PONTIFICIA UNIVERSITÀ DELLA SANTA CROCE

Ufficio Comunicazione

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Rassegna Stampa

LUGLIO - AGOSTO - SETTEMBRE 2011

© Pontificia Università della Santa Croce Elaborazione: Ufficio Comunicazione [email protected] - +39 06 68164399

* Bollettino ad uso interno *

Rassegna Stampa – LUG-AGO-SET 2011

Scheda sintetica

La copertura informativa riservata alle Attività interne della nostra Università svolte sul finire del precedente anno accademico, privilegia, in particolare:

- la realizzazione del Corso di aggiornamento realizzato dalla Facoltà di Filosofia sul tema “Natura, vita ed evoluzione” [ZENIT, ASCA, SIR, LA FOLLA]

- la proiezione del documentario Inspirados para amar contenente alcune testimonianze sugli insegnamenti di San Josemaría Escrivá [ZENIT, RADIO VATICANA]

Inoltre, l’Agenzia SIR, ha pubblicato un’anticipazione del prossimo Biennio e Master a distanza su “Religione & Società” promosso dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose all’Apollinare.

La parte più corposa riguarda le citazioni dell’Università, in particolare sulla stampa tedesca e polacca, in occasione della nomina del nuovo Arcivescovo Metropolita di Berlino, Mons. Rainer Woelky, che nel 2000 ha conseguito il dottorato presso la Facoltà di Teologia. A tal proposito, in un servizio di DER SPIEGEL viene espresso apprezzamento per il servizio offerto dalla nostra Biblioteca.

[OPOKA, SUEDDEUSTSCHE, MARKISCHE ALLGEMEINE, DER TAGESSPIEGEL, BERLINER ZEITREISE, NIEDZIELA, DER SPIEGEL, RZECZPOSPOLITA, VATICAN INSIDER, LA BUSSOLA QUOTIDIANA]

Le altre notizie che si riferiscono all’Università riguardano la Giornata Mondiale della Gioventù, a cui hanno preso parte diversi professori e studenti. [EUROPA PRESS, INFO CATÓLICA, ABC]

Come professori citati sulla stampa, risultano:

- Daniel Arasa (PR NOTICIAS, INFO CATÓLICA, PERIODISTA DIGITAL) - Rev. Rafael Martinez (ECCLESIA DIGITAL) - Bruno Mastroianni (CORRIERE DELLA SERA)

Hanno pubblicato un proprio articolo i professori:

- Diego Contreras (LA TERCERA) - Ralf Van Bürhen (DIE TAGESPOST, PALABRA)

© Ufficio Comunicazione

Indice LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2011

Attività interne pag. 1. 30/08/2011 "La filosofia della natura di fronte allʼevoluzione biologica” Agenzia ZENIT 1

2. 31/08/2011 Docenti si aggiornano su Scienza e Evoluzione alla Santa Croce Agenzia Asca 2

3. 31/08/2011 Santa Croce, un corso su “Natura, vita ed evoluzione” Agenzia SIR 3

4. 07/09/2011 "Natura, Vita ed Evoluzione" La folla 4

5. 20/09/2011 Presentado un documental sobre las enseñanzas de san Josemaría Escrivá Agenzia ZENIT 5

6. 20/09/2011 Dibattiti/ Le domande che spuntano dal “cespuglio evolutivo” Il Sussidiario 6

7. 21/09/2011 Opus Dei: “Inspirados en amar” Radio Vaticana 7

8. 29/09/2011 Corso e Master a distanza proposti dallʼISSRA per il 2012 Agenzia SIR 8

Citazioni Università e/o professori pag. 9. 02/07/2011 Nowy metropolita Berlina - niespodzianka Opoka 9

10. 02/07/2011 Kölner Weihbischof Woelki wird Oberhirte von Sueddeustsche 10

11. 04/07/2011 Papst schickt einen Kölner nach Berlin Märkische 11 Weihbischof Woelki wird Erzbischof Allgemeine 12. 05/07/2011 Der Unbeschriebene Der Tagesspiegel 12

13. 06/07/2011 In der BZ schreibt der neue Bischof an alle Berliner Berliner Zeitreise 14

14. 06/07/2011 Berlin: konferencja prasowa nowego metropolity Niedziela 15

15. 07/07/2011 Der Gesandte des Kardinals Der Spiegel 16

16. 07/07/2011 Katolik wśród ateistów Rzeczpospolita 17

17. 08/07/2011 Berlino, quel (nuovo) vescovo già scomunicato dai gay Vatican Insider 18

18. 05/08/2011 Primer Encuentro de ‘Blogueros con el Papa’ en Madrid Pr noticias 19

19. 06/08/2011 Tinaquillo recibió su hijo y cuarto sacerdote Eduardo Obispo Las Noticias de 20 Cojedes 20. 09/08/2011 Estudiantes de la UN liderarán la radio oficial de las Jornadas Europa Press 21

21. 14/08/2011 “Los jóvenes no queremos defraudar” ABC 22

22. 16/08/2011 P. Joan Carreras: «En los nuevos Areópagos es importante que se oiga el Info Católica 23 testimonio de los cristianos» 23. 17/08/2011 Y llegó el día del Encuentro de blogueros con el Papa Periodista Digital 26

24. 26/08/2011 L'autunno caldo del nuovo arcivescovo di Berlino La Bussola 27 Quotidiana 25. 09/09/2011 Desarrollo en África: hay que promover a los empresarios locales Agenzia ZENIT 28

26. 15/09/2011 Pontificio Consejo de la Cultura lanza documental sobre origen del hombre Agenzia ZENIT 29

27. 26/09/2011 Catholic Voices Academy launched Independent 30 Catholic News Indice LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2011

28. 26/09/2011 Libro en memoria de Mariano Artigas, Revista Ecclesia 31 pionero del debate ciencia-religión en España 29. 08/10/2011 Raccontando san Josemaria e l' Opus Dei Corriere della Sera 32

30. 28/10/2011 I valori della vita a convegno Famiglia Cristiana 33

Interviste pag. 31. 03/09/2011 Yago de la Cierva: “La JMJ ha dejado un inmenso patrimonio de esperanza” Vida Nueva 34

Professori come autori pag. 32. 29/06/2011 El profeta de la alegría La Tercera 35

33. 21/07/2011 Weltkirche und Universalität Die Tagespost 36

34. 01/09/2011 Arquitectura sacra: nuevas tendencias Palabra 37 AGENZIA ZENIT www.zenit.org 30/08/2011

argomento Attività interne

http://www.zenit.org/article-27771?l=italian

"La filosofia della natura di fronte all’evoluzione biologica”

Dal 7 al 10 settembre III Corso di aggiornamento per docenti alla Santa Croce di Roma

ROMA, martedì, 30 agosto 2011 (ZENIT.org).- Dal 7 al 10 settembre prossimi, la Facoltà di Filosofia della Pontificia Università della Santa Croce di Roma organizzerà il III Corso di aggiornamento per docenti.

Il Corso, sul tema “Natura, vita ed evoluzione. La filosofia della natura di fronte all’evoluzione biologica”, è dedicato al tema della comprensione del vivente e rivolto a docenti di filosofia, biologia e scienze naturali e a giovani laureati.

L'obiettivo dell'iniziativa, hanno spiegato gli organizzatori, è quello di illustrare “le nuove linee di ricerca emerse nella teoria dell’evoluzione e indagarne le implicazioni attraverso una profonda riflessione filosofica sulla vita e i suoi meccanismi, aprendosi alla ricerca del significato e del valore della natura e confrontandosi con la questione del senso ultimo della realtà e dell’essere umano in una prospettiva metafisica e teologica”.

Articolato in quattro aree tematiche - Filosofia della scienza, Fondamenti di biologia evolutiva, Filosofia della natura e della vita, Filosofia e biologia a confronto -, il Corso prevede sessioni di 90 minuti e ampi spazi per la discussione e gli approfondimenti, nonché l’indicazione di riferimenti bibliografici e metodologici utili per la didattica.

Gli oratori saranno i professori Philippe Dalleur, José Angel Lombo, Rafael A. Martínez e Miguel Pérez de Laborda, della Pontificia Università della Santa Croce; Saverio Forestiero, dell’Università di Roma Tor Vergata e dell’Università di Cassino; Ludovico Galleni, dell’Università di Pisa; Marco Oliverio e Gigliola Puppi, dell’Università di Roma “La Sapienza”; Roscoe Stanyon, dell’Università degli Studi di Firenze.

Il programma dettagliato è disponibile all'indirizzo http://www.pusc.it/fil/cagg11/

E' possibile iscriversi on-line su http://eventi.pusc.it/Registrazioni/?lan=It&cod=11CAGGFIL

- 1/37 - AGENZIA ASCA www.asca.it 31/08/2011

argomento Attività interne

http://www.asca.it/news- CHIESA__DOCENTI_SI_AGGIORNANO_SU_SCIENZA_E_EVOLUZIONE_A_SANTA_CROCE-1045657-ORA-.html

Docenti si aggiornano su Scienza e Evoluzione alla Santa Croce

ASCA) - Roma, 31 ago - Dal 7 al 10 settembre la facolta' di Filosofia della Pontificia universita' della Santa Croce organizza il corso di aggiornamento ''Natura, vita ed evoluzione. La filosofia della natura di fronte all'evoluzione biologica'', dedicato al tema della comprensione del vivente e rivolto a docenti di filosofia, biologia e scienze naturali e a giovani laureati.

Come spiegano gli organizzatori, il corso intende illustrare ''le nuove linee di ricerca emerse nella teoria dell'evoluzione e indagarne le implicazioni attraverso una profonda riflessione filosofica sulla vita e i suoi meccanismi, aprendosi alla ricerca del significato e del valore della natura e confrontandosi con la questione del senso ultimo della realta' e dell'essere umano in una prospettiva metafisica e teologica''.

Articolato in quattro aree tematiche, il corso prevede ampi spazi per la discussione e gli approfondimenti, nonche' l'indicazione di riferimenti bibliografici e metodologici utili per la didattica.

asp/mar/bra

- 2/37 - AGENZIA SIR www.agensir.it 31/08/2011

argomento Attività interne

http://www.agensir.it/pls/sir/v3_s2doc_b.quotidiano?tema=Quotidiano&argomento=dettaglio&id_oggetto=223007

Santa Croce, un corso su “Natura, vita ed evoluzione”

Dal 7 al 10 settembre la facoltà di Filosofia della Pontificia università della Santa Croce organizza il corso di aggiornamento “Natura, vita ed evoluzione. La filosofia della natura di fronte all’evoluzione biologica”, dedicato al tema della comprensione del vivente e rivolto a docenti di filosofia, biologia e scienze naturali e a giovani laureati. Come spiegano gli organizzatori, il corso intende illustrare “le nuove linee di ricerca emerse nella teoria dell’evoluzione e indagarne le implicazioni attraverso una profonda riflessione filosofica sulla vita e i suoi meccanismi, aprendosi alla ricerca del significato e del valore della natura e confrontandosi con la questione del senso ultimo della realtà e dell’essere umano in una prospettiva metafisica e teologica”. Articolato in quattro aree tematiche (filosofia della scienza, fondamenti di biologia evolutiva, filosofia della natura e della vita, filosofia e biologia a confronto), il corso prevede sessioni di 90 minuti e ampi spazi per la discussione e gli approfondimenti, nonché l’indicazione di riferimenti bibliografici e metodologici utili per la didattica. A tenere le lezioni saranno professori della Pontificia Università della Santa Croce, dell’Università di Roma Tor Vergata, dell’Università di Cassino, dell’Università di Pisa, dell’Università di Roma “La Sapienza” dell’Università di Firenze.

- 3/37 - LA FOLLA www.lafolla.it 07/09/2011

argomento Attività interne

http://www.lafolla.it/lf108evoluzione.php

"Natura, Vita ed Evoluzione"

III Corso di aggiornamento per docenti presso la Facoltà di Filosofia della Santa Croce

Natura, vita ed evoluzione. La filosofia della natura di fronte all’evoluzione biologica 7 – 10 settembre 2011

Dal 7 al 10 settembre prossimi, la Facoltà di Filosofia della Pontificia Università della Santa Croce organizza il corso di aggiornamento “Natura, Vita ed Evoluzione. La filosofia della natura di fronte all’evoluzione biologica”, dedicato al tema della comprensione del vivente e rivolto a docenti di filosofia, biologia e scienze naturali e a giovani laureati.

Come spiegano gli organizzatori, il corso intende illustrare “le nuove linee di ricerca emerse nella teoria dell’evoluzione e indagarne le implicazioni attraverso una profonda riflessione filosofica sulla vita e i suoi meccanismi, aprendosi alla ricerca del significato e del valore della natura e confrontandosi con la questione del senso ultimo della realtà e dell’essere umano in una prospettiva metafisica e teologica”.

Articolato in quattro aree tematiche (Filosofia della scienza - Fondamenti di biologia evolutiva - Filosofia della natura e della vita – Filosofia e biologia a confronto), il corso prevede sessioni di 90 minuti e ampi spazi per la discussione e gli approfondimenti, nonché l’indicazione di riferimenti bibliografici e metodologici utili per la didattica.

A tenere le lezioni saranno i professori Philippe Dalleur, José Angel Lombo, Rafael A. Martínez e Miguel Pérez de Laborda, della Pontificia Università della Santa Croce; Saverio Forestiero, dell’Università di Roma Tor Vergata e dell’Università di Cassino; Ludovico Galleni, dell’Università di Pisa; Marco Oliverio e Gigliola Puppi, dell’Università di Roma “La Sapienza”; e Roscoe Stanyon, dell’Università degli Studi di Firenze.

- 4/37 - AGENZIA ZENIT www.zenit.org 20/09/2011

argomento Attività interne

http://www.zenit.org/article-40432?l=spanish

Presentado un documental sobre las enseñanzas de san Josemaría Escrivá

“Inspirados para amar”, del director argentino Juan Martín Ezratty

ROMA, martes 20 de septiembre de 2011 (ZENIT.org).- Un documental sobre las enseñanzas del santo español Josemaría Escrivá, fue presentado el pasado viernes en la pontificia universidad de la Santa Cruz, en Roma.

“Inspired to Love” director argentino argentino Juan Martín Ezratty, en 27 minutos, hace un mosaico de testimonios de 22 personas, mientras que el hilo conductor se mantiene a través de las declaraciones de una madre finlandesa que siguió el recorrido de su hijo hacia el Opus Dei.

Congo, Finlandia, India, Inglaterra, Italia, Canadá Argentina son algunos de los países en los que el director de Digito Indentidad busca a sus personajes.

Y los intercala con diversos discursos públicos de san Josemaría, que fueron filmados en encuentros con un público heterogéneo de personas de Europa y América Latina.

En los mismos viene a flote la espiritualidad característica de la obra, relacionada con la santificación de las personas en la vida cotidiana, a través del trabajo o los quehaceres domésticos.

Lo novedoso del documental es que se puede ver directamente en internet en www.inspiradosparaamar.org/ www. inspiredtolove.org, o descargarlo gratuitamente del sito.

En la web además se puede también dejar las propias opiniones y testimonios, incluso a través de las redes sociales como Twitter y Facebook.

Los testimonios son de lo más diversos, desde un peluquero hasta un estudiante romano que quería cambiar el mundo participando en movimientos violentos que se enfrentaban contra la policía, y que al conocer el mensaje del santo español cambia enteramente su vida y encuentra un modo válido para poder hacerlo.

“En inspiradosparaamar.org pensamos que todos los que se sienten inspirados por san Josemaría deben tener la oportunidad de contarlo. Este es tu espacio de expresión”. Se lee en uno de los mensajes que lleva al link de www. inspiradosparaamar.org

Otro particular comentado por el director es que “mientras girábamos la película en los diversos países y culturas, me di cuenta que el mensaje de san Josemaría les llegaba a todos muy bien y varios me comentaron que ese mensaje parecía hecho para ellos, incluso gente que al inicio era contraria o con fuertes prejuicios hacia el Opus Dei.”.

El autor del documental indicó que “el título se inspiró en el testimonio de un joven enfermo de India durante una difícil patología en la que se dio cuenta que las enfermeras lo trataban muy bien y no por dinero, y que lo importante de la vida era estar dispuestos a amar”.

“Los testimonios se inspiran al mensaje del fundador del Opus Dei para entender los problemas relacionados con el trabajo cotidiano, la familia, la enfermedad y las mis circunstancias de la vida diaria” añadió el autor.

El Opus Dei se fundó en 1928 en España. Está presente en 68 países. En 1982, Juan Pablo II erigió el Opus Dei en prelatura personal, y nombró prelado a monseñor Álvaro del Portillo. El 19 de marzo de 1983 se ejecuta el documento pontificio de erección de la Prelatura.

El 6 de octubre del 2002 tuvo lugar la canonización de Josemaría Escrivá de Balaguer en la plaza de San Pedro (Roma).

- 5/37 - IL SUSSIDIARIO www.ilsussidiario.net 20/09/2011

argomento Attività interne

http://www.ilsussidiario.net/News/Scienze/2011/9/20/DIBATTITI-Le-domande-che-spuntano-dal-cespuglio-evolutivo- /208063/

Dibattiti/ Le domande che spuntano dal “cespuglio evolutivo”

Amerigo Barzaghi - Paolo Polesana

“Spesso si dice che i cattolici hanno un sacco di pregiudizi nei confronti dell’evoluzione biologica. È verissimo. Per quanto mi riguarda, io sono pieno di pregiudizi verso Darwin, e sono tutti a favore!”. Aforisma efficace, la dichiarazione di uno dei relatori dell’evento appena conclusosi a Roma, che ne rappresenta la sintesi perfetta.

Il terzo corso di aggiornamento per docenti di filosofia, Natura, vita ed evoluzione. La filosofia della natura di fronte all’evoluzione biologica, tenutosi presso la Pontificia Università della Santa Croce, ha visto la partecipazione, sia tra i relatori che tra il pubblico, di filosofi e di biologi evoluzionisti. Ci si è interrogati sull’impatto che la teoria darwiniana dell’evoluzione ha avuto su diversi campi del sapere, quali la filosofia della natura e la riflessione cattolica sulla fede. Il taglio dei contributi e della discussione si è mantenuto in ogni campo attento alla precisione e alla chiarezza, in modo da superare certe false contrapposizioni e mistificazioni che a oggi ostacolano la coscienza dell’effettivo arricchimento reciproco fra filosofia, fede e biologia.

I biologi evoluzionisti hanno illustrato i principi generali basilari della genetica di popolazioni, della Sintesi Moderna neodarwiniana e dell’ampliamento - pluralista, non sostitutivo e genuinamente darwiniano - proposto come Sintesi Estesa. Gli antropologi e i primatologi hanno mostrato il “cespuglio evolutivo” che contiene anche il rametto Homo sapiens, e hanno presentato alcuni filmati sperimentali e documentaristici che mostrano, non senza una certa nota di conturbante drammaticità, alcuni dei confini sfumanti tra la nostra specie e quelle dei primati a noi filogeneticamente più prossimi (cooperazione, altruismo disinteressato e caccia organizzata).

Nel più completo rispetto delle diverse competenze epistemiche, filosofi, biologi e insegnanti si sono lasciati interrogare dall’evoluzione. È emerso il desiderio di farsi carico di un continuo e sempre vigile lavoro di chiarificazione terminologica e concettuale, da operare attorno ad alcuni concetti chiave, che troppo spesso vengono equivocati: le coppie teleologia/teleonomia, caso/necessità, selezione naturale/autorganizzazione, che vengono usate spesse volte come grimaldelli per alimentare ingerenze ideologiche fra i diversi ambiti del sapere o per aggredire a sproposito la teoria evoluzionistica.

Si è provato a rispondere alla domanda: “L’incontro con la teoria dell’evoluzione ha costituito un arricchimento o un indebolimento per il pensiero cattolico?”. La risposta, affrontata di petto dal contributo del professor Miguel Pérez de Laborda sui problemi teologici dell’evoluzione, si è espressa a favore dell’arricchimento. Uno degli spunti più interessanti riguarda la prospettiva che si è venuta a costituire analizzando le diverse angolazioni epistemologiche delle varie discipline sulla natura: l’autonomia della natura nella formazione dei viventi, che la teoria dell’evoluzione attesta, ci rassicura infatti con un dato forte della conoscenza, capace di distogliere la cultura dai riduzionismi deisti.

- 6/37 - RADIO VATICANA www.radiovaticana.org 21/09/2011

argomento Attività interne

! http://www.oecumene.radiovaticana.org/spa/Articolo.asp?c=522279

Opus Dei: “Inspirados en amar”

RV - “Inspirados en amar” es el título del cortometraje del director argentino Juan Martín Ezratty que en 27 minutos ofrece un mosaico de testimonios de 22 personas sobre las enseñanzas de San José María. El hilo conductor gira en torno a las declaraciones de una madre finlandesa, Kaija, quien siguió el recorrido de su hijo hacia el Opus Dei. El documental fue presentado el viernes pasado en la pontificia universidad de la Santa Cruz en Roma.

En el documental se ofrece el testimonio personas del Congo, India, Inglaterra, Italia, Canadá, Argentina y Perú, intercalado con filmaciones de la predicación directa de San José María para narrar cómo el mensaje del "santo de lo ordinario" inspira a todo tipo de personas a darle un sentido de servicio y comprensión a las actividades cotidianas. Lo novedoso del documental es que se puede ver directamente en Internet o descargarlo gratuitamente del sito “Inspiradosparaamar.org”. Además, en la Web se pueden dejar opiniones y testimonios, y también a través de las redes sociales como Twitter y Facebook. (M. F. Bernasconi – RV)

- 7/37 - AGENZIA SIR www.agensir.it 29/09/2011

argomento Attività interne

Corso e Master a distanza proposti dall’ISSRA per il 2012

“Religione & Società, nell’ottica della ‘nuova evangelizzazione’”: è il titolo del biennio specialistico che viene proposto dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose all’Apollinare (Issra) di Roma, in una duplice versione.

La prima è per coloro che sono in possesso del titolo di magistero o laurea in scienze religiose, e che puntano all’insegnamento della religione; la seconda è invece un omonimo master, per coloro che, pur senza aspirare a un titolo ecclesiastico, operano in settori che richiedono una formazione cristiana (es. economia, politica, finanza, volontariato, Ong ecc.).

Spiega il direttore don Marco Porta: “Le materie che proponiamo indicano stile e contenuti dei due corsi: si tratta di ‘Morale sociale e politica’, ‘Antropologia del lavoro’, ‘Scienza e religione’, ‘Antropologia dell’amore umano’, ‘Storia delle dottrine economiche’, ‘Sociologia della Famiglia’, ‘Commercio e finanza responsabili’, ‘Responsabilità sociale dell’impresa’, ‘Rapporto Chiesa-Comunità politica’. Nell’attuale situazione di crisi economica, sociale ed etica, vogliamo offrire contenuti e prospettive di forte impatto valoriale”.

I corsi inizieranno in gennaio e saranno parte “a distanza”, secondo un collaudato sistema, parte con lezioni “frontali” (per 200 ore annue). Il termine per le iscrizioni è il 30 novembre 2011. Info: www.issra.it.

- 8/37 - OPOKA www.opoka.org.pl 02/07/2011

argomento Citazioni Università e/o professori http://www.opoka.org.pl/aktualnosci/news.php?id=38290&s=opoka

Nowy metropolita Berlina - niespodzianka

Niemcy, 02.07.2011

Biskup pomocniczy Kolonii Rainer Maria Woelki został metropolitą Berlina. Benedykt XVI zatwierdził tym samym wybór stołecznej kapituły katedralnej, a jego dekret ogłosiła równocześnie Stolica Apostolska oraz archidiecezja berlińska.

Wybór nowego arcybiskupa Berlina jest dla tutejszych katolików, mediów i władz lokalnych sporym zaskoczeniem. Nazwisko nowego ordynariusza ani razu nie pojawiło się we wcześniejszych rozmowach czy spekulacjach, choć berlińska kapituła katedralna swój wybór dokonała bardzo zdecydowanie. W wywiadzie dla kolońskiego radia diecezjalnego abp Rainer Maria Woelki powiedział, że został serdecznie zaproszony do tej posługi, a kanonicy z Berlina wyraźnie dali mu sygnał, że jest tam chciany i potrzebny.

Nowy ordynariusz stolicy Niemiec nie ukrywał, że jest to dla niego wielkie wyzwanie, szczególnie na wschodzie Niemiec, gdzie katolicy należą do mniejszości: „Im bardziej jednak jesteśmy autentyczni w naśladowaniu Chrystusa, tym większa radość będzie z nas biła. A to zawsze przekonuje i przyciąga ludzi” – powiedział metropolita.

Abp Rainer Maria Woelki urodził się w Kolonii, ma 55 lat, studia filozoficzne i teologiczne ukończył w Bonn i Fryburgu Bryzgowijskim. Święcenia kapłańskie przyjął w 1985 r. Pięć lat pracował w parafii, później został sekretarzem arcybiskupa Kolonii, a następnie rektorem kolegium dla kleryków.

W 2000 roku doktoryzował się na Papieskim Uniwersytecie Santa Croce w Rzymie, dwa lata później został biskupem pomocniczym w Kolonii. W niemieckim episkopacie jest członkiem Komisji ds. Powołań oraz ds. Nauki i Kultury.

T. Kycia, Berlin (rv/XX, © Radio Vaticana 2011)

- 9/37 - http://newsticker. SUEDDEUSTSCHE 02/07/2011 sueddeutsche.de argomento Citazioni Università e/o professori

! http://newsticker.sueddeutsche.de/list/id/1174717

Kölner Weihbischof Woelki wird Oberhirte von Berlin

Berlin/Rom (dpa) - Überraschung in Berlin: Der Kölner Weihbischof Rainer Maria Woelki, ein enger Vertrauter des konservativen Kölner Kardinals , wird katholischer Erzbischof in der Hauptstadt. Der 54-Jährige wird damit Nachfolger von Kardinal Georg Sterzinsky, der am Donnerstag gestorben war. Papst Benedikt XVI. ernannte Woelki auf Vorschlag des Berliner Domkapitels zum Oberhirten für rund 400 000 Katholiken in Berlin sowie Teilen von Brandenburg und Mecklenburg-Vorpommern, wie der Vatikan und das Erzbistum Berlin am Samstag verkündeten.

Woelki promovierte an der römischen Universität Santa Croce, die von der Priester- und Laienorganisation Opus Dei geleitet wird. Ob es eine Nähe von Woelki zum umstrittenen, streng katholischen Bund gibt, ließ der Berliner Bistumsverwalter, Weihbischof Matthias Heinrich, offen. «Nicht jeder, der an der Jesuiten-Universität studiert hat, ist auch Jesuit», ergänzte Bistumssprecher Stefan Förner.

Der künftige Erzbischof will sich erst an diesem Dienstag in Berlin öffentlich äußern. Woelki soll noch vor dem Papstbesuch in Berlin am 22. September sein Amt antreten.

Eigentlich habe Woelki ein ganz normaler Pastor werden wollen, sagte der Berliner Dompropst Stefan Dybowski bei der Bekanntgabe des Namens in der St.-Hedwigs-Kathedrale in Berlin. Trotz seiner Ämter, unter anderem in der Deutschen Bischofskonferenz, sei er ein normaler Pastor geblieben. «Wir freuen uns besonders, einen erfahrenen Seelsorger als Hirten an der Spitze unseres Erzbistums zu wissen», sagte Dybowski.

Wochenlang war über mögliche Kandidaten spekuliert worden - der Name Woelki war nicht dabei. Genannt wurden unter anderem der Bamberger Erzbischof Ludwig Schick, der Essener Oberhirte und katholische Militärbischof Franz- Josef Overbeck, der konservative Regensburger Bischof Gerhard Müller, der Limburger Bischof Franz-Peter Tebartz- van Elst sowie der Berliner Matthias Heinrich.

Welche Rolle der Kölner Erzbischof und Kardinal Meisner bei der Ernennung spielte, ist ebenfalls offen; das Wahlverfahren ist geheim. Meisner war 1980 bis 1989 Erzbischof in Berlin. Wahl und Ernennung des Erzbischofs von Berlin sind durch das Preußische Konkordat von 1929 geregelt. Demnach stellt das Berliner Domkapitel eine Kandidatenliste auf, die dem Vatikan vorgelegt wird. Der Heilige Stuhl wählt drei Namen aus. Daraus bestimmt das Domkapitel einen Bewerber. Nach der Entscheidung der sieben Geistlichen wird der Name dem Regierenden Bürgermeister zur Bestätigung vorgelegt. Gibt es keinen politischen Einwand, kann der Papst den Erzbischof ernennen.

Berlins Regierender Bürgermeister Klaus Wowereit (SPD) und der Vorsitzende der Deutschen Bischofskonferenz, Erzbischof Robert Zollitsch, begrüßten Woelkis Wahl. Er bringe eine «reiche pastorale Erfahrung» mit, sagte Zollitsch. Als «Hauptstadtbischof» werde es eine besondere Herausforderung sein, den Glauben in einem säkularisierten Umfeld zu vermitteln.

Woelki wurde am 18. August 1956 in Köln geboren. Von 1978 bis 1983 studierte er in Bonn und Freiburg Philosophie und Theologie. 1985 wurde er zum Priester geweiht. Von 1990 bis 1997 war er Kaplan und Sekretär vom Kölner Erzbischof Meisner. 2003 wurde er zum Weihbischof ernannt. Er ist unter anderem für Düsseldorf, Wuppertal und den Oberbergischen Kreis mit rund 850 000 Katholiken zuständig.

© sueddeutsche.de - erschienen am 02.07.2011 um 14:37 Uhr

- 10/37 - www.maerkischeallgemeine. MÄRKISCHE ALLGEMEINE 04/07/2011 de argomento Citazioni Università e/o professori http://www.maerkischeallgemeine.de/CMS/BEITRAG/12121188/62249/WEIHBISCHOF-WOELKI-WIRD- ERZBISCHOF-PAPST-SCHICKT-EINEN-KOELNER.HTML

Papst schickt einen Kölner nach Berlin Weihbischof Woelki wird Erzbischof BERLIN - Ein enger Vertrauter des konservativen Kölner Kardinals Joachim Meisner wird Erzbischof in Berlin. Papst Benedikt XVI. ernannte den Kölner Weihbischof Rainer Maria Woelki zum neuen Oberhirten für 400 000 Katholiken in der Hauptstadt-Region. Das wurde am Samstagmittag verkündet. Der 54-Jährige wird Nachfolger von Kardinal Georg Sterzinsky, der am Donnerstag gestorben war.

Der Theologe hat an der römischen Universität Santa Croce promoviert, die vom streng katholischen Laien- und Priesterbund Opus Dei geleitet wird.

Die Ernennung Woelkis war eine Überraschung und löste gemischte Reaktionen aus. Regierender Bürgermeister Klaus Wowereit (SPD) erklärte: „Ich biete dem neuen Erzbischof eine gute Zusammenarbeit an.“ Die CDU-Bundestagsabgeordnete Monika Grütters sagte, es wäre „verheerend“ wenn Gerüchte über Woelkis Nähe zum Opus Dei zuträfen. Der Vorsitzende des Diözesanrats, Wolfgang Klose sagte als oberster Laienvertreter, er werde Woelki „auf jeden Fall“ auf diese Frage ansprechen. Der Berliner Bistumsverwalter, Weihbischof Matthias Heinrich, ließ offen, ob Woelki tatsächlich dem Opus Dei angehört. Woelki will sich erst morgen in Berlin äußern.

Der künftige Erzbischof wurde am 18. August 1956 in Köln geboren. Er studierte Philosophie und Theologie und wurde 1985 zum Priester geweiht. Von 1990 bis 1997 war er Kaplan und Sekretär des Kölner Erzbischofs Meisner. 2003 wurde er zum Weihbischof ernannt. Im Kölner Bistum hat er sich vor allem als Seelsorger einen Namen gemacht. Der Berliner Domprobst Stefan Dybowski sagte bei der Verkündung des Namens, Woelki habe eigentlich ein ganz normaler Pastor werden wollen.

Woelki war auf Vorschlag des Berliner Domkapitels ernannt worden. Die Einzelheiten des Wahlverfahrens sind geheim. Zum Bistum gehören Berlin sowie Teile von Brandenburg und Mecklenburg-Vorpommern. (dpa/MAZ)

- 11/37 - DER TAGESSPIEGEL www.tagesspiegel.de 05/07/2011

argomento Citazioni Università e/o professori http://www.tagesspiegel.de/berlin/der-unbeschriebene/4360946.html

Der Unbeschriebene

Rainer Maria Woelki

Ein Erzkonservativer als Erzbischof? Alle fragen seit Tagen: Wer ist Rainer Maria Woelki? Jetzt hat er sich in Berlin vorgestellt. Aber über alles reden möchte er keineswegs.

Wer sich Rainer Maria Woelki auf dem buchstäblichen Weg nähern wollte und wer immer hoffte, Entlastendes oder auch Belastendes zu entdecken, der wurde enttäuscht. Die Schrift, für die Rainer Maria Woelki, 54, der künftige Erzbischof von Berlin, an der Universität Santa Croce in Rom den Doktortitel erhielt, ist verschwunden.

Zwei Exemplare der Arbeit aus dem Jahr 2000 mit dem Titel „Die Pfarrei: ein Beitrag zu ihrer ekklesiologischen Ortsbestimmung“ hat es zum Nachschlagen gegeben, eins stand in der römischen Universität, das andere in der Diözesanbibliothek von Köln. Doch wer die am Montagmorgen bestellt hatte, wurde am Mittag informiert, dass das Buch weg sei.

Nicht ausgeliehen, sondern weg. Seit Dienstag hat es im Bibliothekskatalog den rot schillernden Status „vermisst“.

Die Universität Santa Croce in Rom wird von der katholischen Geheimorganisation Opus Dei geleitet. Opus Dei ist für viele ein Reizwort. Es klingt nach Weltverschwörung und Dornengürtel, nach unerbittlicher Strenge und Enge. Wer dort hineingerät, kommt so schnell nicht mehr heraus, sagen Kritiker. Opus Dei, so könnte man sagen, ist alles, was Berlin nicht ist. Aber so kann man Rainer Maria Woelki nicht kommen. Er erklärt am Dienstagmittag, bei seinem ersten Auftritt in Berlin, einer Pressekonferenz in der Katholischen Akademie, die Kritik an Opus Dei basiere auf „Romaninhalten“, da werde etwas unterstellt, das sollten die Kritiker mal nachweisen. Vielmehr doch sei Opus Dei eine Gruppe von vielen in der katholischen Kirche, die ihrerseits „ein lebendiger, verzweigter Verein“ sei. In den habe sich Opus Dei gut eingefunden. Die machten eine gute Arbeit, auch hier in Berlin. Er selbst sei kein Mitglied bei Opus Dei, aber es habe ihm „schon ein bisschen wehgetan“, wie deren Arbeit diffamiert werde. Mehr will er dazu jetzt nicht sagen. Noch ist Rainer Maria Woelki Weihbischof in Köln, doch seit Sonnabend ist klar, dass er der neue Berliner Erzbischof wird, Ende August wird er ins Amt eingeführt. Und seit Sonnabend lief es in den Nachrichten hoch und runter: Nähe zu Opus Dei, Vertrauter des Kölner Kardinals Joachim Meisner, konservativ. Für viele Berliner sind das keine guten Nachrichten. Zur Pressekonferenz kam ein freundlicher Mann über den Hof der Katholischen Akademie geschlendert. Woelki wirkt wie ein großer Junge, schlaksig, die Schultern leicht nach vorne hängend, auf der Nase eine runde Harry-Potter-Brille. Er grüßt die Kirchenvertreter und geht als Erstes in die Kapelle der Akademie. Dort ist ein Foto von Kardinal Georg Sterzinsky aufgestellt, der vergangenen Donnerstag gestorben ist. Woelki kniet kurz nieder.

Der Auftritt: demütig. Die Antworten: knapp. Lesen Sie weiter auf Seite 2.

Er ist in Zivil gekommen, im schwarzen Anzug. Den langen Priesterrock und das violette Bischofskäppi hat er zu Hause gelassen. 20 Minuten dauert seine Rede, danach beantwortet er 70 Minuten lang Fragen. Er freue sich auf die neue Aufgabe, sagt er. Das wiederholt er. Er freut sich auf die Kultur-Medien-Politik-Hauptstadt, freut sich, dass er gewählt wurde, dass so viele gratuliert haben, und überhaupt über jede Gelegenheit, bei der er lächeln und lachen kann. Könnte alles so schön sein. Aber da legt sich seine Stirn in Falten, und er schaut nicht mehr in die Menge der Journalisten, sondern vor sich auf den Tisch. Er wolle keine Lagerbildung in Berlin, sagt er. Liberal? Konservativ? Erzkonservativ? „Mit solchen Zuordnungen kann ich nicht viel anfangen.“ Sagen sie oft, die Konservativen, und wissen dann nicht weiter. Aber Rainer Maria Woelki hat Gott und Christus. Mit ihnen lebt er, und auf sie verweist er. Es gebe nur einen einzigen Maßstab für sein Handeln, sagt er, und das sei Jesus Christus. Er sagt es so, dass allen im Saal klar ist: Ende der Debatte.

Ökumene? Wir sind alle Christen, antwortet Woelki. Wollen gemeinsam Zeugnis geben, miteinander beten. Muslime? Wer Gott sucht, ist willkommen. Ob er sich in die Politik einmischen wolle? Er sei kein Politiker, seine Berufung sei eine andere. Er wolle Seelsorger sein. Und wieder spricht er von Gott und der Nachfolge Christi und davon, dass jeder Christ dazu berufen sei, sich einzumischen, das sei ja nicht nur die Aufgabe der Bischöfe. Wenn er von Gott spricht, richtet sich Rainer Maria Woelki auf, für Gott wagt er auch den großen Augenaufschlag.

- 12/37 - DER TAGESSPIEGEL www.tagesspiegel.de 05/07/2011

argomento Citazioni Università e/o professori http://www.tagesspiegel.de/berlin/der-unbeschriebene/4360946.html

Schwule und Lesben? Er zieht die Schultern hoch, wirkt ein wenig gequält jetzt. Damals wirkte er gar nicht gequält, erinnert sich Georg Schwikart. Damals bei jenen Personalgesprächen, die Woelki als Kölner Weihbischof geführt hat.

Schwikart, der katholische Publizist aus Sankt Augustin bei Bonn, hatte 2007 eine Ausbildung zum ständigen Diakon begonnen. Vier Jahre besuchte er Kurse am Erzbischöflichen Diakoneninstitut in Köln, für das Woelki zuständig war. In dieser Zeit habe er den künftigen Berliner Erzbischof als „eloquenten Prediger“ erlebt, sagt Schwikart heute. Das Verhältnis zu Woelki sei völlig unbelastet gewesen. Im Frühjahr 2010 habe Woelki ihm in Aussicht gestellt, bereits 2011 und damit ein Jahr schneller als üblich den Dienst als hauptamtlicher Diakon anzutreten. Die Diakonenweihe sei für November 2010 vorgesehen gewesen. Dann aber lernte Schwikart einen anderen Rainer Maria Woelki kennen. An einem Abend Ende Oktober 2010 wurde er ins Direktorat des Diakoneninstituts gerufen. Es sei eine Beschwerde gegen Schwikart eingegangen, er könne vorerst nicht geweiht werden, erklärte Woelki. Anlass der Anzeige sei das Buch „Katholisch? Never!/Evangelisch? Never!“, das Schwikart zusammen mit dem evangelischen Autor Uwe Birnstein veröffentlich hatte. Darin stellt Schwikart Fragen an seine Kirche: zur Rolle der Frau, zum Zölibat, Fragen, wie sie „sich jeder fortschrittliche Katholik stellt“, sagt Schwikart. Radio Vatikan habe sein Buch positiv besprochen, aber dem Kölner Kardinal Meisner gefiel es offenbar nicht. Schwikart wurde von der Weihe zum Diakon zurückgestellt.

Seine Haltung zur Homosexualität hat ihm Kritik eingebracht. Was steckt dahinter? Lesen Sie weiter auf Seite 3.

Im Februar 2011 fand ein letztes Personalgespräch zwischen Woelki und Schwikart statt. Schwikart wollte wissen, ob es weitere Gründe gebe, warum er nicht geweiht wird. Woelki habe auf ein Aufklärungsbuch von Schwikart verwiesen, in dem der Satz stehe: „Es gibt auch Männer, die Männer lieben.“ Schwikart sagte: „Herr Weihbischof, so ist das.“ Da habe Woelki gesagt: „Das verstößt aber gegen die Schöpfungsordnung.“ Ob das seine Überzeugung ist oder ob er sich seiner Kirche gebeugt hat – Schwikart weiß es nicht. „Wahrscheinlich hat sich Woelki zum ausführenden Organ machen lassen.“ Am sonnigen Dienstag in Berlin sagt Woelki zu Personalgesprächen prinzipiell nichts und zur Homosexualität: „Ich gehe mit dem Thema so um, wie es im Katechismus steht.“ Homosexualität wird dort als eine „Neigung“ beschrieben, „die objektiv ungeordnet ist“, den Betroffenen sei „mit Achtung, Mitleid und Takt zu begegnen“. Was das heiße? Woelki druckst und knetet den Kronkorken der Wasserflasche vor sich. Er ist kein Eiferer wie Kardinal Meisner, dem jetzt schnell eine Antwort einfallen würde. Woelki sagt zögernd: „Die homosexuelle Praxis ist, denke ich, aus katholischer Sicht, vor Gott, nicht geordnet.“ Wie er das mit der „ungeordneten Sexualität“ von Klaus Wowereit sehe, fragt ein Journalist. „Ungeordnete Sexualität?“, fragt Woelki zurück. Das habe er so nicht gesagt. „Das weise ich in aller Entschiedenheit zurück.“ Wie dann? Er will es nicht sagen: Debatte beendet.

Die katholische Kirche sei keine Moralanstalt, hatte er zuvor noch gesagt. Und dass man als Bischof nicht ständig mit dem moralischen Zeigefinger „herumfuchteln“ sollte. Überhaupt möchte er über das Thema Sexualmoral nicht weiter reden. Nicht über die Kluft zwischen der Lehre der Kirche und dem Leben der Katholiken. Auch nicht über den Zölibat oder über die Rolle der Frauen. Außer vielleicht, dass er auch dafür ist, dass Frauen mehr zu sagen haben in der Kirche, zum Beispiel als Pressesprecherin. Die großen Themen, die den Katholiken in Deutschland auf den Nägeln brennen, wird er nicht anpacken, dafür denkt er theologisch zu konservativ und papsttreu. Er wolle das Rad nicht neu erfinden, sagt er, sondern Sterzinskys Arbeit weiterführen. „Da ist viel Gutes gewachsen.“ Es ist auch von Fußball die Rede an diesem Dienstagmittag. Woelki ist FC-Köln-Fan. Dann geht es um seine Rolle in der Deutschen Bischofskonferenz, wo er als Erzbischof mehr Gewicht hat als bisher. „Wäre die Bischofskonferenz ein Fußballfeld, wäre mein Platz im Mittelfeld“, sagt er. Ein Mittelfeld gibt es dort aber kaum noch. Das Gremium ist gespalten in einen konservativen und einen liberalen Flügel. Woelki gehörte bisher klar zu den Konservativen um Kardinal Meisner, dem er „menschlich und priesterlich“ viel zu verdanken habe. Die Liberalen um Robert Zollitsch, den Vorsitzenden der Bischofskonferenz, und Kardinal Karl Lehmann fühlen sich zunehmend in der Defensive. Und mit ihnen jene Katholiken im Land, die Reformen wollen und sich nicht begnügen mit dem Verweis auf Gott und den Papst. „Mir sind die Hände gebunden“ ist so ein Satz, den sie nicht mehr hören wollen, den auch Woelki gerne sagtFreitag treffen sich Delegationen von Unzufriedenen mit Bischöfen in Mannheim. Es ist der Auftakt zu einem „Dialogprozess“. Engagierte Katholiken und Kirchenobere wollen gemeinsam über die Zukunft ihrer Kirche nachdenken. Es gab viel Streit im Vorfeld, und weil den konservativen Bischöfen schon das Wort „Dialog“ zu viel war, heißt es jetzt „Gesprächsprozess“. „Ich finde es gut, dass die unterschiedlichen Stimmen zu Wort kommen können“, sagt Woelki dazu. Entscheidend aber sei, „dass wir den Dialog mit Gott, Christus und dem Heiligen Geist führen“. Rainer Maria Woelki wird nicht nach Mannheim fahren.

- 13/37 - BERLINER ZEITREISE www.bz-berlin.de 06/07/2011 argomento Citazioni Università e/o professori

In der BZ schreibt der neue Bischof an alle Berliner

***Segue il testo in originale

- 14/37 - Mittwoch, 6. Juli 2011 Berlin 13 Lkw-Fahrer parkte zum Verständigung über Umgang Nachrichten Schlafen auf Autobahnspur mit Facebook-Partys geplant Heidelbeersaison startet POTSDAM – Am 13. Juli beginnt Weil er völlig betrunken muss eine Geldstrafe von 2400 Die Berliner Innenverwaltung nem kaum noch zu überschau- für viele Obstbauern in Bran- nachts seinen Lastwagen auf Euro zahlen und darf andert- will sich auf der nächsten In- enden Ansturm von Party-Gäs- denburg die Heidelbeerzeit. der Autobahn parkte und da- halb Jahre lang nicht in nenministerkonferenz Ende ten geführt hatte, sind in letzter Auf 78 Hektar können die mit einen Auffahrunfall mit Deutschland Auto fahren. Den November mit den anderen Zeit Rufe nach Verboten laut blauen Beeren von Sträuchern mehreren beteiligten Fahrzeu- Angaben zufolge hatte der 44- Bundesländern über den Um- geworden. „In Berlin ist das geerntet werden. Die größte gen verursachte, ist ein Fahrer Jährige in der Nacht zu Sonn- gang mit Facebook-Partys ver- Phänomen zwar noch nicht da, Anbaufläche gibt es im Raum in einem beschleunigten Ver- tag seinen Sattelzug unbe- ständigen. Weil über Facebook aber wir sind uns bewusst, Beelitz. Vergangenes Jahr wur- fahren am Amtsgericht Neu- leuchtet auf der rechten Spur verbreitete private Party-Einla- dass es jederzeit passieren den 390 Tonnen geerntet. ruppin verurteilt worden. Der der A 24 bei Neuruppin ange- dungen in Hamburg und Nord- kann“, sagte eine Sprecherin aus Litauen stammende Mann stellt und sich schlafen gelegt. rhein-Westfalen teilweise zu ei- der Senatsinnenverwaltung. Neues Gewerbegebiet HENNIGSDORF – Auf dem Gelän- de des ehemaligen Stahlwerks in Hennigsdorf ist ein neues FOTO: DAPD FOTO: Rainer Maria Gewerbegebiet entstanden. Woelki tritt sein Das alte Walzwerk war seit Amt als Berliner Z 2008 abgerissen worden. Da- Erzbischof am In der für steht nun eine Fläche von 27. August an 17 Hektar zur Verfügung. Bombe entschärft POTSDAM – Eine 250-Kilo-Bom- be aus dem 2. Weltkrieg wurde gestern Mittag in der soge- schreibt der nannten Siedlung Eigenheim erfolgreich entschärft. Aus Si- cherheitsgründen waren mor- gens über 2000 Menschen evakuiert worden. Mehr Wohnungen neue Bischof BERLIN/POTSDAM – Die Zahl der Wohnungen in Berlin ist leicht gestiegen. Zum Jahresende 2010 gab es in der Hauptstadt knapp 1,9 Millionen Wohnun- gen. Das sind 4243 mehr als an alle Ende 2009. Die meisten Woh- nungen kamen in Pankow (1.435) und Friedrichshain- Kreuzberg (693) hinzu. Radfahrer erfasst CHARLOTTENBURG – Mit schwe- Berliner ren Kopfverletzungen wurde gestern früh ein Radfahrer (87) in ein Krankenhaus gebracht, nachdem er am Kaiserdamm von einem abbiegenden Lkw erfasst wurde. Der Senior klet- terte selbst unter dem Fahr- zeug hervor. Er war laut Au- Rainer Maria Woelki: „Wir haben Bücher für Theologen nach Ost-Berlin geschmuggelt“ genzeugen bei Rot gefahren.

Freude und Trauer liegen in erfall, Wiedervereinigung und hen, wenn ich erst einmal zu- Papstbesuch im September. diesen Tagen für mich sehr Umzug der Regierung begeis- sehe und zuhöre, wenn ich Jetzt will ich erst einmal die eng beieinander: Ich habe tert und oft staunend verfolgt. mich umsehe und mir einen Mannschaft kennen lernen erliner mich sehr gefreut über meine Ich weiß von Berlin, dass es Eindruck verschaffe. und dann sehen wir weiter. Ernennung zum Erzbischof viele Menschen gibt, die hier Ich komme mir vor wie ein Ka- Apropos Papstbesuch: Auch eitreise von Berlin. Denn das heißt, zugezogen sind und ich weiß, pitän, der sein neues Schiff das ist ein Geschenk, das ich Was alte Werbe-Anzeigen erzählen dass mir der Papst und die dass sie hier herzlich aufge- nicht im Hafen, sondern auf staunend in Händen halte: Ich Mitglieder des Domkapitels nommen werden. Ich bin jetzt hoher See übernimmt. Ich wer- freue mich, wenn ich am 22. Ein Opel der diese Aufgabe zutrauen. auch so ein Zugezogener und de jetzt nicht die Maschinen September Papst Benedikt Rekorde Auch viele Berlinerinnen und möchte gern selbst ein Berliner stoppen und den Anker wer- XVI. und hoffentlich auch Sie Der Opel Rekord war ein Berliner haben mir geschrie- werden. fen. Der Kurs ist gut, er führt im Olympiastadion Berlin zum Bestseller. 10 Millionen Stück ben, dass sie sich darauf freu- Und das wird am besten ge- uns als nächstes Ziel zum Gottesdienst begrüßen darf. wurden von 1953 bis 1986 en, wenn ich am 27. August produziert. In der Z warb mein Amt antrete. man 1962 für die dritte Ge- Und gleichzeitig teile ich die „Opus Dei leistet auch in Berlin hervorragende Arbeit“ neration (P2). Antrieb war Trauer um meinen Vorgänger, Das Verhältnis zu Schöpfung finde ich die Kritik verlet- Amt eingeführt werden. Rai- ein 55 PS Vierzylinder-Mo- Erzbischof Georg Kardinal tor. Die Polsterung war auf Sterzinsky. Ich kannte ihn per- und Homosexualität, das Zö- zend.“ Die katholische Kirche ner Maria Woelki folgt auf libat, der Umgang mit der sei ein „lebendiger und ver- den verstorbenen Kardinal Wunsch zweifarbig, ebenso sönlich und ich weiß, was Ber- die Lackierung. Der Rekord lin mit ihm verloren hat. Ich Politik – fast zwei Stunden zweigter Verein“. Opus Dei Georg Sterzinsky. stand Berlins neuer Erzbi- leiste auch in Berlin hervorra- Bis zu seiner Einführung will wog rund anderthalb Ton- bin dankbar, dass ich am kom- nen, es gab ihn als Limousi- menden Sonnabend beim Re- schof Rainer Maria Woelki gende Arbeit gerade im so- der Kölner in Berlin eine (54) gestern der Presse Rede zialen Bereich. Wohnung suchen und hei- ne, Coupé, Caravan und quiem (15 Uhr in St. Hedwig) dreitürigen Lieferwagen. von ihm Abschied nehmen und Antwort. Zum Thema Homosexualität misch werden. Er werde in darf. Bei dieser Gelegenheit ergriff betonte Woelki: „Ich halte Berlin zuallererst „hinhören“. Ich kenne Berlin von ersten Woelki die Chance für sich, mich an den Katechismus.“ Gegenüber den Millionen Besuchen noch in der DDR- ein paar Dinge klarzustellen. Darin stehe, dass Homosexu- Gläubigen im Kölner Bereich Zeit, damals haben wir Bücher Zum Gerücht, er gehöre dem alität eine vor Gott „nicht ge- würden in Berlin zwar nur für Theologen nach Ost-Berlin erzkonservativen Orden Opus ordnete“ Praxis sei. 313 000 Mitglieder der katho- geschmuggelt. Ich habe aber Dei an, erklärte er: „Ich bin Der neue Berliner Erzbischof lischen Kirche leben. Das sei auch den Wandel durch Mau- nicht bei Opus Dei. Allerdings soll am 27. August in sein aber nicht weniger spannend. NIEDZIELA www.niedziela.pl 06/07/2011

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Berlin: konferencja prasowa nowego metropolity

T. Kycia, Berlin

2011-07-06

Nowy metropolita Berlina zaprosił Polaków do udziału we wrześniowej Mszy z Benedyktem XVI na stołecznym stadionie olimpijskim. Abp Rainer Maria Woelki podkreślił, że to dla niego szczególne wyzwanie być tak młodym arcybiskupem Berlina i móc gościć Ojca Świętego. Dzisiaj pierwszy raz dotychczasowy biskup pomocniczy Kolonii miał okazję, by przedstawić się swojej nowej diecezji. Zainteresowanie nowym ordynariuszem Berlina było dziś bardzo duże. Przez półtorej godziny nominat odpowiadał na pytania prasy. Zaznaczył, że w archidiecezji Berlina nie trzeba wymyślać Kościoła na nowo i nie przychodzi on jako ktoś, kto wszystko zmieni, ale ktoś, kto chce słuchać i służyć. Największe emocje wśród niemieckich dziennikarzy wzbudzały kwestie domniemanej przynależności hierarchy do Opus Dei oraz jego stosunek do homoseksualistów.

Łagodząc je bp Rainer Maria Woelki powiedział, że zawsze był księdzem diecezjalnym i nie przynależy do żadnych ruchów w Kościele, mimo że doktorat obronił na Papieskim Uniwersytecie Santa Croce prowadzonym przez Opus Dei.

Berlińskim homoseksualistom zaproponował spotkanie i rzetelny dialog, choć zaznaczył, że w tych kwestiach kieruje się nauką Kościoła.

Na pytanie Radia Watykańskiego o wrześniową wizytę Papieża w swojej ojczyźnie nominat powiedział, że dziękuje Polakom za dużą liczbę zgłoszeń na to spotkanie. Według niego Niemcy są wdzięczni Polakom za Jana Pawła II a pośrednio nawet za Benedykta XVI: „Postaci Jana Pawła II i Benedykta XVI nie da się rozdzielić, dlatego katolicy z Polski powinni przyjechać do Berlina. Serdecznie zapraszam i będę się cieszył, jeśli wielu z nich tutaj przyjedzie”.

Wizyta Papieża w Berlinie odbędzie się 22 września. Miesiąc wcześniej, 27 sierpnia, odbędzie się ingres nowego arcybiskupa.

- 15/37 - DER SPIEGEL www.spiegel.de 07/07/2011 argomento Citazioni Università e/o professori

Der Gesandte des Kardinals

*** Segue il testo in originale

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RZECZPOSPOLITA www.rp.pl 07/07/2011

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Katolik wśród ateistów

Nie jestem z Opus Dei, chcę rzetelnego dialogu z gejami – zapewnia nowy arcybiskup liberalnego Berlina

Korespondencja z Berlina

Konserwatysta z przekonania czy obowiązku? – pytają niemieckie media, przedstawiając sylwetkę nowego metropolity Berlina.

Arcybiskup Rainer Maria Woelki otrzymał właśnie nominację papieską na arcybiskupa Berlina, po niedawnej śmierci kardynała Georga Sterzinsky'ego. Pochodzi z Kolonii, gdzie był biskupem pomocniczym u kardynała Joachima Meisnera uważanego za lidera obozu konserwatywnego w niemieckim episkopacie.

Co więcej, doktorat uzyskał na Papieskim Uniwersytecie Santa Croce prowadzonym przez Opus Dei. A Opus Dei w ateistycznym Berlinie jest synonimem katolickiego konserwatyzmu i „tego wszystkiego, czym Berlin nie jest", napisał jeden ze stołecznych dzienników.

Jednak ten sam absolwent filozofii i teologii uniwersytetów w Bonn i Fryburgu Bryzgowijskim zapewniający, że nie jest członkiem Opus Dei, na swej pierwszej konferencji prasowej zaprosił berlińskich homoseksualistów na spotkanie i rzetelny dialog.

– Kościół katolicki nie jest instytucją moralną wymachującą palcem wskazującym – powiedział, zaznaczając, że w spawach orientacji seksualnej kieruje się ściśle nauką Kościoła.

Takie deklaracje mają w Berlinie szczególną wagę gatunkową. Stolica Niemiec jest największym po Kolonii skupiskiem homoseksualistów w Niemczech. Gejem jest burmistrz miasta będącego jednym z niemieckich landów, który podkreśla przy wielu okazjach swą przynależność do mniejszości seksualnej. Jednak to inne zdanie wypowiadane często przez nowego arcybiskupa Berlina zwraca szczególną uwagę obserwatorów.

– Mam związane ręce – oświadczył we wtorek w Berlinie, nie wyjaśniając do końca, co ma na myśli. Czy jest więc liberałem, konserwatystą czy arcykonserwatystą? – Nie używam tego rodzaju pojęć – odpowiada 57-letni abp Woelki. W powszechnej opinii uchodzi za konserwatystę. Nie ma najmniejszego zamiaru uczestniczyć w dyskusjach o zniesieniu celibatu czy roli kobiet w Kościele katolickim.

Domagają się tego znani niemieccy politycy i teologowie, którzy wystosowali niedawno dramatyczny apel do niemieckich biskupów z propozycją święceń kapłańskich dla żonatych mężczyzn. Ich zdaniem celibat jest zasadniczą przyczyną braku powołań kapłańskich w Niemczech, co powoduje, że w wielu parafiach brakuje nie tylko proboszczów, ale i księży. Także w Berlinie, który po Monachium i Kolonii jest największym skupiskiem katolików w Niemczech. Ale zaledwie co dziesiąty z liczącej 3,4 mln mieszkańców stolicy Niemiec jest oficjalnie członkiem Kościoła katolickiego, co znaczy, że płaci podatek kościelny. Dwa razy więcej jest ewangelików, a muzułmanów około 200 tys. Jednak dwie trzecie mieszkańców stolicy Niemiec nie przyznaje się do żadnych związków z Kościołem czy religią.

– Dla nowego metropolity stanowi to szczególne wyzwanie – podkreśla prof. Rainer Kampling, teolog z Wolnego Uniwersytetu w Berlinie i współautor apelu do biskupów niemieckich. Rzeczpospolita

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- 17/37 - http://vaticaninsider. VATICAN INSIDER 08/07/2011 lastampa.it argomento Citazioni Università e/o professori http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/4447/

Berlino, quel (nuovo) vescovo già scomunicato dai gay

Il 22 settembre l’arcivescovo Woelki darà il benvenuto al Papa nella capitale tedesca. La sua nomina non è andata giù a omosessuali e lesbiche che sono sul piede di guerra

Guido Horst, roma

E ora si comincia... Essere nominato arcivescovo di Berlino è un conto. Ma la partenza con il piede giusto come sommo pastore di 390.000 cattolici nell’arcivescovado della capitale tedesca, nell’ambiente post-cristiano e secolare della Germania dell'Est, al giorno d’oggi è decisa soprattutto da una domanda: qual è la posizione del nuovo arrivato nei confronti dei gay e delle lesbiche? Il 2 luglio la nomina di Rainer Maria Woelki era da poco ufficiale, ma le ricerche erano già iniziate. E solo due giorni dopo il giornale berlinese “Tagesspiegel” era già informato: la Chiesa Cattolica sbaglia a mandare nella capitale qualcuno “che ha apertamente un problema con gli omosessuali”, ha detto il deputato parlamentare del SPD Johannes Kahrs al giornale Berliner Zeitung. “Nominando arcivescovo di Berlino il rappresentante di un orientamento religioso arretrato”, non si favoriscono certo buoni rapporti. Un situazione che si opporrebbe allo stile di vita della gente.

Il deputato Kahrs con la sua critica faceva riferimento al rapporto della rivista settimanale di Amburgo, “Der Spiegel”, secondo cui Woelki avrebbe condannato l’omosessualità definendola un’infrazione dell’”ordine della creazione”. Il gruppo di lavoro “Lesbiche e gay nella SPD” (Schwusos), per queste ragioni, avrebbe considerato la nomina di Woelki un segnale negativo. “Questo renderà il dialogo con la chiesa cattolica più complicato”, ha detto il presidente degli Schwusos, Ansgar Dittmar. Per tutti i gay e le lesbiche impegnati nella chiesa cattolica le dichiarazioni di Woelki sarebbero “un colpo basso”. Il portavoce dei Verdi per le politiche ecclesiastiche, Josef Winkler, ha dichiarato al giornale "Tagesspiegel" che, tra le altre questioni, la gestione del tema dell’omosessualità stabilirà se Woelki potrà mantenere la sua carica di arcivescovo della capitale.

Ecco cosa avviene quando al più alto rappresentante di una roccaforte post-cristiana tedesca si mostrano le possibili conseguenze del suo atteggiamento ostile. E il fatto che Woelki, nel 2000, abbia conseguito il dottorato presso l’Università dell’Opus Dei “Santa Croce” di Roma, con una tesi sull’importanza della parrocchia, ha suscitato ulteriore scalpore fra i media. Ma perché è stato mandato proprio lui, schivo con i media e considerato un uomo di chiesa conservatore – Woelki, prima di essere nominato vescovo suffraganeo di Colonia, fu il segretario privato del cardinale Joachim Meisner – sullo scivoloso parquet della capitale tedesca?

Il cardinale Georg Sterzinsky, arcivescovo emerito di Berlino, morto il 30 giugno dopo una lunga malattia, non ha visto la nomina del suo successore. Per la chiesa cattolica, nella capitale è in vigore il concordato prussiano: il Vaticano invia a Berlino una lista di tre nomi e il Capitolo del Duomo della città elegge il nuovo arcivescovo con voto segreto. Ma la procedura è diventata un tiro alla fune e la lista dei tre nomi è tornata indietro almeno una volta alla nunziatura di Berlino. Il Capitolo del Duomo non riusciva a decidere. Così sono emersi infine nomi che sarebbero stati presumibilmente fra i preferiti: il vescovo di Regensburg Gerhard Ludwig Müller era uno di questi, così come il suo collega di Bamberga, l’arcivescovo Ludwig Schick. O persino il cardinale Reinhard Marx, che a Monaco si sente come si sentono tutti i non bavaresi in Baviera: si sente un estraneo. Sembra che anche il vescovo di Limburg Franz Peter Tebartz-van-Eltz facesse parte della lista dei tre nomi, come il vescovo suffraganeo di Berlino Matthias Heinrich, che nel periodo della , almeno, si era fatto notare dai media come amministratore apostolico. Ma alla fine arrivò la scelta dell’uomo che nessuno aveva preso in considerazione: la scelta del Capitolo del Duomo è probabilmente ricaduta sul candidato della lista dei tre nomi proveniente da Roma, rielaborata almeno una volta, con il quale il consiglio dei canonici credeva di poter avere vita più facile: un fenomeno conosciuto nelle diocesi tedesche, nelle quali la successione dei vescovi deve essere regolamentata sulla base del concordato prussiano.

Il Capitolo del Duomo tende a eleggere non il più forte, ma il sommo pastore con il quale si pensa di avere meno difficoltà. A Rainer Maria Woelki spetta un lungo cammino. A causa della lobby dei gay, certo, che peserà ogni sua parola con il bilancino. Ma non solo.

- 18/37 - PR NOTICIAS www.prnoticias.com 05/08/2011

argomento Citazioni Università e/o professori http://www.prnoticias.com/index.php/prcomunicacion/532-otras-noticiasentrevistas-prcomunicacion/10068235-primer- encuentro-de-blogueros-con-el-papa-en-madrid

Primer Encuentro de ‘Blogueros con el Papa’ en Madrid

Dos semanas faltan para que Benedicto XVI aterrice en España para participar en las Jornadas Mundiales de la Juventud y un sector del mundo online también se prepara para darle la bienvenida. Durante un año más de treinta blogueros han trabajado en la creación de este Encuentro Internacional que tendrá lugar en Madrid el próximo miércoles 17 de agosto en el Colegio Mayor Jaime del Amo.

Se trata de un acto de blogueros para blogueros, que pretende desvirtualizar las relaciones que se tejen en la blogosfera. El objetivo es conseguir que la voz de los blogueros consiga oírse en una semana en la que la visita del Papa ha motivado la organización de más de trescientos actos culturales. Según sus creadores, con este Encuentro, los nuevos “evangelizadores de la red” podrán segundar el impulso que el Papa Benedicto XVI ha querido dar a las nuevas tecnologías y podrán comunicar sus experiencias.

Francisco Pérez Latre, Profesor Titular y Director de Relaciones Internacionales de la Facultad de Comunicación de la Universidad de Navarra, y Daniel Arasa, profesor de comunicación digital en la Facultad de Comunicación Institucional de la Università Pontificia della Santa Croce, intercambiarán impresiones en cuatro mesas temáticas que vertebrarán el Encuentro: cultura de la vida, familia y educación, evangelización y catequesis y, por último, cultura y sociedad.

Toda la información del evento está disponible en la web www.cumpetro.com y en el blog www.bloguerosconelpapa. blogspot.

Seguiremos informando…

- 19/37 - www.lasnoticiasdecojedes. LAS NOTICIAS DE COJEDES 06/08/2011 com argomento Citazioni Università e/o professori

! http://www.lasnoticiasdecojedes.com/regionales/regionales/tinaquillo-recibio-su-hijo-y-cuarto-sacerdote-eduardo- obispo-070811

Tinaquillo recibió su hijo y cuarto sacerdote Eduardo Obispo

Tinaquillo, Agosto 06.-Monseñor Jesús Zarraga Colmenares, Obispo de la Diócesis de San Carlos en compañía de todo el presbiterio de la diócesis, oficio este sábado la eucaristía de ordenación sacerdotal de Eduardo José Obispo, celebrada en la iglesia Nuestra Señora del Socorro, la cual estuvo colmada de personas que acompañaron a este nuevo presbítero de la Iglesia católica y cuarto sacerdote diocesano de Tinaquillo.

Monseñor durante la homilía en la Solemnidad de la Transfiguración del Señor dio gracias “por el regalo del sacerdocio a Eduardo Obispo, quien a partir de hoy (ayer) es signo de Cristo Sacerdote, signo de su amor misericordioso, al servicio de esta Iglesia Diocesana de San Carlos”.

“Jesús nos lleva consigo para orar al Padre, y te ha elegido a ti, Eduardo, por tu nombre. No te ha llamado sólo, sino en compañía de muchos hermanos y de tus hermanos sacerdotes, para transitar un camino alto de vida interior, de subida al encuentro con Dios Padre, de profunda amistad con él. El sacerdocio ante todo es oración; por eso haz de perseverar en el mandato de orar sin desfallecer, invocando la misericordia Divina sobre la Iglesia y el mundo. Haz de comprender, ante todo, que el Buen Pastor es el que ora por su pueblo” manifestó el Obispo.

“Entrar en la escucha de la voluntad de Jesús es el secreto de la felicidad del cristiano y del sacerdote Ministro. El gozo y el entusiasmo de tu vida sacerdotal, tienen aquí su razón de ser. Con humildad y entrega total, sin reservas ni condiciones, estar a la orden del Señor, donde él quiera y cuando él quiera. Vivir como hijo en el Hijo, con corazón de hijo, que sólo sabe dar la vida por amor sin mirar hacia atrás”, expresó.

Continuando con la liturgia de ordenación, Monseñor agradeció al Señor y a su Santísima Madre, “por el don de tu vida y de tu vocación Eduardo, por el regalo de tus padres Nellys y Ramón… hoy bendecimos al Señor por tus hermanos sacerdotes que te reciben en el presbiterio, por José Antonio, Roseliano y Francisco Montoya, instrumentos de Dios para tu discernimiento vocacional.

Eres regalo de Dios en este Año Pastoral de la Comunión y Solidaridad. Pido al Señor que tu Sí, unido al de María Santísima, sirva de motivación para que otros jóvenes, sigan a Cristo y estén dispuestos a seguirlo con una entrega total… ¡Por muchos años! Eduardo José, con la gracia del Espíritu Santo, que seas sacerdote de Cristo para siempre. ¡Bendito sea Dios!”, puntualizó el Pastor.

Es de resaltar que durante la emotiva ceremonia Eduardo Obispo estuvo acompañado, además de sus padres y familiares por los profesores del Opus Dei, que lo formaron en el Seminario Sedae Sapientiae y en la Pontificia Universidad de la Santa Cruz en Roma, en especial al Vicerrector, Padre Héctor Franceschi y Miguel Ángel.

Eduardo Obispo ha transcurrido su experiencia pastoral en el Seminario Diocesano y en Lagunitas, sede del Santuario Mariano Diocesano de la Divina Pastora, donde a partir de hoy será Vicario Parroquial, acompañando al Padre Rodolfo Monsalve, administrador Parroquial.

- 20/37 - EUROPA PRESS www.europapress.es 09/08/2011

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Estudiantes de la UN liderarán la radio oficial de las Jornadas

PAMPLONA, 9 Ago. (EUROPA PRESS) -

Con motivo de la Jornada Mundial de la Juventud, un total de 23 estudiantes y ocho profesionales de la Universidad de Navarra pondrán en antena Madrid 11-JMJ Radio, emisora oficial de las Jornadas.

El proyecto, ha explicado el centro universitario a través de un comunicado, tiene un triple objetivo: cubrir el evento, ayudar a los peregrinos que acuden a la capital y proporcionar a los alumnos una oportunidad de formación.

Radio María ha apoyado el plan pionero y ha cedido una frecuencia a Madrid 11-JMJ Radio, donde todas las personas que trabajan son voluntarias.

Durante el transcurso de este proyecto, los jóvenes cuentan con la ayuda de profesores de 98.3 Radio, emisora de la Universidad de Navarra, como Ignacio de Lorenzo, Eva Lus, Iñaki Llarena y Vanessa Miguelañez.

Por otro lado, han recibido lecciones teóricas de expertos en distintos temas (protocolo, Benedicto XVI, experiencias profesionales similares, comunicación de la fe). También disponen del apoyo de otros voluntarios en Madrid, los Boy Scout Europe y varios estudiantes de la Pontificia Universidad de la Santa Cruz (Roma).

Estefanía Lamas, estudiante de Comunicación Audiovisual y voluntaria, ha destacado que su participación en Madrid 11-JMJ Radio le permite colaborar en la Jornada Mundial de la Juventud en busca de "la unión de todos los jóvenes". "Además, es una oportunidad de reforzar mi fe y trabajar en algo que me gusta", ha asegurado.

En concreto, la programación de Madrid 11-JMJ Radio estará formada por distintos microespacios que se dividen en dos grupos, información y servicios y, contenidos conectados con la JMJ. El objetivo del primer grupo es proporcionar documentación que ayude al peregrino durante su estancia en la capital, mientras que el segundo pretende acercar al oyente la figura del Papa, los fundamentos de la Iglesia y la importancia de los sacramentos.

Además, Madrid 11-JMJ Radio cubrirá todos los eventos durante los días de la celebración de la gran cita mundial de la juventud en la capital española.

- 21/37 - ABC www.abc.es 14/08/2011

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“Los jóvenes no queremos defraudar”

EVA JANOSIKOVA

Voluntaria de Eslovaquia

Mi historia con la JMJ Madrid 2011 comenzó exactamente el día en que el Papa anunció en Sidney que Madrid sería la sede del próximo encuentro. Entonces faltaban todavía tres años y decidí partir a Roma para estudiar Comunicación Institucional en la Pontificia Universidad de la Santa Cruz. El último año de mis estudios, me ofrecí para colaborar en el Centro San Lorenzo, fundado nada menos que por Juan Pablo II hace 28 años para los jóvenes.

Pasó el tiempo, terminé mis estudios, pero seguía con la idea de participar activamente en la organización de la JMJ. Pensé que era más un sueño que una posibilidad real. Un día, sin embargo, me llegó un mail en el que me decían que el Departamento de Comunicación estaba buscando voluntarios. Enseguida volví a sentir en mi corazón aquella primera emoción que me había invadido en Sidney.

¡Quería ir! Quería ser voluntaria porque sabía que sería una oportunidad única. Dos meses después ya estaba en Madrid, buscando la sede de la JMJ, que entonces estaba en la parroquia San Juan de la Cruz. Desde hace once meses, trabajo en el departamento redes sociales, donde gracias a más de 70 voluntarios de todo el mundo tenemos más de 400.000 seguidores.

Durante este tiempo de trabajo,he encontrado mucho cariño y una gran hospitalidad. «¿Sabes dónde has llegado? ¿Sabes qué sitio es este?», me preguntó un sacerdote el día de mi llegada al comité organizador. «Esta es tu casa», me dijo. Así me he sentido todo este tiempo, realizando esta misión que está llena de sorpresas y de cosas nuevas por aprender. Cada día es un desafío del amor, del perdón, de la esperanza y de la misericordia.

Estoy muy feliz y doy gracias a Dios por cada día y por esta JMJ que, estoy segura, va a cambiar la vida de muchos jóvenes. Los jóvenes somos el futuro del mundo y también de la Iglesia, que es nuestra Madre. No podemos defraudarle. Además, he tenido la suerte de salir sorteada entre los voluntarios internacionales que comerán con el Papa. Quiero darle las gracias por todo lo que hace por los jóvenes y decirle que le queremos un montón.

- 22/37 - INFO CATÓLICA http://infocatolica.com 16/08/2011

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P. Joan Carreras: «En los nuevos Areópagos es importante que se oiga el testimonio de los cristianos» «No me parece honesto llamarse católico y atacar al Papa y el Magisterio» P. Joan Carreras: «En los nuevos Areópagos es importante que se oiga el testimonio de los cristianos»

El sacerdote Joan Carreras destaca la importante misión evangelizadora de los blogueros católicos en la segunda parte de la entrevista que ha concedido a InfoCatólica. El P. Carreras cree que internet es el lugar ideal para el testimonio personal, que puede ser más eficaz que la mera exposición de aquello que enseña el magisterio. Al mismo tiempo, aunque asegura entender que haya blogueros de todas las tendencias, considera que no es honesto llamarse católico y atacar al Papa y el magisterio de la Iglesia.

(Luis F. Pérez/InfoCatólica) Les ofrecemos a continuación la 2ª parte de la entrevista al P. Joan Carreras, organizador del Encuentro Internacional de Blogueros con el Papa:

- En la primera parte de esta entrevista usted habló especialmente de los “blogueros con el Papa”. Sin embargo, ¿cree que en el mundo de los blogueros católicos está presente también la secularización interna de la Iglesia mediante la proliferación de blogs cuyos autores no son fieles al Magisterio e incluso lo combaten?

A mí no me preocupa que haya blogueros de todas las tendencias y de todos tipos. Me parece que lo importante es que el bloguero esté comprometido con la verdad -al menos, con la que él es capaz de entender-. Comprendo que haya blogueros que están en contra de la Iglesia y de la jerarquía. Lo que no me parece honesto es llamarse católico y atacar al Papa (o a los Obispos) y a su magisterio desde un blog “católico”. Quien discrepa del Magisterio eclesiástico -cosa que puedo comprender perfectamente- no tiene derecho a hacer públicas sus dudas o sus doctrinas heréticas al mismo tiempo que defiende su carácter católico. En cuanto fiel, el bloguero (ya sea laico o sacerdote) sólo puede profesar la fe revelada. Si esta doctrina no le convence o incluso la niega, le pediría que fuese honesto y dejase de llamarse católico. Que piense, escriba o diga lo que quiera, pero que no instrumentalice su condición de fiel para atacar a la Iglesia. No estamos ante una institución democrática, sino ante un pueblo sacerdotal y jerárquico.

- ¿Cree que, aparte de lo que ocurrió en Roma este año, sería conveniente que la Iglesia impulsara institucionalmente más encuentros, nacionales e internacionales, entre blogueros católicos?

Sí, estoy convencido de que los blogueros cumplen una misión importante en la nueva Evangelización. En los nuevos Areópagos, es importante que se oiga el testimonio de los cristianos, pero no como una verdad que tiene que ser creída porque afirmada con la autoridad magisterial, sino como una verdad que es pacífica, alegre y libremente creída. Creo que fue Pablo VI quien afirmó que el mundo actual está harto de maestros, es decir, de personas que enseñan la verdad que los demás deben de aceptar, y en cambio está necesitado de testigos, es decir, de personas que muestran hasta qué punto la verdad es resplandeciente y libertadora. Hace unos años, precisamente en Cuatro Vientos, Juan Pablo II apuntó también en ese sentido cuando afirmó que las ideas no se imponen sino que se proponen. Bueno, esto hay que entenderlo. La fe no es una idea sino un encuentro personal entre Dios que revela y comunica su intimidad y el hombre que acoge esa revelación. Los creyentes están obligados a aceptar como reveladas las verdades que la Iglesia enseña mediante su Magisterio ordinario u extraordinario. Sin embargo, de cara a la Evangelización del mundo no se pretende que la gente acate esas verdades por un principio de autoridad, sino que se dejen iluminar por la luz que dimana del testimonio cristiano. La verdad cristiana es liberadora.

El hecho de que el Vaticano haya pensado en reunir a los blogueros católicos me parece muy interesante. En la Web2.0 también hay sitio para el Vaticano o incluso para el Papa, que también tiene derecho a participar en las redes sociales, pero es evidente que lo que se necesita es la presencia de -cuantos más, mejor- blogueros católicos que propongan las verdades de la fe que profesan con absoluta libertad. Los Obispos deben de dirigirse a los fieles para confirmarles en la Fe. Son los creyentes -especialmente los laicos- quienes están llamados a proponer al mundo la maravilla del camino cristiano. Por decirlo de otra manera, el papel de los Obispos en la Red pertenece a la Web tradicional. La Web2.0 es un territorio inmenso en el que todo el mundo comparte y comunica sus propias creencias, opiniones, aficiones, experiencias. Ése es el lugar de los fieles, y no es el propio de los Obispos -aunque tampoco quiero negar el derecho que tienen en cuanto personas que son-. En mi opinión, la Web2.0 no es el lugar del Magisterio sino del Testimonio.

- Usted habla mucho de compromiso con la verdad. ¿Le parece esto imprescindible para un bloguero - 23/37 - INFO CATÓLICA http://infocatolica.com 16/08/2011

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católico?

Si, me parece imprescindible. Un bloguero que se declara católico tiene un compromiso con la Fe enseñada en la Iglesia. Si no se declara católico, pero pretende proponer algo al mundo -en definitiva, si quiere ser católico en el sentido de universal, pues ése es el significado de la palabra- hará bien en estar comprometido con la verdad. En blogueros con el Papa admitimos a todos los blogueros sean o no católicos -es decir, con independencia de que pertenezcan a la Iglesia católica- siempre que respeten la persona del Papa y su Magisterio. Si no fuera así, se encontrarían más a gusto en un movimiento que se titulase blogueros contra el Papa y no pintarían nada entre nosotros.

Entre personas comprometidas con la verdad siempre es posible el entendimiento. Nadie tiene la posesión de la verdad. A ella se llega siempre desde una cierta perspectiva. Como los ángulos de visión son distintos, “hablando se entiende la gente”. Un bloguero católico no quiere imponer a nadie su visión, sino que sencillamente la pone de manifiesto desde la autenticidad de su fe y de su experiencia.

- ¿Podría poner un ejemplo concreto de lo que está afirmando ahora? Me resulta un poco abstracto

Por supuesto. Por lo que respecta a la defensa de la verdad, por ejemplo en lo relativo al matrimonio y a la familia, es muy importante en la Nueva Evangelización que quienes lo hagan sean los mismos titulares de los derechos. Los Obispos pueden y deben defender la indisolubilidad del matrimonio, pero sería lamentable que se quedaran ellos solos repitiendo esa cantinela. Lamentable, y contraproducente para la Nueva Evangelización. Si no son los mismos fieles quienes hacen una defensa apasionada de la verdad matrimonial y del derecho del que ellos -¡y no los obispos!- son titulares, el cristianismo aparecería como una religión de esclavos, de pobres desgraciados a los que no les queda más remedio que aceptar una verdad que íntimamente rechazan pero que les viene impuesta. En cambio, si miles de blogueros defienden sus derechos y lo hacen desde la libertad y el respeto a la verdad, entonces esta acción puede ser realmente iluminadora.

En segundo lugar, me gustaría incidir en otro ejemplo patente. La sociedad española está profundamente politizada. Cuando alguien oye o lee una opinión, parece que tenga la necesidad de saber cuál es la ideología del que ha hablado o escrito. Es decir, no se plantea si tal opinión le parece buena y aceptable, sino que necesita saber de qué partido político es la persona que la defiende. Sólo entonces se animará a pronunciarse en consecuencia: alabando o criticando. Si así actuara un bloguero, podríamos decir que no tiene compromiso con la verdad. Es importante que se acepte la verdad con total independencia de su procedencia. Desgraciadamente, en nuestra sociedad española son mayoría los que piensan que la verdad no existe. Y sin la verdad no es posible construir una sociedad libre y cada uno es esclavo de los intereses egoístas o de los poderes económicos o políticos.

- Usted ha subrayado que el Primer Encuentro Internacional de blogueros con el Papa es un “encuentro” y no un congreso académico, sin embargo, en el programa se señalan varias ponencias.

Es verdad, en los congresos lo que prima es la investigación y los títulos de los ponentes. En cambio, en este encuentro los protagonistas somos los blogueros. Durante más de cinco semanas, las cuatro mesas temáticas han estado abiertas para que se apuntaran en ellas quienes lo deseasen. De hecho, esta misma mañana se ha inscrito un bloguero que ha ocupado el último puesto de la mesa de Familia y Educación. Es autor de varios blogs, pero sobre todo el creador de un proyecto muy interesante llamado e-aprender, consistente en una plataforma educativa ofrecida al gran público. El saber no tiene por qué ser patrimonio de unos pocos titulados, sobre todo cuando vemos con tanta frecuencia que también los científicos y los humanistas abandonan el compromiso con la verdad. Cualquiera que tenga algo que enseñar a los demás en forma de curso virtual on line tiene un puesto en e-aprender.

En total somos unos dieciocho blogueros que hablamos en cuatro mesas temáticas: Cultura de la vida; Familia y Educación, Evangelización y Catequesis y, por último, Cultura y Sociedad.

- Parece que se ha olvidado de los ponentes académicos...

Sí, es verdad. Para que el Encuentro y el diálogo de los blogueros se realice en un contexto en el que todos podamos mejorar nuestra tarea y misión evangelizadora, nos pareció interesante invitar a dos profesores: Daniel Arasa (Barcelona, 1971) licenciado en Ciencias de la Información por la Universitat Autònoma de Barcelona y actualmente profesor en Comunicación Institucional por la Università Pontificia della Santa Croce en Roma (Italia). Nos hablará de los desafíos de la interacción en las redes; Francisco Pérez Latre, es Profesor Titular y Director de Relaciones Internacionales de la Facultad de Comunicación de la Universidad de Navarra y nos hablará de las claves de la - 24/37 - INFO CATÓLICA http://infocatolica.com 16/08/2011

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comunicación de las redes sociales. Su aportación será enriquecedora para los que nos encontramos más bien en el ámbito de la experiencia comunicadora y quizá hemos reflexionado menos sobre ella.

- ¿Querría hablarnos de algún otro bloguero que le parezca digno de destacar?

La verdad es que no me gustaría destacar a nadie en concreto, porque me parece que lo destacable es precisamente que estaremos allí en nuestra condición de blogueros... y de blogueros con el Papa. Sin embargo, sí me parece relevante la presencia de Xhonane Oliva, una bloguera que dirige un blog de catequesis llamado familia católica. Ella proviene de Estados Unidos y viene exclusivamente para hablarnos de su experiencia y también de lo que podríamos llamar la ética bloguera. Es un aspecto muy interesante porque a veces los blogueros, con la mejor de las intenciones, intentan difundir la verdad pero sin el necesario respeto a la propiedad intelectual. Pero, de verdad, los blogueros que participan en este Primer Encuentro Internacional son gente comprometida con la verdad y realmente unos entusiastas.

Sacerdote y experto en derecho matrimonial

El P. Joan Carreras es doctor en Derecho procesal por la Universidad central de Barcelona y en Derecho matrimonial canónico por la Universidad de la Santa Cruz de Roma. En esta misma universidad romana y de esta misma materia, fue profesor durante más de diez años. En 1989 recibió la ordenación sacerdotal de manos del Beato Juan Pablo II. En los últimos años ha compatibilizado su labor pastoral familiar con el mantenimiento de diversas iniciativas de evangelización en la red. En la actualidad es capellán del Colegio Torrevelo y junto a otros blogueros dirige varios blogs, entre los que cabe destacar Familia en construcción, Háblales de Jesús y Blogueros con el Papa. Es autor de Las bodas: sexo, fiesta y derecho (1998), Las situaciones matrimoniales irregulares (2000), La emergencia de la familia (2006) y Soberanía conyugal (2008).

- 25/37 - PERIODISTA DIGITAL www.periodistadigital.com 17/08/2011

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Y llegó el día del Encuentro de blogueros con el Papa

Como os venía anunciando hoy da lugar el Encuentro de blogueros con el Papa en Madrid , que ha sido un modo de afirmar que nosotros sí le esperamos y sí queremos que venga de visita pastoral. Ayer tuvimos ocasión de reunirnos varíos blogueros ilusionados por conocernos y poder dar nuestro apoyo a la Jornada Mundial de la Juventud. Los hay que colaboran en Religión en Libertad, otros en Infocatólica, y la mayoría mantiene blogs que conectan con muchos católicos formando redes de fraternidad.

La primera ponencia versará sobre Claves de la comunicación de las redes sociales a cargo del Prof. Francisco Pérez Latre de la Universidad de Navarra. A continuación intervendrá el organizador de este encuentro Padre Joan Carreras disertando sobre La familia. El Prof. Daniel Arasa de la Pontificia Universidad de la Santa Cruz de Roma nos hablará sobre Desafíos de la interacción en las redes. Compartiremos varias mesas temáticas en torno a la cultura de la vida; la familia y la educación; la evangelización y catequesis; para finalizar con Cultura y Sociedad. En todas ellas participarán blogueros conocidos por quienes nos movemos por este mundo de la red.

Como anécdota os diré que en el Colegio Mayor Jaime del Amo donde nos reunimos han llegado un grupo de jóvenes ecuatorianos que nos han inyectado una buena dosis de alegría y vitalidad. Os dejo mi presentación en la mesa de cultura y sociedad.

Queridos amigos: permitid que os salude de esta manera cordial. Somos amigos virtuales y hoy tenemos la suerte de reunirnos en este Encuentro de blogueros con el Papa. Deseo dar las gracias al esfuerzo constante de quienes organizan este encuentro. Al padre Tomás de la Torre por invitarme, al padre Joan Carreras por su constancia para reunirnos a todos. Gracias también a quienes han ido animando la red con el logotipo del encuentro y con sus escritos. Estoy aquí porque ante las críticas muchas veces feroces contra la Iglesia, me siento impelida a defenderla. Y porque tengo un profundo respeto por Benedicto XVI, un hombre mayor que no se jubila, que estará dispuesto a sacrificar sus propias vacaciones para reunirse con miles de jóvenes en Madrid.

Formo parte de esta mesa de Cultura y Sociedad, porque mi blog siempre ha tratado temas de la actualidad social y religiosa. No es un blog para evangelizar sino para testimoniar que los católicos trabajamos por el humanismo cristiano, que somos capaces de crear opinión. Por eso hablo un poco de todo, de libros, de cine, de actualidad, de religión e incluso me atrevo a introducirme con cierto temblor en la espiritualidad. La idea es hacer visible el humanismo cristiano en la red, participar de la cultura social y religiosa del momento actual. Reivindicar el orgullo católico, porque no somos invisibles, como tantos otros desearían. Mi blog ha sido un cúmulo de coincidencias. Deseo personal de poner mi pluma al servicio de la Iglesia, y oportunidad de formar parte de un portal como Religión Digital, donde la pluralidad de credos e ideologías es evidente. Diálogos sin fronteras cumple este agosto cinco años. Ha sido una escuela de aprendizaje junto a mi primer blog Diálogos en el ágora. Y una ventana de libertad que me permite permanecer al margen de determinados grupos que actúan como lobbys. El título de ambos no es casual, el diálogo que se establece entre los comentaristas y el blogger es una de las riquezas de los blogs.

He descubierto una vocación, la de comunicador católico, en la que coincidimos todos los que nos reunimos hoy aquí. Me ha resultado a veces complicado mantener actualizado el blog. Pero gracias a Dios, siempre encuentro tema para tratar. Tengo la opinión personal de que un blog no permite escritos demasiados largos y profundos. La vista se cansa, por eso desde el inicio traté de sintetizar en cuartilla y media aquello de lo que fuera a hablar. Eso supone un ejercicio de síntesis y un constante aprendizaje. En ello estoy. El artículo tiene unas características concretas, brevedad y claridad de pensamiento. No siempre lo consigo, pero desde luego lo intento. Creo que la diferencia entre un periodista y un bloguero es evidente. Nosotros no tenemos como objetivo informar de acontecimientos sociales o religiosos, sino que utilizamos los mismos para reflexionar en voz alta, para proporcionar a otros las líneas de opinión del humanismo cristiano. Si algo no se ajusta al Magisterio de la Iglesia, tendremos compañeros que nos lo harán saber, lo que sin duda origina una riqueza biunívoca. Interactuamos entre nosotros, nos leemos.

La sociedad actual tiene un marcado sesgo ideológico fruto de una propaganda abusiva sobre un estilo de vida que no es cristiano. Que podamos tener espacios donde hablar con libertad de nuestra fe, es una oportunidad de la que doy gracias a Dios. Hoy es posible leer lo que escriben los obispos y el Papa, para formarnos y formar a los demás. Nosotros tenemos que saber traducir en el blog esas líneas de pensamiento. Esa será la característica que nos identificará. Por eso hoy nos reunimos en un encuentro de blogueros con el Papa. Para mostrar nuestro apoyo a la Jornada Mundial de la Juventud y confirmar que seguiremos escribiendo desde la fidelidad al Magisterio de la Iglesia. Gracias a todos por estar aquí y tener la oportunidad de conocernos personalmente. - 26/37 - LA BUSSOLA QUOTIDIANA www.labussolaquotidiana.it 26/08/2011

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L'autunno caldo del nuovo arcivescovo di Berlino

di Vito Punzi

Chiamato il 2 luglio scorso da Papa Benedetto XVI a sostituire il deceduto cardinale Georg Sterzinsky, il nuovo arcivescovo di Berlino Rainer Maria Woelki farà il proprio ingresso nella capitale tedesca domani, sabato 27 agosto. Classe 1956 e nato a Colonia da genitori espulsi dai territori della Prussia Orientale, nella città renana è cresciuto e si è formato, fino a diventare vescovo ausiliario. I circa 390mila cattolici berlinesi che lo accoglieranno hanno dovuto assistere fin dal momento della sua nomina a duri attacchi scatenati contro la sua persona da più parti. Sono state anzitutto le associazioni di gay e lesbiche a denunciare l’espressione di Woelki per cui l’omosessualità praticata va indicata come una violazione dell’ordine della creazione.

L’altra critica gli è arrivata invece per la sua vicinanza alla prelatura dell’Opus Dei (lui stesso ha dichiarato di non appartenervi), semplicemente per aver scritto e discusso il proprio dottorato a Roma presso l’Università della Santa Croce, appunto dell'Opus Dei.

Quel che è certo è che Woelki va considerato un figlio spirituale di Joachim Meisner, l’attuale cardinale di Colonia e già arcivescovo di Berlino dal 1980 al 1988, dunque negli ultimi anni della città divisa dal Muro. Non sarà un caso che da Colonia, prima di Woelki, siano già "partiti" di recente altri due vescovi: Friedhelm Hofmann (insediatosi a Würzburg) e Norbert Trelle (a Hildesheim). Dopo averlo voluto suo segretario, Meisner ha affidato a Woelki nel 1997 il delicato incarico di responsabile della formazione dei futuri sacerdoti. È stato poi Papa Giovanni Paolo II, nel 2003, a nominarlo vescovo ausiliario di Colonia ed egli da parte sua ha scelto il motto Nos sumus testes, "Noi siamo testimoni", certo significativo per ogni cristiano, ma tanto più per chi è chiamato ora a rendere la propria testimonianza in una città come Berlino, considerata oggi tra le capitali europee come quella più felicemente emancipata dalla tradizione e dai valori cristiani, e più in generale dal fondamento religioso dell’esistenza. Da questo punto di vista la caduta del Muro del 1989 e la successiva riunificazione della Germania hanno permesso lì un tragico processo simbiotico tra l’ateismo di stato dominante per quarant’anni nel settore est comunista e l’aggressivo capitalismo della parte occidentale, tendente a rendere tutto merce. Ma Berlino è anche la città dove da diversi anni, a settembre (quest’anno sarà il 17, giorno delle elezioni comunali), cattolici e protestanti marciano insieme per le vie della capitale in difesa della vita (contro l’eutanasia e l’aborto in particolare).

«Ho un po’ di paura», ha dichiarato qualche giorno fa Woelki al Berliner Zeitung. «Quando mi è stata comunicata la nomina ho sentito le gambe molli». È vero che Berlino rappresenta una sfida anzitutto perché è la sede del governo e perché si tratta di grande città, la vera ed unica metropoli tedesca, tuttavia il nuovo arcivescovo ha anzitutto intenzione di «conoscere l’intera diocesi, i sacerdoti e le comunità». «Dovrò ascoltare molto», ha aggiunto. Quella berlinese è una diocesi della diaspora, composta da tanti immigrati, dunque di persone di diversa provenienza, formazione e cultura. Inoltre, «nella metropoli vivono tanti che non credono», ha detto ancora Woelki, «dunque dovremo porci la domanda circa il modo in cui raggiungerli. Non credo molto nei grandi eventi e nelle feste, confido piuttosto nella capacità di raccontare ciò che dà a ciascuno la ragione della propria vita”. Per questo il nuovo arcivescovo crede molto nell’educazione: «Attraverso l’insegnamento della religione si offre una eccezionale possibilità di informare i giovani circa la fede cristiana». A proposito dei suoi rapporti con il governo che regge le sorti di Berlino (Klaus Wowereit è sindaco dal 2001 e guida una coalizione rot-rot, comprendente cioè SPD e Linke) il 16 agosto scorso Woelki ha già giurato, presente lo stesso borgomastro ma anche il nunzio di Germania, l’arcivescovo Jean-Claude Périsset, la propria fedeltà al Land berlinese. Il giuramento era dovuto, poiché previsto nel concordato di riferimento, sebbene risalente ancora agli Trenta (non esiste ancora un trattato tra la Chiesa cattolica e il Land di Berlino). «Non vedo particolari impedimenti affinché si possa iniziare finalmente a discutere di un simile trattato», ha dichiarato al proposito Woelki, «per quanto al momento non vedo particolari urgenze». Non appena avrà preso possesso della diocesi, l’arcivescovo Woelki avrà di fronte un settembre particolarmente impegnativo: il 17, come detto, la marcia per la vita e le elezioni comunali, e il 22 la visita di Benedetto XVI, con il discorso al Bundestag e la Santa Messa celebrata alle stadio Olimpico. Nel frattempo, dovendo scegliere casa, ha optato per un’abitazione a Wedding, un quartiere del distretto di Mitte, vicino alla Bornholmer Straβe, dove era situato il punto di passaggio di confine che per primo il 9 novembre 1989 venne aperto ai berlinesi orientali: «credo che si tratti di un luogo simbolico e molto significativo», ha detto ancora Woelki, «al centro di Berlino, un punto d’incontro tra oriente ed occidente».

- 27/37 - AGENZIA ZENIT www.zenit.org 09/09/2011

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Desarrollo en África: hay que promover a los empresarios locales

Un encuentro internacional en Roma afronta este tema

ROMA, viernes 9 de septiembre de 2011 (ZENIT.org).- Se ha concluido hace poco en Roma un encuentro internacional en el que se ha destacado la importancia de promover a los empresarios africanos para favorecer el desarrollo del continente.

El encuentro ha sido organizado por Harambee Africa International Onlus, H. Entrepreneur Alliance, Acton Institute y TBN, y ha reunido en la Universidad Pontificia de la Santa Cruz a jóvenes empresarios africanos de 4 países -Nigeria, Ghana, Burkina Fasso y Túnez- así como a representantes de algunas organizaciones del sector público y privado de África.

El objetivo, explicaron los organizadores, era el de “explorar las oportunidades de crecimiento de los empresarios africanos como medio para el desarrollo del continente”. Cada año más de 160.000 estudiantes africanos abandonan sus países de origen para inscribirse en prestigiosas universidades europeas, americanas y asiáticas, “representando una reserva preciosa de talento y de espíritu empresarial fundamental para competir con los desafíos mundiales del momento”, indicaron.

En los últimos diez años, las seis economías que crecieron más velozmente pertenecen a África sub-sahariana.

En este contexto y en el actual clima de crisis internacional, los países occidentales cada vez más consideran África como una salida comercial y empresarial estratégica, pero es necesario apoyar al capital humano africano para que el importante papel que puede asumir el continente se traduzca verdaderamente en una ventaja económica, cultural, social y política duradera para la población.

Para Okendo Lewis, presidente y fundador de H. Entrepreneur Alliance, “el objetivo del encuentro es el de contribuir al refuerzo de una red global que reúna a jóvenes empresarios africanos de manera que se den vida a proyectos empresariales concretos en África, a través de asociaciones con empresas privadas y públicas de Occidente”.

La reunión, destacó por su parte Kishore Jayabalan, director de la zona europea del Acton Institute, “ha supuesto una ocasión importante de compromiso concreto a favor del desarrollo africano”.

Para más información: http://harambee-africa.org/

Anche in:

ZENIT Inglese 12.09.11 http://www.zenit.org/article-33413?l=english

- 28/37 - AGENZIA ZENIT www.zenit.org 15/09/2011

argomento Citazioni Università e/o professori http://www.zenit.org/article-40384?l=spanish

Pontificio Consejo de la Cultura lanza documental sobre origen del hombre

Treinta expertos opinan sobre la evolución, la creación y la fe

ROMA, jueves 15 septiembre 2011 (ZENIT.org).- Bajo los auspicios del Pontificio Consejo para la Cultura, y como parte del Proyecto STOQ (Science, Theology and the Ontological Quest), acaba de ver la luz la versión trilingüe, italiana, española e inglesa del DVD “El Origen del Hombre”.

Se trata de una serie de nueve documentales en torno a la evolución, la creación y la fe, elaborados con el asesoramiento de profesores de la Pontificia Universidad de la Santa Cruz y de otras universidades. Recogen opiniones de más de treinta científicos, entre ellos, los premios nobel Christian De Duve y Werner Arber. Algunos de ellos son creyentes, católicos, protestantes o judíos, y otros no.

Estos documentales, realizados por Goya Producciones, investigan el desarrollo del Universo desde el "Big Bang" hasta los primates, los homínidos, y el triunfo del "Homo Hapiens". Responden a las preguntas ¿cómo nació el universo? ¿surgimos por azar?, ¿hubo una inteligencia que guió la evolución?

El premio nobel Christian de Duve afirma que la teoría de que el mundo es eterno, inventada por Fred Hoyle, demostró ser falsa y tuvo razón su maestro Lemaitre al descubrir la teoría del "Big Bang", la explosión que dio origen al universo.

El profesor belga Michel Ghins cree que la teoría de "los universos múltiples" fue ideada para escapar a la hipótesis de que Dios creó nuestro mundo. Pero esto no es una escapatoria porque "es imaginable que Dios Todopoderoso crease esta profusión de múltiples universos".

Para el profesor italiano Evandro Agazzi, el azar no explica la existencia del mundo. Los que creen explicarlo todo a partir de alguna ciencia positiva caen en una "actitud reduccionista anticientífica".

El profesor de Boston Thomas Glick cree que estos fundamentalistas del materialismo se fabrican una especie de religión o metafísica, "pero nadie confunde esto con ciencia".

Para el profesor Arana, de la Universidad de Sevilla "nunca hubo oposición entre fe y razón. Pero siempre hubo oposición entre dos ‘fes': la fe cientista, por decirlo así, y la fe religiosa".

¿Es pues la Biblia compatible con la ciencia? El premio nobel suizo Werner Arber responde: "Yo puedo leer en el Génesis, al comienzo del Antiguo Testamento, que el mundo fue creado en varios periodos, y para mí, esos varios periodos son precisamente evolución".

En opinión del investigador holandés Cees Dekker "el método de la ciencia por sí mismo no es cristiano ni es ateo. Ciencia y religión no están en conflicto. Y la ciencia en sí misma encaja muy bien con la visión cristiana del mundo".

La serie "El Origen del Hombre", afirma la productora, "pone al desnudo una cierta explotación ideológica de la ciencia, y en particular del darwinismo. Darwin fue manipulado a favor del racismo, tanto por parte del marxismo como en la Alemania nazi y en Estados Unidos. La Iglesia católica, por su parte, no condenó a Darwin. La evolución podría haberse dado dentro de la creación".

Esta serie audiovisual, añade, expone "la inconsistencia de posiciones ateas como las de Stephen Hawking o Richard Dawkins en un extremo, y la de los fundamentalistas bíblicos y creacionistas en el otro". Concluye que “no es científico negar lo sobrenatural. La ciencia natural no capta lo que cae fuera de la esfera material".

Esta nueva versión del DVD ha contado con una ayuda de la John Templeton Foundation y de otros patrocinadores. En Italia la distribuye Diffusione San Paolo bajo el título “L’Origine dell’Uomo”.

------ANCHE IN:

AICA - http://www.aica.org/index.php?module=displaystory&story_id=28417&format=html&fech=2011-09-20 - 29/37 - INDEPENDENT CATHOLIC NEWS www.indcatholicnews.com 26/09/2011

argomento Citazioni Università e/o professori

! http://www.indcatholicnews.com/news.php?viewStory=18971

Catholic Voices Academy launched

The Catholic Voices Academy was launched at the University of Notre Dame on London on Friday. Founded less than two years ago, to equip lay Catholics to speak about their faith to the media, around Pope Benedict's visit (in fact the CV team gave more than 100 radio and television interviews at that time) Catholic Voices has gone from strength to strength since and has been asked to give media training to groups in Spain, and elsewhere.

The evening's speakers, Archbishop Vincent Nichols, Jack Valero and Dr Austen Iveriegh were introduced by Catholic Voices patron Lord Brennan. During his presentation Archbishop Nichols praised the initiative. Apart from any other reason, he said, "we know that attractive young people, men and women, are far more marketable than crotchety old bishops... Anyone who has been watching the Pope’s visit to Germany on the television will see how unattractive elderly bishops, badly dressed in their cassocks, wearing headphones, can really look. So in terms of getting a Catholic voice on the media, there is a great deal of advantages that the organisation called Catholic Voices – just from an aesthetic point of view, let alone any other point of view – offers."

Archbishop went on to praise the intelligent, hopeful and non-confrontational of Catholic Voices. He suggested that Catholics can 'reframe' their opposition to gay marriage by learning from the Green movement’s call to respect the order of the natural world.

Quoting from the Holy Father’s speech in the Bundestag the day before, he said: “How can nature reassert itself in its true depth, with all its demands, with all its directives?” ... "I would say that the emergence of the ecological movement in German politics since the 1970s, while it has not exactly flung open the windows, nevertheless was and continues to be a cry for fresh air which must not be ignored or pushed aside, just because too much of it is seen to be irrational. Young people had come to realize that something is wrong in our relationship with nature, that matter is not just raw material for us to shape at will, but that the earth has a dignity of its own and that we must follow its directives." .."If something is wrong in our relationship with reality, then we must all reflect seriously on the whole situation and we are all prompted to question the very foundations of our culture."

"The importance of ecology is no longer disputed. We must listen to the language of nature and we must answer accordingly. Yet I would like to underline a further point that is still largely disregarded, today as in the past: there is also an ecology of man. Man too has a nature that he must respect and that he cannot manipulate at will. Man is not merely self-creating freedom. Man does not create himself. He is intellect and will, but he is also nature, and his will is rightly ordered if he listens to his nature, respects it and accepts himself for who he is, as one who did not create himself. In this way, and in no other, is true human freedom fulfilled.”

And there, I suggest, is the beginning of a reframing of the issues, of an approach – that marriage first belongs of course to nature, not to the Church."

The Archbishop concluded: "I am immensely grateful to those who have taken this initiative and I assure them of my prayers and goodwill as it seeks to develop into a whole new strength in the life of the Church in England and Wales. Thank you all very much indeed."

The evening also saw the launch of two books: Who know Where They Stand: Catholic Voices and the Papal Visit to the UK, by Jack Valero and Austen Ivereigh, published by the University of the Holy Cross’s School of Communications in Rome; and Catholic Voices: putting the case for the Church in an era of 24-hour news, (Darton, Longman and Todd) by Austen Ivereigh and Kathleen Griffin, with a foreword by one of the project’s trustees, Fr Christopher Jamison. The book is a 'how-to' guide to help ordinary Catholics respond to criticism of the Church on controversial issues, such as condoms and Aids, clerical sex abuse, equality and religious freedom.

- 30/37 - REVISTA ECCLESIA http://revistaecclesia.com 26/09/2011

argomento Citazioni Università e/o professori http://revistaecclesia.com/content/view/29088/59/

Libro en memoria de Mariano Artigas, pionero del debate ciencia-religión en España Un investigador del Max Plank Institute edita un libro en memoria de Mariano Artigas, pionero del debate intelectual entre ciencia y religión en España

Participan 11 expertos de Inglaterra, EE.UU. Canadá, Italia, España y Alemania, entre ellos 4 miembros del CRYF de la Universidad de Navarra

Jaume Navarro, investigador del Instituto Max Plank para la Historia de la Ciencia (Alemania), ha editado un libro en memoria de Mariano Artigas, pionero del debate intelectual entre ciencia y religión en España, primer decano de la Facultad Eclesiástica de Filosofía de la Universidad de Navarra y fundador del grupo de investigación ‘Ciencia, Razón y Fe’ (CRYF).

Además de Jaume Navarro, en el volumen Science and Faith within Reason. Reality, Creation, Life and Design colaboran otros tres miembros del CRYF: Santiago Collado, subdirector del grupo; Marie I. George, profesora del departamento de Filosofía de la Universidad St. John (EE. UU.); y Rafael A. Martínez, decano de la Facultad de Filosofía de la Universidad Pontificia de la Santa Cruz (Italia).

También participan otros siete expertos de reconocido prestigio internacional en el ámbito de la relación entre ciencia y fe: Roger Trigg, de las universidades de Warwick y Oxford (Inglaterra); Robert A. Delfino, de la Universidad de St. John (EE. UU.); William E. Carroll, de la Universidad de Oxford; Martinez J. Hewlett, de la Universidad de Arizona (EE. UU.); Jitse M. Van der Meer, de la Universidad Redeemer (Canadá); Steve Fuller, de la Universidad de Warwick; y Karl Giberson, de Eastern Nazarene College (EE.UU.).

El origen, un congreso en Londres

Según Jaume Navarro, el libro expone los fundamentos filosóficos más profundos que subyacen en algunas de las preguntas más comunes en la frontera entre ciencia y religión, como la realidad del conocimiento, y las nociones de creación, vida y diseño: “De acuerdo con el trabajo de Mariano Artigas, se pretende recalcar que éstas no son cuestiones científicas ni religiosas, sino filosóficas”.

Esta obra, publicada por Ashgate, tiene su origen en un congreso internacional celebrado en Londres, en mayo de 2011, en homenaje al profesor Artigas. En él participaron 40 especialistas de Europa, Canadá y EE. UU. Fue organizado por el Thomas More Institute y el CRYF.

- 31/37 - CORRIERE DELLA SERA www.corriere.it 08/10/2011

argomento Citazioni Università e/o professori http://archiviostorico.corriere.it/2011/ottobre/08/Raccontando_san_Josemaria_Opus_Dei_co_10_111008020.shtml

Raccontando san Josemaria e l' Opus Dei

Biografia «fotografica» di Escrivà Il messaggio «Il santo non è chi fa cose straordinarie, ma chi fa straordinariamente bene le cose ordinarie»

«Il santo non è un essere eccezionale che dedica il suo tempo a compiere opere mirabolanti. Il santo è colui che fa straordinariamente bene le cose ordinarie. Per questo ci sono nel mondo, cioè nelle nostre strade, molti santi che non verranno mai canonizzati». Joaquín Navarro Valls scrive che questa è la cosa essenziale, nell' introduzione al libro di Bruno Mastroianni San Josemaría Escrivá, una biografia per immagini del fondatore dell' Opus Dei (edizioni Lindau), presentato ieri sera all' Icef di viale delle Belle Arti.

Assieme all' autore - Bruno Mastroianni, 32 anni, è il nuovo portavoce dell' Opus Dei in Italia nonché docente di «Media Relations» alla Pontificia università della Santa Croce - c' erano monsignor Flavio Capucci, che è stato il postulatore della causa di canonizzazione di san Josemaría, la parlamentare e neuropsichiatra Paola Binetti, la pedagoga Annalisa Marrama, lo scrittore Pippo Corigliano, già portavoce per quarant' anni della «Obra», e Gian Guido Vecchi, vaticanista del Corriere.

«Questo libro è un esperimento», spiega Mastroianni «Di san Josemaría Escrivá, canonizzato il 6 ottobre del 2002, esistono molte biografie valide e ben scritte. Esistono anche diverse pubblicazioni fotografiche ricche di immagini. Quello di cui si sentiva il bisogno era un testo che riuscisse a mettere insieme le due cose: la vita narrata attraverso immagini e racconti». Il Santo nacque a Barbastro, in Spagna, il 9 gennaio del 1902 e morì a Roma, dove si era trasferito nel 1946, il 26 giugno 1975. Fu ordinato sacerdote nel 1925, a 23 anni, ma fu il 2 ottobre 1928 il giorno che cambiò tutta la sua vita, perchè ebbe la visione soprannaturale della futura «Opera di Dio».

«Avevo ventisei anni, grazia di Dio e buon umore, e niente di più - ricordava lui - E dovevo fare l' Opus Dei». Il libro raccoglie un centinaio di fotografie: «La sua struttura è molto semplice: inizia dall' infanzia di san Josemaría e finisce col raccontare che cos' è l' Opus Dei oggi», dice l' autore. Che aggiunge: «Le due cose sono profondamente legate. Non si può capire infatti questa "mobilitazione di cristiani disposti a sacrificarsi con gioia per gli altri, a rendere divini tutti i cammini umani della terra" - come il fondatore stesso definiva l' Opera - se non a partire all' esempio cristiano e dall' amore che lo stesso Escrivà de Balaguer apprese dai suoi genitori Josè e Dolores, molto credenti nonostante le molte tragedie che dovettero affrontare nel corso della loro vita, come la perdita di tre figlie, una dopo l' altra».

Così, di là dalle «leggende nere» alla Dan Brown, già dimenticate, la «biografia per immagini» di Escrivà e il suo «messaggio» sulla ricerca della santità nella vita quotidiana diventano anche un modo di capire come sia cambiato il concetto di santità nella stessa Chiesa: «Nel corso di diversi secoli la civiltà occidentale ha spinto il concetto di santità talmente in alto - quindi, talmente nell' irrealistico - da porlo in una dimensione quasi irraggiungibile», scrive ancora Navarro-Valls. «I santi, invece, sono uomini normali ma non comuni, che hanno incarnato la fede nella vita normale di tutti i giorni». R. Do.

R. Do. Pagina 9 (8 ottobre 2011) - Corriere della Sera

- 32/37 - FAMIGLIA CRISTIANA www.famigliacristiana.it 28/10/2011

argomento Citazioni Università e/o professori http://www.famigliacristiana.it/famiglia/news/articolo/i-valori-della-vita-a-convegno_270911154806.aspx

I valori della vita a convegno

Ancora un seminario aperto a tutti (e ancora una volta al Sud) per parlare di vita nascente e di promozione dei valori a sostegno della famiglia.

Un interessante convegno dal titolo significativo "Gesti-Parole-Affetti" avrà luogo dal 30 settembre al 1 ottobre prossimi a Le Castella (Crotone). Un programma pensato per avvicinare la più grande parte del pubblico, soprattutto quindi i "non addetti ai lavori", a tematiche affascinanti ma troppo spesso appannaggio di pochi intimi.

Denso il programma della due giorni, che metterà la lente d'ingrandimento sulla vita nascente, sui valori famigliari e sul loro effetto nella vita di tutti i giorni, anche di fronte alle situazioni più provanti, come la cura degli anziani.

Tra gli invitati si segnalano il professor Alfredo Anzani, docente di etica clinica al San Raffaele di Milano, mons. Antonio Staglianò, vescovo di Noto, mons. Paolo Gentili, direttore dell'Ufficio Famiglia della Cei e il professor Pietro Grassi, della Pontificia Università della Santa Croce.

In allegato la locandina del convegno in formato pdf.

- 33/37 - VIDA NUEVA www.vidanueva.es 03/09/2011 argomento Interviste

Yago de la Cierva: “La JMJ ha dejado un inmenso patrimonio de esperanza”

*** Segue il testo in originale

- 34/37 -

LA TERCERA diario.latercera.com 29/06/2011

argomento Professori come autori http://latercera.com/noticia/opinion/ideas-y-debates/2011/06/895-376107-9-el-profeta-de-la-alegria.shtml

El profeta de la alegría

En toda su vida de sacerdote, de teólogo, de obispo y ahora Papa, Benedicto XVI ha tenido como único objetivo difundir la alegría cristiana.

por Diego Contreras - 29/06/2011 - 04:00

SUPONGO QUE que calificar a Benedicto XVI como "profeta de la alegría", y más específicamente de la alegría cristiana, habrá sorprendido a más de uno. No es esa, por lo general, la imagen difundida de Joseph Ratzinger, el "guardián de la fe", el "carabinero de Dios", el "gran inquisidor".

Pero si uno se esfuerza por superar el estereotipo, descubre como un hilo rojo en la vida de este bavarés ordenado sacerdote hace 60 años y elegido sucesor de Pedro hace poco más de seis. Lo declara él mismo al periodista Peter Seewald en Luz del mundo: toda su vida de sacerdote, de teólogo, de obispo y ahora de Papa ha tenido como único objetivo difundir la alegría cristiana. Esa es la razón de que sus intervenciones tengan ese talante eminentemente positivo. Admito que sólo meses después de su elección caí en la cuenta de que la "positividad" es una característica del Papa. La frase que me llamó la atención la pronunció en una entrevista con periodistas alemanes. Afirmó que "el cristianismo, el catolicismo, no es un cúmulo de prohibiciones, sino una opción positiva. Y es muy importante hacerlo ver de nuevo, porque hoy esta conciencia casi ha desaparecido por completo. Se ha escuchado tanto sobre lo que no está permitido que ahora es preciso decir: en realidad, nosotros tenemos una idea positiva que proponer".

Pienso que no es un consejo que brinda a otros, sino que lo pone en práctica en primera persona. De ahí que su lenguaje esté lleno de propuestas, no de prohibiciones. Lo hemos visto, especialmente, durante sus encuentros con gente joven. Recuerdo uno celebrado en Loreto (Italia) en el que les propuso ir "contracorriente", ser "críticos", preferir las "vías alternativas" del verdadero amor, "no tener miedo a aparecer diversos", ni a vivir de un modo que suena "provocador" para cierta cultura contemporánea... Admito que me maravillé de que lo que parecía el discurso de un joven líder idealista fuera el lenguaje de un Papa de 84 años.

Esa visión alegre, humana, de la vida cristiana le lleva a proponer explicaciones de gran eficacia y profundidad. Por ejemplo, a los padres de un grupo de guaguas que acababa de bautizar les decía que, por el bautismo, cada niño es insertado en una "compañía de amigos" que no lo abandonará nunca, una "familia de Dios" que estará siempre a su lado, también en los días de sufrimiento y en las noches oscuras. No he encontrado un modo más convincente de explicar en pocas palabras qué es la Iglesia.

A veces, el Papa ofrece ideas que pueden ayudar a redefinir algunas cuestiones en el debate público. Recuerdo que en un viaje a Austria se refirió al aborto como una "profunda herida social". Es una idea simple, con la que están de acuerdo incluso quienes apoyan el aborto. Pero tiene la fuerza de replantear el debate dejando de lado posiciones ideológicas. Las heridas se curan, se medican, se sanan.

El Papa es hoy una de las pocas personas que dicen a los hombres de nuestro tiempo lo que necesitan saber. Y lo hace sin humillar ni -valga el juego de palabras- "pontificar". Sería una pena perdérselo y descubrirlo cuando el Papa ya no esté entre nosotros.

- 35/37 - DIE TAGESPOST www.die-tagespost.de 21/07/2011 argomento Professori come autori

Weltkirche und Universalität

***Segue il testo in originale

- 36/37 - Die Tagespost Donnerstag, 21. Juli 2011 Nr.86 Hochschule 7

Gläubige Profis Katholische Universität in Weltkirche und Universalität Jordanien geht online im Blick Jerusalem (DT/KNA) Zwei Jahre nach der Neue Projekte an der Päpstlichen Universität vom Heiligen Kreuz in Rom VON RALF VANBÜHREN Grundsteinsegnung durch Papst Benedikt XVI. stehen die Arbeiten an der katholi- An der Piazza Navona, nurzehn Minuten und der Via dei Farnesi. Die Bibliothek ist ben“, so Schlag. „Wir möchten die christli- schen Amerikanischen Universität (AUM) vomPantheon entfernt, steht die Päpstli- auch externen Studenten und Forschern che Botschaft in der Gesellschaft stärker im jordanischen Madaba vordem Ab- che Universität vomHeiligen Kreuz, eine zugänglich. Im Juli und August ist sie als präsent machen, um zur Lösung aktueller schluss.Der Lehrbetriebander ersten ka- der jüngsten Hochschulen Roms.Ihr eine der wenigen Bibliotheken Roms geöff- Fragen aus christlicher Sicht beizutragen. tholischen Universität Jordaniens soll im Standort in der Ewigen Stadt vermittelt täg- net. Zudem wollen wir in der katholischen So- Oktober aufgenommen werden. Die Inter- lich die unmittelbare Erfahrung vonWelt- 2009 feierte die Universität ihr 25jähri- zialverkündigung ein größeres Verständnis netseite ist bereits online.Die neue Hoch- kirche und Universalität. Fast alle ihre Pro- gesBestehen. Ausdiesem Anlass erinnerte für die Realitäten in Wirtschaft und Politik schule unweit des Internationalen Flugha- fessoren sind durch je ein ziviles und kirch- Bischof Javier Echevarr´ı a, Großkanzler der wecken.“ fens vonAmman umfasst sieben Fakultäten liches Studium qualifiziert. Offenheit für Universität und Prälatdes Opus Dei, an den Die 1996 errichtete Fakultät für Institu- und bietet Platz für bis zu 8000 Studenten die Probleme und die Chancen unserer sä- Ursprung der Universität: „Was wir heute tionelle Soziale Kommunikation unterrich- und 500 Dozenten. Neben einer wirt- kularen Welt wird somit begünstigt. Im Ok- nach einem Vierteljahrhundert sehen kön- tet nicht nurihren vorgesehenen Lehrplan, schafts- und einer naturwissenschaftlichen tober 1984 begann die Hochschule ihren nen, ermöglichte die Liebe zur Kirche und sondern organisiert überdies Seminare,Ta- Fakultät werden Ingenieurswissenschaften, Lehrbetriebals CentroAccademico Roma- zum Priestertum, die den heiligen Josefma- gungen und Kongresse für Journalisten und Gesundheitswissenschaften, Informatik, no della Santa Croce unter Leitung der ka- ria Escriv´a kennzeichnete,ebenso Bischof Mitarbeiter kirchlicher Pressestellen. Das Kunst und Design sowie Sprachen und tholischen Personalprälatur Opus Dei, seit Alvar´ odel Portillo,seinen Nachfolger.“ Seit Fortbildungsprogramm berücksichtigt Kommunikation als Studienfächer angebo- 1990 unter der Bezeichnung Römisches seiner Niederlassung in Rom 1946 hatte auch Konfliktsituationen und deren Be- ten. Unterrichtssprache ist Englisch. Nach Athenäum vomHeiligen Kreuz. Der selige Escriv´a dort ein universitäres Zentrum im handlung durch kirchliche Entscheidungs- Marceliano Arranz Rodrigo OSA. Foto: reg Angaben des Patriarchates soll die katholi- Johannes Paul II. erhob sie 1998 in den Sinn, in dem die kirchlichen Studien im träger im Kontakt mit den Medien. sche Universität, die seit Mai den Namen Rang einer „Päpstlichen Universität“. Einklang mit dem Lehramt der Kirche Erzbischof Robert Zollitsch, der die Uni- „Amerikanische Universität Madaba“trägt, Die Pontificia Universit`a della Santa unterrichtet würden. „Er wünschte sich versität Santa Croce im März 2010 besuch- Ein Besuch beim Rektor „Flaggschiff der Bildung“ werden und künf- Croce gliedert sich in vier Fakultäten (Theo- dieses Projekt vorallem, um die Einheit der te,hält den Studiengang Kommunikation tigeFührungspersönlichkeiten Jordaniens der Päpstlichen Universität logie,Kirchenrecht, Philosophie,Kommu- Katholiken mit dem Nachfolger Petri zu für „wichtiger denn je“. Zollitsch zeigte und der Region hervorbringen. Geplant nikation), die Abschlüsse für Bakkalau- fördern“, so Bischof Echevarr´ı a. „Er liebte sich beeindruckt davon, dass jede Fakultät in Salamanca sind Kooperationen und Austauschpro- reats-, Lizentiats- und Promotionsstudien- Rom aus vollem Herzen als Symbol der Ein- jährlich einen Kongress veranstaltet. Im VON REGINA EINIG gramme mit europäischen und US-ameri- gängeverleihen (www.pusc.it). Die Unter- heit und der Katholizität der Kirche wie als September 2010 informierte und diskutier- kanischen Universitäten. Die Initiativezu richtssprache ist Italienisch, in einzelnen einen Ort gelebter Heiligkeit über viele te das Studienseminar „The Church Up Theologie ist seine Berufung,Philosophie einer katholischen Universität geht unter Fällen Englisch. Der theologischen Fakultät Jahrhunderte.“ Close“ über aktuelle Herausforderungen und Mathematik sind seine Leidenschaft: ist das Religionswissenschaftliche Institut anderem auf den Wunsch vieler Familien Seit 1974 lehrt der Augustiner Marceliano („Istituto Superiore di Scienze Religiose zurück, die kirchlich getragene Ausbildung Arranz Rodrigoander Päpstlichen Univer- all’Apollinare“) angeschlossen, das haupt- in Schulen auch auf universitärer Ebene sität in Salamanca (UPSA).Als er 2002 zu sächlich Laien als Religionslehrer ausbildet. weiterzuführen. Die AUMsolle für Studie- deren Rektor ernannt wurde,wollte er sich In seiner Lehrmethode („complex learn- rende aus Jordanien und den Nachbarlän- aus der Lehre nicht vollständig verabschie- ing“) kombiniert das Institut die traditio- dern ein Ort der Verständigung und des den. Als Leiter des Instituts für Informatik nelle Anwesenheitspflicht mit dem Fern- Dialogs sein, hatte der Papst bei der Grund- behält der 68-jähriger Kastilier seitdem die studium. steinsegnung im Mai 2009 hervorgehoben. Entwicklungen in der Computertechnik im Blick. Weitsicht und Fingerspitzenge- Bibliothek ohne fühl für Neuerungen kommen dem poly- Deutsche Theologin glotten und weltläufigen Ordensmann bei Sommerpause seiner Aufgabe zugute: Als Rektor der einzi- in Vatikanagentur An Santa Croce unterrichten derzeit genkatholischen Hochschule,die den spa- 230 Professoren. 2010 waren fast 1500 Stu- Vatikanstadt (DT/KNA) Sigrid Müller (47), nischen Bischöfen gehört, haterdas Uni- denten aus fünf Kontinenten immatriku- aus Deutschland stammende Moraltheolo- schiff für Bologna flottgemacht. Gut zehn- liert, vondenen 76 Prozent aus Europa und gin, ist vonPapst Benedikt XVI. in die vati- tausend Studenten sind an der UPSA im- Amerika stammen. 84 Prozent Seminaris- kanische Agentur „zur Bewertung und För- matrikuliert. An elf Fakultäten und sechs ten, Diakone,Priester und Ordensangehöri- derung der Qualität kirchlicher Universitä- Instituten, die Einrichtungen an der Filiale ge studieren hier zusammen mit 16 Prozent ten und Fakultäten“ (AVEPRO) berufen Fundaci´o nPablo VI in Madrid eingerech- Laien. 20 Prozent aller Studenten sind worden. Der Vatikan gab am Dienstagdie net, können nahezu hundert verschiedene Frauen. In jüngster Zeit studieren auch or- Ernennung der Professorin und Vize-Deka- Mastertitel und andere Abschlüsse erwor- thodoxeChristen an Santa Croce. ben werden. In exzellentem Deutsch, das er nin der Katholisch-Theologischen Fakultät Der Sitz der Universität ist der Palazzo nach seinen römischen Studienjahren im der Universität Wien bekannt. Die 2008 ge- dell’Apollinare im Altstadtkern Roms.Seit schweizerischen Fribourg erworben hat, gründete AV EPROprüft im Rahmen des führt Pater Marceliano Besucher durch die seiner 2007 abgeschlossenen Restaurierung Bologna-Prozesses die Lehrpläne und Stu- ist das Hauptgebäude auch für Touristen traumhaft schönen Renaissancehöfe des Blick in die Aula der Hochschule Santa Croce. Foto: USC/Franco Origilia dienabschlüsse kirchlicher Hochschulen aus goldgelbem Sandstein erbauten Haupt- ein Blickfang.Im14. bis 16. Jahrhundert und Fakultäten. gebäudes der Universität. Gute Kontakte war der Palazzo dell’Apollinare Residenz unterhält er mit seinem deutschen Mitbru- mehrerer Kardinäle.Das Collegium Germa- Die Theologische Fakultät bietet im und Probleme in der Kirchenberichterstat- der Cornelius Petrus Mayer OSA im Würz- nicum, 1552 durch Papst Julius III. gegrün- Fachbereich Kirchengeschichte einen zwei- tung.30internationale Vertreter kirchli- Frankfurt: Studiengang burger Zentrum für Augustinusforschung. det und 1580 mit dem Collegium Hungari- jährigen Master-Studiengang an cher und säkularer Medien nahmen teil. Gemessen an der Tradition der im 13. cum vereint, hatte von1574 bis 1798 im (www.pusc.it/teo/storia).Erentspricht dem Das Seminar versucht, „Journalisten aus al- Religionsphilosophie Jahrhundert gegründeten staatlichen Uni- Palazzo dell’Apollinare seinen Sitz −bis Lizentiats-Lehrangebot in der Spezialisie- ler Welt den Vatikan näherzubringen“, er- Frankfurt (DT/KNA) Einen deutschlandweit versität Salamanca ist die UPSA eine junge 1773 unter Leitung der Jesuiten. Die Litur- rung Kirchengeschichte.Johannes Grohe, klärt Professor John Wauck. „Das ist für uns einmaligen Masterstudiengang Religions- Einrichtung.Nach dem Spanischen Bürger- giefeiern, die das Collegium Germanicum Professor für Mittelalterliche Kirchenge- auch eine wunderbare Gelegenheit, das Ziel philosophie startet die Frankfurter Goethe- krieg (1936–39) beschlossen die Bischöfe et Hungaricum gestaltete,waren aufgrund schichte,ist Herausgeber der Internationa- der Universität voranzutragen: die Förde- Universität ab Herbst. Das Angebot befasst ihres hohen musikalischen Niveaus be- 1940 einen akademischen Neuanfang für len Zeitschrift für Konziliengeschichtsfor- rung der Wahrheit über die Kirche.Vor uns sich nach Angaben der Hochschule kritisch rühmt. die ausgeblutete Ortskirche.Nahezu hun- schung „Annuarium Historiae Concilio- liegt eine enorme Herausforderung,aber sie mit Gehalt und Anspruch religiösen Glau- Die heutigeUnversitätskirche dert Jahre lang war der Lehrbetriebander rum“, die Kardinal Walter Brandmüller be- gibt uns auch große Hoffnung,durch mo- bens.Gerade die Bedingungen einer säkula- Sant’Apollinare war damals Pfarrkirche,die theologischen Fakultät der Universität Sala- gründete.Zusammen mit den Historikern dernste Technik den Christen in aller Welt ren Welt drängten auf eine philosophisch- Ferdinando Fuga 1742−1748 im Auftrag manca infolgeder Säkularisierung im Bruns (Bamberg), Frenken (Ulm) und Min- die Botschaft Christi zu vermitteln.“ kritische Auseinandersetzung mit der Frage, Papst Benedikts XIV.durch den bestehen- neunzehnten Jahrhundert unterbrochen nich (Washington) bereitet Grohe unter An der Kommunikationsfakultät wird in welcher Weise religiöses Denken und den Neubau ersetzte.Ihr Titelpatron ist der gewesen. Das änderte sich 1940, als Pius Mitarbeit einer Internationalen Autoren- auch „Kunst und Glaubenskommunika- Sprechen heute Geltung beanspruchen heiligeApollinaris,der als erster Bischof XII. der Bitte der spanischen Bischöfe statt- gruppe die Herausgabe des „Lexikons der tion“ gelehrt, zudem Kunstgeschichte und könne.Das Programm richtet sich laut Uni- vonRavenna um 200 das Martyrium erlitt. gab.Seitdem genießt die theologische Fa- Konzilien“ vor, das in drei Bänden ab 2013 Liturgische Kunst an der Theologischen Fa- versität an Studierende,die über einen Ab- Fuga erneuerte zugleich den Apollinare-Pa- kultät und insbesondere das Studium des im Ferdinand Schöningh Verlagerscheinen kultät. In Deutschland zählen diese Fächer schluss in Philosophie verfügen, und an last und verband ihn durch einen Bogen Kirchenrechts in Salamanca einen hervor- soll. Das Lexikon wird möglichst vollstän- nicht zum pflichtmäßigen Lehrprogramm Absolventen anderer Fachrichtungen, die mit dem angrenzenden zweiten Palazzo des ragenden Ruf.Ein Großteil der spanischen dig alle Ökumenischen und regionalen des Theologiestudiums,obwohl das Zweite einen philosophischen Schwerpunkt nach- Germanicum (seit 1999 „Domus Interna- Bischöfe hatinSalamanca studiert oder ge- Konzilien der Kirche erfassen. Dem Zweiten Vatikanische Konzil die Einbeziehung von weisen können. Der neue Studiengang solle lehrt. tionalis Paulus VI“ als Unterkunft für Bi- Vatikanischen Konzil, das für das gegen- Kunst gewollt hat. Priester und kirchliche die Teilnehmer auf fachfremde Aufgaben in Als Kaderschmiede betrachtet Pater schöfe und Priester). wärtigeLeben der Kirche voneminenter Mitarbeiter brauchen Fachkenntnis und Wirtschaft und Gesellschaft vorbereiten Marceliano die UPSA dennoch nicht: „Wir 1825−1913 war der Palazzo dell’Apolli- Bedeutung ist, misst das Lexikon breiten pastorale Kompetenz, um in Pressearbeit und wird vonmehreren Fachbereichen der sind nicht hier,umein Elitezentrum zu be- nare Sitz des Pontificio Seminario Romano, Raum zu. und Künstlerpastoral sowie in pädagogi- Universität gemeinsam angeboten. Betei- treiben, sondern um der Kirche zu dienen“, seit 1853 auch Domizil des durch Papst Im Frühjahr 2012 werden die Lexikon- scher Nutzung der Kunst und denkmalpfle- ligt sind Philosophie und Geschichtswis- erklärt er freundlich und entschieden. Ziel Pius IX. gegründeten Seminario Pio,für das Autoren, die die Dekrete des Zweiten Vati- gerischer Sorgefür das Kulturerbe tätig sein senschaften, evangelische und katholische katholischer Hochschulen, so Pater Marce- der Apollinare-Palast zwei weitere Stock- kanums behandeln, zu einer Fachtagung an zu können. Die Universität Santa Croce ver- Theologie. liano im Gespräch mit der „Tagespost“, sei werkeund einen Lesesaal über dem Gewöl- der Universität Santa Croce erwartet. Ihre sucht seit 2006, diesem Defizit in der theo- es,gläubigeProfis auszubilden –nicht nur be der Basilika erhielt (heute „Aula Kardinal Beiträgezur Redaktionsgeschichte,histo- logischen Ausbildung entgegenzuwirken. mit Blick auf die Theologie,sondern auch Joseph Höffner“). Dem Pontificio Istituto di risch-theologischen Würdigung und Re- Zunehmend deutsche Studenten frequen- in den Medienwissenschaften, der Medi- Sant’Apollinare wies Papst Benedikt XV. Uni Erlangen bündelt zin, Psychologie und Informatik. Den Blick (1914−1922) den Palast als Sitz zu. Eugenio zeption des Konzils werden in einem Band tieren das Lehrangebot. Religionsforschung Pacelli (später Papst Pius XII.) und Angelo der vonWalter Brandmüller begründeten Die Päpstliche Universität vomHeiligen über den nationalen Tellerrand hinaus- Erlangen (KNA) Die Universität Erlangen- „Konziliengeschichte,Reihe B: Untersu- Kreuz versteht sich als Lehr-und For- schweifen zu lassen fällt dem stellvertreten- Roncalli (Papst Johannes XXIII.) studierten Nürnberg bündelt die Forschung über Reli- chungen“(Schöningh-Verlag) erscheinen. schungsstätte mit universalem Blick für die den Präsidenten des Verbandes katholi- hier.Giuseppe Sarto,der künftigePapst gionen. An dem neuen Zentralinstitut „An- Martin Schlag, Professor für Christliche Anliegen der Weltkirche.Von 1984 bis 2009 scher Hochschulen in Europa nicht schwer. Pius X., wurde in der Kirche Sant’Apollina- thropologie der Religion(en)“(ZAR) sollen Gesellschaftslehre an der Theologischen Fa- bildete sie insgesamt 7317 Studenten aus Vorallem beschäftigt ihn die Frage, wie ka- re zum Bischof geweiht. 1914−1983 hatte bekenntnisorientierte und nicht bekennt- kultät, ist Leiter des Studienprojekts „Mar- 102 verschiedenen Ländern aus.Bei den tholische Universitäten heute unter unter- zudem das Päpstliche Institut für Kirchen- nisorientierte Disziplinen Platz finden. Mit schiedlichen kulturellen und finanziellen musik seinen Sitz im Palazzo dell’Apollina- kets,Culture and Ethics“ (www.mcepro- Dikasterien des Heiligen Stuhls sind Profes- dem Thema etabliert die Universität ein Voraussetzungen ihre Identität ausprägen re. ject.org).Als interdisziplinäre Forschungs- soren verschiedener Fachbereiche regelmä- deutschlandweit einmaliges Forschungs- können: Die Päpstliche Universität Sala- Die 1984 gegründete Universitätsbiblio- und Dialogplattform widmet sich dieser ßig als Konsultoren tätig.Luis Romera, Pro- feld, das mehr als 20 Wissenschaftler aus manca hatdies in einer Erklärung getan, thek vonSanta Croce kann ebenso auf eine Think Tank sozial- und wirtschaftsethi- fessor für Metaphysik und seit 2008 Rektor Theologie,Philosophie,Naturwissenschaf- deren Positionen vonden Studenten zwar jahrhundertelangeTradition kirchlicher schen Fragen. „Die Katholische Kirche ist vonSanta Croce,ist erfreut, dass die Uni- ten, Medizin und Recht bearbeiten werden. nicht geteilt, aber respektiert werden müs- Studien und der Priesterausbildung zurück- eine der ältesten und größten Institutionen versität eine „Dienstleistung für die Welt- Kooperationen mit Religionsforschern in sen. „Für europäische Hochschulen ist das blicken. Südlich der Piazza Farnese befindet globaler Führung (global governance).In kirche“ erbringen darf und zunehmend Bayreuth und Bamberg sowie internationa- ein guter Weg“,berichtet der Rektor.Nicht sie sich in einem Gebäudekomplex zwi- Sachen interkultureller Kommunikation auch vondeutschsprachigen Theologiestu- len Zentren in angelsächsischen Ländern spannungsfrei, aber gangbar. schen der Via San Girolamo della Carit`a hatsie enorm viel Erfahrung weiterzuge- denten „entdeckt“ wird. sind geplant. PALABRA www.revistapalabra.com 01/09/2011 argomento Professori come autori

Arquitectura sacra: nuevas tendencias

*** Segue il testo in originale

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