“Dopo La Morte Di Un Figlio Non Si Vive, Si Sopravvive”
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
www.araberara.it [email protected] dal 1987 DENTI FISSI DENTISTA A CARICO A IMMEDIATO IN 24 ORE DOMICILIO VAL SERIANA, VAL DI SCALVE, ALTO E BASSO SEBINO, VAL CALEPIO, VAL CAVALLINA, BERGAMO Via San Lucio, 41 Autorizzazione Tribunale di Bergamo: Quindicinale Pubblicità «Araberara» Numero 8 del 3 aprile 1987 Clusone (Bg) Tel. 0346/28114 Fax 0346/921252 Redazione Via S. Lucio, 37/24 - 24023 Clusone 6 maggio 2016 Composizione: Araberara - Clusone Tel. 0346 20579 Tel. 0346/25949 Fax 0346/921252 Anno XXX - n. 9 (508) - e Stampa: C.P.Z. Costa di Mezzate (Bg) Dir. San. Andrea Scotti “Poste italiane Spa - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 2,00 [email protected] (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, DCB Bergamo” Direttore responsabile: Piero Bonicelli CODICE ISSN 1723 - 1884 Dir. San. Andrea Scotti SDRAIATA SUI SOGNI Benedetta gente PRETI Ci sono giorni in cui fatichi a trovare la buona no- ARISTEA CANINI vella che ti consenta di stiracchiare un sorriso. E altri in cui ti torna un sano orgoglio di appartenen- Esplode. Erba. Fiori. Co- za (italiana). Ci sono stati secoli in cui gli artisti (e lori. Vento. Cielo. Spazio. gli architetti, basta pensare a San Pietroburgo) ital- Gli editoriali Io in mezzo. Al guado. Di iani venivano ingaggiati in tutte le corti d’Europa. una vita che corre. Che in- Poi nel secolo scorso abbiamo “esportato” solo man- seguo. Che supero. E poi mi odopera, spesso di disperati. Se torniamo a espor- fermo. Esausta. Aspetto. tare “cervelli” non chiamiamola più “fuga”, stiamo Riparto. Maggio. Primave- risalendo in qualità sociale. Claudio Ranieri (per i ra gonfiata di vita. Che mi nesci, l’allenatore che ha vinto lo scudetto in Ing- tocca. Col vento. Col cielo. hilterra) è un signore, educato, definito “normale” Il valzer Con quella luce lunga che (The Normal One” per fare il verso allo “The Special si infila ovunque. E vengo One” di Mourinho). Magari. La normalità è vocab- dei parroci: di vita. Come un uomo che olo che fa riferimento a comportamenti di massa. quando comincia a toccarti Noi italiani sappiamo che, non solo nel calcio, la tutti con le parole, arriva lonta- buona educazione, la cortesia, la capacità delle cose no anche con le mani. Come semplici e di buon senso, non sono normalità. Sono gli spostamenti quando non riesci più a purtroppo eccezioni. Purtroppo la nostra normalità » segue a pag. 49 » segue a pag. 49 a pag. 5 Prossima uscita BERGAMO La storia di Lo stadio in vendita VENERDÌ MAMME per 7,8 milioni. 20 MAGGIO Bruna e Dina Il centrodestra: e dei loro figli “Troppo poco” MI SI È FERMATO “Dopo a pag. 7 IL CORPO la morte GORNO ANNIBALE CARLESSI Aggredito Questo è un ricordo, come da un ex prete mille altri che chiunque ha, di un figlio mentre ricorda i preti ne ha avuti e ne avrà, e que- sto è uno dei miei, un po’ della Resistenza triste forse, ma nemmeno troppo. Il cattivo tempo me a pag. 13 lo ha suggerito, ho riacceso non si vive, il camino che avevo troppo MEDIA VALCAVALLINA presto congedato dal suo dovere, e oggi come allora Il caso: rivedo la mia immobilità in si sopravvive” 1,5 milioni di euro quel letto improvvisato che alle pagg. 2-3 poi in realtà era un divano, per la nuova scuola dove mi posero avvolto in un lenzuolo retto da otto robu- sfumati per un click ste braccia di quattro amici. alle pagg. 42-43 Un giorno come tanti, il gior- no che seguiva il 25 di aprile ELEZIONI VILLONGO di otto anni fa. Le cose non Liste, foto andavano molto bene, la cri- La Prefettura blocca si economica che poi ancora COMUNALI non passa, s’era fatta senti- e indiscrezioni i lavori della rotonda re già da un paio d’anni, io gestivo insieme ad un socio 5 GIUGNO all’Isolabella per... una associazione sportiva. di tutti i paesi al voto Christo » segue a pag. 49 a pag. 34 IL CASO LOVERE Sarnico: Il CdA della Casa di Riposo L’intervista. con due ‘Papi’ Mons. Bulgari: a pag. 32 “Addio Lovere, sono stato il prete di tutti” www.gruppoemmeciauto.eu alle pagg. 20-21 6 maggio 2016 Araberara 2 STORIE MAMME Madre per sempre nche quest’anno. Maggio, “Dopo A periodo di festa per le mamme. Raccontiamo storie di mamme fra noi. Mamme che quella festa se la tengono dentro. Mamme la morte che i figli li hanno lasciati in cielo. Per ora. Poi si vedrà. Mamme che lo restano comunque sempre. Che di un figlio essere mamme è per sempre. Comunque vada. Ed è così anche per Bruna e Dina. Di paesi diversi. Con vite diverse. Con i figli nello non si vive, stesso cielo. Bruna per un incidente. Dina per una leucemia. Ma non è il come e nemmeno il quando. E’ la loro storia si sopravvive” che le accomuna. Quella di madre. Madre per sempre. ARISTEA CANINI Bruna e Mauro. Mam- ma e figlio. Bruna quag- giù. Mauro lassù. Insie- Bruna e Mauro me. Prima: quando era in pancia. Dopo: quando era sulla terra. Adesso: che è in cielo. Da quel giorno, 10 maggio 2013, quan- do Mauro si è schiantato morto in moto tre anni fa con la sua Yamaha nelle gallerie a Breno. Tre anni dopo. Ma per Bruna il tempo non è passato. E’ “La parte più importante fermo ancora lì. E non si schioda. Op- pure è lei che si schioda. di me non c’è più. Esce dal tempo e lo fa di- ventare eterno. Un viag- gio di respiri e battiti di cuore. “Mauro viveva con Mi diceva, dai mamma me, vive ancora con me”, comincia Bruna. Mauro Leone, 29 anni, che fumiamo una sigaretta e sua mamma Bruna vi- vevano a Rogno “Quella sera – racconta Bruna – insieme. era passato a salutarmi, il giorno dopo partiva per Rimini, per la fiera del -fi tness, le sue due passioni E adesso ne accendo una erano la moto e il fitness. Erano le 8,20 e stava an- dando dalla sua ragazza e dico, dai che la fumiamo a Cividate, tutto apposto, era una sera come tante. Una bella sera di mag- insieme. Io e lui…” gio. Sino alle undici di sera…”. non c’era più niente da ognuno vive il suo, e inve- a trovarlo al cimitero di Ca- tutte le altre ricorrenze, Na- donna, si diventa più sensi- Quando suona il telefo- fare e dovevano staccarlo. ce mi sono trovata tra gen- stelfranco di Rogno: “Dopo tale e tutte le altre feste, sono bili, troppo sensibili”. Mauro no: “Mi hanno chiamato Ma ormai mi ero resa con- te che ascoltava e apriva il la sua morte sono andata a date che mi segnano, e per che amava la moto e che sul- i carabinieri, mi hanno to da ore della situazione. cuore”. Bruna racconta e vivere a Esine col mio com- il resto non mi interessa più la moto è morto: “Era un ap- detto che Mauro aveva Mauro era morto”. si racconta: “Mi è crollato pagno, ma tutti i giorni vado nulla, faccio fatica ad inte- passionato, ne aveva avute avuto un incidente e dove- E con Mauro se ne va tutto addosso. Ma so che da Mauro al cimitero”. ressarmi a qualcosa. Ho del- tre, l’ultima, quella con cui vo andare a Esine”. anche un pezzo di Bru- mio figlio mi è vicino, non Bruna lavorava, dopo la le nipoti eccezionali, che mi è morto la chiamava ‘la mia In realtà Mauro l’inci- na: “E’ cambiato tutto. so come ma mi è vicino. morte di Mauro ha detto chiamano, che mi vogliono bambina’, la prima moto l’a- dente l’aveva avuto dieci Cambia tutto. Cambia il La mia vita è cambiata, basta: “Ho smesso, lavoravo bene e io ne voglio a loro ma veva demolita in pista. Io ero minuti dopo aver salutato modo di vivere. Di vedere morto il mio bimbo una in una ditta di imballaggi. non riesco a farmi coinvolge- contraria alle moto, avevo la mamma. “Quando sono le cose. parte di me non esiste più, Perché me ne sono andata? re nelle cose, soffro troppo. paura”. arrivata a Esine, Mau- Un giorno ero a Costa dopo la morte di un figlio non stavo bene, non riuscivo La parte più importante di Mauro lavorava a Costa ro era già a Brescia, non Volpino e ho incontra- non si vive più, si soprav- a stare ferma in un posto a me non c’è più”. Volpino e a mamma Bruna mi avevano detto tutto e to Patrick, l’assessore ai vive, ci sono momenti buo- fare le stesse cose, e poi non E suo padre, il suo ex ma- era attaccatissimo: “Ci parlo aveva già avuto l’ampu- servizi sociali del paese e ni e momenti meno buoni ho vergogna a dirlo, dopo la rito come l’ha presa? “Come sempre, anche adesso, ogni tazione della gamba e del parlando mi ha chiesto se ma niente è più come pri- morte di Mauro ho avuto la me, malissimo, abbiamo un tanto accendo una sigaretta, braccio”. mi poteva fare contattare ma. E il tempo non cura depressione. buon rapporto, ci sentiamo guardo il suo quadro e gli Bruna si ferma: “Lì la da una persona del grup- la ferita semplicemente Lavoravo col mio compa- spesso, quando c’è bisogno dico ‘dai Mauro che fumia- mia vita è crollata”. Mau- po della Casa di Lulù (il perché il tempo sembra gno e lui ha capito, quando di mettersi d’accordo per i mo una sigaretta insieme’, ro è ‘attaccato’ a una mac- gruppo delle mamme che non passare più, sembra me la sento vado ancora in fiori o per qualche ricordo perché lui quando veniva a china.