Gran Turismo: 20 Anni Di Guida
Gran Turismo: 20 anni di guida Sembra incredibile, ma sono passati vent’anni dalla prima apparizione diGran Turismo, racing game che ha cambiato per sempre il concetto di “simulatore di guida”. Dopo sei capitoli ufficiali e qualche spin-off e, con l’imminente arrivo sugli scaffali diGran Turismo Sport, ripercorriamo insieme la storia di una saga che in questi anni ci ha tenuto compagnia per tante, ma tante ore. Egli vide che era cosa buona Il primo Gran Turismo fu una vera e propria rivelazione. Finalmente si aveva l’opportunità di guidare auto realmente esistenti, dalle utilitarie alle super car. Ma andiamo con ordine. Creato come esclusiva Sony da Polys Entertaiment, quella che poi sarebbe divenuta Polyphony Digital, Gran Turismo si presentò come un gioco innovativo sotto tanti punti di vista, innovazioni dovute a Kazunori Yamauchi, storico producer del gioco. Diventato presidente di Polyphony, dopo aver creato il suo primo videogioco,Motor Toon Grand Prix, un gioco di auto animato, simile aMario Kart, Yamauchi ha seguito il sogno di creare il miglior gioco di auto della storia, diventando una figura importante nel settore automobilistico a livello mondiale e con una via a lui dedicata in Spagna, a Ronda, chiamata Paseo“ de Kazunori Yamauchi“. Come detto poc’anzi, ci furono grosse innovazioni, come l’introduzione di una vera e propria carriera denominata “Modalità Gran Turismo” che affianca la classica modalità arcade: in questa vestiamo i panni di un pilota alle prime armi che, per poter raggiungere il successo deve affrontare, una dopo l’altra, una serie di prove d’abilità. Il conseguimento di patenti di guida sempre più specialistiche permette al giocatore di accedere alle corse più prestigiose e, parallelamente, i montepremi dei gran premi vinti consentono l’acquisto di vetture sempre più veloci e costose o di modificare, in maniera anche radicale, le vetture già in proprio possesso.
[Show full text]