Comune Di La Morra
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Comune di La Morra Provincia di Cuneo Archivio storico 1310-1972 Inventario Riordinamento e inventariazione a cura dell’archivista Luciano Bertello (1992) Integrazione e informatizzazione con l’uso dell’applicativo Guarini Archivi a cura delle archiviste Roberta Audenino e Wanda Gallo (2011) Alba, 30 settembre 2011 Intervento eseguito con il contributo della Regione Piemonte - Settore Biblioteche, Archivi e Istituti Culturali nell’ambito del Progetto Sistema Bibliotecario e Archivistico delle Langhe coordinato dal Comune di Alba Indice generale pp. Premessa 3 Introduzione Il Comune di La Morra: cenni storici 5 Trascrizione della relazione finale sul lavoro svolto da Luciano Bertello 6-13 Descrizione dell’archivio 14 Descrizione dell’intervento del 2011 14-17 Inventario Nota alla lettura 19 Archivio storico 1310-1799 Indice delle categorie 21 Inventario 22-80 Mappe piante planimetrie progetti (1623-1910) Inventario 82-84 Archivio storico 1800-1900 Indice delle categorie 86 Inventario 87-138 Archivio Deposito 1901-1972 Indice delle categorie e classi 140-142 Inventario 143-244 Catasto (XVIII sec.-XX sec.) Inventario 246-249 Fogli di famiglia eliminati (XX sec.) Inventario 251 Appendice: materiale reperito durante i sopralluoghi del 2011 Inventario 253-254 2 Premessa Il presente lavoro si inserisce nell’ambito del progetto di Censimento degli archivi storici dei comuni che la Regione Piemonte e il Ministero per i beni e le attività culturali - Soprintendenza archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta hanno avviato con l'obiettivo di promuovere la conoscenza della storia e della cultura del territorio tramite la messa in rete degli inventari degli archivi storici comunali o almeno delle informazioni minime relative ai fondi documentari più antichi sul portale “Guarini archivi web”. Il progetto è coordinato e sostenuto dalla Regione Piemonte, si avvale della partecipazione scientifica e organizzativa della Soprintendenza archivistica ed è attribuito ai Sistemi bibliotecari e archivistici del Piemonte per il territorio di rispettiva competenza. Il Comune di Alba, capofila del Sistema bibliotecario e archivistico delle Langhe, è impegnato a realizzare l’informatizzazione ex novo di inventari presenti in formato esclusivamente cartaceo e il riversamento dei dati di inventari informatizzati sul software Guarini Archivi. 3 Introduzione 4 Il Comune di La Morra: cenni storici 1 La collocazione dell’insediamento sulla sommità di un colle sembra giustificare l’interpretazione del termine Morra come continuazione della voce pre latina morra , che significa rocchio, pietra e quindi anche collina rocciosa, in realtà senza molta coerenza perché le colline della zona non sono rocciose. Pertanto, si può segnalare anche il termine basso latino murra , morra con il significato di stazione pastorale. Le origini del villaggio risalgono all’epoca romana. L’abitato originario si trovava nel piano dalla parte di levante, nella zona oggi denominata Annunziata. Quando sorse il castello sulla cima del colle, gli abitanti si trasferirono per essere meglio difesi dai barbari. Anticamente il paese dipendeva dai Marchesi di Monferrato. Nel 1340 passò sotto il dominio della famiglia Falletti grazie all’acquisto che ne fece Petrino Falletti da Acorsino Della Torre, Vicario di Roberto d’Cangiò. Nel 1402 si diede propri Statuti nei quali sono citati per la prima volta in zona il vitigno Nebbiolo ( Nebioli ), dal quale trae origine il vino Barolo, e il Pignolo ( Pignoli ), ormai scomparso dal territorio lamorrese. Dal 1435 passò al Ducato di Milano, tanto che il luogo in antiche carte geografiche è indicato come Morra di Milano. Nel 1500 la giurisdizione di una parte di Morra venne acquisita da Giorgio Riccio di Borgo San Donino, la cui famiglia però si estese solo fino alla quinta generazione. Il Duca di Savoia, che aveva qualche diritto sul luogo, ne diede investitura a Andrea Falletti, alla cui famiglia l’antica giurisdizione conseguita nel 1340 fu confermata da Gian Galeazzo Visconti nel 1490. Il castello fortificato fu abbattuto nel 1544 dai Francesi e fu spianato nella prima metà del secolo XIX; la torre campanaria fu costruita con i suoi resti nel 1710. Dopo alterne vicende sotto Francia e Spagna, nel 1756 passò definitivamente ai Savoia con diploma emanato a Vienna il 7 luglio dall’Imperatore Carlo VI, che cedeva al Re di Sardegna Carlo Emanuele III questo e altri 57 luoghi delle Langhe denominati feudi imperiali. Dalla seconda metà del secolo XIX fu capoluogo di Mandamento, 2 che comprendeva i Comuni di Barolo, Novello e Verduno. 1 Il progetto regionale prevede l’utilizzo delle Schede storico-territoriali dei Comuni del Piemonte. Non essendo disponibile la scheda relativa al Comune di La Morra, le notizie sono state tratte da CASALIS GOFFREDO, Notizie geografico-storico statistiche-commerciali degli Stati di S. M. il Re di Sardegna , Vol. XI, G. Maspero libraio e G. Marzoarati tipografo, Torino, 1843; Dizionario dei nomi geografici italiani , TEA, 1992; sito ufficiale del Comune di La Morra http://www.comune.lamorra.cn.it/. 2 Circoscrizione amministrativa sovracomunale, introdotta con Regio Decreto n. 3702 del 23.10.1859 vigente fino al 1923, che svolgeva alcune funzioni amministrative e giudiziarie. 5 Trascrizione della relazione finale sul lavoro svolto da Luciano Bertello Piobesi d’Alba, 4 novembre 1992 Spett.le Amm.ne Com.le di La Morra OGGETTO: Relazione finale sul lavoro svolto in qualità di archivista. Il sottoscritto Luciano Bertello, portato a termine il lavoro di archiviazione e riordino del materiale d’archivio di codesto Comune, ritiene doveroso accompagnare l’allegato inventario con alcune osservazioni sulle linee di lavoro seguite, sulla consistenza e valore storico del materiale esistente e sui locali. A) Storia dell’archivio comunale di La Morra Numerosi sono gli interventi che l’archivio comunale di La Morra ha subito nel corso dei secoli e, attraverso la loro analisi, è possibile ricostruire alcune interessanti linee della storia della disciplina archivistica. Qui di seguito se ne danno i punti di riferimento basilari. Di una prima ordinata sistemazione reca traccia l’ “Inventario delle scritture della Comunità della Morra” del 1586 (Archivio storico, Categoria I, Faldone n ° 5, Fasc. 20) a cui si accompagnano alcune semplici “note di scritture” di anni diversi. Si tratta di un semplice elenco dei documenti più importanti e fondamentali alla vita della Comunità, soprattutto in riferimento ai conflitti con le comunità circonvicine e con il potere signorile. Ancor più organico e dettagliato risulta l’inventario “fattosi nel 1728” (l’anno è però più probabilmente il 1725), composto di 19 pagine rilegate con spago. (Archivio storico, Categoria I, Faldone n ° 5, Fasc. 20) L’ottica che informa tale intervento è ancora quella interna al potere amministrativo e lascia pensare all’opera del segretario comunale. Infatti, l’unico criterio archivistico utilizzato è quello dell’elencazione. Tra l’altro vi si legge: “Più si dichiara che le scritture esistenti nell’ultimo piano della guardarobba esistente nella stanza detta Archivio non si sono inventariate per essersi riconosciute di poco o niun riglievo, e parte anche esser di carattere antico e difficile intendimento”. Se ne deduce che non tutti i documenti basilari della Comunità sono integralmente conosciuti, con gran pregiudizio per i diritti della collettività, continuamente insidiati e contrastati dal potere signorile. A distanza di pochi decenni, caratterizzati da forte conflittualità sociale, si sente pertanto l’esigenza di addivenire ad una completa conoscenza e sistematica inventariazione dei documenti d’archivio. Nel 1781, attesa la necessità di trovare “al più presto che fosse possibile una persona inteligente le scritture 6 gotiche per divenire all’ordinamento delle scritture dell’archivio” si contatta il “Sig. Carlo Francesco Franchi de Regii Archivij di Corte …sperimentato per la gran pratica et prontezza nella lettura e alle scritture gotiche più antiche”. Il quale nel settembre 1782 si reca a La Morra e porta a termine il lavoro. Della professionalità e competenza archivistica dell’incaricato è testimone il voluminoso e pregevolissimo “Inventario delle scritture appartenenti all’Ill.ma Comunità della Morra le quali si conservano nel di lei archivio state in questa forma ordinate dalli 10 alli 29 settembre 1782 ”. (Archivio storico, Categoria XXIV, Faldone n ° 85, Fasc. 1) Estremamente analitico, l’inventario reca sunteggiato il contenuto dei vari documenti, classificati in categorie, mazzi e fascicoli. Su questo organico impianto archivistico si innestano i successivi interventi conservativi, con risultati, però, non sempre felici. Primo fra tutti di metà Ottocento “in eseguimento del capitolo VII dell’istruzione per li Comuni in data 1 aprile 1838”, che, incorpora anche la precedente archiviazione, dividendo il materiale in tre serie: “Serie Prima: atti, registri, titoli e carte riflettenti l’Era Antica, sino a tutto l’anno 1799. Serie Seconda: atti, registri, titoli e carte riflettenti il cessato Governo Francese sino al 21 maggio 1814. Serie Terza: atti, registri, titoli e carte riflettenti l’attuale Governo sino a tutto l’anno 1840 ”. Con supplementi d’inventario sino al 1844 ed un “Inventario delle pratiche” datato, a matita, 1846. Di questa archiviazione, a sua volta smembrata e dispersa, restano tutti gli inventari (Archivio storico, Categoria III, Faldone n °22, Fasc. 21) Seguono lunghi decenni di incuria, tant’è che, non essendosi dato corso al riordinamento auspicato