Vita Di Giuseppe Garibaldi Vol
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The Atlantic Roots of Working-Class Internationalism: a Historical Re-Interpretation
THE ATLANTIC ROOTS OF WORKING-CLASS INTERNATIONALISM: A HISTORICAL RE-INTERPRETATION THIERRY DRAPEAU A DISSERTATION SUBMITTED TO THE FACULTY OF GRADUATE STUDIES IN PARTIAL FULFILLMENT OF THE REQUIREMENTS FOR THE DEGREE OF DOCTOR OF PHILOSOPHY GRADUATE PROGRAM IN SOCIAL AND POLITICAL THOUGHT YORK UNIVERSITY TORONTO, ONTARIO DECEMBER 2014 © Thierry Drapeau, 2014 Abstract This dissertation offers a historical re-interpretation of working-class internationalism by situating its development within the early modern Atlantic-world economy (c. 1600- 1830). Through an exploration of various moments of insurgency and revolt of an emerging Atlantic class of workers, among them slaves, sailors, servants, and others, it demonstrates that profound and decisive traditions of proletarian solidarity across borders existed prior to the nineteenth-century classical age of working-class internationalism. In doing so, this dissertation alters the prevailing standpoint of the free, white, waged, industrial worker of Europe by bringing in that narrative the agency of the unfree, black (and racialized), wageless, plantation-slave worker of the Americas. Underpinning this intervention is a more generous and complex understanding of capitalism as a mode of production inclusive of unfree forms of labour. In order to recover and foreground early formative moments of working-class internationalism in the Atlantic-world economy, this dissertation proposes to re-theorize this development in terms of processes of transboundary proletarian solidarity in a longue durée frame. Rooted in a multidisciplinary framework of analysis situated at the intersection of Historical Sociology, Global Labour History, Atlantic Studies, and Social History, this strategy has allowed me to illuminate two world-significant moments of proletarian solidarity played out across colonial and imperial borders. -
Le 180 Biografie Bergamaschi Dei Mille
ISTITUTO CIVITAS GARIBALDINA COMUNE DI BERGAMO LE 180 BIOGRAFIE DEI BERGAMASCHI DEI MILLE A cura di Alberto Agazzi 1960 PRESENTAZIONE di COSTANTINO SlMONCINI Sindaco di Bergamo Presentazione Con il volume «LE 180 BIOGRAFIE DEI BERGAMASCHI DEI MILLE», che segue a distanza di non molti mesi quello di Guido Sylva «LA VIII COMPAGNIA DEI MILLE», l'Istituto Civitas Garibaldina compie un'altra tappa importante della sua attività. Il lettore comprenderà le intenzioni che hanno mosso quanti collaborarono a questa iniziativa: la prima, ovviamente, è quella di concretamente contribuire alla esaltazione di quanti parteciparono nel 1860 alla leggendaria Spedizione in Sicilia e a celebrare la Città e la Provincia che diedero loro i natali, in numero tale da superare ogni altra consorella italiana; la seconda, che interessa di più gli studiosi, mira invece — a mezzo dell'ardua impresa di una ricostruzione delle biografie di volontari spesso umili ed oscuri — a fornire dati, notizie e spunti che, invece di perdersi nel nulla della singolarità, si potenziano di valore ogniqualvolta appaiano come altrettanti elementi di fenomeni più vasti o addirittura collettivi. Così mi è accaduto di sentire affermare che il volontarismo garibaldino non fu fenomeno popolare, perché esso fu prevalentemente opera della piccola o media borghesia italiana esercitante una professione o un'industria. Questo è, stando ai dati relativi alla Bergamasca, solo parzialmente vero. I possidenti, la borghesia industriale, gli intellettuali professionisti, compresi tra questi molti piccoli impiegati, diedero in tutto solo 50 dei 180 nostri volontari; gli operai, gli artigiani, un certo numero dei quali analfabeti, diedero invece 72. E quanti furono i nostri che all'inizio, e specie durante la spedizione, ebbero gradi di ufficiale? Complessivamente 58 e cioè 2 maggiori, 1 capitano, 12 luogotenenti, 2 tenenti, 41 sottotenenti. -
Sicilia Spedizione in Abbonamento Post Ale Art
Sicilia Periodico d’informazione dell’Istituto Italiano “Fernando Santi” per gli emigrati e gli immigrati Registrato al Tribunale di Palermo (n. 5 del 10.03.2000 Registro periodici) - Anno VIII - n.18 - Settembre/Ottobre 2007 Copia omaggio Art. 2 comma 20/c - Legge 662/96 Filiale di Palermo ale Dal Lazio all’Emilia Romagna fino in Sicilia: giorno per giorno il diario della visita in Italia delle delegazioni provenienti dall’America Latina e dalla Francia Viaggio nel Belpaese Spedizione in abbonamento post Speciale da pag. 3 a pag. 14 A novembre il Santi in Sudamerica ** Il programma a pag. 15 MiTo Press editore PALERMO 2 Sicilia Oltreoceano - SETTEMBRE/OTTOBRE 2007 2 uesto secondo numero della nuova edizione di Oltreoceano, periodico d'informazione dell'Istituto Italiano Fernando Santi per gli emigrati e gli L’editoriale QQimmigrati, è dedicato all'America Latina, come il primo numero e il prossimo, terzo numero dell'anno 2007. Grande è il debito morale dell'Italia, nei confronti di milioni di lavoratori emigrati in Argentina, Brasile, Uruguay, Venezuela ed in altri Paesi dell'America Meridionale, che successivamente al primo ed al secondo dopoguerra, per tanti anni ha mantenuto solo tenui legami con le comunità colà residenti. Hanno fatto eccezione alcune Regioni, come il Veneto, l'Emilia Romagna ed altre realtà territoriali locali, le quali hanno svolto un'azione di collegamento con le loro comunità che si è mantenuta nel corso del tempo e sino ad oggi. Attualmente i discendenti di quelle comunità sono Capi di Stato, di Enti Locali, Parlamentari, ricchi industriali e reggono le sorti del governo e della crescita dei loro Paesi. -
L'archivio Gnoli
Studi e Ricerche Studi umanistici – Philologica L’Archivio Gnoli Uno sguardo inedito sulla cultura letteraria della Roma risorgimentale (1815-1870) Chiara Licameli University Press Collana Studi e Ricerche 97 Studi umanistici Serie Philologica L’Archivio Gnoli Uno sguardo inedito sulla cultura letteraria della Roma risorgimentale (1815-1870) Chiara Licameli 2020 Studi umanistici Serie Philologica L’Archivio Gnoli Uno sguardo inedito sulla cultura letteraria della Roma risorgimentale (1815-1870) Chiara Licameli 2020 Il volume è pubblicato con il contributo del dottorato di Italianistica, Dipartimento di Lettere e Culture moderne Copyright © 2020 Sapienza Università Editrice Piazzale Aldo Moro 5 – 00185 Roma www.editricesapienza.it [email protected] Iscrizione Registro Operatori Comunicazione n. 11420 ISBN 978-88-9377-147-4 DOI 10.13133/9788893771474 Pubblicato a settembre 2020 Quest’opera è distribuita con licenza Creative Commons 3.0 IT diffusa in modalità open access. In copertina: Joseph Mallord William Turner (British, 1775-1851), Modern Rome – Campo Vaccino, 1839, Oil on canvas 91.8 × 122.6 cm (36 1/8 × 48 1/4 in.), 2011.6. The J. Paul Getty Museum, Los Angeles. Digital image courtesy of the Getty’s Open Content Program. Indice Premessa ix Siglario degli archivi e delle biblioteche xv 1. Una famiglia romana tra Restaurazione e Roma capitale 1 1.1. Storie di famiglia: 1815-1850 1 1.2. Storie di famiglia: 1850-1870 23 1.3. Storie di famiglia: uno sguardo sugli Gnoli dopo la Breccia di Porta Pia (1870-1915) 36 2. Contro il “declinar delle lettere”: Tommaso Gnoli 41 2.1. Patriottismo e massoneria: i versi di gioventù 41 2.2. -
L'istituto Italiano Fernando Santi Rievoca Le Gesta Di Giuseppe
Periodico d’informazione per gli emigrati e gli immigrati - Registrato al Tribunale di Palermo (n. 5 del 10.03.2000 Registro periodici) Anno VIII - n.17 - Luglio 2007 Copia omaggio Art. 2 comma 20/c - Legge 662/96 Filiale di Palermo ale In occasione del Bicentenario della nascita dell’eroe dei due Mondi L’Istituto Italiano Fernando Santi rievoca le gesta di Giuseppe Garibaldi Spedizione in abbonamento post Speciale alle pagg. 3, 4 e 5 Delegazione dall’America Latina e dalla Francia in Italia Il programma a pag. 7 Progetti di cooperazione decentrata in Brasile nello Stato di Santa Catarina a pag. 8 Pianeta Immigrazione: l’impegno dell’Istituto a favore delle Comunità a pag. 13 MiTo Press editore PALERMO 2 - LUGLIO 2007 2 Istituto Italiano Fernando Santi è una Associazione Nazionale senza scopo di lucro che svolge attività di assistenza e tutela a favore degli italiani all’estero e degli L’immigrati in Italia. È iscritto all’Albo delle Associazioni Nazionali degli Italiani all’Estero tenuto dal Ministero degli Affari Esteri e al registro degli Enti e delle Associazioni che svolgono attività a favore degli immigrati tenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L'Istituto è componente del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’Istituto organizza attività formative, seminari, convegni, manifestazioni, campeggi e iniziative di turismo sociale, attività di orientamento e corsi di lingua e cultura in Italia e all’estero. L’Istituto, come previsto dallo statuto, promuove e realizza attività nei Paesi in cui sono maggiormente presenti le comunità di italiani all’estero attraverso seminari, convegni, manifestazioni, campeggi, corsi di lingua e cultura in Italia ed all’estero, corsi di formazione professionale (Ministero del Lavoro, Ministero Affari Esteri, U.E., ecc.) in raccordo con le Istituzioni italiane ed estere, le Federazioni, i Circoli e le comunità italiane e le rappresentanze dell’Istituto presenti nelle diverse realtà territoriali. -
A Historical Re-Interpretation Thierry Drapeau a Dissertation Submitted To
THE ATLANTIC ROOTS OF WORKING-CLASS INTERNATIONALISM: A HISTORICAL RE-INTERPRETATION THIERRY DRAPEAU A DISSERTATION SUBMITTED TO THE FACULTY OF GRADUATE STUDIES IN PARTIAL FULFILLMENT OF THE REQUIREMENTS FOR THE DEGREE OF DOCTOR OF PHILOSOPHY GRADUATE PROGRAM IN SOCIAL AND POLITICAL THOUGHT YORK UNIVERSITY TORONTO, ONTARIO DECEMBER 2014 © Thierry Drapeau, 2014 Abstract This dissertation offers a historical re-interpretation of working-class internationalism by situating its development within the early modern Atlantic-world economy (c. 1600- 1830). Through an exploration of various moments of insurgency and revolt of an emerging Atlantic class of workers, among them slaves, sailors, servants, and others, it demonstrates that profound and decisive traditions of proletarian solidarity across borders existed prior to the nineteenth-century classical age of working-class internationalism. In doing so, this dissertation alters the prevailing standpoint of the free, white, waged, industrial worker of Europe by bringing in that narrative the agency of the unfree, black (and racialized), wageless, plantation-slave worker of the Americas. Underpinning this intervention is a more generous and complex understanding of capitalism as a mode of production inclusive of unfree forms of labour. In order to recover and foreground early formative moments of working-class internationalism in the Atlantic-world economy, this dissertation proposes to re-theorize this development in terms of processes of transboundary proletarian solidarity in a longue durée frame. Rooted in a multidisciplinary framework of analysis situated at the intersection of Historical Sociology, Global Labour History, Atlantic Studies, and Social History, this strategy has allowed me to illuminate two world-significant moments of proletarian solidarity played out across colonial and imperial borders.