AMBITO DISTRETTUALE SOCIALE N° 23 – “FINO-CERRANO”

Ente Capofila Ambito Distrettuale: Comune di SILVI

Comuni: SILVI, , , CASTIGLIONE M. RAIMONDO, , , , , ATRI, , , , , PENNA S. ANDREA

ZONA DI GESTIONE SOCIALE: ARSITA, BISENTI, CASTIGLIONE M. RAIMONDO, CASTILENTI, CELLINO ATTANASIO, CERMIGNANO, MONTEFINO, BASCIANO, CANZANO, CASTELLALTO, PENNA S. ANDREA

PIANO SOCIALE REGIONALE 2016 / 2018 Approvato con Delibera C.R. n. 70/4 del 09.08.2016

CONVENZIONE TRA I COMUNI DELL’AMBITO DISTRETTUALE SOCIALE N. 23 “FINO- CERRANO”

UNIONE DEI COMUNI MEDIOVOMANO Prot. n. 598 del 23-03-2017 partenza

1

I Comuni dell'Ambito Distrettuale Sociale n. 23 "Fino- Cerrano” di: Arsita, Bisenti, Castiglione M. Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Cermignano, Montefino, Atri, Pineto, Silvi, Basciano, Canzano, Castellato, Penna S. Andrea

CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE:

Art. 1-Finalità e oggetto della convezione 1. La presente convenzione è finalizzata, ai sensi dell'art. 30 del d. Lgs. n.267/2000 e del Piano Sociale Regionale 2016/2018 approvato con delibera di Consiglio Regionale n. 70/4 del 09.08.2016, alla gestione unitaria e coordinata delle funzioni amministrative in materia di servizi sociali e alla realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, per l'attuazione del Piano Sociale Distrettuale (PSD) n. 23 "FINO-CERRANO" e degli altri programmi, interventi, progetti ed azioni che i comuni dell'Ambito Distrettuale Sociale intendono gestire in modo associato. 2. Il Comune di Silvi viene individuato Ente Capofila di Ambito Distrettuale (ECAD); viene, altresì, costituita una “Zona di gestione sociale” che ricomprende i seguenti comuni: Arsita, Bisenti, Castiglione M. Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Cermignano, Montefino, Basciano, Canzano, Castellato, Penna S. Andrea, i quali delegano la gestione all’Unione dei Comuni “Colline del medio ”. 3. Si dà atto che la costituzione della zona di gestione sociale è subordinata alla salvaguardia dell’unitarietà del processo di programmazione e rendicontazione a livello di Ambito

Distrettuale 4. La gestione associata da parte dell’Ente Capofila di Ambito Distrettuale e della “zona di gestione sociale” da parte dell’Unione dei Comuni comprende:  l'esercizio delle funzioni amministrative in materia sociale di competenza dei Comuni ad essi ricompresi;  la gestione delle funzioni medesime;  la gestione ed erogazione dei servizi. 5. Per i Comuni dell'Ambito Distrettuale Sociale n. 23 “Fino- Cerrano” soggetti all'obbligo di gestione associata di cui all'attuale testo dell'art. 14 comma 28, del D.L. 78/2010 (L.122/2010), la presente Convenzione ex art. 30 del D. Lgs. n. 267/2000 o tramite Unione di Comuni

rappresenta un adempimento conforme al dettato normativo che impone l'esercizio della UNIONE DEI COMUNI MEDIOVOMANO Prot. n. 598 del 23-03-2017 partenza progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto previsto dall'art. 118, quarto comma, della Costituzione.

ART. 2- Durata della convenzione 1. La presente convenzione ha una durata pari a quella del Piano Sociale di Ambito Distrettuale 2016-2018 comprese eventuali proroghe e resta in vigore fino a quando il Comune di Silvi riveste il ruolo di Ente Capofila di Ambito Distrettuale. 2. Se in sede di approvazione dei successivi Piani Sociali di Ambito Distrettuale non intervengono variazioni territoriali dell'ambito territoriale sociale, individuazione di un nuovo ECAD, adesioni di nuovi Comuni, ovvero proposte di modifiche ai contenuti della presente convenzione, essa si intende tacitamente rinnovata per i periodi di validità dei nuovi Piani.

2

ART. 3- Soggetti dell'Ambito Distrettuale Sociale n. 23 e relative funzioni I soggetti che partecipano, con diversi ruoli, alla gestione associata delle funzioni amministrative in materia sociale e concorrono alla realizzazione a livello locale del sistema integrato degli interventi e servizi sociali di cui alla L. 328/2000 attraverso lo strumento programmatorio strategico del Piano Sociale di Ambito Distrettuale sono: i Comuni appartenenti all'Ambito Distrettuale Sociale n. 23 “Fino-Cerrano” titolari, ai sensi delle norme costituzionali e legislative vigenti della generalità delle funzioni amministrative in materia sociale salvo quelle espressamente riservate dalla stessa legge ad altri soggetti quali Stato, Regioni e Province il cui esercizio viene delegato, mediante al presente convenzione al Comune di Silvi, che assume la denominazione di Ente Capofila di Ambito Distrettuale (ECAD). La delega delle funzioni amministrative in materia di servizi sociali implica l'adozione dei provvedimenti amministrativi attinenti l'esercizio della funzione, compresi gli atti di gestione da parte del soggetto delegato. Gli atti adottati nell'esercizio della delega sono imputati ad ogni effetto all'Ente delegato. L'ECAD è il soggetto istituzionale preposto a rappresentare l'Ambito Distrettuale Sociale e ad esercitare, in nome e per conto di tutti i Comuni dell'ambito, le funzioni amministrative in materia sociale, assicurando la regia dei processi istituzionali di competenza dell'Ambito stesso. È interfaccia con la regione e con la zona di gestione Il Comune di Silvi, in qualità di ECAD, riceve ed introita nel proprio bilancio i finanziamenti statali, regionali, di altri enti pubblici o soggetti privati, le quote di cofinanziamento a carico degli altri Comuni dell'Ambito, destinate alla realizzazione degli interventi e programmi inseriti nel Piano Sociale Distrettuale (PSD) e degli eventuali ulteriori interventi o azioni che richiedono

l'esercizio associato delle funzioni. Il Comune di Silvi riversa, altresì, all’Unione dei comuni “Colline del medio Vomano” la quota parte dei finanziamenti statali, regionali, di altri enti pubblici destinate alla realizzazione degli interventi e programmi inseriti nel Piano Sociale Distrettuale (PSD). A sua volta l’Unione dei Comuni riceve ed introita, altresì, nel proprio bilancio le quote di cofinanziamento a carico degli altri Comuni aderenti alla zona di gestione sociale. Gli atti amministrativi e gestionali necessari per l'attuazione del PSD e di tutti gli interventi e programmi gestiti in modo associato a livello di ambito territoriale vengono adottati, secondo indirizzi impartiti ed in conformità delle deliberazioni adottate dalla Conferenza dei Sindaci, dai competenti organi politici e gestionali del Comune di Silvi, nella sua veste di ECAD e dell’Unione dei Comuni in quanto “Zona di gestione sociale” e sono agli stessi direttamente imputabili.

La Conferenza dei Sindaci dei Comuni ricompresi nell'Ambito Distrettuale Sociale n. 23 è il UNIONE DEI COMUNI MEDIOVOMANO Prot. n. 598 del 23-03-2017 partenza soggetto di indirizzo e programmazione preposto ad adottare le scelte di natura politica e programmatoria di cui assume la relative responsabilità.

ART. 4- Modello organizzativo per la gestione delle funzioni associate L’istituzione di una Zona di Gestione Sociale, con autonomia decisionale circa le modalità di gestione dei servizi, presuppone forme separate di gestione rispetto all’ECAD. L’Ente gestore della Zona di Gestione Sociale (Comuni di Arsita, Bisenti, Castiglione M.R., Castilenti, Cellino A., Cermignano, Montefino, Basciano, Canzano, Penna S.A.) è l’Unione dei Comuni “Colline del medio Vomano” con sede presso il Comune di Cermignano, che si avvale di un proprio Ufficio di Zona Sociale, con destinazione di risorse umane e strumentali adeguate alle competenze gestionali ad essa attribuite dall’Ambito distrettuale sociale. All’Ente gestore della zona di gestione sociale si applica la stessa disciplina stabilita per gli ECAD, come stabilito nel Piano Sociale Regionale 2016- 2018. Si conviene di istituire un ufficio comune denominato Ufficio di Piano, localizzato presso il 3

Comune di Silvi, che si configura come lo strumento operativo ed esecutivo tramite il quale l'ECAD, provvede all'attuazione e realizzazione del Piano Sociale Distrettuale. L'Ufficio del Piano, inserito nell'assetto organizzativo del Comune di Silvi, può operare oltre che con personale comunale, con personale distaccato o comandato dagli altri Comuni appartenenti all'Ambito o da altri Enti pubblici o con personale esterno. Il Responsabile dell’Ufficio di Piano con funzioni di coordinamento, coincide con il Responsabile dei Servizi sociali dell’ECAD. L’Ufficio di Piano si avvale di personale competente rispetto alle funzioni da svolgere. Tali funzioni possono essere così sintetizzate: coordinamento e progettazione, gestione tecnica ed amministrativa, gestione finanziaria contabile. 1. La dotazione organica dell'Ufficio di Piano viene stabilita, tenuto conto degli indirizzi impartiti ed in conformità delle deliberazioni adottate dalla Conferenza dei Sindaci in sede di approvazione del Piano Sociale Distrettuale e dei programmi ed attività nello stesso previsti; viene attivato dal Comune di Silvi attraverso i propri atti gestionali nel rispetto dei vincoli posti dalla normativa vigente alla spesa di personale e delle regole sul patto dì stabilità/pareggio di bilancio. Spetta al Responsabile dell’Ufficio di Piano, in relazione alle esigenze delle attività da realizzare nell’Ufficio, prevedere, qualora se ne ravvisi la necessità, prestazioni di personale aggiuntivo; 2. Il personale addetto all'Ufficio di Piano è assoggettato alla disciplina sul rapporto di pubblico impiego di cui al d. Lgs. n.165/2001, alle norme regolamentari organizzative del Comune di Silvi, alle disposizioni del CCNL Regioni Autonomie locali ed alla Contrattazione Integrativa decentrata del Comune di Silvi.

3. Il rapporto di lavoro del personale in dotazione all'Ufficio di Piano necessario per l'espletamento delle attività amministrativo-gestionali-contabili connesse ai programmi, interventi e servizi previsti nel Piano Sociale Distrettuale, è di tipo subordinato ovvero con forme di lavoro flessibile, previste dalla normativa vigente, e con contratti di lavoro autonomo, per progetti ed interventi specifici e per attività che richiedono elevate professionalità specialistiche e per un periodo di tempo limitato, fatte sempre salve le disposizioni delle norme in materia, informata sul punto la Conferenza dei Sindaci. 4. Ai fini economici, del rispetto dei vincoli della spesa del personale, nonché ai fini del rispetto del patto di stabilità/pareggio di bilancio, gli oneri sostenuti saranno ripartiti proporzionalmente tra i Comuni di Atri, Silvi e Pineto in ragione della popolazione residente in ciascun comune alla data del 31 dicembre dell’anno precedente. I Comuni della UNIONE DEI COMUNI MEDIOVOMANO Prot. n. 598 del 23-03-2017 partenza Zona di gestione sociale (Comuni di Arsita, Bisenti, Castiglione M.R., Castilenti, Cellino A., Cermignano, Montefino, Basciano, Canzano, Penna S.A.), invece, concorreranno alle sole spese relative alle funzioni dell’ECAD, nella misura di un terzo della quota annuale prevista per la gestione associata loro assegnata, in ogni caso non inferiore ad Euro 5.000,00 annui. 5. Le funzioni dell'Ufficio di Piano consistono principalmente in:  coordinamento delle attività e dei rapporti con i Comuni ed altri soggetti coinvolti nell'attuazione del Piano Sociale Distrettuale;  gestione dei servizi;  predisposizione di bandi, gestione delle gare e pubblicazione degli esiti;  attività amministrativa e gestionale per l'attuazione dei programmi ed interventi inseriti nel Piano Sociale Distrettuale;

4

 attività contabile di creazione voci di entrata e di spesa dedicate al Piano Sociale Distrettuale, gestione e monitoraggio costante dell’andamento crediti/debiti tra l’ECAD e Comuni associati, verifica disponibilità di cassa, ricezione e numerazione fatture relative al Piano Sociale, caricamento impegni, liquidazioni e mandati di pagamento, accertamento entrate da versamenti quote dagli associati e fondi regionali e vincolati con emissione di relative reversali, emissione atti di diffida verso enti morosi, registrazioni contabili e variazioni di bilancio eventualmente necessarie a seguito modifiche degli stanziamenti e interventi del Piano Sociale distrettuale;  rendicontazione;  monitoraggio e valutazione;  sistema informativo;  organizzazione e valutazione del Piano Sociale Distrettuale in termini di customer satisfaction e monitoraggio dei servizi e progetti del Piano Sociale Distrettuale.

Gli atti politici e programmatori per l'esercizio delle funzioni delegate con la presente convenzione al Comune di Silvi sono adottati ed approvati dagli organi politici (Consiglio e Giunta) del Comune di Silvi sulla base degli indirizzi impartiti ed in conformità delle deliberazioni adottate dalla Conferenza dei Sindaci. Gli atti amministrativi e gestionali necessari per l'attuazione delle funzioni delegate di cui alla presente convenzione sono adottati dai Responsabili del Comune di Silvi secondo le rispettive competenze. Gli atti di gestione finanziaria adottati dal Responsabile dell'Ufficio di Piano hanno diretta incidenza sul bilancio del Comune di Silvi sugli stanziamenti iscritti nei pertinenti capitoli di spesa. Gli atti ed i provvedimenti amministrativi adottati dal Responsabile dell'Ufficio di Piano per l'attuazione del Piano Sociale Distrettuale sono direttamente riferibili al Comune di Silvi che, sulla base di apposita delega, nel suo ruolo di Ente Capofila di Ambito Distrettuale, agisce in nome e per conto dei Comuni dell'Ambito.

ART. 5- Forme di consultazione degli Enti Associati

UNIONE DEI COMUNI MEDIOVOMANO Prot. n. 598 del 23-03-2017 partenza La consultazione ed il raccordo tra gli enti dell'ambito distrettuale sociale si realizza oltre che attraverso lo strumento della Conferenza dei Sindaci cui compete la determinazione degli indirizzi e la programmazione degli interventi e dei servizi sociali previsti nel Piano Sociale Distrettuale e del Gruppo di Piano in cui vengono coinvolti tutti i soggetti che concorrono alla realizzazione del sistema integrato di servizi, anche mediante i seguenti ulteriori istituti: a. Tavolo Tecnico Permanente di supporto all'Ufficio di Piano. Per realizzare progettazioni partecipate che rispondano alle reali esigenze ed agli effettivi bisogni dell'utenza e per garantire una gestione efficiente ed efficace delle risorse è istituito nell'Ambito n. 23 “Fino-Cerrano” un Tavolo Tecnico permanente costituito dalle assistenti sociali in servizio presso Comuni e presso il PUA/UVM che, operando presso gli sportelli di Servizio Sociale Professionale e del Segretariato sociale, sono i diretti testimoni dei reali e concreti bisogni del cittadini. Il Tavolo Tecnico coordinato dal Servizio Sociale dell'ECAD svolge le seguenti funzioni:

5

 supporto all'Ufficio di Piano nella lettura e rilevazione del bisogno, nell'analisi delle problematiche sociali del territorio, nella progettazione e gestione dei servizi;  coinvolgimento e consultazione di, cittadini, terzo settore, associazioni ed altri soggetti portatori di specifici bisogni e di tutti i soggetti interessati alla valutazione dei servizi erogati;  consultazione di responsabili di servizi, amministrazioni, referenti di altri Enti e servizi territoriali esperti ecc.;  organo consultivo della Conferenza dei Sindaci;  tavolo di lavoro mensile sulla gestione di Servizi e Progetti, per la risoluzione di problematiche legate alla gestione quotidiana e particolari criticità riferite all'utenza. b. Tavolo Amministrativo E’ costituito dai Responsabili dei servizi sociali dei Comuni appartenenti all'Ambito ed è coordinato dal Responsabile dell'ECAD. Svolge le funzioni di tavolo di concertazione e lavoro per la programmazione e gestione dei Servizi da attivarsi per la definizione delle modalità di utilizzo delle risorse, per risolvere problematiche di gestione dei servizi anche mediante coinvolgimento dei gestori dei servizi stessi.

ART. 6- Rapporti finanziari e reciproci obblighi e garanzie Il finanziamento degli interventi e servizi sociali, delle attività, progetti e programmi inseriti nel Piano Sociale di Distrettuale e degli eventuali ulteriori interventi specifici attivati e gestiti in forma associata viene assicurato mediante le seguenti risorse:  compartecipazione finanziaria dei Comuni appartenenti all'ambito da assicurare mediante appostiti stanziamenti di bilancio;  finanziamenti statali;  finanziamenti regionali  contributi di altri soggetti pubblici e di soggetti privati;  sponsorizzazioni. I Comuni dell'Ambito versano entro il 15 di ogni bimestre, le proprie quote di compartecipazione necessarie per finanziare i servizi da erogare, rispettivamente, mediante accredito al Servizio Tesoreria del Comune di Silvi, per i Comuni di Atri e Pineto e mediante accredito all’Unione per i Comuni della Zona di Gestione Sociale (Comuni di Arsita, Bisenti, Castiglione M.R., Castilenti, UNIONE DEI COMUNI MEDIOVOMANO Prot. n. 598 del 23-03-2017 partenza Cellino A., Cermignano, Montefino, Basciano, Canzano, Penna S.A.). La gestione dei rapporti finanziari e contabili del PSD è meglio specificato nel Regolamento per la gestione contabile del PSD dell’Ambito n. 23 “Fino-Cerrano”. L'ECAD e la Zona di Gestione Sociale si impegnano al pagamento delle fatture dell'appaltatore dando priorità al pagamento delle fatture relative ai servizi prestati nei territori dei Comuni associati in regola con il pagamento delle quote mensili. In caso di mancato pagamento alla scadenza delle rate, il competente Ufficio dell'Ambito provvederà ad inviare una diffida ai Comuni inadempienti, pena l’interruzione dei servizi, assegnando un termine non inferiore a 7 giorni. Fino ad avvenuto pagamento, l’ ECAD e la Zona di gestione sociale sono esonerati dal dover anticipare i fondi per conto dei comuni ritardatari ai quali andranno addebitati oneri ed interessi moratori per tardivo pagamento riguardanti fatture e servizi ad essi riferite per le quali non siano stati versati i fondi all’ ECAD e alla Zona di gestione sociale in tempo utile.

6

Ciascun Comune dell'Ambito dovrà provvedere ad adottare tutti gli atti deliberativi e gestionali necessari alla contabilizzazione economico-finanziaria delle suddette operazioni.

ART. 7- Modalità di recesso 1. Ciascuno degli Enti associati può esercitare, il diritto di recesso unilaterale, mediante adozione di apposita deliberazione consiliare, da adottare almeno entro il 30 settembre dell’anno in corso. 2. Il recesso è operativo a decorrere dal 1° gennaio dell'anno successivo a quello della comunicazione di recesso di cui al comma precedente a tutti i Comuni associati. Restano pertanto a carico dell'Ente interessato le spese fino alla data di operatività del recesso. 3. I singoli comuni associati hanno facoltà di recedere anticipatamente dalla presente convenzione ove ciò non risulti in contrasto con la legislazione statale o regionale, mediante adozione di apposita delibera consiliare e subordinatamente alla preventiva regolazione dei rapporti pendenti nei confronti degli altri Enti Locali partecipanti e della successione nei rapporti attivi e passivi e degli eventuali contenziosi insorti in capo all'Ente Capofila di Ambito Distrettuale. 4. Il recesso, comunicato a tutti i comuni aderenti a mezzo di posta elettronica certificata o mediante raccomandata con avviso di ricevimento, avrà effetto a decorrere dal 1° gennaio dell'anno successivo. 5. Il recesso di uno o più Comuni dalla convenzione non determina lo scioglimento della stessa.

ART. 8- Contro