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La storia del logo Ford

Ford Motor Company

Nazione Stati Uniti d'America

Tipologia Public company

Borse valori NYSE: F Fondazione 16 giugno 1903 a Dearborn (Michigan) Sede principale Dearborn (Michigan), Stati Uniti Filiali Lincoln Ford Europe, , , Ford China, Ford South America, Ford , Ford Motor Credit Company Persone chiave William Ford, Jr. (Chairman), Alan R. Mullaly (CEO) Settore Automobilistico Prodotti Autoveicoli Fatturato 128,954 miliardi $ (2010) Utile netto 7,149 miliardi $ (2010) Dipendenti 164.000 (2010) Slogan Drive one (USA) Feel the difference (Europa) Sito web www.ford.com

La è una casa automobilistica statunitense, fondata da a Dearborn (Michigan) nel 1903. È nota per aver utilizzato per la prima volta la catena di montaggio e il nastro trasportatore, in seguito adottati da numerose altre aziende e tuttora usati nelle industrie moderne. Tale fenomeno venne indicato come fordismo. Le autovetture sono il prodotto principale del gruppo. In più di un secolo di attività sono stati prodotti all'incirca 170 modelli e alcuni di essi sono stati prodotti in più generazioni, come nel caso della Ford Fiesta. Nel corso del Novecento la casa dell'ovale blu si espanse in tutto il mondo aprendo filiali in Regno Unito, Germania, Asia, Sud America e Africa. Inoltre acquistò altri marchi automobilistici quali , Jaguar, , Volvo e circa il 33% delle quote di . Negli anni '60 le due filiali europee si unirono formando la Ford Europe con sede in Germania. In seguito alle crisi economiche internazionali del nuovo millennio, la Ford registrò delle gravi perdite, tanto che fu costretta a vendere tutte le case automobilistiche acquistate in precedenza e a tagliare numerosi posti di lavoro, come imposto dal piano industriale The Way Forward. Attualmente il gruppo è composto solamente dai marchi Ford e Lincoln. Tuttavia, nonostante le drastiche misure adottate per fronteggiare la crisi finanziaria del 2008-2009, fu anche l'unica industria automobilistica statunitense a non chiedere prestiti al governo USA. A partire dal 2009, la società tornò in attivo con un utile netto di 2,7 miliardi di dollari, che divenne di 7,149 miliardi l'anno successivo. Storia Ford Modello TLa Ford venne fondata a Dearborn il 16 giugno 1903 con 28.000 $ provenienti da dodici investitori, tra i quali il quarantenne Henry Ford e i fratelli John Francis e Horace Elgin (che fondarono qualche anno dopo anche la Dodge Brothers Motor Vehicle Company). Durante i primi anni la compagnia produsse solamente qualche auto al giorno, all'interno di un vecchio stabilimento sulla Mack Avenue a nel Michigan. Gruppi di due o tre operai lavoravano su ciascuna macchina montando componenti realizzati da altre aziende. Successivamente, la casa dell'ovale blu si distinse per l'introduzione di nuove forme di organizzazione del lavoro (catena di montaggio), di meccanizzazione (nastro trasportatore), lavoratori ben pagati e prodotti buoni a basso costo, tanto che l'evento prese il nome di fordismo nel 1914. Grazie a queste innovazioni, la Ford riuscì a produrre la Modello T in oltre 15 milioni di esemplari. Su questa vettura, venne anche prodotto il primo autocarro della compagnia, ovvero il Modello TT. Dal dopoguerra Durante la metà degli anni novanta, la Ford vendette numerosi veicoli grazie al boom dell'economia Americana dovuta a titoli azionari in vetta e ai bassi costi della benzina. Con l'alba del nuovo secolo, l'aumento del costo della vita e i prezzi maggiori del petrolio portarono ad un grave calo dei profitti. Per far fronte al calo delle vendite nel settore dei SUV e dei Pick-Up, Ford introdusse una nuova serie di auto chiamate " SUV" costruite su piattaforme condivisibili fra loro. A livello ecologico, vennero sviluppati nuovi motori ad alta efficienza e funzionanti con carburanti alternativi, ad esempio l'Escape Hybrid e la Fusion Hybrid. Anni 2000 In seguito alle perdite del 2005, verso la fine dell'anno il Presidente Bill Ford chiese a Mark Fields (Presidente di Ford Americas Division) di sviluppare un piano per riportare la compagnia in profitto. The Way Forward venne reso noto al pubblico il 23 gennaio del 2006 e presentava un ridimensionamento della compagnia, l'eliminazione dei modelli inefficienti, il consolidamento delle linee di produzione, la chiusura di 14 fabbriche e il taglio di 30.000 posti di lavoro. Nel secondo quadrimestre del 2007, Ford sorprese Wall Street segnando un profitto di 750 milioni di dollari, fatto ampiamente dovuto alla vendita di Aston Martin e al taglio dei costi. Alla fine del 2007, dopo 56 anni, la Ford scese al terzo posto come costruttore mondiale al di sotto di e Toyota. Nello stesso periodo trapelarono delle notizie che avrebbero visto la Ford contrattare con TATA Motor Company per la vendita di Jaguar e Land Rover alla cifra di 1,98 miliardi di dollari. Il 26 marzo 2008 le agenzie di stampa confermarono tali notizie. Nonostante tutto, la casa riportò la più grande perdita annuale della sua storia nel 2008 complice la crisi economica mondiale; il bilancio andò in passivo di 14,7 miliardi di dollari. Sempre nello stesso anno venne ridimensionata la partecipazione azionaria nella Mazda, passata da quasi un terzo del capitale a meno del 15%. Alla fine del 2009 la Ford tornò in attivo per una cifra di 2,699 miliardi di dollari. Il 28 marzo 2010 venne ceduta anche una quota pari al 37% della svedese Volvo alla cinese Geely per 1.8 miliardi di dollari. Infine, anche la venne chiusa nell'ultimo trimestre del 2010. Il marchio era stato fondato nel 1939 da Ford, figlio di Henry, con l'obiettivo di produrre veicoli di media qualità, che si potessero collocare fra quelli lussuosi prodotti dalla Lincoln e quelli generalisti prodotti dall'ovale blu. Al giorno d'oggi, il Gruppo Ford è composto soltanto dall'omonima casa e dalla Lincoln. Nonostante le forti perdite, la casa di Dearborn fu l'unica industria automobilistica statunitense a non chiedere prestiti al governo USA e a continuare a investire nella realizzazione di nuovi modelli e tecnologie. Mercati globali Per sostenere l'espansione mondiale dell'azienda, vennero istituite nel tempo numerose filiali come Ford Europe, Ford Australia, Ford India e Ford China. Nel 1958 introdusse un nuovo marchio, Edsel, ma le scarse vendite portarono alla sua fine avvenuta nel 1960. Più tardi, nel 1985 nacque , ma anch'esso ebbe fine pochi anni dopo, nel 1989. Inizialmente, i modelli venduti fuori dagli Stati Uniti erano essenzialmente gli stessi del mercato madre, ma successivamente vennero realizzati modelli specifici per soddisfare meglio le esigenze dei singoli mercati. Le world spesso riscossero un cattivo successo, ad esempio con la prima Mondeo le vendite furono scarse in America, mentre con la Taurus le vendite furono scarse in Giappone e Australia, anche se le vetture erano dotate di guida a destra. La piccola europea Ka, che riscosse un ottimo successo nel suo mercato, non fece molte vendite in Giappone. La Mondeo venne ritirata dal listino da Ford Australia, perché il segmento in cui era stata posizionata era in declino, dato che gli acquirenti preferivano la Falcon, di dimensioni più grandi. Un'eccezione fu la Focus che vendette bene sia in USA che in Europa. Al giorno d'oggi, Ford possiede i propri stabilimenti in tutto il mondo, più precisamente in Canada, Messico, Regno Unito, Germania, Spagna, Turchia, Brasile, Argentina, Australia, Cina, Sud Africa e altre nazioni. Le operazioni non-manifatturiere sono gestite dalla divisione Ford Motor Credit Company, che si occupa degli aspetti finanziari legati alla vendita delle vetture. Europa Per quanto riguarda l'Europa, vennero costruiti in Germania e nel Regno Unito modelli differenti fino agli anni sessanta, fin quando la Taunus e la Cortina divennero identiche, prodotte rispettivamente con guida a sinistra e con guida a destra. Successivamente, anche la Escort e la Capri diventarono comuni a entrambe le compagnie. La razionalizzazione delle linee di produzione, significò lo spostamento della costruzione di alcuni modelli inglesi in altri stabilimenti europei, come quelli del Belgio, della Spagna e della Germania, con conseguente chiusura di alcuni impianti. Ultimo segno di unificazione fu l'arrivo della Sierra, berlina di segmento D, che rimpiazzò la Taunus e la Cortina nel 1982. Ford Motor Company vide nella divisione europea il luogo ideale per le sue world car come Mondeo, Focus e Fiesta lasciando a questa filiale una certa autonomia, fornendola di catene di montaggio, centri stile e di progettazione. Le Ford europee non riscossero molto successo negli USA, eccetto la Focus. In Asia, i modelli europei non avevano un prezzo competitivo come quelli giapponesi. La vettura che in Europa ha riscosso maggior successo, sia per quanto riguarda il numero di generazioni prodotte, sia per le vendite, è stata la Fiesta, vettura di segmento B. Nel febbraio 2002 si fermò completamente la produzione di vetture nel Regno Unito; fu la prima volta in 90 anni che le Ford non vennero più costruite in Gran Bretagna, anche se al giorno d'oggi persistono ancora la costruzione del furgone Transit nello stabilimento di Southampton, dei motori a Bridgend e Dagenham e delle trasmissioni a Halewood. Nel 2011 la gamma di veicoli europei è formata da Ford Ka, Fiesta, Fusion, Focus, C-Max, Mondeo, S-Max, B-Max, Kuga, , Transit e Courier, mentre la loro produzione avviene negli stabilimenti di Colonia e Saarlouis in Germania, Valencia in Spagna, Tychy in Polonia, Genk in Belgio e Vsevolozhsk in Russia. America del Sud In Sud America la Ford dovette confrontarsi con i governi protezionisti, con il risultato di aver costruito nel tempo modelli diversi per ogni nazione, ma senza la possibilità di averli realizzati condividendo le parti meccaniche. In molti casi, i nuovi veicoli erano in realtà basati su modelli costruiti in precedenza dalle fabbriche neo-acquisite. Ad esempio la Corcel e la Del Rey brasiliane erano basate su veicoli Renault. Nel 1987 unì le forze in Brasile e Argentina con per formare una compagnia chiamata Autolatina; le vendite furono però poco profittevoli e la società venne dissolta nel 1995. Con l'avvento di Mercosur, il mercato regionale comune, la casa statunitense fu finalmente libera di poter costruire i suoi veicoli nelle catene di montaggio condividendo le parti meccaniche. Di conseguenza, la Fiesta e la EcoSport vennero costruite solo in Brasile, mentre la Focus solo in Argentina. Asia e Pacifico In Nuova Zelanda e Australia la Falcon venne posizionata come auto di medie dimensioni per la famiglia, mentre in Europa, essendo molto più grande della Mondeo, fu la più grande Ford mai venduta. Tra il 1960 e il 1972, la Falcon venne costruita sulla base di un modello statunitense con lo stesso nome, ma da quel periodo in poi venne completamente disegnata e prodotta in Australia (e occasionalmente in Nuova Zelanda). La Falcon possiede la trazione posteriore esattamente come le concorrenti della General Motors, tipo la Holden Commodore. Attualmente, versioni ad alte prestazioni possiedono motori con oltre 367 cv e vengono occasionalmente vendute in Australia dalla divisione Vehicles. Sempre in questa regione, la Commodore e la Falcon hanno sempre vinto sulla concorrenza e attualmente ricoprono il 20% dell'intero mercato dell'automobile. Negli anni 2000 sono state eliminate dal listino la Fairlane e le gamme LTD. La presenza della Ford in Asia è sempre stata piuttosto esigua. Tuttavia, con l'acquisizione di una quota della giapponese Mazda nel 1979, incominciò a vendere le e Capella (anche conosciute come 323 e 626) con i nomi e Telstar. La prima fu uno dei modelli di maggior successo venduti in Asia e fu prodotta nello stabilimento di Homebush dal 1981 fino alla chiusura dello stesso nel 1994. La Laser venne anche costruita in Messico e venduta negli U.S.A come Mercury Tracer. Grazie alle quote in Mazda, Ford ottenne anche uno stabilimento sud coreano della Kia Motors che costruì la Festiva dal 1988 al 1993 e la Aspire dal 1994 al 1997 (quest'ultima venne poi esportata anche negli Stati Uniti). In seguito l'impianto fu venduto al nuovo gruppo composto da Kia e Hyundai, mentre l'Aspire continuò ad essere prodotta come Kia Avella, successivamente sostituita dalla Rio. Ford ha anche una joint-venture con la Lio Ho a Taiwan, la quale assembla i suoi modelli fin dagli anni '70. La divisione indiana iniziò la produzione della Escort nel 1998 per poi sostituirla con l'Ikon nel 2001. Successivamente vennero aggiunte alla produzione la Fusion, la Fiesta, la Mondeo e l'Endeavour. Africa e Medio Oriente In Africa, la presenza della Ford è sempre stata più forte in Sud Africa e nei paesi confinanti, dove inizialmente vennero venduti solamente autocarri e mezzi da lavoro. In Sud Africa ha incominciato ad importare componenti dal Canada per poi assemblare le vetture nello stabilimento di . Dopodiché realizzò versioni locali della Cortina, inclusa la versione XR6 motorizzata con un 3.0 V6, e la versione pick-up, che venne anche esportata nel Regno Unito. Nella metà degli anni ottanta iniziò a competere con la South African Motor Corporation (), di proprietà inglese e, seguendo la condanna internazionale contro l'apartheid, la casa americana si ritirò dal Sud Africa nel 1988, vendendo le sue proprietà africane alla Samcor stessa che iniziò ad assemblare anche le Mazda, rimpiazzando auto come Escort e Sierra con le Laser e Telstar. Ford acquistò il 45% delle azioni Samcor dopo la fine dell'apartheid nel 1994, effettuando successivamente una scalata fino ad ottenere la maggioranza delle azioni trasformandola in una sua divisione. Oggi vende una versione locale della Fiesta berlina (costruita anche in India e Messico), Focus e Mondeo. La Falcon venne ritirata dal mercato nel 2003. La presenza nel Medio Oriente è sempre stata molto piccola, per via dei boicottaggi degli Arabi nei confronti delle compagnie occidentali e che intrattengono rapporti con Israele. Attualmente i veicoli Ford e Lincoln sono commercializzati in dieci nazioni della regione araba: Arabia Saudita e Kuwait sono i mercati più grandi. Ford si stabilì anche in Egitto nel 1926, ma dovette fronteggiare negli anni '50 il forte ambiente ostile nazionalista.

1904 Versione realizzata da Childe Harold Wills, ingegnere assistente principale di Henry Ford. Il carattere grafico utilizzato per la prima volta su una vettura nel 1904, è stato notata a causa delle linee curve la lettera "F", ricorda fortemente un dettaglio utilizzato nella già famosa Coca-Cola. In alcuni esemplari del modello C sono state usate le parole "Ford Motor Company", con lo stesso tipo di scrittura stampata su una lastra di ottone inserito nel manovella. 1906 Forma grafica più sofisticata apparsa su K e modelli N, con le quattro lettere "Ford" in rilievo nella parte anteriore e le lettere "F" e "d" avevano I gambi più allungati. Conosciuto come "scrivere con le ali", è stato utilizzato per tutte le vetture Ford fino al 1911. 1912 La parola "Ford" viene inserita all'interno di un distintivo ovale dei concessionari, costruiti in quel periodo in un 'uccello', blu, con le ali spiegate, in mezzo 'Ford' e sotto c'era scritto " THE UNIVERSAL CAR". 1927 Il colore di sfondo era un blu profondo nel logo Ford che è stato utilizzato sulla maggior parte delle auto fino alla fine del 1930, quando è misteriosamente scomparso. Ci sono state eccezioni con decorazioni cromate e scritta rossa sui cofani dei modelli negli Stati Uniti dopo la Seconda Guerra Mondiale. 1957 L’ovale viene deformato. 1966 Scritta in cornice ovale, con una combinazione di bianco e blu. 2003 I colori vengono sfumati e schiariti.

1904 1906 1912

1927 1957 1957-1958 Ranchero

1966 2003

1973-76

Fonti: recensione acquisita il 25-11-2011 da: http://it.wikipedia.org/wiki/Ford http://www.cbx.ro/istorie-auto/ford/logo-history-ford.html http://www.auto-logo.info/logo_pages/ford.shtml