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PERIODICO DI INFORMAZIONE DEL COMUNE DI CASTELLETTO CERVO Anno VI Numero 2 Autorizzazione Tribunale di Biella n.573/2011 Agosto 2017 Direttore Responsabile Francesca Fossati Direttore Editoriale Comune di Castelletto Cervo - Via XXV Aprile - Tel 0161859116 L’autunno nella Baraggia Castellettese - Anni 70 IN QUESTO NUMERO Lettera del 2 5 10 «Alla festa con le nuove «Se mi hai voluto in Sindaco Renzo Selva regole» trincea tu, dio che mi hai fatto “incazzare”, è qui I Castelletti del Piemonte 5 Tra unione e fusione 3 che devo combattere» Continua la campagna di 6 Mamma Roma 10 Obbligo vaccinale 4 informazione sulla salute Arrivederci 7 Castelletto Cervo e il suo 11 Una giornata di festa e di 5 castello cultura al nostro La Cervo 8 Il ricordo di Mariella 11 monastero Il Bar-Lume 8 Mosca Pagina 2 LETTERA DEL SINDACO RENZO SELVA Sarà il caldo di questi giorni: oltre 35 gradi all’ombra. si guasta ci vuole un po’ di tempo prima che i tecnici, Sarà che il sole picchia duro sulle teste e le rende più che arrivano magari da Vercelli, giungano sul posto calde del solito. Sarà che anche il nostro è un po’ un dopo che è arrivata alla Sii (Servizio idrico integrato, la paese della bassa come quel Brescello di Giovannino società che gestisce l’acquedotto) la prima segnalazione Guareschi dove le teste erano particolarmente accaldate da parte di un cittadino. Poi, prima che il guasto sia già di loro. Sarà quel che sarà, ma raramente ho riparato passa magari mezz’ora, un’ora e a volte anche incontrato tanta difficoltà, come nei giorni passati, in più, dipende dal tipo di guasto. È un meccanismo alcuni casi a esprimere ragionamenti semplici su elettromeccanico e può capitare che si guasti, come semplici situazioni. Come con quel cittadino che mi ha qualsiasi macchina, compresa la nostra auto. Occorre telefonato con la foga del Masaniello lamentando il avere solo un po’ di pazienza quando succede. La Comune chiuso oltre l’orario di apertura. Vani i miei pazienza, già. Una qualità ormai rara in questa vita timidi tentativi di capire, di cercare di spiegare. Vani e frenetica. Un tempo, quando la pazienza si sposava sovrastati, soverchiati da un profluvio ininterrotto di ancora con il buon senso e le cose si facevano con la adirate reprimende. Eppure può succedere a tutti di regola del buon padre di famiglia, ogni casa aveva sul arrivare con qualche minuto di ritardo a causa, magari, solaio la sua bella vasca di riserva dell’acqua. Così di un banale disguido! Anche solo per una gomma l’acqua non mancava mai all’improvviso. Ma erano forata della macchina. Quel giorno in Comune era tempi in cui l’esigenza della doccia quotidiana era meno prevista la presenza di una sola impiegata che è arrivata sentita. Erano tempi in cui non si sarebbe mai in ufficio evidentemente in ritardo. Ne era prevista una consumata tanta acqua come ora per farsi la doccia tutti sola, perché il Comune non può permettersi di avere i giorni. Erano tempi in cui l’acqua potabile era sempre altre sostitute pronte a disposizione, com’è uso considerata ancora un bene da utilizzare con in certi posti pubblici, tanto poi pagano i cittadini. Una parsimonia: se ne usava lo stretto necessario. Non si persona però c’è sempre, garantita, anche se solo per dimenticava il rubinetto aperto, come non si qualche ora al giorno. Di più il Comune non si può dimenticava una luce accesa in casa. Ora i tempi sono permettere, perché di soldi dall’alto ne arrivano sempre cambiati. Ora non si sa più cos’è la vasca di riserva meno e bisogna farseli bastare. Un’altra strada però ci dell’acqua, ma si sa protestare molto meglio, sovente sarebbe: quella di aumentare le tasse comunali che noi senza tolleranza. E sovente si pretende anche tutto e teniamo al minimo per non gravare sui cittadini già subito. È l’Italia dei diritti che non sa più che ci sono abbondantemente spremuti. Se ritiene, quell’amico anche i doveri del vivere civile, di cui pazienza e cittadino che ha dovuto subire quel ritardo, che questa tolleranza costituiscono due dei principali cardini. È sia la via migliore, potrebbe cominciare lui stesso a dare l’Italia del fast food e del light lunch. Devo confessare che il buon esempio, aumentando volontariamente di 100, io preferivo quella del Barbera, o anche solo quella dei 300 o 500 euro le proprie tasse che paga ogni anno al fiaschetti di Vinetta o del «Mericano» che davano forza Comune. Se altri dovessero seguire il suo esempio, cosa ai nostri contadini e ai nostri muratori da dodici, di cui dubito, si potrebbero avere i soldi per assumere quattordici ora al giorno. E dopo tutte queste una persona in più e tenere il Comune aperto tutto il divagazioni devo farvi una precisazione: l’acquedotto giorno, dalla mattina alla sera, così anch’egli, rincuorato non è del Comune! Non lo è più da trenta o dal proprio buon esempio, potrà recarsi allo sportello quarant’anni. È della Sii di Vercelli. Una società di quando vorrà, senza perdere nemmeno un po’ del suo diritto pubblico in cui il nostro Comune conta come il prezioso tempo. Diversamente anche lui, ogni tanto, due di briscola. dovrà, volente o nolente, armarsi di «santa pazienza». Detto questo, avete sempre il diritto di lamentarvi con il Magari cercando di non dimenticare che la pazienza è la sottoscritto in caso di disservizi. Lamentele che il virtù dei forti, almeno così dicono. sottoscritto girerà con gli interessi alla Sii, padrona C’è stata anche un’altra telefonata, che ho ricevuto dell’acquedotto. E allora, buon reclamo a tutti. E per qualche settimana fa, molto più rispettosa, devo rimanere in tema, ecco arrivate le stratosferiche bollette ammettere, da parte di un altro nostro concittadino. di conguaglio! Che batoste! Sono corso subito ad aprire Faceva già caldo, ma non come in questi giorni. «Non il rubinetto per vedere se per caso usciva oro invece che c’è acqua! Non esce nulla dal rubinetto. Sono arrivato acqua: no, usciva proprio acqua, e neanche tanto ora dal lavoro e vorrei potermi fare una doccia!», mi ha limpida. E allora ho preso il telefono per farmi sentire, detto. Erano le sei di sera ed ero in riunione con la per lamentarmi con il sindaco. Poi ho pensato: non giunta dell’Unione dei Comuni a Villa del Bosco. Quel saranno mica tutte quelle docce? Mah! pomeriggio il meccanismo dell’acquedotto che spinge Così va il mondo dalle nostre parti, e allora buon l’acqua nelle nostre case si è guastato due volte: verso le proseguimento a tutti. tre del pomeriggio una prima volta e poi ancora, Renzo Selva appunto, verso le sei. Quando il meccanismo si blocca o Pagina 3 TRA UNIONE E FUSIONE L’unione dei Comuni «Tra Baraggia e Bramaterra» e la proposta del Consiglio Comunale di Mottalciata. L’unione dei Comuni, cioè Mottalciata ha fatto la stessa cittadini. Cosa che non succederà ai l’insieme di un gruppo di Comuni proposta ai comuni di Gifflenga e Comuni che si fonderanno in uno che uniscono le proprie forze per Villanova Biellese. Il nostro solo che beneficerà invece di fare le cose insieme, è un’iniziativa Consiglio comunale è già stato elargizioni statali e regionali di promossa dalla legge ormai da informato della proposta e ne centinata di migliaia di euro oltre dieci anni. Quella «Tra discuterà nelle prossime seduta per all’anno per almeno dieci anni. Baraggia e Bramaterra», di cui dare a Mottalciata una prima L’unione dei Comuni «Tra Baraggia facciamo parte, è una delle prime risposta, non definitiva, come e Bramaterra» di cui facciamo nate in Piemonte. Fino a tre anni fa prevede il galateo istituzionale. La parte, e che ad oggi comprende, ne facevano parte, oltre a noi, i risposta sostanziale e conclusiva oltre a Castelletto Cervo, anche Comuni di Gifflenga, Mottalciata e non potrete darla che voi, cittadini, Gifflenga, Villa del Bosco, Balocco, Villa del Bosco. Tre anni fa se sarà il caso, con un eventuale Buronzo e Carisio, sta Mottalciata abbandonò l’unione e si apposito referendum. L’iniziativa attraversando una fase legò in unione con Cerreto Castello della fusione è stata presa dal interlocutoria. Dal primo di giugno e Quaregna. Ora Mottalciata ha sindaco di Mottalciata Roberto la convenzione che poneva in capo proposto di fondersi con noi per Vanzi, convinto che questa sia la all’unione tutte le funzioni del costituire un unico Comune. Non sola strada che permetterà ai piccoli nostro Comune, è scaduta. più solo, quindi, fare insieme le comuni come i nostri, nel prossimo Al momento non è stata rinnovata, cose, ma diventare un unico futuro, di sopravvivere alle deciderà il nostro Consiglio Comune, con un unico municipio, ristrettezze economiche che ci comunale se gestire in modo un unico Consiglio comunale, un saranno imposte dallo Stato. autonomo le funzioni unico sindaco. Ristrettezze economiche che si amministrative o rimettere la loro E con un nuovo nome, da pensare. tradurranno in meno servizi ai gestione all’unione. Pagina 4 OBBLIGO VACCINALE Di seguito le informazioni in merito alle modalità con cui l’Asl di Biella sta procedendo per rispettare le indicazioni contenute nel decreto del 7 giugno 2017 n. 73 sulla prevenzione vaccinale. Entro il 31 agosto il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl BI manderà le lettere di invito a tutte le famiglie dei bambini nati dal 2016 al 2001 che non sono in regola con le vaccinazioni. I genitori riceveranno due lettere: la prima è una lettera di invito con l’indicazione del giorno, dell’ora e del luogo in cui presentarsi per la vaccinazione; la seconda (che ricorda nuovamente il giorno prefissato per la vaccinazione) è la lettera che i genitori dovranno firmare per esprimere la volontà di aderire all’invito dell’Asl.