Hollywood Icons. Fotografie Dalla Fondazione John Kobal a Cura Di Simon Crocker E Robert Dance
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Hollywood Icons. Fotografie dalla Fondazione John Kobal A cura di Simon Crocker e Robert Dance Palazzo delle Esposizioni 24 giugno - 17 settembre 2017 Il 24 giugno apre al Palazzo delle Esposizioni la mostra “Hollywood Icons. Fotografie dalla Fondazione John Kobal”, promossa da Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale, organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo e presentata dalla John Kobal Foundation con la collaborazione dell’associazione Terra Esplêndida di Lisbona. L’ esposizione presenta oltre 160 ritratti di grandi nomi della storia del cinema: da leggende del muto come Charlie Chaplin e Mary Pickford, a eccezionali interpreti dei primi film sonori come Marlene Dietrich, Joan Crawford, Clark Gable e Cary Grant per concludere con i giganti del dopoguerra Marlon Brando, Paul Newman, Marilyn Monroe, Sophia Loren e Marcello Mastroianni. In rassegna le immagini più note del cinema hollywoodiano provenienti dalla collezione di John Kobal, giornalista e scrittore, riconosciuto come uno dei più autorevoli esperti di storia del cinema e autore del libro The Art of the Great Hollywood Portrait Photographers, una pietra miliare per gli studi sul cinema americano. Grazie al lavoro di questo studioso e collezionista, sarà possibile fare esperienza dell’eccezionale qualità delle stampe originali e conoscere l’identità di quei fotografi che hanno contribuito a diffondere nel mondo il mito hollywoodiano. La storia di un film solitamente è scritta dal punto di vista degli attori o dei registi e si presta poca attenzione all’impresa che ha reso possibile produrre e distribuire la pellicola. “Hollywood Icons”, attraverso i ritratti degli attori e delle attrici di Hollywood, svela le figure di quei fotografi di scena che, agendo silenziosamente dietro le quinte, produssero immagini glamour rivelatesi essenziali per la creazione delle stelle del cinema e la promozione dei film. Milioni e milioni furono le fotografie distribuite dagli studi di Hollywood durante l'età d'oro, frutto dell’operato di questi artisti della macchina fotografica che lavoravano in velocità, con efficienza e il più delle volte in maniera sublime. John Kobal, da collezionista di cimeli cinematografici, intuì subito l’importanza dell’imponente materiale e raccolse, a partire dagli anni Sessanta, i negativi originali di questi artisti dimenticati. In seguito, dopo aver rintracciato i fotografi ancora in vita, li esortò a produrre nuove stampe che espose nelle mostre al Victoria and Albert Museum di Londra, alla National Portrait Gallery di Washington e al Los Angeles County Museum of Art. Una selezione delle stampe realizzate dagli stessi fotografi, insieme a numerose stampe vintage che risalgono al periodo degli studios, formano il nucleo della mostra. Tra queste i celebri ritratti di Joan Crawford prodotti da George Hurrell e l'indimenticabile immagine di Greta Garbo creata nello studio di Ruth Harriet Louise. Oltre ai lavori di questi ultimi, sono presentate le foto di Ted Allan, Ernest Bachrach, Robert Coburn, John Engstead, Elmer Fryer, Eugene Robert Richee, Clarence Sinclair Bull, A.L. "Whitey" Schafer, William Walling Jr., Laszlo Willinger. Organizzata per decadi, dagli anni Venti fino ai Sessanta, “Hollywood Icons”, oltre ai ritratti dei divi più celebri di ciascun decennio, include approfondimenti dedicati ai fotografi e introduce vita e carriera di John Kobal scomparso prematuramente nel 1991 all’età di 51 anni. La mostra è accompagnata da un catalogo a cura di Robert Dance con testi di Lorenzo Codelli e Simon Crocker, corredato dalle tavole a tutta pagina delle foto esposte e delle biografie dei fotografi, edizioni Skira, Milano. Scheda informativa Titolo Hollywood Icons. Fotografie dalla Fondazione John Kobal A cura di Simon Crocker e Robert Dance della Fondazione John Kobal Sede Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale 194 - 00184 Roma Periodo 24 giugno - 17 settembre 2017 Promossa da Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale Organizzata da Azienda Speciale Palaexpo Presentata da Fondazione John Kobal con la collaborazione dell’associazione Terra Esplêndida di Lisbona Catalogo Skira, Milano Orari Domenica, martedì, mercoledì e giovedì: dalle 10.00 alle 20.00; venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30; lunedì chiuso Orario estivo dal 18/07 al 27/08 2017 Domenica, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì alle 12.00 alle 20.00 Sabato dalle 12.00 alle 23.00 - lunedì chiuso Costo del biglietto: Intero € 8 ; ridotto € 6 Informazioni e prenotazioni Singoli, gruppi e laboratori d’arte tel. 06 39967500; www.palazzoesposizioni.it Con il contributo di: Rolex Si ringrazia: Liquirizia Amarelli; Krumiri Rossi Media Partner: Dimensione Suono Roma; Marco Polo Sponsor tecnici: Trenitalia; Coop Culture; Roma Multiservizi Ufficio stampa Azienda Speciale Palaexpo Piergiorgio Paris, T 06 48941206 - [email protected] Segreteria: Dario Santarsiero T 06 48941205 - [email protected] I fotografi di Hollywood e la fabbrica delle star L’attività degli studi cinematografici di Hollywood iniziò a metà degli anni Venti. Prima della fine del decennio la maggior parte dei film americani veniva prodotta da uno degli otto studi che nel loro complesso dominavano il mercato mondiale: MGM, Paramount, Warner Brothers, Columbia, 20TH Century, Universal, RKO e United Artists. Ogni studio cinematografico era diventato un mondo autonomo, nel quale si svolgeva e si completava ogni fase della produzione. Ciascuno degli otto studi coltivava un proprio stile inconfondibile, facendo di tutto per accaparrarsi un numero elevato di attori protagonisti i cui nomi e volti, pubblicizzati in grandi caratteri o con luci sgargianti, finirono per diventare le icone del cinema per le successive due generazioni. L'ipotesi che sia il gusto volubile degli spettatori paganti a creare o distruggere una stella del cinema ha sicuramente un fondo di verità. I dirigenti del “sistema Hollywood” e le loro sofisticate strutture pubblicitarie se ne accorsero subito e si affrettarono a sviluppare una strategia per isolare i protagonisti dai gusti mutevoli del pubblico. Le carriere delle star venivano gestite secondo le esigenze della casa di produzione, selezionando sceneggiature e attori co-protagonisti, orchestrando con cura la pubblicità e cercando di garantirsi la celebrità di una star fino a ottenere un ritorno dell'investimento. Essere una star del cinema poteva essere il sogno di milioni di persone, ma la carriera dei pochi fortunati era interamente gestita dallo studio cinematografico. La maggior parte degli uomini e delle donne i cui volti appaiono su queste pareti - e che sono conosciuti come le icone di Hollywood - era stata completamente trasformata dal sistema produttivo. Molti di loro, quando varcavano per la prima volta il cancello principale dello studio cinematografico, erano dei comuni mortali. Il “laboratorio” alchimistico di Hollywood accoglieva una giovane donna di bella presenza trasformandola in un’irresistibile sirena dello schermo oppure faceva di un bel giovane l’eroe di milioni di persone. Era compito dei fotografi ritrattisti di Hollywood produrre un flusso continuo di immagini fresche dei film più in voga, che venivano poi consumate da un pubblico che negli anni Trenta e Quaranta si rivelò insaziabile. Prima dell'avvento della televisione, e successivamente del video e del DVD, la maggior parte degli spettatori vedeva un film una volta sola. Le immagini scattate sul set, soprattutto quelle riprodotte nelle riviste, rinforzavano e approfondivano il legame con le stelle del cinema che precedentemente erano state viste sullo schermo. Nel 1969, molto tempo dopo aver creato la sua collezione hollywoodiana di ritratti originali d'epoca, Kobal cominciò a cercare i fotografi che l'industria del cinema aveva in gran parte lasciato in disparte. Anche se molti erano ancora in vita, di questi solo Hurrell aveva continuato a lavorare. Altri, come Ted Allan, Laszlo Willinger e Clarence Sinclair Bull si erano oramai ritirati. Attraverso le interviste, che erano la specialità di Kobal, egli ottenne in prima persona informazioni sulla produzione del glamour destinato a un consumo di massa. Molti dei fotografi accettarono di stampare ancora una volta le immagini dai loro negativi, che Kobal nel frattempo aveva acquisito dagli studi di Hollywood. Il mondo perduto registrato nei negativi 8x10 pollici fu resuscitato con le nuove e scintillanti stampe all'argento. John Kobal, 1988 Nella sua casa a Londra in posa davanti al suo ritratto realizzato da Andy Warhol nel 1986. Biografia John Kobal (1940-1991) Ivan Kobaly nacque nel 1940 a Linz, in Austria, da padre ruteno e madre austriaca. La sua famiglia emigrò in Canada quando aveva dieci anni e da allora divenne John Kobal. Appassionato di cinema sin da bambino iniziò appena adolescente a collezionare cimeli di film; per un ragazzo che negli anni Cinquanta viveva nel lontano Canada, era un modo per sentirsi vicino al mondo glamour hollywoodiano. Finito il liceo e dopo un breve soggiorno a New York, Kobal si trasferì a Londra, la città che sarebbe diventata la sua patria per il resto della vita. Trascorse quattro anni in tournée nelle province inglesi recitando nelle commedie di sera, mentre i pomeriggi li passava a setacciare i mercatini dell'antiquariato e le rivendite di libri usati a caccia di memorabilia, vecchi annuari del cinema, copie di riviste di fan, cartoline e foto di scena. Nel 1964 smise di fare l'attore, ma le sue capacità drammatiche gli risultarono utili quando iniziò a collaborare con la trasmissione radiofonica della BBC