Inaugurazioni in Diretta
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2 INAUGURAZIONI Il violinista Boris Belkin IN DIRETTA Cari Amici, di due nuovi cicli di trasmissioni al nastro di par - tenza in questo mese. Antonella D’Ovidio ha pre - il mese di novembre è ricchissimo di appunta - parato per noi un approfondimento sulla figura di menti importanti, grazie anche alla partenza di due Giovanni Battista Pergolesi, nel terzo centenario stagioni concertistiche che Rete Toscana Classica della nascita. Barbara Boganini celebra invece il trasmette in diretta. Giovedì 4 novembre dal centenario della Fanciulla del West di Puccini Teatro Verdi di Firenze potrete ascoltare attraverso un minuzioso studio delle fonti «ameri - l’Inaugurazione del cartellone ORT 2010-11 con cane» utilizzate dal maestro lucchese, rievocando Isaac Karabtchevsky e la nuova versione per anche la memorabile esecuzione che Dimitri orchestra da camera della Prima Sinfonia di Mitropoulos diresse al Maggio Musicale Mahler, realizzata da Klaus Simon. È l’avvio di Fiorentino del 1954, un allestimento che poté con - una nuova collaborazione con l’Orchestra della tare sulla presenza di Curzio Malaparte come regi - Toscana per concerti in diretta, e anche il 14 sta e Ardengo Soffici come scenografo. novembre i nostri microfoni saranno presenti al A dicembre questa eccezionale collaborazione secondo concerto della stagione, quello diretto da fra grandi protagonisti della cultura del Novecento Gabriele Ferro con la partecipazione solistica nel nome di Puccini sarà anche oggetto di una della violinista Francesca Dego. mostra documentaria a Prato. La prima trasmis - L’altra inaugurazione è quella dell’11 novem - sione è prevista per il 26 novembre e sarà seguita bre, quando dal Teatro Politeama Pratese trasmet - il mese prossimo da altre due puntate, culminanti teremo in diretta il primo concerto della Stagione nell’ascolto integrale del prezioso documento Concertistica della Camerata Strumentale «Città sonoro che testimonia quella formidabile serata di Prato», con Alessandro Pinzauti sul podio e del 1954. Boris Belkin interprete prestigioso del Concerto Ricordo infine che prosegue il prezioso ciclo in sol minore di Max Bruch. Il programma preve - di Francesco Dilaghi sull’opera di Frédéric de inoltre l’ Ouverture dal Guglielmo Tell di Chopin, in onda ogni mercoledì alle 18.40. Rossini e la Prima Sinfonia «Sogni d’inverno» di Ciajkovskij. A tutti voi, buon ascolto di Rete Toscana Altri importanti concerti dell’Orchestra della Classica. Toscana registrati nella passata stagione fanno parte del palinsesto di novembre. Alberto Batisti Nel Bollettino potrete leggere le presentazioni Direttore artistico 3 “L ’OCCIDENTE D ’ORO. PUCCINI E IL NUOVO MONDO” PER IL CENTENARIO DELLA FANCIULLA DEL WEST Ricorre quest ’anno il centenario della attraverso il soggetto, come abbiamo detto, ma Fanciulla del West di Giacomo Puccini: l ’opera anche attraverso il contatto con la folk music e la debuttò infatti al Metropolitan Opera House di popular music statunitense. New York il 10 dicembre 1910. Interpreti di quel - Gli elementi “esotici”, decine di episodi che la prima newyorkese furono il direttore d ’orche - compongono la partitura, sono direttamente stra Arturo Toscanini, Emmy Destinn nel ruolo di influenzati e ispirati dalle tradizioni musicali Minnie, Enrico Caruso in quello di Dick Johnson americane e la loro individuazione, dietro la sofi - e Pasquale Amato nei panni dello sceriffo Jack sticata, personale e modernissima elaborazione Rance. Nel riferire alla moglie Elvira del battesi - pucciniana, ci consente di ridare alla Fanciulla mo di Fanciulla , in una lettera del 12 dicembre del West quella coesione musicale e drammaturgi - 1910, dunque due giorni dopo la prima, Puccini ca negata o comunque sottovalutata dalla critica. scrive che «l ’esecuzione fu straordinaria e la Per celebrare questo importante centenario messa in scena splendida» e parla di uno «straor - proponiamo dunque un riascolto dell ’opera attra - dinario trionfo». Anche le successive rappresenta - verso uno sguardo insolito, comparando l ’edizio - zioni in Europa furono accolte apparentemente ne fiorentina di Fanciulla , che rimane ancora con favore, eppure l ’opera, dopo il suo debutto, oggi un punto di riferimento nel panorama esecu - non ha mai goduto della fortuna “popolare” degli tivo, con documenti sonori americani, soprattutto altri titoli pucciniani. d’epoca, eseguiti su strumenti originali o in prima L’Opera si basa sul dramma dello scrittore, esecuzione moderna, dai quali Puccini trasse ispi - regista e impresario teatrale statunitense David razione e che meritano di essere riconosciuti Belasco (1853-1931) The Girl of the Golden West come un arricchimento importante per l ’interpre - e segna l ’entrata del Far West e dei cercatori d ’oro tazione di quest ’opera. nella letteratura lirica. Non fu certamente la scel - Buon compleanno alla «povera Fanciulla, ta del soggetto inedito a rendere “difficile” il oscura e buona a nulla...» lavoro, quanto piuttosto il rinnovamento linguisti - co voluto dal compositore, che trascende in que - Barbara Boganini st ’opera la classica “cantabilità italiana”; basti pensare che sono del tutto escluse le tradizionali arie e romanze, fatta eccezione per una breve aria di un paio di minuti, in extremis , affidata al teno - re: «Ch ’ella mi creda». Con il passare del tempo, La fanciulla del West è andata ad occupare in misura crescente il posto che merita nel catalogo delle opere pucciniane e del Novecento, grazie anche all ’esecuzione pro - posta nel 1954 al XVII Festival del Maggio Musicale Fiorentino, diretta da Dimitri Mitropoulos, che contribuì grandemente a rivela - re l ’autentico valore della partitura e che sarà oggetto del nostro ascolto in questo mini-ciclo di trasmissioni da me curato in collaborazione con ICAMus (The International Center for American Music). Uno degli aspetti di interesse, a tutt ’oggi meno investigati, della Fanciulla è il rapporto tra Puccini e il mondo americano, avvenuto anzitutto 4 GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI: PROFILO STORICO DI UN MITO NEL TERZO CENTENARIO DELLA NASCITA Quale sarebbe oggi l ’immagine di Giovanni alla corte del principe di Stigliano, Ferdinando Battista Pergolesi se essa non fosse stata trasfor - Colonna, la sua fama si consolida in tutti i generi mata già dalla fine del Settecento, ma soprattutto musicali più importanti del Settecento: il dramma nel corso dell ’Ottocento romantico, in una sorta sacro, l ’opera in musica, la commedia per musica di icona e di vero e proprio mito? Quale sarebbe in lingua napoletana, la musica sacra. oggi la sua composizione più conosciuta se la L’Olimpiade andata in scena a Roma nel 1735, morte precoce (a soli 26 anni) non avesse attribui - un anno prima della morte, lo consacra infine to al suo celeberrimo Stabat Mater una forza evo - come modello stilistico nel campo dell ’opera cativa e un valore simbolico legati a doppio filo seria. La malattia e la morte arrivano dunque alla stessa vicenda biografica del compositore? all ’apice di una carriera straordinaria. Fu così, Se è vero che la storia non si fa con i “se”, è dunque, che l ’opera e la figura di Pergolesi diven - anche vero che a partire dal 1752 - ovvero dalla nero col tempo oggetto di un tale processo di rappresentazione parigina de La serva padrona mitizzazione da far fiorire attorno a lui non solo che innescò la ben nota querelle des bouffons - la una messe di falsi d ’epoca, ma anche una vastis - musica di Pergolesi ha progressivamente abban - sima quantità di biografie romanzate, novelle, donato la realtà storica per approdare nel terreno poesie, drammi e melodrammi che hanno finito completamente de-contestualizzato e unidimen - per disegnare una immagine distorta e fittizia del sionale della leggenda. compositore e del suo stile musicale. Certamente la stessa parabola artistica di Con il ciclo in sei puntate Giovan Battista Pergolesi ben si prestava ad incarnare il mito del - Pergolesi: profilo storico di un mito ripercorrere - l’artista infelice e sublime al tempo stesso, del mo le tappe della vicenda biografica e artistica musicista «grand et malheureux», rubato prestis - del compositore e rileggeremo il «mito» di simo alla vita: nato a Jesi nel 1710, Pergolesi Pergolesi ricollocando le sue opere in una dimen - mostrò fin dagli anni della sua formazione a sione storica ed estetica adeguata - quella del Napoli un precocissimo talento che ben presto Settecento napoletano ed europeo - per apprez - ebbe modo di esprimersi sui principali palcosce - zarne tutta la portata stilistica e la straordinaria nici partenopei, allora i più importanti d ’Europa bellezza. in campo operistico. Divenuto giovanissimo maestro di cappella Antonella D ’Ovidio 5 Rete Toscana Classica ringrazia gli abbonati sostenitori: ISTITUTO UNIVERSITARIO EUROPEO VINCENZO LEGNANTE MARIA AMOROSO MAURO LIPPARINI VINCENZO ANCONA BETTINO LOPES PEGNA ARTISTICA NICOLA LOPRIENO VALERIO ASCANI ANTONIO GINO LUCCHESI ASSOCIAZIONE CONTEMPOARTENSEMBLE SERENA MAGLIUCCI ATLAS SRL VEZIO MAGNELLI GIACOMO ATTOLICO PIER ANDREA MANDÒ MASSIMO BARONE GIANMARCO MANFRIDA BRUNO BARSELLA MURIEL MARKER GOULD ROSSELLA BARSOTTI CLELIA MARMUGI ANNA E LUIGI BARTOLETTI SIMONE MARRONCINI BRUNO E ROSANNA BARTOLETTI CARLO MEGHINI CHIARA BARTOLETTI SILVIO MENCHETTI MARIA BARTOLETTI POGGI ANGELO MERLINO SILVIO E NICOLINE BASILE PIERO MOCALI PIERA BERNI ROMANO MOSCANI SERGIO BERNINI GIAMPAOLO MUNTONI MIKLOS BOSKOVITS FEDERICO NANNICINI CARLO BOSSI FRANCESCO NANNICINI COSIMO BRACCI TORSI FIAMMA NICOLODI GIOVANNI BRONZINI ED ELISABETTA MATERI MASSIMO NOCCHI ANTONIO