LA RIVISTA UFFICIALE DELLA FEDERAZIONE PUGILISTICA ITALIANA DAL 1952 - 04/2020 POSTE ITALIANE SPA - Spedizione in AP - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n.46) Art. 1, comma 1, DCB in Legge 27/02/2004 n.46) Art. 1, comma ROMA 353/2003 (convertito in AP - D.L. - Spedizione SPA ITALIANE POSTE

OLIHA SI CONFERMA DOMENICO VALENTINO BATTUTO I BUGADA: LA BOXE CAMPIONE DA MOHAMED KHALLADI COME TRADIZIONE LOGO SERVIZI A COLORI IN POSITIVO/NEGATIVO

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LA FAMIGLIA BUGADA a pag 23 SOMMARIO p. 4 EDITORIALE p. 18 FINIELLO CAMPIONE ITALIANO di Flavio D’Ambrosi di Luigi Capogna p. 5 ADDIO A SANDRO MAZZINGHI p. 20 ROBERTO BENACQUISTA di Giuliano Orlando di Giovanni Calabresi p. 12 MAZZINGHI VS KI-SOO-KIM p.23 STORIA DELLA FAMIGLIA BUGADA di Gianni Virgadaula di Giuliano Orlando p. 14 UN MEMORIAL PER MAZZINGHI p. 28 CINTURA FPI: METONYEKPON di Flavio D’Ambrosi di Gabriele Fradeani p. 15 ULTIMO SALUTO A MARIO LAMAGNA p. 30 INTERVISTA A GIACOMELLI p. 16 AA ROSSO: NICOLÒ PLATANIA di Vezio Romano di Vezio Romano p. 32 60°OLIMPIADI DI ROMA p. 17 AA BLU: MARIO MANFREDI di Alfredo Bruno FRATTARELLI p. 34 OLIHA -RONCON di Vezio Romano di Giuliano Orlando

2 I BOXE RING a pag 54 BOXEO DE CUBA-REPORTAGE

pag 61 VALENTINO-KHALLADI

p. 36 ‘SASHA’ POVETKIN p. 50 EDWIN VALERO di Marco Bratusch di Marco Bratusch p. 38 VINCENZO LA FEMINA p. 52 JERRY COONEY di Giovanni Calabresi di Luca De Franco p. 41 MILLION DOLLAR BABY p. 54 REPORTAGE BOXEO DE CUBA di Gianni Virgadaula di Marco Impiglia p. 44 ALFANO-CIPOLLETTA p. 60 JORGELINA GUANINI di Giuliano Orlando di Gabriele Fradeani p. 46 ALESSIO DI FIORE p. 61 VALENTINO-KHALLADI di Luigi Capogna di Giovanni Calabresi p. 48 ‘JOSCHI’WEIDINGER di Giovanni Calabresi

BOXE RING N.04/2020 - Direttore responsabile: Alfredo Bruno - Periodico bimestrale della Federazione Pugilistica Italiana (F.P.I.). Registrazione al Tribunale di Roma N.10997/66 del 18.05.1966 - Sede: Viale Tiziano n.70 - 00196 Roma. Presidente Federale: Vittorio Lai - Segretario Generale e Responsabile Amministrativo: Alberto Tappa. Pubblicità: Ufficio Comunicazione e Marketing FPI. Stampa: Mengarelli Grafica Multiservices S.r.l. con sede legale ed operativa: Via Cicerone 28 - 00193 Roma. Foto di copertina: Archivio Storico FPI Hanno collaborato: Marco Bratusch, Alfredo Bruno, Giovanni Calabresi, Luigi Capogna, Flavio D’Ambrosi (Vicepresidente vicario FPI), Luca De Fran- co, Gabriele Fradeani, Marco Impiglia, Giuliano Orlando (Inviato speciale), Vezio Romano, Ufficio Stampa FPI, Gianni Virgadaula. Foto: Archivio Storico FPI, Fabio Bozzani, Alfredo Bruno, Giovanni Calabresi, Luigi Capogna, Marco Impiglia, Beppe Merigo, Max Petrus, Flavia Valeria Romano, Ufficio Stampa FPI, Gianni Virgadaula. Chiuso in tipografia il 31 Ottobre 2020. Impaginazione Grafica: Sara Badii. www.fpi.it - www.boxering.fpi.it BOXE RING I 3 L’EDITORIALE DI FLAVIO D’AMBROSI

UNITI SI VINCE Mentre immarcescibili caricature di “Jerry di categoria. Peraltro, non dimentichiamoci le Lewis” ci raccontano le solite, vecchie bar- fasi regionali di tali Campionati che hanno vi- zellette dal contenuto messianico – a cui però sto l’abbondante presenza di atleti, soprattut- nessuno crede più – il movimento pugilistico to nelle grandi e medie Regioni. italiano e la Federazione stanno compiendo Per quanto concerne il Settore Pro, vorrei qualcosa di straordinario. rammentare che in virtù del prezioso ausilio Nonostante le numerose restrizioni imposte della Società Artmediasport, la Federazione dal COVID 19, l’attività pugilistica prosegue Pugilistica Italiana è una delle poche ad aver senza sosta, in virtù della determinazione e occupato importanti spazi televisivi, anche in della forza degli addetti ai lavori (società, tec- periodo di COVID 19. nici, arbitri, commissari di riunione e medici) In particolare, degli 8 eventi Pro titolati, 4 (3 e dell’intera struttura federale. Campionati Italiani ed 1 Titolo Int. IBF) sono Dal fatidico mese di marzo, in cui fu sospe- stati trasmessi, nell’arco di soli tre mesi, su sa l’attività sportiva, il Presidente Lai e la sua RaiSport. Mi sembra doveroso sottolineare squadra di governo hanno agito senza tenten- che nel corrente anno, il Settore Pro ha potuto namenti, elaborando una vincente strategia beneficiare di circa 250.000,00 Euro di soste- di supporto al movimento pugilistico che ha gno all’intera attività. previsto, fino ad oggi, un ingente impegno di In prospettiva, la Federazione sta pianificando risorse economiche pari a circa 1.600.000,00 un percorso che potrebbe portare, dal 2021, euro di cui 700.000,00 euro erogati diretta- gli incontri Pro titolati anche su Sky ed Euro- mente alle società. sport. Tali risorse hanno permesso di riavviare l’at- Nel frattempo, il Presidente Lai e la sua squa- tività pugilistica che - malgrado le mille dif- dra di governo stanno studiando come fornire ficoltà conseguenti alla pandemia – registra un ulteriore sostegno economico alle società, dati più che soddisfacenti, evidenziando l’ot- che dovrebbe vedere la luce nel prossimo mese timo lavoro svolto dalle palestre e dalla F.P.I. di novembre, periodo i cui si svolgeranno le Accanto alle 132 riunioni (Pro ed Aob) messe fasi regionali dei Campionati italiani assoluti in piedi dalle società – che hanno fatto com- propedeutici alla fase finale di dicembre p.v. battere centinaia di pugili nelle diverse parti Il lavoro serio ripaga sempre. d’Italia – i Campionati italiani, programmati e sostenuti dalla Federazione, si stanno rile- vando un ottimo viatico per rilanciare l’attività agonistica. La prima storica edizione dei Campionati ita- liani femminili di categoria ha visto la parteci- pazione di ben 120 atlete a cui si aggiungono i circa 200 atleti che parteciperanno alle fasi fi- nali dei prossimi Campionati italiani maschili

4 I BOXE RING Tra i più grandi campioni in assoluto ADDIO, SANDRO INDIMENTICABILE GLADIATORE DEL RING

di GIULIANO ORLANDO ph ARCHIVIO STORICO FPI

• Mazzinghi col fratello Guido e il manager Sconcerti BOXE RING I 5 guantoni, vincere alla grande nei troverso. Per contro, sul ring è una LE SUE EPICHE SFIDE CON 71 kg. a sua volta battuto ai Trials garanzia di rendimento, da grande di San Francisco, da Wilbert Mc- agonista. Arriva in nazionale alla NINO BENVENUTI Clure. Due clienti troppo perico- fine del 1958, sull’onda dei buoni losi per un Benvenuti che non può risultati in Toscana e ai campiona- Pontedera, 22 agosto 2020 - San- fallire ai Giochi di Roma. In effetti ti nazionali giovanili. Natalino Rea dro Mazzinghi è salito in cielo, ac- i conti di Rea si dimostrano esat- lo premia, portandolo nell’ottobre colto dai tanti grandi campioni che ti, perché i due americani colgono del 1959 in Romania. E’ il suo primo lo hanno preceduto. La sua storia l’oro, il primo nei 71 kg, superando viaggio in aereo, oltre all’emozione di ring è l’esempio di chi ha supe- in finale un Bossi splendido, il se- dell’esordio in azzurro. Combatte rato tutte le avversità. Mi onoro di condo nei medi a spese del polacco a Cluji, città storica e bellissima in aver scritto, su richiesta del collega Walasek. Mentre Nino Benvenuti, Transilvania, battendo il locale Ma- e amico Marco Impiglia che ne ha vince nei welter (67 kg.), disputan- rin, per KO al terzo round, prece- curato la stesura, un lungo articolo do ben cinque incontri, battendo dendo il capitano Benvenuti, fresco relativo alle carriere e al dualismo nell’ordine Josselin (Fra), Kim So campione d’Europa per la seconda tra Sandro e Nino, nel libro pubbli- Ki, il coreano che ritrova nel 1966 a volta, vincitore a sua volta di Cojan cato dalla FPI nel 2014, in occasione Seul, in un match mondiale ricco di per squalifica. Vicini e lontani fin da del centenario della sua nascita. Lo misteri e sospetti, il bulgaro Mitaev, allora. ripropongo, con la convinzione che l’inglese Lloyd e il russo Radonyak Emblematico un breve passag- nonostante abbia qualche anno, in finale. Un trionfo annunciato e gio, sull’approccio di Sandro con possa rappresentare un contributo non tradito. Assieme a Francesco Benvenuti, nel libro “Pugni amari” importante, per ricordare l’indi- Musso e Franco De Piccoli, il trie- uscito nel 1993, premiatissimo e menticabile gladiatore del ring. stino biondo dai modi gentili, dalla anche molto letto, il cui titolo spec- Era il 1960, l’anno dei Giochi di dialettica accattivante e di bell’a- chia il contenuto. Condivisibile o Roma, ai quali l’allora sergente dei spetto sale sull’Olimpo romano, meno, è una confessione dura e bersaglieri Alessandro Mazzinghi, premiato come il miglior pugile dei sincera, anche se c’è più rabbia che non prese parte, superato nella Giochi. Neppure il ladro di turno, gioia. “Insieme all’intera equipe preolimpica tenutasi ad Orvieto che il giorno dopo sul tram lo al- dei pugili a Orvieto, la località dove da Carmelo Bossi, che disciplina- leggerisce del portafoglio, riesce ad si allenava la nazionale, c’era una tamente era salito a 71 kg., per far immalinconirlo: “Per fortuna avevo persona che già al primo incontro posto a Nino Benvenuti, costretto lasciato la medaglia in camera” è il mi apparve poco simpatica. Era ad un dieta feroce per non superare commento del campione. un pugile dai lineamenti morbidi, i 67 kg. dei welter. Il motivo? Il c.t. Sandro Mazzinghi, segue i Giochi dai capelli tagliati a spazzola e che Natalino Rea, ai mondiali militari da spettatore, assieme agli azzurri ostentava sempre un sorriso can- tenutisi a Wiesbaden in Germania, che hanno contribuito alla prepara- zonatorio. Cercavo di evitarlo ma, ha visto in azione Eduard Crook, zione dei titolari. Il ragazzo toscano purtroppo a volte ci si incontrava. un colored Usa con la dinamite nei è molto riservato, addirittura in- Non nutrivo alcuna soggezione,

• Mazzinghi in allenamento

6 I BOXE RING anche se lui era già “coccolato” da to e nato per essere il migliore. 1960, con oltre 60.000 spettatori ad tutti. La sua frase classica era: ‘Ah Sandro, alle battute ironiche pre- applaudire l’impresa mondiale di toscanaccio, come va?’ Cercava di ferisce lo scambio su ring, lui è un Duilio Loi, che scalza il portorica- emulare il dialetto toscano, quel guerriero, non una prima donna. Il no Carlos Ortiz dal trono mondiale , e mi faceva arrabbiare. La dualismo con Benvenuti, inizia fin welter jr., gli appassionati chiedo- mia risposta più bella fu: ‘ma va al da allora, anticipando la sfida di sei no un appuntamento altrettanto diavolo’. Mi era antipatico, quando stagioni. stuzzicante. Se poi la sfida riguarda lasciai il ritiro di Orvieto speravo di Negli anni ’60 il nostro pugilato due italiani, niente di meglio. Nino non ritrovarmelo più davanti”. sull’onda del trionfo di Roma, è la e Sandro hanno il destino segnato. Giudizio pesante, forse affrettato, disciplina più popolare dopo il cal- Essendo pugilisticamente gli esatti che non tiene conto di alcuni parti- cio. Le grandi riunioni di Roma e contrari, diventa automatico en- colari, non secondari. In primo luo- Milano, sono richiami imperdibili. trare in rotta di collisione. Lo chie- go Benvenuti, più anziano di cinque Per la SIS di Vittorio Strumolo (al de il pubblico, con un tam tam che mesi, il profumo della nazionale lo centro nella foto con Mazzinghi e diventa un tuono infinito. respira dal 1955 a 17 anni, dopo aver Benvenuti durante un brindisi ndr), I dualismi non subiscono mai la vinto sia la preolimpica di Come- Duilio Loi è la stella all’ombra del- polvere del tempo e restano nel- rio nel varesotto, che la selezione la Madonnina, con largo seguito di la memoria. Bartali e Coppi sono i nazionale a Roma, battendo pugili pubblico. De Piccoli e Benvenuti, portabandiera, la punta di diaman- più anziani ed esperti, come Paris, sono i nuovi richiami della ITOS te assoluta, considerato che parlia- Furio e Malacarne. Quando Sandro che opera a Roma e non solo. Nel mo di oltre mezzo secolo addietro. viene chiamato al suo primo radu- 1964, si aggiunge il romano Rodolfo In ottima posizione i campanilismi no azzurro, siamo nell’ottobre del Sabbatini, che ha fatto esperienza esasperati sul ring. Purtroppo le 1958, il triestino è il capitano della giornalistica a “L’Avanti” e “Paese antiche sfide Bosisio-Jacovacci, nazionale, campione europeo in Sera”, fonda e dirige il quindicinale Bosisio-Frattini, Orlandi-Turiello, carica, e l’anno dopo a Lucerna “Sport Match”, quindi inizia un’at- Orlandi-Locatelli, Venturi-Turiello in Svizzera, vince il secondo allo- tività organizzativa di altissimo e Botta-Bisterzo, non hanno l’op- ro continentale. Nel 1956, non va ai livello. Capace di far combattere portunità del piccolo schermo, ma Giochi di Melbourne per la giova- nelle sue riunioni, lungo vent’anni le cronache di allora, assicurano ne età, pur essendo di gran lunga il di attività, campioni del calibro di che spesso proseguono anche fuori miglior welter di casa nostra. Che Arcari, Antuofermo, La Rocca, Ha- dal quadrato, tra i tifosi delle oppo- abbia l’atteggiamento del “piccolo gler e Monzon, oltre a Benvenuti e ste fazioni. re” può dare fastidio ma ha una sua Mazzinghi, fino ad Oliva. I media Benvenuti debutta al professioni- giustificazione. Mazzinghi non lo fanno il resto, dando spazio ad ogni smo nella sua Trieste il 20 gennaio sopporta, atteggiamento dovuto al evento, mentre le più importanti 1961 e dopo trenta vittorie conqui- fatto che la filosofia del toscano -na emittenti si contendono le sera- sta il titolo italiano medi, a spese di sce da un’infanzia ben più difficile te in guantoni. Dopo l’indimenti- Tommaso Truppi nell’aprile 1963. di quella di Nino, baciato dal talen- cabile notte del primo settembre Quando affronta Sandro Mazzin-

• Mazzinghi e Benvenuti che brindano con l’organizzatore Strumolo

BOXE RING I 7 ghi ha un record immacolato di 56 ta l’antifona, si adeguano e combat- to la SIS capisce che il giovanotto successi. Lungo il percorso di av- tono sul serio. Vince altri quattro di poche parole ma di tanti pugni, vicinamento, pur confermando le match ed è pronto alla sfida attesa vale davvero e prepara il cammino previsioni di un grande futuro, fa dal popolo della boxe. verso il mondiale. Per nulla age- correre brividi al pubblico e a se Sulla sponda toscana, neppure il vole. Dopo il mestierante Randall stesso. Al quarantesimo match, il 15 guerriero di Pontedera scherza, steso alla prima ripresa, al pala- novembre 1963, dopo meno di due semmai brucia le tappe in modo sport di Roma doma l’irriducibile minuti del primo tempo, incrocia più rapido e titolato. Sandro, de- Tony Montano, mentre al Vigorelli un destro vagabondo del nicara- butta il 15 settembre 1961 a Firenze, il quotato mormone Don Fullmer, guense Luis Gutierrez, che lo coglie liquidando Gagliardi in poche bat- giunto col favore del pronostico, si sul mento. Nino è al tappeto, per la tute. Lo guidano Adriano Sconcer- arrende all’ottavo tempo, rintro- prima volta in carriera. I 20.000 del ti e il fratello Guido, ex campione nato di pugni. Vittorie importanti Palasport di Roma, trattengono il italiano medi dal 1956 al ’58, talen- che confermano i progressi tecnici. fiato, mentre l’arbitro molto -com to gettato al vento dal gentil sesso. Mazzinghi, pur restando attaccan- prensivo scandisce i secondi senza Sotto l’ala della SIS, che si avvale dei te a tutto tondo, ha imparato anche fretta. Ci vogliono tre round per ri- contatti importanti di Steve Klaus, a difendersi, oltre che colpire per prendere lucidità e trovare la strada da medio jr. arriva direttamente linee più interne. Arriva il giorno del sinistro che frattura la mascel- all’appuntamento mondiale dopo del mondiale medi jr., titolo dete- la dell’ospite, fermato alla settima, due sole stagioni, con pieno meri- nuto da Ralph Dupas, nato a New ormai spento. Un mese dopo batte to, avendo dimostrato agli esperti e Orleans in Luisiana, una carriera l’ancora quotato Teddy Wright, un al pubblico di che pasta è fatto. Va partita nel 1950 a 15 anni da peso americano innamorato dell’Italia, a Parigi nell’ottobre del ’62 e casti- piuma, lungo un percorso infinito, cliente abituale dei ring romani (17 ga Charlie Attali, su cui i francesi che lo ha portato a tentare nei leg- volte) e italiani (28 incontri), un bel riponevano molte speranze. L’ita- geri e nei welter la conquista irida- talento che l’anno prima ha conteso liano sbriga la faccenda in meno ta contro Joe Brown (1958) ed Emile sul ring di Vienna il mondiale medi di due round. Tre mesi dopo torna Griffith (1962) con esito negativo. jr. a Emile Griffith. Nino vince bene nella capitale francese, ha di fron- Nel curriculum figurano vittorie su e il pubblico inizia a prenderlo in te il campione nazionale Hippolyte Esteban, Andrade, Lane, De Mar- simpatia. Fiducia che aumenta con Annex, di ben altra caratura: 28 co e un pari contro Ferrer a Pari- i successi contro l’ex iridato Danny vittorie, 5 pari e una sola sconfitta gi nel ’57. Supera Joe Giardiello nel Moyer, la difesa tricolore ancora contro il grande Laszlo Papp per ’61, prima di battere Denny Moyer a con Truppi, un amico, compagno l’europeo medi. Mazzinghi per cin- New Orleans e scalzarlo dal doppio di allenamento fin dal tempo dei que round non ha vita facile, ma mondiale (WBC e WBA). Al Vigo- dilettanti, tanto che nell’occasione col passare delle riprese il mar- relli, il campione ha all’angolo una l’arbitro romano Pica, li invita a fare tellamento inesorabile costringe delle leggende dei manager, Angelo il match, diversamente li rimanda a i secondi del francese a gettare la Dundee, origini italiane, che guida casa per scarsa combattività. Capi- spugna al nono round. A quel pun- Muhammad Alì. La battaglia non

• Mazzinghi in trionfo

8 I BOXE RING manca, ma l’esperienza e anche anche se ha solo 28 anni, ma una Arriva il momento della supersfida. l’ottima impostazione di Dupas non carriera usurante. Per questo usa Il 18 giugno 1965, tutto esaurito allo bastano a contenere la furia ordi- ogni mezzo per vincere. Taglia l’i- Stadio San Siro di Milano, prono- nata del guerriero di Pontedera. taliano, ma alla fine è lui a inginoc- stico per Benvenuti, tifo più rumo- Dupas usa ogni mezzo, compresi chiarsi tre volte, prima della resa. roso per Mazzinghi. Tensione altis- i colpi interni che tagliano il viso, Mazzinghi è il re indiscusso. La sima, il pubblico segue le azioni col per contrastare gli assalti. Tutto gioia, purtroppo dura poco. La sera fiato sospeso. Per cinque riprese vano, al nono round l’arbitro ferma del 14 febbraio 1964, è vittima di Mazzinghi cerca la battaglia e Ben- l’impari lotta. E’ il sette settembre un incidente d’auto in cui perde la venuti replica con prudenza. Alla 1963, Sandro scrive nel suo diario: moglie Vera, riportando a sua vol- sesta, un gancio destro devastante “All’ottava ripresa, una testata mi ta una frattura alla base cranica e del triestino chiude la sfida, sen- spacca l’arcata sinistra, ho la faccia la rottura del labirinto all’orecchio za appello per il campione scalzato. inondata dal sangue. Se mi fossi la- destro. Altri si sarebbero arresi. Scrive Mazzinghi nel libro “Sul tetto sciato intimorire, lui avrebbe vinto. Non così Sandro che dal 12 aprile del mondo”: “Quel montante destro Ma avevo promesso a me stesso alla fine dell’anno, combatte ben mi è arrivato come una fucilata, e che sarei morto sul ring piuttosto sette volte, compresa la difesa iri- la scossa elettrica mi è entrata nel di cedere. Nella nona ripresa, con data a Genova, superando il tena- cervello. Sono certo che mi ha pu- la ferita riaperta, ho sparato un ce Tony Montano KO al 12° round, nito anche la mia presunzione. Mi destro dove c’era non solo la forza dopo diversi conteggi. Il recupero sentivo bene, pieno di energie e fisica, ma psicologica, disperazione è un dato di fatto. Conclude l’anno le sue azioni non mi avevano mai e odio. Lui voleva rubarmi il sogno a Roma, prima supera Gaspar Or- messo in difficoltà”. slealmente e questo non potevo tega, un messicano di lungo corso, Il vincitore, ricorda così, quella vit- accettarlo. Lo mandai al tappeto e battuto ai punti da Benvenuti l’anno toria nel libro “Il mondo in pugno”: l’arbitro evitò di fargli prendere al- prima. Sandro lo liquida alla setti- “Quel colpo l’ho studiato a lungo in tri pugni, fermando il match”. ma. Difende la cintura col sardo allenamento. Ma debbo stare mol- A dicembre concede la rivincita, Fortunato Manca, altro guerriero to attento, perché l’avversario col- come da contratto, sul quadrato di irriducibile, che lotta fino al -ter pisce duro e non cede mai… Devo Sydney in dove l’ameri- mine, anche se deve accettare l’e- solo pazientare. L’occasione arriva cano ha preso residenza. Combat- vidente superiorità del campione. alla sesta ripresa. Vedo arrivare il te allo Stadium, davanti a 10.000 Sandro è instancabile, inizia il ’65, a suo sinistro, lo evito d’un soffio e spettatori, con una buona presenza spron battuto, tra gennaio e aprile quando giunge all’altezza della mia italiana. Mazzinghi vince per ko al tre incontri. Batte e ribatte il quo- spalla, ecco la sua lieve genufles- 13° round. Il pubblico è al settimo tato Isaac Logart, un cubano dalla sione che stavo aspettando. Il mio cielo dall’entusiasmo, avendo assi- boxe tecnica, giramondo con gran- montante arriva preciso e potente stito ad una corrida violenta in tutte de dignità. A fine aprile è la volta di al mento. L’ho colpito con tale vio- le riprese. Dupas sa che la sconfitta Mel Ferguson a Genova, finito KO al lenza che penso non possa alzarsi le escluderebbe dal giro mondiale, 3° round. in tempo… Gli vado incontro, si gira

• Mazzinghi con Sconcerti, il procuratore • Mazzinghi-Dupas

BOXE RING I 9 verso di me e il suo primo pensiero lussuosa deve pagare il prezzo di che quelle sfide non saranno mai rivela l’orgoglio del campione. Mi una giuria casalinga e la beffa di ricoperte di polvere. chiede di accordagli la rivincita. Gli un siparietto degno di altro teatro. All’alba di questa mattina, sabato rispondo di sì”. Il 25 giugno 1966, lascia il titolo in 22 agosto 2020, il grande guerriero La rivincita si svolge a Roma sei Corea del Sud e, quando si dice il toscano ha detto addio la vita ter- mesi dopo. Vince ancora Benvenu- destino, è proprio Sandro a ripren- rena. Avrebbe compiuto 82 anni il 3 ti, stavolta ai punti, con strascico di dersi la cintura iridata il 26 maggio ottobre. Gli volevo veramente bene, polemiche. In effetti Mazzinghi, pur 1968, battendo in uno dei confronti lo ammiravo e ne rispettavo quelle contato al secondo tempo, dimo- più selvaggi di quel decennio, un Ki sue impennate, tipiche dei puro- stra di essere un gladiatore capace Soo Kim che andrebbe fermato al sangue come era lui. Non solo, mia di resistere a tutte le intemperie terzo round, ma l’arbitro preferisce mamma era nata a pochi chilometri che la boxe, comporta. Con umiltà la prosecuzione e da quel momento da Pontedera, quindi pisana come e tenacia, inizia una bella rimonta il pubblico di S. Siro assiste a quin- Sandro. Nella storica doppia sfida e al dodicesimo round in molti lo dici riprese indimenticabili. Vince con Benvenuti non parteggiavo per vedono avanti. Il pericolo sveglia Sandro con pieno merito, ma le nessuno dei due. Ognuno aveva le Benvenuti che esce dal torpore e scorie di quella fatica, restano nei sue qualità e le sue debolezze. Una inizia a colpire come deve fare un muscoli di entrambi e non ne esco- cosa mi spingeva verso Sandro, la campione. Mazzinghi è stanco e no mai del tutto. Mi confessa San- stupenda simbiosi con la consorte l’ultimo round lo vede in affanno, dro: “Nell’occasione ho percepito la e i figli. Lo hanno tenuto caro come ma non cede. I numeri, ovvero il borsa più alta della carriera, 40 mi- una porcellana di pregio, atten- conteggio dei round, indicano Ben- lioni più la percentuale sull’incasso, ti a non farla mai cadere. L’ultimo venuti, ma il cuore poteva premiare ma per ottenerla ho pagato davvero tratto della sua vita, in passato mai anche Mazzinghi. Lo stesso cam- un prezzo altissimo”. Benvenuti a facile e spesso durissima, lo ha vi- pione, non ha difficoltà ad ammet- sua volta, è capace di tenere sveglia sto ritrovare sorriso e serenità. Mi terlo: “Avessero dato il pari, non l’Italia intera la notte del 17 aprile sento in dovere di dire grazie alla avrei certo recriminato. Mazzinghi 1967, conquistando la scettro dei moglie Marisa e ai figli Davide e Si- ha combattuto da grande campio- medi contro Emile Griffith al Madi- mone coi quali abbiamo un rappor- ne, io ero poco concentrato e non son di New York. Imprese storiche to di grande stima e amicizia. sentivo il match come a Milano”. di due autentici fuoriclasse, che Queste le sue parole, ricordando a hanno onorato l’Italia nel mondo. distanza di anni, quella sfida. Sono trascorsi più di 50 anni, dai Si parla di un terzo confronto, chie- due confronti diretti, entrambi si sto dalla SIS, ma la strada di Benve- incamminano verso le 80 primave- nuti, che tra i due confronti, era di- re, ma quando torni sull’argomento ventato anche campione d’Europa, si accende la scintilla. Benvenuti si orienta nei medi, dopo la beffa di sorride, Mazzinghi si mette meta- Seul, dove al cambio di una borsa foricamente in guardia. A conferma

• Mazzinghi-Dupas

10 I BOXE RING • Mazzinghi-Dupas • Mazzinghi e Benvenuti insieme

• Mazzinghi-Benvenuti

• Statua dedicata in suo onore

• Mazzinghi coi suoi figli Davide e Simone

• Festeggiamenti dopo una vittoria

BOXE RING I 11 Come nel ‘69 Sandro si riprese il Mondiale dei Medi Junior MAZZINGHI KI-SOO-KIM “LA SESTA GIORNATA DI MILANO” di GIANNI VIRGADAULA distrutto in 12 riprese. L’europeo ph ARCHIVIO STORICO FPI lo aveva poi difeso altre tre volte e sempre vincendo prima del In questi 150 anni dell’Unità limite. Quindi alla sfida mondiale, d’Italia, l’epopea risorgimentale organizzata da Strumolo, Sandro ci ricorda anche le famose cinque arrivò rigenerato nel fisico e nel giornate di Milano (Nel ‘73 Dario morale. Se ne accorse subito Ki-Soo Argento ci girò pure un bellissimo Kim, che nel gremitissimo stadio film con Adriano Celentano), di San Siro venne aggredito dallo durante i quali i meneghini diedero sfidante fin dal suono del primo feroce battaglia agli austriaci, gong. Il coreano però replicava e costringendo il generale Radetzky metteva subito in atto quel lungo alla fuga. Bene, senza volere essere repertorio di “scorrettezze”, ben irriverenti e confondere quella tollerate dall’arbitro Harold Valan, sacra e nobile pagina di storia che Sandro avrebbe dovuto subire con un evento sportivo certo sino alla fine dell’incontro, tanto più profano, c’è da dire che se che già al terzo round si trovava con a Milano venne combattuta una la faccia spaccata e sanguinante. E sesta cruenta giornata contro lo lì, proprio in quel momento, veniva straniero, ciò accadde la sera del 26 fuori il carattere del guerriero di maggio del ’68 allo Stadio San Siro, Pontedera. Il toscano gettava nella fra Sandro Mazzinghi e il coreano mischia tutta la sua potenza, la sua Ki-Soo Kim. Questi, campione determinazione e colpiva con colpi del mondo dei medi junior, aveva devastanti il coriaceo coreano. Un conquistato il titolo nel 1966 a Seul montante e poi una serie di ganci superando ai punti, in maniera a due mani sgretolavano Ki-Soo assai discutibile Nino Benvenuti. Kim che si afflosciava a tappeto Dal canto suo Mazzinghi, che da presso le corde. L’arbitro lo contava Benvenuti era stato detronizzato e sino a 10, ma sul suono del gong, poi battuto nella rivincita, aveva la anziché dichiarare l’out consentiva possibilità, incontrando il coreano, al coreano, a stento rimessosi in di riprendersi il titolo che era piedi, di raggiungere l’angolo fra le stato suo, ma anche di dimostrare vibranti proteste dei tifosi e degli attraverso questa sfida indiretta uomini di Mazzinghi. Sfumato con Nino, di non essere inferiore al per l’italiano in quel drammatico pugile triestino, con il quale aveva a terzo round il momento propizio, lungo polemizzato dopo il secondo il campione asiatico si ripresentava match a suo giudizio non perduto. al centro del ring con nuove D’altronde, dopo la perdita del inaspettate energie. Come il gatto mondiale, Sandro aveva dimostrato che ha sette vite, riprendeva la lotta al mondo intero di non essere con vigore e pericolosità, tanto affatto finito conquistando a Roma da pareggiare il quinto e il sesto il 17 maggio del ’66 l’europeo dei round, per poi aggiudicarsi tre superwelter contro il francese riprese di fila, l’ottava, la nona e la Yoland Leveque, furiosamente decima. Quello che al terzo tempo sembrava un match concluso, a

12 I BOXE RING due terzi del combattimento si statura dell’avversario che aveva rivelava ancora apertissimo. Ma dimostrato di essere un vero Sandro aveva ancora dentro sé mastino, scorrettissimo, ma anche l’orgoglio e la lucidità necessari forte colpitore e ottimo incassatore. per imporre la sua boxe. Riusciva Mazzinghi rimase sul tetto del quindi ad aggiudicarsi l’11a, la 12a mondo soltanto cinque mesi. Il e la 13a ripresa, evitando gli scambi 25 ottobre a Roma, affrontò lo scriteriati delle riprese precedenti sfidante Fred Little, e a causa di un e facendo una boxe più in linea dove errato verdetto arbitrale, (Aniello il suo destro riusciva nuovamente decretò un no contest quando ad entrare efficacemente nella invece avrebbe dovuto squalificare guardia del coreano. Questi, che l’americano, reo di avere spaccato per tutto l’incontro, non smise il campione con una testata) venne mai di usate testa e gomiti, privato dal titolo. Quella palese riusciva in un disperato finale a ingiustizia, di fatto, decretò la fine controbattere lo sfidante colpo della sua straordinaria carriera. su colpo, riuscendo a pareggiare le ultime due riprese. Mazzinghi però aveva accumulato punti a sufficienza per aggiudicarsi il verdetto chiaramente e riprendersi la sua “corona”. Un’impresa titanica la sua, che aveva infiammato e portato in visibilio l’aristocratico • Sandro e Kim in una serie di foto storiche legate al loro incontro. Qui sotto il biglietto pubblico meneghino. Un’impresa della manifestazione allo Stadio di San Siro. grande, considerata anche la

BOXE RING I 13 L’eroe non muore mai. UN MEMORIAL PER L’INDIMENTICABILE SANDRO MAZZINGHI. di FLAVIO D’AMBROSI talia ma, soprattutto, contribuiro- operano per forgiare nuovi cam- no – come i valorosi guerrieri delle pioni. Ce ne fossero, oggi, di San- L’eroe non muore mai. Esso si tra- antiche olimpiadi elleniche – a su- dro Mazzinghi: indomabile e senza sforma in leggenda, navigando tra i blimare la nobile arte del pugilato. paura. Come Federazione, abbiamo cuori, i ricordi e le fantasie di chi Il coraggioso, il combattente leale l’obbligo di non far mai spegnere il lo ha amato. Come il sole che sorge ma ribelle, Mazzinghi, contro lo suo ricordo, tramandandolo alle e tramonta, esso rimarrà sempre stile e la tecnica elevata a bellezza nuove generazioni, e regalare all’I- fino alle fine dei tempi. apollinare, Benvenuti. Mio padre e talia altri momenti incancellabili “Sandro Mazzinghi è stato e sarà tanti della sua generazione mi de- come quelle magiche notti del 1965. sempre un eroe per il popolo del scrivono Mazzinghi come un pugile Personalmente, spero che l’eco in- pugilato, per l’Italia, per i tanti che inimitabile in quanto a forza pura, tramontabile delle sue gesta animi i hanno avuto il privilegio di assi- un uomo senza paura che fino giovani pugili e li sproni ad una vita stere alle sue vibranti sfide e per i all’ultimo rendeva incerto il pro- sportiva coraggiosa, senza timori e tanti che, come me, godono delle nostico del match, realizzando lo senza mai indietreggiare. Per que- narrative relative alle sue epiche spettacolo più bello: il pugilato. Più sto e per contribuire a diffondere i vittorie. Memorabili i suoi incon- volte campione mondiale ed euro- valori ed i sentimenti nobili di un tri ed indimenticabili le sue batta- peo, Mazzinghi riposa tra i grandi grande Fighter, la FPI ha intenzio- glie contro il rivale di sempre, quel dell’olimpo pugilistico ed è così che ne di dedicare all’indimenticabile grandissimo Nino Benvenuti che, lo ricorderemo per sempre: una Campione un memorial nell’ambi- negli ultimi anni, era diventato un leggenda dai colori accesi che in- to di un evento di rilevanza nazio- suo fraterno amico. Oltre 50 anni fiamma i cuori e da un senso al la- nale”. fa, era il 1965, Mazzinghi e Benve- voro quotidiano della Federazione, nuti appassionarono e divisero l’I- delle tante società e dei tecnici che

14 I BOXE RING Ultimo saluto SI È SPENTO MARIO LAMAGNA: IL CORAGGIO DI ACCETTARE SEMPRE LA SFIDA

Napoli, 3 luglio 2020- A 79 anni e del suo infinito coraggio. Il presi- senza mai smettere di lottare si è dente del C.R. Alfredo Raininger, il spento l’ex campione italiano dei consiglio regionale e tutta la fami- pesi medi Mario Lamagna. Nella glia del pugilato campano si stringe sua ultima apparizione in pubbli- intorno alla famiglia condividendo co, all’istituto Vittorini del Vomero, il dolore e partecipando al cordo- parlando ai giovani studenti disse glio. Sentite condoglianze alla fa- “Ragazzi non smettete mai di lot- miglia da parte del vice Presidente tare e non perderete mai il corag- della FPI Enrico Apa, del consiglie- gio di affrontare le sfide”. “Era un re federale Biagio Zurlo e dell’altro progetto per giovani pugili - ricor- consigliere federale Marzia Davide. da il maestro Lino Silvestri - Lui Un grosso abbraccio alla famiglia incuriosì i giovani studenti con da parte del rappresentante dei quelle sue passionali esternazioni. tecnici della , maestro Lo ricordo in palestra quando con Gerardo Esposito. mio padre si allenava con intensi- tà e dedizione. Sarà un personag- gio difficile da dimenticare per il nostro mondo sportivo”. Ha tenuto fede al suo motto fino all’altra sera, • Qui sotto Mario Lamagna con Biagio Zurlo quando anche il suo cuore si è fer- durante una premiazione. A destra Mario da mato per sempre. Ora raggiunge professionista. il suo maestro Geppino Silvestri e magari riparleranno di quella man- cata qualificazione olimpica, quan- do nonostante la sia vittoria per K.O nel test match, non gli fu concesso di andare ai giochi. Un cruccio che viveva solo nei suoi ricordi, perchè aveva superato anche questo. Ma- rio Lamagna è stato campione ita- liano dei pesi medi sia da dilettante che da professionista. Da pro sono stati 52 i match disputati con 36 vit- torie di cui 19 per K.O. Memorabile la sua sfida con il titolo italiano in palio al Palargento di Napoli contro il campionissimo Carlos Duran. Fu la sua prima sconfitta dopo 18 vit- torie consecutive, ma da qui prese definitivamente la consapevolezza

BOXE RING I 15 Angolo Rosso NICOLINO PLATANIA E LA PASSIONE PER ROCKY E TYSON di VEZIO ROMANO 2019 ha ottenuto il bronzo nel Tor- Ero molto emozionato ma contro ph FLAVIA VALERIA ROMANO neo Internazionale Youth in Bulga- il serbo Omer Ametovic mi sono ria e ha raggiunto i quarti di finale comportato bene; evidentemente Nicolino Platania è nato a Militello nei Campionati Europei Youth a per gli arbitri non è stato abba- (Catania) il 21 dicembre del 2001. È Sofia. Nello stesso anno ha vinto stanza. alto 163 cm per 49 kg di peso. Ap- l’oro ai Campionati Italiani Assolu- partiene alla ASD Lanza ti a Roseto degli Abruzzi nella ca- Come ti vedi pugilisticamente? Boxe di Scordia tegoria 49 kg. Il suo record è di 23 In combattimento, dopo le prime (Catania) ed è vittorie, 12 sconfitte e 5 pareggi. fasi di studio, tendo ad attaccare. allenato dal Cerco di essere il primo a prende- maestro Come ti sei avvicinato al pu- re l’iniziativa, senza lasciare spazio Mario gilato? all’avversario. Lanza. Ho iniziato, su consiglio di Ha ini- mio zio, ad andare in pa- Hai un campione preferito? ziato lestra di boxe per tenermi Mi piace Mike Tyson. Ovviamente l’attivi- in forma. Poi il maestro lui è un peso massimo ma io co- tà ago- Lanza mi ha fatto appas- munque cerco di imitare il suo sti- nistica sionare e ho deciso di de- le. Guardo spesso i filmati dei suoi nel 2017. dicarmi all’agonismo. incontri. Nel 2018 ha con- Quale è stata fino ad ora C’è un libro o film sulla boxe che ti quistato la la tua più grande soddi- piace? medaglia sfazione? Tutta la serie di Rocky, senza di- d’argento ai Partecipare ai Campionati stinzione: le guardo da quando ero Campionati Europei Youth nel 2019 e vin- bambino. Italiani Youth cere l’oro ai Campionati Ita- a Cascia. Nel liani Youth nello stesso anno. Oltre alla boxe hai altri interessi? Ho terminato l’Istituto Alberghiero E la tua più grande con la qualifica di cuoco. Nel tempo delusione? libero mi piace molto cucinare. Perdere agli Europei nei Quali programmi hai per il futuro? quarti di Per me è importante continuare la finale. boxe. Vorrei entrare in un Gruppo Sportivo dello Stato ma, se ciò non sarà possibile, penso che diventerò professionista.

• Nicolino Platania con la maglia Nazionale e a destra Mario Manfredi Frattarelli.

16 I BOXE RING Angolo Blu MARIO MANFREDI FRATTARELLI: HA INIZIATO PER DIVERTIMENTO di VEZIO ROMANO vo di andare più avanti. Quali sono i tuoi programmi per il ph FLAVIA VALERIA ROMANO futuro? Come ti descrivi pugilisticamente? Rinceramente non faccio pro- Mario Manfredi Frattarelli è nato Sono versatile, forse più attendista. grammi a lungo termine. Spero di a Roma il 19 agosto del 1999. È alto In ogni caso cerco di adattarmi alla partecipare ai prossimi Campiona- 182 cm per 75 kg. È tesserato pres- situazione. ti Europei Under 22 e poi si vedrà. so la ASD Arcesi Team ed è A parte il pugilato, ovviamente per allenato dai maestri Alberto Arcesi Hai un campione preferito? me è importante laurearmi. e Aurelio Pili. Ha disputato il suo Gennadij Golovkin. Mi piace non primo match nel 2015. Nel 2017 ha solo per la bravura ma anche per il conquistato la medaglia di bron- comportamento fuori dal ring: non zo ai Campionati Italiani Youth ad insulta nessuno ed evita le polemi- Avellino. Nel 2018 ancora bronzo che a differenza di altri campioni. nel Torneo Nazionale Esordienti a Cascia. Nel 2019 ha vinto l’oro nel C’è un libro o un film sulla boxe che Torneo Internazionale “Les Cein- preferisci? tures” in Francia. Nello stesso anno Da bambino mi piaceva la serie di ha ottenuto l’argento nei Campio- Rocky. Poi ho apprezzato “Bleed- nati Nazionali Universitari a l’Aqui- più forte del destino” basato sulla la. Nel 2019 è salito sul podio più storia vera di Vinnie Pazienza. alto al Guanto d’Oro d’Italia a Go- rizia e ha conquistato l’oro nel Tor- A parte il pugilato, hai altri inte- neo Internazionale “Odivelas Box ressi? Cup” a Lisbona. Il Suo record è di 27 Studio Scienze Biologiche all’U- vittorie, 5 pareggi e 8 sconfitte. niversità degli Studi di Roma Come hai iniziato a praticare la La Sapienza. Il tempo, a parte boxe? lo studio, lo dedico tutto alla Ho iniziato a undici anni, per diver- boxe. timento, alla Cristoforo Colombo dove c’era ancora il grande maestro Gabriele De Santis. A diciassette anni sono andato alla Boxing Arce- si: è un bell’ambiente e mi ci trovo molto bene.

Nella tua carriera quale è stata la più grande soddisfazione? La vittoria al Guanto d’Oro d’Italia a Gorizia. Non dovevo partecipare poiché, come punteggio, non ri- entravo negli otto atleti qualificati nei 75 kg. Uno di loro ha rinunciato, così sono subentrato io e ho vinto l’oro. Nessuno se l’aspettava.

E la più brutta delusione? Nelle fasi eliminatorie dei Campio- nati Assoluti nel 2019 sono uscito al primo turno: sinceramente pensa-

BOXE RING I 17 Dopo tre tentativi falliti VINCENZO FINIELLO CAMPIONE ITALIANO

differenza anagrafica, in un calo fisico dell’avversario che non solo non si è evidenziato ma addirittura dalla seconda metà delle previste dieci riprese ha accentuato il rit- mo e ha fatto registrare un maggior predominio scandito a lungo dal pubblico presente anche se in nu- mero esiguo per le note limitazioni ministeriali imposte per il conteni- mento del Covid-19. Una indimen- ticabile serata pur se all’insegna delle rigide regole socio-sanitarie si è rivelata molto coinvolgente ed Maccaroni che ha sempre reagito appassionante. Finiello visto all’o- A SORA BATTUTO ai poderosi attacchi di un rigene- pera in questa occasione sul ring, rato Finiello che sotto la scrupo- allestito al centro dell’accoglientis- UN INDOMABILE losa ed attenta guida dei maestri simo impianto del PalaPolsinelli tra Giuseppe Tucciarone e Stefano Sora ed Isola Liri, è apparso mol- MACCARONI Soccodato ha preparato con rigi- to diverso dal solito, senza un’on- da meticolosità questo importante cia di grasso, tutto muscoli e ossa, Fotoservizio di LUIGI CAPOGNA crocevia della sua carriera stra- scolpito nel granito e determinato volgendo il suo modo tradizionale come un “felino” sìncrono del suo Sora, 28 agosto 2020 - La città di di boxare. Da fine schermitore a nomignolo “Blackcat”. E’ stato un Sora incorona Vincenzo Finiello picchiatore puro. Il tutto arricchi- match molto intenso ed entusia- (in questa pagina insieme al suo av- to da repentini spostamenti del smante che ha sancito la vittoria versario), dopo tre precedenti sfor- tronco e ottimi rientri a due mani di Finiello per decisione unanime tunati tentativi fuori dalle mura eludendo le sistematiche reazio- e riscontro numerico dei cartellini amiche, campione italiano dei pesi ni di un Maccaroni probabilmente dei giudici tutti in suo favore per leggeri contro un indomito Luca speranzoso, in virtù dei sei anni di 97-94, 97-94 e 97-95. I due conten-

18 I BOXE RING denti hanno ampiamente meritato dopo le tante polemiche in segui- Sora” di Stefano Soccodato, della questa chance ed hanno espresso to al precedente match di Fontana “L. Quadrini” del maestro Raimon- al meglio il loro modo di vivere la Liri, per una rivincita tra due “ami- do Scala, della ”G.S. Training Cassi- boxe. Il triestino Maccaroni è ve- ci” rivali risoltasi ancora in favore no” del carismatico Giuseppe Tuc- nuto a combattere nella tana del del “Giaguaro” Iacovissi che ha pa- ciarone e della gloriosa “D. Tiberia” “gatto” impressionando per il suo lesato notevoli miglioramenti sia a del Presidente Massimo Tiberia pugilato grintoso a cui il più lon- livello tecnico che mentale tali da con la fattiva collaborazione di tut- gilineo e tecnico Finiello ha saputo poterlo legittimamente proiettare ta l’Amministrazione Comunale di rispondere con bravura supportato per una sfida al titolo di campione Sora in persona del sindaco Ro- da un’ottima preparazione atletica nazionale della categoria; per Buc- berto De Donatis e dell’Assessore che gli hanno permesso di schivare ciarelli, come sempre, una presta- allo Sport Daniele Tersigni e con il le micidiali bordate e di replicare a zione estremamente generosa an- supporto dei moltissimi operatori due mani. che se condizionata dal richiamo commerciali del territorio, ha alle- Prima del match-clou si sono svolti subito nel corso della terza ripresa. stito questa riuscitissima riunione due incontri professionistici molto Il preambolo è stato egregiamente pugilistica, impreziosita dal “ring interessanti. Il primo previsto sulla svolto da dieci incontri dilettan- announcer” Valerio Lamanna, con distanza delle otto riprese ha visto tistici con l’esordio vittorioso di in palio il vacante titolo nazionale Ivan “Il terribile” D’Adamo prima Martina Roccatani, dei pesi leggeri superando le mol- sovrastare letteralmente un enco- teplici difficoltà e limitazioni di miabile Sergio Romano questo drammatico periodo.

AOB MASCHILE Welter: M. De Santis vp R. Dei Rocini; G. Spada vp D. Esposito; A. Tiberia vp A. Liberato; M. Testa vp L. Malandra; M.Massimi D. Iafrate vp E.Costa; M. Spada pari K. Rizzi; A. Endinia- ni vp B. Gassama Mosca C. De Araujo vp F. Gabriele Gallo N. Dello Russo vp F. Spada in assoluto la prima pugilessa “fru- sinate” a scavalcare le sedici corde, AOB FEMMINILE fino alla metà della seconda ripre- contro la quotata Cristina Orsini; Pesi mosca M. Roccatani vp C. sa e poi metterlo Ko con un preci- vittoriosi anche i pugili di casa Mat- Orsini; so montante destro alla punta del teo De Santis e Davide Iafrate op- mento. Netta la superiorità e molto posti a Riccardo Dei Rocini e Ema- PRO diverse le ambizioni tra i due pesi nuele Costa. Netta l’affermazione Massimi: Ivan D’Adamo vkot Ser- massimi con l’emergente D’Adamo di un’inarrestabile Andrea Tiberia gio Romano ormai pronto per una sfida tricolo- contro il pari peso Alessandro Li- S.Welter: Daniele Iacovissi vp Ma- re ed il “casertano” Romano a veri- berato e del peso massimo Anto- rino Bucciarelli; ficare ancora una volta eventuali e nello Endiniani mentre per l’isola- Campionato Italiano leggeri: residue energie per dare continuità no Fabrizio Gabriele un’inaspettata Vincenzo Finiello vp Luca Macca- o meno alla passione di una vita. battuta d’arresto così come per il roni. Sulla distanza delle sei riprese si “peperino” Francesco Spada ma è consumato il derby ciociaro tra i entrambi hanno le capacità fisiche ARBITRI pesi superleggeri Marino Buccia- e mentali per mantenere la passio- Marzuoli, Pacor. relli e Daniele Iacovissi ne per la boxe con il giusto entusia- Arbitri e Giudici Campionato Ita- smo. Per gli altri due gioielli di casa liano: Spada hanno raccolto un ottimo e De Rosa, Paolucci, Bibiani, Mosca- meritato pari “il gallo” Massimo e delli S/visore: M. Barrovecchio una netta affermazione l’indomito COMMISSARIO RIUNIONE: peso welter Guerrino contro un’ec- Raffaele Aveni cellente Diego Esposito. La perfetta macchina organizzativa MEDICO: della BBT Team Boxing di Davide Dr. Pasquale Tamburrini Buccioni sinergicamente coadiu- vata dall’unione delle società “Boxe

BOXE RING I 19 Intervista al bar... ROBERTO BENACQUISTA: UNO DEGLI ULTIMI GLADIATORI SUL RING

FU AVVERSARIO • Benaquista atterra Guarnieri DI JACOPUCCI E ROMERSI

Servizio di GIOVANNI CALABRESI

L’appuntamento con Roberto è per le 10 di mattina, alla fermata Metro C di Grotte Celoni, la borgata sulla via Casilina periferia Est di Roma dove abita. Mi ha detto che sarà in compagnia di Peppe Maniccia, suo carissimo amico e altro pugile ro- mano degli anni ’70. Ho un poco di apprensione, lo riconoscerò? Sono più di 40 anni che non vedo Rober- to, da quando battagliava sul ring, ma già da lontano le due sagome che si stagliano contro la vetrata della stazione, malgrado gli anni, sono quelle di un peso medio e di un peso welter, sono loro. Il Bar del- non dimenticano nel tempo i loro lo Sport di Grotte Celoni, il primo figli più veraci. Roberto sul ring e • Benaquista bar della borgata, dove da ragazzi, nella vita è stato sempre quel che si Benacquista e Maniccia venivano dice “un autentico gladiatore”. a vedere in tv gli incontri di Nino “Non mi sono mai preoccupato di Benvenuti, ci accoglie con amicizia chi fossero i miei avversari – esor- e calore, Roberto è da sempre un disce- di quale fosse il loro record, idolo da queste parti. In borgata si già quando con la Nazionale Italia- é sparsa la voce che qualcuno verrà na andavo in giro per l’ Europa, in a intervistare Roberto e il Bar si è tournée, mentre i miei compagni riempito di suoi amici e tifosi, così si studiavano i loro avversari nei quando tira fuori una cartella con match preliminari o in allenamen- foto e articoli dei suoi anni ruggen- to, io preferivo andarmene in giro ti, non mancano i complimenti da per le città che ci ospitavano a fare parte dei presenti, ma come nella il turista. Ho visitato Copenha- migliore tradizione romana anche ghen, Atene, Madrid dove disputai i gli sfottò, tipo “- A Robbé, ma che Campionati Europei, Toledo, Praga, ricombatti?”. Le borgate romane, i miei avversari li scoprivo sul ring. dove l’orgoglio e il coraggio sono Questa caratteristica l’ho conser- stati da sempre pane quotidiano vata anche da professionista, al

20 I BOXE RING mio esordio mi misero davanti un quasi 20, ho dovuto fare un grosso aveva rappresentato l’Inghilterra francese, Giordanella, che vantava sforzo di recupero, sono passato alle Olimpiadi di del 1972 10 match vinti su 10 match dispu- per le Palestre Indomita, alla Fer- e ai Giochi del Commonwealth del tati e lo battei. Il mio manager De rovieri, a MontePorzio , i Maestri 1974 in Nuova Zelanda dove aveva Molinari mi telefonava, mi diceva che mi hanno maggiormente for- vinto l’Oro, aveva un pugno come il : “Vieni a Milano che venerdì stai mato sono stati Natale e Alleori. calcio di un somaro. Tieni presen- in riunione” io rispondevo :-“ Va te che ho combattuto in un’epoca bene, ci vediamo tale giorno”, lui si Sei soddisfatto della tua carriera ricca di grandi pesi Medi, a livello arrabbiava e mi diceva :-“Ma come di pugile? nazionale c’erano Valsecchi, Calca- non mi domandi nemmeno con chi Assolutamente si perché quello che brini, Romersi, Bettinzoli, Soprani, fai?” Io sinceramente non sapevo ho fatto l’ho fatto tutto con le mie Jacopucci, Menchi i più quotati . con chi dovevo fare, partivo e il mio forze, non ho mai avuto regali, ho La maggior parte di loro sono stati avversario lo conoscevo sul ring. chiuso con 16 vittorie, 5 pari e 5 Campioni d’ Europa e Campioni d’ non mi interessava chi fosse perché sconfitte. Ho sempre combattuto Italia. avevo bisogno di fare il pugilato. Da contro avversari che andavano per Due assalti al Titolo Tricolore, che dilettante ho combattuto due volte la maggiore. ti è sempre sfuggito, contro Jaco- contro Angelo Jacopucci: una scon- Roberto, eri ancora giovane quan- pucci e Romersi. fitta e una vittoria. Ho fatto il primo do ti ritirasti, 29 anni. Guarda, Romersi è stato uno degli incontro a Tarquinia, la sua città, e Per i miei tempi, era un’età giusta, avversari più forti che ho affron- l’ho battuto forse perché eravamo mi ero fatto una bella piazza a Mila- tato, era tecnico e aveva pugno, dilettanti e non c’era la differen- no, c’era un pubblico di intenditori vinse bene, niente da recriminare, za del professionismo, dove conta che ammirava il mio stile di com- il match se lo meritò devo esse- molto la scuderia che si ha dietro battente, li ho battuto l’argentino re onesto è un match che ricordo le spalle. Io feci uno sbaglio quan- Jose Luis Duran che l’anno prima bene e in cui devo fare un elogio do passai professionista, il dottor aveva superato ai punti Emile Grif- all’ avversario. Contro Jacopucci Sabbatini mi chiese tramite il si- fith, vinsi contro il canadese Dona- invece avrei di che lamentarmi, la gnor Ciaccio di entrare a far parte to Paduano 40 vittorie su 48 match conduzione arbitrale lo favorì, col- della sua organizzazione, ma il si- sui durissimi rings Nord America- piva e legava, l’arbitro per tutto l’in- gnor Ciaccio fu sgradevole nella ri- ni, approdato in Europa in cerca di contro lo richiamava chiamandolo chiesta di andare nella sua scuderia rilancio dopo una sconfitta ai punti per nome, “ Angelo non legare, stai e risposi subito di no. Cosa che ri- sempre contro Emile Griffith. Ci ho attento che ti richiamo”, ma lo am- farei anche oggi, non mi pento, mi battuto in un match clou Luis Vi- monì solo nella penultima ripresa, fece un’ultima minaccia –“ Allora se nales, portoricano che vantava una a match ormai finito. Angelo era un non vuoi venire con noi, ripieghe- vittoria e una sconfitta contro Ben- ragazzo forte e intelligente, lui ap- remo su Jacopucci e tu non andrai ny Briscoe, e una vittoria per ko su parteneva a una grande scuderia, lontano.” Andai con la scuderia del Germano Valsecchi. Sempre a Mila- era portato dalla stampa, io invece dottor Ballarati, ma non aveva cura no ho battuto in un quadrangolare pagavo come ho sempre pagato in per me e non mi prolungo troppo Nicola Menchi, un marchigiano che tutta la mia carriera il rifiuto di ap- ci sarebbe da dire molte cose, ma il viaggiava verso grandi traguardi e partenere a grandi scuderie legate privato me lo tengo dentro. Succes- in finale lo slavo Ivan Matekovic, un ai grandi organizzatori. Con Ange- sivamente andai a Milano con De autentico mediomassimo, che pri- lo Jacopucci siamo stati tante vol- Molinari, un vero signore, era un ma del match per intimorirmi en- te insieme in Nazionale, era un po’ altro mondo, ci tornerei di corsa. trò nel mio camerino mostrandomi sbruffone, ma simpatico, un chiac- Roberto parliamo allora della tua i muscoli, lo feci scappare. Ho vinto chierone, faceva un sacco di scher- carriera di pugile che non poche contro il Campione d’ Europa Elio zi anche un po’ pesanti agli altri soddisfazioni ti ha dato, come ti sei Calcabrini e persi contro Norberto pugili, tante volte sono intervenuto avvicinato al pugilato? Cabrera, un argentino evitato da in sua difesa perché in fondo aveva Ho cominciato il pugilato tardi, a 18 tutti, lanciato verso una sfida per un cuore buono e generoso. anni, sono nato a Roma il 24 dicem- il Titolo Mondiale, uomo del clan Ultimo anno, vittoria su Gianni bre del 1948, venni consigliato dal di Monzon e che veniva da una vit- Mingardi, pari in Francia contro Commissario di Polizia della mia toria contro il futuro Campione del Jules Bellaiche e NC contro Val- borgata, allora Torre Maura, stanco Mondo dei Medi Hugo Corro. An- secchi, quello fu in pratica il “ can- di ricevere lamentele ai miei danni, che la piazza di Roma mi apprez- to del cigno” della tua carriera. ero uno che non accettava le pre- zava, li ho iniziato la mia carriera, No non è stato il mio canto del ci- potenze e ero sempre pronto a me- ricordo al PalaEur un match du- gno, è che ormai ero stanco di un nar le mani quando subivo dei torti, rissimo nel sotto clou dell’Europeo ambiente che non rispondeva più così entrai alla Palestra Indomita. tra Antuofermo e l’inglese Hope, ai miei canoni, Valsecchi era stato Ho dovuto bruciare le tappe, ho co- dove pareggiai contro il picchia- un gran bel campione, ma era or- minciato a combattere che ne avevo tore inglese Billy Knight. Knight mai pugilisticamente finito, aveva

BOXE RING I 21 fatto un durissimo Europeo contro Minter, non faceva altro che ab- bracciarmi e legare, anche l’ arbitro lo riprese, gli disse “- Ma che stai a fare devi fare il pugilato”- non era possibile fare un combattimento ma l’ arbitro invece di squalificar- lo diede il no Contest. Queste sono cose vere, sono realtà non inven- zioni. Come definiresti il tuo pugilato? Contro qualsiasi avversario ho sempre fatto un pugilato aggres- sivo, che piaceva al pubblico, un pugilato che però ho cercato con- tinuamente di migliorare, di per- fezionare già dai miei periodi in Nazionale. A fine carriera facevo anche match ragionati, cosa che inizialmente non facevo. Roberto raccontaci qualche aned- doto curioso della tua vita sporti- va. Beh, nel penultimo match della mia carriera, che pareggiai a Monte Carlo contro il francese Jules Bel- laiche, con me in stanza d’albergo • Benaquista col nostro inviato Giovanni Calabresi c’era Ugo Di Pietro, combatteva- mo nel sottoclou del Campionato del Mondo dei mediomassimi tra l’ argentino Miguel Angel Cuello e l’americano Jesse Burnett. Di Pie- tro mi convinse ad andare a giocare alle slot machine al Casinò, per- demmo tutta la borsa guadagnata, circa 80.000 lire dell’epoca. Tornati in albergo, Di Pietro volle ritornare al Casinò per rifarsi, e mi trascinò con lui per fare un’ultima giocata, io rientrai della somma persa e ab- bandonai il Casinò, lui invece volle continuare e perse ancora, ricordo che in albergo non chiuse occhio per tutta la notte imprecando e ri- pensando a quanto aveva perso. La tua vita attuale? Dopo aver lavorato fin da giova- nissimo nell’ edilizia con la Ditta di mio padre, a dieci anni iniziai come manovale e poi ho fatto tutta la tra- fila, attacca calce e muratore, sono entrato alla Stefer, società tramvia- ria del Comune di Roma. Adesso sono un tranquillo pensionato che ogni mattina viene al Bar per un caffè e due chiacchiere con questi amici. • Benaquista mostra fiero il suo match contro Calcabrini

22 I BOXE RING La Boxe come tradizione

combattere. La boxe mi piaceva e DA EGIDIO AI FIGLI quindi attesi fino al previsto esor- STORIA IN dio nel torneo lombardo novizi. Mi FABRIZIO E MASSIMO, ero preparato molto bene e face- vo i guanti con ragazzi anche ol- ATTUALE PRESIDENTE tre i vent’anni. Purtroppo a quella rassegna l’unico massimo iscrit- GUANTONI DEL COMITATO to ero io e così divenni campione lombardo senza aver disputato un match. Altri mesi di sola palestra e LOMBARDO. finalmente a fine settembre 1963 a DELLA Ravenna, prendo parte ai campio- di GIULIANO ORLANDO nati italiani novizi. Avevo compiuto 17 anni ed ero forse il più giovane Egidio Bugada ha compiuto 74 anni del torneo. Al primo combattimen- a settembre, ed è il primo, quin- FAMIGLIA to in assoluto, battei il piemontese di il capostipite della famiglia ad Lazzarini, in semifinale costrinsi aver calzato i guantoni. Prestante e all’abbandono il veneto Volpin e in asciutto come ai tempi dell’attività, finale il campano Esposito, match ti stringe la mano, prima del Covid BUGADA a senso unico, anche se tenne fino ,e senti le ossa che scricchiolano, alla fine e fu davvero eroico, tanto faccia squadrata dove le rughe non che venne premiato come il pugi- hanno diritto d’asilo, trova il sorri- le più coraggioso dei campionati. so quando gli chiedo se rammenta Quello del più tecnico lo diedero al gli esordi da pugile. romano Marocco, ma in molti dis- “Era il 1959, avevo 13 anni, ed ero sero che spettava a me quel ricono- già alto 1,75. A quel tempo nella scimento”. bergamasca, dopo le elementari Il titolo diventa la rampa di lancio quasi tutti i ragazzini iniziava- di una carriera molto promettente. no a lavorare. Io aiutavo papà Il giovanotto bergamasco combatte nell’edilizia, facevo il “bocia” e vince quasi sempre. Sale ai verti- ovvero portavo i sacchi del ce- ci nazionali, arrivando alla chia- mento e cose di questo gene- mata in nazionale in previsione re. Dopo il lavoro andavo al bar degli europei, fissati a Bucarest in con gli amici. Di fronte era stata Romania nel 1969. aperta una palestra di pugilato. “Dopo il titolo, pur lavorando, ini- Entrammo in gruppo per cu- ziai a combattere in modo con- riosità e dopo pochi mesi, tinuativo. Passai al Centro Moto ero rimasto da solo. Il Guzzi che aveva la sede a Mandello maestro mi segui- Lario nel comasco. L’insegnante va con attenzione era Firmino De Marcellis e nella anche se dovetti squadra militavano una trentina di aspettare fino dilettanti. Il 3 febbraio 1967 a Mi- ai 15 anni per lano, nella serata in cui si svolse salire sul l’europeo medi jr., tra Mazzinghi e ring e il francese Rolland, ebbi l’onore di aprire la serata affrontando il cre- monese Piccinali che era molto più esperto. Ottenni un ottimo pareg- gio. Spesso andavo a fare i guanti con i professionisti come Canè, l’argentino Corletti detto il “gat- to” perché scattava all’improvviso ed era velocissimo. Da lui imparai molto e spesso riuscivo anche ad

BOXE RING I 23 anticiparlo. Idem con Festorazzi, Nei dilettanti ha disputato 35 incon- la medaglia di bronzo per il titolo un lecchese dal pugno esplosivo, tri, vestendo l’azzurro ben 15 volte. del 1992 e le presenze in azzurro. ma troppo prevedibile per me. La Ha iniziato nel 1986, a 12 anni, fa- Dal 2000 insegna nella palestra di- mia boxe era lineare, facevo sem- cendo incetta di titoli italiani giova- retta da papà Egidio. pre lavorare il cervello prima dei nili, nell’anno dell’esordio conqui- E arriviamo a Massimo Bugada, pugni. Alla fine del 1968 mi chiama- sta quello dei canguri nei massimi, nato il 2 aprile 1972 a Bergamo, da no per gli europei, previsti l’anno l’anno dopo quello dei novizi A nei considerare il predestinato. dopo a Bucarest in Romania. Andai mediomassimi, nel 1990 a 16 anni, è Che comincia così: “In verità, nel- a Roma per le visite mediche e qui ancora tricolore ma nei medi. Fran- la palestra paterna ci sono entrato scoprii che per anni avevo combat- co Falcinelli lo chiama ad Assisi da piccolo, ma solo per gioco. Mi tuto con un occhio solo, il sinistro. dove frequenta le scuole superiori e piaceva correre e giocare a pallone. Col destro vedevo a fatica le ombre. nel contempo si allena al Centro di Non ero male in nessuna delle due Mi fermarono e restarono sbalor- Santa Maria degli Angeli. Nel 1992 a discipline, ma il destino aveva deci- diti come avessi potuto disputare 18 anni entra nelle FFOO e conqui- so diversamente. Infatti il pugilato una quarantina di match, senza che sta l’argento agli assoluti disputati mi affascinava, i due atleti sul ring nessuno se ne fosse mai accorto. Io a Sanremo, perdendo in finale dal nel mio immaginario erano eroi e per primo. Rischiavo la caduta della più esperto cremasco Roberto Ca- volevo imitarli. Nel 1986 a soli 14 retina. Passata la delusione iniziale, stelli che nell’occasione fa il poker. anni, sono salito sul ring. Nel 1987 ringrazio quel medico che mi fer- Comunque Fabrizio in semifinale, e ’88 ho conquistato il titolo lom- mò. Anche se per l’intervento attesi si toglie la soddisfazione di battere bardo giovanile. Nel 1989, vinco il fino al 1999!” Piero Farina di Vigevano, campio- torneo 2° serie a Livorno e la FPI mi Lo stop non ferma la passione di ne uscente nei medi. L’esperienza premia quale miglior pugile stu- Egidio Bugada che inizia subito ad ligure non è inutile, nel 1993 sale dente dell’anno. L’anno dopo otten- insegnare e mette su famiglia. Il 2 nei massimi e vince il tricolore as- go una delle vittorie più belle per la aprile 1972 nasce Massimo, il pri- soluto a Marcianise. Un trionfo to- qualità dei presenti, parlo del Tor- mo giugno 1974 lo segue Fabrizio. tale. Dopo aver superato il veneto neo Internazionale di Alghero (SS), “Non li ho mai sollecitati a venire in Stragenegg (11-0), fa il bis contro il nella categoria A quella più presti- palestra. Infatti Massimo ha prati- bresciano Cappa e in finale mette giosa. Il successo mi apre le porte cato calcio e corsa prima di sceglie- KO il pugliese Lipari, che aveva de- per diventare titolare nei welter e re il pugilato, mentre Fabrizio si è stato sensazione battendo in semi- prendere parte agli europei junior, cimentato con successo nel basket. finale il favorito Fragomeni. Il 1994 oggi youth. La rassegna si svolge a Dire che non ci avessi sperato è una è l’ultimo anno di attività, dovendo Usti Nab Laben a quel tempo terra bugia, ma è altrettanto vero che la superare problemi fisici. Agli asso- cecoslovacca dal 15 al 22 luglio. Ne- scelta è stata loro, senza alcuna luti di Verbania, non è al top, ma la gli ottavi incontro David Wolf della pressione”. sconfitta in semifinale contro il -sa DDR, che aveva disputato un cen- Fabrizio è attualmente insegnante lernitano Leo (11-9) non l’ha mai di- tinaio di match, contro i miei 10, alla Bergamo Boxe, tecnico dal 2001 gerita. E’ l’incontro dell’addio. Nello oltre che debutto internazionale. e maestro di primo livello dal 2016. stesso anno, il CONI gli conferisce Perdo ai punti, mentre il tedesco arriva in finale e contende l’oro al russo Smanov, vincitore per 3-2”. Nel 1991 Franco Falcinelli lo inseri- sce titolare nei superleggeri ai mon- diali di Lima in Perù, una rassegna di altissima qualità, dove Cuba, URSS e DDR dominavano sul resto del mondo, USA compresi. Ero pre- sente alla rassegna e quindi posso testimoniare il disappunto di Mas- simo Bugada, quando l’arbitro alzò il braccio del suo avversario, Ralf Morgenthale, il tedesco dell’Ovest. Vittoria che valeva l’accesso alla se- mifinale, quindi medaglia assicura- ta. “Fu una delle sconfitte più dure da digerire, perché ero convinto di aver vinto. Il tedesco si era limita- to a poche azioni offensive, mentre io avevo tenuto l’iniziativa e colpito meglio. Oltre a Falcinelli, anche il

24 I BOXE RING presidente federale Ermanno Mar- ché di quella scelta”. gna la medaglia di bronzo al valore chiaro, solitamente molto prudente Ero a bordo ring a Napoli e perso- sportivo per i risultati conseguiti nei giudizi, mi confermò che anche nalmente avevo visto un bel pari, l’anno prima. Alla fine del 1991, con per lui la vittoria la meritavo io”. anche se quel ragazzino di Berga- la maglia delle FFOO, a Bari, per la Ci furono altre sconfitte che reputi mo aveva dimostrato di non aver prima volta partecipo agli assoluti e ingiuste? paura di nessuno. Aggiungo che conquisto il tricolore nei pesi wel- “Quella più cocente l’ho subita il Forrest si dimostrò un grandissimo ter. Disputo tre incontri battendo 25 settembre 1991, contro Vernon campione anche da professionista, Praiano, Lorai e Nicotera in finale. Forrest, nel dual match contro gli attivo dal 1992 al 2008, mondiale sia Nonostante il titolo, per la convo- USA a Napoli nel suggestivo scena- nei welter (2001-2003) per la IBF cazione al torneo di qualificazione rio di Castel dell’Ovo. L’americano che da medio jr. (2007-2009) col per i Giochi di Barcellona, dispu- era il campione USA in carica, ave- WBC. Grande persona pure fuori tato a fine marzo 1992 a S. Pelle- va disputato oltre 200 incontri, un dal ring. Nel 1997, Forrest fonda la grino nella Bergamasca, quindi la longilineo di 1.82, titolare fisso e “Destiny’s Child Inc”, ente di assi- mia provincia, mi viene preferito infatti ai mondiali di Sydney con- stenza ai disabili mentali, ai quali il campano Eduardo Riccio, anche quistò l’argento, battuto in finale fornisce supervisione 24 ore su 24 se nelle classifiche della FPI io- fi dal grande Kostya Tsziu, il russo da parte di professionisti qualifica- guro al primo posto con Riccio alle che fu grande anche nei profes- ti, oltre all’alloggio. Non solo, la do- spalle. Infatti contro il lituano Kar- sionisti. Sulla carta ero destinato menica porta i bambini più poveri paciukas, fece solo la comparsa. al macello. Invece dopo una pri- a casa sua per trascorrere la gior- Non ho mai capito la scelta. Resto ma ripresa tutta per lui, Falcinel- nata in loro compagnia. Chi lo ha convinto che il mio tipo di boxe ag- li mi suggerì di andarlo a cercare conosciuto bene, conferma la sua gressiva ma ordinata e più conti- velocizzando i colpi. In fondo non vocazione ad aiutare i più deboli. nua, fosse più adatta per spuntarla. avevo nulla da perdere. Sapevo che Per farli sentire in famiglia. Tragi- Mentre quella di Riccio, elegante aveva faticato a fare il peso. Infatti, ca la sua morte, avvenuta il 25 luglio ma priva di sostanza, era destinata sotto la mia pressione diminuisce 2009 ad Atlanta nella Georgia. For- a soccombere come avvenne. Avrei le repliche e alla fine tutto il pub- rest si era fermato ad una stazione voluto affrontarlo, ma lui rifiutò blico è convinto della mia vittoria. di servizio per gonfiare le gomme sempre di prendere parte agli as- Che i giudici a maggioranza danno della sua auto. Poco dopo scendono soluti e questo lascia capire quanto a Forrest. A me resta la delusione e da una vettura due individui per ra- mi temesse. A dirla tutta, i vertici lo un pianto dirotto. A questo punto, pinarlo. Forrest oppone resistenza hanno sopravvalutato come dimo- racconto un episodio conosciuto e viene freddato. La caccia ai killer strò al dunque. Comunque, acqua da pochi. Due giorni dopo a Pesa- è immediata e i tre uomini coinvolti passata”. ro io avrei dovuto affrontare Oscar vengono fermati e condannati per Hai disputato 55 incontri da dilet- De La Hoya e Michele Piccirillo, che omicidio. tante, di cui 38 in maglia azzur- aveva compiuto l’impresa di batte- Ricorda ancora Massimo: “Nella ra, percentuale altissima. Ricordi re Shane Mosley, se la doveva vede- primavera del 1991, come premio qualche sfida tosta? re con Forrest. I due americani la di consolazione, il CONI mi conse- “In effetti in Italia non ho combat- sera prima si erano lasciati anda- re a tavola e non se la sentivano di combattere ancora. Così restammo inattivi. Peccato. Di misurarmi con De La Hoya ci tenevo tanto, risul- tato a parte. Non solo, Michele e il sottoscritto andammo a mangiare una pizza con i due americani che nell’occasione con grande fran- chezza ci spiegarono che avrebbe- ro accettato Offreda e Casamonica, meno impegnativi, non noi due. Nel frattempo ero stato iscritto ai mon- diali di Sydney, ed espletato tutte le pratiche inerenti il viaggio. Ri- masto sulla carta, visto che quando Falcinelli indicò i titolati per quei mondiali il titolare scelto era Ric- cio che venne fermato all’esordio e da quel momento se ne persero le tracce. Ancora debbo capire il per-

BOXE RING I 25 tuto spesso, a parte i tornei gio- io, pur giovane pensavo al domani. sua storia lunghissima ha sempre vanili, quello di Alghero e le due Restai nell’ambiente con la Berga- espresso grandissimi campioni con partecipazioni agli assoluti, il re- mo Boxe, prima come segretario una continuità incredibile, smen- sto l’ho svolto in azzurro e spesso e membro del Consiglio Diretti- tendo i pessimisti di professione. all’estero. Ho combattuto negli USA vo, nonché delegato della FPI per Tra l’altro, rispetto al passato, gra- (Reno, Saint Louis) a Santo Do- la provincia di Bergamo presso il zie alla crescita economica genera- mingo, a livello giovanile l’europeo CONI. Nel 2006 divenni Presidente le, anche il livello tecnico si è alza- in Cecoslovacchia e il mondiale in della società, carica che mantenni to in tutte le categorie. Da decenni Perù. In Italia facevo fatica a tro- fino al 2016, quando fui eletto Pre- l’età media è salita di molto e oggi vare avversari italiani. Ricordo che sidente del Comitato Lombardo, a trent’anni, sei nel pieno del ren- tra il ‘91 e ‘92, affrontai ben tre volte dopo la prematura scomparsa di dimento atletico”. lo stesso avversario, un napoletano, Luisella Colombi. Nel 1993 ero pas- In Lombardia avete una miriade unico che accettava di incontrarmi, sato nella polizia giudiziaria, dove di palestre e tanti praticanti. Fate incurante delle sconfitte”. sono operativo nel settore investi- molta attività ma a livello ma- Nel 1993 a soli 21 anni, decidi di gativo, col grado di maresciallo”. schile l’ultimo lombardo campione lasciare. Fu la delusione per non I tuoi idoli pugilistici assoluti? italiano è stato Alessio Spahiu nei essere andato a Barcellona o cosa “Non ci sono dubbi su Mohamed +91 a Gallipoli nel 2014, da allora altro? Alì, grazie a lui il pugilato ha com- silenzio. Lo scorso anno avete rot- “Probabilmente quando decisi di piuto un salto di qualità, cambian- to il ghiaccio, ma grazie al settore appendere i guantoni al chiodo, do l’immagine da sport violento ad femminile con la milanese Rebecca ancora dovevo esprimere il me- arte schermistica. Naturalmente le Nicoli, allieva di Gianni Bignardi. glio. Ma in quel momento avevo mie preferenze vanno a campioni Cosa manca per il salto di qualità, accumulato troppe delusioni e se che hanno fatto dell’intelligenza e ovvero un campione assoluto e più ti manca l’entusiasmo meglio dire della tecnica, le armi vincenti sul- chiamate in nazionale? stop che rischiare sconfitte che la forza fine a se stessa. Tra quelli “Se trovi il talento hai risolto ogni non erano nelle mie corde. Indub- del passato Sugar Ray Robinson lo problema, perché rappresenta il biamente avevo sognato di vestire considero il più completo in asso- traino di tutto. Noi abbiamo centi- la maglia azzurra ai Giochi del ’92, e luto, in Italia anche se l’ho visto solo naia di pugili e moltissimi giovani, questo influì sulla decisione, ma la nei filmati, la boxe di Duilio Loi era la media è più che buona, attivissi- ragione vera fu l’essermi reso con- un capolavoro di intelligenza, poi mi anche come riunioni, purtroppo to che in ottica futura non rientravo il grande Nino Benvenuti, Bruno ci manca il fuoriclasse. Ma non è nei vertici della nazionale. Facevo Arcari, Sandro Mazzinghi e Gio- solo questo l’ostacolo alla crescita parte delle FFOO dal 1990, quin- vanni Parisi l’ultimo dei grandi di degli atleti. La difficoltà maggio- di potevo lavorare con una certa casa nostra. Tra gli stranieri Floyd re è che il giro della nazionale è tranquillità anche da ex. Non erano Mayweather jr. il re della difesa- sempre più ristretto e mancano le anni facili, l’Italia attraversava uno offesa, ma anche guerrieri di talen- iniziative che sarebbero utili per dei momenti più drammatici sia a to come Marvin Hagler e Oscar De far conoscere meglio le realtà lo- livello politico che economico ed La Hoya. In verità il pugilato nella cali, ovvero i raduni collegiali plu- riregionali. Da anni il riferimento è ristretto agli assoluti e agli altri campionati di categoria. Così non concludi nulla. Se poi assistiamo a situazioni, come è stato a Roma, dove il responsabile della squadra maschile aveva ritenuto gli assoluti un appuntamento irrilevante e non come rassegna principale italiana, fissando uno stage di allenamen- to con i migliori 30 atleti ad Assisi, nello stesso periodo dei campiona- ti, sinceramente resto disorientato. Non essendo un tecnico in attività evito di emettere sentenze, ma i risultati purtroppo, non sembrano premiare questa filosofia. La storia insegna che il centralismo a gio- co lungo è destinato ad esaurire le proprie potenzialità ed è quello che

26 I BOXE RING accade nella nostra federazione. La scelta in modo corretto, uscen- • Da pag 23: una foto di Massimo Bugada. Lombardia assieme al , sono le do dall’ambito regionale, evitando Fabrizio Bugada con Spahiu; regioni col maggior numero di so- l’equivoco e il cattivo esempio di Egidio con Fabrizio Bugada. cietà e atleti iscritti, noi svolgiamo farmi eleggere in Lombardia e poi Foto di gruppo con Massimo Bugada e Mat- teo Salvemini; attività intensa, come dimostrano puntare alla presidenza nazionale. Massimo Bugada con Alberto Brasca; le due tabelle inerenti il bilancio Questo è poco, ma sicuro. Al mo- Marasco con Egidio e Fabrizio Bugada. dal 2017 al 2019, ma spesso questa mento c’è molto da lavorare nella positiva attività si dimostra fine a se mia regione, augurandomi che la stessa. Perché? Semplice: mancano prossima presidenza FPI abbia idee gli interregionali e i tornei seletti- innovative per uscire dalla stagna- vi dove non solo i medagliati degli zione in cui siamo finiti”. assoluti possono mettersi in luce, ma anche quelli che per svariati motivi non hanno centrato l ’ob- biettivo principale. La maturità di ogni atleta varia e non è detto che se non esplodi a 18-20 anni, resti sempre mediocre. Spulciando nei Boxe Ring degli anni ’60 e ’70 leg- go che i tornei preolimpici erano una marea. I pugili si confrontava- no spesso, interessando i migliori di ogni regione, adesso si fatica ad allestire le selezioni per scegliere il campione regionale. Manca quella programmazione agonistica. Inol- tre c’è pochissimo dialogo tra gli insegnanti. Non ho capito quale sia il criterio nella scelta per invitar- li sia ad Assisi che nelle trasferte con la nazionale. D’altronde se non ci sono opportunità a livello extra regionale. Difficile che emergano nomi. Non solo, sembra che esista solo il Sud e il Centro Italia per le convocazioni” Nei primi mesi del 2021 si vota la nuova presidenza quadriennale, oltre al rinnovo delle cariche re- gionali. Cosa ha deciso in merito? “La decisione della Lombardia ver- rà presa al momento opportuno in piena libertà, che spero sia unita- ria. Per quanto riguarda la presi- denza regionale, penso di chiedere la riconferma e stando alle sensa- zioni, il lavoro svolto dalle società nel segno della programmazione approvata dalla presidenza ha dato risultati positivi con incrementi in tutti i settori”. Vista la situazione incerta non ha pensato alla presidenza nazionale? “Per il prossimo quadriennio spe- ro di guidare ancora la Regione. Qualora dovessi pensare al vertice federale e parlo del quadriennio 2024-2028, farei presente la mia

BOXE RING I 27 Bella riunione a Castelfidardo METONYEKPON CONQUISTA LA CINTURA FPI DEI LEGGERI di GABRIELE FRADEANI dotato di un maggiore allungo, si quista della Cintura. Decisamente ph MAX PETRUS pensava impostasse il match sul jab soddisfatti ed a ben ragione i suoi ed il destro d’incontro per frenare mentori, Gabbanelli e Marra, che Castelfidardo, 20/09/2020 - l’aggressività del toscano. Così non hanno siglato una bella manifesta- Metonyekpon c’è l’ha fatta ed ha è stato e Metonyekpon è sceso sul zione, fra l’altro la prima in regione conquistato il torneo delle Cinture terreno preferito dall’avversario e, dopo il lockdown, ed hanno visto del 2019 dei pesi leggeri, rimandato sul piano del dai e prendi, ha fat- il loro pugile rispondere al di la di per la pandemia che ha costretto ad to valere la sua maggiore velocità e ogni più rosea aspettativa. Un atleta una lunga inattività. Un confronto precisione. Un combattimento ri- veramente interessante che cresce con un fighter comeDemollari che soltosi con pieno merito nella sesta ad ogni combattimento con margi- sulla carta destava non poche pre- e settima ripresa quando Demollari ni ancora elevati. occupazioni. Entrambi imbattuti e si è visto costantemente anticipato Come previsto è durato veramen- smaniosi di emergere. Lo si è visto ed ha anche accusato qualche bel te poco il confronto fra Santacro- sin dalle prime battute quando si colpo. A nostro parere non meno di ce e Santos. Il tempo di tre ripre- sono subito affrontati a viso aper- tre punti separavano i due al ter- se scarse e dopo tre atterramenti to al centro del ring. Quello che ha mine della contesa e Metonyekpon l’arbitro non ha potuto fare altro subito stupito è stata la condot- ha festeggiato davanti al proprio che decretare il Kot. Un match sen- ta del pugile di Castelfidardo che, pubblico ed a pieno titolo la con- za storia con il pugile della Planet

28 I BOXE RING Fighter che nelle prime due riprese PROFESSIONISTI PESI LEGGERI ha stampato con ossessività il jab FINALE TROFEO DELLE CINTURE 2019 sinistro sul volto del pugile del Co- sta Rica, incapace di evitarlo. All’i- Charlemagne Metonyekpon (Kg.60,8, B.C. Castelfidardo) nizio della terza tornata Santacroce batte Marvin Demollari ( Kg 60,7, Pug. Lucchese.) ai punti 8 ha cominciato ad usare anche il de- stro ed a colpire al corpo e Santos riprese ha dimostrato di non gradire: due kd su altrettanti montanti al fegato PESI WELTER TROFEO DELLE CINTURE 2020 ed al terzo atterramento si è con- cluso il combattimento. Stefano Ramundo ( Kg 67,2, Crea Boxe Lanciano) b. Guerrino Decisamente piacevole il confron- D’Agostino (Kg 67,2, Di Natale Boxe Teramo) ai punti sei ri- to, tutto abruzzese, fra Ramundo e prese; Francesco Santacroce (Kg 60,6, Planet Fighter) b. Juan D’Agostino che si sono dati battaglia Tomas Santos (Kg 59,8 ,Costa Rica) Kot 3^. per tutte le sei riprese. Più preciso il secondo ma indubbiamente mol- AOB to più determinato il primo che ha costantemente ingranato la marcia in avanti. Abbastanza equilibrate le Junior kg 80: Perozzi Alessandro (Phoenix Boxe) b. Gabbanelli prime tre riprese ma poi nella par- Anacleto (B.C.Castelfidardo); Kg 57 : Faisal Adam (Acc.Pug. te finale Ramundo ha dimostrato di Maceratese) b. Battistelli Daniele avere più fondo, ha incrementato (B.C.Castelfidardo); Kg 60: De Pascalis Marco (Audax) b. Ca- gli attacchi ed ha fatto sua la parti- relli Antonello (B.C. Castelfidardo); elite Kg 70: Elisei Mar- ta. E’ un atleta di grande carattere co (B.C.Castelfidardo) e Agabiti Patrizio (Boxe Minchillo) con un dinamismo eccezionale. pari; Kg 60: Sgherri Riccardo (Boxe Minchillo) b. Battistoni Buono anche il prologo dilettanti- Tommaso ( B.C.Castelfidardo); Kg 69: Perpepaj Ermiland stico. Fra gli junior ci è piaciuto il (B.C.Castelfidardo) e Omiccioli Roberto (Phoenix Boxe) pari; maceratese Faisal, un giovane mol- to bene impostato con colpi preci- Panxhi Princ (Phoenix Boxe) b. Kpogo Jeremie Victoire (B.C. si e puliti. Bel confronto anche fra Castelfidardo). Gabbanelli e Perozzi. Fra gli élite due ottimi elementi: Perpepaj di Castelfidardo e Omiccioli di Fano che hanno impattato al termine di un acceso confronto. Il primo è stato considerato anche il miglio- re dilettante della manifestazione. Ottime le prove di De Pascalis della Audax, Sgherri della Boxe Minchillo e Panxhi della Phoenix. Decisamente buona, compatibil- mente alle norme in vigore, l’af- fluenza del pubblico in parte giunto anche dalla Toscana in supporto a Demollari. Ufficiali di Servizio: Sauro Di Cle- menti, Antonello Paolucci, Alberto Lupi, Alessandro Roda, Massimilia- no Mordini, Francesco Ramacciot- ti; Commissario di Riunione: Ore- ste Mariani; Medico di bordo ring: Dott. Erminio Gambacorta.

• Il Neo Campione Metonyekpon con il suo Team a centro Ring. In piccolo il momento del verdetto. Qui a fianco una fase del match contro Demollari.

BOXE RING I 29 Questi nostri maestri... INTERVISTA A VALENTINO GIACOMELLI

ne intercontinentale IBF nei pesi sionistico; ricordarli tutti non è FU UNO DE PRIMI medi), Fedele Bellusci (campione facile. Mi viene in mente la prima intercontinentale IBF nei pesi su- riunione dilettantistica internazio- A CREDERE perleggeri) e David Chianella (cam- nale che organizzai a Spoleto nel pione italiano nei pesi piuma). 2001: come presentatrice feci in- NELLA BOXE FEMMINILE Lei è stato molto impegnato nella tervenire Denny Mendez, all’epoca nascita del pugilato femminile in molto popolare come Miss Italia. di VEZIO ROMANO Italia. Ci spiega come? Ho sempre creduto che la presenza ph FLAVIA VALERIA ROMANO Sono stato uno dei primi in Italia a di un noto personaggio dello spet- credere nella boxe femminile. Nel tacolo potesse attirare un nume- Il maestro Valentino Giacomelli 2000 allenavo Maria Moroni ma il ro maggiore di spettatori verso la di Spoleto svolge con impegno da pugilato femminile non era per- boxe e i fatti mi hanno sempre dato oltre venti anni l’attività di inse- messo nella nostra Nazione. Riuscii ragione. Nelle mie riunioni sono gnante e si è particolarmente di- a farla combattere con successo a stati impegnati grandi atleti come stinto anche nella organizzazione Rijeka (Croazia) e a Dickson City Roberto Camma- di eventi pugilistici. (Stati Uniti) come professionista. relle e Maestro, come è nata la sua pas- Nel luglio del 2001, dopo l’approva- Cle- sione per la boxe? zione della FPI, potei far combat- Ho iniziato a dodici anni nel 1984 tere Maria Moroni a Castel Ritaldi: alla Boxe Spoleto con i maestri è stato il primo match femminile Dante e Gianni Burli. Secondo le della storia disputato in Italia. Nel categorie di allora, sono stato can- 2002 Maria conquistò a Spoleto guro, novizio e dilettante fino alla il primo Titolo Europeo dei pesi prima serie. Nel 1992, durante il piuma: un altro avvenimento servizio militare a , sono storico. stato allenato dal maestro Romano Lei si è occupato anche di orga- Rubini che ritengo uno dei migliori nizzazione di eventi nazionali e insegnanti in Italia, così come Gio- internazionali? vanni Bocciolini che mi ha allenato Ho organizzato molti a Perugia insieme a grandi cam- eventi nel corso de- pioni come Gianfranco Rosi e Gio- gli anni, sia a livello vanni Parisi. Ho disputato circa 140 dilettantistico combattimenti e il mio miglior ri- che pro- sultato è stato la medaglia di bron- fes- zo ai Campionati Italiani Assoluti. Nel 1996 sono passato professioni- sta e ho vinto nel match di esordio. Purtroppo un grave infortunio al gomito sinistro ha interrotto la mia carriera. Nel 1998, divenuto inse- gnante, ho fondato la ASD Tertium Millenium, con sede a Spoleto in Viale Trento e Trieste. Ho avuto molti allievi e, fra loro, ricordo in particolare Simone Chiacchierini (campione italiano junior) e Sara Carlini (campionessa italiana se- conda serie). Fra i professionisti ho allenato Ottavio Barone (campio-

30 I BOXE RING mente Russo. Sono orgoglioso anche di aver organizzato i primi Campionati Italiani Femminili del- la storia nella Scuola di Polizia di Spoleto nel 2002. Nel settore pro- fessionistico ho avuto il piacere di collaborare col manager Sergio Ca- vallari, che aveva una colonia di ben 35 pugili, allestendo riunioni con in palio Titoli Europei, Internazionali e Intercontinentali in varie località d’Italia. Maestro Giacomelli, quali sono oggi i suoi programmi? La nostra Associazione, che dal 2005 è stata intitolata al pugile pre- maturamente scomparso Diego Bartolini, ha avuto negli ultimi anni qualche problema per gli impian- ti. Prima ci siamo trasferiti nella Scuola Media Pianciani, poi dallo scorso anno finalmente abbiamo a disposizione un locale adeguato presso l’Associazione Bocciofila di Montarello. Compatibilmente con le misure di prevenzione sanitaria, siamo in piena attività. In parti- colare mi sto dedicando ai giova- nissimi dai sette anni in su. Credo che loro siano il vero futuro del nostro pugilato. Ho sempre cre- duto che occorre iniziare l’attività molto presto, come ho constatato visitando Nazioni pugilisticamen- te eccellenti come Cuba e Russia. Ho due validi collaboratori tecnici: Romano Berardi e Valentino Spera. Come presidente c’è Rosario Mur- ro, grande appassionato del nostro sport. Se le condizioni sanitarie ed economiche lo permetteranno, ab- biamo intenzione di organizzare nuovamente riunioni di alto livello.

• A sinistra il pugile scomparso prematura- mente: Diego Bartolini. Qui a fianco Giacomelli, Cavallari, Moroni, Sabbati; dietro si intravede Franco Falci- nelli; Giacomelli tra Sara Carlini e Simone Chiac- chierini; in palestra tra le nuove leve.

BOXE RING I 31 Sono passati 60 anni IL TRIONFO ALLE OLIMPIADI DI ROMA FU L’INIZIO DI UNA NUOVA GRANDE ERA

di ALFREDO BRUNO ph ARCHIVIO STORICO FPI

Sessant’anni fa Roma divenne la Capitale del mondo sportivo con la disputa della XVII Olimpiade dell ‘Era moderna. Dal 25 agosto fino alla chiusura del 12 -settem bre le giornate sembrarono vola- re troppo in fretta per un evento non solo sportivo ma importante anche culturalmente. Non solo il Palasport dell’Eur, ma anche veri e propri monumenti tra cui Massen- zio, il Circo Massimo, il Colosseo e i sanpietrini calpestati dalla Marato- e da due mentre Nino Benvenuti si sottopo- na furono attori comprimari forse tecnici come Natale Rea ne ad una rigida dieta per passare dell’Olimpiade più importante del- e Armando Poggi (in foto a dx) dai superwelter ai welter. Benve- la storia, dove anche la nostra vita che avevano preso il posto di Steve nuti è il fiore all’occhiello, in ebbe un’impennata positiva nell’e- Klaus. L’ 8 giugno un gruppo di atle- pratica si presentava con un conomia. I famosi anni ’60 segna- ti partecipa ai Campionati Interna- record impressionante dove rono un’epoca di benessere. zionali di Wiesbaden dove trionfa- aveva subito una sola e discu- Per quanto riguarda la boxe gli no Zamparini, Napoleoni, Saraudi, tibilissima sconfitta. La scelta iscritti erano 282, suddivisi in 10 De Piccoli tra i possibili “papabili” su Benvenuti e Bossi era ra- categorie di peso. Il 25 agosto alle per andare a Roma. Il 18 giugno al gionata in funzione forse di ore 21 rimbomba il primo suono di Salone del Coni il presidente FPI una maggiore difficoltà in gong al PalaEur. Il primo italiano il conte Francesco di Campello una categoria dove c’era l’a- a salire sul ring è il foggiano Pao- convoca la stampa per presentare mericano Wilbert McClure, lo Curcetti, peso mosca. L’ultimo a il Torneo di qualificazione che si grande favorito. salire sul ring è Franco De Piccoli, svolgerà a Roma il 4 luglio. Intanto I 40 atleti per il quadrango- peso massimo, il 5 settembre gior- a Orvieto per la preparazione sono lare di Roma: nata in cui si disputano le finali. La convocati 52 possibili olimpioni- Mosca: Paolo Curcetti, Al- preparazione per questo appunta- ci. Il Torneo in pratica diventa un fredo Franceschi, Antonio mento era stata accurata, metico- quadrangolare di tre giorni con una Satta, Polo Vacca. losa, studiata nei particolari da una “sforbiciata” di 12 atleti. In questo Gallo: Primo Zampari- Commissione Tecnica composta da Torneo la novità che salta subito ni, Franco Zurlo, Eugenio Rupert Maino, ex arbitro interna- evidente è il passaggio di Carme- Tocco e Giovanni Terreni. zionale e allora dirigente federale, lo Bossi dai welter ai superwelter, Piuma: Franco Musso,

32 I BOXE RING Lino Mastellaro, Giuseppe Linzalo- vieto per poi trasferirsi al Villaggio polo, autore di grandi prestazioni ne e Andrea Silanos. Olimpico a Roma. Si facevano son- nelle serate precedenti. Il polacco Leggeri: Sandro Lopopolo, Franco daggi e previsioni. Si sperava in due Pazdior, tecnico ed anche smalizia- Brondi, Antonio Medda e Giuseppe o tre medaglie, i più gettonati erano to, sfruttava bene le condizioni non Sabri. Benvenuti e Musso, seguiti a ruota buone del milanese. Nei superwel- Welter leggeri: Pietro Brandi, Lu- da Bossi e Saraudi. Stati Uniti, Rus- ter c’era il temuto Wilbert McClu- ciano Piazza, Ciro Cipriano e Do- sia, Polonia e Germania sembrava- re, che si salvava contro Carmelo menico Orma. no di un altro pianeta. Ci sembrava Bossi grazie ad un terzo round di Welter: Giovanni Benvenuti, Mirko irraggiungibile il record di 4 meda- fuoco. Quello del milanese è un Rossi, Alfredo Parmeggiani e Um- glie ( 3 oro e 1 bronzo) ottenuto nel argento tinto d’oro per molteplici berto Magostino. 1928 ad Amsterdam. L’Italia del 1960 considerazioni. McClure otteneva Welter pesanti: Carmelo Bossi, quasi polverizza quel record con 3 il verdetto, ma non gli applausi che Remo Golfarini, Alessandro Maz- oro, 3 argento e 1 bronzo. Franco andavano tutti a “Melo”. La classe di zinghi e Giuseppe Galmozzi. Musso (Piuma) è stato il primo oro Giulio Saraudi non faceva breccia Medi: Luigi Napoleoni, Tommaso a scaldar gli animi e a commuovere in semifinale contro il polacco Pie- Truppi, Pietro Tomassoni e Gio- il numeroso pubblico presente di- trzykowski, pugile eccellente con vanni Pautasso. sputando nella finale con Adamski oltre 300 matches sulle spalle. In Mediomassimi: Giulio Saraudi, un incontro da manuale contro questa categoria a conquistare l’o- Dante Minarelli, Giuseppe Migliari un avversario pericoloso e molto ro ci sarà un giovane americano di e Angelo Favari. più alto. Nino Benvenuti (Welter) nome… Cassius Clay. Il civitavec- Massimi: Franco De Piccoli, Gior- in ordine di tempo era il secon- chiese saliva ugualmente sul podio gio Masteghin, Benito Penna e Ce- do oro. Il triestino aveva iniziato il come medaglia di bronzo. Solo tre lio Turrini. Torneo con il freno a mano, ma si pugili rimasero senza medaglie, ma Alla fine di tre giornate (dal 4 al 6 era sciolto mettendo in luce tutta anche loro timbrarono un cartelli- luglio), sul ring della Capitale per la sua classe nella finale disputata no più che onorevole vincendo un certi versi non ci furono sorprese. contro Radonyak. A Benvenuti ve- match Brandi (Welter leggeri) e Na- A Franco Musso, dominatore dei niva assegnata la Coppa Val Barker poleoni (medi), mentre Paolo Cur- piuma, fu assegnato il Premio Ro- come migliore atleta del Torneo. cetti (Mosca) si tolse la soddisfazio- molo Passamonti, quale miglior at- Franco De Piccoli nei massimi ne di alzare il braccio in segno di leta del Torneo. La Nazionale pre- conquistava un oro che andava ben vittoria per due volte. se forma: Paolo Curcetti (Mosca), oltre interrompendo la leadership L’Italia era già in festa, visto che Primo Zamparini ( Gallo), Franco americana e distruggendo in finale oltrettutto l’ 1 settembre Duilio Loi Musso (Piuma), Sandro Lopopo- il sudafricano Bekker. Il primo ar- era il terzo italiano a conquistare lo (Leggeri), Pietro Brandi (Welter gento era quello di Zamparini nei il Titolo Mondiale nei professio- leggeri), Giovanni Benvenuti (Wel- gallo. Contro il sovietico Grigoriev nisti, passando il testimone ad al- ter), Carmelo Bossi (Welter pesan- la sua era una missione impossi- tri tre atleti, grandi protagonisti a ti), Luigi Napoleoni (Medi), Giulio bile, ma non tanto visto che il suo Roma: parliamo di Nino Benvenuti, Saraudi (Mediomassimi), France- avversario terminava affaticato ed Carmelo Bossi e Sandro Lopopolo. sco De Piccoli (Massimi). I sele- era costretto ad aggrapparsi per Anche per questo Roma diventerà zionati svolsero il ritiro a Or- non essere travolto. Nei leggeri sempre più Caput Mundi. Mancano semaforo rosso per Sandro Lopo- all’appello Franco Musso e France- sco De Piccoli, nonostante le loro innegabili qualità.

BOXE RING I 33 A Porto Viro nuova riunione della Boxe Loreni ETHINOSA OLIHA BATTE ANDREA RONCON E SI CONFERMA TRICOLORE NEI MEDI VITTORIE PER GASPARELLO, CHIOCHIU, SANTOS, ZARA ED HERMI di GIULIANO ORLANDO ph FABIO BOZZANI

Porto Viro, 21 agosto 2020 Anche se il Covid 19 non molla e come un fantasma gioca a presen- tarsi ospite indesiderato creando paura e drammi, il pugilato non vuole dargliela vinta e sia pure col silenzio degli spalti vuoti, cerca di tenere desta la passione e la conti- nuità dello spettacolo. La Boxe Lo- reni è tra le protagoniste di questo difficile momento. Dopo l’appunta- mento di Brescia dello scorso fine luglio, col tricolore dei supergallo tra il campione Alessio Lorusso e Iuliano Gallo, il promoter bresciano ha dato appuntamento la sera del 21 agosto al Paladelta di Porto Viro, nel rodigino, per un’altra sfida, stavolta nei medi. Protagonisti, il campione Etinosa Oliha (12) 22 anni, genitori nigeriani, nato a Torino, residente in fotocopia, sbracciando furiosa- ad Asti dove ha appreso la nobile mente, quasi mai entrando nella arte e lo sfidante Andrea Roncon guardia di Etinosa che avendo un (14-5-1) 29 anni, alla prima sfida ti- tasso tecnico superiore, sapeva tolata. Ha vinto, come da pronosti- chiudersi bene e replicare con co il campione, con ampio margi- più precisione. Ma purtroppo fer- ne, apparso più concreto e preciso, mandosi a sua volta dopo la serie, anche se Roncon merita il premio senza dare quella continuità che quale della generosità, vista l’ostinazio- avrebbe dato la svolta della vittoria il futuro per que- ne degli assalti. Match intenso e prima del limite. Roncon ha subito sto atleta dall’imponente struttura vivace, ma anche monocorde, non parecchio, ma non ha mai rischiato da mediomassimo? A suo vantaggio avendo nessuno dei due la capacità la resa. Entrambi in buona condi- i 22 anni e grandi margini per mi- di accendere la scintilla delle emo- zione atletica, hanno confermato gliorare, ma anche la realtà di una zioni forti. Roncon è stato sempre il pronostico. Adesso si prospetta stagnazione tecnica nelle ultime all’attacco disputando dieci round l’interrogativo relativo al campione: prestazioni. Al momento è oltre il

34 I BOXE RING 20° posto nell’UE, dove il campio- sto tempo, dopo l’ennesima serie al perché con Boncinelli va d’accor- ne è il tedesco Marten Arsumanjan corpo. Il supermedio moldovo d’I- do e si allena con passione. Forse (10-1-1) 26 anni, che il 16 giugno a talia Petru Chiochiu (8-6), 30 anni, ha il difetto di dire pane al pane e Berlino ha scalzato a sorpresa il residente a Monselice, si è imposto vino al vino? Vedremo chi ha ra- connazionale e più quotato Bjorn chiaramente sul barese Danilo Cio- gione fra qualche stagione. Intanto Schicke (16-1-1) 32 anni. Tanto a ce (2-8) 33 anni, che ha retto bene i all’esordio a Brescia ha spedito out sorpresa che l’EBU non l’ha anco- sei round. Per accedere alla semi- al secondo round Danilo Cioce, lo ra inserito da campione, dopo due finale supergallo del torneo FPI, si stesso che a Porto Vigo, di fronte mesi dal fatto. Il primo italiano è sono confrontati Joel Santos (2-1), al ben più esperto Petru Chiochiu l’ex tricolore Mirko Geografo al 28 anni, nato a Santo Domingo, da (8-6), 30 anni ha retto i 6 tempi pre- sesto posto. Il campione europeo anni di stanza a Lucca e il pakista- visti. Stavolta è toccato a Ericson in carica è il nostro Matteo Signa- no Shoabib Zaman 29 anni, (4-8-2), Castillo (0-1) un bassetto di chiara ni (29-5-3), 41 anni, che il 10 otto- che vive a Botticino nel bresciano. origine centro americana, di cui si bre prossimo a Caen in Francia, Ha vinto il primo, più preciso e mo- è capito solo che è mancino. Il resto metterà la cintura in palio contro bile, lungo sei round di modestissi- è tato un monologo di Hermi, che il locale Maxime Beaussire (29-2). ma levatura. Ho lasciato per ultimo senza apparente fatica lo ha spedito Il vincitore trova l’inglese Martin il confronto tra i superwelter Yas- di brutto al tappeto nel giro di due Murray (39-5-1) 37 anni, pro dal sin Hermi (2), 18 anni, fiorentino e minuti. A questo punto, il suo ma- 2007, vari tentativi mondiali falliti allievo del maestro Boncinelli che nager Loreni è costretto a metterlo e prima volta per l’europeo. Il resto di campioni ne ha allevato diver- contro avversari di ben altra leva- del cartellone di Porto Vigo ha visto si e di ottima qualità a comincia- tura. Farlo combattere con mode- l’esordio vincente del non più verde re da Leo Bundu. Padre tunisino, sti collaudatori è inutile perdita di mediomassimo di casa, Pierpaolo mamma fiorentina, un futuro di tempo. Hermi è un talento natura- Gasparello (1) 36 anni, buon tecni- alto livello in nazionale, interrotto le, ancora verde ma già in grado di co, vincitore sui 4 round del croato bruscamente per incomprensio- inserirsi alle spalle del gruppo dei Stanko Jemelic (0-2) 28 anni di Spa- ni che si potevano evitare, se solo top 5 italiani (Fiordigiglio, Geogra- lato. Prosegue la striscia vincente si fosse pensato alla crisi che atta- fo, Bevilacqua, Falcinelli e Cstelluc- del giovane gallo sassarese Cristian naglia il settore maschile dei dilet- ci), quindi deve fare esperienza di Zara (5), 22 anni, dalla buona base tanti. La rigidità del settore tecnico alto livello subito. tecnica e velocità d’azione, ex az- ha deciso il ragazzo a traghettare zurro, vincitore del coraggioso ma nel professionismo dove potrebbe limitato pugliese Pio Antonio Net- togliersi parecchie soddisfazioni. tuno (7-15-1), 34 anni, che non vince Si dice che Harmi, abbia un carat- • Oliha in alcune foto e la locandina dell'in- dal 2011. Stavolta si è arreso al se- tere difficile da gestire, ma chissà contro con Roncon

BOXE RING I 35 Vincitore a sorpresa per KO di Dillian Whyte NEI MASSIMI IL QUARTO INCOMODO È ALEXANDER POVETKIN

di MARCO BRATUSCH tro Dillian Whyte, e trovare il colpo binsky ed Eddie Hearn non era una da biliardo per vincere per KO. Un novità; essa lo aveva già portato a “Sasha” Povetkin, il russo dall’a- colpo bello quanto inatteso, giunto un’occasione mondiale contro An- spetto gioviale relegato suo mal- dopo un round, il quarto, dove era thony Joshua nel 2018 a Wembley, grado al ruolo di “Re Senza Coro- stato atterrato due volte da Whyte, con tutte le cinture in palio fuorché na” dei pesi massimi, alla fine una al quale tutto doveva essere parso il WBC di Deontay Wilder. Anche in bella soddisfazione pare essersela troppo facile. Nel quinto tempo, il quella occasione il russo andò “cor- tolta. Quarantuno anni suonati, l’ex fighter di Kursk, Russia, conclu- to” a coronare il sogno mondia- bestia nera in maglietta del nostro dendo un’azione d’attacco si era le nonostante una discreta prova, Roberto Cammarelle (lo superò agli piegato con il tronco sulla sua sini- nella quale fece traballare il cam- europei di Pula e Perm, ma soprat- stra, posizione dalla quale lasciare pione con un gancio sinistro prima tutto ai Giochi Olimpici di Atene partire tipicamente un gancio al di essere fermato dalla potenza del 2004, dove vinse l’oro) calca ormai corpo. Lo stesso Whyte doveva at- più giovane e grosso avversario. da qualche tempo i ricchi ring in- tendersi, erroneamente, proprio Risultato simile, ma in un match glesi, forte di una collaborazione quel colpo. invece Povetkin lascia- diverso, avvenne anche nell’ormai tra il suo promoter Andrey Rya- va partire un chirurgico montante lontano 2013 quando Povetkin era binsky e il plenipotenziario della sinistro corto, dritto alla punta del invece lanciatissimo, tanto da con- Matchroom Boxing, Eddie Hearn. mento e attraverso i gomiti dell’in- vincere Ryabinsky a mettere sul Trattato quasi come un collaudato- glese, che ha spento le luci di Whyte piatto dell’asta la cifra mostruosa re di alto livello, Povetkin lo scorso immediatamente e regalato uno di 23 milioni di dollari per portare 22 agosto ha saputo risalire la china dei più bei KO di questo 2020. La il campione Wladimir Klitschko a di un match complicatissimo con- collaborazione tra il promoter Rya- disputare la difesa ufficiale sul ring

36 I BOXE RING ostile della Russia. Gli strani giochi del pugilato trasformarono poi quel match in una mezza farsa, con un arbitro che permise a Klitschko di legare praticamente tutto il tempo per imbrigliare Povetkin e, nono- stante alcuni atterramenti, rendere il match orribile – venne sottratto un punto Klitschko tardivamente, solo nell’ultima parte – e tornare in Ucraina con la cintura alla vita. In realtà, nella ricca storia pugilistica del russo, avrebbe dovuto esserci un’altra occasione mondiale, quella per il titolo WBC detenuto da Wil- der nel 2016, quando Povetkin era sfidante ufficiale. Anche in quel caso, Ryabinsly si aggiudicò l’asta nonostante l’esborso più contenu- to (poco più di 7 milioni di dollari) per garantirsi il match in Russia. Sembrava l’occasione giusta, ma contro il valido colombiano Oscar perché, con i campioni Fury (WBC) tutto andò a monte una manciata Rivas, ma l’accusa venne deposta e Joshua (WBA, IBF e WBO) bloccati di giorni prima del match, con Wil- qualche mese dopo dall’agenzia da obblighi contrattuali, grandi al- der già atterrato a Mosca, per via di Antidoping inglese (UKAD) visto il ternative non ce ne sono. Il WBC si una sostanza proibita (il meldonio) modico ammontare rinvenuto. La è per ora tenuto cauto, dichiarando aggiunta di recente nelle liste della voglia di non trasformare un arti- che non ha automaticamente sosti- WADA e trovata dall’agenzia anti- colo sportivo in un elenco di chi- tuito Povetkin con Whyte come suo doping VADA, incaricata di svol- mica farmaceutica deve fare i con- sfidante ufficiale, ma la rivincita gere i test di controllo. Wilder non ti tuttavia con una ricostruzione potrebbe essere determinante an- ci pensò due volte a fare i bagagli reale. Ma non tutto sembra essere che in questo senso. Gli allibratori e tornarsene al caldo dell’Alabama, perduto. Ryabinsky ha prosegui- ripropongono ancora Whyte come e la sfida saltò trascinandosi dietro to la sua collaborazione con Eddie favorito (1,40 la sua quota vincen- varie cause legali nei tribunali di Hearn – e continuato a incassare te), seppure con maggiore cautela, New York. Povetkin poi inciampò in qualcosa dopo averci tanto rimes- e Povetkin sfavorito (3 la sua quota seguito in un altro caso di doping, so – firmando per circa 3,5 milioni vincente, nel primo match era dato questa volta più serio, per un’altra di dollari di base fissa, più una per- a 5), d’altronde il match Povetkin sostanza (ostarina), prima di un suo centuale delle vendite in pay-per- era a un passo dal perdertelo, pri- titolo ad interim contro l’haitiano view (l’evento è stato a porte chiuse ma di tirare fuori il coniglio dal Bermane Stiverne. Anche in quel per via dei protocolli anticovid, ma cilindro, rigorosamente dal basso caso, pur non trattandosi di un ti- è stato acquistato da oltre 300.000 verso l’alto, come un montante. A tolo mondiale, la sfida saltò e il suo persone a un costo singolo di 20 Whyte va dato merito di aver ac- promoter ci rimise diversi soldi. sterline: totale circa 6 milioni di cettato subito la rivincita dopo un Non stupisce dunque che nel 2018, sterline di incasso, dei quali oltre 1 KO tanto drastico, che può lasciare piuttosto che inseguire una chance milione a testa si sono aggiunti alle tracce più nella mente di un pugile, mondiale a suon di rubli, Ryabin- entrate dei pugili). A rovinare la fe- che non nel fisico. Nel frattempo, sky preferì incassare senza rischi sta di Whyte, sfidante WBC da quasi l’agenzia antidoping VADA, che ha l’accordo con Eddie Hearn per un tre anni, ci ha pensato però il mon- condotto i test per la prima sfida remunerativo match contro Joshua tante di Povetkin, del quale alcuni e li proseguirà senza sosta anche a Londra (6 milioni di dollari circa parlano ingiustamente come di un per la rivincita, ci informa che per la “fetta” dei russi). L’amara ironia colpo fortunato, e non di un colpo ora tutto è “negativo”, e che quindi della sorte e il triste scenario dei abilmente nascosto e partito con possiamo già abbracciare il vincito- pesi massimi, in attesa di stringenti il tempismo e la precisione giusta, re di una rivincita: quello del gioco riforme, costringono a far presente sfruttando anche un piccolo errore pulito. che anche Dillian Whyte andò in- di impostazione difensiva di Whyte. contro a uno strano caso di doping Tanto di cappello al russo, quin- • Pag 36: Povetkin al peso. In piccolo, 'Sasha' proprio sul finire del 2019 per trac- di. La rivincita tra i due è già stata colpisce duramente il suo avversario. A se- ce di una sostanza steroidea rin- fissata, prevista per il 21 novembre guire in foto, gli scores dei pugili della serata. venute prima del bel match vinto sempre nel Regno Unito. Anche

BOXE RING I 37 Conquistata la Cintura Fpi dei Piuma VIN CEN ZO LA FE MI

38 I BOXE RING NA Raffaele aiutato da alcuni spon- Mia madre Antonella è la magazzi- GIOVANE TALENTO sor, in primis la “Pasticceria Pepe niera del gruppo, é lei che tiene a Mastro Dolciere” aprì la “Thunder cura tutto il mio abbigliamento di IN RAPIDA ASCESA Boxe” a Pagani, la palestra dove pugile. Il Maestro Gianluca Lodato mi alleno tuttora. Da dilettante ho si occupa della parte tecnica e la di GIOVANNI CALABRESI disputato una settantina di match “Pasticceria Pepe Mastro Dolciere” con partecipazioni agli assoluti e é da sempre il Main Sponsor mio e “ Sono nato a Scafati, in provincia due finali per il Guanto d’Oro dove di tutto il pugilato Paganese che fa di Salerno, il 3 Settembre 1994, ma mi sono dovuto accontentare sem- perno sulla “Thunder Boxe”. Ognu- mi sento Paganese, il centro dove pre del secondo posto, due guanti no rispetta il suo ruolo e c’è in noi vivo e dove svolgo la mia attività di d’argento li possiamo definire, a la massima sintonia. Siamo come si pugile “- esordisce con questa pre- Nuova Gorica contro Giuseppe Ca- dice oggi una grande famiglia allar- cisazione Vincenzo La Femina, uno nonico e a Rossano Calabro contro gata, spesso andiamo tutti insieme dei nostri giovani pugili più pro- Mattia De Bianchi. Due finali molto a farci una pizza, ma in genere tutte mettenti e in presenza del padre il equilibrate, ma sai in un Torneo si le palestre di pugilato sono grandi famiglie. Come è nato il nome di battaglia “Winchester”? Lo devo a un tecnico dell’Europa dell’ Est, da adolescente frequen- tavo una palestra non federata, dove si faceva un po’ di tutto, dalla ginnastica al pugilato amatoriale, qui appunto insegnava un tecni- co ucraino che non pronunciando bene il mio nome Vincenzo, trovò più facile per lui cambiarlo in “ Win” e poi “Winchester ”, anche perché aveva notato che nel portare i colpi ero già veloce ed esplosivo proprio come la celebre carabina di tanti film western. Devo dire che questo nomignolo, “Winchester” mi è pia- ciuto e in seguito l’ ho adottato per la mia attività di pugile. Attualmen- te i miei pantaloncini da combatti- mento recano questa scritta sulla cintura. Da questa palestra poi mi Dottor Raffaele e del suo Maestro deve assegnare una vittoria e i miei spostai alla “Metelliana Boxe” per Gianluca Lodato inizia a raccontar- avversari sono stati un poco più fare il pugilato seriamente. si: “ Mi sono avvicinato al pugilato bravi di me. Ho innumerevoli Titoli La tua ultima vittoria sull’ esperto che avevo 17 anni, sono stato sem- regionali in varie categorie e anche Nicaraguense Maycol Escobar che pre attratto dagli sport da combat- presenze in Nazionale, nella cui or- a Piove di Sacco recentemente ha timento, la mia prima Palestra di bita sono stato per circa tre anni, costretto al pari Devis Boschiero. pugilato è stata la “Metelliana Boxe” all’ esordio con la maglia Azzurra La vittoria su Escobar mi ha per- situata a Cava dei Tirreni, dove in- battei un quotatissimo avversario messo di conquistare la Cintura segnava il Maestro Antonio Bisogno irlandese. FPI dei Piuma, un primo passo im- e come supervisore uno dei gran- Vincenzo, so che la tua famiglia ti portante della mia carriera. Esco- di Maestri del pugilato campano, sostiene molto nella tua attività.. bar è stato un avversario solido, di Mario Santucci. Ricordo benissimo In famiglia mio fratello Martin è grande esperienza, ancora giovane, il mio match d’esordio il 31 Marzo stato il primo a fare il pugile, pro- ostico e duro come tutti i pugili di 2012 concluso con una vittoria con- metteva bene ha messo su una tren- quella parte del mondo che ven- tro Vincenzo De Sio. In questa pale- tina di match con buoni risultati, ed gono da durissime selezioni in cui stra si allenava anche il mio attuale è tuttora il mio consigliere più fida- solo i più dotati vanno avanti. Lui Maestro Gianluca Lodato. Dopo la to, mio padre Raffaele è il mio pri- ha solo 33 anni, ma era già pro- forzata chiusura della “Metellia- mo tifoso, è Dottore Commercia- fessionista quando io ancora non na Boxe” per problemi Comunali, lista e si occupa dei miei contratti iniziavo con pugilato, è stato dun- ho girovagato per un anno da una e di tutto ciò che concerne la parte que un avversario con esperienza e palestra all’ altra finché mio padre amministrativa della mia attività. mestiere da vendere. Ho comincia-

BOXE RING I 39 to il match con un ritmo altissimo, Mondiale. Spesso prima di incontri al punto da essere bullizzato, ma il pubblico di casa mi ha trasmes- importanti trascorro lunghi periodi essendo di carattere docile, i com- so una carica agonistica eccezio- di allenamento a Milano dove sono pagni di scuola come spesso suc- nale. Anche Carmine Tommasone seguito dal fratello di Salvatore, il cede, approfittavano di questa mia che faceva la telecronaca aveva dei Maestro Franco Cherchi, nella pa- remissività. Puntualmente doveva dubbi che potessi sostenere quel lestra OPI 2000 dove posso fare intervenire mio fratello Martin più ritmo per tutte e otto le riprese, ma delle valide sessioni di sparring con piccolo di me, per riportare le cose avevo fatto un’ottima preparazione altri pugili della loro scuderia. sui giusti binari. Forse anche per e ho tenuto fino alla fine. Ho fatto Il dopo match contro il pugile sardo questo, crescendo ho sentito il bi- un pugilato con prevalenza di colpi Cossu che era imbattuto ha avuto sogno di frequentare una palestra dritti, perché questi pugili hanno risvolti drammatici, fortunata- dove potessi imparare un’attività grande mestiere e da vicino posso- mente risolti con il pieno recupero di autodifesa. E proprio grazie all’ no crearti tanti problemi. del tuo avversario. esercizio del pugilato ho man mano Nella preparazione ai tuoi match ti Si, Gabriele si è perfettamente ri- acquisito stima e la sicurezza in me avvali della collaborazione di altri stabilito, anche se tutti abbiamo stesso innamorandomi sempre più professionisti campani? vissuto momenti di paura e ap- di questa disciplina. Si, in campania abbiamo un’otti- prensione. La mia famiglia è stata Come definiresti il tuo pugilato? mo rapporto tra le varie palestre, particolarmente vicino alla sua, C’è sempre da imparare e da mi- ci aiutiamo molto fra noi pugili, mio padre andò a prendere i suoi gliorare, col tempo impari sempre ho un ottimo rapporto con Gian- genitori al loro arrivo all’aeropor- più a conoscere il tuo corpo riesci luca Ceglia, con Raffaele Imparato to di Napoli preoccupandosi a 360 a fare cose e movimenti che prima fresco neo pro col quale ho un pari gradi della loro permanenza in loco non riuscivi a fare. Nel mio pu- da dilettante e ogni volta che fac- con sistemazione in Albergo e met- gilato mi adeguo a seconda delle ciamo i guanti il suo Maestro dice tendogli a disposizione una mac- caratteristiche dell’avversario che che il pubblico dovrebbe pagare china per i loro spostamenti. E tutti ho di fronte. So fare un pugilato da il biglietto, perché è un autenti- i giorni era presente all’ Ospedale attendista e un pugilato da attac- co match. E mi alleno spesso con di Nocera dove Cossu era ricovera- cante, riesco a boxare da lontano quello che considero un altro mio to in coma farmacologico. Abbiamo e da vicino. A seconda dell’uomo fratello, Carmine Tommasone, con supportato la sua famiglia in tutti i che ho davanti imposto il mio tipo la mia famiglia siamo stati anche al modi, ci siamo immedesimati nelle di combattimento. Se ho davanti suo matrimonio. loro ansie e preoccupazioni di ge- un pugile più tecnico, vuol dire che Sei soddisfatto della tua carriera nitori che oltre tutto si trovavano in devo aggredirlo, accorciare le di- di pugile? un momento così difficile in un po- stanze se ho davanti un avversario Ma, non sono mai troppo soddi- sto di cui non avevano conoscenza. che picchia e fa male devo evitare sfatto, perché il pugile aspira sem- Quando Gabriele è stato dimesso, gli scambi violenti e boxare in ma- pre al meglio. E voglio vincere tutto prima della loro partenza abbiamo niera più ragionata. Diciamo che quello che si può vincere. fatto una gran bella festa in Pale- faccio quello che serve al momen- Maestro Gianluca Lodato , come è stra. Anche loro sono stati cari- to perché il pugilato è uno sport di Vincenzo come pugile? nissimi con noi, hanno apprezzato situazioni e di intelligenza. Ma all’ E’ un pugile completo, ha buona moltissimo la nostra solidarietà e occorrenza se c’è da fare scambi tecnica e buon pugno, è concentrato la nostra vicinanza, al momento serrati, non mi tiro indietro. per migliorare le sue qualità, da di- Gabriele non ha ancora riscosso l’ La tua vita attuale? lettante peccava di continuità, al- assegno della sua borsa, probabil- La mia vita attuale è tutta protesa tenava prestazioni di alto livello ad mente lo terrà come ricordo. Con al perfezionamento della mia atti- altre opache, ma con il passaggio al lui e con la sua famiglia continuia- vità di pugile, mi sono diplomato e professionismo ha eliminato questa mo a essere in contatto, ci sentiamo dopo gli studi superiori ho dedica- lacuna. spesso. Questo tengo a dire è anche to tutto il mio tempo alla Palestra: E Vincenzo come uomo? il pugilato. La “Thunder Boxe” dove mio padre E’ un ragazzo buono, sicuro di se, di Vincenzo raccontaci qualche aned- ricopre il ruolo di Presidente fon- buoni sentimenti, si affeziona alla doto curioso della tua vita sporti- datore. Coadiuvo il mio attuale Ma- gente e a volte mi soprende per la va. estro Gianluca Lodato nella con- sua ingenuità. Mah, più che di aneddoti, voglio duzione della Palestra dove seguo Vincenzo, sei ancora giovanissimo parlarti di una cosa che ha sempre personalmente tante giovani pro- quali sono i tuoi programmi per il accompagnato la mia adolescenza. messe del pugilato Paganese. futuro. Sono come d’altronde tutti i pugili Vincenzo il tuo sogno nel cassetto, Da poco ho firmato con la scuderia fondamentalmente un buono, alle come pugile? di Salvatore Cherchi che è attual- scuole medie, ero un ragazzino che Il mio sogno è di fare il pugilato ad mente uno dei maggiori promo- durante le dispute tra ragazzi le bu- alti livelli, e per più tempo possibi- ter a livello Nazionale, Europeo e scava sempre dai più grandi. Non le.

40 I BOXE RING Come il cinema ha raccontato la Boxe

BOXE RING I 41 IN UN GRANDE FILM DI CLINT EASTWOOD LA BOXE RACCONTATA AL FEMMINILE

La storia è quella di una ragazza, che decide di fare la boxe e va a cercarsi un buon istruttore. Qualcuno le ha detto che il migliore sulla piazza, almeno nel quartiere di dove lei vive, è Frankie Dunn che gestisce la Hit Pit Gym. Ma l’uomo non ne vuole sapere di prendere donne nella sua palestra. Frankie, fra l’altro vive un profondo dramma personale, che è la rottura del rapporto con l’unica figlia, mai ricucito nonostante per anni egli le abbia scritto confidando in una riconciliazione. Questo è anche il motivo che lo ha reso così burbero e severo, soprattutto con se stesso. Non a caso frequenta assiduamente la Chiesa quasi a volere espiare sue antiche colpe. Unici suoi passatempi leggere versi del poeta irlandese William Butler Yeats e studiare la lingua gaelica. Maggie comunque non si lascia scoraggiare dal caratteraccio di di GIANNI VIRGADAULA Hollywood più amati dal pubblico, Dunn, e alla fine la sua testardaggine nonostante alcune sue “asprezze” procura in lui una breccia. Ritengo che uno dei film più caratteriali non lo rendano Frankie così la prende in prova, ispirati che siano mai stati girati simpatico a tutti. Parliamo di Clint accorgendosi subito, non senza sul pugilato sia Million Dollar Baby Eastwood, l’attore che fece le sue sorpresa, che la sua allieva ha delle non solo per le atmosfere che ci fortune con i western spaghetti straordinarie capacità di colpitrice. restituiscono tutto il fascino della di Sergio Leone, ma che poi ha Al suo esordio sul ring, nella Los Angeles che salutava l’alba imparato presto a volare con ali categoria dei pesi leggeri, Maggie del terzo millennio, ma anche per proprie, realizzando film d’azione Fitzgerald vince quel suo primo la bella fotografia di Tom Stern, il di grande successo, e poi via via, incontro per KO al 1° round, ma montaggio incalzante di Joel Cox, i nella maturità, pellicole e storie di vincerà per fuori combattimento, profili psicologici dei personaggi. grande introspezione psicologica. e sempre alla prima ripresa, anche La pellicola, fra i tanti film sulla In Million Dollar Baby Eastwood tutti i match successivi. Un’ascesa Noble Art, è stata la prima che abbia ricopre il ruolo dell’istruttore di veloce e inarrestabile quella della visto come protagonista non un pugilato Frankie Dunn (doppiato ragazza, che inorgoglisce Dunn, grande campione, non un boxeur, da Adalberto Maria Merli), mentre il quale un giorno prima di un ma una... pugilatrice. Non è un caso la pugilatrice Margaret “Maggie” combattimento importante regala che dopo l’uscita del film nel 2004, Fitzgerald ha la faccia di Hilary alla sua pupilla una vestaglia coi nelle palestre statunitensi ci fu un Swank. Il cast è poi arricchito colori dell’Irlanda, che reca sul incremento senza precedenti di da uno straordinario Morgan dorso la scritta in gaelico Mo ragazze, giovanissime e non, che Freeman, che interpreta Eddie Cuishle, di cui Frankie non le andavano a tirare di boxe, sognando “Scrap.Iron”, un ex pugile di colore, traduce il significato, nonostante la gloria e danaro. molto amico di Dunn e suo più curiosa insistenza di lei. Ad interpretare e dirigere Million fidato collaboratore nella gestione Passata alla categoria dei welter Dolllar Baby uno dei divi di della palestra. per volere di Dunn che non riesce

42 I BOXE RING a trovarle più valide avversarie, la ragazza continua a mietere successi pure nella superiore divisione. Così, dopo una tournee trionfale in Europa Maggie può finalmente sfidare la campionessa del mondo dei welter, Billie “orso blu”, ex prostituta tedesca, nota e temuta per le sue scorrettezze. Il match si svolge a , la città dell’azzardo, con in ballo una borsa di un milione di dollari per ciascuna delle contendenti. Ad inizio combattimento Maggie, nonostante le scorrettezze dell’avversaria, riesce ad imporre la sa boxe sino a mettere al tappeto la tedesca per ben 2 volte, senza tuttavia trovare il pugno risolutore. Il dramma, repentino, si accende ottenne un grande successo, come Eastwood, non dimentico nell’intervallo della terza ripresa guadagnando al botteghino 216 delle origini della sua famiglia, quando Billie, approfittando di una milioni di dollari, ma parimenti abbia costellato il film di citazioni distrazione dell’arbitro, colpisce riscosse un grande consenso di e riferimenti, che sono un omaggio Maggie con un uppercut micidiale critica tanto da aggiudicarsi ben alla lontana Irlanda. Egli poi, che la fa crollare al tappeto. Nella quattro premi Oscar: miglior oltre che dirigere magistralmente caduta il capo della ragazza batte film e miglior regia a Eastwood, la pellicola, l’ha pure co-prodotta violentemente sullo sgabello miglior attrice protagonista a sotto l’etichetta della Warner Bros, e dell’angolo procurandole la rottura Hilary Swank e miglior attore non ne ha composto la colonna sonora, del collo. Da quel momento inizia protagonista a Morgan Freeman. confermando – se mai ce ne fosse il calvario di Maggie. Subito in La Swank per interpretare il ruolo, bisogno – di essere uno autori più coma si risveglierà in un ospedale primariamente destinato a Sandra completi del cinema americano completamente paralizzata e senza Bullock, sviluppò 9 chili di muscoli, contemporaneo. Alla notte degli la speranza di un pur minimo allenandosi per ben 12 settimane Oscar Clint disse di avere girato recupero. Anzi con il tempo le sotto l'attenta guida di Lucia Rijker, il film in soli 37 giorni, segno di sue condizioni peggioreranno una vera campionessa di boxe, che come quella bella, ma tragica e e quando i chirurghi saranno nel film interpretava proprio “orso struggente storia scritta da F.X. costretti ad amputarle una gamba, blu”, la pugilatrice che stroncava la Toole, lo avesse profondamente ella tenterà più volte di farla carriera e le ambizioni di Maggie nel colpito e grandemente ispirato. finita, senza peraltro riuscirvi. corso del suo ultimo drammatico Alla fine implorerà Dunn di combattimento. Da sottolineare aiutarla a morire, e lui una notte, quantunque combattuto da quelli che sono i suoi più profondi convincimenti cristiani, entrerà nella sua stanzetta e dopo averla addormentata le inietterà una forte dose di adrenalina per fermarle il cuore, non prima però di averla baciata amorevolmente e svelarle che Mo Cuishle in gaelico significa «mio tesoro, mio sangue». Uscirà poi dalla stanza della ragazza, con il dolore di chi ha perduto una figlia per la seconda volta, e di lui si perderà ogni traccia. Tratto da un racconto della raccolta Rope Burns di F.X. Toole, il film all’uscita nelle sale (distribuito in Italia dalla 01)

BOXE RING I 43 Tricolore Superpiuma a Grosseto ALFANO BATTE CIPOLLETTA AL 2°RD

già detentori del tricolore, Cipollet- ta da piuma nel 2015, battendo An- tonio Cossu e difendendola contro Michele Crudetti e Suat Laze, men- tre Alfano nei superpiuma, lo con- quista nel 2016 superando l’esperto Emiliano Salvini e lo difende contro Angelo Ardito. Pugilato anomalo, senza pubblico in un contesto si- lenzioso, con i palchi che appariva- no come occhiaie vuote, mancan- do della corposità e sonorità degli spettatori, per creare quel pathos da sempre supporto indispensabile che fa del pugilato uno degli sport di più alta concentrazione emozio- nale. Nonostante questo handicap, la riunione ha ottenuto successo, grazie alla generosità dei pugili che hanno dato tutto sul ring. Nella sfida tricolore, pronostico ab- bastanza incerto, principalmente per l’interrogativo di quanto avreb- be inciso l’inattività. Cipolletta ave- va combattuto a Ugento nel leccese, il 15 novembre scorso, battuto di misura da Giuseppe Carafa, in pa- lio il vacante Mediterraneo leggeri. Alfano non combatteva da oltre un anno, dall’unica sconfitta negli USA. Il ring ha dato una risposta netta, impietosa per Cipolletta, decisa- mente soddisfacente per Alfano. di GIULIANO ORLANDO all’ottava sfida tricolore, opposto a Cipolletta sovrastava Alfano di Mario Alfano (15-1-1) 28 anni a di- quasi 10 centimetri, d’obbligo per Grosseto, 7 agosto 2020 cembre, romano adottivo (nato a il napoletano tenere l’avversario Pugilato nel Teatro degli Industri, Salerno, ma trasferitosi nella capi- a distanza, usando colpi lunghi e orgoglio artistico di Grosseto, nato tale ad un anno), titolo vacante. En- continuo gioco di gambe, per evi- nel 1819 e ricostruito tra il 1888 e trambi reduci da sconfitte, avevano tare che Alfano si avvicinasse, sca- 1892, gioiello dell’architetto Augu- la necessità di rimettere le cose a ricando bordate pesanti. Il primo sto Corvi, nell’anno della pandemia posto. In particolare Cipolletta, la round è risultato un saggio perfetto ha ospitato il pugilato, grazie alla cui striscia dal 2017, segnava cinque di Cipolletta: pugni veloci in serie e sensibilità dell’amministrazione sconfitte contro un solo successo, ottimi spostamenti, mentre Alfano cittadina. L’evento organizzato dal- mentre Alfano doveva riscattare cercava di passare sotto i colpi, ma la Rosanna Conti Cavini, puntava l’unico stop in carriera, subito a Ve- con scarso successo. Dall’angolo sulla sfida tricolore superpiuma, rona, cittadina del New Jesey (USA) del campano i complimenti e l’in- tra il proprio amministrato Nico- il 6 luglio 2019 contro il mancino citamento a ripetere la tattica nel la Cipolletta (14-10-2), napoletano Lavizas Williams (9-1-1) sulle otto proseguo del match. Alfano inizia- di 32 anni, attivo dal 2009, giunto riprese, di stretta misura. Entrambi va la seconda ripresa con maggior decisione, guadagnando quei cen-

44 I BOXE RING timetri utili a trovare bersaglio. Ci ottimo collaudatore. In carriera ha ranking nazionale, ma dopo questa provava una prima volta, sfiorando affrontato Capuano, El Harraz, Fal- vittoria dovrebbe salire di almeno il bersaglio, al secondo tentativo cinelli, Sarchioto e Mangiacapre, due posizioni e quindi avvicinarsi centrava prima col destro poi col sempre sconfitto onorevolmente. ai vertici. Inoltre è pronto a inse- sinistro che arrivava al mento e a Contro Giorgetti, anche se tecni- rirsi nel Trofeo FPI, in caso di de- quel punto per Cipolletta il match camente inferiore, si è difeso con fezioni. era finito. Alfano insisteva con altri ostinazione. A sua volta il grosse- pugni, contro un avversario pri- tano ha dato spettacolo alternando • La locandina dell'evento trasmesso sulla vo di difesa. L’arbitro, con qualche colpi al bersaglio alto e al corpo. RAI; Giorgetti al peso e Cristian Gasparri; secondo di ritardo, contava il pu- Al momento è all’ottavo posto nel in grande Alfano insieme ai tecnici Autorino gile finito al tappeto, incapace di e Federici. reagire, anche se molto coraggio- samente si rialzava. Il tutto dopo 1’13” dall’inizio del secondo tempo. Per Alfano il bis nei superpiuma, e ottime prospettive future, anche se la bassa statura gli impone di dover accorciare la distanza, costretto ad un lavoro di grande fatica e tanta, tanta decisione. A meno che scelga di scendere nei piuma, dove trove- rebbe l’albanese Laze Suat, attuale titolare, alla sua portata. Oltre il tricolore superpiuma, troviamo av- versari decisamente tosti: Nell’UE è arrivato l’andaluso John Carter (13), 26 anni, che l’8 agosto a Marbella ha messo KO il connazionale Ibon Larrinaga (13-4) all’ottavo tem- po. Per il titolo EBU, al momento comanda il francese Samir Ziani (31-3-1), mancino di 30 anni, che il 5 settembre andrà a difendere la cintura contro Alex Dilmaghani (19-1-1) a Pontefract in Inghilterra. Il vincitore trova lo sfidante -uffi ciale Martin Joseph Ward (24-1-2) 29 anni, che ricordo avversario di Devis Boschiero nel novembre 2018 a Firenze, battuto di stretta misu- ra. Al momento rivali troppo forti per il pur bravo Alfano, comunque in fase di crescita, guidato da Fran- co Federici e Simone Autorino, con grande intuito e dedizione. La serata ha visto un altro successo abbastanza clamoroso che riguarda il superpiuma romano Christian Gasparri (4) che ha spedito KOT al 2° round l’imbattuto campano An- tonio Mennillo (3-1), ottimo dilet- tante, nella sfida valida per accede- re in semifinale nel Trofeo Cinture FPI. Nei superwelter, il grossetano Simone Giorgetti (6), detto “Il ban- dito”, ha vinto ai punti su Riccardo Pompeo Mellone (3-22-1), 28 anni, brasiliano di nascita, residente a Eboli dal 2010, con licenza italiana,

BOXE RING I 45 Convocazione in Nazionale ALESSIO DI FIORE UNA STORIA ANCORA TUTTA DA SCRIVERE

ritrovato nella storica palestra Ve- nus di Castrocielo (attualmente in via Ravano a Pontecorvo) su consi- glio di un amico per risolvere prob- lemi di linea. In quell’accogliente ambiente trovò il maestro Sergio Simula, ottimo ex pugile dilettante, che subito è riuscito a trasmettergli la sua stessa passione e determi- nazione con cui il giovane boxeur si allena diverse ore nei giorni in cui non è presso il Centro Nazionale Federale di S. Maria degli Angeli ad Assisi. Superato il lockdown con la ripresa dell’attività agonistica tutti i trentadue pugili azzurri della squa- dra nazionale sono tornati a radu- narsi nel Centro alla ricerca dei pass per la selezione 2020 dopo la sospensione causa Covid 19 del Torneo Preolimpico che aveva preso il via a Londra lo scorso mar- zo. Nel Centro Federale Alessio Di Fiore è seguito dall’ex campione olimpionico di Pechino 2008 Ro- berto Cammarelle, dal maestro Eu- genio Agnuzzi responsabile tecnico dei pugili nazionali Under 22 e dal supervisore Giulio Coletta. Prima di cominciare l’allenamento quo- tidiano Alessio si ferma un attimo di LUIGI CAPOGNA dare un altro senso alla propria per raccontarci di come la boxe sia vita. Queste segrete vicende hanno tutta la sua vita e anche del gran- Le cronache, in particolare quelle diversi risvolti con un unico de- dissimo impegno che richiede con i sportive, molto spesso raccontano nominatore comune spesso senza duri allenamenti con sedute matti- di campioni affermati con un gran logica apparente come reazione na e sera tutti i giorni feriali, men- numero di simpatizzanti, sosteni- alle avversità esistenziali, per com- tre sabato e domenica alterna corsa tori e seguaci oggigiorno più cono- battere lo stress quotidiano, a volte e stretching. Ogni allenamento ini- sciuti come follower. Ma tra le tante per mantenere una perfetta forma zia con il riscaldamento di gambe, storie conosciute è interessante fisica o per inseguire un sogno che braccia e dorso per poi proseguire scoprire tutto ciò che vivono mol- nessun altro vede o immagina. Così con la pesistica, il sacco, i guanti e ti atleti che senza essere ancora è stato anche per Alessio Di Fio- lo sparring secondo anche gli stan- tra i grandi dedicano tutta la loro re, il promettente mediomassimo dard dello staff federale che lo se- giovinezza a rincorrere un sogno da poco approdato alla Nazionale guono anche a livello nutrizionale con tanti sacrifici e privazioni per Italiana Under 22. Risiede a Villa S. come se non bastasse mamma Ma- Lucia(Fr) da dove molti anni fa si è ria Grazia e papà Michele sempre

46 I BOXE RING molto attenti a preparargli ottimi questo nuovo scenario dove il livello nico devo cercare il bersaglio, devo piatti a base di prodotti alimen- tecnico è elevato e dove per imporsi inquadrare e pressare anche se il tari rigorosamente biologici pro- occorre una grande determinazio- tutto può sembrare più semplice.” venienti dall’orto di casa. Un’altra ne. Ha raccontato con estrema na- Per il ventunenne Alessio Di Fiore, figura di riferimento oltre alla- fa turalezza e semplicità il suo modo già cuoco diplomato presso l’Istitu- miglia che segue con ansia e trepi- di scavalcare le fatidiche sedici cor- to Alberghiero di Cassino, e attual- dazione Alessio è la fidanzata Emily de quasi da estraneo isolandosi da mente al terzo anno nella Facoltà con la quale divide la più grande tutti ma in perfetta sintonia con la di Giurisprudenza dell’Università soddisfazione sportiva, quella cioè voce del suo maestro dicendo:”non della stessa città martire gli esami di far parte della Nazionale Italia- avverto dolore anche dopo un duro non sono finiti anche dopo oltre na e la contestuale aspirazione di colpo e che l’unica preoccupazio- sessanta match ottimamente di- poter rimanere in questo coinvol- ne è dominare l’avversario, seguire sputati. Ogni giornata è scandita da gente ambiente sia per migliorare con l’occhio come partono i suoi una miriade di impegni a cui non il livello tecnico che per continuare colpi, come schivarli, come rien- si sottrae anche se la passione per a difendere i colori azzurri come trare o come anticipare l’attimo il motocross a volte lo porta ad af- nell’ultima trasferta in Croazia propizio e giocare sulla velocità di frontare fangosi sterrati molto più dove pur affrontando un avversario ogni azione. Confesso di non aver pericolosi di certi precisi montanti. molto più esperto e smaliziato ha mai provato paura e l’unico timore Il tempo finisce e dobbiamo lasciar dimostrato di poter competere con è quello di non poter vincere e per andare Alessio non prima di averlo i migliori pari peso internazionali tale motivo parto sempre un po’ in ringraziato per la sua disponibili- della categoria. L’obiettivo imme- sordina per poi inquadrare i movi- tà con un grandissimo in bocca al diato comunque rimane quello di menti avversari e i modi di boxar- lupo per le sue ambizioni …... olim- accumulare ancora più esperien- li. Per questo ritengo di trovarmi pioniche. za e serenità con la consapevolez- meglio con avversari più fighter za delle proprie potenzialità e una che tecnici in quanto devo colpire • Di Fiore al CTN di Assisi insieme a Ka- smisurata modestia che rimangono d’incontro, spostarmi sul tronco e lambay; qui sotto insieme a Cammarelle e il le grandi doti di Alessio Di Fiore in rientrare mentre nell’incontro tec- maestro Simula; sotto Di Fiore all'angolo.

BOXE RING I 47 La Boxe in Austria

IL SIGNORE DEI PUGNI DI FERRO

di GIOVANNI CALABRESI ti”, ma questo perché vi risiedeva- pugile danese, Waldemar Holberg e la collaborazione austriaca di no molti sollevatori di pesi, e nelle riscosse talmente tanto successo KHATHARINA HUTTER zone rurali era ed è tuttora molto tra il pubblico da stabilirsi a fine in voga una lotta libera chiamata carriera a Vienna ediventando di L’Austria attualmente non è una “Ranggeln” diffusa particolarmente fatto un pioniere del pugilato au- nazione con un pugilato fortemen- nell’Alto Adige, nel Tirolo, nella Ca- striaco. Il primo maggio del 1924 il te protagonista ad alti livelli, ma rinzia, nel Salisburghese e in Ba- grande George Carpentier si esibì resta pur sempre un paese ricco di viera. Il termine di origine tedesca, a Vienna mettendo ko in 2 round l’ competenti appassionati della No- può essere letteralmente tradotto inglese Arthur Townley e suscitan- bile Arte e con un passato anche in “Lotta rusticana”. L’origine di do con la sua prova l’ entusiasmo abbastanza recente in cui ha avuto questa lotta è da far risalire alle di- degli spettatori, la stampa diede pugili che si sono fatti valere fuori spute tra i pastori, quando doveva- ampio risalto a questo avvenimento dai confini nazionali. Ricordiamo no dirimere questioni riguardan- e questo fece si che la boxe anche fra tutti Edip Sekovic e soprattutto ti i confini delle zone di pascolo. in Austria ebbe una forte spinta di Hans Orsolics, strenuo avversario Quest’arte marziale, il “Ranggeln” visibilità facendo molti proseliti. del nostro Bruno Arcari. Tuttavia è è un tipo di lotta di origine celtica, Le palestre cominciarono a cresce- l’Austria una nazione in cui anche che ha molte caratteristiche simili re di numero in tutto il paese, si può grazie alla particolare morfologia alla lotta greco-romana e al Judo. dire che non ci fosse club di squa- e al clima del territorio, lo sci in Alcuni documenti del 1390 parlano dra di calcio che non avesse una se- campo sportivo la fa da padrone di questo tipo di lotta anche nell›età zione dedicata al pugilato. Si affer- non a caso si dice che i bambini medioevale. La boxe a sua volta marono così talenti, come Leopold austriaci imparino prima a sciare partendo dall’ Inghilterra agli ini- Steinbach Campione d’Europa dei e poi a camminare. Ma non appe- zi del secolo scorso raggiunse an- pesi Medi nel 1931 e vincitore dei na appare all’ orizzonte un atleta di che l’Austria e nel 1908 fu fondata nostri Leone Jacovacci e Mario Bo- talento, portato per il pugilato, il la prima associazione di boxe, il sisio, Ernst Weiss , pugile di grande fuoco della passione sempre vigile “Wiener Athletiksport-Club”, mol- talento che fu Campione d’Europa e vivo sotto la cenere dell’ attesa si to frequentato dai viennesi. Ma in di tre categorie, dei pesi Mosca nel accende di interesse e di entusia- Austria fino al 1919 gli incontri di 1936, dei pesi Gallo nel 1939 e dei smo. Ma partiamo da lontano, dagli boxe erano vietati tranne nel caso pesi Piuma nel 1941, Titolo questo inizi del pugilato in Austria, inizi che a combattere fossero atleti non che perse a casa sua a Vienna con- verosimilmente difficili, anche se austriaci. I primi incontri di boxe tro il nostro Gino Bondavalli. Weiss Vienna agli inizi del XX secolo go- tra pugili stranieri, in territorio au- fu atleta di grande valore, tanto che deva fama di città di “uomini for- striaco, ebbero luogo nel 1910, un può vantare nel suo record una vit-

48 I BOXE RING toria ai punti ottenuta a Parigi nel suo nome in quello di “Jo Weidin” alto livello, Johnny Williams in in- 1936 su quello che molti considera- e il successo non tardò ad arriva- ghilterra, Al Hoosman fortissimo no il più forte peso Mosca italiano re, in breve divenne uno dei benia- picchiatore americano a Vienna, di tutti i tempi, Enrico Urbinati. mini della tifoseria parigina. Il suo e contro Karel Sys un belga che a E ancora Karl Blaho , Campione stile di pugile calmo ed elegante gli sua volta l’anno dopo conquisterà Europeo dei pesi Leggeri nel 1940, valse il nomignolo di “Gentleman il titolo Europeo dei Massimi. Sys è titolo conquistato contro il nostro Jo”. Ottenne 4 vittorie per ko, ma la reduce da una turnèe in Otello Abbruciati, Blaho fu anche sua serie positiva venne interrotta dove in 14 match ha riportato 12 avversario di Aldo Spoldi contro il a Roma dal nostro Nemesio Lazzari vittorie e pareggiato contro Artu- quale vanta un pari e una sconfitta che il 26 Aprile del 1947 lo superò ai ro Godoy e Archie Moore. Alla fine ai punti, di Cleto Locatelli e Vittorio punti in otto riprese. Tra il 1946 e il del 1951 Joschi va in Sud Africa dove Venturi pareggiando con entrambi. 1947 ottenne una serie ininterrotta gli imbattuti Louw Strydow e John- Parliamo quindi di pugili di alto di successi, combattè in Francia, ny Arthur sono messi ko rispetti- profilo, considerando i risultati Inghilterra, Svezia e Belgio otte- vamente in sette e in tre riprese. Il positivi ottenuti negli scontri con i nendo 12 vittorie di cui 11 per ko. A 1952 è l’ ultimo anno della sua at- nostri pugili, campioni che all’ epo- Bruxelles, in quegli anni capitale tività, perde con Hein Ten Hof per ca andavano per la maggiore. Ma della boxe europea, è il Campione knockout tecnico nel terzo round, per conquistare un Titolo Europeo d’Italia Enrico Bertola a finire ko il 4 giugno davanti ai suoi tifosi nella categoria regina, quella dei alla prima ripresa. Joschi é pron- viennesi mette ko in quattro round Pesi Massimi gli sportivi austria- to per l’ avventura nella terra dei Jean Serres, è il canto del cigno di ci dovettero aspettare il 1950 e il dollari e del pugilato che conta, gli Joschi, Platone dice che “ il cigno pugile in questione era Joseph “Jo- Stati Uniti lo accolsero come nuova uccello sacro ad Apollo e dotato di schi” Weidinger. Viennese di na- speranza bianca, si presentò come capacità divinatoria, canta il suo scita Joseph, chiamato dai tifosi con Jo Weidin ma opportunamente Jo- canto più bello prima di morire: il diminuitivo di Joschi, venne alla schi disse di essere di razza ebrai- non per piangere il proprio lutto, luce il 25 Aprile 1923 nel quartiere ca e che suo padre era morto in un bensì perché presagisce i beni che di Ottakring . Iniziò la sua carrie- campo di concentramento, in veri- troverà nell' Ade“. Joschi lascia l’at- ra di pugile al “BoxClub Schwarz- tà il padre di Joschi era un detective tività a fine anno a causa di gravi Weiss” società fondata nel 1919 e già del regime nazista. Negli Stati Uniti lesioni alla vista. Il suo record parla a 16 anni Joschi era un Campione si prese cura di lui nientemeno che di 31 vittorie di cui 24 per ko, 1 pari locale dilettante dei pesi Massimi. Jack Dempsey, il maglio di Manassa e 14 sconfitte. Dopo la sua carriera Tra il 1938 e il 1945 durante il pe- era un biglietto da visita che apriva di pugile, Weidinger gestisce un riodo nazionalsocialista, disputò tutte le porte, Joschi sotto la guida negozio di tessuti dal 1951 al 1955. 52 combattimenti vicendone 42 di del nuovo manager scalò le classifi- Per qualche tempo è stato prepara- cui 32 per ko. Indeciso sul suo fu- che mondiali, Nat Fleischer lo col- tore atletico dello Sportklub Rapid turo Joschi alla fine del conflitto locò al posto numero otto. Disputò Vienna e dal 1956 al 1957 ha lavora- pensò di dedicarsi allo studio, alla otto match, tra la costa atlantica e to come croupier presso il casinò filosofia, ma il famoso pugile Ernst quella del pacifico, quattro vittorie di Baden. Weidinger è stato Presi- Weiss, lo convinse delle sue poten- e quattro sconfitte ma alcune per dente dell’ associazione austriaca zialità di pugile e diventò suo ma- ferita come quella contro Walter di boxe e vice presidente del World nager. Joschi passò professionista Hafer, più volte messo knock down, Boxing Council, il WBC. Nel 2000 è alla fine del 1945 , alto 192 cm ed è nell’ultimo match in terra ameri- stato premiato con il “ Municipio in possesso di un pugilato elegante cana fu battuto ai punti dal nume- d’oro” dal Municipio di Vienna e nel a cui accoppia va una grande po- ro 3 delle classifiche mondiali Lee 2009 la capitale austriaca ha dato il tenza, Joschi esordì a Vienna con Oma un ebreo di origine russa il suo nome a una strada, la Weidin- una vittoria per ko in 3 round con- cui vero nome é Franck Czaiewski, gergasse nel 22° distretto Vienna- tro Stefan Schmidt ma si trovava in uomo dal passato poco raccoman- Donaustadt. Joschi è venuto a man- un territorio distrutto dalla guerra, dabile. Joschi torna in Europa che care il 26 Giugno del 2002 nella sua mancavano le strutture per allenar- occupa il terzo posto nelle classi- Vienna. si, non c’ erano soldi in giro , cosi fiche mondiali e il 3 Giugno 1950 nel 1946 si trasferì a Parigi. Ma in batte ai punti in quindici riprese Francia nel primo dopo guerra era in un match di grande intensità il forte il risentimento anti tedesco, forte franco polacco Stephane Olek Joschi non era ben visto dai fran- allo Stadio Prater di Vienna davanti cesi, le ferite della guerra erano a 35000 spettatori e conquista il Ti- • Nell'altra pagina: un primo piano di Joschi ancora aperte, allora cambiò ma- tolo Europeo dei Pesi Massimi. Per- Weidinger; segue il Campionato d'Europa nager si affidò alle cure di Gaston de il titolo l’anno dopo in Inghilter- Pesi Massimi Weidinger-Olek e Weidinger- Charles Raymond, migliorò ulte- ra battuto ai punti da Jack Gardner Jaques in un'arena gremita di persone. riormente la sua tecnica, cambiò il , perde ancora contro avversari di

BOXE RING I 49 Uscito "Berserk" di Don Stradley LA VITA E LA MORTE TRAGICA DI EDWIN VALERO, IN UN LIBRO a cavallo della rivoluzione di Hugo Chavez, tenendo da parte la facile retorica del riscatto sociale, tuttavia così vera e profonda quando si parla di pugili provenienti dai peggiori intestini socio-economici del pia- neta. Un padre sparito a 7 anni e di cui Valero non parlava mai, l’inizio con l’alcool a 9 anni, la conoscenza delle droghe a 11; a 12 anni il piccolo Edwin contava già 15 detenzioni in carcere minorile per reati di vario tipo, soprattutto furti di motociclet- te. Proprio una di queste, a 19 anni, lo farà volare per metri, senza casco, lasciandolo con un grumo di sangue in testa mai del tutto riassorbito. Di Valero quasi tutti gli appassionati parlano come di un picchiatore sel- vaggio, duro, ma nulla più, pieno di errori sul piano tattico e tecnico. In realtà, da questo punto di vista, Va- di MARCO BRATUSCH rà bene l’impressione di forza de- lero subì una chiara involuzione stata da questo picchiatore mancino quando fu costretto a lasciare gli Il grande Osvaldo Soriano, in uno “posseduto”, la cui vita personale è USA per combattere altrove, a causa dei suoi mirabili ritratti, parlando intrisa di drammi e tragedie, un po’ di un mancato passaggio delle visite del connazionale Carlos Monzon come gli incontri che lui riportava mediche. Ma il pugile di cui ancora una volta scrisse “Tyson ha seguito tra le sedici corde del ring. La prima ci si ricorda oggi nelle palestre di il suo stile nel boxare, e la sua strada biografia sulla sua vita che abbiamo Los Angeles, quello del 2002-2003, è nella vita. Ma il nordamericano si letto e di cui riportiamo qui una re- stato un pugile che combatteva an- mette la cintura di sicurezza e lì le censione, è scritta in inglese da Don che con finezza e ordine stilistico, banchine delle strade non sembra- Stradley (titolo “Berserk”, edizioni riuscendo a far con semplicità cose no tagliate con il coltello. Carlos Hamilcar Noir, acquistabile anche complesse, secondo allenatori e ad- Monzon è morto. Un po’ più morto su Amazon.it). Si tratta di una snella detti ai lavori. Era però anche quello di prima.” (da Pirati, Fantasmi e Di- ricostruzione dei fatti sulla vita pri- delle risse alcoliche con i compagni nosauri, ed. Einaudi). Forse, per im- vata e sportiva del mancino di Bole- Daniel Ponce De Leon, un duro pic- mergersi nella storia di Edwin Vale- ro Alto, corredata da interviste ad chiatore messicano che al suo con- ro, imbattuto picchiatore allenatori, giornalisti americani ed fronto appariva quasi un chieri- venezuelano morto in strane circo- ex compagni di palestra. Stradley (il chetto, e Mike Anchondo. Era il stanze suicide dopo aver, a quanto quale ha scritto anche un libro pro- Valero che d’estate andava a correre pare, ucciso la moglie il giorno pri- prio su Monzon, oltre ad altri sem- per chilometri nell’afa losangelina ma, occorre partire da quest’ottica e pre sul pugilato) ripercorre, senza per poi rientrare in palestra, to- calarsi in una vicenda da romanzo voler elargire attenuanti, la lotta di gliersi la maglietta zuppa e mettere sudamericano. Chiunque seguisse un uomo per tentare di uscire dalla KO gli sparring con guanti da 16 la boxe internazionale nel primo costante situazione di pericolo, po- once. Gli vennero presi sparring più decennio del nuovo secolo ricorde- vertà, rabbia e disagio del Venezuela pesanti e di caratura mondiale, al-

50 I BOXE RING cuni vicini a un’occasione per il tito- Pitalua, gli viene negato il visto per danti e vaghe, dei secondini e dei lo, come Juan Lazcano, alcuni di essi gli USA per aver accusato di corru- detenuti. L’uomo con il tatuaggio di se ne andarono dalla palestra la- zione dei poliziotti americani che lo Hugo Chavez sul petto, il presiden- sciando caschetto, guantoni e con- avevano fermato per guida in stato te-dittatore che lo aveva prima usa- chiglia, in piena crisi sportivo-esi- di ebbrezza. Edwin torna in Vene- to per dare un volto forte alla sua stenziale. Molti dei suoi primi 10 zuela, beve e si droga di continuo, rivoluzione e poi finirne imbarazza- avversari da professionista, non mentre monta la paranoia ossessiva to per le sue gesta di uomo. Tra tutte avrebbero mai più combattuto di per la sicurezza della sua famiglia e le versioni, quella più lucida appare, nuovo. Tony DeMarco, all’epoca la gelosia nei confronti della bellis- come spesso accade, quella della giovane mancino messicano e tut- sima moglie Jennifer, di origini por- madre di Valero, di certo la donna tora attivo professionista, fu il suo toghesi, raggiunge un apice inso- che più deve aver pensato alla vi- ultimo avversario; il suo angolo lo stenibile. Vedrà macchine che lo cenda. Stradley ce la racconta, così fermò dopo 9 round dopo che Vale- seguono ovunque; arriverà, come come tutta la storia, poggiando su ro continuò a inseguirlo e a infierire poi confessato ai medici in un pri- fonti cartacee, altre online, ma so- su di lui nonostante una gomitata mo tentativo di riabilitazione, a un prattutto su incontri diretti e inter- involontaria di De Marco gli avesse consumo medio di 10 grammi di co- viste con i protagonisti, più negli aperto uno spacco sulla fronte, caina al giorno. La moglie verrà ri- Stati Uniti che non nel Venezuela, grande come una lucertola. DeMar- coverata una prima volta con una ancora restìa per ragioni politiche e co disse che dopo quel match con ferita da arma da fuoco al ginocchio, scaramantiche ad aprirsi su questa Valero sul ring gli è sempre sembra- ma la colpa verrà data a un malin- maledetta storia. Nel 2016, sulla vita to tutto facile, e che nulla gli avreb- tenzionato che l’avrebbe seguita. di Valero è uscito un film, intitolato be mai più potuto mettere paura. C’è la volontà, in accordo con le au- “El Inca”, soprannome che Valero C’era sicuramente qualcosa di trop- torità, di andarsi a disintossicare a stesso detestava; è uscito in Vene- po folle del Valero pugile, quello che Cuba ma, sembra uno scherzo, cau- zuela ma è stato ritirato dalle sale si portava dietro un record mondia- serà un pauroso incidente guidando poco dopo, a causa di polemiche ri- le di KO al 1° round, così come sulla strada per l’aeroporto, coin- guardanti la famiglia, con minacce dell’uomo. Si dice che a un tratto volgendo diverse macchine per poi di azioni legali. Per certi personaggi, non bevesse quasi mai acqua, solo darsi alla macchia. Riapparirà gior- la pace non sembra arrivare mai, caffè o alcolici; che facesse di conti- ni dopo per il suo ultimo, più tragi- neppure da morti. nuo nottate insonni tra alcool e co- co ed enigmatico capitolo. caina, ostaggio dei suoi fantasmi, Chiuso nella stanza di un mo- ma nonostante questo i suoi com- tel con la moglie, tra bottiglie pagni di palestra raccontano di un di superalcolici, decine di pugile che si allenava sempre in migliaia di dollari in contanti modo maniacale, intensivo, ma sen- e 50 grammi di cocaina com- za mai stancarsi, che era sempre il prati poco prima, si consu- primo nella corsa e negli sparring: merà la tragedia. Jennifer c’era insomma un’ossessione che lo verrà trovata all’alba con la guidava in palestra come, in modo gola tagliata, nonostante assai più distruttivo, che lo divorava l’arma del delitto non ver- dentro finiti gli allenamenti. Quan- rà mai ritrovata. Così do poi gli abili faccendieri trovarono come il motel non pro- il cavillo burocratico per permettere durrà mai le riprese delle il passaggio delle visite mediche, telecamere a circuito Valero, messo sotto contratto dalla chiuso, né i giornalisti Top Rank, avrebbe dovuto affronta- potranno fare troppe re Manny Pacquaio. Era già stato domande per via di una sparring di De la Hoya in prepara- legge-bavaglio sugli zione al match di questi contro il omicidi fatta passare filippino, ed era stato rispedito a proprio nelle settima- casa dopo avergli fatto un occhio ne precedenti da Cha- nero. Era tutto pronto: un match tra vez. Il mattino dopo Valero e Humberto “La Zorrita” Soto verrà invece ritrovato nel sottoclou di Pacquiao vs. Cotto il corpo di Valero ap- doveva favorirne la futura riuscita, peso in una cella del ma a quel punto la macchina, lan- carcere, con una foto ciata al massimo ormai da troppo, della sua famiglia, finisce per perdere del tutto il con- tra varie dichiara- trollo. Nel 2009, dopo la vittoria su zioni, tutte discor-

BOXE RING I 51 Fu la grande 'Speranza Bianca' JERRY COONEY UN MITO AMERICANO SEMPRE ATTUALE

“Gerry il gentiluomo: uno sfidante un mito americano proprio per non ANNUNCIATA sul ring, un campione del recupe- aver perso tempo ad inseguire sfi- ro” dove recupero può voler dire de senza senso ed aver partecipato UNA SUA ESIBIZIONE tante cose come recupero dall’al- solo a sfide memorabili. Il 25 maggio colismo o dalle difficoltà della vita. 1980, ad Atlantic City, ha costret- CON UN NIPOTE Gerry Cooney è sobrio dal 1988, ma to Jimmy Young al ritiro al quarto ammette che negli anni 80 del se- round. Nel 1976 Jimmy Young aveva DI JACK DEMPSEY colo scorso beveva troppo ed aveva perso contro il campione del mon- provato la droga. Nato il 24 agosto do WBC/WBA Muhammad Ali. Il 24 di LUCA DE FRANCO 1956 a New York, alto 198 centimetri, ottobre 1980 al Nassau Coliseum di Gerry Cooney è stato pugile profes- Uniondale, Cooney ha messo knock “Sono sempre nel mondo della sionista dal 1977 al 1990, anche se out alla prima ripresa Ron Lyle, che boxe. Dirigo la palestra Gerry Co- sarebbe più esatto scrivere dal 1977 nel 1975 aveva perso all’undicesimo oney Boxing Academy, a Scotch al 1984 considerato che ha sostenu- round contro il campione del mon- Plains in New Jersey e conduco to un match nel 1986, uno nel 1987 e do WBC/WBA Muhammad Ali e nel il programma radiofonico ‘At the uno nel 1990. Ha chiuso la carriera 1976 era stato protagonista di uno fights (ai combattimenti)’ insieme dopo aver sostenuto 31 incontri con dei combattimenti più spettacolari a Randy Gordon. Mi piace vivere un bilancio di 28 vittorie (24 per KO) della storia insieme a George Fore- in questa cittadina del New Jersey, e 3 sconfitte (tutte prima del limi- man (quest’ultimo vinse in cinque parlare con le persone, far parte te). Non è mai diventato campione tempi). L’11 maggio 1981 al Madison della comunità. Mi sento fortuna- del mondo dei pesi massimi, anzi Square Garden di New York, Coo- to”. ha dichiarato Gerry Cooney al non ha mai vinto un titolo profes- ney ha messo ko al primo round sito internet americano Newsday in sionistico visto che negli anni in cui Ken Norton, che aveva battuto un’intervista pubblicata il 22 giugno combatteva esistevano solo il WBC Muhammad Ali nel marzo 1973 per 2019. In quel periodo, Cooney era e la WBA e che queste federazioni poi perdere la rivincita nell’ottobre anche impegnato a promuovere il non avevano ancora inventato titoli dello stesso anno e la bella nel 1976. suo libro “Gentleman Gerry: a con- super, regular, interim, gold, silver Insomma, Gerry Cooney ha costru- tender in the ring, a champion in e via dicendo. Eppure Gerry Coo- ito la sua reputazione battendo av- recovery” che si può tradurre con ney è un mito americano. Forse, è versari molto quotati anche se nella

52 I BOXE RING fase discendente della loro carrie- primo a congratularsi dopo la vit- ciata una sua esibizione sulle tre ra. Questo lo ha portato al match toria su Holmes. Non aveva consi- riprese contro un lontano parente che ha fatto la storia della boxe per derato che Holmes poteva avere al- di Jack Dempsey ad Hoboken, in motivi che con lo sport hanno poco tri piani e infatti mise ko Cooney al New Jersey, il 5 dicembre. Il rica- a che fare: la sfida al campione del tredicesimo round. Forse Holmes, vato dalla vendita dei biglietti sarà mondo dei pesi massimi WBC Lar- si era incattivito quando ha saputo devoluto in beneficenza. Saranno ry Holmes l’11 giugno 1982 a Las Ve- che Cooney prendeva la sua stessa presenti Micky Ward, Iran Barkley, gas. L’organizzatore Don King ave- borsa: 10 milioni di dollari. Anche il Antonio Tarver, Bernard Hopkins va pubblicizzato la sfida puntando fatto che Cooney venisse presenta- e il vecchio rivale ora amico Lar- sul razzismo: la grande speranza to per ultimo, privilegio da sempre ry Holmes. Assistere all’esibizione bianca contro il pugile di colo- riservato al campione, non deve non costerà poco: un posto a bordo re che dominava la scena dei pesi avergli fatto piacere. La sfida Ho- ring costa 125 dollari, gli altri bi- massimi. Cooney venne accostato a mes-Cooney è indimenticabile per glietti costano 50 dollari. Che dire Rocky Balboa e quando uscì il film gli americani che hanno sempre di un’esibizione tra un 64enne e un Rocky III il pubblico in sala urlava trattato Gerry Cooney come si trat- tizio qualunque che si chiama Mike “Cooney Cooney” mentre Balboa ta una leggenda vivente. Lo ha det- Dempsey, ma si fa chiamare Baby faceva fuori Clubber Lang (inter- to molte volte lo stesso Cooney nel Jack? Only in America! pretato da Mr. T). La prestigiosa tour promozionale del suo libro: rivista “Time” mise in copertina “Ovunque vado, c’è sempre tanta Gerry Cooney e Sylvester Stallone gente che vuole farmi domande, scrivendo: “Gerry Cooney combat- farsi una foto con me. Sono sempre te contro il campione Larry Hol- trattato molto bene. E’ fantastico”. mes a Las Vegas. Sylvester Stallone Gerry Cooney ha disputato il suo combatte per lasciare la sua im- ultimo match professionistico il 15 pronta a Hollywood”. Il presidente gennaio 1990, ad Atlantic City, con- • La copertina dedicata del 'TIME' insieme a degli Stati Uniti Ronald Reagan fece tro perdendo per Stallone. installare una linea diretta con la ko tecnico al secondo round, ma i Qui sotto in Bn il match tra Conney e Casa Bianca nella stanza d’albergo suoi tifosi hanno ancora voglia di Holmes. di Cooney perché voleva essere il vederlo sul ring. E’ stata annun- Cooney Dempsey Tarver.

BOXE RING I 53 SPECIALE REPORTAGE

di MARCO IMPIGLIA dell’asfalto o dell’anima. Dell’Isla sionale, ho cercato soprattutto i ho visto quanto basta a riempirmi “resti” di una mitica Cuba sporti- «Adesso ascolta, sola nel buio. La gli occhi e finire un paio di vecchie va. Quella che negli anni Settanta magia è davanti, nell’alone di luce scarpe da ginnastica. Le mie rot- e Ottanta si piazzava ai primi po- intensa dove una favola non creduta te, però, non si sono allontanate a sti ad ogni Olimpiade. Gli impianti disegna le sue follie con esattezza, sufficienza dalla Cuba in vendita, più importanti, gestiti dallo Stato, come se da essa dipendesse l’equilibrio quella delle “casas particulares” a che ancora rimangono attivi dan- del mondo». basso prezzo e degli itinerari che no un’idea delle ambizioni di ieri e lo Stato organizza in valuta. Come si scontrano frontalmente con una CUBA IN TRANSIZIONE un cacciatore di fantasmi, ho appe- realtà economica che, a trent’anni na scorto l’ombra della vera Cuba. dalla caduta dell’impero sovietico, Cammino per le strade dell’Ava- L’ho vista negli occhi dei bambini, semplicemente appare dramma- na, ma non sono appena arrivato “pionieri socialisti”, che boxavano tica. L’ex Paradiso Socialista è oggi dall’aeroporto: è un mese buono per gioco nel cortile di una scuola un Purgatorio che lentamente, con che m’industrio a fare il vagabondo a Gibara; o anche nel sorriso fidu- pudica discrezione, volge al capita- per Cuba. In lungo e in largo, evi- cioso e genuino, direi antico, di un lismo per ruffianeria turistica. Mol- tando le buche più dure – per cita- pescatore subacqueo incontrato su ti cubani l’hanno capito, l’hanno re il Poeta– anche se le pittoresche una spiaggia molto fuori Baracoa, elaborato e si sono attrezzati. Essi auto anni Cinquanta, che qui servo- contentissimo lui di cedermi a po- tentano in tuti i modi di arricchirsi no da taxi collettivi, sembrano pos- chi centesimi i pesci infilati nella muovendosi agilmente nelle pieghe sedere ammortizzatori “vintage” fiocina. di un sistema che sui muri, nella in grado di colmare qualsiasi ferita Per una mia deformazione profes- toponomastica e sui libri di scuola,

54 I BOXE RING scrive frasi e ricorda i nomi dei ma- estri del pensiero socialista dell’Ot- tocento. Ma bastano un paio di “Reebok” molto fiche, una attempa- ta lady americana che balla sguaia- tamente una “Baciata” col moretto di turno, un oggettino tecno in bella mostra sui banchi del mercato “La Caridad - Venta trabalhadores por cuenta propia”, a distruggere l’illu- sione. Pop! E i giovani delle famiglie aspiranti borghesi si accalcano nei pressi dei grandi alberghi gestiti dallo Stato, coll’intento di rubare il collegamento wi-fi altrimenti - im KID CHOCOLATE nonché privo di problemi razziali, possibile, considerati i costi. Batto- questo è Cuba. Da un lato, sotto no sui tasti dei telefonini cinesi per La Habana è un cocktail forte e un portico bordato di “bodegas”, avventurarsi in un viaggio inter- stordente; o una “Gilda” a piedi una nera emaciata e miseramente nettiano ultramarino. Dove hanno nudi, se preferite. Gli stili architet- vestita, con un fazzolettone ver- “friends” che gli rivelano cose. E si tonici si sovrappongono, la gente miglio-ocra annodato sulla nuca, intuisce che, tempo una generazio- pure è sovrapposta. Se c’è un luo- chiede la razione di pane secon- ne, qui la vita sarà diversa. go al mondo davvero multi-etnico, do quanto consente la sua tessera

BOXE RING I 55 “eroe dello sport”, al generoso Fi- del. Alla Kid Chocolate, in pieno centro, • L’Avana, ingresso del Gymnasio Trejo ora ci fanno i tornei di calcetto al chiuso. Si entra a pagamento. Ma ci si fa anche un pizzico di pugilato. Messo in un angolo però, relegato in uno dei corridoi laterali. In ef- fetti, entro e mi trovo nella “gym” più minima dell’universo. C’è un maestro col suo aiutante che mi chiedono qualche dollaro per stare lì dieci minuti a scattare fotografie. I visitatori californiani li hanno abi- tuati così, poveri cristi. Gli dico che sono un giornalista italiano specia- lizzato in pugilato, ma risulta evi- dente che non glie ne può fregare di meno; i verdoni apripista, quelli sì. I ragazzi, sette o otto di catego- rie medio-alte, fanno finta di nulla. Hanno sentito tutto. Hanno visto tutto. Ma sono solo automi ubbi- dienti. Comunque s’impegnano su- bito sopra le righe, come ballerine al cospetto dell’impresario in visita straordinaria. Il Maestro-capoccia inforca un paio di occhiali da sole, immagino per apparire più “cool” nell’immagine digitale che andrà su un magazi- ne del “mondo-di-fuori”. Adesso sembra proprio un Ray Charles ro- busto. I tipi boxanti sono uguali a quelli che avevo osservato alla pale- annonaria; dall’altra parte della Kid Chocolate! Se andate a Cuba stra dello Stadio Flaminio nel 2006, strada, al di là del traffico caoti- per spasso e vi piace il pugilato, quando era sceso a Roma Teofilo co di camion collettivi, Chevrolet non perdete l’occasione di dare Stevenson con una rappresentati- dell’era di Heminguay, Lada sovie- un’occhiata a uno dei templi della va junior della Nazionale bianco- tiche e motociclette o sidecar mezzi boxe retrò, risalente agli anni Qua- rosso-blu-stellata. Al contrario del scassati, i macchinoni caramellati ranta. La storia del “ragazzo color grandissimo Teo – che il Dio Socia- Happy Days caricano “los gringos” cioccolato” non ve la devo rac- lista l’abbia in gloria –, il mio amico per il giretto di prammatica. Una contare io, ché basta un clic e ce Ray non ha bevuto “ron” di prima musica latina spiraleggiante invita l’avete. E’stato il più forte, e fortu- mattina. Parla in continuazione, si a ballare e a fare l’amore ogni santo nato, pugile professionista cubano agita, seduto su una sedia, dispensa dì: sta sempre nell’aria, Eros, nella di tutti i tempi (tempi non lunghi, consigli ma non mi sta simpatico. capitale dei Caraibi. E fa il “pax de fermati dalla Revolucion castri- Tutto dura poco e vado via, non so deux” con i colori, con gli odori del sta). Fece soldi a palate in Francia perché deluso: forse non sono un mare e della terra, con gli occhioni e in Europa, e anche nella mecca bravo “reporter”. delle gazzelle locali che si volgono mafiosa degli States; quindi- bru ad esaminare il turista nella spe- ciò ogni incenso in un attimo, tra- UN SOGNO CHE NON C’È ranza di piacere a sufficienza. Se sformandosi nella versione afri- non si sta moralmente attenti, la cana di un dandy inglese. Infine, A Santiago, esattamente al lato op- zombificazione sinestetica, lo - sci morì dov’era cresciuto, all’Avana posto dell’Isla, mi era capitato, tre volamento nell’harem tropicale, è nel 1988: l’ex campione del mondo settimane prima della “Kid”, di fare latente quanto inevitabile. degli Junior Lightweight costretto una capatina all’immenso com- Per fortuna, ho un obiettivo molto ad elemosinare un riconoscimento plesso polisportivo nella zona pe- più speciale: vedere la palestra di quasi postumo, e una pensione da riferica della “ciudad” più bella e

56 I BOXE RING nera di Cuba. Un guardiano genti- baseball e ricevere la “call” di un GIMNASIO DE BOXEO le, e veramente castrista nel cuore, club statunitense, per fare il “pro- “RAFAEL TREJO” mi aveva introdotto a una palestra fessional” e assurgere allo status di tanto vasta quanto spoglia, arreda- milionario in dollari da un giorno Ed eccomi qui, che cammino a pas- ta con attrezzature anni Settanta; all’altro. Con la boxe, questo so- so celere per attraversare la Ha- rovinate, per di più. Sorprendente gno non c’è. El boxeo è il vero sport bana Vieja, l’area extra-addobbata la dichiarazione dell’umile funzio- dilettantistico di stato, marxista- dove si può sorseggiare un mojito nario circa le apparizioni quadri- leninista al cento per cento. Il pal- all’aperto e imbucarsi in un locale mestrali di rappresentative nazio- mares olimpico di cinquanta me- da ballo originale anni Venti. Pia- nali per sessioni di preparazione in daglie, di cui una trentina e passa no piano, un passo dopo l’altro, vista di impegni all’estero. Il ring, d’oro, sta lì a testimoniarlo. scompare la finzione e mi immetto però, rimane in un’altra parte del C’è un posto a Cuba – e lo sapevo nella zona portuale, dove i vanesi complesso, e non è visitabile senza bene al momento di partire da Fiu- “turistas” si dileguano come for- un permesso governativo – mi ave- micino – che incarna lo spirito “bo- miche davanti al formichiere. Le va detto, quasi a scusarsi. xeador” di ogni patriota cubano che viuzze strette, gli androni squallidi Capita non di frequente, ma può si rispetti. Esso si chiama Gimnasio e i portici istoriati di rampicanti e succedere a Cuba, di incrociare Rafael Trejo, dedicato a uno degli fiori a campana, le scuolette seve- adolescenti che boxano per la stra- eroi uccisi durante la Rivoluzione. re con le maestre perfettamente da, ma non è assolutamente il pu- Già prima di giungere col “taxi ru- in divisa all’entrata, le occhiaie di gilato lo sport prediletto. Il baseball tero” da Vinales, la parte verdissima palazzi sventrati con le macerie al qui domina. I bambini lo imparano situata dirimpetto alla Florida, abi- sole, le botteghe vere, aperte per appena stanno in piedi e corro- tata da tipi di “cow boys” e un po’ loro, ricolme di dignitosa povertà no senza inciampare, come da noi la zona “nordica” di Cuba, mi ero smerciata a prezzi rigorosamente una volta il gioco del pallone. La Tv premurato di telefonare al maestro socialisti; sorrisi in quantità indu- manda una partita in diretta quasi decano della palestra. E da lui avevo striale e umanità calda ovunque ti ogni sera, mentre assistere dal vivo ottenuto la presenza di “Namibia”, giri: una Trastevere subito dopo la a un match della Serie Nacional de l’unica donna boxeadora nella sto- guerra, se mi capite. Ancora pochi Béisbol costa l’equivalente in “pe- ria cubana. Pugilatrice non ufficia- metri, e si apre la visione magnifica sos convertibles” di dieci centesimi le, tuttavia, in quanto la boxe decli- bianco-turchese, tra due ali di case di euro. Dall’apertura di Obama, nata al femminile è proibita dalla gialline scrostate, incastonata come si è levato un sogno pubblico qui legge. una gemma ardente nell’intensivo nell’Isla: diventare un campione di urbano, della palestra di pugila-

• Allenamenti al Trejo

BOXE RING I 57 • Guantoni da training: Gymnasio Trejo

to più famosa di Cuba. Vi vengono Di lì parte la trafila che può - por nell’orgoglio. Pochi secondi di so- anche dall’estero, a tenervi corsi di tare alla Nazionale, alla possibilità sta tra un cambio e l’altro ritmano affinamento o di iniziazione all’ar- di viaggiare, di prendere parte a la sessione che non concede tregua te sotto la guida, pazientissima, dei tornei con la canotta di Cuba. E poi alcuna. Capisco che alla Trejo non tre maestri incaricati. Personaggi ci sono i corsi per i bambini delle si scherza davvero, non c’è spazio come il principe Carlo d’Inghilterra scuole primaria e secondaria, tutti per cazzeggi di nessun genere: “el l’hanno visitata. Ma soprattutto, la nel pomeriggio”. boxeo” è una cosa seria e lo si colti- Trejo è una fucina di “boxeadores” Al vecchio gli brillano d’orgoglio va da uomini fatti. made in Cuba, che vi approdano dai le pupille di grafite, incastonate Dopo una mezzora così, mi avvici- quartieri della Capitale. anche loro tra le rughe di una vita no a un paio di guantoni abbando- “Qui abbiamo avuto ragazzi che trascorsa a insegnare cosa è la fol- nati da una parte e mi accorgo di si sono guadagnati medaglie alle lia unita alla disciplina, nella mente quanto siano logori, consunti den- Olimpiadi” – mi dice Ignacio, il Ma- fiorita di spine di un pugile in car- tro e fuori da migliaia di ore di uso. estro che ho contattato e a cui toc- riera. Vorrei che mi dicesse altro, Tutti i materiali sono ridotti male, e cava il turno. Stiamo a parlare nello qualcosa di lui, ma all’improvviso chi ha qualcosa di nuovo, che ma- sgabuzzino tappezzato di fotografie si ferma, batte le mani e dà il via a gari arriva da oltre oceano, se lo che funge da segreteria. Ignacio si una serie di turnazioni tra gli allie- tiene stretto. è alzato dalla seggiola e mi indica vi che ci danzano intorno, mentre con la mano callosa, come un ad- i due che rimanevano alti sul ring LA GUERRIERA NAMIBIA detto di un museo, i campioni che scendono per partecipare alla festa. sorridono nel collage. “A Cuba, chi E’ un round-robin all’inglese che E’ passato da poco mezzogiorno. vuole fare la boxe agonistica entra vede ogni pugile boxare sette mi- Un “Hola, que tal?” esplode alla mia nella palestra più vicina a casa, e nuti con un altro, senza distinzioni destra dall’ingresso: è la bella Na- di solito ce ne è sempre una. Se va di peso o di età. Se un “viejo” si tro- mibia, la ragazza con cui Ignacio mi bene, se ha la stoffa e il necessario va di fronte un “novicio”, gli insegna ha organizzato l’intervista. Namibia spirito di sacrificio, gli viene offerto con calma i colpi, muovendosi al viaggia sui trenta, è mulatta come di entrare in una delle Accademie rallentatore, mimando e riprovan- un buon 50% della popolazione, in- che sono attive in ogni Provincia. do, attento a non ferirlo, in specie dossa anch’ella un paio di occhiali

58 I BOXE RING scuri che non toglierà mai. Mi pare “Boxeur de rue”, che ho portato in giusto il tipo di giovane donna che valigia per tutto il tempo del viag- si dedica alle arti marziali: seria, gio. Sorride finalmente, la ragazza quasi arcigna al primo impatto, dagli occhi misteriosi. Sarà per lei forse timida. Concluse le presen- un ricordo magnifico da mostrare tazioni, mi racconta al microfono la alle amiche. Ma il ricordo è anche sua storia. Da piccola frequentava mio, “querida” Namibia. Ho com- la Trejo nelle ore extra-scolastiche, preso che da donne del tuo stam- essendosi la famiglia trasferita da po dipende l’equilibrio del mondo. Guantanamo, l’area più abitata da E un giorno leggerai l’articolo sulla persone di colore. Ammirava i ra- rivista della Federacion Italiana de gazzi che si allenavano e li imita- Boxeo. va, confidando che un bel giorno sarebbe divenuta una di loro. Ru- bando con gli occhi, facendosi in- stradare dai maestri, Namibia (il • In piccolo, Namibia da bambina e sotto nome rispecchia la sua data di na- Namibia da pugile. Qui sopra, con l’autore Marco Impiglia durante l’intervista. scita, il 1986, in onore dello stato filo-sovietico che sorgeva dalle ce- neri della razzista Rhodesia) si era sentita pronta per rendere solido il suo sogno: partita per gli States per partecipare a un reality-show incentrato sulla boxe, l’organiz- zatore, un cileno americanizzato, l’aveva ospitata alcune settimane in Texas e poi in California. La possi- bilità di fare la pugile professionista con una licenza statunitense, però, era rimasta una mera illusione. E il suo rientro definitivo in Patria era stato conseguente. Altri dettagli rivelano il cuore di Na- mibia: inizio a dodici anni ma con il taekwondo, disciplina consentita alle femmine. Ora si allena rego- larmente, si tiene in forma. Conta di seguire un corso per ottenere il brevetto di istruttrice di educa- zione fisica con la specializzazione proprio nella boxe. Una nuova leg- ge sta per essere approvata. Forse il suo futuro come insegnante di pugilato si avvererà, al contrario dell’altro che la voleva prima pugile professionista nata a Cuba. Namibia è una “muchacha” sim- patica. Dice che ha conosciuto Teo Stevenson, un “hombre extraordi- nario”. Aggiunge che nella boxe c’è un “principio sexual” che agisce. Apprezza la metodologia e la for- ma in cui è apparecchiato lo sport nella sua Patria. E’ solo il “Bloqueo” che rovina tutto. Che rende diffi- cile praticare le discipline spor- tive ai giovani cubani. Ma le cose cambieranno certamente. Gracias, Namibia. Le regalo una maglietta

BOXE RING I 59 La Campionessa del Mondo, gioca la carta italiana JORGELINA GUANINI ASSO NELLA MANICA DELLA JESINA di GABRIELE FRADEANI ta della boxe ed in questo sport mi la carte federali cercheremo di far- sono realizzata fino a conquistare la esordire nella nostra regione e, Iesi – 18 settembre 2020 il titolo mondiale, ora voglio con- perché no? anche con il mondiale La Pugilistica Jesina si arricchisce tinuare la mia carriera qui, dove la in palio, sarebbe un grosso avveni- di una atleta di eccezione. Parlia- famiglia di mia madre ha avuto ori- mento. Per ora ci dedicheremo alla mo della professionista campio- gine. Il tecnico Alessandrini mi ha sua forma fisica per ripristinare nessa del Sud America dei pesi offerto la sua ospitalità e spero di quel peso che, causa fermo Covid, gallo e mondiale dei supermosca, ripagarlo portando il mio titolo in si è dilatato con qualche chilo in più l’argentina Jorgelina Guanini che Italia e nella sua palestra”. e poi, con il placet della Federazio- è giunta in Italia e sta sbrigando le “Ho visionato su internet i suoi due ne, saliremo sul ring e sono certo pratiche per ottenere la cittadinan- incontri mondiali – ci ha detto Lo- che la ragazza si farà valere”. za forte del fatto che le sue origini renzo Alessandrini – ed ho visto sono di Staffolo, paese da cui par- una atleta in possesso di una buona tì il bisnonno per cercare migliori tecnica ma soprattutto con carat- possibilità nel Paese sudamerica- teristiche di fighter. E’una tipa che • In questa foto Jorgelina insieme a Gabriele no. L’abbiamo incontrata nella sede va sempre dentro e si esalta nella Fradeani , mostra fiera la sua cintura da del Comitato Marchigiano dove si battaglia; non appena a posto con Campionessa Mondiale. è subito recata, accompagnata da Lorenzo Alessandrini, allenatore della Pugilistica Jesina, per inol- trare la richiesta di tesseramento in Italia. Ventotto anni, viso simpa- tico, fisico atletico, l’abbiamo fatta parlare in quel suo gergo argentino inframmezzato dalle prime parole italiane. “ Combatto dal 2016 - ci ha detto - ed ho conquistato il mio primo titolo, quello sudamericano dei Bantam, nel marzo del 2018, poi ho tentato con successo la carta del mondiale dei super Fly battendo a Concordia Debora Anahi Dionicius nel settembre del 2018, titolo difeso il 15 giugno del 2019 contro Micaela Milagros Lujan. Poi il covid ha bloc- cato tutto ed ora sono in attesa del- la difesa del mondiale che dovrebbe disputarsi entro il prossimo genna- io con l’avversaria che verrà stabili- ta dagli organismi mondiali. Il mio bisnonno materno, che di cognome faceva Ombrosi, era di Staffolo e fin da piccola ho sentito parlare dell’I- talia come un Paese meraviglioso ed ho sempre sognato un giorno di viverci. Poi mi sono innamora-

60 I BOXE RING KHALLADI CAMPIONE IBF

la Palestra Medaglia d’Oro con la combinazioni al viso di Khalladi, in SERATA AMARA PER IL collaborazione del Dottor Orofino avvio della seconda ripresa veniva proprietario della “Great Gym Ac- sorpreso da un diretto destro d’in- PUGILE DI MARCIANISE, tive”. Spettacolo assicurato in una contro che lo metteva al tappeto. cornice fortemente contigentata a Nella caduta il pugile di Marcianise COSTRETTO A LASCIARE causa del covid 19, pochi spettatori, riportava una dolorosa distorsione ma tutti rispettosi di mascherina e alla caviglia destra, infortunio che PER UNA DOLOROSA distanza prevista sotto l’occhio vi- gli impediva di rimettersi in piedi gile di steward e hostess efficienti e l’ arbitro lo contava decretando DISTORSIONE e numerosi. Il cartellone ha previ- il ko. Khalladi, trentadue anni, con sto un prologo di dilettanti e cinque un record di 14 vittorie, 8 per ko, 8 match professionistici. Main Event sconfitte e un pari al peso effettua- ALLA CAVIGLIA della serata il combattimento valido to il giorno precedente aveva fatto per il Titolo Intercontinentale IBF segnare kg 60,700 contro i 61,200 DOPO UN ATTERRAMENTO dei Pesi Leggeri tra l’idolo locale di Valentino si è presentato sul ring Mirko Valentino e il duro tunisino evidenziando almeno due categorie di GIOVANNI CALABRESI residente a Genova Mohamed Khal- in più, un autentico peso welter , ph MERIGO/BOZZANI ladi. Serata conclusa con l’amaro che non a caso un anno fa a Sequals in bocca per i tifosi del beniamino aveva conquistato il vacante Titolo Marcianise, 25 settembre 2020 locale, Mirko Valentino infatti dopo Internazionale del Mediterraneo Ottima serata di boxe nell’ avveni- un buon avvio nella prima ripresa dei Pesi Welter fermando in sette ristico Centro Polisportivo “Great dove almeno in un paio di occasio- riprese Marcello Matano. Un uomo Gym Active “ di Marcianise, serata ni riusciva a mettere a segno belle quindi da prendere con le molle. organizzata dalla Boxe Loreni, dal-

BOXE RING I 61 Che dire di Valentino, Mirko ha 36 Tommy e Brenda, Mirco ha i loro in apertura, il welter Luigi Alfieri ( anni, ha disputato 296 match da nomi scritti sui suoi pantaloncini 4-0-0), geometra di ventriquattro dilettante, oltre alle decine di Titoli da combattimento, ed è in Polizia anni confermava quanto di buono Nazionali conquistati, ha disputa- alle F.F.O.O. Per adesso non sap- ha fatto vedere in questi inizi di to da protagonista tre Olimpiadi, piamo quale sarà il suo futuro nel carriera, dove spicca la vittoria ai Atene, Pechino e Londra, ha vinto mondo del pugilato iniziato 22 anni punti sul lanciatissimo e imbattuto un Oro, un Argento e tre Bronzi fa sotto la guida del Maestro Raffa- pari peso romano Pietro Rossetti, in cinque edizioni di Campionati ele Munno, il quale Munno tiene a il volenteroso Danilo Cioce (2-8-1) Mondiali, un Argento e un Bronzo precisare che lo stop dell’ arbitro avversario della serata , lo ha subi- agli Europei, tre Ori e un Bronzo ai è stato inadeguato perché Valenti- to per tutte e sei le riprese. Alfieri, Campionati dell’ Unione Europea, no dopo l’ atterramento ha cerca- abruzzese di Vasto guidato all’ an- due Ori ai Giochi del Mediterraneo, to subito di rialzarsi ma la caviglia golo dal cut man Domenico Urbano un Titolo Italiano da professioni- infortunata gli ha ceduto :-“ L’ ar- e dal Maestro Alfredo Campitel- sta e moralmente anche un Titolo bitro avrebbe dovuto chiamare il li ha mostrato di conoscere l’arte Europeo. Da dilettante è stato il medico,” - dice il Maestro Munno di eludere arretrando gli attacchi rivale per antonomasia del fuori- –“ il quale avrebbe riscontrato la avversari per poi prontamente ri- classe ucraino Vasil Lomachenko gravità dell’ infortunio di Valenti- entrare con colpi saettanti sopra e al quale ha reso sempre durissima no e la giuria avrebbe decretato il sotto. Nelle ultime riprese Alfieri, la vita nei loro confronti. Il CONI lo No Contest come da regolamento, che ha sempre condotto il match, ha premiato con la massima ono- adesso Mirco si sottoporrà a una ha calato il ritmo, ma il verdet- rificenza, il Collare d’Oro al meri- radiografia della caviglia infortu- to non é mai stato in discussione. to sportivo. Ha una bella famiglia, nata e poi stabiliremo il da farsi Seguivano i superleggeri Gianluca la signora Rossana e due bambini, ”. Negli altri incontri della serata Picardi ( 8-0-0) figlio d’arte del

62 I BOXE RING mai dimenticato Tonino Picar- 0) guidato all’ angolo dal tarantino pioncino in embrione, questo Ros- di che lo ha assistito all’ angolo e Cataldo Quero e il moldavo Petru setti che se imparerà a usare con il giovanissimo Nicaraguense di Chiochiu ( 8-6-0). Rossetti Cam- maggiore frequenza anche i colpi stanza in Veneto , Nestor Mara- pione d’Italia Dilettanti 2019 dove dritti, che tanti successi gli hanno diaga Montiel ( 8-7-1). Picardi ha è stato il più giovane partecipante fatto cogliere tra i dilettanti, in un tenuto l’iniziativa per tutte e sei le della rassegna. In quella occasione prossimo futuro ci farà vedere cose vivaci riprese, marciando sempre venne notato e subito scritturato belle. In apertura nove match di- in avanti e arrivando spesso a ber- dall’ occhio lungo di Mario Loreni. lettantistici hanno visto impegnati saglio in guardia destra con pesan- Il ragazzo è nato a Cuba da padre nove pugili della “Medaglia d’O- ti bordate mancine. Maradiaga ha italiano e madre cubana, dall’età ro” che hanno riportato sei vitto- tenuto comunque botta, spesso ha di 16 anni vive a Sava vicino rie, con Garofalo Catalina, Pengue scagliato botte pericolose, comun- ed è subito approdato alla corte dei Ivan, Valentino Emmanuele, Lavino que sempre schivate e bloccate da Quero. Rossetti ha solo diciannove Francesco, Lasco Raffaele, Sorren- Picardi, per il resto ha limitato i anni ma ha sciorinato un pugilato tino Diego; pareggiato con Sapone danni con belle e spettacolari schi- di classe superiore. Boxa in punta Dario e due sconfitte discutibili con vate sul tronco come nella migliore di piedi con continui spostamen- Varchetta Antonio e Restina Mar- tradizione della scuola sud ame- ti in arretramento e laterali, sulle cello. ricana. Nel finale di match non ha reazioni del mai domo Chiochiu disdegnato qualche velleitaria sor- che rare volte è riuscito a trovarlo. tita, ma verdetto tutto per Picardi. L’allievo di Quero ha portato serie Era la volta dei pesi Medi Michael di montanti a due mani, sempre a Mendy ( 2-0-0) e l’esordiente Ale- segno con velocità e tempismo , la xandru Ciupitu, match piacevole, sua boxe é stata un mix di arte pu- • A pag 62 una carrellata di foto della sei riprese boxate in velocità con gilistica pura e di fantasia tutta ca- serata: Khalladi vincitore; Khalladi opposto prevalenza di colpi lunghi dove la raibica. Da manuale nella seconda a Valentino; durante gli inni nazionali; maggior freschezza atletica di Ciu- ripresa un suo montante sinistro l’infortunio di Valentino e Valentino conso- pitu , tecnico e attendista ha fatto la d’incontro che ha causato una co- lato dal figlio Tommaso ‘Bam Bam’ durante l’intervista a bordo ring. In questa pagina differenza. Ancora due Pesi Medi a piosa epistassi al naso di Chiochiu (A) Mendy-Ciupitu; (B) Alfieri-Ciocie; (C) seguire, Giovanni Rossetti ( 2-0- con intervento arbitrale. Un cam- Picardi-Maradiaga; (D) Rossetti-Chiochiu

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FOTO: LUCA RIGOLDI CAMPIONE UE EBU CATEGORIA SUPER GALLO QUEST’ANNO SOSTIENICI CON IL 5X1000. DONA IL 5X1000 DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI ALLA FEDERAZIONE PUGILISTICA ITALIANA. È SEMPLICE.

La F.P.I. riconosce nel volontariato un valore fondamentale della propria attività tecnica e organizza- tiva e destina queste risorse per la promozione e l’organizzazione dello sport del pugilato quale stru- mento sociale favorendone l’integrazione, la tolleranza e la solidarietà. Nella prossima dichiarazione dei redditi hai la possibilità di destinare alla Associazioni Sportive riconosciute dal CONI il 5x1000 della tua imposta sul reddito. Come fare? Su tutti i modelli per dichiarare (modello UNICO, 730, CU, ecc..). Trova il riquadro per la destinazione del 5x1000. Scegli l’area dedicata al “Sostegno del volontariato”: apponi la tua firma e scrivi il Codice Fiscale FPI: 05281810589. fpi.it