ce di download, con allegati fogli di giornale – appunto – e ben 625 “pezzettini d’arte”, il tutto impacchettato in un involucro biodegradabile). Da pochi giorni, infi ne, è in commercio la versione “convenzionale” del disco. Un’ar- Radiohead ormai fanno categoria a sé. E non solo in chitettura di marketing ultrasofi sticata, insomma, nella termini squisitamente stilistici. È la stessa percezione quale sembra che alla musica spetti un ruolo secondario, ogni cd € 15,00 Iche si ha della band oxfordiana a porla fuori canone. come dicevamo. Di che si tratta, a proposito? Dell’opera Tanto che – paradossalmente – persino la musica di cui più breve realizzata fi nora dal quintetto: otto canzoni in essa è artefi ce pare per certi versi sovrastata dal modello di trentasette minuti e qualche secondo. Divisa in due parti business concepito per diffonderla. Come se ora Yorke e nettamente distinte. La prima: più introversa e complessa soci esercitassero la loro vocazione sperimentale anzitutto (ritmi contratti, vaghe melopee e armonie astratte, a metà in chiave “mercantile”, immaginando modi di circolazione fra lo Yorke solista e le dichiarate infl uenze del dubstep di del proprio materiale adeguati all’incipiente era post-di- Burial e dell’hip hop d’avanguardia di Flying Lotus: esem- scografi ca. Dopo l’esperimento rivoluzionario compiuto plare l’iniziale “Bloom”). La seconda: malinconica e luna- in tutte quattro anni or sono con In Rainbows (download a prezzo re, dov’è più facile trovare il conforto di melodie cantabili fai-da-te, dunque spesso gratuito, e prodotto premium (“Codex” e “Give up the Ghost”). Costante la dialettica fra le librerie venduto esclusivamente online, col supporto tradizionale “organico” e “digitale”, come se il Re dei Rami del titolo relegato quasi a elemento di contorno), ecco adesso The (una quercia gigantesca nella foresta di Savernake, limitro- King of Limbs. Varia la modalità, non il senso dell’operazio- fa allo studio di registrazione) fosse dipinto in codice bi- ne. Poiché, è vero, questa volta il contenuto digitale ha un nario sullo schermo del laptop. È in quella terra di mezzo costo prefi ssato (da sette a undici sterline, a seconda del che si muovono i Radiohead, alludendo in apparenza a un protocollo di compressione, più o meno fedele), ma altret- imminente secondo atto nella conclusiva “Separator”: “Se tanto vero è che dal momento della “pubblicazione” – il pensi che sia fi nito/ti stai sbagliando”. Il gioco continua... anche su edt.it 18 febbraio - esso è stato duplicato e distribuito abusiva- Alberto Campo 40 CULTURE | CLASSICA n.280, aprile 2011

CAMERISTICA L’autunno di Brahms L’intensa interpretazione di Rossi e Bezziccheri delle Sonate per viola e pianoforte

Johannes Brahms Sonate op.12o per viola e pianoforte

vlaRossi, pf Bezziccheri Limen CDVD 003C003 (cd + dvd)

e due Sonate op. 120 per clarinetto e pianoforte che Johannes Brahms compose nel 1894 – quasi un Ltestamento: si tratta del suo terz’ultimo nume- ro d’opus – vengono spesso eseguite nella versione per viola che lo stesso compositore approntò su richiesta dell’amico Joseph Joachim. In effetti il timbro contral- tile dello strumento ad arco si presta magnifi camente ad enfatizzare tanto la fi erezza ombrosa della prima Sonata quanto la più amabile cantabilità della seconda; sì che i due capolavori godono anche in quest’altra veste di che non in quella di Bashmet e Mutian, che indulgono un una ricca discografi a. Non si possono non ricordare le po’ troppo al gusto per le oscillazioni metronomiche, ri- registrazioni storiche dei due massimi violisti del primo schiando di compromettere la coerenza strutturale del bra- Novecento: Lionel Tertis (la prima, incisa con Harriet no, mentre i nostri due strumentisti riescono nell’impresa di Cohen nel 1933, è disponibile su cd Biddulph, mentre la non allentare il tempo – la loro esecuzione dura suppergiù seconda, realizzata nel 1947 con il grande Solomon, è a quanto la maggior parte delle altre, attestandosi intorno ai tutt’oggi inedita) e William Primrose (le cui più antiche 5 minuti – senza apparire mai frettolosi. Ho invece qualche incisioni delle due Sonate, rispettivamente del 1946 con lieve riserva sulla loro resa del primo movimento della stessa William Kapell e del 1937 con Gerald Moore, sono state Sonata, il cui tono passionale appare come raffrenato: certo riedite dalla Pearl). Venendo ad anni meno lontani meri- è una scelta legittima considerando la posizione dell’opera tano un cenno le versioni di Pinchas Zukerman e Daniel nel corpus cameristico brahmsiano, ma si rimpiangono un Barenboim (Deutsche Grammophon, 1974) e di Nobuko po’ il piglio virile e lo scatto impagabile di Tertis, interprete Imai con Roger Vignoles (Chandos, 1987), mentre tra le probabilmente insuperato di quest’opera. (Il confronto, co- registrazioni più recenti spiccano quelle di Yuri Bashmet m’è ovvio, vale solo per la dimensione strettamente musi- con Mikhail Mutian (RCA, 1999) e di Bruno Giuranna cale dell’esecuzione: sul piano tecnico l’incisione di Tertis, con Derek Han (Verdi Records, 2005). A questa serie pre- nato nel 1876, è con i suoi fi tti portamenti – che proprio stigiosa si aggiunge ora una pubblicazione dell’etichetta Joachim, nel suo manuale di tecnica violinistica, raccoman- Limen, che presenta il dittico nell’esecuzione di Danilo dava di anteporre alla nascente moda del vibrato continuo Rossi – prima viola solista dell’Orchestra della Scala – e – un incantevole documento della prassi esecutiva a cavallo di un camerista esperto e sensibile come Stefano Bez- tra Otto e Novecento). Diverso il discorso per la Sonata n. 2 ziccheri. L’album doppio contiene sia la registrazione su in mi bemolle, nel cui tono sereno e cordiale i due interpreti si cd sia il video; in coda al dvd trova spazio anche una trovano del tutto a loro agio; e non c’è dubbio che il suono lunga, interessante intervista ai due interpreti, curata da luminosissimo di Rossi, quasi violinistico nel registro acuto, Virginio Sala. si attagli perfettamente al nobile lirismo del primo e terzo Rossi e Bezziccheri suonano insieme da oltre vent’anni, movimento. Quest’ultimo, un Andante con variazioni, è e hanno le due Sonate in repertorio sin dall’inizio della loro risolto con grande varietà di accenti e un gusto sottile per collaborazione: non fa meraviglia che ce ne propongano let- la differenziazione dei vari episodi, mentre altri esecutori ture di rara compiutezza. Grazie in parte anche alla ripresa (penso soprattutto a Nobuko Imai) preferiscono un tempo sonora ravvicinata, ma con ambientazione complessiva- più mosso e una sostanziale stabilità ritmica. Ma se perde mente assai buona, l’equilibrio tra i due strumenti risulta qualcosa in vigore, il movimento guadagna sul versante del esemplare (suonare con una viola, lo stesso Bezziccheri lo dialogo strumentale e dell’introspezione, senza dire che il fa notare, richiede da parte del pianista un’attenzione tutta passo pacato rende per contrasto più viva e trascinante la particolare, proprio in virtù del suo timbro scuro); le scelte breve coda in tempo Allegro che conclude la Sonata. di tempo sempre convincenti consentono ai due interpreti Stilando un bilancio, si può indicare come alternativa al di enunciare le ragioni della musica mantenendo saldo e cofanetto Limen il cd di Bashmet e Mutian, che propongo- compatto il discorso, ma anche di dispiegare il canto nelle no letture altamente personali, ricche di sfumature e scava- oasi liriche con tutta la partecipazione e l’espressività desi- te nei dettagli, talora però al prezzo di rendere poco chiaro derabili. L’intesa tra i due è tale che in molti momenti si ha il processo formale; le interpretazioni di Rossi e Bezziccheri quasi l’impressione che una sola mente presieda all’intera non corrono mai questo pericolo, e se in alcuni momenti esecuzione, tanta è la naturalezza e la logica interna con cui sembrano preferire l’insieme e la continuità alla defi nizione ora il pianoforte ora la viola si impadroniscono delle cellu- di questo o quel dettaglio, offrono però delle due opere una le tematiche appena enunciate dall’altro strumento per poi visione limpida e coerente, intensa e meditata, che rende svilupparle in modo autonomo: e ne viene esaltata la “linea piena giustizia alla loro autunnale classicità. lunga” del tessuto strumentale di Brahms, nonché la perfet- Maurizio Giani ta integrazione tra architettura formale e materiale temati- co. Indubbiamente la musicalità prepotente ed estroversa di Bashmet reca doni preziosi all’Andante un poco adagio del- la Sonata n. 1, tra le cui pieghe l’illustre violista russo legge abissi di desolazione e accorate confessioni, laddove Rossi, che vanta una cavata quasi altrettanto fascinosa, preferisce una dizione più discreta, ma a conti fatti del tutto aderente al testo. Personalmente trovo l’arduo fi nale della Sonata as- sai più soddisfacente nella versione di Rossi e Bezziccheri CULTURE | CLASSICA 41

VOCALE

Il virtuosismo di Anna per Haydn Quante voci per Cassandra?

L’infedeltà costante (arie e ouverture di Haydn) Benedetto Marcello ms Bonitatibus Cassandra Il Complesso Barocco, dir Curtis v Wessel, clav Blunden DEUTSCHE HARMONIA MUNDI AEON

La voce di Anna Bonitatibus è prediletta da Alan Curtis: e come dargli torto? Il modo di accostarsi a parola e musica è La cantata da camera Cassandra appartiene a un virtuale ci- molto simile a quello di Cecilia Bartoli, ma con minor ner- clo di cinque “monologhi” per voce e cembalo (o archi) che vosismo e manierismo, con più morbidezza e seplicità, e un Benedetto Marcello compose in rapida successione alla fi ne timbro di qualità superiore nel suo colore brunito. La caratte- degli anni ’20. Enigmatica la sua forma, frastagliatissima, ristica più personale di tale voce è una rara forma di vibrato: che per 50 minuti di musica alterna arie poco ariose e reci- non la solita fl uttuazione di altezza, più o meno ampia, ma tativi niente affatto stereotipati, come in un’opera di metà il cosiddetto “vibrato d’intensità”, manifestantesi in una ra- ’600; ed anche certe bizzarrie melodiche rimandano al tardo pidissima intermittenza del suono, come in un seicentesco Monteverdi. Ma il problema maggiore è costituito dall’ambi- trillo ribattuto. Allo stato attuale sembra fi n un virtuosismo to vocale in cui si estende, per oltre tre ottave, dal Fa grave dettato dalla prassi esecutiva che rifuggiva le note lunghe fi s- del basso al La acuto del soprano. A chi era destinata? A più samente tenute; speriamo soltanto che nel tempo non arrivi di un cantante insieme, o a una voce fenomenale? Le due a nuocere la purezza dell’emissione. L’infedeltà costante è la ipotesi più stuzzicanti sono quella di un contralto capace di scherzosa caricatura di tanti titoli d’opera comica settecen- coprire anche l’ambito baritonale (tipo Clara Butt o Marian tesca: nel solo catalogo haydniano, La fedeltà premiata, L’infe- Anderson, per citare due esempi novecenteschi testimoniati deltà delusa, La vera costanza, partiture da cui è tratta la gran dal disco), oppure un basso che amasse esibirsi in falsetto parte delle arie qui presentate. Haydn non passa alla storia (come i moderni controtenori). Kai Wessel sposa la seconda come drammaturgo, ma prese isolatamente queste pagine ipotesi, esibendosi qui in falsetto nella gran parte della com- non mancano di un’intrinseca bellezza. Anna Bonitatibus vi posizione, con occasionali discesce virileggianti. Purtroppo la si cimenta spaziando disinvoltamente dal tragico al comico, sua fonazione non è delle più gradevoli, ma è soprattutto la con il sostegno di un mirabile Complesso Barocco. Per la can- pronuncia del testo a difettare in dizione e retorica. Resta la tata Arianna a Naxos è lo stesso Curtis a sedere al fortepiano: curiosità della cantata, davvero fuori dai coevi schemi vival- l’accompagnamento ne risulta allora piuttosto rigido e secco, diani o händeliani a cui siamo ormai abituati. in contrasto con le tante morbidezze profuse nelle tracce li- m.b. mitrofe del cd. Marco Beghelli

CONTEMPORANEA

Esplorando il suono Le invenzioni di Furrer

Gérard Grisey Beat Furrer Le Temps et l’écume, Les Chants de l’Amour Quartetto per archi n.3 Sintetizzatori Alvares e Kobler Kammerensemble Neue Musik Berlin Ensemble S, WDR Sinfonieorchester Köln, Schola KAIROS Heidelberg. dir Pomarico, Nußbaum. KAIROS (1 SACD) Il terzo quartetto di Beat Furrer, composto nel 2004 per il quartetto Arditti, prende le mosse da un materiale rarefatto, Pezzo per quattro percussionisti, due sintetizzatori e un’or- frastagliato, che ricorda Lachenmann, che ricorre a un ampio chestra da camera dominata dai fi ati Le Temps et l’écume è ventaglio di tecniche strumentali (armonici, corde doppie, un esempio di come Grisey tendesse, nella sua ultima fase pizzicati, varie tecniche dell’archetto), quasi un’antologia di creativa, ad estendere l’originaria concezione della ricerca tutto quello che si può ottenere oggi con gli strumenti ad arco. spettrale, ad esplorare l’universo microscopico che brulica Ma poi si sviluppa secondo una precisa logica costruttiva, ba- dentro il suono, cercando di costruire una nuova dimensio- sata sulle reiterazioni delle piccole cellule di suono, sulla loro ne dell’esperienza temporale. Emilio Pomarico, sul podio ricorrenza, sulle loro metamorfosi, così che tutti i materiali, dell’Orchestra del Westdeutscher Rundfunk, dimostra di benché frammentari, acquistano una precisa identità, e il conoscere a fondo la prospettiva poetica di Grisey, e coglie discorso musicale appare eloquente, carico di tensioni, pun- benissimo nella sua lettura la continua evoluzione interna del teggiato da gesti netti e anche da emergenze liriche. Straordi- suono, che parte da una massa sonora indifferenziata e si dis- naria poi l’interpretazione del Kammerensemble Neue Musik solve alla fi ne in una specie di rumore ritmato. Per dodici voci Berlin in questa prima registrazione mondiale del quartetto: tutto è restituito con estrema precisione, vengono sottolineati miste e nastro magnetico sono invece Les Chants de l’Amour, qui eseguito dal gruppo vocale della Schola Heidelberg, che in tutta la loro vividezza gli effetti percussivi, quelli soffi ati, restituisce appieno l’effetto di un «liquido amniotico vocale» le piccole esplosioni che punteggiano tutta la trama strumen- ricercato dal compositore in questo pezzo, quella dimensio- tale, trasformandola in una superfi cie “crepitante”, capace di ne sonora che simula un’unica grande voce, e che rimanda a catturare sempre l’attenzione, e con un suono molto detta- Ockeghem, a Dufay, al canto dei Pigmei. gliato, ma mai stridente. Così trascorrono 50 minuti, senza momenti di stanchezza, nell’arcata di un movimento unico, Gianluigi Mattietti che comincia con frantumi di suono che gradualmente si svi- luppano e si coagulano introno a un tema di corale, e poi si sfaldano nuovamente in un pulviscolo timbrico. g.m. 42 CULTURE | JAZZ n.280, aprile 2011

ETICHETTE Retrospettiva d’avanguardia

La FMP fa il punto sulla sua storia con un’edizione da collezionisti

FMP im Rückblick – in Retrospect 1969-2010

Box con libro e 12 cd (edizione limitata di 1000 copie; cd in vendita anche separatamente)

Fmp-Publishing

a forma è perfettamente coerente col contenuto. musicisti presentati dal 1968, i programmi di tutti i Total Un box formato lp che con la sua massiccia con- Music Meeting, Workshop Freie Musik e altri concerti, Lsistenza fa tornare alla mente le parole di Steve corredati di riproduzione di programmi e poster, e il ca- Lacy in uno dei testi di For Example, cofanetto con cui talogo completo degli lp, singoli, cd e box con relative nel lontano 1978 la Free Music Production proponeva un copertine. Dei materiali inediti sono protagonisti fra gli bilancio dei suoi primi dieci anni di attività: «La cosa im- altri Globe Unity, Die Like a Dog, Hans Reichel, Rüdiger portante a proposito della FMP è l’effetto cumulativo di Carl, Peter Kowald; e tra le ristampe di lp, per la prima dieci stagioni di proposta di nuova (progressiva, e a volte volta in cd, ci sono Steve Lacy, Schweizer/Carl/Moho- piuttosto radicale) musica improvvisata». Oggi possia- lo, Schlippenbach, Brötzmann (col suo primo album in mo ammirare una continuità di impegno ben più ecce- solo), Fred Van Hove. Dodici nuove uscite che palese- zionale: addirittura trent’anni, fi no alle soglie del nuovo mente non hanno l’ambizione di rappresentare una sin- millennio, quando al ritiro di Jost Gebers, factotum della tesi bilanciata ed esaustiva di quarant’anni di storia: ba- FMP, ha fatto seguito una fase confusa, non senza con- sti notare che è assente il capitolo Cecil Taylor che della tenziosi legali. Ma anche la grafi ca – colore assai sobrio, vicenda FMP non è stato un episodio accessorio. Molto nessuna immagine di copertina, semplicemente un au- meglio così: se fosse stato guidato da una più spiccata stero titolo (così si presentano anche le cover dei dodici vocazione storiografi ca, l’assortimento di dodici cd sa- cd) – è a immagine del contenuto: malgrado la divergen- rebbe stato un magnifi co documento, una utilissima si- za di orientamenti musicali viene subito da pensare alla stemazione, ma con molto di malinconico. Certo, c’è un ECM, e all’etichetta di Monaco di Baviera non stupisce tempo per ogni cosa, e la FMP può andare orgogliosa e di trovare riferimenti nei saggi contenuti nel volume accontentarsi di quello che ha fatto. Ma con questa raffi - compreso nel box. Se Felix Klopotek osserva che non ca di cd Jost Gebers – che è tornato al suo antico amore, c’è un “suono FMP”, ma una piattaforma per una varie- e che ha lo stile di non mettersi in evidenza come cura- tà di “suoni”, bisognerà pur riconoscere che un’estetica tore del box – sembra voler tenere aperto il discorso. E della FMP c’è, come minimo nel senso, oltre che della l’inserimento di un album registrato nel 2010 – un duo passione per l’improvvisazione radicale, di una notevole di Tristan Honsinger e Olaf Rupp - ci conforta nel voler dose di rigorismo (che certo non mostra le smagliatu- prendere questo box anche come la manifestazione di re opportunistiche, pur tenuto conto delle differenze di una FMP in perspective. indirizzi, della ECM). E fra le varie altre analogie, oltre Marcello Lorrai al passaporto tedesco e all’anno di nascita, il 1969, Bert Noglik nota che «ci sono somiglianze anche per quel che riguarda l’aspetto esteriore. Come la ECM, anche la FMP ha spesso dato ai suoi prodotti un certo tipo di stile, Toshinori Kondo e Peter Brötzmann creando un contesto visuale». (foto Dagmar Gebers / FMP-Publishing) La FMP nasce sull’onda di alcune iniziative concerti- stiche autorganizzate che nel fatidico ’68 contestano le manifestazioni di jazz uffi ciali. Da questa matrice deri- verà – felice paradosso per un’etichetta discografi ca – la fi losofi a della priorità della musica dal vivo, del rapporto diretto del musicista in carne ed ossa col pubblico, che la FMP conserverà sempre e che farà vivere nei berline- si Total Music Meeting e Workshop Freie Musik. L’eti- chetta si concentra sulla promozione e documentazione della musica di una nuova generazione europea che fra Germania, Olanda e Gran Bretagna porta la lezione del free jazz a conseguenze estreme e in misura signifi cativa svincolate dalla stessa poetica del free jazz neroameri- cano: fra le colonne della FMP si distinguono capiscuola come il sassofonista Peter Brötzmann e il contrabbassista Peter Kowald. Su questa base, la FMP muove poi in due direzioni decisive: l’apertura, ben prima della caduta del muro, di un rapporto con gli improvvisatori della Germa- nia dell’Est; e il dialogo, per ragioni “culturali” tutt’altro che scontato, con gli esponenti del free jazz e del post- free neroamericani, dialogo che proprio la FMP porta ad una salto di qualità nel 1988 con l’incontro di Cecil Taylor con diversi improvvisatori europei. Del percorso della FMP, approfondito in una nutrita serie di interventi, il volume fornisce una traccia prezio- sa: attraverso le foto di Dagmar Gebers, la lista di tutti i CULTURE | JAZZ 43

VERSO NEW YORK SPIRITI ITALIANI L’ETICHETTA

Fuga dall’ovvio Rotta da Lisbona Il suono, la parola Gioia Ogun se furono una all-star del jazz inglese di quegli anni, con solisti come Alan Michael Rodrigo Claudio Elton Dean’s Skidmore, Harry Beckett, Radu Mal- fatti, oltre alla ritmica sudafricana Mil- Formanek Amado Cojaniz Ninesense ler/Moholo e agli stessi Dean e Tippett. The Rub and In Searching - Francesco Happy Daze Sia nelle tracce dal vivo che in quelle in Spare Change For Adam Bearzatti + Oh! For The studio il gruppo si muove con una tra- ECM, NOT TWO Beat Spirit Edgle volgente energia nella quale scintillano ironia british e colori africani, collettivi DISTR. DUCALE CALIGOLA tumultuosi e lucide aperture solistiche. RECORDS Da riscoprire anche Pipedream, curioso Formanek è un contrabbassista nato Si dipana sull’ipotetico asse Lisbona- Keith & Julie disco del 1977 che raccoglie le improv- a San Francisco nel 1958 e trasferitosi New York l’attività jazzistica del sas- La forza della parola e la bellezza del Tippett visazioni di Mark Charig (cornetta, cor- ventenne a New York, dove ha collabo- sofonista Rodrigo Amado, che ha già suono, insieme per svelare pietre pre- Live At The no) con Keith Tippett all’organo e a Ann rato con i maggiori innovatori (bianchi, all’attivo parecchie incisioni prima di Winter alla voce: la suggestiva St. Ste- ziose e inquietudini. Stimolati dalle Purcell Room ma non solo) dell’ultimo ventennio questo ultimo lavoro che lo vede affi an- prose dello stesso Cojaniz lette da Lo- phen’s Church di Bristol fa da scenario, come Dave Douglas, Marty Ehrlich e carsi ad alcune delle fi gure più attive renzo Acquaviva, ance e pianoforte in un’atmosfera di gennaio attraversata specialmente Tim Berne, presente in che l’attuale panorama della musica im- esplorano con passione e libertà percor- da suggestioni fantasmatiche, a un’av- questo disco assieme a Craig Taborn provvisata propone: John Hébert, con- si diversi dove riconoscono bellezza e ventura sonora vagamente gothic-impro (pianoforte) e Gerald Cleaver (batteria). trabbasso, Taylor Ho Bynum, tromba che non lascia indifferenti per l’intensità amore come forze motrici di una pos- Mark Charig with Keith Tippett Come leader e compositore sensibile e e Gerard Cleaver, batteria. Una produ- sibile rivoluzione dentro e fuori di noi. dell’invenzione espressiva. attento alle tessiture e agli intrecci stru- zione che evidenzia l’accostamento del Beat Spirit percorre una strada insidiosa & Ann Winter Ritroviamo Tippett al piano, in coppia mentali Formanek ricorda l’elegante suono caldo e defi nito dei sax tenore ma Cojaniz e Bearzatti, superando il Pipedream con la moglie Julie (voce, ma entrambi collega di strumento Mark Dresser, ma e baritono di Amado al contrappunto rischio di esporre un manifesto ideolo- armati di piccole percussioni), anche in è più interessato agli scompensi forma- interattivo della tromba di Ho Bynum, gico, la riempiono di ribollente musica- Louis Moholo-Moholo Unit un live registrato alla Purcell Room nel- li: dissonanze, vuoti improvvisi, asim- sempre pronto ad esternare il colorato l’ambito del London Jazz Festival del lità, senza scorciatoie, mettono a nudo An Open Letter To My Wife Mpumi metrie sconcertanti. Per questo i suoi ventaglio timbrico e le innumerevoli potenza e fragilità di un incontro che 2008: in una lunga suite dall’emblemati- dischi sono sempre emozionanti av- bizzarrie sonore che l’estro gli sugge- rifi uta spettacolo e virtuosismo. Idee ed OGUN, DISTR. IRD co titolo “Mirror-Image”, il duo esplora venture, e questo non fa eccezione (pur risce. Ovviamente c’è dialogo, condi- energie vengono tutte dai percorsi del- un universo sonoro popolato di bagliori ingannando con il tranquillante brano visione di climi e modalità interpreta- la musica afroamericana e si muovono Fondata nei primi anni Settanta in In- e introspezioni, di sussurri e dissonanze, d’apertura, “Twenty Three Neo”); so- tive, tra interazione soffusa e intensità dentro una linea ideale che salvaguarda ghilterra dal contrabbassista sudafrica- di clangori e poesia. Intimo e sinistra- prattutto la lunga “Tonal Suite” è mera- esplosiva a cui il binomio Hèbert-Clea- le forti personalità del duo. In “Busy no Harry Miller, l’etichetta Ogun (oggi mente giocoso, certamente impegnativo viglia d’affi atamento e di invenzioni. In ver da un apporto determinante grazie Street” il caldo fl uire del pianoforte si gestita dalla moglie Hazel) ha testimo- per l’ascoltatore, ma anche gratifi cante questo brano, come altrove, viene alla alla capacità degli stessi di inserirsi nel- fonde con il tenore che poi si allontana niato quel magico connubio tra jazzisti per chi ci entra in sintonia. mente l’insegnamento del grande com- le dinamiche armoniche e ritmiche del per spezzare la melodia. In “Funeral X”, sudafricani e inglesi che ha acceso alcu- È del 2008 anche il disco del batterista positore George Russell e il suo modo quartetto. Le geometrie esecutive sono il momento più alto dell’intero lavoro, il ne delle luci più brillanti del jazz britan- Louis Moholo-Moholo (ultimo supersti- di evitare costantemente l’ovvio. Berne, marcate, a volte pungenti, con picchi di canto dolente delle ance scorre sul mag- nico degli ultimi quarant’anni. L’attuale te di quella strepitosa quanto sfortunata pur non avendo modo di creare i suoi controllata libertà, ma è indubbio che ma inquieto di corde e tastiera. “Black produzione dell’etichetta si divide tra le spedizione di jazzisti sudafricani in euro- grandi episodi solisti nei quali evoca a predominare sia un chiaro indirizzo Panther” gioca su un ritornello ornet- gemme dello storico catalogo e la pro- pa), alla testa di molti giovani talenti in- una lenta crescita organica, è spesso post-free con qualche isolato richiamo tiano per poi diluirsi in un introverso posta di nuovi lavori. Una ristampa im- glesi, dal bassista John Edwards al vibra- memorabile; Taborn ha un momento al bop. “Waiting for Andy” in forma astrattismo. Chiude Cojaniz da solo in perdibile raccoglie due lavori del gruppo fonista Orphy Robinson, passando per il da antologia nell’elastico e trascinante suite da ventun minuti e oltre, è il sunto una indimenticabile, densa e struggente Ninesense del compianto sassofonista sax di Jason Yarde. Caotico e spirituale, “Inside The Box”. Claudio Sessa dell’intero lavoro, e “Pick up the spot” “Habanera”. Se “... suonare è un evento Elton Dean: formazione che riprendeva danzante e lirico, sempre con la gioia di l’esclusivo componimento percussivo d’amore”, allora lo è anche l’ascolto. l’esperienza del gruppo di Keith Tippett fare ottima musica. Come la Ogun. di Cleaver. Giuseppe Mavilla Paolo Carradori alla fi ne degli anni Sessanta, i Ninesen- Enrico Bettinello RISCOPERTE CONSEGNAsu www.edt.itAcquista GRATUITA Parlare con Satie L’autunno di Lacy Adriano Mazzoletti Vienna Art Steve Lacy Orchestra November Il jazz in ItItaliaalia The Minimalism INTAKT, of Erik Satie DISTR. IRD dalloo Swingg agli anni SessaSessanta HATOLOGY, DISTR. DUCALE

Erik Satie ha trovato in Mathias Rüegg Struggente nella copertina, struggente e nella sua Vienna Art Orchestra il ter- nel titolo, immenso nella musica, de- reno giusto per una rilettura originale: fi nitiva ricapitolazione, in un’ora, del correva l’anno 1984 e ancora oggi que- percorso musicale di una vita. Partiamo ste “rifl essioni” suonano splendidamen- dalla cover, opera di René Guiffrey: una te coinvolgenti. Partendo da alcuni temi lastra di vetro che, sconfi tta la forza di di Satie, Rüegg e soci non cadono nel gravità, fl uttua nell’aria. Sembra una tranello ornamentale e costruiscono metafora della musica di Steve Lacy, 00 54,00 con semplicità delle traiettorie in grado una lastra cristallina di pura razionalità 54, €

di aprire squarci fatti di percussioni ra- che fi niva per evocare paradossi zen: , refatte, di trame spaziose, di momenti nella disarticolazione del tempo, nel 0 68 solistici estremamente calibrati. Quasi suonare misteriosamente consequen- cameristico pur in una cornice di ine- ziale, con quei profi li melodici zigza- quivocabile coesione collettiva, il sa- ganti sul sax soprano, anche quando pore di queste esplorazioni si accende sotteso c’era, sempre e comunque, un della voce di Lauren Newton e delle vertiginoso lavoro di scavo armonico. Il ance di Wolfgang Puschnig, ma anche “novembre” del titolo allude invece sia del vibrafono di Woody Schabata, cui alla data d’incisione, il penultimo gior- viene affi dato il compito di dare profon- no del mese del 2003 a Zurigo, sia al

dità all’ipnotismo pendolare delle fonti quasi estremo sguardo sulla vita di uno olume in due tomi, pp. 1 originali, specie nel fi nale dedicato alle Steve Lacy già molto malato ma prodi- volume in due tomi, pp. 1680, v “Vexations”. giosamente vigile sugli esiti della sua Sognanti e fi ligranate, queste pagine musica inimitabile. Si ripete qui, allora, della Vienna Art Orchestra riescono nel il piccolo miracolo già documentato in duplice intento di ricordarci il valoroso un’altra incisione preziosa, Best Wishes, percorso dell’ensemble austriaco e di ripresa dal Festival Labirinti Sonori del Gli uomini,ni,ilu i luoghioghi e lele vicendeviicendde del jajazzzz italiitalianoano nel secondsecondoo volume provare una volta di più come il jazz 2001, ma con un quid di pacata, serena della serie: dalla Secondaonda GGuerrauerra MondialeMondiale alla fi ne deglidegli aanninni SSessanta.essa sappia dialogare con i linguaggi della potenza fi nale in più. Gioia e tristezza I grandi centri, la radioio didiffusione,ffusione l’apporto della provincia e gli eveeventi tradizione occidentale senza impela- assieme, dunque, in questo addio al garsi necessariamente in swinganti pa- mondo che è una quieta bomba emo- che hanno segnato il jazz in Italia. strocchi. e.b. tiva: all’inizio di “Tina’s Tune” Steve Lacy salmodieggia: “Eh Eh if I must die, let it be autumn...”. Guido Festinese 44 CULTURE | POP n.280, aprile 2011

CANTAUTORI Nostalgia di canzoni maiuscole Nuovi dischi per Mauro Ermanno Giovanardi, Cesare Basile, Marco Parente e Paolo Benvegnù: la canzone d’autore fra passato e futuro

Mauro Ermanno il 1968/69, scansando manierismo alludendo al disco di cover del suo Giovanardi e citazionismo». È servito un gran “mentore” Nick Cave. Questo cos’è, Ho sognato troppo lavoro d’équipe con i produttori Ro- allora? - gli chiediamo. «Beh… The l’altra notte? berto Vernetti e Leziero Rescigno per First Born Is Dead! Come Cave ha fat- ricreare quel sound, anche della voce: to un viaggio musicale nel blues del Sony Music «All’inizio delle registrazioni Roberto Delta, io ho fatto un viaggio musicale mi ha detto: “Guarda, la tua voce va nella canzone anni Sessanta!». benissimo… Però secondo me hai C’è odore di Nick Cave - e di Cesare Basile un modo di cantare ambiguo. Vorrei Tom Waits, e di blues - nell’ultimo Sette pietre per tenere che provassi a farlo con l’attitudine di disco di Cesare Basile: basta ascolta- il diavolo a bada Johnny Cash, di Tom Jones. Come se re l’intensa “Strofe della guaritrice” o prendessi la tua donna fra le braccia l’”Impiccata”, fra i momenti miglio- Urtovox e le dicessi: non ti preoccupare, ci ri di Sette pietre per tenere il diavolo sono qua io che sono il tuo uomo”», a bada. Un album cupo, terroso, di spiega divertito Giovanardi. I teori- pancia, da ricordare soprattutto per Marco Parente ci del postmoderno riconoscevano gli arrangiamenti (spiccano gli incon- La riproduzione dei fiori nella nostalgia uno dei caratteri del fondibili fi ati di Enrico Gabrielli). Il nostro tempo: nostalgia del passato, ruolo del Delta – tornando a The First Woland della possibilità di una “grande for- Born Is Dead - lo fa però la Sicilia, ma” compiuta. Nostalgia, nel nostro patria dell’“emigrato” Basile e punto caso, della canzone. «Quella con la C d’approdo della seconda parte del Paolo Benvegnù maiuscola», chiosa l’interessato, che disco, fra denuncia (“La Sicilia havi Hermann ha interiorizzato la grande tradizio- un patruni” di Ignazio Buttitta, dal ne italiana in una parabola che ha il repertorio di Rosa Balistreri) e tene- La Pioggia suo fulcro, manco a dirlo, a Sanremo. rezza (la conclusiva “Questa notte La Sanremo del festival 2011, dove i l’amore a Catania”). Il diavolo abita La Crus hanno inscenato il loro ulti- con indifferenza il sud degli Stati mo congedo, e quella del 1994, dove Uniti e quello dell’Italia. esordirono al Premio Tenco senza È un diavolo un po’ diverso quel- aver fatto ancora un disco («Successe lo di Marco Parente, assente dalle veramente come nei fi lm: abbiamo scene discografi che dal 2006 e ritor- suonato tre canzoni e mezz’ora dopo nato alla grande con La riproduzione avevamo un contratto con la War- dei fi ori. Parente ha maturato un suo ner, e un quarto d’ora dopo uno con personalissimo approccio alla canzo- la Mescal»). Nel parlare dei primi La ne d’autore: colmo di understatement, Crus, Giovanardi è consapevole del verrebbe da dire. Uno stile che pare loro ruolo di mediatori nel dialogo fra inseguire le parole più che dominarle, rock italiano e canzone d’autore: «Il in cui il testo oscilla sopra le musiche, nostro background, all’epoca, partiva in un’affascinante instabilità che è in- dai Sex Pistols e dai Joy Division per sieme metrica e semantica. Il Grande arrivare alla prima elettronica degli Tentatore, evocato nella splendida “Il n uomo che dorme (e sogna?) anni Novanta. Come altri musicisti diavolaccio” e in “Il diavolo al mer- su un cumulo di orologi. La della nostra generazione, abbiamo cato”, sembra allora più un personag- Ucopertina del nuovo disco iniziato a provare nelle cantine senza gio letterario, alla Bulgakov quasi. di Mauro Ermanno Giovanardi pare saper suonare: se i Sex Pistols faceva- Sarà un caso il nome della neonata un’ironica allegoria della canzone no tabula rasa degli Stones, dei Led etichetta del disco, Woland? d’autore oggi, materia per sognatori Zeppelin e dei Genesis, e ti affascina- La letteratura – o meglio, la let- adagiati sul tempo che fu. Non è solo va quel tipo di rivoluzione, tu dovevi terarietà – è croce e delizia del nuo- così, naturalmente: e può sembrare fare tabula rasa dei De Gregori e dei vo lavoro di Paolo Benvegnù, opera strano che in mezzo a quattro nuove Guccini… C’era la madre della mia fi - complessa e non così immediata uscite che, nel solco dichiarato della danzata dell’epoca che mi diceva: “Tu nonostante alcuni hooks memorabili canzone d’autore, sanno sfuggire alla dovresti sentire Luigi Tenco, perché (“Love Is Talking”). Il mood del disco maniera più con la classe che con idee ha un modo triste di cantare, come il si distacca dagli intimismi dei prece- innovative, brilli proprio l’album del- tuo”. Quando mi fece ascoltare per la denti per gonfi arsi in un tono quasi l’ex La Crus. Ho sognato troppo l’altra prima volta “Angela” ebbi una folgo- messianico, se è vero che sarebbe notte? è il disco più vintage concepito razione. Mi sembrava Nick Cave, o un concept album «sull’Uomo, la sua negli ultimi tempi, con suggestioni Leonard Cohen». Un discorso simile storia, la sua evoluzione (o involuzio- da «Mina epoca Studio 1, Sanremo riguarda il nuovo album, per la pre- ne?)». Hermann conferma comunque in bianco e nero con Endrigo, Gaber, senza delle cover: «Nel primo disco l’alto livello compositivo del can- Tenco, i gruppi beat, le orchestrazioni dei La Crus c’erano, appunto, “An- tautore/band (Paolo Benvegnù è un morriconiane, le chitarre western…», gela” e “Il vino” di Piero Ciampi, le progetto collettivo, capitanato dal spiega Giovanardi. E che, addirittura, avevo volute mettere per dare delle titolare del nome): se anche Mina ha contiene due cover, di quelle tradot- precise coordinate stilistiche, musi- preso in prestito un suo pezzo – “Io te, che andavano tanto in era “bitt”: cali e temporali. Mi sembrava ancora e te”, dall’esordio dell’ex Scisma – è “Bang Bang” (Sonny & Cher e poi più necessario che ci fossero in que- segno che la quadratura del cerchio è Equipe 84) e la morandiana “Se perdo sto disco». Il gusto per le cover ave- completa. Jacopo Tomatis anche te” (in origine “Solitary man” va dato vita anche, nel 2001, a uno di Neil Diamond). «L’idea dell’album dei lavori più fortunati dei La Crus: – continua “Giò” – è quella di un viag- Crocevia. Giovanardi, all’epoca, lo de- gio personale nel periodo fra il 1964 e fi nì «Il mio Kicking Against the Pricks», CULTURE | POP 45

PROFESSIONE ROCKSTAR DIVE POP ESOTICHE

Un piacevole déjà vu Curve e spigoli Vintage sexy Una svedese a Los Angeles Suoni d’artificio

R.E.M. The Strokes The Kills Lykke Li Keren Ann Collapse Angles Blood Wounded 101 into Now SONY MUSIC Pressures Rhymes BLUE NOTE WARNER DOMINO LL

Fra i dodici registi scelti dai R.E.M. per Un silenzio lungo un lustro e le varie Il duo angloamericano composto da Per dar seguito a Youth Novels, che tre Ha alle spalle cinque album, oltre a col- realizzare i video dei brani del loro quin- esperienze individuali di quasi tutti i Alison Mosshart e Jamie Hince giunge anni fa la rivelò come una delle più in- laborazioni con Henri Salvador, Guy dicesimo album, non poteva mancare membri della band newyorkese han- al quarto disco, mantenendo intatta la teressanti nuove autrici scandinave, Li Chambers ed Emmanuelle Seigner, e la James Franco, la più anomala delle star no fatto diventare un caso il nuovo sua alchimia elementare di garage rock Lykke Timotej Zachrisson si è rifugiata recente colonna sonora del fi lm Thelma, hollywoodiane. A lui è toccato il con- disco degli Strokes. Considerando poi ritmato e post blues. Una delle peculia- a Los Angeles in cerca di luce e calore. Louise et Chantal di Benoît Pétré, con clusivo e semisperimentale “Blue”, dove che l’album è stato registrato daccapo rità dei Kills è di aver conservato infatti Ma c’è da chiedersi come sarebbe venu- Jane Birkin. Figlia di madre indonesia- Michael Stipe recita il testo quasi fosse dopo aver gettato nel cestino tutto il nel tempo le proprie coordinate esteti- to Wounded Rhymes nella natia Svezia, no/olandese e di un ebreo russo, Ke- Allen Ginsberg (fi gura interpretata dallo lavoro fatto col navigato produttore Joe che, in tutti i sensi, anche quelli meno visto che il suo umore pare tutt’altro ren Ann (Zeidel) ha passato l’infanzia stesso Franco in Howl) e appare la voce Chiccarelli, l’affaire diventa ancora più legati alla musica, rendendoli attraenti che solare e le dieci canzoni incluse muovendosi fra Cesarea, in Israele, e di Patti Smith. Le undici tracce preceden- intricato. Alla fi ne di questo percorso per gli appassionati di moda, vista la (nuovamente prodotte da Björn Yttling) Steenwijk, nei Paesi Bassi. Sarà per que- ti, invece, fra ballate lente e brani rock tortuoso Angles (forse il titolo è stato propensione costante a un personalis- suonano più viscerali e misteriose che sto motivo che non ha ancora trovato più veloci, pare siano la summa della scelto di proposito...) è un prodotto che simo look vintage da rockettari. Blood in passato. Quasi che sembianze da – per così dire - fi ssa dimora e vive tra carriera della band di Athens, che nell’ar- tende ai toni scuri ma non rinuncia a es- Pressures è stato anticipato da un sin- strega avessero affi ancato quelle note Parigi, Tel Aviv e New York. In queste co di tre decenni ha praticato - in modo sere piacevole, dove abbondano inediti golo “Satellite”, insignifi cante: per co- di fragile fanciulla del nord e la Los An- tre città e a Reykjavík (dove risiede in- spesso eccellente - la diffi cile arte della virtuosismi chitarristici e una rinnovata minciare a immergersi nelle atmosfere geles in questione fosse quella ritratta vece Barði Jóhannsson, con cui Keren variazione sui medesimi temi. Ritrova- sensibilità verso il rock americano da FM cupe e sexy tipiche del duo dobbiamo da David Lynch in Mulholland Drive. Ann compone il duo Lady & Bird) ha ta la verve (un po’ spenta nei precedenti più stiloso, come dimostrano “Games”, concentrarci sulla traccia iniziale, la Di pop ce n’è ancora molto, comun- registrato 101, sua terza uscita per lo Around the Sun e Accelerate), ci regala qui “Life Is Simple in The Moonlight” e convincente “Future Starts Slow”. Le que, e un po’ dappertutto: nell’umore storico marchio Blue Note. Se il look gioiellini come la triste “Überlin”, un bel “Two Kind of Madness”, che pare rubata successive “Nail in My Coffi n”, “Dam- da beat anni Sessanta di “Youth Knows (taglio di capelli incluso) e i modi della valzer sulla New Orleans post Katrina al miglior repertorio dei Cars. E trovia- ned If She Do” e “You Don’t Own the No Pain” e “I Follow Rivers”, nel gusto cantautrice sembrano un incrocio chic (“Oh My Heart”), la deliziosa “Everyday mo anche un tocco di glam anni Settanta Road” sono perfettamente in linea con spectoriano di “Sadness Is a Blessing”, esistenzialista di Juliette Gréco e Nico, Is Yours to Win” e la scanzonata “Alli- in Gratisfaction e un accenno a uno stile le produzioni migliori dei Kills, mentre nelle aperture celestiali di “Love out of i dieci brani della raccolta ci portano in gator Aviator Autopilot Antimatter” più grezzo nell’electro punk di “You’re alcune piccole ma signifi cative sorpre- Lust”, fra le scosse da new wave triba- una terra di mezzo fra Joni Mitchell, (con ospiti Lenny Kaye e Peaches). In So Right”, mentre è insolita – e un po’ se arrivano da “Wild Charms”, scarna le del singolo “Get Some”. Una Bat For Mazzy Star e Charlotte Gainsbourg “It Happened Today” c’è poi anche Ed- sgradita – la posa epica di “Metabolism”, ballata in stile primo Lennon, e dal- Lashes o una Fever Ray con potenzia- (senza Beck). Alcuni sono davvero gra- die Vedder dei Pearl Jam, mentre “That a metà strada fra la colonna di un fi lm l’ottima “DNA”, con le chitarre che si lità da classifi ca, per tracciare analogie, ziosi: il singolo “My Name Is Trouble”, Someone Is You” sembra un omaggio horror e la pomposità dei Muse. Non addolciscono al calore del beat africano. coi toni folk di “Unrequited Love” e il ad esempio, “Sugar Mama” e – soprat- ai Lemonheads. Il tutto sarà déja vu, ma siamo insomma ai livelli d’eccellenza del t.t. candore di “I Know Places” a offrire un tutto – “All the Beautiful Girls”. L’insie- piace molto. Paolo Bogo lontano debutto Is This It (2003) ma sulla po’ di pacatezza. Peccato per l’interpre- me, però, sembra non funzionare com- buona strada, dopo un paio d’album di tazione troppo monocorde e per quegli pletamente e appare in defi nitiva un po’ poca sostanza. Tommaso Toma attimi in cui pare debba saltar fuori da artifi cioso. p.b. un momento all’altro Duffy col suo odioso “Well well well”. Andrea Pomini ORIZZONTI D’AVANGUARDIA

Trimestrale di cultura Lumi di classica Rumori d’ambiente Fra tradizione e catarsi e pedagogia musicale a cura della SIEM Dustin Six Organs (Società Italianaa per l’Educazione l Educazione Musicale) O’Halloran Ravedeath, Of Lumiere 1972 Admittance FAT CAT Asleep 130701 on the Floodplain DRAG CITY

Ha iniziato a studiare il piano a sette La qualità di Tim Hecker, canadese tra Il prolifi co Ben Chasny, che da oltre die- anni. Non in Conservatorio, ma con i migliori al mondo nell’ambito della ci anni realizza dischi con lo pseudoni- è uscito il n. 1588 un numero: € 5,000 l’organista della parrocchia. Conosciuto sperimentazione elettronica, è di essere mo Six Organs Of Admittance, è uno di abbonamento:o: negli ambienti indie come metà dei De- in grado di svariare su registri eteroge- quegli esempi virtuosi in cui il recupero Italia € 18,000 vics (l’altra è Sara Lov), il californiano nei anche all’interno dello stesso disco, delle tradizioni non è esercizio fi ne a se estero € 22,000 Dustin O’Halloran sta diventando uno pur mantenendo un’unità di fondo. Di stesso, ma trampolino di lancio verso dei nomi che contano nel circuito mo- ascolto non immediato, e forse non im- l’esplorazione di territori sconosciuti. dern classical grazie ad alcune colonne mune da ridondanze, Ravedeath, 1972 è Anche se i suoi lavori sono densi di rife- sonore (Marie Antoinette, An American quindi un album intelligente e intrigan- rimenti alle classiche radici della musica Affair e il recente Like Crazy di Drake te, che il compositore canadese riesce americana (soprattutto folk e country, Doremus, vincitore all’ultimo Sundan- a mantenere vivo dall’inizio alla fi ne, con una predominanza dei suoni acu- ce) e a due album per piano solo. Que- pur senza raggiungere il livello eccelso stici), c’è sempre il tentativo di fare quel sto nuovo lavoro, evocativo e cinema- del precedente An Imaginary Country passo in più per superare i confi ni del tografi co fi n dal titolo, contiene nove (2009). E questo proprio perché il sound banale tributo ed esporre il sound tra- in questo numero: splendidi brani strumentali registrati risulta un po’ più monocromatico del dizionale in una nuova veste. In Asleep Voci che raccontano nell’arco di tre anni fra New York, Ber- solito, basato com’è sull’iterazione on the Floodplain, al di là della mera bel- lino e un’ex fattoria in Romagna (terra incessante di rumoristiche atmosfere lezza di alcuni episodi (come “Light of Suoni per non udenti dove O’Halloran è vissuto prima di tra- ambient - neanche si trattasse di una the Light”, che – è il caso di dirlo – il- Animazione nella scuola dell’infanzia sferirsi nella capitale tedesca). Se prota- versione distorta di Brian Eno messa in lumina davvero con la sua semplicità), gonista assoluto è il pianoforte, a esso loop per un’ora - con relativa serie di a lasciare il segno sono certe atmosfere Non linearità e improvvisazione s’affi ancano di volta in volta pizzichi di variazioni sul tema. I puristi del sound meno convenzionali, come la psichede- Musica e videogiochi elettronica, il violino di Peter Broder- digitale apprezzeranno comunque pez- lia sotterranea suggerita dalle tastiere in ick, gli archi dell’ensemble ACME (già zi di valore come l’ipnotico “In the Fog “The Brilliant Sea Between Us”, i drones Orchestre giovanili sentito con Max Richter, Nico Muhly II”, l’ambient progressive di “Hatred of d’ambiente che reggono “River of My e Owen Pallett) e la chitarra di Adam Music I” o l’affascinante suite per drones Youth”, i loop insistiti dell’estesa e me- per contatti con la redazione: Wiltzie (Stars Of The Lid). Ospite al e pianoforte “In the Air”, ma ricorde- morabile “S/Word and Leviathan”, che [email protected] mixer, il compositore islandese Jóhann ranno soprattutto l’atipica “Analog Pa- trova la sua catarsi in un’esplosione fi - per abbonamenti, pubblicità, diffusione: Jóhannsson. Malinconico e autunnale, ralysis, 1978” e il suo fi nale in brandelli nale di chitarra elettrica. Lumiere sembra un omaggio agli amo- acustici, un po’ in stile Oval. b. edt.it/musica/musicadomani ri musicali di O’Halloran: da Chopin a Bizarre Gavin Bryars, da Debussy ed Erik Satie www.edt.it ad Arvo Pärt e Philip Glass. p.b. 46 CULTURE | WORLD n.280, aprile 2011

VINTAGE

AA.VV. Psych Funk Sa-Re-Ga - Esotici funk Psychedelic Funk in India 1970-1983 Stones Throw - World Psychedelic Funk Classics Psichedelia dal mondo: riscoperte da Turchia, India, Nigeria e Siam Turkish Freakout! - Psych-Folk Singles, 1969-1980

ddis Abeba sparge i suoi fi ori in vinile - per la gioia dei loro emuli, Bouzouki Joe Records jazz-funk da troppo tempo e non solo. Aormai: correva l’anno 1998, Ad esempio, una compilation del- The World Ends - Afro Rock & Psychedelia in 1970s Nigeria e la serie Éthiopiques di Francis Fal- l’etichetta Stones Throw (che si oc- ceto portava un Paese musicalmente cupa di hip hop, ma che ha lanciato Soundway, distr. Audioglobe poco considerato alla ribalta delle l’interessante collana World Psyche- Erkin Koray musiche del mondo. Tredici anni e delic Funk Classics) ha il merito di su una rivista turca vintage The Sound Of Siam - Leftfield Luk Thung, Jazz and ventisette uscite dopo, quale Paese accendere i rifl ettori su una corrente Molam from Thailand 1964 -1975 prenderà il posto dell’Etiopia nei no- - fra sotterraneo e mainstream - poco stri cuori avidi di vintage musicale? nota della musica del subcontinente fl anger con la manopola al massimo, Soundway, distr. Audioglobe Alcune recenti uscite mettono a fuo- indiano. Quello che qui viene archi- organi spaziali, trombe morriconia- co scene poco o per nulla note, da cui viato come “psych-funk” - ma che è ne: un’interpretazione edonista delle potranno emergere i Mulatu Astatke incredibilmente simile ai generi rap- nuove possibilità dello studio di regi- Dengue Fever di domani. Come la storia della wor- presentati in altre compilation, fatta strazione, un “suoniamo tutto e subi- Cannibal Courtship ld music insegna, il mix vincente è salva la declinazione territoriale - è to” che conferisce ad alcune di queste quello fra un linguaggio musicale prima di tutto un sound. Che ha il tracce una freschezza di sound - oggi, Fantasy ben metabolizzato dall’Occiden- funk nei piedi - nel ritmo - e la psi- in epoca post punk - anche superiore te, di buona “discogenicità”, e quel chedelia (americana e inglese) nella ai classici psichedelici alla 13th Floor Shawn Lee tanto che basta di esotico, meglio testa, nella maniacale riproduzione Elevator. C’entrano, naturalmente, World of Funk se con un bel groove: è il caso del di un suono avvertito, a inizio Set- anche i Beatles, anche se dovendo grande interesse che desta il mondo tanta, come nuovo, e che spesso ne giudicare da questa ventina di pezzi, i Ubiquity del funk e della psichedelia nelle sue esce distorto (in tutti i sensi) in un sitar interessavano più a Harrison che declinazioni extra-europee, che dai qualcos’altro. È - prima di essere non ai suoi fan indiani. Piuttosto, per dei Deep Purple fatta dagli Atomic ldog” dei The Mebusas) e la sintesi giradischi di dj giramondo in cerca di controcultura, sottocultura o altro - farsi un’idea dello spirito che animava Forest, gruppo di Bombay autore di originale dell’afrobeat. rarità per i loro set arriva sul mercato una patina, fatta di fruscii magnetici, questi giovani indiani, basta ascoltare un solo, misconosciuto lp, tesauriz- L’incontro fra il sound Sixties e la - in edizioni spesso sontuose, spesso chitarre fuzz, wah wah, risucchi di l’anfetaminica cover di “Mary Long” zato dai collezionisti. Ma, ascoltata tradizione thailandese, documentato oggi, questa psichedelia rimanda a in Sound of Siam, è ben rappresentato quella poi riscoperta dal brit pop anni da quello fra strumenti elettrici e khe- Novanta: Atomic Forest e compagni ne, l’organo a bocca della tradizione diventano i precursori alternativi di nordestina molam, il cui suono in que- band come Kula Shaker, o Corner- sto contesto ricorda quello dei vec- shop: Asha Bhosle, grande playback chi Farfi sa. Anche qui affi orano riff singer di Bollywood, dedicataria del meno noti e noti (quello di “Jumpin’ loro manifesto “Brimful of Asha”, Jack Flash” in “Sao Lam Plearn”), nel compare qui in un pugno di pezzi, fra quadro di una musica più sinuosa e cui “Dum Maro Dum”, hit dal fi lm sexy dei suoi corrispettivi internazio- del 1971 Hare Rama Hare Krishna, e nali, fatta di grandi voci femminili e la esaltante “Lekar Ham Diwana Dil”, in cui l’attitudine jazzy di molti brani entrambe dell’altro grande protagoni- costituisce un ponte con l’Etiopia del sta dell’album, il compositore di Bol- citato Mulatu Astatke. Se, insomma, lywood R.D. Burman. ci aspettiamo brani indiani o nigeriani Fra i candidati a “nuova Etiopia” in nei prossimi fi lm di Tarantino, Jarmu- prima fi la c’è sicuramente la Turchia sch potrebbe usare questo disco per (non a caso, come l’India, un Paese un nuovo Broken Flowers. con una sua industria cinematogra- E in effetti, proprio in Broken fi ca), già celebrata musicalmente in Flowers compariva, fra i molti pezzi Crossing the Bridge di Fatih Akin. Tu- di Astatke, la cover di un suo brano rkish Freakout! apre l’archivio degli (“Ethanopium”) fatta da un gruppo avi di Baba Zula e compagni, come il californiano devoto del pop cam- guru del rock nazionale Erkin Koray, bogiano, dal sound ricercatamente nato nel 1941 e addirittura accreditato vintage: i Dengue Fever. In giro dal come inventore del baglama elettrico, 2003 e forti della voce di Chhom strumento nazionale dei freak turchi. Nimol, nuova diva “scoperta” in un Dei citati dj giramondo, invece, nightclub di Little Phnom Pehn a Miles Cleret dell’etichetta londinese L.A., il gruppo arriva ora al nuovo Soundway è senz’altro il prototipo. disco, Cannibal Courtship, seguito Fra le ultime uscite di un catalogo dello splendido Venus On Earth. Ma che è il paradiso dell’amante del vin- la “grana”, il sound di questi dischi tage emerge il doppio cd The Wor- ha numerosi emuli nel mondo. Pos- ld Ends, rassegna della psichedelia siamo citare la riscoperta del suono nigeriana post guerra del Biafra: la “polizziottesco” da parte dei Calibro malinconica traccia che dà il nome 35, o un altro disco da poco uscito al disco, dei Black Mirrors, riman- che si confi gura sin dal titolo come da agli Animals e restituisce solo in un omaggio a questo sound: World parte il mood di un disco composito, of Funk, ultima fatica dell’americano che fotografa una scena a cavallo fra Shawn Lee e della sua Ping Pong Or- imitazione anglo-americana (anche, chestra, con ospiti d’eccezione come naturalmente, della black music: si Natacha Atlas e, appunto, Chhom veda il funk adrenalinico di “Mr. Bul- Nimol. Jacopo Tomatis CULTURE | WORLD 47

VOCI DI DONNA GLOBAL FUSION

Avventure salate Festa dal vivo La fabbrica dei tamburi

Roberta Maria Bethânia Drummaturgo Alloisio Amor Festa Drummaturgo Janua Devoção - FABRICA CNI MUSIC ao vivo BISCOITO FINO (2 CD)

Sono, per dirla con Roberta Alloisio Dedicato alla madre centenaria, questo Fabricamusica (un aspetto del centro di (voce d’eccellenza della scena world doppio album documenta il concerto ricerca sulla comunicazione fi nanziato nazionale) “venditrici di vento, sirene, carioca del 2010, tappa della tournée dal Gruppo Benetton) produce cd di donne-serpente, monache-spose”, una che ha portato in scena la sintesi dei giovani artisti provenienti da tutto il metà del cielo che nei secoli ha trovato due lavori di Bethânia usciti nel 2009. mondo: in questo caso la fi nestra - il parole regalate dai poeti (quelli di ieri, È anche l’ennesima conferma per una batterista, percussionista e composito- come Gian Giacomo Cavalli, Giorgio stella della MPB, che, professionale e re Geremia Vinattieri - è italiana, ma Caproni; quelli di oggi, come Max Man- carismatica come poche, è stata capace, il paesaggio è composito, in una nuo- fredi): sono le donne di Janua, l’antico fi n dagli esordi, di costruire un modo va tappa del percorso di Fabrica alla nome della città che per secoli ha fatto suo di impostare gli spettacoli, creando, ricerca di musica in libero movimento da tramite tra il nord delle ambre ed il più che concerti, una dimensione teatra- fra generi e culture. Ritmi tribali, extra- sud delle spezie. Dopo averci regalato le intorno ad un tema. Facendo sfumare europei, “primitivi” ma anche caotici e un disco potente ed imprevisto come una canzone nell’altra, evocando con industriali (vedi “Fire and Bones in The Lengua Serpentina, Roberta Alloisio vignette il suo percorso, intrecciando Battle”, titolo che curiosamente riman- raddoppia la posta, e propone, sulle ali brani nuovi a vecchi successi e poesie da a tutt’altro immaginario), oltre a pas- forti di una voce gonfi a di armonici, un o momenti di condivisione col pubblico saggi pieni di azione: non a caso il nome nuovo viaggio. Stavolta a impreziosire delle sue motivazioni artistiche, Bethâ- del progetto gioca con le parole “drum” gli arrangiamenti c’è Fabio Vernizzi, pia- nia ha la capacità di catturare l’emoti- e “dramma” e il disco si sviluppa in tre nista ligure etno-jazz che ama misurarsi vità della platea e di portarla dovunque parti con titoli narrativi. Una fusione con le parole. Ma ci sono anche Arman- desideri. Anche nell’ascolto mediato dal musicale di linguaggi che poggia sul do Corsi, Piero Milesi, Mario Arcari, cd, si va dalla gioia contagiosa dei “sam- confl itto tra una tensione spirituale e Esmeralda Sciascia: il riferimento alle bas-de-roda” (“Feita na Bahia”) e delle una concezione fi sica del fare musica, avventure salate di De André, dunque, è “cirandas” (“Coroa do mar”), tradizioni sfi orando ma evitando il rischio della ben reale. Partecipano i musicisti dei Bi- della sua Bahia, alla commozione rifl es- deriva new age. A supportare i “batti- rkin Tree, e sono aromi gaelici aggiunti a siva proposta da canzoni d’amore come ti” di Vinattieri le chitarre di Cristopher una pietanza già molto gustosa. Affondi “Fonte” o “Domingo”. Generosa, visto Knowles e Hanna Abi-Hanna e il violi- nella tradizione, madrigali e strambotti, il tema, e a cappella, concede “Explode no di John William Castaño Montoya. leggende e canzoni nuove che hanno coração” di Gonzaguinha; canta “Vida” Il fi nale è affi dato alla voce dell’iraniano già un sapore di classicità: «Stella mari- di Chico Buarque e ricrea “Queixa” e Mohsen Namjoo (altro artista della scu- na che ci vegli / scansa le secche e dacci “Não identifi cado” del fratello Caetano. deria Fabrica), il cui impatto attutisce la suffragio / nodo di canapa che ti sciogli / Direzione musicale del fedele Jaime forza del ritmo, spostando l’equilibrio tieni lontano il mostro e il naufragio». Alem. Monica Paes - il dramma - altrove. Guido Festinese Luca Gricinella

ALTRE CHITARRE ZAPPING

Corde celtiche La battenza contemporanea Linguaggi progressivi

Francesco Vladimir Bozar Loccisano ‘n’ ze Sheraf Battente Orkestär Italiana Universal RARA RECORDS Sprache LE CHANT DU MONDE Jean-Félix Lalanne / Dan Ar Braz / Non capita spesso di poter ascoltare un Gildas Arzel / Soïg Sibéril / Gilles esordio discografi co tanto convincente Con un facile gioco di parole di potreb- Le Bigot e spiazzante; ancor più stupisce in pro- be defi nirlo un disco di puro zapping. spettiva l’oggetto di ricerca: la chitarra Autour de la Guitare Celtique Album di esordio di Vladimir Bozar ‘n’ battente. Il tipico strumento calabrese, ze Sheraf Orkestär, Universal Sprache è CALANE nell’uso tecnico e compositivo svilup- proprio questo: un avvincente fl usso di pato dal giovane Francesco Loccisano, suoni, stili ed effetti miscelati insieme La nuova impresa di Jean-Félix Lalanne, acquisisce una rinnovata identità che da una band nizzarda composta, non chitarrista nizzardo cresciuto musical- travalica anche i confi ni regionali. In a caso, da zappiani convinti. Djé de mente al fi anco di Marcel Dadi, lo ac- questo senso gli stilemi propri della Vence (piano, sequencer, fi sarmonica); costa a ragguardevoli individualità delle grammatica tradizionale nativa si co- Ben’Houz (batteria, percussioni); Cyro sei corde della scena bretone. Il materia- niugano con quelli di numerosi altri (chitarra); Mina (basso, voce) e Pedral le è parte d’autore e contemporaneo e mondi musicali, tra i quali spiccano il (voce, mandolino, basso) creano un parte popolare, di provenienza bretone, fl amenco, la musica colta e quella da tessuto sonoro multiforme: melodico, irlandese, galiziana. I brani sono esegui- fi lm. Se in “Trantarè” affi ora una eco metallico, elettronico, jazz, tzigano, ti in duo, trio, quartetto e quintetto, e di Re Niliu, in “Colori” e nel “Volo del- klezmer, avant-garde, progressive che, ciascun artista apporta il suo stile: Arzel, l’Angelo (Form)”, le trame orchestrali in continua disarticolazione e riorganiz- i suoi innesti old time, blues e rock; Dan non lasciano più spazio a equivoci. E zazione, risulta contagioso all’ascolto. Ar Braz, la sua scrittura visionaria, che così, brani come “Intervallo” e “Bat- Nel cd, frutto anche della collabora- integra con sapienza pronuncia folk ed tenza”, si impongono come manifesto zione con musicisti di Secret Chiefs 3, accenti rock; Lalanne, l’eclettismo e la di un novello modus componendi et ope- non mancano neppure echi degli ultimi vivacità dei suoi ritmi; Siberil e Le Bi- randi. Un disco che invita a molteplici Mano Negra. Le ripetute cesure stilisti got, poi, il provetto uso delle accorda- ascolti e che fa ben sperare per il futuro rendono diffi cile isolare i singoli brani, ture aperte. Questi ultimi imbracciano sia dell’autore che di un genere ormai ad eccezione di un paio di parentesi chitarra acustica e tambura bulgaro in in profonda crisi di identità, qui giù in piacevolmente ironiche come l’invito al “Quand La Bogue Dort”, composizione Italia. suicidio con la “Pasta Panzoni” e “Me- ispirata ad una marcia dell’Alta Breta- glio stasera”, tema dalla Pantera Rosa. Raff aele Pinelli gna. Da incorniciare anche “Ker Jacob”, David Santoro dove il trio Lalanne, Siberil, Le Bigot interloquisce alla perfezione, e “Dance With Ea”, a metà strada tra impianto ba- rocco e sentori celtici. Ciro De Rosa viaggiareguide di viaggio facile&carte stradali © ALESSANDRO MALVOLTI - ELABORAZIONE GRAFICA EDT - ELABORAZIONE GRAFICA MALVOLTI © ALESSANDRO

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