Comune di Civitella Alfedena (AQ) - Associazione Mantice di Latina Civitella Alfedena Folk Festival Gemellato con Monsano Folk Festival (AN) e Suoni dalla Murgia Folk Festival (BA)

XIIIa Edizione – 19-24 Agosto 2013

Direzione Artistica: Marco Delfino

Media partners:

Il Civitella Alfedena Folk Festival, giunto alla sua tredicesima edizione, anche quest‟anno “resiste” e come negli anni passati offre un programma di alta qualità riuscendo a mantenere inalterato il numero dei giorni di attività, l‟ingresso libero ai concerti e il minimo importo di iscrizione ai laboratori. Ancora uno sforzo notevole che coinvolge, ormai da molti anni, un‟amministrazione attenta e seria che crede nella cultura e investe le poche risorse a disposizione, gli artisti che comprendono le difficoltà e ricambiano lo sforzo venendo incontro alle nostre difficoltà e soprattutto tutte le persone che hanno creduto nel festival e che continuano ad aiutarci offrendo il loro volontariato o semplicemente lo stimolo nel proseguire. Uno degli obiettivi di questo festival è quello di approfondire la conoscenza di realtà molto simili alla nostra e, seppur con le stesse difficoltà, condividerne passione, entusiasmo, idee e contenuti. L‟idea nata l‟anno scorso da Gastone Pietrucci di avviare dei gemellaggi tra questi festival quest‟anno prosegue, quindi oltre al consolidato gemellaggio con Monsano Folk Festival delle Marche quest‟anno sarà la volta della Puglia con il “Suoni dalla Murgia Folk Festival” Novità di quest‟anno il partenariato con le due più importanti “riviste” di musica folk sul web e cioè Blogfoolk e Lineatrad. Ricevere questa proposta per me è stato motivo di orgoglio e nello stesso tempo conferma della popolarità nazionale che il festival ha raggiunto. La programmazione musicale del festival anche quest‟anno segue la linea che lo ha da sempre caratterizzato. Serate musicalmente molto diverse tra loro offriranno allo spettatore la possibilità, per quanto possibile, di spaziare tra la tradizione e l‟innovazione, con le sue molteplici influenze di stili e generi, ascoltare gruppi provenienti da diverse aree geografiche italiane ed estere, iscriversi ai laboratori sugli strumenti, partecipare attivamente alla Notte dei tamburi ed assistere, in una magica atmosfera, alla serata conclusiva dedicata alle serenate e ai canti d‟amore nella suggestiva Piazza del Mercato. A tutti buon festival

Il direttore artistico Marco Delfino

Programma Spettacoli Ingresso agli spettacoli libero e gratuito

Lunedì 19 Agosto - Centro Culturale Ore 21.30 - Serata inaugurale

Patrios (Molise)

Il gruppo "PATRIOS" (dal greco - tradizionale) nasce dall'incontro di giovani musicisti provenienti da culture ed esperienze musicali diverse. È proprio grazie alle varie contaminazioni che nasce un concerto del tutto originale ed innovativo. La finalità del progetto è quella di recuperare brani della tradizione popolare, in particolar modo del centro sud Italia e riproporli in chiave moderna, pur conservando e valorizzando gli strumenti storici della cultura etnica molisana quali zampogna, ciaramella e organetto i quali, affiancati a strumenti moderni, danno vita a nuove sonorità e vengono proiettati in contesti apprezzabili non solo da un pubblico amante della musica popolare.

Christian Di Fiore: zampogna e organetto Alessandro Coletta: chitarre Livio Di Fiore: ciaramella Fabrizio Musto: basso Rachele Farese: voce Antonello Iannotta: tamburi a cornice, flauti e voce.

Lunedì 19 Agosto - Centro Culturale Ore 22.00 - Serata inaugurale

Elva Lutza (Sardegna)

La passione comune per la musica popolare, frequentata per oltre due decenni, come musicisti, studiosi e appassionati, ha portato all‟incontro fra Nico Casu, trombettista e cantante già collaboratore, fra gli altri di Daniele Sepe, Nuova Compagnia di Canto Popolare e Roberto de Simone e Gianluca Dessì, chitarrista dalle varie esperienze in ambito etno-folk. Il nome del duo, che ha anche una sua incarnazione più “estesa” e “festaiola”, può richiamare il nome di qualche antica diva della canzone dei paesi del socialismo reale, come agli stessi componenti del duo piace far credere, ma è invece un nome sardo: “elva lutza” è l‟erba magica, l‟erba delle fate. Il risultato dell‟impasto fra due musicisti così diversi per esperienze e approccio è un vero viaggio nella musica tradizionale di varie regioni dell‟europa (Balcani e Sardegna in primis, ma anche sud-italia e isole britanniche); lo spirito non è certamente quello del revival, o semplice riproposta, ma una rielaborazione in cui jazz, musica contemporanea e musica popolare si ritrovino ad essere “parenti acquisiti” e diano vita a una performance assolutamente originale dove possano convivere la doina rumena, il ballu tundu, la gavotta bretone e mille altri inputs musicali, fra cui, ovviamente l‟improvvisazione. Il repertorio è equamente diviso fra brani di composizione originale e altri di matrice folclorica. Gli Elva Lutza sono i vincitori del Premio Parodi 2011, una vittoria accompagnata da uno straordinario successo di pubblico e dall‟unanime consenso da parte della qualificata giuria del premio. Questo consenso ha prodotto alcune illustri collaborazioni che hanno visto la luce sul cd, e sul palcoscenico. Fra queste la cantante sarda Elena Ledda, la catalana Ester Formosa, il decano della world music italiana Kaballà. Il disco ha già ricevuto parecchie ottime recensioni, ed è “disco del mese” per la rivista FolkBulletin, la più influente periodico di area etno-folk. L'incisione, che porta il nome del duo, ha visto la luce a settembre pubblicato da S'Ardmusic, e offre una panoramica dei diversi stili e generi che il duo affronta, dalla musica sarda di origine tradizionale, all'esplorazione di diverse culture musicali, balcani in primis, alle canzoni di propria composizione, in sardo logudorese e in dialetto sassarese-turritano. Il concerto di Elva Lutza vedrà la partecipazione della cantante di Barcellona Ester Formosa, una delle più importanti interpreti della canzone catalana moderna, a perfetto agio con il repertorio degli ebrei Sefarditi in lingua giudaico-spagnola. Ester Formosa dapprima attrice di teatro, vincitrice di numerosi premi e riconoscimenti, a partire dagli anni ‟90 si distingue per la sua attività di cantante in lingua catalana, divenendo una delle più importanti interpreti della nuova cançò catalana, sulla scia degli esponenti storici come Maria del Mar Bonet, Joan Manuel Serrat e Luis Llach. Una discografia di grande qualità comprendente una decina di titoli, e una cospicua attività dal vivo, ne fanno una delle artiste catalane più rinomate. Dotata di un invidiabile estensione e di un‟intonazione impressionante, negli anni ha spaziato fra diversi generi, creando un personale cross-over fra canzone d‟autore, musica popolare e atmosfere più jazz.

Nico Casu: trombe e voce Gianluca Dessì: chitarra, mandola, oud Ester Formosa: voce Martedì 20 Agosto - Centro Culturale Ore 21.30

Mireille Ben Ensemble (Svizzera)

Dopo aver festeggiato i 40 anni di canto e 10 anni con il suo gruppo, Mireille Ben continua la sua strada affrontando una nuova sfida. Saranno in 4 a partire per questo nuovo viaggio. Un nuovo incontro fra musicisti che amano stare insieme, che provano come se fossero sul palco con una grande serietà, ma divertendosi, che cercano e trovano degli arrangiamenti e sonorità gradevoli all'orecchio senza mai dimenticare che il loro compito è quello di trasmettere la tradizione. La formula del racconto e del canto rimane sempre la traccia principale sulla quale si muove il gruppo, ma il nuovo percorso vuole lasciare più spazio alla fantasia dei musicisti, e offrire ai ballerini, sempre più numerosi, una scelta di balli diversificata. Il gruppo ha da sempre avuto cura del suo suono poetico e magico avvalendosi di soli strumenti acustici diventando così interessante anche per le proposte in teatro. Questo valore estetico fondamentale aiuta a mettere ancor di più in evidenza il calore della voce di MireilleBen insieme alla sua pluridecennale esperienza e carriera cosi capace di raccontare emozioni. La band ha al suo attivo due CD “Lazur” e “Miniatures” che testimoniano bene il lavoro artistico dell‟Ensemble oltre al valore aggiunto legato alle pubblicazioni dei vari artisti facenti parte dello stesso. Le canzoni raccontano una spaccato della vita francese legata al suo popolo spesso alla mercé dei potenti ma ai piegato con una propria forza, dignità, cultura. Le canzoni sono introdotte con spirito e sapienza da Mireille in grado di porre l‟accento sulle storie della sua gente. I musicisti da parte loro contribuiscono con una forte concentrazione, presenza e divertimento alla riuscita della spettacolo. Gli strumenti utilizzati sono cornamuse francesi, ghironda, fisarmonica, clarinetto basso, flauti. Mirelle Ben inizia la sua attività come cantante a “cappella”. Nel 1973 è tra i fondatori del gruppo Lyonesse” con il quale svolge un intensa attività concertistica e organizzativa. Per diversi anni pratica la ricerca del canto e della musica tradizionali direttamente sul campo in Francia, nel Quebec e in Ticino. Registra diversi dischi e CD. Scopre l‟unico esemplare della cornamusa svizzera (piva) e partecipa alla creazione della scuola di musica popolare dell‟A.C.P. Verzasca (Svizzera) dove insegna delle danze popolari francesi. Lo stesso anno collabora alla formazione del gruppo di animazioni di strada “Bandalpina” orchestra assai richiesto nelle feste di paesi in Italia e diversi paesi europei. Per tre anni è ospite del gruppo Magam con lo spettacolo “Canti e Musiche Natalizi dell‟Arco Alpino”. Con diversi musicisti europei partecipa alla creazione degli spettacoli “MusicAlpina (1995, dal regista francese P. Beccu). Nel 2006 riceve il premio “Cantè Bergera, cantare al femminile” per la sua carriera musicale.La sua ultima creazione “A Montmartre ce soir” con la regia di Gil Pidoux è stata ospite alla Borsa degli Spettacoli (KTPV-ATP) di Thun (Svizzera).

Mireille Ben: voce, piccole percussioni Simone Mauri: clarinetto basso Marc Novara: fisarmonica, ghironda Patrick Novara: oboe, clarinetto, cornamusa

Mercoledì 21 Agosto - Centro Culturale Ore 21.30

Uaragniaun (Puglia) - Malacarn

Uaragniaun è un progetto musicale per raccontare le ancestrali storie del popolo delle pietre, le miserie e lenobiltà dei "cafoni all'inferno": uomini, bestie ed eroi della civiltà contadina pugliese. Maria Moramarco è il cuore del progetto: la ricerca e la voce. Una voce cristallina e potente, figlia naturale degli antichi cantori e cantatrici che hanno tramandato la tradizione orale nelle contrade murgiane e della Puglia, terra meridiana, di confine, con le vicine civiltà mediterranee. Con il chitarrista Luigi Bolognese e il percussionista Silvio Teot il trio altamurano percorre dal 1978 un lungo percorso di rivisitazione di un immenso patrimonio di canti e musiche della tradizione immateriale. Repertori mai esplorati vengono alla luce e il "progetto Uaragniaun" si propone di rivitalizzare, attraverso una lettura critica, i canti inediti della musica popolare pugliese e, in particolare, della Murgia barese. Canti a distesa, tarantelle, canzoni d‟amore, canti religiosi, tammurriate, canti di lavoro, balli e ritmi della grande musica popolare Meridionale, trovano una nuova dimensione musicale in un mix che mette insieme tradizione e innovazione. Attraverso il recupero degli strumenti tradizionali, il gruppo elabora soluzioni musicali di grande respiro che valorizzano ulteriormente le straordinarie capacità vocali della Moramarco, una delle voci più originali del sud Italia. Malacarn è il titolo del concerto e prende il nome dall'ultimo cd (novembre 2012). “Malacarn” nasce dalla voglia di raccontare microstorie in musica, attraverso altri canti inediti dell‟Alta Murgia e canzoni d‟autore ormai dimenticate. Comunque storie piccole, marginali, disperate e soffocate dal peso della “storia collettiva”, ma intense e sanguigne. In “Malacarn” la narrazione incontra uomini e donne in fuga: antieroi, malavitosi, briganti, banditi, amanti, ubriaconi, becchini e assassini, inseguiti e braccati dalla miseria, dal pregiudizio e dalla malasorte… “Malacarn” è anche il racconto di una società diseguale attraverso le voci disperate di amanti in fuga dalle consuetudini o le voci di allegri becchini che descrivono le condizioni sociali dei loro “clienti” in un gigantesco Spoon River popolare. Un universo connotato da fosche tinte derivanti dalla sopraffazione, dall‟ingiustizia e dalla fame.

Maria Moramarco: voce e chitarra Luigi Bolognese: chitarra, mandoloncello Silvio Teot: percussioni, flauti e voce Filippo Giordano: violino Carlo Lamanna: basso Alessandro Pipino: tastiere, lama sonora, organetto, toypiano

Giovedì 22 Agosto - Centro Culturale Ore 21.30

Raffaello Simeoni Quintet (Lazio) - Mater Sabina

Raffaello Simeoni, instancabile ricercatore e rielaboratore di materiali tradizionali della Sabina, torna con un nuovo spettacolo dedicato alle liriche popolari dell'Alto Lazio. In questo nuovo progetto dal titolo “de la‟ de l‟acqua sta‟ la mia morosa”che trae spunto dalla sua produzione discografica Mater Sabina (Finisterre edizioni), Simeoni ripercorre l‟antica tradizione popolare di questa parte dell‟Italia profondamente segnata da echi di cultura francescana. Canti di viaggio e pellegrinaggio, storie di incontri fantastici immersi in ambienti naturali di straordinaria bellezza sono i motivi con cui Raffaello Simeoni costruisce una trama narrativa di struggente commozione poetica. La sua potente voce ricanta nell‟antico dialetto dell‟Italia francescana racconti antichi, strambotti d‟amore, invocazioni alla Madre natura, ninna nanne, richiami agli animali, canti di osteria, generando una trama narrativa che scuote, affascina e trascina il pubblico in un viaggio immaginario lungo antichi sentieri di pellegrinaggi medievali. Echi di arcaici discanti appenninici riprendono nuova forma grazie al potere della voce di Simeoni, uno dei maggiori interpreti italiani di canto popolare. Ad accompagnare Simeoni in “ Mater Sabina" vielle, lire, ribeche, doppi flauti e pive affidate a Gabriele Russo e Goffredo Degli Esposti, straordinari interpreti di musica medievale dell' Ensemble Micrologus; le ritmiche arcaiche delle percussioni di Arnaldo Vacca, fantasioso percussionista e polistrumentista; Le chitarre romantiche di Cristiano Califano. Questo ensemble guidato dalla voce di Simeoni, che suona inoltre tantissimi strumenti a fiato e a corde (ognuno eco dei suoi pellegrinaggi sonori realizzati durante la sua ormai ultraventennale ricerca poetica), darà vita ad un coinvolgente e suggestivo viaggio sonoro, denso di passioni, poesia, energia e pervaso da uno spirito di profonda amicizia. Un sentimento che lega profondamente fra loro tutti i musicisti dell‟Ensemble, anch‟esso in viaggio come antichi pellegrini alla ricerca di echi sonori francescani nelle Terre degli Appennini.

Raffaello Simeoni: ghironda, organetto, cornamusa, flauti,corde, voce, Arnaldo Vacca: percussioni Goffredo Degli Esposti: zampogne, cornamuse, flauti Gabriele Russo: vielle, nichelarpa Cristiano Califano: chitarre

Venerdì 23 Agosto - Ore 21.30

La notte dei tamburi Il tradizionale corteo sonoro guidato dal trampoliere attraversa le vie del paese

Un corteo sonoro, guidato dallo storico trampoliere Pompeo, formato da musicisti, musicanti, ballerini, allievi dei seminari, e pubblico a seguito, partendo dal Museo del lupo attraversa le vie del centro storico, sosta in alcune piazzette caratteristiche ed assiste a brevi spettacoli di ballerini, musicisti, teatranti ed artisti di strada. Al termine del percorso il corteo musicale raggiunge piazza S. Lucia dove, sul ritmo del tamburo, è possibile suonare e ballare fino a notte tarda.

Sabato 24 Agosto - Piazza del Mercato Ore 21.30

Te l‟ho portata la serenata Serenate e canti d’amore nella piazza del mercato con la partecipazione di Sara Modigliani e Felice Zaccheo

La serata di riproposta delle serenate da anni anima piazza del Mercato creando uno scambio reciproco di esperienze ed emozioni. Una serata in cui abitanti e pubblico si uniscono in un unico coro creando un‟alchimia unica tra suoni colore e calore. E‟ il risultato di una lunga collaborazione tra gli anziani del paese e il gruppo Mantice di Latina nata con l‟obiettivo di riscoprire e riproporre, soprattutto alle nuove generazioni, sia alcuni tipici canti locali e sia melodie provenienti da aree diverse. Il tutto nel rispetto delle tradizioni del paese e con la precisa volontà che la riproposta rimanga sempre un evento genuino riducendo al minimo la sensazione di “esibizione pubblica”. Nella prima parte della serata si esibiranno Sara Modigliani, voce storica del folk romano, accompagnata da Felice Zaccheo al mandolino e chitarre. La serata proseguirà con altri ospiti per terminare intorno a mezzanotte con le tre “tradizionali” serenate cantate dai civitellesi e da tutto il pubblico.

Programma Laboratori

Martedì 20 e Mercoledì 21 - ore 10-12 e 15-17 Danza: Ballettu siciliano a cura di Margherita Badalà

U ballettu: il ballo in coppia tra l‟uomo e la donna appartenente alla tradizione agropastorale , legata ai ritmi della natura, rivitalizzante e vibrante, che infonde allegria e socievolezza. La riproposizione del ballo, secondo i codici coreutici tradizionali, rivela una saggezza istintiva nella quale è contenuto il segreto del piacere di danzare. Il programma del laboratorio si propone di far conoscere la struttura coreutica del ballo con particolare riferimento ai princìpi cinetici e relazionali allo scopo di conoscere sia praticamente che teoricamente il rituale del ballo agropastorale, la postura dinamica, l‟uso delle articolazioni, la capacità di comunicare e incontrare gli altri, le emozioni e la vitalità come effetti rigeneranti e riequilibranti del corpo e dell‟anima, riflessioni pratico-teoriche sulla simbologia e la ritualità della danza.

Margherita Badalà siciliana di Acireale (CT), danzaterapeuta, insegnante Feldenkrais® e danzatrice, si è diplomata nel 1991 come Dancetherapist e Conduttrice di Gruppi di Espressione Corporea presso la scuola quadriennale di Riza Psicosomatica a Milano e nel 1992 consegue il Diploma di Insegnante del Metodo Feldenkrais presso la scuola di Formazione al Metodo Feldenkrais a Milano con Ruthy Alon. Nel 1990 ha iniziato la formazione permanente in Danza Spontanea a Udine con Elsa Stagnaro, con la quale ha effettuato un percorso personale individuale e di gruppo. Ha studiato il Metodo Laban con Art Therapy italiana ad Assisi e a Bologna. Studiosa, ricercatrice e insegnante delle danze tradizionali del sud Italia; ha studiato con i maestri della tradizione coreutica popolare, tra cui G.Gala, Anna Perrotta e Gabriele D'Ajello, Giuseppe Crucitti, Anna Cinzia Villani, e nel 2004 consegue il diploma di ins. di danze popolari pugliesi a Corigliano D‟Otranto.. Nel 2002 ha iniziato una ricerca sulla danza tradizionale in Sicilia e in particolar modo nell'area dei Peloritani dove ha approfondito la conoscenza del "Ballettu" del quale ha avviato la riproposizione tramite l'insegnamento, le feste rituali e le conferenze. La ricerca è scaturita nella pubblicazione del libro, insieme a Fabio Tricomi intitolato “U Ballettu. Memorie e riflessioni sul ballo tradizionale agropastorale in Sicilia” con dvd-documentario allegato, realizzato con Marcello Trovato, intitolato “Mi ricordo di te…Ballettu!” Con l'Associazione Culturale "Danza e-mozione" pratica la propria professione in Sicilia, dove conduce corsi settimanali, stage e sedute individuali di Danzateatro, Danze tradizionali del sud Italia e Metodo Feldenkrais; è Docente dei corsi di aggiornamento di Psicomotricità, Danzaterapia e sull‟”Apprendimento Organico”, e di Metodologie e tecniche di animazione socio-culturale presso Scuole dell'infanzia, elementari, medie e superiori, Istituti della Salute; docente di Consapevolezza Corporea presso il corso di "Psicomotricità e Movimento" e di "Armonizzazione posturale" presso l'I.R.I.S. di Catania; collabora con altre Associazioni Culturali in Sicilia, Friuli (Udine e Pordenone), dove conduce stage mensili di Taranta ed è docente presso i corsi di formazione di danzaterapia "A Ritmo" e "Le danze popolari come terapia"; del corso di Formazione in Danza Contact presso la Scuola di Alta Formazione in Teatro Sociale di Acireale dell‟Università Cattolica di Milano presso il Centro di Formazione per lo Sviluppo. Si occupa di danzateatro e ha lavorato come danzatrice e coreografa oltre che nelle scuole, in alcuni spettacoli quali "Etnie" con "I petri c'addumano", "Afrodita" con Paola Mandel, , "Simenza D‟Amuri" con gli allievi del corso di Taranta di Catania. Ha creato la Compagnìa DANZATARANTA con la quale ha realizzato gli spettacoli intitolati “Marganto” e “U Sonu”. Ha organizzato numerose "Feste „a ballo" rituali secondo la tradizione popolare, collabora come danzatrice con diversi gruppi di musica popolare tra cui gli “Unavantaluna” con i quali ha realizzato lo spettacolo intitolato “Canteballettu”. Organizza in Sicilia stages di danze popolari del sud Italia invitando docenti dalla Campania, Puglia, Calabria in Sicilia con l‟associazione Danza E-Mozione e di Danzateatro.

Martedì 20 e Mercoledì 21 - Ore 10-12 e 15-17 Organetto a cura di Alessandro Parente

Alessandro Parente, nato a Coreno Ausonio il 14 marzo 1959, organettista e compositore. Erede in via diretta di un patrimonio culturale legato in particolare alla tradizione dell‟organetto, svolge stabilmente attività didattica e di ricerca nell‟ambito della sperimentazione timbrica dello strumento nelle scuole di musica di Roma (Scuola Popolare di Musica di Testaccio e Centro di Cultura Popolare del Tufello) di Formia (LT) (Scuola Mari e Monti), di Coreno Ausonio (FR) (La Scatola del Vento); inoltre ha tenuto seminari e stages in tutta Italia. Da anni si dedica allo studio, alla riscoperta e alla trasmissione, anche in chiave inedita, dei contenuti artistici della cultura popolare della propria terra (Terra di Lavoro). Nel 1994 ha fondato La Piccola Orchestra La Viola, di cui è stato ideatore, compositore e direttore fino al 2012. Ha collaborato come consulente musicale nel film di Umberto Marino la “Fiamma sul Ghiaccio”. Ha partecipato inoltre al Disco “Il Cavaliere delle Dolomiti” in collaborazione con Ellade Bandini e Solis String Quartet. Nel 2000 scrive le musiche de "Il sultano di Babilonia" per il disco "L'infinitamente piccolo" (EMI) di con Franco Battiato. Ha partecipato in alcuni progetti con la Bosio Big Band di Ambrogio Sparagna. Come Direttore della Piccola Orchestra La Viola ha collaborato con Daniele Sepe, Peppe Barra, Dan Moretti, Eugenio Barba, Riccardo Tesi, Marc Perrone, Vincenzo Zitello, Piero Ricci, Fratelli Mancuso, Mosshen Kasirossafar e Arnoldo Foà e ha partecipato in Rassegne come: 70° Maggio Musicale Fiorentino (Firenze), I Concerti del Quirinale RADIO RAI (Roma), Folkest (Spilimbergo), Ventennale del Liri Blues Festival (Isola del Liri), Radio 3-Suite (Roma), Concerto dell‟Epifania RAI 1 – Auditorium RAI (Napoli). Autore ed esecutore del brano "Regina Solianu" utilizzato come sigla introduttiva di tutte le opere multimediali della casa editrice emons:audiolibri. Autore ed esecutore della sigla "Passaggi di Tempo" di "Voci contro le mafie", opera multimediale distribuita da L'Espresso che raccoglie le testimonianze inedite di scrittori, giornalisti e magistrati che parlano dei misteri che avvolgono ancora delitti eccellenti e stragi di mafia sui quali ancora non tutta la verità è stata svelata (emons:audiolibri). Come direttore e compositore della Piccola Orchestra La Viola ha preso parte a diversi progetti tra i quali: "I viaggi di Gulliver" con la direzione artistica di Angelo Branduardi "La Scatola del vento ®" film-documentario realizzato dal Centro di Cultura Popolare-Tufello (Roma) e dall‟Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico "L‟Organetto, Scatola del Vento" libro-CD di Erica J.Suter e Harald Frey "Omaggio a New Orleans" Liri Blues Festival 2006 (CD) con la Dr. Sunflower Jug Band (Blue Stuff) Dan Moretti & Piccola Orchestra La Viola, The Journey (CD) 2011 Direttore esecutivo ed artistico del CD Arovà (testi e musiche Alessandro Parente).

Da circa 25 anni i suoi corsi e i suoi incontri sono un continuo laboratorio da lui stesso denominato “La Scatola del Vento”®, un racconto in musica definito, già a suo tempo, minimalista dove l‟essenziale e le dinamiche di gruppo si sposano e sfociano nella musica d‟insieme.

Lo stage è aperto a principianti e non, che suonano l‟organetto in Sol-Do a 8, 12 e 18 bassi. I brani su cui lavorare verranno scelti in base al livello degli allievi. La didattica è improntata sul metodo Piovano (lavorando essenzialmente sulla memoria). Per una migliore riuscita dello stage Alessandro Parente si avvarrà del un suo collaboratore Laerte Scotti Durata dello stage 8 ore in due giorni.

Giovedì 22 e Venerdì 23 - Ore 11-13 e 15-17 Tamburellando - Laboratorio di tamburi a cornice a cura di Arnaldo Vacca

In questo Laboratorio si metteranno a fuoco i numerosi aspetti (tecniche esecutive, strumenti, ritmi…) riguardanti i tamburi a cornice nelle aree di maggiore diffusione con particolare attenzione ai tamburi tradizionali Italiani evidenziando le differenze ma, soprattutto le similitudini, tra questi strumenti e le culture alle quali appartengono. Una parte è dedicata all‟esplorazione dei modi e degli stili tradizionali, una seconda, alle tecniche esecutive moderne e alla sperimentazione. Il Laboratorio si rivolge sia a principianti sia a percussionisti di livello intermedio o avanzato che già hanno avuto esperienze con questi strumenti. Arnaldo Vacca Percussionista e multistrumentista accanto agli studi classici si è specializzato sulle tecniche esecutive di diversi strumenti etnici ed in particolare sui tamburi a cornice con un occhio particolare a quelli del Sud Italia (Tammorra e Tamburello). Arnaldo Vacca è un eccezionale percussionista/multi-strumentista che abbraccia una grande varietà di stili di world music. su strumenti come frame drums, riq, gaval, pandeiro, tamburello, tar, bendir, talking drums, udu, mbira, congas, dumbeck, didjeridu, berimbau, ciaramella, marimba, overtone singing, saz e altre percussioni. Ha studiato con Glen Velez, Leigh Howard Stevens. Ha suonato con Antonello Venditti, , Maria Pia de Vito e , Francesco Bruno, Teresa de Sio, Gino Paoli, Neri per Caso, Marina Rey, Los Reyes (Gipsy King), , L‟Orchestra Italiana di Renzo Arbore, Antonello Ricci, Mauro Pagani, Antonello Salis, Tony Esposito, Massimo Ranieri. Ha lavorato per il cinema e il teatro sotto la direzione dei compositori , , Carlo Siliotto, Lina Wertmuller, Renato Serio. Svolge seminari e corsi in tutta Italia. Ha in preparazione un video didattico sui tamburi a cornice (tammorre e tamburelli) in collaborazione con il Centro di Cultura Popolare del Mediterraneo.

Giovedì 22 e Venerdì 23 - Ore 10-12 e 15-17 Ritmando - Laboratorio ritmico per i più piccoli a cura di Antonio Franciosa

Il laboratorio ritmico è un evento originale, divertente e coinvolgente che permette un avvicinamento alla musica “diretto” e immediatamente partecipato. Il lavoro proposto, dal titolo Ritmando, è un metodo facile, una sintesi di esperienze che ingloba esercizi di movimento e coordinazione, attività di riciclo e creatività, pratica strumentale libera e strutturata, studio di alcune tradizioni ritmiche del mondo, libera espressività, vocalità… - attività di movimento ritmico con giochi ed esercizi dedicati (uso di mani, piedi…) - recupero e riciclo di materiali di scarto - creazione e personalizzazione di battenti e oggetti sonori per formare lo strumentario - solfeggio ritmico facilitato (scrittura e pratica) con l‟ausilio degli strumenti creati - ideazione di brevi sequenze sonore e ritmiche - attività di canto aperto e libere vocalizzazioni - drum circle - studio di alcuni pattern ritmici dei repertori tradizionali di vari paesi del mondo - eventuale dimostrazione finale di lavoro Età: dai 7 ai 15 anni Numero massimo di partecipanti: 12

Antonio Franciosa percussionista prevalentemente mediterraneo, specializzato in tamburi a cornice (tamburello, tar, finger bodhran, pandeiro, riq) e strumenti tradizionali come cajon, darbuka, djembè. Nel tempo ha sviluppato un personale set batteristico di tipo etnico. Ha seguito numerosi corsi e laboratori sui ritmi tradizionali africani, arabi, spagnoli, indiani e del sud Italia con i maestri Victor Lewis, Jimmi Cobb, Karl Potter, Badù Ndjaie, Nando Citarella, Arnaldo Vacca, Mohamed Abdallah, Raffaele Inserra…. Si è esibito, oltre che in Italia, anche in alcuni festival in Germania, Austria, Norvegia, Svezia, Danimarca e Libano. Circa trecento i live eseguiti con diverse formazioni (Rocco De Rosa, Discanto, Ratablò, B.I.O., Ciarla q.tet, Terre del Sud,..) numerose le collaborazioni ed i concerti con Danilo Avolio, Luca Ciarla, Marco Salcito, Luciano Biondini, Marco Siniscalco, Admir Shkurtaj, Redi Hasa… Ha inciso nei dischi: - Discanto- Il Centro 10 anni, Compilation - Tazebao- Abruzzo Sound vol.4 Compilation - Rosso Gitano- Rosso Gitano - Luca Ciarla Quartet con Luciano Biondini e Marco Siniscalco - Rocco De Rosa- Trammari. - B.I.O.- Tribal Concept con Stefano Taglietti e Orchestra. - Ratablò- Transubanda - Fabio Colella- Real X Lavora come facilitatore nei laboratori ritmici rivolti a bambini e insegnanti delle scuole, delle ludoteche, dei centri diurni, delle comunità di vario tipo… Ha svolto corsi e laboratori presso: Istituto Ricerca Educativa Abruzzo, Scuola di formazione teatrale Artis ( Pescara), Scuola di danze etniche Yajè (L‟Aquila), Il Bagatto Teatro (Teramo), Scuola Musicale Diapason (Vieste), Civitella Alfedena folk festival (tre edizioni), La Palma intensive workshop (Roma), Scuola di percussioni Baobab di Pescara, Cicolo Gianni Bosio Roma,…

Giovedì 22 Venerdì 23 e Sabato 24 – Gio. ore 15-17 Ven. e Sab. ore 10-12 e 15-17 Canto a cura di Sara Modigliani

Il Corso di Canto offre a tutti quelli che lo vogliono la possibilità di cantare in gruppo, senza bisogno di avere requisiti particolari (intonazione, bella voce) ma solamente il desiderio di cantare insieme e di imparare canti e storie in cui ci si riconosce e ci si ritrova. L‟obiettivo non è l‟approfondimento dell‟aspetto estetico-tecnico del canto, ma esclusivamente quello della condivisione del repertorio nel suo aspetto collettivo e sociale per il quale non conta la voce ma l‟intenzione e la disponibilità di ogni persona. Ogni canzone viene infatti affrontata e imparata secondo la tradizione orale, contestualizzandone l‟origine e la storia, studiando anche la vita e la personalità di chi l‟ha trasmessa e ascoltando, ogni volta che sarà possibile, la versione originale da cui partire per impararla. Il Corso verterà su canti popolari (di lavoro, d‟amore, ballate, ottave, contrasti) e canzoni del repertorio della tradizione romana.

Sara Modigliani nel 1970 inizia la sua attività di ricerca della musica contadina e popolare italiana, ed in particolare del Lazio, collaborando con esperti etnomusicologi dell‟Università di Roma, e con personalità del mondo musicale e culturale come Giovanna Marini, Diego Carpitella, Alessandro Portelli. Grazie a questa attività acquisisce esperienza nelle tecniche di canto contadino e dei “modi” della tradizione musicale a trasmissione orale. A quegli anni risale la fondazione, insieme ad altri musicisti, del gruppo il “Canzoniere del Lazio”, che è stato all‟avanguardia nella diffusione e rielaborazione della musica folk del Lazio, con spettacoli e concerti di rilevanza nazionale.Dal 1990 inizia una nuova intensa attività tesa a diffondere: - il repertorio del mondo musicale contadino, con il gruppo “La Piazza” con lo scopo primario di far conoscere la realtà musicale contadina del Lazio; con questa formazione ha partecipato a numerosi folk festival in Italia e all‟estero; - il repertorio di canti della Resistenza e, più in generale, canzoni e testimonianze contro la guerra con lo scopo di diffondere, attraverso sia canti popolari sia brani d‟autore, una cultura pacifista e contro ogni forma di guerra; - il repertorio della canzone romana sia per quanto riguarda antichi canti legati alla trasmissione orale, sia la canzone d‟autore, con particolare attenzione alla produzione di Romolo Balzani, l‟autore più rappresentativo di quaranta anni di attività musicale romana. È del 2001 la pubblicazione del CD “Barcarolo Romano” frutto del lavoro di ricerca, presso l‟archivio di famiglia, sulle canzoni di Romolo Balzani. Nasce il gruppo “Canzoniere di Roma” come continuazione del lavoro sulla canzone romana con Sonia Maurer a cui si aggiungono altri 3 musicisti. - Dal 2000 inizia l‟attività di direzione di grandi gruppi con repertorio popolare, politico e sociale: il “Laboratorio di Canti popolari politici e sociali” e la “Sbanda del Bosio” presso Circolo Gianni Bosio, la “Sarabanda”, il “Coro Multietnico Romolo Balzani” nel VI Municipio presso la scuola Iqbal Masih.

Venerdì 23 e Sabato 24 - ore 10-13 e 15-18 distribuite secondo il numero di iscritti Mandolino e chitarra battente a cura di Felice Zaccheo

Chitarra battente Strumento antico, quasi un fossile vivente tra i cordofoni barocchi, reclusa fino a pochi anni fa in rare enclave, costruita da liutai sopraffini o da falegnami improvvisati, la chitarra battente ha accompagnato per secoli storie di uomini dalle mani indurite e dalle voci levate alte a cantare amori alla luna e versi da danzare. Nel corso del seminario verranno affrontati e confrontati i principali modi dell'accompagnamento del canto e del ballo con la chitarra battente, le tecniche peculiari della mano destra e della mano sinistra, gli stili tradizionali in relazione alle nuove tendenze. Mandolino Il mandolino, strumento "popolare". Nato come strumento altamente elitario, il mandolino guadagna la sua più ampia diffusione nel periodo tra l'ultimo decennio dell'Ottocento e la seconda Guerra Mondiale. In questi cinquant'anni, seguiti da un increscioso oblio, lo strumento per il quale hanno scritto anche Vivaldi, Mozart e Beethoven diventa aedo di serenate, motore di danze, istigatore di tarantelle, accompagnatore di canzoni. Nel corso del seminario verranno affrontati - concordandoli con i partecipanti - esempi musicali, stili e tecniche dei repertori popolare e semi colto, confrontandoli con quelli barocco e romantico.

Felice Zaccheo Nato a Roma nel 1975, inizia gli studi di chitarra moderna con Francis Koerber e per diversi anni si occupa di folk statunitense, di blues e funky, suonando sia la chitarra acustica che l‟elettrica in varie formazioni attive negli Anni 90. Dopo un quinquennio dedicato a tempo pieno al giornalismo per le pagine di Latina del quotidiano 'Il Messaggero' e al fotoreportage per varie testate nazionali, dal 2004 si dedica a tempo pieno all‟attività di musicista, 'specializzandosi' nella musica popolare italiana e ampliando le conoscenze relative agli strumenti etnici e tradizionali italiani (chitarra battente, organetto, zampogna, ciaramella, tamburi a cornice). Dal 2002 studia e suona mandolino e plettri con Sonia Maurer in numerose situazioni che spaziano della musica classica alla canzone romana. E‟ attualmente uno dei pochissimi suonatori italiani di chitarra portoghese, strumento che impiega nei modi tradizionali del fado di Lisbona e di Coimbra. Insegna e tiene corsi di strumento in varie scuole di musica, dirige con Sara Modigliani il coro multietnico 'Romolo Balzani', ha collaborato alla realizzazione di numerosi cd e di varie colonne sonore ed e' uno dei session man più attivi negli ambiti della musica 'indipendente' romana. Queste alcune delle collaborazioni correnti: Ensemble Mereuer (quintetto a plettro di musica moderna); Sonia Maurer (duo di mandolini, dal barocco alla musica contemporanea); Canzoniere di Roma (canzoni romane); Ciccio Capasso (canzone classica napoletana); Giuseppe 'Spedino' Moffa (canzoni d‟autore) Paolo Pietrangeli (canzoni d‟autore); Sara Modigliani (canzoni romane, canzoni d‟autore); Franco Fosca (canzoni d‟autore, canzoni di lotta, folk americano); Fasten Belt (punk rock); The Tambourine (le canzoni di Bob Dylan, folk rock); 2Hurt (rock) Conjunto Romano (fado portoghese di Lisbona e di Coimbra)

I corsi sono a numero chiuso. Necessitano della sola iscrizione preventiva (15 Euro). Iscrizioni entro il 12 Agosto 2013 Programma dettagliato su www.mantice.net

Informazioni

Iscrizione corsi Tutti i corsi sono a numero chiuso e necessitano dell’ iscrizione preventiva. L’iscrizione ad ogni corso costa 15 Euro. L’iscrizione deve pervenire entro e non oltre il giorno 12 Agosto 2012 con le seguenti modalità: 1) Richiesta di prenotazione Telefonare al numero 339 2327810 o in alternativa 0773 484955 2) Conferma della prenotazione La prenotazione telefonica deve essere confermata inviando quanto prima la quota d’iscrizione tramite uno dei seguenti mezzi: - Bonifico bancario su c/c associazione Mantice IBAN IT 29 V032 9601 6010 0006 4307 424 Nella causale indicare nominativi degli iscritti e relativi laboratori - Vaglia telegrafico o assegno non trasferibile intestato a: Associazione culturale Mantice Spedire all’indirizzo postale di Spini Tiziana Via Botticelli 12 - 04100 Latina allegando foglio con nominativo degli iscritti e relativi laboratori. 3) Segnalazione dell’avvenuto pagamento Una volta inviata la quota confermare l’avvenuto pagamento indicando il mezzo prescelto: - via posta elettronica ([email protected]) oppure - telefonica o SMS al numero 339 2327810 o in alternativa telefonica al numero 0773 484955 4) Conferma dell’iscrizione L’iscrizione sarà confermata solo dopo il ricevimento della quota. 5) Prenotazioni non confermate Tutte le prenotazioni telefoniche che dopo 10 giorni non saranno confermate non saranno prese in considerazione. Una volta raggiunto il numero massimo ammesso per ogni corso non saranno accettate quote e quelle eventualmente pervenute nel frattempo saranno restituite. Solo nel caso che i corsi non abbiano raggiunto il numero massimo ammesso sarà possibile iscriversi anche dopo il 12/08/2012 telefonando al numero 339 2327810 o in alternativa 328 0136395 accordandosi sulla modalità di invio della quota. Non è consentita la partecipazione a più corsi che si svolgano negli stessi giorni.

Pranzi Convenzioni con trattorie e ristoranti per pranzi e cene a menù fisso. Ritirare alla segreteria del festival il foglio con le convenzioni, menù e prezzi.

Pernottamento Per informazioni PRO LOCO - UFFICIO TURISTICO Piazza Plebiscito - Civitella Alfedena (AQ) Tel. 0864.890194 - www.comune.civitellaalfedena.aq.it - [email protected]

Segreteria del festival: [email protected] Marco Delfino: 339 2327810 - Tiziana Spini: 328 0136395