PAES

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Comune di Regione

Comune di Tramonti di Sopra

Via Roma, 1 33090 Tramonti di Sopra (PN) Telefono: 0427.869012 E-mail: [email protected] PEC: [email protected] Sito: www.comune.tramontidisopra.pn.it

Il documento è stato redatto da:

www.sinproambiente.com

2 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA

Indice

Presentazione del Sindaco ...... 5

Il Patto dei Sindaci ...... 6 L’iniziativa ...... 6

Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile ...... 7 La politica energetica ...... 9

Contesto normativo internazionale ed europeo ...... 9 Contesto Europeo ...... 9

Contesto normativo nazionale ...... 11 La lotta al Cambiamento Climatico ...... 14

Il cambiamento climatico in Friuli Venezia Giulia ...... 15 Temperature ...... 15 Precipitazioni ...... 15 Ghiacciai ...... 16 Studi sul clima regionale ...... 16 Impegno politico del Comune di Tramonti di Sopra ...... 18 Risorse umane ...... 18 Inquadramento territoriale, climatico e socioeconomico...... 19 Storia di Tramonti di Sopra ...... 19 Risorse paesaggistiche e naturali ...... 21 Clima ...... 24 Popolazione ...... 27 Sistema insediativo ...... 28 Sistema produttivo e socioeconomico...... 30 Turismo ...... 31

Impianti fotovoltaici nel territorio comunale ...... 32 Centrale idroelettrica ...... 33

Inventario Base delle Emissioni ...... 34 Definizioni ...... 34

Fattori di emissione ...... 35 Metodologia di calcolo ...... 37

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Trasporti ...... 43 Produzione locale di energia ...... 45

Consumi ed emissioni ...... 46 IBE 2010 ...... 51

IBE 2013 ...... 53 Finalità e obiettivi ...... 55

Contesto di attuazione ...... 57 Gestione ambientale ...... 59

Riqualificazione energetica degli edifici ...... 66 Certificazione energetica edifici ...... 68

Settore mobilità ...... 70 Comunicazione e coinvolgimento ...... 73 Obiettivo finale ...... 75 Sintesi delle azioni ...... 76 SCHEDE AZIONE ...... 77

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Presentazione del Sindaco

Cari concittadini

Ho il piacere di informarvi che l’Amministrazione comunale di Tramonti di Sopra ha aderito al Patto dei Sindaci, un’iniziativa europea per promuovere la lotta al cambiamento climatico attraverso l’adozione di politiche locali in materia di energia sostenibile.

Il Patto dei Sindaci si incentra su interventi a livello ambientale nell’ambito delle competenze dell’autorità locale, dando forma a un progetto il PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) che si concentra su un piano di azioni volte a ridurre le emissioni di CO2 e il consumo finale di energia da parte degli utenti finali, il cosiddetto “pacchetto 20 – 20 – 20” riduzione del 20% dei consumi di energia, incremento del 20% delle fonti rinnovabili e riduzione del 20% delle emissioni di CO2 al 2020, questo consente al nostro comune di adeguarsi ai percorsi europei per uno sviluppo sostenibile nell’adozione di misure, azioni e strumenti operativi già in vigore negli altri Paesi comunitari.

Il Comune di Tramonti di Sopra riconosce la sostenibilità energetica, ambientale e sociale come guida per migliorare la qualità della vita dei cittadini e per conoscere, gestire e rispettare le risorse naturali, bene primario ma non infinito. Per far questo è necessario che le attività siano accompagnate da un processo convinto e costante di partecipazione e coinvolgimento ad ogni livello dai cittadini agli enti territoriali nella previsione di uscire dalla dipendenza del fossile ed adoperarsi per investire nello sviluppo di un futuro dove l’energia necessaria al funzionamento delle attività sia quasi esclusivamente prodotta da energie rinnovabili.

Siamo convinti che il raggiungimento degli obiettivi passi attraverso un impegno generale. Pertanto nell’ottica del miglioramento continuo vi invito a condividere il progetto in forma partecipata, con l’augurio di raggiungere per il nostro territorio gli obiettivi di rinnovamento e di tutela dell’ambiente allo scopo di garantire un futuro migliore alle generazioni future.

Il Sindaco

Giacomo Urban

5 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA 5 Il Patto dei Sindaci apre a molteplici altri aspetti multi ed interdisciplinari che possono essere sintetizzati nel diffuso concetto di sviluppo L’iniziativa sostenibile. Il Patto dei Sindaci (Convenant of Mayors) è un’iniziativa Tutti i firmatari del Patto dei Sindaci prendono l’impegno promossa dalla Commissione europea per coinvolgere volontario e unilaterale di andare oltre gli obiettivi dell’UE in attivamente le città europee nella strategia europea verso la termini di riduzioni delle emissioni di CO2. Per le sue sostenibilità energetica ed ambientale. L’iniziativa é stata singolari caratteristiche, essendo l’unico movimento di lanciata dalla Commissione il 29 Gennaio 2008, nell’ambito questo genere a mobilizzare gli attori locali e regionali ai fini della seconda edizione della Settimana europea dell’energia del perseguimento degli obiettivi europei, il Patto dei sostenibile (EUSEW 2008). Sindaci è considerato dalle istituzioni europee come un Le amministrazioni locali, in virtù della loro vicinanza ai eccezionale modello di governance multilivello. cittadini sono in una posizione ideale per affrontare le sfide in maniera comprensiva. In particolare, esse si impegnano a rispettare l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra nocivi del 20% entro il 2020, come previsto dalla strategia Per raggiungere questo obiettivo i governi locali si 20-20-20 dell’Unione europea. Il Patto dei Sindaci per impegnano a: l’energia rappresenta anche un’occasione di crescita per l’economia locale, favorendo la creazione di nuovi posti di • Preparare un Inventario Base delle Emissioni lavoro ed agendo da traino per lo sviluppo della Green (IBE),

Economy sul proprio territorio. • Presentare un Piano d’Azione per L’obiettivo del Patto é aiutare i governi locali ad assumere l’Energia Sostenibile (PAES), approvato dal Consiglio Comunale entro l’anno un ruolo punta nel processo di attuazione delle politiche in successivo all’adesione ufficiale al Patto materia di energia sostenibile. La Pianificazione Energetica dei Sindaci, e includere misure per ridurre ed Ambientale di un territorio oggi rappresenta uno le emissioni almeno del 20% entro il 2020, strumento in grado di rispondere alle necessità che provengono da un diverso modo di vedere la produzione • Pubblicare regolarmente – ogni 2 anni di energia, il suo consumo negli usi finali, le interazioni dopo la presentazione del Piano – un indotte sull’ambiente. In virtù di una visione integrata, è Rapporto sull’Attuazione approvato dal consiglio comunale che indica i possibile cogliere le opportunità economiche e finanziarie l grado di realizzazione delle azioni chiave e i che il processo di pianificazione consente. In un momento risultati intermedi. politico che vede maggiore responsabilità alle Amministrazioni decentrate, con lo Stato Centrale che si fa garante del rispetto del principio di sussidiarietà, queste opportunità vanno colte e rappresentano elementi di buon governo.

Inoltre la Pianificazione Energetica ed Ambientale dà concretezza operativa al concetto di sviluppo sostenibile e, “ Attraverso il Patto dei Sindaci, l’UE ha mostrato al essendo un atto politico, è sinonimo di impegno a resto del mondo l’unione dei suoi cittadini realizzare una società migliore da condividere con le nell’impegno a ridurre le emissioni di CO2. Grazie a generazioni attuali e da lasciare alle generazioni future. Il questo movimento pionieristico, i paesi e le città di tema dei cambiamenti climatici prodotti dall’uso delle fonti tutta Europa stanno sviluppando soluzioni autonome fossili e gli scenari che si aprono quando si consideri la loro basate sulla partecipazione dei cittadini e volte ad esauribilità temporale invitano ad una complessità e affrontare questo problema globale di estrema urgenza.” generalità di analisi che non è solo tecnico scientifica, ma si (José Manuel Barroso- ex presidente della Commissione Europea).

Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Gli elementi chiave per la preparazione del Piano sono:

La redazione del Piano d’Azione costituisce la seconda fase • svolgere un adeguato inventario delle emissioni di formale, la prima riguarda l’adesione, e la principale fase base; operativa dell’iniziativa; dalla firma del Patto infatti • assicurare indirizzi delle politiche energetiche di l’Amministrazione ha un anno di tempo per predisporre ed lungo periodo anche mediante il coinvolgimento approvare il proprio Piano. delle varie parti politiche • garantire un’adeguata gestione del processo Il piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) è un • assicurarsi della preparazione dello staff coinvolto documento chiave volto a dimostrare in che modo • essere in grado di pianificare implementare l'amministrazione comunale intende raggiungere gli progetti sul lungo periodo obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica • predisporre adeguate risorse finanziarie entro il 2020. In questa visione, le realtà comunali • integrare il Piano nelle pratiche quotidiane rappresentano la cellula istituzionale più piccola alla quale dell’Amministrazione Comunale (esso deve far può essere richiesta responsabilità in tema di pianificazione parte della cultura dell’amministrazione) energetica e possono essere fissati degli obiettivi. Il Sindaco, • documentarsi e trarre spunto dagli altri comuni nella figura di responsabile degli impegni che competono al aderenti al patto dei sindaci Comune, assume, quindi, un nuovo compito-dovere, quello • garantire il supporto dei portatori di interesse e dei di assicurare il raggiungimento in tema di produzione e cittadini. consumi energetici di obiettivi quantitativi. Il Piano individua quindi fattori di debolezza, rischi, punti di Per semplicità operativa e per dare maggior rilievo a quanto forza ed opportunità del territorio in relazione alla oggi è ritenuto di maggiore urgenza, i PAES impegnano le promozione delle Fonti Rinnovabili di Energia e Amministrazioni Comunali al solo obiettivo sui gas serra, dell’Efficienza Energetica, e quindi consente di poter definire prevalentemente interpretato come riduzione delle i successivi interventi atti a ridurre le emissioni di CO2. La emissioni di anidride carbonica, CO2. Essendo l’impegno valutazione di riferimento delle emissioni rappresenta la importante, non immune dalla necessità di reperire risorse base per il monitoraggio dell’obiettivo di riduzione di CO2, finanziarie per mettere in atto gli interventi, e potendo fare oltre a facilitare l’identificazione delle principali aree di sinergia tra le competenze all’interno delle varie realtà azione per la riduzione delle emissioni di CO2. comunali, l’idea di confederarsi in un Patto è certamente vincente. In linea di principio i Piani includono iniziative nei seguenti settori: Tenendo in considerazione i dati dell’Inventario Base delle Emissioni, il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile • ambiente urbanizzato (inclusi edifici di nuova identifica i settori di intervento più idonei e le opportunità costruzione e ristrutturazioni di grandi dimensioni); più appropriate per raggiungere l’obiettivo di riduzione di • infrastrutture urbane (teleriscaldamento, CO2, inoltre definisce misure concrete di riduzione, insieme illuminazione pubblica, reti elettriche intelligenti a tempi e responsabilità, in modo da tradurre la strategia di ecc...); lungo termine in azione. • pianificazione urbana e territoriale; • fonti di energia rinnovabile decentrate; L’impegno dei firmatari copre l’intera area geografica di • politiche per il trasporto pubblico e privato e competenza dell’autorità locale (paese, città, regione); il mobilità urbana; Piano d'azione, al fine di ridurre le emissioni di CO2 e il • coinvolgimento dei cittadini e, più in generale, consumo finale di energia da parte degli utenti finali, deve partecipazione della società civile; includere azioni concernenti sia il settore pubblico sia quello • comportamenti intelligenti in fatto di energia da privato. Ogni nuovo progetto di sviluppo approvato parte di cittadini, consumatori e aziende. dall’autorità locale rappresenta quindi un’opportunità per ridurre il livello di emissioni.

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La riduzione di emissioni di gas a effetto serra dovuta alla Misure di monitoraggio e verifica delocalizzazione industriale è invece esplicitamente esclusa, Il monitoraggio rappresenta una parte molto importante nel dato che il settore industriale non è uno dei settori-obiettivo processo del PAES, infatti un monitoraggio regolare seguito chiave del patto dei Sindaci. da adeguati adattamenti del piano permette un continuo Il Patto dei Sindaci concerne azioni a livello locale che miglioramento del processo. rientrino nelle competenze dei governi locali, i quali Secondo quanto previsto dalle Linee Guida i firmatari del dovranno adoperarsi in molte, se non tutte, le loro aree di Patto sono tenuti a presentare una "Relazione di attività, in veste di: Attuazione" ogni secondo anno successivo alla • consumatori e fornitori di servizi; presentazione del PAES "per scopi di valutazione, • pianificatori, sviluppatori e regolatori; monitoraggio e verifica". Tale Relazione di Attuazione deve • consiglieri e modelli di comportamento; includere un inventario aggiornato delle emissioni di CO2 • produttori e fornitori. (Inventario di Monitoraggio delle Emissioni, IME). Le autorità locali sono invitate a compilare gli inventari delle emissioni Le autorità locali garantiscono le risorse umane e finanziarie di CO2 su base annuale. Tuttavia, se l’autorità locale ritiene necessarie all’attuazione delle attività previste nei loro Piani che tali inventari regolari mettano troppa pressione sulle di azione. Sono le dirette responsabili del coinvolgimento risorse umane o finanziarie, può decidere di effettuarli a attivo dei cittadini e delle parti locali interessate al processo, intervalli temporali più ampi. nonché dell’organizzazione annuale di giornate per l’energia, dal momento che un elevato livello di Le autorità locali sono invitate a elaborare un IME e partecipazione dei soggetti coinvolti é fondamentale per presentarlo almeno ogni quattro anni, ovvero presentare 3° PASSO: Periodica presentazione dei assicurare la buona riuscita dell’iniziativa a lungo termine. alternativamente ogni due anni una "Relazione d’Intervento" report di realizzazione – senza IME" - (anni 2, 6, 10, 14...) e una "Relazione di Non tutti i Comuni dispongono, però, delle risorse per Attuazione" – con IME (anni 4, 8, 12, 16...). La Relazione di predisporre e realizzare un Piano di Azione, requisito Attuazione contiene informazioni quantificate sulle misure necessario per poter partecipare al Patto dei Sindaci. La messe in atto, i loro effetti sul consumo energetico e sulle -20%CO2 Commissione Europea ha identificato nelle Regioni i emissioni di CO2 e un’analisi del processi di attuazione del Entro il 2020 soggetti che possono aiutare, in qualità di Strutture di PAES, includendo misure correttive e preventive ove Supporto, i Comuni che per le loro dimensioni non abbiano richiesto. La Relazione d’Intervento contiene informazioni le risorse per ottemperare agli obblighi dell’adesione al qualitative sull’attuazione del PAES. Comprende un’analisi patto dei Sindaci, quali gli inventari delle emissioni e la della situazione e delle misure qualitative, correttive e predisposizione di piani di azione per la sostenibilità. preventive.

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La politica energetica Il 2018 sarà inoltre l’anno nel quale l’ “Intergovernmental panel on climate change” (Ippc) rilascerà il nuovo rapporto Contesto normativo internazionale ed europeo sui cambiamenti climatici, indicando le azioni da seguire per limitare l’aumento della temperatura media globale entro Il“Protocollo Kyoto”(1997), recepito in Europa con decisione fine secolo a un massimo di 1,5 gradi, rispetto all’era pre- del Consiglio 2002/358/CE , fondamentale punto di industriale. partenza per un impegno condiviso a livello mondiale nella lotta al cambiamento climatico, è giunto al termine, avendo Contesto Europeo i suoi obiettivi la scadenza riferita al 2012. Come naturale Nel gennaio 2007 la Commissione ha presentato il prosecuzione della strategia avviata, l’Unione Europea a pacchetto sul tema dell’energia per un mondo che cambia, dicembre 2008 ha adottato l'ambizioso pacchetto "Clima ed che include una comunicazione intitolata “Una politica Energia" fissando degli obiettivi strategici da raggiungere energetica per l’Europa”. Nelle conclusioni, il Consiglio entro il 2020. Europeo riconosce che il settore energetico mondiale rende necessario adottare un approccio europeo per garantire Le ultime notizie in materia internazionale sono datate 12 un’energia sostenibile, competitiva e sicura. Il Piano dicembre, a Parigi ha avuto luogo la 21ª sessione della d’Azione approvato dal Consiglio Europeo delinea gli conferenza delle parti (COP 21) della convenzione quadro elementi di un approccio europeo, ossia un mercato interno delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e dell’energia ben funzionante, solidarietà in caso di crisi, l'11ª sessione della riunione delle parti al protocollo di Kyoto chiari obiettivi e impegni in materia di efficienza energetica (CMP 11). e di energie rinnovabili, quadri per gli investimenti nelle Il nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici tecnologie, in particolare per quanto riguarda la cattura e lo raggiunto dai 195 paesi il 12 dicembre 2015 prevede come stoccaggio dell’anidride carbonica e l’energia nucleare. obiettivo principale quello di limitare il riscaldamento Con la Direttiva 2009/29/CE la Comunità Europea ha reso globale ben al di sotto dei 2°C, perseguendo idealmente il obbligatorio il raggiungimento di tre obiettivi che goal di +1,5°C, inoltre i paesi sviluppati devono fornire le riguardano la produzione di energia da fonte rinnovabile, la risorse finanziarie per assistere i Paesi in via di sviluppo. riduzione dei consumi energetici, la riduzione delle La cerimonia ufficiale avvenuta il 22 aprile 2016 a New York emissioni di gas serra, definito “Pacchetto 20-20-20”. e l’entrata in vigore del trattato, non prima del 2020, L’acronimo “20-20-20” riporta in modo immediato la avverrà 30 giorni da quando almeno 55 parti responsabili di dimensione quantitativa di tali impegni, ossia che all’anno almeno il 55% delle emissioni di gas serra lo avranno 2020 una produzione di energia da fonte rinnovabile ratificato. Nel novembre rappresenti il 20% dei consumi energetici totali, per una 2016 si è tenuta a riduzione di questi ultimi del 20% rispetto alle previsioni per Marrakech (Marocco) la il 2020, infine una riduzione del 20% di emissioni di gas COP22, ventiduesima serra, rispetto ai valori del 2005. conferenza delle Nazioni Come prosecuzione degli impegni presi nella lotta la Unite sui cambiamenti climatici. Erano presenti alla cambiamento climatico questo pacchetto ha lo scopo è conferenza 193, dei quali 111 hanno già ratificato l’Accordo indirizzare l'Europa sulla giusta strada verso un futuro di Parigi, i quali hanno determinato l’importanza di fare il sostenibile sviluppando un'economia a basse emissioni di punto della situazione delle proprie emissioni di CO2 entro CO2 improntata all'efficienza energetica. il 2017, al fine di ridefinire gli obiettivi di riduzione prefissati per il 2018 e non più entro il 2020 come determinato nella precedente Conferenza tenutasi a Parigi e il monitoraggio degli impegni presi da ciascun paese e l'istituzione del Fondo Verde per aiutare i paesi in via di sviluppo.

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Le misure adottate, nella loro globalità, prevedono sei punti stato presentato, al Parlamento e al Consiglio europeo, il di intervento. pacchetto clima ed energia per il 2030 COM(2014). Il nuovo pacchetto definisce gli obiettivi UE per un economia • scambio delle emissioni di gas a effetto serra (ETS), competitiva, sicura e a basse emissioni di carbonio entro il • riduzione le emissioni di gas serra prodotte in settori 2030 (riduzione del 40% delle emissioni di gas serra, 27% esclusi dal sistema di scambio di quote, come il quota percentuale di rinnovabili). trasporto stradale e marittimo o l'agricoltura. • stoccaggio geologico del biossido di carbonio Nel 2015, passati ormai sette anni dal lancio del Patto dei • energia prodotta da fonti rinnovabili con obiettivi Sindaci (2008), sorge l’esigenza di aggiornare gli obiettivi nazionali obbligatori (17% per l'Italia) che erano stati posti. Così su proposta del Commissario • riduzione del CO2 emessa dalle automobili Miguel Arias Canete e con una risposta quasi unanime • riduzione dei gas a effetto serra nel ciclo di vita dei (97%) da parte degli stakeholder viene chiesto di andare oltre gli obiettivi stabiliti per il 2020, e l’80% ha sostenuto una prospettiva di più lungo termine . La maggior parte delle autorità ha approvato gli obiettivi di riduzione minima del 40% delle emissioni di CO2 e di gas climalteranti entro il 2030 e si è dichiarata a favore dell’integrazione di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.

Il nuovo Patto dei Sindaci integrato per l’energia e il clima è stato presentato dalla Commissione europea il 15 ottobre 2015, in cui sono stati esposti i tre pilastri con cui viene rafforzato il Patto:

• Mitigazione Grafico 1: elaborazioni ENEA su fonte dati EUROSTAT 2011 • Adattamento combustibili. • energia sicura, sostenibile e alla portata di tutti Pensando a questi obiettivi, ed in particolare alla riduzione di emissione di CO2, la Commissione Europea – Direzione Per tradurre il proprio impegno politico in misure e progetti Generale Energia che il 29 Gennaio 2008, nell’ambito della pratici, i firmatari del Patto devono in particolare redigere seconda edizione della Settimana europea dell’energia un Inventario di base delle emissioni e una Valutazione dei sostenibile (EUSEW 2008), ha lanciato il Patto dei Sindaci rischi del cambiamento climatico e delle vulnerabilità. Si (Covenant of Mayors) un’iniziativa per coinvolgere impegnano inoltre a elaborare, entro due anni dalla data di attivamente le città europee nel percorso verso la adesione del consiglio locale, un Piano d’azione per sostenibilità energetica ed ambientale, un “movimento l’energia sostenibile e il clima (PAESC) che delinei le volontario” che unisce le città europee aderenti al fine di principali azioni che le autorità locali pianificano di migliorare in maniera significativa l’efficienza energetica e intraprendere. l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili negli ambienti urbani, ove le politiche e misure inerenti alcuni settori La strategia di adattamento dovrebbe essere parte chiave, come i trasporti e l’edilizia, risultano più importanti e integrante del PAESC e/o sviluppata e inclusa in uno o più strettamente collegati al territorio e quindi alle autorità locali documenti a parte. Questo forte impegno politico segna che amministrano direttamente e gestiscono ed l’inizio di un processo a lungo termine, durante il quale ogni organizzano questi settori. due anni le città forniranno informazioni sui progressi Nel marzo 2013, la Commissione europea, con la compiuti. pubblicazione del Libro Verde “Un quadro per le politiche dell’Energia e del Clima all’orizzonte del 2030”, ha avviato il "La più vasta iniziativa urbana su clima ed energia al mondo" dibattito per la revisione del pacchetto. Il 22 gennaio 2014 è Commissario Miguel Arias Cañete

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Contesto normativo nazionale tecnologico e organizzativo nei trasporti ed il L'obiettivo complessivo europeo di riduzione delle emissioni miglioramento dell’efficienza energetica nell’industria e nei per il 2020 è stato ripartito tra i paesi membri in modo equo servizi. Con particolare riferimento all’area di azione del per garantire la comparabilità degli sforzi, fissando i Patto dei sindaci, il Piano identifica gli interventi che seguenti obiettivi per l'Italia: possono essere promossi dagli enti locali sul fronte dell’illuminazione pubblica, del riscaldamento e della • 13% di riduzione di CO2, rispetto al 2005; gestione dei macchinari e degli impianti luce in uso presso • 17% di produzione da FER, almeno il 10% nei gli uffici pubblici. trasporti; • 14% di efficienza energetica. Piano di Azione Nazionale per le Fonti Rinnovabili -

Negli ultimi anni anche l’Italia ha cominciato a dotarsi di PAN 2010 alcuni strumenti nazionali di politica energetica per Redatto in conformità alla Direttiva 2009/28/CE, il PAN è un indirizzare il paese verso gli obiettivi europei ed documento strategico che contiene dettagliate indicazioni internazionali; il profilo energetico italiano infatti mostra una sulle azioni da compiere per il raggiungimento dell’obiettivo forte dipendenza dalle fonti di energia fossile, importate da del 17% di energia da fonti rinnovabili sul totale dei altri paesi, e sul versante dei consumi la forte influenza di consumi lordi nazionali. Il piano determina le iniziative (non trasporti e settore residenziale, con il settore industriale solo solo di natura economica) da approntare per i diversi settori al terzo posto. (elettricità, riscaldamento/raffreddamento e trasporti) al fine di conseguire il target fissato a livello europeo. Tra le misure Strategia Energetica Nazionale – SEN 2012 imprescindibili, il PAN considera la semplificazione delle procedure autorizzative, lo sviluppo di smart grid, la La SEN, approvata con decreto interministeriale l’8 certificazione degli installatori e l’introduzione di criteri di marzo 2013, definisce gli indirizzi programmatici della sostenibilità per i biocarburanti e i bioliquidi. politica energetica nazionale e fissa obiettivi strategici come la riduzione dei costi energetici, il raggiungimento dei target ambientali fissati a livello europeo, la sicurezza dell’approvvigionamento e lo sviluppo industriale del comparto energetico. In particolare, la strategia poggia su alcuni fondamentali pilastri: la promozione dell’efficienza energetica, lo sviluppo del Hub del Gas sud-europeo, la crescita sostenibile delle energie rinnovabili, il rilancio della produzione di idrocarburi, il miglioramento delle infrastrutture e del mercato elettrico, il potenziamento della raffinazione e della rete di distribuzione dei carburanti e, infine, la rivisitazione totale della governance energetica.

Piano d’Azione per l’Efficienza energetica - PAEE 2011 Il PAEE 2011 definisce le linee guida nazionali per la riduzione dei consumi energetici del 9,6% entro il 2016 e Figura 1: obiettivi di produzione da fonte rinnovabile secondo Burden Sharing del 14% entro il 2020. A tal fine il PAEE considera un ampio ventaglio di misure, procedendo secondo quattro direttrici principali: i risparmi energetici nell’edilizia, il potenziamento del meccanismo dei certificati bianchi, lo sviluppo

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Decreto Burden Sharing costi dell’energia europei. E’ questa l’area in cui si parte da una situazione di maggior criticità e per la quale sono Con il DM Sviluppo 15 marzo 2012 “Definizione degli necessari i maggiori sforzi avendo un impatto decisivo sulla obiettivi regionali in materia di fonti rinnovabili (c.d. Burden competitività delle imprese e sul bilancio delle famiglie. Sharing)” che riguarda le fonti energetiche rinnovabili e in - Migliorare la nostra sicurezza di approvvigionamento particolare la fissazione degli obiettivi di produzione di Sottottutto nel settore elettricità e gas, riducendo la energia da fonti rinnovabili per le diverse regioni, l’Italia ha dipendenza dall’estero. E’ necessario migliorare Sottottutto definito le modalità di raggiungimento dei target, la la capacità di risposta a eventi critici e ridurre il nostro livello regolamentazione del monitoraggio e la verifica del di importazioni di energia. Ciò si attua anche superando raggiungimento degli obiettivi e del sistema di gestione dei l’attuale modello di approvvigionamento energetico casi di mancato conseguimento degli obiettivi. centralizzato, muovendosi in un’ottica di smart grid.

Gli scenari energetici di riferimento sono una descrizione delle possibili evoluzioni di un sistema complesso, quale Contesto Regionale l’evoluzione socio economica e ambientale di un territorio. Il quadro normativo del Friuli Venezia Giulia in ambito Lo scenario baseline corrisponde allo scenario che si energetico è delineato dalla Legge regionale 11 ottobre avrebbe in assenza di PER e analizza i vettori energetici e le 2012 n. 19 “Norme in materia di energia e distribuzione dei attività che usano i vettori energetici, concludendo con una carburanti”in cui all’art.5 prevede il Piano Energetico analisi dei gas climalteranti, per gli anni dal 1990 al 2030. Regionale in sostituzione di quello approvato nel 2007, e Dall’analisi dello stato attuale si evince che la Regione già ampiamente superato. autonoma Friuli Venezia Giulia sembra avere raggiunto l’obiettivo della Direttiva 2009/28/CE detta “Burden Sharing” Il 22 Dicembre 2015 con delibera n .2.564 viene approvato relativa alla percentuale di consumo energetico garantita da il Piano Energetico Regionale (PER) che individua gli fonti rinnovabili per il 2020. Sono stati delineati gli scenari Obiettivi e Misure per lo sviluppo e il potenziamento del desiderati del sistema energetico della Regione secondo il sistema energetico regionale volta alla riduzione delle Libro Verde COM(2014)15 al 2030. emissioni climalteranti. Questa visione globale segue ciò che La seguente tabella contiene gli obiettivi, intermedi e finali, è stato delineato il 12 Dicembre 2015 dall’Accordo di Parigi assegnati alla Regione Friuli Venezia Giulia in termini di della COP21 (Conferenza delle Parti dell’United Nations incremento della quota complessiva di energia (termica + Framework Convention on Climate Change – UNFCCC). elettrica) da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo. La nuova strategia energetica regionale si incentra su Tabella 1 – Obiettivi progressivi della Regione Friuli quattro obiettivi principali, già segnalati, e a cui tendono sia Traiettoria obiettivi Regione Friuli Venezia Giulia, dalla situazione la Strategia europea 2020 e sia la Strategia europea 2030: iniziale al 2020

- Raggiungere e superare gli obiettivi ambientali definiti dal Obiettivo regionale per l'anno (%)

Pacchetto europeo Clima-Energia 2020 (anche detta Anno iniziale di 2012 2014 2016 2018 2020 Strategia europea 20 20 20). Tutte le scelte di politica riferimento energetica mireranno a migliorare gli standard ambientali e 5,2 7,6 8,5 9,6 10,9 12,7 di decarbonizzazione. Il valore iniziale di riferimento della tabella precedente è - Favorire la crescita economica sostenibile attraverso lo ottenuto dalla somma tra la produzione regionale elettrica sviluppo del settore energetico. Lo sviluppo della filiera lorda da fonti rinnovabili relativa all'anno 2009 rilevata da industriale dell’energia può e deve essere un obiettivo in sé Gse, calcolata ai sensi della direttiva 28/2009, (Fer-E) e il della strategia energetica, considerando le opportunità, consumo regionale da fonti rinnovabili per anche internazionali, che si presenteranno in un settore in riscaldamento/raffreddamento relativi all'anno 2005, forniti continua crescita. da Enea (Fer-C). - Ridurre significativamente il costo dell’energia per i consumatori e le imprese, con un allineamento ai prezzi e

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Entro il 2020 la Regione Friuli dovrà quindi coprire l’12,7% A partire dalle vision di sistema europeo (ambiente, crescita, del suo fabbisogno energetico locale con fonti da energie competitività e sicurezza) la vision energetica regionale si rinnovabili. articolata nei seguenti sei punti chiave: i. Bio-Regione e “green belt”: un carbon sink Dalla seguente tabella si desume che al 2009 erano prodotti transfrontaliero per mitigare il clima. e consumati 112 ktep da FER-E e che nel 2020 si arriverà a ii. Fonti energetiche rinnovabili: consumo e 213ktep con un incremento della produzione pari al 183% produzione. (si ricorda che il TEP, tonnellata equivalente di petrolio, è iii. Riqualificazione energetica: efficientamento e un’unità della misura dell’energia). ottimizzazione.

iv. Sostenibilità ambientale (abitazioni, strutture produttive, agricoltura, turismo e trasporti). Tabella 2 –Previsione di sviluppo nella produzione attraverso le v. Interventi infrastrutturali, impiantistici e smart grid: FER- Elettriche al 2020 e incremento rispetto all’anno base criteri di eco compatibilità. vi. Incremento delle applicazioni tecnologiche e Sviluppo regionale Fer-E al 2020 rispetto all'anno iniziale di riferimento (2009) informatiche e inseminazione delle conoscenze in campo energetico e ambientale. Consumi Fer-E Consumi Fer-E Anno iniziale di Incremento Al fine di declinare opportunamente le misure attive delle 2020 riferimento strategie di PER, le Vision sono state dettagliate in ulteriori livelli di definizione ovvero gli Obiettivi Generali e gli [ktep] [ktep] [ktep] [%] Obiettivi Specifici che fanno riferimento alla legge regionale 149 213 64 43 19/2012 (articolo 5, comma 3). La tabella seguente riporta lo sviluppo dei consumi regionali Gli Obiettivi Generali sono i sette seguenti: da fonti rinnovabili termiche (FER-C) rispetto all'anno iniziale 1. Promuovere e incentivare lo sviluppo della di riferimento che è il 2005, anno per il quale sono stati generazione distribuita di energia e la produzione calcolati i consumi regionali da fonti rinnovabili per energetica da FER; riscaldamento/raffreddamento da parte dell’ENEA. Nel 2005 2. Promuovere il miglioramento ambientale con la le FER-C erano pari a 36ktep, mentre nel 2020 si presume riduzione delle emissioni dei gas serra; diventeranno 229ktep con un incremento del 532%. 3. Promuovere la innovazione e sperimentazione tecnologica e gestionale in tutti i settori energetici; 4. Assicurare la disponibilità, qualità e continuità Tabella 3 - Previsione di sviluppo nella produzione attraverso le dell’energia necessaria per tutti gli utenti del FER-Termiche al 2020 e incremento rispetto all’anno base territorio regionale;

Sviluppo regionale Fer-C al 2020 rispetto all'anno iniziale di 5. Ridurre i costi dell’energia favorendo la riferimento (2005) concorrenza fra gli operatori, la diversificazione delle fonti energetiche, lo sviluppo razionale delle Consumi Fer-C Consumi Fer-C Incremento infrastrutture di interconnessione; Anno iniziale di riferimento 2020 6. Aumentare l’efficienza del sistema energetico [ktep] [ktep] [ktep] [%] regionale per favorire il risparmio energetico e l’uso

36 229 192 532% razionale dell’energia;

Promuovere il raggiungimento di un risparmio energetico medio, rispetto ai consumi energetici regionali.

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La lotta al Cambiamento Climatico temperato (come l’Italia, e quindi la diffusione di fenomeni meteorologici tropicali quali tornado, precipitazione piovose Il cambiamento climatico rappresenta una delle maggiori intensissime,…); desertificazione; siccità; scioglimento dei sfide che l'umanità dovrà affrontare nei prossimi anni. La ghiacci (alpini e artici); innalzamento del livello dei mari; scienza concorda sul fatto che il riscaldamento climatico sia diffusione di specie non autoctone ed infestanti (nel mare e in atto e sia legato alle emissioni umane di gas ad effetto sulla terraferma); diffusione di malattie tropicali in zone a serra, le quali sono primariamente connesse ai consumi clima temperato, ecc. umani di energia (fossile). Si tratta di un processo preoccupante, dal momento che tale riscaldamento origina Si riporta una interessante mappa interattiva dal sito del numerosi conseguenti fenomeni di alterazione in tutti i National Geographic, da cui poter verificare gli effetti comparti ambientali. previsti nelle diverse zone del mondo in relazione all’intensificazione del cambiamento climatico (ed ai costi economici ed essi collegati). http://environment.nationalgeographic.com/environment/gl obal-warming/gw-impacts-interactive/

L’IPCC nel suo “Fourth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change” (2007), dice Se ad oggi la temperatura media terrestre è cresciuta di testualmente: “La comprensione dell’influenza +0,7 °C rispetto all’era pre-industriale, il report specifica che antropogenica nel riscaldamento e nel raffreddamento del per contenere l’aumento della temperatura media terrestre clima è migliorata (…) portando alla conclusione, con (rispetto all’era preindustriale) a + 2 °C, ed evitare così esiti confidenza molto elevata (“very high confidence”), che globali drammatici e non più controllabili, sarebbe l’effetto globale medio netto delle attività umane dal 1750 necessario contenere le concentrazioni complessivi di gas di sia stato una causa di riscaldamento” (del clima). serra atmosferici entro le 450 ppm CO2eq (parti per milione). Se non per una logica di “etica ambientale” per Ma gli esiti del riscaldamento globale quali sono? una serie di ragioni squisitamente economiche: prevenire Alterazioni ambientali di elevata portata collegate con ora costa meno che riparare in un futuro i danni ambientali. fenomeni meteorologici estremi, desertificazione, innalzamento dei mari, diffusione di malattie tropicali, Si consideri che l’attuale concentrazione di gas serra scioglimento dei ghiacci, ecc, che faranno sentire a vario raggiunge i 430 ppm CO2eq, quindi per raggiungere livello il loro impatto negativo sull’ambiente e sull’uomo. l’obiettivo del contenimento della concentrazione a 450 ppm sono necessari sforzi di riduzione/ assorbimento Tra questi fenomeni di alterazione generati dal emissivo non indifferenti: infatti sarà necessaria una riscaldamento climatico, genericamente chiamati riduzioni delle emissioni dei Paesi più industrializzati “cambiamenti globali”, si possono sottolineare: dell’ordine del 25-40% entro il 2020 e dell’80-95% entro il l’intensificazione di fenomeni meteorologici estremi; la 2050. tendenza alla tropicalizzazione delle zone a clima

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L'Unione europea è impegnata in questo campo da molti risulta più evidente per le temperature invernali, mentre a anni, sia sul piano interno che a livello internazionale, e ha differenza di altra zone nelle alpi, non si evincono trend fatto della lotta al cambiamento climatico una delle priorità significativi per la stagione primaverile, estiva e autunnale. Il del suo programma di interventi, di cui è espressione la sua cambiamento osservato in questo caso è probabilmente politica climatica. L'Unione ha inoltre integrato l'obiettivo dovuto già agli effetti dell’industrializzazione globale, con del controllo dei gas serra in tutti i settori di azione, in risposte peculiari per la nostra Provincia. Nell’area alpina poi modo da conseguire i seguenti obiettivi: consumo più gli anni 1994, 2000, 2002 e 2003 sono stati i più caldi degli efficiente di un'energia meno inquinante; trasporti più puliti ultimi 500 anni, a conferma del fatto che anche sulle Alpi la e più equilibrati; responsabilizzazione delle imprese senza gran parte dell’incremento di temperatura si è verificato comprometterne la competitività; gestione del territorio e negli ultimi 20-30 anni con un tasso ben superiore a quello agricoltura al servizio dell'ambiente e creazione di un dell’ultimo secolo. quadro favorevole alla ricerca e all'innovazione.

Il cambiamento climatico in Friuli Venezia Giulia La regione Friuli Venezia Giulia in seguito alla pubblicazione del quarto rapporto dell’Intergovernamental Panel on Climate Change (IPCC) nel 2007, ha adottato una serie di iniziative per studiare e affrontare i problemi globali che si riflettono sul territorio: la redazione di un piano energetico regionale approvato a dicembre 2015, avviamento di un processo per l’adozione di un piano per gli “acquisti verdi” In futuro in tutta Europa si prospetta un aumento del (Green Public Procurement – GPP), l’adesione al patto dei riscaldamento con un intensità maggiore rispetto alla Sindaci sia come Ente attivo ed elaboratore di un PAES sia temperatura media globale; dato che il clima alpino varia come Ente di Supporto e Promotore per i comuni della secondo un indice definito NAO (North Atlantic Oscillation), regione. se questo indice dovesse restare positivo e l’attività solare rimanere alta come previsto, dalle stime dell’IPCC un Nello specifico ha approvato un regolamento per la ulteriore aumento della temperatura di 0,1°C per decennio concessione ai Comuni di contributi per la predisposizione sarebbe plausibile anche in Friuli Venezia Giulia. Secondo lo del Piano di Azione per l'Energia Sostenibile (PAES), scenario A1B (Progetto Clima,Giorgi 2007) nel periodo previsioni dell'articolo 4 della legge regionale 6 agosto 2015 2081-2100 è previsto un aumento di temperatura rispetto al (legge di assestamento di Bilancio) in base alla quale 1961-1980 di minimo 3°C in primavera e di massimo 4,5°C l'Amministrazione regionale è autorizzata a concedere ai in estate. Comuni che aderiscono (alla data del 31 marzo 2016) all'iniziativa comunitaria denominata Patto dei Sindaci fino Precipitazioni al 100 per cento della spesa ritenuta ammissibile per la Dall’analisi dei record strumentali disponibili si evince che predisposizione del PAES riferito al proprio territorio. nelle Alpi non ci sono trend significativi negli ultimi 500 anni. Inoltre la regione ha approvato il regolamento per la Tuttavia, nell’ultimo secolo, per le Alpi si è osservata una concessione ai Comuni di contributi per la predisposizione tendenza verso la diminuzione delle precipitazioni, dei Piani comunali di illuminazione. quantificabile di un -10% rispetto al periodo di riferimento 1901-2000. Inoltre si nota nell’ultimo decennio un aumento Temperature dei singoli eventi di precipitazioni estreme rispetto a quelle L’analisi delle temperature nel territorio indicano che ordinarie, che aumentano in durata ma diminuiscono in nell’ultimo secolo in Friuli Venezia Giulia la temperatura numero; più in generale nel corso degli ultimi 50 anni si è media annua è aumentata di 0,6°C ± 0,16°C; questo trend osservato nel nord Italia un aumento delle precipitazioni

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intense. Analisi climatiche e paleoclimatiche recenti hanno caratterizzati da velocità di riduzione dei ghiacciai doppie posto in evidenza che l’origine delle precipitazioni intense in rispetto alla media dell’ultimo ventennio. Anche in Friuli Friuli Venezia Giulia è legata a masse d’aria umida Venezia Giulia, quindi, è in atto una forte riduzione della provenienti dal Mediterraneo, quindi ci si aspetta un superficie glaciale, quantificabile, in poco più di 10 anni, in evoluzione futura legata al Mediterraneo piuttosto che al quasi il 25%. Con il permanere degli attuali tassi di versante Nord delle Alpi, aspetto molto importante per riduzione, nel 2025 sarà rimasto meno del 50% del volume simulazioni predittive a scala locale. di ghiaccio presente negli anni ’80 e soltanto circa il 5-10% nel 2100. Proiezioni per il futuro indicano che, con l’attuale tendenza climatica, la maggior parte dei ghiacciai alpini di superficie inferiore a 1 km2 (oltre il 90% del totale) scomparirà entro la fine del secolo.

Studi sul clima regionale L’aumento della temperatura media annuale è evidenziato nelle serie temporali storiche elaborate ed omogeneizzate dal Servizio meteorologico austriaco (ZAMG) nell’ambito del Progetto europeo CLIVALP (2006) (HISTALP Project, 2011). Analizzando le serie temporali relative alle stazioni di Udine Gli scenari futuri riguardo alle precipitazioni presentano più e si evidenzia anche sul Friuli Venezia Giulia un incertezze rispetto alle simulazioni sulle temperature, ma si progressivo aumento delle temperature. può affermare che per lo scenario A1B (IPCC, 2007) emerge una differenza importante tra il nord Europa, dove è Dal 1990 la temperatura media annuale di Udine previsto un aumento medio delle precipitazioni, e il sud (rappresentativa per l’area di alta e media pianura friulana) Europa e l’area Mediterranea, dove invece è attesa una oscilla tra 12,5 e 14 °C, mentre dal 1840 al 1990 diminuzione della precipitazione media annuale. Nell’area l’oscillazione era grossomodo compresa tra 11 e 13 °C;un alpina per il periodo 2081-2100 rispetto al 1961-1980 è andamento simile si presenta anche a Trieste prevista una diminuzione delle precipitazioni di -18% in (rappresentativa per l’area di bassa pianura e costa), con un estate, -6% in autunno e -2% in primavera, mentre è aumento da 12,5-14,5 °C nel periodo 1840-1990 a 13,5- previsto un aumento di +7% in inverno. 15,5 ºC dal 1990 ad oggi.

Ghiacciai Dal punto di vista delle precipitazioni annue le variazioni Esistono osservazioni evidenti di come i cambiamenti sono di più difficile interpretazione. In linea generale si può climatici e in particolare l’aumento delle temperature stiano affermare che ci sia stata una leggera diminuzione delle modificando molti ecosistemi terrestri. Tra il 1975 e il 2000 piogge (sebbene non significativa): a Udine negli ultimi anni nelle Alpi è stata quantificata una perdita di superficie dei sono caduti circa 1.400 mm di pioggia contro i 1.500 mm ghiacciai del 22%, pari a un volume di circa 30 km3. Nella degli inizi del 1900; a Trieste negli ultimi anni sono caduti sola estate del 2003, i ghiacciai alpini hanno perso meno di 1.000 mm contro i 1.100 mm degli inizi del 1900. mediamente tra il 5 e il 10% del loro volume; più del 25% Gli andamenti di temperatura e pioggia descritti dalle serie del volume era stato perso nei 25 anni precedenti il 2003. Si storiche HISTALP sono confermati anche dalle serie storiche stima invece che la perdita complessiva dal 1850, fase di ARPA FVG – OSMER (da cui sono tratte queste culminante dell’espansione dei ghiacciai durante la Piccola informazioni). Era Glaciale, corrisponda a circa 2/3 del volume originario.

In Friuli Venezia Giulia l’ultimo ventennio (a partire dal 1981) è stato caratterizzato da una deglaciazione molto marcata che si è accentuata ulteriormente in questi ultimi 4-5 anni

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Figura 2 Temperature media mensile delle serie temporali omogeneizzate di 25 stazione dell’area sud-est della grande regione alpina (GAR) DAL 1774 AL 2007. (Fonte: Progetto Histalp- Zamg)

Figura 3 Andamento delle precipitazioni annue a Udine dal 1800 circa ad oggi. (Fonte: Progetto Histalp-Zamg)

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Impegno politico del Comune di Tramonti comprensivi che insistono nel territorio comunale e i rappresentanti delle varie associazioni di categoria. di Sopra Compito del GdL Esterno sarà programmare degli incontri periodici al fine di valutare le possibilità per l’attuazione delle azioni del PAES ed invitare a Il Comune di Tramonti di Sopra ha aderito al Patto dei partecipare nuovi portatori di interesse. Sindaci il 10 aprile 2015, insieme ai Comuni di e Tramonti di Sotto, allo scopo di partecipare attivamente, Sostegno dei portatori di interesse insieme ai propri cittadini, allo sviluppo di una nuova politica Tutti i membri della società rivestono un ruolo per l’energia sostenibile e alla nascita di una nuova fondamentale nella risoluzione delle questioni energetiche e consapevolezza comune nei confronti delle tematiche climatiche in collaborazione con le loro autorità locali; ambientali. L’adesione all’iniziativa europea del Patto dei insieme dovranno stabilire una visione comune per il futuro, Sindaci risulta inoltre un’occasione per dare visibilità ai definire le linee guida per mettere in pratica tale visione e numerosi progetti che il Comune potrebbe predisporre a investire nelle risorse umane e finanziarie necessarie. favore della protezione dell’ambiente e della promozione dell’utilizzo di risorse rinnovabili per la produzione di La partecipazione degli stakeholders è importante per energia. diverse ragioni: • la politica di partecipazione è più trasparente e Risorse umane democratica; • un ampio consenso migliora la qualità, l’accettazione, Il Comune di Tramonti di Sopra, attraverso la collaborazione l’efficacia e la legittimità del piano (o almeno consente e il coordinamento dei diversi Settori dell’Amministrazione di evitare che gli stakeholders si oppongano a uno o locale e la coordinazione dell’UTI delle Valli e delle Dolomiti più progetti); Friulane potrà integrare la gestione energetica sostenibile • il senso di partecipazione alla pianificazione facilita il con le altre attività e iniziative intraprese dai settori comunali sostegno, la fattibilità e l’accettazione a lungo termine coinvolti inserendola nella pianificazione generale di strategie e misure. dell’autorità locale e sovralocale; per una buona riuscita del PAES è necessario che esso entri a far parte della loro vita Risorse finanziarie quotidiana. L’attuazione della politica per l’energia Il Comune di Frisanco potrà stanziare le risorse necessarie sostenibile rappresenta un processo lungo e difficile, che nei budget annuali facendo ricorso, oltre che alle deve essere pianificato in modo sistematico e gestito con opportunità offerte dai finanziamenti provinciali e statali, continuità; per questo motivo l’Amministrazione intende agli strumenti e meccanismi finanziari che la Commissione adattare e ottimizzare le proprie strutture amministrative europea stessa ha adeguato o creato per consentire alle interne alla seguente struttura organizzativa: autorità locali di tenere fede agli impegni assunti nell’ambito del Patto dei Sindaci. • Il Gruppo di Lavoro Interno (di seguito GdL Interno), formato dal Sindaco, dagli Assessori di riferimento e dai Tra i fondi nazionali a disposizione delle pubbliche referenti degli uffici comunali al fine di garantire amministrazioni vanno ricordati: l’approccio multidisciplinare che il PAES deve • Conto termico necessariamente avere. Tale gruppo di lavoro avrà il • Certificati Bianchi compito di fornire direttive strategiche e dare il • Detrazioni Fiscali sostegno politico necessario per il processo ed inoltre • European Local Energy Assistance (ELENA) • procedere all’attività di controllo, ottenere la Programma Energia intelligente per l’Europa (IEE) • Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) partecipazione dei portatori di interesse, organizzare il • Joint European Support for Sustainable Investment in monitoraggio per l’elaborazione di resoconti, ecc. City Areas (JESSICA • Il Gruppo di Lavoro Esterno (di seguito GdL Esterno), • Joint Assistance to Support Projects in European formato dal rappresentate del GdL interno e dai Regions (JASPERS) portatori di interesse esterni all’Amministrazione che • Dispositivo per il finanziamento dei comun possono essere i dirigenti scolastici degli istituti • Programma LIFE 2014-2020

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Inquadramento territoriale, climatico e nei confronti di quelle semplici fosse che ricordano tempi socioeconomico posteriori al 1000. Dopo l’anno 1000 la Val Tramontina segue le vicende

medioevali; fa attivamente parte della piccola Patria del Il Comune di Tramonti di Sopra si estende nella parte settentrionale della provincia di , a confine con quella di Udine, alla confluenza del torrente Viellia nel fiume Meduna. Immerso in una splendida cornice paesaggistica, il territorio, comprendente anche l’isola amministrativa di Redona e i laghi Cà Selva, Cà Zul nonché parte di quello del Tramonti (diviso con Tramonti di Sotto) A Tramonti di Sopra, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza il friulano centro-orientale, una variante della lingua friulana. Nel territorio comunale vige la Legge regionale 18 dicembre 2007, n. 29 "Norme per la tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana.

Figura 4: ortofoto comune di Tramonti di Sopra Friuli, poi subisce la dominazione e lo sfruttamento di Venezia. Storia di Tramonti di Sopra Nei tempi successivi, la numerosa popolazione della valle L’origine del nome Tramonti nasce chiaramente dalla conduce la propria esistenza con semplicità, adeguandosi e posizione geografica. La denominazione, del resto, deve spesso subendo gli avvenimenti Regionali e Nazionali. essere stata spontanea se si pensa che tutti i Centri dell’alta La valle partecipa attivamente alle lotte Risorgimentali e, Val Meduna devono le loro origini alle popolazioni che nel volontari Tramontini combattono agli ordini del grande secolo X, per l’invasione degli Ungari, andavano appunto patriota e fervente Garibaldino Antonio Andreuzzi, nato rifugiandosi tra i monti. nella vicina Navarons. Circa l’origine dei tre Tramonti non si hanno notizie precise. La grande guerra combatte le sue battaglie anche in Val Lo storico M. Degani nella sua “Diocesi di Concordia” ritiene Tramontina seminando distruzione, lutti e miserie. che le “ville” così anticamente chiamate, e lo sono tuttora, Anche nella seconda guerra mondiale la valle, come del nella lingua friulana, abbiano avuto origine negli anni 899- resto tutto il Paese, patisce le tribolazioni di quel terribile 951, quando gli Ungari invasero più volte le nostre terre periodo bellico, non senza scrivere pagine gloriose nella incendiando, rubando e facendo stragi. lotta per la Resistenza, dove il Battaglione Val Meduna della Fu allora, sempre secondo il Degani, che molti abitanti della IV Brigata Osoppo, al Comando del quale venne chiamato il pianura cercarono scampo nelle impervie e remote vallate Tenente Luciano Pradolin (Goffredo) di Tramonti di Sopra s alpine. Ma non è da escludere che la vallata sia stata abitata i distingue particolarmente nella difesa della Forcella di anteriormente a tali date. Monte Rest, dove, sebbene inferiori per numero e per Infatti nel 1880, mentre si stava costruendo un tronco della mezzi, i Partigiani della Val Meduna, in due giorni di eroica strada rotabile Tramontina, in località Tridis, furono scoperte lotta, contengono e poi respingono il nemico. delle tombe singolari, formate da mattoni, e all’interno si Negli anni del dopoguerra la Val Tramontina vive le grandi rinvenne qualche frammento di ossa. difficoltà ed i molti problemi di organizzazioni e di lavoro, Sempre in località Tridis furono scoperte due grandi un non indifferente sacrificio, che si può determinare con cisterne, che per la loro ampiezza e la tecnica di una sola parola: emigrazione. costruzione, fanno pensare ad una numerosa popolazione Non possiamo tralasciare l’accenno alle gravi conseguenze molto progredita. causate dai terremoti del 6 maggio 1976 e di settembre In altre località della valle furono scoperte fosse interrate dello stesso anno. I danni materiali ammontano a decine di contenenti degli scheletri. Questi antichissimi sepolcri di miliardi. mattone risalirebbero ad un’epoca molto lontana nei secoli,

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La Val Tramontina ha reagito in modo positivo alla Profilo territoriale catastrofe e le forze valide si sono adoperate perché le riparazioni e le ricostruzioni divenissero realtà. Comune montano, di probabili origini medievali, con Attualmente la forza lavoro locale è occupata nel settore un’economia basata essenzialmente sulle tradizionali attività terziario, in quello manifatturiero, alimentare e nei centri rurali. I tramontini, che presentano un indice di vecchiaia industriali di e . eccezionalmente elevato, sono distribuiti tra il capoluogo L’agricoltura e l’allevamento sono stati abbandonati ad comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione eccezione di piccole realtà familiari. demografica, numerosissime case sparse e le località Il settore turistico abbisogna di ulteriori sforzi per potenziare Chievolis, Clez, Inglagna e Maleon. Il territorio, gli impianti esistenti e per creare nuove infrastrutture comprendente anche l’isola amministrativa di Redona e i ricettive. laghi Cà Selva, Cà Zul nonché parte di quello del Tramonti Pertanto, in conclusione, per un sensibile e concreto decollo (diviso con Tramonti di Sotto), ha un profilo geometrico economico, sociale e culturale, Tramonti di Sopra ha irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si bisogno di idonei mezzi di sviluppo, quali l’occupazione in raggiungono i 2.306 metri del monte Caserine. L’abitato, loco, servizi e migliore viabilità, per creare veramente un interessato da una forte crescita edilizia, è immerso in una futuro migliore suggestiva cornice paesaggistica; il suo andamento plano- (fonte Comune di Tramonti di Sopra) altimetrico è vario Nel 1976 il Comune fu duramente colpito dal Terremoto.

.

Figura 6: localizzazione del comune di Tramonti nella penisola e nella Provincia di Pordenone

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Si estende nella parte settentrionale della provincia, nei Risorse paesaggistiche e naturali pressi del fiume Meduna, tra i Comuni di , Frisanco, Il comune di Tramonti di Sopra con i suoi 125,15 km² di Tramonti di Sotto, (UD) e Forni di Sotto (UD). Nel superficie è caratterizzato da aree di pregio da un punto di territorio sono presenti le seguenti località e frazioni: vista naturalistico ed ambientale molto diversi tra loro, che Maleon, Pradiel, Pradis, Sottrivea, Sisto, Chiavalir, Chievolis, comportano una grande varietà di flora e fauna. Il territorio Inglagna, Clez, Val, Redona, Valentins, Quas, Barbeadis. infatti ricade in un sito del progetto Rete Natura 2000.

Nella tabella successiva si riporta l’elenco delle aree individuate come SIC (siti di importanza comunitaria) o

ZPS (zone di protezione speciale) riconosciute secondo PROVINCIA DI UDINE quanto definito nella direttiva (92/43/CEE) Direttiva del Consiglio relativa alla conservazione degli habitat naturali e TRAMONTI seminaturali e della flora e della fauna selvatiche nota anche CLAUT DI SOPRA come Direttiva "Habitat" e nella Direttiva 2009/147/CE TRAMONTI DI “Uccelli” nell’ambito del progetto Rete Natura 2000. Tali SOTTO aree ricadono in tutto o in parte nel territorio comunale di

FRISANCO Tramonti di Sopra. Alla tabella seguono le cartografie che individuano i siti.

Figura 7: estratto cartografico per individuare i comuni confinanti Tabella 4 – descrizione sito Natura 2000 nel territorio comunale di con Tramonti di Sopra Tramonti di Sopra (fonte Regione Friuli Venezia Giulia)

Enemonzo, , Socchieve, COMUNI INTERESSATI Tramonti di Sopra Tramonti di Sotto

SIC/ ZSC (zona speciale di TIPOLOGIA conservazione) DENOMINAZIONE MONTI E VALCALDA

CODICE IT3320011 SUPERFICIE TOTALE (ha) 2.406 ha TRAMONTI DI SOPRA

TOT SUPERFICIE 12.514 ha COMUNALE (ha) SUP. SIC/ZPS (ha) 189,08 ha % SUP. SIC/ZPS (rispetto 7,86 % al totale sito) Il SIC, pur di dimensioni non rilevanti, è suddiviso fra 6 amministrazioni comunali, due provincie (Udine e Pordenone) e due Comunità montane (della Carnia e del

Friuli occidentale).

Il Sito di Interesse Comunitario “Monti Verzegnis e Valcalda” include una porzione significativa di due rilievi Prealpini carbonatici e la valle che li separa. Si sviluppa dalle sorgenti dell’Arzino fino alla Valle del Tagliamento ed è caratterizzato da significative porzioni di faggeta, lembi di pinete a pino silvestre, di tipica vegetazione subalpina con

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complessi di mughete, brughiere, praterie e vegetazione Il SIC/ZPS è caratterizzato dalla presenza di un ambiente rupestre e glareicola. L’area della Sella di Preone è intrinsecamente molto variegato, in relazione all’esposizione caratterizzato da un ampi lembi di prati da sfalcio di mezza dei versanti, all’escursione altitudinale, la varietà di forme quota. L’abbandono di molte attività tradizionali ha favorito geologiche e dei i suoli, ecc., adatto ad ospitare tipologie la ripresa dinamica e quindi l’ampia diffusione di formazioni vegetazionali diversificate. Sul territorio si riscontra infatti la a Genista radiata. presenza di habitat d’alta quota, quali ambienti rupicoli e di ghiaione, di boschi (lariceti, peccete, abetine, faggete, ecc.), di praterie, sia d’alta quota sia termofile, di brughiere, Ampezzo; ; ; Claut; nonché habitat di ambiente umido, legati principalmente ; Forni di Sopra; Forni COMUNI INTERESSATI alla presenza dei fiumi alpini. di Sotto; Frisanco; Socchieve; Tramonti di Sopra; In particolare il sito comprende gruppi montuosi costituiti TIPOLOGIA SIC/ZPS prevalentemente da calcari e dolomie del Trias superiore. Le valli, molto strette, presentano spesso dei fenomeni di DENOMINAZIONE DOLOMITI FRIULANE stratificazione inversa della vegetazione nemorale terminale, CODICE IT3310001 mentre in quella interna vengono sostituiti da peccete SUPERFICIE TOTALE (ha) 36.740 ha subalpine. Nelle aree più acclivi esterni il faggio viene TRAMONTI DI SOPRA sostituito dal pino nero. Al di sopra del limite del bosco la TOT SUPERFICIE 12.514 ha COMUNALE (ha) vegetazione è costituita da praterie calcaree molto ricche di SUP. SIC/ZPS (ha) 6.760,2 ha endemismi e, alle quote più elevate, dai firmeti. A causa % SUP. SIC/ZPS (rispetto 18,4 % della topografia molto accidentata ampie zone sono al totale sito) occupate da habitat rocciosi e glareicoli. La particolare

posizione di rifugio durante le glaciazioni ha fatto si che vi Il territorio del SIC/ZPS “Dolomiti Friulane”, situato nelle Alpi siano concentrati numerosi endemismi e specie rare. Il sito Sud – Orientali, ricade nell’area geografica del Friuli Venezia include molti habitat prioritari che, grazie all’inaccessibilità di Giulia denominata Prealpi Carniche. Nello specifico il Sito si buona parte del sito, sono in ottime condizioni di sviluppa nella porzione Nord-Occidentale delle Prealpi conservazione. Il sito ospita molte specie avifaunistiche, Carniche, su una superficie di circa 36.740 ha, parzialmente spesso con densità non molto alte, ma rappresentanti sovrapposto al Parco Naturale “Dolomiti Friulane”. elevata biodiversità. Particolarmente notevoli sono i pipistrelli, la presenza di varie popolazioni isolate di Iberolacerta harvathi e le cospicue popolazioni di Salamandra atra, vivono anche alcune popolazioni di Eliomys quercinus, un piccolo roditore, mentre Ursus arctos (orso bruno) e Lynx Iynx (lince) vi compaiono sporadicamente.

Figura 8: localizzazione del comune di Tramonti nella carta dei siti Natura 2000

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La vulnerabilità del sito è ridotta e si limita alle aree marginali, anche grazie alla ridotta antropizzazione ed all’eccezionale vastità dell’area montano alpina considerata. Le attività escursionistiche ed alpinistiche sono molto aumentate, essendo sostenute dal Parco Dolomiti Friulane, istituito nel 1996.

Figura 9: Inquadramento geografico del SIC/ZPS “Dolomiti Friulane”- http://amministrazioneparcodolomitifriulane.in siel.it/

Le principali vulnerabilità del sito sono legate alle attività turistiche e di escursionismo ed alpinismo. Altre fonti di pressione sono rappresentate dalla caccia, nella porzione non ricadente nel Parco, e dalle attività agroforestali. Sono presenti fenomeni erosivi.

I territori del sito Natura 2000 ZPS ZSC - IT3310001 Dolomiti Friulane perimetrati quali Parco naturale regionale delle Dolomiti friulane, sono soggetti alla disciplina del Piano di Conservazione e Sviluppo (PCS) previsto dalla LR42/1996. La disciplina prevista per il sito Natura 2000 integra quella prevista per il Parco. Il

PCS è stato adottato dall’Ente Parco con Delibera di Consiglio Direttivo n.46 del 21/05/2013 ed approvato dalla Regione con DPReg. 070/PRes. del 30 marzo 2015. (fonte Regione Friuli Venezia Giulia – Ambiente e Territorio) Figura 10. in ordine: Urus arctos, Lynx Iynx, faggete, pino nero

23 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA 23

Clima Luglio è il mese più caldo dell’anno con una media di 19,4°C e una massima pari a 25,5°C, mentre gennaio è il In Tramonti di Sopra il clima è caldo e temperato. Esiste una mese più rigido con -0,5°C di media e -4,7°C di minima. piovosità significativa durante tutto l'anno, anche nel mese più secco si riscontra molta piovosità.. Per definire in quale zona climatica ricada Tramonti di Sopra, e in generale tutte le località a livello nazionale, è La media annuale di piovosità è pari a 1.208 mm, e una stata introdotta una unità di misura fittizia, il "grado-giorno", temperatura media pari a 9,7°C e una classificazione di valore che si ottiene sommando, per ogni giorno dell’anno Koppen tipo Cfb corrispondente a Clima temperato umido, i in cui si presume ci sia la necessità di riscaldamento (un dati riportati sono stati tratti dal sito http://it.climate- periodo convenzionalmente definito) le differenze positive data.org/ , in particolare dalla pagina http://it.climate- giornaliere tra la temperatura degli ambienti interni data.org/location/113851/. (convenzionalmente fissata a 20°C) e la temperatura media esterna giornaliera.

Essendo Tramonti di Sopra un comune con 3.149 gradi giorno calcolati, ricade nella zona climatica F (comuni che presentano un numero di gradi giorno compresi tra 3000 o più) non hanno limiti nell’accensione degli impianti termici.

Si segnala infine che la stazione meteo di riferimento, dove è stato possibile reperire i dati relativi successivamente elaborati per quanto riguarda le temperature e le precipitazioni è la stazione di Chievolis che si trova nel

Comune di Tramonti di Sopra Figura 11: Andamento medio annuale delle precipitazioni per Tramonti di Sopra (fonte: http://it.climate-data.org/) http://www.meteo.fvg.it/clima.php?ln=&m=0.

Dal precedente grafico si può notare come il mese di I dati di temperatura, pioggia e radiazione giornaliera medie Giugno sia il più piovoso con una media di 137 mm seguito sono riportati di seguito per gli anni dal 2009 al 2015. Alle da Novembre. Il messe più secco invece risulta essere tabelle seguono i rispettivi grafici. Febbraio con 57 mm di pioggia.

Figura 12: andamento medio annuale della temperatura per Tramonti di Sopra (fonte: http://it.climate-data.org/)

24 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA

Tabella 5 – Temperature massime medie stagionali (°C) Medie stagionali Tmax (°C) Medie stagionali Tmax (°C) 35,0 Anno Inverno Primavera Estate Autunno 30,0 (gen-feb- (mar-apr- (giu-lug- (set-ott- 25,0 dic) mag) ago) nov) 20,0 2009 6,4 18,5 26,9 18,1 15,0 2010 5,2 16,7 26,7 16,2 10,0 2011 7,1 19,6 26,3 18,2 5,0 2012 6,2 18,3 27,9 17,4 - 2013 6,6 15,2 28,1 17,4 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014 8,4 18,4 25,3 18,5 Inverno (gen-feb-dic) Primavera (mar-apr-mag)

2015 7,7 17,6 28,8 17,3 Estate (giu-lug-ago) Autunno (set-ott-nov)

Figura 13 – Medie massime stagionali (°C) stazione di Chevolis (http://www.meteo.fvg.it/clima/clima_fvg) Tabella 6 – Temperature medie medie stagionali (°C) Medie stagionali Tmed (°C) 25,0 Medie stagionali Tmed (°C) Anno Inverno Primavera Estate Autunno 20,0 (gen-feb-dic) (mar-apr-mag) (giu-lug-ago) (set-ott-nov) 15,0 2009 2,4 12,0 20,3 12,5 10,0 2010 1,6 10,8 20,3 11,3 2011 2,6 12,3 19,7 11,9 5,0 2012 1,2 11,8 20,9 12,6 - 2013 2,7 10,2 20,7 12,7 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014 5,3 12,1 19,0 13,5 Inverno (gen-feb-dic) Primavera (mar-apr-mag) 2015 3,2 11,5 21,6 11,6 Estate (giu-lug-ago) Autunno (set-ott-nov)

Figura 14 – Temperature medie stagionali (°C) stazione di Chevolis (http://www.meteo.fvg.it/clima/clima_fvg) Tabella 7 – Temperature minime medie stagionali (°C) Medie stagionali Tmin (°C) Medie stagionali Tmin (°C) 20,0 Inverno Primavera Estate Autunno Anno 15,0 (gen-feb-dic) (mar-apr-mag) (giu-lug-ago) (set-ott-nov) 10,0 2009 -0,8 6,7 14,9 8,5 2010 -1,1 5,9 14,9 7,8 5,0 2011 -0,2 6,0 14,5 7,7 0,0 2012 -2,3 6,0 15,3 9,1 -5,0 2013 0,0 6,3 14,5 9,2 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2014 3,0 6,9 14,0 10,1 2015 0,3 6,4 15,9 7,8 Inverno (gen-feb-dic) Primavera (mar-apr-mag) Estate (giu-lug-ago) Autunno (set-ott-nov)

Figura 15 – Medie minime stagionali (°C) stazione di Chevolis (http://www.meteo.fvg.it/clima/clima_fvg)

25 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA 25

I grafici sulle medie stagionali permettono di evidenziare 12.000 come il 2014 sia stato un anno caratterizzato da un’estate meno calda e un inverno più mite rispetto agli altri anni 10.000 della serie, mentre la stagione invernale 2012 risulta essere 8.000 l’anno caratterizzato dalle medie invernali più basse. Un'altra considerazione interessante, come si può vedere 6.000 dal grafico, è che le medie stazionali delle stagioni autunnali 4.000 e primaverili si attestano su valori simili. 2.000 Anno Pioggia cumulata Radiazione media annua (mm) annuale (kJ/mq) 0 2009 3.053 11.170 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2010 3.720 10.556 Pioggia cumulata annua (mm) 2011 2.657 11.335 Radiazione media annuale (kJ/mq) 2012 3.426 10.281 2013 3.231 9.609 2014 4.824 9.369 Figura 17 – Raffronto tra andamento di radiazione giornaliera 2015 1.901 10.338 media e pioggia cumulata. Dati elaborati sulla base di quanto Tabella 8 – Pioggia cumulata annua (mm) e radiazione media reperito nel sito http: http://www.meteo.fvg.it annua (kW/mq)

E’ interessante notare che radiazione giornaliera media e pioggia hanno andamenti speculari rispetto ad una Pioggia cumulata annua (mm) immaginaria linea orizzontale: ciò significa che negli anni 5.000 caratterizzati da maggior siccità, ovvero con un valore 4.500 basso di pioggia cumulata, il valore di radiazione risulta 4.000 3.500 maggiore, mentre negli anni più piovosi la radiazione è 3.000 inferiore. Questo andamento è coerente con il fatto che gli 2.500 anni più piovosi sono caratterizzati da maggior tempo di 2.000 1.500 cielo coperto, gli anni meno piovosi da maggior tempo di 1.000 cielo sereno e quindi con più radiazione. 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Figura 16 – Pioggia cumulata annua (mm) stazione di Chevolis (http://www.meteo.fvg.it/clima/clima_fvg)

Il dato sulle precipitazioni mostra come il 2014 sia risultato l’anno più piovoso seguito dal 2010; tra questi il minimo registrato è del 2015 e poi 2011 con un valore di pioggia cumulata che si aggira sull’ordine della metà (e oltre nel 2015) rispetto al 2014.

Infine sono stati messi a confronto i dati di pioggia cumulata in millimetri e la radiazione giornaliera media annuale espressa in joule su metro quadro.

26 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA

Andamento demografico: residenti nel comune di Tramonti di Sopra Popolazione 500 407 406 411 406 393 389 392 385 382 385 400 355 349 348 337 Gli abitanti residenti nel Comune di Tramonti di Sopra al 321 300 2015 risultano essere trecentoventuno (321). Nella serie storica che va dal 2001 al 2015 si può notare come ci sia 200 stato una diminuzione costante della popolazione, con una 100 variazione significativa per la dimensione del comune, che rispetto al 2003 vede una diminuzione di 86 residenti (- 0

21%/). 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Figura 18 – Andamento demografico dal 2001 al 2015 per il L’andamento del numero di nuclei familiari ha una Comune di Tramonti di Sopra (fonte dei dati: andamento costante fino al 2011 per poi diminuire, nell http://www.tuttitalia.it/) 2015 risultano essere presenti nel comune 172 nuclei. Per quanto riguarda la media dei componenti per nucleo, come Andamento demografico: nuclei familiari si può vedere dal grafico a fianco, risulta essere con un 250 218 andamento a “V”, con il minimo registrato nel 2011 per poi 213 216 212 211 215 208 210 215 198 crescere nuovamente. La media dei componenti risulta 200 187 181 172 essere più bassa rispetto a quella regionale (2,30 150 componenti nel 2004 e 2,17 nel 2014 fonte: http://www.comuni.it/2015/11/struttura-delle-famiglie-italiane- 100 per-regione-classe-demografica-scheda-n-50/ ). 50

0

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Figura 19 – Andamento del numero di nuclei familiari in Comune di Tramonti di Sopra

Andamento demografico: media

componenti per famiglia 2 1,93 1,95 1,88 1,9 1,86 1,86 1,87 1,85 1,84 1,85 1,85 1,82 1,82 1,8 1,77 1,76 1,75 1,7 1,65 1,65 1,6 1,55 1,5

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Figura 20 – Andamento del numero medio di componenti per nucleo familiare in Comune di Tramonti di Sopra

27 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA 27

Sistema insediativo Il sistema insediativo di Tramonti di Sopra nel tempo ha Caratteristiche edifici mantenuto una sua propria identità fisica ed integrità Tramonti vanta una vasta collezione di murales che caratteristiche del suo ambiente montano. Come si può rappresentano scene di vita di montagna e antichi mestieri. vedere nell’estratto cartografico sottostante l’abitato Dietro ogni immagine c'è una storia, e un pezzo di difficilmente si distingue nel territorio, segno che l’aspetto Tramonti di Sopra e di chi l'ha abitato. ambientale è stato mantenuto integro e incontaminato fino ad oggi. Il territorio ha un’economia basata essenzialmente Il progetto dei murales è partito nel 2004 e da allora, anno sulle tradizionali attività rurali. dopo anno, nuove opere si sono aggiunte per colorare e raccontare la vita di Tramonti. Gran parte dei murales sono legati alla storia di Tramonti perchè sono stati scelti e dipinti perchè raccontassero almeno in parte la storia degli edifici su cui si trovano.

La scelta di Comune e Pro loco è stata quella di promuovere un'idea di arte viva e legata al paese, che potesse essere non solo una mostra all'aria aperta e un'occasione per rendere più vivo e colorato il paese (Fonte Proloco Tramonti di Sopra)

Figura 21 – Comune di Tramonti di Sopra– estratto dalla cartografia aerea di Google Earth

Il territorio di Tramonti di Sopra, che appartiene interamente alle Prealpi Carniche, ha un’altezza che va dai 270 ai 2300 m sopra il livello del mare. Il clima è intermedio fra il sub continentale e il sub mediterraneo.

Tutto il territorio è contraddistinto dalla presenza di Figura 22 – Murales Tramonti di Sopra- fonte Proloco numerosi e aspri rilievi montuosi, tra cui: Caserine Alte (m

2306), M. Dosàip (m 2062), M. Fràscola (m 1961), M. Valcalda (m 1908) e Col della Luna (m 1422) (m 2306), M. Dosàip (m 2062), M. Fràscola (m 1961), M. Valcalda (m 1908) e Col della Luna (m 1422).

28 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA

Infrastrutture e trasporti Il territorio di Tramonti di Sopra è attraversato da una strada Nel Territorio della Val Tramontina è possibile svolgere principale la S.R. n.552 del Passo Rest che dalla strada numerose escursioni sia in bici che a piedi con diversi gradi statale 52 Carnica si dirama collegando i paesi di Tramonti di difficoltà, attraverso i quali si può ammirare il territorio di Sopra e Tramonti di Sotto fino a Meduno. della Valle. Il capoluogo è raggiungibile da Pordenone (km 50): superstrada Cimpello-, uscita a Sequals, SR 552 Meduno-Tramonti. Da Udine (km 60): SS 464 Spilimbergo- Sequals, SR 552 Meduno-Tramonti. Da Tolmezzo (Carnia) (km 40): per Villa Santina-Socchieve-Passo M. Rest- Tramonti.

Il servizio di trasporto pubblico è svolto da ATAP- Trasporto pubblici urbani ed extraurbani Pordenone con collegamenti diretti e quotidiani con pullman di linea da Udine, Pordenone, Spilimbergo e Maniago.

Figura 23 - Rete stradale principale di Tramonti di Sopra- fonte Eagle FVG

Figura 24 – Percorsi ed escursioni nella Val Tramontina (fonte: CAI Venezia); in basso, le acque smeraldine di Tramonti di Sopra (Proloco Tramonti di Sopra)

29 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA 29

Sistema produttivo e socioeconomico L’ISTAT nel 2011 ha condotto un censimento sull’industria e i servizi a livello nazionale. I dati locali del censimento, disponibili e fruibili, per il territorio di Tramonti di Sopra sono riportati nella seguente tabella (fonte: http://dati- censimentoindustriaeservizi.istat.it/#). Il confronto è stato condotto con i risultati del precedente censimento del 2001.

Le scritte più scure riportano i totali per settore ATECO (settori individuati secondo la codifica del 2007).

In generale si può notare come in dieci anni il numero di attività attive censite sia diminuito, più che dimezzato, passando da diciotto (18) nel 2001 a otto (8) nel 2011 con una differenza di 10 unità attive, questa tendenza si Come si può notare l’area produttiva e artigianale non è riscontra più marcatamente sul numero degli addetti totali sviluppata nel territorio di Tramonti di Sopra. Volendo con una differenza di diciotto unità, passando da 30 nel approfondire il motivo, ciò è giustificato dalla composizione 2001 a 12 nel 2011. Alcuni settori hanno registrato una della popolazione che ha una media di età alta, questo diminuzione, altri un aumento e altri si attestano su valori significa che non sono più in età lavorativa. uguali. In generale i settori che vedono un maggior numero di unità sono, in ordine decrescente rispetto alle unità attive Figura 25 - Popolazione per età, sesso e stato civile 2016, fonte Tuttitalia d’impresa del 2011: attività dei servizi di alloggio e di ristorazione; trasporto e magazzinaggio. Tutti gli altri sono composti da un’unità.

Tabella 9 – dati statistici sulle attività artigianali e produttive e sul numero di addetti, per gli anni 2001 e 2011 in Tramonti di Sopra (fonte dati I

Tipologia unità unità locali delle imprese Classe di addetti totale Tipo dato numero unità attive numero addetti Anno 2001 2011 2001 2011 Ateco 2007 totale 18 8 30 12 attività manifatturiere 1 .. 1 .. fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature) 1 .. 1 .. fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 3 1 14 1 fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 3 1 14 1 costruzioni 3 1 3 1 lavori di costruzione specializzati 3 1 3 1 commercio all'ingrosso e al dettaglio riparazione di autoveicoli e motocicli 2 1 2 2 commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli) 2 1 2 2 trasporto e magazzinaggio 2 2 2 2 servizi postali e attività di corriere 2 2 2 2 attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 6 3 7 6 alloggio 1 .. 1 .. attività dei servizi di ristorazione 5 3 6 6 altre attività di servizi 1 .. 1 .. altre attività di servizi per la persona 1 .. 1 .. http://dati-censimentoindustriaeservizi.istat.it/Index.as

30 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA Turismo Vergine del Carmelo e benedetta dal vescovo De Zanche nel 1952. Il territorio di Tramonti di Sopra offre molto dal punto di vista turistico e paesaggistico con i suoi panoramici sentieri, A Inglagna si trova la chiesetta di Maria Bambina nel centro numerose escursione sia per famiglie sia per pratiche del paesino attraversato dall’omonimo rio e risale agli anni sportive (arrampicata, pesca sportiva, escursionismo….) Cinquanta circa; all’interno è da notare la particolarità della piccola statuetta di Maria Bambina che per dimensioni e Dal punto di vista storico-culturale Tramonti di Sopra offre fattezze assomiglia ad una bambola. L’immagine viene alle visite turistiche le tipiche vecchie borgate e alcuni portata in processione serale in una culla per le viuzze della monumenti e opere d’arte. Le antiche borgate, (ma anche i borgata illuminata da molte candele, in una cornice vari agglomerati e le case sparse), costituiscono una vera particolarmente suggestiva, ogni anno l’8 settembre, festa peculiarità nel territorio della valle: oltre 150 unità, nate della Natività della Beata Vergine. (fonte CAI Venezia dalla volontà e dal bisogno degli abitanti di trovare zone “Tramonti di sopra- i colori della val tramontina”). d’insediamento adatte al pascolo e all’agricoltura.

Artisticamente degni di nota sono la chiesa parrocchiale di San Floriano Martire di origine seicentesca. La facciata esterna, con portale architravato e un occhio circolare centrale, è abbellita da una recente vetrata dell’artista Pierino Sam. L’interno ampio e armonioso nelle sue linee neoclassiche, si apre ad una sola navata, con il soffitto affrescato nel 1939 da Gino Marchetot. L’altare maggiore presenta una scenografia barocca in marmo policromo con due statue laterali, a sinistra San Floriano con in mano la palma simbolo del martirio, a destra San Domenico.

Altro edificio sacro è la chiesetta della Madonna della Salute in stile neogotico. Nel 1930 la facciata fu trasformata in monumento ai caduti con l’inserimento successivo di quattro lapidi marmoree con i nomi dei caduti della prima e seconda guerra mondiale. All’interno il piccolo coro accoglie la statua della Madonna della Salute venerata con una grande festa la penultima domenica di novembre. Da segnalare anche la Chiesa Evangelica, inaugurata nel 1897, luogo di culto della locale comunità valdese fondata nel 1874 da Gio Batta Facchin Paronello. A Chievolis in Val Silìsia la chiesa che domina dall’alto il paese abbarbicato sulla montagna e che si specchia nelle acque del lago di Redona, è dedicata ai Santi Pietro e Paolo. Sorta su una precedente del 1741, fu iniziata nel 1870 e aperta al culto nel 1890. La borgata di Redona, “isola comunale” del comune di Tramonti di Sopra, negli anni Cinquanta è stata sommersa dal lago artificiale, ivi compresa la chiesa dedicata alla Madonna del Carmelo. Questa chiesa era stata ampliata e ristrutturata nel 1891 dove in precedenza esisteva un oratorio risalente al 1740. Dopo la realizzazione del lago, la società costruttrice dei tre bacini artificiali, la S.A.I.C.I., edificò l’attuale chiesa, sempre dedicata alla Beata

Produzione di energia

Impianti fotovoltaici nel territorio comunale Tabella 10 – Dati di potenza installata ed energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici esistenti in territorio di Tramonti di Sopra Il territorio del Comune di Tramonti di Sopra non ha visto (fonte Atlasole.com) negli ultimi anni il diffondersi di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, anche grazie agli incentivi Potenza Potenza Energia installata installata prodotta offerti dai vari Conti Energia promossi dal Gestore dei all'anno (kWp) cumulata (MWh) Servizi Energetici, GSE. 2012 10,75 10,75 11,83

A Tramonti di Sopra sono presento due piccoli impianti che in totale hanno una potenza di 10,75 kWp (dati GSE- Atlasole). Entrambi sono stati installati con il quarto Conto Energia nel 2012 promossi dal Gestore dei Servizi Energetici, GSE. Non si ha una sistematica certezza in merito all’installazione di nuovi impianti fotovoltaici, a causa del ridimensionamento degli incentivi (terminati nel 2013), gli impianti esistenti hanno continuato e continuano annualmente a produrre energia (se funzionanti e mantenuti attivi).

32 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA

Centrale idroelettrica centrale di Valina, situata nell’omonima località in sponda sinistra dell’invaso di Ca’ Selva in comune di Tramonti di Sopra. Nel territorio di Tramonti di Sopra sono presenti le centrali L’impianto Meduna utilizza le acque del torrente Meduna idroelettriche che fanno parte dell’asta idroelettrica Val mediante le opere di sbarramento in località Ponte Racli, Meduna tra i comuni di Tramonti di Sopra (PN), Tramonti di comune di Tramonti di Sopra, costituite da una diga in Sotto (PN), Frisanco (PN), Meduno (PN), calcestruzzo, ad arco a doppia curvatura, con altezza di (PN), Sequals (PN), Arba (PN) e Spilimbergo (PN). L’asta 75,35 m e sviluppo al coronamento di 110 m e di 19.000 m³ idroelettrica Val Meduna comprende gli impianti di volume di calcestruzzo, che determina un serbatoio denominati Valina, Chievolis (in località Tramonti di Sopra), d’invaso di circa 22.000.000 m³. Da Ponte Racli le acque Meduno, Colle e Istrago che utilizzano le acque del sono derivate, tramite una galleria in pressione di 3.500 m, Torrente Meduna e dei suoi affluenti. alla Centrale di Meduno, situata in sponda sinistra del I cinque impianti costituiscono una notevole opera di torrente Meduna in prossimità del comune di Meduno, e ingegneria idraulica e insieme riescono a sfruttare al non quindi nel Comune di Tramonti di Sopra. massimo le acque del fiume Meduna e dei suoi affluenti restituendole, dopo essere state turbinate nella Centrale Istrago, al nodo idraulico di irrigazione di Tauriano

Gli impianti lavorano in cascata, per cui l’acqua utilizzata dall’ impianto di Valina viene poi utilizzata, insieme all’apporto del torrente Silisia, a Chievolis e dagli impianti più a valle (Meduno, Colle, Istrago); infine la portata viene restituita al Consorzio di Bonifica Cellina Meduna per scopi irrigui e per l’alimentazione di alcuni acquedotti civili e industriali. A valle della Centrale Istrago esistono altri due impianti idroelettrici di altra proprietà.

Tutti gli impianti utilizzano acqua per usi civili prelevata dagli acquedotti comunali di Tramonti di Sopra, Meduno, Arba, Spilimbergo, ad eccezione dell’impianto Valina e delle dighe Ca’ Zul e Ponte Racli. Non sono presenti pozzi di approvvigionamento idrico.

L’impianto Chievolis utilizza le acque del torrente Silisia e del Meduna mediante lo sbarramento di Ca’ Selva, in comune di Tramonti di Sopra, formato da una diga in calcestruzzo, ad arco gravità, di 300.000 m³ di volume di calcestruzzo, con altezza di 111 m e sviluppo al La potenza massima degli impianti supera i 20 MW per cui coronamento di 242 m; essa forma un volume totale di nella fase di elaborazione dell’Inventario Base delle invaso di 42 milioni m³ (di cui 36.100.000 m³ utilizzabili). Emissioni non sarà possibile tenere in considerazione la centrale come produzione da fonte di energia rinnovabile, L’impianto di Valina è costituito da una diga, in località Ca’ come previsto dalle Linee Guida del PAES. Zul, in calcestruzzo ad arco a doppia curvatura, di 55.000 m³ di calcestruzzo, altezza di 74 m e sviluppo al coronamento di 160 m, che determina un serbatoio d’invaso di circa 9.500.000 m³. Da Ca’ Zul le acque sono derivate, tramite una galleria in pressione di 3.200 m, alla

33 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA 33

stabilire un anno di riferimento comune. Tuttavia, qualora Inventario Base delle Emissioni non si disponga dei dati per compilare un inventario relativo L’Inventario di Base delle Emissioni (IBE) quantifica la CO2 al 1990, l’autorità locale dovrebbe scegliere il primo anno emessa nel territorio dal Comune di Tramonti di Sopra disponibile per il quale possano essere raccolti dati quanto durante gli anni di riferimento scelti: il 2013 quale anno di più completi e affidabili possibile. medio termine e di monitoraggio intermedio rispetto al 2020, e il 2010 scelto come anno base. In questo intervallo Il 2001 è l’anno di riferimento per il conseguimento degli di cinque anni (in quanto il 2010 e il 2013 sono conteggiati obiettivi del pacchetto clima-energia presentato il 23 nella loro interezza) si è rilevato come siano variate le gennaio 2008 dalla Commissione Europea al parlamento e emissioni di CO2. Il documento permette di identificare le al Consiglio Europeo. Il pacchetto di misure, che è destinato principali fonti antropiche di emissioni di CO2 e quindi di a diventare l'asse portante della politica europea per assegnare l’opportuna priorità alle relative misure di contrastare il cambiamento climatico, prevede: riduzione. • riduzione del 20% delle emissioni di gas a effetto L’elaborazione dell’IBE è di importanza cruciale poiché serra; l’inventario sarà lo strumento che consentirà al Comune di • riduzione dei consumi energetici del 20%; misurare l’impatto dei propri interventi relativi al • aumento del 20% del ricorso a fonti rinnovabili per cambiamento climatico. L’IBE mostra la situazione di la produzione di energia sul totale del consumo partenza per l’autorità locale e i successivi inventari di interno lordo dell’UE. monitoraggio delle emissioni (IME) mostreranno un La scelta del 2010 come anno base di riferimento stabilito eventuale e auspicabile progresso rispetto all’obiettivo. Gli per il Comune di Tramonti di Sopra è motivata dal fatto che inventari delle emissioni sono elementi molto importanti per rispetto a tale anno è possibile ottenere dei dati certi mantenere alta la motivazione di tutte le parti disposte a riguardo i consumi energetici del territorio. contribuire all’obiettivo di riduzione di CO2 dell’autorità locale, poiché consentono di constatare i risultati dei propri Dati di attività sforzi. I dati di attività quantificano l’attività umana esistente nel L’obiettivo complessivo di riduzione di CO2 dei Firmatari del territorio dell’autorità locale; i confini geografici dell’IBE/IME Patto dei Sindaci è di almeno il 20% entro il 2020, da sono i confini amministrativi dell’autorità locale. L’inventario raggiungere attraverso l’attuazione del PAES nei settori di di base di CO2 si baserà essenzialmente sul consumo finale attività influenzabili dal Comune. L’obiettivo di riduzione è di energia, includendo sia il consumo energetico comunale, definito rispetto all’anno di riferimento stabilito dall’autorità sia quello non comunale nel territorio dell’autorità locale. locale, che può decidere se definire l’obiettivo complessivo Tuttavia, anche fonti non connesse all’energia possono di riduzione delle emissioni di CO2 come "riduzione essere incluse nell’IBE. assoluta" o "riduzione pro capite". Secondo i principi del L’IBE quantifica le seguenti emissioni derivanti dal consumo Patto dei Sindaci, ogni firmatario è responsabile per le energetico nel territorio dell’autorità locale: emissioni che sono prodotte in conseguenza del consumo di energia nel proprio territorio. • Emissioni dirette dovute alla combustione di carburante nel territorio, negli edifici, in Definizioni attrezzature/impianti e nei settori del trasporto; Anno di riferimento • Emissioni (indirette) legate alla produzione di L’anno base di riferimento è l’anno rispetto al quale saranno elettricità, calore o freddo consumati nel territorio; confrontati i risultati della riduzione delle emissioni nel 2020. • Altre emissioni dirette prodotte nel territorio, in base L’UE si è impegnata a ridurre le emissioni del 20% entro il alla scelta dei settori dell’IBE 2020 rispetto al 1990, anno di riferimento anche del Protocollo di Kyoto. Per poter confrontare la riduzione delle I dati dell’inventario di base delle emissioni riguardano i dati emissioni dell’UE e dei firmatari del Patto, è necessario principali del consumo energetico finale del Comune, quali

34 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA

la quantità di elettricità, l’energia per il Fattori di emissione riscaldamento/raffreddamento, i combustibili fossili e le I fattori di emissione sono coefficienti che quantificano le energie rinnovabili consumati dagli utilizzatori finali. emissioni per unità di attività. Le emissioni sono stimate moltiplicando il fattore di emissione per i corrispondenti dati La prima categoria di dati da valutare sono relativi ai settori di attività. che consumano energia/emettono CO2: Nella scelta dei fattori di emissione si possono seguire due EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE diversi approcci: • Edifici, attrezzature/impianti comunali; • Utilizzare fattori di emissione “Standard” in linea con i • Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali); principi dell’IPCC, che comprendono tutte le emissioni • Edifici residenziali; di CO2 derivanti dall’energia consumata nel territorio • Illuminazione pubblica comunale; comunale, sia direttamente, tramite la combustione di • Industrie (escluse le industrie contemplate nel carburanti all’interno, che indirettamente, attraverso la sistema europeo di scambio delle quote di combustione di carburanti associata all’uso emissione – ETS). dell’elettricità e di calore/freddo nell’area comunale.

TRASPORTI • Utilizzare fattori di emissione LCA (valutazione del ciclo di vita), che prendono in considerazione l’intero ciclo di • parco auto comunale; vita del vettore energetico. Tale approccio tiene conto • trasporti pubblici; non solo delle emissioni derivate dalla combustione • trasporti privati e commerciali. finale, ma anche di tutte quelle emissioni che si La seconda categoria ”Consumo energetico finale in originano all’interno della catena di Megawattora (MWh)” fa riferimento ai vari prodotti approvvigionamento dei carburanti, come le emissioni energetici consumati dagli utilizzatori finali all'interno del dovute allo sfruttamento, al trasporto, ai processi di territorio comunale: raffinazione. Esso include anche emissioni che si verificano al di fuori del territorio in cui il combustibile è • elettricità utilizzato. • calore/freddo Per calcolare le emissioni di CO2 attribuibili al consumo di • combustibili fossili elettricità, è necessario determinare quale fattore di • energie rinnovabili. emissione deve essere utilizzato. Lo stesso fattore di • fattori di emissione. emissione sarà utilizzato per tutto il consumo di elettricità

nel territorio.

Per il calcolo delle emissioni per il Comune di Tramonti di Sopra sono stati utilizzati i fattori emissivi proposti dalla Comunità Europea nelle Linee Guida; per calcolare le emissioni sono stati applicati quelli “standard (IPCC)” riportati di seguito. Fattore di emissione Vettore energetico standard (t CO2/MWh) Elettricità (Italia) 0,483 Benzina per motori 0,249 Gasolio, Diesel 0,267 Gas naturale 0,202 Gas liquido 0,231

35 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA 35

Se nel territorio comunale vi è produzione di energia, la Anno IBE 2010 2013 quantità di energia prodotta dovrà essere considerata per ri-calcolare il fattore di emissione locale; la produzione di CTE 84001 190639 energia locale da fonti rinnovabili, che di conseguenza non comporta emissioni di gas serra nel processo, permette di AEV 0 0 ridurre il fattore di emissione locale per l’energia elettrica, PLE 0 1234 diminuendo così le relative emissioni. Il fattore di emissione locale per l’elettricità può prendere in considerazione le FENEE 0,483 0,483 seguenti componenti: FEE 0,481 0,475 • Fattore di emissione nazionale/europeo pari a 0,483; • Produzione locale di elettricità; • Acquisti di elettricità verde certificata dall’autorità locale.

Per il Comune di Tramonti di Sopra è presente la produzione di energia da fotovoltaico di conseguenza bisogna tenerne conto per calcolare il nuovo FEE, Fattore di Emissione Locale, che risulterà variato rispetto ai due anni di riferimento (2010-2013). Di seguito si riporta la formula utilizzata per il calcolo del FEE in cui andrà inserita la quantità di energia rinnovabile prodotta nel territorio che darà il suo contributo a favore di una riduzione del fattore di emissione che sarà quindi minore per il 2013.

Per Tramonti di Sopra il fattore di emissione per l’elettricità è lievemente inferiore rispetto a quello nazionale, 0,475 invece di 0,483, in quanto l’ energia prodotta da fotovoltaico per il 2013 riesce a ridurre il fattore; questo permette a parità di consumi energetici di ridurre le emissioni collegate grazie ad un fattore di emissione inferiore a quello nazionale.

Anche un miglioramento dell’efficienza energetica nei vari settori ha portato ad un ridotto incremento del consumo totale di energia elettrica e quindi della produzione di emissioni di CO2 connesse.

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Metodologia di calcolo

Per il calcolo dei consumi energetici per i vari settori del La Regione Friuli Venezia Giulia come ente coordinatore Comune di Tramonti di Sopra si è fatto riferimento a diverse dell’iniziativa, in collaborazione con ARPA FVG, ha messo a fonti territoriali tra cui ENEL Distribuzione, e relativamente al disposizione alcuni dati, previa richiesta, per la redazione solo municipio (che utilizza il portale Dedalo), ACI, Ministero del PAES, in particolare per quanto riguarda la dell’Industria e dello Sviluppo Economico, Unione Petrolifera predisposizione dell’IBE. (UP), ATLASOLE GSE, ARPA FVG, portale METEO.FVG. Di seguito vengono riportate le fonti e la metodologia di Dai dati forniti dall’ARPA FVG si vuole evidenziare che il calcolo utilizzate, prima in tabella suddivisi per vettore Comune di Tramonti di Sopra non è metanizzato, pertanto energetico e successivamente per settore indicando le il calcolo dei consumi per il riscaldamento è stato metodologie di calcolo di volta in volta utilizzate; in alcuni considerato il GPL e il gasolio calcolato sulla base delle famiglie utilizzatrici su base del bollettino regionale. casi, in mancanza della medesima fonte per gli anni di riferimento utilizzati, si è proceduto ad una stima dei Settore Fonti dati consumi energetici per settore.

Vettore Fonte dati per gli anni 2010, 2013 Settore comunale Energia Elettrica: Enel energetico Distribuzione S.p.A.

Riscaldamento: dati Energia elettrica ENEL Distribuzione S.p.A. comunali spese liquidate Gas Metano Non presente

Biomasse Non presenti Illuminazione Pubblica Energia Elettrica: Enel Distribuzione S.p.A. Gasolio ACI, Unione Petrolifera, Comune di Settore residenziale, Energia Elettrica: Enel Tramonti di Sopra (per i dati sul terziario, produttivi Distribuzione S.p.A. gasolio da riscaldamento per Comune) Riscaldamento: dati ARPAV Benzina ACI, Unione Petrolifera, Ministero della FVG (GPL, Gasolio, Sviluppo Economico Biomassa) GPL ACI, Unione Petrolifera, Ministero della Trasporti comunali Carburanti: dati comunali Sviluppo Economico, Liquid Gas spese liquidate Produzione Fotovoltaico: ATLASOLE GSE locale di Trasporti pubblici Stima in base al percorso e elettricità da al numero di corso fotovoltaico Trasporti privati Dati ARPAV FVG

Di seguito si riportano le metodologie e le fonti utilizzate Fonti rinnovabili Fotovoltaico: ATLASOLE GSE per i settori analizzati raggruppati in tre macro categorie: edifici e infrastrutture, trasporti e produzione locale di energia.

37 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA 37

Edifici e infrastrutture Consumi di energia elettrica per gli edifici comunali (MWh) Illuminazione pubblica 45,0 39,9 Per l’illuminazione pubblica sono stati utilizzati i dati forniti 40,0 dall’Enel per i consumi del settore dal 2010 al 2013. La linea 35,0 31,3 31,0 31,3 di tendenza costante. 30,0 25,0 Di seguito sono riportati i consumi di energia elettrica 20,0 relativi alla illuminazione pubblica a cui si sommano i 15,0 consumi di energia elettrica per il settore pubblico. 10,0 L’illuminazione pubblica pesa complessivamente di più 5,0 rispetto al settore pubblico. 0,0 2010 2011 2012 2013

Consumi di energia elettrica per l'illuminazione pubblica (MWh) Figura 27: consumi di energia elettrica per le utenze comunali (MWh)

Come si può vedere nel grafico i consumi comunali sono 150 126 128 126 122 rimasti costanti dal 2010 al 2012 mentre nel 2013 sono aumentati di circa il 27%. 100 Di seguito vengono confrontati i due consumi, come si può notare l’illuminazione pubblica pesa circa il doppio rispetto 50 ai consumi degli edifici comunali.

0 Consumi di energia elettrica per 2010 2011 2012 2013 l'illuminazione pubblica e gli edifici comunali (MWh) Figura 26: consumi di energia elettrica (MWH) per la pubblica illuminazione, dati Enel. 200

150 31,3 31,0 31,3 39,9 Edifici comunali – energia elettrica 100 Per i consumi di energia elettrica degli edifici comunali ci si 126 128 126 122 è basati sui dati forniti dal Enel per gli anni dal 2010 al 2013. 50 Gli edifici di proprietà comunale sono 4 più l’area PIC NIC: 0 1. Municipio 2010 2011 2012 2013 2. Ambulatorio e poste Chievolis (3 utenze) 3. Cimitero Figura 28: consumi di energia elettrica a confronto (MWh) 4. Edif. Polivalente 5. PIC NIC (B.go Pradis SN) 6. Scuola Materna ed Elementare “G.Minin” (in co- proprietà con il Comune di Tramonti di Sotto, edificio nel comune di Tramonti di Sotto)

38 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA

Edifici comunali - riscaldamento rispetto a quello di acquisto e quindi è difficile calcolare il reale consumo del singolo anno. Gli edifici di proprietà del Comune di Tramonti di Sopra non sono riscaldati a gas metano, ma a gpl e gasolio. I dati Edifici residenziali: energia elettrica sono stati forniti in termini di spese liquidate agli enti I consumi di energia elettrica sono stati forniti da ENEL fornitori, e per questo i dati non trovano un andamento Distribuzione S.p.A. dall’anno 2010 al 2013. Di seguito è coerente, in quanto possono essere alterati da eventuali riportato l’andamento dei consumi. conguagli e spese di fornitura.

Per calcolare i dati del singolo anno sono stati utilizzati i Consumi di energia elettrica per gli edifici prezzi medi nazionali del Ministero dello Sviluppo residenziali (MWh) Economico per singolo anno 500 424 405 397 379 400 Consumi di gpl e gasolio per il 300 riscaldamento degli edifici comunali 200 (MWh) 100 400 350 0 315 2010 2011 2012 2013 300 203 180 Figura 30: consumi di energia elettrica per il settore residenziale 200 151 dal 2010 al 2013 (fonte ENEL Distribuzione S.p.A.) 124 100 Il 2010 è stato l’anno di maggiore consumo di energia elettrica con un valore pari a 424 MWh, mentre il 2013 ha 0 fatto registrare il valore minimo pari a 379 MWh, con una 2010 2011 2012 2013 2014 2015 diminuzione del 11%.

Figura 29 - Consumi di GPL e gasolio per gli edifici pubblici (fonte: Edifici residenziali: riscaldamento comune di Tramonti di Sopra) Anche gli edifici residenziali usano il GPL e GASOLIO per il Per evidenziare quali siano i consumi totali degli edifici riscaldamento, i dati sono fornita dal distributore Arpav FVG vengono sommati i MWh di gpl e gasolio per ogni singolo per il periodo 2010 – 2013 relativamente al GPL, mentre i anno. dati del Gasolio sono relativi al 2010 e 2013 (2011 e 2013 sono stati calcolati facendo la media dei dati disponibili).

MWh 2010 2011 2012 2013 2014 2015 GPL 0 0 128 5 7 12 Consumi di gpl per il riscaldamento degli edifici residenziali (MWh) GASOLIO 151 124 222 310 173 191 TOTALE 151 124 350 315 180 203 GPLMWh GASOLIO MWh

Tabella 11 – MWh consumati per GPL e gasolio dal 2010 al 2015 (fonte: Comune di Tramonti di Sopra) 1342 Nel grafico si può notare come ci siano state molte 1163 1163 983 variazioni negli anni, il motivo principale potrebbe essere 283 242 242 dovuto alla modalità di calcolo dei consumi, in quanto 201 basato sulle spese liquidate dal comune negli anni. Essendo 2010 2011 2012 2013 il gpl e il gasolio stoccato nei bomboloni, eventuali giacenze possono essere utilizzate nell’anno successivo Figura 31: consumi di energia elettrica per il settore residenziale dal 2010 al 2013 (fonte Arpav FVG)

39 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA 39

I dati forniti sono relativi ai litri di gpl erogati:

I kg moltiplicati per il fattore di conversione “1kg=12.791 Wh/1000” vengono trasformati in MWh

GASOLIO – i litri vengono trasformati in MWh “1litro=9.9031/1000”

2010 2011 2012 2013 GPL kg 22150 18936 18936 15721 Gasolio lt 113.188 98.033 98.033 82.879

2010 2011 2012 2013 GPL MWh 283 242 242 201 GASOLIO MWh 1342 1163 1163 983

Biomassa settore residenziale

I consumi di biomassa consumata per il settore residenziale sono stati forniti da ARPA FVG, per l’anno 2010 in termini di consumo di pellet e legna. Il dato è calcolato sulla media di famiglie utilizzatrici: circa 83.3%. Lo stesso dato è stato quindi proiettato per gli anni successivi in base al numero delle famiglie registrate nel singolo anno.

Consumi di biomassa per il riscaldamento degli edifici residenziali (MWh)

4561 4352 4393 4498 4142 3912 3787

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Figura 32: consumi di biomassa per il settore residenziale dal 2010 al 2013 (fonte APRA FVG e elaborazioni personali)

Nel calcolo dell’IBE la biomassa viene considerata ad emissioni zero quindi risulta pari a zero nel calcolo delle emissioni.

40 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA

Settore terziario: energia elettrica Settore produttivo (industria e agricoltura): I consumi di energia elettrica per il settore terziario sono energia elettrica stati forniti da ENEL Distribuzione S.p.A. dall’anno 2010 al Nel territorio di Tramonti di Sopra le realtà industriali sono 2013. poco rilevanti ma comunque presenti Enel anche in questo caso fornisce i dati dal 2010 al 2013, e si nota un calo del Consumi di energia elettrica per 16% nel 2013 rispetto al 2010. settore terziario (MWh) 120 114 113 Consumi di energia elettrica per settore industriale (MWh) 100 90 82 60 56 56 53 80 50 48

60 40 30 40 20 20 10 0 0 2010 2011 2012 2013 2010 2011 2012 2013

Figura 34 - Consumi di energia elettrica per il settore industriale Figura 33: consumi di energia elettrica per il settore terziario in dal 2010 al 2013 (fonte Enel). Tramonti di Sopra dal 2010 al 2013 (fonte ENEL Distribuzione S.p.A.)

Per il settore terziario si può notare un tendente aumento dei consumi elettrici passando da 82 MWh a 113 MWh con un +37%. Per quanto riguarda il riscaldamento nel settore terziario ed industriale non è stato possibile reperire i dati, che risulterebbero comunque una bassissima percentuale dei consumi totali per il riscaldamento vista la limitata presenza di attività nel territorio.

41 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA 41 Consumi di energia elettrica per settore territoriale 450,0

400,0

350,0

300,0

250,0

200,0

150,0

100,0

50,0

0,0 2010 2011 2012 2013

Edifici, attrezzature/impianti comunali Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali)

Edifici residenziali Illuminazione pubblica comunale

Industrie + Agricoltura

Figura 35 – Peso dei consumi energetici suddiviso per i cinque macrosettori: consumi pubblici, consumi per il settore terziario, settore residenziale, illuminazione pubblica, settore produttivo (in MWh). Fonte dei dati ENEL Distribuzione S.p.A.

Dal confronto dei consumi di energia elettrica si rileva che il settore con incidenza maggiore è quello residenziale, nettamente superiore rispetto agli altri, superiore anche alla somma di tutti gli altri consumi.

Trasporti 2010 2011 2012 2013 2014 2014 % BIOCARBURANTE 4% 4% 5% 5% 6% 6% MWh netti gasolio 25 44 68 49 11 23 Parco auto comunale: MWh netti benzina 4 3 14 19 19 27 I dati forniti dall’amministrazione, relativi ai consumi, sono in MWh biocarb 1 2 4 4 2 3 euro (€) per gli anni dal 2010 al 2015 i consumi di carburante, sono poi stati divisi per il costo medio di gasolio Trasporto pubblico: e benzina relativo al singolo anno reperibili al sito del Nel territorio del Comune di Tramonti di Sopra il servizio di Ministero dello Sviluppo Economico trasporto pubblico è gestito dalla società ATAP S.p.A. e http://dgerm.sviluppoeconomico.gov.it/dgerm/. serve il territorio comunale collegandolo ai nuclei abitativi limitrofi ed in particolare verso Maniago. Con la divisione si sono ottenuti i litri e moltiplicando per gli opportuni fattori, dai litri sono stati calcolati gli equivalenti Non avendo a disposizione dati certi, la metodologia scelta megawattora. per il calcolo delle emissioni del trasporto pubblico si è basata sulla lunghezza del percorso che ogni linea percorre Il parco auto comunale conta nel 2010- 8 mezzi- compresi all’interno del territorio comunale, la frequenza delle corse quelli della protezione civile e per il trasporto scolastico. Di (tenendo conto e distinguendo quelle scolastiche dalle altre) cui 5 a gasolio e 3 a benzina: e il consumo medio di gasolio per chilometro (stimato in • Scuolabus (Iveco turbo Daily) 0,4 litri per chilometro). Dalla valutazione delle tratte risulta • Mezzo per manutenzione stradale (Mercedes che gli autobus pubblici percorrono circa 9.360 kilometri Unimog U900) all’anno e un consumo annuo di gasolio pari a 3.744 litri. I • 3 Mezzi della Protezione Civile (Bremach, consumi sono stati considerati uguali per l’anno 2010 e Rimorchio, Land Rover)) 2013 supponendo che le linee e il numero di corse siamo • Fiat Panda rimaste invariate e assumendo uguale il consumo di • Ford Transit carburante per mezzo, dato che ad una diminuzione dei • Mezzo comunale (FIAT Punto ELX) consumi dovuta all’aumento di efficienza energetica si contrappone l’aumento dei consumi per i servizi accessori 2010 2011 2012 2013 2014 2015 (quali aria condizionata, ecc). Ciò che è variato è la quota di

Lt di benzina 458 386 1.701 2.287 2.336 3.258 biocarburante che per il 2010 era pari al 3.5% su un litro di Lt di gasolio 2.633 4.633 7.180 5.202 1.180 2.491 gasolio e per il 2013 è pari a 5,0% (una maggiore delucidazione in merito ai biocarburanti è riportata verso la Tabella 12: dati sui consumi di del parco auto comunale in MWh fine del successivo paragrafo sul trasporto privato). (fonte: comune di Tramonti di Sopra) L’impatto del biocarburante pre-miscelato al gasolio per autotrazione (parallelamente vedremo lo stesso Consumi di carburante settore ragionamento per la benzina verde) è inferiore in termini di comunale (MWh) CO2 per cui aumentando la sua percentuale nel tempo, a 100 parità di litri, il peso in termini di emissioni diminuisce. 80 Tabella 13: consumi di carburante e biocarburante per 60 autotrazione nei trasporti pubblici

40 2010 2013 20 Consumo di carburante (MWh) 37 37 % biocarburanti 3,50% 5,00% 0 Quota biocarburante (MWh) 1 1,8 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Quota gasolio al netto del biocarburante (MWh) 36 35,1 MWh gasolio MWh benzina MWh biocarb

Trasporto privato: Tabella 14: Numero mezzi immatricolati nel Comune di Tramonti di Sopra negli anni 2010 e 2013 (fonte ACI) Il trasporto privato e commerciale costituisce una parte molto importante dell’IBE e anche la più complessa nel Anno Veicoli immatricolati nel comune di Tramonti di calcolo dei consumi e delle relative emissioni; a differenza Sopra 2010 272 del trasporto pubblico è impossibile calcolare i consumi 2013 223 strettamente entro i confini comunali. Poiché l’obiettivo dell’IBE è stabilire una base sulla quale formulare delle azioni realizzabili dal Comune in esame, si ritiene corretto MWh Mezzi Mezzi MWh % calcolare i consumi legati ai cittadini abitanti nel territorio (in 2013 2013 2010 2010 linea con quanto fatto per il settore edifici) e trascurare gli Benzina 1105 39% 78 95 1348 effetti legati al transito di mezzi esterni. gasolio 1959 58% 138 169 2389 metano 22 1% 2 2 26 Per calcolare i consumi legati ai trasporti sono stati utilizzati GPL 70 2% 5 6 86 i dati forniti da ARPA FVG per l’anno 2013 forniti in biocarburante 107 (4%) (4,5%) 168 tonnellate di carburante consumato, in questo modo Tabella 15: Numero mezzi e costituzione parco autovetture per trasformando le tonnellate in litri, secondo le proporzioni alimentazione 2010 e 2013 e relativi MWh (fonte Arpa FVG) adeguate ,è stato possibile ottenere in MWh consumati moltiplicando i litri per il fattore di conversione relativo. Per calcolare i dati relativi al 2010 si è proceduto attraverso un Consumi trasporto privato (MWh) metodo di tipo “top down” che calcola i consumi 4500 applicando al parco mezzi immatricolato nel Comune di Tramonti di Sopra la proporzione dei consumi del 2013. 4000 168 86 26 Dal sito web dell’ACI è stato possibile ricavare il numero di 3500 mezzi immatricolati nel Comune di Tramonti di Sopra nel 107 70 22 2010 e 2013 e in base alle percentuali dei dati 2013 sono 3000 stati ripartiti i veicoli comunali per tipologia di 2500 2389 alimentazione, sono stati considerati autovetture e veicoli industriali, motocicli e autobus. 2000 1959

Inoltre in Italia, in linea con le direttive europee, è stato 1500 introdotto l’obbligo per i fornitori di benzina e gasolio 1000 (Soggetti Obbligati) di immettere in consumo una quota 1348 minima di biocarburanti, al fine di svilupparne la filiera, 500 1105 aumentarne l’utilizzo e limitare l’immissione di CO2 in atmosfera. Il quantitativo minimo annuo di biocarburanti 0 che i Soggetti Obbligati devono immettere in consumo è 2010 2013 calcolato sulla base del contenuto energetico di benzina e MWh benzina MWh gasolio MWh metano gasolio forniti nell’anno precedente ponderato secondo MWh GPL MWh biocarb percentuali definite dalla normativa vigente; per il 2010 la percentuale doveva essere pari al 4% e nel 2013 pari al 4,5%, con l’obiettivo di raggiungere il 10% di biocarburanti entro il 2020. Sulla base della normativa sono state calcolate le percentuali di biocarburante consumate per gli anni di riferimento.

44 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA

Produzione locale di energia Fotovoltaico a Tramonti di Sopra: potenza installata ed energia prodotta Fotovoltaico: dal 2009 al 2013 I dati relativi alla produzione di energia elettrica da impianti 14,00 fotovoltaici sono stati reperiti presso il portale web ATLASOLE del GSE, che fornisce per il Comune di Tramonti 12,00 di Sopra la potenza di picco degli impianti installati agli anni 10,00 di riferimento; sommata la potenza installata degli impianti alla data di riferimento 2010 e 2013, è necessario 8,00 trasformare la potenza di picco (kWp) in produzione di energia (kWh) attraverso un fattore di conversione specifico 6,00 per la zona di interesse che in questo caso corrisponde a 4,00 1100. 2,00 Tabella 16 – Stima dell’energia prodotta dall’installazione progressiva di pannelli FV per il comune di Tramonti di Sopra 0,00 (fonte dei dati di partenza: ATLASOLE/GSE, evidenziati in celeste) 2009 2010 2011 2012 2013 Potenza Energia Potenza installata installata prodotta Potenza installata all'anno (kWp) cumulata totale all'anno (kWp) (MWh) Energia prodotta (MWh) 2009 0 0 0 2010 0 0 0 2011 0 0 0 Grafico 2: produzione di energia da fotovoltaico a Tramonti di Sopra (fonte dati ATLASOLE GSE) 2012 10,75 10,75 11,83 2013 0 10,75 11,83 Riassumendo, il fattore di emissione per l’energia elettrica per il 2013 raggiunge un valore pari a 0,475 (IBE 2013, categoria B emissioni), mentre per il 2010 è pari a 0,483 (IBE Grazie agli incentivi dei Conti Energia per il fotovoltaico 2010,, categoria B emissioni) in quanto non ci sono l’installazione degli impianti ha ricevuto uno stimolo dal contributi riduttivi da fotovoltaico. 2009 al 2013 e si stima che Tramonti di Sopra nel 2013 abbia prodotto 11,38 MWh di energia elettrica da impianti solari, dato che permette di ridurre il fattore di emissione locale per il vettore energia elettrica nel 2013.

45 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA 45 Consumi ed emissioni Nel seguente grafico sono riportati i consumi per il Comune di Tramonti di Sopra dei settori considerati per l’anno base di riferimento 2010 e per l’anno di primo monitoraggio 2013. Si può notare come i settori maggiormente energivori risultino essere quello dei trasporti privati, che consuma quasi il triplo rispetto agli altri settori, quello degli edifici residenziali privati, commerciali e impianti per il settore terziario. Edifici, attrezzature e impianti comunali e l’illuminazione pubblica hanno un peso molto basso rispetto ai precedenti. I consumi, come si può vedere dal grafico che mette a confronto i due anni, sono generalmente ridotti.

Consumi energetici (MWh) per settore 2010 2013

7000 6610 6000 5476 5000 4018 4000 3263 3000 2000

1000 355 183 82 113 126 122 56 48 30 71 37 37 0

Industrie

comunale Trasporti pubblici Edifici residenziali terziari comunali Parco auto comunale Illuminazione pubblica pubblica Illuminazione Edifici, attrezzature/impianti attrezzature/impianti Edifici, Edifici, attrezzature/impianti attrezzature/impianti Edifici, commerciali e privati Trasporti

Figura 36: Consumi energetici del comune di Tramonti di Sopra per settore di consumo in MWh, confronto tra il 2010 e2013

Consumi energetici (MWh) per vettore energetico

2010 2013

5.000 4.561 4.500 3.944 3.912 4.000 3.500 3.335 3.000 2.500 2.000 1.352 1.500 1.124 1.000 719 703 369 277 500 171 113 0 Elettricità GPL Diesel Benzina Biocarburanti Biomasse

Figura 37: Consumi energetici del comune di Tramonti di Sopra per settore di consumo in MWh, confronto tra il 2010 e 2013

Analizzando invece le fonti energetiche utilizzate per i vari vettori nel 2010 e nel 2013 si nota che il vettore maggiormente utilizzato risulta essere la biomassa il gasolio e benzina mentre tutti gli altri vettori hanno un peso poco incisivo sulla totalità dei consumi.

47 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA 47

Dai consumi è stato possibile calcolare le emissioni di anidride carbonica per gli anni di riferimento 2010 e 2013. I settori che presentano le emissioni maggiori sono quelli associati ai trasporti privati che anche in questo caso risultano nettamente superiore rispetto a tutti gli altri, seguito dal residenziale e dal terziario.

Emissioni (ton CO2) per settore

400 374 2010 2013 350 296 300

250 218 206 200

150

100 76 77 61 58 47 56 50 27 23 8 18 10 9 0 Impianti Terziaro Edifici Illuminazione Produttivo Parco auto Trasporti Trasporti privati comunali residenziali pubblica comunale pubblici e commerciali comunale

Figura 38: emissioni in tonnellate di CO2 per settore per il comune di Tramonti di Sopra. Dati calcolati

Nel grafico seguente sono riportate le emissioni per vettore energetico.

Emissioni (ton CO2) per vettore energetico

2010 2013

1200

1000

800

600

400

200

0 Elettricità GPL Diesel Benzina

Figura 39: Emissioni di CO2 (ton) per ciascun vettore energetico associabili al territorio di Tramonti di Sopra.

48 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA

Ripartizione percentuale delle emissioni totali per settore

2% Edifici, attrezzature/impianti comunali 3% Edifici, attrezzature/impianti terziari

Edifici residenziali 34%

55% Illuminazione pubblica comunale

Industrie 3% Parco auto comunale

2% Trasporti pubblici 1% 0%

Trasporti privati e commerciali

Ripartizione percentuale deille emissioni totali per vettore energetico

0% 0% Elettricità 18% 19% GPL

5% Diesel

Benzina

Biocarburanti 58% Biomasse

49 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA 49

Nel 2010, anno base di partenza, sono state calcolcolate 1.827 tCO2 prodotte nel territorio del Comune di Tramonti di Sopra pari a 4,8 tCO2 pro capite, mentre nel 2013, anno intermedio di riferimento, si rilevano 1.731 tCO2. L’obiettivo minimo da raggiungere nel 2020 equivale al 20% in meno di emissioni rispetto il 2010, pari a 1.462 tCO2.

Obiettivo 2020 2.000 1.827 1.800 1.731

1.600 1.462 1.400

1.200 -6% 1.000 -20%

800

600

400

200

0 2010 2013 2020

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IBE 2010

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IBE 2010

52 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA

IBE 2013

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IBE 2013

54 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA

Finalità e obiettivi L’obiettivo del Comune di Tramonti di Sopra è quello di contribuire a livello locale al processo di attuazione delle L’obiettivo di riduzione delle politiche in materia di energia sostenibile finalizzate al contenimento globale del cambiamento climatico. emissioni equivalenti di CO2 Attraverso le azioni del PAES vengono affrontate questioni che l’Amministrazione sociali ed economiche di primaria importanza quali il miglioramento della qualità di vita di tutti i cittadini; Comune di Tramonti di attraverso questo strumento si vuole contribuire a riconciliare interessi pubblici e privati ed integrare l’utilizzo Sopra si prefigge di ottenere dell’energia sostenibile nell’ambito degli obiettivi di sviluppo entro il 2020, attraverso del Comune. l’attuazione del PAES, è Collegando gli obiettivi del PAES alle politiche e alle priorità del territorio e mobilitando la partecipazione dei cittadini e stato calcolato nella misura dei portatori d’interesse l’Amministrazione si impegna a del 20% sviluppare azioni volte a ridurre le emissioni di CO2 e il consumo finale di energia da parte degli utenti finali; gli obiettivi principali riguardano gli edifici, le attrezzature e gli impianti, il trasporto pubblico e privato ed interventi per lo sviluppo della produzione locale di elettricità da fonti rinnovabili. La sensibilizzazione dei cittadini potrebbe diventare la leva per il conseguimento degli obiettivi del PAES.

La percentuale di riduzione delle emissioni equivalenti di CO2 è stata calcolata sulla base dell’inventario dell’anno Produzione di Riduzione dei 2010, rispetto alla proiezione prevista per il 2020 con un energia da fonte consumi primo monitoraggio dell’andamento delle emissioni rinnovabile limitando gli effettuato nel 2013. La percentuale di diminuzione delle sprechi emissioni equivalenti di CO2 è stata calcolata in termini assoluti.

Il PAES del Comune di Tramonti di Sopra interessa azioni a livello locale comprese nelle competenze comunali. Le Riduzione modalità di intervento del Comune sono molteplici, in delle emissioni quanto mira ad intervenire in primo luogo sulle strutture di di anidride Riduzione dei sua pertinenza e in secondo luogo, attraverso strumenti carbonica consumi attraverso normativi, incentivazioni e campagne d’informazione, sulle riqualificazione strutture private, al fine di attuare la politica di efficienza energetica energetica su tutto il territorio. Le azioni hanno l’obiettivo di tracciare il percorso per ridurre le emissioni di anidride carbonica almeno del 20% entro il 2020 rispetto all’anno di riferimento, il 2010 per Tramonti di Sopra.

55 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE del Comune di Tramonti di Sopra 55

Smart actions for a smart city La strategia generale individuata attraverso il PAES è stata Ciascuna azione è ben definita sia nel settore tradotta in obiettivi e target più specifici per i diversi settori di competenza, sia nell’obiettivo che nella in cui l’autorità locale intende prendere provvedimenti. Tali metodologia di attuazione, è quindi definibile obiettivi e target si fondano sugli indicatori definiti come SPECIFICA. Si focalizza sugli strumenti nell’indagine di base, in accordo con le Linee Guida del per il raggiungimento degli obiettivi e sui PAES, e le misure d’intervento sono state individuate soggetti promotori e i soggetti coinvolti rispettando i criteri definiti dall’acronimo SMART (Specifico, nell’azione. Misurabile, Attuabile, Realistico e Temporizzato).

Ciascun intervento è MISURABILE sia in termini di risparmio energetico (MWh e t CO2 risparmiati) sia in termini di costi da sostenere per la realizzazione. I calcoli per la definizione degli obiettivi seguono infatti le prescrizioni delle linee guida e le previsioni fornite dai

piani di settore nazionali.

ATTUABILE nel senso che ogni azione è stata calibrata definendo una strategia attuativa che individua e affronta le criticità nel raggiungimento degli obiettivi. Proprio per questo si punta sulla partecipazione dei cittadini e dei portatori di interesse: l’attuabilità degli interventi è garantita dalla condivisione degli obiettivi e degli impegni.

Le azioni sono REALISTICHE perché pianificate prevedendo specifiche risorse finanziarie e umane disponibili per la loro realizzazione. Essendo una questione cruciale si prevede di creare una rete di attori del territorio mirata al reperimento di fondi per la realizzazione delle azioni.

Infine ogni intervento è TEMPORIZZATO nel senso che in base al grado di priorità, alle risorse e alle criticità previste si è stimata una

adeguata tempistica realizzativa. Vi sono infatti azioni a lungo termine (da concludersi entro il 2020) ed altre a medio/breve termine.

56 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA

Contesto di attuazione Interventi sul patrimonio comunale Il Comune di Tramonti di Sopra è una piccola realtà Incentivi per la riqualificazione energetica montana caratterizzata dai boschi che la circondano e dalle Per realizzare gli interventi sul patrimonio comunale l’Amministrazione ha oggi a disposizione nuove forme di case storiche costruite in modo tradizionale, in pietra e tetto incentivo statale erogate dal GSE, Gestore Servizi Energetici; in legno. La sua caratteristica posizione e il basso tessuto questi incentivi sono: lavorativo ha fatto si che una parte della popolazione utilizzi le case di proprietà come seconde case e che • I Certificati Bianchi o Titoli di Efficienza Energetica l’ammodernamento energetico sia rallentato dai vincoli e • Il Conto Termico dalla difficoltà di trovare soluzioni adeguate. Il Titolo di Efficienza Energetica (TEE) o Certificato bianco attesta il risparmio di una tonnellata equivalente di petrolio Le azioni promosse dall’amministrazione riguarderanno (TEP) ottenuto realizzando interventi di efficienza l’intero territorio comunale e i vari settori, compreso quello energetica. Gli interventi possono essere realizzati anche dal pubblico. L’Amministrazione Comunale, in quanto firmataria Comune sia sui propri edifici che sulla pubblica del Patto dei Sindaci, si è presa l’impegno di ridurre le illuminazione. Al TEE è riconosciuto un valore economico, emissioni nel proprio territorio attraverso un insieme di pertanto il meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica azioni dirette ed indirette. Sicuramente il peso del settore offre l’opportunità di ottenere un extra-ricavo dalla comunale è relativo sul totale delle emissioni, pari circa al realizzazione di interventi di risparmio energetico. 2%, ma le azioni dirette sul patrimonio comunale costituiscono l’esempio necessario a promuovere gli stessi Per ottenere un ricavo dai TEE è necessario cederli ad una interventi di riqualificazione presso i privati cittadini. Diversi Società di Servizi certificata secondo la UNI CEI 11352 e le sono gli strumenti e gli interventi che l’Amministrazione può società con un EGE (Esperto in Gestione dell’Energia) mettere in pratica per ridurre i consumi energetici e quindi certificata secondo la UNI CEI 11339. Infatti i Certificati le emissioni collegate al patrimonio comunale. La Bianchi possono essere venduti solo su uno specifico valutazione dei margini di miglioramento è il primo passo mercato telematico a cui hanno accesso unicamente per formulare un progetto ed accedere a forme di soggetti accreditati (grandi distributori, società con energy contributo locali, nazionali o europee per la realizzazione manager, società di servizi energetici) secondo la UNI CEI degli interventi. 11352 e le società con un EGE (Esperto in Gestione dell’Energia) secondo la UNI CEI 11339.

I riferimenti normativi sono: • DM 28/07/2004 • Linee guida EEN 9-11 • Decreto del 28/12/2012 • Decreto dell’11/01/2017

Gli interventi realizzati dal Comune che possono accedere a tale incentivo sono: • sostituzione di vetri semplici con vetri doppi • isolamento delle pareti e delle coperture • installazione di collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria • installazione di regolatori di flusso luminoso per lampade a vapori di mercurio e lampade a vapori di sodio ad alta pressione negli impianti adibiti ad illuminazione esterna • realizzazione di nuovi sistemi di illuminazione ad alta efficienza per strade destinate al traffico motorizzato • installazione di corpi illuminanti ad alta efficienza in sistemi di illuminazione esistenti per strade destinate al traffico motorizzato

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• pubblica illuminazione a led in zone pedonali: sistemi • Installazione di collettori solari termici, anche abbinati a basati su tecnologia a led in luogo di sistemi sistemi di solar cooling (con superficie solare lorda fino preesistenti con lampade a vapori di mercurio a 1000 m2) (SOLARE TERMICO) • Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a Conto Termico pompa di calore Con la pubblicazione del DM 28/12/12, il c.d. decreto “Conto Termico” aggiornato con il DM 16/02/2016 “Conto La Scuola Materna ed Elementare “G.Manin” è dotata di Termico2.0”, si dà attuazione al regime di sostegno un impianto a biomassa a cippato introdotto dal Decreto Legislativo 3 marzo 2011, n. 28. Il Conto Termico incentiva in conto capitale interventi per l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Il Gestore dei Servizi Energetici – GSE S.p.A. è il soggetto responsabile dell’attuazione e della gestione del meccanismo, inclusa l’erogazione degli incentivi ai soggetti beneficiari. Il contributo del Conto Termico è generalmente pari al 40% dei costi sostenuti. Questa indicazione di massima va verificata caso per caso. Inoltre il Conto Termico è cumulabile con contributi locali (Regione / Provincia).

I riferimenti normativi sono: • DM 28/12/2012 • DL n°28 del 03/03/2011

• Regole applicative di aprile 2013 • D.M. 28/05/2016 • In vigore dal 31/05/2016

Gli interventi realizzati dal Comune che possono accedere a tale incentivo sono: • Isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato (CAPPOTTO TERMICO E ISOLAMENTI) • Sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato (INFISSI) • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore a condensazione di qualsiasi potenza (CALDAIE A CONDENSAZIONE) • Installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da ESE a O, fissi o mobili, non trasportabili • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti pompe di calore elettriche o a gas, anche geotermiche (con potenza termica utile nominale fino a 1000 kWt) (POMPE DI CALORE) • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con generatori di calore alimentati da biomassa (con potenza termica nominale fino a 1000 kWt) (CALDAIE A BIOMASSA)

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Gestione ambientale • miglioramento dell’immagine e della reputazione dell’ente, proponendo un modello di Al giorno d’oggi la situazione energetica ed ambientale comportamento sostenibile e sviluppando la impone una nuova attenzione verso tutti gli aspetti del comunicazione e lo scambio di informazioni tra gli quotidiano che possano avere un impatto diretto o indiretto enti locali, le imprese e i consumatori. sull’ambiente. Gli strumenti sviluppati in tal senso sono molteplici e riguardano sia i prodotti che i servizi e I benefici del Green Public Procurement sono di tre tipi: solitamente si identificano in una forma di “certificazione” o diretti, addizionali ed indiretti. “etichetta ambientale”. Di seguito si riportano i concetti e gli strumenti principali che sono stati sviluppati negli ultimi anni • Benefici diretti sono quelli derivanti dalla riduzione per offrire una visione d’insieme ma anche per promuovere degli impatti ambientali associati alle attività l’utilizzo di questi strumenti presso la Pubblica (acquisto di beni e servizi, realizzazione delle Amministrazione e presso i privati cittadini di Tramonti di opere) degli enti pubblici. Sono legati all'entità Sopra. degli acquisti degli enti pubblici: la domanda pubblica rappresenta in media il 16% del PIL nei Green Public Procurement Paesi dell'Unione Europea con picchi pari al 25% La Pubblica Amministrazione può riconoscere i prodotti a nell'area scandinava. impatto ambientale ridotto grazie alla presenza di marchi • Benefici addizionali sono quelli derivanti dall'estensione della responsabilità ambientale anche ad altri fattori, quali ad esempio quelli collegati alla qualità sociale (diritti sindacali, discriminazioni di genere, razziali, sessuali, etc.) dei beni e servizi acquistati. • Benefici indiretti sono quelli derivanti dal “potere di orientamento del mercato” di cui dispone la Pubblica Amministrazione attraverso l'inserimento di criteri ecologici nei bandi. Infatti la Pubblica Amministrazione, attraverso tali criteri ecologici, indica al mercato quali prestazioni ecologici che permettono di individuare i prodotti con il richiede ad un bene/servizio per premiarlo con minor impatto ambientale. Acquisti Verdi o GPP (Green l'affidamento contrattuale. Se tali prestazioni Public Procurement) è definito dalla Commissione europea includono anche dei parametri ambientali, il come “[...] l’approccio in base al quale le Amministrazioni mercato - sia sul versante della domanda privata (i Pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del cittadini) che su quello dell'offerta (le imprese) ne processo di acquisto, incoraggiando la diffusione di terrà conto. Inoltre l'ente locale, con il GPP, fornisce tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il il “buon esempio” ad imprese e cittadini, spingendo profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei verso quel cambiamento dei modi di produzione e risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto consumo che è condizione necessaria e possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita”. Si tratta di imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi uno strumento di politica ambientale volontario che intende di sviluppo sostenibile. favorire lo sviluppo di un mercato di prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale attraverso la leva della domanda pubblica.

Le autorità pubbliche che intraprendono azioni di GPP si impegnano sia a razionalizzare acquisti e consumi che ad incrementare la qualità ambientale delle proprie forniture ed affidamenti. Introdurre il GPP per la Pubblica Amministrazione comporta numerosi vantaggi:

• riduzione del consumo di risorse, • aumento dell’efficienza energetica, • diminuzione degli inquinanti emessi e dei rifiuti

PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA 59 59

Il decreto 11 gennaio 2017 del Ministero dell’Ambiente Inoltre, deve essere garantito l’inserimento naturalistico definisce l’Adozione dei criteri ambientali minimi per gli paesaggistico, la sistemazione delle aree verde e il arredi per interni, per l’edilizia e per i prodotti tessili. mantenimento della permeabilità dei suoli.

Il provvedimento contiene i criteri ambientali, individuati per Allo scopo di ridurre l’impiego di risorse non rinnovabili e di le diverse fasi di definizione della procedura di gara, che aumentare il riciclo dei rifiuti, il progetto deve prevedere: consentono di migliorare il servizio, assicurando prestazioni ambientali al di sopra della media del settore. • l’uso di materiali composti da materie prime rinnovabili In particolare, nel decreto vengono definiti i criteri • una distanza minima per l’approvvigionamento dei ambientali minimi relativi a: prodotti da costruzione • il miglioramento delle prestazioni ambientali • fornitura ed servizio di noleggio di arredi per dell’edificio interni (Allegato 1) • affidamento di servizi di progettazione e lavori per Criteri ambientali minimi, requisiti e caratteristiche dei la nuova costruzione, ristrutturazione e materiali manutenzione di edifici pubblici (Allegato 2) • forniture di prodotti tessili (Allegato 3) Per quanto riguarda i materiali, si richiedono i seguenti requisiti: I CAM saranno operativi dal 13 febbraio 2017, sebbene oggetto di aggiornamento periodico in riferimento • l’uso di materiali di materia recuperata o riciclata all’evoluzione normativa, tecnologica e dell’esperienza. deve essere almeno il 15% (in peso) sul totale di tutti i materiali utilizzati Criteri ambientali minimi per l’edilizia • non si possono usare sostanze dannose per l’ozono, ad alto potenziale di riscaldamento Il decreto 11 gennaio 2017 (Allegato 2) fornisce i criteri globale ambientali minimi e alcune indicazioni di carattere generale, • i componenti edilizi devono essere sottoposti a sull’affidamento di servizi di progettazione e sui lavori per la demolizione selettiva ed essere riciclabili o nuova costruzione, la ristrutturazione, la manutenzione di riutilizzabili, a fine vita edifici. • almeno il 70% dei rifiuti non pericolosi generati durante la demolizione e rimozione degli edifici Le stazioni appaltanti devono tener presente tutte le deve essere avviato a operazioni per essere specifiche tecniche e le clausole contrattuali definite nel riutilizzato, recuperato o riciclato (esclusi gli scavi) documento per il 100% del valore a base d’asta. Il documento è da tenere in considerazione anche ai fini della Quadro normativo su GPP stesura dei documenti di gara per l’applicazione dell’offerta -Direttive Europee 17 e 18 del 30/3/2004; economicamente più vantaggiosa. -Manuale europeo Buying Green! (2004 e 2011) sul GPP;

Criteri ambientali minimi, cosa deve garantire il progettista -Piano d’Azione Tecnologie Ambientali ETAP Agosto 2004;

Il progettista deve garantire, laddove possibile, il recupero -Linee Guida per la redazione dei Piani d’Azione di edifici esistenti, il riutilizzo di aree dismesse, la Nazionali per il GPP (2005); localizzazione dell’opera in aree già urbanizzate/degradate/ -Comunicazione della Commissione su impermeabilizzate, invece di realizzare una nuova produzione e consumo sostenibile 397/2008; -Criteri ambientali europei (GPP Toolkit) 2009 – costruzione. 2010 – 2011 – 2012; Le imprese devono possedere la registrazione EMAS -Comunicazione Appalti pubblici per un ambiente migliore 400/2008; oppure una certificazione secondo la norma ISO14001 o -Linee Guida per l’SPP Buying Social (Gennaio secondo norme di gestione ambientale europee o 2011); internazionali, certificate da organismi di valutazione della -Direttiva 2014/24/UE sugli appalti del 26 febbraio conformità. che abroga la direttiva 2004/18/CE; -Direttiva 2014/23/UE sull’aggiudicazione dei Il progetto deve garantire risparmio idrico, illuminazione contratti di concessione del 26 febbraio 2014 ; naturale e approvvigionamento energetico da fonti -Direttiva 2014/25/UE sulle procedure d’appalto rinnovabili. degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali e che abroga la direttiva 2004/17/CE. -Nuovo "Codice dei contratti pubblici" Decreto PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILElegislativo DEL COMUNE 18 aprile DI 2016,TRAMONTI n. 50, DI SOPRA 60 -Decreto 11 gennaio 2017

BUONI COMPORTAMENTI • Spegnere il condizionatore almeno mezz’ora prima di uscire dall’ufficio in modo tale da potervi Ognuno di noi può e deve impegnarsi a mettere in pratica adattare velocemente alla temperatura esterna. una serie di piccoli accorgimenti quotidiani, anche all’interno degli uffici, coinvolgendo i colleghi nel seguire Computer semplici consigli. Modificando alcuni comportamenti • Evitare di lasciare il pc in stand-by e spegnere sbagliati, spesso involontari o dovuti alla mancanza di sempre computer e monitor quando si finisce di corretta informazione, si può imparare ad usare meglio lavorare. l’energia. Una gestione più intelligente e informata dei Lo spegnimento del pc (e dello stand by) al di fuori delle 8 consumi energetici può consentirci di migliorare la qualità ore lavorative produce un risparmio di energia dell'8%. dell’ambiente in cui viviamo, senza rinunciare ai livelli di benessere cui siamo abituati.

Anche semplici azioni che si possono mettere in pratica Carta, stampanti e fotocopiatrice applicando un po’ di buon senso nella quotidianità sul risparmio energetico possono essere: • Riutilizzare entrambi i lati dello stesso foglio, per non sprecare troppa carta; Illuminazione: • Gettare i fogli già utilizzati negli appositi contenitori per il riciclo e scegliere sempre carta • privilegiare la luce naturale posizionando pc e scrivanie in corrispondenza delle finestre ogni volta riciclata,eliminando l'inutile stereotipo, per cui la che è possibile; privilegiare sempre la luce solare a carta "nuova" è più bianca e più bella; • quella elettrica; Evitare inoltre di stampare tutto quello che non è necessario; • alle luci elettriche fisse preferire una lampada per • l'illuminazione della scrivania; Scegliere sempre nelle "proprietà" l'opzione "bozza" oppure una simile, per stampare le bozze • quando si esce dall'ufficio o dalle sale riunioni, ricordare di spegnere sempre le luci o le "brutte copie" di un documento: serve a risparmiare inchiostro e la stampa sarà molto più Climatizzazione degli ambienti veloce; • Ricordasi a fine giornata, di spegnere la In inverno fotocopiatrice o, meglio, imposta il timer di spegnimento automatico. • Impostare la temperatura ottimale a 18-20° C. Se si ha caldo, non aprire le finestre ma abbassa la Marchi ecologici/etichette ambientali temperatura dei termosifoni e vestirsi in modo I marchi ecologici, o adeguato; etichette ambientali, sono • Non ostacolare la circolazione dell'aria con 'copri- marchi applicati termosifoni'; direttamente su un prodotto • Non riscaldare le stanze che rimangono vuote e o su un servizio che spegnere il riscaldamento delle sale riunioni a fine forniscono informazioni incontro. sulla sua performance ambientale complessiva, o In estate su uno o più aspetti • Cercare di impostare il termostato dei ambientali specifici. condizionatori sul consumo energetico ottimale Per le imprese, i marchi (25°C o non più di 8°C meno della temperatura ecologici sono uno esterna) e comunque usalo solo se necessario; strumento di mercato utile a • Abbassa le tapparelle e chiudi le finestre quando dare evidenza alle prestazioni ambientali dei propri prodotti batte il sole; nei confronti di prodotti concorrenti privi di tale marchio. Il • Evita di accendere il condizionatore se non si è in marchio di qualità ecologica costituisce un’importante leva ufficio e ricordatarsi di spegnerlo ogni volta che si di marketing in quanto, attraverso esso, è possibile aprono le finestre per il ricambio dell'aria; indirizzare gli acquisti dei consumatori finali verso beni più rispettosi dell’ambiente. I marchi ecologici sono fondamentali ai fini della promozione del consumo

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responsabile, poiché favoriscono l’accesso dei consumatori ECO ETICHETTA DI TIPO II-ISO 14021 a informazioni comprensibili, pertinenti e credibili. I sistemi Queste etichette sono realizzate da produttori, importatori di etichettatura possono essere suddivisi in obbligatori o o distributori dei prodotti, che riportano “autodichiarazioni” volontari. e simboli di valenza ambientale su prodotti, imballaggi o materiale informativo e pubblicitario, non convalidati né Le etichettature obbligatorie nell’Unione Europea si certificati da organismi indipendenti. Generalmente questo applicano principalmente in diversi settori e vincolano tipo di informazioni ambientali sono relative a singoli aspetti produttori, utilizzatori, distributori e le altre parti in causa ad ambientali del prodotto: contenuto di materiale riciclato, attenersi alle prescrizioni legislative. Le etichettature tossicità, biodegradabilità, assenza di sostanze dannose per obbligatorie si applicano principalmente ai seguenti gruppi l’ambiente. di prodotti: sostanze tossiche e pericolose, elettrodomestici (energy label), prodotti alimentari, imballaggi (packaging Il fatto che non vi sia una label), elettricità da fonti rinnovabili (certificati verdi). certificazione ufficiale da una parte terza, non significa che Nel caso delle etichette volontarie, la richiesta di un marchio queste etichette non debbano è del tutto volontaria per cui i fabbricanti, gli importatori o i avere dei requisiti di attendibilità distributori, possono decidere se aderire al sistema di e serietà etichettatura, una volta verificata la rispondenza dei nei riguardi prodotti ai criteri stabiliti da quel sistema specifico. Le del etichette volontarie possono essere distinte in base alle consumato definizioni date dalle norme internazionali della serie re e 14020:1999. dell’utenza in genere; infatti secondo lo standard ISO 14021 queste ECO ETICHETTE DI TIPO I - ISO 14024 etichette devono contenere dichiarazioni non ingannevoli, Le etichette di TIPO I sono basate su un sistema multi- verificabili, specifiche e chiare, non soggette ad errori di criteria che considera l’intero ciclo di vita del prodotto, interpretazione. certificata e gestita da una terza parte indipendente, ed indicano le migliori prestazioni ambientali di un prodotto appartenente a delle categorie particolari. Rientrano in questa categoria l’Ecolabel europeo, i marchi nazionali più diffusi quali Blauer Angel (Germania), White Swan

(Danimarca, Svezia, Finlandia, Islanda), Green Seal (Stati Uniti), NF Environment (Francia), Milieukeur (Paesi Bassi), Umweltzeichen (Austria), i marchi che identificano prodotti derivanti da agricoltura biologica, il Forest Stewardship ECO ETICHETTA DI TIPO III-ISO 14025 Council (FSC) che attesta la La “Dichiarazione Ambientale di Prodotto” (ecoprofile) è rintracciabilità dei prodotti una scheda relativa a prodotti o servizi riconosciuta a livello da foreste gestite in internazionale in cui sono riportati potenziali impatti ambientali riferiti all’intero ciclo di vita del prodotto La comparazione degli ecoprofili è possibile solo all’interno di gruppi o prodotti equivalenti, quindi applicabile solo a prodotti classificati con definiti Requisiti Specifici di Prodotto, stabiliti per rendere comparabili i prodotti tra loro.

maniera sostenibile. I sistemi di gestione ambientale ed energetica Le attività delle imprese, enti, organizzazioni in generale, possono comportare degli impatti più o meno significativi sull'ambiente (inquinamento delle acque, dell'aria, produzione di rifiuti, uso del suolo, ecc.); le organizzazioni possono gestire e tenere sotto controllo gli impatti ambientali in modo tradizionale, e per certi versi passivo, adempiendo alla molteplice normativa ambientale, oppure

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"fare un qualcosa in più" per il nostro ambiente dotandosi di • Il regolamento comunitario n° 1221/2009 EMAS, Eco- un "sistema di gestione ambientale", adottando quindi un Management and Audit Scheme, per i sistemi di gestione atteggiamento proattivo e volontario nei confronti della ambientali, valido a livello europeo; legislazione ambientale. • La ISO 50001 per i sistemi di gestione energetici, valida a Grazie ad esso, infatti, è possibile da un lato dotarsi di livello internazionale, riconosciuta cioè dall'ente formatore strumenti utili per mantenersi sempre conformi alla ISO e dagli omologhi Europei (EN) ed Italiani (UNI). normativa e dall'altro prefiggersi degli obiettivi di miglioramento continuo per la riduzione dei propri impatti I sistemi di gestione ambientali ed energetici indicati sono ambientali ed energetici; dotarsi di un sistema di gestione integrabili tra loro per garantire la totale copertura dei ambientale permette allo stesso tempo di valorizzare la propri aspetti ed impatti ambientali ed energetici, e sono propria immagine ambientale nei confronti dei clienti e dei integrabili a loro volta con i sistemi di gestione per la qualità cittadini, sottolineando il proprio impegno continuo verso e la sicurezza. l’ambiente. Di seguito verranno analizzate le diverse norme e le loro Qualsiasi tipo di organizzazione, sia pubblica che privata, peculiarità in particolare per la Pubblica Amministrazione. può adottare volontariamente un sistema di gestione; esistono delle norme comunitarie e internazionali che stabiliscono i requisiti dei sistemi di gestione ambientale ed Regolamento EMAS energetico a cui è possibile conformarsi per creare il proprio Il regolamento comunitario n° sistema di gestione, il rispetto di tali standard è necessario 1221/2009, denominato “Eco- per ottenere la certificazione ISO 14001, ISO 50001 o la Management and Audit Registrazione EMAS. In tutti e tre i casi è previsto un Scheme” (EMAS), è uno riconoscimento da parte di un soggetto terzo del rispetto strumento volontario creato dei requisiti previsti attraverso una verifica ispettiva. dalla Comunità Europea al quale possono aderire volontariamente le organizzazioni (aziende, enti pubblici, ecc.) per valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali e fornire al pubblico e ad altri soggetti interessati informazioni sulla propria gestione ambientale. Scopo prioritario dell’EMAS è contribuire alla realizzazione di uno sviluppo economico sostenibile, ponendo in rilievo il ruolo e le responsabilità delle imprese. Il Regolamento Europeo EMAS nasce nel 1993 come norma applicabile esclusivamente al mondo industriale; con EMAS Base fondamentale dei sistemi di gestione è quello che II del 2001 e EMAS III del 2009 è oggi applicabile a qualsiasi viene definito “il ciclo di miglioramento continuo” composto tipo di organizzazione. Questo Regolamento è stato la base dalla quattro fasi di: pianificazione, attuazione, controllo e sulla quale si è sviluppata la Norma Internazionale ISO revisione; un sistema strutturato in questo modo garantisce 14001, nata nel 1996, che ne riporta alcuni requisiti base e che l’organizzazione tenga sotto controllo i propri aspetti presenta molte differenze con il Regolamento Europeo. ambientali ed energetici e si ponga sempre dei nuovi obiettivi per migliorare le proprie prestazioni, risultando Altro elemento importante del regolamento EMAS è il quindi virtuosa sul mercato e agli occhi dei propri clienti. requisito di analizzare gli impatti ambientali sia diretti che indiretti, ovvero sia gli impatti direttamente imputabili Le norme contenenti i requisiti per i sistemi di gestione sono all’organizzazione che questa può controllare direttamente, le seguenti: sia quelli dovuti ad elementi presenti nel territorio che l’organizzazione può solo influenzare. • La ISO 14001 per i sistemi di gestione ambientali, valida a livello internazionale, riconosciuta cioè dall'ente formatore Ad esempio una Pubblica Amministrazione ha degli impatti ISO e dagli omologhi Europei (EN) ed Italiani (UNI); diretti sull’ambiente come i consumi energetici dei propri edifici pubblici, il consumo di carburante del parco auto comunale e la produzione di rifiuti nei propri edifici pubblici; nel territorio comunale però ci molte altre attività terziarie,

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industriali e legate all’edilizia residenziale che hanno forti Come già accennato sopra, ISO 14001 ed EMAS si impatti ambientali, su queste l’Amministrazione Comunale sviluppano attorno agli stessi requisiti per il sistema di non ha pieno controllo ma attraverso un sistema di gestione ambientale può analizzarli e influenzarli positivamente per ridurli: l’Allegato Energetico al regolamento edilizio, la gestione dei rifiuti urbani e la sensibilizzazione sono solo alcuni degli strumenti fondamentali per perseguire gli obiettivi ambientali su tutto il territorio comunale.

La registrazione EMAS inoltre garantisce il miglioramento della gestione organizzativa delle attività, comprese la definizione dei ruoli aziendali e delle responsabilità legate alle diverse attività; una migliore organizzazione permette alla Pubblica Amministrazione di contenere i costi gestionali gestione ambientale ma si differenziano nell’ambito della e quindi di diminuirli e allo stesse tempo di semplificare le comunicazione e della partecipazione dei portatori di procedure amministrative. interesse. La norma ISO 14001 infatti non prevede nei propri requisiti la stesura della Dichiarazione Ambientale, Un’organizzazione che volesse ottenere la Registrazione quel documento che invece nell’EMAS rappresenta lo EMAS, dopo aver implementato il Sistema di Gestione strumento di comunicazione per eccellenza; per questo e Ambientale e predisposto la Dichiarazione Ambientale, si per altri motivi la Certificazione ISO 14001 è maggiormente sottoporrà ad un verificatore indipendente accreditato che adottata dalle aziende private. verificherà la conformità del sistema di gestione con il Regolamento EMAS; in caso di esito positivo il verificatore Come per EMAS, lo scopo di certificare la propria invierà la documentazione tecnica e la Dichiarazione organizzazione ISO 14001 è quello di dimostrare all’esterno Ambientale convalidata al Comitato Ecolabel Ecoaudit - che viene rispettata la normativa ambientale, che sono stati Sezione EMAS che provvederà a registrare l’organizzazione analizzati gli aspetti ambientali delle proprie attività e che nel Registro dell’UE. sono state predisposte delle azioni collegate ad obiettivi concreti; il sistema di gestione si basa infatti su un A differenza della ISO 14001, il Regolamento EMAS è procedimento ciclico che prevede la continua analisi degli particolarmente adatto alle pubbliche amministrazioni impatti ambientali e l’aggiornamento degli obiettivi per il perché punta molto sulla comunicazione esterna; tra i miglioramento delle proprie prestazioni nei confronti requisiti del regolamento infatti troviamo un documento dell’ambiente. Un’organizzazione che sceglie di certificarsi importante come la Dichiarazione Ambientale che consiste ha sicuramente una risposta in termini di immagine nell’analisi degli aspetti/impatti ambientali ambientale nei confronti dei propri clienti, ma allo stesso dell’organizzazione e nella descrizione degli obiettivi tempo migliora enormemente la propria gestione interna e ambientali che l’organizzazione si pone per il futuro. le responsabilità dei lavoratori garantendosi la conformità alla legislazione. La Dichiarazione è a disposizione di tutti e questo permette alla Pubblica Amministrazione di condividere con i cittadini i A differenza di EMAS, la procedura di Certificazione ISO propri impegni verso l’ambiente e di mostrarsi virtuosa e 14001 segue un iter più semplice; l’organizzazione viene attenta ai propri impatti ambientali. sempre verificata da un verificatore indipendente accreditato che però sarà lui stesso, attraverso il proprio ISO 14001 Ente di Certificazione Accreditato a rilasciare la Certificazione ISO 14001. La sigla ISO 14001 identifica uno standard di gestione ambientale che fissa i requisiti per una qualsiasi ISO 50001 organizzazione e fa parte della serie ISO 14000 sviluppate dall'"ISO/TC 207". Lo standard può essere utilizzato per la Nel 2011 è stata emanata certificazione, per una auto-dichiarazione oppure dall’ISO, International semplicemente come linea guida per stabilire, attuare e Organization for Standardization migliorare un sistema di gestione ambientale per la propria la norma ISO 50001, ossia il organizzazione. nuovo standard internazionale per la gestione dell'energia. La ISO 50001 è una norma valida a

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livello mondiale e prenderà il posto della precedente EN ignorare l’aumento dei costi dell’energia, per cui uno 16001:2009 norma emanata dal CEN/CENELEC, European standard come la ISO 50001, che stabilisce dei requisiti Committee for Standardization, e valida esclusivamente in minimi per ridurre l’inquinamento e ad anche i consumi ambito europeo. (costi) energetici, è sempre più una esigenza condivisa. Ottimizzare i consumi energetici è la chiave per superare Lo standard ISO 50001 focalizza l’attenzione sulle l’aumento dei costi, ma anche per migliorare la reputazione prestazioni dell’organizzazione, il rendimento energetico dell’Amministrazione Comunale e dimostrare il suo nello specifico, e soprattutto richiede che la promozione impegno per la sostenibilità ambientale. dell’efficienza energetica venga considerata lungo tutta catena di distribuzione dell’organizzazione e, importante La diagnosi energetica è lo strumento fondamentale per novità, che sia un requisito da richiede ai propri fornitori. La mettere ordine negli interventi di efficientamento che un norma è destinata a fornire alle imprese un quadro di organizzazione vuole implementare; la diagnosi deve riferimento per l'integrazione delle prestazioni energetiche partire necessariamente da un’analisi energetica del nella gestione quotidiana delle loro attività; inoltre punterà a patrimonio edilizio e quindi da un censimento di tutti i promuovere le migliori pratiche di gestione dell'energia e consumi di energia primaria e delle eventuali produzioni di cercherà di migliorarne la gestione nel contesto dei progetti energia interne all’amministrazione comunale. di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Contemporaneamente al passo precedente verrà portato avanti un censimento energetico delle opportunità di Come i sistemi di gestione ambientale, questa norma per i produzione di energia presenti sul territorio, per esempio sistemi di gestione dell’energia si basa sul “ciclo di con l’installazione di pannelli fotovoltaici o la produzione di miglioramento continuo”; l'approccio volontario alla norma energia da un impianto di cogenerazione che utilizzi gli permette di lasciare libere le organizzazioni di poter fissare scarti come biomassa. A questo punto vanno valutate le quali e quanti obiettivi cercare di raggiungere e le relative opportunità di miglioramento su ciascuna area di consumo, tempistiche di attuazione, in relazione alla propria valutando contemporaneamente idoneità delle procedure situazione e disponibilità economica ad investire utilizzate, idoneità del controllo operativo, confronto con le nell’innovazione. best practices.

L'implementazione di un Sistema di Gestione Energetico Con i dati reperiti l’Ente potrà implementare un Sistema di crea notevoli vantaggi competitivi, soprattutto nei confronti Gestione dell’Energia conforme alla norma ISO 50001:2011 dei concorrenti meno dinamici, migliorando da una lato e ottenere la Certificazione per questo standard in seguito l'efficienza dell'organizzazione e dall'altro l'immagine ed i alla verifica di un verificatore indipendente accreditato. rapporti con i portatori di interesse quali clienti, società di assicurazione, enti creditizi, pubbliche istituzioni. Inoltre, come per la ISO 50001, i requisiti della norma possono essere seguiti per implementare un sistema di gestione anche se non si ha l’obiettivo di certificarsi formalmente, ma si vogliono comunque conoscere i propri consumi energetici e migliorare la proprie prestazioni.

A differenza dei Sistemi di Gestione Ambientale, il Sistema di Gestione per l’Energia offre da subito la possibilità di un risparmio economico per l’azienda in termini di costi per l’approvvigionamento di materie prime; l’analisi energetica iniziale mette infatti subito in evidenza quali sono i settori che consumano maggiormente e sui quali si può agire anche in breve tempo per ridurre i consumi energetici. Il risparmio dovuto all’innovazione tecnologica potrà essere investito nuovamente per assicurare quel ciclo di miglioramento continuo che garantirà il vantaggio competitivo dell’azienda.

Il mercato è sempre più attento ai temi ambientali, e le amministrazioni pubbliche allo stesso tempo non possono

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Riqualificazione energetica degli edifici • isolamento delle pareti perimetrali dell'edificio; • sostituzione delle lampade con altre a basso L'Amministrazione Comunale, oltre ad operare in modo consumo; diretto sul proprio patrimonio e i propri dipendenti, ha la • sostituzione degli elettrodomestici con altri a basso possibilità di influenzare indirettamente i diversi settori del consumo; territorio (residenziale, terziario, associazioni, ecc.) per • promuovere ed incentivare nuovi modelli di consumo. installazione di impianto geotermico integrato con Come in molti altri comuni italiani i settori maggiormente pannelli fotovoltaici. impattanti dal punto di vista delle emissioni di CO2 risultano gli edifici residenziali e terziari e i trasporti privati; in questi ambiti è compito dell'Amministrazione Comunale promuovere e incentivare attraverso strumenti territoriali e campagne di informazione la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica che permettano di ridurre le emissioni di tali settori.

Interventi sul patrimonio edilizio Il settore residenziale con i consumi elettrici e termici pesano in modo consistente sulle emissioni totali del territorio nel 2010; accanto alla pianificazione territoriale provinciale nel quale saranno previste misure volte ad incentivare la riqualificazione energetica e l’uso di energie rinnovabili, trovano spazio incontri e iniziative volte ad informare i cittadini su quali sono gli obblighi e le possibilità di incentivo detrazione in merito alla ristrutturazione e alla riqualificazione energetica del proprio immobile.

L’introduzione di prescrizioni e la definizione di livelli prestazionali minimi di qualità, si applica sia agli edifici di nuova costruzione, sia agli edifici esistenti sottoposti a ristrutturazione o manutenzione straordinaria. In particolare vanno promossi interventi edilizi volti a: un miglioramento delle prestazioni energetiche degli involucri edilizi, un miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti termici ed elettrici, un incremento della quota di energia da fonti rinnovabili ed un miglioramento del comfort estivo ed ambientale delle abitazioni.

Al fine di perseguire questi obiettivi, diverse sono le azioni che i cittadini posso intraprendere per migliorare l'efficienza energetica della propria abitazione:

• sostituzione della caldaia con una ad alta efficienza; • installazione di valvole termostatiche; • sostituzione dei serramenti; • isolamento della copertura superiore dell'edificio;

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SOSTITUZIONE DELLA CALDAIA CON UNA AD ALTA di un edificio, sono state introdotte dopo l’8 ottobre 2005 EFFICIENZA (legge 10/91 e il D.Lgs. 2005 192). Di conseguenza gli edifici Rispetto alle normali caldaie murali più economiche un costruiti prima di questa data non sono dotati di misure modello di caldaia a condensazione offre rendimenti particolari per limitare le dispersioni di calore in inverno e maggiori a parità di consumo grazie al recupero del calore alle immissioni di calore in estate. È quindi necessario dei fumi di scarico che altrimenti si disperderebbero intervenire su quest’ultima categoria di edifici in modo da nell'atmosfera. Nella caldaia a condensazione i fumi e il diminuire le dispersioni e contenere gli sprechi energetici. vapore acqueo liberati dalla combustione del gas vengono Per isolare termicamente le pareti di un edificio una buona condensati per riscaldare il corpo caldaia e fornire una soluzione è quella di adottare il cappotto termico. quantità aggiuntiva di acqua calda senza l'impiego ulteriore Esso consiste in un rivestimento in materiale sintetico (ma di gas. Le caldaie a condensazione offrono inoltre la sempre più frequente il ricorso a materiali naturali come possibilità di modulare la potenza termica in base alla fibre di legno, sughero, ecc.) da applicare ai blocchi in richiesta di acqua da parte dell'utente. Il risparmio medio laterizio dei muri perimetrali. Una volta rivestita l’intera rispetto a una caldaia tradizionale si aggira intorno ad un metratura delle pareti esterne, il cappotto rende molto minimo del 15% sul costo della bolletta nel caso di un difficile lo scambio di calore tra l’interno e l’esterno, impianto con vecchi radiatori ad elevata temperatura. Nel mantenendo l’edificio a una temperatura pressoché caso in cui l'impianto sia dotato di radiatori moderni con costante. Ciò riduce enormemente la spesa per il valvole termostatiche il risparmio in bolletta aumenta riscaldamento invernale dell’edificio. Parallelamente, la ulteriormente verso il 25-30% (costo investimento coibentazione per i tetti (costo investimento 104€/MWh 100€/MWh risparmiato - fonte ENEA). risparmiato - fonte ENEA) e l’installazione di infissi basso emissivi (costo investimento 144€/MWh risparmiato - fonte ENEA) sono interventi altrettanto fondamentali per una INSTALLAZIONE DI VALVOLE completa ed efficace coibentazione degli edifici; infatti, TERMOSTATICHE consentono rispettivamente di isolare termicamente Sia negli impianti centralizzati sia l’edificio dall’alto e completare l’isolamento della superficie in quelli individuali è possibile perimetrale. Il risparmio di energia termica raggiungibile ridurre i consumi di energia con una coibentazione che interessa l’intero edificio, termica, ovvero di consumare seguendo le indicazioni sopra riportate, è nell’ordine del 35 energia solo dove e quando serve, – 40%, percentuali che rispecchiano la riduzione della mediante l’utilizzo di valvole quantità di termostatiche. Per ogni radiatore, al posto di una valvola combustibile utilizzato manuale si può installare una valvola termostatica per per il riscaldamento. regolare automaticamente l’afflusso di acqua calda in base alla temperatura scelta ed impostata (ad esempio 18-20°C) su un’apposita manopola graduata. La valvola si chiude SOSTITUZIONE mano a mano che la temperatura ambiente, misurata con DELLE LAMPADE un sensore, si avvicina a quella desiderata, dirottando la restante acqua calda ai radiatori limitrofi in funzione. Il L’energia consumata risparmio in termini di combustibile apportato per illuminare gli dall’introduzione di tali valvole è di 15-20% (fonte ENEA). ambienti e per l’utilizzo di elettrodomestici in ambito residenziale rappresenta l’8% delle emissioni totali del ISOLAMENTO comune di anidride carbonica, una delle cause principali dell’effetto serra e del conseguente innalzamento della Una delle soluzione più temperatura del globo terrestre. efficienti in materia di risparmio energetico è la L’Unione Europea a partire dal 2009 ha limitato la coibentazione termica degli produzione di corpi illuminanti ad incandescenza sino a edifici (costo investimento raggiungere il 1 settembre 2012 la completa cessazione 105€/MWh risparmiato - della loro produzione. In particolare tale tipologia di fonte ENEA). In Italia le lampadine non saranno più reperibili sul mercato se non prime prescrizioni in fino ad esaurimento scorte dei vari fornitori. Le lampadine a materia di risparmio incandescenza saranno quindi progressivamente sostituite, energetico, ovvero sul contenimento dei consumi energetici comportando un risparmio in termini di energia elettrica di

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circa il 30-40% ed allo stesso tempo un aumento delle ore viene alimentata prelevando energia elettrica dalla rete. In di vita; 1000 ore una lampadina ad incandescenza contro le tale maniera il risparmio sarebbe quasi del 90/95%. 10.000 di una lampadina a fluorescenza. Si ipotizza quindi che si avrà una progressiva sostituzione di corpi illuminanti durante la durata del Piano; in particolare, si ipotizza un risparmio dovuto alla sostituzione di tali corpi illuminanti Certificazione energetica edifici nell’ordine del 15 % per tenere conto della progressiva sostituzione. APE – Attestato di prestazione SOSTITUZIONE DEGLI ELETTRODOMESTICI energetica Il consumo di energia elettrica di un edificio residenziale dovuto all’utilizzo di elettrodomestici è di circa il 70%; in L'Attestato di Prestazione Energetica particolare gli elettrodomestici che più incidono sui consumi serve a far conoscere le sono il frigorifero, la lavastoviglie e la lavatrice. La comunità caratteristiche del “sistema edificio- Europea nell’anno 2004 ha introdotto un’etichetta impianto”, ovvero quanta energia è energetica per gli elettrodomestici di grande consumo necessaria per riscaldarlo e produrre categorizzando questi in diversi classi energetiche dalla A acqua calda. Si valutano così, alla G nel senso dei consumi crescenti. Nel 2010 è stata attraverso un sopralluogo specifico introdotta una nuova classificazione che l’introduzione di nuove classi energetiche a minore consumo A+, A++ ed (obbligatorio per legge!) le qualità degli involucri (pareti, A+++. Partendo dal presupposto che la vita media di un solai, serramenti...), degli impianti di riscaldamento e degli elettrodomestico sia di circa una decina d’anni si ipotizza impianti di produzione acqua calda sanitaria. In sostanza, che gli elettrodomestici di categoria G ed F, durante il con specifici software di calcolo , si determina la Classe periodo di attuazione del Piano, siano completamente Energetica dell'Immobile. Al sistema delle certificazioni sostituiti con elettrodomestici di classe A+ o superiore; la infatti, si associa un meccanismo di etichettatura che riporta sostituzione degli elettrodomestici di categoria C o la classe di prestazione energetica su una scala che va da A superiore con un elettrodomestico classe A comporta una riduzione dei consumi di più del 50% (costo investimento (miglior performance) a G (minima performance), esplicata 90€/MWh da un documento rilasciato dal tecnico certificatore ovvero risparmiato - fonte l’Attestato di Prestazione Energetica (APE). Il Documento ENEA). Tecnico, viene rilasciato da un tecnico specializzato e abilitato, nonchè iscritto al catasto energetico Regionale in Le nuove tecnologie, i componenti questo caso http://ape2015.aresfvg.it/. Si sottolinea anche meccanici e i nuovi che l'A.P.E. deve contenere anche delle proposte di gas, hanno fatto in Miglioramento dell'Efficienza Energetica dell'Immobile, utili modo che gli ad individuare possibili interventi finalizzati a ridurre i impianti geotermici con sonde a perforazione verticale consumi energetici. abbiano rendimenti fino a 4.7 (1.000 watt elettrici consumati, 4.700 watt termici resi). Già con l’installazione Analisi degli interventi realizzati con le detrazioni del solo impianto geotermico si avrebbe una riduzione della spesa attorno al 45/50% in termini economici, tuttavia i fiscali tempi di ammortamento non sarebbero brevissimi. Le detrazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia e la riqualificazione energetica, oggi fissate rispettivamente al I conteggi cambiano notevolmente se ad un impianto 50% e al 65% fino al 31/12/2017, hanno promosso geotermico si abbina un impianto fotovoltaico. fortemente gli interventi nell’ambito del risparmio Dimensionando adeguatamente i due sistemi, si può energetico negli ultimi anni. Al fine di valutare lo stato di ottenere una abitazione che prelevi l’energia termica dal avanzamento degli interventi di riqualificazione degli edifici, terreno e l’energia elettrica necessaria al funzionamento il Rapporto 2013 dell’ENEA “Le detrazioni fiscali del 55% per della pompa di calore dal sole. Di giorno il pannello la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio fotovoltaico alimenta la pompa di calore e immette in rete esistente” illustra lo stato della riqualificazione energetica l’energia prodotta in eccesso, di notte la pompa di calore annua sugli immobili. Le detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente

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in particolare sono prorogate nella misura del 65% fino al 31 dicembre 2017 in seguito alla pubblicazione della Legge 11 dicembre 2016 n°232 (Legge di Stabilità 2017).

I dati riferiti alla Regione Friuli Venezia Giulia mostrano come il 95% degli immobili oggetto di riqualificazione energetica sia di tipo residenziale e che il 47% degli edifici oggetto di intervento siano stati costruiti tra il 1961 e il 1982. Per quanto riguarda invece la tipologia degli interventi, il più realizzato è la sostituzione degli infissi che copre il 53%, seguito dall’installazione di caldaie a condensazione con il 29% e l’installazione del solare termico con il 5,7%. Figura 41: Regione Friuli Venezia Giulia, risparmio medio annuo associato alla singola tipologia di intervento, anno 2013 (valori espressi in kWh/anno) (fonte Rapporto ENEA 55%_13)

Figura 42: Regione Friuli Venezia Giulia, costo medio dell’ intervento di riqualificazione energetica parziale o globale effettuato, anno 2013 (valori espressi in €/kWh) (fonte Rapporto ENEA 55%_13)

Dall’analisi degli interventi realizzati nella Regione Friuli

Venezia Giulia negli anni risulta che l’andamento della Figura 40: Regione Friuli Venezia Giulia, distribuzione percentuale percentuale riqualificata (espressa come numero di degli investimenti effettuati per tipologia di intervento, anno 2013 interventi su numero di alloggi) ha variato negli anni tra l’1% (fonte Rapporto ENEA 55%_13) e il 3% ed in particolare è stata stimata del 1,7% nel 2013 (13,7% cumulato negli anni). La percentuale di In base agli interventi realizzati, per l’ENEA è stato possibile riqualificazione della Regione Friuli Venezia Giulia è stimare il risparmio energetico medio conseguito per decisamente superiore alla media nazionale che nel 2013 tipologia di intervento espresso in kWh/anno. Gli interventi vede riqualificato il 7% totale degli immobili, ossia lo 0,8% che permettono di risparmiare più energia risultano essere solo nel 2013. la coibentazione di pareti e coperture, risultano al contempo essere anche i più costosi tra gli interventi. Confrontando la spesa sostenuta e il risparmio energetico conseguito per tipologia di intervento è stato possibile per l’ENEA stimare il costo di un MWh risparmiato per tipologia di intervento.

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• Promozione dell’ammodernamento dei mezzi privati e l’acquisto di mezzi elettrici mediante l’installazione di colonnine per la ricarica.

Tale programma deve comprendere anche un adeguamento dei mezzi di trasporto pubblici per garantire Figura 43: Regione Friuli Venezia Giulia, totale cumulato anno su un servizio capillare ed efficiente sia dal punto di vista della anno di interventi di riqualificazione energetiche (sia parziali sia qualità dell'offerta che dal punto di vista della riduzione di globali) in rapporto al numero di alloggi. Proiezioni dei risultati al impatto ambientale dovuto alle emissioni inquinanti. Al 31.12.2014(dati per l’anno 2014 oggetto di stima) (fonte Rapporto contempo però non potendo eliminare il trasporto privato ENEA 55%_13) su gomma è necessario favorire l’ammodernamento del parco veicolare privato promuovendo la sostituzione dei Se si considerano le percentuali di riqualificazione annua dal mezzi con nuovi veicoli a basse emissioni e alimentazioni di 2007 al 2014 e si applicano al parco alloggi di Tramonti di nuova generazione come il metano, il GPL, l’elettrico. Sopra stimato in 403 alloggi (dati ISTAT 2011) è possibile calcolare il numero di alloggi riqualificati all’anno. Dalla stima risulta che a Tramonti di Sopra dal 2007 al 2014 possono essere stati riqualificati 55 edifici. Riqualificazione del parco mezzi privato L’altra faccia della mobilità sostenibile riguarda la Tabella 17: Stima sugli edifici riqualificati a Tramonti di Sopra su dato provinciale riqualificazione; se infatti non è possibile scegliere un mezzo diverso dall’automobile; raggiungere certe destinazioni è Anno Percentuale Percentuale Alloggi riqualificati necessario promuovere l’efficienza energetica in questo cumulata annua a Tramonti di Sopra settore; l’analisi dei consumi di carburante e della 2007 1,1 1,1 4 costituzione del parco mezzi immatricolato a Tramonti di 2008 3,4 2,3 9 Sopra mostra una nuova tendenza in atto che vede 2009 5,3 1,9 8 aumentare i mezzi a basse emissioni e favorire 2010 8,4 3,1 12 l’alimentazione a gas metano o GPL. 2011 10,5 2,1 8 Per valutare lo stato di rinnovamento del parco mezzi 2012 12 1,5 6 privato sono stati analizzati i dati sui veicoli immatricolati a 2013 13,7 1,7 7 Tramonti di Sopra nel 2010 e nel 2013. Dalle autovetture 2014 15,3 1,6 6 immatricolate si nota un progressivo ammodernamento con tot 55 diminuzione dei mezzi EURO 0,1,2,3 e aumento dei mezzi EURO 4,5,6. Il numero totale delle autovetture immatricolate è in diminuzione e questo è legato al numero di residenti nel comune.

Settore mobilità Autovetture immatricolate Un settore cruciale nella definizione di un quadro di sviluppo urbano sostenibile è quello della mobilità; il 2010 217 Comune attraverso lo strumento della pianificazione deve promuovere la mobilità sostenibile e ridurre la necessità di 2013 211 trasporto attraverso:

• Promozione dell’uso del mezzo pubblico e messa in sicurezza delle fermate per favorirne l’utilizzo; Grafico 3: Mezzi totali immatricolate a Tramonti di Sopra nel 2010 • Creazione di percorsi sicuri casa scuola per favorire; e nel 2013(fonte dati ACI)

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Autovetture nel Comune Tramonti di Sopra Composizione parco autovetture 2013 0% 100% 2 10% 12% 21 90% 5% EURO 0 EURO 6 80 80% EURO 1 EURO 5 13% 79 70% EURO 2 EURO 4 60% EURO 3 EURO 3 37% 50% 57 EURO 4 EURO 2 40% 48 EURO 5 EURO 1 23% 30% EURO 6 40 EURO 0 20% 28 10 10 10% 28 25 0% Grafico 5: Costituzione del parco autoveicoli immatricolati a 2010 2013 Tramonti di Sopra nel 2010 e 2013- (fonte dati ACI)

Grafico 4: Composizione parco autoveicoli immatricolati a Composizione parco veicoli leggeri e Tramonti di Sopra (fonte dati ACI) pesanti 2010 e 2013

Analizzando la costituzione del parco delle autovetture 1 1 EURO 6 1 rispetto alla tipologia EURO, notiamo che nel 2010 il 62% è 5 costituito da mezzi EURO 0,1,2,3 ed il 38% da mezzi EURO 2 EURO 5 4,5,6. Successivamente si passa ad un 53% di EURO 0,1,2,3, EURO 4 5 2 ed il 47%di EURO 4,5,6, segno di un progressivo 1 EURO 3 ammodernamento dei mezzi privati. 2 EURO 2 4 Composizione parco autovetture 2010 5 EURO 1 EURO 0 1%0% 2010 2013 13% 5% EURO 0 EURO 1 Composizione parco veicoli leggeri e pesanti 2013 37% 18% EURO 2 0% EURO 3 9% EURO 4 9% EURO 0 37% EURO 5 EURO 1 26% EURO 6 18% EURO 2 EURO 3

9% EURO 4 18% EURO 5 EURO 6

Grafico 6: Composizione parco veicoli leggeri e pesanti nel comune di Tramonti di Sopra nel 2010 e nel 2013 (fonte dati ACI)

Per quanto riguarda invece gli autoveicoli leggeri e pesanti immatricolati a Tramonti di Sopra, si nota un

PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA 71 71

ammodernamento dei mezzi. In particolare è stata Oltr riscontrata una riduzione dei mezzi EURO 0 e 1 con e conseguente aumento dei mezzi EURO 4, EURO 5 e anche alla 6. scelt a del L’Amministrazione intende favorire e sostenere questo mez trend attraverso la sensibilizzazione dei cittadini e la zo si promozione dell’utilizzo di mezzi di nuova generazione poss Euro 5 ed Euro 6. Le emissioni dei veicoli possono essere ono ridotte attraverso l'utilizzo di tecnologie ibride o ad alta adot efficienza, introducendo dei carburanti alternativi e tare promuovendo una guida efficiente che può ridurre le altri emissioni di gas serra fino al 10%. acco Le auto “verdi” includono quelle alimentate da carburanti rgim alternativi come il GPL e il metano, così come quelle enti elettriche/ibride. Le vetture alimentate a metano/GPL utili a ridurre i consumi dei mezzi di trasporto privati; al consumano fonti di energia fossile che però presentano un momento della sostituzione dei pneumatici, si possono fattore di emissione minore rispetto ai fattori di emissione di scegliere quelli con “bassa resistenza al rotolamento”, e benzina e gasolio; a parità di consumi infatti i motori quindi più efficienti energeticamente, che sono già metano/GPL emettono meno anidride carbonica (vedi disponibili sul mercato e vengono montati su molte delle fattori di emissione riportati in tabella). automobili di nuova commercializzazione, anche per aiutare il raggiungimento degli standard di consumo ed emissione Tabella 18: Fattori di emissione per i principali carburanti imposti dai recenti Regolamenti comunitari. La Commissione Europea, inoltre, con il regolamento (CE Vettore energetico Fattore di emissione 1222/2009) obbliga all’etichettatura tutti gli pneumatici standard (t CO2/MWh) destinati alle autovetture, veicoli commerciali leggeri e Benzina per motori 0,249 pesanti prodotti dopo il mese di giugno 2012 e in vendita Gasolio, Diesel 0,267 nei Paesi UE a partire dal novembre 2012. E’ stato stimato Gas naturale 0,202 che l’impiego di pneumatici a bassa resistenza, insieme ad Gas liquido 0,227 una maggiore attenzione allo stato di gonfiaggio delle ruote, potrebbe comportare sino ad un 3% di riduzione dei consumi di combustibile dei veicoli stradali. Alternativa ai mezzi alimentati a carburante sono i veicoli elettrici che hanno un’efficienza energetica in Anche lo stile di guida incide fortemente sui consumi di fase d’uso di 3-4 volte maggiore rispetto ai veicoli a carburante e sullo stato di usura delle componenti. motore termico, il che consente di compensare Modificando il proprio stile di guida si può contribuire alla ampiamente i consumi in fase di produzione e riduzione del consumo di carburante per il 10%-25%. Di distribuzione dell’energia elettrica, superiori rispetto a seguito è riportato il “decalogo del risparmio” tratto dal quelli di raffinazione del combustibile fossile. Il corso “EcoGuida” presentato alla Fiera di Rimini maggiore apporto delle fonti rinnovabili alla “Ecomondo” nel 2008. produzione di energia elettrica, grazie anche agli incentivi governativi, ha consentito negli ultimi anni un migliore rendimento di produzione dell’energia elettrica e conseguentemente è aumentato significativamente il risparmio di energia primaria ottenibile quando si sostituisce un veicolo tradizionale con un veicolo a trazione elettrica, risparmio che può arrivare fino al 40-50%.

Scelta dei pneumatici e stile di guida

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Coordinamento UTI

Ai sensi della legge regionale n.26 del 12 dicembre 2014, i comuni di Arba, Andreis, , , Comunicazione e coinvolgimento Cimolais, Claut, , Erto e Casso, Frisanco, Maniago, Di fondamentale importanza risulta il coinvolgimento dei Meduno, , , principali soggetti operanti sul territorio che, attraverso la Sequals, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, , loro attività quotidiana incidono in maniera significativa sui consumi energetici e di conseguenza sulle emissioni di CO2; , Vito d’Asio e costituiscono l’Unione ogni azione del Comune di Tramonti di Sopra deve Territoriale Intercomunale delle Valli e delle Dolomiti necessariamente prevedere il costante e attivo friulane. coinvolgimento di tutti i settori della società senza i quali non è possibile raggiungere gli obiettivi che il Patto dei Lo scopo dell’Unione è la valorizzazione di un sistema Sindaci si pone. policentrico che favorisca la coesione tra le istituzioni del sistema Regione-Autonomie Locali, l’uniformità, l’efficacia Le attività volte ad aumentare la consapevolezza nella ed il miglioramento dei servizi erogati ai cittadini, nonché società civile sono importanti per sostenere le politiche a favore dell’energia sostenibile. I governi locali possono agire l’integrazione delle politiche sociali, territoriali ed come consulenti ed educatori nei confronti dei cittadini e economiche. degli altri attori coinvolti (architetti, progettisti, installatori...). Il Comune ha un ruolo, oltre che di modello e punto di COSTITUZIONE DELL'UTI DELLE VALLI E DELLE riferimento per l'attuazione di misure volte al risparmio DOLOMITI FRIULANE energetico, anche e soprattutto di consulente per i cittadini attraverso la promozione di una campagna di Il 14 Aprile 2016, ai sensi dell'art. 7, comma 2, della L.R. sensibilizzazione sul tema della sostenibilità. A questo scopo 26/2014, il Sindaco del Comune con il maggior numero di è importante coinvolgere i cittadini e far conoscere abitanti della costituenda UTI ha convocato la Conferenza l’iniziativa del Patto dei Sindaci attraverso i mezzi di dei Sindaci, al fine di approvare la proposta di redazione comunicazione. dell’atto costitutivo e dello statuto dell’UTI. Sensibilizzazione e informazione dei Il 15 Aprile 2016 viene convocata l'Assemblea dei Sindaci cittadini per la costituzione dell'UTI. L’Amministrazione Pubblica prevede di organizzare degli incontri pubblici finalizzati ad informare i cittadini Il 20 Aprile, l’ Assemblea elegge al suo interno il Presidente dell’adesione del Comune di Tramonti di Sopra all’iniziativa dell'UTI, la cui durata in carica è fissata in tre anni (art.14, del Patto dei Sindaci e sensibilizzarli alle tematiche comma 1 della L.R. 26/2014). ambientali. L’obiettivo è quello di promuovere piccoli cambiamenti comportamentali finalizzati a ridurre i consumi Dato atto all’art. 15 dello Statuto dell’UTI, viene previsto energetici ed informare i cittadini sulla possibilità di l’Ufficio di Presidenza quale organo esecutivo dell’Unione e accedere ad incentivi detrazioni per riqualificare la propria composto dai Coordinatori dei Subambito. abitazione.

Nel Piano di sviluppo dell’UTI uno degli obiettivi è quello di promuovere strumenti per coordinare gli interventi in tema ambientale prevedendo la redazione del PAESC (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima) a livello di UTI.

PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA 73 73

L’Amministrazione comunale può organizzare incontri pubblici su tematiche specifiche e servizi:

• efficienza energetica e rinnovabili (coinvolgimento cittadini, amministratori di condominio, professionisti, imprese); • incentivi e detrazioni per la riqualificazione edilizia (conto termico, detrazione 55%, detrazione 65%, incentivi urbanistici); • fotovoltaico: vantaggi, normativa, gruppi d’acquisto (coinvolgimento cittadini, professionisti, imprese locali); • l’utilizzo delle fonti rinnovabili per il riscaldamento: vantaggi, costi, approvvigionamento (coinvolgimento cittadini, professionisti, imprese locali); • altre fonti energetiche rinnovabili; • attività didattiche; • sportello energia.

L’amministrazione inoltre nell’ambito del PAES renderà fruibile attraverso un link nel sito comunale tutte le informazioni relative all’iniziativa e al Piano.

74 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA

Obiettivo finale Dal momento che gli impegni del Patto dei Sindaci riguardano l’intero territorio del Comune di Tramonti di Sopra, il Piano d’Azione (PAES) prevede azioni sia per il settore pubblico che privato nei seguenti campi:

• edifici (nuovi edifici e importanti lavori di ristrutturazione); • infrastrutture comunali (edifici pubblici e illuminazione pubblica); • trasporti urbani e mobilità (flotta comunale, il trasporto pubblico e privato); • appalti pubblici di prodotti e servizi (utilizzo di beni Obiettivo riduzione: e servizi conseguiti con processi di ridotto impatto ambientale); • collaborazioni con i cittadini e privati, portatori di interesse (attività di consulenza e coinvolgimento tramite incontri pubblici); • produzione di energia da fonte rinnovabile. -22% Il Comune di Tramonti di Sopra intende promuovere le misure di riduzione delle emissioni di CO2 che incidano effettivamente sui settori che sono maggiormente rispetto al 2010 responsabili della produzione di gas climalteranti; in particolare il settore industriale, i trasporti privati e commerciali ed il parco edilizio del settore residenziale e terziario. L’analisi delle emissioni attraverso l’IBE per gli anni 2010 e 2013 ha permesso di valutarne l’andamento nel territorio ed avere un’idea sulla tendenza in atto; come già illustrato, le emissioni dal 2010 al 2013 si sono ridotte complessivamente del 6%.

La riduzione delle emissioni è stata calcolata a partire dai consumi del 2010 e permetterà nel 2020 di ridurre la produzione di emissioni a 1.424 tonnellate di CO2 (meno 307 tonnellate rispetto al 2013) tale quantità rapportata alle emissioni dell’anno di riferimento 2010 comporta una riduzione del 22 %.

Nelle azioni che seguono sono stati conteggiati gli interventi realizzati dal 2010, e quindi già realizzati, ma che costituiscono parte integrante della riduzione delle emissioni della CO2.

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Sintesi delle azioni Le azioni pianificate spaziano nei diversi settori di attività e sono state così ripartite facendo riferimento alle categorie proposte dal “Patto dei Sindaci”: • PUB: Edifici, attrezzature/impianti comunali • RES: Edifici residenziali • TP: Trasporti • PE: Produzione locale di energia elettrica • COM: Comunicazione/coinvolgimento Di seguito sono riportate in tabella le azioni predisposte con il codice di riferimento e la quantità rispettivamente di energia risparmiata, emissioni risparmiate, energia prodotta da FER rispetto al 2010 ed infine il peso percentuale rispetto al totale.

Tabella 19: Azioni del PAES per categoria e relativa quantità di energia risparmiata, energia prodotta da FER ed emissioni risparmiate al 2020

Energia Produzione CO2 % sul Codice Descrizione azione risparmiata da FER risparmiata totale (MWh) (MWh) (Ton) 1 PUB Riqualificazione edifici comunali 26 0 8 2% Applicazione GPP e Amministrazione 2 0 0,3 0% 2 PUB sostenibile 3 RES Riqualificazione edifici residenziali 166 0 51 14% 4 RES Filiera a biomassa 1%

5 IP Riqualificazione illuminazione pubblica 69 0 33 8% 6 TP Rinnovo parco mezzi privato 581 0 144 35% 7 PE Installazione FV su tetti dei privati 0 42 20 5% Sensibilizzazione alla riduzione dei consumi 168 0 41 10% 8 COM domestici Sensibilizzazione alla riduzione dei consumi 281 0 70 17% 9 COM mezzi privati - ecodriving 10 COM Attività didattiche di sensibilizzazione 103 0 32 8% 1.413 42 403 100%

Di segui sono riportate le schede relative alle singole azioni.

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SCHEDE AZIONE RIQUALIFICAZIONE EDIFICI 1 COMUNALI PUB SETTORE DI EDIFICI, ATTREZZATURE, IMPIANTI COMUNALI INTERVENTO

In primo luogo l’Amministrazione Comunale intende intervenire sul patrimonio comunale e ridurre attraverso interventi di riqualificazione DESCRIZIONE energetica i consumi termici ed elettrici. L’azione include diversi interventi, alcuni già realizzati ed altri da realizzare, che nel complesso permetteranno di riqualificare dal punto di vista energetico gli edifici ad uso pubblico. Sono stati sostituiti i serramenti del Municipio della Comunità Montana, e sono stati installati dei pannelli fotovoltaici sul tetto della mensa.

RESPONSABILE Comune di Tramonti di Sopra, Servizio Tecnico, Lavori Pubblici e ATTUAZIONE Manutenzione TEMPI DI ATTUAZIONE 2017 2018 2019 2020 COSTI € 50.000

FINANZIAMENTO Comunali, Finanziamenti regionali, Incentivi nazionali come Conto Termico e Certificati Bianchi METODO DI CALCOLO Si stima la riduzione del 10% dei consumi termici ed elettrici degli edifici comunali RISPARMIO 23 MWh termici; 3 MWh elettrici ENERGETICO PRODUZIONE DA 0 MWh FONTE RINNOVABILE RIDUZIONE CO2 8 tonnellate di CO2 INDICATORI PER IL Riduzione costi per l’approvvigionamento di energia, riduzione dei consumi MONITORAGGIO energetici

PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA 77 77

APPLICAZIONE GPP E CAD, 2 AMMINISTRAZIONE SOSTENIBILE PUB SETTORE DI EDIFICI, ATTREZZATURE, IMPIANTI COMUNALI INTERVENTO Nell’ambito degli acquisti verdi il Comune di Tramonti di Sopra si impegna a promuovere la scelta di prodotti a basso impatto ambientale partendo dalla carta riciclata e dagli apparecchi a basso consumo energetico. I prodotti GPP DESCRIZIONE devono rispondere a dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) che permettono

così al compratore di scegliere il prodotto migliore dal punto di vista

ambientale.

Inoltre mantenere buoni comportamenti e l’uso intelligente degli ambienti lavorativi permette un ulteriore risparmio energetico.

INTERVENTI SPECIFICI Nello specifico il comune provvede all’acquisto di carta riciclata, lampade a basso consumo presso il municipio, stampanti e toner riciclabili. Inoltre è prevista l’installazione di valvole termostatiche, rilevatori di presenza e controllo dei consumi con sistema smart metering.

Con l’introduzione delle UTI inoltre molti servizi e uffici saranno semplificati al fine di ottenere un’amministrazione ancora più sostenibile.

RESPONSABILE Comune di Tramonti di Sopra, Servizio Finanziario- Ufficio contratti, appalti di ATTUAZIONE forniture e servizi, acquisti- UTI delle Valli e delle Dolomiti Friulane TEMPI DI ATTUAZIONE 2017 2018 2019 2020 COSTI Compresi nella sostituzione ordinaria delle lampade, delle stampanti e di altre apparecchiature simili e con buoni comportamenti dei dipendenti comunali e degli utenti delle strutture FINANZIAMENTO Non previsto METODO DI CALCOLO Si stima la riduzione del 10% dei consumi elettrici degli edifici comunali RISPARMIO ENERGETICO 2 MWh elettrici PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 0,3 tonnellate di CO2 INDICATORI PER IL Quantità di prodotti acquistati con etichettatura ambientale o che rispondo ai MONITORAGGIO CAM, riduzione dei consumi elettrici per le apparecchiature elettroniche , quantità carta acquistata

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RIQUALIFICAZIONE EDIFICI 3 RESIDENZIALI E SISTEMI RES DI RISCADAMENTO SETTORE DI EDIFICI RESIDENZIALI INTERVENTO Il settore residenziale incide per il 34% sul bilancio delle emissioni di CO2 al 2010, è pertanto importante intervenire su di esso per migliorarne dove è possibile le prestazioni, abbattendo di conseguenza i consumi energetici con DESCRIZIONE particolare attenzione a quelli termici. Al fine di perseguire questi obiettivi,

diverse sono le azioni che i cittadini posso intraprendere per migliorare

l'efficienza energetica della propria abitazione:

• sostituzione della caldaia con una ad alta efficienza • installazione di valvole termostatiche • sostituzione dei serramenti INTERVENTI SPECIFICI • isolamento della copertura superiore dell'edificio • sostituzione di stufe a legna o pellet con altre ad alta efficienza

RESPONSABILE ATTUAZIONE Privati TEMPI DI ATTUAZIONE 2017 2018 2019 2020 COSTI Si stima una spesa approssimativa di €150.000 per gli interventi FINANZIAMENTO Detrazioni fiscali 55% e 65%, Certificati Bianchi, Conto Termico METODO DI CALCOLO Si stima dal 2008 al 2014 sia stato riqualificato il 2% del patrimonio edilizio in accordo con le statistiche ENEA; l’obiettivo è spingere la riqualificazione ad un 3% annuo fino al 2020 e ridurre negli edifici riqualificati i consumi termici ed elettrici del 35%. RISPARMIO ENERGETICO 132 MWh termici;34 MWh elettrici PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 51 tonnellate di CO2 INDICATORI PER IL Numero interventi (qualora rientrino in attività edilizia libera come definito MONITORAGGIO dalla L.R. 19/2009) vengono registrati nella piattaforma di registrazione pratiche e su apposito database. Studi statistici sull’utilizzo delle detrazioni fiscali

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4 FILIERA A BIOMASSA RES SETTORE DI EDIFICI RESIDENZIALI INTERVENTO Per filiera a biomassa si intende “filiera bosco – legno – energia” ovvero la sequenza di operazioni necessarie alla produzione di energia in questo caso termica utilizzando il legname proveniente da alberi prelevati dal bosco. DESCRIZIONE Nella filiera bosco – legno propriamente detta, il materiale legnoso proviene

esclusivamente dalla lavorazione del bosco. Si intende pertanto la sola

utilizzazione delle diverse parti d(tronco, rami, cimali) di alberi prelevati dal

bosco, che in questo caso può essere reperita tramite un Piano di Taglio. Prima di essere introdotto in bocca caldaia il legno deve subire un trattamento di sminuzzatura chiamato cippatura. Tale operazione viene INTERVENTI SPECIFICI effettuata con l’ausilio di una macchina depezzatrice chiamata cippatrice. Per ottenere un cippato di qualità occorre assicurarsi che il contenuto idrico presente nel legno appena tagliato si riduca a livelli idonei alla combustione. Questo tipo di filiera permette innanzitutto una filiera a impatto zero in quanto fatta in loco e il mantenimento dei boschi del territorio comunale, che allo stesso tempo contribuisce alla conservazione del territorio (prevenzione incendi e frane). RESPONSABILE ATTUAZIONE Privati, Comune TEMPI DI ATTUAZIONE 2017 2018 2019 2020 COSTI 5.000 € METODO DI CALCOLO Si stima che incentivando la filiera sia possibile risparmiare il 5% dei consumi termici RISPARMIO ENERGETICO 16 MWh termici PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 4 tonnellate di CO2 INDICATORI PER IL Riduzione nei consumi per il riscaldamento, riduzione dei costi per il MONITORAGGIO reperimento della materia prima

80 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA

RIQUALIFICAZIONE ILLUMINAZIONE 5 PUBBLICA IP SETTORE DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA INTERVENTO

Il settore dell’illuminazione pubblica è uno dei settori nell’ambito delle DESCRIZIONE pubbliche amministrazioni, caratterizzato da consumi di energia elettrica eccessivi e sproporzionati rispetto alla qualità del servizio offerto al cittadino; si stima che mediamente esistono sprechi energetici quantificabili nel 30%

degli attuali consumi.

l’Amministrazione Comunale di Tramonti di Sopraha sostituito ad oggi il 60%

delle lampade a vapori di mercurio con lampade a LED a più alto rendimento ed efficienza in termini di consumi. Visti i risultati si prospetta che entro il 2020 si raggiunga il 100% di armature a LED;

RESPONSABILE Comune di Tramonti di Sopra, Servizio Tecnico, Ufficio Urbanistica e Lavori ATTUAZIONE Pubblici TEMPI DI ATTUAZIONE 2017 2018 2019 2020 COSTI

FINANZIAMENTO Comunali, Finanziamenti regionali, Incentivi nazionali come Certificati Bianchi METODO DI CALCOLO Si prevede una riduzione dei consumi del 55% circa RISPARMIO ENERGETICO 94 MWh elettrici PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 45 tonnellate di CO2 INDICATORI PER IL Consumo di energia elettrica per la pubblica illuminazione, numero interventi MONITORAGGIO realizzati

PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA 81 81

6 RINNOVO DEL PARCO MEZZI PRIVATO TP SETTORE DI TRASPORTI INTERVENTO L'Amministrazione Comunale intende promuovere l'ammodernamento del parco veicolare privato e commerciale circolante mediante una serie di iniziative integrate favorendo l'adeguamento della propria auto DESCRIZIONE all'alimentazione a metano o GPL e promuovendo campagne di

comunicazione e sensibilizzazione all'acquisto di pneumatici a più bassa

resistenza al rotolamento. Utilizzare per la sostituzione pneumatici a più

bassa resistenza al rotolamento, e quindi più efficienti energeticamente, già disponibili sul mercato e che vengono montati su molte delle automobili di nuova commercializzazione, anche per aiutare il raggiungimento degli standard di consumo ed emissione imposti dai recenti Regolamenti comunitari. E’ stato stimato che l’impiego di pneumatici a bassa resistenza, insieme ad una maggiore attenzione allo stato di gonfiaggio delle ruote, potrebbe comportare sino ad un 3% di riduzione dei consumi di combustibile dei veicoli stradali. RESPONSABILE ATTUAZIONE Privati TEMPI DI ATTUAZIONE 2017 2018 2019 2020 COSTI Si stima una spesa approssimativa di 1.500.000€ per riqualificare il 3% annuo del parco mezzi immatricolato fino al 2020 FINANZIAMENTO Da valutare METODO DI CALCOLO Si stima che dal 2010 al 2016 sia stato riqualificato il 2% del parco veicolare in accordo con i dati ACI; l’obiettivo è spingere la riqualificazione ad un 3% annuo fino al 2020 e ridurre i consumi de 35%. RISPARMIO ENERGETICO 581 MWh PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 144 tonnellate di CO2 INDICATORI PER IL Numero di mezzi sostituiti, andamento delle classi euro 0-euro 6 MONITORAGGIO

82 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA

INSTALLAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI 7 SUGLI EDIFICI PRIVATI PE SETTORE DI PRODUZIONE LOCALE DI ENERGIA INTERVENTO

Analizzando l’installazione di impianti fotovoltaici attraverso il portale del GSE ATLASOLE, dal 2013 l’installazione di pannelli fotovoltaici si è notevolmente DESCRIZIONE ridotta. La produzione di energia elettrica da fotovoltaico nel 2013 risulta pari

a 27,4 MWh. Nonostante al momento non sia più disponibile questa forma di

incentivo si stima che nei prossimi anni, grazie alla ristrutturazione e ai bonus

volumetrici che prevedono l’integrazione di impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile, vengano installati nuovi impianti fotovoltaici e che aumenti la produzione annua da questa fonte.

RESPONSABILE ATTUAZIONE Privati TEMPI DI ATTUAZIONE 2017 2018 2019 2020 COSTI si stima un costo di installazione di circa € 2.000 al kWp FINANZIAMENTO Bonus volumetrico, Detrazione 50% METODO DI CALCOLO Si stima che da qui al 2020 possano essere installati 3 kWp per abitazione sul 2% delle abitazioni di Tramonti di Sopra. RISPARMIO ENERGETICO 0 MWh PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 42 MWh RIDUZIONE CO2 20 tonnellate di CO2 INDICATORI PER IL Energia prodotta all’anno dagli impianti fotovoltaici (vedi pratiche edilizie e MONITORAGGIO potenza installata), variazione del fattore di emissioni locale grazie alla produzione da fonte rinnovabile

PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA 83 83

SENSIBILIZZAZIONE ALLA RIDUZIONE DEI 8 CONSUMI ENERGETICI COM SETTORE DI COMUNICAZIONE/COINVOLGIMENTO INTERVENTO L'Amministrazione Comunale insieme all’UTI intende diffondere l'iniziativa del Patto dei Sindaci a cui ha aderito attraverso l'adozione di un sito web dedicato dove i cittadini potranno tenersi informati sull'avanzamento delle DESCRIZIONE azioni del PAES e sulle novità legate al Piano. L'obiettivo di riduzione delle

emissioni infatti è un impegno condiviso tra l'Amministrazione e i cittadini, il

sito web permetterà di informare sull'organizzazione di incontri pubblici

finalizzati a portare ad informare sulla riqualificazione energetica degli immobili, gli sgravi fiscali, le detrazioni fiscali e le buone pratiche quotidiane che possono portare sensibili riduzioni dei consumi. Inoltre è previsto un incontro pubblico aperto alla cittadinanza in cui verrà illustrato il Piano e portare in rilevanza il tema della riduzione dei consumi.

INTERVENTI SPECIFICI In linea con il piano e con la digitalizzazione dell’amministrazione è stato promossa una campagna di comunicazione digitale tramite sms, sito comunale, mail sulla nuova modalità di raccolta differenziata dei rifiuti. RESPONSABILE ATTUAZIONE Comune di Tramonti di Sopra, Servizio Segreteria URP TEMPI DI ATTUAZIONE 2017 2018 2019 2020 COSTI € 1.000 FINANZIAMENTO Non previsto METODO DI CALCOLO Si stima che la sensibilizzazione possa permettere di ridurre entro il 2020 i consumi elettrici e termici del settore residenziale del 8% attraverso una maggiore attenzione ai consumi RISPARMIO ENERGETICO 35 MWh elettrico; 133 MWh termico PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 41 tonnellate di CO2 INDICATORI PER IL Numero accessi al sito web, numero incontri pubblici effettuati, campagne MONITORAGGIO comunicative organizzate

84 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA

SENSIBILIZZAZIONE ALLA RIDUZIONE DEI 9 CONSUMI DEI MEZZI PRIVATI- COM ECODRIVING SETTORE DI COMUNICAZIONE/COINVOLGIMENTO INTERVENTO

Attraverso uno stile di guida green è possibile ridurre il consumo di carburante e lo stato di usura delle componenti. Modificando il proprio stile DESCRIZIONE di guida si può contribuire alla riduzione del consumo di carburante per il 10%-25%. I maggiori fattori di eccessivo consumo possono essere (stress, basa visione delle dinamiche, distanze di sicurezza, continuo uso del freno…). Una guida eco permette quindi di risparmiare sia in termini monetari (carburante e manutenzione) sia in termini ambientali, minor consumo di carburante equivale a minori emissioni in atmosfera.

RESPONSABILE ATTUAZIONE Comune di Tramonti di Sopra, Ufficio Tecnico TEMPI DI ATTUAZIONE 2017 2018 2019 2020 COSTI € 500 FINANZIAMENTO Non previsto METODO DI CALCOLO Si stima che la sensibilizzazione possa permettere di ridurre entro il 2020 i consumi elettrici e termici del settore residenziale del 7% attraverso una maggiore attenzione ai consumi RISPARMIO ENERGETICO 281 MWh PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 70 tonnellate di CO2 INDICATORI PER IL Diminuzione consumo carburanti MONITORAGGIO

PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA 85 85

ATTIVITA’ DIDATTICHE DI SENSIBILIZZAZIONE 10 AL RISPARMIO ENERGETICO COM SETTORE DI COMUNICAZIONE/COINVOLGIMENTO INTERVENTO

La sensibilizzazione delle nuove generazioni costituisce un’opportunità ed un DESCRIZIONE dovere importante in quanti i bambini di oggi saranno gli adulti di domani. Il

Comune di Tramonti di Sopra, svolge già diverse attività didattiche finalizzate

a sensibilizzare i più piccoli ai temi ambientali ed energetici. L’obiettivo è

quello di promuovere ulteriormente queste attività e farle diventare un appuntamento fisso annuale.

RESPONSABILE Comune di Tramonti di Sopra, Ufficio Politiche Sociali, Dirigenti scolastici, ATTUAZIONE insegnanti TEMPI DI ATTUAZIONE 2017 2018 2019 2020 COSTI € 1.000 FINANZIAMENTO Non previsto METODO DI CALCOLO Si stima che la sensibilizzazione possa permettere di ridurre entro il 2020 i consumi elettrici e termici del settore residenziale del 5% solo attraverso una maggiore attenzione ai consumi RISPARMIO ENERGETICO 22 MWh elettrico; 81 MWh termico PRODUZIONE DA FONTE RINNOVABILE 0 MWh RIDUZIONE CO2 32 tonnellate di CO2 INDICATORI PER IL Numero attività didattiche svolte, numero classi coinvolte nei progetti MONITORAGGIO didattici

86 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI TRAMONTI DI SOPRA Elenco firmatari

ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

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NOME: MARIAN SONIA CODICE FISCALE: MRNSNO71T65Z133L DATA FIRMA: 27/11/2017 17:11:47 IMPRONTA: 731C7E935515F35646F9B688D709E7BB22C07130C6A21A48C9CD547376AA6565 22C07130C6A21A48C9CD547376AA6565D1976174E54B74856330866EABDC8518 D1976174E54B74856330866EABDC85181330B025238E7F93EF32C27804EB5632 1330B025238E7F93EF32C27804EB5632D3A2F402A6C6287B0DBB632CF79064AF

Atto n. 37 del 23/11/2017