(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

COMUNE DI

COMUNE DI COD. ACCR. NZ00398 COMUNE DI COD. ACCR. NZ00221

2) Codice di accreditamento: NZ00378

3) Albo e classe di iscrizione: REGIONE LOMBARDIA 4

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

GIOVANI IN PRIMO PIANO 3

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

ASSISTENZA 02 MINORI E 06 DISABILI

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

INQUADRAMENTO TERRITORIALE ED URBANISTICO

COMUNE DI FINO MORNASCO

Fino Mornasco è un Comune della Provincia di posto a 7 km dal capoluogo. Confina a nord con , a est con Casnate con Bernate e , a sud con e Cadorago, a ovest con , è situato a 340 mt slm, ha una popolazione di 9511 abitanti su una superficie di 7,26 kmq. Comprende inoltre le due frazioni periferiche di Socco e Valle Mulini. Fino Mornasco è attraversato dalla Statale dei Giovi, arteria che collega a sud con Milano (

km 38 ) e a nord con Como ( km 7). il territorio è lambito dall’autostrada Milano – Lainate – Chiasso con un proprio casello. I collegamenti ferroviari, con relativa stazione, sono assicurati da FNM ( Milano/ Cadorna – Como/ Lago).

COMUNE DI CADORAGO

Cadorago è un Comune della Provincia di Como posto a 10 Km dal Capoluogo. Confina a nord con Fino Mornasco, a est con Vertemate con Minoprio, a sud con e ad ovest con e Cassina Rizzardi; è situato a 313 mt slm, ha una popolazione di 7499 abitanti su una superficie di 7,08 kmq. Comprende inoltre due frazioni periferiche di Caslino al Piano e Bulgorello. Il territorio è lambito dall’autostrada Milano – Lainate – Chiasso. I collegamenti ferroviari, con relativa stazione, sono assicurati da FNM ( Milano/ Cadorna – Como/ Lago).

COMUNE DI CASNATE CON BERNATE

Casnate con Bernate è un Comune della Provincia di Como confinante con il Capoluogo. Confina a nord con la città di Como; a est con Senna Comasco e Cucciago; a sud con Fino Mornasco e a ovest con e Luisago, è situato a 342 mt slm, ha una popolazione di 4908 abitanti su una superficie di 5,35 kmq. E’ lambito dal collegamento ferroviario delle Stato Milano – Chiasso

DATI RIFERITI ALLA POPOLAZIONE RESIDENTE

10000 8000

6000 4000 2000 0 Fino Cadorago Casnate con Mornasco Bernate

popolazione generale minori 19,13%

PROGETTARE INSIEME

Il Comune di Fino Mornasco si occupa, in qualità di Ente Capofila, della gestione associata di alcuni servizi che interessano un ampio bacino di utenza ed in particolare, ha promosso e attuato il primo progetto di Servizio Civile Volontario con i Comuni di Cadorago e Casnate con Bernate, con i quali ha in essere altre Convenzioni per la gestione di alcuni servizi sociali come l’Asilo Nido e lo Sportello Lavoro. Considerata la positività della co-progettazione e co-gestione ormai in essere da diverso tempo relativamente ai servizi sociali, evidenziato l’esito positivo delle esperienze pregresse e preso atto del significativo riscontro avuto in questi anni dalle scuole e dal territorio in riferimento alla realizzazione dei precedenti progetti di Servizio Civile Volontario, anche per l’anno 2010

i tre comuni, che per loro contiguità e per la rete di servizi che li accomuna (A.S.L. – Sportello Lavoro – Asilo Nido ecc..), hanno assieme effettuato l’analisi territoriale dei bisogni e, vivendo problematiche condivise esprimono la volontà di realizzare il presente progetto. Al fine di rendere più sistematico il lavoro fornendo dati concreti in riferimento all’ambito di intervento relativo ai minori inseriti nel circuito scolastico si procederà ad una elaborazione inclusiva dei dati relativi ai tre Istituti Comprensivi che insistono sui Comuni.

Asilo Nido Nel nostro ambito territoriale è attivo l’asilo nido “Il Gelso” che accoglie bambini da zero a tre anni e che è gestito direttamente dal Comune di Fino Mornasco ed a cui possono accedere in virtù di una Convenzione stipulata da diversi anni anche i residenti dei Comuni di Cadorago e Casnate con Bernate. L’Asilo nido, in possesso dell’autorizzazione al funzionamento per numero 47 bambini, di fatto per il corrente anno scolastico conta un numero di 47 iscritti, di cui 4 stranieri e 1 portatore di handicap.

50 47 45 40 asilo 35 nido 30 25 20 15 10 1 4 5 0 iscritti handicap stranieri 2,13 % 8,51 %

Istituti scolastici Nell’area territoriale dei tre Comuni insistono diverse scuole dell’infanzia (statali, private parificate e comunali) per un numero totale di 7 plessi scolastici. Per l’anno scolastico 2009/2010 il totale degli iscritti a questo ordine di scuola è di complessivi 583 bambini di cui 64 stranieri, 7 portatori di handicap e 107 BES. BES La realtà scolastica odierna si trova a doversi confrontare sempre più con la presenza di alunni con Bisogni Educativi Speciali (Dario Ianes Trento, Erickson). Ciò che caratterizza questi alunni non è tanto la certificazione medica o psicologica (Diagnosi Funzionale) ma una qualche situazione di difficoltà che richiede un intervento individualizzato. Le difficoltà vengono individuate dai docenti attraverso l’analisi di alcune funzioni ben individuate nella tabella sotto riportata. I nostri Istituti Comprensivi, nella valutazione e riconoscimento dei reali bisogni di un alunno, si riconducono al concetto di Bisogni Educativi Speciali (Speciale Educazional Needs) oltre che a quello di disabilità. Il concetto di Bisogni Educativi Speciali, ben presente nella letteratura scientifica anglosassone e nelle politiche educative e sanitarie di molti Paesi, è certamente un approccio profondo e attuale che comporta un maggior investimento di risorse umane ai fini di una sempre più significativa integrazione scolastica.

Anche all’interno della classe si apprende meglio interagendo, cooperando, costruendo assieme conoscenze, abilità e competenze. L’interazione con i pari e il lavoro di gruppo è fondamentale nei processi di integrazione-inclusione. Gli Istituti Comprensivi per la rilevazione dei Bisogni Educativi Speciali hanno elaborato la seguente tabella:

TABELLA BES CONDIZIONI FISICHE Malattie acute o croniche - segnalazioni di malattie acute o croniche - anomalie cromosomiche FUNZIONI CORPOREE Funzioni mentali - segnalazioni di problemi nell’orientamento spazio - temporale Funzioni intellettive - cognitive - segnalazione di problemi riferiti a memoria, concentrazione e attenzione Funzioni del temperamento e della personalità - segnalazione di problemi riferiti a estroversione, stabilità, motivazione Funzioni del linguaggio - segnalazione di problemi riferiti a linguaggio verbale e non verbale Funzioni cognitive di livello superiore - (problem solving, astrazione) ATTIVITA’ PERSONALI • segnalazione di problemi riferiti a capacità di comunicare, ricevere e produrre secondo un qualsiasi codice • segnalazione di problemi riferiti a saper gestire interazioni con gli altri (semplici o complesse) • segnalazione di problemi riferiti all’apprendimento o all’applicazione delle conoscenze • segnalazione di problemi riferiti alla cura della persona COMPETENZE SCOLASTICHE - segnalazione di problemi riferiti a conoscenze, impegno, partecipazione

FATTORI CONTESTUALI PERSONALI - segnalazione di problemi riferiti alla autoefficacia - segnalazione di problemi riferiti alla emotività - segnalazione di problemi riferiti alla capacità di riconoscere emozioni

- comportamenti problema: . aggressività . autolesionismo . stereotipie . reazioni impulsive . reazioni oppositive

Il lavoro di analisi attivato dagli Istituti Comprensivi per la rilevazione di bisogni sempre più rispondenti alla situazione attuale non è affatto semplice. Ma anche noi Enti Locali crediamo che questa modalità sia quella corretta per poter lavorare sul disagio, disagio ancora non conclamato ma sicuramente latente. Da sempre si parla di prevenzione, forse questa nuova modalità di approccio permette di attivare dei percorsi che vanno esattamente in quella direzione. Credendo in tale approccio alla problematica abbiamo inserito alcuni dei Volontari in Servizio Civile a noi assegnati, all’interno delle classi e nel servizio mensa, a stretto contatto con gli alunni, i docenti e altro personale impegnato nell’ambito scolastico.

Dati Scuola dell’infanzia

SCUOLA TOTALE ALUNNI H STRANIERI BES DELL’INFANZIA ALUNNI CON DIAGNOSI ISCRITTI FUNZIONALE FINO 256 6 34 84 MORNASCO CADORAGO 203 0 24 15 CASNATE CON 124 1 6 8 BERNATE TOTALE 583 7 64 107 ISCRITTI

700 583 600

500 scuola dell'infanzia 400 300 200 64 107 100 7 0 iscritti handicap stranieri BES 18,35% 1,20% 10,98%

Dati Scuole primarie I tre Istituti Comprensivi operanti nel territorio contano n° 6 scuole primarie che hanno complessivamente 971 bambini iscritti, di cui 29 disabili, 156 stranieri, 5 ripetenti e 176 BES ; SCUOLA TOTALE ALUNNI H STRANIERI RIPETENTI BES PRIMARIA ALUNNI CON ISCRITTI DIAGNOSI FUNZIONALE FINO 433 17 69 1 124 MORNASCO

CADORAGO 357 11 73 3 33 CASNATE CON 181 1 14 1 19 BERNATE TOTALE 971 29 156 5 176 ISCRITTI

1200 971 1000 800

600 scuola primaria 400 156 176 200 29 5 0 iscritti handicap stranieri ripetenti BES 2,99% 16,07% 0,51% 18,13%

Dati Scuola secondaria di primo grado Vi sono poi 3 scuole secondarie di primo grado che vedono per l’anno scolastico 2009/2010 596 ragazzi iscritti, di cui 18 disabili, 79 stranieri, 25 ripetenti e 83 BES.

SCUOLA TOTALE PORTATORI STRANIERI N. BES SECONDARIA ALUNNI DI RIPETENTI DI I GRADO ISCRITTI HANDICAP CON DIAGNOSI FUNZIONALE FINO 299 13 48 12 50 MORNASCO CADORAGO 195 3 25 7 23 CASNATE 102 2 6 6 10 CON BERNATE TOTALE 596 18 79 25 83

700 596 600 500 400 300 200 18 79 83 100 25 0 scuola secondaria I grado % % 3 9 iscritti , 4,19 p 3,02 % ti 13 a S ic d nieri 13,26 % BE n a peten tr ri ha s

ENTI/ASSOCIAZIONI CHE OPERANO NELL’AMBITO DEI SERVIZI A FAVORE DEI MINORI E DISABILI Nell’ambito territoriale di riferimento contiamo 7 parrocchie, 2 a Fino Mornasco, 3 a Cadorago e 2 a Casnate con Bernate che attivano specifici servizi a favore dei minori e dei giovani nell’ambito oratoriale ed estivo con l’attivazione dei GREST.

Nei tre Comuni sono inoltre attive diverse associazioni del privato sociale che si occupano di minori, famiglia e portatori di handicap. Minori: • Comunità alloggio per minori • Associazione di famiglie “Radici e Ali” • Coordinamento Comasco per la Pace • Associazione papà separati • N. 2 Associazione Genitori

Disabili: • Comunità per disabili • C.S.E • Associazione “I tuoi amici” • Associazione “L’isola che non c’è” • Comunità psichiatrica “Rosa dei Venti”.

AREA SERVIZI ALLA PERSONA INTERVENTI E SERVIZI A FAVORE DI MINORI E DISABILI COMUNE DI FINO MORNASCO

Spesa Sociale rispetto al bilancio comunale : spesa servizi sociali 18%

spesa pubblica istruzione 11% spesa comunale

Nel grafico che segue si evidenzia la distribuzione della spesa sociale complessiva in rapporto alle diverse aree di intervento, dettagliando gli ambiti della spesa riferita ai minori e nei quali si prevede l’inserimento dei volontari in Servizio Civile.

S.A.D. MINORI 1%

CENTRO ESTIVO 2%

TRASPORTI SCOLASTICI 3% TUTELA 4%

ASS. SCOLASTICA H E DISAGIO 3% C.A.G. 3 %

MENSE SCOLASTICHE 23% ASILO NIDO 24%

TRASPORTO H 2%

ALTRO SERV. SOC. 24% ALTRO PUBBLICA ISTRUZIONE 15%

COMUNE DI CADORAGO

Spesa Sociale rispetto al bilancio comunale :

spesa servizi sociali 14%

spesa pubblica istruzione 7% spesa comunale

Nel grafico che segue si evidenzia la distribuzione della spesa sociale complessiva in rapporto alle diverse aree di intervento, dettagliando gli ambiti della spesa riferita ai minori e nei quali si prevede l’inserimento dei volontari in Servizio Civile.

S.A.D. MINORI 0%

CENTRO ESTIVO 0% TRASPORTI SCOLASTICI 2% TUTELA 14%

ASS. SCOLASTICA H E DISAGIO 3% C.A.G. 3%

MENSE SCOLASTICHE 8% ASILO NIDO 3%

TRASPORTO H 4%

ALTRO SERV. SOC. 37% ALTRO PUBBLICA ISTRUZIONE 22%

COMUNE DI CASNATE CON BERNATE

Spesa Sociale rispetto al bilancio comunale : spesa servizi sociali 10%

spesa pubblica istruzione 10% spesa comunale

Nel grafico che segue si evidenzia la distribuzione della spesa sociale complessiva in rapporto alle diverse aree di intervento, dettagliando gli ambiti della spesa riferita ai minori e nei quali si prevede l’inserimento dei volontari in Servizio Civile.

S.A.D. MINORI 0%

CENTRO ESTIVO 2% TRASPORTI SCOLASTICI 4% TUTELA 9%

ASS. SCOLASTICA H E DISAGIO 5% C.A.G. 2 %

MENSE SCOLASTICHE 18 % ASILO NIDO 3%

TRASPORTO H 2%

ALTRO SERV. SOC. 29% ALTRO PUBBLICA ISTRUZIONE 27%

Per meglio evidenziare dei dati significativi riferiti agli studenti frequentanti le nostre scuole abbiamo effettuato un’accurata ricerca in vari siti internet e precisamente nei siti dell’ISTAT, del Ministero dell’Istruzione e dell’Ufficio Scolastico per la Lombardia. I primi due siti citati fanno riferimento a dati su base europea e nazionale, l’ultimo invece pur evidenziando dati relativi ai singoli istituti scolastici presenti in Regione, dispone però di raccolte non molto recenti (a.s. 2006/2007), di natura diversa rispetto alle finalità progettuali e pertanto difficilmente incrociabili con i dati aggiornati in nostro possesso.

SCELTE EDUCATIVE/OPERATIVE Considerato il lavoro che gli Istituti Comprensivi stanno sviluppando attraverso le attività fondate sul rilevamento dei Bisogni Educativi Speciali, considerato che sempre più nelle classi un buon numero di alunni necessita di sostegni educativi predisposti a favorire e promuovere un’adeguata integrazione sociale e scolastica, con particolare attenzione al rispetto delle regole di convivenza soprattutto nei momenti meno strutturati, in accordo con i Dirigenti Scolastici e in collaborazione con le insegnanti abbiamo scelto di lavorare all’interno delle

scuole di ogni ordine e grado del nostro territorio, dall’Asilo Nido alle scuole primarie ed eccezionalmente alle scuole secondarie di I grado. Negli ultimi tre anni, i nostri Enti hanno concretizzato azioni progettuali definite e condivise con gli Istituti Comprensivi sulla base dell’evidenziazione di nuove difficoltà riscontrate in ambito scolastico ed educativo e per le quali non era ancora stato strutturato un intervento mirato. Ancora oggi esistono soltanto servizi strutturati per rispondere al bisogno del bambino segnalato con Diagnosi Funzionale oppure del bambino straniero in difficoltà. La fascia di disagio conclamato ( sia esso italiano o straniero), che però non trova formale riscontro nel riconoscimento della necessità di un intervento diretto e mirato, è legata a quei bambini che presentano delle difficoltà riconducibili alla sfera socio – ambientale e comportamentale. Si è dunque ritenuto fondamentale focalizzare l’attenzione su questi bisogni emergenti che non avevano e non hanno strumenti “collaudati” di intervento. Grazie alla collaborazione che da sempre gli Uffici Servizi alla persona intrattengono con gli Istituti Comprensivi si è formalizzato un protocollo d’intesa in cui tutti i soggetti coinvolti, ciascuno per le proprie competenze, promuovono delle azioni finalizzate al raggiungimento di un obiettivo che, oltre alla prevenzione in senso lato, comprenda un significativo lavoro di supporto educativo a favore di queste situazioni di disagio. Tale modalità ha portato, in questi anni, dei risultati che potremmo definire significativi.

Indicatori di risultato ad oggi ottenuti

1. La possibilità di lavorare con le insegnanti attraverso modalità di piccolo gruppo ci ha permesso di intervenire in 9 classi delle scuole primarie e di entrare in contatto con un numero approssimativo di 180 bambini dei quali 30 in difficoltà. Con il 60% di questi ultimi è stato possibile poi proseguire nell’intervento educativo attraverso le iniziative parascolastiche (compiti) e i centri estivi. 2. Questo nuovo modo di operare ha permesso di mettere in campo sinergie che, se prima erano solamente intenzionali, oggi sono effettive e abitualmente in uso almeno per quanto riguarda l’impiego dei volontari in servizio civile. Il primo anno, all’interno della scuola, abbiamo lavorato con soli 3 volontari, ad oggi tutti e 9 ( uno ci ha lasciato dopo tre giorni di inizio attività) sono occupati, per il periodo scolastico, all’interno delle classi per circa il 70% del tempo. Tale modalità operativa è andata sempre più consolidandosi e si connota oggi come prezioso sostegno all’attività didattica ed educativa. 3. Risultato fondamentale e significativo è l’aumentata efficacia dell’intervento sui minori, derivante dalla maggiore collaborazione e sinergia sviluppata con le agenzie territoriali che per loro tradizione hanno un rapporto privilegiato nella conoscenza e nell’approccio con il minore. Attualmente si effettuano complessivamente 3 incontri: un primo incontro di presentazione con il Dirigente Scolastico, il corpo docente e gli altri Enti partners del progetto all’inizio dell’attività, uno in itinere ed uno finale di restituzione e verifica. 4. Altro aspetto sostanziale è rappresentato dall’approccio del volontario in servizio civile che, anche se in un primo momento si connota in un atteggiamento timoroso, subito dopo si trasforma, forse anche per il supporto offerto dagli OLP, dalla formazione specifica e dall’accoglienza ormai consolidata all’interno delle classi, in un’esperienza positiva, coinvolgente ed arricchente. Il volontario, a distanza di un mese esplicita la propria soddisfazione e la volontà di proseguire nell’esperienza, sentendosi parte attiva di un cambiamento. Un indicatore a nostro avviso significativo è rappresentato dall’esperienza di un volontario che, terminato il servizio civile, ha ripreso gli studi universitari iscrivendosi alla facoltà di Scienze dell’Educazione. Altro indicatore è rintracciabile nel constatare la bassa incidenza di rinunce al servizio se

non strettamente collegate al reperimento di un’occupazione lavorativa stabile.

Sintesi delle attività del progetto

Il volontario assegnato all’Ente, il primo giorno di servizio, viene accolto presso la sede dell’Ente proponente il progetto dagli OLP. L’occasione di passare la mattinata insieme permette di instaurare un iniziale rapporto di conoscenza anche attraverso l’esplicitazione delle azioni previste dal progetto e la presentazione dei vari enti partners con i quali poi dovrà interagire. Il volontario, dopo essere stato presentato a tutto il personale scolastico e dopo aver condiviso le linee progettuali di intervento con le docenti di classe, entra nelle classi individuate e si inserisce effettivamente nella gestione del gruppo quale supporto a stretto contatto con l’insegnante rispettando i programmi, le attività e le modalità precedentemente concordate con il proprio OLP e l’équipe di operatori che lavora all’interno del servizio specifico (scuola, centri estivi, servizi parascolastici…). Tale programmazione delle attività prevede regolari verifiche che permettono una mirata ridefinizione dell’intervento rispettando i cambiamenti e il naturale evolversi delle situazioni.

Alcuni ragazzi che vengono seguiti in ambito scolastico e che, con il volontario hanno già creato un rapporto di fiducia che permette un ulteriore intervento a loro favore, saranno poi inserti nel progetto di sostegno compiti con un rapporto interpersonale molto basso 1:2/3 all’interno di attività pomeridiane programmate e strutturate da altre associazioni già partners del progetto.

Nel periodo estivo, quando la scuola termina l’attività, i volontari saranno occupati, a contatto con gli educatori professionali responsabili della progettazione e conduzione dei Centri Estivi Comunali e non, in tali realtà. Significativo il fatto che normalmente gli stessi ragazzi seguiti all’interno delle attività scolastiche, vengono poi iscritti ai servizi estivi; questo permette il proseguimento di un percorso, una garanzia di continuità e una maggiore probabilità di raggiungimento dell’obiettivo educativo. Fino ad oggi circa il 60% dei ragazzi individuati all’interno delle scuole hanno frequentato servizi pomeridiani o estivi.

Le attività sopra descritte occupano l’80% dell’effettivo lavoro svolto dai volontari civili attualmente assegnati dall’ Ufficio Nazionale del Servizio Civile ai nostri Comuni. Per il 5% gli stessi si occupano della sfera della disabilità in senso lato attraverso l’accompagnamento e il sostegno individuale di soggetti diversamente abili. Nel settore vengono favoriti i rapporti con i soggetti più giovani.

Per il restante 15% l’attività del volontario si sostanzia nella formazione generica e specifica e nel rapporto costante con gli OLP. In considerazione della giovane età dei volontari e della consapevolezza che, nonostante la loro scelta motivazionale, spesso non dispongono di strumenti adeguati per affrontare un percorso che riteniamo coinvolgente e impegnativo, gli OLP di riferimento mettono regolarmente a disposizione il loro tempo lavoro per discutere, affrontare ed approfondire le problematiche e supportare così i dubbi e le difficoltà. Sempre più il volontario è considerato parte dell’ingranaggio e a lui si chiede non di subire le scelte progettuali ma di esserne parte attiva riflettendo sulle azioni che poi concretizzerà nello svolgimento del servizio.

Destinatari del progetto

Minori – in particolare la fascia d’età 0 – 11 anni

Beneficiari Diretti Minori Volontari in servizio civile assegnati

Beneficiari Indiretti Famiglie Istituti Comprensivi Enti Locali proponenti il progetto Associazioni partners del progetto

I Comuni saranno partners nella gestione progettuale con un pacchetto che comprenderà la formazione generica e specifica ed il monitoraggio, la messa a disposizione del personale comunale interessato e in modo particolare le Responsabili dell’Area Servizi alla Persona. La condivisione delle competenze e delle sinergie permetterà di economicizzare l’intervento e il raggiungimento di un più alto livello qualitativo.

7) Obiettivi del progetto:

Gli obiettivi del progetto sono : 1) incrementare il numero delle classi interessate all’intervento dei volontari in servizio civile e quindi, esponenzialmente, il numero dei bambini con cui si interagisce, per creare con loro un rapporto di conoscenza che permetterà poi di individuarli all’interno di servizi organizzati o dall’Amministrazione Comunale e/o da altre associazioni nostre partners. Indicatore : aumento del 10% del numero di classi e del numero dei bambini coinvolti prevedendo di raggiungere 10-11 classi per un totale di circa 210 bambini, con possibilità di intervenire su un numero maggiore di bambini in difficoltà. 2) Consolidare il rapporto sinergico esistente tra i Comuni proponenti il progetto, gli Istituti Comprensivi ed i vari enti territoriali al fine di un intervento sempre più rispondente ai nuovi bisogni. Indicatore: aumento del numero degli incontri con il personale scolastico e i referenti delle agenzie territoriali, in modo particolare per le verifiche intermedie, portandoli a complessivi n. 5 incontri. 3) Supportare sempre più il volontario in questa esperienza al fine di motivarlo e coinvolgerlo attivamente nel lavoro sociale ed educativo. Indicatore: inserire in tre degli incontri settimanali tra i volontari e gli OLP la presenza dello psicologo scolastico, che operando all’interno della scuola, rappresenta un valore aggiunto nel sostegno al volontario. 4) Aumento del rapporto operatore/bambino nei servizi prima infanzia rispetto allo standard minimo previsto dalla normativa regionale in particolari momenti dell’attività (psicomotricità, feste e momenti organizzati con le famiglie…)

L’ azione educativa si propone di:

- prevenire situazioni problematiche che potrebbero emergere all’interno della classe o in altri contesti associativi (dopo scuola, centri estivi). - Favorire gli alunni in difficoltà nella relazione con i pari allo scopo di creare un

ambiente sereno nella classe o nelle attività extrascolastiche. - Possibilità di attivare piccoli gruppi di lavoro permettendo un maggiore coinvolgimento dei bambini più in difficoltà. - Affiancare i volontari alla figura dell’educatore/insegnante permettendo a questi ultimi di concentrarsi maggiormente sugli aspetti educativi e di apprendimento. - Supporto al personale educativo all’interno dell’asilo nido comunale di Fino Mornasco, convenzionato con i Comuni di Cadorago e Casnate con Bernate.

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

DIAGRAMMA DI GANTT

Attività 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12° mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese

Accoglienza e inizio servizio Formazione Generica Formazione Specifica Presentazione e conoscenza agenzie territorio Operatività del progetto

Monitoraggio acquistato da Ente di 1° classe Monitoraggio interno Verifica in itinere Verifica Finale

ATTIVITA’ DEL PROGETTO

1. Accoglienza e inizio servizio L’accoglienza e l’inizio del servizio saranno strutturati prevedendo l’incontro con le figure di riferimento (i 3 OLP previsti nel progetto): colloqui di prima conoscenza e spiegazione delle procedure amministrative legate all’entrata in servizio. Seguiranno poi vari incontri per la spiegazione delle finalità e degli obiettivi del progetto con descrizione dettagliata delle singole attività. 2. Formazione generica e specifica Formazione generica affidata ad Ente di I classe che verrà attuata entro i primi 150

giorni di servizio secondo le modalità stabilite dall’UNSC in fase di accreditamento (vedi allegato “Proposta Formativa rivolta a volontarie/i in servizio civile anno 2009”).

Formazione specifica affidata a personale qualificato esterno da effettuarsi nei primi cinque mesi di servizio secondo le modalità di cui all’allegato “Programma per la Formazione Specifica dei volontari in servizio civile nazionale”.

3. Presentazione dei volontari alle agenzie del territorio (patners del progetto) Conoscenza del territorio, delle realtà associative e presentazione dei volontari agli enti partners sono tutte attività che verranno svolte dai diversi Operatori Locali di Progetto. I temi generali della presentazione del territorio e degli enti partners saranno affrontati in modo collegiale, la presentazione dei volontari e dei singoli operatori all’interno dei vari enti partners avverrà tramite incontri dedicati tra il volontario e le realtà in cui verrà inserito.

4. Operatività del progetto L’operatività del progetto si realizza con l’attuazione delle seguenti specifiche azioni che permettono il raggiungimento degli obiettivi fissati (vedi punto 7):

AZIONI PREVISTE NEGLI ASILI NIDO - affiancamento e supporto al personale educativo di ruolo; - collaborazione nei momenti animativi compresi gli eventi che coinvolgono le famiglie.

AZIONI PREVISTE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I° GRADO - affiancamento e sostegno scolastico all’interno della classe ed in piccoli gruppi - collaborazione con il personale scolastico docente e non docente - facilitazione dell’apprendimento dei contenuti elaborati in classe - integrazione e socializzazione all’interno della classe e nell’ambito scolastico attraverso l’affiancamento nei momenti di intervallo e durante la mensa

AZIONI PREVISTE PRESSO I CENTRI ESTIVI COMUNALI, L’ ASSOCIAZIONE GENITORI e IL COORDINAMENTO COMASCO PER LA PACE - aiuto nello svolgimento dei compiti e per lo studio con gruppi di minori in situazioni di disagio e/o svantaggio sociale; - supporto all’organizzazione di eventi animativi e ludico - ricreativi; - collaborazione nella gestione e nelle attività dei centri estivi; - affiancamento e supporto al personale educativo in ruolo; - collaborazione nei momenti animativi compresi gli eventi che coinvolgono le famiglie.

AZIONI PREVISTE A FAVORE DI PORTATORI DI HANDICAP - sostegno alla quotidianità - accompagnamenti ai centri di formazione autonomia - accompagnamento del minore/disabile nella gestione del tempo libero e inserimento nelle realtà associative del territorio.

5. Monitoraggio costante e trasversale per la verifica dell’andamento delle

diverse attività di servizio e contestuale confronto sul vissuto dei volontari Il monitoraggio costante e trasversale prevede due fasi distinte: - l’una, secondo quanto previsto dalla normativa, acquisita da Associazione Mosaico (ente di I° classe) che prevede la somministrazione di questionari per la verifica del raggiungimento degli obiettivi e dell’efficacia delle azioni in essere; - l’altra, ad opera degli OLP, che prevede un costante rapporto di confronto e verifica con i volontari soprattutto in riferimento all’esperienza di servizio ed al vissuto personale.

6. Verifica in itinere: eventuale ridefinizione delle azioni previste per una maggiore efficacia ed efficienza

La verifica in itinere, che prevede la presenza ed il coinvolgimento dei diversi enti partners, dei volontari e degli OLP, permette il costante monitoraggio delle attività del progetto, consentendo, laddove necessario, la ridefinizione delle azioni allo scopo di conseguire agevolmente gli obiettivi prefissati. Tali verifiche verranno documentate attraverso la stesura di verbali che riassumeranno i contenuti degli incontri e l’eventuale rivisitazione delle attività progettuali.

7. Verifica finale La verifica finale sarà effettuata attraverso l’utilizzo di questionari che permettano di esplorare gli esiti delle azioni progettuali e che interesseranno i soggetti a vario titolo coinvolti (OLP, volontari, enti partners) ripercorrendo le varie fasi di attuazione effettiva del progetto così come documentato nelle verifiche intermedie e tenuto conto degli indicatori come meglio specificati al precedente punto 7.

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

DESCRIZIONE FIGURE RAPPORTO NOTE ATTIVITA’ COINVOLTE e CON GLI ENTI TEMPISTICA PROMOZIONE 1 Dipendente Espletamento SERVIZIO CIVILE Amministrativa dell’Ente procedure Qualifica C3 proponente il amministrative 10-15 ore progetto ( vedi punto 17) PUBBLICIZZAZIONE 1 Dipendente Segreteria;; BANDO Amministrativa dell’Ente espletamento Qualifica C3 proponente il procedure 5 ore progetto amministrative SELEZIONE E 3 Responsabili Dipendenti Commissione RECLUTAMENTO dell’Area Servizi Enti Locali Esaminatrice Alla Persona proponenti il ( vedi punto 18) 1 progetto e amministrativa Scuola Qualifica C3 1 rappresentante delle agenzie scolastiche

(Dirigente Scolastico) 20 ore ACCOGLIENZA E 3 Responsabili Dipendenti Accoglienza e INIZIO SERVIZIO dell’Area Servizi degli Enti presentazione Alla Persona Proponenti delle attività; 20 ore presentazione del personale coinvolto accompagnamento all’inizio del servizio CONOSCENZA 3 Responsabili Dipendenti Presentazione TERRITORIO dell’Area Servizi degli Enti delle realtà in cui Alla Persona Locali opererà il e volontario ed Rappresentanti Volontari /soci/ delle diverse dipendenti e agenzie dirigenti degli (dirigenti enti partners scolastici, insegnanti, educatori professionali) 10 ore OPERATIVITA’ DEL 3 Responsabili Dipendenti Avvio e PROGETTO dell’Area Servizi degli Enti conduzione Alla Persona Locali dell’operatività, e Personale Volontari /soci/ monitoraggio delle agenzie dipendenti degli dell’esperienza e territoriali enti partners del vissuto dei (dirigenti volontari scolastici, insegnanti, educatori professionali) 80 ore VERIFICA IN 3 OLP e Dipendenti Regolari incontri ITINERE Personale degli Enti di verifica con agenzie del Locali l’équipe di territorio Volontari /soci/ riferimento e (dirigenti dipendenti degli stesura dei verbali scolastici, enti partners relativi ai insegnanti, contenuti degli educatori incontri professionali, psicologo della scuola) 18 ore VERIFICA FINALE 3 OLP e Dipendenti Somministrazione Personale degli Enti questionario a

agenzie del Locali tutti i soggetti territorio Volontari /soci/ coinvolti nel (dirigenti dipendenti degli progetto e scolastici, enti partners verifica degli esiti insegnanti, educatori professionali, psicologo della scuola) 8 ore

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

PARTECIPAZIONE ATTIVA E COSTANTE alle attività di formazione generale e specifica nonché ai costanti momenti di monitoraggio e alle verifiche sia in itinere che finale.

RUOLO ATTIVO DEL VOLONTARIO NELL’ASILO NIDO - affiancamento e supporto al personale educativo e collaborazione nei momenti animativi compresi gli eventi che coinvolgono le famiglie.

RUOLO ATTIVO DEL VOLONTARIO NEI DIVERSI GRADI DI SCUOLA - affiancamento, sostegno e collaborazione con il personale scolastico, docente e non docente, per facilitare l’apprendimento dei contenuti elaborati in classe e favorire l’integrazione e la socializzazione all’interno della classe, dei momenti ricreativi e durante la mensa.

RUOLO ATTIVO PRESSO I CENTRI ESTIVI COMUNALI, L’ ASSOCIAZIONE GENITORI e IL COORDINAMENTO COMASCO PER LA PACE - Supporto al personale educativo e/o volontario nello svolgimento dei compiti e per lo studio con gruppi di minori in situazioni di disagio e /o svantaggio sociale, all’organizzazione di eventi, nella gestione dei centri estivi e dei momenti animativi compresi gli eventi che coinvolgono le famiglie.

RUOLO ATTIVO DEL VOLONTARIO NEGLI INTERVENTI A FAVORE DEI PORTATORI DI HANDICAP - Sostegno alla quotidianità, accompagnamento del disabile nella gestione del tempo libero in accordo con la famiglia ed in collaborazione con le realtà associative del territorio - accompagnamenti ai centri di formazione all’autonomia

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 10

10) Numero posti con vitto e alloggio: 0

11) Numero posti senza vitto e alloggio: 0

10

12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 1400

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Alla verifica di eventuali esigenze dovute all’espletamento del progetto si richiede la disponibilità alla flessibilità dell’orario di impiego, in caso eccezionale anche serale o ad eventuali missioni o trasferimenti fuori dalle sedi operative.

16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

Nominativi degli Operatori Locali di Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Sede di Progetto Accreditato Cod. N. vol. per N. attuazione del Comune Indirizzo ident. sede sede progetto Cognome e Data di Cognome e Data di C.F. C.F. nome nascita nome nascita Comune di 4 Dal Zotto 19/02/ Fino Fino DLZMLL52 1 Via Garibaldi 78 30410 Mirella 1952 Mornasco Mornasco B59C824L

Comune di 29/11/ LLDMRZ74S 3 Cadorago Cadorago Largo Clerici 1 21368 4 Allodio 1974 69E507F Marzia Comune di Casnate 17/03/ PRNDNT71C 4 Casnate con con P.zza San Carlo 18493 2 Prandoni 1971 57C139 X Bernate Bernate Donata

17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

Promozione ed informazione relativa alla legge nazionale istitutiva del Servizio Civile nonché di tutti gli atti e le modalità di progettazione e realizzazione del presente progetto attraverso la pubblicazione di articoli sui Giornalini e siti internet Comunali, sulla stampa locale ed attraverso ogni altro strumento idoneo alla divulgazione dei principi fondamentali a cui si ispira il Servizio Civile Nazionale ed alla diffusione del concetto di cittadinanza attiva e responsabile (previste 15 ore ). Divulgazione e pubblicizzazione dei contenuti dei progetti presso le strutture dell’Università degli Studi dell’Insubria secondo le modalità definite dalla “Convenzione Quadro per il riconoscimento dei Crediti Formativi Universitari a favore degli studenti che svolgono il Servizio Civile – Legge n° 64/2001” (vedi allegato).

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

La selezione dei volontari avverrà attraverso diverse fasi: 1) costituzione della Commissione esaminatrice che sarà composta dagli Operatori Locali di Progetto, da un rappresentante degli Istituti Comprensivi partners del progetto e dal personale amministrativo in qualità di segretario; 2) convocazione degli aspiranti volontari che hanno presentato domanda di partecipazione al bando, attraverso la procedura standard utilizzata per le convocazioni già in uso nell’Ente attraverso lettera raccomandata R/R (spedizione della convocazione riportante orari, giorni, sede e modalità di svolgimento della selezione); 3) valutazione dei titoli scolastici e delle esperienze pregresse attinenti all’ambito di intervento proprio del progetto secondo lo schema A) allegato alla presente scheda progetto (max 20 punti); 4) somministrazione del test relativo alla conoscenza del progetto per il quale si concorre come da schema previsto dall’allegato d) del Quaderno di Servizio Civile della Regione Lombardia n. 1 “La Selezione”; 5) la valutazione dei test di cui al punto 4) verrà effettuata accordando un massimo di 10 punti attribuendo maggior valore alla domanda n° 5 considerata più significativa; 6) si procederà poi alla compilazione del registro colloqui ( schema B allegato alla presente scheda progetto ) con indicazione di data ed ora di inizio e fine colloquio che sarà firmato dai candidati insieme all’informativa sulla privacy di cui all’allegato l) del Quaderno di Servizio Civile della Regione Lombardia n. 1 “La Selezione”; 7) colloquio di approfondimento relativamente alle motivazioni, all’interesse del candidato, alla disponibilità nei confronti delle condizioni richieste per l’espletamento del servizio (max 30 punti);

PROFILO DEL CANDIDATO RISPETTO ALLA MISSION Il nostro candidato ideale dovrebbe avere delle caratteristiche che in qualche modo si adattano al ruolo che dovrà rivestire all’interno di un servizio che lavora a stretto contatto con i minori, la scuola, le famiglie e gli adulti presenti nelle varie realtà territoriali. Dovrebbe avere delle predisposizioni personali nei confronti del lavoro sociale, inteso come rapporto diretto con le persone e dovrebbe sapere interloquire, ascoltare e confrontarsi con il personale di riferimento senza prendere iniziative personali e non precedentemente concordate che potrebbero pregiudicare il risultato

atteso. Dovrebbe inoltre avere una cultura di base preferibilmente di carattere umanistico; chiaramente non si chiedono competenze specifiche nel campo anche se potrebbero rappresentare titolo preferenziale. Al volontario è richiesta in modo particolare la disponibilità di mettersi in gioco e di imparare ad affrontare nuove situazioni. In questo modo diventa soggetto attivo nell’intervento, non è una persona a cui si chiede di svolgere un ruolo prettamente esecutivo ma viene coinvolto nel processo, con un proprio ruolo che è valutato importante dai servizi. Questa modalità di approccio al lavoro sia nei confronti degli enti partners che dei volontari ha dato ottimi risultati; il volontario che si sente a tutti gli effetti un collaboratore dell’ufficio servizi alla persona degli enti locali da cui dipende, dopo qualche tempo si sente inserito e sostenuto anche negli ambiti di lavoro esterni, valuta positivamente l’appartenenza al progetto in quanto si sente utile e sente di acquisire sempre maggiori competenze che lo arricchiscono come persona. Al fine di dimostrare che la scelta sia motivata dalla volontà di partecipare ad una nuova esperienza ci piacerebbe che il volontario avesse per lo meno assunto informazioni relative al servizio civile in senso generale ed al progetto in particolare. Riteniamo infatti che la scelta consapevole non possa prescindere dalla conoscenza del progetto per cui si viene selezionati. Altro particolare è rappresentato dall’essere in possesso della patente di guida, che permette di effettuare alcuni dei servizi di trasporto soprattutto a favore delle persone portatrici di handicap.

Per meglio giungere ad una selezione che risponda alle nostre esigenze abbiamo elaborato la seguente modalità di selezione:

1) Valutazione titoli (Schema A max 20 punti): - formazione in campo educativo-umanistico (scuola magistrale, educatori professionali, laureandi in scienze della formazione e laureandi in lettere o equipollenti); - esperienze pregresse e formazione sul campo (Centri di Aggregazione Giovanile, Centri Estivi,Volontariato…).

2) Valutazione test relativo alla conoscenza del progetto e del servizio civile nazionale ( Allegato D a “Quaderni di Servizio Civile” della Regione Lombardia n. 1 “La Selezione”max 10 punti)

3) Valutazione del colloquio (non è importante la conoscenza in sé ma l’approccio alla risposta max 30 punti) - modalità di rapportarsi con il minore (max 4 punti); - modalità di rapportarsi con l’adulto ( max 4 punti); - modalità di integrazione nel contesto sociale (interessi personali, tempo libero, hobbyes…..) (max 3 punti); - cosa pensa del mondo dei minori e dei disabili (max 3 punti); - interesse e motivazione nei confronti del lavoro di gruppo (max 3 punti); - motivazione personale sulla scelta di candidarsi a svolgere il Servizio Civile (max 4 punti); - disponibilità e flessibilità rispetto ai tempi richiesti dal progetto (max 3 punti); - possesso patente B e disponibilità alla guida (max 3 punti); - altri spunti di riflessione che emergono durante il colloquio (max 3).

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:

Il piano di monitoraggio è stato acquisito da Associazione Mosaico, ente di prima classe codice accreditamento NZ00455, che ha elaborato sistemi di monitoraggio interno per la valutazione del progetto, dichiarati all’atto dell’accreditamento nell’apposito sistema. Si allega copia del suddetto sistema al presente progetto.

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI ASSOCIAZIONE MOSAICO codice accreditamento NZ00455

22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Costituiscono titolo preferenziale per lo svolgimento di quanto previsto dal presente progetto: - formazione in campo educativo-umanistico (scuola magistrale, educatori professionali, laureandi in scienze della formazione e laureandi in lettere o equipollenti) - esperienze pregresse e formazione sul campo (Centri Aggregazione Giovanile, Centri Estivi, Volontariato…) possesso patente B e disponibilità alla guida. La necessità di individuare i titoli preferenziali sopra elencati trova origine dallo specifico campo d’azione evidenziato nel progetto che si sviluppa soprattutto nel settore dei minori e dei disabili. In modo particolare la patente è richiesta per poter effettuare gli spostamenti da e per i Centri Riabilitativi ed Ergoterapeutici frequentati da minori e/o persone disabili, da e per Centri diurni.

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

Rimborso spese per spostamenti con mezzi pubblici per necessità di servizio € 500,00 Formazione Specifica € 1.800,00 Monitoraggio € 1.500,00

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

Enti partners con cui è stato stipulato il Protocollo d’Intesa per la realizzazione del progetto: Istituto Comprensivo di Fino Mornasco; Coordinamento Comasco per la Pace; Ditta

Sodexo S.p.a. Italia; Istituto Comprensivo di Cadorago; Asilo Infantile S. Maria; Associazione Genitori di Cadorago; Asilo Infantile di Casnate con Bernate; Istituto Comprensivo di Grandate per la scuola primaria di Casnate con Bernate. Ruolo rivestito dai partners del progetto: • accogliere il volontario nel momento iniziale dell’intervento; • concordare con l’Ente proponente e il volontario modalità, tempi e luoghi del servizio; • supportare il volontario nel momento dell’attività; • verificare periodicamente con l’Ente proponente la congruità dell’intervento agli obiettivi prefissati Vedi gli allegati “Protocollo d’Intesa” e “Accordo copromotori e/o Partners”

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Visto il particolare ambito di intervento, le risorse tecniche sono prioritariamente da ricondurre alle risorse umane presenti sia negli Enti accreditati che nelle varie agenzie del territorio (personale docente non docente; educatori professionali; volontari e soci delle diverse associazioni). Risorse strumentali sono invece riconducibili alle normali dotazioni delle realtà interessate (edifici scolastici, materiali di cancelleria, dotazioni strumentali ed informatici, automezzi, etc…) Altra risorsa logistica e strumentale dedicata ai volontari in servizio civile è rappresentata da un ufficio dotato di telefono e di postazione personal computer allestito presso l’area servizi alla persona del comune di Fino Mornasco. Rimborso spese per spostamenti con mezzi pubblici per necessità di servizio € 500,00 Monitoraggio € 1.500,00

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

Crediti riconoscibili fino ad un massimo di 9 ed imputabili alle attività formative a libera scelta (vedi Convenzione stipulata con l’Università degli studi dell’Insubria allegata)

27) Eventuali tirocini riconosciuti :

Ulteriori crediti sempre sino al limite di 9 , possono essere riconosciuti nell’ambito delle ulteriori attività formative (abilità informatiche, linguistiche, tirocini), subordinatamente alla valutazione – verifica di attinenza agli obiettivi formativi dei vari corsi di studio da parte degli organi didattici competenti (vedi Convenzione stipulata con l’Università degli studi dell’Insubria allegata)

28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Certificazione rilasciata dai Responsabili degli Enti Titolari del progetto relativa all’acquisizione delle seguenti competenze/apprendimenti: - elementi di base della conoscenza relativa all’infanzia ed alle problematiche relative ai minori; - fondamenti della relazione educativa; - metodologia di approccio all’utenza; - elementi per l’animazione e il gioco con minori e disabili; - capacità di comunicazione nei confronti del gruppo di lavoro. Tali competenze/apprendimenti trovano fondamento nel percorso di formazione specifica, nell’esperienza del lavoro sul campo e nella supervisione relativa al lavoro svolto.

Formazione generale dei volontari

29) Sede di realizzazione:

La sede di realizzazione è scelta sulla base del posizionamento geografico delle sedi di attuazione del progetto: è pertanto previsto che i corsi di formazione generale siano tenuti nelle seguenti sedi:

- Comune di Fino Mornasco, via Garibaldi 78 Fino Mornasco (Co)

30) Modalità di attuazione:

La formazione generale è effettuata in proprio, presso l’ente con servizi acquisiti da enti di servizio civile di 1^ classe (Associazione Mosaico)

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

SI ASSOCIAZIONE MOSAICO codice accreditamento NZ00455

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Metodologia: Il gruppo di formazione di Associazione Mosaico nasce per fornire la formazione agli obiettori di coscienza ed è nel 2002 che inizia a confrontarsi con la nuova realtà del SCV e ad elaborare una proposta formativa rivolta a volontari in Servizio Civile. Da quella prima esperienza ad oggi l’evoluzione e la rielaborazione della formazione è stata continua al fine di meglio rispondere da un lato, agli obiettivi del servizio civile indicati nella legge 64/01, dall’altro alle esigenze dei giovani che fanno la scelta di impegnarsi per un anno in attività di utilità sociale. Obiettivo primario del nostro ciclo formativo è dunque quello di poter fornire conoscenze, competenze e strumenti che i volontari in SCN possano sfruttare per aumentare la qualità e la consapevolezza nello svolgimento del proprio compito. Inoltre si vuole dare l’opportunità di aprire spazi di riflessione sul senso della

volontarietà e dell’impegno lavorativo all’interno della società e della comunità in cui il volontario/cittadino è inserito. Oltre alla trasmissione di contenuti e valori importanti, gli obiettivi principali trasversali a tutti gli argomenti della formazione che abbiamo individuato sono in sintesi i seguenti:

o favorire un buon clima di gruppo; o creare condizioni favorevoli al confronto e allo scambio; o favorire la consapevolezza della pluralità dei progetti di SCV attraverso l’esperienze di altri; o fornire degli spazi di discussione su tematiche attuali, su temi sociali che coinvolgono tutti al fine di sviluppare interesse e accrescere nei giovani la partecipazione attiva alla vita della società.

La metodologia adottata nella formazione è di tipo misto, con particolare prevalenza assegnata alle tecniche di partecipazione attiva attraverso l’utilizzo di: brainstorming, giochi di ruolo, discussione aperte, momenti di autovalutazione, simulazioni, problem solving, ecc. Particolare importanza inoltre viene riconosciuta al lavoro di gruppo, attraverso il quale si favorisce la socializzazione e si offre a ciascun partecipante maggiori possibilità di espressione. L’elaborazione dei moduli formativi è stata guidata dalla consapevolezza che le tematiche trattate nella formazione generale del SC, quali la relazione tra identità e diversità, il concetto di gruppo e delle sue dinamiche, il significato di cittadinanza attiva o la gestione dei conflitti, sono argomenti di cui tutti hanno pre-conoscenze, convincimenti e opinioni, è quindi importante che i momenti formativi offrano innanzitutto un clima favorevole al confronto e allo scambio, alla messa in gioco dei partecipanti al fine di permettere a ciascuno di esprimere il proprio punto di vista e le proprie opinioni esplicitandole innanzitutto a se stessi. Un tale clima di lavoro va costruito poco per volta, esso infatti presuppone fiducia e soprattutto sicurezza di trovarsi in un ambiente nel quale il giudizio sia nei limiti del possibile sospeso. Il formatore è dunque chiamato a svolgere il delicato compito di moderatore e facilitatore del dialogo maturo tra individui. Egli pertanto è il primo che nel trattare le varie argomentazioni deve riuscire a mantenere un atteggiamento imparziale e aperto in grado di accogliere le opinioni di tutti. Infine, grazie all’esperienza accumulata nell’anno 2007 con sistemi di formazione e- learning applicati alla formazione specifica, si è deciso di implementare la formazione generale con un modulo di 6 ore somministrato con apposita piattaforma.

33) Contenuti della formazione:

Contenuti: Modulo 1 (4 ore): Accoglienza e primi approcci al Servizio Civile Nazionale Modulo 2 (4 ore): I protagonisti del Servizio Civile tra identità e diversità Modulo 3 (5 ore): Dal gruppo al lavoro di gruppo Modulo 4 (4 ore): Progettare nel sociale Modulo 5 (4 ore): Senso di appartenenza e abilità sociale

Modulo 6 (5 ore): La gestione dei conflitti Modulo 7 (5 ore): Elementi di Protezione Civile – difesa dei cittadini e dei territori Modulo 8 (4 ore): Cittadinanza attiva e responsabile Modulo 9 (6 ore con metodologia e-learning): Difesa non armata e nonviolenta

34) Durata:

Durata complessiva: 41 ore, strutturate in nove moduli

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35) Sede di realizzazione:

La sede di realizzazione è scelta sulla base del posizionamento geografico delle sedi di attuazione del progetto: è pertanto previsto che i corsi di formazione specifica siano tenuti nelle seguenti sedi:

- Comune di Fino Mornasco, via Garibaldi 78 Fino Mornasco (Co)

36) Modalità di attuazione:

La formazione specifica è affidata ad altri soggetti terzi.

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Ratti Orietta nata a Lurago d’Erba il 06/06/1967.

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

ORIETTA RATTI Formazione Laurea in Pedagogia Università Cattolica del Sacro Cuore; Seminario sul disagio giovanile “Non pioverà per sempre” Gulliver Varese; Corso “Il Lavoro di Strada” Fondazione Zancan Padova; Corso di perfezionamento post lauream sul Terzo Settore Università Cattolica Sacro Cuore Milano; Corso annuale “La metodologia sociale del lavoro di rete”, Centro Erickson Trento; Corso di alta formazione “ Management del Servizio Sociale” Università Cattolica del S. Cuore, Milano.

Esperienze - Assistenza Domiciliare Minori - Docente di metodologie operative nel corso professionale per Tecnico dei Servizi Sociali - Formazione volontari

- Coordinatrice pedagogica - Formazione Specifica dei Volontari in Servizio Civile assegnati negli anni 2004/’05 presso i Comuni di Fino Mornasco, Cadorago e Casnate con Bernate nel progetto “Favorire l’Integrazione”; negli anni 2005/’06 presso il Comune di Cadorago nel progetto “Favorire l’Integrazione II”; nell’anno 2006/’07 presso il Comune di Casnate con Bernate nel progetto “La Comunità Incontra i Ragazzi I” negli anni 2007/’08 presso i Comuni di Fino Mornasco, Cadorago e Casnate con Bernate nel progetto “Integr-azioni” negli anni 2008/’09 e 2009/2010 incaricata della formazione specifica presso i Comuni di Fino Mornasco, Cadorago e Casnate con Bernate nel progetto “Giovani in primo piano” e “Giovani in primo piano 2”.

Competenze Coordinamento e formazione di operatori che lavorano con minori e disabili; Formazione, sostegno e promozione del volontariato nella progettazione partecipata

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

La metodologia impiegata prevede un attivo coinvolgimento dei partecipanti attraverso laboratori, giochi, discussioni guidate, simulazioni e de-briefing. Verrà fornita anche una bibliografia per chi volesse approfondire alcuni argomenti.

40) Contenuti della formazione:

- Conoscenza reciproca (6 ore - 2 incontri): aspetti motivazionali , ricognizione delle risorse individuali e bisogni formativi; - Il rapporto con l’altro (6 ore – 2 incontri): elementi della relazione d’aiuto e della relazione educativa; - Lavorare in gruppo (6 ore – 2 incontri): saper ascoltare essere assertivi; - Verifica intermedia (3 ore - 1 incontro): verifica su contenuti, metodi, livello di interazione nel gruppo; - Un approccio competente (6 ore – 2 incontri): le emozioni in ambito educativo : risorsa o vincolo?, comunicare con gli altri operatori in modo obiettivo e centrato sul problema; - Il contesto (9 ore – 3 incontri): mappa dei servizi – definizione di bisogno, i servizi alla persona e il “sistema territorio”, analisi dei servizi di inserimento (ambito socio educativo e culturale) - I beneficiari del servizio (9 ore – 3 incontri): elementi di conoscenza su infanzia ed adolescenza, la problematica dei minori stranieri, il disagio scolastico; - Verifica intermedia (3 ore – 1 incontro): verifica del percorso sin qui svolto (contenuti, modalità); - Aspetti di sviluppo (21 ore – 7 incontri): elementi di progettazione, programmazione e verifica di azioni educative, elementi per l’animazione e il gioco con minori e disabili; - Verifica conclusiva (3 ore – 1 incontro): verifica degli apprendimenti sviluppati e delle competenze maturate nel corso dell’esperienza.

41) Durata:

72 ore suddivise in 24 incontri di 3 ore ciascuno come indicato al punto 40

Altri elementi della formazione

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Il monitoraggio della formazione generale e specifica è dichiarato nel sistema di formazione presentato all'atto della richiesta di accreditamento, in quanto Associazione Mosaico è ente di I classe. Il momento di verifica finale verrà fatto su due livelli, il primo riguarderà la valutazione del percorso che i ragazzi hanno svolto nell'anno di SCN, come hanno vissuto l'esperienza, i rapporti umani, le competenze acquisite; il secondo livello sarà il giudizio dei volontari sulla formazione svolta dal nostro ente. Questa seconda parte verrà gestita con questionari di valutazione (somministrati dal responsabile della formazione) e da un gruppo di lavoro con discussione aperta. Sono previsti inoltre momenti di verifica in tutto il percorso con le modalità precedenti.

Data 23/02/2010

Il Responsabile legale dell’ente

Dott. Giuseppe Napoli