Eccellenze Italiane Moto.

Moto Guzzi.

Moto .

Moto .

Altre Eccellenze.

Moto Italget.

Moto Gagiva.

Moto .

Moto Morini.

Moto MV .

Moto Ducati. Moto .

Gruppo .

Case Motociclistiche in Attività.

Casa APRILIA. Produzione motocicli. Anno 1962. Casa BENELLI. Produzione motocicli Anno 1911. Casa Beta Motor. Produzione motocicli. Anno 1948. Casa . Produzione motocicli. Anno. 1973 Casa . Produzione motocicli. Anno 1988. Casa . Produzione motocicli. Anno 1978. Casa CreS. Produzione motocicli. Anno. 1992. Casa Di Blasi. Produzione motocicli. Anno 1974. Casa DUCATI. Produzione motocicli Anno 1946. Casa . Produzione motocicli Anno 1968.

Casa Ghezzi e Brian. Produzioni motocicli Anno 1995. Casa GILERA. Produzione motocicli Anno 1909. Casa . Produzione motocicli. Anno 1960. Casa . Produzione motocicli. Anno 1977. Casa . Produzione motocicli. Anno 1937. Casa GUZZI. Produzione motocicli. Anno 1921. Casa MV AUGUSTA. Produzione motocicli. Anno 1945. Casa PIAGGIO. Produzione motocicli. Anno 1946. Casa . Produzione motocicli. Anno 1946. Casa TM Racing. Produzione motocicli. Anno 1977.

Casa Vetermati. Produzione motocicli. Anno 1993. Casa . Produzione motocicli. Anno 2004.

Moto Guzzi.

Celebre azienda italiana di Motociclette fondata nel 1921 da CARLO GUZZI e Giorgio PARODI. Oggi dal punto di vista societario fa parte del gruppo PIAGGIO. L'azienda ha prodotto più di 50 modelli dalla sua fondazione e da anni è specializzata in motori bicilindrici a V di 90° (raramente forniti a piccoli produttori quali MAGNI, GHEZZI e BRIAN, oppure DESOLO.

CARLO GUZZI. (1889 – 1964), progettista, imprenditore italiano cofondatore della Moto GUZZI. Nato a Milano 3 dei quattro figli con il soprannome che lo accompagnò per tutta la vita Taj. Il padre ingegnere valente professionista e docente presso ITIS di Milano ed imprenditore nel campo dei motori elettrici e dinamo, la madre figlia di di un noto avvocato garibaldino e organizzatore logistico della spedizione dei mille, da Genova si trasferì a Torino e quindi a Milano. CARLO svogliato nello studio e sanguigno dopo le tecniche fu mandato in collegio ma il rendimento non migliorò la carriera scolastica ebbe fine nel 1906 anche per la morte del padre lasciando la famiglia senza reddito. La madre vendendo l'appartamento di Milano al centro si ritirò con la famiglia nella casa di villeggiatura sul lago di Como. Per aiutare la famiglia trovò impiego come apprendista presso piccole aziende metalmeccaniche una di queste la meccanica RIPAMONTI lo avviò alla conoscenza della motoristica motociclistica, che culminò con l'assunzione alla Isotta Fraschini, trovata la sistemazione economica si sposa ed ebbe il, suo unico figlio Ulisse. Durante il servizio militare Carlo incontra 2 piloti di caccia appassionati pure loro di moto, e alla fine del conflitto si unirono per dar corpo ad una progettazione motociclistica, sul piatto Carlo mise anche le conoscenze del fratello ingegnere, i capitali vennero dall'ex commilitone PARODI (figlio dell'armatore), e la guida della moto da RAVELLI. Finalmente nel 1921 nasce:

SOCIETA' ANONIMA MOTO GUZZI.

Con sede produttiva a Mandello del Lairo in provincia di Lecco. Nel frattempo Giovanni RAVELLI muore in un incidente aereo in suo onore la GUZZI mise nel logo un' Aquila ad ali spiegate per onorarne la memoria. Per la progettazione e il calcolo della nuova sede fu utilizzato il fratello di Carlo ingegnere GIUSEPPE, appassionato di moto. La prima moto con il nome GP (Guzzi-Parodi) con tecnica aerodinamica in forma di doppia accensione con l'aiuto di Giorgio Rpamonti, viene posta in vendita ed il primo anno ottenne 17 ordinazioni. La Moto Guzzi conobbe una impressionante crescita arrivando negli anni 50 ad avere 1600 dipendenti, innumerevoli trofei sportivi, quindi necessario ampliare lo storico stabilimento e, ancora oggi sopravvive il marchio GUZZI. Carlo Guzzi rimase sempre un innovatore sviluppò moto di ogni tipo, esplorò configurazioni motoristiche sconosciute fu il primo a costruire una galleria del vento nel 1950 per lo studio aerodinamico delle moto. Morì a Davos nel 1964 all'età di 76 anni

GIORGIO PARODI. (Venezia 1897 – Genova 1955). È stato un aviatore, militare e imprenditore italiano veterano della 1 guerra mondiale, combatté anche in Etiopia guadagnando medaglie cofondatore della moto GUZZI di cui finanziò i progetti fu anche sotto falso nome corridore di moto, la sua dedizione allo sport motoristico merita un capitolo a parte. L'attività sportiva della moto GUZZI sotto la direzione di Parodi fu improntata sulla minuziosa attenzione e controllo di ogni particolare, oltre che di uno spirito di competizione che si rifaceva alle norme cavalleresche in voga tra gli aviatori della grande guerra. Morì cinquattottenne a Genova nel 1955.

Storia socetaria. (la Crisi). Carlo GUZZI muore nel 1962, e nello stesso periodo il mercato delle moto entra in crisi, con il diffondersi delle automobili, l'Ing. GIULIO CESARE CARCATO mitico progettista Guzzi progetta il nuovo motore V2 di 90° diventando l'icona stessa della Moto-Guzzi, ed ancora oggi costantemente aggiornato ed utilizzato.

La gestione De Tomaso. Presenta la California III, modello portato a 1064 cc, dotato di iniezione elettronica, la gestione De Tomaso nel 1988 effettua la fusione con la Benelli ma sia la fusione sia i faraonici progetti di un ritorno alle competizioni con nuovi modelli falliscono economicamente. Arriva Beggio.

2000 inizia l'era Beggio. Nella tribolata vita societaria una nuova puntata avviene nel 2000, Ivan BEGGIO patron della APRILIA oltre ad acquistare la anche la moto Guzzi lancia un programma di risanamento aziendale il prodotto è Sport VII colore Rosso Mandello avente ottimo successo, ma ancora una volta la crisi della APRILIA trascina la Guzzi in una speriamo ultima definizione con la sua entrata nella scuderia del gruppo PIAGGIO.

Produzione della Moto Guzzi. Moto Normale prodotta dal 1921 – 1924. cc. 498. Moto Sport 13. prodotta dal 1923 – 1928. cc. 498. Moto GT”NORGE”. Prodotta 1928 – 1930. cc. 498. Moto Sport 14. prodotta 1929 – 1930. cc. 498. Moto 3 Cilindri. Prodotta dal 1932 – 1933. cc. 499. Moto GT1 16. Prodotta dal 1931 – 1934. cc. 499. Moto GT 15, Prodotta dal 1931 – 1939. cc. 498. Moto GT 17. prodotta dal 1932 – 1939. cc. 499. Moto GTS. Prodotta dal 1934 – 1940. cc. 498. Moto ALCE. Prodotto dal 1939 – 1945. cc. 498.

Moto AIRONE. Prodotto dal 1939 al 1957. cc. 246. Moto MOTOLEGGERA. Prodotta dal 1946 al1954. cc. 65 Moto ASTORE. Prodotta dal 1949 al 1953. cc. 498. Moto FALCONE. Prodotta dal 1950 al 1967. cc 498. Moto GALLETTO dalla I alla IV serie dal 1952-1954. 160 Moto GALLETTO Prodotto dal 1952 al 1953. cc. 175. Moto GALLETTO Prodotto dal 1954 al 1961. cc. 192. Moto GALLETTO Prodotto dal 1961 al 1965. cc. 192. Moto CARDELLINO. Prodotto1956 al 1965. cc. 73. Moto ZIGOLO. Prodotto dal 1953 al 1966. cc. 98.

Moto ZIGOLO 110. Prodotta dal 1959 al 1966. cc.110. Moto LODOLA Sport. Prodotta dal 1956 al 1966. cc. 175. Moto STORNELLO. 125. Prodotta dal 1960 al 1975. c125 Moto DINGO 3 marce. Prodotta dal 1963 al 1976. cc. 49. Moto DINGO 4 marce. Prodotta dal 1963 al 1976. cc. 49. Moto DINGO M. Prodotta dal 1969 al 1979. cc. 50. Moto DINGO MM. Prodotta dal 1973 al 1974. cc. 50. Moto DINGO Super 3v. Prodotto dal 1966 al 1967. cc. 50. Moto DINGO Cross. Prodotto dal 1967 al 1969. cc. 50. Moto TROTTER Special M. Prodotta dal 1966 al 1973. 50

Moto V7. Prodotta dal 1967 al 1977. cilindrata 703 cc. Moto V7 Special. Prodotta dal 1968 al 1974. cc. 757. Moto V7 Sport. Prodotta dal 1971 al 1973. cc. 748. Moto GUZZI 850 GT. Prodotta dal 1972 al 1974. Moto GUZZI 850 California. Prodotta dal 1974 al 1975. Moto FALCONE 500. Prodotta dal 1971 al 1976. Moto GUZZI 2C 4T. Prodotta dal 1979 al 1981. cc. 123. Moto GUZZI 254. Prodotta dal 1977 al 1986. cc.123. Moto V. 1000. Idroconvert. Prodotto dal 1975 al 1980. Moto V1000 G5. Prodotta dal 1975 al 1985 cc. 1000.

Moto V50 MONZA. Prodotta dal 1980 al 1985. cc. 500. Moto LE MAMS III. Prodotta dal 1980 al 1985. cc. 500. Moto CALFORNIA II. Prodotta dal 1980 al 1987. cc. 948. Moto V65. Prodotta dal 1982 al 1987. cilindrata 643 cc. Moto V35 Custon. Prodotta dal 1982 al 1987. cc. 346. Moto 850 T5. Prodotta dal 1983 al 1987. cc. 844. Moto V65.Lario. Prodotta dal 1984 al 1989. cc. 643. Moto LE MANS 1000. Prodotta dal 1984 al 1988. cc. 948. Moto CUSTON 125. Prodotta dal 1985 al 1995. cc. 125. Moto CALIFORNIA III. Prodotta dal 1987 al 1993. cc948

Moto GT 1000. Prodotta dal 1987 al 1993. cc. 949. Moto NEVADA 350. Prodotta dal 1991 al 2001. cc. 346. Moto TARGA 750. Prodotta dal 1991 al 1993. cc. 744. Moto DAYTONA 1000 IE. Prodotta dal 1992 al 1999. Moto 1100 Sport. Prodotta da 1994 al 2000. cc. 1064. Moto V10 CENTAURO. Prodotta dal 1996 al 2001. Moto 1100 ES. Prodotta dal 1998 al 2001. cc. 1064. Moto V11 Sport/V11 Le Mans. Prodotta 1998 al 2006. la gamma Attuale. Oggi la produzione è diversificata nelle diverse gamme Custon, Nachel, Sport, Enduro, Tourin. Tutte caratterizzate dal motore bicilindrico a V di 90° longitudinale raffreddato ad aria, con trasmissione finale a cardano.

Nevada Club 750. Nevada Classic. 750 i. Anno 2007. Nevada Anniversario Anno 2010. California, California EV, California EVTouring. California Vintage. Anno 2005. California Aquila Nera. Anno 2010. California 1400 Custon, Anno 2012. California 1400 Touring. Anno 2013. Breva V750ie. Anno 2003 – 2010. Breva 750 Touring. Anno 2006 – 2010.

Breva 850 Anno 2006 – 2009. Breva V1000 Anno 2005 – 2010. Breva V1200 Anno 2007. 1200 Sport Anno 2006. Griso 850. Anno 2006 – 2009. Griso 1100. Anno 2005. Norge. 1200. Anno 2006. Norge 1200 8v. Anno 2011. MGS-01 Corsa.

Moto non omologata per uso stradale. Comunque modello da competizione disponibile su richiesta alla casa madre. Anno 2005, cilindrata 1225 cc.

Norge 850, anno 2007 – 2009.

Bellagio 940. Anno 2007. Griso 1200. 8V. Anno 2007. California Classic 1100 cc. V7 Classich. Anno 2007 – 2012. cc. 1000. V7. Stone. Anno 2012. cc. 744. V7. Special. Anno 2012 cc. 2012. V7. Racer. Anno 2012. cc. 744. V9. Roamer. Anno 2012. cc. 850. Stelvio 1200. 8V. Anno 2007. 1200 Sport. 8v. Anno 2008. cc. 1380.

Eldorado 1400. Anno 2015. cc. 1380. Audace. Anno 2015. 1380 cc.

Modello numero 1. Moto Guzzi. Audace. Foto. Motore 2 cilindri. Cilindrata 1380 cc. Lunghezza 2445 mm. Larghezza 940 mm. Velocità. 190 Km/h.

Modello numero 2. Moto Guzzi. Quota. Foto. Motore. Bicilindrico. Cilindrata. 1000 cc. Lunghezza 2260 mm. Larghezza 935 mm. Velocità massima. 190 Km/h.

Modello numero 3. Moto Guzzi Daytona 1000. Foto. Motore. Bicilindrico. Cilindrata 1000 cc. Lunghezza 2095 mm. Larghezza 685 mm. Velocità massima. 190 Km/h.

Modello numero 4. Moto Guzzi. Nevada. Foto. Motore 4 tempi bicilindrico. Cilindrata 744 cc. Lunghezza 2166 mm. Larghezza 825 mm.

Modello numero 5. Moto Guzzi. California. III. Motore. Bicilindrico 4 tempi. Cilindrata. 948 cc. Lunghezza 2170 mm. Larghezza 830 mm. Velocità oltre 195 Km/h.

Modello numero 6. Moto Guzzi. Falcone. Foto. Motore. Monicilindrico. Lunghezza 2240 mm. Larghezza. 705 mm. Velocità massima 135 Km/h.

Modello numero 7. Moto Guzzi. GT. Norge. Foto. Motore. Monocilindrico 4 tempi. Cilindrata. 500 cc. Lunghezza 2100 mm. Larghezza 730 mm. Velocità massima 100 Km/h.

Modello numero 8. Moto Guzzi. V7 Special. Foto. Motore. Bicilindrico 4 tempo. Cilindrata. 757 cc. Lunghezza 2245 mm. Larghezza 795 mm. Velocità massima. 185 Km/h.

Modello numero 9. Moto Guzzi. Lodola. Foto. Motore. Monocilindrico inclinato 45°. Cilindrata 175 cc. Lunghezza. 2000 mm. Larghezza 610 mm. Velocità massima. 110 Km/h.

Modello numero 10. Moto Guzzi Custom 125. Foto. Motore. Monocilindrico 2 tempi. Cilindrata 125 cc. Lunghezza 2060 mm. Larghezza 790 mm. Velocità massima 115 Km/h.

Moto Benelli.

Gli Inizi. Nel 1911 Teresa BONI BENELLI. Vedova da 4 anni si poneva il difficile compito di assicurare un solido futuro ai sei figli: GIUSEPPE, GIOVANNI, FRANCESCO, FILIPPO, DOMENICO e ANTONIO detto Tonino. Verificato che i figli non avevano attitudine per i lavori nei campi e neppure grande amore per gli studi; decise di vendere alcuni poderi e trasformare un fabbricato vicino all'abitazione in una officina meccanica vista l'attitudine dei figli per la meccanica. Terminati gli studi tecnici i fratelli si dedicano alla meccanica e sotto la guida di Giovanni e Giuseppe progettarono il loro primo motore alla fiera campionaria di Milano del 1920, e nel 1921 il loro primo motociclo BENELLI, di 98 cc.

Le gare e i trofei vinti da Antonio BENELLI detto Tonino. Con questo motociclo iniziò a gareggiare “Tonino” laureandosi per vari anni (1927 – 1931) campione italiano già nel 1930 la BENELLI aveva 1000 operai. Tuttavia nel 1949 GIUSEPPE per disaccordi familiari si distacca dall'azienda e fonda la MotoBi, tuttavia dpo la sua morte gli eredi si fondono con la BENELLI mantenendo i 2 marchi. Alla fine degli anni 60 con la concorrenza delle marche giapponesi la BENELLI/MOTOBi imboccano la via del declino, anche con la progettazione di nuovi motori e la costante partecipazione a gare sportive. Nel 1972 vendono all'industriale italo-argentino De TOMASO conservando solo MARCO BENELLI come dirigente. La restante famiglia BENELLI si dedica alla omonima fabbrica di armi.

La gestione De TOMASO. Purtroppo la gestione De Tomaso non diede i frutti sperati in quanto, la concorrenza dei giapponesi e alcuni modelli sbagliati costrinsero,la proprietà a vendere negli anni fine 80. il dopo De Tomaso, l'era ANDREA MERLONI. Dopo una breve parentesi il marchio viene acquisito dall'industriale Andrea Merloni che sposta la produzione sugli , e ciclomotori di piccole e medie cilindrate, l'industriale riporta la BENELLI anche alle gare agonistiche in varie cilindrate anche in Superbike. Nel 2004 BENELLI irrompe con il nuovo modello TNT, un prototipo caratterizzata dallo stesso motore a 3 cilindri portato a 1100 cc, disposizione laterale sdoppiata del radiatore di raffreddamento ed un telaio che utilizzava tecnologie aeronautiche per la sua realizzazione. Gli ingenti investimenti schiacciano però nuovamente la BENELLI nel baratro delle difficoltà finanziarie e nel corso del 2005 la società sospende la produzione.

Arrivano i cinesi. L'azienda viene rilevata nel 2005 dalla QIANJIANG GROUP società cinese produttrice di piccoli motocicli. La produzione di moto riparte con una una moto la TNT Cafè Rancer, con il cambio del direttore tecnico si arriva alla presentazione della Tornado 302. con sentenze controverse si annulla una procedura di fallimento.

Nel corso delle celebrazioni per il centenario della BENELLI nel 2011 vengono presentati i nuovi modelli di cc 250 e 750 insieme ad alcuni scooter cc 150.

Produzione negli anni della BENELLI. Velomotore. A. Cilindrata. 98 cc. Dal 1921. Velomotore. B. Cilindrata. 124 cc. Dal 1921. 147 Tipo Sport. Cilindrata. 150 cc. Dal 1924. Motoleggera 1 HP tipo A. 100 cc. Dal 1924. Motoleggera 1,25 HP tipo B. 125 cc. Dal 1924. Motoleggera 125 Tipo Sort 125 cc. Dal 1925. Motoleggera 147 Tipo Sport 150 cc. Dal 1926. Bicicletta a motoreTipo Signora 124 cc. Dal 1926. Benelli 175 Sport. 172 cc. Dal 1927. Benelli 175 Turismo. 172 cc. Dal 1928.

Benelli extra lusso 172 cc. Dal 1929. Benelli Gran Sprt Monza. 172 cc. Dal 1931. Benelli Gran Lusso. 175 cc. Produzione 1932. Benelli Turismo. 250 cc. Produzione 1938. Benelli Motocarro. 500 cc. Produzione 1938. Benelli 500 VTA. 500 cc. Produzione 1940. Benelli Tornado. 650 cc. Produzione dal 1971 al 1975. Benelli 125 Sport Special. 125 cc. Produzione dal 1968/73 Benelli 250 Sport Special. 250 cc. Produzione dal 1968/75 Benelli Tornado 650 S2. 650 cc. Produzione dal 1973 /75.

Benelli 654T 600 cc. Produzione anno 1980. Benelli 125T 125 cc. Produzione anno 1981. Benelli 654 Sport. 600 cc. Produzione anno 1982. Benelli S125. 125 cc. Produzione anno 1984. Benelli 900 Sei. 905 cc. Produzione anno 1986. Benelli City-Bike. 50 cc. Produzione anno 1987. Benelli BX. 125 cc. Produzione anno 1988. Benelli G2 Elle. 50 cc. Produzione anno 1989. Benelli Devil. 50 cc. Produzione anno 1991. Benelli Adiva. 125 cc. Produzione 125 cc. Anno 2000.

Albo d'oro della Benelli. Campionato d'Europa . Anno 1932. classe 175 cc. Carlo Baschieri. Anno 1934. classe 175 cc. Yvan Goor.

Motomondiale Piloti classe 250cc. Anno 1950. classe 250 cc. . Benelli nono. Anno 1969. classe 250 cc. . Benelli 4 cili.

Mondiale costruttori. Classe 250 cc. Anno 1950. Anno 1969. ancora 4 Motogiri d'Italia categoria unica anni 1953 – 1957. campionati Italiani velocità. Anno 1927. Antonio Benelli classe 175 cc. Anno 1928. Antonio Benelli classe 175 cc. Anno 1930. Antonio Benelli classe 175 cc. Anno 1931. Antonio Benelli classe 175 cc. Anno 1932. Carlo Baschieri classe 175 cc.

Anno 1934. Celeste Cavaciuti classe 250 cc. Anno 1939. Amilcare Rossetti classe 250 cc. Anno 1950. Dario Ambrosini classe 250 cc. Anno 1965. classe 250 cc. Anno 1966. Tarquinio Provini classe 250 cc.

Anno 1967. . Classe 350 cc. Anno 1968. . Classe 250 cc. Anno 1968. Renzo Pasolini. Classe 350 cc. Anno 1969. Renzo Pasolini. Classe 250 cc. Anno 1969. Renzo Pasolini. Classe 350 cc.

Modello numero 1. Moto Benelli. “TNT 899”. Foto. Costruttore. Benelli. Cilindrata 900 cc. Produzione dal 2004. lunghezza 2128 mm. Larghezza 790 mm.

Modello numero 2. Moto Benelli. “TNT 1130”. foto. Costruttore. Benelli. Cilindrata 1131 cc. Lunghezza 2100 mm. Larghezza 790 mm. Potenza. 95 Kw.

Modello numero 3. Moto Benelli. 500 Quattro anno 1974. Costruttore. Benelli. Cilindrata 500 cc. Lunghezza 2150 mm. FOTO. Larghezza. 765 mm. Potenza. 55 Kw.

Modello numero 4. Moto Benelli. 750 Sei anno 1974. foto. Costruttore. Benelli. Cilindrata. 750 cc. Lunghezza 2120 mm. Larghezza 760 mm. Potenza 71 CV.

Modello numero 5. Moto Benelli. 125 2c Sport anno 1981. Costruttore. Benelli. Cilindrata. 125 cc. Lunghezza 2000 mm. Velocità massima 135 Km/h. FOTO.

Modello numero 6. Moto Benelli Tornado 650 anno 1972. Costruttore. Benelli. Cilindrata. 642 cc. Lunghezza 2112 mm. Larghezza 790 mm. Velocità massima. 176 Km/h.

Modello numero 7. Moto Benelli 500 VLM anno 1940. foto. Costruttore Benelli. Cilindrata 500 cc. Lunghezza 2013 mm. Larghezza 800 mm. Velocità massima. 80 Km/h.

Modello numero 8. Moto Benelli 500 M36 Mototricicolo. Costruttore. Benelli. Cilindrata. 500. Anno 1936. In dotazione Esercito Italiano (EI). FOTO. Motore 4 tempi. Velocità massima 72 Km/h.

Modello numero 9. Moto Benelli. 250 4MG 254. foto. Costruttore Benelli. Cilindrata 250 cc. Lunghezza 1940 mm. Larghezza 710 mm. Velocità massima 150 km/h.

Moto Italjet.

Storia. Inizia nel 1959 nella (motonvalley) bolognese, ed è legata alla famiglia TARTARINI. Il fondatore Leopoldo TARANTINI noto pilota motociclistico degli anni 50 (campione di gare di lunga durata), ritiratosi dalle corse in seguito ad una brutta caduta, propose alla DUCATI, azienda per la quale correva, di organizzare il giro del mondo, impresa che a quel tempo era considerata quasi impossibile.

La nascita di ITALJET. Leopoldo Tarantini iniziò a dedicarsi alla costruzione di motocicli con motore MZ da cui il nome (Italemmezeta), il 1 prodotto una 125 spinta da motore a 2 tempi cui fece nel 1962 il ciclomotore battezzato ITALGET ispirato alle linee della DUCATI, ancora nel 1964 nasce con soluzioni innovative un altro ciclomotore MUSTANG-VELOCE. I modelli per il loro design (vanta una esposizione al museo di New York), ebbe un buon successo sia in Italia sia all'estero.

Nel 1980 la Italget approfittando delle difficoltà finanziarie della BULTACO entra nel settore delle moto da trial con delle 250 e 350 il cui motore era costruito dalla casa. Nel 1999 è il prototipo di una nuova Grifon con motore Triumph 900 cm3, mentre nel 2002 fu presentato il prototipo Amarcord con ciclistica da moto e motore PIAGGIO da 250 cc.

Nel 2003 le redini dell'azienda vengono prese dal figlio di Leonardo MASSIMO.

Le competizioni. Il legame tra Italget e le competizioni risale al passato sportivo del fondatore. Nel 1965 entrò in produzione il modello VAMPIRE, moto da corsa per la neonata categoria 60 cadetti di buon successo sportivo. Altro modello di successo nelle corse è la BUCCANEER, con la quale la Italjet vinse 3 campionati italiani juniores della 8 litro dal 1973 al 1975. prodotti la Italjet Dragster 180 cc. Italjet Ascot.

Moto Gagiva. (Castiglioni Giovanni Varese).

È una casa motociclistica italiana. Ha la sua sede a Varese. Nata nel 1950 la Giovanni CASTIGLIONI come aziende produttrice di minuteria metallica, è nel mondo delle corse dal 1978 Cludio e Giovnni CASTIGLIONI rilevano la società AMF-Harley Davidson in liquidazione dandole il nome di famiglia con l'acronimo di cui sopra riportato.

Storia. Gli inizi. Azienda che viene acquistata (AMF) e prima ancora , la CAGIVA costituisce subito il reparto corsa con piloti LUCCHINELLI e BONERA, fino al 1980 conosciuta con il marchio dell'elefantino si limitò a commercializzare i modelli diversificati stradali, enduro e cross, con propri telai ma motori DUCATI.

Acquisto di DUCATI, MOTO MORINI, e HUSQVARNA. L'acquisto consentì un ampio piano industriale di espansione in pratica il tandem CASTIGLIONI come guida e TAMBURINI design portarono la Cagiva a rilanciare modelli Ducati, intraprese anche un nuovo progetto industriale il rilancio del marchio MV Augusta, ormai dimenticato, il tutto fino al 1997. arriva la vendita della DUCATI, MOTO MOTINI anni 1996 e 1997, infine anno 2007 viene venduta anche la HUSQVARNA. L'acquirente è la HARLEY DAVIDSON, che a sua volta rivende la MV AUGUSTA ai CASTIGLIONI, attualmente la Cagiva non ha in catalogo nessun prodotto e i suoi sforzi sono concentrati sul marchio MV Augusta.

Centro Ricerca CAGIVA. Il Centro Ricerche Cagiva poi ridenominato CENTRO RICERCHE CASTIGLIONI è stato fondato nel 1987 a San Marino ed è un centro di sviluppo motociclistico dal quale sono prodotti i modelli Cagiva e MV Augusta oltre ai modelli da competizione. Il compito del centro è la creazione di nuovi prodotti e della loro realizzazione dai bozzetti all'industrializzazione vera e propria, mentre la sede centrale di Varese si riserva la gestione dello studio e la definizione delle parti speciali.

Le Competizioni PARIGI – DAKAR. La svolta si ha nel 1990 anno in cui Edi ORIOLI vince la sua 2 Dakar (la 1 con la CAGICA), in quell'anno la moto aveva apportato molte innovazioni dal motore 900 cc, all'iniezione elettronica. La CAGIVA vince e porta 2 piloti sul podio.

Le Competizioni nel . Nel 1987 arriva 2 perdendo l'ultima gara, mentre la casa ottiene il titolo costruttori nel 1985, anno 1986 anno 1987 con questo palmares la Cagiva interrompe le troppe vittorie consecutive, della SUZUKI sia nei costruttori sia nei piloti. Tuttavia nonostante i risultati decide di ritirarsi dalle corse di motocross alla fine del 1988.

Le Competizioni nel motomondiale. Nel 1991 approda in squadra che fa crescere la moto conquistando il 6 posto assoluto in classifica generale e nel 1992 realizza il sogno con il primo podio (vittoria) nel motomondiale. Nel 1993 la Cagiva è presente e sale 7 volte sul podio alla fine il suo pilota KOCINSKI risulterà 3 nel mondiale piloti. La CAGIVA si ritira dalle competizioni nel 1994.

MotoBi.

Storia. Giuseppe BENELLI primo fondatore e riferimento tecnico dell'omonima casa di Pesaro, in seguito a disaccordi familiari circa l'indirizzo produttivo, nel 1949 decide di abbandonare l'azienda per iniziare un'attività in proprio da costruttore di auto e moto. A questo fine fonda la FAMOSA acronimo di Fabbrica Auto Motocicli Officine Strada Adriatica. La quale si proponeva (Giuseppe), di costruire utilitarie sul propotito di BENELLI, ma il veto di VALLETTA (a.d. FIAT), spinse BENELLI ad avviare una produzione di motocicli.

Il primo modello è la 98 cc (anno 1950). nominato balestrino nel 1959 la MotoBi lancia sul mercato uno scooter 175 cm3, nel 1962 dopo la morte di Giuseppe BENELLI le 2 case si rifondano e il primo prodotto della unione è la Sprite 125-200 del 1963 che sostituisce il poco felice scooter Le Imperiale e le Catria.

Ripresa del marchio. Nel 2003 Andrea MERLONI diviene nel frattempo proprietario della BENELLI pensa di utilizzare il marchio MotoBi, per marchiare i scooter prodotti da BENELLI, ma la crisi societaria prende il sopravvento ed impedisce l'attuazione del progetto. Nel 2009 subentrano gli austriaci LEEB TRADING GMBH che sponsorizzano il team JiR per gareggiare in moto2.

Moto Morini.

Sroria : le origini fino al 1993. nel 1925 Mario MAZZETTI che aveva progettato e costruito una moto 125 cc, (la MM 125), prese come socio ALFONSO MORINI il quale come corridore vinse diverse gare in competizioni ufficiali conquistando anche diversi record mondiali. Nel 1937, MORINI decise di intraprendere da solo l'attività di costruttore di moto e si fa liquidare da MAZZETTI, nasce così la MOTO MORINI con sede a e per rispettare l'accordo con il vecchio socio costruisce solo motocarri e motori e non produrre motocicli. Nel 1943 va distrutta l'azienda che nel frattempo si era convertita in costruzioni belliche. Finita la guerra Alfonso MORINI riprende l'attività costruendo moto e siccome l'unico mezzo di propaganda erano le corse agonistiche riprende a correre, essendo un ottimo progettista e collaudatore i risultati non mancano. Nel 1955 le incrementate necessità produttive derivanti dai successi commerciali obbligano l'azienda a cambiare sede sempre a Bologna. Dalla 175 cc deriva la SETTEBELLO ASTE CORTE alla cui guida c'è un debuttante destinato a diventare il grande campione ancora imbattibile per record di campionati mondiali vinti.

Corsarino 48 cc. Proprio il CORSALINO prodotto in diversi modelli (Scramber, Super Scramber) ininterrottamente dal 1963 al 1977, sarà uno dei modelli più popolari della casa bolognese. Anche se ciclomotore ha le caratteristiche di una moto. Nel 1969 ADOLFO MORINI muore e le redini vengono prese dalla figlia CABRIELLA. Nel 1970 arriva il progettista LAMBERTINI proveniente dalla FERRARI sarà l'anima vera dell'azienda negli anni a venire. In questi anni nasce la favolosa Morini 3,50 cc. Un bicilindrico con innovazioni tecnologiche all'avanguardia Ad affiancare la linea delle stradali nel frattempo ampliata con 2 monocilindriche 125 e 250 cc, e 2 bicilindriche 250 e 500 cc. Si decide di approntare una 500 da enduro la CAMEL, questa moto capostipite di una lunga e fortunata serie dimostrò ottime doti e permise agli appassionati del Marchio di emozionarsi nuovamente al suo apparire nelle nuove e suggestive competizioni.

Nel 1987 si realizza la cessione della MORINI alla CAGIVA già proprietari del marchio DUCATI. Nasce così un nuovo propulsore di 700 cc, ma tale moto non destò entusiasmo da parte dei nuovi proprietari tanto che il leggendario LAMBERTINI passò alla GILERA e poi alla PIAGGIO. La produzione della casa finisce nel 1993.

Il ritorno sul mercato. Il marchio abbandonato nelle cantine della DUCATI che nel frattempo era passata ad una fabbrica USA, la TPG, ritorna alla MORINI FRANCO MOTORI dove nel frattempo è approdato FRANCO LAMBERTINI. Nasce così la CORSARO 1200 e la 9. ½.

Liquidazione e fallimento. La società entra in liquidazione fallimentare prima di essere dichiarata fallita il giudice fa ripartire una serie limitata di Scramber e Granpasso 2 modelli, l'asta viene aggiudicata in seconda battuta da 2 imprenditori milanesi CAPOTOSTI E JANNUZZELLI, a capo della nuova società creata ad arte la EAGLE BIKE.

La ripresa. La nuova società prevede nuove forme di acquisto a molo, oppure a leasing, oppure ad uso con prezzi di acquisto ribassati infine viene siglato un contratto di fornitura con di motori con l'indiana VARDENCHI. La gamma in attuale produzione vede: Corsaro, 1200 cc, ZZ. Grampasso. R 1200 cc. Grampasso. 1200 cc. Scramber. 1200 cc.

LA PRODUZIONE : Modelli Storici. (1937 – 1993).

Anno 1946. Turismo 125 cc. Anno 1947. Sport. 125 cc. Anno 1975. Modello H. 125 cc. Anno 1984. Modello T 125 cc. Anno 1979. Modello T 250 cc. Anno 1980 fino al 1984. Modello T 250 cc. Anno 1953 Briscola. 175 cc. Anno 1953 Turismo. 175 cc. Anno 1954 GT. 175 cc. Anno 1954 Settebello. 175 cc.

Anno 1956 Super-Sport. 175 cc. Anno 1958 Tresette. 175 cc. Anno 1961 Tresette-Sprint. 175 cc. Anno 1973 Turismo 350 cc. Anno 1974 Sport. 350 cc. Anno 1980 GT. 350 cc. Anno 1984 K2. 350 cc. Anno 1988 fino al 1990 modello Dart 350 cc. Anno 1988 fino al 1990 modello Dart 400 cc. Anno 1963 Corsarino Z Sport. Cilindrata 80 cc.

Anno 1963 Corsarino V Cilindrata da 48 a 80 cc. Anno 1965 Corsarino ZT. Cilindrata da 48 a 80 cc. Anno 1966 Corsarino-Scramber. Cilindrata da 48 a 80 cc. Anno 1966 Corsarino ZZ-Sport. Cilindrata da 48 a 80 cc. Anno 1968 Corsarino V Economico. Cilindrata 48 a 80 cc Anno 1969 Corsarino ZZ. Cilindrata da 48 a 80 cc. Anno 1970 Corsarino S. Scramber, Cilindrata 48 a 80 cc. Anno 1970 Dollaro. Cilindrata da 48 a 80 cc. Anno 1989 New York. Cilindrata 500 cc. Anno 1956 Sbarazzino. Cilindrata 98 cc.

Anno 1982 500 6V. Anno 1981 500 6VAT. Anno 1981 500 Sport. Ancora modelli da competizione. Moto Morini classe 125 cc Competizione 1948. Moto Morini classe 125 cc. Monoalbero 1949. Moto Morini classe 175 cc. Settebello-Motogiro 1955. Moto Morini classe 175 cc. Rebello 1956. Moto Morini classe 250 cc. Bialbero 1963. Moto Morini Corsaro Competizione Junior 1966.

Albo d'oro della Moto Morini. Campionato. Italiano velocità Raffaele Alberti 125 cc. Campionato. Italiano velocità . 125 cc. Campionato. Italiano velocità Emilio Mendogni. 125 cc. Campionato. Italiano velocità Tarquinio Provini. 250 cc. Campionato. Italiano velocità Tarquinio Provini. 250 cc. Campionato. Italiano velocità Tarquinio Provini. 250 cc. Campionao. Italiano velocità Giacomo Agostini. 250 cc.

Modello numero 1. Moto Morini. Corsaro. Foto. Costruttore. Moto Morini. Produzione 1954 al 1974. lunghezza 1905 mm. Larghezza 560 mm. Cilindrata 125 cc. Velocità massima. 115 Km/h.

Modello numero 2. Moto Morini Dart. Foto. Costruttore. Moto Morini. Produzione 1988 al 1990. lunghezza 2000 mm. Larghezza 750 mm. Cilindrata 350 cc. Velocità massima. 175 Km/h.

Modello numero 3. Moto Morini Grampasso. Foto. Costruttore. Moto Morini. Produzione. Dal 2008 (Enduro Veloce). Lunghezza 2170 mm. Larghezza 850 mm. Cilindrata. 1200 cc. Velocità massima. OLTRE 200 Km/h.

Modello numero 4. Moto Morini Scramber. Foto. Costruttore. Moto Morini. Produzione dal 2009. Lunghezza 2180 mm. Larghezza 865 mm. Cilindrata 1200 cc. Velocità massima OLTRE 200 Km/h.

Modello numero 5. Moto Morini 3. ½. Foto. Costruttore. Moto Morini. Produzione 1973 al 1983. Lunghezza 2060 mm. Cilindrata 350 cc. Velocità massima 166 Km/h.

Moto Aprilia.

Storia. L'azienda APRILIA è stata fondata subito dopo la fine della 2 grande guerra, dal cavaliere ALBERTO BEGGIO, come produttore di biciclette. La produzione dal 1960 entra nel settore dei ciclomotori. Il figlio del fondatore IVANO prende le redini della azienda nel 1968, uscendo con un ciclomotore 50 cc, Colibrì, seguito dalla 1 moto da 125 cc, dal nome Scarabeo, prodotto per circa un decennio.

Il passo successivo nell'evoluzione dell'Aprilia fu negli anno 80, quello di ampliare la gamma dei modelli offerti in vendita, dedicandosi anche ai settori del trial e enduro, delle moto su strada prodotte in varie cilindrate tra i 50 e 600 cc.

Per quanto riguarda la produzione di serie, gli anni 90 videro la presentazione di altri modelli destinati ad un buon successo sul mercato; e nel 1995 stupisce una moto monocilindrica, in concomitanza con la vittoria nel mondiale 250 con il pilota , infine nel 1998 si registrò l'entrata nelle maxi moto con motori Rotax da 900 cc, la produzione dopo l'acquisizione nell'anno 2000 della moto LAVERDA e Moto Guzzi, la produzione vede invece la commercializzazione della Aprilia.

Oggi l'azienda APRILIA fa parte del gruppo PIAGGIO il quale controlla marchi come:

PIAGGIO, , GILERA, APRILIA, MOTO GUZZI, e SCARABEO.

Modelli gamma Scooter. Atlantic 300 Sport. Atlantic Sprint 500 e 400 cc. Atlantic 125 250 ie cc. Sportcity ONE, 50 e 125 cc. Sportcity CUBE, 125, - 200, - 300 ie. cc. SR50R Factory SR50 – SR50S.

Modelli gamma Scarabeo. Scarabeo 50 Street. Scarabeo 50 – 100 cc. 4 tempi.

Modelli gamma Competizione. SXV 4,5 VDB. Replica. SXV 5,5 VDB. Replica. RXV 4,5 MerrimanReplica. RS 125. Sport produzione.

Modelli gamma Fuoristrada. RX 50. RX 125. RXV 4,5. RXV 5,5. Pegaso 650 Strada – Pegaso 650 Trail. ETV 1000 Caponord Rally Raid.

Modelli gamma su Strada. RS50. RS4 50 125 CC. Cilindrate 50 – 125 cc. SX50. RX125, SXV 4,5. SXV 5,5 Cilibdrate 450 – 550 cc. Tuono 1000 R, Tuono 1000 R, Factory. Aprilia Red Rose 50 – 125 cc. RSV4 – RSV4 – Factory. SL750 Shiver. NA850 Mana. SMV 750 Dorsoduro.

Modelli numero 1. Aprilia Scarabeo 50. foto. Costruttore Aprilia. Produzione dal 1993. lunghezza 1875 mm. Larghezza 710 mm. Cilindrata 50 cc. Velocità massima 45 Km/h.

Modello numero 2. Aprilia Scarabeo 150. foto. Costruttore Aprilia. Produzione dal 1993. lunghezza 2075 mm. Larghezza 900 mm. Cilindrata 150 cc. Velocità massima. 125 Km/h.

Modello numero 3. Aprilia Scarabeo 200 Rotax. Foto. Costruttore Aprilia. Lunghezza 2075 mm. Larghezza 900 mm. Cilindrata 200 cc.

Modello numero 4. Aprilia Scarabeo 400. foto. Costruttore Aprilia. Lunghezza 2263 mm. Larghezza 790 mm. Cilindrata 400 cc.

Modello numero 5. Aprilia Scarabeo 500. foto. Costruttore Aprilia. Lunghezza 2263 mm. Larghezza 790 mm. Cilindrata 500 cc.

Modello numero 6. Aprilia RSV 1000. foto. Costruttore. Aprilia. Lunghezza 2080 mm. Larghezza 720 mm. Cilindrata 1000 cc.

Modello numero 7. Aprilia RST 1000 Futura. Foto. Costruttore Aprilia. Tipo Gran Turismo. Produzione 2001 al 2004. Lunghezza 2170 mm. Larghezza 740 mm. Cilindrata 1000 cc. Velocità massima 240 Km/h.

Modello numero 8. Aprilia Tuareg. 250 Rally. Foto. Costruttore. Aprilia. Tipo: Deserto Stradale. Prodotta dal 1985 al 1994. cilindrata 250 cc. Lunghezza 2120 mm. Larghezza 865 mm.

Modello numero 9. Aprilia Tuareg 600. foto. Costruttore. Aprilia. Tipo Deserto Strada. Lunghezza 2160 mm. Larghezza 860 mm. Cilindrata 600 cc. Velocità massima 165 Km/h.

Modello numero 10. Aprilia RSV 1000. foto. Costruttore Aprilia. Tipo. Stradale sportiva. Produzione 1998 al 2008. anno. Cilindrata 1000 cc. Lunghezza 2080 mm. Larghezza 720 mm. Velocità massima 274 Km/h.

Moto Gilera.

Storia di GIUSEPPE GILERA. (1887 – 1971). Imprenditore italiano fondatore della azienda motociclistica GILERA. GIUSEPPE nasce a Zelo Buon Persico, piccolo centro dell'Alto Lodigiano da Santo Giliera, (ex GILLERA), e da Giuseppa Farina 6 di sette figli. Trasferitosi con la famiglia a Milano nel 1896 diviene in seguito apprendista alla ditta successivamente approda definitivamente alla Moto-Reve. Nel 1909 a soli 22 anni progetta e costruisce (dopo aver preso il diploma da perito tecnico) la sua 1 moto la VT317

Nel 1911 con l'aiuto del fratello LUIGI apre la sua prima officina meccanica per esigenze di spazio l'attività viene trasferita ad Arcore ospite dei capannoni di una falegnameria. Durante la 2 grande guerra la fabbrica viene requisita dai tedeschi, e la famiglia è costretta ad abbandonare il paese.

Il secondo dopoguerra vede l'espansione della GILERA negli USA visti anche i successi nel motomondiale e in altre competizioni. Nel 1954 nasce in Argentina la GILERA ARGENTINA, il fondatore muore proprio in Argentina gli succede il figlio FERRUCCIO, che negli anni 60 viene nominato cavaliere del lavoro i primi sintomi della crisi costringono GILERA a cedere nel 1968 il marchio al gruppo PIAGGIO.

Successi Sportivi. Nelle categorie cc. 125. 250. 500 cc. Campioni del Mondo classe 500 cc. Anno 1950 pilota Umberto MASETTI. Anno 1952 pilota Umberto MASETTI. Anno 1953 pilota . Anno 1954 pilota Geoff DUKE. Anno 1955 pilota Geoff DUKE. Anno 1957 pilota. .

Successi Sportivi nella categoria 250. Anno 2008 Campione del mondo classe 250 cc. .

Anno 2001 Campione del mondo classe 125 cc. .

Attualmente la gamma in produzione della GILERA è la seguente:

Modello numero 1. Gilera Fuoco. Costruttore Gilera. Tipo Scooter a 3 ruote. Produzione dal anno 2007. Lunghezza 2210 mm. Larghezza 795 mm. Cilindrata 500 cc. Velocità massima 143 Km/h. Foto.

Modello numero 2. Gilera GP800. Costruttore Gilera. Tipo Scooter. Produzione dal anno 2008. Lunghezza 2237 mm. Larghezza 790 mm. Cilindrata 800 cc. Velocità massima 200 Km/h. Foto.

Modello numero 3. Gilera Nexus. 125i. Costruttore Gilera. Tipo: Scooter. Produzione dal 2006. Lunghezza 2110 mm. Larghezza 780 mm. Cilindrata 125 cc. Potenza 11,3 Kw. Foto.

Modello numero 4. Gilera Nexus 300i. Costruttore. Gilera. Tipo: Scooter. Produzione dal 2008 anno. Lunghezza 2110 mm. Larghezza 780 mm. Cilindrata 300 cc. Velocità massima 127 Km/h. Foto.

Modello numero 5. Gilera Nexus 500i. Costruttore Gilera. Tipo Scooter. Anno di produzione dal 2012. Lunghezza 2120 mm. Larghezza 780 mm. Cilindrata 500 cc. Foto.

Modello numero 6. Gilera Runner 50. Costruttore Gilera. Tipo: Scooter. Anno produzione 2012 – 2013. Cilindrata. 50 cc. segue caratteristiche modelli NEXUS. Foto.

Modello numero 7. Gilera Runner 125. Costruttore Gilera. Tipo Scooter. Anno produzione 2012 – 2013. Cilindrata 125 cc. Segue caratteristiche modelli NEXUS. Foto.

Modello numero 8. Gilera Runner 150. Costruttore Gilera. Tipo. Scooter. Anno produzione 2012 – 2013. cilindrata 200 cc. Segue caratteristiche modelli NEXUS. Foto.

Problematica. Nella trasmissione MI MANDA RAI 3, del 13 maggio 2011 è stata portata la testimonianza di 2 incidenti molto simili avvenuti nel 1999 che hammo portato il GILERA RUNNER FX sotto processo (anno 2009), uno ancora in corso l'altro con sentenza di 1 grado del marzo 2011 appellata dalla PIAGGIO per gravi difetti strutturali e di progettazione (nei 2 casi subito dopo l'incidente frontale, le forcelle fecero pressione sul serbatoio di plastica spezzandolo e fuoriuscì combustibile che si incendiò provocando ustioni gravi ai 2 ragazzi ancora sotto lo scooter). La PIAGGIO spa, ha risposto che detto serbatoio della RUNNER è stato omologato in GERMANIA dall'ente TUV e si è quindi rifiutata di richiamare gli scooter difettosi, l'unione dei Consumatori ha quindi dato disposizione ai suoi avvocati di adire per vie legali.

MV Augusta. Meccanica Verghera Augusta.

Azienda italiana che ha prodotto in proprio motociclette commerciali e da competizione dal 1945 al 1977. Oggi la MV fa parte del gruppo CAGIVA.

Fondazione e successiva Storia. La MV Augusta trae le sue origini dalla GIOVANNI AUGUSTA S.A COSTRUZIONI AERONAUTICHE fondata del 1919 dal conte GIOVANNI AUGUSTA (1879 - 1927).

Giovanni AUGUSTA morì nel 1927 lasciando la gestione dell'azienda alla moglie GIUSEPPIMA ed al primogenito DOMENICO. Data la sua passione per i veicoli terrestri questo ultimo nel 1943, chiese ai suoi tecnici di ideare un motore dal costo economico e multifunzionale per impiego non solo motociclistico.

Il primo propulsore realizzato fu un piccolo motore a 2 tempi di 98 cc, a 2 velocità. Le vicende della 2 guerra mondiale ne rallentarono lo sviluppo che proseguì in modo frammentario e clandestino fino al 1943 anno in cui venne requisito dalle truppe tedesche per produzioni belliche. La prima produzione post-bellica motociclistica si ebbe nel 1945 con la 98MV Augusta.

Le prime motociclette. La 98 e la 125 cc, vennero sostituite nel 1949 dalla nuova 125 a 2 tempi e 4 velocità. Col nuovo motore 125 a 2 tempi sempre nel 1949 furono presentati 2 modelli di scooter sia carenato che parzialmente carenato nel 1952 si portò a 150 cc. Negli anni 50 la MV Augusta cominciò ad essere più conosciuta anche nelle competizioni presentò la 500 Turismo 4 cilindrica che tuttavia non superò la fase del prototipo, invece la 125 motore lungo a 2 tempi per le gare di regolarità, nel 1953 viene superata la produzione annuale di 20.000 moto vendute, viene introdotta la 125 Pullman nonché avviata su licenza di una ditta spagnola fino al 1966.

Nella 2 metà degli anni 50 inizia la crisi e mette in serie difficoltà investimenti di vari produttori esempio sia la GUZZI sia la GILERA si ritirarono dalle competizioni invece la MV grazie ad acquisizioni di brevetti e nuova tecnologia aeronautica si arrivò ad un motore 500 cc a 6 cilindri che debuttò nel 1957. queste novità portarono la MV Augusta a garantire fino a 100000 Km, da qui la mossa commerciale di denominare la nuova serie di motori 125 e 150 cc.

Cambiamenti nella produzione. Negli anni 60 con l'affermazione dell'automobile l'interesse per la moto va progressivamente scemando quindi la MV si orientò a livello sportivo con le maxi moto di cc 500 e 600 fino al culmine della 750S America con il record di velocità max 220 Km/h. Gli anni 60 furono proliferi come titoli mondiale ancora imbattibile degli anni 1966 al 1973 con la 350 a tre e quattro cilindri e con la 500 cc a 3 cilindri. Il max rappresentante come pilota è l'indimenticabile GIACOMO AGOSTINI.

Gli ultimi anni di produzione. Nel 1971 morì il conte AUGUSTA e la direzione del gruppo venne presa dal fratello CORRADO con l'espansione dell'azienda nella attività elicotteristica richiese per i forti investimenti l'aiuto pubblico (intervento dell'EFIM), la scelta fu quella di limitare alla sola classe 500 nelle competizione motomondiale e con l'entrata dello sponsor MARLBORO che durò fino al 1977 anno del definitivo ritiro dopo aver prodotto 260000 esemplari tra elicotteri, motocicli, scooter, motocarri.

Modelli Storici. MOTOCICLI. MV Augusta Vespa 98 cc. Anno (1945 – 1947). MV Augusta 125 cc. Bicilindrica. (prototipo 1947). MV Augusta 250 cc. Anno (1948 – 1949). MV Augusta 125 cc. Anno (1948 – 1949). MV Augusta 500 4C Turismo R19 (prototipo 1950). MV Augusta 83 cc. Checca. Anno (1958 – 1960). MV Augusta 99 cc. Checca. Anno (1960 – 1969). MV Augusta124 cc. Checca. Anno (1962 – 1964). MV Augusta 125 cc. Turismo. Anno (1949 – 1953).

Ciclomotori MV Augusta Liberty. Anno (1962 – 1968). Ciclomotori MV Augusta Germano. Anno (1964 – 1967).

Scooter MV Augusta A 125 cc. Anno 1949. Scooter MV Augusta B 125 cc. Anno 1949. Scooter MV Augusta CSL 125 cc. Anno 1950 – 1951. Scooter MV Augusta CGT 125 cc. Anno 1952 – 1954. Scooter MV Augusta DSL 125 cc. Anno 1952. Scooter MV Augusta CGT 150 cc. Anno 1952. Scooter MV Augusta Ovunque 125 cc. Anno 1952 – 1954. Scooter MV Augusta Chicco 155 cc. Anno 1960 – 1964. la ripresentazione del marchio e la II crisi. Il marchio MV viene acquisito dal gruppo CAGIVA moto. Partì quindi il progetto di rilancio capitanato da che già aveva creato moto quali le prime BIMOTA. Tamburrini volle rispettare le peculiarità di MV Augusta e decise di utilizzare un motore a 4 cilindri frontemarcia progettato e costruito integralmente in Italia: tale propulsore nasce con le valvole radicali il cambio estraibile la distribuzione non laterale ma centrale con comando a catena. Questo 4 cilindri da 750 cc, portato negli anni successivi a 910 e 1000 cc, venne incastonato in un telaio snello a traliccio di tubi e vestito con delle linee molto apprezzate. Nasce così nel 1997 la F4 rossa e argento.

La seconda crisi. E arriviamo ad oggi. Ma la tormentata storia della MV non si esaurisce qui, con la crisi del gruppo CAGIVA anche la MV ne risente e dopo un rapido passaggio alla DAVIDSON ritorna in mano ai fratelli CASTIGLIONE che cedono il 25% del proprio capitale alla MERCEDES AMG.

Moto da competizione della MV Augusta. MV Augusta 500 4C Competizione R19. (anni 1950/52). MV Augusta 125 Motore Lungo (anni 1951/1953). MV Augusta 125 Monoalbero Corsa (anni 1952/1963). MV Augusta 350 3C (anni 1965/1973).

Versioni speciali in SERIE LIMITATE delle MV. Moto F3 800 Ago. Costruiti in 300 esemplari. Moto F4 Serie Oro. Costruiti in 300 esemplari. Moto F4 Tamburrini. Costruiti in 300 esemplari. Moto CRC. Costruiti in 300 esemplari. Moto F4 Senna. Costruiti in 300 esemplari. Moto F4 CC. Costruiti in 100 esemplari. Moto F4 SPR. Costruiti in 300 esemplari. Moto F4 SR. Costruiti in 300 esemplari. Moto F4 Mamba. Costruiti in 300 esemplari. Moto F4 Corse. Costruite in 300 esemplari.

Modello numero 1. MV Augusta 150 Sport. Costruttore MV. Tipo. Stradale. Produzione dal 1959 al 1969. Lunghezza 1900 mm. Larghezza 620 mm. Cilindrata 150 cc. Velocità massima 115 Km/h. Foto.

Modello numero 2. MV Augusta 350 Ipotesi. Costruttore MV. Tipo: Stradale. Produzione dal 1975 al 1977. Lunghezza 1970 mm. Larghezza 670 mm. Cilindrata 350 cc. Velocità massima 170 Km/h. Foto.

Modello numero 3. MV Agusta 500. tre cilindri. Costruttore MV. Tipo: Stradale Corsa carenate. Produzione dal 1965 al 1973. Lunghezza 1950 mm. Larghezza 520 mm. Cilindrata 500 cc. Velocità massima 280 Km/h. Foto.

Modello numero 4. MV Augusta. F3. Costruttore. MV. Tipo Stradale Sportiva. Produzione dal 2012. Lunghezza 2060 mm. Larghezza 725 mm. Cilindrata 700 cc. Velocità massima oltre 280 Km/h. Foto.

Modello numero 5. MV Augusta. Brutale. Costruttore. MV. Tipo Nuda Sportiva. Produzione dal 2001. Lunghezza 2020 mm. Larghezza 760 mm. Cilindrata 1100 cc. Velocità massima circa 300 Km/h. Foto.

Modello numero 6. MV Augusta. Brutale 989R. Costruttore MV. Tipo: Nuda Sportiva. Produzione dal 2001. Lunghezza 2020 mm. Larghezza 760 mm. Cilindrata 1000 cc. Velocità massima circa 300 Km/h. Foto.

Modello numero 7. MV Augusta. 350 Sport. Costruttore MV. Tipo: Stradale. Produzione anno 1972. Lunghezza 1960 mm. Larghezza 670 mm. Cilindrata 350 cc. Velocità massima 160 Km/h. Foto.

Modello numero 8. MV Augusta 125 Regolarità. Costruttore. MV. Tipo: Enduro. Produzione dal 1965 al 1970. Lunghezza 2060 mm. Larghezza 640 mm. Cilindrata. 125 cc. Velocità massima 105 Km/h. Foto.

Modello numero 9. MV Augusta Pullman. Costruttore MV. Tipo: Turismo. Produzione dal 1953 al 1956. Lunghezza 1850 mm. Larghezza 620 mm. Cilindrata 125 cc. Velocità massima 75 Km/h. Foto.

Modello numero 10. MV Augusta Liberty Turismo. Costruttore. MV. Tipo: Stradale. Produzione dal 1962 al 1968. Lunghezza 1790 mm. Larghezza 710 mm. Cilindrata 50 cc. Velocità massima 40 Km/h. Foto.

Moto Ducati.

La Ducati Motor Holding Spa. È una casa motociclistica italiana di Bologna oggi di proprietà gruppo -AUDI.

Le Origini. L'azienda nasce per volontà dell'ing. ANTONIO CAVALLI DUCATI con il nome di Scientifica Radio Brevetti Ducati specializzata nella ricerca e produzione di tecnologie per comunicazione radio.

Per attendere le prime moto bisognerà aspettare il 1954 quando la Ducati venne scissa in DUCATI MECCANICA e in DUCATI ELETTROTECNICA che si concretizzò nel settore moto già avviato nel 1946 con un motore 48 cc progetto dell'Avv. FARINELLI e industrializzato dalla SIATA di Torino, quando la Ducati era in mano pubblica IRI. Nel 1954 venne alla DUCATI Meccanica Fabio TAGLIONI famoso progettista romagnolo che sviluppò moto e motori Ducati tra il 1954 ed il 1984.

Il controllo Statale. Sia IRI, poi EFIM, che cedono la DUCATI alla VM, motori anch'essa controllata dallo Stato. La concentrazione sulla costruzione di motori Diesel, richiedenti dai nuovi proprietari, con la concorrenza delle moto giapponesi spingono la DUCATI Moto al tracollo. Nel 1979 la FINMECCANICA aveva dato vita al raggruppamento diesel che affiancava la Ducati moto alla VM di Cento e di Trieste, la ISOTTA FRASCHINI, e un centro ricerche impiego diesel (CESID), ad una produzione motoristica diversificata. Ancora un effetto negativo della gestione statale fu lo stop alle competizioni agonistiche distaccando il reparto corse ad un privato, questo fu un danno enorme per la DUCATI che dal settore agonistico riceveva immagine, commesse.

Gli anni CAGIVA e storia di OGGI. L'azienda varesina mantenne il controllo fino al 1996 dopo di che il controllo passò per il 51% ad un gruppo USA, infine nel 1998 il fondo Texano mutò la dominazione in DUCATI MOTOR HOLDING spa, con inaugurazione del nuovo museo DUCATI. Nel 2007 la finanziaria di ANDREA BONOMI acquista il controllo della DUCATI, dopo alterne vicende societarie il marchio DUCATI viene preso dalla LAMBORGHINI AUTOMOBILI spa.

Produzione della DUCATI MOTO dal 1940 al 2010. Anno 1940 : modello Cucciolo dal 1945 al 1955.

Anno 1950 : modello Cruiser, dal 1952 al 1954. modello Ducati 98 cc dal 1952 al 1962. modello Marianna dal 1955 al 1957. modello Desmo 125. dal 1956 al 1959. modello Siluro dal 1956 al 1956. modello Elite 200 cc dal 1959 al 1965.

Anno 1960 : modello bicilindrico 250 cc dal 1960 al 1960. modello Scramber 250 cc dal 1962 al 1978. modello Apollo dal 1963 al 1963. modello Mach 1. dal 1963 al 1966. modello Marck dal 1967 al 1975.

Anno 1970 : modello GP 500 cc dal 1971 al 1972. modello GT 750 cc dal 1971 al 1978. modello SS 750 cc dal 1973 al 1974. modello SS 900 cc Desmo dal 1975 al 1982. modello TT IOM 900S cc dal 1978 al 1978. modello MHR 900 cc dal 1979 al 1985. modello Pantah dal 1979 al 1983.

Anno 1980 : modello TT2 dal 1980 al 1983. modello F1 750 cc dal 1985 al 1988. modello F1S 750 cc dal 1986 al 1988. modello Paso 750 cc dal 1986 al 1988. modello 851 cc dal 1988 al 1990. modello SBK 851 cc dal 1988 al 1990. modello Paso 906 cc dal 1988 al 1990.

Anno 1990 : modello SBK 90 cc. 851 dal 1990 al 1991. modello IE 907 cc dal 1991 al 1992. modello SBK 92 cc 888 dal 1992 al 1993. modello Supermono dal 1093 al 1995. modello SBK 916 cc dal 1995 al 1997. modello SBK 996 cc dal 1998 al 2000. Anno 2000 : modello Mhe 900 cc dal 2000 al 2002. modello 999 cc dal 2002 al 2006. modello FSC dal 2005 al 2010. modello RR dal 2007 al 2008.

Modello numero 1. Ducati Scramber Anno 2005. Costruttore Ducati. Tipo Scramber. Sostituisce il modello Scramber 1973. Lunghezza 2120 mm. Larghezza 940 mm. Cilindrata 400 cc. Velocità massima 130 Km/h. Foto.

Modello numero 2. Ducati Diavel Anno 2011. Costruttore Ducati. Tipo: Stradale. Lunghezza 2020 mm. Larghezza 720 mm. Cilindrata 1200 cc. Velocità 280 Km/h. Foto.

Modello numero 3. Ducati Hypermotard 796. Costruttore. Ducati. Tipo: Supepermotard. Anno di produzione 2007. Sella ingombro 825 mm. Massa 167 Kg. Cilindrata 800 cc. Potenza 81 CV. Foto.

Modello numero 4. Ducati Hypermotard 1100 S. Costruttore. Ducati. Tipo : Superpermotard. Anno di produzione 2009. Lunghezza 2120 mm. Sella 845 mm. Cilindrata 1100 cc. Velocità massima. 210 Km/h. Foto.

Modello numero 5. Ducati Monster 400i. Costruttore. Ducati. Tipo : Naked. Anno produzione 2005. Ingombro sella 770 mm. Cilindrata 400 cc. Potenza 44 CV. Foto.

Modello numero 6. Ducati Monster 800 S2R. Costruttore. Ducati. Tipo Naked. Anno produzione 2007. Ingombro sella 800 mm. Cilindrata 803 cc. Potenza 77 CV. Foto.

Modello numero 7. Ducati Monster 998 S4Rs. Costruttore Ducati. Tipo : Naked. Anno di produzione 2009. Cilindrata 1000 cc. Potenza 130 CV. Foto.

Modello numero 8. Ducati Multistrada 110. Costruttore. Ducati. Tipo : Naked. Anno produzione 2011. Cilindrata 1100 cc. Lunghezza 2130 mm. Velocità massima 200 Km/h.

Modello numero 9. Ducati Panigale 1200. Costruttore Ducati. Tipo : Sportiva Stradale. Lunghezza 2070 mm. Larghezza 670 mm. Cilindrata 1200 cc. Potenza oltre 210 CV. Foto.

Personaggi MOTO DUCATI.

Ia famiglia DUCATI i Fondatori. Aldo Farinelli co-progettista. Della Ducati. . Iniziò la sua carriera di pilota. Cook Neilson. Altro grande pilota Ducati. Fabio Taglioni. Mente ingegneristica della Ducati. . Altro grande pilota Ducati. Gian Luigi Cappellino. Primo progettista-telaista Ducati. Gianni Degli Antoni. Pilota collaudatore di riferimento. Tony Bayliss. Campione mondiale Superbike su Ducati. Carlos Checa. Campione mondiale Superbike su Ducati. Carlo Farnè. Uno dei piloti più premiati della Ducati. Giuseppe Montano Direttore Generale della Ducati 50/60. Giorgio Monetti. Inventore del tuor mondiale moto. Giuliano Maoggi pilota di testimonial della Ducati. Mario Recchia Storico meccanico della Ducati Corse. Leopoldo Tartarini pilota di lunga distanza su Ducati. . Pilota campione motomondiale su Ducati.

Gruppo Piaggio.

È un produttore italiano di veicoli a 2 ruote a motore e veicoli commerciali Fondato nel 1884 a Sestri Ponente da Rinaldo PIAGGIO oggi è controllata dalla holding industriale IMMSI spa, che è quotata sulla Borsa Milano, il gruppo comprende: PIAGGIO. VESPA. GILERA, APRILIA, MOTO GUZZI, DERBI, SCARABEO.

Rinaldo PIAGGIO. (1864 – 1938) Imprenditore e senatore italiano. Figlio di un armatore e titolare di una segheria a vapore fonda nel 1884 a soli 20 anni la RINALDO PIAGGIO, nella segheria del padre prima puntando sull'arredo navale poi nell'industria ferroviaria lavora con i migliori costruttori navali, durante la guerra la produzione diventa bellica, costruisce aerei, idrovolanti, compra brevetti e si circonda di validi progettisti, costruisce addirittura un bombardiere quadrimotore (Piaggio P108). Ai figli ENRICO e ARMANDO assumere responsabilità aziendali l'uno nello stabilimento di Sestri, l'altro degli impianti di Pontedera, espandendosi anche nel settore dei motocicli. In seguito la divisione tra aeronautica e motocicli si scindono anche societariamente.

Le Origini della PIAGGIO. Ricollegandoci alla storia di Rinaldo ed Enrico PIAGGIO la svolta in campo motociclistico avviene dopo la guerra.

La Vespa. La storia della PIAGGIO ha dunque una svolta nel dopoguerra quando nel 1946 su progetto dello stesso D'ASCANIO, viene brevettata una motocicletta il cui nome diventerà quasi un sinonimo di Piaggio cioè la mitica VESPA (il primo prototipo denominato paperino poi non commercializzato a causa anche del bombardamento che distrusse lo stabilimento di Pontedera designato alla produzione. La nascita della VESPA segna la fine dei progetti per le produzioni aeronautiche. Il nuovo scooter fu presentato nel 1946 a Roma al circolo del Golf al capo delle forze alleate gen. STONE. Le reazioni della stampa furono discordanti: per alcuni era un trabiccolo con scarsa capacità di potenza e di affidabilità per altri era un mezzo di trasporto innovativo con elementi di genialità ingegneristica. Soltanto a partire dal 1948 con l'uscita della VESPA 125 cc, il veicolo registrò un successo di pubblico: nel 1953 vennero costruite 171200 vespe, nel 1956 si festeggia un milione (1000000), nel 1969 si festeggia il secondo milionesimo (2000000), nel 1970 si arriva a 4000000, di esemplari, infine nel 1988 si arriva a toccare i 10 milioni. Ad oggi le VESPE prodotte a partire dal 1946 sono ormai 16000000. il riassetto e l'evoluzione in Gruppo. Nel 1947 nasce l'Ape Piaggio, il veicolo a 3 ruote che entra nell'uso quotidiano, trovando varie applicazioni pratiche; l'Ape RISCIO', CASSONE, TAXI, CALESSINO fu costruito pensando alle esigenze di trasporto merci nell'Italia del dopoguerra. Nel 1963 si inaugura in India il primo stabilimento PIAGGIO. Nel 1964 le 2 divisioni (aeronautica e motociclistica) diventano a tutti gli effetti 2 aziende indipendenti: la divisione aeronautica che prende il nome di IAM-Piaggio, che diventerà in seguito PIAGGIO AERO INDISTRIES.

Dopo la morte di ENRICO PIAGGIO avvenuta nel 1965, l'azienda passa sotto il, controllo degli AGNELLI che ne acquista anche la GILERA, nuovi prodotti, CIAO, BOXER, SI, del GRILLO.

In seguito alla morte di GIOVANNI ALBERTO AGNELLI, il gruppo avvia il mutamento del proprio assetto societario nel 1999 il controllo passa al gruppo finanziario MORGAN e infine nel 2001 passa sotto il controllo di ROBERTO COLANINO che nel 2003 la quota in borsa a Milano con la HOLDING IMMSI spa.

Ancora nel 2006 l'azienda acquisisce la APRILIA, la moto LAVERDA, e MOTO GUZZI.

Storia di anni recenti. Tra le novità nel 2007 viene presentato alla stampa un prototipo di scooter dotato di motore IBRIDO. Nel 2012 la vespa debutta in terra indiana con un nuovo stabilimento e un centro ricerca. Nel 2014 alle 10000 Vespa (e relativi vespisti) arrivano a MANTOVA per il più grande raduno mondiale dei vespisti. Nel 2015 negli USA nasce PFF (Piaggio Fast Forward) nuovo centro ricerca sull'innovazione.

Impegni Sportivi e Culturali della PIAGGIO. Con vari marchi è presente nelle competizioni sportive categoria Motomondiale, e Superbike con APRILIA, DERBI e GILERA. Infine con la FONDAZIONE PIAGGIO, la costruzione dell'ARCHIVIO STORICO e la nascita di un MUSEO, iniziative che sono riconosciuti e premiate anche all'estero. Modello numero 1. Piaggio Vespa (MU98) foto. Costuttore Piaggio. Motore. 98 cc. Alesaggio 50 mm. Cambio 3 marce. Anno 1946.

Modello numero 2. Piaggio 150 Sidecar (VL2T). Foto. Costruttore Piaggio. Motore 145 cc. Alesaggio 57 mm. Velocità max 70 Km/h. Anno 1955.

Modello numero 3. Piaggio GS (VS5T). Foto. Costruttore. Piaggio. Motore 145 cc. Alesaggio 57 mm. Anno 1963.

Modello numero 4. Piaggio 125 ET3 Primavera. Foto. Costruttore. Piaggio. Motore. 121 cc. Alesaggio 55 mm. Freni a tamburo. Anno 1976.

Modello numero 5. Piaggio PXT5. Foto. Costruttore. Piaggio. Motore 123 cc. Alesaggio 55 mm. Velocità max 125 Km/h. Anno 1985.

Modello numero 6. Piaggio Special Revival. Foto. Costruttore Piaggio. Motore 50 cc. Alesaggio 38,4 mm. Velocità max 70 Km/h. Anno 1991.

Modello numero 7. Piaggio 125 PX Catalyzed. Foto. Costruttore Piaggio. Motore 125 cc. Alesaggio. 52,2 mm. Velocità max 125 Km/h. Anno. 2007.

Modello numero 8. Piaggio VX125. Foto. Costruttore Piaggio. Lunghezza 1770 mm. Larghezza 690 mm. Cilindrata 125 cc. Anno. 2013. Destinato al Mercato Indiano.

Modello numero 9. Piaggio 946 Bellissima. Foto. Costruttore Piaggio. Motore 125 cc. Alesaggio 68,6 mm. Velocità max 125 Km/h. Anno. 2014.

Modello numero 10. Piaggio 946. Emporio Armani. Foto. Costruttore Piaggio. Motore 125 cc. Ecologica. Anno. 2015.