SERGIO Settembre 2020 - N. 25 ZAVOLI

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Geronimo 25 | Settembre 2020 | 5 SOMMARIO

8 Noi c’eravamo 52 Villaggio Arcadia 10 Fumo di pipa 54 Roberto Polverelli 14 Un Maestro indimenticabile 56 Pietro Tamai

Ritratti di Ennio Zangheri 20 Sergio Zavoli 58 Maurizio Argan CONTRIBUTI 24 Beauty Luxury 64 Imprenditori oggi Stefano Baldazzi Cristina Barnard 28 Sagra Malatestiana 66 Piazza Tripoli Marialuisa Lu Bertolini Giorgio Brici 32 Cesare Francolini 72 Murales Gabicce Davide Collini Daniela Farina 34 Luca Serafini 74 Bimbi per natura Georgia Galanti Nicoletta Mainardi 38 Elena Zanni 76 Cantiere poetico Lorenzo Muccioli Daniela Muratori 40 Si Festival 78 Camping Gabicce Elio Pari Vittorio Pietracci 44 Riccione e le donne 80 Ramaiola Eusebio Pietrogiovanna Roberta Sapio 46 Congresso PD 82 Dire, fare, mangiare Ennio Zangheri Tommy Flores PH 48 Coveri-Monti Beatrice Imperato PH Rimini Sparita PH Giorgio Salvatori PH

Salvo accordi scritti la collaborazione a questa edizione è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita

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24 46 Il 4 agosto scorso ci ha lasciati Sergio Zavoli, il Maestro come amavo definirlo. Grandissimo giornalista, scrittore, conduttore televisivo si è spento alla soglia dei 97 anni e oggi riposa ac- canto al suo grande amico Federico Fellini. A lui, figura di rilievo anche politico, abbiamo dedicato la copertina di questo numero del nostro mensi- le. Un tributo doveroso soprattutto nei confronti dell’Uomo, con la U maiuscola che egli era. 28 Ma nel nuovo Geronimo Magazine, come sem- 54 pre, l’attenzione è calamitata su tanti personaggi e su numerose iniziative. Fra queste ultime va messa certamente la Sagra Musicale Malatestiana annovera ospiti di assoluto livello mondiale nella degna cornice del Teatro Galli, splendido gioiello di una Rimini culturale che tutti ci invidiano. Come detto, tante anche le storie ed i perso- naggi che si succedono velocemente nelle pagine del mensile. Impossibile citarli tutti, ci piace però 56 32 soffermare la vostra attenzione sulla controco- pertina che abbiamo dedicato all’imprenditoria giovanile, a due ragazzi che si sono fatti le ossa da soli e che ora gestiscono una delle più grandi aziende di forniture per il benessere che ci sia in Italia, la Beauty Luxury. Conclusa ormai la stagione estiva, c’è l’autun- no in rampa di lancio. Con le scuole che, al mo- mento di andare in macchina, preparano un’anna- ta tra le più incerte dell’ultimo mezzo secolo con 34 la paura del Covid che aleggia su di noi nonostan- 58 te proclami, previsioni e dichiarazioni ufficiali. La vita va avanti e non si ferma. L’ingranaggio che la avvolge, seppur a stento come in questi ul- timi mesi, procede inesorabile. E noi, gli india- ni di Geronimo, ci siamo. Ci siamo sempre stati anche quando il lockdown ci teneva rinchiusi in casa. Grazie a questo manipolo di combattenti che mi circonda e che ha nella passione la virtù principale. Grazie di cuore. E buona lettura. 80 38 Il direttore

Geronimo 25 | Settembre 2020 | 7 NOI C’ERAVAMO

8 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Geronimo 25 | Settembre 2020 | 9 RUBRICA

di Roberto Sapio

FUMO DI PIPA 25 Roberto Sapio

Giorni fa, E qui il ricor- provenienti dalla do della nostra Sardegna dove adolescenza ri- trascorrono ogni affiora sponta- estate un breve neo e prepotente: periodo di va- eravamo curiosi canza, sono ve- sempre e di tut- nute a trovarmi to. Avevamo una le mie giovani sete insaziabile nipotine. di apprendere Qualunque cose nuove. For- adolescente di se perché abbia- una delle prece- mo vissuto gli denti generazio- orrori della guer- ni avrebbe fat- ra e le privazioni to salti di gioia del dopo ci ur- per une vacanza geva dentro una così ed avrebbe volontà di cam- rievocato ogni biare le cose, di giorno il periodo capirle di più e passato in quella più nel profondo. terra quasi esotica e piena di fascino: loro niente, come In gruppo camminavamo lungo i binari del treno, che una misera gita fuori porta di cui non vale la pena con- di solito ci portava a scuola, discutendo di tutto e ponen- servare il ricordo. doci domande sulla vita, sulla morte, sul futuro nostro e Hanno accettato svogliatamente e bevuto il bicchiere della nazione. di aranciata loro offerto, hanno giocato un po’ con la ca- Si avvertiva già nell’aria il sentore della democrazia gnetta con irritante distacco e più per dovere di ospitalità e si potevano leggere i primi abbozzi della prossima Co- che per il piacere di farlo. stituzione, “la sovranità appartiene al popolo” e questo ci Poi si sono dedicate ai rispettivi orecchini e ad aggiu- introduceva ai primi maldestri approcci politici ed istitu- starsi gli occhiali sul naso. zionali. Il tutto con un entusiasmo da neofiti che meravi- Tutto questo ha fatto pensare alla apatia generaziona- gliava noi stessi e ci faceva sentire partecipi di qualcosa le che sembra attanagliare i giovani in una solenne indif- più grande di noi, misterioso perché sconosciuto e perciò ferenza per il mondo e le persone che li circondano e li quasi incomprensibile, che tuttavia trasmetteva brividi di appiattisce in un disinteresse che toglie ogni curiosità. eccitazione. Per suscitare in loro un minimo di attenzione abbiamo Una eccitazione che aumentava a dismisura con l’av- trovato in uno dei suoi nascondigli la tartarughina rac- vicinarsi delle prime esperienze elettorali, referendum, colta per strada e salvata da una fine sicura sotto le ruote politiche ed amministrative. di un auto di passaggio. A ripensarci, anche tutto questo era un modo di sentir- Macché, uno sguardo superficiale e distratto senza ci giovani e non posso fare a meno di notare, non senza nessuna emozione per un animaletto buffo ed insolito. una certa tristezza, quanto sembri diverso dalla scafata Si sono scosse solo quando si sono viste consegnare indifferenza di queste ragazzine. Senza generalizzare, una piccola mancetta. comunque.

10 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Geronimo 25 | Settembre 2020 | 11 12 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Geronimo 25 | Settembre 2020 | 13 INCONTRI UN MAESTRO di Clara Capacci INDIMENTICABILE la scomparsa di Sergio Zavoli lascia un vuoto incolmabile

Sergio Zavoli riposa a Rimini accanto al suo grande ‘una situazione di fatto’ e riparare a una ‘ingiustizia nei amico di sempre Federico Fellini. Per sua espressa vo- confronti di Zavoli stesso e di quanti lo avevano credu- lontà. Non servono altre parole, inutile aggiungere altro to riminese’. ancora. Il “maestro” non è più con noi. Sapevamo che Non paia una forzatura. Sul finale di un suo raccon- sarebbe arrivato questo momento, ma accettarlo è stato to, Zavoli aveva scritto, narrando di un viaggio col pa- difficile, complesso, fastidioso. Chi lo conosceva può dre a : ‘Poi mi prese un bisogno struggente di capire questi sentimenti, chi invece non aveva avuto la tornare a casa, di tornare a Rimini. Arrivando, avrei fortuna o la possibilità di incontrarlo, di parlarci, di in- detto a mio padre: ‘Io sto meglio qui, perché la casa tervistarlo o semplicemente di ascoltarlo può prendere …è dove si cresce con il padre e dove il padre ci lega ai dalle parole del sindaco di Rimini Andrea Gnassi il si- giorni e alla vita…’. gnificato dell’uomo che abbiamo perso per sempre il 4 La realtà, che sconfina con la leggenda (perché, in agosto scorso. questo caso, è la stessa cosa), vuole che del giovane “Di tutto quello che si dirà di Sergio Zavoli forse Zavoli si accorse un delegato Rai, di passaggio a Ri- passerà inosservato un fatto apparentemente locale: mini, che ne udì la voce durante la radiocronaca di una Rimini è la sua patria. Lo è stata in vita per affetti, la- partita di calcio tra Rimini e Ravenna. Di lì il viaggio voro, amicizie, passioni. Lo sarà ancor più da ora in prese la direzione del grande giornalismo, con inchieste avanti. Con parole delicate e precise, la famiglia mi ha e programmi televisivi ancora nella memoria degli ita- trasmesso il desiderio di Sergio di “essere riportato a liani per curiosità, profondità, capacità di raccontare la Rimini e riposare accanto a Federico”. Storia partendo dalle piccole storie della gente comune. Ma l’eccezionalità di questa vita, che ha attraversato Gli ‘umili’ per citare Alessandro Manzoni. quasi un secolo di Storia italiana, dando voce inconfon- Ed è perfino commovente ricordare il ruolo che ebbe dibile all’anima e alle anime di questo Paese, sta forse nell’unire linguisticamente e moralmente il Paese nel nell’idea stessa del viaggio, parola che ricorre spes- dopoguerra attraverso il suo italiano perfetto, la sua ri- so nei titoli dei suoi celebri programmi televisivi. Un gorosa scansione dei fatti, la sua voce calda e magi- viaggio lungo e straordinario iniziato ‘per l’anagrafe’ strale narrando via via le vicende di suore di clausura, a Ravenna, il 21 settembre 1923. Quasi 50 anni dopo, di gregari ciclistici in fuga terrorizzati dall’arrivo del il 30 settembre 1972, all’atto della consegna della cit- gruppo (molti anni prima di Wenders e de ‘La paura del tadinanza onoraria, l’allora sindaco di Rimini Nicky portiere prima del calcio di rigore’), di terroristi prigio- Pagliarani disse: ‘E’ stato leggendo il suo ultimo libro nieri di se stessi e delle loro idee assurde prima che di che l’occhio è caduto sulla breve biografia dalla quale un carcere. risulta che Sergio Zavoli sarebbe nato a Ravenna. Dico Zavoli diede parola agli ‘ordinary people’ e ai grandi ‘sarebbe nato’ perché il primo impulso è stato quello di peccatori, chiamandoli sul palco a mostrare e a rendere credere che si trattasse di un errore di stampa, tanto mi conto delle paure, delle fragilità, dei sogni che intanto sembra impossibile che non fosse riminese”. Secondo erano quelli di un Paese in un continuo saliscendi tra Pagliarani la cittadinanza onoraria doveva legittimare rinascite e crisi drammatiche.

14 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Era la sprovincializzazione del giornalismo italiano sta a lacrime e orgoglio della e per la sua terra quando da parte di un volto e una voce che entrarono nella case presentammo alla Casa del Cinema a Roma, il proget- degli italiani con educazione, facendosi presto consi- to del Museo Internazionale Federico Fellini. Sognato derare ‘uno di famiglia’. insieme. Nel 2003 e nel 2013 Rimini ha festeggiato i Durante l’avventura umana, Sergio Zavoli incontrò suoi 80 e 90 anni con cerimonie pubbliche che aveva la sua compagnia. L’amico di tutta una vita: Federico apprezzato perché ‘qui sono sempre tra gli amici’. Ri- Fellini, con cui condivideva sogni, paure e speranze, di minese tra riminesi, il viaggio ritorna oggi alla sua cit- gente della provincia che, nella loro opera e nella loro tà. E il richiamo non è solo a Fellini e al suo Moraldo. intelligenza, vedeva riconoscersi il mondo. Poi Tonino Nel racconto, accennato più sopra, del cammino fat- Guerra, Titta. Ci sentivamo spesso. Ci vedevamo con to col padre, Zavoli scriveva che a Rimini un giorno un piccolo gruppo di amici qua a Rimini per un piat- sarebbe tornato ‘…per stare, perché bisogna morire to di tagliatelle o qualche pesciolino. Non nascondo a casa, sentendo i rumori della tua strada, sapendo di essere particolarmente addolorato, triste, per questa che da quella finestra entra odore di mare, contando scomparsa, avendo nel cuore di Sergio questo persona- le ore sui suoni e le luci che sono trascorse intorno a le impasto di amicizia paterna, vera e rispettosa, mai te dall’infanzia, quasi udendo le voci che stagnano nel esclusivamente assorbito dal racconto dei ricordi ma bar, essendo vivo fino alla fine, insomma sino a quando invece pieno della voglia di guardare al futuro. non senti che queste cose ti lasciano amichevolmente Fino all’ultimo. Non più tardi di due anni fa, quando morire’. venne a Rimini a presentare il suo libro ‘La strategia Lo aveva scritto tanti anni fa. E lo ha fatto. Ci ha dell’ombra’, e poi ancora in altre occasioni, facevamo chiesto di potere riposare per sempre accanto all’amico tardi a parlare di Rimini, di come potesse stare meglio Federico. Per proseguire insieme il viaggio. Per ridere, con se stessa e nel mondo. Ad esempio partendo dal scherzare. Per raccontare. museo dedicato a Federico che, come avevamo sogna- Per dare suono comprensibile all’anima, anzi alle to, non doveva essere un sacrario o un semplice omag- anime dei grandi e degli umili, dei potenti e degli in- gio alla memoria ma uno spazio della città che di Fel- difesi, di chi aspetta solo che gli si dia voce uscendo lini assumesse la chiave magica del sogno. Conservo il per un giorno dall’anonimato. Tutti trattati allo stesso suono indelebile, dolce, intenso, intriso di comprensio- modo, con rigore e allo stesso tempo facendo prevalere ne dell’altro e di umanità, della sua voce. la curiosità per l’essere umano e i suoi misteri, la sua Quella voce che mi volle leggere la dedica sul suo impronta allo stesso unica e esemplare. Ma, prima di ultimo libro: ‘Ad Andrea, che ha dato a Rimini un nuo- tutto, ascoltando”. vo destino, aperto a tante idee’. E ancora la gioia mi- Toccanti, nel saluto e nel tributo a Zavoli, anche le

Geronimo 25 | Settembre 2020 | 15 parole del vescovo mons. Rimini lo ha nominato con Francesco Lambiasi: “Con orgoglio cittadino onora- una delle tante, poderose rio nel 1972 legando il suo immagini disseminate nel nome al grande amico Fe- corso di una lunga e pro- derico Fellini. ficua carriera, si definiva Uomo di profonda cul- un uomo che – “lanterna in tura e di generosa com- mano e con “fide infirma” prensione per l’umano, che – affrontava l’inestingui- gli si riconosceva nell’an- bile mistero che mette in- nunciare le notizie più sieme, divide e ricompone sensibili, quando anche la senza posa ragione e fede”. televisione aveva uno stile All’età di 96 anni Sergio non urlato, Zavoli fu pro- Zavoli si è spento, per ac- tagonista di tante inchieste cendere in modo definitivo che fecero scalpore, in par- quella lanterna e ricompor- ticolare quella dedicata al re quanto a lungo cercato mondo della clausura. con profonda onestà intel- Era la prima volta, in- lettuale e grande umanità. fatti, che un microfono en- Nato a Ravenna, Zavoli trava in quelle mura, intri- è cresciuto a Rimini, dove se di silenzio e preghiera. ha vissuto la prima giovi- “Anche il gettare nel tuo nezza frequentando il liceo orto il solo sospetto che classico ‘Giulio Cesare’, Dio ci sia è opera dei come l’amico Federico grandi seminatori” disse Fellini e il beato Alberto una volta parlando del car- Marvelli, e qui ha mosso dinale Giacomo Biffi. i primi passi nel giornali- Con la sua profonda smo. cultura e l’altissimo senso di umanità che ha dissemi- Zavoli ha sempre mantenuto un legame vivo, nato in una carriera fatta di saggi, poesie, trasmissioni vero e profondo con la città, descrivendo al mon- televisive, inchieste, Sergio Zavoli ha gettato ben più do con lucidità e spessore personaggi e vicende. d’un sospetto sul Verbo fattosi carne, proprio come i Fu, tra l’altro, l’inventore del Processo alla tap- grandi seminatori di cui ha raccontato. pa al Giro d’Italia (divenuto un genere televisivo), la corsa “rosa” tanto amata e conosciuta da bambi- (Le immagini a corredo di questo servizio sono sta- no proprio a Rimini, nei pressi del ponte di Tiberio. te fornite dall’Ufficio Stampa del Comune di Rimini)

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Geronimo 25 | Settembre 2020 | 17 18 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Geronimo 25 | Settembre 2020 | 19 INCONTRI

di SERGIO ZAVOLI Davide Collini un ricordo di mezza estate

Sono circa le 22.00 di una sera grandi hanno, Sergio Zavoli ha sapu- molto particolare e mi sto recando, to eccellere sempre, sia nelle attività dopo averlo già fatto nel pomeriggio, professionali che in quelle sociali e a porgere un ultimo deferente saluto politiche, tanto in quelle umane: la a Sergio Zavoli. La piazza Cavour è sua riconosciuta capacità di “vedere” quasi vuota in questo venerdì sera, oltre alle apparenze, di scavare nei e la grande immagine del giornali- rapporti interpersonali e nelle situa- sta fuori dal teatro Galli attira im- zioni affascinavano chiunque, sino- mediatamente lo sguardo che subito nimo di un animo aperto, profondo, dopo corre, indiscreto, a cogliere la acculturato e mai banale. presenza del feretro all’interno del Le sue interviste, le sue discussio- foyer, quasi fosse un tutt’uno con la ni e gli approfondimenti hanno fat- piazza stessa. to epoca ed affascinano ancor di più Una coppia di genitori con la car- dentro al Galli dove, pur se forzata- rozzina, due anziani che parlottano mente frammentarie, scorrono con fra di loro, un gruppetto di ragazzini immagini scandite dalla sua incon- irriverente che si rincorre giocando fondibile voce. nella calura estiva serale. Della sua vita, piena e ricca di ini- A Sergio sarebbe sicuramente pia- ziative e riconoscimenti professiona- ciuta questa immagine della piazza li, tutto ormai è stato detto, ma non è dal sapore felliniano, il ritrovarsi in possibile non citarla brevemente tale un quadro dal sapore squisitamente è la rilevanza che assume. cinematografico ma discreto, senza Sergio Zavoli nasce a Ravenna il clamore e condito con quella sorta di leggera malinconia 21 settembre 1923, città che lascia a soli quattro anni per interiore tanto cara all’amico Federico e un po’ a tutti i approdare a Rimini con la famiglia ed è a Rimini che com- riminesi . Si, penso proprio che lo abbia gratificato e, se pleta gli studi, pubblicando anche qualche articolo sui quo- vogliamo, ricongiunto idealmente all’anima più vera della tidiani dell’epoca. L’iniziativa che lo vede in prima persona città. sarà “Voci della Città”, intrapresa con De Donato e Cosmi a Sono entrato poco prima della chiusura serale e il mo- partire dal 1946 nel centro storico che evolverà, trasferen- mento, più intimo e raccolto del precedente pomeriggio, dosi successivamente sulla spiaggia, nella “ Publiphono “ mi ha concesso di porgere in assoluta tranquillità un ultimo di successo universalmente conosciuta. grato saluto mentre scorrevano e rieccheggiavano, ancora Speaker radiofonico di grande talento, particolarmente una volta all’interno del teatro, le immagini e le parole di portato alle interviste, entra in RAI nel 1947 diventando una vita. giornalista professionista ed autore negli anni ’50 di docu- “Ciao Sergio”, ripeto fra me e me ed esco. mentari radiofonici innovativi ed osannati dalla critica. Lo Penso che in fondo sia rimasto contento dell’accoglien- sport, altra grande passione, lo vede nel 1962 creare pro- za, sentita e commossa, che la sua amata città d’adozione grammi televisivi di grande successo (Processo alla tappa) gli ha tributato, un abbraccio che ha coinvolto tutto e tutti: . Impossibile, su queste righe, ricordare tutte le iniziative sobrio, ma allo stesso tempo corale, quasi fosse anche que- che lo vedono negli anni del boom economico, indiscusso sto uno di quei fotogrammi dell’amico fraterno e maestro protagonista di un giornalismo innovativo e senza timori Federico Fellini, che incantano e ti toccano nel profondo, reverenziali. insieme. Fra le tante, assolutamente indimenticabile, l’inchiesta Voleva tornare a Rimini Sergio, qua si sentiva a casa. che conduce nel 1968 con la troupe televisiva nell’Ospeda- Lui nativo di Ravenna ma adottato come un figlio dalla cit- le Psichiatrico di Gorizia il cui direttore, Franco Basaglia, tà di Amarcord dove aveva gli amici più cari, tanti “ andati passerà alla storia per i suoi metodi di cura a dir poco rivo- via “ prima di lui. luzionari. Il reportage “I giardini di Abele” rimane una pie- Le esequie romane e il viaggio, con familiari e il Sin- tra miliare di grande giornalismo dove si evidenzia come il daco Andrea Gnassi, per fare ritorno nel luogo dell’anima. recupero medico, sociale e umano dei malati di mente sia, E poi tutte le personalità a porgere un commosso estre- ora come allora, la strada vincente per restituire i pazienti mo saluto a questo indiscusso e talentuoso maestro del ad una vita sociale ed attiva. giornalismo a cui la definizione va comunque stretta. Nel- Il 30 settembre 1972 l’allora sindaco Pagliarani gli con- la sua vita, con discrezione e quel “ mestiere “ che solo i ferisce la cittadinanza onoraria riminese.

20 | Geronimo 25 | Settembre 2020 E’ anche scrittore di successo pubblicando, nel 1981, il di prima mattina in queste afose e torride giornate di fine suo primo libro “Socialista di Dio” che vince meritatamen- Agosto. Distanza e mascherine sono d’obbligo nonostante te il Premio Bancarella a cui ne seguiranno altri, anch’essi l’ampia terrazza scoperta a mitigare l’incredibile calura. tenuti in alta considerazione dalla critica. Sarà il verde dei pini antistanti, sarà lo sguardo sereno di Diviene Presidente della RAI dal 1980 al 1986. Succes- questa cordiale e simpatica signora ma ho la netta sensa- sivamente a questo incarico è autore di programmi repor- zione che sarà una piacevolissima conversazione. tage e di approfondimento di notevole spessore fino alla “Raccontami di te, Silvana, un po’ della tua storia e di metà degli anni ’90 e nel 2001, con “Viaggio nella scuola”, come e quando hai conosciuto Sergio”… le chiedo. chiude il suo ciclo televisivo. “Sono nata a Rimini, il primo del mese di dicembre nel Non cessano comunque i suoi continui apporti letterari, 1929, l’anno del nevone…alla Castellaccia. La mia in- davvero notevoli, che assieme al lungo curriculum di ini- fanzia è stata quella della mia generazione, si faceva con ziative intraprese gli valgono nel 2007 la “Laurea honoris poco ma si era comunque felici. Il cambiamento avvenne causa in editoria, comunicazione multimediale e giornali- nel corso del 1944. Mio padre Libero Morri comprò il Bar smo” dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Ambasciata in fondo a viale Triste sul viale Vespucci, un Tor Vergata a Roma. locale molto grande. Io avevo solo sedici anni e lo aiutavo L’impegno politico lo vede nella seconda metà degli stando alla cassa. Finita la guerra era frequentato solo da anni ’90 nelle file del partito Democratico della Sinistra. soldati inglesi e polacchi, le truppe alleate rimaste a Ri- Eletto al Senato nel 2001 (Democratici di Sinistra) viene mini, gli unici avventori che avevano un po’ di soldi da riconfermato nell’Ulivo (2006) e nel Partito Democratico spendere. nel 2008 e nel 2013. Le onorificenze e gli incarichi pre- Poi, con la loro partenza, era diventata la meta preferita stigiosi si susseguono incessanti: premio alla carriera nel in estate della gioventù di allora, specialmente della ma- 2008, Presidente della Commissione di Vigilanza RAI dal rina ed è allora che ho conosciuto Sergio Zavoli. Veniva 2009 al 2013, dal 2007 Presidente della Scuola di Giorna- sempre assieme all’architetto Romolo Landi, all’ingegnere lismo dell’Università degli Studi di Salerno. Giordano Morri, al medico Mirco Dardari e al pittore De- Una vita, quella di Sergio Zavoli, spesa a comunicare mos Bonini, suo carissimo amico. Una gran bella gioventù. e a favore dell’informazione. Per i 90 anni il 25 settem- Io ero una giovanissima cassiera e Sergio un bellissimo bre 2013 nella sede nazionale RAI riceve l’omaggio del ragazzo che non disdegnava di farmi la corte… ma mio Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, di tutta padre era gelosissimo e non successe mai nulla. Io però la dirigenza RAI e delle più alte cariche istituzionali e per- nutrivo una vera simpatia per lui perché sapeva parlare ed sonalità. era un vero piacere ascoltarlo, con modi talmente gentili Non manca nemmeno nella sua amata Rimini, che lo ed educati che emergeva distintamente dal suo gruppo di festeggia conferendogli, tramite l’Associazione Articolo amici”. 21, il Premio Paolo Giuntella, indimenticato giornalista Osservo questa fantastica donna mentre racconta e noto inviato del TG1 e apprezzato scrittore deceduto nel 2008. che il suo sguardo, mano a mano che il discorso avanza, Si arriva così agli ultimi anni che lo vedono, nel 2018, non diventa più luminoso e la voce più nitida … sono passati ricandidarsi alle elezioni politiche dopo ben 17 anni spesi un’infinità di anni da allora, ma sembra di rivederla ora attivamente in Senato al Parlamento. quella allegra comitiva che rivive ad ogni parola di Silva- Zavoli ricapiterà ancora a Rimini per i suoi 95 anni per na, ancora così giovanile nella mente e nell’anima. presentare, nella sua amata città, l’ultima sua fatica lettera- “Mio padre e la sua compagna di notte preparavano i ria nel 2017 (La strategia dell’ombra). tortellini per la ristorazione. Il gruppetto di amici, con po- Il resto, se così si può dire, è storia di oggi. chi soldi nelle tasche, rimaneva nel bar fino a che l’ultimo Detto questo, quello che colpisce e affascina particolar- cliente andava via e si fermava a mangiare ciò che rima- mente, oltre alla smisurata competenza di Sergio Zavoli, è neva nella cucina e che mio padre era lieto di donare… la l’amore per Rimini, per quella che considerava la sua casa, fame, in quel periodo, era davvero tanta. e il piacere sottile e irrinunciabile, di ritornarci e condivi- In quelle occasioni Sergio diventava il fulcro di interes- dere piacevoli attimi di esistenza con gli amici di sempre, santi discussioni che toccavano un po’ tutti gli argomenti, in particolare Federico Fellini ma anche Tonino Guerra, in particolare però la storia e la politica : già allora si vede- Luigi “Titta” Benzi e tanti altri. va che aveva la stoffa del narratore, incantava ogni persona La scomparsa del regista riminese, avvenuta nel 1993 e presente. Ricordo ancora le risate del gruppo di giovani quella del poeta e sceneggiatore romagnolo Tonino Guerra amici quando raccontavano che lui e uno dei compagni nel 2012 lo avvicineranno ancora di più alla Romagna e presenti si sobbarcavano un viaggio fino a Ravenna per alla “sua” Rimini ricucendo la lontananza avvenuta con la andare a trovare una madre e una figlia benestanti perché residenza romana. La fila di riminesi che ha voluto render- gli offrivano… la cena serale!” gli omaggio denota quanto fosse apprezzato e stimato dalla Ritrovo, nel discorso di questa affascinante signora, città intera e da coloro che, in gioventù o negli anni della tante analogie con i discorsi dei riminesi della sua gene- maturità, hanno avuto modo di apprezzare l’uomo oltre al razione: erano davvero tempi duri, animati da una grande celebre professionista. speranza ma, soprattutto, da un ‘indomita, prorompente A questo proposito un ricordo, toccante e inedito, lo voglia di vivere, un’ironia sottile che sapeva andare oltre raccolgo da Silvana Morri (madre del nostro artista Ennio alle difficoltà del presente e si facevano miracoli per qual- Zangheri che realizza magistralmente le copertine pittori- che goccia di felicità, per qualche attimo di spensieratezza che di Geronimo Magazine la cui amicizia con Sergio Za- in più… erano gemme preziose da non disperdere. voli ha radici molto lontane. Sono da lei, in viale Trieste, Il discorso, appassionante, continua.

Geronimo 25 | Settembre 2020 | 21 “Sergio e il suo gruppo di amici al bar Ambasciata oc- Un altro aneddoto mi arriva da questa autentica miniera cupavano due tavoli, poi quando mio padre Libero vede- di ricordi. “Sergio era una persona positiva, che non vuol va che arrivavano clienti incominciava ad alzare la voce, a dire non accorgersi delle difficoltà anzi, chi è positivo non sgridare spazientito, per allontanarli. è affatto superficiale ma le vede e le sente più di altri… “Vulì ande’ via?…. gli diceva, ma appena vedevano (quanto è vero, qui si aprirebbe un mondo!) ma cercava di che si liberavano delle sedie tornavano ad occupare i tavo- dare a tutti una visione meno drammatica delle cose. A mio li come se nulla fosse ! “. E così passavano tutta l’estate. padre Libero, nei difficili anni del dopoguerra quando i sol- Stavano molto bene con noi, ovviamente ma anche noi con di erano pochi e poco il lavoro, ricordo che Sergio diceva loro, erano una compagnia vitale e mai banale, e con Sergio sempre di aver fiducia, che le cose sarebbero migliorate… si ascoltavano discorsi interessanti con grande piacere”. dava sempre una speranza, un qualcosa in cui credere, era Una cosa che viene fuori dai racconti di Silvana Morri è davvero unico e impagabile”. la grande capacità di Sergio Zavoli, fin da allora,di comuni- Nei ricordi di Silvana Morri non entra Federico Fellini, care. Il modo, desueto e mai scontato, di coinvolgere chi lo che Sergio Zavoli considerava fra i suoi più cari amici ma ascolta e di renderlo partecipe del racconto. “ Aveva anche che non frequentava il bar dove il gruppetto di giovani pas- una grande capacità di ascoltare, era interessato a tutto e sò le tre / quattro estati del secondo dopoguerra. tutto lo interessava, amava approfondire ogni cosa, anche La mattinata, complice il racconto, è ormai trascorsa e quelle che non facevano parte del suo modo di pensare. E devo dire così piacevolmente che sembra quasi un peccato nel gruppetto di amici arrivava sempre con un giornale o doversi assentare, salutare Silvana e uscire dalla sua casa. un libro sottobraccio. Ricordo che quando la combriccola Fra l’altro, prima di andarmene, questa affabile e genti- al bar vedeva passare il parroco di San Girolamo Sergio era le signora mi racconta parte della sua vita, dell’impresa di il primo che si alzava e gli porgeva la sedia, invitandolo a famiglia nei decenni del secolo scorso e mi rende parteci- fermarsi e a dialogare con loro. Aveva un modo di stare con pe del grande senso artistico del marito Luigi Zangheri da la gente completamente differente dai giovani del suo pe- tempo scomparso, artista a tutto tondo . Mi porge alcuni riodo, di interagire con le persone e di interessarle ad ogni versi scritti di suo pugno e dedicati a lei, amatissima mo- discorso “. glie. Sono di una bellezza assoluta, toccanti e stento, faccio “Tanto io ti sposo!” ricorda Silvana. Questa frase, detta fatica a non commuovermi. e ripetuta da un giovane Sergio Zavoli ad una giovanissima Se non fosse stato per Sergio Zavoli mi sarei perso tutto e graziosa cassiera appena sedicenne fa ancora brillare per questo e devo a lui, al suo modo di essere così squisitamen- un attimo gli occhi della mia interlocutrice. “ Era davvero te riminese nonostante i natali ravennati, se ho conosciuto bello Sergio, il più bello della compagnia, sempre elegante, una parte insolita della sua vita raccontata da una persona impeccabile e dai modi garbati, affascinante nel suo modo che lo ha sempre apprezzato e stimato, conservando in tanti di parlare, lo si sarebbe stato ad ascoltare per ore…”. Sil- anni un ricordo affettuoso e indelebile. Grande davvero. vana deve essere stata davvero forte a non soccombere a Ora è proprio tempo che io vada a raccogliere queste tanto fascino. memorie prima che me le dimentichi, devo assolutamente Poi, le questioni di lavoro lo avevano portato lontano farlo. Ringrazio Silvana Morri ed esco. Qualcosa, di questa da Rimini, in cui ritornava, dopo quelle estati ruggenti del storia, mi rimarrà dentro per sempre. dopoguerra, sempre più raramente per rivedere gli amici di “Grazie Sergio”. sempre. Foto Davide Collini

22 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Geronimo 25 | Settembre 2020 | 23 INCONTRI due soci, una grande azienda

di Vittorio Pietracci BEAUTY LUXURY

“UN’AVVENTURA INIZIATA DIECI ANNI FA” oggi si recano in una Spa ogni mese per stare meglio”. E la prima pietra miliare? Si conoscono entrambi da quando, insieme, frequen- “La minipiscina idromassaggio! Prodotto che resta tavano l’Istituto Aeronautico di Forlì. Da allora ad oggi ancora oggi il nostro core business, migliorato e perfe- di strada ne hanno fatta parecchia. Fabio Massimo Pari zionato nel tempo. Siamo attualmente in grado di per- ed Alex Bersani, sono i due giovani soci della Beauty sonalizzare l’idromassaggio “dei sogni” per il nostro Luxury. Un’azienda tra le più importanti e vitali d’Ita- cliente. Dotazioni, colorazioni e optionals non sono lia e del mondo, nella progettazione e realizzazione di certamente un problema.” componenti per il benessere e la salute. Quartier gene- Spieghi meglio… rale Rimini, in via Flaminia 300 in un ambiente vasto, “Oltre ad un ventaglio di modelli standard, abbiamo luminoso ed accogliente, improntato alla massima pro- una divisione aziendale che si occupa della totale per- fessionalità. sonalizzazione, un vero tailor made. Ad esempio, nel Un’avventura, come spiega il CEO Fabio Massi- settore nautico collaboriamo da tempo con le maggiori mo Pari, che ha visto la luce nell’ormai lontano 2009, case costruttrici di imbarcazioni di lusso. Progettiamo quando i due inseparabili amici avevano 19 anni. e realizziamo per loro, partendo da una idea dell’arma- “Eravamo – racconta Pari – già a quel tempo insie- tore, un prodotto “cucito su misura” creando una mi- me, all’interno di un’azienda di commercio elettronico nipiscina one-off. Davvero unica e irripetibile nel suo online. Successivamente abbiamo deciso di cambiare genere!” le nostre visioni commerciali. La famosa “illuminazio- Parliamo di costi? ne” è giunta quando ci siamo detti: “Come possiamo “Una minipiscina standard a catalogo, ha un prezzo migliorare il tempo libero, il relax, la qualità della vita a partire da circa 4mila euro oltre iva. delle persone?” Nel 2010, stava prendendo piede, di- Beauty Luxury per soddisfare ogni possibile richie- ventando di moda la cultura del benessere di massa. sta della clientela, ha una gamma di oltre 30 modelli”. Basti pensare, rispetto a 10 anni orsono, quanti utenti Immaginiamo che per le strutture ricettive il discor-

24 | Geronimo 25 | Settembre 2020 so sia diverso dal privato. utilizzano i nostri prodotti. Acquistando un’articolo “Assolutamente si. Oltre ad una consulenza basica, Beauty Luxury e inviando alcune foto della realizza- che è la stessa offerta al cliente privato, per i proprietari zione, inseriremo l’attività all’interno del nostro mo- di strutture ricettive, mettiamo a disposizione il servi- tore di ricerca. La presenza sulla rete si moltiplicherà zio “Beauty Luxury Plus”. a dismisura ed aumenteranno le concrete possibilità di Beauty Luxury è diventata l’azienda numero uno business! Per noi il successo della struttura e quindi del per risultati all’interno dei motori di ricerca, sul web e cliente, è davvero fondamentale! nei social network. Parliamo di un resoconto di contat- Alex Bersani ci spieghi: un’azienda del genere quali ti giornalieri decisamente alto, molto alto. Per questo difficoltà ha trovato durante il lockdown? oggi siamo in grado di offrire gratuitamente, la possibi- “Nessuna. Anzi. Nel periodo Covid19 abbiamo lavo- lità alle strutture professionali di ogni genere, di essere rato di più e meglio, perché con l’intero paese in lock- facilmente rintracciate sul web, aumentandone la possi- down, la gente purtroppo è stata costretta a restare a bilità di generare il proprio volume di affari. casa. I nostri nuovi clienti hanno quindi deciso di por- my.beauty-luxury.com è il motore di ricerca “wel- tare “la vacanza” all’interno della propria abitazione, lness oriented” in cui trovare tutti professionisti che installando un prodotto Beauty Luxury”.

Geronimo 25 | Settembre 2020 | 25 Uno spunto interessante? con orgoglio perché ricopro anche l’incarico di Vice “È cambiata la cultura del benessere - chiosa il socio Presidente nel gruppo giovani”. Alex - e noi abbiamo visto davvero molto lontano quan- Senta Alex….Lavorare così tanto non vi fa paura? do abbiamo cominciato. Oggi le persone che hanno le “Assolutamente no, spiega Bersani. L’impegno è possibilità, guardano sempre con interesse a questo tipo pressoché totale, non guardiamo ad orari e/o ai giorni di proposte”. festivi. Ci piace il nostro modo di essere, di fare azienda Quali sono i trend del momento? a 360 gradi. La nostra è assoluta passione. Se perdessi- “Le minipiscine a tre posti al momento sono le più mo quella sarebbe tutto finito. La volontà e la passione vendute, in quanto hanno dimensioni contenute e pos- sono la spinta, una forza vitale che ci viene da dentro sono essere allocate pure in spazi ristretti. Altra cate- oltre al piacere di soddisfare la clientela. goria interessante: le nuoto controcorrente. Vasche che Mentre uno parla (Alex ndr), l’altro (Fabio Massimo permettono di nuotare in poco spazio, grazie ad un si- ndr) è già al lavoro. Non si perde tempo alla Beauty stema di flusso acqua che genere un vero e proprio tapis Luxury. Guardiamo l’orologio, sono le 14,00 e la nostra roulant acquatico. intervista è iniziata un’oretta fa. Fabio Massimo Pari: un’azienda come la vostra avrà Non si pranza nemmeno qui dentro, chapeau a questi anche le sue tutele… due ragazzi. Il presente ed il futuro passano anche da “Siamo associati a Confindustria Romagna. Lo dico loro.

26 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Geronimo 25 | Settembre 2020 | 27 EVENTI

di LA SAGRA MUSICALE Eusebio Pietrogiovanna MALATESTIANA CANTA 71 apertura con Cecilia Bartoli

Grandi star e nomi di pre- dopo 75 anni di silenzio dai stigio faranno tappa al Teatro bombardamenti della secon- Galli che dal 16 settembre ospi- da guerra mondiale. Non per ta tutti gli eventi della 71esima caso, la solennità di quel 28 Sagra Musicale Malatestiana. ottobre 2018 tornerà a illumi- Straordinaria la presenza di nare questa nuova ripartenza, Cecilia Bartoli, star mondiale proprio con Cecilia Bartoli, del belcanto, che fu protago- una delle più grandi voci vi- nista della serata di riapertura venti, chiamata nuovamente a del Teatro Galli con La Cene- inaugurare il nuovo ciclo del- rentola di Gioachino Rossini la Sagra il 16 settembre pros- con l’orchestra Les Musiciens simo. E tre giorni dopo sarà du Prince diretta da Gianluca ancora Valery Gergiev a rie- Capuano, adesso nuovamente vocare quel memorabile ritor- sul palco (16 settembre) per un no dell’opera lirica al Teatro concerto che conferma il rap- Galli ricostruito, con il Simon porto privilegiato della grande Boccanegra di Verdi. Con loro artista con la città di Rimini. tornerà la figura leggendaria Presenza costante e pre- di Riccardo Muti, alla guida stigiosa della Sagra Musicale della sua giovane orchestra Malatestiana, Valery Gergiev volle prendere parte agli Cherubini, che aveva chiuso quella prima prestigiosis- eventi per la riapertura del Teatro Galli, coinvolgen- sima stagione del nuovo Teatro Galli. Per non dire del- do solisti, Coro e Orchestra del Teatro Marinsky in la Filarmonca della Scala con Fabio Luisi che, pure in un’eccezionale esecuzione del Simon Boccanegra di un anno particolare di forti riduzioni, riporta la Sagra Verdi. Significativo il ritorno del maestro russo a Rimini al rango che le compete. Così l’Assessore alla Cultura (19 settembre) con la sua orchestra, in un programma Giampiero Piscaglia consacrato alle sinfonie di Mendelssohn e Prokof’ev. Altrettanto carica di significato sarà la presenza di MUSICHE DA CAMERA Riccardo Muti sul podio dell’Orchestra Giovanile Due acclamati virtuosi dell’archetto, il violinista Giu- Luigi Cherubini, ad un anno dall’eccezionale appari- liano Carmignola e il violoncellista Mario Brunello, zione sul podio del Teatro Galli per l’inaugurazione della inaugurano (6 ottobre) il ciclo dedicato alla musica da 70esima edizione della Sagra Musicale Malatestiana con camera proposto dalla Sagra Musicale Malatestiana. Ori- l’esecuzione in forma di concerto delle Nozze di Figaro ginale l’impaginazione del programma che spazierà tra di Mozart. A Rimini Muti tornerà (24 novembre) con la concerti di Antonio Vivaldi e Johann Sebastian Bach e formazione da lui fondata e protagonista sotto la sua gui- vedrà i due celebri solisti sul palco del Teatro Galli assie- da di tante esibizioni in giro per il mondo. me ai musicisti dell’Accademia dell’Annunciata diretti Il ciclo dei concerti sinfonici si chiude con l’autorevo- da Riccardo Doni. lissima presenza di una delle migliori orchestre italiane: Ritornano al Teatro Galli i solisti del Quartetto della la Filarmonica della Scala affidata alla bacchetta diFa- Scala (18 ottobre) impegnati in un programma dedicato bio Luisi (30 novembre) con Alessandro taverna solista alle opere di Franz Schubert e Ludwig van Beethoven al pianoforte, in un programma interamente dedicato a Appositamente immaginato per la Sagra Musica- Ludwig van Beethoven. le Malatestiana è il programma beethoveniano con i Tempo di ripartenza, con la voglia di lasciarsi alle musicisti della WunderKammerOrchestra diretti da spalle il vuoto dei mesi di clausura e quell’energia del- Carlo Tenan (28 ottobre). Dalla ricostruzione del gio- la grande musica che ora è pronta a sprigionare la sua vanile concerto per pianoforte e orchestra si passerà contagiosa carica vitale. La Sagra Malatestiana si pre- alle danze del balletto Le creature di Prometeo e con la para a ripartire chiamando in causa la più forte del- voce del giovane mezzosoprano Mara Gaudenzi la ri- le emozioni, quella storica della riapertura del teatro cognizione si spinge alla raccolta dei Volkslieder dove

28 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Beethoven crea originali arrangiamenti delle canzoni arti cresciuta negli insegnamenti di maestri come Hasse popolari europee. e Porpora. Ancora Beethoven nel programma proposto dall’ac- La Sagra Malatestiana – commenta il Sindaco An- clamato pianista Alexander Romanowski (19 novem- drea Gnassi - è lo specchio di una città, la nostra, che bre). Alla Sonata Al chiaro di luna il recital del solista ha da tempo ricominciato a ridefinire tenacemente la accosta una trascrizione della virtuosistica Ciaccona di propria fisionomia in modo che le anomalie apparen- Johann Sebastian Bach e il visionario ciclo di fantasie ti come la Sagra Malatestiana (una “splendida ano- che Robert Schumann intitolò Kreisleriana. malia” nella riviera che la ospita ci ricordava Mario Bortolotto) siano parte della propria identità contem- MUSICHE ANTICHE poranea, come a dire che i nuovi linguaggi e le nostre Originale anche per questa edizione l’itinerario nella traiettorie strategiche proiettate in un futuro di stam- musica da camera del Settecento proposto dalla Sagra po nord europeo non fanno mai a meno delle proprie Musicale Malatestiana che rinnova la sua attenzione radici, ad esempio quelle di una manifestazione che verso un repertorio spesso trascurato. Il confronto tra le nasce per celebrare i cinquecento anni del Tempio Ma- arie da camera di Georg Friedrich Handel e di Alessan- latestiano e insieme per festeggiare la sua riapertura, dro Scarlatti è al centro del concerto del soprano Arian- dopo due pesanti bombardamenti a cavallo fra il ‘44 e na Lanci (23 settembre) con i solisti dell’Ensemble il ’45. Non c’è evento fra quelli che oggi proponiamo Locatelli. che non porti il segno di una dialettica fra il nostro Nella valorizzazione del patrimonio musicale del passato e il futuro che vogliamo e la Sagra è lì a te- territorio si inserisce il concerto dell’organista Andrea stimoniare la coesistenza virtuosa di una dimensione Macinanti (1 ottobre) allo strumento recentemente re- di forte spessore culturale e un universo pop che è pur staurato alla chiesa di Santa Maria in Corte, nel cente- sempre un giacimento prezioso di suggestioni da cui nario della sua costruzione, con i proventi della raccolta attingere per nuove sintesi culturali. fondi organizzata dal Club Agora e Inner Wheel.. Con la voce del soprano Laura Catrani (13 novem- FELLINI 100 - MARATONA GALLI bre) prende corpo un esclusivo concerto dedicato a due Nell’anno del centenario della nascita di Federico donne compositrici vissute nel cuore del Settecento: la Fellini l’omaggio alle musiche di Nino Rota - che il clavicembalista Maria Teresa Agnesi e la principessa grande regista considerava l’incarnazione della Musica Maria Antonia Walpurgis, che fu una protettrice delle - prende forma nel concerto dell’Ensemble Le Muse

Geronimo 25 | Settembre 2020 | 29 (31 ottobre) diretto dal sassofonista Federico Moldelci. l’epidemia, Rimini si conferma come una delle capitali Dedicata al compositore riminese Amintore Galli - a della grande musica in Italia con un rinato teatro, pre- cui il Teatro fu intestato nell’immediato dopoguerra - è zioso tassello di un programma ambizioso di re-inven- la maratona concertistica (15 novembre) che si snoderà zione della città. tra le opere del catalogo del musicista, ricco di pagine Mauro Felicori Assessore Cultura e Paesaggio del- vocali e strumentali e riflesso di una personalità parti- la Regione Emilia Romagna colarmente influente nell’Italia musicale di primo No- vecento come attestano le importanti pagine teoriche e www.sagramusicalemalatestiana.it l’apprezzamento da critico musicale per le opere di Ma- www.teatrogalli.it scagni, Giordano e Cilea. Dopo le numerose occasioni di approfondimento con incontri, conferenze e presentazioni sui nuclei tematici della Sagra 2020, ad esplorare le diverse sfaccettature di Amintore Galli musicista e teorico, sarà una tavola rotonda che il 14 novembre al Teatro Galli, vedrà inter- loquire fra loro Donata Bertoldi, Paolo Patrizi, Gianan- drea Polazzi e Annarosa Vannoni. Quello della Malatestiana è uno di quei programmi che ti fanno esclamare “Ma io li vorrei ascoltare tutti questi concerti!” Non solo per i grandi nomi, da Muti a Gergiev a Cecilia Bartoli, ma anche per tutto il tappeto di appuntamenti meno clamorosi ma di grande qualità con qualche invenzione brillante e insolita. Nonostante

30 | Geronimo 25 | Settembre 2020 La città più bella d’Italia? San Leo, una rocca e due chiese. ()

UFFICIO TURISTICO IAT: Tel.: +39 0541 916306 / 926967 Fax: +39 0541 926973 - Numero verde: 800 553 800 E-mail: [email protected] - www.san-leo.it

Geronimo 25 | Settembre 2020 | 31 INCONTRI

di CESARE FRANCOLINI Lorenzo Muccioli Dalle discoteche agli alberghi

Dalle discoteche agli alberghi: in milanesi quali Studio Zeta, Number oltre 50 anni di attività la famiglia One Hollywood, Maiorca. Con l’ar- Francolini – alla guid della AFA Ar- rivo degli anni Novanta e il mio in- redamenti di San Giovanni, specia- gresso in azienda, abbiamo deciso di lizzata in arredamento su misura e compiere una scelta coraggiosa e non design – ha rifatto il look ad alcuni certo semplice da prendere, amplian- delle attività economiche più im- do il nostro orizzonte e rivolgendoci portanti della Riviera e d’Italia. Non anche al settore Horeca, quindi, bar, solo. La loro fama oggi ha superato i ristoranti, alberghi e negozi. Ci siamo confini nazionali, arrivando fino agli occupati del restyling di numerosi ho- Stati Uniti e alla Finlandia. Insieme a tel a quattro e cinque stelle in Italia e Cesare Francolini, abbiamo ripercor- all’estero e di locali molto noti. Oggi so passo dopo passo la storia di un’a- siamo conosciuti in vari Paesi d’Eu- zienda in continua espansione. ropa, in Turchia e negli Stati Uniti. Francolini, come nasce AFA Arre- Recentemente uno dei supermercati damenti? da noi realizzati in Finlandia ha vinto “L’azienda è stata fondata nel il premio come supermercato più bel- 1968 da mio padre e suo fratello. lo del mondo. Un traguardo che ci ha All’epoca era ancora un’attività di riempito di orgoglio”. tipo artigianale e si occupava pre- Quante persone lavorano in azien- valentemente della realizzazione di da? banchi frigo per bar e macellerie. La “Il personale varia a seconda del Riviera stava vivendo un vero e pro- periodo dalle 50 alle 70 unità. Negli prio boom dal punto di vista turistico ultimi anni abbiamo avuto una cre- e la richiesta era tanta. D’estate mio padre gestiva dei bar scita importante, ma rimaniamo comunque un’azienda a a Cattolica, mentre in inverno portava avanti il lavoro in conduzione familiare, aperta comunque alle innovazioni azienda. Con il tempo le richieste sono aumentate e così e ai cambiamenti che un mercato in continua evoluzione ha deciso di focalizzarsi interamente sulla nuova società richiede. Oltre a me, in società ci sono anche mio padre lasciando perdere la stagione. All’inizio degli anni Ot- Franco, mio fratello Marco e mia sorella Franca”. tanta AFA si è affacciata sul mercato delle discoteche. Come avete affrontato la delicata fase legata al Coro- Abbiamo curato praticamente tutti i locali da ballo nati in navirus? quel periodo e anche successivamente. Alcuni sono veri “Siamo rimasti chiusi per tutto il periodo del lock- e propri simboli della movida in Italia. L’elenco com- down, come tante altre aziende del territorio. Anche con prende Baia degli Angeli e Baia Imperiale, Prince, Pine- il comparto produttivo fermo ai box, abbiamo comunque ta, Pacifico, Pascià ma anche alcune storiche discoteche portato avanti – forse con maggiore intensità e avvalen-

32 | Geronimo 25 | Settembre 2020 doci anche di alcuni strumenti come lo smart working – la fase progettuale, iniziando a riprogettare e ripensare gli spazi dei nostri clienti in funzione di quelle che sa- rebbero state le nuove esigenze legate al contenimento del contagio e di tutte le limitazioni imposte dal Coro- navirus”. Qual è il vostro approccio nel mettere a punto un nuo- vo progetto? “Ci muoviamo in controtendenza rispetto ad altre aziende che operano nel settore dell’arredamento e del design. Il nostro personale è focalizzato maggiormente sulla fase progettuale piuttosto che su quella produttiva. Noi partiamo sempre da uno studio tecnico approfondi- to del locale. La nostra azione è tesa ad ottimizzare gli spazi a disposizione in funzione della tipologia di attività da svolgere, della location, dei flussi di clientela ma an- che del personale, che oggi è la spesa più importante per qualsiasi attività. A quel punto andiamo a vestire ‘su mi- sura’ il locale. E’ inutile prevedere un arredamento bello dal punto di vista estetico ma poco funzionale dal punto di vista lavorativo. Così si rischia solo di creare danni. Un progetto adatto per Milano non funziona altrettanto bene a Bologna oppure a Roma e Rimini”. Quali sono i progetti su cui state lavorando in questo momento? “Ci stiamo occupando del rifacimento completo dell’hotel Cavalieri di Milano e del The Square, due atti- vità ricettive tra le più blasonate del capoluogo lombar- do. Stiamo riconvertendo le boutique di un noto marchio di moda inserendo al loro interno anche una piccola caf- fetteria per la clientela. Oggi i grandi marchi vogliono accattivarsi i clienti coccolandoli e facendo avere loro dei comfort e dei servizi dedicati. Abbiamo inoltre una collaborazione con Foorban, la prima azienda italiana specializzata in ‘dark kitchen’, un fenomeno nuovo che sta prendendo piede specialmente nelle grandi città”. Oltre all’attività imprenditoriale, quali sono le sue al- tre passioni? “Lo scorso gennaio ho avuto la fortuna di realizzare quello che era da sempre un mio sogno: partecipare e portare a termine la Parigi – Dakar in enduro. Non solo. Sono riuscito anche a stabilire un record di tappa, percor- rendola in circa 20 ore. Una bella soddisfazione, che mi ha richiesto comunque tantissimo allenamento”.

Geronimo 25 | Settembre 2020 | 33 INCONTRI

di LUCA SERAFINI Elio Pari La penna del “diavolo”

Giornalista, scrittore, autore, uno degli inventori della nuova tivù, racconta come tutto è cambiato!

Luca Serafini non è solo a Brescia. Nel 1984, quando la un volto noto della televisio- pratica aveva superato abbon- ne nazionale e del giornalismo dantemente la misura ho fatto sportivo. due anni a Bergamo, con Vitto- E’ un vulcano sempre in rio Feltri e Maurizio Belpietro eruzione di energia, quella po- a “Bergamo Oggi”, che era un sitiva, pronto ad esplodere e quotidiano nato da poco. Avevo farti entusiasmare quando lo nel frattempo conosciuto “un senti parlare e raccontare. Pra- certo” Maurizio Mosca trami- ticamente contagioso. te una mia cara amica che era Commentatore sportivo, anche sua nipote, nel passaggio tifosissimo del , nato a tra la fondazione del mensile Milano il 12 agosto 1961. Da “Supergol” e l’addio del com- ragazzino voleva fare il gior- pianto “Mauri” alla Gazzet- nalista. Alla fine degli anni ’70 ta dello Sport. Io, Pierangelo però dovevi migrare in provin- Molinaro e lo stesso Mosca ci cia, farti le ossa e apprendere unimmo insieme non per una, dai maestri, in silenzio o quasi. ma per quelle che sarebbero Quindi Luca matura il lavoro in poi diventate diverse avventure cronaca nera per due quotidia- professionali. Venni presentato ni sull’asse Brescia - Bergamo, a Mediaset: nel 1985 scrivem- dopo aver incontrato il com- mo “Mundial” che in sostanza pianto Maurizio Mosca e il di- preparava la Coppa del Mondo rettore Feltri, trova la strada che di calcio del 1986. Dal 1991 al lo conduce alla sua passione 1996 mi sono ritrovato all’in- originaria: raccontare il calcio, lo sport e tornare a Milano. terno di Tele+2 l’attuale Sky, quindi sono tornato in pianta Autore di libri e programmi radiotelevisivi di successo, stabile a Mediaset, dove ho lavorato la bellezza di 27 anni”. scrittore, giornalista… ha lavorato a Mediaset per 27 anni. Luca Serafini ha pubblicato quattro romanzi. Tra le altre Cosa significa essere stato uno degli autori in Italia, cose ha curato le biografie di Maurizio Mosca, Andry She- capaci di scrivere trasmissioni che dal bianco e nero vchenko, Martina Colombari, editato una raccolta umori- della semplice notizia sportiva, hanno fornito un lin- stica con Diego Abatantuono, “Calcinculo”. Con Giorgia guaggio nuovo al modo di fare informazione, portando Palmas ha condotto il prepartita e il postpartita dei matches il talk-show dentro lo sport? del Milan sul canale ufficiale della squadra rossonera. “In verità Aldo Biscardi e Maurizio Mosca sono stati i veri precursori. Maurizio già nelle prime televisioni private Solo per dire alcune piccole-grandi cose realizzate da a Milano faceva show, sport e spettacolo. Biscardi con il questo personaggio davvero a 360 gradi… Da dove par- “Processo del Lunedì” dava veramente un volto nuovo ad tiamo caro Luca??? un passato tutto in bianco e nero, il tocco magico. Mediaset “Frequentavo il liceo - - quando mio papà si è trasferito aveva cominciato per conto suo un percorso con Vianel- a Brescia, ed ho iniziato il mio percorso come raccontato. lo. Io come autore con Mosca e Cesare Cadeo facevamo A Milano era impensabile poter bazzicare le redazioni dei “Calciomania.” I miei amici e colleghi insistevano poiché giornali come Corriere, Gazzetta o il Giorno. In periferia anche io andassi in video. A me invece piaceva scrivere o in provincia, era più facile arrivare a far pratica, poter e preparare i programmi, costruirli, scegliere le situazioni frequentare le prime radio e tivù libere o i tabloid con le con gli ospiti giusti. Oggi tutto questo è tramontato. Esiste edizioni locali. All’epoca se una persona aveva voglia di la cultura del il presentatore vuole la camera e fa il matta- lavorare tanto e guadagnare poco, lo spazio esisteva. Io ero tore, anche se ha 100 ospiti a disposizione in studio. All’e- tra quelli. Per sette anni mi sono adoperato in cronaca nera poca non era mica così. In Mediaset esisteva il Comitato

34 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Programmi, del quale facevano parte esperti del calibro tedì.” Era nato come “trash-tivù” ed è cresciuto e ha vissu- di Antonio Ricci, Jerry Scotti, Raimondo Vianello, Mike to a lungo con questo soprannome. Tutti ci insultavano e Bongiorno, ne cito solo alcuni, che pensavano agli stessi. denigravano per la televisione “immondizia” che secondo Loro costruivano la struttura: davano i tempi, contenuti, loro producevamo. Vivemmo uno scandalo quando Mosca personaggi, autori (che si occupavano dei testi): erano un ebbe l’intuizione di spedire in onda Paolo Villaggio e Mo- successo dietro l’altro. Questo nel corso degli anni è diven- ana Pozzi fintamente nudi sotto le lenzuola. tata polvere”. Marco Pannella opinionista di calcio alla sua maniera, il mago Herrera vestito con la toga, Zeffirelli e Mughi- Anche perché oggi tutto è demandato a livello di ni insieme: era un fantastico. Oggi a distanza di tanto produzione all’esterno… tempo viene riconosciuta dalla storia popolare e non, la “Vero. La produzione in proprio come si dice in com- cultura di Moana Pozzi… non solo la fisicità. mercio è da tempo un lontano, ma lontano ricordo. Media- Mosca lo aveva capito a suo tempo, sentendo parlare set, ad esempio, specialmente nell’entertainment ha dele- Moana una sera a cena: al ritorno dal ristorante mi disse gato tutto in esterno. Credo proprio che i cosiddetti format che “l’avrebbe mandata in onda non solo per l’aspetto ma abbiano in qualche modo ucciso la nostra creatività. Del per come sapeva parlare e disquisire su tutto e tutti”. Nel resto quando prendi a noleggio un format, il copia incolla mio cuore, su un ipotetico podio, innalzo però al primo è obbligatorio, la realizzazione è a monte. Nello sport in posto “StudioSport XXL” in onda su ItaliaUno, che ho poco tempo sono morti, venuti a meno e cancellati dai pa- curato per molti anni, a partire dal 2009, con Giorgio Ter- linsesti programmi storici come: “Calciomania”, “l’Appel- ruzzi. Un magazine raffinato di grande respiro e cura nei lo del Martedì”, “Guida al Campionato”, resta solo “Studio contenuti, nelle immagini e nelle musiche: siamo riusciti Sport”. Non c’è più nulla o quasi. Si e’ modificato però in una operazione innovativa e importante, abbracciando anche il mondo. I social, le televisioni a pagamento, hanno tutti gli sport come mai forse era successo in precedenza visto da una parte l’evoluzione, da sull’altro fronte anche all’interno del network. l’involuzione…purtroppo”. Mediaset viveva alla ricerca esasperata di ascolti, come tutte le tivù del resto. Noi con la formula messa in Ma qual’è il programma firmato da Luca Serafini cantiere: spettacolo, sport, calcio, personaggi giusti, co- che ti senti nel cuore, quello cucito addosso con più for- micità, eravamo davvero una squadra da grandi numeri za rispetto ad altri? e share vincente per il biscione. Ma soprattutto avevamo “Sono molti. Partiamo a caso da “ItaliaUno Sport” il inventato la formula ad hoc: fu una genialata. Quando il rotocalco in onda dopo “Pressing”. Iniziava a mezzanotte nostro gruppo era felice ad ogni fine trasmissione, se per e un quarto, terminava alla due di notte. Eravamo in diret- primi ci eravamo divertiti noi, pure la gente da casa era ta dallo studio e da una edicola di Milano in centro, una soddisfatta e non aveva cambiato canale”. volta ci hanno pure tirato le uova dopo un mondiale, con Mosca e Piccinini. Poi dico “Guida al Campionato” dove Com’ è cambiato il nostro giornalismo dai tempi che firmavo il pezzo di apertura e includeva le famose “bombe hai narrato?? di Mosca,” “la mitica battuta di Maurizio dove mi tirava in “Venti anni fa usavamo la macchina da scrivere, se causa ad ogni puntata, dicendo alla fine …”Luca Serafini ricordi, per battere i testi. Poi siamo tutti quanti stati av- chi???” Mettendosi addosso un paraorecchie, fingendo di volti dalla “velocità della luce”. Io e te a livello professio- andare via quando comparivo io. Comunque il programma nale abbiamo davvero vissuto la generazione più veloce che definirei “più incredibile” è stato “L’Appello del Mar- della storia dell’umanità e della professione. Dettavamo

Geronimo 25 | Settembre 2020 | 35 i nostri pezzi agli stenografi prima, ai dimafoni poi. Oggi Luca Serafini si definisce più autore, scrittore, mae- registro a braccio sul cellulare, che trasforma il tutto in stro di giornalismo, o uomo di spettacolo??? parole frasi e via mail o altro supporto digitale invio di- “Beh, quella di scrittore è una matrice che mi porto ap- rettamente in pagina, o monto lo script vocale sul filmato. presso dalle scuole elementari. La mia insegnante di allora Sono poi subentrati i social, che hanno davvero stravolto faceva scrivere lunghi temi e addirittura mi spediva verso anche il mondo dell’informazione. Vedo il cartaceo sem- altre classi perché li leggessi tanto erano belli secondo lei: pre meno presente. Ma è stata l’autreferenzialità ad aver venivo definito un alunno esempio. Mi diceva spesso che stravolto davvero ogni status. Oggi, quando una persona sarei diventato famoso, che mi sarei ricordato sempre di qualsiasi scatta due foto con il palmare, racconta una pic- Lei, di quei periodi. Negli anni ’70/’80 formandomi, mi cola storia di base, pone due domande al personaggio del sono accorto che vivere scrivendo era difficilissimo. Solo posto ove si trova, ha praticamente realizzato un articolo. , forse e ripeto forse, poteva concersiil lusso di lavorare Ma in questo non c’è maestro - - Quindi rispondere alla poche ore e dopo stare tutto il giorno a guardare, osser- tua domanda con la mia visione delle cose non è sem- vare le onde del mare. Io, Luca Serafini, proprio no. Non plice. Io conosco realtà di ragazzi che sono praticamente me lo sono mai potuto davvero permettere. Ho scritto tre straordinari. Una di queste si trova a Ruvo di Puglia, dove romanzi che sono andati molto bene. L’ultimo libro che un gruppo di giovani talentuosi hanno davvero appreso è ancora in circolazione, tratto da una storia vera che ho prima il mestiere, dopodiché hanno messo in piedi una presentato qualche mese fa a Trani e Pesaro, alla fine di un testata capace di sostenersi da sola senza fare debiti. tour di oltre 30 date in 12 mesi. A me piace raccontare la Quello è fare la vera professione nel 2020. Ma sono vita delle persone e questa donna gallese, è diventata una gocce all’interno del mare. Torniamo ai social. Sul- “criminale” a ottant’anni, con la motivazione di dividere le piattaforme esiste come nella vita, una parola che si malamente una eredità ma non accaparrarsela. Ho scoper- chiama reputazione. Se tu vanti una buona reputazione to la mia “Lady” guardando un documentario in cui era sui social per la professione che fai, avrai lavoro e se- testimonial e si raccontava. guito, quindi potrai crescere. Obbligatoriamente dovrai Sono andato due volta in Galles, ho incontrato la Si- impegnarti puntando lo sguardo verso obiettivi positivi, gnora, mi sono fatto raccontare ogni sfaccettatura della di forma morale corretta. Molto spesso quando parlo ai storia. “Lady Stalker” alla fine del secolo scorso è fini- ragazzi nei licei o nelle scuole mi sento domandare “chi ta su tutti i giornali inglesi ed è stata anche in carcere ci spiega come fare bene il suo difficile mestiere?? Il per una notte. L’accusa che le veniva mossa era quella di “mestiere (come lo chiamano loro) di giornalista o scrit- aver “skolkerato” il fratello allo scopo di convincerlo a tore” per quanto mi riguarda non è cambiato più di tanto dividere una grossa eredità in due parti soltanto, lasciando nella funzione. Si è modificato nel “modo di realizzarlo” fuori una terza sorella adottiva. Una narrazione incredi- e/o di “concepirlo”. bile, nata all’interno di un paesino sperduto, Barmouth, E’ la realtà che gira attorno al “nuovo mondo” e alla diventato famoso in tutta l’Inghilterra appunto per questo “velocità della luce” che nettamente modifica tutto e tutti. evento. Da poco ho terminato il quarto libro e sono alla Su quello è necessario lavorare.” ricerca di un editore.

36 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Nel frattempo però ho lavorato pure a Mediaset per la Juve. Erano le 8,00 di mattina. Se non sei una persona quasi un trentennio tra una pubblicazione e l’altra. Oggi sensibile e dal cuore grande, di valore non fai un gesto faccio pure l’opinionista: quando si diventa vecchi si di- del genere. Questa è una cosa emotivamente che mi porto venta anche un pochino “tromboni”. nell’anima. A suo tempo ho rimproverato a Max un eccesso di aziendalismo fuori luogo, dopo aver vinto lo scudetto. Parliamo adesso veramente solo di calcio: il cuore Lui deteneva allora il vero potere contrattuale. Invece non di Luca Serafini batte sempre per i colori del diavolo, ha fatto nulla, lasciando smantellare un Milan che aveva quelli rossoneri? conquistato il tricolore. Doveva..non dico impuntarsi, però “Io amavo il pallone e frequentavo l’oratorio da bam- chiedere di trattenere qualcuno come il signor Pirlo pote- bino. Giocavo a calcio anche sul banco di scuola, a casa va starci, anzichè prendere Lazzari dal Cagliari e un paio nella mia cameretta con il Subutteo. A 8/9 anni sfinivo i di comprimari. Infatti un anno dopo cosa è successo? Lo miei genitori: volevo andare a tutti costi a SanSiro a vedere hanno esonerato per risultati carenti. Ma la squadra, quella il Milan. Dal giorno che mio cugino mi portò a SanSiro, forte non c’era più. era in notturna, con la maglia del “Diavolo”, è stata per me Chiamarlo “aziendalista” non deve essere per forza come una benedizione. Mi reputo un ragazzo fortunato sin una offesa. Tutti gli allenatori sono un tantino “azienda- dai primi anni di vita, perché se mi avessero fatto indossare listi”. Io non credo che la Juventus abbia scelto Max per- la casacca dell’altra sponda (Inter ndr) avrei passato un’e- ché innamorata del gioco del Milan, così neppure l’Inter sistenza terrena infernale. Non ricordo che partita fosse, il quando ci ha pensato. Lo ha voluto al fine di poter gestire Milan la pareggiò e in mezzo al campo gustai per la prima al meglio il patrimonio da mandare in campo, con la mi- volta un “piede divino” quello di Gianni Rivera, che per 90 glior formazione possibile e magari vincere. Solo questo minuti fece una prestazione incredibile mandando in visibi- non perdono ad Allegri. Secondo il mio parere Ancellotti, lio il Meazza. Questo è ben impresso nella memoria e sotto Sacchi e Capello, quando hanno capito di aver terminato la pelle. Io sono impazzito quella notte e la mia camera da il ciclo hanno preso su e fatto armi e bagagli. Sono an- quel giorno si è riempita di poster del Milan e di Rivera”. dati altrove. Non hanno voluto assistere alla distruzione. Ma forse il tecnico toscano a quel tempo non possedeva Poi dopo tanti successi rossoneri da te raccontati in ancora quella forte personalità che invece ha dimostrato prima persona la grande amarezza. Scrivesti addirittu- alla Juve proprio l’anno scorso al termine di un percorso ra che “Berlusconi e Galliani avevano ridotto il Milan stravincente. Io personalmente sono il primo, come detto e Milanello ad una specie di circolo dove… gli anziani sopra, a parlare bene di Allegri, il mondo del calcio e i vanno a giocare a tressette.” club dove è stato lo stimano in toto. Questo è un segna- “Tutto vero. Ma su questo tema lo scritto che ho vergato le importante, vuol dire che è un grande allenatore e un e che a me piace molto di più è questo, similare: “Tutti e uomo davvero perbene. Il messaggio sul mio cellulare del due in coppia hanno dipinto la Gioconda, poi l’hanno im- 2012 è una dimostrazione”. brattata….” Ripeto: Ii concetto è pressoché identico, la se- conda frase in sintesi rende maggiormente l’idea della rab- Ultima cosa: da grande Luca Serafini ora cosa sogna bia, delusione, che provo ancora oggi. Ho vissuto in prima di fare? persona i venticinque anni di Berlusconi in rossonero. Un “Non so come dirlo, ma sogno che diventi un film il mio periodo fantastico che ha reso anche noi giornalisti famosi prossimo libro. Considero questo scritto che racconta la e importanti nel mondo. Io a 27 anni venni assunto dalla vita di , una perla di grande saggezza e umanità. Favaloro “ Editore - Gruppo Tivù Sorrisi & Can- è stato un medico chirurgo argentino, nato nel 1923, inven- zoni”, nella redazione di “Forza Milan”. Nel quadriennio tore del bypass coronarico. Il Washington Post nell’anno di ho vissuto a contatto giornaliero con la 2000, lo ha inserito tra le 400 persone che hanno cambiato squadra. Ogni giorno a Milanello, in ritiro, in aereo per le la storia dell’uomo moderno sul pianeta terra. trasferte a raccontare: eravamo l’organo ufficiale del A.C. Una esistenza favolosa la sua. E’ stato oppositore al re- Milan. Io e il mio fotografo avevamo accesso giornalistico gime di Peron, quindi ha passato nella pampa una parte di a tutto e tutti a nome della proprietà. Con i giocatori ci vita al di fuori dal regime, benché si fosse sempre dichiara- scambiavamo confidenze. Ho fatto da testimone di noz- to apolitico. Trasferitosi negli USA a Cleveland, impiantò ze ad alcuni di loro. Era stato creato davvero qualcosa di li il primo al cuore di un essere umano. In Argentina è sta- straordinario, geniale, illuminato, divino, accompagnato to “il medico del popolo”. Ha rinunciato ad ingaggi miliar- dal suono di 25 anni di roboanti successi. Non concepisco dari in giro per il mondo: l’obiettivo di Favaloro era quello alla fine i titoli di coda. Per me è stato come vedere cadere di curare tutti i bisognosi. Nel 2000 a capo della sua Fon- Pompei. dazione, ha purtroppo vissuto, a 77 anni, l’ennesima crisi I due (Berlusconi e Galliani ndr) hanno bruciato l’intera economica dell’amato paese. Pensando di non avere futu- città in un giorno!”. ro, con debiti in parte da ripianare, Favaloro decise di to- gliersi la vita, sparandosi un colpo di pistola dritto al cuore. Opinione su Max Allegri, che invece hai criticato an- E qui il destino è stato proprio beffardo. Ci terrei davvero che ferocemente, più di altri tecnici, nel corso della tua che questa bella narrazione di stupefacente umanità, valo- carriera hai rivisto qualcosa su di lui? ri, affetto per il prossimo, tra l’altro il personaggio aveva i “Certamente si. Io sarò grato sempre a Max per essere nonni di origina italiana (in Sicilia a Santa Marina Salina, quel vero uomo che è. Ti faccio un esempio molto perso- Isola del Postino), divenisse più che conosciuta. nale. Il giorno in cui è venuta a mancare mia madre nel Mi piacerebbe che attraverso una pellicola, in qualche 2012, il secondo messaggio di condoglianze che ho visto modo venisse riconosciuto a Favaloro il suo modo di esse- arrivare sul cellulare, era dell’ex tecnico del Milan e del- re stato un grande, nella sua immensa filantropia”.

Geronimo 25 | Settembre 2020 | 37 INCONTRI ELENA ZANNI di Daniela Muratori i film liberano la testa (R.M. Fassbinder)

Se I film liberano la testa i mi trovava sempre qualche la- cinema sono quei luoghi, spazi, voretto nei cinema degli amici, posti dove insieme si condivi- così non andavo in giro. Quando de un film e quando l’avventu- mio padre nel 2009 decise di ria- ra è finita, quando ancora sullo prire il Settebello io facevo altro schermo scorrono i titoli di coda e siccome ci teneva a rilanciarlo finché non compare la parola mi chiese se gli davo una mano, fine, e non si accendono le luci, presi un part time e cominciò hai ancora qualche minuto per l’avventura. All’inizio non fu fa- pensare a tutto il suo significa- cile, siamo ripartiti con l’impe- to, alla sua forza o il contrario di gno del Dopolavoro ferroviario tutto… Poi guardi gli altri, anzi e ricordo che non c’era neanche li cerchi perché il momento più la caldaia in funzione per il ri- bello è quando a caldo ci si con- scaldamento dei locali, nei primi fronta, si ripassano alcuni pas- mesi le persone venivano con la saggi, si ride, si scherza, magari copertina, però arrivavano, ave- con l’emozione che ti ricaccia le vano voglia. Diciamo che la mia parole in gola, e si discute, qual- vera entrata è stata nel 2014, è cuno non ha capito, ma il più stato allora che i miei genitori delle volte si torna a casa con le mi hanno chiesto se me la sen- immagini ancora negli occhi e si tivo di gestire il cinema, perché ha bisogno di pensare, sentire, era venuto il momento di fare un liberare l’emozione. Rimini un investimento, passare al digita- tempo aveva una discreta quan- le, con un progetto sul cinema tità di cinema rispetto al numero di qualità. Mi sono detta provia- degli abitanti, sale disseminate moci, e abbiamo subito iniziato in pieno centro storico un po’ con degli eventi e del buon ci- ovunque, qualcuno forse ricorda il Modernissimo, Su- nema, ma era nostra intenzione migliorare l’offerta, poi per Cinema, Eliseo, Sant’Agostino, Astoria, Fulgor, con l’imprevisto Covid si è fermato un po’ tutto, è rima- Settebello. Sale che progressivamente hanno chiuso, sta sospesa la progettualità di ristrutturare alcuni aspetti risucchiate dall’avvento dei centri commerciali e delle interni del cinema, volevamo renderlo un po’ più acco- Multisale. Tutte tranne il Settebello, cinema nato con il gliente, perché uno dei nostri propositi era di mantene- Dopolavoro ferroviario, gestito molto bene per diversi re un’attività culturale, una esposizione di libri, qualche decenni ma che per un certo periodo non riesce a sot- concertino e altro. Il Settebello ormai con la sua fisiono- trarsi all’insofferenza imposta dal cambio di mercato per mia un po’ Soviet è un pezzo storico che i riminesi amano cui sembra quasi costretto alla chiusura definitiva, fino a molto, infatti mio padre quando cominciarono a chiudere quando nel 2009 lo rileva Silvio Zanni che dopo alcuni le altre sale diceva sempre che era un peccato di Dio far anni, con il passaggio al digitale, propone la gestione alla morire questa realtà, visto che oltre a noi come alterna- figliaElena . tiva c’era solo la cineteca. Devo molto a mio padre per avermi insegnato la sua esperienza e tutt’ora ci sono cose Che cosa ti ha spinto ad accettare la proposta di che ancora devo imparare, capire, perché nel nostro set- tuo padre, avevi già avuto un’esperienza del genere? tore è cambiato tantissimo, per cui anche il nostro modo «Si dice che le famiglie che hanno a che fare con il ci- di essere esercenti si è trasformato ed è peculiare capire nema sono un po’ come quelle circensi che si tramandano dove siamo e cosa stiamo facendo. Siamo imprenditori e l’attività da generazioni, e per me che ho dei genitori che dobbiamo crearci un nostro pubblico, che significa avvi- ci lavoravano fin dagli anni ‘60 è stato quasi un affare di cinare le persone alla letteratura e alla programmazione famiglia. Poi c’è chi scappa e chi ci rimane, io diciamo di un cinema di qualità. Io ho rivoluzionato parecchie che ci sono cresciuta, nel vero senso della parola perché cose poi a ruota è arrivato il Fulgor, eravamo un po’ più mio padre quand’ero bambina spesso mi raccomandava esperti per cui inaspettatamente abbiamo vinto il bando e agli operatori per darmi un’occhiata e durante gli studi l’avventura si è fatta accattivante.»

38 | Geronimo 25 | Settembre 2020 c’è un pubblico che ti cerca, è curioso, ha voglia di cine- Secondo me la riqualificazione della città ha fatto ma, di leggere e di altro, e credo che sia un plus per tutti la differenza, i riminesi si sono riappropriati di im- quanti. In tutto questo è chiaro che una fetta di pubblico portanti strutture come il teatro Galli e il cinema Ful- lo perdi, e sono quelli che con il lockdown sono stati a gor, come vedi questo cambiamento? casa a guardare film e continuano a vederseli, ma la car- «Sì, con la riqualificazione di queste strutture ci si tina al tornasole l’abbiamo avuta con il l’Arena Lido accorge che ora abbiamo degli strumenti in più e che alla Darsena, con un pubblico uscito allo scoperto, e non dobbiamo cominciare ad usarli, soprattutto le nuove ge- solo di nicchia. Si tratta di un pubblico consapevole, e nerazioni. Naturalmente devono essere educate, come questo significa che il nostro è anche un lavoro sociale ed succede per i sentimenti, non si apprendono così come economico, e noi imprenditori siamo l’anello di unione capita e secondo me, cinema e letteratura sono strumenti di queste due parti, ma soprattutto stiamo convincendoci basilari per educare le persone. Noi ad esempio, con i che dobbiamo fare rete. Nel nostro settore tante sono le ragazzi più giovani facciamo corsi di apprendimento che difficoltà e come si suol dire non è tutto oro quello che si traducono in un gioco divertente: a casa devono vede- luccica, a volte fatichiamo a trovare degli aiuti concre- re dei film e registrare liberamente quello che sentono. ti, e a quel punto solo con l’ostinazione si possono fare Poi li facciamo venire al cinema e in sala proiettiamo delle cose. L’opportunità è arrivata con il lockdown du- lo stesso film, e lì succede che lo vedono in gruppo e rante il quale c’è stata la necessità di confrontarsi con devono condividere le loro registrazioni, poi li facciamo altri esercenti, era arrivato il momento di guardarci in discutere affinando il loro sguardo critico. Questo è uno faccia e decidere di unire le forze. Io come ho già detto strumento che dà loro un’identità, l’opportunità di esse- sono per le relazioni, e sono convinta che se il bacino re riconosciuti, perché andare al cinema e ritrovarsi nel di utenti è di 100, insieme ne facciamo 1000, ma l’im- cinema è come stare in piazza, quindi la sua funzione è portante è lavorare bene, con professionalità. E grazie a fare incontrare le persone. Ecco perché abbiamo pensato questo principio, in collaborazione i gestori cinema di anche ad altre formule di incontro: il cinema lo paghi, Rimini Giometti Multiplex Le Befane, Cinema Fulgor, l’aperitivo te lo pago io. Perché tante volte è assodato Cinema Settebello, Cinema Teatro Tiberio si sono ri- che lo spritz ha quel valore e magari il film o il concerto uniti dando vita all’anno zero con la rassegna estiva E legato a quel film non ha valore, è gratuito, quindi a noi la chiamano Rimini all’Arena Lido della Darsena che a volte ci piace girare la formula che 5 euro si possono conta 600 posti. È stata un’avventura molto bella, che anche spendere per comprare un libro o vedere un film. speriamo di rivivere anche l’anno prossimo con lo stesso Semplicemente offriamo la scelta, liberi di scegliere fra successo di pubblico, e che ha dato l’opportunità a quei tante cose: lo spritz, la piadina, il brunch, il cinema per lavoratori del settore che stavano a casa, di riprendere il chi ha voglia di avere uno strumento in più e va al cine- lavoro. ma divertito. Molto spesso con mia grande gioia si tratta Io credo che per fare il mio lavoro fondamentale è lo di ragazzi giovani, ragazzi di circa 20 anni che vengono stimolo, e il pubblico è una grande spinta innovativa, molto interessati, ed è il loro entusiasmo che ci fa capire non da meno sono i ragazzi del mio Staff dei quali ho come dobbiamo lavorare.» piena fiducia perché sono competenti, credono in quel- lo che fanno. Chi arriva da noi per lavorare è perché Sembrava che il cinema fosse solo dei centri com- ha voglia, è motivato, e preferisco ragazzi che cono- merciali, ora però con la rinascita del Settebello e scono il cinema per passione piuttosto che quelli con del Fulgor possiamo dire che c’è spazio per realtà blasonate qualifiche. Io vengo da una famiglia che mi diverse? ha sempre sostenuta, sapevo di poter sbagliare ma nello «Posso dire che è successo tutto velocemente e che stesso tempo potevo contare sulla loro fiducia e questo questa tipologia di cinema sta incontrando il favore del per me ha contato molto, soprattutto nei momenti di pubblico, naturalmente all’estero tanto di più. In Italia è crisi in cui con ostinazione mi sono sempre detta posso un genere di attività che si sta allargando, non ha solo la migliorare! Sono riconoscente per quello che ho avuto sua nicchia, è un’attività che se fatta con passione come e dico sempre che non sarei qui se non ci fossero i miei è stato per mio padre, pian piano ti ricompensa, perché ragazzi!»

Geronimo 25 | Settembre 2020 | 39 EVENTI

di SI FEST 2020 Roberta Sapio alle prese con la covid gioca e rilancia

da IDENTIKIT a ide (reconstruction of identities) Parla Denis Curti, già al secondo anno di rentrée alla direzione del festival di fotografia più longevo d’Italia

FORMAT COMPLE- sto modo un punto di vista TAMENTE RIPENSA- assolutamente esterno e TO PER LA RASSEGNA indagatore sulla propria CHE DA VENTINOVE vita”. Anche mostri sacri EDIZIONI SI SVOLGE della fotografia mondiale A SAVIGNANO SUL come Elmut newton sono RUBICONE DAL 18 al stati coinvolti nella ricerca 20 SETTEMBRE 2020 sull’Identikit, valorizzan- (CON LA RIPROPO- do le ossessioni del gran- SIZIONE DELLE MO- de fotografo rispetto alla STRE il 26-27 SETTEM- Cronaca nera, ad esempio BRE E il 3-4 OTTOBRE). con le sue Yellow Pages. Sarebbe dunque stata una “Abbiamo lavorato fino edizione molto internazio- a febbraio di quest’anno nale con particolare focus per una edizione dedicata sulla Francia e gli States. all’Identikit, una rassegna “Il lockdown ha radi- fotografica “divertente” calmente messo in discus- che mostra il lavoro di ar- sione tutto e la nostra at- tisti e fotografi rispetto alle tenzione si è spostata da suggestioni del noir e del Identikit a IDE. giallo”, esordisce Denis Abbiamo accolto vo- Curti, al secondo anno di rientro alla direzione artistica lentieri l’invito del Comune di Savignano ad esporre del SI FEST, il festival di fotografia più longevo d’Ita- i risultati di un progetto europeo sulla fotografia come lia. Già direttore artistico della manifestazione dal 2001 costruzione di identità, ide appunto: Identità, Dialogo, al 2006, è oggi uno dei più affermati curatori italiani. Europa”. E’ fondatore della galleria STILL di Milano e direttore Il progetto ide coinvolge gli artisti di 4 Paesi europei artistico della Casa dei Tre Oci di Venezia, ha diretto che si cimentano con il tema dell’identità. Identikit tor- per 10 anni l’Agenzia Contrasto – Milano. nerà, se tutto va bene, la prossima estate. “E’ stato un lavoro di grande ricerca che ha coin- “Sarà un festival diverso, fatto con immagini esposte volto personaggi internazionali molto interessanti nel all’aperto. Sarà una edizione ancora più identitaria nel panorama artistico e fotografico. Per esempio Sophie senso che saranno protagoniste anche le persone che Calle, una artista parigina molto particolare. Pensa che vivono il territorio e il patrimonio fotografico del Co- si è fatta assumere come cameriera in un albergo di Ve- mune. Verranno infatti esposti gli archivi di fotografi nezia per poter fotografare di nascosto le camere utiliz- molto importanti come Silvia Camporesi, Mario Don- zate da alcuni clienti. dero, Mario Cresci, per citarne alcuni. O, ancora, ha chiesto alla madre di assumere un in- SI FEST OFF, la parte più indy del festival, sarà a vestigatore privato per farla seguire, ottenendo in que- cura di Cesura. Si tratta di un gruppo di fotografi che

40 | Geronimo 25 | Settembre 2020 si è formato nel 2008 in un piccolo villaggio tra i colli piacentini che ha creato un progetto ad hoc per Si Fest OFF basandosi sulla considerazione che il virus Covid ha scardinato i parametri consueti della rappresentazio- ne dei fatti e che la pandemia da noi vissuta è stato uno degli eventi più documentati di sempre. Per la prima volta ognuno di noi si è trovato al centro della storia e CESURA ha provato a muoversi nella direzione di una indagine evocativa sulla pandemia. Un progetto molto “local” che riguarda il nostro ter- ritorio, ma con una valenza altrettanto “glocal” infi- ne, si intitola SCM GROUP AT WORK! e riguarda un servizio fotografico realizzato da Gabriele Basilico nel 1979 per la società SCM Group di Rimini. Si tratta di un ampio reportage a colori in medio formato nel quale racconta gli spazi e le lavorazioni, attento ai volumi architettonici ma anche a chi opera nelle diverse fasi della produzione.

Geronimo 25 | Settembre 2020 | 41 42 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Geronimo 25 | Settembre 2020 | 43 INCONTRI

di RICCIONE Alessandra Ferro E LE DONNE

Ci sono molti luoghi in sicaro, la Founder del Con- cui ci si potrebbe sentire a gresso DonnaOn, facesse il casa senza essere a casa. suo ingresso. O anche non-luoghi. At- Avevo conosciuto Carina timi vissuti o immagini che qualche anno prima ed ave- risvegliano ricordi di ciò che vamo legato subito. Ad un siamo stati una volta e che, dato momento però le nostre in momenti imprecisati delle vite avevano imboccato stra- nostre vite, riaffiorano alla de diverse e nell’ultimo anno nostra memoria. Sensazioni ci eravamo sentite raramente. tanto piacevoli da condurci Acquistai il biglietto quasi in punti dentro di noi che ri- subito, insieme alla mia ami- suonano come “casa”. Come ca di sempre Stefania. una Madeleine de Proust. Dopo una certa carriera Dicevo, ci sono molti professionale, la famiglia luoghi in cui ognuno di noi ed i figli, eravamo giunte potrebbe sentirsi a casa sen- entrambe ad un punto delle za essere a casa. Ne cito al- nostre vite in cui sentivamo cuni cosi a casaccio, i primi il bisogno di “rimetterci in che mi vengono in mente. sesto” come donne. La palestra che si fre- Trovarmi quel giorno se- quenta abitualmente. duta dentro la realizzazione L’ufficio in cui molti tra- del suo progetto di sempre, scorrono gran parte della ovvero quello di organiz- propria giornata. zare un congresso ideato e Dentro una biblioteca. condotto esclusivamente da Tra le braccia di una donne per le donne, mi pro- donna. vocava un certo brivido. Nei ricordi di qualcun al- Conoscendo l’animo di tro scritti chissà dove. Carina, sapevo che questo congresso sarebbe stato un Avete mai provato quella sensazione lì? luogo unico e speciale in cui le partecipanti avrebbero Se prendo in considerazione la sfera delle emozioni, potuto dedicare due giorni alla propria anima così come potrei raccontarvi un’infinità di occasioni in cui mi è suc- al proprio business. Un posto in cui avrebbero potuto cesso di risentirmi e ritrovarmi dentro di me grazie ad un sentirsi a casa, comprese nel proprio sentire, nel modo di profumo, o ad uno scatto. Molto spesso grazie a parole pensare e di essere. Finalmente accolte nonostante errori lette da qualche parte. o paure. Sostenute nella voglia di fare un passo avanti Se invece pongo la mia attenzione sull’aspetto fisico verso loro stesse. Come dicevo, ero seduta in terza fila. della questione, quindi “sentirsi a casa” inteso come luo- Emozionata. Confusa. E tuttavia, fin dal minuto uno in go tangibile, ammetto che mi sia accaduto soltanto due cui avevo messo piede nella sala plenaria del congresso, volte. quel giorno di marzo 2017, mi sono sentita a casa. La prima è stata quando decisi, ormai quasi 15 anni Accolta. fa, di trasferirmi in Emilia Romagna. Di fronte al mare di Accettata. Cattolica, un giorno di primavera, questa giovane donna Consolata. sentì dentro di sé, chiara come il sole, la sensazione che Amata. la Romagna fosse il suo posto nel mondo, per dirla alla Non più sbagliata. Fabio Volo. Ma questa è un’altra storia ed è già stata rac- Ascoltai con avidità tutte le speaker che si avvicen- contata altrove. davano sul palco. Ognuna con la sua storia. Con la sua La seconda volte accadde alcuni anni dopo, nel Marzo avventura di donna, con il suo coraggio di tentare di rea- del 2017, quando, seduta in terza fila nella sala plenaria lizzare ciò che fino a poco tempo prima era stato solo un dell’Hotel Corallo di Riccione, attendevo che Carina Fi- sogno. Un’idea.

44 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Donne normali, magari con figli. Donne che, come “Per liberarmi dovevo rischiare e vivere alla mia me, ancora cercavano i loro strumenti per rimanere co- maniera. Dovevo desiderare la libertà non più come ge- erenti con loro stesse e non cedere al richiamo della co- sto di ribellione verso i limiti dell’educazione che avevo modità che ci insegnano come più giusta. ricevuto; dovevo desiderarla perché era l’unico luogo Vedevo lo spazio del loro cuore, della loro forza e in cui avrei cominciato a riconoscermi per chi ero ve- della loro fragilità accettata senza vergogna. O della loro ramente. Se volevo essere libera, dovevo desiderare di unicità nel volersi ritrovare, comprendere ed accettare essere me stessa” come persone, non soltanto come un ruolo, in un con- Filomena Pucci testo sociale in cui, spesso, le donne si accomodano per paura o sfiducia. Percepivo la loro consapevolezza, che, a tratti, di- veniva tenacia, di poter infine essere ciò per cui erano venute al mondo, senza doversi scusare per questo. La certezza, senza il timore che fosse troppo, di meritare in ogni caso la gioia ed ogni singolo dono ricevuto per aver coraggiosamente scelto di rimanere fedeli a loro stesse, facendosi avanti nella propria vita. “Se sono riuscite loro posso riuscire anche io” mi dissi “Il potere di cambiare le nostre esistenze e renderle esattamente come le vogliamo risiede nelle nostre mani, nel nostro animo e nelle parole che ci raccontiamo ogni giorno, a volte senza neanche ascoltarci. Servono esem- pi di donne che sono riuscite in questo per ispirare altre donne” ribadii a me stessa. In quei due giorni lì, trovai esempi di grande valore a DonnaOn. In questo Congresso che si tiene a Riccione e che ogni anno fa sentire a casa centinaia di donne che hanno scelto di ascoltarsi, accogliersi. Senza giudizio. Senza più vergogna di volere essere esattamente ciò che si è.

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di CONGRESSO PD CS Lorenzo Muccioli SAN MARINO

Dopo la Festa dell’Amicizia andata in scena nei la presenza – come da tradizione – di grandi ospiti, giorni scorsi in piazza Bertoldi, che ha visto susse- chiamati a dialogare con la politica sammarinese e a guirsi per tre giorni dibattiti e momenti di approfon- dare il loro contributo su argomenti che coinvolgo- dimento politico con una grande partecipazione da no da vicino il nostro Paese. parte del pubblico, il Pdcs di San Marino si prepara Siamo alla vigilia di una stagione storica per la all’appuntamento congressuale del 23-24-25 otto- Repubblica di San Marino: il Pdcs, con impegno, bre. responsabilità e lungimiranza, forte nel mandato “Non sarà – anticipa il segretario politico Gian parlamentare ricevuto dai propri elettori, raccoglie Carlo Venturini – un le sfide del futuro. mero esercizio di rin- Dall’unità del nostro novo delle cariche, partito, che è adesione ma un Congresso pro- ai valori ideali e mora- grammatico che, riu- li della dottrina sociale nendo attorno al tavo- cristiana e comunanza lo tutte le anime del di idee sugli strumenti partito, si porrà come più idonei per tradurre obiettivo la stesura di tali valori in iniziativa un’agenda di interven- politica, non può che ti chiari e definiti per derivare una maggiore una incisiva e rinnova- incisività e forza della ta azione politica del Democrazia Cristiana Governo. Dopo i mesi al servizio del Paese” difficili del Covid-19, Il 19 settembre toc- il partito avrà la pos- cherà invece al Con- sibilità di riunirsi e di gresso del Movimento misurarsi su temi cru- Giovanile, i Giovani ciali per il futuro della Democratico Cristia- Repubblica. ni. “Il Congresso di Un lavoro cora- settembre – spiega il le che dovrà sfociare presidente dei GdC, nell’elaborazione di Lorenzo Bugli – rap- un documento pro- presenterà in un certo grammatico. senso il traguardo fi- Sarà l’occasione per nale di un percorso di riaffermare in maniera Gian Carlo Venturini rinnovamento intra- decisa il ruolo del Pdcs preso ormai tre anni all’interno dell’attuale maggioranza. Un ruolo forte, fa e che, al momento, ci ha portato a triplicare gli autorevole e di comprovata esperienza, basato però iscritti effettivi. allo stesso tempo sull’ascolto e il confronto. Tre sono le linee di azione che ci hanno contrad- Le sfide che ci attendono nei prossimi mesi sono distinto fino ad oggi e che dovranno essere la nostra sfide epocali e pertanto non potremo e non dovremo bussola anche in futuro: formazione, partecipazio- farci trovare impreparati. Il Congresso di ottobre ne – anche attraverso proposte e progetti di legge rafforzerà e delineerà l’agire politico del Pdcs, af- concreti, tra cui l’ultimo riguardante il reato di ‘re- finché il partito possa consolidare la propria azione venge porn’ – e rapporti internazionali: non dimen- ed essere pronto a recepire le istanze che continua- tichiamo, infatti, che i GdC sono i tra i membri fon- no ad arrivare dalle parti sociali ed economiche del datori del Giovanile dell’IDC ed observer member nostro Paese. Un Congresso che, tra l’altro, vedrà dell’EDS”.

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di CLAUDIO COVERI & MAX MONTI Elio Pari la nostra vita in musica

Storia di due corianesi successivo, lo stesso fini- diventati star della musica va a lavorare in discoteca disco nel mondo. a “fare le serate”. A quel Il mio insegnante di mu- punto scattò un processo sica lo ripeteva spesso: “Le irreversibile di incompati- note musicali sono sette: bilità. Il flauto traverso che Do, Re, Mi, Fa, Sol, La e è uno strumento classico Si. per eccellenza, necessitava Poi si ricomincia dacca- di riconosciuta tranquilli- po: Do, Re, Mi…e così via. tà del corpo, giuste ore di Ciascuna di loro ha un sonno, riposo, per allenare timbro e suono diverso, sta la mascella il giorno dopo, all’uomo farle diventare alla perfetta esecuzione emozione, scriverle e com- timbrica e ovviamente mu- porle per realizzare opere scolare. Quando al mattino più o meno grandi.” presto giungevo al conser- Questo messaggio deve vatorio, stanco e con poche essere passato anche dalle parti di Coriano tanti anni fa. ore di sonno alle spalle, venivo rispedito a casa dal ma- Infatti proprio dalla cittadina romagnola è partita, sep- estro, in quanto il mio “suono” faceva..schifo! Così ho pur in tempi diversi, l’avventura di Max Monti e Claudio dovuto scegliere. Ho fatto quello che mi sentivo di più Coveri. Due personaggi che per molti non hanno bisogno dentro. Il resto è storia recente.” di tante presentazioni. Entrambi: Dj., Conduttori Radio- Quindi Max Monti inizia la carriera vincente: pro- fonici, Produttori, arrangiatori, compositori, autori di tut- duttore. ti quei successi che dagli anni ’90 in Italia, Europa, poi “Essermi strutturato attraverso la conoscenza della nel mondo, hanno accompagnato le danze e i fischiettii materia (la musica ndr), ha fatto si che potessi avere un di pezzi diventati famosi. vantaggio sulla concorrenza. Quegli anni di conservato- Altezza, intensità e timbro…è scritto all’interno di rio e liceo musicale sono poi serviti durante i successivi ogni manualetto che viene consegnato ai ragazzini quan- percorsi tantissimo. A quel punto incappai nelle situazio- do cominciano da remigini a studiare le famose sette ni giuste. Gam Gam è una melodia classica della religio- note. In una parola sola, le tre definizioni citate all’inizio, ne ebraica. La studiavo sin da ragazzo. Dentro a quelle si tramutano alla fine della girandola in una sola parola: sonorità, sono riuscito a costruire il mondo della melo- musica. dia che poi ci ha portato sino al Pavarotti & Friends. Monti e Coveri, quindi intervista doppia. Un successo mondiale che sicuramente non è venuto alla Ci raccontate come è successo tutto questo, ma so- luce per caso. I ritmi contemporanei, l’impatto voluto pratutto come è partita la vostra avventura sul pen- per i locali da ballo a suon di battute giuste e mirate, tagramma. hanno dato la spinta al sottoscritto e a Mauro Pilato “Parto io, - racconta Max Monti, il veterano, 57 anni di arrivare sino a Claudio Cecchetto. Siamo partiti io compiuti - Da ragazzino, a Coriano, mi sono avviato sin e Mauro, abbiamo prodotto, dopo un anno il brano era dalle scole inferiori alla musica. Suonavo il flauto tra- il “canto” per centomila persone all’interno degli stadi verso, ero anche molto bravo e mi piaceva tanto quello durante le partite di calcio: prima, durante e dopo. Que- strumento, un po strano. Crescendo ho capito di poter sto mi faceva strano, specialmente nel momento del bo- intraprendere una strada mia, quindi mi sono iscritto al ato finale. Io commosso scuotevo la testa pensando che conservatorio, avvicinandomi nel contempo alle prime solo qualche mese prima quel Gam Gam lo arrangiavo radio libere e in parallelo al mondo delle discoteche: nella mia cameretta, fischiettandolo in solitaria. Il sogno eravamo verso la fine degli anni ’70. Avevo trovato il era diventato realtà”. mio equilibrio. Allora con il vinile e i “mix al volo” tra Poi il grande ritorno musicale degli anni ’90 nel un disco e l’altro dovevi conoscere bene il ritmo, l’inten- 2020… sità e il timbro. Ricordo che il Dj radiofonico aveva la “Per magia dopo tanti anni si rimembra quel pe- sua bella voce impostata, nel passaggio “di carriera” riodo magico di moda proprio ora. In mezzo mondo i

48 | Geronimo 25 | Settembre 2020 successi del tempo vengono tolo al brano. Feci ascoltare il ripresi, modernizzati daccapo provino a Max Monti….ci disse nelle sonorità e portati a spas- che non avrebbe mai sfondato so come hit datate, ma comple- (qui grande risata ndr di tutti, tamente rimesse a nuovo dalla giornalista compreso), ad altri tecnologia, da colleghi famosi 7 produttori e case discografi- sull’intero pianeta malato di che: ci risposero in coro la stes- Covid. Dall’europa all’Asia, in sa cosa dell’amico Max. Poi America. Quindi doppia soddi- arrivo la persona che sposò il sfazione. Nel frattempo io però progetto. Era maggio, in poco non sono rimasto disoccupato, tempo…a giugno, ci ritrovam- ad aspettare. Ho iniziato a pro- mo tra le mani una hit da primi durre con maggiore energia per posti in classifica a livello mon- altri. Un esempio? Il successo diale. Oggi Ibiza nel genere dei Quintorigo, un gruppo to- happy-house è ancora ballata. talmente diverso a livello di L’anno successivo il bis con obiettivi in musica rispetto al “Fiesta Loca” che raggiunse a ventennio precedente. Con loro livello di obiettivi la prima inci- è stato davvero un salto in una sione (Ibiza ndr), ovvero primi qualità musicale mistica, unica, posti in tutte le graduatorie nel uso la parola “subliminale”. mondo. Superando pure lo slot Ho portato a Sanremo i 78Bit, di Ibiza nelle classifiche di ven- arrivati settimi nelle giovani dita. Grandi tour per il gruppo, proposte e tanti altri ragazzi e in Europa, quindi in giro per ragazze, nonché gruppi che hanno riempito di orgoglio e il globo. Non c’erano mai ai concerti meno di 30.000 soddisfazione se stessi e il mio curriculum”. persone che ballavano sotto il palco. Toccammo posti Adesso sotto a Claudio Coveri: da quando e da dove incredibili in Brasile e a San Paolo, Rio De Janeiro in parte la tua vita artistica di successo? crociera dance, con le persone ammassate per sentirci “Dalla mia cameratta, quando avevo circa 14 anni. e divertirsi. Poi la Russia, Francia, un album comple- Mi sono accorto all’interno della mia classe, di essere to a firma “Desaparecido” (che era il nome del gruppo l’unico o tra i pochi appassionato veramente di musi- ndr). Il grande boom porta nel tempo a fratture, rotture ca.. Comperavo tutti i vinile che mi piacevano, facevo tra soci. Ci siamo divisi. Io e Giordano Donati abbiamo il Dj nelle feste con un giradischi solo. Finito il 45 giri proseguito da soli il cammino. Altri tre anni favolosi a si interrompeva il ballo, perché velocemente passavamo firma Coveri&Donati. Successi in Francia e in tutta Eu- alla esecuzione successiva. Ma da un passaggio all’altro ropa con ottimi brani. Questo il passato. Ora il presente. si faceva il cosiddetto “buco”. Rigoroso allora ballare Siamo qui io e Max Monti sul nostro territorio. Quel per- i lenti guancia a guancia. Lampadine colorate a bassa corso momentaneamente è terminato. Mimma Spinelli, luminosità attaccate alle pareti delle stanze la sceno- sindaco di Coriano, sta facendo vivere ad entrambi una grafia. In mezzo alla pista spesso era buio e si inciampa- terza giovinezza a casa nostra”. va. Che tempi!! Feci un provino a 16 anni in una radio libera del posto, anche io come Max avevo un bel timbro Max Monti, qual’è stato il giorno che hai toccato il di voce che non guastava. Tutto questo ha poi dato il via cielo con un dito e hai detto a te stesso: sono arrivato libera alla “carriera” di Dj vera e propria. Radio Mira- dove volevo? mare, il salto alla bella Radio San Marino a Rimini, da “Chiaro e facile: il Pavarotti & Friends. Se ricordi li è partito tutto. Allora fare il Dj. era qualcosa in più bene quella sera era ospite Lady Diana, seduta in prima rispetto ai tempi moderni. Andavamo a scuola di solfeg- fila, che ammirava i bambini Gam Gam. Bono degli U2 gio e dizione, uscivamo preparati da quelle esperienze. di fianco, il grande Pavarotti. Io mi sentivo un tantino Non tutti potevano svolgere la professione alla consolle. fuori posto. Mi chiedevo ogni secondo perché fossi li, Servivano passione, capacità, studi e professionalità. A come fossi arrivato a quel momento storico. Allo stesso livello radiofonico ho iniziato praticamente nel periodo tempo però i veri artisti mi classificano al loro stesso di Max. Riguardo alle produzione discografiche invece livello. In quel frangente, io e Pilato portavamo attra- Claudio Coveri arriva al traguardo una decina di anni verso le sette note, un successo mondiale ad un evento di dopo, rispetto al duo Monti-Pilato. caratura galattica. Quindi nel famoso giro, di quelli che Facendo una botta di conti era circa il 2008? contano sul pianeta, diventi almeno per un periodo, un “Esattamente - spiega Coveri - nel 2008 con Alex giorno, una settimana, pochi mesi o pochi anni, uno di Giunta e Giordano Donati ci siamo uniti in un trio-pro- loro. Questo è stupendo!!! Gli artisti veri, quelli con la duzione, ed abbiamo creato un successo che ricordas- “A” maiuscola hanno grande rispetto per i propri simili. se a quei tempi tutti i luoghi della movida a livello in- Ho però anche una giornata nera che mi frulla in mente. ternazionale: London, Paris, Munich, e così via. Nel 1995 ho partecipato a Sanremo Giovani. Ero ben Ovviamente la capitale era Ibiza, luogo che dava il ti- avviato secondo me, ero al passaggio per il terzo turno.

Geronimo 25 | Settembre 2020 | 49 Invece Pippo Baudo quando parlando del suo progetto esti- mi venne vicino mi diede una vo a Coriano post Covid19, pacca sulla spalla….dicendo- tutto a norma, con le giuste di- mi che non era andata. Tornai stanze, senza assembramenti. a casa deluso e avvilito, da Una cosa un po tra il vintage, quel momento a testa bassa ho il tempo di coronavirus…e il cominciato a lavorare ad un futuro. Entrambi abbiamo tro- nuovo Max Monti. Quello che vato la proposta convicente, ti sta seduto di fronte, diventa- un idea percorribile. Così ci to produttore, autore e arran- siamo alzati dal divano, ab- giatore. Mi sarebbe piaciuto biamo scritto una sinopsis e fare il cantautore. Invece non siamo davvero ri-partiti”. ci sono riuscito. Così ho deci- Poi Claudio cosa è succes- so: lavoro per altri”. so a livello operativo? Claudio Coveri, qual’è “Lo sviluppo è stato basato stato il giorno che hai tocca- su una idea molto professiona- to il cielo con un dito e hai le di lavoro. Per distinguerci e detto a te stesso: sono arri- farci riconoscere da quel mon- vato dove volevo? do di persone che non hanno “Come detto sopra vedere purtroppo ancora avuto con- oltre 30.000 persone venute tatto con quello che è stato il al concerto in Brasile cantare, nostro mondo storico, le radi- ballare, entusiasmarsi, sulle ci. Dico in primo luogo cultu- note del nostro pezzo. In Francia in Europa nelle disco- ra musicale che passa attraverso la conoscenza di chi ha teche, file di ragazzi che aspettavano ore e ore che uscis- creato i 180 grammi. Ovvero un vinile. Abbiamo lavorato simo dal locale, per cercare di abbracciarci e chiedere sul fare apprezzare la storia di quello che saremo andati foto, strapparci selfie e autografi. In Francia ad esempio a portare in scena. Io e Max nella musica “I fratelli di Ta- o all’estero in generale, non esiste quella invidia tutta glia” su altri fronti come teatro e natura. Abbiamo messo italiana tra noi artisti, tra persone di successo che van- in campo un bellissimo “DUEMILAEVENTI”, rassegna no sul palco. In quelle nazioni si collabora tutti uniti: il estiva basata su artisti a chilometro zero. Sono andati in movimento cresce pure in base al sistema positivo tra le scena persone e personaggi che sul territorio avessero persone che fanno questo tipo di attività, in sinergia. In davvero una gran voglia e la determinazione di ripren- Italia le gelosie spezzano la creatività e a quei valori ge- dersi il palco e parlare alla gente, dopo un lungo periodo nerali che potrebbero girare attorno alle collaborazioni fermo dovuto alla pandemia. Un tragitto che ha premia- fattive”. to alla fine il lavoro di laboratorio creativo e di cantiere Poi arriva il coronavirus. Tutti a casa, per primi pensato, quindi portato sul “campo di gioco” ,nei mesi gli artisti. Ma alla fine della primavera scorsa a Co- caldi, spettacoli secondo noi molto belli e seguiti da tanta riano si spalanca una porta gente. Siamo molto soddisfatti nuova. davvero”. La proprietaria di casa è Come sarà il 2021 di Co- il sindaco: Mimma Spinel- veri & Monti?? li… Qui rispondono in coro “Mi chiama Claudio - At- felici ed entusiasti….”A Co- tacca Monti - e mi dice che il riano si continua, con il no- Sindaco della nostra città na- stro Sindaco progettiamo tale sta cercando proprio noi un inverno di eventi pari al due. Claudio per restare in cartellone estivo. Anche le allenamento e mentalmente produzione importanti sono occupato ogni sera nel perio- in pentola. Devono solo raf- do del lockdown, da casa pro- freddarsi, uscire, essere im- pria, mandava onda in diretta piattate e gustate dal palato Facebook vari djset, usando di giovani e meno giovani solo ed esclusivamente il vi- sempre più esigenti ma pronti nile. Era stupendo questo ad ascoltare e consumare”. suono: bello forte gracchian- Chiudo qui, altrimenti non te, con la puntina del piatto in mi bastano 10 pagine di Ge- primo piano saltellante. An- ronimoMagazine per conte- diamo in Comune ad un ap- nere questo contagioso entu- puntamento fissato dal primo siasmo di due amici, persone, cittadino. Mimma ci affascina artisti, veri!!!

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di VILLAGGIO ARCADIA Georgia Galanti Biodiversità e permacultura

Sulle colline di Saludecio, nasceva nuova forma di acquisto solidale che sei anni fa Villaggio Arcadia, un can- sta avendo un buon riscontro a Cattoli- tiere agriculturale, un luogo di speri- ca e a Saludecio: le persone prendono mentazione basato sulla permacultura. una cassetta e lasciano i soldi, in ma- Oggi continua a lavorare principal- niera autonoma e indipendente. Stia- mente come azienda agricola, sempre mo anche cercando di costruire una in un’ottica permaculturale, ossia sen- falegnameria e un ricovero attrezzi, e za perdere di vista la necessità di in- di completare la ristrutturazione della crementare la biodiversità nel contesto casa. in cui l’azienda opera, ma cercando an- Nel frattempo abbiamo montato che di creare le più diverse occasioni di una grande yurta utilizzata per eventi condivisione culturale e sociale. “Vil- diversi, per attività legate allo yoga, laggio Arcadia è in continua evoluzio- alla meditazione e alla formazione, e ne – ci spiega Lucio Filippini che porta per ospitare i volontari, italiani e stra- avanti il progetto – e noi ci adoperiamo nieri. Perché sono tante le persone che per incamminarci su nuove strade lega- cercano di vivere esperienze in natura, te all’agricoltura e alla permacultura. e noi siamo collegati alla rete woofer. Dopo i grandi lavori per il conteni- Quest’anno, data l’emergenza, i vo- mento della frana, con tecniche natura- lontari che lavorano con noi per metà li e non convenzionali che hanno no- giornata, non si fermano poi a dormire. tevolmente migliorato la situazione, e Ma presto torneremo a ospitare in resi- dopo aver ripristinato l’uliveto, e aver- denza grazie anche alla nuova cucina lo integrato con mandorli e noccioli, da campo”. con piccoli frutti come ribes, cassis, Il contatto con la terra favorisce un uva spina e carciofi, abbiamo realizza- armonioso e gioioso sviluppo della to diversi terrazzamenti che ospitano vita. Provare per credere. Per rimanere sia l’orto estivo sia l’orto invernale. in contatto e saperne di più pagina Fb Vendiamo gli ortaggi attraverso una Villaggio Arcadia.

52 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Geronimo 25 | Settembre 2020 | 53 INCONTRI

di ROBERTO Lorenzo Muccioli POLVERELLI

Per lui parlano i numeri: con la “Nel corso della mia carriera ho maglia azzurra, da allenatore, ha ricevuto numerose proposte. Mi è disputato 89 partite, vincendone stata offerta la panchina di squadre 68. Se le cifre non bastassero, tut- di serie B o di settori giovanili di tavia, c’è il suo palmarès: 16 trofei squadre di serie A, ma sono arri- ufficiali vinti, inclusi 4 Campionati vate offerte di contratto anche da d’Europa con la Nazionale italiana Inghilterra, Romania e Scozia. Io under 18 Dilettanti, 2 “Caput Mun- però sono rimasto sempre fede- di” a Roma e altre coppe sparse in le alla Federazione e alla maglia giro per il mondo. Avrebbe potuto azzurra. Sentire l’inno di Mameli sedersi su una delle panchine più che risuona nello stadio è per me blasonate d’Italia, ma il suo cuo- un’emozione senza prezzo. La col- re lo ha portato nella Perla Verde. laborazione con il Riccione nasce Lui è Roberto Polverelli, riminese, grazie all’amicizia con Andrea e dalla prossima stagione ricoprirà Baschetti. Conosco bene la piazza l’incarico di direttore generale del riccionese, avendo qui giocato e Riccione Calcio, occupandosi pre- allenato alcune formazioni, quali valentemente della prima squadra e Fontanelle e San Lorenzo, benché degli Juniores, con l’obiettivo di traghettarle nel calcio che apprezzi un po’ tutte le realtà cittadine. Ho accettato con conta. Lo abbiamo incontrato per parlare della sua carriera entusiasmo questa proposta perché ho ben chiaro l’ottimo e dei suoi progetti futuri. lavoro che Baschetti e il resto della dirigenza stanno por- Polverelli, possiamo ricordare – per chi non la cono- tando avanti con serietà e professionalità”. scesse – le tappe principali della sua carriera da allenatore? Quali sono i vostri obiettivi per questa stagione? “Le soddisfazioni più grandi sono legate senza dubbio “Questo per noi sarà un po l’anno zero, quindi ci sarà alla Nazionale italiana. Ho avuto modo di allenare le rap- tantissimo lavoro da fare. Da non sottovalutare, poi, tutte le presentative che vanno dall’Under 17 fino all’Under 20, sia possibili implicazioni che potrebbero essere legate al Covid a livello di professionisti che di dilettanti, raccogliendo nu- e che già hanno notevolmente cambiato il mondo del calcio. merosi successi in giro per l’Europa. In otto anni alla guida Da direttore generale, coordinerò l’azione degli allenatori e dell’Under 18 dilettanti, ad esempio, abbiamo portato a casa dello staff tecnico. Voglio mettere la mia esperienza al ser- ben quattro titoli europei. E’ stato un percorso entusiasman- vizio della squadra e dei ragazzi con l’obiettivo di creare un te ma ricco anche di sfide e difficoltà, visto che ogni anno il gruppo coeso e pronto a impegnarsi per il raggiungimento mio lavoro ricominciava da capo, per via del subentrare di di traguardi importanti. Nel lungo periodo, ovviamente, l’o- una classe anagrafica diversa. La necessità di riprogrammare biettivo è quello di riportare il Riccione Calcio a livelli più il mio operato ad ogni avvio di stagione è stato uno stimolo alti, dove una città di questa importanza merita di stare”. importante e che mi ha portato a crescere. Uno dei risultati Gli ultimi anni non sono stati certo semplici per il calcio di cui vado maggiormente fiero è il terzo posto nell’edizione riccionese. Secondo lei, cosa è mancato? 2010 della Viareggio Cup, ottenuto con la rappresentativa “Forse è venuta meno una certa unità di intenti. In città di Serie D dopo una semifinale persa ai rigori con l’Empo- ci sono tante realtà disgregate, ma per puntare veramente in li. Un traguardo incredibile visto l’alto livello tecnico della alto occorre un’azione corale e un progetto condiviso, tanto competizione, tant’è vero che ho avuto l’onore di essere in- a livello economico che societario”. serito nella lista dei 100 personaggi più importanti dell’anno All’attività di allenatore ha sempre unito quella di im- 2010 dal giornalista Gianni Mura. Aggiungo poi che alcuni prenditore. Come ci è riuscito? dei calciatori che ho avuto la fortuna di allenare oggi milita- “Nel corso del tempo sono riuscito a trovare un pun- no con buoni risultati nella massima serie”. to di incontro tra quello che è il mio lavoro, da gestore Qualche esempio? dell’Ottica Polverelli di Rimini, e il mondo del pallone. Ho “Penso a Ciccio Caputo, che all’epoca giocava nell’Al- pubblicato un volume incentrato sull’ottimizzazione visiva tamura in Puglia e oggi è uno dei bomber del Sassuolo, nel gioco del calcio, per cercare di dare una risposta alla oppure a Leonardo Pavoletti, attaccante del Cagliari che ha seguente domanda: è possibile allenare anche la vista di mosso i primi passi nell’Armando Picchi di Livorno”. un calciatore? Mi sono specializzato nel campo del visual Com’è nata la sua collaborazione con il Riccione Calcio training e ogni anno conduco camp estivi e momenti di for- e cosa l’ha spinta ad accettare la proposta? mazione incentrati sul binomio tra optometria e calcio”.

54 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Geronimo 25 | Settembre 2020 | 55 INCONTRI

di PIETRO TAMAI… Elio Pari IS BACK.

Storia di un direttore Coriano in 24 mesi dalla sportivo tornato a Rimini, prima categoria si ritrovò per cercare di vincere e in eccellenza. L’anno suc- convincere!! cessivo nuovo approdo a Pietro Tamai… is Misano con un bel pro- back direbbero gli ingle- getto di base. Portammo si. Noi diciamo solo ben- in riviera tanti ragazzi ar- tornato. Sei felice??? gentini di belle speranze. “Sono molto conten- La struttura operativa era to. Ho ripreso in mano molto interessante. quello che avevo lasciato, I due fratelli Mezza- quindi sono molto sod- colli, ad esempio, dopo disfatto di essere torna- l’esperienza con noi sa- to al Rimini, nel calcio, liranno tra serie A e B a operativamente nel posto Cesena. Rodriguez prima che avevo dovuto abban- a Cesena, quindi Empoli donare a metà dell’opera. e Sampdoria. Fernando Ringrazio la mia famiglia De Argila, il tecnico di che in questo periodo di quel tempo, oggi allena “ferie” piuttosto forzate negli Stati Uniti in MLS. mi ha sempre tenuto vivo I talenti erano tanti, ma e sostenuto. Mia moglie e miei figli sempre vicinissimi, le solite problematiche economiche che spesso travol- mi hanno permesso di tornare davvero carico e con le gono i piccoli club, hanno mutilato il nostro modus-o- idee ben chiare.” perandi. Dopo Misano mi sono ritrovato a Cattolica, Facciamo allora un passo indietro. Raccontaci chi all’epoca con il presidente Mancini e con il bravo è Pietro Tamai. La tua carriera. Marco Mercuri (oggi segretario al Rimini FC) ndr). “Come atleta ho iniziato da ragazzino. Giocavo nel- Anche con i giallorossi le cose non andarono male. la vecchia Stella Adriatica di Rimini. Poi ho percorso Vincemmo la promozione, in eccellenza ci giocammo la trafila nel Bellaria e Rimini. A 16 anni il debutto in la stagione fino alle ultime battute con il vecchio Mar- prima squadra a Bellaria. Quindi mi sono trasferito a torano, oggi Romagna Centro. Poi sono rimasto fermo Ospedaletto. Ho fatto la serie “D” a Rovereto e Bassa- un anno. Dopodiché mi chiamò Giorgio Grassi per la no, Imolese, Cesenatico, Cattolica. Fya Riccione. Ho chiuso in promozione nelle nostre zone in pro- Ho iniziato quel cammino trionfando anche a Ric- vincia di Rimini”. cione, sempre da secondi, dietro alla Marignanese. In Quindi conosci alla perfezione il mondo dilettanti- quella estate tribolata feci la squadra prima alla Fya stico fino alla serie C. Hai poi superato a pieni volti il Riccione. Quindi un bel giorno Grassi mi chiamò e mi supercorso a Coverciano. chiese…”Cosa dici Pietro se prendiamo in mano anche “Dopo aver lasciato la parte agonistica - racconta la Rimini Calcio???” Io risposi che era una situazione Pietro - son partito come D.S. a Coriano. Mi diedero molto accattivante. Ma gli ribattei….”Io vengo a fare il tanta fiducia i dirigenti di allora. Loro erano appena DS., tu farai ll presidente”. retrocessi dalla promozione; iniziai un percorso, quasi Gli spiegai che Rimini è importante, spesso cambia per gioco. Allestimmo un buon collettivo e vincemmo dal punto di vista calcistico e non solo la vita alle per- il campionato arrivando secondi. sone. Sotto l’Arco D’Augusto, spiegai bene a Giorgio Dopo i playoff salimmo in promozione. L’anno suc- Grassi che era tutta un’altra storia. Così siamo venuti en- cessivo eravamo nel girone con un Forlì davvero fortis- trambi, con un bel gruppo di amici e colleghi esperti, a simo. Ma fino al mese di marzo eravamo noi in testa. ridare una mano di vernice nuova ai colori biancorossi. Il Nel “cittadone” ci giocammo il big match in cima alla resto non ve lo sto a raccontare, è storia recente!” graduatoria, da capolista, ma perdemmo 2 a1. Il For- Tamai ha vinto praticamente dappertutto, Rimini lì ci scavalcò, era destino che pure in quella stagione, compreso. Poi arrivata la terza serie, il professioni- vinti nuovamente i playoff, si venisse promossi. Così il smo, qualcosa si è inceppato e hai dovuto tuo malgra-

56 | Geronimo 25 | Settembre 2020 do farti da parte quando i giochi erano ancora a metà squillava continuamente in tasca. Non smetteva di suo- strada. nare. Ho accostato, mi sono fermato e dall’altra parte il “Giusto. Però tengo a dire che non sono però sta- mio interlocutore mi ha convocato in sede con urgenza. to esonerato da Grassi. Questo mi preme ri-puntualiz- Giorni prima ero già stato a parlare con Rota e lo staff zarlo. L’ultimo spicchio di quel campionato di C, l’ho in via Venti Settembre. Ma quell’incontro precedente vissuto dovendo forzatamente fare un “passo indietro” era per sondare la mia disponibilità ad un eventuale in- sul più bello, sempre ovviamente su invito del massimo carico nel settore giovanile. dirigente biancorosso. Giorgio aveva in prima persona Pensavo volessero chiudere questo a livello con- preso in mano la situazione in tutto e per tutto. Io fino trattuale. Mettere a posto un tassello. Invece una volta al 30 giugno del 2018 son rimasto al mio posto ma non arrivato alla sede del Rimini, è stata riformulata una ero operatorivo. Questo in funzione poi del grosso cam- proposta completamente nuova. Tornare a fare quello biamento o cambiamenti vari operati nel 2019 di cui che meglio so fare: il Direttore Sportivo. La sorpresa è ben tutti siamo a conoscenza, a partire dalla breve era stata tanta, la felicità pure. Non ci ho pensato un attimo. di Nicastro e Grassi assieme.” Io sono di Rimini, quindi ci tengo il doppio a fare bene Ti ho criticato spesso per non esserti fatto accom- nella città dove sono nato e vivo. Quindi ho detto subito pagnare una volta giunto al professionista da un pos- un grande SI”. sibile tutor. Come del resto nel calcio si fa ormai dap- Pietro Tamai oggi si sente più arrabbiato o deluso pertutto… nei confronti di Giorgio Grassi? “Vero lo ricordo. Un giorno io e te litigammo, sem- “Non sono arrabbiato: non avrebbe senso. Il tempo pre calcisticamente parlato, anche per telefono su que- per fortuna è galantuomo e cancella le arrabbiature, al- sto argomento. Ma oggi ho capito. Avrei preferito an- meno in parte. Nel calcio sono vicende tra persone che che io potermi strutturare in società con una persona, succedono. Sono invece deluso e dispiaciuto per il rap- tipo direttore genera- porto finito male che le, che avesse la co- avevamo instaurato. noscenza della terza Quando fondi gran serie e se vogliamo parte del lavoro e del- dello strano mon- la vita sociale su bel- do che gira attorno a le frasi, sulle parole quel pianeta. Lo avrei sincerità, onesta e fi- preferito, come è ac- ducia… Beh mi è di- caduto con Vagnati spiaciuto tanto e solo alla Spal, un esempio quello. Non voglio che ora mi viene in dire altro. Nel calcio mente. Io avrei svol- so bene che se i risul- to il mio lavoro più tati non arrivano si va tranquillo e sicuro, a casa. Se uno sbaglia con qualche consiglio è fuori. Io ho fatto de- d’esperienza addos- gli errori è vero. Ma so, sicuramente con non ho fallito in parte meno errori all’attivo da solo e proprio su alla fine della giostra. tutto, questo mi pare Ci voleva all’interno di quel Rimini una figura chiaro. Forse un altra chance la meritavo, se poi avessi esperta, che facesse imboccare a tutti sentieri meno im- operato male di nuovo mi sarei fatto io da parte, stan- pervi, indicandoci la via maestra più sicura. Purtroppo domene a casa. abbiamo pagato sulla nostra pelle gli errori, li abbiamo Del resto alla fine dovevamo salvarci nel primo anno davvero pagati salati, a caro prezzo. Ma al termine del- di C, questo è successo, anche se ripeto, tra mille pro- la stagione, pur tra mille peripezie ci siamo comunque blemi e peripezie.” salvati. Io avevo predetto la permanenza in categoria. Bella questa idea di riportare a giocare nel Rimi- Quando ho lasciato il Rimini F.C. eravamo ancora in ni tanta gente lasciata per strada dalla precedente serie C. Ritengo sia stato comunque davvero un peccato gestione e con la voglia di rivincita addosso. la stagione passata aver smantellato tutto. La formazio- “Si lo credo anche io. C’è bisogno di fiducia verso ne che si era salvata l’anno precedente con 4/5 innesti questa nuova società, verso il mister e la squadra. Man- buoni innesti, mirati, nelle parti del campo dove era ca- ca ancora qualcosa ma ci stiamo lavorando. Speriamo rente, avrebbe potuto disputare un cammino tranquillo di aver con noi il pubblico in questa nuova serie D, ov- e forse, ripeto forse, dare soddisfazioni. La storia dice viamente Covid permettendo. Un sorriso e la felicità, che non è andata così”. qualche bella vittoria, magari saranno la nostra forza Il progetto di Alfredo Rota ti piace da quello che per riprendere il discorso e ripartire alla grande. La sento e da come ti vedo entusiasta. Ma come è nato benzina necessaria per tornare in alto per questo nuovo questo ritorno di fiamma? Rimini. “Ero a fare una passeggiata in moto e il cellulare mi Il carburante di cui tutti abbiamo sicuramente bisogno”.

Geronimo 25 | Settembre 2020 | 57 INCONTRI

di MAURIZIO ARGAN Daniela Muratori il richiamo delle “voci dell’anima”

Io qui, io là, io qua, io qui, ciamo un laboratorio teatra- io ho fatto, io ho detto, ho le, ci divertiamo, facciamo un fatto sould-out, faccio un di- po’ di cazzate… Sono andato a scorso, tre standing ovation, questo laboratorio che teneva io dicevo, ci muoviamo in un Gianluca Reggiani e si trat- percorso, io qui, io là… LAS- tava di un progetto importante SANDÉ… A volte succede che per il Comune di Bellaria, era- per raccontare un fatto o qual- vamo quasi 100 persone e io cosa di personale utilizziamo mi ritrovai a recitare una delle tante parole, mucchi di parole, sei parti principali dello spetta- ricami, ghirigori di sproposita- colo. Dopo alcuni anni la Com- te parole per dire niente, indu- pagnia del Serraglio cercava cendo a dire chi spesso ascol- attori per La Confessione del ta ma lassandé! che vorrebbe regista teatrale Walter Man- dire ma lascia perdere! Ecco frè, e grazie a questa esperien- perché quest’anno la 20a edizione del Festival del Teatro za ho conosciuto Damiana Bertozzi e Gianvito Danzi, delle Voci Dell’Anima si intitolerà proprio LASSANDÉ con i quali è nata la nostra Compagnia Teatrale: il Teatro e l’illustrazione del suo programma che si svolgerà dal della Centena. Per il nome ci eravamo ispirati al terno 30 settembre al 4 ottobre ha come sfondo una cascata di del gioco del lotto brasiliano e noi come il terno erava- parole che vanno a finire in un grande imbuto, perché mo in tre, un numero fortunato poiché da quel momento come dice il Patron del Festival Maurizio Argan: i te- siamo partiti alla “grande”. Abbiamo iniziato la nostra atranti spesso sono egocentrici, e ogni volta che fanno attività facendo subito un investimento, producendo lo uno spettacolo lo infarciscono di spiegazioni, luoghi co- spettacolo Alfonso e Clotilde dell’autore Uruguayano muni, autocelebrazioni, mentre il teatro non ha bisogno Carlos Manuel Varela, con la regia di Thomas Otto di niente, si spiega da solo. Zinzi, e ci siamo trovati a Roma al Teatro dell’Orolo- Ci tenevo a intervistare Maurizio Argan artista rimi- gio per 15 giorni dove ogni sera facevamo tutto esaurito. nese doc, eclettico e singolare, perché da circa vent’anni Spettacolo che ha ottenuto il patrocinio dell’Ambasciata organizza Le Voci Dell’Anima, un Festival di teatro al dell’Uruguay e che abbiamo portato in scena con oltre 30 quale ogni anno, appena esce il bando di partecipazio- repliche e con il quale ci hanno invitati a partecipare a un ne, aderiscono centinaia di proposte fra compagnie te- Festival molto importante, il Filo d’Arianna. atrali e di danza, attori, attrici e danzatori. E da anni il Ormai c’eravamo incamminati per la impervia strada Festival, che si svolge al Teatro degli Atti di Rimini, più del teatro avendo avuto da subito delle belle occasioni, che un appuntamento è un rito fra artisti e pubblico, e ad così è iniziata una collaborazione stabile con Serra Tea- Argan, almeno per chi come me lo conosce di persona, tro per la realizzazione di Pianoterra.» uomo dalle mille scoperte e dall’entusiasmo contagioso, oltre alle sue doti di artista, va riconosciuto il merito di Considerato che a Rimini alla fine degli anni ‘90 muovere persone provenienti da ogni parte d’Italia e di gli unici teatri erano il Novelli e il Teatro degli Atti coinvolgerle, appunto, in una kermesse teatrale che fini- come siete riusciti a trovare e gestire uno spazio inso- sce sempre in una festa, e in cui nascono belle amicizie, lito come Pianoterra? collaborazioni e interessanti, virtuosi scambi artistici e «Pianoterra ha rappresentato per molti artisti compre- culturali. so me, l’inizio di tutto. Si trattava di una sorta di Tea- tro Off, uno spazio alternativo e indipendente dove sono Volevi fare l’attore fin da bambino o l’incontro con passati artisti allora sconosciuti come Ascanio Celestini il teatro è stato del tutto casuale? o Elena Bucci, che in seguito si sono affermati con suc- «Veramente il mio sogno da bambino era di diventa- cesso. Lo spazio ci ha dato la possibilità di invitare artisti re una pop star, ma non di paese, una pop star a livello di ogni genere, sperimentare e mettere in pratica i nostri internazionale. Ero già un piccolo protagonista, cantavo progetti e di condividerli con tante persone, e cioè con molto bene e quando c’era la fiera a Rivabella dove vi- un pubblico che veniva apposta per conoscere le nostre vevo mi mettevano sopra una sedia e mi dicevano canta! proposte. Anch’io ho voluto mettere in pratica qualche E io cantavo. Poi in età adulta, un bel giorno dei miei idea, mi appassionavano le storie che avevano a che fare amici mi dicono dai Mauri, vieni con noi la sera che fac- con l’impegno politico, sociale o la diversità per cui Pia-

58 | Geronimo 25 | Settembre 2020 memphis rimini memphisrimini Via Mentana, 34 - Rimini, Centro StoricoGeronimo 25 | Settembre 2020 | 59 noterra mi diede la possibilità di Festival è comunque non solo di dare animare tanti personaggi: da El visibilità ma di riconoscere il valore escopetero di Carlos Liscano che di ogni singolo progetto. mi permise di girare in tutta Ita- Quest’anno però dato il lungo pe- lia con 80 - 90 repliche; l’uomo riodo di lockdown dovuto al virus Minotauro di Dovevamo scegliere e l’incertezza del momento avevo (e siamo stati scelti), tratto da il deciso di non fare più niente, anzi Minotauro di Paolo Puppa per la volevo trasferirmi al Sud dalla mia regia di Fabio Biondi, presentato socia Elisa Barucchieri, fondatrice poi al Festival di Santarcangelo; e direttrice artistica della compagnia Tu amore mio non mi riconosce- di danza RexEstensa, con la quale rai più perché sono verde, tratto da circa 5 anni avevamo stabilito una da Gli svergognati di Elio Vac- sorta di gemellaggio: il Festival par- carello; Niente, tratto da Le mie tiva prima da Rimini e poi replicava madri di Nada e da alcuni testi di in Puglia, dove lei vive e lavora. A Alda Merini, in cui racconto la Elisa proprio quest’anno le avrebbe- depressione e la malattia e vinsi il ro dato un teatro da gestire per cui Festival dell’Ermo Colle e il pre- mi sono detto perché non cambiare mio come miglior Attore del Festival di Aversa. Avere aria e iniziare una nuova avventura? e invece mi chia- lo spazio per elaborare i propri progetti vuol dire tanto, io ma l’Ufficio della Cultura di Rimini che mi conferma il sono dell’opinione che ci vuole tempo per realizzare uno Festival e tutte le date richieste. Questo voleva dire che spettacolo, è quasi impossibile farlo in sei mesi e soprat- dopo vent’anni è successo qualcosa, ma la cosa più sor- tutto il teatro va rappresentato nei luoghi deputati per far- prendente è che è capitata proprio quando volevo smet- lo, e cioè il teatro. Gli anni trascorsi a Pianoterra sono tere… stati da un punto di vista creativo e artistico i più belli del Stessa cosa in Puglia, dove avendo una base organiz- mio percorso perché quell’esperienza mi ha dato sicurez- zativa da tre anni ho potuto partecipare in marzo in pieno za per elaborare anche altri progetti presentati anni dopo: lockdown a un bando molto importante e mentre la mia al Teatro degli Atti con Mantide o al Teatro Novelli con testa mi diceva comunque di lasciar perdere, mi comuni- Crepare di Rabbia, ma soprattutto sulla scia di questo fe- cano che l’ho vinto! Così mi rassegno con grande gioia e lice momento è nato l’anno zero del Festival delle Voci penso che quest’anno, anno difficile per tutti, non posso dell’Anima, che ancora resiste.» mollare. Il progetto che la regione Puglia ha approvato si chiama Blow Up, mi ha aiutato tanto nella realizzazio- Pianoterra ha chiuso ma è rimasto in piedi il Festi- ne Elisa Barucchieri e si tratta di un Festival con part- val, qual è stata la scintilla che ti ha dato l’input per ner distribuiti in più province del territorio pugliese che lanciarlo e perché? coinvolgerà artisti e pubblico attraverso la formazione e «Non lo so se io ero avanti o ero solo scemo perché l’apprendistato. Il progetto durerà un anno e tanti saran- avevo capito tutto e continuavo a fare l’attore. Mi spiego, no i professionisti che parteciperanno con laboratori di è che c’era un sistema che esiste tutt’oggi che è quello scrittura, teatro e danza, io curerò la parte degli spettacoli delle cricche degli amici: c’è gente brava che è in tut- e delle residenze per gli artisti, come ho sempre fatto per ti i cartelloni e c’è gente ugualmente brava e anche più il Festival di Rimini. brava che non riesce neanche a fare una replica, e allora Comunque tirando le somme, da molti anni dico que- mi sono detto proviamo a fare un Festival indipenden- sto è l’ultimo anno! ma il tempo passa e sarà l’affetto te e diamo la visibilità a chi non ce l’ha! I primi sette degli artisti e quello delle persone che collaborano con anni sono stati duri, non ci considerava nessuno ed erano me e di quelli che mi conoscono, che alla fine non rie- molte le critiche e io ci soffrivo, me la prendevo. Poi mi sco a rinunciare. Il richiamo è troppo forte, mi tormenta, sono detto, perché devo stare male? Del resto come dice succede come per le sirene di Ulisse… quando arrivano il mio condirettore artistico Alessandro Carli il giorno le proposte per il Festival non c’è bisogno che io e Ales- che non saremo più criticati non avremo più ragione di sandro Carli ci leghiamo alla sedia per visionare tutto esistere perché saremo diventati come tutti gli altri. Dun- il materiale che ci arriva, ci piace essere tentati e quindi que, ribadisco, va bene per quelli che girano per teatri, come ogni anno ci lasciamo andare al “richiamo” delle premi e festival e si affermano ma ce ne sono altrettanti Voci dell’Anima». bravi che nessuno conosce e che ogni anno fra settembre e ottobre proponiamo per il Festival le Voci dell’Ani- ma per farli conoscere. Questo è il cuore del Festival! Naturalmente il Festival non si fa da solo, non è che può partecipare chiunque. Per partecipare al Festival viene indetto un bando di concorso a cui possono partecipa- re attori, compagnie teatrali e di danza e alla scadenza della presentazione io e Alessandro Carli selezioniamo le proposte che arrivano sempre numerose. L’intento del

60 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Geronimo 25 | Settembre 2020 | 61 62 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Geronimo 25 | Settembre 2020 | 63 di Pietro ESSERE IMPRENDITORI Rocchegiani OGGI IL POTERE DELLE DOMANDE

Farsi domande è il modo migliore per uscire dalla pro- un mercato dove sono presenti pochi grossi competitor che si pria zona di comfort ed è utile per individuare la strada per dividono la maggior parte del mercato. Per “capital intensive” il successo dell’azienda. Farsi domande è un atto creativo: è si intende un mercato dove c’è bisogno di un grosso capitale l’espressione di un atteggiamento che comprende curiosità, iniziale per poter sostenere l’ingresso nel mercato. Entrambi pensiero indipendente, apertura mentale, capacità di reagire i mercati hanno delle complessità intrinseche che non puoi al caos e all’incertezza. Le domande hanno un enorme potere ignorare nel processo di sperimentazione. Quali cambiamen- esplorativo: ci spingono a fare luce in quegli angoli che di ti demografici o psicografici sono in atto che possono creare solito restano nell’ombra. nuove opportunità? I cambiamenti demografici (età, sesso, na- La tentazione e l’abitudine dell’ imprenditore moderno è zionalità, ecc.) e quelli psicografici (interessi, valori, opinioni, quella di avere subito la risposta pronta e di ottenere nel più ecc.) rappresentano dei grossi vantaggi. breve tempo possibile un qualcosa che desidera ma ciò, oggi, Osservare da vicino e con costanza questi fattori ci da la appartiene forse più al libro dei sogni che al vivere quotidiano. possibilità di individuare un trend o un’opportunità prima dei La capacità di porre domande parte dall’assunto fondamentale nostri competitor e cavalcarlo. Come puoi rimanere al passo di “sapere di non sapere” e dalla possibilità di riconsiderare le con i cambiamenti sociali e tecnologici che stanno emergen- scelte fatte in precedenza. Ed ecco quindi che in un momento do? Un ragionamento molto simile vale per i cambiamenti so- difficile come quello che stiamo vivendo, gli imprenditori ed ciali e tecnologici. Se li osserviamo con costanza e riusciamo i professionisti dovrebbero porsi alcune domande chiave dal- a rimanere al passo con essi si possono aprire degli spazi che le quali ripartire. “Giudicate un uomo dalle sue domande più possiamo sfruttare prima della concorrenza e trasformare que- che dalle sue risposte” sosteneva Voltaire. Voglio attingere ad sta proattività in un grosso vantaggio competitivo. Qual è la una lista di domande che in questo momento possono tornare curva di apprendimento del tuo mercato? utili, estratte dal libro “The Opportunity Analysis Canvas” di Ogni prodotto ha una sua curva di apprendimento, ossia James V. Green, un ottimo testo sull’analisi delle opportunità quanto tempo è necessario per diventare bravi in qualcosa. Le di business. curve di apprendimento sono dei fattori sottovalutati da molti, Quali conoscenze possiedi che ti permettono di operare ma che hanno un impatto enorme sul business. Un mercato nel tuo mercato? Ci sono realtà aziendali che richiedono del- con una curva di apprendimento molto alta presenta difficoltà le condizioni di conoscenza elevate (e sono definite intellet- intrinseche ed è importante soffermarsi a riflettere se ci sia un tualmente difficili”) e altre che invece richiedono condizioni modo per abbassare questa curva di apprendimento. Potrebbe più basse. Nella tua realtà che influenza e importanza hanno diventare il tuo vantaggio competitivo. Quali sono gli asset le competenze e le conoscenze umane? Se questa fosse alta, complementari che hanno un ruolo chiave nel tuo mercato? in che modo migliori e aumenti le tue conoscenze e quelle Gli asset complementari sono tutti quelli non strettamente col- del tuo team? Quali sono le condizioni della domanda? Le legati al prodotto o servizio, ma che ne supportano la vendita condizioni della domanda sono la grandezza del mercato, il e la distribuzione. Possono essere tangibili (soldi, attrezzatu- tasso di crescita e la sua consistenza. Quanto conosci bene il ra, ecc.) o intangibili (relazioni, brevetti, ecc.) ed è di fonda- tuo mercato? Sei in grado di capire se la crescita è reale, se ci mentale importanza conoscere quali abbiamo a disposizione e sono delle aspettative concrete e dei dati affidabili a cui fare quali dobbiamo sforzarci ad ottenere. riferimento? In quale stato del ciclo di vita si trova l’azienda? Quanto la reputazione dei tuoi competitor può influenzare Lavori in un’azienda giovane o in una consolidata? il tuo successo? Quando si parla di reputazione solitamente si Capire bene in che fase di vita si trova l’azienda in cui stai pensa alla propria reputazione, ma è importante tenere in con- operando è fondamentale, perché per ognuna di queste fasi ci siderazione anche quella dei competitor. Oggi abbiamo tutti sono pro e contro e i vari componenti (brand, relazioni, tecno- gli strumenti per analizzare la reputazione della concorrenza logia, ecc.) assumono un’importanza diversa durante l’idea- e individuare eventuali spazi nei quali infilarci. “È meglio co- zione degli esperimenti. Si tratta di un mercato “concentrato” noscere alcune delle domande che tutte le risposte.” James o “capital intensive”? Per “mercato concentrato” si intende Grover Thurber

64 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Geronimo 25 | Settembre 2020 | 65 RIMINI ANTICA PIAZZA TRIPOLI di Davide Collini il suo viale e la chiesa nuova della marina

Dopo aver raccontato nelle due edizioni precedenti di ipotizzando in tal modo quella che sarà la futura Piazza Geronimo Magazine (numeri 23/24) per sommi capi la Tripoli. storia della foce dell’Ausa e la realizzazione del Lungo- Varie difficoltà amministrative e legali fermano le mare Vittorio Emanuele III (ora Tintori / Murri) comple- procedure fino alla primavera del 1908 quando ilpre- tiamo questa narrazione sulla marina riminese con due cedente progetto, rivisto ed ampliato, viene riproposto. brevi note sulla genesi della sua piazza a mare più famo- I lavori, tra ostacoli vari fra cui l’ardua espropriazione sa e del viale che ad essa conduce, essendo questa zona delle aree interessate, partono nella primavera del 1911 strettamente collegata a quelle già descritte. e nei mesi estivi dell’anno seguente i riminesi possono Nell’articolo sulla foce dell’Ausa, e la zona dei Trai ammirare la nuova strada che verrà adornata poi di aiuo- che essa delimitava separandola dalla parte centrale del- le, marciapiedi e alberi. Dall’ottobre del 1912, a segui- la marina nei primi anni del secolo scorso, abbiamo già to delle imprese africane di cui tanto si parla, assume il detto. nome di piazza Tripoli. Molto differenti le due zone, per tipologia di costru- Resta, per così dire, un ‘ultima incognita: come strut- zioni e frequentazione: da una parte quella elitaria del turare lo spazio polveroso all’incrocio con la litoranea rinomato Stabilimento Bagni (Kursaal), dell’Idroterapi- (viale Vespucci) predestinato a divenire piazza fin dai co, del Grand Hotel e dei villini più prestigiosi, dall’altra primi progetti di inizio secolo. quella di residenze a mare più che decorose, caratterizza- La zona, che fra l’altro gradualmente si popola fino a ta da una forma di turismo più “casereccio” e alla mano, diventare una vera e propria parte rilevante della città, si e, soprattutto, dall’Ospizio Marino del benemerito dott. vede arricchire in quegli anni con la costruzione in stile Matteucci per i bambini scrofolosi. neogotico della chiesa nuova (Santa Maria Ausiliatrice) Mentre la marina centrale gode di un viale alberato, su progetto dell’architetto Giuseppe Gualandi, originario rettilineo e molto rappresentativo, costeggiato da presti- del bolognese. I lavori iniziano il 17 novembre del 1912, giose residenze che fanno da cornice ideale al sontuo- con l’intento di sopperire alla mancanza in zona di un so Kursaal sullo sfondo, la “via dei Trai”, unica strada edificio dedicato al culto religioso. La cosiddetta “ Chie- d’accesso fra il popolare Borgo San Giovanni e la parte sa Nuova “, così sarà denominata per lungo tempo dai ri- della marina più deserta così denominata, è poco più di minesi, vede la prima celebrazione liturgica il 17 agosto viottolo stretto e tortuoso, difficilmente percorribile, se del 1913 a lavori ancora ultimati e diviene parrocchia nel non con qualche rischio. 1918 su istituzione dell’allora Vescovo Vincenzo Scoz- L’aumentare di residenze in questa parte del litorale in zoli. Verrà affidata nel 1919 dallo stesso prelato e su indi- direzione Riccione e soprattutto, il successo dell’ospizio cazione del Mons. Ugo Maccolini (parroco della chiesa marino del Dott. Matteucci spingono l’amministrazione dei Servi), alle cure dei Salesiani e dedicata al culto della comunale negli ultimi mesi del 1900 ad affrontare inter- Madonna di Don Bosco, Santa Maria Ausiliatrice. venti urbanistici per rendere più agevole il traffico cre- La chiesa, priva del campanile, diviene subito il ful- scente fra questa parte della marina e la città. cro dell’Opera Salesiana a Rimini sulle tracce degli in- Fra l’altro si propone fra i banchi consiliari di inserire segnamenti di Don Bosco. Grazie all’apporto dell’amato e realizzare una particolare area per la sosta delle vet- Don Antonio Gavinelli, primo parroco salesiano giunto a ture all’incrocio fra la nuova via dei Trai e la litoranea, Rimini dal Piemonte, si vedono ultimare tutti i lavori in-

Piazza Tripoli vista dall’alto con il lungomare, seconda metà anni ‘30.

66 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Il braccio settentrionale dell’esedra di piazza Tripoli, Il braccio settentrionale dell’esedra di piazza Marvelli (già piazza con le varie attività alla fine degli anni ‘20. Tripoli) oggi, dalla stessa angolazione della foto degli anni ‘20. terni ed esterni, gli altari e gli arredi: le preziose vetrate sce il luogo. Questo intervento edilizio, in particolare, fa con raffigurazioni di santi vengono realizzate fra il 1922 assumere alla zona l’aspetto di una vera e propria piazza e il 1924 dall’artista bolognese Attilio Fabbri. Il luogo con le attività commerciali e di intrattenimento ( anche di culto salesiano vede crescere esponenzialmente negli un piacevole caffè concerto ) che vi si insediano. L’av- anni ’30 l’oratorio, il collegio per gli orfani e la scuola e vento dell’ufficio postale e telegrafico nel corso del 1929 diviene il centro vivo e pulsante di un’infinità di attività completa la gamma di servizi a cui si può accedere. educative dedicate ai giovani: il Beato riminese Alberto L’area dei Trai è ora diventata frequentatissima, ric- Marvelli ne è il coordinatore e la sua instancabile e pre- ca di residenze e attività, di una mirabile chiesa: manca ziosa attività è tuttora ricordata con immutato affetto da però ancora lo sbocco a mare a completare l’intervento tutti i riminesi. Questo grande edificio religioso diviene urbanistico. anche punto di accoglienza caritatevole per i profughi Lo si otterrà con l’abbattimento nel corso del 1935 veneti tra il 1917 e il 1919 durante il primo conflitto di due ville realizzate sulla litoranea (residenze Bosi mondiale e di riferimento per le truppe polacche catto- e Gaudenzi) e la realizzazione di un’ampia rotonda di liche stanziate nel territorio riminese durante il 1945, ricongiungimento con il lungomare Vittorio Emanuele tanto da essere denominato nel periodo “la chiesa dei III. Ora tutta la zona è diventata, con la prestigiosa vi- polacchi”. I decenni successivi vedranno la Chiesa di sta a mare in fondo al viale, molto ambita dai riminesi Santa Maria Ausiliatrice testimone dei notevoli stravol- e turisti dell’epoca. La piazza nel corso del 1940, ver- gimenti edilizi della zona di piazza Tripoli: sarà oggetto rà dedicata alla memoria di Italo Balbo, il quadrunviro nei primi anni ’60 di necessarie opere di ampliamento, transvolatore, per poi riprendere la sua denominazione restauro e consolidamento che le permetteranno di arri- di piazza Tripoli nel 1950 dopo gli eventi bellici. Fra vare ai nostri giorni in ottime condizioni strutturali. l’altro, proprio in questi anni, tra il 1939 e il 1940, la Detto questo e tornando alla piazza del nostro rac- Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice di cui abbiamo detto conto, nel 1927 viene collocata una grande fontana e nel poc’anzi si arricchisce finalmente del prestigioso e par- 1928 l’area destinata si arricchisce di due strutture se- ticolare campanile, che diviene segno distintivo per tutta micircolari ( a forma di esedra ) su progetto del valente la zona circostante. geometra riminese Giuseppe Maioli. Le foto che si alle- Passato il secondo conflitto mondiale, nel 1951 sor- gano rendono appieno l’eleganza signorile che acquisi- ge sulla parte sinistra di piazza Tripoli il Grand Hotel

L’esedra, la fontana centrale di piazza Tripoli Piazza Tripoli vista dal campanile della chiesa e viale Vespucci, fine anni ‘20. di Santa Maria Ausiliatrice, inizio anni ‘50.

Geronimo 25 | Settembre 2020 | 67 Piazza Tripoli, la chiesa di Santa Maria Ausiliatrice e il Grand Hotel Mocambo, inizi anni ‘50.

Mocambo, il primo di una lunga serie di trasformazioni che cambiera’ definitivamente l’aspetto, elegante e de- coroso, della piazza anteguerra. Dalla parte opposta il patrimonio immobiliare riminese del secolo scorso per- de la bella villa Valeri (si veda a tal merito la foto della fine degli anni ’50) per far posto ad un anonimo quanto ingombrante condominio. Nei decenni successivi tutta la zona della piazza su- bisce pesanti speculazioni e stravolgimenti edilizi che ne alterano profondamente la fisionomia originaria re- legandola ad un ‘area di smistamento di un traffico cre- scente e caotico: tale rimane, più o meno, fino ad - ar rivare ai nostri giorni con la nuova denominazione di Piazza Alberto Marvelli, anche se, per ogni riminese, è e rimane piazza Tripoli. Gli importanti e innovativi interventi strutturali che si stanno attuando in varie zone del lungomare riminese con l’avvento del nuovo e prestigioso “Parco del Mare” sono finalmente di buon auspicio per poter vedere risor- gere, in veste attuale e rispettosa dell’ambiente, anche questa importante e storica piazza a mare cittadina, tanto amata e frequentata da intere generazioni di riminesi.

Foto Collini e Archivio Biblioteca Gambalunga La chiesa di Santa Maria Ausiliatrice oggi.

Piazza Tripoli agli inizi degli anni ‘50 del secolo scorso. Piazza Marvelli oggi (già piazza Tripoli) dalla stessa angolazione della foto inizi anni ‘50.

68 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Geronimo 25 | Settembre 2020 | 69 Un mondo per tutta la Famiglia

Viale Gabriele D’Annunzio, 132 - 47838 Riccione (RN) +39 0541 641403 - +39 324 8103224 www.clubfamilyhotelriccione.com - [email protected] 70 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Geronimo 25 | Settembre 2020 | 71 INCONTRI

di GABICCE MAREMONTE Georgia Galanti Il mare disegnato sul molo

Mentre cammini lungo il molo di Gabicce, per rag- necessità di pensare oltre all’immagine coordinata della giungere il faro, un lungo tratto di disegni ti riempie città, anche a un murales che fosse ben visibile e porta- di meraviglia: forme astratte che si rincorrono, i colori tore di storia. del cielo del mare, e dell’aria, il turchese, il bianco, il Tutto nasce da una passeggiata, ero all’interno del blu, scale, cerchi, stelle, tinta su tinta, nomi di barche e circolo ANPI, il tradizionale ritrovo di pescatori sul famiglie che compaiono, e poi piano piano scopri che si porto, e folgorata dal pannello delle vele ho deciso di sta raccontando il mondo delle vele. portarlo fuori, all’aperto, visibile da tutti. Un murales di 52 metri, omaggio alla tradizione ma- Ringrazio Dorigo Vanzolini (che ha realizzato que- rinara delle famiglie gabiccesi, dove ogni tassello è un sto pannello) che cura l’archivio storico ed è sempre un simbolo dell’araldica velica delle storiche famiglie di punto di riferimento per me e per i miei progetti. pescatori, è stato realizzato sotto il sole dell’estate. Io ho curato la grafica con tutti i simboli e poi ho 45 le famiglie raccontate, un pezzo di storia, su pro- chiamato MIchele Enko Costa, sempre perché per me getto grafico di Laura D’Amico, designer, e realizzato è importante che ci siano persone del territorio, e lui dallo street artist Michele Enko Costa con colori ecoso- ha usato colori sostenibili e come fissante l’acqua del stenibili e come fissante acqua marina. mare, il sale trattiene il colore, con la stessa tecnica Un grande lavoro in collaborazione con il Comune usata dagli uomini di mare per fissare i colori, e ha di- di Gabicce Mare e l’Associazione Vele d’Epoca. segnato tutto a mano, senza righe né squadre, come fa- “I punti cardine sono tre, il mare, il Mississippi, e cevano una volta quando disegnavano sulle vele. il monte, da qui vien il nuovo nome, maremonte in cui Magari qualcuno passeggiando ritroverà con sorpre- finalmente si annullano i confini”, racconta Laura D’a- sa anche il proprio cognome”. mico, “essendo io del territorio ho sentito importante la

72 | Geronimo 25 | Settembre 2020 SOTTO IL SOLE DI RICCIONE eventi, spettacoli, mostre settembre 2020

Enzo Bellini Lo Smanèt Gran Premio Favole Handmade Lenovo Dipinti, acqueforti e market, di San Marino disegni di Enzo Bellini art space, music e della Riviera in dialogo con la collezione permanente Castello degli Agolanti della galleria d’arte 5 e 6 settembre ore 11-21 di Rimini Villa Franceschi di Riccione Misano World Circuit Fino al 18 ottobre ——————————————————————————————— Domenica 13 settembre (venerdì, sabato e domenica ore 16-19) ——————————————————————————————— ——————————————————————————————— Lo Smanèt TTV Village Viale Gramsci Beatrice Imperato in fiore The summer is magic In collaborazione con Mostra mercato floricoltura, Riccione, l’estate Riccione TTV Festival giardinaggio e artigianato Villa Mussolini Viale Gramsci più attesa 18-19-20 settembre ore 15-24 19 e 20 settembre Progetto a cura di Riccione Teatro Villa Mussolini ——————————————————————————————— ——————————————————————————————— Fino al 13 settembre ore 20-23 Albe in controluce ——————————————————————————————— Gran Premio Ninni Romeo Yoga al sorgere dell’Emilia-Romagna del sole Liebe Pina Villa Mussolini e della Riviera Mostra fotografica Sabato 5 settembre ore 6:30 di Rimini Misano World Circuit dedicata a Pina Bausch ——————————————————————————————— Progetto a cura di Riccione Teatro Domenica 20 settembre Villa Mussolini Albe in controluce ——————————————————————————————— Dal 19 settembre al 18 ottobre ore 15-20 Concerti al sorgere Campionati del sole sulle spiagge italiani Riccione di Riccione di pattinaggio TTV Festival in collaborazione con Sprint 25° edizione Riccione TTV Festival danza, musica, teatro, live performance Cesare Picco e Maratona Villa Mussolini Rituale per una nuova alba Percorso cittadino con la partecipazione 26 e 27 settembre 12 settembre Elio Germano di DanceHaus Company ——————————————————————————————— 13 settembre Glauco Salvo Spiaggia 17/19 Domenica 6 settembre ore 6 I fiori del mare 18 settembre Alessandro Mostra mercato floricoltura Sciarroni ——————————————————————————————— e giardinaggio Deflorian/ Viale Dante Campionato 26 e 27 settembre Tagliarini Nazionale 19 settembre Julie Shanahan di pattinaggio Federico artistico ACSI Mecozzi 15° Memorial Roberta Gentilini 20 settembre Davide Rondoni Playhall Join! The Nelken Dal 2 al 12 settembre Line Project

A cura dell’assessorato Turismo Sport Cultura Eventi del Comune di Riccione riccione.it INCONTRI

di BIMBI PER NATURA Georgia Galanti Immersione in natura

“I semi della bellezza e della felicità li trovi sotto il e delle curiosità spontanee, che affianca i bambini e non cielo a spasso per il mondo”, afferma il team di Bimbi anticipa, che cambia lo sguardo sul mondo dell’infan- per natura, un’associazione di promozione sociale ispi- zia come un mondo capace di individuare autonoma- rata alla pedagogia del bosco, che percorre la strada della mente i propri bisogni e i propri apprendimenti, affron- pedagogia attiva, credendo che i bambini possano trova- tati in contesti naturali ricchi di stimoli, se si impara a re la loro dimensione più spontanea di coinvolgimento e riconoscerli. apprendimento naturale attraverso il contatto costante e Oggi Bimbi per natura porta avanti un progetto di spontaneo con la natura. educazione in natura continuativo per la fascia 3-6, un Così, con entusiasmo e fiducia, Emanuela Tonti, In- percorso estivo, e uno invernale. grid Casadei, Susanna Domunyan, Laura Licitra, Eu- E ora partirà un percorso di educazione parentale di genia De Margheritis e Mirco Ruggeri hanno creato un primaria, iniziando con la prima e seconda elementare. progetto di immersione in natura ispirato alla pedagogia “Crediamo molto in quello che facciamo” concludo- del bosco, sulle colline morcianesi. no, “pensiamo sia una cosa bellissima. L’esterno come classe, in tutte le stagioni, con il sole Basta osservare i bambini, come passano le loro gior- e con la pioggia, che diventa parte integrante dell’espe- nate, i vissuti e le emozioni che si portano a casa, quello rienza. I bambini sono semplicemente felici. che raccontano, i sorrisi che hanno quando vivono queste “La nostra avventura è iniziata nella primavera del esperienze, le competenze che apprendono. 2018”, raccontano in coro, “abbiamo incontrato le fami- Imparano a fare il fuoco, a saltare fossi, migliorano glie raccontando il sogno di avviare un percorso in natu- le proprie competenze motorie, imparano a rispettare ra di esperienze di crescita e di emozioni, qualcosa che si l’ambiente perché lo vivono continuamente scopren- “apprendesse” facendo. E siamo partiti. dolo tutti i giorni un po’ di più. Imparano a gestire il Bambini, educatori, genitori. lasciandoci guidare da caldo e il freddo organizzandosi con l’equipaggiamento ciò che la natura stessa offre: materiali naturali, versa- giusto”. tilità dei contesti, imprevedibilità di ciò che si andrà ad I percorsi di apprendimento sono autentici, parteci- incontrare. pati, i bambini hanno forti motivazioni all’esperienza, La natura con scenari sempre nuovi, stimola all’adat- possono mettersi alla prova, vanno alla scoperta di luo- tamento e alla creatività, regala tempi lunghi ed espe- ghi e quei luoghi li attraversano con tutto il corpo, con rienze autentiche. Così i bambini trovano in essa gli curiosità e motivazione. stimoli necessari per accrescere i propri apprendimenti, Per fortuna queste esperienze iniziano a essere diffuse per arricchire la curiosità, per imparare a gestire in modo e sono delle vere ricchezze. concreto il proprio tempo e le proprie capacità”. Trovare tramite l’esperienza diretta libera e continua- Un approccio educativo che può avere più decli- ta nel tempo, una connessione vera e profonda con la nazioni ma che poggia fondamentalmente su principi natura che rispetti i ritmi, le aspirazioni, i talenti e favo- pedagogici che rispettano gli interessi spontanei dei risca la libera espressione delle potenzialità e differenze bambini, che non pongono l’adulto nella posizione di di ciascuno. programmare e progettare le loro esperienze a priori, Non resta che conoscerli e partecipare.Bimbi per na- che lascia spazio ai tempi naturali degli apprendimenti tura, via Cà Fabbro, Morciano di Romagna.

74 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Geronimo 25 | Settembre 2020 | 75 INCONTRI

di CANTIERE POETICO Georgia Galanti PER SANTARCANGELO Verso le poesie: luoghi e persone, memorie e ossessioni

La sesta edizione del Cantiere poetico per il futuro prossimo, al centro delle fertili connes- Santarcangelo percorre i sentieri che costeggia- sioni con l’arte e l’educazione. no i paesaggi dell’animo: i versi procedono per Con il conforto di Herzog e Handke, così ci smottamenti e si insinuano nei respiri degli uo- piace pensare, la Città di Santarcangelo rende un mini, negli sguardi degli autori, nelle memorie fragile omaggio allo scrittore Luis Sepúlveda, dei luoghi e nell’alterità delle corrispondenze. Il recentemente scomparso e molto caro alla nostra progetto di quest’anno si propone di indagare le Città. relazioni, traiettorie e passioni, che le arti sceni- Nei pensieri e nei giorni del Cantiere poetico, che intrattengono coi poeti e le poesie di cui le la comunità dei cittadini, leggerà alcuni passag- arti si nutrono, e di cui hanno assoluta necessità, gi dei suoi romanzi, all’improvviso, in luoghi e per tessere opere e documenti, rappresentazioni orari che cambieranno di volta in volta. Le opere e sconfessioni. di Sepúlveda ci suggeriscono un’iniziativa mol- “Prima di tutto Verso le poesie nasce dalla ri- to cara al Cantiere poetico e alla nostra idea di lettura di due libri che raccontano, con diverse cultura per la poesia. motivazioni, la poesia dei luoghi e i sentimen- Le favole dell’autore cileno saranno racconta- ti degli uomini che li attraversano: Sentieri nel te ai bambini e ai ragazzi delle scuole elementari ghiaccio di Werner Herzog e Canto alla durata e medie, da maestri, insegnanti, genitori e appas- di Peter Handke”, ci racconta Fabio Biondi, cu- sionati di letteratura, per condividere un incontro ratore del progetto. fantastico con gli alunni e i propri figli, prima “Due straordinarie composizioni poetiche che dell’inizio della scuola”. ci hanno accompagnato per molto tempo e che Un ricco programma con concerti con poesie, ora ritroviamo sul nostro cammino con la spe- letture sceniche, proiezioni, mostre e laboratori, ranza che alla poesia (a tutte le poesie del mon- dal 5 al 12 settembre. Info su www.cantierepoe- do) sia data una nuova possibilità di immaginare tico.org

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di CAMPING GABICCE MONTE Georgia Galanti Un angolo di paradiso

Enjoy_Relax_Love, il motto lax, area brandine e una piazzo- di Paolo Massarente, padrone la per le cene intime riservate. di casa del Camping di Gabicce Ho sistemato le 2 case mobili e monte, un motto che fa capire ho montato 2 tende “glamping” subito all’arrivo la tipologia di Circus da 16 mq. vacanza. Il punto forte del Camping è Il Parco del San Bartolo è la sua vista mozzafiato ed è uno tutto meraviglioso. Molta gen- dei pochi posti dove puoi go- te non conosce questi luoghi e derti sia l’alba che il tramonto. quando li scopre ne rimane af- Visioni e orizzonti meraviglio- fascinata, natura, mare, cielo si, gli ospiti rimangono allibiti aperto e tanta tranquillità. Un da tanta bellezza. posto magnifico, chi arriva qua? Qualche incontro o storia? In Camping arrivano tante Ce ne sarebbero tante da persone belle. La maggior par- raccontare, questo è un posto te sono stranieri, più abituati di noi italiani a vivere questi molto speciale dove si concentra un’energia incredibile e posti. Ognuno ha una sua storia da raccontare e in questo a volte sembri catapultato in un altra dimensione. Stare a posto le persone si sentono come a casa, in famiglia. Qui i contatto con la natura crea dei mix meravigliosi e accado- problemi si risolvono con un sorriso e la gente se ne va con- no situazioni bellissime. Mi ricordo un episodio: maggio tenta, soddisfatta e rilassata. I miei ospiti mi vogliono bene. 2019. Piovve per venti giorni su trenta e feci un incontro Cerco di illustrare loro quello che il territorio può do- strabiliante. Mi trovai davanti (dentro il camping) due lupi nare, panorami, escursioni, gite in barca, ebike, visite nei spettacolari, che mi fissarono per alcuni secondi e poi ripre- borghi, camminate nel bosco, vivere la spiaggia che sotto sero la loro strada per il bosco adiacente. di noi è meravigliosa senza dimenticare le tante conven- Poi ci sarebbe la storia della farfalla che mi segue, ma- zioni con ristoranti, bar, pizzerie, gastronomie della zona. gari un’altra volta davanti ad un bicchiere di vino del ter- Rimango sempre a disposizione con il sorriso. È faticoso, ritorio! ma si tratta di far stare bene la gente. È questo il mio obiet- Progetti futuri? tivo principale. Bella domanda. Se la Famiglia Maioli (Teresa, Leda Raccontaci come sei arrivato qua . e Stefano, titolari del Camping) mi riconferma la fiducia Era il 2018 e volevo fare una nuova esperienza lavora- avrei tante idee per mantenere la bellezza e l’ospitalità del tiva. Fui contattato per gestire questo camping. Un posto luogo per gli anni prossimi. Case sugli alberi, glamping e magico, mi sono tirato su le maniche e ho iniziato a la- un’idea unica (top secret). Vorrei ringraziare il mio socio vorare duro per renderlo vivibile. Ho cercato di renderlo Marco Muccioli che in questi tre anni mi è stato sempre fruibile tenendolo allo stesso tempo “spartano. Ho allargato vicino in tutte le scelte che abbiamo deciso di intrapren- gli spazi comuni, diminuendo le piazzole (da 50 a 30), ho dere. Se passate di qua a Gabicce Monte un caffè per voi è aggiunto servizi per tutti i miei ospiti, area caffè, area re- sempre assicurato!

78 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Geronimo 25 | Settembre 2020 | 79 INCONTRI

di RAMAIOLA: SCUOLA DI CUCINA Georgia Galanti esploratori del gusto

Corsi per apprendere, viaggi per ispirare, cucina per raccontate nelle pagine del blog (www.ramaiola.it). nutrire l’anima: Ramaiola nasce lo scorso Ottobre, poco “Adesso Ramaiola sta preparando il nuovo calendario per meno di un anno fa, come scuola di cucina per appassio- i corsi autunnali in cui proporrà temi già noti ma anche nati che vuole raccontare un mondo senza confini, nep- tante novità”, continua Annalisa, “anche sulla base delle pure gastronomici. Dopo un periodo di collaborazione richieste dei tanti appassionati di cucina che seguono le tra Annalisa Pascucci, Barbara Morri e Alessandro Ga- pagine dei suoi social. Ci piacerebbe far nascere nuove rattoni, Ramaiola è pronta per cambiare e oggi Annalisa collaborazioni e l’obiettivo è quello di creare un’ampia si occupa in toto del progetto. rete di contatti con gli chef interessati ad insegnare i loro “Da ottobre dello scorso anno a febbraio 2020 Rama- piatti e a far conoscere i propri locali. E usiamo il “ci iola ha organizzato più di 50 date”, racconta Annalisa. piacerebbe” perché attorno a Ramaiola sta nascendo una “I corsi hanno spaziato dalla cucina tradizionale, come bella squadra di persone che si stanno appassionando a quelli di pasta fresca, alla cucina etnica, passando per questo progetto e, ognuna con le proprie competenze, sta serate dedicate a materie prime come il pesce, le verdure, dando una mano per definire la trama del prossimo ca- ma anche temi estremamente attuali come il brunch e le pitolo”. colazioni. Sono stati realizzati corsi a tema come quelli Lunga vita a Ramaiola! E una ricetta per i nostri let- in coppia, quelli della domenica con genitori e figli, date tori; Plumcake salato con spinaci e feta. Ingredienti: a tema natalizio e corsi dedicati a gruppi riservati di per- 180 gr di farina 0, 3 uova, una manciata abbondante sone, come i corsi per insegnare ai futuri sposi i segreti di spinaci 100 ml di latte, 150 gr feta, 6 cucchiai olio della cucina, e quelli per piccoli team di lavoro”. di riso, 1 bustina di lievito, 20 gr parmigiano, sale qb. Ramaiola è ripartita ufficialmente a fine Agosto Sbattere le uova con il sale e versare a filo il latte, quin- con dei corsi che volevano essere delle anteprime del di aggiungere la farina e il lievito fino ad ottenere un nuovo modus operandi. Ramaiola infatti è diventa- composto omogeneo. Continuare a mescolare aggiun- ta itinerante, non più una sede fissa ma corsi diffu- gendo l’olio di riso, la feta tagliata sottile, gli spinaci si sul territorio. Con nuovi e vecchi collaboratori ha sminuzzati e il parmigiano grattugiato. Mettere in uno dato vita ad un nuovo modo di incontrarsi, alla sco- stampo da plumcake con carta forno e cuocere a 180° perta delle cucine del territorio, che vengono prima per 45 minuti circa.

80 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Geronimo 25 | Settembre 2020 | 81 FOOD DIRE, FARE, BERE, MANGIARE di Georgia Galanti Da Rimini a Gabicce Monte, cibo buono per serate speciali

Bio’s Kitchen. Un progetto dall’anima green che utilizza solo materie prime biologiche. Nella suggestiva cornice di una ex casa colonica, è un’oasi verde a pochi passi dal centro della città, interamente circondata da un orto-giardino. A pranzo un innova- tivo buffet vegetale a peso, di sera menu alla carta e pizze con farine selezionate. Via della Fiera, 66 - Rimini.

Da Andrea. Tradizione romagnola, prodotti a km 0. Cucina del territorio, piatti tipici della tradizione cattolichina. Qualità e ac- coglienza. Bistrò cittadino altamente qualificato. Piazza Roose- velt, 1 - Cattolica.

Bahita. Ambiente raffinato e vista meravigliosa sul mare Adria- tico. Cibo e dessert rigorosamente fatti in casa. Accoglienza come a casa. Verdure, pesce, e piatti particolari. Martina e il suo staff sempre attenti con gentilezza e professionalità. Via Panora- mica 96 - Gabicce Mare.

82 | Geronimo 25 | Settembre 2020 Geronimo 25 | Settembre 2020 | 83 84 | Geronimo 25 | Settembre 2020