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ISSN 1590-7716 CACCIA ALL’IMMAGINE / Scattare e vincere con il CAI

NOTIZIARIO MENSILE AGOSTO 2007 a del Club Alpino Italiano - Lo Scarpone

Arcobaleno sulla nord est in un’immagine di Paola Favero (da “Civetta, tra le pieghe della L’epopea della “parete delle pareti” rivive parete” della stessa Favero, Priuli&Verlucca editori, per gentile concessione). Numero 8 - Agosto 2007 Mensile Sped. in abbon. postale 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di Milano La Rivist in un suggestivo evento nel cuore dei Monti Pallidi LO SCARPONE 08 6-07-2007 18:27 Pagina 2

Le nuove T-shirt del CAI

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Iniziativa a cura della Sede Centrale del CAI LO SCARPONE 08 6-07-2007 18:27 Pagina 3

SOMMARIO In questo numero

Fondato nel 1931 - Numero 8 - Agosto 2007 4 DOLOMITI 21 ALPINISTI Direttore responsabile: Pier Giorgio Oliveti Sotto lo sguardo della Civetta I Rondi tornano a volare Direttore editoriale: Gian Mario Giolito Coordinamento redazionale: Roberto Serafin di Paola Favero Segreteria di redazione: Giovanna Massini e-mail: [email protected] oppure [email protected] 22 INCONTRI

CAI Sede Sociale 10131 Torino, Monte dei Capuccini. 6 TRE GIORNI DI FESTA CAI Sede Legale 20124 Milano, Via Errico Petrella, 19 casella postale 10001 - 20110 Milano Tutti intorno al “larin” Tel. 02.205723.1 (ric. aut.) - Fax 02.205723.201 CAI su Internet www.cai.it Teleg. CENTRALCAI MILANO 7 TESTIMONIANZE C/c post. 15200207, intestato a: CAI Club Alpino Italiano Servizio Tesoreria Giorgio Redaelli e la “Solleder” Via E. Petrella, 19 - 20124 Milano Abbonamenti al mensile Lo Scarpone 9 SOCCORSO ALPINO La Rivista del Club Alpino Italiano: 12 fascicoli del notiziario mensile € 6 del bimestrale illustrato: abbonamento soci familiari: € 10,90; abbonamento soci giovani: € 5,45; abbonamento sezioni, sottosezioni e rifugi: € 10,90; abbonamento non soci in Italia: € 35,40; supplemento spese per recapito all’estero: Europa - bacino del Mediterraneo € 22,92 / Africa - Asia - Americhe € 26,70 / Oceania € 28,20 Fascicoli sciolti, comprese spese postali: bimestrale+mensile (mesi pari): soci € 5,45, non soci € 8,20; mensile (mesi dispari): soci € 1,90, non soci € 3,30

Per fascicoli arretrati dal 1882 al 1978: Nives e Romano dopo l’Everest Studio Bibliografico San Mamolo di Pierpaolo Bergonzoni & C. snc, Via XX Settembre, 42 - 40050 Dozza (BO) - tel. e fax 0542/679083

Segnalazioni di mancato ricevimento vanno indirizzate alla propria Sezione. 25 SEGNALIBRO Indirizzate tutta la corrispondenza e il materiale a: Club Alpino Italiano - Ufficio Redazione - Via E. Petrella, 19 - 20124 Milano. Originali e illustrazioni di regola In vetta a occhi chiusi non si restituiscono. Le diapositive verranno restituite, se richieste. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, fotografie, schizzi, figure, disegni, di Lorenzo Revojera senza esplicita autorizzazione dell’Editore.

Servizio Pubblicità: GNP sas, via Udine, 21/a 31015 Conegliano, TV. 27 EDITORIA Pubblicità Istituzionale: Susanna Gazzola tel. 011.9961533 - fax 011.9916208 - e-mail: [email protected] Ultime dall’Altipiano Servizi turistici: tel. 0438.31310 - fax 0438.428707 [email protected] di Adriano Tomba Stampa: Elcograf - Beverate di Brivio (LC) In vacanza siate prudenti! Impaginazione: Adda Officine Grafiche SpA - Filago (BG) Carta: bimestrale: 90 gr/mq patinata senza legno; mensile: 60 gr/mq riciclata PERCORSI FORMATIVI Spedizione in abbonamento postale - 45% art. 2 comma 20/b 10 COMPAGNI DI CORDATA Avvicinare i giovani alla montagna legge 662/96 - Filiale di Milano I 20 anni di Mountain Wilderness di Oriana Pecchio Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 184 del 2.7.1948 - Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa con il n.01188 vol. 12, foglio 697 in data 10.5.1984

Lo Scarpone è stato fondato nel 1931 da Gaspare Pasini 12 COM’ERAVAMO 28 RADUNI Scarpette e “bagna caüda” L’incontro delle genti La redazione accetta articoli, possibilmente succinti, compatibilmente con lo spazio, riservandosi ogni decisione sul momento e la forma della pubblicazione. di Andrea Mellano del Rosa Il materiale da pubblicare deve essere in redazione, possibilmente per posta elettronica o con supporti informatici, almeno quattro settimane prima della data di uscita (che corrisponde al primo giorno di ogni mese). 13 CULTURA 29 PAGINE SCELTE Il raduno 2007 del GISM Montagna, Club Alpino Italiano fondato nel 1863 di Piero Carlesi la migliore medicina di Antonio Berti

Presidente generale: Annibale Salsa 14 TUTELA DEL PAESAGGIO Vicepresidenti generali: Segni monumentali? No grazie Francesco Bianchi, Valeriano Bistoletti, Umberto Martini 33 SEDE CENTRALE Componenti del Comitato direttivo centrale: Rendi più verde Francesco Carrer, Gianfranco Garuzzo, Vincenzo Torti Consiglieri centrali: Flaminio Benetti, Ettore Borsetti, Luigi Brusadin, Sergio 15 EVENTI il tuo CAI Chiappin, Onofrio Di Gennaro, Luca Frezzini, Cecilia Genisio, Umberto Giannini, Luigi Grossi, Claudio Malanchini, Gian Paolo Margonari, Francesco Maver, E ora facciamo geoturismo Vittorio Pacati, Elio Protto, Francesco Riccaboni, Francesco Romussi, Enrico Sala, Luigi Trentini, Sergio Viatori. RUBRICHE Revisori nazionali dei conti: 18 PROSPETTIVE Giovanni Polloniato (presidente), Oreste Malatesta (in rappresentanza del 16 FILO DIRETTO Ministero del Tesoro), Mirella Zanetti, Alberto Cerruti (supplente) Non inquinate quella fiaccola! 18 ADDII Probiviri nazionali: Carlo Ancona, Silvio Beorchia, Giorgio Carattoni, Tino Palestra, Vincenzo Scarnati di Agostino Da Polenza 24 VETRINA Past president: Gabriele Bianchi, Leonardo Bramanti, Roberto De Martin, Giacomo Priotto 26 NEWS DALLE AZIENDE Direttore: Paola Peila 19 CONCORSO 30 QUI CAI Il Club Alpino Italiano è membro e socio fondatore di: Mandateci le vostre foto 32 CIRCOLARI 35 VITA DELLE SEZIONI 20 SCIALPINISMO 36 BACHECA Unione Internazionale Associazione Un’avventura totale 37 PICCOLI ANNUNCI delle Associazioni dei Club Alpini Alpinistiche delle Alpi di Camillo Onesti 39 LA POSTA DELLO SCARPONE

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DOLOMITI L’epopea della “parete delle pareti” Sotto lo sguardo A questo incomparabile regno del sesto grado Paola Favero della Civetta dedica inedite testimonianze nel libro che verrà presentato in La scalata del 1959 alla via “Ignazio era una vera forza della natura, settembre nel corso delle Solleder-Lettenbauer di Roberto era tenace e abile, forte e resistente, e manifestazioni organizzate Sorgato con Gianfranco De Biasi, quando aveva una cosa in testa nessuno morto di sfinimento al termine riusciva a cavargliela…Quando lo incon- ad Alleghe (BL) nel della salita, il senso di trai su al rifugio Tissi, quel lontano inver- cinquantennale della celebre smarrimento che allontana no del 1963, capii subito che tra noi scalata di Philipp e Flamm temporaneamente l’illustre sarebbe nata un’amicizia salda e duratu- bellunese dalle crode e infine ra, com’era lui”. Roberto Sorgato interrompe improvvi- sapevano infatti che quello splendido iti- l’incontro con Ignazio Piussi samente il fluire del racconto, mi strappa nerario, già d’estate arduo e pericoloso, e la nascita di un progetto via da quella splendida parete inondata di nella stagione invernale poteva trasfor- straordinario: la Solleder sole e di strapiombi e prima di alzarsi a marsi in una vera e propria trappola: invernale. Alla “parete delle prendere il pane torna ancora per un quella lunga teoria di gole e fessure sem- pareti” Paola Favero dedica momento sotto la nord-ovest, al rifugio brava fatta apposta per trattenere neve e inedite testimonianze, come Tissi. ghiaccio, ostruendo i passaggi e renden- questa citata, in “Civetta, tra Quindi apre il frigo e tira fuori salame e do insidiosa la progressione. Tutti sape- vano poi che per salire lassù d’inverno le pieghe della parete” (Priuli & vino… Il profumo ed il colore del vino, il sapo- non sarebbero di certo bastati due o tre Verlucca, 380 pagine cm re del salame e del pane fresco, attraver- giorni, e questo significava dover bivac- 17,5x25, più di 100 immagini, sati da un profondo sentimento di amici- care più notti al freddo in condizioni foto storiche e portfolio zia. estreme, e sottoporsi al rischio di cam- fotografico di Manrico Ma Roberto riprende a parlare, e rac- biamenti improvvisi del tempo, più facili Dall’Agnola, 23,50 euro). conta di come la sua conoscenza con prolungando la permanenza in parete. Il libro, fresco di stampa, verrà Ignazio Piussi, che nel frattempo assieme Tutti sapevano infine che una volta parti- presentato in settembre nel corso ad un gruppo internazionale aveva anche ti una ritirata sarebbe stata quasi impos- realizzato la prima salita del Pilone sibile. Così, nonostante la Solleder- delle manifestazioni organizzate Lettenbauer fosse considerata una delle dal Comune di Alleghe nel Centrale del Freney, dopo la tragica espe- rienza di Bonatti nel luglio 1961, fosse vie più ambite delle Dolomiti, spesso cinquantennale della scalata - nata prima per corrispondenza. Poi, indicata come una delle più grandi all’epoca ritenuta rivoluzionaria - senza sapere bene come sarebbe andata, imprese dell’alpinismo ed il primo sesto di Philipp e Flamm lungo quel si erano trovati sotto la parete delle pare- grado delle Alpi, erano ormai passati 38 diedro che da Philipp prese il ti, con qualche dubbio ma altrettanta anni da quando era stata tracciata e nes- nome. Del volume offriamo, per determinazione ed entusiasmo. suno aveva ancora tentato di aggiudicar- gentile concessione dell’autrice Il rifugio Tissi era stato appena costrui- si la prima salita invernale. Roberto Sorgato aveva corteggiato e dell’editore, alcuni significativi to e doveva essere ancora inaugurato, e quella via per anni…quante volte era sali- passaggi tratti dal racconto già ospitava quattro dei più forti alpinisti del tempo, ed un sogno considerato allo- to in Val Civetta a spiare il formarsi delle “Gli amici” dedicato a Roberto ra al limite del possibile. La via Solleder colate di ghiaccio, per individuare i punti Sorgato e Ignazio Piussi, e sale per una successione quasi infinita di più insidiosi, o per vedere , dopo le nevi- riguardanti il calvario di gole e camini attraverso la più bella e cate, dove diventava più problematico De Biasi e il disperato quanto grandiosa parete delle Dolomiti, e fino a passare… vano tentativo di Sorgato di quel momento nessuno aveva avuto il Era stato il desiderio di sperimentare portarlo in salvo. coraggio di affrontarla d’inverno. Tutti quella via nelle condizioni peggiori, per

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prepararsi ad affrontarla d’inverno, a lio leggero lungo le pareti del camino, e rendeva infida la progressione; era neve spingere Roberto Sorgato ad una salita dove l’acqua si raccoglieva per formare bagnata, che non dava alcuna sicurezza e che già dall’inizio era sembrata assurda, e poi dei piccoli rigagnoli sempre più con- appena veniva toccata si trasformava in che alla fine si era trasformata in vera e sistenti, né si udiva il ticchettio della un sottile spessore di ghiaccio. Roberto propria tragedia. pioggia attorno, che li proseguiva, testardo e determinato, lun- Lui era molto giovane, “Quel silenzio mi aveva accompagnati per ghezza dopo lunghezza. Ma il suo compa- solo 25 anni; l’alpinismo gran parte della notte. gno, che nei primi tiri lo seguiva con era la sua passione più metteva quasi paura, Nessun verso di uccelli, né costanza, seppur più lentamente, andava grande; i rapporti tra gli era quasi un suoni in via via perdendo le forze. E ad ogni tiro si alpinisti bellunesi erano presagio…Così ho lontananza…pareva di prolungavano i tempi. improntati ad una compe- essersi risvegliati lontano, “Vieni” urlava Roberto, appena raggiun- titività estrema, portata aperto il sacco da forse in un altro pianeta. geva la sosta e aspettava, sempre più quasi al parossismo. bivacco e ho guardato “Quel silenzio mi mette- preoccupato, che il compagno sbucasse Tra i più forti c’era anche va quasi paura, era quasi dall’ultimo risalto. Dapprima era addirit- Gianfranco De Biasi, fuori. Attorno a me un presagio…così ho tura infastidito dalla lentezza del Gech - detto “Gech”, anche lui era tutto bianco, aperto il sacco da bivacco lui che si dava sempre tante arie - ma poi interessato all’avventura ed ho guardato fuori. aveva compreso che l’alpinista era sfinito invernale sulla Solleder- c’era neve, tanta, Attorno a me era tutto dalla notte passata all’addiaccio, comple- Lettenbauer. Il 15 agosto dappertutto” bianco, c’era neve, tanta, tamente bagnato e senza potersi proteg- del 1959 erano saliti insie- dappertutto. Ci trovavamo gere dal freddo. me in Val Civetta con l’idea di ripetere la sotto la cascata, e non ci restava che pro- Finchè a un tratto, proprio su una lun- via in previsione di un successivo tentati- seguire più veloci possibile. E’ partito De ghezza che superava un tratto strapiom- vo invernale, diventato per Roberto un Biasi, come sempre, da competitivo che bante, De Biasi si era fermato. Roberto, vero chiodo fisso. Lui e Gianfranco erano era. Ma dopo dieci metri si è fermato ed arrivato alla sosta, l’aveva invano aspet- considerati tra i migliori, ed erano stati è ridisceso, dicendomi che non se la sen- tato, cercando di aiutarlo recuperando il sempre in forte competizione tra loro… tiva, che andassi io. Da lì ho tirato sem- più possibile le corde. Aveva gridato, l’a- non erano esattamente due amici, ma pre io”. veva chiamato, aveva insistito, ad un piuttosto due concorrenti consapevoli La neve copriva ogni tratto appoggiato, certo punto aveva anche impreca- ➔ delle reciproche capacità. Ma che impor- tava? Quello che contava era andare, e se Il libro anche il tempo sembrava volgere al peg- gio l’avrebbero tentata ugualmente. Poteva essere un buon banco di prova La raccoglitrice di sogni per quel sogno d’inverno ancora così lon- ai pionieri d’inizio secolo agli ultimi moderni tano…”Che cosa bisognava fare per capi- arrampicatori, passando per l’esperienza di re la Solleder d’inverno? Bisognava DLivanos, Aste, Piussi, Redaelli, Sorgato, Philipp, andarla a vedere con il cattivo tempo, Messner, Massarotto, Martini, Heinz, “Civetta, tra le sotto la pioggia, per capire dove scende- pieghe della parete” di Paola Favero (Priuli&Verlucca) va l’acqua, perché indubbiamente con la raccoglie le testimonianze degli uomini che sulla pioggia d’autunno e subito dopo le prime parete nord-ovest hanno cercato il loro destino lot- gelate, ecco che i camini, fessure, colatoi tando, soffrendo, talvolta anche morendo. L’autrice, si coprivano di ghiaccio.” (…) che si definisce raccoglitrice di sogni, è andata a Sorgato e De Biasi attaccarono la via cercarli uno per uno questi piccoli e grandi uomini Solleder alle due di pomeriggio, sotto un che con la loro passione hanno dato vita alle rocce cielo grigio carico di nuvole minacciose. della Civetta. “I loro sogni sono rimasti là, tra le pie- Quel giorno fu quasi sempre Gianfranco ghe della parete, abbracciati a uno spuntone o a condurre la cordata: lui era ambizioso impigliati in una fessura”, spiega Paola, nata a e molto motivato e difficilmente accetta- Bassano del Grappa, dal 1987 funzionario del Corpo forestale, autri- va di andare da secondo, così Roberto lo ce di guide naturalistiche e racconti in cui cerca di proporre anche ai ragazzi il lasciò tirare, tanto la via era lunga….Alla mondo magico e misterioso delle montagne. sera di quella prima giornata i due aveva- Riferendosi alle parole del grande scalatore Ceci Pollazzon, nella presentazio- no salito un bel tratto di parete ed erano ne Silvia Metzeltin sottolinea che questa montagna “si chiama Civetta perché la arrivati nel camino appena sotto la casca- incanta”. I racconti riguardano nell’ordine gli alpinisti Venturino De Bona, Marco ta. Bivaccarono là, riparandosi come Anghileri, Ignazio Piussi, Roberto Sorgato, Reinhold Messner, Giovanni potevano dalla pioggia che intanto aveva Rusconi, Claudio Moretto, Rosy Buffa, Nico Rizzotto, Walter Philipp, Lorenzo cominciato a cadere e che aveva ben pre- Massarotto, Renato Panciera, Manrico Dell’Agnola, Graziano Maffei, Mariano sto inzuppato i sacchi da bivacco, dei Frizzera, Sergio Martini, Paolo Leoni, Cristoph Heinz, Armando Aste, Georges vecchi teli risalenti al 1936-37 prestati Livanos, Bruno De Donà, Alessandro Masucci, Giorgio Redaelli, Adriana Valdo, loro da Furio Bianchet. Renato Casarotto, Giacomo Albero, Silvia Metzeltin, Paolo Crippa, Dario La mattina seguente c’era un silenzio Spreafico, Ermes Bergamaschi, Alessandro Gogna, Eliana De Zordo, Valter enorme. Bellenzier, Bruno Sorarù, Piercostante Brustolon. Oltre a un’esauriente biblio- Un silenzio quasi palpabile, estraneo, grafia, a una cronologia essenziale e a una serie di tracciati semplificati dei prin- inquietante…non si sentiva più il goccio- cipali itinerari della nord-est, vengono presentate 34 biografie di noti alpinisti.

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Sotto lo sguardo della Civetta

➔ to, urlandogli che se voleva salvarsi modo di progredire, tenendo la faccia a difficoltà che avrebbero incontrato, ed doveva tener duro. monte e grattando la roccia con le mani, era sempre stato un ottimo organizzato- Ma l’altro non veniva su, e nemmeno tanto che arrivato su aveva tutte le dita re. Mancava ancora il quarto…e dopo rispondeva. Così Roberto si era calato insanguinate”. (…) aver sentito delle sue imprese, ed essersi per vedere cos’era successo, incitando il Dopo quella terribile esperienza consultato con Redaelli che l’aveva cono- Gech a muoversi, se voleva portare a Roberto Sorgato smise per mesi di sciuto sul monte Bianco, Roberto non casa la pelle. (…) arrampicare e abbandonò per un lungo ebbe dubbi: non poteva essere che il for- Era una cordata di morte quella che periodo ogni progetto legato all’ alpini- tissimo friulano Ignazio Piussi. arrancava sugli ultimi tiri della Solleder smo; lasciò l’esercito dove prestava ser- Le chiacchiere degli alpinisti seduti quel giorno d’agosto del 1959. Roberto vizio da due anni e fece una vita un po’ attorno al fuoco nel rifugio Tissi sono andava avanti arrampicando senza alcu- randagia tra Svizzera, Germania e Italia, interrotte da rumori che provengono dal- na sicura e senza mettere rinvii, poi, arri- lavorando come un vagabondo. l’esterno, richiami e passi di scarponi che vato alla sosta, cercava di recuperare il Fino a quando, nel 1960, arrivò la noti- si fanno spazio tra la neve. compagno issandolo quasi di peso, tiran- zia quasi incredibile che Toni Hiebeler “Eccoli, finalmente siete arrivati! do con tutte le forze che aveva. “Quando era riuscito a vincere la terribile parete Adesso ci siamo tutti”. Strette di mano, ho ripreso a salire disperato mentre De dell’Eiger in inverno. presentazioni, qualche battuta. Roberto Biasi mi guardava quasi incosciente, Fu come un lampo, e l’ossessione del- saluta l’amico Toni Hiebeler e poi osser- appoggiato alla parete nel punto di sosta, l’invernale alla Solleder tornò ad occu- va la mole alta e ben piantata di Piussi, il pensavo di essere ancora piuttosto lonta- pare ogni pensiero di Roberto: doveva a suo viso deciso e al tempo stesso gentile. no dall’uscita della via. Pensavo che non tutti i costi fare quella salita, ormai non Paola Favero ce l’avremmo mai fatta, e sarei morto con aveva che quello. da “Civetta, tra le pieghe della parete” il mio compagno tentando di raggiungere Durante l’estate del 1962 aveva arram- © Priuli & Verlucca editori la cresta. Ma per fortuna eravamo più picato con Giorgio Redaelli, e si era tro- alti, mancavano solo tre-quattro tiri alla vato molto bene con lui, tanto che gli pro- Walter Philipp cima. E anche se non capiva quasi più pose di essere suo compagno per quel impegnato in nulla inconsciamente Gianfranco si aiu- progetto. Poi chiamò Hiebeler, che ora un difficile tava nella salita, non era completamente aveva dalla sua anche una grande cono- passaggio negli un peso morto ma cercava in qualche scenza dell’ambiente invernale e delle anni ‘57-’58. Archivio Kelemina (da “Civetta, tra Tre giorni di festa le pieghe della parete”, Tutti intorno al “larin” Priuli&Verlucca). al 7 al 9 settembre Alleghe (Belluno) ospiterà una to un’epoca) con- serie di iniziative per il cinquantesimo anniversario dotta da Manrico della salita del diedro Philipp alla Civetta: protago- Dell’Agnola e la Dnista ovviamente la nord-ovest, la “parete delle proiezione di pareti”, un fantastico castello di rocce, gole e appicchi che “Pareti d’inverno” accende il desiderio e cattura sogni, emozioni, paure, di Gianni Rusconi. gioie. All’evento parteciperanno numerosi degli alpinisti Sabato 8 al rifugio che hanno scritto la storia della parete nord-ovest. Hanno Tissi si farà filò (ore già assicurato la loro presenza Marco e Aldo Anghileri, 14) con gli alpinisti Armando Aste, Giorgio Redaelli, i fratelli Rusconi, attorno al “larin” (è Christoph Hainz, Manrico Dell’Agnola che condurrà una possibile prenotare serata, Claudio Moretto, Renato Panciera, Giacomo il pernottamento Albiero, Adriana Valdo, Alessandro Gogna, Roberto all’Ufficio turistico Sorgato e molti altri. Una presenza importante sarà quel- di Alleghe tel. la di Ignazio Piussi, grande figura dell’alpinismo italiano. 0437/523333 e-mail “Notevole rilievo assumerà l’incontro tra nuovi e vecchi alleghe@infodolo- alpinisti nel segno dell’innovazione e della continuità, miti.it). Domenica 9 della cultura storico alpinistica su cui si deve fondare la pranzo alle 12.30 scoperta e la conoscenza attuale”, spiega Paola Favero, presso l’hotel animatrice dell’iniziativa nel corso della quale verrà pre- Coldai di Alleghe, sentato il suo libro “Civetta, tra le pieghe della parete” consegna alle 16 al Centro congressi dei riconoscimenti (Priuli & Verlucca): un volume dedicato agli uomini che agli alpinisti e presentazione del libro “Civetta, tra le pie- sulla parete nord-ovest hanno cercato il loro destino lot- ghe della parete” della Favero con il musicista Nelso tando, soffrendo, talvolta anche morendo. Salton e l’attore Primo Cancan. Alle 17,30 tavola rotonda Il programma si apre venerdì 7 alle ore 20 al Centro con- su “Nord ovest oggi” e in serata alle 21 proiezione di dia- gressi di Alleghe con la conferenza dedicata al diedro positive realizzate da Christoph Hainz. Philipp - Flamm (storia e personaggi della via che ha aper- Info: tel 0437.523595, email: [email protected]

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La mia “Solleder” a scritta a caratteri cubitali sullo striscione che sventola l’alpinismo di tutti i tempi, in nell’aria limpida dei Piani d’Artavaggio in Valsassina primis quello sempre contro- (Lecco) è perentoria: “A Redaelli Giorgio dominatore di verso delle chiodature. “Anche Ltutte le pareti della Civetta”. Gliel’hanno dedicata i tanti il grande Livanos diceva che è fan, rapiti dai racconti dei suoi “momenti di vita” consumati meglio un chiodo in più che un sulla gigantesca muraglia dolomitica. Orgoglioso, certo alpinista in meno. I chiodi si Redaelli lo è. Ma non si è mai sentito un protagonista questo usano per proteggersi, poi alpinista lecchese ammesso nella scelta pattuglia dei Ragni decidi tu a quali appenderti e della Grignetta ormai al crepuscolo di una luminosa attività. quali usare per evitare il peg- Ora che la sua fama viene alimentata dal libro autobiografico gio. Il lo fai con (“Momenti di vita”, edizioni Grafica Sovico, 224 pagine, 18 sette chiodi, purché sette euro), una solida nicchia Redaelli se la sta scavando nell’empi- siano!”. reo dei Bonatti, dei Piussi, dei Mauri, rispetto ai quali risulta Dunque ben poco sembre- leggermente più “ragazzo”. rebbe cambiato rispetto al Scrivere lo ha sempre in parte “disturbato”, e tuttavia il disin- vostro alpinismo, conside- volto italiano del suo libro-confessione esprime benissimo il rato peraltro irripetibile… cuore limpido e la classe di questo eroe del sesto grado. Di pagi- “Fino a un certo punto. Oggi Entrato tardivamente na in pagina Giorgio scrive di getto e non dimentica nessuno. E certe cose si riescono a fare fra i “Ragni”, Giorgio l’augurio è davvero che la sua fama non sia più circoscritta alle con una diversa preparazione Grigne e ai meravigliosi alpeggi della Valsassina dove ha a ma le difficoltà sono tutt’altro Redaelli ha costruito la lungo contribuito alla gestione del rifugio Aurora. che scomparse. Un astro del- sua fama sul paretone In tredici capitoli racconta soprattutto delle sue scalate in l’arrampicata moderna come Civetta dove ha firmato il suo capolavoro realizzando con Rolando Larcher è andato a dolomitico scalando la Piussi, Hiebeler e Sorgato la prima invernale della Solleder. fare la prima salita in libera e a Solleder in prima Con puntiglio interviene poi sui tanti problemi non risolti del- vista sulla parete sud-ovest della Torre Trieste in stile invernale. “Oggi”, moderno, e si è dovuto pren- spiega, “certe cose si dere il suo tempo. Ci ha bivac- riescono a fare con cato su e ha rischiato di bivac- carci una seconda volta. Poi una diversa ha scritto che ancora non preparazione ma le riesce a capacitarsi come Piussi e il qui presente difficoltà sono tutt’altro Redaelli, nel ‘59 con i mezzi che scomparse” (artificiali) di allora, siano riusciti a passare su quelle rocce marce”. Le motivazioni per un alpinista solitario non sembrano cambiate. “Ricordo la mia solitaria all’. Nata quasi per ripicca. Alcuni miei precedenti successi venivano puntualmen- te attribuiti ai compagni a cui ero legato. E allora ho voluto mostrare che sapevo cavarmela anche da solo”. Più forti gli alpinisti di ieri o quelli di oggi? “Emilio Comici nel ‘37 ha fatto la solitaria della sua via sulla nord della Grande di Lavaredo in tre ore e mezza. Se uno ades- so ci riesce in mezz’ora non mi fa né caldo né freddo. Comici non aveva con se i nuts, i friend: dunque al confronto con quel- li di oggi resta un vincente”. E’ importante andare forte sugli ottomila? “Forse un po’ invidio quelli che vanno forte lassù. Aggiungo però che l’Himalaya non è mai stata al vertice dei miei pensie- ri. Personalmente non ho mai superato la quota del Monte Bianco, ma qualunque Fantozzi in Himalaya può salire ➔ Qui a lato Giorgio Redaelli e Ignazio Piussi dopo la direttissima alla Torre Trieste, nell’estate del 1959 (da “Civetta, tra le pieghe della parete”, Priuli&Verlucca). Nella foto accanto al titolo, Redaelli ai Piani di Artavaggio (Lecco) mostra un particolare omaggio ricevuto da amici ed estimatori che lo definiscono “un grande del sesto grado”.

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Sotto lo sguardo della Civetta

➔ ben più in alto senza alcuna preparazione poi in vetta e giù al Van delle Sasse e specifica. Perché poi insistere a chiamare alpi- ritorno alla capanna Trieste”. nismo una ripetizione sulle vie più frequentate Quale è stato il prezzo pagato per dell’Everest o del K2? L’alpinismo lo si fa qui la tua attività di scalatore? sulle Alpi. L’himalaismo è a un livello inferiore “Quattro licenziamenti. E sempre con di difficoltà, altrimenti non si spiega che tre- la stessa motivazione: ci serve un bravo cento persone salgano in una stagione sul meccanico, non un alpinista. Mi ha ripa- tetto del mondo mentre altrettante a fatica gato in quegli anni incontrare Aurora, riescono a salire il Monte Bianco per la nor- mia moglie. Eravamo entrambi impe- male. Che io sappia, per la Mayor, la Brenva, il gnati in Grigna sulla cresta Segantini, io Pilone Centrale, la Poire se ne contano ben scendevo e lei saliva. Tutti e due in soli- pochi”. taria. Aurora andava veramente forte. Quando hai capito di essere uno che Fu il classico colpo di fulmine. La prima conta nel mondo dell’alpinismo? grande salita in Medale lei l’ha fatta con “La mia promozione sul campo è stata quan- Claudio Corti, ma arrampicava anche do Cassin ha detto davanti a tutti che si Redaelli con Marco Anghileri, il concittadino con Cassin e Mauri. E io ero ovvia- sarebbe legato con un certo biondino del lecchese che sulla Civetta ha compiuto mente geloso, e parecchio. Abbiamo gruppo, cioè con il sottoscritto. La mia fortu- un’impresa straordinaria nell’inverno del 2000 due figli, Mauro e Nicoletta, maestri di na è quella di avere incontrato maestri come salendo da solo in cinque giorni la Solleder. sci. E cinque nipotine, tutte bambine e lui. E come Sorgato, Piussi, Anghileri tutte sciatrici”. (padre). Sono riuscito a legarmi anche con Mauri e Oggioni”. Dicono che nelle tue serate ti togli parecchi sassolini Come hai conquistato la fama di re della Civetta? dalle scarpe… “Tutto cominciò nel ‘61. “Il re del Civetta vince ancora” era “In effetti su molte cose potrei glissare ma non sempre ce la il titolo che mi dedicò un giornale. In realtà nella prima guida faccio. Un esempio? Piussi è stato uno de miei più grandi com- della Civetta di Vincenzo Dal Bianco uscita nel ‘56 c’era già il pagni di cordata e proprio per questo non capisco perché mio nome: nel ‘55 avevo fatto la prima ripetizione della Cima abbia sentito il bisogno di gettare ombra su di me. Per non dire di Terranova. E vorrei segnalare che nel 2003 sono tornato di peggio. Sostiene che io non sono mai andato da primo? Che alla Torre Venezia cinquant’anni dopo, sia pure per la norma- al rifugio Vazzoler mi presentavo come un diseredato con sole le. Tutti gli anni poi in autunno porto gente a fare il trekking due corde e tre moschettoni e niente da mangiare? Che in del Civetta. Partiamo da Lecco puntando alla capanna parete non facevo la mia parte neppure nella preparazione del Trieste, pranziamo e andiamo al Vazzoler dove intrattengo gli bivacco? Ha qualche problema di memoria il buon Piussi. ospiti con la storia delle mie scalate: la Carlesso alla Trieste, Checché lui pensi e scriva, non soltanto ho sempre preparato la direttissima alla Trieste, la prima invernale della Tissi alla e attrezzato tutti i bivacchi, ma in molte circostanze ho anche Venezia e alcune vie sulla Busazza. E poi ancora la prima attrezzato nuovi tiri perché l’indomani Piussi avesse meno invernale e prima assoluta dello Spallone del Bancon, prima lavoro da fare. E di materiali ne avevo a sufficienza. L’equivoco assoluta della est delle Medie, prima assoluta dello spigolo è nato dal fatto che mentre aspettavo Piussi al Vazzoler li ho est della Venezia, prima invernale della Andrich alla Venezia. messi a disposizione di un amico scozzese. Ma per fortuna i In totale quaranta e più salite e altrettanti bivacchi. Quindi libri servono anche a rimettere le cose al loro posto. E quello continuiamo il nostro giro: al Tissi, al Coldai a vedere l’alba, che ho scritto per fortuna lo fa”. ■ Personalità I ruggenti 70 di Alberto Re ettant’anni. Un traguardo che Alberto Re immaginava lontano ma che ora è irrimediabilmente arrivato. Ma, tranquilli. “L’anagrafe nulla può fare per blandire la mia Spassione alpinistica”, rassicura l’illustre guida alpina che ha retto a lungo il Collegio nazionale e ora presiede quello pie- montese, “sempre tesa a rincorrere mete e obiettivi che si sono avvicendati nella mia lunga carriera”. “Un percorso pieno di grandi soddisfazioni”, aggiunge, “dove la fortuna ha giocato a mio favore un ruolo determinante in alcune circostanze: il fulmine delle Jorasses, il sasso del Monviso, il seracco della Simony Spitze…”. Dopo avere con- cluso la sua quattordicesima traversata -Zermatt, l’ per eccellenza, Re ha invitato i tanti amici che si sono legati alla sua corda alla festa di compleanno che si è svolta il 26 e 27 maggio al rifugio Jervis in Val Pellice. Al “re delle guide” inviamo i più caldi auguri per i suoi ruggenti 70. Nella foto Alberto Re festeggiato in vetta al Monviso. (R.S.)

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Il Soccorso alpino non va in vacanza Ma se evitate di allertarlo è meglio li uomini del Soccorso alpino non nascondono di avere un’aspirazione: restare inoperosi. Anche se sono pronti 24 ore su 24 a rispondere tem- pestivamente alle chiamate e intervengono senza chiedersi chi Gchiama, la gravità o meno, se è giorno o se è notte. Siate prudenti, non allertateli per cose da poco. E soprattutto non date niente per scontato, nemmeno l’”innocente” ricerca di qualche fungo nei boschi. Purtroppo gli inviti alla prudenza a poco sembrano servire. I tecnici impiegati sono stati nel 2006 in numero maggiore rispet- to all’anno precedente: 27.519, con un incremento del 3,6% rispetto al 2005, e ben 25.332 sono state Ie giomate/uomo necessarie per portare soccorso agli infortunati. Mettiamocela tutta perché quest’anno si registri un’inversione di tendenza. E pazienza se qualcuno degli uomini del Soccorso alpino avrà la sensazione di annoiarsi. A tutti, prudenti vacanze. Pier Giorgio Baldracco Presidente Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico

CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO 32 delegazioni - 235 stazioni alpine - 15 delegazioni speleologiche - 32 stazioni speleologiche - 21 servizi regionali - 7187 volontari di cui: 231 medici, 29 istrut- tori tecnici nazionali (scuola alpina), 28 istruttori tecni- ci nazionali (scuola speleo), 23 istruttori nazionali unità cinofile da valanga, 7 istruttori nazionali unità cinofile di ricerca in superficie. LO SCARPONE 08 6-07-2007 18:38 Pagina 10

COMPAGNI DI CORDATA Vent’anni di Mountain Wilderness

In difesa della montagna selvaggia uale sarebbe oggi la situazione delle montagne del vertice fu eletto una sorta di Gran giurì composto da 21 garanti mondo se Mountain Wilderness non ci fosse stata? Carlo scelti fra alpinisti famosi, scrittori e scienziati”. Alberto Pinelli, da vent’anni principale animatore di MW Fra i garanti figurarono fin dall’inizio nomi come Reinhold Qdi cui è stato il primo presidente, risponde con la con- Messner, Bernard Amy, , Fausto De Stefani, sueta incisività a chi gli chiede un bilancio di questi quattro Kurt Diemberger, Patrick Gabarrou, Alessandro Gogna, Haroun lustri di battaglie in difesa di ciò che rimane della montagna sel- Tazieff, Pat Morrow, Fosco Maraini, oltre allo stesso Pinelli. vaggia. Una storia, quella di Mountain Wilderness, iniziata a Altri nomi famosi si aggiunsero in seguito. Memorabile è stato Biella nell’autunno del 1987 in occasione di un’assemblea inter- lo spettacolare intervento di Messner, Gogna e compagni nazionale di alpinisti animati dal nobile intento arrampicati sul pilone della funivia del Monte di preservare le ultime “macchie bianche” del Bianco per chiederne a gran voce lo smantella- pianeta, i grandi spazi ancora non modificati mento (1988). O le manifestazioni per sostenere dall’uomo. “A dire il vero in principio le idee la creazione di grandi spazi protetti attorno alle erano almeno due. C’era Messner che parlava di montagne simbolo delle Alpi, come l’Espace white wilderness, spazi bianchi da salvare in e le Dolomiti monumento del mondo. alta quota, e ipotizzava in loro difesa un ristret- Nello stesso anno, il 1989, avvenivano poi le to club di alpinisti famosi, mentre Roberto Osio, prime operazioni di ripulitura del ghiacciaio della io e altri pensavamo a un movimento più ampio, Marmolada, messo a dura prova dalla dissennata di cui facessero parte tanto gli alpinisti con la A gestione ambientale della funivia. maiuscola quanto tutti gli amanti della monta- L’anno dopo Pinelli e soci partivano alla volta gna. L’occasione per mettere in pratica il nostro del Pakistan per la prima spedizione di pulizia a progetto venne offerta dalla Banca Sella che un 8000 che si ricordi, denominata Free K2, per intendeva celebrare il proprio centenario spon- rimuovere tonnellate di rifiuti e corde fisse sorizzando un evento importante nell’ambito abbandonati dalle precedenti spedizioni. Nel dell’alpinismo. Attraverso il Club alpino accade- corso degli anni Novanta, passato il periodo eroi- mico italiano proponemmo all’istituto bancario co, l’associazione, pur continuando a registrare di organizzare un convegno internazionale sul Ripercorriamo con numerose significative adesioni di personaggi destino delle montagne e suggerimmo il titolo: Carlo Alberto Pinelli, famosi, dovette metabolizzare alcune defezioni ‘Mountain Wilderness - alpinisti di tutto il importanti. Oltre a Messner, anche il giornalista mondo in difesa dell’alta montagna’. Il risultato che nel 1987 ne Stefano Ardito se n’è andato in polemica con una conclusivo fu un documento in 23 articoli noto impugnò per primo gestione a suo dire troppo elitaria e dirigistica. come le Tesi di Biella. Mountain Wilderness Controversie irrisolte e accuse reciproche, o nacque per concretizzare quei propositi: un le redini, la storia forse semplici divergenze di fronte alle difficoltà: movimento internazionale di alpinisti ed escur- dell’agguerrita il corpo sociale che in Italia non cresce al ritmo sionisti impegnati nella difesa di quei valori sperato, il calo di visibilità dopo l’esordio in gran- ambientali e etici che donano un senso non effi- associazione di de stile, le contraddizioni e la cronica mancanza mero alla frequentazione delle montagne. Al alpinisti ambientalisti di fondi. In Italia oggi MW conta appena un

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Battaglie di ieri e di oggi migliaio di soci, mentre le consorelle in Svizzera, Francia, Catalogna, Germania, godono ottima salute e di recente alla Libertà per i ghiacciai! famiglia si sono aggiunte le sezioni della Slovenia, del Belgio e del Pakistan. Pinelli, presidente onorario di MW Italia, ha na delle più recenti campagne di Mountain abbandonato da qualche anno l’incarico di coordinatore gene- Wilderness riguarda l’occupazione di Punta Rocca rale a livello internazionale e si dedica all’organizzazione delle in Marmolada, conclusasi domenica 25 marzo per attività in Asia. Coordinatore è ora Patrik Gabarrou, mentre in Uchiedere al Parlamento italiano una legge che vieti Italia la presidenza è stata assunta da Fausto De Stefani. l’eliski e l’eliturismo su tutte le montagne italiane. “Tutti i Ma che fine hanno fatto le migliaia di entusiasti degli inizi, politici, veneti, trentini e altoatesini condannano la pratica quando i blitz della “Greenpeace delle montagne” riempivano le dell’eliski ma non mettono in atto alcuna azione per impe- pagine dei giornali? “Siamo sempre una minoranza rumorosa, dire i voli sulla Regina delle Dolomiti, sul gruppo del Sella, stimata e determinata”, taglia corto Pinelli. “I nostri SOS, le nelle valli Badia e Pusteria”, spiega il vicepresidente di nostre proposte alternative, gli striscioni portati fin sul ‘luogo MW Italia Stefano Mayr. “Con la volontà politica delle due del delitto’ contribuiscono a tenere desta l’attenzione. Il fatto è province e della Regione Veneto, dei comuni interessati che alcune battaglie, pur essendo sacrosante, non sono facili da (Selva di Val Gardena, Corvara, Livinallongo, Rocca spiegare. Da ultima quella contro il business degli impianti eoli- Pietore) è possibile, da subito, bloccare una attività tanto ci che minaccia di distruggere il paesaggio montano e collinare, invasiva e aggressiva. Del resto, la volontà popolare con una contropartita energetica assolutamente irrisoria”. espressa da più di dieci anni di manifestazioni sulle Alpi e Le Tesi di Biella sono state recepite a suo tempo dal Consiglio sui Pirenei è chiara in proposito: basta con questo modo centrale del CAI, anche se i rapporti fra le due associazioni non invasivo di utilizzo consumistico della montagna! Questo sempre sono stati sereni. Ancora di recente Mountain vale per gli elicotteri, le motoslitte, i quad e ogni altro Wilderness ha violentemente criticato l’invasione del ghiacciaio rumoroso e distruttivo mezzo che consideri le montagne del Baltoro organizzata dal Club alpino in occasione del cin- come un divertente substrato per le proprie evoluzioni”. quantenario della prima ascensione del K2. “In fin dei conti Dalla Marmolada, Mountain Wilderness ha lanciato anche noi siamo iscritti al CAI e figli del CAI”, dice Pinelli. “In anche un allarme riguardante un bene pubblico a rischio, questo momento i nostri rapporti con la TAM e con il presiden- i ghiacciai. “Su alcuni dei ghiacciai più importanti delle te Annibale Salsa non potrebbero essere migliori”. Alpi si pratica ancora lo sci estivo (Monte Rosa, Val Sta di fatto che diverse battaglie legislative vedono le due Senales, Stelvio, Presena, Marmolada)”, si legge in un associazioni lavorare fianco a fianco: dalla regolamentazione comunicato. “Inoltre, viste le temperature sempre più alte, dell’eliski, alla legge quadro sul traffico di fuoristrada e motos- gli impiantisti stanno preparando un assalto generalizzato litte. “Pratiche dannose per l’ambiente, ma più ancora per chi la alle placche glaciali delle alte quote per renderle fruibili in vetta se la vuole conquistare con le proprie gambe”, commenta inverno. La preparazione delle piste per lo sci alpino, spe- Pinelli; e risuonano, in queste sue parole, quelle di Ivan Illich, cialmente in estate, sui ghiacciai ha un effetto traumatiz- grande maestro del pensiero ecologico, che nel suo libro zante. Per permettere la sciabilità a poche persone e qual- “Elogio della bicicletta” (recentemente ripubblicato da Bollati che squadra si erode e incide la placca glaciale, si costrui- Boringhieri) considera i mezzi di trasporto a motore si utili, ma scono strutture ricettive in quota, si trasportano ingenti solo per trasportare “i malati, gli zoppi, i vecchi e i pigri”. quantitativi di neve sulle piste sottraendola ad altri settori Nell’estate del 2004 gli attivisti di MW hanno attraversato del ghiacciaio. Così facendo si diffonde inquinamento ad parte delle Alpi a piedi montando la loro Tenda Gialla - una spe- altissima quota, si accelera il declino dei ghiacciai, si inci- cie di versione alpina della Goletta Azzurra di Legambiente - di de in modo considerevole sulla quantità e qualità delle più valle in valle, denunciando le situazioni più critiche a livello importanti riserve idriche dell’Europa meridionale”. ambientale. All’indice di MW sono finiti soprattutto i ghiacciai utilizzati per lo sci estivo, in particolare quello della Marmolada respinta con una risata. “Non siamo estremisti”, continua “dove la pratica di rimuovere e ammucchiare altrove con gli Pinelli. “Pensiamo che la montagna debba essere frequentata, spazzaneve lo strato superficiale di neve contribuisce ad acce- perché soltanto così si può capirne la bellezza e il significato. lerare la deglaciazione”, come spiegano gli esperti di Mountain Però la frequentazione non deve provocarne il degrado. Noi Wilderness. Quanto all’accusa di integralismo, essa viene difendiamo la qualità dell’esperienza che quei luoghi straordi- nari rendono possibile. Per questo in Afghanistan stiamo lavo- rando per riaprire al turismo d’avventura alcune zone del paese Identikit dell’associazione libere da pericoli. Si tratta di un’iniziativa con precisi risvolti umanitari, che intende fornire a molti giovani afgani le compe- Segreteria nazionale: via Unione Sovietica, 2 41012 Carpi - MO tenze tecniche di base, necessarie per proporsi come guide di Orari: lunedì e domenica ore serali o segreteria telefonica trekking, accompagnatori di spedizioni alpinistiche, portatori”. Tel/fax: +39 059 692151 La strada è quella giusta. L’11 dicembre, in occasione della Email: [email protected] Giornata internazionale della montagna, il ministro Linda Presidente: Fausto De Stefani Lanzillotta ha premiato Mountain Wilderness “per le meritevoli Presidente onorario: Carlo Alberto Pinelli iniziative volte a favorire il ritorno dell’alpinismo tra le monta- Soci effettivi: circa un migliaio gne dell’Afghanistan, come strumento di riscatto per le popola- Stampa sociale: “Mountain wilderness news” (quadrimestrale) zioni locali”. Estremisti no, ma idealisti decisamente si. Anche Sito web: www.mountwild.it se oggi può sembrare fuori moda. Maser

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COM’ERAVAMO Sbarüa, si conclude il racconto di Mellano Scarpette e “bagna caüda” a Sbarüa era diventata la nostra te, il lombardo Romano Perego) a con- mente il mondo dell’arrampicata e del- meta abituale per il tempo libero, clusione delle nostre arrampicate in l’alpinismo. Il cambiamento di mentalità il nostro “eden” di roccia, luogo di palestra. e di approccio all’arrampicata si riflesse Lincontro con gli amici per lunghe A partire dalla fine degli anni ‘70, nella concezione e nelle finalità di una giornate di arrampicata e di sfide all’ul- abbandonati gli scarponi e il pesante palestra in ambiente naturale, e anche timo chiodo, nel senso che cercavamo materiale tradizionale per le scarpette e alla Sbarüa, seguendo le nuove tenden- di usare sulle vie sempre meno chiodi attrezzi super leggeri, altri giovani (tra i ze, cambiarono i criteri di attrezzatura e dei “rivali” con risultati che spesso più attivi De Marchi, Carbone, Rebola, sicurezza delle vie. rasentavano l’incoscienza. Conti, Vaio, Rio Celso, Lucchetta e il Oggi la Rocca Sbarüa, con le sue innu- Dalla seconda metà degli anni ‘60 una gruppo degli “amici della Sbarüa” ) indi- merevoli vie ottimamente attrezzate di nuova generazione di giovani alpinisti si viduarono nuove possibilità di arrampi- vari livelli di difficoltà e sviluppo (dal III aggiunse ai precedenti frequentatori. Si cata sugli innumerevoli risalti rocciosi grado classico ai massimi gradi della stava aprendo un periodo nuovo per l’al- ancora inesplorati, che si rivelarono, per scala aperta attuale e altezze comprese pinismo. L’arrampicata si stava trasfor- struttura e varietà di percorsi, all’altezza tra i 40 e i 150 metri, con possibilità di mando in attività gratificante fine a sé delle nuove tendenze dell’arrampicata concatenamenti di oltre 400 metri di svi- stessa. Gli ideali e i valori classici, sino che si stavano affermando. luppo) percorribili in ogni periodo del- allora considerati il fondamento dell’at- Alla Sbarüa iniziò la sua attività di cro- l’anno, è un vero e proprio impianto tività alpinistica, furono messi in discus- nista e storico dell’alpinismo Emanuele sportivo di arrampicata moderna, tra i sione. E venne il tempo del “Nuovo Cassarà, scomparso nel novembre del più gratificanti e completi del Piemonte Mattino” con i suoi profeti: Gian Piero 2005 lasciando un ricordo incancellabile occidentale. Motti, leader e figura carismatica - auto- in chi lo conobbe ed ebbe la fortuna di Andrea Mellano re della prima completa guida dei setto- averlo avuto come amico fraterno. (2- fine) ri di arrampicata - Giancarlo Grassi, Scrittore e giornalista sportivo, quan- Marco Bernardi, Ugo Manera, Claudio do ci siamo incontrati, all’inizio degli Santunione che con Paolo Armando, anni ‘60, Cassarà era totalmente digiuno Fredino Marengo e altri compagni intro- di tecnica di arrampicata e di conoscen- Saperne di più dussero alla Sbarüa le novità dell’arram- za dell’ambiente un po’ superbo degli Informazioni e notizie sulla palestra di picata in stile californiano tracciando alpinisti. Il nostro modo di affrontare la Rocca Sbarüa sono reperibili nelle seguen- vie innovative che arricchirono le possi- montagna con un misto di spavalderia e ti pubblicazioni (alcune ormai solo più in bilità tecniche della palestra. di modestia (non sempre sincera), aveva biblioteca e altre, le più recenti, presso le La Sezione di Pinerolo, constatata l’al- suscitato il suo interesse professionale e librerie specializzate): ta frequenza di fruitori, nel 1971, grazie umano, tanto che chiese di unirsi a noi - Arturo Rampini “Monografia sulle pale- al lascito del socio Giuseppe Melano, per vivere sul campo, secondo la sua stre torinesi” pubblicata su “SCANDERE” costruì alla base della Rocca un rifugio spiccata caratteristica disincantata e cri- ed. CAI Torino 1955. adattando un capannone metallico, e la tica, le esperienze, gli ideali e le con- presenza del rifugio gestito da un custo- traddizioni che in quel periodo agitava- - Gian Piero Motti “Rocca Sbarüa e Monte de garantiva il ristoro e il pernottamento no l’ambiente alpinistico. Tre Denti” ed- GEAT - Torino 1969. agli scalatori, soprattutto a quelli prove- Fu durante le animate discussioni e le - Luigi Gally “Rocca Sbarüa - arrampicate nienti da fuori Piemonte, e ai molti riflessioni sull’attività alpinistica che su granito” ed. in proprio Torino 1988. escursionisti che stavano scoprendo la intavolavamo nel corso delle arrampica- - Elio Costa, Lorenzo Gillio “Rocca zona. Per noi abituali frequentatori inve- te in palestra e nelle varie escursioni e Sbarüa”. Ed. Gruppo Alpinistico CAI- ce il rifugio chiudeva un’epoca irripeti- scalate alpinistiche compiute con UGET Torino 1988. bile per quello che consideravamo il Cassarà, ormai integrato nel nostro - Michele Carbone “Rocca Sbarüa - 70 nostro mondo di pietra esclusivo. gruppo, che prese corpo, alla fine degli anni di arrampicata” ed. G.A.S- - Torino Le migliorate condizioni economiche anni ‘70, l’idea allora dissacrante di pro- 1996 e successivi aggiornamenti 2002 e di quel periodo consentirono ad alcuni muovere gare di arrampicata e di fonda- 2003. del gruppo torinese di possedere un’au- re una federazione (la FASI) che rappre- - Marco Scolaris, Marco Blatto “ Piemonte to e così, con le “500” o “600” di turno sentasse la nuova disciplina dell’arram- Occidentale e Briançonnais”. Vivalda cariche all’inverosimile lasciammo Il picata, che noi definimmo “sportiva” per Editori -Aria, Torino 1999. vecchio sentiero che saliva da rimarcare la tendenza che si stava affer- - Maurizio Origlia, Fiorenzo Michelin “ Cantalupa per la via più breve della Val mando tra i giovani. E Cassarà fu l’ani- Lemina, con malcelato rimpianto per l’o- ma e il teorico di quella grande scom- Passaggio a Nord Ovest - arrampicate steria di Cantalupa, luogo di alluvionali messa che fu “Sportroccia ‘85”, che con sportive moderne nel Piemonte occiden- bevute e scorpacciate di “bagna caüda” Marco Bernardi, Alberto Risso e il sotto- tale”. Ed. Versante Sud 2005. (tipico piatto conviviale piemontese per scritto si concretizzò con la ormai “sto- - Renato Giustetto, Giulio Scarca “Rocca stomaci robusti, apprezzatissimo dal rica” gara internazionale di Sbarüa” CD in 3 lingue. Ed. Ass. mio compagno di cordata di tante scala- Bardonecchia che rivoluzionò letteral- Sportiva Geko Torino 2° edizione 2005.

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CULTURA Il GISM a Sondrio La Valtellina accoglie gli scrittori l raduno 2007 del Gruppo italiano di montagna) è stato assegnato a Valter tutto dedicato alla Valtellina. La rivista scrittori di montagna (GISM) ha Ferrari di Tortona, secondo premio a diretta da Pellegrinon si sta affermando avuto per teatro il 15, 16 e 17 giugno Valter Guglielmetti di Novara; il premio come uno dei veicoli più interessanti e ISondrio, città alpina del 2007. E Valmarana (liriche di montagna) è stato invidiati dell’associazione, non solo per Sondrio ha aperto le braccia con entu- assegnato a Mario Schiavato di Fiume il rigore degli articoli, ma anche per la siasmo ai soci del Gism con un pranzo (ha ritirato il premio Silvana Rovis), il volontà di essere uno strumento cultura- montanaro all’agriturismo Gaggi sopra premio di alpinismo Giovanni De Simoni le di alto valore e libero da ogni condi- Albosaggia e la cena ufficiale alle Volte, è andato ad Alessandro Gogna e infine il zionamento anche pubblicitario. nella storica cantina dell’Istituto enologi- premio “Montagna natura incantata” Infine sono stati consegnati i distintivi co valtellinese, alla presenza del sindaco riservato alle scuole è stato vinto dalla dorati ai soci ultraquarantennali e i Bianca Bianchini. Il tutto grazie anche Scuola elementare di Cantoira (TO). distintivi ordinari ai nuovi soci iscritti nel alla preziosa e valente collaborazione di La tavola rotonda su “Quale futuro per 2007. Una piacevole gita in Valmalenco Gianenrico Ghilotti le nostre montagne” ha visto la parteci- ha concluso in bellezza la manifestazio- L’assemblea, la prima da quando il pazione per il Comune dell’assessore ne, che ha avuto un’appendice a Livigno, Gism è associazione costituita davanti al Scarì e per la Comunità montana per la commemorazione del consocio notaio, ha visto una vibrante esposizione Valtellina del presidente, nonché del pre- Ludovico Cusini e l’inagurazione del sen- del presidente Spiro Dalla Porta Xydias, sidente della Sezione del CAI di Sondrio tiero a lui dedicato. Prossimo appunta- una sintesi dell’attività a cura del vice- Lucia Foppoli. Irene Affentranger ha mento, il fine settimana del 13 e 14 otto- presidente Piero Carlesi e l’illustrazione letto la relazione di Annibale Salsa, pre- bre, l’incontro autunnale a Torino, al del rendiconto economico e finanziario sidente generale del CAI e socio Gism, Museo nazionale della montagna, per da parte della segretaria Ella Torretta. Le quindi sono intervenuti Carlesi e Dalla ricordare i consoci Armando Biancardi e elezioni si sono concluse con la riconfer- Porta Xydias. Nel dibattito hanno preso Massimo Mila. Il raduno 2008 con l’as- ma di Dante Colli, Carla Maverna, Bepi la parola Sergio Pessot, il professor semblea si svolgerà invece nel Parco Pellegrinon e Lino Pogliaghi. Infine è Dibona, Rolly Marchi e Nemo Canetta. nazionale delle Foreste Casentinesi, stata data lettura dei verbali dei concor- In occasione delle giornate di Sondrio è presso l’eremo di Camaldoli. si. Il premio Giulio Bedeschi (Racconti uscito il sesto numero di “Montagna” Piero Carlesi Novemila presenze, LetterAltura fa centro empre più ricca è la produzione letteraria dedicata alla montagna, già documentata a Trento dalla vetrina Sdi Montagnalibri (oltre 1000 opere esposte e oltre 100 periodici presentati da 400 editori di 30 paesi europei ed extra-europei), che oggi suscita l’interesse di un pubblico vasto, attratto dalla spontaneità del rapporto con la natura, dal fascino delle grandi sfide così come dall’unicità delle piccole avventure. Notevole merito della rassegna “LetterAltura”, festival della letteratura di montagna, viag- gio e avventura, è stato quello di coinvolgere su questo tema autori, giornalisti, fotografi e artisti in una riuscita appuntamenti hanno riempito i locali, le piazze, i cortili, le kermesse che dal 27 giugno al 1° luglio ha avuto per tea- chiese con spettacoli inediti spesso rivolti a un’utenza tro Verbania, dilagando anche nelle valli dell’Ossola. Con giovanile, come raramente si era visto in manifestazioni importanti contributi del FilmFestival di Trento e della analoghe dedicate alla montagna. Nel tendone allestito Biblioteca nazionale del Club Alpino Italiano, questa festa con la collaborazione di Montagnalibri (TrentoFilmfestival) della montagna ha dato il via al programma di “Alpi365”, il sono andati esauriti di volta in volta i volumi degli autori progetto triennale promosso dalla Regione Piemonte per presenti. “Il lavoro organizzativo dell’editore Giovanni valorizzare la montagna, la sua identità, il suo futuro. Più Margaroli e la passione di 180 volontari”, è il commento che lusinghiero il bilancio. I numeri: 9.000 le presenze agli soddisfatto di Lorenzo Scandroglio, caporedattore di Alp, incontri con gli autori e agli spettacoli, 3600 i passaggi in ideatore di Lago Maggiore LetterAltura e vice presidente libreria, 600 i bambini che hanno partecipato alle attività dell’omonima associazione, “insieme con una ventata di di laboratorio e arrampicata, 180 i volontari (nella foto) che novità nello stile adottato per le proposte sulla montagna, hanno preso parte all’organizzazione, 150 gli ospiti tra hanno contribuito a scardinare l’asfittica autoreferenzialità autori, relatori e artisti, 75 i giornalisti accreditati. Gli dell’universo-montagna italiano”. ■

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TUTELA DEL PAESAGGIO Un monumento divide Sondrio Segni monumentali? No grazie

l manufatto alto sette metri viene definito “un po’ particolare”: il pro- getto prevede quattro lame svuotate Ie rastremate proiettate verso il cielo, orientate sugli assi direzionali dei quat- tro punti cardinali, sulla cui sommità due mani giunte stilizzate a rappresenta- re un invito alla preghiera da parte dei santi protettori Gervasio e Protasio. E’ grazie a tale lambiccato “monumento” in acciaio inox che Sondrio intende essere ricordata come “Città alpina” del 2007? Le reazioni in città sono piuttosto vivaci. E tra i più decisi oppositori il CAI è in prima linea. Anche perché questo discu- tibile “segno monumentale” dovrebbe essere posizionato sulla cima del monte Rolla che domina la città al di sopra dei vigneti dove si produce il famoso Sassella, e per non passare inosservato Sondrio in una stampa del 1700. verrebbe illuminato di notte da un “generatore a scoppio”, con quale bene- ficio per la salubrità dell’aria è possibile no”; il 18 maggio con Stefano Tirinzoni, politica protezionistica del Club Alpino immaginare. architetto e presidente della Fondazione Italiano che trova la sua fonte anche in Ferma contrarietà ha espresso la stori- Bombardieri, tema “Paesaggio valtelline- norme regolamentari, e ha quale priori- ca Sezione Valtellinese, che pure si è ben se tra estetica e identità”. tario obiettivo di principio la tutela inte- volentieri inserita nel programma delle Le parole di Lucia Foppoli, avvocato, grale dell’alta montagna”. celebrazioni della “Città alpina” con presidente del prestigioso sodalizio, “Questa presa di posizione”, precisa alcune ragguardevoli conferenze: il 21 sono inequivocabili. “Senza entrare nel Lucia Foppoli, “si allinea allo spirito del aprile con il presidente generale merito del soggetto rappresentato da Piano territoriale di coordinamento Annibale Salsa, tema “Vivere nelle Alpi: i tale ‘segno’, la Sezione Valtellinese espri- della Provincia di Sondrio, che esclude mutamenti climatici alla luce delle tra- me ferma contrarietà per motivi ambien- radicalmente la costruzione di strutture sformazioni sociali e demografiche nello tali all’esecuzione dell’opera”, scrive in di qualsiasi tipo che interferiscano con la spazio alpino”, e con il consigliere cen- una lettera alla municipalità. “La filoso- vista non ravvicinata del profilo sommi- trale Flaminio Benetti, tema “Storia degli fia che muove la sezione a questo forma- tale contro il cielo (il monumento invece insediamenti umani nell’ambiente alpi- le intervento s’inquadra nell’ottica della è stato pensato proprio allo scopo, rite- nuto essenziale dal progetto, di essere Memorie “ben” visibile da lontano, dalla città fino ai piedi del Rolla), proprio per salva- Un percorso didattico in ricordo di Stava guardare senza mezze misure la peculia- rità paesistica tipica del paesaggio alpi- n percorso didattico in Val di Fiemme, a cura della Fondazione Stava no a noi tanto caro. La ‘proposta d’inter- 1985 Onlus, racconta genesi, cause e responsabilità del crollo delle dis- vento’ che si vuole motivata da sensibili- cariche della miniera di fluorite di Prestavel, che il 19 luglio 1985 provo- tà verso il territorio è, al contrario, Ucò una colata di fango lungo la Val di Stava uccidendo 268 persone. Il oggettivamente connotata da macrosco- percorso si articola in 15 pannelli informatori che con brevi testi e immagini per- pica insensibilità verso il territorio e mettono di ripercorrere la storia della miniera e dell’impianto, le fasi della lavo- l’ambiente, mossa com’è solo dal prota- razione mineraria, la costruzione e la crescita delle discariche dai primi anni gonismo...” Sessanta fino al loro crollo catastrofico. L’iniziativa è stata relizzata dal Centro di Per concludere, la Sezione Valtellinese documentazione di Stava con la consulenza scientifica del professor Giovanni sollecita con forza un ripensamento da Tosatti, docente di geologia applicata presso il Dipartimento di scienze della parte dell’Amministrazione comunale e Terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e con il patrocinio del Consiglio auspica che il monte Rolla sia lasciato nazionale delle ricerche e dell’Università di Modena e Reggio libero da interventi dell’uomo. Al più, Emilia/Dipartimento di scienze della Terra. Il percorso è stato presentato in luglio come ha suggerito Reinhold Messner, ci con una conferenza/dibattito svolta da Graziano Lucchi, presidente della si potrà limitare alla costruzione di un Fondazione Stava 1985 Onlus e autore del libro “Stava perché”. “ometto di sassi”. ■

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EVENTI Non solo scienza dal 21 al 23 settembre E ora facciamo geoturismo he le Alpi fossero in gran parte Visite guidate, conferenze multimediali sulla geologia e momenti fatte di rocce marine è noto sin dai primi riconoscimenti di fossili di degustazione di prodotti eno-gastronomici in programma Cavvenuti a partire dal 1600. Ma alla Sacra di San Michele, in Val Germanasca e al Monginevro quali fossero state le straordinarie vicen- de che hanno portato al sollevamento alle silenziose, buie e gelide acque della sul fondo marino i fenomeni magmatici delle montagne è conquista scientifica piana abissale. Per comprendere meglio danno vita a una catena vulcanica, una più recente. Sull’argomento è articolato la storia geologica di questo oceano dorsale: il mare si trasforma in un ocea- un evento senza precedenti, il Meeting immaginate di aprire la cartella “crono- no (l’Oceano Ligure-Piemontese, facente internazionale di geologia e turismo che logia” del computer della Terra e di met- parte di un più grande bacino, la Tetide). si svolgerà il 21, 22 e 23 settembre alla tere in sequenza i diversi file relativi agli Circa 130 milioni d’anni fa la storia geo- Sacra di San Michele, in Val Germanasca ultimi 300 milioni d’anni. A quell’epoca logica cambia corso. Il fondo del mare si e al Colle del Monginevro, in un alternar- l’Europa faceva ancora parte di un unico contrae, l’Europa e l’Africa tendono ad si di visite guidate, conferenze multime- grande continente, la Pangea. avvicinarsi sempre più e di lì a poco, si fa diali e momenti di degustazione dei pro- A causa di movimenti distensivi per dire (circa 100 milioni d’anni fa), si dotti eno-gastronomici (anche questi accompagnati dalla risalita di magma dal scontrano. Durante questo processo, i gustoso riflesso della natura della Terra). mantello, circa 250 milioni d’anni fa, la fondali marini subiscono uno degli effet- Ma com’è possibile che una scienza crosta si lacera, formando una depres- ti più spettacolari: pizzicati fra le rocce apparentemente ostica come la geologia sione sempre più larga e profonda. A continentali vengono sollevati a migliaia possa costituire un’opportunità di turi- mano a mano che il mare si espande, i di metri d’altitudine e costituiscono oggi smo? In realtà molte fra le più famose due blocchi continentali di neoformazio- montagne di colore verde (il Monviso) o aree protette sono state istituite per tute- ne - la Paleo-europa a nord-ovest e la grigio (il Rocciamelone) a seconda della lare le bellezze geologiche (oltre a flora e Paleo-africa a sud-est - si allontanano; loro origine magmatica o sedimentaria.■ fauna): basti pensare al Grand Canyon del Colorado o al Parco di Yellowstone. Come partecipare Il concetto stesso di paesaggio è legato alla geologia. Fondamentale è stato il contributo della geologia alla conoscen- Due formule, e a tutti un attestato za e all’affermarsi del turismo nelle Alpi. ’incontro internazionale di geologia, paesaggio, natura ed escursionismo L’epica conquista del Monte Bianco è nelle Alpi Cozie denominato “Geoturismo, il turismo a tema geologico”, è stata voluta da un geologo “ante litte- aperto a tutti e prevede due formule: pacchetto completo, comprendente ram” come De Saussure. Molti appassio- Lsoggiorno, ristorazione, degustazioni eno-gastronomiche, conferenze, nati ricercatori sono passati alla storia visite guidate, dossier informativo e spostamenti in loco (costo 200 euro); pac- più come alpinisti che come geologi, chetto formativo e di visite guidate, comprendente degustazioni eno-gastrono- ingegneri minerari e naturalisti. miche, conferenze, visite guidate e dossier informativo (costo 120 euro). Meno nota è la correlazione fra le rocce Le iscrizioni si chiuderanno il 15 settembre. Dovranno pervenire alla magmatiche delle dorsali oceaniche e le Federazione Italiana Escursionismo (FIE) o via email: [email protected] o Alpi soprattutto occidentali. Una delle via fax allo 011 9352786 utilizzando l’apposito modulo scaricabile da uno dei pagine più belle di questa storia è quella seguenti siti: www.fiepiemonte.it - www.imeridiani.net versando la propria quota scritta nelle Alpi Cozie. Il Monviso deriva tramite bonifico bancario sul conto intestato a FIE Comitato Regionale dal sollevamento di rocce magmatiche di Piemontese - Banca Unicredit Agenzia di Almese, crosta oceanica. Ma le rocce vulcaniche coordinate: Conto Corrente 1387824 - CIN J - CAB 30030 - ABI 02008 sottomarine meglio conservate delle A tutti i partecipanti sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Alpi si incontrano al Monginevro: nel Informazioni: www.imeridiani.net - tel 347 3205233. Massiccio Chenaillet - Monti della Luna Organizzazione a cura di Meridiani società scientifica e Fie in collaborazione affiora un frammento pressoché intatto con Regione Piemonte, Provincia di Torino, Università di Torino, Ministero pub- di vulcani di dorsale oceanica con il loro blica istruzione, Comunità montana Val Chisone e Germanasca, comuni di spettacolare corredo di lave basaltiche Cesana, Chiusa San Michele, Clavière, Montgenèvre, Sant’Ambrogio di Torino, di circa 150 milioni di anni fa. Ecomuseo del suolo di Coazze, Ecomuseo delle miniere e della Valle Ci troviamo di fronte a uno straordina- Germanasca, Ecomuseo Colombano Romean di Salbertrand, Parco Gran bosco rio mosaico di pezzi geologici. La rico- di Salbertrand, Collegio guide alpine del Piemonte, CAI, Ente Sacra di San struzione del mosaico disegna un quadro Michele, Fondazione “Federico Sacco”, Associazione italiana geologia & turi- sorprendente: un oceano estinto com- smo, Associazione geoturismo, Dipartimento scienze della Terra Università di pleto di tutti i suoi ambienti, dalle coste Torino, CAI intersezionale Valle di Susa e Val Sangone, Piemonte Ecomusei, coralline palpitanti di vita, alle incande- Association Géodynamica, Gruppo guide alpine Valsusa, Consorzio forestale scenti eruzioni vulcaniche della dorsale, Alta Valle Susa, Natura occitana, Associazione italiana insegnanti di geografia.

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FILO DIRETTO Echi e notizie dal mondo della montagna Rock Junior, una festa riuscita

n’esplosione di colori biente nelle montagne del complesso gioco di pulegge, ha salutato il 9 giugno Karakorum. I due enti lavore- nastri e macine, operava pro- il Rock Junior nella ranno insieme nell’ambito del ducendo farina per pasta e Ulocalità di Arco progetto di collaborazione pane sfruttando l’energia pro- (Garda, Trentino). E non del Karakorum Trust. dotta dal fiume Mera. Info e poteva essere che così. Il prenotazioni per visite guida- festival dell’arrampicata gio- Eventi te presso il Consorzio turisti- vanile europea è sempre una ■ Concerto di ferragosto co Valchia-venna, tel grande festa. Un momento ai piedi dell’Argentera, nel 034337485, e-mail: consorzio- d’incontro che in questa sesta Parco delle Alpi Marittime: al [email protected] - edizione si è colorato del rifugio Genova (2.010 m), con www.valchiavenna.com colore arancio delle albicoc- diretta televisiva su Rai 3 e ■ A piedi nel parco. Sarà il resa più sicura: sono state eli- che, lo stesso delle 500 Rai International, si esibirà silenzio il protagonista della minate le scale in ferro posi- magliette indossate dagli l’Orchestra Bartolomeo V edizione di “A piedi tra le zionate nel canale e sostituite altrettanti piccoli climber Bruni di Cuneo. L’evento è nuvole”, la campagna estiva con pioli resinati in parete. I (dai 5 ai 13 anni) che assieme organizzato dalla Provincia e promossa dal Parco naziona- lavori sono stati eseguiti dalla ai loro genitori hanno invaso dalla Regione Piemonte con il le del Gran Paradiso per pro- Casa delle guide di Introbio. Arco e il suo Climbing sta- sostegno dell’Enel e del muovere un nuovo turismo dium: tanti erano infatti i comune di Entracque. più attento all’ambiente, alla Trekking ragazzini di 18 nazioni diverse scoperta (ri-scoperta) di uno ■ Giro del Marguareis. Un ma con la stessa passione per dei gioielli dell’area protetta: trekking ad anello attorno al l’arrampicata. A conclusione il Colle del Nivolet. La regola- Parco Alta Valle Pesio e del meeting è arrivato il gran mentazione del traffico do- Tanaro viene proposto con finale del Family Rock, la menicale sulla strada che da tappe nei rifugi Gorre, gara che come ha spiegato Ceresole Reale (sul fronte Garelli, Mondovi, Mongioie e Angelo Seneci, direttore del piemontese del parco), la Don Barbera dall’Ente di Rock Junior nonché del Rock porta che si apre verso il gestione parchi e riserve Master, è il simbolo di questa Colle del Nivolet (2.420 m), è cuneesi. Info: Ricky manifestazione: una corsa diventata, dal 2003, opportu- Lussignoli 0171.734021 - verticale a staffetta con nità per coniugare l’attività di email: parcopesio@ruparpie- mamme, papà e figli. protezione dell’habitat natu- monte.it). rale con lo sviluppo economi- Viabilità co e turistico. Invasori ■ Il tunnel più lungo. Dopo ■ Stop ai russi! Gli operato- otto anni di lavori, in Svizzera Documenti ri turistici di Kitzbuhel, nelle è stato inaugurato il tunnel ■ Codice ambientale. Il Alpi austriache, hanno preso ferroviario di base del comportamento corretto in un’originale e opinabile deci- Lötschberg, il più lungo delle ■ Al settantennale della montagna e il rispetto della sione: “contingentare” i turi- Alpi. Con i suoi 34,6 km è il prima scalata del Pizzo natura sono gli argomenti sti russi sempre più rumorosi terzo tunnel ferroviario del Badile di centrali del “Codice ambien- e invadenti. Il loro numero mondo. La frequenza dei (foto), Gino Esposito e tale della montagna” pubbli- non dovrebbe superare il 10% treni merci nel nuovo tunnel Vittorio Ratti lungo la parete cato dall’Assessorato territo- degli arrivi. sarà circa il doppio rispetto nord est sono dedicate due rio, ambiente e opere pubbli- all’attuale linea di montagna mostre: alla Ciasa Granda di che della Regione autonoma Promozioni del Lötschberg: circa 42 treni Stampa (Val Bregaglia) fino al Valle d’Aosta. Il documento in ■ Irragionevole. Per co- passeggeri attraverseranno 13 ottobre e al Palazzo Falk di tre lingue (italiano, francese e struire a Chamonix uno sfar- ogni giorno la montagna a Lecco fino al 30 settembre. inglese) illustra le principali zoso palazzo di ghiaccio, nel una velocità massima di 250 www.fondazionecassin.org regole di comportamento in centesimo anniversario del km/h. ■ Vecchio mulino. E’ aperto montagna. marchio Montblanc, si è pro- e visitabile tutti i giorni a gettato di far arrivare la mate- Strategie Chiavenna (SO) il Mulino di Ferrate ria prima dai ghiacciai svede- ■ Un accordo è stato stipu- Bottoniera, realizzato nel ■ La ferrata del Centena- si su tir refrigerati. Gli lato fra Ev-K2-CNR e il WWF 1867. Strutturato su tre piani rio dal Passo del Fo’ al Pian ambientalisti contestano l’ir- Pakistan per la tutela dell’am- e organizzato secondo un Serada (Resegone) è stata ragionevole progetto.

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Libreria

Informazioni tel 0124.953262 - La montagna entra alla Sistina Ricorrenze internet www.granparadiso- ■ La Rete di comuni amici.it “Alleanza nelle Alpi” celebra ■ La Val Rendena, in il decennale. Oggi vi aderisco- Trentino, ospita fino a set- no 230 comuni, pari al 4,5% tembre la rassegna della popolazione e al 5,2% “Montagne di vetro” della superficie alpina. (www.montagnedivetro.it) Quest’anno di festeggiamenti con una serie di proposte si concluderà con un incon- espositive, dimostrative, tro a Schruns/AT il 20 ottobre. didattiche e di spettacolo che Info: http://www.alpenal- prendono lo spunto dall’argo- lianz.org/I/allianz.htm mento “vetro”. Collaborano il TrentoFilmfestival, patroci- Giochi nio della SAT e la Fondazione “Maria Pernici - Antica Vetreria” (www.anticavetre- ria.it).

Di corsa n pubblico nu- ■ Le “Porte di Pietra”, meroso e com- gara di corsa in montagna, si petente ha par- terrà domenica 30 settembre Utecipato il 13 in Val Borbera su un tracciato giugno all’inaugurazio- di 70 km con 4200 m di disli- ne del settore monta- vello positivo. La valle ospite- gna istituito presso la Libreria Sistina a rà anche la “Finestra di Rovellasca, in provincia Pietra”, un percorso “ridotto” di Como. All’evento ha di 39 km con 1200 m di disli- partecipato Paola Peila, vello. Le manifestazioni sono direttore del CAI, che ■ Scopri il mestiere! Per opera del gruppo Gli Orsi di ha offerto un quadro imparare e divertirsi, 52 spe- cui fanno parte personaggi delle attività dell’associazione soffermandosi sul coinvol- ciali carte da gioco che quali Fulvio Massa (scrittore, gimento dei giovani attraverso nuovi linguaggi e moderni riguardano i mestieri della professionista sportivo e strumenti della comunicazione (Internet, blog, etc). montagna. A turno ogni par- notevole atleta) e “Checco” L’intervento del giornalista e scrittore Enrico Camanni, tecipante scopre due carte: se Galanzino che è stato tedofo- dopo un colto e piacevole excursus su tutto ciò che è stato si riferiscono allo stesso ro di Torino 2006: nella sua scritto attorno alla montagna, ha poi avviato una riflessio- mestiere le prende e può con- ultima impresa è stato il ne sui diversi modi di “vivere” e intendere la montagna, tinuare. Altrimenti… Il gioco primo uomo a compiere, in con particolare attenzione alle tematiche ambientali. viene distribuito da Radio soli otto mesi, tutte le gare Partendo da un assortimento di circa seicento volumi, la Studio Sette, Vita trentina. che compongono il “Grande Libreria Sistina intende raggiungere il migliaio di titoli a disposizione del lettore entro il mese di settembre, suddi- Slam dei 4 deserti”, peraltro visi in vari settori: narrativa, libri fotografici, guide per le in qualità di testimonial di Mostre escursioni, storia e tradizioni della montagna. Particolare ■ “Il Paradiso della mar- Greenpeace. attenzione sarà dedica- motta” è il tema di una Per informazioni e iscrizioni: ta ai parchi montani e mostra che coinvolge dodici www.gliorsi.org alla loro gestione. Infine, artisti invitati dal ■ In Val Masino (SO) si dis- molti saranno gli appun- GranParadisoFestival, conte- puta dal 24 al 26 agosto la tre- tamenti dedicati alla nitore di eventi ideato dall’as- dicesima edizione del Trofeo montagna: il primo, sociazione Amici del Gran Kima ([email protected]) e la mercoledì 17 ottobre Paradiso, alla Cà dal Meist a quinta del MiniKima. In pro- alle ore 21, con Lorenzo Ceresole Reale, nel “cuore” gramma anche la festa delle Merlo, guida alpina, del versante piemontese del guide con incontri, proiezioni, giornalista e fotografo, Parco nazionale Gran gastronomia e un incontro di avrà per tema “Dove sta Paradiso. La mostra sarà esperti sul tema “Sicurezza e la sicurezza? La cultura aperta fino al 16 settembre. etica in montagna”. ■ della relazione”.

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PROSPETTIVE Pekino 2008 e i tedofori a quota 8000 Non inquinate quella fiaccola

onsidero l’alpinismo uno sport e da etico salvo poi chiedere il riconoscimento del risul- anni m’interesso al tema dell’uso del- tato e lamentarsi se questo non viene omologato. l’ossigeno in alta quota. Mi riferisco Tutto ciò premesso, l’ossigeno quando viene usato Call’uso destinato ad aumentare presta- per migliorare la propria prestazione alpinistica e zioni agonistiche d’alto livello. Premetto che sportiva è ora, a detta (generalmente sottovoce) di l’alpinismo viene interpretato dai singoli atleti molti noti alpinisti, doping. Dunque infrange sul in maniera personale, con motivazioni di ordine piano etico le regole sportive del Codice antidoping ideale e spirituale. Certo, il luogo dove questo e probabilmente anche quelle del Codice penale. splendido sport si pratica, la grande natura e le E’ certamente vero che tra chi sale senza bombole stupefacenti “cattedrali della Terra”, fanno pen- l’Everest e chi le adopera c’è una differenza enorme sare a noi alpinisti di esser di volta in volta arti- di prestazione. Ma poi, quanto ossigeno viene utiliz- sti, asceti, predestinati al paradiso. Anche a me è zato? A 8000 metri un’erogazione di 5 litri al minuto capitato (ahimè ormai molto tempo fa) di sentir- equivale a camminare a una quota di 4000 metri più mi “al settimo cielo”. Non che gli stadi non abbia- bassa. Si spiegano così, con dosaggi “ignoti” di ossige- no fascino e attrattiva, ma dal mio punto di vista e no, certi record dal campo base alla vetta. da quello di molti altri, vuoi mettere la montagna… Naturalmente le bombole vengono collocate lungo il Forse questo ci ha indotto a considerare il privi- percorso in precedenza e in abbondanza. Ma torniamo legio del nostro terreno di gioco come qualcosa di al punto. Allorché con grande enfasi si è comunicato eccelso e ci ha fatto sentire diversi e un po’ supe- che la fiaccola olimpica di Pekino 2008 toccherà la cima riori rispetto agli altri che fanno attività in luoghi e dell’Everest, mi sono detto: che lassù arrivi il simbolo situazioni più ordinarie (quantunque la vela o alcune assoluto dello sport mi conferma nella mia convinzione gare sciistiche condividano con noi un terreno natu- che l’alpinismo sia uno sport. A patto però che l’iniziati- rale). Ma tant’è. Gli alpinisti, e quelli italiani in parti- va sia fatta in modo olimpico, leale, sportivo. Una fiac- colare, non vogliono essere definiti sportivi, non gra- cola olimpica “dopata” sarebbe davvero troppo. discono regole, rifuggono da ogni ingabbiamento Agostino Da Polenza Addii Alberto Bianchetti circolo fotografico dell’AVIS di Chiaravalle; Sezione di Macerata Gianluca Manciani. Un incidente durante l’atterraggio del suo aveva anche fondato il gruppo filatelico di Iscritto al CAI dal 1956, istruttore nazionale di aliante è costato la vita ad Alberto Bianchetti, montagna presso l’associazione alpinistica di scialpinismo e istruttore di neve e valanghe, illustre alpinista dell’Italia centrale. Il presi- Auronzo. negli anni settanta fondò con Renato Beretta dente della Sezione di Rieti Pietro Ratti ricor- la Scuola di scialpinismo “Alti Sibillini” pres- da come il suo nome sia legato a diverse vie Mario Gatti so la sezione maceretese. E’ l’’autore della nuove di arrampicata sul Terminillo, a ripeti- La Sezione di Perugia piange la scomparsa prima guida di scialpinismo dell’Appennino zioni di vie difficili sul Gran Sasso, a imprese del past presidente Mario Gatti. “Ne hai fatte Marchigiano, dal titolo “Scialpinismo sui nelle regioni polari e in Patagonia. Recente- tante di salite”, scrivono i consoci. “Ma per Monti Sibillini” (1983). mente Bianchetti aveva raccontato la sua noi il tuo merito maggiore è di avere preso esperienza nel libro “Montagne di ricordi”. per mano la sezione programmando e gui- Pasquale Quartiani dando le escursioni sezionali. E di aver fatto La Sezione di Melegnano (Mi) ha dato l’addio Alfonso Bietolini conoscere la montagna ai perugini, dagli a Pasquale Quartiani, 82 anni, fondatore e Padre del moderno trekking, Alfonso Bietolini Appennini alle Alpi”. presidente. Nel dopoguerra fece parte delle era nato nel 1945 in Umbria . Con Gianfranco ACLI (associazioni cristiane dei lavoratori) e Bracci fu l’ideatore della Grande escursione Luciano Majoni dell’ACLI Vetta. Trentun anni fa, insieme con appenninica (GEA) che giusto quest’anno Ernesto Majoni, segretario della Sezione di 37 altri soci fondatori fra cui i figli Onorina ed compie 25 anni. “Nei trent’anni di fraterna Cortina d’Ampezzo, annuncia la scomparsa a Erminio, iniziò l’avventura della sezione CAI di amicizia ho imparato ad apprezzare la sua 49 anni dell’amico Luciano Majoni, “Lux”. cui è stato presidente sino al 2001. . lealtà, il suo coraggio e molte altre doti che con cui ha condiviso molte avventure. “Ci sarebbe lungo elencare”, scrive Bracci. legammo insieme sullo spigolo Innerkofler al Luigino Tagliabue Paterno, sulla ‘Via Del Torso’ al Piz Ciavazes, Se n’è andato Luigino Tagliabue della Sezione Carlo Borioni e circa vent’anni fa con lui conobbi la solita- di Busto Arsizio di cui è stato presidente dal E’ morto sul Monte Conero all’età di 63 anni ria cima della Rocchetta di Campolongo”. 1984 al 2004. Compagno indimenticabile di Carlo Borioni. A Jesi era stato istruttore e tante belle gite, è stato artefice inesauribile fondatore della scuola di sci di fondo escur- Giuliano Mainini d’iniziative. sionistico, dirigendo quattordici corsi. E’ scomparso a settant’anni dopo una lunga La sua tipografia era la “succursale” della Aveva fondato il gruppo fotografico dell’asso- malattia l’alpinista maceratese Giuliano sezione: qui tra cataste di carte sono state ciazione alpinistica jesina e collaborava con il Mainini. Ne dà notizia il presidente della prese diverse decisioni importanti. ■

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Nasce l’ARCHIVIO FOTOGRAFICO del CAI centrale ANCHE TU PUOI COLLABORARE E VINCERE! Considerata l’utilità di poter disporre di ni scansionate da stampe fotografie per illustrare le numerose atti- e diapositive. vità del Club alpino, dalla tutela e valo- Le foto dovranno essere a rizzazione dell’ambiente montano allo colori e possibilmente non ritoccate. studio dei caratteri scientifici e storico- Il tema individuato per quest’anno si *Fac-simile di culturali, anche in previsione della rea- intitola “Da valle a cima” ed è incentra- dichiarazione liberatoria lizzazione di future pubblicazioni da to sul paesaggio e l’ambiente montano. Io sottoscritto ………………………….. , parte del CAI, la Sede centrale avvia Il concorso è suddiviso in sei sezioni nato a…...... … il……...... una raccolta di fotografie di montagna corrispondenti alle diverse aree geogra- residente a…...... … in……...... finalizzata alla costituzione di un archi- fiche: Alpi Occidentali, nell’inviarvi le foto in allegato (specifica- vio fotografico. Ne Alpi Centrali, Alpi re numero e oggetto delle foto) e desti- faranno parte unica- Orientali, Dorsale Ap- nate all’Archivio Fotografico del CAI, mente foto digitali, che penninica, Europa, dichiaro: consentono una mag- UN CONCORSO Paesi extraeuropei - che i materiali da me inviati sono di giore facilità di reperi- (tre foto premiate per mia proprietà e nella mia piena dispo- mento e gestione. APERTO A TUTTI sezione per un totale nibilità; Per coinvolgere maggior- di 18 premiate). - di essere responsabile di quanto forma mente soci e non soci in È inoltre prevista una Sezione oggetto delle immagini e di sollevare il questa iniziativa, parte da questo mese speciale dal titolo “Ambiente e biodiver- Club Alpino Italiano da ogni responsa- un concorso fotografico che verrà repli- sità” (5 foto premiate). bilità, anche nei confronti di eventuali cato annualmente su diverse temati- Ciascuna foto dovrà essere accompa- soggetti raffigurati nelle fotografie; che, in modo da incentivare l’invio di gnata dalle seguenti informazioni e - di autorizzare sin d’ora il Club Alpino materiale fotografico. documenti (da inviare sempre tramite Italiano ad utilizzare le immagini da me e-mail o assieme al CdRom): inviate, o di parte di esse, per scopi - titolo della foto; istituzionali e per eventuali pubblica- COME SI PARTECIPA - nome e cognome dell’autore, indirizzo zioni (anche sul sito internet del CAI), Il concorso è aperto sia ai professionisti e recapito telefonico; con espressa rinuncia ad avanzare sia ai fotografi amatoriali. Le foto - che cosa viene rappresentato (nome qualsiasi richiesta, ivi comprese quelle dovranno essere spedite, entro il 30 del gruppo montuoso, della cima, e di natura economica, e con il solo vin- novembre 2007 in formato jpeg all’indi- località da cui è scattata la foto); colo di indicare nella pubblicazione il rizzo e-mail [email protected] e - eventuali altri dettagli (anno, ecc.); nome dell’autore e proprietario delle con oggetto “Concorso fotografico - liberatoria da parte dell’autore circa la foto; CAI”. In alternativa potranno essere possibilità di utilizzo da parte del CAI - di consentire al Club Alpino Italiano, in spedite tramite posta normale su delle foto ricevute e per il trattamento via definitiva, di conservare nel proprio CdRom alla Sede centrale, via Petrella dei dati personali (vedi fac-simile* qui archivio fotografico i materiali, con 19, 20124 Milano. In tal caso il materia- accanto riportato, disponibile anche espressa rinuncia ad avanzare qualsiasi le consegnato non verrà restituito. sul sito www.cai.it). richiesta al riguardo, ivi comprese quel- Ciascuna foto spedita tramite e-mail Le foto saranno valutate da una com- le di natura economica. non dovrà superare la dimensione di 4 missione costituita da personale della - di autorizzare il Club Alpino Italiano al MB. Non è previsto alcun limite di Sede centrale e da esperti. trattamento dei dati personali da me for- dimensione, invece, nel caso si spedi- I vincitori riceveranno una copia a scel- niti - ai sensi del D.Lgs. 196/2003 - che sca un CdRom tramite posta normale. ta di un libro della collana CAI/TCI verranno utilizzati per identificare gli Ogni autore potrà presentare al massi- “Guida ai monti d’Italia” e vedranno le autori delle fotografie in caso di eventuali mo tre foto, anche per sezioni diverse. loro foto pubblicate su “La Rivista” e sul pubblicazione per le comunicazioni rela- Potranno essere inviate inoltre immagi- sito web del CAI. tive al concorso stesso. Iniziativa a cura della Sede Centrale del CAI Centrale del Sede a cura della Iniziativa

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SCI ALPINISMO Attualità del “Mezzalama”

In queste magistrali immagini di Davide Camisasca, due aspetti della competizione che ha avuto per teatro il 29 aprile le nevi del Monte Rosa. La vittoria è andata, a tempo di record, al Team Valtellina. (Archivio Trofeo Mezzalama, Un’avventura totale per gentile concessione) onostante l’anzianità di servizio, il Trofeo Mezzalama immutate fino al traguardo finale, benché manchi ancora la (nato nel 1933) ha confermato il 29 aprile di essere anco- parte più consistente del tracciato: la parte più alpinistica della ra competizione di montagna altamente e tecnicamente traversata con la salita del Castore (4.266 m), il passaggio del Nattuale. E ciò grazie allo spettacoloso comprensorio in Naso di Lyskamm (4.150 m) e l’interminabile discesa di 2.550 m cui si svolge e alla sagacia dei comitati che si sono succeduti di dislivello fino a Gressoney La Trinitè. E’ stato calcolato che il nell’organizzazione. Sci alpinismo completo, dunque. Sci più percorso del Mezzalama è lungo circa 45 km con un dislivello di alpinismo vero: sport totale della montagna. Gara difficile, 2.862 metri in salita e ben 3.145 metri di discesa. impegnativa sia per i concorrenti e ancor più per gli organizza- Agli effetti del risultato bisogna considerare pure le discese da tori. L’edizione numero 16 si è svolta nel segno di una grande percorrere legati in cordata, la destrezza dei vari cambi di asset- partecipazione di pubblico e di intenditori, che ha salutato l’e- to: togliere e mettere le pelli di foca, i ramponi, gli attacchi dalla vento già nella luce incerta del mattino, quando prima della par- posizione di discesa a quella di salita e viceversa, il fissaggio tenza andava completandosi lo schieramento. Atmosfera di obbligato degli sci al sacco nei tratti dove si procede a piedi. Il ansia rotta da richiami sottotono, dalle voci concitate ma con- tempo di Giacomelli e soci è stato di 4 ore 22’ e 41”. Una per- tenute degli alpinisti intenti nelle ultime manovre per la siste- formance straordinaria. Da considerarsi la migliore in assoluto mazione delle cordate. in quanto il record, più basso di soli 4 minuti, è stato consegui- Poi 750 alpinisti atleti, finalmente liberi, si sono scatenati in to con gli sci fino al traguardo; mentre quest’anno il tratto fina- accelerata cadenza nella ricerca della posizione più idonea. Il le è stato percorso a piedi per mancanza di neve. gruppo sfila, si allunga sulle rampe della prima salita, quella che Portentoso il risultato della squadra femminile, squadra uffi- porta in quota: 1400 metri di dislivello da Cervinia alla Gobba di ciale FISI: il tempo di 5 ore 37’ e 46” rappresenta il nuovo Rollin, poi al colle Breithorn dove è piazzato il primo cancello record. Battuto di 36 minuti il precedente nonostante l’handi- orario. Limite di 2 ore e trenta per i maschi e 2 ore e 45’ per le cap della discesa a piedi. Seconda la squadra ufficiale donne. Tecnici, addetti e spettatori, nel frattempo, si portano dell’Equipe de France arrivata con un distacco di mezz’ora. frettolosamente in quota usufruendo degli impianti, in tempo Bravissime quindi le nostre campionesse del mondo per non perdere i vari passaggi. Al Colle Breithorn transitano per Pedranzini-Pellissier-Martinelli. Domenica 29 aprile 2007 è da primi Giacomelli-Pellissier-Troillet del Team Valtellina in 1 ora considerarsi dunque una giornata favorevole sotto tutti i punti 36’ e 11”, con circa due minuti di vantaggio sull’ Equipe de di vista: 246 squadre di cui 90 straniere rappresentano un suc- France (Perrier-Gachet-Blanc). Ottimi terzi la pattuglia degli cesso eccezionale anche per un evento importante quale il alpini del Centro Sportivo Esercito (Reichegger-Brunod-Trento). Mezzalana, corso secondo i dettami tecnici del regolamento ita- Seguono i bravissimi sciatori dello S.C. Cervino (Seletto-Sbalbi- liano. Particolare importante. Una moltitudine di aficionados Riz) al 4° posto, tallonati dalla squadra FISI composta dai nazio- ha raggiunto Cervinia e Gressoney per poi posizionarsi nei nali Boscacci-Murada e Mezzanotte. Posizioni che restano punti strategici del tracciato. Tutti equipaggiati con le più sofi- sticate attrezzature, quelle che il settore agonistico ha fatto “Abbiamo vissuto tutti, concorrenti e conoscere e consegnato agli alpinisti sciatori della domenica appassionati, un’esperienza meravigliosa”, assieme a una moderna concezione dell’andare in montagna. Abbiamo vissuto tutti, concorrenti e appassionati, ognuno a scrive Camillo Onesti, illustre tecnico della suo modo, un’avventura meravigliosa. Grazie agli organizzatori coraggiosi e capaci. Avanti dunque tutta con lo sci alpinismo. Federazione sport invernali. Certo, qualche volta la montagna morde, incattivisce. Ma fa “Certo, qualche volta la montagna morde. parte del gioco, un gioco difficile ma pur sempre affascinante. Signori, questo è sport da duri! Ma fa parte del gioco” Camillo Onesti

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ALPINISTI Uomini e rocce nel Comelico I Rondi tornano a volare

n forte spirito di gruppo e una grande voglia di vivere assieme la Tra i più attivi Gildo comune passione per la monta- Zanderigo, fra i Ugna. Così Anna De Candido defi- nisce le qualità del gruppo rocciatori “I benemeriti Italo Rondi” di cui è presidente. I Rondi Zandonella Callegher nascono nel 1990 dalle ceneri del glorio- so Gruppo rocciatori Valcomelico, fon- (entrambi nella foto dato nel 1972 e “defunto” negli anni ‘80. accanto). E ora la A dare questo nuovo impulso al sodalizio sono sei alpinisti accomunati da una presidentessa Anna forte passione per l’esplorazione e la sto- De Candido annuncia ria dell’alpinismo: Beppi Martini, Livio Topran, e i fratelli Italo, Giuliano, Beppe un rilancio e una e Mario Zandonella Callegher. Negli anni montagna di idee successivi entrano nel gruppo Vittorio Carbogno, Filippo Ribul e Costantino moderna di difficoltà elevata a spit, ad Auronzo nel 1962, ha ripetuto 250 vie Dell’Osta; in seguito Gildo Zanderigo e anche in solitaria. Gino De Zolt, 45 anni, e ha compiuto 125 prime assolute fra vie Leonardo Gasperina. Già nel 1990 risul- ha al suo attivo 947 vie salite dal 1982 ad aperte, prime invernali, cascate di ghiac- tavano esserci 33 soci con un notevolis- oggi, di cui 85 vie nuove e 65 prime ripe- cio, discese di sci ripido, prime solitarie simo curriculum di prime ascensioni, tizioni. Daniele De Candido, nato ad e concatenamenti. Fra le sue più belle discese estreme, voli in parapendio, ma Auronzo di Cadore nel ‘67, ha ripetuto e realizzazioni la prima salita alla torre anche pubblicazioni, conferenze e attivi- aperto diverse vie di altissima difficoltà, Slau, 220 metri di roccia vergine, e la tà culturali. fra cui citiamo “Zattieri del Piave” alla prima invernale della Via Castiglioni per “Furono anni densi di realizzazioni bril- Punta Rivetti nel gruppo del Popera la parete est della Cima Bagni. lanti, fra cui si annoverano spedizioni (fino al 7a+, dislivello 200 m, con Gino Fra i soci benemeriti c’è Italo Zando- extraeuropee e grandi salite sulle De Zolt), e “Dagli il tuo grado” al Monte nella Callegher, accademico, già diretto- Dolomiti, come la prima a vista della via Casaro nel gruppo del Peralba - Avanza re editoriale delle pubblicazioni del CAI, “Attraverso il Pesce” in Marmolada”, (difficoltà fino al 7a, con Riccardo Del attuale presidente del Trentofilmfestival ricorda Anna De Candido. “Negli ultimi Fabbro) oltre alla prima ripetizione a e socio onorario del Club Alpino quattro anni il gruppo ha passato una vista della via “Attraverso il Pesce” alla Italiano per volere dei delegati riuniti in fase un po’ buia, nel senso che ci siamo parete sud della Marmolada (7b, disli- maggio a Mestre. un po’ allontanati, continuando però a vello 900 m). Ezio De Lorenzo Poz, nato Maser fare attività singolarmente. Oggi siamo rimasti in 16 tra soci onorari ed effettivi. Editoria L’anno scorso, in settembre, con la tragi- ca scomparsa del nostro carissimo Priuli & Verlucca e la cultura trentina amico e presidente Marco Zambelli, ci n importante accordo è stato siglato fra il siamo tutti riavvicinati. E con nuovo Museo degli usi e costumi della gente tren- entusiasmo abbiamo deciso di riprende- tina e l’editore Priuli&Verlucca al quale è re le attività sociali. Ci sono diverse idee ora affidata la distribuzione delle edizioni che vorremmo realizzare. Ma il segnale U dell’istituzione che ha sede a San Michele più positivo è dato dal fatto che alcuni all’Adige (trento). Tra le opere in preparazione un giovani si sono finalmente candidati a dizionario in dialetto di montagne di Trento a cura entrare nel gruppo (non succedeva dal di Corrado Grassi. In distribuzione, tra le varie ‘91!), e stiamo valutando le loro attività opere, sono da annoverare gli annuali di San per l’ammissione”. Michele, la prestigiosa pubblicazione nata nel Un identikit dei soci più attivi? Eccolo. 1988 come miscellanea di etnografia alpina e tren- Gildo Zanderigo, classe 1953, in 25 anni tina. Fin dalla sua istituzione nel 1968, il museo di attività ha ripetuto le più importanti svolge un’importante attività editoriale, a partire dalle ricerche etnografiche del classiche delle Dolomiti e delle Alpi fondatore Sebesta. In linea con le finalità definite dallo statuto, le edizioni del Giulie e ha aperto un centinaio di vie museo trattano vari aspetti della cultura, della storia, dell’economia, dei dialet- nuove con difficoltà fino all’ottavo ti, del folklore, degli usi e dei costumi del Trentino e non solo. Dal 1991, il grado e chiodatura tradizionale (fra que- Seminario permanente di etnologia alpina (SPEA) riunisce annualmente a San ste 26 vie fino al VII e 8 vie fino all’VIII). Michele all’Adige studiosi e cultori dell’antropizzazione della montagna. Recentemente apre vie di concezione

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INCONTRI Nives Meroi e Romano Benet Noi due in vetta. Con stupore

dieci. Com’è stato riferito in que- Dieci anni di scalate ai massimi livelli. Eppure l’arrivo sulla cima ste pagine Nives Meroi si è portata a casa, tra le incantevoli abetaie di continua a stupirli. Così l’illustre coppia esorcizza l’ossessione ETarvisio, il suo decimo ottomila. della corsa alla vetta e punta sul valore della solidarietà Nessuna donna prima di lei aveva fatto altrettanto. La tarvisiana - ma è nata a Bergamo - ha raggiunto con Romano Benet la vetta dell’Everest dal versante nord, quello tibetano, verso le 10 ora ita- liana di giovedì 17 maggio. Senza ossi- geno. Ora, perfettamente ritemprata, la coppia di ferro accetta ben volentieri di rispondere alle domande dello Scar- pone. Nives e Romano, sono passati più di dieci anni dal vostro precedente ten- tativo all’Everest. Nel 1996 eravate arrivati a 8000 metri ma le condizio- ni erano brutte e così siete tornati a casa. Fu un’estate che avete definito un po’ maledetta: sul versante sud ci furono 16 morti, ma anche sulla nord non mancarono gli incidenti. Morirono cinque persone, una bella strage anche lì. Com’è possibile dieci anni dopo mantenere intatta la determinazione che vi ha condotto a raggiungere quest’altro traguardo? “In questi dieci anni sono cambiate alcune cose nella nostra vita: a differen- za di Romano, che continua a fare il suo lavoro e trascorrere le ‘vacanze’ in spedi- zione, io al contrario sono diventata un’alpinista professionista”, risponde Nives. “Quello che non è cambiato è il nostro approccio alla montagna, quella molla che tanti anni fa ci ha fatti avvici- quello che fai. Ora che sei a quota Un momento di relax a Tarvisio per Nives e nare all’alpinismo e ancora oggi ci spin- dieci è cambiato qualche cosa nel Romano, entrambi soci accademici del Club ge a partire. È una determinazione che tuo atteggiamento? Alpino Italiano. Da alcuni anni l’attività nasce dalla semplice passione: luce, “Per fortuna riesco ancora a ‘sorpren- alpinistica della coppia s’intreccia con quella sole, cielo e roccia. Tutto qui. E il nostro dermi’ quando raggiungiamo la cima di dedicata a iniziative di solidarietà è quasi un alpinismo ‘per nostalgia’. una montagna. E per fortuna riesco internazionale, realizzate attraverso l’associazione di volontariato Friuli Mandi Viviamo in un tempo diviso fra società e ancora a mantenere la consapevolezza Nepal Namasté che ha sede a Malborghetto- natura. E mentre società e progresso ci che nell’alpinismo, specie quello himala- Valbruna, tel 042841901, e-mail e web: dimostrano che non tutto è bene sotto il yano, l’eccessiva attenzione ai primati e [email protected], sole, la natura ha ancora molto da inse- alle classifiche può diventare pericolosa. www.mandinamaste.net gnarci. Il nostro viaggio, dentro e fuori ‘il Meglio lasciare che se ne occupino i tempo’, oscilla alla ricerca di un equili- ‘contabili’. La mania per i numeri e le ne della salita per ridurre il più possibile brio, in una lenta e paziente riconcilia- classifiche è sempre esistita ed è un’esi- le incognite e i rischi di sconfitta. Basti zione con la nostra essenzialità”. genza comprensibile. Ma nella nostra pensare a quante, delle 514 persone che Nives, hai giudicato un atteggia- epoca, così ossessionata dagli exploit, quest’anno hanno raggiunto la cima mento negativo il dovere a tutti i l’alpinismo è sempre più affrontato, pre- dell’Everest, solo salite senza bombole costi mantenere il primato della sentato e ‘venduto’ in maniera semplici- di ossigeno e aiuto degli sherpa. donna con il maggior numero di stica e sensazionalistica. L’approccio “Per questo, dal mio punto di vista, le ottomila: perché a tuo dire non ti odierno privilegia serialità, velocità e classifiche sono ingannevoli e l’alpini- permette di essere in armonia con successo, e questo vuol dire preparazio- smo non può essere considerato una

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Everest in cifre ‘gara’. Perché nelle competizioni regole e splorazione. Tuttavia questo non toglie condizioni devono essere uguali per tutti nulla alla nostra passione per la monta- Più di 3500 alpinisti i concorrenti e quindi, per poter fare un gna, perché cerchiamo di metterci del sul tetto del mondo ‘campionato del mondo’ in Himalaya, nostro, con lo stesso spirito con cui Le salite all’Everest sono in tutto tutti gli alpinisti dovrebbero radunarsi affrontiamo le cime di casa”. ben 3566. Attenzione però, informa alla base di ciascuna montagna e da lì Carissimi Nives e Romano, ogni Carlo Caccia nell’informatissimo sito partire ‘in linea’: tutti lungo lo stesso iti- vostra trasferta in Himalaya segna www.intotherocks,net: il dato salien- nerario e con le stesse condizioni di un nuovo passo sul terreno della te è l’incremento esponenziale degli tempo atmosferico. E prima ancora solidarietà. Potreste indicarci i tra- ultimi anni, visto che rispetto al 31 bisognerebbe stabilire le regole: tutti con guardi finora raggiunti nella vostra dicembre 2002 i successi risultano l’ossigeno o tutti senza ossigeno, tutti (silenziosa) attività filantropica? più che raddoppiati (+1907 negli ulti- con i portatori d’alta quota o tutti auto- “Purtroppo in Nepal le realtà relative mi 5 anni). Rispetto al 31 dicembre nomamente, con i campi prefissati o con all’infanzia, in certi strati sociali, sono 1999 risultano anzi triplicati (+2393 il ‘campo in spalla’, eccetera, eccetera. drammatiche. Spesso l’estrema povertà negli ultimi 8 anni) e rispetto al 31 Altrimenti sarebbe come se nella mara- e l’abbandono penalizzano di fatto i bam- dicembre 1990 sono addirittura decu- tona ciascuno potesse scegliere se arri- bini anche nel loro diritto a una elemen- plicati (+3209 negli ultimi 17 anni). vare al traguardo correndo con le pro- tare educazione scolastica e, conseguen- Considerando i totali parziali si prie gambe o trainati da una moto”. temente, alla prospettiva di un più digni- notano 6 salite negli anni Cinquanta “Per me”, conclude Nives, “l’alpinismo toso futuro. Attualmente l’associazione del secolo scorso, 18 negli anni è innanzitutto gioco, esplorazione, stru- Mandi Nepal Namaste, di cui Romano e Sessanta, 78 negli anni Settanta, 183 mento per conoscere il mondo e se stes- io siamo presidenti onorari, è impegnata negli anni Ottanta, ben 888 negli anni si, e questa rimane l’unica certezza che nel supportare una scuola in una defilata Novanta e, come si è visto, addirittura abbiamo e che ci dovrebbe rendere con- vallata nepalese. I contatti con questa 2393 in questo primissimo scorcio del sapevoli della relatività delle regole e comunità rurale risalgono all’anno 2000 XXI secolo. I successi degli ultimi 2 delle classifiche”. e si sono sviluppati in maniera positiva anni, 1005, hanno di gran lunga supe- Tu Romano hai dichiarato, dopo la concretizzandosi con la costituzione del- rato quelli, in tutto 614, del quaran- recente scalata, che l’Everest non è l’associazione (2005) e, dal febbraio tennio 1953-1993. E per finire in bel- per gli alpinisti. Sapresti indicarci 2007, con l’inizio dei lavori di costruzio- lezza proponiamo un altro paio di tre elementi che fanno di un summi- ne di un nuovo edificio scolastico (16 numeri, relativi al 2007: su 525 salite ter un alpinista con tutte le carte in aule) dal costo preventivato di 61.000 quelle da sud sono state 239 mentre regola? euro che appena completato ospiterà quelle da nord, ossia per la via in asso- “E’ chiaro che a tutti fa piacere arrivare l’intero ciclo scolastico dalla nursery luto più semplice, sono state 286. in cima, ma non posso certo definirmi un alle classi medie. Con questa nostra ini- ‘summiter’: per me l’importante è la sali- ziativa autonoma e privata vorremmo ta, il piacere che vivi nella fatica di ogni continuare a offrire agli alunni più biso- nalistica, è altrettanto vero che a volte la passo. È proprio in questo che leggo le gnosi e sfortunati la possibilità di fre- responsabilità è proprio di noi alpinisti. caratteristiche che distinguono vera- quentare gratuitamente la scuola, istitui- Ogni giorno possiamo vedere ‘dal vivo’ mente un alpinista: avere la fantasia di re un piccolo presidio medico, gestito quello che si svolge negli stadi, nei disegnare nuove vie, non usare ossigeno da personale locale, garantire ai nove campi di calcio o sulle piste da sci; la e naturalmente non avvalersi dell’aiuto insegnanti e alla bidella equità salariale montagna invece è un luogo lontano e degli sherpa. Io ho fatto una scelta, quel- e previdenziale e infine continuare a nascosto e l’alpinismo diventa così la di dedicarmi alla salita dei giganti della coordinare gli aiuti dei nostri soci con un’attività invisibile che per essere terra insieme con Nives, con uno stile alcune famiglie nepalesi più bisognose conosciuta dev’essere ‘raccontata’. E pulito e leggero. Ma per dedicarci all’a- (sostegno a distanza)”. questo è compito degli alpinisti. Ma fin- pertura di linee inesplorate (come in Qualcuno si è rammaricato per lo ché noi per primi continueremo a realtà abbiamo cominciato a fare all’ini- scarso rilievo dato dai giornali descrivere l’alpinismo come una lotta zio della nostra “carriera” in Himalaya) “generalisti” alla vostra recente e fatta di lacrime e sangue, vestendo i avremmo bisogno di più tempo, magari non facile (non scontata) salita panni dell’eroe che sfida la montagna e denaro e sicuramente meno pressione all’Everest. Sapreste indicare uno o supera se stesso, finché ometteremo e nei confronti di una “gara” che non coin- più motivi di questa presunta “dis- nasconderemo il lato gioioso e giocoso cide minimamente con la nostra filoso- trazione”? dell’andare in montagna, montagna fia. Con questo intendo dire che purtrop- “In effetti la montagna è sotto i riflet- come mondo privilegiato per sperimen- po, in un ambiente come il nostro, per tori dei media solo quando ‘rivela la sua tare la vita, del camminare che fa bene poter coltivare questa passione sei in natura assassina, quando riesce a gher- al pensare e del passo lento e paziente qualche modo “costretto” a sottostare a mire la vita degli alpinisti che, sfidando con cui la natura educa l’uomo a se stes- certe condizioni e la visibilità è certa- la morte, a loro volta dimostrano di non so e lo riconcilia con la sua essenzialità, mente una di queste. Salire gli Ottomila tenerci molto alla vita’. Se da un lato finché non ‘racconteremo’ anche questo, per le vie normali in questo momento è questa è una colpa dei ‘generalisti’ , che non riusciremo a spiegare che gli alpini- l’unico mezzo per poter continuare a anziché cercare di trasmettere la cultura sti alla vita ci tengono, che non desidera- partire e per riuscire magari, in futuro, a della montagna preferiscono presentar- no perderla, ma al contrario soffrono di ■ dedicarci a quello che amiamo di più: l’e- la in maniera semplicistica e sensazio- non poterla vivere abbastanza”.

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VETRINA Leggere, sfogliare, guardare: le novità del mese Scalare all’americana In vetta nismo himalayano, oltre a alla catastrofe che sta per non pochi illustri sconosciu- compiersi. senza scorciatoie ti. Una volta appesa al chiodo di Ed Viesturs con David la piccozza e impugnata la Brenva penna, Viesturs non fa miste- Roberts. Corbaccio, di Thomas Graham Brown. collana Explpoits, 350 pagine, ro dei propri sentimenti esprimendo su qualcuno A cura di Giovanni Rossi e 19,60 euro. Carlo Ramella. Club Alpino Viesturs è il primo america- caute riserve. E se il ritratto Accademico Italiano, no ad avere scalato tutti i 14 della sventurata Chantal Mauduit non è dei più lusin- 214 pagine. ottomila - e sei volte E’ la prima edizione in lin- ghieri, gli italiani passano a l’Everest! - senza ossigeno. gua italiana dell’opera di pieni voti l’esame con un sur- Guida alpina, conosce alla Thomas Graham Brown, plus di ammirazione per perfezione le strategie per pubblicata nel 1944 a Londra, Simone Moro e Silvio sopravvivere alle alte quote e relativa alle imprese di que- Mondinelli e molta simpatia ama proclamare che “rag- sto importante alpinista sul per i “Mario brothers” Morelli giungere la vetta è un optio- versante Brenva del Monte e Panzeri, sprofondati casual- nal, tornare indietro vivi è un Bianco, labirinto di ghiacci e mente in un crepaccio tra- obbligo” (frase riportata su di rocce. Una piacevole e sformatosi in modo fortuito una quantità smisurata di bic- interessante scoperta di cui in un’accogliente bivacco. chieri di carta di una catena va dato merito all’Accade- di caffè che lo sponsorizza). Infine, sulla tragedia del 1996 mico. In appendice la storia Nei 18 anni durante i quali ha descritta da Jon Krakauer alpinistica di questa grande coltivato il sogno di comple- (Aria sottile), Viesturs forni- parete di ghiaccio, il cui tare la collezione delle mag- sce nuovi particolari, magari nome (“larice” in valdostano) giori vette della Terra, gli di secondaria importanza, è legato a pagine straordina- incontri - tra campi, crepacci ma pur sempre di prima rie della letteratura romanti- e corde fisse - si sono molti- mano. Notevole il suo dialo- ca di montagna, tra le quali il plicati, e non a caso il libro go inascoltato con i malcapi- presidente del Club alpino riporta un indice di nomi che tati che marciano verso il accademico Giacomo Stefani comprende il Gotha dell’alpi- loro triste destino, preludio cita nella presentazione la meravigliosa cavalcata solita- Ricordo di Buhl ria in contemporanea di Bonatti e Mauri sulla Major e Due donne per un “fortissimo” sulla via della Pera. Con grande interesse è stata accolta al recente TrentoFilm- Intorno al Monviso festival la nuova edizione di “E’ buio sul ghiaccio” dell’alpinista di Andrea Parodi. Edito austriaco Hermann Buhl, un dall’autore (www.parodiedito- battesimo a cui ha partecipato re.it, tel 010.9183297), Kurt Diemberger che di Buhl è 128 pagine, 16 euro. Ai sentieri del Monviso è stato compagno di cordata dedicata la nuova guida di nella prima ascensione al Andrea Parodi, alpinista e Broad Peak. classico giro del Monviso con giornalista ligure, già autore Nella foto l’afffettuoso incon- tutte le possibili varianti, di numerosi libri riguardanti tro a Trento tra due donne che nella guida sono descritti le Alpi sud-occidentali. Vi al conquistatore del Nanga molti altri itinerari, tutti col- sono descritti una settantina Parbat sono, per motivi diversi, legati fra loro a formare una di itinerari che si snodano assai legate. A sinistra Eugenie fitta rete di percorsi intorno intorno alla gigantesca mon- Buhl che ha messo a disposizio- tagna, sul lato italiano e su al “Re di Pietra”. Seguendo le ne i diari del marito per la quello francese della catena, indicazioni dell’autore, che nuova edizione del libro pubbli- nelle valli Varáita, Po, Guil e ha perlustrato tutti i sentieri cato da Corbaccio. A destra Péllice. Il volume è illustrato con carta e penna in mano, si Irene Affentranger che ha curato la traduzione sia nella con 61 fotografie a colori, 11 possono raggiungere rifugi, prima edizione (1959) sia in quella ora in distribuzione. cartine e 5 disegni. Oltre al bivacchi, laghi e laghetti,

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esplorare valloni aspri e da Fontainemore al Santua- In vetta a occhi chiusi appartati, oppure effettuare rio di Oropa. Al 1933 risale A margine del recente TrentoFilmfestival di cui è stato tranquille passeggiate tra anche il film originale “La ampiamente riferito nelle pagine dello Scarpone di giugno e boschi e pascoli. Si può processione di Fontanamora luglio molti sono gli eventi librari; fra essi, non posso manca- anche salire senza vere e pro- sui monti di Oropa” custodito re di segnalare la presentazione di un singolare volume edito prie difficoltà alpinistiche su nella cineteca storica del da CDA&Vivalda in concorso per il premio ITAS, “In vetta ad varie cime alte più di tremila museo. occhi chiusi” di Erik Weihenmayer. Questo autore, che vive metri, che offrono straordi- in Colorado, è rimasto cieco all’età di tredici anni: la sua auto- narie vedute sul Monviso e Codice svizzero biografia, tradotta in italiano da Franca Galanzi, fonde sulle regioni circostanti. appassionanti vicende sportive con una straordinaria storia della montagna personale. Vincendo il suo handicap, è riuscito con una forza d’animo eccezionale a primeggiare in varie specialità (para- Alp Fondazione cadutismo, maratona, sci, alpinismo) fino a scalare il ([email protected] Cda&Vivalda Editori. McKinley, il Capitan, l’Aconcagua, il Kilimanjaro e infine t), Collana Montagna Rischio 120 pagine, 6.50 euro l’Everest. Responsabilità. Prefazione di (in edicola a inizio mese). L’opera è stata presentata dalla traduttrice come un valido Si chiama Masatoshi Waldemaro Flick. 493 pagine. Ai codici italiano, austriaco, e quasi provocatorio antidoto all’accoglienza compassione- Kuriaki ed è giapponese il vole e protettiva che il grosso pubblico riserva in genere ai protagonista dell’ultima gran- francese e spagnolo che rac- colgono dottrina, legislazio- privi di vista, che invece - se opportunamente supportati - de impresa alpinistica di possono esprimere valori e sensibilità superiori alla media livello mondiale, la solitaria ne, giurisprudenza a livello nazionale, già pubblicati dei vedenti. Il dibattito ha dimostrato una certa divergenza di sul Mount Foraker, in Alaska. opinioni; c’è stato chi teme l’effetto inverso sui disabili che ALP lo ha incontrato e in come quaderni monografici, la Fondazione Courmayeur non possono contare su supporti e addestramenti ad alto esclusiva europea propone costo, e chi vede con allarme questa corsa all’impresa estre- un’intervista e il diario di quei aggiunge ora il codice svizze- ro che analizza il rapporto tra ma allargarsi anche ai più svantaggiati (non si aprirà la stra- giorni. La rivista diretta da da a nuove forme di protagonismo e di conseguente Linda Cottino esplora in que- la legislazione dei Cantoni e la legislazione federale carat- rischio?). sto numero anche l’universo In ogni caso, il libro invita a occuparsi del problema; non dello skyrunning (espressio- terizzata da una normativa puntuale in ambito montano. dimenticheremo facilmente le immagini del film della salita ne inglese che significa “cor- di Erik all’Everest, che lo ritraggono mentre valica colossali rere nel cielo”), fenomeno in crepacci su traballanti scalette: immagini che testimoniano le grande espansione, con il Un compagno incredibili potenzialità sviluppabili da una creatura umana calendario dell’estate 2007. protesa con tutte le sue forze verso un obiettivo. Da segnalare il racconto di di cordata Lorenzo Revojera Lorenzo Scandroglio, ideato- di Enrico Maria Pizzarotti, re di LetterAltura - Festival di Antiquità ediz. Fondazione Courmayeur ag- lista americano la fuga in un letteratura di montagna, viag- ([email protected]). giunge ora la monografia sul paesino del Sudtirol, nel gio, avventura, che svela Protagoniste sono le “pareti codice austriaco. silenzio di un mondo solita- come è nata l’idea. delle pareti”, le nord delle Tre rio. E’ qui che il protagonista Cime di Lavaredo, descritte del romanzo riscopre se stes- In processione amorosamente dalle parole Il silenzio so e la sua visione della vita di un vecchio alpinista e dai cambia prospettiva. sui monti di Oropa pastelli di Riccarda de di Cleaver All’ombra delle montagne, Eccher. Insieme riescono a Testimonianze di Alberto di Tim Parks. Il saggiatore, Cleaver sembra ritrovare il costruire un suggestivo breve Maria De Agostini. Cahier 284 pagine, 16 euro. senso delle cose. O è un’illu- racconto pieno di emozioni. Museomontagna numero 153, Una vita passata nella sione? Il romanzo ha vinto a 34 pagine. metropoli a rincorrere i soldi, Trento il prestigioso premio Catalogo della mostra orga- Codice austriaco la carriera e il successo. Poi ITAS “per l’alta qualità lette- nizzata al Monte dei tutto a un tratto per il giorna- raria e stile suggestivo”. ■ Cappuccini con il Santuario della montagna di Oropa e la collaborazione Fondazione Courmayeur di Città di Torino e Club ([email protected] Alpino Italiano, il volume si t), Collana Montagna Rischio apre con un saggio di Pier Responsabilità. Prefazione di Francesco Gasparetto su Waldemaro Flick. 493 pagine. padre De Agostini e illustra Ai codici italiano, francese, attraverso una serie di sue svizzero e spagnolo che rac- magistrali foto, realizzate in colgono dottrina, legislazio- tre fasi successive (1907, ne, giurisprudenza a livello 1920 e 1933), la processione nazionale, già pubblicati, la

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NEWS DALLE AZIENDE

CINTURE 2007 SALEWA DISTANCE, UNO ZAINO CHE... PEDALA SICUREZZA INSIEME AL BIKER! E LEGGEREZZA La mountain bike è una delle discipline prin- cipi dell’outdoor e SALEWA, che di sport LOWE ALPINE La linea di cinture C.A.M.P. presenta nove all’aria aperta se ne intende, ha stretto un Warm Zone Ninja Hoody modelli, tutti contraddistinti da un nuovo (Mod. L11100) design, nuovi materiali ed innovative pecu- accordo con l’Associazione Italiana Maestri liarità tecniche, che garantiscono al tempo di Mtb: tutti i tesserati saranno dotati del- stesso un più alto grado di sicurezza, leg- l’innovativo zaino 4608 Distance. gerezza e confort. L’Associazione Italiana Maestri di Mtb è da Sul fronte della sicurezza l’innovazione prin- ormai più di dieci anni all’avanguardia in cipale riguarda la fibbia “Sicura”, che svolge tutti i campi che riguardano la bici fuori- la doppia funzione di regolazione ultra rapi- strada, è quindi logico che i suoi diplomati da e di apertura tradizionale in tutta sicu- siano dotati di accessori dell’ultima gene- rezza. Altrettanto innovativo e volto alla sicu- razione. L’associazione ha stretto un accor- rezza è l’anello di assicurazione dotato del do di collaborazione con Salewa, l’azienda sistema “No Twist”, un mini anello incorpo- bolzanina i cui prodotti sono riconosciuti in rato nell’anello principale che mantiene il tutta Europa per essere punti di riferimento moschettone di assicurazione sempre nella nell’attrezzatura outdoor. Frutto di questo corretta direzione evitando cosi carichi tra- accordo è la dotazione per tutti i diplomati sversali potenzialmente pericolosi. Ami dello zaino 4608 Distance, con un rica- mo speciale che permetterà di identificare immediatamente l’appartenenza del pro- prietario all’Ami. Lo zaino 4608 Distance ha una capienza di 25 litri e grazie al suo innovativo sistema dorsale Salewa AirSpace lo si apprezza per la comodità di trasporto: spallacci regolabi- li in lunghezza, cintura a vita bielastica per la massima traspirabilità, spallacci ergono- mici, fissaggio per il casco. Inoltre, i cintu- rini elastici si adattano ad ogni corporatura e ad ogni movimento. Il tutto garantito da leggerezza straordinaria, appena 1,200 kg. Grazie alle sue dimensioni il SALEWA Lowe Alpine Warm Zone Ninja Hoody rap- Distance è lo zaino ideale per le escursioni presenta una maglia tecnica con classico di chi, stando su una bici, ha una posizione taglio Lowe Alpine e cappuccio elasticizza- chiaramente meno naturale di chi procede to”stile ninja”. HARNAIS QUARTZ CR a piedi. Tutti gli istruttori avranno la possi- La struttura di tessuto, realizzato con parti- Quartz CR è l’imbrago polivalente per eccel- bilità di ordinare gli zaini tramite i recapiti colare tecnologia Lowe Alpine Warm lenza, ideale per l’alpinismo. Può essere dell’AMI nei due colori base, grigio o rosso. Zone®, conferisce al capo un’elevata ter- aperta completamente e indossata o tolta Grazie allo zaino 4608 Distance micità. Il peso è di 323 grammi e la dispo- con gli sci o i ramponi ai piedi, grazie all’u- saranno immediatamente nibilità taglie va dalla S alla XL. tilizzo dell’innovativa fibbie “Sicura”, che individuabili, anche Fra le caratteristiche tecniche si svolge la doppia funzione di regolazione perché la linea sottolineano i seguenti dettagli: rapida e di apertura completa in tutta sicu- estetica del pro- • Vestibilità aderente grazie al rezza. Il rivestimento interno è in mesh 3-D, dotti è indubbia- tessuto in stretch Lycra; confortevole e traspirante, che continua mente molto • Cappuccio avvolgente; anche sulla parte esterna superiore del accattivante e • Tasca verticale munita di cer- fascione. I cosciali sono regolabili, apribili e non passa inos- niera zip sul petto; staccabili nella parte posteriore per ogni servata. • Cerniera frontale per l’intera esigenza. Peso 1200 g. lunghezza del capo, con aletta Nelle asole laterali, posizionate fra i due Volume 25 L interna; portamateriali, è possibili inserire il Dimensioni • Fondo giacca rifinito con bor- moschettone Hub. Anello di recupero 45x28x16 cm datura nera a contrasto; posteriore. Tre taglie coprono tutte le esi- Colori red/silver, • Particolare tasca ricamato genze di alpinisti e arrampicatori. anthracite/silver sul petto. Sistemi: Sicura, No Twist, Flat Link. Prezzo al pubblico Distribuito da: Lowe Alpine Taglie: S - M - L Euro 79,00 International Per informazioni: www.camp.it Per informazioni: www.lowealpine.com tel. 39 0341 890117 www.salewa.it

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EDITORIA Rigoni Stern ritrovato Ultime dall’Altipiano na serie di piccoli libri di alto valore letterario, sempre legati al luogo prescelto per le monografie della rivista, si accompagna da due anni all’uscita in edicola di Meridiani Montagne, la pubblica- Uzione dell’Editoriale Domus diretta da Marco Albino Ferrari. Si sono finora avvicendati scritti e racconti di Dino Buzzati, Mauro Corona, Riccardo Cassin, Julius Kugy, Horace-Bénédict de Saussure. In allegato al numero speciale su Asiago in preparazione per il mese di settembre la scel- ta, pressochè obbligatoria, è caduta su una raccolta di scritti di Mario Rigoni Stern dal titolo: “Dentro la memoria, scritti dall’Altipiano”. Il libro è stato curato da Giuseppe Mendicino che ha scelto tra gli scritti di Rigoni Stern quelli meno noti, dispersi in pubblicazioni minori, con foto- grafie nuove e “antiche” tutte inedite, scrivendo altresì la prefazione. Il “sergente della neve” ha seguito il lavoro con affettuosa complicità. La stessa rivista conterrà una sua intervista a cura di Paola Radaelli, con alcu- ne magnifiche foto di Giulio Malfer. Leggendo i racconti e gli articoli, ordi- nati secondo l’anno di pubblicazione, si possono cogliere i cambiamenti sottili della scrittura, da un primo stile limpido ed essenziale pur nella ric- chezza del lessico, a testi dove il consueto rigore abbraccia toni elegiaci e Mario Rigoni Stern con Giuseppe “acquerellati”. Mendicino, curatore del volume distribuito Tra i racconti una bella sorpresa è rappresentata da “Can de toso mi fai con Meridiani Montagne (foto di Giulio Malfer, per gentile concessione). morire”, un testo sconosciuto ai più perché pubblicato in un libro presto scomparso dalle librerie (“Così era mia madre. Venti scrittori raccontano la pro- Percorsi formativi pria madre”, edizioni Paoline), e mai inse- rito nei libri dello scrittore, compreso il Avvicinare i giovani alla montagna recente volume della serie dei Meridiani di Mondadori. n Valle d’Aosta le famiglie che hanno scritto la storia dell’alpinismo, i Oltre ad aver recuperato questo e altri Petigax, i Carrel, i Maquignaz, i Bich, gli Ollier e così via, stentano a trovare piccoli gioielli narrativi, la pubblicazione successori. Recentemente le guide dell’Unione valdostana si sono interro- della raccolta distribuita dalla Domus aiuta Igate sul progressivo invecchiamento e sullo scarso ricambio generazionale: a tenere desta l’attenzione sull’opera di tra soli sette anni su 180 iscritti 82 avranno più di 50 anni e 78 si saranno ritira- uno scrittore che non è solo una vetta del ti dall’attività per limiti d’età. Anche perché contemporaneamente le guide nostro panorama letterario ma anche un hanno osservato una certa disaffezione dei giovani nei confronti della montagna emblema vivente di valori etici di portata e il loro allontanamento dalle professioni ad essa correlate. Spie del fenomeno universale. sono la diminuzione dei partecipanti ai corsi guide, il calo delle frequenze alle Mendicino definisce i racconti “tutti attività formative sulla montagna, la riduzione del numero degli skipass. memorabili: a volte poesia pura, altre volte “Per molti ragazzi, specialmente per quelli provenienti dalle valli laterali, è dif- un invito esplicito a non vivere con super- ficile trovare compagni per andare in montagna”, afferma Guido Azzalea, presi- ficialità la propria esistenza”. E aggiunge dente dell’Unione valdostana guide di alta montagna. Del resto, l’aumento e l’al- che “traspare costante tra le righe un codi- lungamento della scolarità e le mutate condizioni di vita anche nelle regioni alpi- ce di valori e di sentimenti a difesa non ne hanno spostato gli interessi dei giovani. Ci si avvicina alla montagna più solo dell’Altipiano ma anche di una dignità avanti negli anni. Non è un caso che l’età media degli ultimi cinque corsi per del vivere che è unica e riconoscibile a aspiranti guide in Valle d’Aosta sia di 29 anni e che molte guide comincino a tutte le latitudini”. lavorare a pieno titolo solo a 32-35 anni. Adriano Tomba Come far fronte a questo fenomeno? La risposta arriva da un progetto pro- mosso dall’UVGAM e dalla Fondazione montagna sicura di Courmayeur. Nel nuovo volume antologico “Scoprire la montagna” è un percorso formativo della durata complessiva di 232 presto in distribuzione insieme ore, rivolto a venti giovani valdostani interessati a conoscere meglio il proprio ambiente e le tecniche per affrontare la montagna in sicurezza e ad avvicinarsi con la rivista “Meridiani a una professione tradizionale ma in continua evoluzione, quale appunto quella Montagne” si potranno di guida alpina. Il corso, finanziato dal Fondo sociale europeo e dall’Assessorato regionale del turismo, sport, commercio e trasporti, è completamente gratuito e cogliere i mutamenti prevede moduli specifici dedicati all’alpinismo, all’arrampicata, allo scialpinismo - freeride, alle cascate di ghiaccio, con particolari attività sul terreno coordinate nella scrittura del celebre dalle guide alpine valdostane. “sergente della neve” Oriana Pecchio

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RADUNI Macugnaga in festa Un caldo abbraccio sotto il Rosa

ltre 450 persone erano presenti pellina del rifugio Gnifetti, sabato 30 giugno a Macugnaga, il presidente Teresio sui prati dell’Alpe Pedriola per il Valsesia accompagnato dal O27° Incontro delle genti del Rosa. Coro Monterosa ha portato Pur esendo il tempo variabile, il colpo il saluto e ricevuto il merita- d’occhio era eccezionale. Ancora una to applauso per la buona volta l’incontro si è presentato come organizzazione….compro- una festa di colori, di calda amicizia. vata soprattutto dalla distri- Quest’anno è iniziato il sesto iter quin- buzione di polenta e salami- quennale, a quanto c’informa cortese- no per tutti. Ha quindi pre- mente il past presidente del CAI sentato la sua più recente Giacomo Priotto che non è voluto man- fatica, il volume sul tour care al raduno, con l’organizzazione affi- Monte Rosa - Cervino, inte- data alla Sezione di Macugnaga in colla- ressante e molto apprezza- borazione con la locale sezione ANA. Al to. Giorgio Salina, vicepresi- Macugnaga: la monumentale Chiesa Vecchia vento garrivano i gagliardetti delle altre dente del Gruppo regionale CAI la cui costruzione risale al tredicesimo secolo. sezioni impegnate a turno: Varallo Sesia, Piemonte e past presidente della Biella, Gressoney, Verres, quelli di altre Sezione di Varallo, ha portato il saluto ziativa, che poi ha seguito con assiduità sezioni CAI vicine, quelli delle sezioni del gruppo regionale invitando tutti alla (perdendone solo 3 su 27…) e auguran- ANA di Valsesia, del Biellese e riunione del 2008, probabilmente al Col do che l’incontro prosegua negli anni, dell’Ossola. d’Olen. trasmettendo ai giovani gli stessi senti- Dopo la messa celebrata dal parroco Infine Priotto ha portato il saluto del menti di amicizia, solidarietà e passione di Macugnaga e da don Capra, salesiano presidente generale Salsa, unito al pro- per la montagna: e in particolare per il di Torino e fautore da anni della festa prio, ricordando con gioia di essere Monte Rosa che, per il nostro past pre- della Madonna dei Ghiacciai alla cap- stato tra i promotori della simpatica ini- sidente, resta la più bella del mondo. ■

Turismo alpino

Spariscono gli impianti, che sollievo essere banditi. Sul Dobratsch si possono vedere i risultati di Potremmo paragonare il monte Dobratsch (2167 m) in questa politica: le uniche tracce della passata attività sono le Carinzia a ciò che rappresenta il Monte Bondone di Trento: una strisce di bosco tagliato per le piste e alcuni edifici degli comoda e insostituibile area di svago dove andare non appena impianti che verranno presto trasformati in rifugi. gli impegni cittadini lo consentano. Ma che cosa succede se L’altro motivo di questa riuscita conversione deriva dal fatto località di questo genere chiudono all’improvviso? che in Austria si trova la più alta concentrazione di appassio- Se lo chiedevano molti operatori di fronte alla decisione di nati di scialpinismo. Le stime indicano trecentomila praticanti, sbaraccare gli impianti del Dobratsch. Le autorità tuttavia tira- quasi il 4% della popolazione. Molti di loro non sono fanatici rono dritto, convinte che il patrimonio idrico della vicina della fatica, e moltissimi sono alle prime armi. Sul Monte Villach andava tutelato dall’insensato sperpero della neve pro- Gerlitzen, poco distante dal Dobratsch, accanto alle piste da grammata. E per dare un segnale ancora più forte decisero di discesa sono stati tracciati percorsi scialpinistici per princi- istituire pochi mesi dopo un parco naturale. A cinque anni di pianti. Vengono tenuti in sicurezza e battuti dai gatti delle nevi distanza possiamo constatare che quelle scelte non hanno e per il servizio si chiede un pedaggio di qualche euro. avuto l’esito catastrofico paventato. L’escursionismo insomma è un tratto nella cultura nazionale, Le masse di sciatori adrenalinici sono state sostituite dall’e- fortemente incentivato dalle istituzioni. Per averne la riprova sercito più lento degli escursionisti invernali e degli scialpinisti. basta trascorrere una domenica sulle piste del Dobratsch e Si calcola che ogni fine settimana frequentino la montagna mescolarsi fra gli habitué: si scopriranno allegre comitive di circa 2500 persone, eterogeneamente divise fra “ciaspolatori”, ragazzi che si muovono con le ciaspole, coppiette che portano scialpinisti e fondisti. Questa miracolosa conversione è potuta a spasso il proprio cane con gli sci, scialpinisti brizzolati che avvenire per due semplici motivi. Il primo è che in Austria una sbuffano come locomotive verso la cima. legge obbliga tutti i gestori degli impianti a stanziare un fondo Di fronte a quest’umanità varia e vitale ci si rende conto che per sostenere i costi di smantellamento in caso di cessata atti- la monocultura dello sci sulle piste - con i suoi costi astrono- vità. Risultato. Relitti di stazioni sciistiche in disuso che oggi mici, i suoi consumi e le incognite legate al riscaldamento glo- deturpano molte località alpine in Italia e in Francia qui non si bale del clima - come da tempo sostiene il Club Alpino Italiano vedono. Chi non ha in mente la desolazione che infondono tra- attraverso le sue pubblicazioni ufficiali non è né l’unica né la licci arrugginiti, monconi di cavi e cadenti casolari di stazioni più sensata via di sviluppo per le nostre Alpi. ormai deserte? Scempi che secondo le leggi austriache devono Marco Rolando

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PAGINE SCELTE “Antonio Berti cantore delle crode” Montagna, la migliore medicina A mezzo secolo dalla morte, primo momento, alquanto il mondo dell’alpinismo rende confuso; il mio classicismo omaggio ad Antonio Berti, autore congenito e radicalmente compenetrato, che vedeva della guida delle “Dolomiti l’inchiodatura dei monti con orientali” edita nel 1928, gli occhi di Preuss, di Kugy, “primo e tipico esempio di guida di Piaz, ne è rimasto un po’ completa ed esaustiva di un disorientato. Stavo per riti- comprensorio alpino, ma nello rarmi, come un rudere dei stesso tempo un pilastro nella vecchi tempi, nel mio antro. cultura e nella letteratura di Ma là sono venuti benevol- montagna”, come osserva Luigi mente a trovarmi, e mi è stato profondamente gradi- Brusadin, presidente della to, un Comici, un Carlesso, fondazione intestata all’insigne un Cassin, un Castiglioni, un scrittore e alpinista veneziano: Gilberti, un Gervasutti, e mi al quale è ora dedicato il prezioso sono apparsi tanto amiche- volume “Antonio Berti cantore voli e buoni e cari e così delle crode” (Nuovi Sentieri, equilibratamente e solidamente pensan- ritualmente eguali: e qualche volta mi è 249 pagine) edito a cura della ti, con una spiritualità che in nulla cede- stato grato vederli, nell’archivio di foto- fondazione stessa con la va a quella degli uomini maggiori del pas- grafie e pagine bianche, scovare alcune vie che li hanno portati alla rinomanza prefazione di Annibale Salsa e sato, che ho visto in loro l’innesto felice di un grande ramo frondoso nel tronco alpinistica. E ho goduto vivamente delle una presentazione dello stesso secolare della quercia piemontese; ho loro vittorie, di cui spesso la prima noti- Brusadin. Il volume raccoglie, visto che le nuove tendenze e le antiche zia mi arrivava immediata con relativa accanto alle indispensabili note potevano incanalarsi insieme in un gran- relazione: vittorie sempre più frequenti, biografiche, una serie di de alveo comune, verso sempre più sempre più ardite. Lontano da loro, sen- testimonianze su Berti. Ne sono luminosi orizzonti. Spetta a loro e ai loro tivo di vivere spiritualmente con loro. autori illustri amici della seguaci il merito di aver mantenuti alti, L’archivio solitario intanto cresceva; le montagna, da Dino Buzzati a accanto agli ascendenti valori tecnici, i pagine bianche l’una dopo l’altra scom- parivano, intestate a nomi italiani. Le Roberto De Martin, da Giovanni vetusti valori morali. Se oggi vi fosse qualcuno che battesse nuove salite erano così tante, che i perio- Angelini a Silvia Metzeltin. Nel altra strada e fosse pervaso da sentimen- dici alpini ridottissimi di numero e di volume dall’elegante copertina ti agonistici, da aspirazioni di pretto vir- pagine specialmente nel periodo bellico cartonata sono inseriti anche tuosismo atletico, in verità non saprei e postbellico, non riuscivano più a con- alcuni scritti giovanili, alcuni che compiangerlo. Lo vedrei come un tenerle. E quel giorno in cui sono uscite scritti di guerra e una serie di ateo, che entrasse nel tempio, e avanzas- tutte quante assieme, l’attività ed il valo- documenti da cui è tratto per se a testa alta verso l’altare, fin sull’alta- re degli alpinisti italiani sono apparsi gentile concessione il brano che re, e scorgesse in alto la croce, me nella quasi d’improvviso nella loro intera vivi- pubblichiamo, desunto dal croce vedrebbe soltanto due aste incro- da luce. (…) ciate e inchiodate. Volesse quegli rilegge- Amici, la montagna, una prima volta discorso che Berti tenne dopo la re e riuscisse a comprenderle, le pagine che sia nella sua più intima essenza vera- nomina, nel 1951, a socio d’oro di Comici, sempre più d’oro quan- mente sentita, può renderci serena onorario del CAI. Buona lettura. to più passa il tempo, e volesse anche ridente ed ardente tutta quanta la vita: meditare quello che ha detto il grande può soffocarci le angustie e gli affanni e, iò che è avvenuto nel periodo maestro della tecnica Franz Nieberl, qualche volta, per qualche momento, gli postbellico nelle Dolomiti tutto il l’autore di quel “Das Klettern in Fels” estremi dolori. mondo lo sa, e sa che l’alpinismo (L’arrampicamento in roccia), che conti- Forse perché sono medico e so la pro- Citaliano ha raggiunto un livello nua uscire in sempre nuove edizioni. digiosa efficacia curativa di un alto pari a quello d’oltralpe, e sa che nella Quando suo fratello cadde dalla croda, morale, questa straordinaria medicina, la scala dei gradi vi sono percorsi dolomiti- Franz Nieberl scrisse: egli era amico dei montagna, l’ho sempre, per mezzo seco- ci italiani citati, similmente alla Walker e monti, con la tecnica dei tempi nuovi nel lo, ricettata, e ora, confortato dal ricordo al Badile, quali classici esempi di diffi- cervello e nel cuore. Parole lapidarie. di questa giornata, continuerò a ricettar- coltà suprema sulle Alpi. Quando, verso Mi è stato così possibile, con intima la con ancor più calore. il 1930, sono sorti all’orizzonte e avanza- soddisfazione, seguire anche quegli atle- Antonio Berti ti rapidamente in proscenio i giganti ti con lo stesso cuore con cui avevo fino da “Antonio Berti cantore della tecnica, mi sono sentito, in un allora seguiti i tecnicamente minori, spi- delle crode”. © Nuovi Sentieri

LO SCARPONE, AGOSTO 2007 - 29 LO SCARPONE 08 6-07-2007 18:28 Pagina 30 UI AI Q CAttività, idee, proposte SAN VITO DI CADORE (BL) Il Pelmo riscoperto Il 19 settembre ricorrerà il centocinquantesimo anni- Sventolano le bandiere versario della prima ascensione al Pelmo e per l’occa- sione la Sezione di San Vito di Cadore ha programma- delle minoranze to due importanti avvenimenti. Il 13 luglio nella Sala polifunzionale del Comune di San Vito è stato presen- e bandiere delle minoranze franco provenzale e occitana sven- tato il libro “Da John Ball al VII grado. Note di storia tolano da questa estate accanto al tricolore e alle insegne della alpinistica del Pelmo a 150 anni dalla prima ascensio- Comunità europea nei rifugi della Provincia di Torino, in attua- ne”, opera del giornalista ampezzano Ernesto Majoni. Lzione della Legge dello Stato n. 486 del 15 dicembre 1999 rela- Il volume (110 pagine ricche di fotografie, disegni e tivamente alla “tutela delle minoranze linguistiche storiche” presenti note) è stato commissionato dalla sezione locale e in Italia. La logica a cui l’iniziativa si ispira non è di tipo etnonazio- patrocinato dal Comune di San Vito e dalla Comunità nalistico, nè irredentistico, nè localistico, ma aperta all’amicizia dei montana della Valle del Boite. Il 14 e 15 settembre sarà popoli contigui sui due versanti delle Alpi Occidentali di comune invece dedicato a un incontro diretto con la celeberri- matrice linguistica gallo-romanza (occitana, francoprovenzale e fran- ma croda dolomitica con l’ascesa alla vetta lungo la cese). La cerimonia della consegna ha avuto quale suggestivo sce- via normale tracciata da Ball, con l’ausilio delle guide nario, domenica 1° luglio, l’accogliente rifugio “Barbara Lowrie” di alpine locali. Domenica 15 sarà anche officiata una Bobbio Pellice. Il cerimoniale, messo a punto con il contributo del messa di ringraziamento presso il rifugio Venezia con Gruppo regionale piemontese del CAI e della Provincia, prevedeva la partecipazione del Coro San Vito. illustri presenze: l’assessore alla cultura della Provincia di Torino Valter Giuliano, il prefetto di Torino Goffredo Sottile, il presidente ROVERETO generale del CAI Annibale Salsa, il presidente della Comunità mon- Festeggiati alla SAT gli uomini dell’Eiger tana Val Pellice Claudio Bertalot e il sindaco di Bobbio Pellice Giuseppe Berton. Dopo i saluti delle autorità è toccato a Massimo Garavelli, presidente del Parco del Gran Bosco di Salbertrand, con- segnare le bandiere al presidente del Club alpino. E’ seguito un con- certo del coro Valpellice di Torre Pellice diretto da Ugo Cismondi, accompagnato dai campanacci delle mucche e delle capre; e l’inno “Se chanto que chante” ha fatto sentire tutti quanti figli di una stes- sa cultura transfrontaliera. L’assessore Giuliano ha sottolineato “la grande importanza di valorizzare il patrimonio linguistico e culturale dell’occitano e del francoprovenzale nell’ambito di una politica di tutela più generale del territorio montano e delle sue peculiarità” evi- denziando che “occorre dare voce alle minoranze linguistiche appli- Due libri di notevole spessore raccontano l’espe- cando la legge, sia tramite le trasmissioni RAI sia tramite l’insegna- rienza della conquista italiana dell’Eiger, in Svizzera, mento scolastico; in tal senso si muove già da tempo la Provincia di lungo la temibile parete nord. Al “Cacciatore di valan- Torino con il suo Centro studi sulle minoranze e con la partecipazio- ghe - Herr Eiger” di Lino Leggio, ristampato da Nuovi ne attiva della Prefettura, della Direzione regionale all’istruzione, del Sentieri di Belluno in occasione del cinquantennale CAI regionale e nazionale e delle comunità montane”. Il prefetto di della tragica cordata Corti-Longhi, si è aggiunto più di recente “Due cordate per una parete” di Giovanni Torino ha poi portato il saluto e la testimonianza dell’attenzione del Capra, premio Itas 2007, che racconta la storia della Governo alle tematiche delle minoranze linguistiche tutelate dalla “conquista” italiana della nord dell’Eiger. E’ in occa- Costituzione. “L’iniziativa”, spiega il presidente del Club Alpino sione di una serata della SAT a Rovereto dedicata Italiano, “recepisce la lungimirante Carta di Chivasso del 19 dicem- all’Eiger che Leggio ha incontrato alcune glorie del- bre 1943 relativa alle popolazioni alpine occidentali”. l’alpinismo meritevoli di avere affrontato e vinto con tenacia e determinazione il celebre “orco”: gente dello stampo mento della Cooperazione italiana allo sviluppo, ha organizzato di Armando Aste, Andrea Mellano, Gildo Airoldi, Franco Solina. un corso di alpinismo eco-compatibile in Afghanistan. Il corso Nella foto l’incontro fra Leggio (al centro), Mellano e Aste (a era rivolto a un gruppo di giovani afgani interessati ad acquisi- sinistra e a destra). Quest’ultimo sarà ospite di Leggio nel corso re le competenze di base necessarie per candidarsi, in un pros- di una nuova serata benefica programmata il 28 settembre simo futuro, come facilitatori di spedizioni alpinistiche, guide di presso la SAF di Udine. trekking e di escursioni naturalistiche, ranger dei parchi nazio- nali che il governo afgano sta progettando di istituire. AOSTA Diciassette allievi hanno ottenuto il diploma. I giovani afgani Una cordata con i ragazzi afgani hanno partecipato in giugno a una formazione più avanzata in L’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente (IsIAO), utilizzando le Valle d’Aosta a cura del CAI e del Soccorso alpino. Il progetto è competenze di Mountain Wilderness International e il finanzia- stato sostenuto sotto il profilo organizzativo e logistico dalla

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Attività, idee, proposte QUI CAI

Grivel Mont Blanc di Courmayeur dando vita a una cordata che vede coinvolti la Biblioteca comunale di Courmayeur e la Medicina Fondazione Montagna Sicura. Sull’iniziativa è stato realizzato da Carlo Alberto Pinelli un film per Raitre intitolato “Siddiqua e Hypoxia Symposia 2007 in Canada le altre, un sogno afgano”. Oltre duecento medici provenienti da ogni parte del mondo hanno partecipato l’inverno scorso a Lake Louise in Canada CHAMONIX I francesi si divertono all’International Hypoxia Symposia 2007, tema l’ipossia e il con il Museomontagna sistema cardiocircolatorio. Si è parlato, in particolare, del “Montagna per gioco”, la divertente cuore in alta quota. Interessante, a quanto cortesemente infor- mostra del Museomontagna con 150 ma il dottor Gian Celso Agazzi, vice presidente della giochi da tavola dedicati alle scalate e Commissione medica, è stata la relazione di Martin Burtscher allo sci (LS 2/07), sta registrando un a proposito del rischio cardiovascolare nel corso di attività notevole successo a Chamonix, in fisica in montagna. Si è pure parlato degli aspetti metabolici, Francia, dove l’allestimento curato da vascolari e cognitivi della cosiddetta ipossia intermittente e dei Aldo Audisio con Marco Ribetti viene danni prodotti dall’ipossia a livello renale. Alcune comunica- presentato fino al 14 ottobre al Museo zioni erano riservate a studi genetici nel campo dell’ipossia. Alpino (89, Avenue Michel Croz). Vivo I medici Annalisa Cogo e Marco Maggiorini hanno modera- compiacimento per questa rassegna to una sessione riguardante la fisiopatologia polmonare in alta unica al mondo è stato manifestato quota, nel corso della quale il fisiologo Giuseppe Miserocchi ha dal sindaco di Chamonix Michel presentato una comunicazione riguardante la struttura e la Chalet che ha partecipato all’inaugu- pressione dell’interstizio polmonare. Interessanti pure le rela- razione il 28 giugno con Jeanne-Marie zioni a proposito del rimodellamento vascolare e dell’iperten- Couttet. Ha fatto gli onori di casa Catherine Poletti, conserva- sione indotti dall’ipossia. Tra i personaggi più noti presenti al trice del museo di Chamonix. convegno Charles Huston, Tom Hornbein (salitore dell’Everest dal versante nord nel 1963), John West, Peter VALBRUNA (UD) Hackett, Robert Roach, Jim Milledge. Corso di formazione per docenti scolastici Il 29 e 30 settembre presso la Casa alpina di Valbruna (UD), a Il convegno SIM ad Arabba cura della Commissione medica VFG e con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, si svolgerà un corso di formazio- Si è svolto ad Arabba il 30 giugno il convegno annuale orga- ne per docenti scolastici sul tema “Attività con i giovani in nizzato dalla Società italiana di medicina di montagna. Dopo ambiente montano”. Verranno svolte relazioni sulle principali l’introduzione del presidente Andrea Ponchia, la prima sessio- problematiche mediche che si possono incontrare durante l’at- ne, moderata da Corrado Angelini e Sandro Carpineta, si è tività escursionistica con giovani studenti in ambiente monta- aperta con la relazione di Guido Giardini, neurologo di Aosta, no, con particolare riguardo alle emergenze mediche e alla pic- che ha parlato di patologie neurologiche e ambiente montano, cola traumatologia, oltre che su problemi assicurativi e di con particolare riferimento alle cefalee e alle malattie cere- responsabilità civile per gli accompagnatori. brovascolari. Corrado Angelini ha poi parlato delle malattie Il corso è a numero chiuso, per un massimo di 40 iscritti, in neuromuscolari e demielinizzanti, di epilessia e di malattie ordine di prescrizione. L’iscrizione si chiuderà il 15 settembre o degenerative in ambiente montano. a completamento delle disponibilità. Il programma completo è Alessandra Visentin ha successivamente parlato di patologie reperibile presso i distretti scolastici del Friuli Venezia Giulia o psichiatriche e montagna, con particolare riferimento al ruolo può essere richiesto a [email protected] oppure a fulviobra- svolto dalla montagnaterapia. Nella seconda sessione lo psi- [email protected], oppure a [email protected], o visibile nel sito cologo Trabucchi ha parlato dei rapporti tra mente e presta- web: www.caigorizia.it zione alpinistica. Federico Schena ha preso la parola in merito agli adatta- ABRUZZO E MARCHE menti a breve termine durante l’esercizio fisico a media quota Il 1° Corso per accompagnatori AG ed esponendo, in particolare, le recenti novità riguardanti l’al- Le commissioni di alpinismo giovanile Abruzzo e Marche, su lenamento degli atleti della squadra nazionale di sci di fondo. delega della CCAG, organizzano il 1° Corso di qualifica per Quindi ha presentato la relazione di F. Balestrieri, impossibili- accompagnatori con lo scopo di preparare uniformemente tato a intervenire, parlando dei vari aspetti dell’ allenamento accompagnatori in grado di svolgere le attività previste dal seguito da Bruno Brunod prima del suo tentativo di salita Progetto educativo del CAI, verificando e/o formando le capa- record all’Everest. (G.C.A.) cità previste dall’articolo 3 del Regolamento degli accompagna- tori di alpinismo giovanile. Il programma prevede il 28/30 set- ROMA tembre una prova di selezione a S. Vittore di Genga (AN), il Un importante contributo del CAI Abruzzo 21/29 giugno 2008 il corso a Castel del Monte (AQ). Direttore: Un buffet organizzato da Regione e CAI dell’Abruzzo con pro- AAG Carla Ruello (presidente CRAG Marche), direttore tecnico dotti tipici ha concluso l’incontro alla Camera del Gruppo amici ANAG Bruno Brancadoro. La quota di partecipazione è di 550 della montagna del Parlamento Italiano con il CAI che ha pre- euro. Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 15 settembre a sentato il 31 maggio le diverse realtà e missioni d’istituto: for- Barbara Serrani, tel 338.1523223, via delle Gardenie 41, 60016 mazione e università, sicurezza e soccorso, cultura e ambiente, Marina di Montemarciano (AN). sentieri e rifugi, politiche giovanili e comunicazione, turi- ➔

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QUI CAI Attività, idee, proposte

➔ smo ambientale e itinerari storici europei basati sul volon- tariato professionale di più alta qualificazione. La serata ha Circolari visto la partecipazione di oltre venticinque deputati e senatori. Il Fondo stabile pro rifugi PISA DIREZIONE Il CAI in piazza per Sant’Ubaldo CIRCOLARE N. 4/2007 La Sezione di Pisa ha partecipato, con l’allestimento di un Oggetto: Bando 2007 Fondo stabile pro Rifugi. gazebo, alla manifestazione per la festa di Sant’Ubaldo in viale A tutte le Sezioni delle Piagge, iniziativa tendente ad acquisire visibilità sul terri- Si comunica che il C.D.C., con deliberazione n. 48 del 22 torio, fornendo informazioni sulle attività e le iniziative dell’as- giugno 2007, ha approvato il Bando 2007 relativo al Fondo sociazione e promuovendo la vendita di pubblicazioni e della stabile pro Rifugi (istituito dall’Assemblea dei delegati di carta dei Monti Pisani edita dalla sezione. Il successo riscontra- Varese del 20 e 21 maggio 2006), e si precisa quanto segue: to ha confermato la validità dell’idea che siano da incentivare le - il Bando è finalizzato a promuovere progetti cofinanziati occasioni di apertura all’esterno per favorire una maggior cono- per interventi di varia natura presso i Rifugi delle Sezioni scenza delle finalità del Club alpino (G.C.) periferiche del CAI, mediante la concessione da parte del CAI Sede Centrale di contributi a fondo perduto ed in conto COMO Una grande avventura di quarant’anni fa capitale. - Sono ammissibili gli interventi la cui realizzazione risulti Nel 1967 quattro giovani alpini- avviata, posteriormente alla data del 21 maggio 2006 (A.D. sti del CAI di Como sono stati Varese). protagonisti in Groenlandia - Le domande di contributo dovranno essere trasmesse occidentale di un’avventura che ha conseguito significativi risul- esclusivamente a mezzo posta, entro il 31 ottobre 2007. tati alpinistici, esplorativi e in - Il testo integrale del bando e tutti i modelli necessari alla parte scientifici. partecipazione delle Sezioni sono disponibili sul sito: L’idea si è concretizzata anche www.cai.it grazie ai preziosi suggerimenti Infine, per maggiori informazioni o chiarimenti, l’Ufficio dell’illustre esploratore ed Tecnico Patrimonio del CAI Sede Centrale è a disposizione esperto conoscitore della (referente arch. Bruno Foresti, tel. 02.20.57.23.231, e-mail: Groenlandia Guido Monzino il [email protected]). quale ha fornito dettagliate carte Milano, 25 giugno 2007 geodetiche. La spedizione “Città Il Direttore di Como” era composta da Elio (f.to dott.ssa Paola Peila) Scarabelli, Riccardo Soresini, Marco Zappa con a capo Rino Zocchi e ha operato dal 6 luglio al 15 agosto sulla catena mon- del geologo il rifugio è un luogo eccellente per svolgere la sua tuosa inesplorata denominata “Pyramidestubben” al 72°paral- attività”, hanno spiegato Paolo Conti e Ivan Callegari, docenti lelo nord. La base di partenza è stata Umanak, villaggio di presso il prestigioso centro universitario per le ricerche geolo- pescatori esquimesi, raggiunto con un rompighiaccio. Da qui giche finalizzate allo sviluppo dell’innovazione nei campi della un piccolo peschereccio ha condotto la spedizione al luogo geologia, della geoinformatica, del telerilevamento e dei sistemi dove sistemare il campo base. In poco meno di un mese è stato informativi territoriali, “Si tratta di un’aula che può accogliere e esplorato il fiordo, attraversato per la prima volta il poderoso ricreare l’ambiente didattico accademico. Dal punto di vista ghiacciaio Umiamako Isbrae e salite quattro cime inviolate, logistico è la soluzione migliore perché all’interno del rifugio lo dedicate agli amici Giovanni e Nicola Noseda Pedraglio e studioso può riportare in tempo reale sul tavolo e sulla carta i Flavio Longhi, deceduti in montagna, e alla Sezione di Como. dati raccolti durante la giornata”. Un ringraziamento è stato Salvo due sporadici incontri con esquimesi solitari soprag- espresso al CAI anche dagli studenti Brogi, Cardeti, giunti in kajak, i quattro amici sono rimasti isolati per 30 gior- Francalanci, Frenna, Giovacchini, Minnillo, Nenzi, Niccologi, ni. Nel quarantennale dell’avvenimento la sezione comasca lo Pagliaro, Perchia, Petrolo, Pulice, Rotini, Tani, Ventriglia e ricorderà insieme ai quattro soci in varie occasioni. Verrà tra Venturini. (V.V.) l’altro presentato un filmato con le immagini di allora rielabo- rate con le tecniche attuali. ARCO (TN) Qui sopra la foto di vetta del Pizzo CAI Como: da sinistra Metti in scena la tua avventura Scartabelli e Zocchi, accosciati Soresini e Zappa. La sezione SAT di Arco organizza il VI Concorso “Protagonista per una sera”, aperto a chi vuole far conoscere un’avventura, un APUANE viaggio, un’arrampicata a un pubblico appassionato._La sezio- Il rifugio Carrara, un’aula ideale ne offre questa opportunità mettendo a disposizione la sala, l’at- Proseguono i rapporti di collaborazione del CAI con le uni- trezzatura e - cosa più importante - un caloroso pubblico. Nelle versità. Ricevuti dal vice presidente della Commissione rifugi e passate edizioni numerosi e autorevoli sono stati i partecipanti, opere alpine Vinicio Vatteroni che ha portato i saluti di benve- da Giorgio Redaelli (Petit Dru - Civetta Via Solleder) a Valerio nuto del presidente generale, dal 21 al 22 maggio due docenti Folco (Yosemite), da Cesare Linoto (Mille volti d’Etiopia) a universitari e 16 studenti dell’Università di Siena - Centro di Nancy Paoletto (Appunti di viaggio), prima donna trentina a geotecnologie sono stati accolti al rifugio Carrara dopo un’e- scalare un ottomila. Per consultare il regolamento vedere il sito scursione a scopo scientifico sulle Apuane. “Dal punto di vista www.satarco.it

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Attività, idee, proposte QUI CAI

ni e associazioni che si occupano di giovani. Dell’organo tecni- Alpinismo giovanile co fanno parte il presidente Valentino Meneghini, Guido Buttin, Francesco Abbruscato, Rosella Chinellato, Raffaele Chenet, Corso di rafting Nicola Franchin, Michelangelo Gozzo, Paolo Candotti, Valter per accompagnatori nazionali Mainardis. Un corso di aggiornamento riservato agli accompagnato- ri nazionali di alpinismo giovanile ha come obiettivo la sco- LECCO perta del rafting, sport di gruppo divertente ed emozionan- Patrocinio del CAI alla Fondazione Cassin te che consiste nella discesa del fiume su speciali gommo- La Fondazione Riccardo Cassin ha ottenuto il patrocinio del ni. Il corso organizzato dalla Scuola centrale AG su manda- Club Alpino Italiano al programma delle manifestazioni ideato to della Commissione centrale si terrà il 15 e 16 settembre per festeggiare i cento anni del grande alpinista lecchese, che presso il Centro canoa e rafting Monrosa di Balmuccia prenderà il via questa estate con la celebrazione del 70° della (VC). Il pernottamento con trattamento di mezza pensione prima ascensione alla parete nord est del Pizzo Badile (avvenu- è presso l’Hotel La Foresteria, via Valsemeranza 4, Rossa ta tra il 14 e il 17 luglio del 1937), una delle imprese che hanno (VC). L’attività è effettuata in collaborazione con l’associa- consacrato Cassin nell’olimpo dell’alpinismo mondiale. Dal zione sportiva Monrosa che opera in Valsesia dal 1990. Il punto di vista operativo la fondazione ha raccolto l’adesione Centro è riconosciuto dalla Federazione italiana canoa ufficiale della Val Bregaglia, e dal 26 al 29 luglio anche la Val kayak (FICK), dall’Associazione italiana rafting (AIRaft), Masino festeggia il Badile con un particolare programma, men- Canyoning (AIC) e Hydrospeed (AIHidro). Le iscrizioni, tre la fondazione cura l’allestimento di alcune esposizioni. previa verifica della disponibilità dei posti, vanno fatte per- www.fondazionecassin.org - [email protected] venire in forma cartacea o elettronica entro il 5 settembre all’Anag Walter Brambilla (via Curiel 80, 20099 Sesto San NAPOLI Giovanni, MI, email: [email protected]) comunicando i propri Un orso a Castel dell’Ovo dati anagrafici completi (nome, cognome, sezione, indiriz- Nella storica sede del CAI di Napoli a Castel dell’Ovo sono zo postale, indirizzo email, numero di telefono). E’ neces- stati presentati recenti ritrovamenti di ossa fossili nella grotta sario saper nuotare. Info: Gian Carlo Berchi, direttore Milano nel Comune di Petina (SA), nel massiccio degli Alburni. SCAG, 335.6402369, email: [email protected] In accordo con la Sovrintendenza per i beni archeologici per le province di Avellino, Benevento e Salerno, le operazioni di recupero sono avvenute nei mesi di ottobre e novembre 2005 BERGAMO sotto la guida dello speleologo paleontologo Carlo Meloro del Seniores al Palamonti il 24 novembre Dipartimento di scienze della Terra dell’Università “Federico II” Sabato 24 novembre il Palamonti Bergamo ospiterà il 5° di Napoli. Sono stati raccolti più di 130 reperti ossei che hanno Convegno lombardo dei Gruppi seniores affrontando il tema permesso di riconoscere diverse specie (oltre l’orso, anche un della sicurezza sul sentiero. La partecipazione è aperta alle leopardo e una iena) risalenti al Pleistocene superiore. I risul- sezioni seniores extralombarde. Organizza la Commissione tati sono pubblicati su “L’Appennino Meridionale”. Alla mostra- gruppi seniores CAI Lombardia in collaborazione con il convegno sono intervenuti il presidente della Sezione di ➔ Soccorso alpino e speleologico lombardo. Sede centrale CAVALESE (TN) In montagna con la SAT Rendi più verde il tuo CAI La montagna dall’alpinismo estremo alla vita quotidiana, dalla La Sede centrale del CAI a Milano ha avviato nel mese di solitudine alla solidarietà: questo il tema della rassegna “In giugno un’interessante iniziativa di formazione rivolta al montagna con la SAT” annunciata dal 26 agosto al 2 settembre personale, che proseguirà nei prossimi mesi, in favore della in collaborazione con l’Apt di Fiemme e i comuni di Cavalese, sostenibilità ambientale nella sua accezione e applicabilità Capriana, Carano, Castello-Molina, Daiano, Valfloriana, Varena. più ampia. Si tratta di alcuni momenti educativi e di labo- L’iniziativa si apre domenica 26 con la proiezione di “Primavera in Kurdistan”, il film di Stefano Savona vincitore del recente ratorio condotti dell’architetto Olivia Carone, esperta del Trentofilmfestival. Tra gli incontri da segnalare: lunedì 27 Mario settore, con la collaborazione del dottor Simone Guidetti Corradini presenta la Guida dei monti d’Italia dedicata a dell’Ufficio ambiente CAI, volti a sensibilizzare il personale Lagorai e Cima d’Asta, di cui è autore; mercoledì 29 conferenza sulle tematiche del risparmio energetico e dell’impatto dell fuoriclasse polacco Krzystof Wielicki; venerdì 31 la parola ambientale partendo dalle attività quotidiane. L’obiettivo è è a Fausto De Stefani, illustre alpinista e presidente di Mountain quello di rendere ciascun individuo profondamente maturo Wilderness; domenica 2 saranno a confronto con le loro espe- e cosciente degli effetti delle proprie azioni e scelte anche rienze Palma Baldo, Nancy Paoletto e Rina Chiocchetti. in settori collaterali apparentemente non direttamente coinvolti, sia nell’ambito personale sia in quello lavorativo, MESTRE (VE) nei confronti dell’ambiente quale inizio di un percorso di L’alpinismo giovanile si rinnova formazione continua in coerenza con le linee di indirizzo La nuova Commissione veneta di alpinismo giovanile ha esor- del Protocollo di Kyoto. “Contiamo di realizzare entro l’an- dito a Mestre al convegno annuale degli accompagnatori vene- no un piccolo manuale di ‘buone pratiche’”, informa il diret- ti, a cui ha partecipato Francesco Carrer evidenziando l’impor- tore del CAI, dottoressa Paola Peila, “che riassumerà l’ini- tanza che il Comitato di presidenza attribuisce a questa attività ziativa e l’esperienza condotta e verrà messo a disposizione e invitando a un lavoro a tutto campo con tutte le organizzazio- di tutte le realtà del mondo CAI che lo desidereranno”.

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QUI CAI Attività, idee, proposte

➔ Napoli Enzo Di Gironimo, Franco Carbonara presidente regionale CDR e Orazio di Francia in veste di moderatore. Personalità Hanno relazionato Maria Grazia Soldovieri, Marco Rocco, Umberto Del Vecchio, Carlo Merlo. Priotto, sessantesimo bollino Un caldo applauso ha salutato all’assemblea svoltasi in EST MONTE ROSA maggio a Venezia l’intervento del past presidente generale Stage: orientarsi in caso di emergenza Giacomo Priotto che così si è rivolto ai delegati: L’annuale stage di formazione della Scuola di escursionismo Est Monte Rosa ha avuto quest’anno per tema l’orientamento in Quale past presidente decano, per emergenza. Come sempre l’iniziativa era rivolta a capigita ed anzianità di servizio, desidero portare escursionisti esperti delle 17 sezioni delle province di Novara e il saluto più cordiale, anche a nome dei VCO. La giornata si è svolta, a quanto comunica il direttore AE colleghi, di cui due assenti per motivi Alberto Perovani Vicari, in località San Salvatore a Massino familiari e di lavoro, ricordando con Visconti (NO). piacere di aver apposto, quest’anno, il 60° bollino sulla mia tessera di socio. EXILLES (TO) Spero di durare ancora qualche anno Gli alpini tornano al forte per veder tornare nel CAI quello spiri- Fino al 30 settembre è aperta al to di volontarismo vero - di impegno Forte di Exilles in Valle di Susa la spontaneo - di amicizia sincera, che mi mostra fotografica “Noi alpini” di ha fatto trascorrere felicemente molti Enzo Isaia, un fotografo torinese di questi sessant’anni. che per anni si è dedicato all’im- Desidero esprimere il mio riconoscimento al PG che, a mio magine pubblicitaria senza però parere, ha bene operato in questo triennio e meglio potrà mai smettere di effettuare lavori di ancor fare in futuro: ma il PG sintetizza l’operato del vertice, ricerca personale sul paesaggio e che deve aiutarlo - collaborare al meglio - senza discrasie sul reportage. Fu coltivando que- dannose o personalismi inutili per il CAI - privilegiando sem- sto interesse che, a metà degli anni pre il rapporto umano e privatistico contro i formalismi buro- Sessanta, sottotenente e fotografo cratici. dilettante, scattò le 170 immagini Alcuni passaggi, nella sua relazione orale, mi sembrano illu- dedicate agli alpini esposte nelle sale del forte, un tempo sede minanti al fine di migliorare il funzionamento del vertice. del 3° Reggimento Alpini, Battaglione Exilles, e che dal 2000 Formulo per il CAI un duplice augurio: ospita un’esposizione permanente dedicata alle truppe alpine. - Che dai Gr di recente istituzione - in cui possono ancora Le foto raccontano l’esperienza dei giovani dal primo ingresso operare validamente tanti soci già un tempo impegnati - al in caserma, passando per i vari addestramenti, per i campi vertice come alla base - escano i nuovi CC scelti per le doti invernali ed estivi, fino al congedo e alle adunate dell’ANA. chiare e di capacità, l’impegno, conoscenza dell’essenza del La mostra, organizzata da Regione Piemonte e Museo CAI e passione per tutto quanto è montagna, in modo di Nazionale della Montagna - CAI Torino, è stata inaugurata saba- avere un CCIC che ben conosca e meglio interpreti il suo to 16 giugno con la presenza della Fanfara della Brigata Alpina ruolo istituzionale. Taurinense in occasione del raduno annuale della Sezione ANA. - Che il vertice del CAI, ormai regolamentato in tutti i sensi, Valsusa. Apertura al pubblico: ore 10 -19, chiuso lunedì. si dedichi alla risoluzione dei tanti problemi vecchi e nuovi, Info: tel 0122.58270. intessendo rapporti utili con il mondo esterno e con le istitu- zioni, nell’interesse del Sodalizio, ma evitando l’intromissio- SILA (CZ) ne della politica al proprio interno. Inaugurato il rifugio “L. Grandinetti” Abbiamo avuto dei grandi politici ottimi soci, a cominciare Nato dalla ristrutturazione di due manufatti di pietra realizza- da Quintino Sella, ma essi per primi hanno difeso sempre l’a- ti nel 1929, in una splendida radura posta alle pendici del monte politicità nostra. Gariglione (Catanzaro) a una quota di 1611 metri, nell’agro del Spero nella realizzazione di quanto augurato, per le miglio- Comune di Zagarise, il rifugio “L. Grandinetti” è stato inaugura- ri sorti del nostro Club alpino che - pur nelle motivate esi- to il 16 giugno alla presenza del presidente della Commissione genze di autonomia regionale - deve restare pur sempre e per centrale rifugi Samuele Manzotti, dei sindaci Vera Scalfaro del sempre italiano! Comune di Sersale (CZ) e Pietro Raimondo del Comune di Giacomo Priotto Zagarise (CZ) e di rappresentanti di enti pubblici e del Corpo forestale. La struttura è stata realizzata nell’ambito del progetto “A piedi nei parchi dell’Appennino calabrese “ nato dall’accor- sci di fondo escursionistico. “L’utenza, a cui il rifugio si rivolge”, do quadro triennale 2003-2005 sottoscritto tra il CAI e il spiega il presidente della Sezione di Catanzaro Piero Di Cello, Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio. Gestita “è costituita, prima di tutto, dai soci CAI di tutta Italia, che, ci si dalla Sezione di Catanzaro, la struttura dispone di 16 posti letto augura, possano venire numerosi a conoscere questa estrema e consente l’uso della cucina. La sua posizione favorisce la frui- parte di montagna che richiama in tutto e per tutto i tipici pae- zione di un ambiente naturale di eccellenza, tipico della Sila, saggi nordici a una latitudine del tutto insolita. Ma si spera che ricco di boschi e corsi d’acqua, con una vegetazione folta, dai possa essere anche laboratorio di educazione ambientale per le mille profumi e fioriture policrome di estrema bellezza. In istituzioni scolastiche e presidio culturale e di rappresentazio- inverno, grazie alle abbondanti nevicate, è possibile praticare lo ne del territorio, al sevizio della collettività” ■

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Vita delle sezioni QUI CAI MILANO riscoperta delle tradizioni popo- ■ ESCURSIONISMO. 2/9 Val GAM Via Silvio Pellico, 6 lari e lo spirito di gruppo che D’Aosta Mont Glacier; 8-9/9 Via C.G. Merlo, 3 (M1 e M3 Duomo) caratterizza il gruppo. Veneto Civetta ferrata Alleghesi; 20122 Milano Tel. 0236515700/01 ■ GRUPPO SCALA. Anche per 16/9 Val D’Ossola rif. Andolla; tel. 02.799178 02.86463516 la stagione 2007/08 il Gruppo 23/9 Svizzera capanna Basodino; fax 02.76022402 Fax 08056971 d’Interesse Scala proporrà un 30/9 Val D’Aosta Alpe Loasche [email protected] www.caimilano.it programma di opere e balletti Sup.; 7/10 Veneto ferrata e cima www.gam.milano.it [email protected] precedute dalle apprezzatissime Carena; 14/10 Lombardia M. Mar e giov 21-23 Segreteria: Lu, Ma, Gv: 14-19 conferenze del musicista e Muggio; 21/10 Emilia I Meandri ■ ESCURSIONISMO. Me, Ve: 10-19 musicologo Emanuele Ferrari. del Trebbia; 28/10 Liguria la via 30/7- 4/8 L’altra faccia del Sa e festivi: chiuso Prescrizioni da lunedì 1/10 alle del Sale e del Ferro; 4/11 Monviso. Valli Chianale, Apertura serale: Ma 21-22,30 ore 18. Piemonte val Borbera; 11/11 gita Bellino, Varaita. Giorgio Vanaria ■ Biblioteca: GRUPPO TEATRO. Fare grup- culturalgastronomica. (02 417812); 25/8-31/8 ■ Ma, Gv: 10-12,30 e 14-19; po anche quando gli scarponi ALPINISMO. Settembre/otto- Moncenisio e Haute Maurienne. Apertura serale: Ma 21-22,30 sono temporaneamente o defi- bre 23° corso di roccia AR1: 6 Sentieri e rifugi nella parte nitivamente appesi al chiodo è lezioni teoriche, 4 lezioni in pale- ■ CHIUSURA SEDE da lun. 6 a meridionale del parco della una delle finalità del gruppo. stra Indoor, 7 lezioni in ambiente. ven. 24/8. Quanti non avessero Vanoise. Giorgio Vanaria (02 Numerose le proposte di abbo- Iscrizioni aperte. ancora rinnovato l’iscrizione 417812); 9/9 I bambini si diver- namento o partecipazione a sin- ■ MOUNTAIN BIKE. 12-19/8 potranno trovare indicazioni sul tono in montagna. Valle goli spettacoli, sempre a prezzi Austria Lungau; 1/9 Svizzera sito www.caimilano.it. Anzasca: la miniera aurifera estremamente competitivi per Strada degli Alpi; 14-16/9 Moena ■ CORSO DI ARRAMPICATA della Guia. la stagione 2007/08. Giro del Latemar e Passo Lusia; LIBERA. La Scuola nazionale ■ FOTOGRAFIAMO I NOSTRI 28-30/9 Lago di Garda d’alta montagna “Parravicini” GESA RIFUGI. E’ questa la proposta Occidentale; 13/10 Lombardia organizza il 17° Corso di arram- via Kant, 8 che il CAI Milano rivolge ai pro- Arcumeggia il paese dipinto. picata libera che sarà presenta- 20151 Milano pri soci. Le migliori fotografie PROIEZIONI. 19/9 Patagonia to martedì 11/9 alle ore 21. E’ Martedì dalle 21 pervenute in segreteria - Argentina (Massimo Messa); rivolto a coloro che vogliono [email protected] [email protected] - verranno 10/10 Trek in Bolivia (F. Bertella apprendere le nozioni fonda- http://it.geocities.com/gesacai utilizzate per la nuova edizione G. D’Eufemia). mentali relative alla tecnica indi- Tel. 0238008844 /0238008663 della “Guida ai rifugi del CAI ■ GINNASTICA PRESCIISTICA. ■ viduale di arrampicata e le 25-26/8 Cima di Jazzi. Milano”. Palestra dell’Arena Civica. Dal Alpinistica; 8-9/9 rif. Fissone. manovre indispensabili per ■ DOLOMITI E CRESTE SENE- 3/9 aperte le iscrizioni. Martedì e Esc. Alp.; 15-16/9 Carcoforo- affrontare in sicurezza l’arram- SI. Sono aperte le iscrizioni per giovedì 18,30-19,30, oppure Rima, EE; 23/9 Monte Cavallo. picata in falesia. Non è richiesta il Trekking Dolomiti e quello 19,30-20,30. Escurs. alcuna precedente esperienza di delle Crete Senesi. I partecipanti sono coperti arrampicata mentre è consiglia- ■ ESCURSIONI. 30/8- 9/9 Piz da assicurazione infortuni ta una buona condizione fisica. Languard (Alpi Svizzere); 15- SEM Il programma prevede 6 lezioni 16/9 traversata Veglia-Devero F.A.L.C. ONLUS Società Escursionisti Milanesi pratico/teoriche il mercoledì (Alpi Lepontine); 23/9 Via Mac Mahon, 113 Via A. Volta 22, Milano con inizio alle ore 20 in palestra Faderhorn (Monte Rosa); 30/9 (entrata da Via Bramantino, 4) Tel. 02-653842 indoor e 6 giornate di arrampi- Monte Morion (Valle D’Aosta). 20155 Milano Fax. 1786040543 cata su roccia nei fine settima- ■ TREKKING. 8-25/8 Trekking Tel. 339 4898952 C.Post. 1166 20101 Milano na. La quota è di 300 euro com- in Perù “L’Impero degli Incas”. www.falc.net [email protected] prendente assicurazione infortu- ■ ATTIVITA’ GIOVANILI. Alpes: [email protected] www.caisem.org ni, utilizzo del materiale e dis- 23/9 Monte Due Mani. Gio 21,15 -23 Merc. 15-19 Gio. 21-23. pense didattiche. Attrezzatura ■ SENIORES. Ritrovo in sede il ■ ESCURSIONISMO “PATRIZIA Segr. e Biblioteca: gio 21-22,30. personale, trasferimenti e allog- martedì dalle 14,30 alle 17. PAGANI”. 9/9 Monte Alben da ■ APERTURA SEDE. Solo le gio in rifugio o pensione sono a Passo della Crocetta , disl. sere di giovedì 2, 9 e 30/8, carico dei partecipanti. Gli EDELWEISS 752m, 3 h, EE (A. Modena); sospesi i servizi di segreteria e ammessi dovranno essere in Via Perugino, 13/15 16/9 Lago Morto (Valpelline) biblioteca. regola con l’iscrizione 2007 al 20135 Milano (2843 m) da Diga de Place ■ RIFUGI. aperti i nostri rifugi CAI e consegnare un certificato Tel e fax 02/55191581 Moulin (1950 m), disl. 900m, Zamboni-Zappa (Monte Rosa) e medico. Il depliant illustrativo è Lun. 18-20 Merc. 18-22,30 3.30h E (M.Campi). 30/9 Cima Omio in Valmasino, ottime basi disponibile presso la segreteria. www.edelweisscai.it Laurasca (2193m) da Fondo Li per escursioni e ascensioni con Info: www.caiparravicini.it e-mail:[email protected] Gabbi (1256m), disl. 939m, servizio di alberghetto. ■ CORO CAI MILANO. Le prove recapiti tel. 02/89072380 3.30 h, E+ (R.Bana). ■ GITE SOCIALI. 8-9/9 del nostro complesso vocale ■ SCI FONDO ESCURSIONI- ■ RIFUGIO FALC. Informazioni: Marmolada (m.3342), salita alla diretto da Roberto Pellegrini SMO. Dal 1/9 iscrizioni al corso Serena Sironi 333/8496661. vetta. EEA; 16/9 bivacco Testa riprenderanno mercoledì 5/9 2007. ■ PALESTRA DI ARRAMPICA- (m.1489) Prealpi Orobiche EE. alle ore 20.30. Sono invitati a ■ TREKKING. 5-11/8 Dolomiti di TA. Martedì e giovedì dalle 19 ■ GRUPPI SEM SUL WEB. farne parte vogliono condividere Sesto; 25/10-10/11 Via Birmana alle 23. Info: Roberto (328 Alpinismo Giovanile: il piacere del canto corale, la tra Cina e Birmania. 6869581). www.caisem-ag.org/ ➔

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QUI CAI Vita delle sezioni

➔ Gruppo Grotte: fax 1782283900 Fedoz. Turisti a St. Moritz. Mart. ven. 21-22,30 www.gruppogrottemilano.it martedì e giovedì 21-23 Pullman. Concardi (02. Tel.039/6012956 Scuola Silvio Saglio: www.caitrezzo.it 48402472); 30/9 Corno Bussola www.gxg.it/cea www.caisem.org/4s-index.asp [email protected] (m 3024). Da Estoul (Brusson) ai [email protected] Corso di Escursionismo: Tutti i dettagli su Internet laghi Palasina sulla vetta panora- ■ 8-9-10/9 Giro del Monviso; www.caisem-escursionismo ■ ESCURSIONISMO. 8 e 9/9 al mica della Val d’Ayas. Mp. 23/9: Pizzo Baciamorti. org/home.asp cospetto del Civetta (Raffaele Concardi (339.3336000) Scuola sci-fondo-escursionismo Martucciello 347.4400340, ■ SAGRA DI CORSICO. Presenza SOTTOSEZIONE www.caisem-sfe.org/home.asp Michele Lecchi 338.4050194 della Sezione 8 e 9/9 presso la DI BURAGO MOLGORA ■ NEWSLETTER. Chi la vuole, [email protected]) Palestra Verdi con punto informa- Cascina Abate d’Adda ricevere mandi una e-mail a: ■ BAITA SOCIALE a Gromo (val tivo. ■ 5/8 Pila; 26/8 rif. Eugenio [email protected] Seriana), accessibile in 10’; 16 ■ TECNICHE DI GHIACCIO. Sella; 15-16/9 rif. Marco e Rosa. posti; per soci, simpatizzanti e 13/10 al Ghiacciaio Morteratsch CARATE BRIANZA gruppi. (Bernina) stage di aggiornamento SOTTOSEZIONE Via Cusani, 2 Scuola di alpinismo. Mp. info e DI CAVENAGO 20048 Carate Brianza (MI) CORSICO iscr. in sede. Villa Stucchi, via Mazzini, 29 tel/fax 0362.992364 Via 24 Maggio, 51 - Corsico ■ QUELL’ESTATE DEL 2007. ■ 23/9 rif. Riva - S. Calimero. e-mail: [email protected] Tel. 02 45101500 12/10 ore 21 trek sezionali: http://caicarateb.netsons.org www.caicorsico.it Orobie, Corsica, Bretagna (Con- SOTTOSEZIONE Martedì e venerdì 21-22,30 [email protected] cardi, Casè, Nerini). Dia in sede. DI SULBIATE ■ ESCURSIONISMO. 9/9 rifugio Gio. 21-23 ■ UGANDA 26/10, ore 21 I goril- Via Don Ciceri, 2 Vittorio Sella, Valnontey (2.584); ■ COSTA DEL GRANITO ROSA. la di montagna (Angelo Franchi). ■ 9/9 Testa Grigia (Aosta). 21-23/9 Arezzo e dintorni (gita 25/8 - 2/9 trekking in Bretagna Dia Saloncino La Pianta - Via intersezionale). (Finistère) da Paimpol a Lannion Leopardi. COMO ■ 2° CORSO DI ARRAMPICATA lungo la costa. Treno. Nerini ■ MONTAGNA IN SETTIMANA. Via Volta 56/58 LIBERA: Inizio 1/9. Iscrizioni (02.89126560). 19/9 Monte Zerbino (Aosta, 22100 COMO - C.P. 309 presso la sede il venerdì sera. ■ SETTEMBRE. 1, 2/9 Periplo auto); 3/10 Laghi di Paione (Val tel. e fax 031.264177 ■ BUONE VACANZE a tutti! della Presolana. Dal passo al rifu- Bognanco, auto); 17/10 Giro del c/c post. n. 18216226 gio Albani (pernottamento) con Magnodeno (Prealpi Lecchesi, [email protected] CASSANO D’ADDA ritorno per la via ferrata del treno); 7/11 Alpe Sorbella www.caicomo.it Piazza Matteotti Visolo. Mp. Panvini (349. (Valsesia, auto); 21/11 Giro del ■ ALPINISMO. 3° corso di arram- 20062 Cassano d’Adda 0538262); 8,9/9 Cornone di Cornizzolo (Triangolo Lariano, picata, info martedì 11/9 in sede. tel. 036363644 Blumone (m 2843), Prealpi treno). Uscite il mercoledì. ■ ESCURSIONISMO. 15-16/9 rif. Bresciane dal Lago della Vacca Ritrovo del gruppo sabato 27/10 Carlo Emilio. SOTTOSEZIONE DI (m 2357). EE. Mp. Galli a Casere per festa e programma TREZZO SULL’ADDA (02.84800097); 16/9 Vallone del del 2008. SOTTOSEZIONE via padre Benigno Calvi 1 Lampone. Escursionismo in Val DI BIZZARONE c/o Villa Gina località Concesa Semenza (Valsesia). Mp. VIMERCATE ■ AGOSTO: Alta Via del Monte 20056 Trezzo sull’Adda Bergamaschini (328.8523090); via Terraggio Pace, 7 Bianco. tel. 0290964544 23/9 St. Moritz dal Maloja alla Val Tel/Fax 039/6854119 Mer. e Ven. 21 - 23 SOTTOSEZIONE Bacheca www.caivimercate.brianzaest.it DI MASLIANICO [email protected] ■ 15-16/9 Capanna Como. PERSI E TROVATI ■ ALPINISMO GIOVANILE. 8- • UN PAIO DI OCCHIALI da vista è stato ritrovato sulla 9/9: rif. Città di Busto. SOTTOSEZIONE Cima Sief (a fianco del Col di Lana). Sono disponibili ■ GITE ESCURSIONISTICHE. 1- DI MONTE OLIMPINO presso la Sezione di Belluno ([email protected]). 2-3/8 Argentera; 9/9 rif. ■ 8-9/9 via normale del Castore • UNA VITE da ghiaccio è stata trovata da Marco Bertacchi; 23/9 Presolana; 7/10 (Gressoney). Pasian, socio della Sezione di Pavia, lungo la morena Lavagna - Monte Capenardo - sopra il rifugio Vittorio Emanuele II, in Valsavaranche. Sestri Levante. SOTTOSEZIONE L’eventuale proprietario può contattarlo al 339.8557041. ■ PENSIONATI AMICI DELLA DI OLGIATE COMASCO • UN APPARECCHIO FOTOGRAFICO digitale è stato MONTAGNA E DELLA NATURA. ■ 8-9/9 rif. Gastaldi (TO). trovato in Val Bedretto (CH) lungo l’avvicinamento per il 1/8 Isola di Madesimo-Passo Poncione Cassina di Baggio. Tel 00393355297642. Baldiscio; 8/8 Monte Avic; 22/8 ERBA Engadina; 28-29-30/8 Trekking Via Riazzolo, 26 CONFERENZE del Pasubio; 5/9 rif. Benevolo; 22036 Erba (CO) • IL KORA del Kailash raggiunto a piedi dal Nepal e 12/9 rif. Colombè; 19/9 rif. Tel. 031/627873 altre esperienze maturate in otto viaggi in Tibet sono Benigni. Mar. e ven. 21-22,30 l’argomento della conferenza di Giancarlo Corbellini [email protected] ■ “Trekking sul tetto del mondo: mito e realtà”. Info: SOTTOSEZIONE GITE. 26/8 Corno Stella 2620 [email protected]; www.granditrekking.com DI ARCORE m da Foppolo; 9/9 Rif. Del Via IV Novembre, 9 Grande Camerini 2580 m, Val

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Vita delle sezioni QUI CAI PICCOLI ANNUNCI Guide alpine Guide ambientali Accompagnatori www.claudioschranz.it Viaggi responsabili Trekking Libia - Tunisia LUG Russia Elbrus; SET Marocco; con natura da vivere T.O. Per camminare tra le dune NOV Nepal; GEN Cristobal Colom Escursionismo-trekking-overland novembre-febbraio Columbia Brasile - Irlanda - Islanda - Patagonia - www.tenere2000.com Info [email protected] Polonia - Kamtchatka - Lapponia - Nepal - [email protected] - 3409405125 032465609 3333019017 Norvegia - Nuova Zelanda - Siberia Tel. 0586 444407 - www.naturadavivere.it - Il testo (max 400 battute) va mandato via fax o per Fabio Salini posta elettronica a [email protected], fax Val Masino vie in quota 3358122922 Trekking in Nepal 011/9916208 oppure inviata per posta a GNP Sas, Shiva Ram Basnet via Udine 21/a, 31015 Conegliano, Tv. - Scadenza. Il testo deve arrivare quaranta giorni [email protected] Esperta guida locale, ottimo inglese prima della data di uscita (il primo di ogni mese). 337- 708510 o 349-6127481 www.allnepaltreks.com - Tariffa. € 0.5 a battuta, IVA inclusa. Sett. spedizione CHO OYU 8201m 45g. - Pagamento. Può avvenire tramite bonifico bancario Ott. Trekk. Everest B. C. + Island Peak Trek e MTB in Himalaya intestato a GNP Sas su Banca di Credito 6186m 27g. Dhaulagiri Round 21 GG Cooperativo delle Prealpi –c/c 38973 - ABI 8904/5 (23 CON A/R ITALIA) - CAB 88310/8- oppure inviando assegno bancario non trasferibile intestato a GNP Sas di Nenzi www.globalmountain.it 5 persone da 1300 Euro 2 Persone da Giorgio & C. La pubblicazione sarà effettuata a Grandi tours alpinistici e vie classiche 1500 Euro incasso avvenuto. Marittime M. Bianco Monviso M. Rosa Voli a/r MIL/FCO con Qatar Per informazioni tel. n.011.9961533. Bernina G. Paradiso Delfinato incluso spedizione a domicilio 1000 Euro - Guide alpine. Gli interessati ad apparire sotto questa Ottobre Nepal - Inizio 2008 Aconcagua www.navyonepal.com voce devono dichiarare, sotto la loro responsabilità, Richiedere catalogo estivo il Collegio di appartenenza loro personale o della scuola o associazione. Info 335 6726008

Malenco da Chiareggio. 15/7 Pizzo Quadro; 21-22/7 rif. Mediterraneo dopo aver attraver- [email protected] ■ SENIORES. 29/8 Rifugio Q. Sella al Monviso; 1-2/9 rif. sato tutta la cordigliera Pirenaica www.cai.it Benigni (Val Gerola) da Brunone-Pizzo redorta; 16/9 tra- partendo da Capo Higuer Lun 18-19 e mer 21-23 Pescegallo + seggiovia disl. 374 versata Soglio-Casaccia; 30/9 M. sull’Atlantico. L’attraversata ha ■ ESCURSIONI E TAM. dal 4 al m; a piedi disl. 768 m. Cadelle; 14/10 traversata Rif. richiesto 40 giorni per una lun- 8/8 trekking estivo: giro del Elisa-Rif. Bietti; 21/10 castagna- ghezza totale di 835 km, e dopo Marguareis; 2/9 Rocciamelone CALCO ta; 28/10 Denti della Vecchia. aver superato ben 44.580 m di (3538 m), EE; 8 e 9/9 traversa- Via S. Carlo, 5 salite per un totale di 280 ore di ta al bivacco Moncalieri, EE; Martedì e Venerdì 21-23 COLICO cammino. Congratulazioni! 16/9 Anello dei tre laghi Tel. 0399910791 Via Campione, 7 (Valpelline). E. [email protected]. 23823 Colico (LC) LANZO TORINESE ■ MOUNTAIN BIKE. 23/9 ■ ESCURSIONISMO. 7-8-9/9 tel.0341 940516 Via Don Bosco, 33 Collina di Torino. VI escursione Ferrata Cesare Piazzetta (Sella); mail: [email protected] 10074 Lanzo (To) intersezionale. MC/MC 22-23/9 rif. Donati-P.zzo Rodes; Venerdi 21-22,30 Gio. 21-23 ■ CHIUSURA ESTIVA dal 2 al 14/10 castagnata sociale tel. rif. Scoggione 0343 63034 tel. 0123.320117 28/8. Mondonico; 28/10 P.zzo Bello. ■ GITE SOCIALI. 29/7 XXII [email protected] ■ GRUPPO GEO: 29/8 Lago assalto al Monte Legnone. www.cailanzo.it SALUZZO Pirola; 12-13/9 rif. Bressanone S.Messa in cima alle ore 11; Sezione “Monviso” in Val Pusteria; 26/9 M. Tamaro; 26/8 festa del rifugio Scoggione, SOTTOSEZIONE P.zza Cavour, 12 10/10 Cima di Lemma; 24/10 S.Messa e polenta taragna VALLE DI VIÚ 12037 Saluzzo Corni di Canzo. (Valerio 0341941277); 9/9 V. Roma, 32 - 10070 VIÚ (TO) Tel e fax 0175/249370 ■ ALPINISMO GIOVANILE. Concarena m 2549. Sabato 21 - 22.30 www.caisaluzzo.it 14/10 castagnata e giochi di ■ ALPINISO. 1-2/9 Adamello, ■ 4/8 Lago della Rossa; 4,5/8 [email protected] arrampicata; 20/10 festa di chiu- ■ AD. ALPINISMO GIOV. 23/9 P.ta Parrot (EE); 9,10/8 Levanna Venerdì dalle 21 sura. Info www.caicalco.it sentiero del Viandante tratto Orientale (F); 18/8 Anello di Pra’ ■ ESCURSIONISMO. 2/9 anello Colico-Dorio e chiusura del corso. Catinat (MTB-BC/MC); 22/8 P.ta dei rifugi della Valle Po, partenza SOTTOSEZIONE ■ GRANDI TREKKING. 20-22/8 Basei (F); 26/8 P.ta Galisia (F). da Crissolo; 9/9 Croce dl Monte DI AIRUNO Via Alpina Rossa verso il Vallese. Faraut, per ricordare gli amici Località Aizurro ■ ARGENTO VIVO. Tutti i giove- MONCALIERI scomparsi; 23/9 laghi di Venerdì 21-23 dì. Piazza Marconi 1 Lauzanier possibilità di salita alla Tel. 3398397292 ■ RIFUGIO SCOGGIONE aperto. 10027 Moncalieri Cima dei Tre Vescovi; 30/9 da [email protected] ■ PIRENEI. Il 12/6 un gruppo di (Fraz. Testona) Albenga al Monte Bignone, sug- ■ ESCURSIONISTICA. 7-8/7 escursionisti della sezione è giun- Tel e Fax 011 6812727 gestivo itinerario con la vista del Bocchette centrali del Brenta; to a Cap de Creus sul Cell. 333 6486885 mare e dell’isola di ➔

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➔ Gallinara. Bellunesi: Casera dei Boschi e Monti della Laga Venerdì 18-20 ■ ALPINISMO GIOVANILE. 13/9 (Pedavena)-Vivere l’ambiente; www.amatrice.net [email protected] da Prali anello nella zona dei 13 15-16/9: Rif. Pramperet [email protected] www.caispoleto.it laghi. (Zoldano), escursione per bam- Mar. e ven. 21-23 ■ ALPINISMO GIOVANILE. 18- ■ CENA SOCIALE. In preparazio- bini; 23/9 Sentiero etnografico ■ ESCURSIONI: 04/08-05/08 28/8 Val di Fassa. ne per la metà di ottobre per della Valle del Vanoi (Tn); 30/9 Monti della Laga Notturna a ■ ALPINISMO. 20-30/8 ritrovarci dopo le escursioni esti- Grotta Martina Cucchi (Val Pizzo di Moscio 2411m (EE) “Dolomiti Ladine” nel corso ve e ricordare le escursioni e le Rosandra) uscita speleologica; Festa degli Alpini; 12/08 Gran della Settimana Verde: arrampi- salite compiute. 30/9 Ortigara (Asiago); 7/10 Col Sasso D’Italia Monte Prena cate su vie classiche e ferrate. Cornier (Piancavallo-Pn) escur- (EE); 26/08 Monti della Laga A. Fortuna-P. Cariani. DOLO sione TAM sulla montagna dei Macera della Morte (EE) in ■ PALESTRA ARTIFICIALE Via C.Frasio ragazzi. bacheca CAI programma escur- “Pillo Monini” introduzione alla 30031 Dolo (VE) – c.p. 87 ■ SERATA TAM. 26/10 Dolo, sioni infrasettimanali. arrampicata sportiva. A.Fortuna, Mer. 21-23 Villa Angeli. De Savorgnani: ■ PALESTRA DI ARRAMPICA- S.Maturi, A.Morfei. www.caidolo.it Alpago e Cansiglio, quale futu- TA: la palestra al coperto è aper- ■ ESCURSIONISMO. 5/8 Monte Via C.Frasio - DOLO ro? ta mer. e ven. ore 21. del Piano in collaborazione con 30031 Dolo (VE) - c.p. 87 Proloco di S.Anatolia. Mercoledì ore 21-23 AMATRICE SPOLETO A.Lanoce-S.Sabatini; 18-28/8 http://www.caidolo.it Via L. Spinosi 46 Piazzale Polvani, 8 Settimana verde in Val di Fassa. ■ ESCURSIONI. 1-2/9 Val Bruna 02012 AMATRICE (RI) 06049 SPOLETO (PG) P.Orfei-L.Turchi S.Maturi- (Alpi Giulie); 2/9 Monte Rovere tel/fax 0746 826468 C.P. 52 - Spoleto Centro C.Taglia; 9/9 Monti Sibillini. M. (Valsugana); 8/9 Parco Dolomiti Parco Nazionale Gran Sasso tel e fax 0743.22.04.33 Argentella: Sentiero imperiale. G.B. Pasqualini; 16/9 Velino- Sirente- L.Baldazzi-N.Della Botte; 23/09 Marche da scopri- re: monte Corno. M.Silvioli- Rifugi fioriti C.Frascarelli. ■ I NOSTRI TREKKING. Settimana verde 18-28/8; Nepal, date provvisorie 29/9 - 20/10. S.Maturi,V.Vantaggi. ■ SITO WEB. E’ possibile con- sultare tutti i programmi e invia- re articoli o foto all’indirizzo [email protected] ■ “IL MONTELUCO”. Il capore- dattore Graziano Bocci, ricorda di contribuire con articoli, sugge- rimenti o foto, previi accordi con il Comitato di redazione. CATANIA Piazza Scammacca,1 95131 Catania Lun. merc. ven. 18-21 Tel. 095.7153515 Fax 095.7153052 [email protected] www.caicatania.it ■ TREKKING DELL’ETNA 2-6/10. Chiedere dépliant. ■ TREKKING ISOLE DI EOLO 2-8/9. Chiedere programma. ■ ATTIVITÀ INTERSEZIONALE. Dal 12 al 27/8 Viaggio in Alaska - USA. Dal 13 al 23/9 alla sco- perta dell’Isola di Creta, pullmino Notevole è il giardino di fiori di montagna dello storico rifugio Vazzoler, importante struttu- da Catania o Brindisi, alberghi 3 ra nel gruppo del Civetta a circa1800 meti di quota. Le foto che pubblichiamo sono messe stelle. cortesemente a disposizione della redazione dal socio Daniele Codoni (CAI ■ ESCURSIONISMO. Le attività CastelGandolfo/Frascati). Le pubblichiamo nella serie dedicata ai “rifugi fioriti”, splendidi ■ avamposti del Club Alpino Italiano dove l’accoglienza è sempre ai massimi livelli. riprenderanno in settembre.

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LA POSTA DELLO SCARPONE Dietro quella maschera n gentile socio della anche gli effetti della I MEDICI spiega il dottor Donegani, Sezione di Lucca, Pervitina e del te di foglie di E LA CHIMICA “ho controllato sul testo che Sandro Meschi, espri- coca con cui mezzo secolo fa a suo tempo ho inviato alla Ume riserve sulla pub- Buhl si è notoriamente Cari amici dello Scarpone, redazione (e che conservo in blicazione sullo Scarpone di “sostenuto” durante la scala- desidero segnalarvi che sul memoria nel PC) dove ho aprile, nella rubrica “Filo ta. Potrebbe insomma essere numero di giugno nell’artico- scritto, correttamente, alfa- diretto”, del primo piano del- considerata una specie di lo sul male acuto e la sua tocoferolo, utilizzando pro- l’esploratore polare Michele autodenuncia, un outing prevenzione si legge di una prio la prima lettera dell’alfa- Pontrandolfo con il volto fotografico. Non per questo sostanza vitaminica liposolu- beto greco, così come la chi- incrostato di ghiaccio, in tuttavia è mai venuto meno il bile quale l’acido ascorbico o mica biologica (più che la preda a un provvisorio rispetto e l’ammirazione per vitamina C. chimica, preciserei) richie- abbrutimento per l’esposi- un uomo sicuramente ecce- Ciò è assolutamente errato de. L’errore di scrittura rica- zione al gelo, eppure chiara- zionale, la cui capacità di perchè l’acido ascorbico o da sul tipografo! mente intimamente soddi- andare “oltre il limite”, per vitamica C non è liposolubile “Per quanto riguarda inve- sfatto come ognuno può con- usare un’espressione cara a bensì idrosolubile. ce la definizione di ‘vitamina statare. Il lettore ritiene che Reinhold Messner, ne fa un Inoltre più avanti si parla di liposolubile’ riferita alla vita- tale pubblicazione può con- fuoriclasse assoluto. (Red) vitamina E definendola ato- mina C, ammetto di avere tribuire ad alimentare (sic) il coferolo, mentre la dizione commesso io l’errore acco- mito “della sfiga dei monta- esatta è alfa-tocoferolo quan- munando nella stessa cate- nari di fantozziana memo- LA MOSTRA do non è possibile far prece- goria di vitamine liposolubili ria”. Facile è replicare che SULLA VAL CODERA dere alla parola tocoferolo la entrambe quelle che stavo C’era un’indicazione errata quell’immagine, peraltro dif- lettera alfa dell’alfabeto citando (C ed E). nella notizia sulla mostra al fusa dall’interessato, ne testi- greco. È notorio che i medici “In ogni caso, la generaliz- Museo “Caffi” di Bergamo monia lo spirito di sacrificio, non hanno molta familiarità zazione sulla scarsa familia- (LS 5/07, pagina 38) dedicata la tenacia, il coraggio. Tutte con la chimica. rità dei medici nei confronti alla Val Codera. Lo segnala virtù apprezzabili per chi si Ennio Verderio della chimica mi pare ecces- cortesemente il curatore dedica all’avventura estrema Sezione di Monza siva. Sono un medico, car- Guido Mazzoleni spiegando e desidera fornirne le prove diochirurgo, ma credo di che l’allestimento non com- con una punta di comprensi- Al lettore risponde cortese- conoscere la chimica e la prende materiale fornito bile civetteria. mente il dottor Enrico biochimica che riguardano e dalla famiglia Brasca che tut- Non è forse vero che un Donegani, presidente della interessano da vicino il mio tavia aveva fornito a suo tempo i duellanti sfoggiava- Commissione medica del campo. Almeno quella. tempo un aiuto prezioso. no con orgoglio le cicatrici Club Alpino Italiano e auto- Ringrazio comunque il let- delle ferite subite incrocian- re dell’articolo: tore dell’attenzione riservata do le spade? E davvero era CHE FINE “Per quanto riguarda il pro- all’articolo. Il mio tempo non HANNO FATTO? blema della vitamina E”, ■ meglio non pubblicare sullo Mi è capitato di rileggere è andato sprecato”. Scarpone quella foto “per Lo Scarpone numero 20 del rispetto umano”, come novembre 1985 che in coper- Guido Sala e la capanna perduta sostiene il socio di Lucca? tina riportava gli obiettivi Può darsi. Ma forse il rispet- Nella “posta dello Scarpone” Alessandro Dell’Oro ha di della Dichiarazione di recente ricordato ai lettori la dinamica attività dell’amico to umano c’entra solo margi- Kathmandu. nalmente. O non c’entra Guido Sala, già presidente della Commissione centrale alpi- Sono passati più di vent’an- nismo giovanile. Siamo grati a Dell’Oro per la simpatica affatto. ni e mi domando se le norme L’alpinismo è anche guar- testimonianza, precisando che Sala é tuttora socio della morali codificate dalle asso- nostra sezione, anche se l’età avanzata e le sue condizioni di darsi dentro, convivere con ciazioni alpinistiche nel le proprie umane debolezze. salute limitano molto le sue possibilità di relazione. documento (per esempio: Tra le sue diverse iniziative a favore dell’alpinismo giova- In questi giorni sulla coperti- utilizzare solo tecnologie na di un libro autobiografico nile, oltre a quelle citate da Dell’Oro, ricordiamo soprattutto rispettanti il territorio, ridur- la baita “Giorgio e Renzo Novella” che per quindici anni compare il volto sfigurato di re l’impatto delle attività Hermann Buhl. Ebbene, accolse numerosi gruppi di giovani di molte sezioni. umane, stimolare le attività) Ora ci spiace segnalare che questa ex capanna sociale, da quella maschera fieramente siano state messe in pratica e esibita dal grande alpinista quattro anni dismessa per il negato rinnovo del comodato se qualche obiettivo sia stato d’uso da parte di un’amministrazione comunale puntigliosa- austriaco davanti all’obietti- raggiunto. Chi è in grado di vo di Fritz Aumann, durante mente miope nelle prospettive e insensibile ai valori espres- rispondermi? si dal CAI, sembra abbandonata a un triste degrado. la discesa fra il terzo e il Mario Vicini secondo campo del Nanga Giorgio Fontana Presidente Sezione Presidente Sezione di Seveso Parbat, sembra svelare di Formazza

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