Domenico Scarpa Il Libro del Mese Il ritorno del cretino Maus. Racconto di un sopravvissuto di Frutterò e Lucentini di Art Spiegelman recensito da A. Faeti, G. Fink e R. Gìammanco Guido Davico Bonino Pietro Aretino

Susanna Boehme-Kuby La questione tedesca

Alessandro Triulzi Arrivederci a Mogadiscio

Francesca Rigotti Cinismi antichi e moderni

Marcello Cini Ageno e Virreversibilità

Liber Holan: l'enigma della parola

MENSILE D'INFORMAZIONE - SPED. IN ABB. POST. gt. IH/70% ISSN 0393-3903 RECENSORE AUTORE TITOLO

Il Libro del Mese Maus. Racconto di un sopravvissuto 4 Guido Fink Art Spiegelman Rr,b<»rfn Oiammanrn . 5 Antonio Faeti Letteratura • Lettere e fogli di diario 6 Anna Maria Carpi Paula Becker-Modersohn Fogli sparsi sulla vita di Walter Jonas ovvero II Solstizio Anna Baggiani Baptiste-Marrey d'estate La principessa delle ombre 7 Anna Chiarloni Cornelia Edvardson Narratori italiani Il ritomo del cretino 8 Domenico Scarpa Carlo Frutterò, Franco Lucentini Narratori delle riserve 9 Massimo Onofri Gianni Celati (a cura di) Sergio Pent Mario Fortunato Sangue Luisa Zille Aldo Camerino Amalia. Romanzo borghese Poesie varie 11 Guido Davico Bonino Pietro Aretino Massimo Onofri Giovanni Giudici Andare in Cina a piedi 12 Daniela De Agostini Marguerite Duras L'amante della Cina del Nord Premio Italo Calvino 1992 13 Luca Bianco Leo Malet La vita è uno schifo

14 Ugo Serani Efa de Queiroz José Matias Il colle degli impiccati CHico Buarque Disturbo Silvia Giacomasso Miguel Bonasso Dove ardeva la memoria 15 Intervento Un po' più di cortesia, mi raccomando, di Mario Mancini Vittoria Martinetto Mercé Rodoreda Lo Specchio Rotto Cinema e Musica • Memorie a rotta di collo 16 Gianni Rondolino Buster Keaton Emozione e significato nella musica 17 Léonard B. Meyer Danza e Arte m Vittoria Ottolenghi Martha Graham Memorie di Sangue. Un'autobiografia Alberto Giacometti 18 Stefano Crespi Marco Belpoliti (a cura di) Mario Quesada Giuseppe Bottai La politica delle arti. Scritti 1918-1943 Claudio Ciociola Giuseppina Zappella Iride. Iconografia rinascimentale italiana Storia • Miti e utopie della scoperta 19 Lodovica Braida Juan Gii Lettera a Marta. Ricordi e riflessioni 20 Renzo Foa Antonio Giolitti 21 Inserto Schede

RECENSORE AUTORE TITOLO

y. . Tina Modotti: 8li anni luminosi ^ ^ a cura di Valentina Agostinis Coedizione Cinemazero L'avventura artistica, culturale e sentimentale di Tina Modotti (L^T-O^vv/^ cJU^-V C JL/o**^*-^ nei luminosi anni messicani

Ornella Lazzaro Le amare erbe La vita e il processo di una strega vissuta nel Friuli del Seicento e il potere magico delle erbe

EDIZIONI BIBLIOTECA DELL'IMMAGINE RECENSORE AUTORE TITOLO

37 Società • Susanna Boehme-Kuby Antonio Missiroli La questione tedesca. Le due Germanie dalla divisio- ne all'unità Enzo Collotti Dalle due Germanie alla Germania unita Thomas Schmid Funerali di stato 38 Franco Ferraresi Christopher Jencks Rethinking Social Policy. Race, Poverty and the Un- derclass Alessandro Triulzi Mohamed Aden Sheykh Arrivederci a Mogadiscio. Conversazione sulla Soma- lia con Pietro Pietrucci 40 Delia Frigessi M. La Rosa (a cura di) Stress e lavoro Adriana Luciano Roberto Maurizio, Dario Rei (a cura di) Professioni nel sociale 41 Libri di Testo • Luigi Bosi Thomas Nagel Una brevissima introduzione alla filosofia Ermanno Bencivenga Giochiamo alla filosofia La filosofia in trentadue favole Salvatore Veca Questioni di vita e Conversazioni filosofiche Nicola Chiaromonte Il tarlo della coscienza Filosofia m 42 Alberto Folin Andrea Emo Le voci delle Muse. Scritti sulla religione e sull'arte 1918-1981 Marina Sozzi Christopher Lasch Il paradiso in terra. Il progresso e la sua critica 43 Francesca Rigotti Michel Onfray Cinismo. Principi per un 'etica ludica Peter Sloterdijk Critica della ragion cinica. Il rapporto tra sapere e ap- parati di potere dall'antichità ai giorni nostri 43 Paolo Leonardi Donald Davidson Azioni ed eventi 44 Economia m Stefano Zamagni Amartya Sen Risorse, valori e sviluppo Mauro Paissan Carla Ravaioli Il pianeta degli economisti Scienze • 46 Marcello Cini Mario Ageno Le origini dell'irreversibilità Michele Luzzato Massimo Pandolfi (a cura di) I Rinogradi di Harald Stiimpke e la zoologia fantasti- ca 47 Angelo Di Carlo Didier Anzieu L'epidermide nomade e la pelle psichica 49 Liber • Vladimir Holan, l'enigma della parola: recensioni di Giancarlo Fazzi e Olga Spilar Hugh MacDiarmid, nemico degli inglesi: con una recensione di Liz Heron Un problema di lingua, di Martin Simecka Niels Bohr: da C a q, di Frangoise Balibar

RECENSORE AUTORE TITOLO

Nel paese delle meraviglie Plutarco Religiosità popolare I cartoni animati muti di Walt Disney Moralia III nel Friuli Occidentale a cura di J.B. Kaufman e R. Merritt Etica e politica a cura di Paolo Goi Coedizione Giornate del Cinema Muto a cura di Giuliano Pisani Un vivace affresco delle espressioni Con i personaggi di Alice, Oswald e Topolino Testo greco a fronte più caratteristiche della cultura un magico ritorno alle favolose origini Prima traduzione italiana popolare religiosa del Mondo di Walt Disney Un classico del pensiero che ci invita a ripensare la politica a partire dall'etica Ettore Perrella II tempo etico Attraverso la psicanalisi un percorso verso la radice etica del sapere GENNAIO 1993 - N. 1. PAG. 4

Il Libro del Mese Parlami di Mauschwitz di Guido Fink

consapevolezza che niente potrà es- spettacolo? Non c'è traccia, né in no a pensare a nient'altro. (A Bolhaf- glie che non è nata ebrea, ha raccon- ART SPIEGELMAN, Maus. Racconto di sere vero, dall'altro il bisogno mania- Spiegelman né nei Friedman, di "no- ner, che gli chiedeva se avesse dav- tato durante un viaggio in macchina un sopravvissuto, voi. II: E qui comin- cale di sapere, di investigare, di do- stalgia": ai loro occhi il mondo dei vero dialogato a lungo con il padre, tutti i suoi complessi di colpa, per ciarono i mìei guaì, Rizzoli-Milanoli- cumentarsi, di inglobare tutto il pos- padri, finiti nelle camere a gas o in durante i tredici anni di lavoro a aver avuto una vita più facile dei suoi bri, Milano 1992, trad. di Ranieri sibile all'interno del racconto. "Vo- squallide camere mobiliate in Cali- Maus, Spiegelman rispondeva di sì: genitori, per non essere stato ad Au- Carano, lettering di Nicoletta Corte- glio quella foto nel mio libro!" grida fornia o in Florida, rimane pur sem- "forse è stato proprio un modo di schiwtz o a Birkenau come loro, per se, pp. 140, Lit 20.000. Art a Vladek, riferendosi a una foto pre incomprensibile. Ma non per mantenere un legame con lui; ma in non essere stato ucciso durante la del padre con l'uniforme del campo, questo rinunciano a interrogarlo: si certo senso il rapporto è migliore guerra come il fratellino Richieu: una "Basta! Parlami di Auschwitz!" pur sapendo che è una foto per certi direbbe, al contrario, che non riesca- adesso che lui è morto"). , serie di complessi diffusi fra gli ebrei grida esasperato, all'inizio del secon- aspetti falsa, scattata dopo, da un fo- do capitolo, il protagonista (e narra- tografo professionista che disponeva tore) Art al padre Vladek, che conti- di un'uniforme nuova e pulita; e che nua a prendersela con l'assente se- la foto, riprodotta nel libro, intro- conda moglie e a lamentarsi per aver durrà un volto incongruamente uma- speso inutilmente, e per colpa sua, no, il volto di un giovanotto polacco ben quindici dollari. Quel che Art Ebreacci e negracci fiaccato dal campo, dal tifo e dal dia- vuole sentire, e registrare a futura bete, accanto al topo-Vladek che or- memoria, per poi utilizzarlo nel libro dì Roberto Giammanco mai conosciamo così bene. E allo psi- che stiamo leggendo, è il resoconto di coanalista, Pavel, anche lui soprav- ben altre sofferenze, quelle affronta- vissuto ai lager, che gli ricorda come te da Vladek nel campo di sterminio. Nel gennaio 1991, pochi giorni prima che si che è nato negli Stati Uniti dopo la seconda guer- non valga la pena di scrivere un altro La prima parte, raccolta in volume alzassero i bombardieri, ]ean Baudrillard uscì ra mondiale. È un mondo in cui ci sono due sole libro sull'Olocausto ("a che prò? la nel 1986 dopo l'uscita a puntate su con una delle più macabre ideologizzazioni di possibilità: essere carnefici o vittime. Un'orga- gente non è cambiata, forse ha biso- "Raw" e in Italia su "Linus", segui- gno di un Olocausto più grande"), e pubblicità postmoderna. Scrisse che la guerra del nizzazione capillare, quasi automatica, dello va le vicende di Vladek nel Vecchio come del resto, secondo Samuel Bec- sfruttamento di "manodopera a perdere" è tanto Mondo, provvisoriamente abbando- Golfo non ci sarebbe mai stata in quanto esisteva kett, tutti i libri siano comunque inu- interiorizzato sia dalle vittime sia dai carnefici nandolo, insieme alla prima moglie già e nella sola maniera possibile: "Come un'ap- tili, "una macchia non necessaria nel Anja, sulle soglie del lager: e qui, co- pendice della simulazione dei media, come reto- che non ha bisogno né di odio personale né di de- silenzio e nel nulla", Art fa notare me suona il sottotitolo del libro, con rica dei war games o come uno di quegli scenari finizioni ideologiche. che Beckett, in ogni caso, quelle pa- una sorta di sereno understatement o immaginari che vanno aldi là dei limiti del reale, Il terrore assoluto, necessario alla "produttivi- role le ha dette: tanto varrà dunque di rassegnato umorismo jiddish, "co- di ogni possibilità fattuale". Non è un caso che tà di morte e di profitti" di Mauschwitz-Ausch- metterle nel libro, come puntual- minciarono i miei guai". Solo che non esista più la dichiarazione di guerra. Infatti, witz, condiziona ogni possibile sopravvivenza al- mente avviene. Auschwitz è Mauschwitz, gli ebrei una volta perduto il senso del passaggio dalla la guerra di tutti contro tutti: le vittime sono po- sono topi, i nazisti gatti feroci, i po- Ammirevole per l'equilibrio e la tenziali carnefici-superstiti. Né trasfigurazioni lacchi porcellini; gli americani — "guerra a parole" — la simulazione dei media sapienza con cui inserisce tutto que- quando finalmente arrivano — sono contiene già tutte le domande e le risposte — alla fiabesche, allegorie o disneyzzazioni: solo defini- sto materiale furiosamente accumu- grossi cani bonari. E il tutto, natural- cosiddetta realtà", tutto avviene solo nell'imma- zioni normali, indistruttibili dell'universo razzi- lato in una struttura rigorosa, perfet- mente, ci viene raccontato a fumetti, ginario delle masse teleutenti. In questa "iper- sta e della sua banalità, assunte da Art Spiegel- ta anche nei passaggi acrobatici di con il bianco e nero nitido ed essen- realtà" è irrilevante e soprattutto indifferente, man che è alla ricerca della sua personale identi- spazio e tempo, Maus (primo e secon- do) è davvero un grande romanzo ziale di Spiegelman e i baloons, be- che i bombardieri si alzino o no. tà. I topi sono gli ebrei in quanto definiti dai na- nissimo tradotti da Ranieri Carano, ebraico ed americano, come da tem- Nel secondo volume di Maus, la chiave di let- zisti che, a loro volta, si definiscono come gatti, che riproducono, nelle parti dialoga- po non se ne scrivevano più. E an- tura dello scenario è nei sottotitoli: E qui comin- gli sterminatori dei topi. I polacchi, anche loro che, come vuole Witek, un "proces- te, il commovente cattivo inglese de- definiti dai nazisti-gatti ma insieme nemici acer- gli emigrati orientali e centro-euro- ciarono i miei guai (And here My Troubles Be- so terapeutico", una forma di libera- rimi dei topi-ebrei, hanno il grugno del maiale pei. ganj e Da Mauschwitz ai monti Catskill e oltre zione per la generazione cresciuta mentre, per definizioni autoctone, i canidi sono dopo la shoah? Art soffre sia quando Non destano più alcuno scandalo, (From Mauschwitz to the Catskill and Beyondj. Definiscono il perimetro della "fattua- gli americani, le rane i francesi e i cervi gli svede- suo padre gli parla di "Mauschwitz", ormai, le maschere animalesche, con- si. Tutti sono l'immagine della disumanizzazio- sia, in modo diverso, quando lo vede sacrate fin da tempi remoti dalle più lità" della Endlòsung, la soluzione finale per le ne. discutere, al supermercato per pochi classiche tradizioni favolistico-didat- razze definite "inferiori" (ebrei, zingari e slavi), dollari e senza avere la benché mini- tiche, né la violazione — tante volte dagli ebrei vissuta e definita come Olocausto. Maus è la cronaca di come questo è vìssuto da ma ragione. Ma il padre, Vladek, è effettuata, e per necessità di cose, in C'è chi, sul risvolto di copertina dell'edizione Artie attraverso la vittimizzazione che fa di lui, molto più misterioso: che cosa prova un mondo privo di memoria storica originale, presenta questo enigmatico, angoscio- delle due mogli e di tutti gli amici e parenti suo quando il figlio gli impone di raccon- ••— del tabù wieseliano per cui la let- so "romanzo grafico" di Art Spiegelman come padre Vladek, vittima-carnefice/vittima-supersti- tare? che cosa provava allora? anche teratura dell'Olocausto sarebbe un "un raccontino (little tale) fatto di sofferenze, te di Mauschwitz-Auschwitz. lui si sente in colpa, come pensa Pa- ossimoro e comunque da evitare. Na- humour e delle contrarietà (trialsj della vita quo- Nella sua nuova vita negli Stati Uniti il vec- vel ma come certo lui non dimostra, to alla fine degli anni settanta, come per essere sopravvissuto? A queste tidiana", da leggere tutto d'un fiato: "quando si chio rievoca le sue sofferenze, ma a frammenti, ha dichiarato a Stephen Bolhafner lo domande Spiegelman non risponde, per poter ricattare tutti con mali veri e presunti stesso Spiegelman, sulle ceneri del- finisce si resta col disappunto di dover lasciare non senza onestà: e se l'apparente l'ormai tramontata stagione dell'un- quel mondo magico". (ha sempre pronto il finto attacco cardiaco). Vla- happy end conclusivo, la "seconda lu- derground, il gruppo della rivista Il mondo allucinato, "iperreale", di Mausch- dek li colpevolizza con calcolato vittimismo, va- na di miele" fra Vladek e Anja mira- "Raw" si è ormai conquistato un no- witz-Auschwitz è tutto interno all'allucinante colosamente ritrovatisi, viene rias- tevole prestigio, non più limitato alla itinerario di Artie alla ricerca di un'identità, lui > sunto dal disegno di una doppia pie- costa est degli Stati Uniti e nemmeno tra tombale, le ultime parole di Vla- ai soli Stati Uniti: forse perché ha in- dek al figlio, sul letto di morte, sono consapevolmente provveduto, in un una preghiera di "spegnere registra- certo senso, a ricucire la frattura edi- tore": "sono stanco di parlare, Ri- della sua generazione, e che in realtà pica che la precedente generazione Proprio come non è "un romanzo chieu". A questo punto, dunque, Art andrebbero segnati sul conto, già co- — quella dei comici ebrei irriverenti a fumetti", ma caso mai il "fumetto è diventato per sempre il fratellino sì non quantificabile, dei responsabi- e trasgressivi, alla Mort Sahl o alla di un fumetto", un'accorata serie di fantasma, quello a cui tante volte si è li dello sterminio. "Mi sento inade- Lenny Bruce — aveva cercato di por- interrogativi e di perplessità autori- sentito sfavorevolmente paragonare: guato", dice Art, "a ricostruire una tare fino a un punto di non ritorno. flessive, Maus II non è del resto una la sua fotografia, che appare in aper- realtà peggiore dei miei sogni peggio- Dubitosa riscoperta delle radici o ri- biografia del vecchio Vladek, delle tura, è del resto la sola immagine ve- ri. E cercare di farlo con un FU- torno del rimosso, la presenza dei Pa- sue esasperanti tirchierie, dei suoi in- ra. E una dubbia "liberazione", do- METTO! È impresa superiore alle dri è ossessiva in Spiegelman e in al- credibili capricci, o del giovane Vla- ve cade la maschera del topQ e sco- mie forze. Forse dovrei lasciar perde- tri suoi compagni di cordata, come i dek e della sua altrettanto incredibile priamo che dietro, come nelle favole re". Questa cornice, e i frequenti ri- fratelli Drew e Josh Alan Friedman: i capacità di resistere, della sua ammi- di magia, non c'era il volto che crede- torni al qui e ora del presente, in cui quali, nelle macabre fantasmagorie revole e incrollabile volontà di so- vamo di conoscere: c'era, invece, la storia viene ricostruita, soppesata di Any Similarity to Persons Living or pravvivere a ogni costo. E invece, co- quello di un altro. Dead.is Purely Coincidental (1985), me ha notato Joseph Witek, un'auto- e trasformata nelle strisce che stiamo ripescano dalle frequentazioni televi- biografia del giovane Art, che vedia- leggendo, tendono a distanziare l'or- sive dell'adolescenza comici per lo mo all'inizio del secondo capitolo, rore di "Mauschwitz", a sottolinear- L'intervista di Stephen Bolhafner a più ebrei, per lo più modesti, per lo mentre cerca di tradurre i racconti ne la natura fatalmente "inautenti- Spiegelman (Art for Art's Sake) è apparsa in "The Comic Journal", n. 145, ottobre più dimenticati, e ne tratteggiano la paterni in una serie di disegni sul suo ca": ma Spiegelman va ancora oltre, fino a denunciare la non-autenticità 1991; il saggio di Franco Minganti (Some sopravvivenza o il declino con un mi- amato cartoncino Bristol o mentre Jewish-American Comics Today: un 'agenda degli stessi momenti autoriflessivi. sto di crudeltà e di affetto condiscen- esprime i suoi dubbi alla moglie o al- di considerazioni intomo ai funerali di Art dente. Tanto che un osservatore no- l'analista: in queste scene la masche- Alla moglie che, in risposta ai dubbi Spiegelman e dei fratelli friedman) fa parte strano, Franco Minganti, ha potuto ra da topo, altrove surrealisticamen- sopra citati, cerca di incoraggiarlo a di Memoria e tradizione nella cultura ebrai- accostarli proprio a Matts: che cos'è te coesistente con corpi umani e "essere onesto e basta", Art rispon- co-americana, a cura di G. Fink e G. Mo- infatti questo multiplo viale del tra- troppo umani, rischia davvero di sci- de: "capisci cosa intendo? nella realtà risco, Bologna 1990; quello di Joseph Wi- monto se non una versione dell'Olo- volare via o comunque lascia intrave- non mi avresti mai lasciato parlare tek (History and Talking Animals: Art causto, o almeno della fine di una ge- dere, specie se vista di profilo o dal tanto senza interrompermi". Spiegelman's "Maus") è un capitolo di un retro, i lacci che la sostengono, la ca- libro dello stesso Witek, Comic Books as nerazione e di una cultura, nei termi- Di qui il paradosso di Maus II, che History: The Narrative Art of Jack Jackson, ni, ovviamente meno mostruosi e pigliatura e la barba mai rasata del- è poi il paradosso di tutta la fiction (e Art Spiegelman and Harvey Pekar, Missis- meno sanguinosi, della civiltà dello l'uomo Art. E prima ancora, alla mo- metafiction) moderna: da un lato la sippi University Press, 1989. riNDjCF ••DEI LIBRI DEL MESEBÌ GENNÀIO 1993 - N, 1, PAG. 5

Il Libro del Mese Topi per sempre di Antonio Faeti

Ci sono, naturalmente, molte do- Del resto, però, Maus nasce anche dano, con accento durissimo, agli re, parvenze, recitativi, rituali, pro- tà di superstite, Vladek va da un fo- mande che, più o meno rese esplicite, dall'accostamento ribadito, ritmato, ideologi del massacro, acchiappano prio come suggerisce Spiegelman. E tografo dove trova anche una divisa a nascono dalla lettura di questo se- ossessivo, di un Qui, sofferto e ne- le torve menzogne degli storici revi- avevano infinita importanza le cose, righe, di quelle dei lager, in perfetto condo, e ultimo, episodio di Maus, il vrotico, con un Altrove lontano e or- sionisti, costringono a fare i conti i brandelli di esistenza, le occasioni stato, e si fa fotografare così, avvolto "racconto di un sopravvissuto" che rorifico. I due momenti, così peren- con uno sterminio immane in cui si quasi invisibili. Non si torna mai ve- nel nitore surreale di un vestiario or- Art Spiegelman ha lentamente, con toriamente diversi, non sono separa- spensero, tra sofferenze e ignominie, ramente, si resta sempre topi. rorifico, qui sfidato e quasi domato • evidente sofferenza, elaborato nel bili, procedono allacciati. Dopo due milioni di piccole presenze, di picco- Nelle sue notti di sopravvissuto, dal viso sbarbato di chi ha vinto l'a- corso di ben tredici anni di severa fa- infarti, dopo il diabete, dopo il suici- le storie individuali, di piccole vicen- per tutta la sua vita di sopravvissuto, bito, i persecutori, l'ideologia della tica. Ci si chiede, sempre e comun- dio della moglie, anche lei superstite, de. Vladek urla nel sonno: il piccolo Art morte. Art rinuncia al disegno: a pa- que: perché i topi? Perché scegliere gina 138 riproduce la fotografia, con un ambito ideativo che rimanda a un atto di severa tenerezza filiale che Esopo, a La Fontaine, a Fedro, ma dice tutto quanto, in questo senso, anche a Disney e a Herriman, per non è mai detto nei due volumi di raccontare l'orrore dei campi di ster- carnefice. Con la madre, anche Artie era diventa- Maus. minio, dei luoghi che più di ogni al- <3 to vittima di Auschwitz-Mauschwitz, nel mo- Ci si deve chiedere anche quale sia tro luogo parlano, o dovrebbero par- go e patetico ("il resto non lo sapete... è troppo mento in cui Vladek lo aveva privato persino del il senso della presenza di questo fu- lare, senza il sussidio di metafore, terribile... non posso dirvelo ora...!). Raccontan- ricordo, quando disse di aver distrutto senza leg- metto, tanto nella storia dei comics senza il supporto di allegorie? E si do le furberie, gli espedienti ed esaltando le sue gerli i diari che Anja aveva scritto perché il figlio quanto nella bibliografia dell'Olo- può, allora, aprire il volume a pagina qualità di trafficante che gli hanno permesso di e la terra ricordino. causto. Spiegelman è il direttore di 76, là dove la didascalia, che riporta "Raw", una rivista dedicata soprat- sopravvivere a tutti gli altri il vecchio Spiegelman Nella seduta settimanale con lo psicoanalista il parlato di Vladek, il padre soprav- tutto all'avanguardia e alla sperimen- costruisce per anni un'immagine di superiorità — un ebreo ceco sopravvissuto ad Auschwitz vissuto di Art, dice: "E grasso da tazione nell'ambito del fumetto, del- che paralizza Artie. Al punto che, anche dopo il corpi che bruciavano, loro prendeva- che tiene in casa una moltitudine di cani e gatti l'illustrazione, del design. Per rac- no e versavano ancora perché bru- successo del libro, egli continua a confrontarsi randagi — arriva a concludere che "l'esser so- contare la storia di Vladek ha scelto ciassero meglio". Ci sono teste di to- con il fantasma del padre, morto ormai da anni, e pravvissuti ad Auschwitz non è ammirevole co- un segno volutamente misero, molto pi agonizzanti, buchi neri di bocche confessa di non riuscire a diventare e sentirsi me non lo è il non esserci riusciti ' ' e che ' 'non so- severo, privo di concessioni a qua- aperte come antri, nel procedere di adulto. ' 'Non importa cosa riesco a fare'. Sembre- no certo i migliori quelli che ce l'hanno fatta... è lunque riferimento stilistico lucci- una morte da tregenda, mentre volu- rà sempre niente se paragonato alla capacità di stato solo un caso". Lo psicoanalista aggiunge cante e brioso. Un segno povero, pe- te di fuoco separano le membra stra- sopravvivere a Auschwitz!" "Non riesco neppu- che ormai non vale più la pena di parlare del li- rò, che vive anche della limpida tenu- ziate. re a dare un senso al rapporto con mio padre. Co- bro, di Maus perché: "hai visto quanti libri sono ta dello stile, che è perfetta, coeren- In un percorso iconologico che ha tissima, anche se fondata su una me potrò mai capire il senso di Auschwitz!" Ep- stati scritti sull'Olocausto? Eppure la gente non dell'inevitabile, l'occhio della memo- espressione totalmente sottratta alle pure il libro che Artie ha messo insieme per anni è cambiata. Forse ci vuole un altro Olocausto ria ritrova allora un disegno di Henry trionfali esibizioni storiche del fu- sottoponendosi a tutti i ricatti del padre pur di Moore del 1941, Due dormienti, ese- ancora più grande..." Dopo il 1945, racconta metto, così ricco di fantasmagorie, e guito con gesso, penna e acquerello, "estorcergli" i ricordi di quella catena di mon- Vladek, i topi ebrei polacchi sopravvissuti, che qui sapientemente ricondotto alla che ha la stessa scansione interna, lo taggio della morte che fu Mauschwitz-Auschwitz ritornavano ai loro villaggi, furono bastonati e graffiante essenzialità delle proprie stesso uso dantesco delle volute, lo doveva essere la soluzione della sua paralisi psi- impiccati dai maiali-polacchi. Come se niente origini, non solo con Herriman, ma stesso satanico tenebrore del qua- cologica e del perché quegli orrori erano stati per- fosse successo. Sotto i monti Catskill, nello stato anche con Outcault, con Opper, con dretto di Spiegelman. Moore eseguì petrati, accettati, dimenticati, strumentalizzati. di New York, Artie e la moglie Frangoise vanno Segar, addirittura con Busch. Da questo disegno perché restasse trac- questa scelta, devotamente onorata Invece, quando esce Maus, Artie subisce il a trovare il vecchio che impreca contro la secon- cia delle sofferenze dei poveri corpi da moglie Mala che l'ha lasciato. Siamo ormai con inflessibile coerenza, scaturisce costretti a rifugiarsi nelle catacombe trauma più duro: si trova scaraventato sul merca- una possibilità di lettura su cui è in- negli anni ottanta. Tornano in macchina dal su- della metropolitana di Londra, men- to, la sua nevrosi, punto di arrivo degli orrori di dispensabile soffermarsi. permercato. Un autostoppista nero chiede loro tre gli aerei di Gòring bombardavano Mauschwitz-Auschwitz è solo merce. "Qual è il Anche negli anni cinquanta, pro- un passaggio. "ACCELERA, PRESTO! — tuo- l'Inghilterra. L'uso del gesso, certo messaggio del libro? — gli chiede il giornalista prio come oggi, la scuola taceva a na Vladek — quello è un NEGRACCIO non frequente nella storia del dise- — è vero che ha avuto per te un effetto catarti- proposito dei campi di sterminio e gno, si spiega con la volontà del- co?" "Messaggio.. non ho mai pensato che si po: (SCHVARTSER)". censurava tutto quanto si riferiva al l'artista di rendere tutto orribilmen- tesse ridurre a un messaggio..." "Se tu dovessi Invece i giovani si fermano e lo fanno salire. massacro, ai criminali, al razzismo, al te scabro, materico, poroso, perché parlare degli ebrei dell'Israele di oggi di quale be- Sul sedile posteriore ci sono le buste della spesa. nazismo: furono solo certe letture ad l'incubo della paura, della morte, stia gli daresti la faccia? ' ' ' 'Ma, non ne ho idea... "E incredibile! C'è un NEGRACCIO seduto aprire le coscienze e a far riflettere. dell'ansia notturna nei cunicoli, ac- Forse, fra tutti, devono ora essere ri- forse dei porcospini..." "Ti diamo fino al 50 per qui accanto a me! — borbotta in polacco Vladek quisisse spessore alieno, vicino ai cordati i libri di Dùrrenmatt e quelli cento dei diritti... vuoi di più per la vendita di corpi immobili di Pompei o ai reperti — ora ci ruberà tutta la spesa...!" Il nero scende di Renzo Rosso, per una loro specifi- umani di qualunque sciagura. I volti questa giacca da internato con il simbolo di e Frangoise dice al vecchio : ' 'Ma come fai tu che ca vocazione che li rende utili e ne- dei due dormienti hanno proprio Maus? Tuo padre sarebbe orgoglioso di te!" "No sei superstite di Mauschwitz-Auschwitz a parlare cessari anche oggi. In questi testi si qualcosa di topesco: hanno raggiunto — urla Artie — voglio solo ESSERE ASSOL- dei neri allo stesso modo che i nazisti parlavano avverte soprattutto un senso di con- le sponde di una inconoscibile ani- TO! Voglio la MIA MAMMA!" La mamma di degli ebrei?" "Credevo che tu fossi più intelli- tinuità: altri forni fumigano in attesa malità perché la sofferenza trasforma Artie si era suicidata nel 1968 senza lasciare una gente Frangoise... Come si fa a paragonare i NE- di nuovi corpi straziati, nuovi Kapò in altro da sé, cambia le consuetudini parola: un gesto muto di rifiuto di continuare ad GRACCI (SCHVARTSER) con noi ebrei?" premono per infliggere inusitate tor- figurali. essere la vittima dell'avarizia e dei ricatti vittimi- Altro che raccontino...! Altro che mondo ma- ture, e l'emblema del cranio rasato e della fronte inutilmente spaziosa cer- Però, sui topi di Art incombe an- stici del marito o di accettare di diventare lei il gico...! che la memoria dei topi nell'immagi- ca la memoria di altri pogrom, di al- nario, e allora sciamano i topi bislac- tre intolleranze, di altre violenze. In chi e teatrali delle fiabe di Brentano questo senso il genio di Spiegelman e appare il lunatico mutismo di Igna- gli ha consentito di non creare frattu- zio, l'umbratile, segaligno, delirante come tutti gli amici della coppia, il Ma la minuziosa ricostruzione del- credeva che tutti i babbi del mondo re, di non lasciare là, remoto e lonta- topo di Herriman. Infatti, dello ster- vecchio Vladek è lì che riporta al su- le molte vite di Vladek, da commer- urlassero normalmente mentre dor- no, lo spettro dello sterminio. minio, ormai, si può e si deve parlare permercato le scatole di cibi, già ini- ciante a internato a sopravvissuto, ri- mivano. Nel libro precedente, in cui Vladek vive due vite strettamente così: cercando un linguaggio severa- ziate ma a suo avviso ancora utilizza- porta anche a un nuovo significato la vita di Vladek conteneva anche le connesse: dopo il lager non si è ritro- mente incontaminato, un linguaggio bili, pretende sconti, mercanteggia da assegnare al visivo dei topi. Quan- persecuzioni a cui gli ebrei venivano vato e non ha ripreso a vivere. La do- reso puro dalla misera e programma- con allucinante avarizia, e ottiene do la macchina del massacro si mise sottoposti prima del loro ingresso nei lente miseria degli infarti, del diabe- ta dotazione dei mezzi adoperati, un concessioni di pochi dollari, che lo in moto, quando i deliri di un capora- campi di sterminio, c'erano altri det- te, delle pillole, della nevrosi, della linguaggio così torvo, secco, severo, rallegrano. Dal lager è tornato così: le divenuto dittatore trovarono fulgi- tagli, c'erano altri piccoli particolari. solitudine si collega all'inferno in da porsi come strumento perentorio incapace di tollerare lo spreco di una da concretezza nel rito metallico, Spiegelman ha saputo condensare cui, per sopravvivere, si calcolava il per un viaggio nell'alterità assoluta, briciola. Per molta parte di sé, non è nello scenario involontariamente pa- nel fumetto, e nello specifico lin- posto in fila perché la zuppa non fos- nell'Altrove dilaniato, nell'orrore da mai davvero tornato. Anche quando rodico verso Wagner, nelle immense guaggio che esso propone, tutta una se solo acqua. cui non si ritorna. Siamo poveri uma- riporta, al figlio Art, gli scenari del adunate di ariani biondi con il brac- eredità letteraria che è di Singer, di ni sorci anche noi che leggiamo, co- ritorno, in cui i tragici ulissidi, come cio teso, la forza dei dominatori si Buber, di Aleichem, di Langer, di stretti da subito a scendere negli in- in Levi, o in Brizzolara, si rendono scatenò contro esistenze buie e na- Zangwill, di Schulz. Il rapporto con feri e nelle fogne, perché, con la scel- perfino comici, sembra definire un li- scoste, contro poveri topini grigi op- il padre, con l'ebreo scampato al la- ta definitiva di spostarsi verso que- mite insopprimibile: è ancora e sem- pressi dalla memoria di persecuzioni ger che ritma le giornate contando sto dolente bestiario, Art ha compiu- pre nel campo, è sopravvissuto, ma è vicine o remote, contro eterni rifu- pillole, risparmiando fiammiferi, de- to un gesto che non ci consente "là". giati o eterni clandestini, contro er- primendo ossessivamente la seconda perplessità o esitazioni. E una prova I topi, con la loro quotidianità gri- ranti inevitabilmente costretti a er- moglie, imponendo a tutti un ordine di genio e un atto di coraggio. C'è, gia e povera, con il loro quasi inevita- rare. Tanto il diario di Anna Frank demenziale e artificioso che sa, ap- davvero, una "banalità del male" bile porsi più come moltitudine in- quanto il diario di David Rubino- punto, di baracca e di campo di con- che si può raccontare solo così, ricor- forme che come summa di identifica- wicz o i diari dal ghetto di Varsavia o centramento, è un rapporto fondato rendo ad emblemi bassi, e pertanto bili individualità sono, per altro, an- i diari e i disegni dei bambini di Tere- sul complesso di colpa, sull'amore, incorrotti, e cercando in essi il senso che un riferimento quanto mai zin sono sempre colmi di una quoti- perfino sull'orgoglio e sulla fierezza. di una tragedia così totale, così or- severo, per un giudizio durissimo dianità chiusa, claustrofobica, nasco- Appena sortito dalla bolgia, appe- renda, così nauseante che va raccon- pronunciato in una Norimberga apo- sta, ma pervasa di umori e densa di na scampato alle grinfie dei nazi-gat- tata solo con toni nebbiosi e satanici calittica, epocale, ininterrotta. Que- allusioni. In universi così ristretti la ti, appena in possesso di una qualche insieme. ste figurine seriali e ripetitive riman- vita continuava assumendo masche- consapevolezza della propria identi- riNDtCF ••DEI LIBRI DEL MESEBH GENNAIO 1993 - N. 1, PAG. 6

naio 1900). Se intimo le è qualcuno, è il disadorno fantasma della russa I CODICI Lavoro, pace, Marja Basckirzeva, un'allieva di Ba- stien Lepage morta ventiquattrenne SIMO, NE a Parigi nel 1884 e il cui Journal costi- i quattro solitudine ad oltranza tuì uno dei maggiori successi letterari CODICI PROCEDURA! dell'ultimo Ottocento (vedi annota- e leggi compJementari 2464 YS-T?^ 1344 zione del 16 novembre 1898). Così, pagine pagine di Anna Maria Carpi anche la vita coniugale sarà per la L. 58.000 L. 50.000 Modersohn problematica: si dà da Strumenti di studio fare, acquista stoviglie, prende lezio- e di informazione PAULA BECKER-MODERSOHN, Lettere Difatti la Modersohn vede chiaro ni di cucina, poi dichiara al marito che abbinano com- e fogli di diario, a cura di Luciana In- sulla vana esteriorità dei ribelli e se- pletezza a pratici- ga-Pin, Greco & Greco, Milano miribelli che la circondano: le altre (lettera del 4 novembre 1902) di non tà e aggiornamen- 1992, pp. 123, Lit 10.000. artiste di Worpswede che "parlano essere portata all'amore fisico, e alla to costante a prez- sempre dei loro pantaloni, di cui van- fine invoca le uniche cose che le stia- zi contenuti. Escono per la prima volta in italia- no molto fiere" (ai genitori, luglio no veramente a cuore: lavoro, pace, no Lettere e fogli di diario della pittri- 1897) o i pittori parigini coi loro ca- solitudine a oltranza. Il destino però ce espressionista 'Paula Becker-Mo- pelli lunghi e mantelli carichi di bor- aveva disposto per lei che dovesse EDIZIONI n SIMONE dersohn, morta a trentun anni nel chie e alamari (ai genitori, 22 gen- morire di parto, la morte più femmi- 1907, a Worpswede (Brema), una landa solitaria e splendida dove nel nile, la più "antica e disusata", come 1889 era sorta una comunità di arti- lamenta Rilke nel Requiem che le de- sti, principalmente pittori. La prima dica nel 1908: "e tu nulla volevi, so- mostra delle opere della Modersohn lamente un lungo lavorare, / che non ebbe luogo nel 1917, anno in cui uscì La vita, un accordo di settima è fatto: tuttavia non fatto". anche una prima edizione di queste A Rilke, che tra il 1898 e il 1905 sue letture, che costituiscono tutta- di Anna Baggiani aveva soggiornato più volte a Worps- via soltanto una parte del lascito, fi- wede (vedi anche la sua monografia nito poi in un rogo nazista di "arte Worpswede del 1903), la Modersohn degenerata". accenna più volte in queste lettere, BAPTISTE-MARREY, Fogli sparsi sulla vita di per poi staccarsene-, vive e lavora in Corinzia, ora con trasporto ora con qualche ri- Nella pittura di quest'allieva del- Walter Jonas ovvero II Solstizio d'estate, Nardi, collaborando, come direttore di produzione, con l'allora assai noto F. Mackensen, nel- serva: fino a quell'inaspettata esplo- la radio austriaca, e continua a comporre, isolato le sue forme risolte in omogenee, cal- Firenze 1992, ed. orig. 1985, trad. di Marco sione di amarissimo disinganno che è de zone di colore e contornate da Nardi, pp. 476, Lit 18.000. dal mondo musicale ufficiale del quale segue pe- l'unica lettera a Clara, a Clara e al spesse linee scure c'è una precoce raltro la vita, tra concerti e festival, un po' ovun- suo sposo, contenuta nella magra rac- presa di distanza dall'impressioni- "Dopo molte esitazioni e tentativi, ho defini- que. Sua moglie, Alba Zelnik, è una cantante iu- colta e non datata (fine del 1901 o smo e dal simbolismo: figure umane e to la struttura della mia futura opera: cinque goslava dì successo, una mezzosoprano dalla vo- più tardi?). E vero che la mediocre scultrice, entrata nella superna or- nature morte sono solide presenze in grandi divisioni di durata disuguale — che vanno ce "di scuro velluto" che per lui, e per le figlie, sé e per sé che non danno adito né a ha abbandonato la carriera. Sui tormentati rap- bita del poeta, aveva preso a trattare da un movimento a cinque, con ciascun movi- la valente pittrice dall'alto al basso, un immediato consumo sentimentale mento diviso in sette sezioni". Sono parole di porti tra Walter e Alba è imperniato, allora, il né a nostalgie antiquarie o a indagini ma che Clara non fosse uno spirito Walter Jonas, e immediatamente una nota del romanzo: i tradimenti, o per meglio dire i Pant- affine la Modersohn lo sapeva da su possibili significati. La Moder- scherl (amoretti) di Alba, svelati all'improvviso sohn guardava a Millet, Courbet, traduttore ci avverte che è stata adottata la stessa tempo. Il nucleo bruciante del disin- dopo vent'anni di silenzio, mentre Jonas è a sua Gauguin e Cézanne, non amava Mo- struttura per l'ordinamento dei Fogli. Ma leggia- ganno è Rilke stesso, "Rilkchen" net e Manet e aveva delle riserve su mo ancora: "Le sequenze, o le sezioni, all'inter- volta implicato in un'intensa storia d'amore con (Rilketto), come lo chiamava Otto Bòcklin per cui faceva letteralmente no della stessa opera non si succederanno secon- la giovane musicologa Mathilde, scatenano ri- Modersohn, che a Worpswede non follie la Berlino di allora. do un ordine logico — né musicale, del resto: flessioni, torture, sofferenze, vuoti nella memo- era peraltro 0 solo a fare ironie sul poeta. Io non sopporto più, caro Ril- I suoi diari e lettere ai genitori, al- una strada condurrà dall'una all'altra senza che ria (Walter scopre d'avere "una memoria ufficia- ke, scrive Paula, la sua falsa bontà, la la sorella, a una zia, al marito Otto nessuna sia precisamente la conseguenza della le accanto a una vita clandestina "). La gelosia re- sua ignoranza del mondo, del dolore, Modersohn, anch'egli pittore, e al- trospettiva di Walter lo costringe a scavare nel precedente: vecchie impressioni possono essere dei poveri, la sua avidità di successo, l'amica Clara Westhoff, scultrice e riattivate dopo anni di latenza da impressioni passato di Alba, a ripercorrere le tracce dei falli- la sua passione per i ricchi, e smetta moglie di Rilke, non sono certo all'al- più recenti". La citazione è da Klee: ma non è menti, a ricostruirsi con lei un 'altra identità; sva- anche di mandarmi le sue opere, le tezza delle sue pitture (peccato, tut- questa, appunto, una delle grandi possibilità in- nita la tranquilla certezza del suo stendhaliano sue opere non sono che "misteri in- tavia, che la traduzione italiana che trinseche della musica? Il "gioco dell'oca della rifiuto della passion, Jonas è travolto, ma la sua tellettualistici". segue alla prefazione lasci tanto a de- tnusica trarrà dagli eventi forza e vitalità; non al- siderare). Paragonare questi fram- memoria" può così cominciare. Annotati ai Interessante è il raffronto, oltre trimenti che, in passato, i grandi musicisti della menti, come è stato fatto, a quello ie- margini, anche dai coprotagonisti, frammezzo a che col Requiem, con quanto scrive ratico manualetto di poetica che so- cartoline, poesie e piccoli Lieder, lettere sparse sua tradizione mitteleuropea, appunto Schòn- di lei Rilke nei Diari di Worpswede no le Lettere a un giovane poeta (1904) — e in contrappunto lettere di Schònberg, Alma berg, Berg, Mahler. Ancora una volta emerge il (autunno del 1900, vedi soprattutto di Rilke non ha senso. II modesto in- e Gustav Mahler, Kokoschka, Berg — curati e tema dei difficili rapporti tra la creazione e la vi- l'estasiato resoconto dell'incontro canto della Modersohn sta in una sua tradotti da un amico, uno dei protagonisti della ta. Ma le molteplici voci dei personaggi — amici, del 15 settembre 1900) e con le lette- giovanile semplicità e fermezza, e ba- vicenda; consegnati infine quasi con noncuranza amanti, incontri occasionali; gli echi del passato; re, una ventina, che egli le invia, con una pausa di qualche anno, fra il stino la chiusa della lettera ai genitori a un editore, i Papiers di Walter Jonas si presen- i lunghi monologhi interiori che mettono a nudo 1900 e il 1907 (in particolare quella del 23 aprile 1896 ("adesso vado a tano come un fitto brogliaccio di situazioni e un filoni sotterranei — la carnalità di Walter ne è coricarmi per essere ancora più pron- del 6 novembre 1900). Alle accuse di romanzo autobiografico. Quarantanni di vita solo uno degli aspetti —, tutto si intreccia e si so- Paula non giunge mai risposta. La ta a tutto ciò che c'è di grande e di vrappone così bene che riusciamo quasi a perce- nuovo nella vita") o la vivace reazio- musicale europea ci scorrono davanti, evocati "bionda pittrice" è circonfusa, con ne della ragazza a una conferenza con cura e competenza straordinarie. Ma si tratta pirne il senso musicale. Perché il canovaccio è l'amica Clara, dall'aurea nube di un femminista su Goethe (lettera ai ge- poi davvero di un romanzo? Walter Jonas, musi- appunto il melodramma, quell'Opera, o serie di continuum poetico che non conosce nitori del 10 gennaio 1987): "allora cista austriaco, ha studiato a e a Monaco vili contese né tregue nella banalità. preferisco stare dalla parte degli uo- Il cantore, il seduttore a oltranza si fa ed ha, come compositore, seguito l'avanguardia, t> mini" ed "ero talmente infuriata che fanciulla tra le due fanciulle: "la mia quasi quasi avrei sottoscritto la peti- anima indossa veste di fanciulla e an- zione contro il nuovo codice civile". che la sua chioma è al tatto serica". I TASCABILI NIS Le idee sottili Piccoli libri per le grandi questioni del nostro tempo

Roberto Lorenzini Franca Varriale Angelo Pel uso Rita Gatti Sandra Sassaroli Anna Contardi Ulisse Mariani LA GESTIONE FOLLIE SAPER LA VERITÀ LIBERTÀ IL FILO INFORMATIZZATA D'AMORE SAPERE PRIVATA POSSIBILE DI ARIANNA DEI SERVIZI Psicologia La motivazione Il delirio Educazione La riabilitazione SOCIALI dell'innamoramento come obiettivo e i deliranti all'autonomia in psichiatria educativo dei ragazzi con ritardo mentale

La Nuova Italia Scientifica GENNAIO 1993 - N. 1, PAG. 7

stella gialla. A nulla serve che la gna alla figlia — "agnello sacrifica- delia più tardi, quando leggerà il ro- Langgàsser si sia nel frattempo spo- le" — una piccola croce d'argento manzo — si tratta di Màrkische Argo- Madre e figlia sata con un biondo ariano. La bambi- antica poi, col marito, la segn'a sulla nautenfahrt —, non riconosca i pro- na diventa un peso ingombrante, una fronte. "Un segno di sacrificio o di pri ricordi: "Si parlava del fuoco ma minaccia. La si sposta presso amici, salvazione?" si chiede Cordelia. Ma si taceva della cenere. E come poteva ne]1 1la ge r in campagna. Il crescendo dei prov- Auschwitz e la Schreibstube alla quale essere altrimenti — era stato scritto vedimenti contro gli ebrei è registra- essa verrà assegnata — il luogo in cui da una persona viva". Nel testo suc- di Anna Chiarlonì to da uno sguardo infantile, inerme e avviene la meticolosa selezione delle cessivo — Ricomporre il mondo fiducioso. Cordelia è cattolica, ha cavie umane di Mengele — cancella- (1988) — la Edvardson ritorna alla fatto la comunione, sogna tulli bian- no qualsiasi risposta, qui le parole dolorosa necessità di un congedo CORDELIA EDVARDSON, La principessa chi e fiori nei capelli, vuole entrare "cadono come pesanti pietre morte dall'"odiata-amata" figura materna delle ombre, Giunti, Firenze 1992, — come le compagne — nel Bmd, la nel Nulla insaziabile e senza fondo". rovesciando l'immagine del parto: ed. orig. 1984, trad. dallo svedese di gioventù femminile hitleriana. Vie- Progressivamente il lager determi- "Questo è un addio. Ti ho portato in Carmen Giorgetti Cima, pp. 150, Lit ne, invece, espulsa da scuola, confi- na un'acquisizione dell'identità cuore, incinta di te, per quasi sessan- 20.000. nata come un'appestata nell'ospeda- ebraica, un approdo ad un diverso tanni, e il mio cuore si è fatto così le ebraico: l'ultima stazione prima di ordine simbolico. Il "patto segreto" pesante... Ora, ora mi potrei sgrava- "Nel lager non mi sentivo affatto Theresienstadt. Inutile anche l'e- con la madre, denso delle divoranti re e recidere finalmente il cordone CENSIS ebrea. Anzi mi dicevo: sono qui per stremo, spericolato tentativo della carezze infantili, si dissolve nella ce- ombelicale". 26° RAPPORTO SULLA sbaglio, cosa ho a che fare con tutti Langgàsser di cedere la figlia — con nere dello sterminio. Le categorie Dall'intervista citata emergono in questi ebrei, io che sono una bambi- SITUAZIONE SOCIALE na tedesca e cattolica?" A quaran- DEL PAESE 1992 tanni di distanza dall'esperienza di Da 26 anni il Censis offre Auschwitz la Edvardson rievoca la annualmente il punto sua storia nel corso di un'intervista biografici e alla discografia di Walter Jonas e Al- dell'evoluzione socio-economica rilasciata alla "Faz": figlia naturale ba Zelnik contenuti, insieme a un nutrito gruppo dell'Italia. della scrittrice renana Elisabeth opere, Il Solstizio d'estate, che Jonas ha sempre di Lieder, nell'appendice ai Fogli sparsi, a cura 920 pagine, lire 80.000 Langgàsser (1899-1950) Cordelia cercato di scrivere, che si confonde con lo stesso dell'ottimo dottor Nimmer. Fatto sta che Walter cresce nella Berlino cattolica e alto- tessuto dell'esistenza. Rifratta, come in un gioco Jonas ci precipita addosso, come per una curiosa ISFOL borghese degli anni trenta, del tutto di specchi: "Perché la vita non dovrebbe imitare falla spazio-temporale, da un universo parallelo RAPPORTO 1992 ignara della "gogna impressa nella la musica e conoscere anch'essa la ricorsività?". che ha quasi esattamente i connotati del Nostro, Formazione, orientamento, carne", inconsapevole cioè di essere E nel work in progress, come di prammatica, occupazione, nuove di origine ebraica per parte di padre, pieno com'è dei vari Herbert von Karajan o von tecnologie, professionalità: una "diversità" che nel 1943, appe- Walter deve costruire non uno ma più finali, la- Knie, Sinopoli o Edde Huebner, Henze e Stock- na quattordicenne, la conduce alla sciando aperte varie possibilità. Una delle quali hausen o Konrad Krause, il direttore amante di nell'ultimo Rapporto Isfol deportazione. Scampata fortunosa- è, non a caso, l'interruzione del lavoro nel buio Alba Zelnik. E diventa possibile e probabile pro- uno strumento autorevole mente alle camere a gas grazie all'in- del palcoscenico, con le parole pronunciate da prio nel momento in cui la musica moderna va di conoscenza. tervento della Croce Rossa svedese, Toscanini per la Turandot. Walter Jonas deve alla ricerca di altre radici; attuale e contempora- 352 pagine, lire 55.000 sarà solo molto più tardi — con l'ac- comunque scomparire: forse tra i ghiacci delle neo proprio nel rifiuto di una rigida meccanica VITTORIO CIGOLI quisizione profonda di un'identità isole Lofoten, in cerca della solitudine e del si- musicale (come di strumenti elettronici che fissi- IL CORPO FAMILIARE ebraica e, successivamente, israelia- lenzio di cui ha sempre sentito una lontana no- no la musica per sempre, gelandola al di là di pos- L'anziano, la malattia, na — che Cordelia approda alla nar- stalgìa, forse invece, imitando Wittgenstein, tra sibili interpretazioni); emblematico messaggero l'intreccio generazionale razione di quella terrificante espe- rienza infantile. folle dì poveri allievi, a insegnare musica. Anche di temi e poetiche da post e neoromanticismo, se Una proposta di percorso l'ambiguità fa parte delle regole del gioco. Un racconto a distanza, in terza è vero che (parole di Schumann fatte sue) ' 'la no- per gli operatori che si occupano persona, segnato dallo scarto lingui- Ma chi è, veramente, Walter Jonas? Non ne stra vita non è altro che un accordo non risolto di di condizione anziana sapendola stico: Cordelia usa cognome, e lin- conosciamo neppure la data di nascita, che si settima, che reca in sé soltanto desideri impossi- guardare come transizione guaggio acquisiti nel dopoguerra, in omette di solito solo per le primedonne. Da bili da soddisfare". tra le generazioni. terra svedese. E un commiato defini- un'importante intervista, apparsa su "Le Monde Il raffinato autore di questo riuscito, e serio, 336 pagine, lire 48.000 tivo dalla Germania e dalla lingua de la Musique" (n. 80-81, 1985), rilasciata pri- divertissement, Baptiste-Marrey, nasconde sot- dell'infanzia. Nel testo il tedesco RENATO STELLA, LAURA CORRADI ma della scomparsa, apprendiamo che non sop- riaffiora bensì nei frammenti di cita- to uno pseudonimo la sua competenza professio- IL RISCHIO DELL'AMORE porta la moda degli strumenti antichi e si lamen- zioni classiche e negli spezzoni di un nale e un 'attività quarantennale di organizzatore Tecniche di sopravvivenza lessico familiare, ma anche negli or- ta che "...Onne joueplus, on ne chanteplus que di cultura e, in seguito, funzionario ministeriale sessuale in tempi di Aids dini sferzanti dei nazisti. Lo svedese des morts... La musique aujourd'hui n'est écrite — ispettore agli Spettacoli — a Parigi. Poeta, e Tutto quanto è meglio sapere resta pertanto la cifra di un esilio vo- ni pour Dieu ni pour le Diable — l'église et le saggista di valore: ma i Fogli sparsi (Prix Méri- per continuare a fare l'amore lontario dal linguaggio del carnefice. bordel ayant toujours été de grands consomma- dien 1985) fanno parte di una raccolta narrativa, senza rischi! Se poi si guarda al titolo originale teurs de la musique: elle est écrite pour les musi- in versi e prosa, Saisons, che si presenta appunto Nella collana Le Comete. — " Bimbo scottato cerca il fuoco" ciens eux-mèmes, qui ne représentent après tout come un'autobiografia immaginaria, a più voci, 160 pagine, lire 22.000 — s'intuisce un secondo commiato, qu'une toute petite fraction de la société..." e della quale sono usciti finora, sempre per i tipi di quello dal paese che accolse l'autrice LIVIO PEPINO (a cura di) parla ancora di una "musique mondarinale qui Actes Sud, un Elvira. Hedda H. ou la dernière nel 1945. Ribaltando un detto popo- LA RIFORMA renvoie chacun à sa solitude ' '. Sempre in polemi- Maréchaie (1986) — variazioni sul Don Gio- lare — chi si brucia teme il fuoco — DEL DIRITTO PENALE ca con Darmstadt e la serialità, immagina, nel vanni e sul Cavaliere della Rosa — e Les poè- la Edvardson suggella la scelta esi- Garanzie ed effettività stenziale del 1973, a ridosso della romanzo della sua vita, di offrire a Bòhm una mes infidèles de Walter Jonas (1987). Ancora delle tecniche di tutela. guerra del Kippur, di abbandonare "cantata spermatica per tenore recitante, sopra- la musica protagonista, in chiavi diverse, e sem- l'innocente paesaggio svedese per no o mezzosoprano"; e annovera del resto tra le pre con esiti non banali, secondo un progetto che 528 pagine, lire 48.000 trasferirsi a Gerusalemme. Chi ha sue composizioni una polca, Il bel Boulez Blu vorremmo vedere, da lettori incuriositi, realizza- BIANCA MONTALE abiti e capelli impregnati dell'odore ('58) e un Pioggia e ansiti di piacere ('71); sem- to interamente — e accompagnato magari da un PARMA NEL RISORGIMENTO dei forni crematori è votato alla me- bra invece mostrare interesse — e affinità — per ed con musiche relative. Ci possono essere limiti Istituzioni e società moria dell'orrore, annota l'autrice. compositori come Beno, Schnittke, Rihm. Ma all'invenzione, o al gioco? (1815-1859) Può reimparare la mimica della vita, rimandiamo volentieri il lettore agli scarni cenni Il "buon governo" di Maria Luigia amare, avere dei figli ma resta estra- neo a una terra come la Svezia, "pa- d'Austria: un mito? gana e senza storia", che non cono- 160 pagine, lire 25.000 sce le ferite aperte della guerra. MICHELE GOTTARDI "Nessuno scheletro con i segni della L'AUSTRIA A VENEZIA un'adozione prò forma — a una cop- della risurrezione mistica sono spaz- maniera netta le motivazioni più pro- tortura, nessun teschio con i buchi pia di domestici spagnoli, un espe- zate dall'imperativo etico della me- priamente politiche collegate al com- Società e istituzioni della mascella al posto dei denti diente che minaccia di travolgerla moria collettiva nel dolore. Dopo la miato dalla cultura di provenienza. nella prima dominazione strappati, nessun cadavere emaciato con l'accusa di tradimento. Le pagi- guerra, in Svezia, la Edvardson ab- La Edvardson rifiuta infatti l'ideolo- austriaca (1798-1806) d'infante. In mezzo a tanta innocen- ne in cui Cordelia, convocata dalla bandona il cattolicesimo per l'ebra- gia della riconciliazione e con essa la 352 pagine, lire 50.000 za le divenne difficile respirare, e ca- Gestapo, è costretta a scegliere tra ri- ismo: un primo tentativo di spezzare comoda formula assolutoria dellW GARETH MORGAN pi che doveva andarsene". volta individuale e amore filiale sotto il cordone ombelicale col passato ma no zero. E interessante notare come IMAGES Tenuto conto che la terza parte, lo sguardo muto e atterrito della ma- anche un rifiuto di sanare le coscien- l'autrice risponde ai recensori del- Le metafore dedicata a Israele, è costituita da tre dre danno il segno della radicale soli- ze attraverso un oblio conciliante e l'edizione tedesca de La principessa pagine in tutto, la scelta del titolo tudine del singolo espulso dal conses- pacificato. In chi sopravvive resta in- delle ombre che — sia detto per inci- dell'organizzazione italiano non può essere definita di so umano: "Nessuno disse una sola fatti "una collera selvaggia", un sen- so — tendono spesso a rassicurare il Un libro profondamente per sé fuorviante. Certo, l'editore parola, non era necessario dire nulla, timento che rischia di diventare "un lettore presentando il testo come originale, un approccio assieme sposta l'orizzonte di lettura su una fi- non c'era scelta, non c'era mai stata coltello lampeggiante da conficcare espressione di un perdono. "E come chiaro e innovativo alla teoria gura ricorrente nel testo, quella di alcuna scelta, lei era Cordelia, la fe- nel cuore della madre". Sono parole, potrei arrogarmi io il diritto di una dell'organizzazione. Proserpina, regina e prigioniera del- dele, ed era anche Proserpina, era la queste, che implicano una fuga dalla riconciliazione?", replica la Edvard- 488 pagine, lire 55.000, l'Ade, ricollocando la scrittura di prescelta, e mai era stata più vicina al doppia morsa della carne e della son. "Non si tratta oggi di gettarsi al 5a edizione Cordelia nel tumultuoso alveo ma- cuore di sua madre". Qui s'innesta scrittura materna, una ricerca di in- collo piangendo e perdonando, bensì terno: Proserpina è infatti il titolo di un meccanismo di sopravvivenza in- dipendenza figurativa rispetto alla di voltarsi indietro per guardare in GIUSEPPE SCIDÀ, una novella della Langgàsser. D'altra teriore: l'abbandono viene vissuto cultura cattolica della "guarigione". faccia l'orrore del passato". L'auto- GABRIELE POLLINI parte è proprio il complesso rapporto come elezione, l'essere scartata dalla Dal canto suo la Langgàsser, che do- biografia è la testimonianza di questa STRANIERI IN CITTÀ con la madre — "quella madre sola, famiglia e dal mondo si trasfigura nel po la guerra conosce in Germania divaricazione: da una parte le catego- tormentata, violentata dalle proprie segno del martirio. Molto si è scritto uno strepitoso successo, lavora a un rie del "confronto religioso" e del Politiche sociali e modelli visioni" — che conferisce a questo sulla rassegnazione degli ebrei di romanzo sulla deportazione e chiede "cancellare per andare avanti", dal- d'integrazione: due studi di caso, breve racconto autobiografico il sa- fronte alla violenza nazista. Ma nella alla figlia una relazione "precisa fin l'altra l'appello alla memoria del so- Catania e Rimini. pore di una tragedia classica. ricostruzione della Edvardson la ge- nei dettagli" sulla vita ad Auschwitz, pravvissuto. La cui "vita è ridotta in 288 pagine, lire 36.000 Con le leggi razziali Cordelia, pec- nealogia della sopportazione ha una da riplasmare in veste letteraria. Una schegge e frantumi, e quando cerca ca segreta della giovane e avvenente radice inequivocabilmente cattolica: richiesta che sembra giungere da un di ricostruirne 0 mosaico si ferisce scrittrice, è costretta a portare la come dono d'addio la madre conse- altro pianeta. Non stupisce che Cor- con i loro margini taglienti". FrancoAngeli riNDjCF ••DEI LIBRI DEL MESE^HI GENNAIO 1993 - N. 1. PAG. 8

Narratori italiani Cretino chi non ha stile di Domenico Scarpa

cerebbe accadesse con un altro arti- piacere della libertà di stampa, oggi i singoli capitoli, sono meno folgo- giolarsi nell'illusione di non essere CARLO FRUTTERÒ, FRANCO LUCENTI- ranti che nella Prevalenza del cretino, parte dello spettacolo. Fuori dal Pa- NI, Il ritorno del cretino, Mondadori, colo, Cannibalismo e informazione, tanto scontata e negletta da parere ciò si deve al fatto che quella era l'an- lazzo sì, ci siamo più o meno tutti, Milano 1992, pp. 238, Lit 29.000. nel quale F&L dicono due cose im- inutile. portanti: 1) In un paese che non si Fare satira vuol dire anche non da- tologia di quattordici anni di lavoro, ma fuori dal Sistema? Ho usato "si- questa di soli quattro. stema", una parola sessantottarda "Passeggiando pensosi lungo le ri- scandalizza più per nulla, dove più re a nessun fenomeno il crisma della Tutti elogi o quasi, dunque. Ma al- che F&L non ameranno: ma se le dia- ve di Babilonia, o più modestamente nessuno perseguita i letterati, l'unica novità assoluta: F&L si definiscono lora di dove filtra, proprio mentre ci mo un significato neutro, ciberneti- sulle sponde del Po": in questa frase arma impropria rimane lo stile. 2) La "accaniti cercatori di 'precedenti'... stiamo divertendo tanto, quello spif- co, non vorrà più dire che la "gente c'è tutto lo spirito dei libri comico- satira, l'autosarcasmo servono a far a scopi difensivi, per tagliare un poco assaporare a chi scrive e a chi legge il le ali all'arroganza dell'attualità". fero di disagio? All'uscita della prima comune" è innocente e la società (il teologici di Frutterò & Lucentini sistema) colpevole. Al contrario, vor- (d'ora in poi, com'è uso, F&L): da La rà dire che tutti abbiamo le nostre prevalenza del cretino, 1985 e La ma- magagne, dalla macchina in sesta fila nutenzione del sorriso, 1988 fino a alla tangente di seimila miliardi. Il questo recente II ritomo del cretino. difficile sarà fare chiamate di correo C'è tutto: la modestia da figli di un (che includano in primo luogo l'accu- profeta minore, il contrasto comico satore stesso) senza che si smarrisca il con un ristretto quotidiano orizzon- senso delle diverse e graduate re- te, la meditabonda signorile solitudi- sponsabilità di singoli e gruppi. ne. Tre tonalità, tre moods che ritro- Per temperamento F&L rifuggono viamo, variamente mescolati, in tut- da atteggiamenti così tribunizi. Ma è to quanto i due scrivono. Fuori c'è un fatto che le intuizioni fondamen- quella realtà che avrebbe bisogno di tali le hanno tutte: l'italica furbizia un Balzac, di un Dickens per essere che ci esalta nel breve periodo e ci raccontata; mancando tali colossi, spaccia nel lungo; i partiti di opposi- nei loro romanzi e in questi corsivi zione che hanno i medesimi riflessi F&L provano a scalfirla con stru- condizionati di quelli di malgoverno; menti assai collaudati. la retorica, l'ermetica seriosità dei Ad esempio, il ben noto effetto potenti, le cattive maniere, la perma- "Paese dell'Incontrano": l'approva- losità di categoria come costanti del zione di un'addizionale prò mafia; la "carattere nazionale". Sono gli idea- libera circolazione criminale nei pae- li di massa, gli ideali assembleari a la- si Cee; il condono per i non-evasori. sciarli dubbiosi: "Human Rights Secondo, la sapienza fisiognomica. now! E forse quel now, quell'enfati- F&L fanno delle "decaricature", nel co 'subito' a farci dire che simili cose senso che non esasperano i tratti so- non fanno per noi, non sono our cup matici del potente ma gli sfilano la of tea, la nostra tazza di tè?" Come toga, lo vestono di deformi ciabatte, tutti i moralisti, F&L soffrono di di cascanti calzamaglie, di sdrucite horror pieni, orrore della massa e del- canottiere e lo fanno gesticolare e in- l'unisono. cedere come chi tuttora indossi nobi- Niente da obiettare, ma non è ve- li paramenti. È così che diventa irre- ro che sia l'idea di progresso in sé a sistibile il loro terzo stratagemma, la far nascere il cretino contempora- metafora. Metafora Polstrada: "so- neo: uno degli elogi più belli del pro- stava sotto un albero di tangenti du- gresso l'ha scritto proprio Franco Lu- rante la distruzione di stupende bel- centini. S'intitola Le morali del satel- lezze naturali". Metafora Uomo in lite ed è uscito nel febbraio 1958 sul- Ammollo: "tre fustini del vecchio la rivista "Passato e presente" (il De Gasperi contro un fustino di Su- satellite era naturalmente lo Sput- perforlani ammorbidente". Metafo- nik). Lì "progresso" si contrappone ra Jervolino-Vassalli: "il vizio della alla difesa miope e soddisfatta del coca stalinista, della brown sugar to- proprio esiguo orizzonte. Con la teo- gliattiana". ria del cretino a una dimensione, Per finire, l'uso del cliché: le lotte "progressista", di sinistra (una figu- intestine del pentapartito raccontate ra che pure ha svariato dallo spaccia- come un film di Indiana Jones; Oc- tore di fumo al criminale ideologico) chetto poeta minore di un decadenti- si perde il senso dell'immensa volga- smo da Strapaese; la Manovra Eco- rità e antipatia da male arricchiti che nomica come un numero di avanspet- ha dilagato in questi ultimi quindici tacolo tra Formica (Rino) e Pomicino anni nel nostro paese. L'unico affon- (Cirino). do di F&L in questo "sublime di ter- Trucchi eterni, d'accordo. Artifizi z'ordine" è La Passione secondo Ste- risaputi già ai tempi di Aristofane, fania, il Calvario raccontato con lo sia pure. Ma allora che cosa rende ir- sguardo e il linguaggio di una "testa resistibile (autometafora) questa impagliata", una teledipendente più "coppia di chiassosi, esuberanti pi- verosimile del vero. E per questo che stoleri capitati per errore nei som- raccolta di F&L Giovanni Mariotti si io, lettore, proverò sempre il bisogno messi giardini della letteratura"? E Essi sono un ibrido di due razze chiese: "Perché generalizzare come di sfogliare, appena chiuso il libro di lo stratagemma più antico di tutti, scomparse: l'eccentrico-snob e il po- Spengler, quando si è capaci di deri- F&L, Ceronetti o Altan, Arbasino o cioè lo stile. La vera opera cui i due lemista alla Luigi Russo, cui hanno dere come Molière?" Proprio da Piergiorgio Bellocchio. Ciascuno di pistoleri attendono da vent'anni è un dedicato un articolo purtroppo non quella generalizzante parola, "creti- essi mi parlerà di qualcosa che tutti dizionario aggiornato dei luoghi co- raccolto. Fanno pensare a un ipoteti- no", che pure siamo tanto inclini a gli altri mi tacciono, con ognuno avrò muni. In ciascuno dei libri citati all'i- co autore che, dotato di uno spirito usare, proviene la fastidiosa corrente qualche disaccordo, ma il panorama nizio, non manca mai un capitolo in- tra Schopenhauer e Campanile e di d'aria. A chi si rivolge questo libro? completo attingerà lo zenit del comi- tero -ad essi consacrato: "farsi cari- un pennellino alla Hogarth, si co- F&L, i grandi scettici, postulano for- co e il nadir del tragico. co", "scattare", "guardarsi negli oc- stringa poi, ogni volta che può, a scri- se che tutti i loro lettori siano non- Eppure... eppure è proprio tra la chi", "disomogeneo", "periodo di vere come un cronista del "Times". cretini? O invece il primo pensiero fine dei settanta e l'inizio degli ot- transizione", "crisi dei valori". Al "Times" però non ammette- tanta, negli anni più cretini della no- rebbero che in fondo a questo libro che un libro di questo genere dovreb- Né manca mai, per converso, un stra storia recente, che F&L hanno non si trovi, come nei precedenti, be suscitare è l'eterno de te fabula capitolo dedicato ai "Nottambuli", scritto i loro due capolavori: il ro- l'indicazione delle date e dei luoghi narraturf Forse tutti i moralisti do- cioè agli anticretini, ai classici da manzo A che punto è la notte (1979) e di pubblicazione degli articoli: così vrebbero debuttare, come Peter Erodoto a Beckett, da Wodehouse a la "Rappresentazione in due Atti e ho dovuto collazionarlo con la mia Handke, con un'opera intitolata In- Jùnger: tutti articoli bellissimi e leg- una Licenza" La cosa in sé (1982), la raccolta di ritagli della "Stampa", di sulti al pubblico. Nell'introduzione geri. F&L amano atteggiarsi a scetti- più bella pièce italiana del dopoguer- "Panorama". Questo lavoretto-da- alla Prevalenza, F&L dicono: "Me- ci blu (la tinta del cosmo), ma posseg- ra (mais ouì). Forse, mancando le recensore-scrupoloso è stato premia- glio pensare che si scrive da un osser- gono la fede più tenace che rimanga persecuzioni, vivere in mezzo alla to dalla scoperta che F&L non sono vatorio semidesertico, per una cer- all'uomo contemporaneo, vale a dire cretinaggine fa bene alla letteratura. frettolosi salumieri dell'instant hook, chia di amatori invisibili che il buon la fede nel linguaggio. Il pezzo più senso suggerisce di ritenere esigua, pensoso della raccolta è infatti un ma rivedono i loro corsivi e vi appor- tano minime varianti: qua rimodella- irrilevante". È un pensiero contrad- racconto-apologo sul linguaggio inti- detto, per fortuna, dalle vendite. tolato L'uomo della mela: fra tanti al- no un attacco, là mettono a fuoco un Il fatto è che se il pubblico vede legretti, andanti con brio, minuetti e aggettivo, da quest'altra parte ag- intitolata Fuori dal Palazzo la bellissi- prestissimi, un "largo" ai cui gravi giungono una sarcastica epigrafe o ri- ma rubrica quotidiana sulle ultime rintocchi vorrei che molti lettori pre- fanno un titolo. Se poi il livello com- elezioni presidenziali, finirà per cro- stassero ascolto. Altrettanto mi pia- plessivo, la fantasia nel confezionare [INDICE ••DEI LIBRI DEL MESEBÌ GENNAIO 1993 - N. 1. PAG. 9

Narratori italiani

za, in forma vicaria, e come fingendo "scrittura applicativa" capace di Nelle riserve altre stratigrafie, Celati riesca ad ap- anestetizzare la mistificazione e la Sfascio a prodare a se stesso. Non è difficile menzogna: "La sua è il contrario d'u- darne dimostrazione. na scrittura estrosa e immaginativa, si cela il curatore Così su Daniele Benati: "Leggere ed ogni sua parola sembra uscire da Venezia una storia come quella che segue, mi un grande disorientamento, in cerca di Massimo Onofri sembra corrispondere ad un'espe- di una estrema limpidezza. È una di Luisa Zille rienza poco letteraria e un po' teatra- scrittura applicativa, forse proprio le. È come ascoltare uno che parla da per lasciarsi alle spalle i sogni ad oc- Narratori delle riserve, a cura di "debole" e "deregolata", quasi al li- solo per tutta la sera, in località Ma- chi aperti, dove spesso comincia il ALDO CAMERINO, Amalia. Romanzo Gianni Celati, Feltrinelli, Milano mite ideologico dell'afasia e del silen- sone, sulla via Emilia, dove Benati è nostro esilio" (su Giorgio Messori). borghese, a cura di Anco Marzio 1992, pp. 320, Lit 32.000. zio. nato e vissuto". E siamo alla folla di Né è assente l'aspirazione ad una Mutterle, Marsilio, Venezia 1991, L'antologia, insomma, si presenta matti e ipermonologanti, candidi e scrittura che sia scrittura del niente pp. 155, Lit 28.000. Nella Nota d'avvio di questo libro, come "un album di casi particolari", ribaldi figli di Guizzardi, che branci- che è la vita: "Sentire questo possibi- Gianni Celati così ne spiega la gene- accomunati da due elementi ricor- cano e sguazzano nell'opera di Cela- le mancamento di tutto ad ogni pas- Aldo Camerino, nato a Venezia si: "Ho cominciato a raccogliere i te- renti: l'autonomia della scrittura ti, almeno fino a Lunario del paradiso. so, mi dico, è come essere in cammi- nel 1901 e morto nel 1966, noto tra- sti di questo libro alcuni anni fa, duttore e critico di letteratura euro- mentre mi occupavo d'una rubrica di pea, aveva un estremo riserbo nei racconti su un quotidiano. In seguito confronti della propria opera di raffi- ho cominciato la raccolta per conto nato scrittore e poeta. I racconti, mio, leggendo un po' di tutto: rac- I bassifondi dell'anima comparsi come le prose critiche in conti di narratori occasionali, mano- quotidiani veneti, furono raccolti scritti di gente che non aveva lettori di Sergio Peni tardi, e parzialmente, in volumi tra a cui rivolgersi, libri stampati da case 1958 e 1966 (Il salotto giallo, Macchi- editrici sconosciute, testi di autori na per i sogni, Gazzetta veneta, Cari isolati poco noti, e altri di autori più fantasmi), le bellissime poesie furono MARIO FORTUNATO, Sangue, Einaudi, Torino bi. Dopo una prima parte tracciata come un fred- noti. Cercavo forme di scrittura non edite postume nel 1977. 1992, pp. 140, Lit 18:000. do resoconto degli avvenimenti, è infatti proprio forzate da obblighi esterni: non lo In Amalia, suo unico romanzo, scrivere perché c'è l'obbligo di pub- la figura annebbiata del narrante a prender consi- Camerino rivela aspetti di sé, come blicare un libro, ma quei momenti in L'aggancio alla realtà di molti dei giovani nar- stenza, con le sue manie, gli eccessi alcolici, l'o- scrittore e uomo di cultura, diversi cui si riesce a scrivere per sé, per la ratori italiani sembra gravitare volutamente nei scuro istinto violento, le inspiegabili contraddi- dall'immagine cui ci aveva abituato cosa in sé, senza dover dimostrare bassifondi di esistenze provvisorie o comunque zioni. Perché, ad un certo punto, il cronista crede nei racconti, conservando tuttavia niente a nessuno". Il quotidiano in fittizie, decadenti. Il futuro appare sbarrato dalle di aver ucciso Ron — il ragazzo conosciuto in un uguale coscienza artistica e raffina- questione era "il manifesto"; la ru- soffocanti costrizioni di un presente vissuto come bar — come in un 'assurda replica del delitto Fer- tezza stilistica. Interrompendo il rac- brica domenicale, s'intitolava, ap- una perenne crisi di rigetto. Gli spiragli di fiducia ri? Dove finiscono le ossessioni di cui è preda e conto, l'autore viene spesso in primo punto, Narratori delle riserve. Risulta- nei confronti del tessuto sociale paiono utopie dove invece la realtà si sforza di far luce su fatti piano a commentare vita e pensieri to: un'antologia di ben trentadue fuori moda. sempre più oscuri? dei personaggi, problemi del loro scrittori, dai più noti Ginevra Bom- tempo e propri di tutto il Novecento, piani, Nico Orengo ed Elvio Fachi- Parabola del male come vizio psicologico, tuf- Luigi Mattei si uccide in carcere, la storia si ac- con considerazioni, in lui inusuali, di nelli (ma nell'indice si legge Facchi- fo nella vacuità sotterranea di una gioventù bom- cende di nuovi sviluppi, un dubbio si insinua an- carattere psicologico, sociale e politi- nelli: i refusi, purtroppo, non manca- bardata dai decibel delle discoteche, tra droga, che nel lettore-, è stato il vero assassino di Ferri a co, e con dichiarazioni sulle proprie no), fino ad alcuni degli autori più in- alcol e sesso occasionale, anche il nuovo lavoro tenerci per mano fino a questo punto, in una per- intenzioni creative e sul significato teressanti della nuova narrativa di Fortunato — dopo i bei racconti d'esordio sonale, adulterata versione dei fatti? Ma la veri- della struttura particolare del roman- come Ermanno Cavazzoni, Sandra Luoghi naturali e il romanzo II primo cielo — tà, come sempre, possiede mille sfaccettature: ciò zo. Egli è consapevole di raffigurare Petrignani e Claudio Piersanti, in- penetra nei meandri di certa desolazione contem- che appare non sempre è lo specchio della realtà un dramma di squallore, di tabe e di crociando due poeti d'eccezione co- eros perverso, ma anche di felicità poranea. La scelta di una trama "gialla" sulla e, dopotutto, quante sfumature occorrono per me Patrizia Cavalli e Valerio Magrel- pagata a duro prezzo; dramma che quale innescare la carica negativa che contraddi- raggiungere una stessa verità valida in assoluto? li (qui, ovviamente, in qualità di pro- deve risultare paradigmatico: penso satori), per arrivare ad una vasta folla stingue i personaggi-ombra della storia è — se Al termine del libro ci si rende conto di come che per questo, oltre che per scelta di meno noti o ignoti, non di rado non originale — scaltra, e serve a sgravare la nar- non è tanto la "soluzione" del caso a interessare stilistica, egli abbia adottato una lin- sorprendenti. In più, la scoperta di razione da quell'alone claustrofobico derivante l'autore, quanto l'aver accompagnato il lettore gua eulta e toscaneggiante. Più che un Celati attento e generoso lettore, dalla sventagliata di casi clinici da manuale che in una passeggiata tenebrosa — chissà perché, ma fuori tempo — perché vi son compre- ispirato editore. la popolano. La sanguinosa morte di Marco Ferri è netta l'impressione di gravitare in un panorama senti forme trecentesche, ottocente- Ma, a lettura ultimata, non possia- nella toilette della discoteca Kinki in una notte di costante penombra — nei meandri di una real- sche, ma anche novecentesche, tut- mo non denunciare una certa insod- di Capodanno sembra trovare fin dall'esordio il tà malsana e votata sovente all'autodistruzione. tora vive pure nel parlato —, questa lingua appare, per così dire, fuori disfazione. Si badi: tale disagio non suo artefice in Luigi Mattei, visto da numerosi te- Spetta al lettore stabilire i confini della provoca- attiene alla qualità dei testi selezio- stimoni in procinto di "adescare" la vittima. Il spazio, lasciando penetrare scarsi zione e decidere dove invece la provocazione ri- ammiccamenti ai dialetti, soprattut- nati, talvolta pregevoli. Un senti- processo verifica la colpevolezza del giovane e la mento che nasce forse da una falsa sulta nient'altro che lo specchio di tanti dei no- to il fiorentino, poco il romano, mi- condanna che ne segue risulta il più ovvio dei da- aspettativa, da un pregiudizio. Cela- stri precari oggi. nimo il veneto. ti di fatto. Ma, come esordisce l'io narrante, ti, infatti, è uno dei pochi scrittori L'autore non permette di situare che, partito da posizioni sperimenta- ' 'non è mai stato chiaro come andarono le cose ' '. questa storia così fisica e corposa in li, se non addirittura d'antiromanzo, Mattei fu visto fuggire dal Kinki, la perizia l'ha un luogo preciso, se non per un cen- in un tempo di confusi e velleitari definito "psicologicamente" colpevole, ma l'io no alla "piccola città" "singolare per avanguardismi, ha saputo guadagna- narrante — un oscuro cronista di nera — sembra la copia d'acque che la percorrevano re una nuova dimensione narrativa convinto del contrario. E anche il lettore, prose- tutta", in cui il lettore può ricono- con esiti assai felici (pensiamo a Nar- guendo nel racconto, tende ad avvalorarne i dub- scere Venezia, non altrimenti de- ratori delle pianure e a Quattro novelle scritta, tranne che nell'ambiente so- sulle apparenze)-, insieme soltanto, ciale chiacchierante e provinciale forse, ai pur distanti Malerba, La Ca- della piccola borghesia. Egli tiene a pria, Consolo e Vassalli. D'altra par- spiegare il senso del sottotitolo che te, non lo ha mai abbandonato un vi- quanto a sollecitazioni sociali o d'at- Ecco un'idea di racconto còme cedi- no verso una estrema lontananza che precisa la realtà rappresentata nel ro- vo interesse teorico e critico, come tualità, una scrittura scevra di sicurtà mento alla musica monotona e im- è qui dove metti i piedi" (su Lino manzo: non già l'emergere di una testimoniano i suoi saggi. Per tale ra- e sicumera; "uno sguardo che riper- percettibile della quotidianità: "il Gabellone). Si profila, infine, una classe, bensì una situazione umana e gione, ci aspettavamo che un'idea corre le cose come leggendo un testo suo senso ritmico [è] così scaltrito da promessa di ricchezza, di felicità, sociale, che si afferma attraverso tut- forte governasse la scelta dei testi, la già dato", e cioè un modo "per ritro- sembrare una cosa da nulla" (su Ros- proprio nel cuore opaco del vivere: to l'Ottocento e il Novecento, quella quale potesse orientarci nel caos del- vare riserve di cose da leggere attra- sana Campo); "In quello che scrive "non esercizi per chiudersi, bensì degli strati medi della società, alla la narrativa italiana contemporanea. verso la scrittura, ma sempre col sen- c'è un affidamento alle parole che è per aprirsi a quella esteriorità opaca quale si uniforma la mentalità degli Speravamo, insomma, di incontrare timento d'un mondo già dato e già sommesso, costante, ritmico e sen- che ancora vediamo solo come il re- appartenenti al "popolo", che giun- un Celati insuperbito e di parte, che osservato". Una poetica, questa, che z'ansia" (su Cavazzoni). Ma anche gno del banale" (su Mara Cini). E gano ad una condizione di benessere. osasse caricare l'aggettivo "celatia- è innanzi tutto un'etica, una rigorosa un concetto di letteratura come lotta siamo nel contesto di Quattro novelle Lello, il protagonista maschile, è jan no", previa campionatura puntuale, deontologia dello scrivere: "La scrit- con l'angelo del silenzio e azzardo in sull'apparenza. Si potrebbe continua- "uomo qualunque" che vive in una di una valenza critica e, magari, gno- tura ci riavvicina alle riserve di cose direzione di un'indicibilità prosaica re. Ma il lettore non dovrà dimenti- piccola città; dotato di certa vena seologica. Tanto più che Angelo Gu- che erano già là nel nostro orizzonte, e feriale, nel segno di un dissacrante care che questi scrittori sono innanzi d'umorismo, è intellettualmente e glielmi aveva scritto sul numero 810 prima di noi. E d'ora in poi noi pos- laicismo, per così dire, semiologico: tutto gli abitanti di una provincia spiritualmente povero; subisce senza di "Tuttolibri": "Narratori delle ri- siamo anche vivere senza nuove vi- "La sua sapienza sta nel descrivere "intemporale e sospesa", metafisica. consapevolezza un'avventura tra- serve è un omaggio che l'autore fa a se sioni del mondo". Una poetica dalle fatti di vita normalissima, ma con un Quella che, per Celati, ha fatto e fa la sgressiva, infrangendo il tabù più sa- stesso e con il quale si ringrazia per la maglie molto larghe, aggiungiamo, tratto così limpido da lasciar emerge- letteratura italiana: "il racconto e cro della civiltà occidentale: l'incesto sua perspicacia e si firma un attestato che Celati pratica, specie nelle ulti- re il bianco che c'è sotto. Nei suoi li- l'arte del raccontare sono cose pro- tra madre e figlio, su cui si è sbizzar- di serietà". Quanto fosse lontano dal me opere, ancor più strenuamente bri il bianco della pagina si sente co- vinciali, che nascono e hanno senso rita, negli anni cinquanta e sessanta vero, il lettore lo constaterà da sé. Il degli autori selezionati. C'è un altro me un silenzio compatto da cui sor- solo in provincia". del nostro secolo, la fantasia di dram- rilievo da muovere è semmai di segno modo di leggere, infatti, le brevi gono le parole... Leggere Alice Cera- maturghi, poeti e musicisti, e che opposto: l'avere Celati minimizzato schede che Celati ha premesso ai te- sa vuol dire adattarsi a questa viene qui rappresentato eufemistica- (e dissimulato) le ragioni della sua sti dei narratori prescelti (microinda- completa esteriorità dei segni, non mente, secondo ii modello classico scelta, come se a guidarlo fosse stato gini spesso di fulminea esattezza, no- riscattata da nessun supposto conte- della Fedra, nel rapporto tra matri- un mero impressionismo della sensi- tevole fantasia critica e limpidezza di nuto interiore". Come non ravvisare gna e figliastro. bilità e del gusto; l'aver in qualche dettato): scorgervi in sequenza l'au- in queste notazioni il modello di Nar- All'inizio il romanzo pare costruì- modr auspicato per il presente, ac- toritratto letterario dell'antologista, ratori delle pianure? canto ad un pensiero, una letteratura quasi che solo nel segno della distan- Non manca l'apologia di una > Facciamo gli auguri a L'Indice

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À GENNAIO 1993-N. 1, PAG. 11

< chia, pienamente a ragione ("ubi maior", con quel che segue), si riser- to secondo i canoni della narrativa Poesia, poeti, poesie va, ci sono due gioielli di assoluto e ottocentesca, ma mostra in diversi certificabile splendore. Non mi rife- aspetti libertà nei confronti di tale risco tanto alle Stanze in lode di ma- modello. L'esposizione di fatti, la de- donna Angela Serena, che nella loro scrizione di sensazioni, di paesaggi, Vitalismo della copula compassata "medietà" stilistica mi ambienti, circostanze, avvengono sembrano significative semmai di un nella misura e nelle condizioni in cui di Guido Davico Bonino affetto sincero, in un uomo program- l'occasionale personaggio li può per- maticamente insincero, per una man- cepire. Camerino non si sofferma a PIETRO ARETINO, Poesìe varie, tomo solo tomo), va letto con la dovuta at- no a Venezia quando l'Aretino aveva tenuta d'altissimo bordo, quella An- render conto del grado di intelligen- I, a cura di Giovanni Aquilecchia e tenzione e col dovuto rispetto, ma vent'anni, nel 1512; e tutta la produ- gela de' Tornibeni o Tornimbeni, za e di sensibilità dei personaggi, li- Angelo Romano, Salerno, Roma non costituisce, dal punto di vista zione "ufficiale", cioè encomiastica che doveva morire nel 1540, con pro- mitandosi a piccole note fisionomi- 1992, pp. 354, Lit 60.000 espressivo, quella che s'usa dire "una e ottativa, indirizzata ad altissimi de- fondo dolore del Nostro. Penso, in- che atte a caratterizzarli meglio psi- partenza alla grande". Il rispetto va, stinatari: papa Clemente VII (1523), vece, agli Strambotti alla villanesca, cologicamente. 'Inoltre sorvola sui Con questo primo tomo, di quasi soprattutto, al lavoro dei due curato- il re Francesco I e l'imperatore Carlo che dopo questa "restituzione" gli fatti, che, dal punto di vista tradizio- quattrocento pagine, prende l'avvio ri, che sono Giovanni Aquilecchia e V (1524), il datario pontificio Mat- studiosi di poesia rusticale (dal De nale dello sviluppo narrativo, do- l'Edizione Nazionale delle Opere di Angelo Romano. Non conosco il Ro- teo Maria Giberti (1525), ancora Robertis al Ghinassi, dal Di Bene- vrebbero essere dominanti, e sono Pietro Aretino, per la Salerno editri- mano, che è segretario del Comitato Carlo V (1539 e 1543), Guidubaldo detto alla Poggi Salani, all'Orvieto) invece volutamente — lo scrittore non potranno più, a nessun titolo, non manca di denunciarlo esplicita- ignorare. Dedicate alla contadinella mente (pp. 95 e 142) — abbandonati Viola, queste 147 ottave, edite dal alla fantasia del lettore; per contrap- forlivese Marcolini nel 1544, sono posto c'è una descrizione millimetri- un vero "controromanzo" del desi- ca e insistita di aspetti che un tempo derio in versi: controromanzo, dico, venivano considerati di infima im- L'iperuranio del copywriter perché con la strategia costruttiva portanza, in un modo che par quasi utilizzata anche nelle Giornate, Are- attenersi, nel ricostruire l'evoluzione di Massimo Onofri tino si guarda bene dal raccontare psicologica dei personaggi, ai detta- per filo e per segno, magari con tanto mi freudiani per l'interpretazione di crescendo e con il suo bravo cli- dei sogni e lo studio della psicologia GIOVANNI GIUDICI, Andare in Cina a piedi. finitoj o confessioni d'autore che si risolvono in max, la storia, sempre elusa, della sua del quotidiano. Racconto sulla poesia, e/o, Roma 1992, pp. vere e proprie rettifiche critiche (come nel caso di febbre di possesso della Bella Ritro- 128, Lit 14.000. Nella complessa architettura di Salutz e la supposta influenza della poesia troba- sa. No, tenendoci sempre sulla corda questo romanzo breve è interessante dorica). E sulla scorta di tali riflessioni, quasi per della curiosità, di quella storia ci re- 10 "sfasciamento" della struttura che "Il modesto particolare che in Cina si potesse, necessità, che tornano a vivere sulla pagina i stituisce frammenti, schegge, flash- risolve, rispecchiandolo nella forma, e si possa ancora, arrivare viaggiando a piedi non grandi maestri come Saba, Noventa, Buonaiuti, back, in un calcolatissimo disordine. 11 mondo che descrive: la piccola se- lo prendiamo nemmeno in c onsiderazione". Ec- o amici come Giansiro Ferrata. E si tratta di pa- Ma quei tasselli di un puzzle a bella conda parte è per lo più costituita di co perché ritrovarsi umile pellegrino sulla strada gine toccanti, talvolta di fulminanti scorciatoie posta scombinato sono, spesso e vo- "elementi a sfascio" — come l'auto- della poesia, quanto a fatica e gratuità, è come critiche. lentieri, perfetti. Trovato un conte- re stesso intitola i capitoli —, della incamminarsi per l'Estremo Oriente, nella con- nuto (per lo più, un'immagine d'av- vita e dei pensieri dei protagonisti; Ma c'è dentro questo zibaldone un testo na- vio), la forma vi si adatta come un sapevolezza che la poesia restì, appunto, quanto addirittura si presenta come una sor- scosto, forse più vero. Come se sotto questa cene- guanto. Viola tiene "la capocchia in ta di taccuino di appunti. Sembra di più immotivato ed infondato circoli ancora re prosaica e antiromantica covasse una fiamma giù guatta", e lui la riconosce "a l'o- quasi che Camerino, per molte di sulla terra. Ma anche di più necessario, come non romantico-platonica, quasi scoprissimo ora la dore", perché il suo fiato "sa d'am- queste caratteristiche, è altre, abbia si può non ammettere a lettura ultimata di que- causa di certi cortocircuiti della poesia di Giudi- bra gatta" (ambracane, ambra gri- tratto varie suggestioni dal romanzo sto breve e denso zibaldone, in cui Giudici, nel ci: "Ilpoema viene a noi da un mondo ignoto", gia). Viola alza la gonnella "e in giù di Musil, L'uomo senza qualità. Forse consueto sermo feriale, tocca i temi più diversi, "dalle sue imprendibili lontananze", e al poeta rovescia tutto lo scoffone" (la sopra- l'interesse suscitato dagli abbozzi e avanza idee estetiche e morali, racconta e divaga. spetta solo un lavoro di "diligente e sofferta tra- calza), e lui brama "d'esser quella capitoli inediti, stampati con l'opera pulcia, quella / che ti manuca senza Senza dismettere mai la "maschera di normali- duzione". D'altro canto, Giudici è perentorio: di Musil, seguendo un metodo stori- tà" di chi ritiene, come l'amato Eliot, che la li- descrezione". La neve vien giù "a la co-critico, proprio nel 1962, dappri- "Io credo... che, nella misura stessa in cui scrive bertà e l'integrità della poesia siano meglio ga- sfilata" e Viola, zitta, non lo invita: ma nella traduzione einaudiana, poi il poema, il poeta ne sia a sua volta scritto, 'in- "ché verria come vengon le saette / a rantite da un lavoro che dalla poesia sia lontanis- nell'originale, e il successo di questa ventore' e 'inventato'". E ancora: "Spesso ho scaldare il tuo asgio in le lenzola". edizione italiana furono per lui moti- simo, da un'esistenza la più possibile ordinaria e pensato che un poeta non abbia che una ed una Lei gli sfugge- talmente che lui, freu- vo d'incoraggiamento. regolare. sola cosa-da-dire e che ogni suo poema e forse dianamente, la sogna come una "ten- Nell'ultima parte, carica di tensio- Sulle prime, il testo sembra presentarsi come ogni suo verso non siano, di quella, che flebili ga", una tinca, ma per riporla "in ne quanto la seconda è statica e giu- un'autobiografia letteraria il cui protagonista è approssimazioni, l'impossibile dirla, conoscerla una conca piena d'acqua fresca", te- stapposta, si consumano i tabù, le l'artiere, Usuo laboratorio, i suoi assilli tecnico- e volerla nella ferma luce del Senzatempo". nerla sempre con sé come "una genti- lezza", e giocare spesso con lei ("a reazioni dell'ambiente borghese a stilistici, le sue urgenze etico-artistiche. Ecco al- Queste sono le burle della contemporaneità: che una vicenda che viola il codice delle tutte l'ore dandoti de l'esca / con te- lora un'accanita considerazione sulle varianti di l'ufficio di un copywriter come Giudici possa relazioni sociali. Con sottile ironia, co in giù e in su si sguazzarla..."). alcune poesie (o "poemi", come Giudici preferi- nascondere un Iperuranio, che un 'opera come La in una vasta gamma di sentimenti vita in versi possa celare, e forse parodizzare, un Si vorrebbe citar di più, ma lo spa- che va dal disprezzo all'umana pietà sce), sulla genesi di scelte lessicali, ritmiche, pro- sodiche; ecco una lucida analisi di cosa sia una Itnerarium mentis in Deum. Deus sive Nihil, zio è rio. E vogliam dire dell'altro e simpatia, Camerino non manca di gioiello, che sono i diciotto Sonetti lingua ("entità fisica, correlata al popolo, alla ovviamente, la desolata terra abitata dal poeta: descrivere, confutare, interpretare (tutti caudati, salvo l'ultimo) sopra i "Aspettavo anch'io il nulla in quel pomeriggio l'interpretazione che l'ambiente ha nazione che in essa parla ' ', ' 'miniera dell'inespri- 'XVI Modi', editi col facsimile "delle dato di un fatto già avvenuto e ac- mibile", espressione "in sé e di sé stessa"), un te- del 18 settembre". Che Noventa avesse ragione pagine originali dell'unico esemplare cennato e non più rimediabile, de- sto poetico, un verso, per arrivare ad allestire un quando addebitava a Giudici una ricerca del su- oggi noto della stampa cinquecente- scritto attraverso gli occhi e le parole intelligente ed utile prontuario, che salvi il buon blime? A noi pare di sì: come si spiegherebbe sca (1527?) conservata a Ginevra", dei delatori. artigiano da trappole facilmente evitabili; ecco, quel piccolo capolavoro dì O beatrice/3 Lo stes- cioè con la riproduzione delle "scan- La madre-amante, presentata, nel infine, letture d'eccezione (come quella de L'in- so Giudici, in questo libro, inclina a crederlo. dalose" incisioni del bolognese Mar- terribile finale che si chiude sempre cantonio Raimondi. Riuscire a far più veloce a tenaglia sulle teste degli poesia della copula, e non per meta- infelici protagonisti, come una don- fora, ma nella letteralità dell'atto, na che vede nell'uomo "una macchi- con tutto ciò che di "tecnico" (se na per l'amore e una macchina per ce, instancabilmente animata dal fi- scientifico, di cui ho detto: per l'A- II della Rovere duca d'Urbino Platone mi passa il termine) l'atto, far danaro", pare quasi il simbolo lologo Enrico Malato. Il quale presie- quilecchia nutriamo tutti la più gran- (1547), papa Giulio III e Caterina quanto più è esaltato ed esaltante, della borghesia italiana ed europea de un comitato scientifico, che sa- de stima: se non ci fossero, a testimo- de' Medici, regina di Francia (1551). comporta, è asperrima impresa. L'A- del primo Novecento, che va perden- rebbe di dieci membri se due studiosi niare la sua valentìa di storico e filo- A parte, sta una Canzona alla Vergine retino non solo ci riesce, ma mette in do la misura dei propri valori e delle prematuramente scomparsi, Inna- logo, le edizioni critiche e gli studi Madre (di incerta datazione, ma non qualche modo il suo "copyright" (o, proprie tradizioni. Si capisce così morati e Petrocchi, non vi sedessero, bruniani e aretiniani, basterebbe la dopo il 1538). se preferite una metafora alpina, la perché Camerino, compone la sua per così dire, in memoriam. Ne fan sua nomina, nel 1970, a successore di Ora, con tutta la debita ammira- sua bandierina) sulla stessa (legger opera, ad imitazione del mondo di- parte, comunque, valentissimi spe- Carlo Dionisotti sulla cattedra di let- zione per l'acribìa dimostrata a iosa Giorgio Baffo, dopo di lui, diventa sgregato che rappresenta, per conti- cialisti del Nostro, come Aquilec- teratura italiana presso il Bedford dal Romano nella determinazione un divertimento di maniera). Qui del nue sovrapposizioni e concatenazio- chia, Borsellino, Larivaille, Padoan, College di Londra, a dirla lunga sui del testo definitivo e per la messe di coito c'è il disperato vitalismo, c'è ni di racconti, risolvendola nel vuoto col rinforzo dei più giovani Bruscagli suoi "quarti di nobiltà" di studioso. precisazioni, erudite e non, che il suo l'egotistica aggressività, c'è, se vole- del toccante finale su Amalia: "Pare- e Ferroni. Tutto, insomma, lascia Orbene Aquilecchia e Romano, lavoro ha comportato e che vengono te, anche l'angoscia del transeunte e va derelitta e sola del tutto". sperare che i ventiquattro tomi, in come a dire l'aretinista più anziano e doviziosamente offerte alla nota in- dell'irripetibile: ma, per fortuna, Questo romanzo, che per caratte- cui s'articola la coraggiosa e merito- il più giovane, si sono divisi (come gordigia degli specialisti, non c'è un non c'è ombra di quell'accidiosa ma- ristiche e tematica si colloca in modo ria impresa, saranno all'altezza del- succede in imprese a quattro mani) il verso né della giovanile raccolta né linconia, che ispirò la non memorabi- preciso nell'epoca in cui è stato com- l'autore cui sono riservati, tra i mas- lavoro: e — leggo nella nota in calce dei successivi componimenti che val- le cretinata del "post coitum omne posto, può proporsi alle nuove gene- simi del nostro Cinquecento. al controindice — Aquilecchia s'è ga la pena d'esser notato, trascritto e animai triste". Qui tutto è scabro, razioni come paradigma di un'antica Le attese maggiori sono rivolte, presa, oltre all'introduzione, la cura mandato a memoria. L'Aretino di netto e, a suo modo, grandiosamente prosa d'arte, oggi quasi perduta, che s'intende, alle Sei giornate (un tomo) dei testi e delle note agli Strambotti a scriver serio o alto, proprio, non era definitivo: a parte certi incipit ormai sa costruire una delle tante storie mi- alle Lettere (sette tomi), al Teatro (tre la Villanesca, alle Stanze in lode di ma- capace (sarebbe stato come chiedere canonici ("Foniamoci, anima mia, nimali in voga in una forma originale tomi): cioè all'Aretino dialogista, donna Angela Serena e ai Sonetti sopra a Carlo Emilio Gadda di scriver foniamoci presto..."; "Questo caz- che rispecchia e domina i propri con- epistolografo e drammaturgo, che, i 'XVI Mo'di', lasciando al collega le qualcuna delle disincarnate e diafane zo voglio io, non un tesoro..."), è la tenuti, in una controllata scrittura salvo future sorprese, è l'Aretino più altre opere, oltre al glossario e all'in- liriche ermetiche dei suo sodali fio- perentorietà del rituale che ti abbaci- che attraverso accorgimenti stilistici vero e più grande. Questo primo to- dice dei nomi. rentini delle Giubbe Rosse): anzi, na: "Adunque, compirete?" / magistrali delinea con precisi e rapidi mo di un primo volume, riservato ad Le altre opere (lo preciso per dove- quando più ci si sforzava, tanto più "Adesso, adesso faccio, signor mio" segni i caratteri, il senso di piccoli ge- ospitare, in due distinte sillogi, la re d'informazione) sono l'Opera no- approdava a risultati d'un riprovevo- / "Adesso ho fatto", "E io", "Ahi- sti e moti inconsci, scandagliando poesia lirica (alla poesia cavalleresca va, cioè la raccolta di settantotto le Kitsch. mè", "O dio". l'umbratile psicologia femminile. è riservato il secondo volume, in un componimenti impressa dallo Zoppi- Invece, nella parte che Aquilec- ^•DEI LIBRI DEL MESEHH GENNAIO 1993-N. 1, PAG. 12

Redatto nel 1984, dopo un'ampia — che tu avrai cominciato a essere Limante riscritto produzione creativa (narrativa, in- come sei ancora oggi". È lì, sul tra- nanzitutto, teatrale: le raccolte Théà- ghetto tra Vinhlong e Sadec, nella trele Théàtre II — 1965 e 1968 —; e grande pianura di fango e di riso del di Daniela De Agostini cinematografica: tra gli altri, i testi Sud della Cocincina lungo l'attraver- dei film Nathalie Granger, e La fem- samento del Mekong, che per la bam- MARGUERITE DURAS, L 'amante della sato, la storia di un "evento", nel me du Gange, 1972, e Mondadori bina di Saigon, "presto fu tardi" nel- Cina del Nord, Feltrinelli, Milano contesto del colonialismo degli anni 1990; India Song, 1974, e ivi 1990; la sua vita; è lì, sul traghetto, che la 1992, ed. orig. 1991, trad. dal fran- trenta, in una località della Savana, Baxter, Véra Baxter, 1976, Le Ca- bambina con il paio di scarpe di lamé cese di Leonella Prato Caruso, pp. nel Sud dell'Indocina francese, che si mion, 1977; fino a Les enfants, 1985) dorato, dai tacchi alti, e un cappello 182, Lit 24.000. situa all'origine della sua vicenda e poco prima di una produzione an- "inaudito" da uomo, con la tesa piat- biografica, e, parallelamente, della che saggistica {La maladie de la mort, ta, un feltro morbido color rosa, con Anni e anni dopo "la guerra, la fa- sua vastissima produzione narrativa, 1982; Il dolore, 1985, e Feltrinelli un largo nastro nero, avrebbe incon- l'incontro con l'altro, ma anche alla me, i morti, i campi, i matrimoni, le cinematografica, teatrale, saggistica. 1985; Testi segreti, 1987, e Feltrinelli- trato, accanto alla limousine nera, scrittura, che di quell'attesa, di quel separazioni, i libri, la politica, il co- Se è vero, infatti, che tutti i ro- 1987; La vita materiale, 1987, e Fel- l'elegantissimo Cinese della Cina del mistero, si fa racconto: "Non ho mai munismo" (ricorda Marguerite Du- manzi della Duras (dai più lontani trinelli 1988), questo romanzo, come Nord. Lì, lo avrebbe amato, e lo scritto credendo di farlo, non ho mai ras nell'ultima pagina di questo suo Una vita tranquilla, 1944, e Einaudi nella sua riscrittura, è la storia d'a- avrebbe perduto. Ed è lì, a Sadec, amato credendo di amare, ho solo che la stessa bambina quindicenne ultimo romanzo), il cinese della sua 1950; Una diga sul Pacifico, 1950, e more di una francese quindicenne aspettato davanti a quella porta chiu- dirà alla madre: "Voglio scrivere. adolescenza, l'"amante" del fortu- Einaudi 1951; I cavallini di Tarqui- con un giovane miliardario cinese, sa". natissimo libro del 1984, le aveva te- Solitudine e incomunicabilità, di- lefonato. Per dirle che "per lui la lo- stanza che sancisce l'incontro con ro storia era rimasta come prima, che l'altro e ne determina l'irreprimibile non avrebbe potuto smettere di desiderio, perdita di sé in un "piace- amarla, che l'avrebbe amata fino alla re inconsolabile" ("Gli ho detto di morte". Nel maggio del 1990, venu- Premio Italo Calvino 1992 non disperarsi, gli ho ricordato quel- ta a sapere della sua morte, la Duras lo che lui aveva detto, che me ne sa- interrompe quello che sta scrivendo rei andata in qualunque posto, che e per un anno intero si immerge di 1) L'Associazione per il premio Italo Calvino, ore 10 alle ore 12.30 al numero 011/8122629. sarebbe stato più forte di me", dice nuovo in quella storia, "chiusa den- in collaborazione con la rivista "L'Indice", ban- 4) Saranno ammesse al giudizio finale della la "bambina" all'amante della Cina tro quell'anno di amore tra il Cinese disce per l'anno 1992 la settima edizione del pre- giuria quelle opere che siano state segnalate come del Nord); accesso al dolore definiti- e la bambina". Si spiega così il senso vo, assoluto, del momento in cui, co- mio Italo Calvino. idonee dai promotori del premio (vedi "L'Indi- di uno dei possibili titoli — L'amore me per gli amanti di Hiroshima mon ce", settembre-ottobre 1985) oppure dal comita- ricominciato — di questa nuova ver- amour, il corpo dell'altro apre allo sione del romanzo che sette anni pri- 2) Potranno concorrere romanzi che siano to di lettura scelto dall'Associazione per il P.I.C. sguardo della morte: "Tu mi uccidi, ma la scrittrice aveva intitolato, più opere prime inedite in lingua italiana e che non Saranno resi pubblici i nomi degli autori e delle tu mi fai bene": la conoscenza del- semplicemente, e perciò meno pun- sono state premiate o segnalate ad altri concorsi. opere che saranno segnalate dal comitato di lettura. l'amore è, nell'universo femminile tualmente, L'amante. — e maschile —, della Duras, cono- Con L'amante della Cina del Nord 3) Le opere devono pervenire alla segreteria 5) La giuria per l'anno 1992 è composta da 5 scenza del dolore, esperienza dell'o- ("E un libro. E un film. E la notte": del premio presso la sede dell' Associazione (c/o membri, scelti dai promotori del premio. La giu- blio e della morte. "Fra qualche anno così scrive la narratrice che in questa "L'Indice", via Andrea Doria 14, 10123 Tori- ria designerà l'opera vincitrice, alla quale sarà at- — dice il giapponese di Hiroshima versione parla "in luogo della voce, mon amour — mi ricorderò di te co- no) entro e non oltre il 30 maggio 1993 (fa fede tribuito per il 1992 un premio di lire 2.000.000 scritta del libro") la Duras non scrive me dell'oblio dell'amore stesso". la data della spedizione) in plico raccomandato, solo il "romanzo dell'amante" ("So- (due milioni). "L'Indice" si riserva il diritto di "Non ci rivedremo mai — dice.la in duplice copia, dattilo- no tornata a scrivere romanzi", os- pubblicare — in parte o bambina al Cinese — mai. Dimenti- serva l'autrice ad opera conchiusa, scritto, ben leggibile, con integralmente — l'opera cheremo. Faremo l'amore con altri. nel maggio del 1991), ma anche una indicazione del nome, premiata. E poi un giorno ameremo qualcun al- sorta di rivisitazione del proprio pas- cognome, indirizzo, nu- tro. E poi, un giorno, dopo, molto mero di telefono e data 6) L'esito del concorso dopo, scriveremo la nostra storia". di nascita dell'autore. sarà reso noto entro il Così la scrittura: nei primi roman- Per partecipare al bando febbraio del 1994 me- zi più articolata, descrittiva, procede verso la scarnificazione dell'intrec- si richiede di inviare per diante un comunicato cio, la rarefazione del linguaggio, mezzo di vaglia postale, stampa e la pubblicazio- intestato a "Associazio- l'essenzialità dell'immagine che, ne su "L'Indice". spezzata, allontanata, riflette la SHERAZADE ne per il premio Italo frammentazione del soggetto e del Collana di scritti femminili Calvino", via Andrea diretta da 7) La partecipazione discorso narrativo. Ancorata alla pri- Doria 14, 10123 Torino, F. Minuzzo Bacchiega al premio comporta l'ac- ma passione adolescenziale, l'identi- lire 30.000, che serviran- cettazione e l'osservanza tà femminile dei romanzi della Duras no a coprire le spese di se- di tutte le norme del pre- si spezza in due figure speculari: la IL RISO Di ONDINA greteria del premio. Le sente regolamento. Il pre- madre, desiderio impossibile, troppo Immagini mitiche del femminile opere inviate non saran- innamorata del fratello maggiore, nella letteratura tedesca mio sì finanzia attraverso no restituite. Per ulterio- "caricatura della figlia", e l'"altra": a cura di Rita Svandrlik la sottoscrizione dei sin- ri informazioni si può te- la Signora di Savannakhet, l'impossi- goli, di enti e di società. bile del desiderio, l'amante del vice IL TEATRO E LE DONNE lefonare il sabato dalle Forme drammatiche e tradizione amministratore che per lei si era ucci- al femminile nel teatro inglese so, e che, con il nome di Anne-Marie a cura di Stretter, sarà una delle protagoniste R. Baccolini, V. Fortunati, R. Zacchì femminili di tutti i romanzi della Du- ras. "Entrambe, la Signora e la bam- APHRA BEHN bina, isolate, sole come regine, vota- LETTERE D'AMORE te al discredito per la natura del cor- A UN GENTILUOMO po che hanno abbandonato all'infa- a cura di Annamaria Lamarra mia di un piacere che fa morire, morire di quella misteriosa morte che FRANCA ZOCCOLI colpisce gli amanti senza amore", DALL'AGO AL PENNELLO scrive la narratrice dell'Amante. En- Storia delle artiste americane nia, 1953, e Einaudi 1954; fino a Mo- sullo sfondo di un ritratto di famiglia Quello che voglio, è scrivere". "Scri- derato cantabile, 1958, e Feltrinelli nell'Indocina degli anni trenta: il pa- verò dei libri. Questo vedo oltre l'i- trambe, Anne-Marie Stretter e Lol LE CANZONI DI MIRA 1986; e ai più recenti del "ciclo del- dre, professore di matematica, mala- stante, nel grande deserto sotto le cui V. Stein, figure di un triangolo che si a cura di C. Singh l'India": Il rapimento di Lol V. Stein, to, lontano, già morto, la madre, di- sembianze mi appare la distesa della disfa e si ricompone nel triangolo 1964, e Feltrinelli 1989, Il viceconso- rettrice di scuola, madre amata dete- mia vita". d'amore de L'amore (1971, e Monda- MAY SWENSON le, 1966, e Feltrinelli 1986, Distrug- stata, e i due fratelli: il "fratellino Omaggio commovente e inquie- dori 1989) e de 11 rapimento di Lol V. UNA COSA CHE HA LUOGO gere, ella disse, 1969, e Marcos y Mar- dell'eternità", Paulo, e il fratello tante alla poetessa Emily Dickinson, Stein, e che, come l'onda che si perde Poesia cos 1990, India Song, 1973, e Mon- maggiore, Pierre, il "fratello perdu- il racconto Emily L. (1987, e Feltri- nel mare, si rifrange nell'erranza del- a cura di Gabriella Morisco dadori 1990) mettono in scena il de- to". Riprende, quindi, i nuclei narra- nelli 1988) raccoglie il messaggio che la mendicante di Savannakhet, di chi siderio: della scrittura, da un lato, tivi dei primi romanzi della scrittri- "chiede un'indicazione per perder- IDEA VILARINO in tutti gli scritti di Marguerite Du- ma anche, e soprattutto, dell'amore ce, quelli autobiografici, e segue si". LA SUDICIA LUCE ras ritorna come riflessione sull'amo- come "illusione di mai dimentica- quelli che, a partire da II marinano di DEL GIORNO re: "Volevo dirti quello che penso, e Così il cammino della Duras, che, re"; che essi ripetono una "ricerca di Gibilterra (1952, e Feltrinelli 1991) a cura di M.L. Canfield cioè che bisogna sempre conservare a ritroso, capovolge la ricerca nel suo un momento perduto", di un "even- inaugurano una scrittura più astrat- per se stessi un posto, una sorta di rovescio, nella disparizione, nell'o- to durato un istante ma che nella sua ta, una scrittura dell'"assenza": dei Distribuzione P.D.E. per le librerie luogo personale, per esservi soli e per blio di un'origine risucchiata dal mo- folgorazione ha fatto sorgere una quali, in un certo senso, si pone "al- C.P. 156 61029 URBINO amare, per conservare dentro di sé lo vimento stesso del ricordo: "Scrive- certezza definitiva" e che è destina- l'origine", ne rappresenta la genesi. spazio di un'attesa"; e sulla scrittu- re, è anche questo, probabilmente, to a ripetersi in una sorta di ricomin- "E lì — a Nevers — dice il giappone- ra: nella sola poesia non interamente cancellare. Sostituire". Cammino ciamento infinito; è vero, anche, che se di Hiroshima mon amour (nel bel- scritta dalla donna inglese, la poesia che procede sempre più verso l'occul- quell'evento sarebbe stato destinato lissimo film diretto da Alain Resnais scomparsa che avrebbe dovuto dare tazione e il silenzio, lasciando nella a ripresentarsi soprattutto nelle ope- sulla sceneggiatura della Duras, il titolo alla raccolta pubblicata a sua sua oscurità una "parte al lettore": re che, pur situandosi al limite tra la 1960, e Mondadori 1990) alla giova- insaputa, quella sulla luce d'inverno anch'esso "rapito" nello spazio del- scrittura di finzione e quella autobio- ne francese. — È lì, mi sembra di nel parco dell'isola di Wight, vi era l'attesa che si apre con l'evento del li- grafica, incorniciano i frammenti di aver capito — che ho rischiato di inscritta "la percezione della diffe- bro, ripete l'esperienza della scrittu- una storia personale, i resti di un ri- perderti... è lì che ho rischiato di non renza finale: quella, profonda, che è ra che, secondo Marguerite Duras, è cordo che "mura" un passato. L'a- conoscerti mai"; "E lì, mi sembra di al cuore dei significati". Tematica "lasciarsi prendere da quell'altra mante era, per l'appunto, il romanzo aver capito — aggiunge in una va- costante dell'opera della Duras, lo persona che appare solo alla scriva- di quell'"evento". riante, entrambe accolte da Resnais "spazio dell'attesa" apre non solo al- nia, la 'visitatrice', il libro". GENNAIO Ì993-N. 1, PAG. 13

ta recente la defezione di Aragon, nuti elementi che porterebbero alla l'altrettanto programmatica epigra- H giallo sognato baciato in fronte dalla tetra musa risoluzione del caso, e la Traumdeu- fe, che recita: "Da quel momento la dello stalinismo. Breton si avvicinò tung precede di qualche pagina il di- mia vita non fu che un lungo suici- di Luca Bianco alle posizioni di Trockij, alle quali svelamento della verità: qualcosa di dio". Si tratta di una frase di Pierre- Malet era approdato per vie indipen- simile avverrà nel serial Twin Peaks, Frangois Lacenaire, il primo e più denti. Fu proprio la sua militanza in- e può darsi che l'analogia non sia ca- grande tra gli assassini cari ai surrea- LEO MALET, Nestor Burma e la spilla età di Philippe Daudet, viveva a ternazionalista a determinare, con suale. Anche la Parigi incantata e mi- listi, per il quale Malet afferma di a forma di cuore, Mondadori, Milano Montpellier e, dopo aver letto qual- l'inizio della guerra, il suo interna- nacciosa in cui i personaggi si muovo- provare una "passione quasi artisti- 1992, ed. orig. 1956, trad. dal fran- che numero de "Le Libertaire", de- mento nello Stalag XB, tra Brema ed no è, in qualche maniera, un elemen- ca". cese di G. Pallavicini, pp. 143, Lit cideva di prendere contatto con il Amburgo: nonostante fosse stato ri- to autobiografico: le stesse strade La casa editrice Metrolibri, che 5.000. circolo anarchico della sua città: formato, venne imprigionato con percorse mille volte dallo strillone promuove un'interessante rivaluta- LEO MALET, La vita è uno schifo, Me- "Avevo quattordici anni, e, come ha l'accusa di disfattismo per aver di- anarchico ritrovano agli occhi del de- zione della narrativa di genere, ha in- trolibri, Bologna 1992, ed. orig. detto Bernard Shaw, chi non è anar- stribuito volantini trockisti. La pri- tective tutto 0 pericolo e la magia che tenzione di pubblicare per intero la 1948, trad. dal francese di L. Berga- chico a quindici anni non ha cuore, gionia dura diciotto mesi; al ritorno, le aveva rese leggendarie nei romanzi Trilogie Noire; con La vita è uno schi- min, pp. 166, Lit 22.000. chi lo è ancora a quaranta non ha giu- il debutto nella letteratura polizie- di Eugène Sue, al quale Malet espli- fo ha fatto un buon lavoro, curando dizio". La sua militanza anarchica sca. Una manciata di romanzi sotto citamente si riallaccia, almeno a par- molto l'aspetto grafico; spiace tutta- Una bella giornata di primavera durerà una decina d'anni, e lo porte- pseudonimo preludono a quella che tire dal 1954, anno in cui prende av- via l'assenza di un'introduzoine, ed fra le lussuose dimore del quartiere rà a divenire intimo amico dei redat- sarà la mossa vincente: la creazione vio la serie dei Nuovi misteri di Parigi. il prezzo un po' alto. Anche Monda- parigino La Muette, fra il Bois de tori de "Le Libertaire", con i quali di Nestor Burma. "Ci voleva qualcu- L'idea è semplice ma folgorante: dori, presumibilmente, continuerà Boulogne e la Senna; sono queste le con i Nuovi misteri di Parigi-, lascia premesse di una vicenda di sordidi ri- perplessi la decisione di iniziare con catti e invadenti fantasmi dal passa- Nestor Burma e la spilla a forma di to. L'investigatore privato, che rac- cuore, che, oltre ad essere ambienta- conta in prima persona, annuncia, to in un quartiere poco significativo fin dalle prime righe: "in seguito non I libri consigliati per il lettore italiano, non è fra i mi- ci fu che sangue e putrefazione". gliori della serie; il gustoso argot di Il primo cadavere si fa attendere Malet meriterebbe poi una traduzio- per una quarantina di pagine. Giace Quali libri vale sicuramente la pena di lecere fra le migliaia di titoli che sfornano ogni mese le case ne più precisa. Aspettando dunque il in un villino disabitato, in compa- editrici italiane? ' 'L'Indice ' ' ha chiesto a una giuria dì lettori autorevoli e appassionati di indicare fra seguito di queste iniziative, il lettore gnia di una bellissima ragazza discin- le novità arrivate in librerìa nei mesi scorsi dieci titoli. Non è uno scaffale ideale, né una classifica o curioso potrà recuperare i nn. 65-91 ta che, inebetita dalle droghe, strin- (marzo 1990-maggio 1992) del men- ge tra le mani un revolver fumante. una graduatoria. I dieci titoli sottoelencati in ordine alfabetico per autore, e pubblicizzati anche nelle sile "Comic Art": vi troverà Brouil- L'appassionato di letteratura polizie- maggiori librerìe, rappresentano soltanto consigli per favorire le buone letture. lard au pont de Tolbiac e 120, Rue de sca riconoscerà nella scena una sco- la Gare nella bellissima versione, fe- perta citazione dal capolavoro di dele nella lettera e nello spirito, del Raymond Chandler II grande sonno e Guido Artom -1 giorni del mondo - Morcelliana fumettista Jacques Tardi, amico e accoglierà il bizzarro Nestor Burma, collaboratore di Art Spiegelman. alias il détective de choc, "l'uomo che Jaroslav Hasek - Il buon soldato Sveik - Feltrinelli Leo Malet ha oggi ottantatrè anni: mette il mistero k.o.", nel pantheon ormai non scrive più ("L'inspiration dei grandi investigatori, accanto a Nicholas Humphrey - L'occhio della mente - Instar Libri m'a fui"), e, in Francia, è tributario Philip Marlowe ed Arsenio Lupin. di un autentico culto. Invecchiando Quanto all'autore, alla fine del ro- ha, a modo suo, preso le distanze da- manzo apparirà chiara anche la sua Myron W. Krueger - Realtà artificiale - Addison-Wesley gli entusiasmi anarco-trockisti della reale collocazione: Leo Malet si situa sua gioventù: il suo ideale politico è a mezza strada tra Dashiell Hammett Patrick Mahony - Lo scrittore Sigmund Freud - Marietti oggi "una piccola, buona repubblica e André Breton. borghese, temperata, di tanto in tan- Malet ama citare come momento to, dall'assassinio del presidente...". chiave della sua vita un fatto di cro- Bruno Munari - Verbale scritto - Il Melangolo naca che, negli anni venti, lo coinvol- se indirettamente: la morte del quin- Géza Ottlik - Scuola sulla frontiera - e/o dicenne Philippe Daudet, nipote del- lo scrittore Alphonse e figlio del capo dell'Action Frangaise Léon. Una re- Giorgio Strehler - Inscenare Shakespeare - Bulzoni volverata alla testa aveva ucciso Phi- lippe; il suo corpo esanime venne rin- Carlo Trigiglia - Lo sviluppo economico - Il Mulino venuto grazie alla segnalazione di un taxista, che dichiarò di aver assistito al suicidio del giovane passeggero, Tuiavii - Papalagi - Stampa Alternativa compiutosi proprio sulla sua vettura. Qualche giorno più tardi, sulla prima pagina del settimanale anarchico "Le ITTI LA SCRITTURA Libertaire", il redattore Georges Vi- E L'INTERPRETAZIONE dal raccontò di aver ricevuto una vi- sita da Philippe Daudet: il giovane, COLLANA DIRETTA alla vigilia del suo ultimo giorno, ave- DA ROMANO LUPERINI va manifestato a Vidal la sua fede La giuria che consiglia i libri Bartezzaghi, Piergiorgio Bellocchio, La collana ha lo scopo di rendere più anarchica; il mattino seguente, aveva per il mese di gennaio 1993 Massimo Bucchi, Guido Davico lasciato alla redazione del giornale agevole, documentato e approfondito una lettera in cui confessava alla ma- è composta da: Simona Bonico, Rosetta Loy, Giorgio lo studio degli autori più significativi dre le sue convinzioni e palesava l'in- Argentieri, Marzio Barbagli, Stefano Pressburger, Gianni Rondolino. della letteratura italiana moderna e tenzione di agire in nome della causa contemporanea, fornendo sia una dell'anarchia. Qualche ora dopo, interpretazione originale della loro Daudet rivelò la stessa intenzione a opera, sia tutti gli strumenti necessari un libraio che trafficava in materiale a meglio conoscerla, a partire dalla pornografico, il quale si rivelò poi es- ricostruzione accurata e puntuale della sere un informatore della polizia. condividerà l'ospitalità di un ostello no che, di fronte a determinati av- un romanzo per ciascuno degli arron- storia della ricezione e della critica. Venne infatti tesa una trappola, con vegetaliano (i vegetaliani, più radica- venimenti, reagisse un po' come me. dissements della capitale francese, uno sproporzionato schieramento li dei vegetariani, si cibano esclusiva- Non per lanciare dei messaggi, ma Nestor "Dynamite" Burma a far da delle forze dell'ordine (otto ispettori mente di prodotti vegetali, rifiutan- semplicemente perché mi facilitava il cicerone, i ricordi di Malet a tenere VOLUMI PUBBLICATI della Sùreté contro un ragazzo di do latte, uova ecc.) nel tredicesimo lavoro", minimizza l'autore. insieme il tutto. La curiosità disin- quindici anni!), ma Daudet non cad- arrondissement. Trasferitosi a Parigi La scelta autobiografica appare cantata del fldneur si unisce qui all'i- 1. P. CATALDI de nel tranello. Mezz'ora dopo era nel 1925, Malet fa lo chansonnier, è tuttavia evidentissima sin dal primo stinto del segugio, la sensibilità del morto: sul cadavere non vennero rin- MONTALE tra gli animatori del cabaret Le Poète romanzo, quel 120, Rue de la Gare poeta alla precisione del cartografo. venuti documenti; mancava qualsiasi pp. 276 pendu ("il poeta impiccato", recita il (1943) che si apre con il ritorno di La serie resterà incompiuta, e monu- indizio che permettesse di determi- motto, "fa le linguacce agli imbecil- Burma dallo Stalag XB, lo stesso in menti come la torre Eiffel attendono nare la sua identità. Il mistero non 2. M. GANERI li"), collabora ad una testata scanda- cui pochi anni prima era stato rin- ancora chi faccia luce sui loro miste- venne mai risolto; i circoli anarchici IL "CASO" ECO listica, fa lo strillone di giornali e mil- chiuso Malet. Gli ambienti e gli epi- ri. Fiat Lux è, infatti, il nome del- sostennero la tesi secondo cui gli as- pp. 324 le altri mestieri. sodi della vita di Malet vengono rie- l'agenzia investigativa fondata e di- sassini andavano cercati tra le file L'inizio degli anni trenta vede cheggiati o reinventati nelle inchie- retta da Burma, anche se il nome suo- della Sùreté, nemica giurata del mo- 3. L. LENZINI Malet alla scoperta del surrealismo: ste del detective: l'esperienza della na ironico ad ogni conclusione di ro- narchico estremista Léon Daudet. La "I surrealisti amavano Fantomas, i prigionia, il periodo del Poète pendu manzo: viene sì fatta luce, ma è una GOZZANO tesi ufficiale propendeva invece per fatti di cronaca straordinari li appas- (Mic-mac moche au Boul'Mich, 1957) luce impietosa, che porta a galla veri- pp. 260 il suicidio, abilmente strumentalizza- sionavano. Noi sostenevamo che la e il foyer anarchico (nello splendido e tà inconfessabili, tradimenti e cru- to dagli anarchici per screditare l'e- poesia può insinuarsi dappertutto, e struggente Brouillard au pont de Tol- deltà. Il pessimismo di Malet può ve- 4. N. LORENZINI sponente di destra; il quale, a sua vol- la ritrovavamo in alcune di queste biac, 1956). Con 120, rue de la Gare nire assaporato ancora meglio in La ta, accomunava anarchici e poliziotti D'ANNUNZIO manifestazioni umane", racconta anche il surrealismo fa il suo dirom- vita è uno schifo, primo tassello della nello stesso complotto, diretto con- pp. 270 Malet nella sua preziosa autobiogra- pente ingresso nella letteratura poli- cosiddetta Trilogie Noire, che Malet tro di lui. Pane per i denti di Nestor fia La Vache Enragée (Editions Hoé- ziesca: non solo perché nell'ufficio ha scritto sull'onda del successo dei Burma, insomma; un mistero che sol- beke, Massin sur Maquette 1988). dell'investigatore fanno mostra di sé romanzi neri di Boris Vian. I prota- tanto lui avrebbe potuto mettere Dopo la perdita di uomini come Que- alcuni dipinti'di Magritte, ma soprat- gonisti sono giovani anarchici che knock-out; ma il détective de choc neau, Prévert e Desnos, il gruppo tutto per l'importanza che assumono hanno scelto la via dell'illegalismo, non era ancora nato. ruotava intorno all'autoritaria perso- i sogni. In ogni romanzo, infatti, spietati e violenti: una vicenda rias- G.B.Palumbo &C. Editore S.p.A. Era il 1924: Malet aveva la stessa nalità di André Breton; era una feri- Burma sogna: nel sogno sono conte- sunta nel programmatico titolo e nel- E [INDICE ••DEI LIBRI DEL MESEHH GENNAIO 1993-N. 1. PAG. 14

romanzi di E$a, nasconde la duplici- innamorato della sua Musa fino a sé Matias per aver preferito morire tà e il gioco del rovescio propri del- provocarsi la morte. Ancora una vol- nel corpo piuttosto che nello spirito. La succulenta Elìsa l'ambito culturale in cui aliatine del ta il gioco del rovescio: condannando Da questo gioco di contrasti, il secolo si muove l'autore. Il racconto, la differenza, la si esalta. Così all'ini- protagonista esce vincente, però, con dicevamo, è fatto su di una carrozza zio viene condannato un eccessivo ri- il suo amore tutto spirito, opposto al- di piazza da un narratore a un oscuro gore, a petto di una goliardica vita di l'amore tutto materia che i primi interlocutore mentre accompagnano studente. Poi si mette in dubbio la sguardi tra lui e l'adorata Elisa di Ugo Serani al Cimitero dei Piaceri le spoglie del- correttezza di un amore adulterino avrebbero potuto far presagire. La l'amico, morto per la società alcuni fatto solo di sguardi, quando l'adul- "succulenta" donna si lascia spiri- anni prima che morisse nel corpo. terio era la sola "distrazione" fem- tualmente amare da José Matias, do- nando ai mariti e al suo giovane E<;A DE QUEIROZ, José Matias, a cura sua "succulenta Elisa" destinata ma- Questo sdoppiamento società bor- minile della borghesia, come ci inse- di Luciana Stegagno Picchio, Tran- terialmente al suo terzo amante. ghese contro realtà è in effetti il filo gnano i feuilletons di Camilo Castelo amante la sola materia. E il protago- chida, Milano 1992, pp. 61, Lit II racconto si inserisce bene nel conduttore di molta letteratura quei- Branco. Quindi si condanna la fuga nista è sconfitto solo agli occhi degli 10.000. contesto culturale da cui germina. Jo- roziana. Dalle parole del narratore di fronte alla possibilità di trasforma- altri, non per se stesso né per l'ama- E<;A DE QUEIROZ, Il colle degli impic- sé Matias è un suicida in pectore, è escono implicite condanne al prota- re l'amour de loin in matrimonio, la ta. Egli raggiungerà, forse, attraver- cati, a cura di Giuliana Segre Giorgi, un vampiro di se stesso, è un mono- gonista quando questi è perfetta- corretta riparazione dell'adulterio so l'amore spirituale l'inmmortalità Lindau, Torino 1992, pp. 56, Lit tono dottore di Coimbra che diviene mente inserito nella società del Por- degli sguardi, ma non riesce a susci- dell'anima. Arriverà cioè là dove gli 9.000. barbone per scelta. E anche la narra- togallo di fine Ottocento, e involon- tare simpatie lo spasimante che Elisa altri uomini credono di arrivare at- zione, di gusto realista come tutti i tarie simpatie a quello spiritualmente sposa. E infine viene condannato Jo- traverso l'amore materiale. Nel 1897 Ecja de Queiroz pubbli- E il gioco del rovescio, del contra- cava a Parigi, sulla rivista del mece- sto arriva fino agli estremi. Così il nate brasiliano Carlos de Arruda Bo- racconto nasconde una vena di pessi- telho, il breve racconto José Matias, mismo che appare proprio là dove che oggi viene proposto in Italia per sembra sconfitta. Il raggiungimento la cura di Luciana Stegagno Picchio Triste canzone brasiliana della massima perfezione attraverso (a cui dobbiamo anche un'introdu- la degradazione corporale, cara a tan- zione come sempre puntuale ed esau- ta religiosità cristiana, viene posta in dubbio, almeno quanto il suo contra- riente). Di uguale stile è anche II col- CHICO BUARQUE, Disturbo, Mondadori, Mila- sturbo appunto. Eppure è egli stesso tormentato rio. E in ogni caso avviene rinuncian- le degli impiccati, che Giuliana Segre no 1992, ed. orig. 1991, trad. dal portoghese da turbamenti, intoppi, torpori e stupori, come Giorgi ha pubblicato in traduzione do alla trasmissione della vita in un di Vittoria Martinetto con la collaborazione di suggerisce l'epigrafe del libro. Diventa così l'o- italiana. altro corpo: José Matias non potrà Chico Buarque e Lorenzo Mammì, pp. 119, dissea dì un uomo senza passato e senza futuro in Due racconti gotici, insoliti per il mai amare Elisa come madre dei suoi bilico tra sogno e realtà, alla ricerca di una via di realista Eija de Queiroz, autore di fe- Lit 28.000. figli, perché avviluppato dall'edoni- fuga. Ma di queste nebbie della mente alla fine deli ritratti di una società portoghese smo del proprio amore capace di vin- rimasta ai margini dell'Europa. Ep- Sull'onda del successo riscosso in Brasile, il sembra essere vittima il romanzo stesso, che ri- cere anche il proprio corpo. Vampiro pure, a ben vedere, racconti perfetta- primo romanzo di Chico Buarque è stato rapida- mane sospeso tra narrazione realista, violenza e di se stesso fino all'autodistruzione. mente inseriti nel proprio tempo. In mente tradotto e pubblicato anche in Italia, ma allucinazione. Nel Colle degli impiccati l'aspetto quello stesso 1897 Bram Stoker scri- Tuttavia in Disturbo sono presenti alcune no- lugubre, da racconto nero, non è che veva il suo capolavoro, Draculaj e in tazioni sociali proprie delle corde di Chico Buar- un pretesto per descrivere la storia di un amore non voluto, in cui un deus Francia, dove E^a viveva, Emile que. Il protagonista sembra essere il suicida di Durkheim pubblicava una ricerca so- ex machina impiccato e decomposto una sua celebre canzone, Constru^ào, che "finì ciologica dal sinistro titolo II Suici- discenderà per risolvere i conflitti a terra come un pacco flaccido/agonizzò in mez- dio. In Italia e Spagna si studiavano scatenati da un geloso anziano mari- il sistema nervoso e il cervello, men- zo al marciapiede / morì contromano intasando to. Ambientato a Segovia negli anni tre negli Stati Uniti G.W. Grille il traffico ' '. Certi personaggi del sottobosco ma- di fine medioevo, come il genere go- pubblicava Lo shock chirurgico. Frat- lavitoso di Rio de Janeiro ricordano i simpatici tico raccomanda, che segnano la na- tanto l'anno prima Giacomo Puccini ladri che Chico Buarque aveva presentato nel scita del regno spagnolo, in un perio- portava sulle scene la Bohème e anco- 1978 nell'Opera do Malandrò (trasposizione do in cui la lotta contro i mori è anco- ra nel 1897 Oscar Méténier trasfor- brasiliana dell'Opera da tre soldi di Brecht e ra tutta da vincere, la fede religiosa, mava il Grand-Guignol da pantomi- dell'Opera del mendicante di John Gay). Ma salda in tutti i personaggi del raccon- to, è qui presentata nella sua veste di ma a teatro dell'orrore. È in questo nel romanzo sono appena tratteggiati e hanno ambito culturale che si inseriscono le soluzioni frettolose non sono sempre le miglio- venerazione dell'idolo protettore, di perduto qualsiasi valore positivo. Anche la figu- questi brevi racconti dello scrittore ri. Disturbo è infatti un romanzo discutibile sia un paganesimq -avviluppato di cri- portoghese. linguisticamente che strutturalmente. Forse affa- ra del rappresentante della legge in Disturbo è stianità, ma ancora lungi da essere priva di ogni valore positivo, macchiandosi di In José Matias, la storia è narrata scinati dalla memoria di Chico Buarque innova- ascesi spirituale. In breve la storia: il da un amico filosofo a un non meglio tore della musica brasiliana, abbiamo preteso quel delitto che pare tanto comune in Sudameri- vecchio signor De Lara suppone l'a- identificato interlocutore, mentre troppo da questa opera prima, ma dietro al rac- ca, cioè quello di trasformarsi con agghiacciante dulterino amore della moglie per il insieme accompagnano il corteo fu- conto di un incubo, quale il romanzo vuole esse- facilità in giustiziere. A Chico Buarque va dun- giovane Rui de Cardenas. Il tormen- to della gelosia lo porterà al tentativo nebre del protagonista José Matias, re, non si intravede niente di originale o per lo que l'indiscusso merito di aver sottolineato anco- di uccidere il rivale, quindi alla tom- che in vita era innamorato della bella meno diverso. Stilisticamente si inserisce in quel ra una volta, nel corso della sua poliedrica carrie- ba, e la sua morte permetterà ai due Elisa, sposa dell'anziano ???. Era na- filone del romanzo brasiliano che ha in Rubem ra, i mali endemici del proprio paese: la rassegna- to tra i due un amore di sguardi e fu- giovani di unirsi in matrimonio. Una Fonseca, ancora colpevolmente mai pubblicato zione passiva, il degrado urbano che genera vio- gaci incontri a casa di amici. Alla storia in cui il "cattivo" perisce e il in Italia, il suo capostipite e miglior esponente. lenza, la speranza in qualcun altro o qualcos'al- tarlo della gelosia viene ridicolizzato morte del marito di lei, egli fugge in- tro che risolva i propri problemi, la presenza di spiegabilmente lontano dall'amata. La storia, narrata in prima persona, inizia da un e deriso, con l'aiuto mai manifesto, una polizia che è il nemico di tutti, del delin- Così la donna, rifiutata, si concede a volto sconosciuto osservato attraverso uno spion- ma sempre supposto, della Madonna un giovane spasimante con cui si ri- cino per dipanarsi in ambienti sordidi di malavi- quente e della vittima. Tutto però è presentato del Pilar. sposa. José Matias si dà al gioco e al- ta e spaccio di droga oppure nella lussuosa villa come in alcune sue meno felici canzoni, in cui Due racconti di amori che da im- l'alcol. La morte anche del secondo del parente ricco e integrato. Il protagonista vaga prevale la monotonia e la tristezza rispetto all'al- possibili divengono possibili e vice- marito rappresenterebbe l'occasione in questi mondi a cui non appartiene risultando legria musicale di altre accompagnate da testi versa, indagando gli oscuri recessi di salvezza per questo eroe dell'amor sempre l'elemento estraneo, da espellere, il di- crudelmente quotidiani. (u.s.) della mente umana e degli affetti. platonico. Ma è tardi ormai e fino al- la morte non gli resterà che bere e ammirare attraverso una finestra la

tore di successo e dirigente politico personale e amare considerazioni po- di alto livello. litiche sul passato e sul presente, con- morti hanno ragione La storia di H., fino ad un certo statando che "la sconfitta è nostra. punto corpo estraneo al racconto, an- Dei nostri morti. Non di quei lecca- di Silvia Giacomasso che da un punto di vista grafico, piedi che riescono sempre a cavarse- esemplifica l'evoluzione, e il contem- la" (p. 44). MIGUEL BONASSO, Bove ardeva la me- d'esilio, appunto il Messico. Una glie Susana, "scomparsa" unicamen- poraneo regresso, di parte del movi- moria, Interno Giallo, Milano 1991, Buenos Aires nuovamente democra- te a causa del legame con lui, abbia mento peronista. Attorno a Di Roc- ed. orig. 1990, trad. dallo spagnolo tica fa da sfondo alla vicenda narra- effettivamente fornito ai suoi seque- co ruotano altri sopravvissuti ai mo- di Pino Cacucci e Gloria Corica, pp. ta; questa si svolge in gran parte nel- stratori l'indirizzo della loro ultima menti più duri della dittatura: Fer- 222, Lit 25.000. l'ambiente degli argenmex, quegli ar- casa comune. "Qualunque cosa sia nando, il fratello "realista", Luisa, la gentini rientrati dall'esilio che, successa, devi accettarlo. Tu non ci vedova di Emilio, Goyo, Bordenave, Il Ricordo della morte, romanzo- "eterni emarginati e stranieri a qual- sei passato, e non puoi giudicare" (p. il traditore Palavecino, gli antichi verità, era servito al "testimone" siasi patria, erano riusciti ad assimi- 26). E questo atteggiamento, di cui si aguzzini, che hanno dato vita a fio- Bonasso, al "giornalista", per narra- lare un'identità latinoamericana ac- fa interprete Fernando, suo fratello, renti traffici, nella risaputa contigui- re dall'interno il dramma dei desapa- quisita in Messico o propiziata dal a rendere il tentativo del protagoni- tà tra ex organizzazioni politiche pa- recidos. Al contrario, Dove ardeva la Messico" (p. 32). "Chi amplia la co- sta di appurare i fatti ancora più do- ramilitari e organizzazioni criminali. memoria è un vero e proprio roman- scienza amplia il dolore" (p. 222); ol- loroso: sono due mondi che tornano Nel corso di un drammatico confron- zo, che di quel dramma rappresenta, tre a quella appostavi dall'autore, an- ad incontrarsi, ed uno continua a ve- to finale con Palavecino, Di Rocco comunque, una sorta di immaginaria che questa potrebbe essere una signi- dere un pericoloso giacobino in chi appurerà l'innocenza della moglie, continuazione. Se il Ricordo della ficativa epigrafe per Dove ardeva la "pazzo, signorino o rivoluzionario, che i sequestratori avevano tentato morte era il racconto di una fuga, dal- memoria, che si può definire, a buon aveva sempre scelto la propria vita, di coinvolgere in quelle stesse vicen- l'Argentina al Messico, Dove ardeva diritto, un libro sul senso e la funzio- contro ogni calcolo" (p. 213). Di de narrate dal Ricordo della morte. la memoria è la cronaca di un ritorno, ne del ricordo. Il ritorno in Argenti- Rocco nasconde il suo autentico sco- "Il passato è la mia identità..., è tor- dal Messico all'Argentina, quindi. na, dopo anni di esilio messicano, si- po, di trovare la "sua" verità, con le nato ad essere mio. Nostro. Attra- Sergio Di Rocco, il protagonista, gnifica per Sergio Di Rocco il doloro- indagini per un libro ancora da scri- verso i sentieri del sangue" (p. 214). ha in comune con Bonasso almeno la so tentativo di ristabilire una verità vere su H., ex guerrigliero degli anni La vicenda del protagonista si chiude professione, il giornalista, e il luogo sia storica sia privata, cioè se la mo- sessanta trasformatosi in imprendi- così, con una sorta di pacificazione GENNAIO 1993-N. 1, PAG. 15

L'intervento di Giovanni Caccia- se. Nella prima parte del romanzo villani a proposito di La nevrosi corte- Erec costruisce la sua identità nella se di Henri Rey-Flaud (Pratiche, Par- Intervento sua stessa immagine, sublimata e ma- ma 1992), apparso su "L'Indice" di gnificata, che la bellissima Enide gli ottobre (a p. 15), pur mettendo a rimanda, come una donna-specchio: punto lucidamente alcuni nodi del Un po' più di cortesia, mi raccomando "perché in lei poteva guardarsi (mi- servizio d'amore, dell'"assunto te- rer) / ognuno come in uno specchio merario" che è all'origine della poe- di Mario Mancini (mireor)" (vv. 440-41). In seguito sia moderna, non mi sembra rendere Enide, effigie muta, ridotta al silen- giustizia a questo saggio, di cui con- zio dall'ordine di Erec, gli apre la via danna perentoriamente metodo, che caratterizza il corteggiamento (anche se l'invito della Dama-Mona- ber, da Guglielmo IX a Raimbaut della prodezza cavalleresca e lo ac- analisi, risultati critici: a persona cu- più puro, scrive che "l'amante corte- ca è una sorta di casta e audace pro- d'Aurenga, da Bernart de Ventadorn compagna in perigliose avventure: è riosa di letteratura, di psicanalisi, di se non vuota mai la propria borsa" vocazione). a Peire Vidal a Raimon de Miraval, proprio perché la sua dame è conti- storia delle idee credo che la lettura (p. 36), e Cacciavillani ad accusarlo Se una critica di rilievo si può ri- che nella distanza originaria del ri- nuamente sul punto di essere perdu- del libro di Rey-Flaud, certo incon- di scendere "a una lettura tanto roz- volgere a Rey-Flaud, a mio parere, è tuale cortese insinuano amabilmente ta, è proprio attraverso il rischio che sueto, provocante, per certi aspetti za quanto francamente volgare": quella di considerare la poesia troba- strategie di corteggiamento, finzio- Erec, al di là della fusione narcisisti- anche fortemente discutibile, possa non si accorge (o sottace) che Rey- dorica come se fosse una sola voce, ni, complicità, occasioni. ca, potrà ritrovarla. Il grande episo- offrire invece motivi di grande inte- Flaud riprende qui la lettera di alcuni mentre essa si manifesta in una plu- E curioso che Cacciavillani accetti dio della Gioia della corte, dove Ma- resse. Per prima cosa, è giusto rende- versi del trovatore Marcabru, che ha ralità di posizioni, spesso polemica- senza riserve da Rey-Flaud il concet- boagrain è costretto a restare prigio- re a Rey-Flaud l'onore delle armi. niero del giardino incantato per una Autore di studi importanti sul teatro promessa vuota e assoluta fatta alla medievale — Le cercle magique (Gal- sua dama, per una "parola alienata", limard, 1973), dedicato a ricostruire rappresenta l'amore cortese. A que- le relazioni tra la tecnica del dramma sta bella interpretazione del primo liturgico e l'universo degli spettatori, Falsi Buddenbrook romanzo di Chrétien de Troyes se- tra spazio scenico circolare (e non li- gue una lettura del Roman de la rose neare) e aspirazioni cristiane di per- di Vittoria Martinetto di Jean Renart, caratterizzato dal fezione e di grazia; Pour une drama- gioco di intrighi e di equivoci che si turgie du moyen àge (P.U.F., 1980), intrecciano attorno al segno segreto lettura del famoso e pittoresco Jeu de della rosa che l'eroina porta sul suo Saint Nicolas di Jean Bodel come av- MERCÉ RODOREDA, LO Specchio Rotto, Bollati scena unica) non è completo e lineare. Se il ro- corpo: la rosa non è l'immagine del ventura totale della condizione uma- Boringhieri, Torino 1992, ed. orig. 1983, manzo è "uno specchio che riflette la vita", lo sesso femminile, ma è il luogo del se- na, come mescolanza di comico e di trad. di Anna Maria Saludes i Amat, pp. 280, specchio di questo romanzo è rotto, e non riflette greto impossibile, del sapere interdet- tragico, di sublime e di derisione —, Lit 28.000. che frammenti. La cronologia delle vicende, poi, to, è l'enigma stesso della femminilità. con il suo volume sulla "nevrosi cor- è solo apparentemente rispettata: se la narrazione Nel suo intervento Cacciavillani, tese" ha voluto affrontare un argo- Chi si sia già avvicinato all'opera di Mercé Ro- ha un esordio e uno scioglimento coerenti, al suo e non si capisce perché, non accenna mento vasto e periglioso come la cor- doreda, non può che esseme, mi si conceda l'en- intemo c'è un viavai di personaggi, un movimen- neppure a questi capitoli, a queste tesia alla luce di alcuni teoremi freu- fasi, appassionato. Non si lascerà sfuggire, per- to circolare di vicende imbastito sul filo di una dense e inquietanti analisi — anche diani e lacaniani. Per Rey-Flaud l'a- memoria che rimbalza da un personaggio all'al- se esse occupano più di cento pagine more cortese, nelle sue espressioni ciò, questo romanzo che Bollati Boringhieri pub- blica — nella sempre eccellente traduzione di tro, recuperando incessantemente fatti oggetti del libro, rispetto alle quarantaquat- più significative, nella lirica come nel tro pagine dedicate ai trovatori — ri- Anna Maria Saludes i Amat — dopo La Piazza persone, da prospettive diverse. Punti di riferi- romanzo — vengono presi in esame i ducendo così arbitrariamente il ven- mento di questo mondo irrequieto sono loro, i trovatori, Erec et Enide di Chrétien del Diamante (1990). Della scrittrice catalana taglio dei testi scelti da Rey-Flaud e de Troyes, il Roman de la rose o Guil- morta nel 1983, "L'Indice" si è interessato più personaggi, fermati dall'autrice in magistrali ri- lo spessore del suo discorso. Recen- laume de Dàle di Jean Renart — con- volte e non è necessario, qui, fornire ulteriori tratti. Sono loro a scandire il tempo della narra- sendo l'edizione francese della Ne- sacra la Dama in posizione di domi- cenni biobibliografici. E invece utile fare una zione, a deviarne il corso per farla convergere e vrosi cortese un critico sottile e speri- nanza, di maitrise, immaginando in premessa. L'autrice — come riconosce nel prolo- sostare nel microcosmo di un solo personaggio, mentato come Paul Zumthor valuta- lei perfezione e bellezza assolute: go — scrive qui in uno stile che "non è il suo", nel suo rapporto esclusivo con un altro personag- va molto positivamente, più ancora "La bellezza della donna rappresenta vale a dire sostituendo al consueto monologo in- gio o con un oggetto. E la narrazione è pronta a che le pagine sui trovatori, proprio in effetti, per l'uomo, il modo più teriore una narrazione in terza persona. Non so- compiere qualunque capriola per assecondare ta- questa parte del libro — "L'analisi abile di parare il pericolo di castra- dell'Erec e del Guillaume, bisogna lo. A differenza dei romanzi precedenti, questo è le ritratto, per renderlo più incisivo, fino a creare zione. Piena, totale, finita, quella ammettere, implica un coinvolgi- un romanzo corale e, per così dire, affollato di nìcchie che possano contenere episodi surreali bellezza non ha neanche il più lieve mento personale e una capacità di (fantasmi che pensano e che agiscono) o brani di difetto — nei due sensi del termine: personaggi. Si tratta della storia di una famiglia ascolto originale". — e concludeva ri- imperfezione e mancanza. Per l'a- — di tre generazioni, per l'esattezza — racconta- un lirismo trasgressivo (improvvisamente privi di conoscendo in pieno l'importanza e mante, è sempre in qualche modo ta sulla falsariga di certi feuillettons del secolo punteggiatura), veri e propri flow of conscious- la novità della ricerca di Rey-Flaud, una bellezza scultorea. In amore la scorso, nutriti di figli naturali, di amori infelici o ness, nella tranquilla logica del racconto. insieme a quelle di studiosi a lui affi- donna si tiene sempre in disparte a proibiti, di vanità e di segreti. E ancora: l'am- ni come Roger Dragonetti, Charles vantaggio della propria statua. Freud Quanto ai temi che animano vicende e perso- biente descritto è quello alto borghese, sebbene Mèla, André Leupin: "Salutiamo si riferiva a questo fenomeno, quan- naggi, sono quelli ricorrenti nei romanzi della vi si mescolino personaggi di ceti inferiori e alle questi pionieri, sanno rischiare" do diceva che nella passione amorosa Rodoreda, con l'accento su uno in particolare: la vicende della famiglia siano intimamente intrec- (Lehrs et la Dame. Fine amour ou l'oggetto ha preso il posto dell'ideale nostalgia. Nostalgia di ciò che è stato vissuto in- courtoisie?, in "L'Àne", n. 15, mars- ciate quelle della servitù. dell'Io. L'amore cortese, che colloca tensamente ed è finito, di ciò che solo per breve avril 1984, p. 26). la donna sul piedistallo dove essa si Questo, l'impatto iniziale. Poi, avanzando tempo la memoria salva e su cui presto calano la Cacciavillani è convinto invece trasforma in un idolo intoccabile, nella lettura, affiorano, a sovvertire quelli che ruggine del disfacimento e il sipario della morte: che il discorso di Rey-Flaud sia inuti- realizza perfettamente tanto un simi- sembrano una storia e uno stile convenzionali, "Lì dentro c'era vissuta della gente. Della vani- le e assurdo, e con lui quello dei fran- le statuto, quanto una simile statua ta, dell'odio, dei frammenti d'amore, ne rimane- cesi tutti: "Esemplare di un gusto, di della donna" (p. 152). temi e modi noti dell'autrice. Innanzitutto, que- sto ritratto di famiglia in un intemo (le stanze e il va la polvere e un triste spettacolo di splendore e un metodo... questo studio ci dimo- Ora Cacciavillani riconosce che giardino di una grande villa a Barcellona, quale di oblio". stra con certezza almeno una cosa: Rey-Flaud ha ricostruito con grande son ben lontani i tempi in cui i ricer- correttezza, nella seconda parte del catori italiani si ponevano in ipnoti- volume, il rapporto tra idealizzazio- co ascolto del verbo che giungeva ne e anti-amore (e anti-eros) nei casi d'Oltralpe (diciamo gli anni sessan- clinici freudiani, ma per quanto ri- ta-settanta): non c'è più niente da guarda la sua opera di esegeta medie- imparare e quel che s'è imparato (da vale lo accusa di trascurare il risvolto appena citato. È Marcabru, e non mente contrapposte, sulle questioni to di "idealizzazione", anzi si adope- tal tipo di fonte) è meglio dimenti- feudale dell'amore cortese e soprat- Rey-Flaud, a mettere in campo que- dell'amore, della nobiltà, dei com- ri per rafforzarlo ad ogni costo. Arri- carlo il più rapidamente possibile". tutto di "una utilizzazione rigida si- sta immagine realistica e cruda, stig- portamenti (vedi per esempio C. Di va a rimproverargli, a proposito del Siamo sicuri che l'anatema anti- no al ridicolo di alcuni discutibili as- matizzando i cortigiani che vuotano Girolamo, I trovatori, Bollati Borin- "vanto" del gatto rosso di Gugliel- francese sia la strada criticamente siomi — in ogni modo criticamente la borsa (cioè che perdono l'avere e si ghieri, Torino 1989 e M.L. Mene- mo IX, dove il pellegrino protagoni- più proficua? Se ci sono stati, come ci improduttivi — del pensiero di Jac- abbandonano animalescamente alla ghetti, Il pubblico dei trovatori, Ei- sta della storia è atterrito appunto sono stati, gli eccessi dell'imitazione ques Lacan". Se per la prima critica soddisfazione del desiderio): chi cer- naudi, Torino 1992, che interpreta- dal minaccioso gatto che le due don- superficiale e della moda converrà si può essere facilmente d'accordo — ca l'amore dei corpi "muove guerra a no la storia della fin'amor come una ne gli avventano contro, di trascura- ora reagire colla damnatio memoriaef del resto proprio Lacan aveva scrit- se stesso; / e una volta vuotata la bor- complessa e discorde dialogicità). Se re che "tale tremore è la controparti- Dimenticare Lacan, dimenticare to: "Invece di star lì a ondeggiare sul sa/il folle ha ben triste figura". è molto pertinente parlare di idealiz- ta dell'altissima idealizzazione". Il Foucault? Non so a chi gioverebbe, paradosso che l'amor cortese è appar- Ancora. Non sono per nulla con- zazione, di distanza, di minaccia del fatto è che in questa poesia le dame di certo non alla medievistica: se per so all'epoca feudale, i materialisti do- vinto che l'interpretazione della sce- desiderio per Marcabru, per Jaufre sono intraprendenti e goderecce e il le letterature moderne il confronto vrebbero vedervi una magnifica oc- na della ma reversa, quando la Dama Rudel — "Con una intuizione genia- pellegrino è docilmente e astutamen- dei metodi, il dibattito sull'interpre- casione per mostrare, al contrario, di Raimbaut d'Aurenga, fattasi mo- le, Marcabru illustra il fatto che il de- te disponibile: dell'idealizzazione tazione è serrato e multiforme, per i come esso si radichi nel discorso del- naca, nel racconto romanzato della siderio umano può dispiegarsi solo dell'amore puro non è rimasta alcuna testi più antichi esso appare per mol- la fedeltà medievale (féalité), della fe- vida, dice che gli concederà di sfiora- accettando il rischio di una perdita e traccia, siamo in un'atmosfera da fa- ti aspetti ancora esitante. Ben venga- deltà (fidelité) alla persona. In ultima re col dorso della mano la sua gamba che proprio contro quest'ultima bliau, da novella burlesca. E del resto no dunque libri come quello di Rey- istanza, la persona è sempre il discor- nuda — "La mano, in questo caso, eventualità, manifestazione della più il conte-trovatore non "idealizza" Flaud. Se affrontano, con audacia, so del padrone" (Il seminario. Libro non evoca la presa (del corpo), ma la tipica forma di castrazione, il trova- mai, neppure la sua dama. questioni di fondo, come quella, ap- XX. Ancora, Einaudi, Torino 1983, frustrazione del desiderio", scrive tore si difende con ogni accanimen- I capitoli due, tre e quattro della punto, del senso dell'amore cortese: p. 69) — devo dire che i numerosi Rey-Flaud (p. 34) — sia così assurda to. Così la dama si sdoppia, per il tro- Nevrosi cortese (pp. 55-158) sono de- sospeso tra adorazione e interdetto, passi di Rey-Flaud che Cacciavillani come crede Cacciavillani: "il Nostro vatore, in oggetto d'amore e oggetto dicati a Erec et Enide di Chrétien de dominato dal fascino misterioso del- adduce per convincerci della povertà si lancia in un'interpretazione che di timore: oggettti(i) tenuto(i) a di- Troyes e al Roman de la rose o Guil- la figura femminile, dalla sua im- e assurdità delle sue analisi mi sem- non ha bisogno di ulteriori commen- stanza, come testimonia il tema ri- laume de Dà le di Jean Renart. Erec et prendibilità (e dalla sua quéte). Certo brano del tutto motivati e coerenti, ti". L'immagine della mano rove- corrente dell'amor de lonh, espresso Enide illustra esemplarmente per potremo avere delle riserve, discute- spesso molto suggestivi. Ma vedia- sciata, della ma reversa, mi sembra al meglio da Jaufre Rudel" (p. 36) — Rey-Flaud, in tre tempi, i tre registri re, dissentire, anzi dovremo, ma moli da vicino. proprio evocare, e splendidamente, questo ha molto meno senso per i tro- dell'amore: la passione narcisistica, "Salutiamo questi pionieri, sanno ri- Rey-Flaud, chiosando l'ascetismo una sensualità timorosa e frenata vatori della "gaia scienza", delgaisa- l'amore cavalleresco, l'amore corte- schiare". • DEI LIBRI DEL MESE I GENNAIO 1993-N. 1, PAG. 16

vio, ed. M.I.A.C., Venezia 1963). attualità. to Quando il mondo era nostro). Di Tutto per caso Da allora gli studi su Keaton si sono La traduzione italiana dell'auto- qui non poche osservazioni su se susseguiti, in Italia, in Francia, in biografia di Keaton, che esce ora per stesso e i suoi amici, sui produttori e dì Gianni Rondolino Gran Bretagna, negli Stati Uniti, in le edizioni Theoria, ripropone in cer- sul modo di fare film nella Holly- Germania con contributi di notevole to senso questa attualità dell'opera, e wood di quegli anni, sul comico e sul- valore: dalle monografie di Marcel al tempo stesso ci consente di entrare la meccanica della gag. Di qui infine BUSTER KEATON, con CHARLES SA- Oms e Jean-Patrick Lebel del 1964 nel mondo, o se vogliamo nella storia il racconto di una vita che andrebbe MUELS, Memorie a rotta di collo, (M. Oms, B.K., Premier Pian, Lyon; e nella cronaca, non solo di Keaton di continuo confrontata coi film, per Theoria, Roma-Napoli 1992, trad. J.-P. Lebel, B.K., Editions Universi- attore e regista e uomo, dei suoi film vedere in che misura l'uomo Keaton dall'inglese di Edoardo Nesi, filmo- taires, ) a quelle di Rudi Blesh e delle sue personali avventure, ma si può identificare con il suo perso- grafia di Raymond Rohauer, pp. del 1966 (R. Blesh, Keaton, Macmil- anche del cinema americano degli an- naggio, o meglio con quella galleria 253, ili., Lit 32.000. lan, New York) e di David Robinson ni d'oro, della grande stagione del di personaggi non tutti omologabili, Jean BEAUFRET del 1969, limitata tuttavia ai soli film muto e, in parte, di quella del sono- non tutti riconducibili a un unico DIALOGO Nel 1960 la casa editrice Double- muti (D. Robinson, B.K., Secker & ro. Perché attraverso piccoli fatti e modello drammaturgico (come inve- CON HEIDEGGER day di Garden City, New York, pub- Warburg, London) sino al grande li- aneddoti, ricordi e osservazioni, in- ce nel caso di Chaplin-Charlot), che (Edizioni EGEA) bro di Jean-Pierre Coursodon del blicò un divertente e per certi versi venzioni e pettegolezzi, esposti in egli ha tratteggiato nel corso della Volume primo - Filosofia Greca 1973, che segnò il punto d'arrivo affascinante libro scritto a quattro uno stile piano e scorrevole, in una sua carriera artistica. p. XX-260, L. 30.000 della critica keatoniana e la base di mani da Buster Keaton e Charles Sa- narrazione accattivante ma anche E proprio il confronto o il parago- partenza per ogni ulteriore ricerca muels dal titolo, anch'esso diverten- molto discreta, la vita di Keaton e la ne con Chaplin potrebbe fornire Domenico CARZO qualche altro spunto per ulteriori in- IL DIRITTO dagini su Keaton e il suo cinema, par- COME RETORICA tendo proprio da alcune considera- DELL'INTERAZIONE zioni sue, che si possono leggere nel- p. 156, L. 20.000 l'ultimo capitolo dell'autobiografia, dal titolo significativo di Tutto è bene Marco CATTINI quel che finisce bene. Scrive Keaton: Enrico DECLEVA Aldo DE MADDALENA "Non credo che Charlie si intenda di Marzio A. ROMANI politica, storia o economia più di STORIA DI UNA quanto me ne intenda io. Come me, LIBERA UNIVERSITÀ dovette pensare a truccarsi ancora (Edizioni EGEA) prima di smettere i pannolini. Nessu- L'Università Commerciale Luigi Bocconi no di noi, crescendo, ebbe mai il tem- dalle origini al 1914 po di studiare altro che non fossero le regole dello spettacolo. Ma Charlie è p. X1X-388, L. 70.000 un testardo, e quando veniva sfidato il suo diritto a parlare bene del comu- Paolo DI LUCIA DEONTICA IN VON WRIGHT nismo lui caricava a testa bassa" (p. 210). E più oltre: "I problemi di p. 144, L. 18.000 Chaplin iniziarono quando cominciò a prendersi sul serio. Fu dopo aver Vittorio FROSINI prodotto A Woman of Paris... la va- INFORMATICA, langa di Iodi per la brillante regia di DIRITTO E SOCIETÀ Charlie, temo, gli dette alla testa. Fu p. XII-394, L. 36.000 la sua sciagura, credere a cosa scrive- vano di lui i critici. Dissero che era International Institute un genio, e io sarei l'ultimo a negar- of Humani tarian Law lo, ma da quel giorno Charlie Cha- YEARBOOK 1989-90 plin, il clown divino, cominciò a p. Xl-474, L. 80.000 comportarsi, pensare e parlare come un intellettuale" (p. 211). Natalino IRTI Di queste osservazioni il libro è SOCIETÀ CIVILE ricco, anche se a volte bisogna andar- p. 176. L. 25.000 le a cercare nelle pieghe del racconto, tanta è la discrezione di Keaton. Ed è questa ricchezza che ne fa un testo Ugo NATOLI ancora attuale, leggibile, interessan- IL POSSESSO te e divertente. E tuttavia dispiace p. XV-346, L. 40.000 che, pubblicandolo dopo più di tren- t'anni, il traduttore e curatore italia- Giovanni MARONGiU no Edoardo Nesi non abbia tenuto Gian Candido DE MARTIN conto di quello che era stato scritto (a cura di) dopo, delle precisazioni storiche e DEMOCRAZIA E delle correzioni, limitandosi a corre- AMMINISTRAZIONE dare il testo di una filmografia insuf- In ricordo di Vittorio Bachelet ficiente e imprecisa redatta da Ray- p. Vl-260, L. 30.000 mond Rohauer nel 1982 (perché non pubblicare quella ottima di Wolfram Antonio MASIELLO Tichy del 1983?) e di una serie di no- Renzo BRAMA te a piè di pagina a volte inutili o su- LA VOLONTARIA te ed emblematico, di My Wonderful ermeneutica (J.-P. Coursodon, B. K. sua opera, o meglio il lavoro d'attore perflue, a volte decisamente erronee GIURISDIZIONE World ofSlapstick. Era l'autobiogra- Les films. Le style. Les gags. Les thè- e di creatore di personaggi e situazio- (ad esempio, a p. 49 il minstrel man PRESSO LA PRETURA fia del grande attore e regista ameri- mes. Textes et documents, Seghers, ni comiche, assume il carattere di non è "membro di una troupe di p. 906, L. 95.000 cano che per almeno un decennio, gli Paris). una divertente e divertita scorriban- commedianti vestiti da negri" ma un anni venti, aveva conteso a Charlie In seguito sono apparsi altri lavo- da in un universo fantastico — quel- fantasista truccato da nero; a p. 62 Matteo PIZZIGALLO Chaplin e ad altri comici di Holly- ri, spesso importanti, che hanno lo del cinema — che si manifesta di Katzenjammer non è il nome di un LA "POLITICA ESTERA" wood, come Harold Lloyd o Harry scandagliato da differenti prospetti- continuo come il risultato di una se- "noto disegnatore di fumetti comi- DELL'AGIP (1933-1940) Langdon, il successo di pubblico e di ve storiche e critiche l'intero univer- rie di avventure impreviste e a volte ci" ma quello dei famosi Katzenjam- p. Xf-212, L. 22.000 critica. Un attore e regista — cioè un so cinematografico di Keaton, tanto imprevedibili, di una casualità asso- mer Kids (in Italia BibìeBibò), perso- autore — che aveva saputo fare del che parrebbe ormai impossibile oggi lutamente insolita. naggi di una serie di fumetti di Ru- REALTÀ E PROSPETTIVE suo personaggio, diverso dagli altri, aggiungere qualcosa al già detto o Seguire a passo a passo la carriera dolph Dirks; a p. 72 The Keystone DELL'OBIEZIONE per molti aspetti indefinibile e non trovare elementi per nuove indagini di Keaton, dalla ribalta allo schermo, Cops non era "una famosa serie di DI COSCIENZA incasellabile, non già una maschera o e ricerche settoriali. Basti citare il dalle piccole parti affidategli in tene- commedie comiche, dirette da Mack Atti del Seminario nazionale di studio. un tipo, ma una figura a tutto tondo, Buster Keaton di Peter W. Jansen e ra età sul palcoscenico in compagnia Sennett", ma un gruppo di attori co- Milano, 9-11 aprile 1992 che bene rifletteva il disagio e la pau- Wolfram Schùtte (Hanser, Mùnchen del padre e della madre agli esordi ci- mici, denominati appunto i "poli- p. XV-452, L. 50.000 ra, il disorientamento e la sottile ri- 1974), quello di Giorgio Cremonini nematografici, dal sodalizio con Ro- ziotti della Keystone" o di Sennett; volta esistenziale che erano presenti (La Nuova Italia, Firenze 1976), il scoe "Fatty" Arbuckle ai grandi suc- a p. 91 è pertanto poco corretto tra- Ida REGALIA - Maria Elisa SARTOR nella società americana del tempo, Keaton. The Silent Features Close Up cessi degli anni venti e infine al pro- durre "Mack Sennett's Keystone avviata verso la catastrofe economica Cops and Bathing Beauties" con "I LE RELAZIONI DI LAVORO di Daniel Moews (University of Cali- gressivo declino con l'avvento del so- NEL TERZIARIO AVANZATO e sociale del 1929. fornia Press, Berkelev 1977), il Kea- noro, significa ripercorrere un Poliziotti di Keystone e le Bellezze al Una ricerca nell'area milanese Quel libro usciva in un momento ton. The Man Who Wouldn't Lie cammino costellato di momenti irri- Bagno di Mack Sennett", quasi che (Edizioni EGEA) in cui di Buster Keaton non si parla- Down di Tom Dardis (Scribner's petibili. Senza parere, Keaton vuole Keystone e Sennett fossero due dif- p. XII-292, L. 36.000 va più da molti anni, quasi dimenti- Sons, New York 1979), il Buster Kea- dirci che la sua vita è stata un'av- ferenti produttori e registi, come cato o "appiattito" sullo sfondo del ton di Francesco Ballo (Mazzotta, ventura come quella del suo perso- sembra credere lo stesso Nesi che, a grande cinema comico americano Milano 1982), quello di Wolfram Ti- naggio in una infinità di situazioni p. 119, traduce "Keystone fun fac- muto. Ed esso contribuì anche a una chy (Rowohlt, Reinbeck bei Ham- diverse; che i suoi film sono in fin dei tory" con "scuola di Keystone"; e ripresa degli studi storici e critici su burg 1983), per tacere di saggi e arti- conti i prodotti della gran voglia di così via). Si dirà che sono errori di GIUFFRÈ BNTORE • MUNdOi lui e sulla sua opera, a cominciare coli pubblicati su riviste specializzate ridere e di far ridere che ne ha sorret- poco conto che non compromettono il valore, anche documentario, del li- VIA BUSTO ARSIZIO 40 dalla bella retrospettiva che gli dedi- o dei succosi capitoli di alcune storie to l'esistenza, anche nei momenti di del cinema. Una letteratura storio- bro. Ma poiché si è atteso più di tren- TEL 38.000.005 • CCP 721208 cò la Mostra del Cinema di Venezia crisi, di sconforto: anche negli anni nel 1963 e dalla prima seria filmogra- grafica e critica di tutto rispetto che dell'oblio. Di qui alcuni capitoli ve- t'anni affinché fosse pubblicata la fia keatoniana pubblicata in quell'oc- indica non solo il favore e l'interesse ramente esilaranti, altri ricchi di mo- traduzione italiana dell'autobiografia casione da Davide Turconi (in Buster che l'opera keatoniana continua a ri- tivi grotteschi, altri ancora non privi di Buster Keaton, una maggiore cura Keaton, a cura di D. Turconi e F. Sa- scuotere, ma anche, di riflesso, la sua di nostalgia (come il capitolo intitola- editoriale non avrebbe guastato. • DEI LIBRI DEL MESEL GENNAIO 1993 - N. 1. PAG. 17 La musica? Una sala d'attesa di Ernesto Napolitano

LÉONARD B. MEYER, Emozione e si- di anticipare, suscitato dalle tante nata, l'idea della fuga sono astrazio- Meyer non se ne abbia a male, cono- isole felici. Analisi in cui l'apparire di gnificato nella musica, introd. di An- vie che al percorso musicale, si con- ni, modelli risultanti da medie stati- scono il loro terreno di elezione so- termini come ansia, dubbio, ambi- tonio Serravezza, Il Mulino, Bologna sentono. L'emozione è in questa di- stiche costruite su insiemi più o me- prattutto nell'ambito della musica guità, non deve trarre in inganno, 1992, ed. orig. 1956, trad. dall'ingle- lazione dell'attesa, in una successio- no omogenei. Il significato nascereb- tonale: in un sistema cioè fortemente giacché essi non intervengono come se di Claudio Morelli, pp. 351, Lit ne di equilibri fra eventualità e cer- be quindi da deviazioni, capaci di gerarchizzato, dove le implicazioni metafore di situazioni espressive, ma 46.000. tezze, fra ciò che legittimamente risvegliare una risposta estetica af- del percorso armonico offrono al gio- solo all'interno di processi d'attesa possiamo aspettare e ciò che l'opera fettiva, rispetto a un'astrazione. co delle previsioni trame di riferi- suscitati da scarti, più o meno preve- Chi non avrebbe l'ambizione di realmente ci offre. La sua nozione di stile e l'idea che menti sufficientemente complesse. dibili, delle forme o delle strutture decifrare, quale che Sia l'intensità del L'interesse per la tesi non esclude Mayer ha delle trasformazioni stili- Sorprendente è, inoltre, un'osser- musicali. suo rapporto con la musica, l'intrec- che si accolga con qualche perplessità stiche riflettono un certo meccanici- vazione che forse gli sfugge dalla Così il sospetto che Meyer sfrutti cio che lega ogni esperienza di ascol- il fatto che alla sua origine vi sia una smo. Tutto si evolve ciclicamente nel penna, quando dice come "... nello il pathos racchiuso nel termine emo- to all'apparire di emozioni e signifi- impostazione psicologica per qualche mutare del reciproco equilibrio tra studio e nell'analisi dello stile nulla zione, quasi volesse cogliere il meglio cati, salvando una regione comune verso astratta e assoluta. Se, come norme e deviami, per cui dopo il con- possa sostituirsi alla risposta emotiva da un'estetica del contenuto scartan- ove le due sfere, quella affettiva e done i detriti, sembrerebbe trovare quella intellettuale, possano coesiste- conferma. Se non avvenisse, nell'ul- re? Questa mediazione si direbbe timo capitolo (e non senza sorpresa), l'intento originale e affascinante del una sorta di recupero delle capacità libro di Meyer, solo ora accessibile rappresentative dei processi musica- da noi (con una limpida e competen- Memorie di una palla al piede li, se non si accordasse qualche con- te introduzione di Antonio Serravez- cessione a quanti ritengono che la za), ma la cui prima edizione risale al dì Vittoria Ottolenghi musica abbia anche il potere di evo- 1956. Va subito detto che gli stru- care sentimenti, passioni, stati d'ani- menti di questo percorso non appar- mo. Fino a riconoscere l'esistenza di tengono a un'estetica della musica, "una connessione causale fra i mate- MARTHA GRAHAM, Memorie di Sangue. Un'au- si da ultimo copione, da citare poi, l'indomani ma a una teoria della percezione mu- riali musicali, la loro organizzazione sicale, fondata in larga misura sulla tobiografia, prefaz. di Leonetta Bentivoglio, del trapasso, e per sempre, come epitaffi possibili, e le connotazioni evocate". Non è un psicologia sperimentale nordameri- Garzanti, Milano 1992, ed. orig. 1991, trad. su migliaia di proprie tombe virtuali. voltafaccia, ma solo la dimostrazione cana di taglio comportamentista, e, dall'inglese di Anna Fedegari, pp. 268, Lit. Dunque, così ha finito con l'essere — o quan- che l'autore del libro non appartiene sia pure con qualche riserva, sulla 32.000. tomeno con l'apparire — la Gran Madre della all'antipatica categoria dei dogmati- teoria della Gestalt. A dare avvio al "modem dance" e cioè della danza non-classica, ci. E, per chi si è trovato a commette- discorso è tuttavia una sorta di varco Una biografia apocalittica, fatta di frasi lapi- "libera" dal tutù, dalle "punte", dall'obbligo re qualche eccesso di contenutismo o che Meyer si ricava proprio nel qua- darie e di ultimi messaggi: manoscritti inviati al della bellezza formale. Ecco che è successo, qualche peccato ermeneutico, la con- dro delle più consolidate attitudini solazione di sapere che non sarà col- mondo in una bottiglia, roridi di spuma del ma- quando ella stessa si prendeva — o altri la pren- estetiche. Nei confronti di quella pito dall'anatema di Meyer. sconcertante combinazione di astrat- re; frecce sibilanti alla luna, tavole della legge, dono oggi — per ideologo, filosofa, sociologa. tezza intellettuale e di esperienza apodittiche istruzioni per l'uso, codici interiori Era, invece, qualcosa per molti versi di più emotiva che è la musica, due atteg- ed esteriori, consigli per gli acquisti — achtung, prezioso: un 'artista capace di creare una danza di giamenti si fronteggiano: fra chi ri- death warnings, ecc. Ma anche seducenti bana- tipo nuovo, sulla base di rari, impopolari para- tiene che il significato resti confinato lità paludate di porporatautologie griffate, con- metri — come il lavoro rivoluzionario di Loie nel fatto musicale in sé (assolutisti), e fessioni da manifesto. E la costruzione, frase do- Fuller e Isadora Duncan, in Europa, e di Ruth chi sospetta che altri se ne comuni- po frase, di un ennesimo Microfono di Dio targa- St. Denis, in America, tra il 1890 e il 1930. E ca- chino, in relazione a idee, azioni, sta- to USA, issato sugli eroici spalti di un fortino da pace, soprattutto, poi, di stilizzare e codificare le )orlai ti d'animo, riconducibili all'universo Via delle Fornaci. 50 frontiera, la roccaforte mistica e mitica della conquiste della nuova danza definita da lei "mo- 00165 ROMA dell'extramusicale (referenzialisti). Nuova Donna e della Nuova Danza, natural- derna", così da rendere possibile l'elaborazione Meyer scioglie il gelo di questa op- mente, Libere tra gli anni trenta e gli ottanta. di un metodo — e quindi la possibilità di tra- posizione affermando che "la linea smetterla ad altri. Ebbene, proprio questa straor- di demarcazione fra significati asso- Dunque, è stato possibile vivere — e andare luti e significati referenziali non è la per il mondo — esternando devotamente e senza dinaria artista della danza morta nel 1991, a no- Marion LA FOLLIA medesima che intercorre fra le posi- sosta aforismi e dichiarazioni di principio — fra- vantacinque anni — e la simpatica creatura Milner RIMOSSA DELLE zioni comunemente note come este- umana che ella era in realtà — dobbiamo cercare PERSONE SANE tica 'formalistica' ed estetica con decisione, sotto la fitta coltre di 265 pagine Quarantaquattro anni 'dell'espressione'". Dunque non è perentorie. di esplorazioni detto che i fautori dell'espressione "A pain in the nack", dunque, questa biogra- nella psicoanalisi debbano essere necessariamente re- fia di Martha Graham — secondo un 'espressione pagg. 400 - L. 50.000 ferenzialisti. Mentre esiste una re- gione d'intersezione, una comune idiomatica cara a lei stessa, che, con buona pace area interpretativa fra le istanze del- della traduttrice e della prefatrice, non significa Paula BAMBINI E l'espressione e l'intransigente pre- affatto "un dolore nel collo" (nel senso di un'ar- Heimann NON PIÙ BAMBINI cetto per cui ogni manifestazione del trosi senile). Ma semplicemente "palla al piede" senso vada cercata nell'assoluta o "rottura di scatole". pagg. 448 - L. 60.000 astrattezza di relazioni e processi in- terni alla musica. In quello spazio, Pierandrea L'ADOLESCENTE prive di pregiudizi e con salutare in- Lussarla LOPSICOANALISTA differenza verso secolari conflitti, si sembra, ogni processo di attesa coin- solidarsi delle prime e un successivo che esso suscita". Dunque, l'emozio- L'ARTISTA collocano le riflessioni teoriche (e le volge la sfera della ricezione, non se spostamento a favore delle seconde, ne e l'attesa si fondano sulla cono- analisi) di Meyer: là, dunque, dove ne potranno trascurare né le modifi- una terza fase vedrà queste ultime scenza di uno stile, ma questa stessa Una visione binoculare sia possibile credere che la musica su- cazioni dovute alla storia, né le con- impoverirsi al grado di cliché. Un po' competenza stilistica è acquisita in dell'adolescente sciti sentimenti ed emozioni, senza dizioni imposte dall'esperienza, di troppo semplice, e chissà se Meyer funzione di risposte emotive. Un cer- pagg. 200 - L. 25.000 necessariamente avventurarsi nelle chi ascolta. Il referente privilegiato sarebbe disposto a spiegare in tal mo- chio così si produce, che, partendo insidie dei significati referenziali di Meyer è quell'astrazione, assai do la transizione tra stile galante e dall'emozione, passa al significato, Jean ELEMENTI (quelli, per intenderci, che fantasti- difficile a incarnarsi, che è l'ascolta- stile classico. Come inserire in que- attraverso conferme o smentite sug- Laplanche PER UNA cano di chiari di luna o di destini che tore competente, in possesso di suffi- sto schema processi di maturazione e gerite da una consapevolezza stilisti- bussano alla porta). cienti conoscenze stilistiche (mentre, di sviluppo che sono non soltanto ul- ca, a sua volta alimentata da risposte METAPSIC0L0GIA La chiave per accedere a questo senza spaventare nessuno, al lettore teriori codificazioni di norme, bensì emotive (adesso riprendete fiato). pagg. 224 - L. 30.090 luogo di confine fra assolutisti e fau- di questo volume si richiede forse momenti di crescita in grado di attri- Non dico che questo sia necessaria- tori dell'espressione (e il termine qualcosa di più). E un passaggio es- buire nuovi e più complessi significa- mente un circolo vizioso; anzi po- espressionisti con cui vengono desi- senziale: se una teoria delle emozioni ti a norme rimaste inalterate? E co- trebbe trattarsi di una sorta di circui- C. Brutti QUADERNI DI gnati è fra le scelte meno indovinate e del significato in musica fa appello me spiegare che taluni aspetti del to con feed-back, con retroazione, F. Scotti PSICOTERAPIA di una traduzione corretta, anche se ai processi di attesa, diventa decisivo pensiero musicale rimangono in sot- che di continuo si autoalimenta. (a cura di) INFANTILE talvolta un po' letterale) è l'idea che — fino a una sorta di feticizzazione t'ordine per alcuni periodi — penso Poco oltre l'inizio del terzo capito- voi. 24: Strutture "l'emozione o l'affetto si manifesta- — il ruolo che vi assume il concetto all'armonia nel passaggio dal madri- lo, dopo circa il primo terzo del volu- intermedie in psichiatria gale al canto monodico, alla polifonia no quando la tendenza verso una rea- di stile. L'attesa, la prevedibilità o lo me, si ha nettamente la sensazione di pagg. 224 - L. 30.000 zione viene arrestata o inibita". scarto si fondano infatti su compe- nello stile galante, al timbro che assu- trovarsi di fronte a un nuovo libro: vi Questa sorta di universale strategia tenze stilistiche individuali o socia- me un ruolo autonomo soprattutto al è un improvviso cambio di registro, dell'esperienza emotiva trova la sua lizzate. Nozioni, come si sa, niente principio del Novecento — e poi rie- cominciano a portare il loro benefico Henry V. TENSIONI trasposizione in ambito estetico nel affatto prive di trabocchetti. mergo no con intensità sconosciuta? contributo gli esempi musicali e da Dicks CONIUGALI pensare la musica come un complesso È veramente sicuro Meyer che si D'altro canto, l'ipotesi di una ten- una teoria della percezione musicale Studi Clinici per di stimoli: come una successione di possa sempre giungere a un concetto denza ad aggiungere sempre nuove si passa a un testo di analisi. La prima una Teoria Psicologica gesti capaci di attivare tensioni (in- di stile tanto definito (per un autore, devianti e a trasformare quelle pre- parte resta la più densa concettual- dell'Interazione consce o consapevoli che siano), di per i suoi vari periodi, per un arco di senti in norme prefigura una teoria mente, ma gli altri due terzi offrono pagg. 496 - L. 60.000 sospenderle e quindi di estinguerle tempo, per una corrente, per una et- evoluzionistica dello sviluppo musi- una quantità di osservazioni, capaci attraverso risoluzioni esplicite e si- nia, per una cultura), da poter stabili- cale, i cui rischi la musica del Nove- di scavare nella materia musicale e S.Guerra Usi CONTINUITÀ gnificative. Uno spettro di possibili- re un universo di attesa dai contorni cento si è ampiamente preoccupata sempre di grande interesse e intelli- tà si apre durante l'ascolto, un venta- così delineati? Né sembra possibile genza, nonché tali da invitare il letto- R.AriStei 2/ dalla scuola materna di mostrare. D'altra parte, proprio a a scuola e|ementare glio di implicazioni sembra dischiu- trascurare come la maggior parte del- ciò che è avvenuto nella musica del re a trascurare un po' il gran mare S Martinelli " dersi, e stimolare il gioco delle previ- le esperienze stilistiche sia frutto di nostro secolo sembra meno compia- teorico su cui poggiano e a rivolgere pagg. 176 - L. 30.000 sioni e delle aspettative: è il piacere un'astrazione: l'idea della forma-so- cente nei confronti di teorie che, tutta la sua attenzione verso quelle riNDjCF • DEI LIBRI DEL MESE •• GENNAIO 1993-N. 1, PAG. 18

Reinhold Hohl. È Hohl che ha rilet- Lo sguardo dello svizzero to insistentemente Giacometti supe- rando l'esistenzialismo del frammen- Uno scaltro futurista to, dell'esaltazione individuale, per di Stefano Crespi un rapporto con lo spazio, con la "to- di Mario Quesada talité de la vie". Le Femmes de Venise Alberto Giacometti, quaderno mono- badire invece, nella sua scultura, una da I a IX furono eseguite come figure GIUSEPPE BOTTAI, La politica delle ne servì per consolidare il potere at- grafico della rivista "Riga", n. 1, a carica di deformazione grottesca (la individuali, ma disposte alla Bienna- arti. Scritti 1918-1943, a cura di A. traverso l'ordinamento corporativo e cura di Marco Belpoliti, Claudio stessa che attraversa le voci più alte le di Venezia del 1956 come "grup- Masi, Editalia, Roma 1992, pp. 320, la riorganizzazione della scuola. Fontana e Elio Grazioli, Velate Mi- della letteratura della Svizzera tede- po", a indicare un'unitaria compene- Lit 34.000. Il curatore della raccolta ha evita- lanese 1991, pp. 326, Lit 38.000. sca). C'è poi quel rimando austero al- trazione di significato, un concetto to di stendere singole note ai testi, in la primordialità della condizione compositivo complesso, relazionale. La figura di Giuseppe Bottai, mi- cui si sarebbe potuto chiarire umori e L'opera di Alberto Giacometti sta umana, quasi a una sorta di liturgica Un grande progetto di Giacometti nistro delle Corporazioni dal 1929 al situazioni, come pure dare identità a incontrando una rinnovata attenzio- inevitabilità, sottratta al tempo. non realizzato, ma rivelatore della 1932 e dell'Educazione nazionale molti nomi evocati; l'aver concentra- ne attraverso rivisitazioni, studi, vo- Lungo una linea di approccio criti- sua esplorazione nell'idea compositi- dal 1936 al 1943, è stata ampiamente to tutto nell'introduzione — corre- lumi saggistici e biografici. Appare co, biografico, poetico può essere si- va della scultura, rimane l'idea del studiata dagli storici del fascismo che data peraltro di rinvii bibliografici un segno di fertilità l'approccio nelle gnificativamente richiamato lo scrit- gruppo monumentale alla Chase hanno emesso giudizi contrastanti: si che trascurano le fonti di prima ma- più varie direzioni interpretative (da to antologizzato in volume, Lo stra- Manhattan Plaza di New York. Nel- tratterebbe, per alcuni, di "un abile no a vantaggio di testi recenti, — ha variazioni letterarie, a letture che niero di Giacometti, di Bonnefoy che la Plaza Giacometti era perfino arri- opportunista", specchietto per allo- reso difficile schierarsi contro Bottai hanno fatto propri stimoli, cifre psi- e, talvolta, imprudente sostenerlo. coanalitiche, ad analisi formali). Ep- Vediamo, quindi, più da vicino non pure permane come un dato di impa- solo i meriti di questo scaltro intellet- ragonabilità, e già quasi una distanza tuale ma anche i suoi limiti. di leggenda (si pensi all'esemplarità Uscito dal futurismo e dalla guer- di Modigliani) che sembra sfuggire a Per bibliofili ricchi e longevi ra, Bottai avverte la necessità di una una presa globale di metodi e stru- ricostruzione, dopo le morti in trin- menti critici. Giacometti inverte pa- di Claudio Ciociola cea e la distruzione della società civi- radossalmente la linea di un percorso le, e abbandona l'avanguardia per cronologico, dal surrealismo a un ri- "un'arte nuova, un'arte fascista". torno almeno apparente alla figura- Elabora il convincimento "che lo GIUSEPPINA ZAPPELLA, IRIDE. Iconografìa ri- opera che s'incanali nella direzione del censi- zione. Presenta un'estrema mobilità Stato deve intervenire nei problemi nascimentale italiana. Dizionario enciclopedico, mento (sia essa incipitario, bibliografia, concor- espressiva, dalla scultura alla pittura, dell'arte, favorendone la risoluzio- Figure, personaggi, simboli e allegorie nel libro dal disegno alla scrittura, e un'altret- danza o repertorio tematico) risulta pertanto la ne": perciò immagina un sistema giu- tanta immobilità di nuclei poetici. E italiano del Quattrocento e del Cinquecento, benvenuta. Le voci che IRIDE allinea alfabeti- ridico-amministrativo, leggi e istitu- complessivamente divaricato rispet- voi. I (Abaco-Aiuto), presentaz. di Piero In- camente (in questo primo volume sono poco più zioni. Il progresso fascista, secondo to allo svolgimento storicistico delle nocenti, Editrice Bibliografica, Milano 1992, di cento: Abaco; Abaco, santo; Avacus; Abba- il suo pensiero, è un'ordinata previ- forme e dei linguaggi; ma è difficile pp. XXI-749, Lit 350.000. co; Abbondanza...) comportano una scheda de- sione degli atti dello stato ' 'per aiuta- pensare ad altri artisti che con più lu- scrittiva, con bibliografia, che illustra le varianti re lo sviluppo dell'arte", in forma di cida e consequenziale determinazio- L'acronimo è accattivante: più che prometten- iconografiche del soggetto (facendo luogo, quan- tutela economica, committenza e ne abbiano ripensato i temi del tem- te il titolo. Ma importante è il sottotitolo: questo do se ne dia il caso, alla citazione estesa dei passi mecenatismo. Nacque da questo fer- po, dello spazio, della visione. vore l'Accademia d'Italia nel 1929, ardito "dizionario enciclopedico d'iconografia pertinenti dell' Iconologia del Ripa, e costante- Il volume approntato dal primo seguita al Sindacato degli Artisti e al- rinascimentale", di cui si annuncia il primo to- mente appellandosi agli Emblemata dell'Alcia- numero della rivista "Riga" ("Ri- le mostre di Roma e Milano, di Tori- ti), e un settore illustrativo, che offre la riprodu- ga", si legge in premessa, è il nome di mo (la sua mole non esaurisce la lettera A), re- no e Firenze che dovevano seleziona- un luogo dell'infanzia, un "luogo stringe infatti il suo ambito all'illustrazione del zione (di buona, ma non eccellente qualità) delle re valori e poetiche. Tra gli artisti del possibile e impossibile" del leggere e libro a stampa italiano quattro-cinquecentesco. tavole commentate. Ne risulta un atlante icono- tempo, come Mario Sironi, si fece dello scrivere) suggerisce, riguardo a Progetto ambiziosissimo, originale e degno d'en- grafico di notevole ampiezza e, nell'ambito del strada la convinzione della funzione Giacometti, un orizzonte critico in comio per le sue stesse ambizioni: precisare tutta- materiale scrutinato, sufficientemente rappresen- sociale ed educatrice dell'arte, sulla movimento, con un gioco ricco di re- via conviene, perché l'omessa citazione, ovvero tativo: un punto di avvio per ulteriori indagini quale Bottai innestò la legittimità lazioni, e di luci: un'antologia di l'omessa lettura, del sottotitolo (assente dalla so- nell'iconografia del libro a stampa, e uno stru- dell'ingerenza politica nell'educazio- ne, nella scuola e nell'insegnamento. scritti di Giacometti, testi di caratte- praccoperta) potrebbe indurre in legittimo ingan- mento di confronto per ricerche di taglio icono- re testimoniale accanto ad altri di ri- Il suo disegno, in astratto, sembra un no. E convinciménto maturato che lo sviluppo logico. Alcune perplessità insorgono alla prima cognizione più linguistica. meccanismo perfetto, come potreb- degli studi filologici (nell'accezione più com- consultazione (non mi fermo sui particolari: an- Nell'arco degli scritti, la parte pre- be oggi apparire un forte ministero prensiva: includendovi dunque non soltanto, che se non riesco a spiegarmi perché in bibliogra- minente è di fatto riservata alla lette- della Cultura e della Comunicazione fia non figuri il Lexikon der christlichen Iko- ratura critica dei poeti, degli scritto- con l'ecdotica, le discipline codicologiche e bi- (mentre in economia si persegue la ri: pagine per Giacometti molto cita- bliologiche, ma anche quelle che offeriscono allo nographiej. Quanto alle dimensioni dell'opera, più ampia liberalizzazione), ma biso- te, ma variamente disperse o di diffi- studio tematico dell'immagine), non possa oggi certo ingentissime, ci si può interrogare sull'op- gna pur dire come la smania espansi- cile reperimento. Si pensi ai due prescindere dalla riorganizzazione linneana dei portunità del frequentissimo ricorso a tavole a va, decisionista ed accentratrice del saggi giacomettiani di Sartre che il fi- materiali. L'esigenza scaturisce da fattori molte- tutta pagina: con un occhio alle intenzioni (e regime portò all'esaltazione di pittu- losofo aveva raccolto nel volume Che plici: dalla quantità delle fonti messe in luce e in- l'altro al non eccelso valore figurativo di gran ra, scultura, architettura e urbanisti- ca tutte esteriori. cos'è la letteratura?,, alle prose e "ri- dividualmente perlustrate nell'alveo di un ormai parte delle incisioni), sembra che più vantaggio- scritture" del poeta Francis Ponge; inarginabile proliferare bibliografico; dalle op- samente si sarebbe potuto battere la strada della Se tra i meriti di Bottai sono da al testo di Jean Genet; alle testimo- portunità di gestione intelligente d'ingenti masse drastica riduzione delle dimensioni delle imma- elencare da una parte il pensiero non nianze di Yves Bonnefoy e Jean Sta- banale e la scrittura chiara e dal- di dati (anche di natura visiva e sonora) prestate gini in favore della loro moltiplicazione. L'autri- robinski. Siamo in una letteratura l'altra la fondazione dell'Istituto ce ha buon gioco nel sostenere, nelle pagine in- critica di reinvenzione, di compene- dal rapidissimo evolversi dei mezzi informatici; Centrale del Restauro (1939) — una trazione, di scrittura che rilancia ac- dall'imprescindibile necessità di operare sulla ba- troduttive, il valore rappresentativo della cernita novità assoluta per l'Europa —, la costamenti, fulminee ricapitolazioni; se di una ricognizione la più ampia e spregiudica- sottoposta al lettore: l'illustrazione del libro a formulazione di leggi di tutela del pa- o rinvia echi, risonanze; o asseconda ta (dal punto di vista sia quantitativo che quali- trimonio artistico e l'istituzione di figure della lettura flessibili, aperte, tativo) delle fonti, primarie e secondarie. Ogni un ufficio per agevolare la crescita e mai concluse. > la circolazione dell'arte contempora- Emblematica la lettura di Sartre. nea, i suoi limiti si nascondono nel- Nella sua intensità letteraria, legata a l'ombra stessa di alcune sue creature un clima filosofico, ha finito per get- legislative e teoriche. Lì si annidaro- tare un'ambigua luce esistenzialisti- trova però un prolungamento nel- vato a disporre alcuni suoi amici per dole antifasciste o afasciste", per al- no gerarchia e dipendenza, burocra- ca su Giacometti (che era con natura- l'opera recente di ampie cadenze de- controllare il gioco dei rapporti e di tri di un fine mediatore tra le posizio- zia e clientelismo, il disorientamento lezza poetica "personaggio"; ma era dicata ad Alberto Giacometti. Biogra- effetti. Le Donne in piedi, Uomini in ni ortodosse del regime e tendenze di ottimi artisti frastornati dalla con- anche molto "svizzero", di monta- fia di un 'opera (in traduzione italiana cammino, le Teste erano anche studi divergenti maturate dentro e fuori correnza sulle pareti dei palazzi pub- gna, con un fondo di severità). Non nelle edizioni Leonardo). Il "raccon- che avrebbero dovuto partecipare a gli apparati, che ai suoi occhi aveva- blici e su tante piazze d'Italia, la la chiameremmo impropria la lettura to" critico di Bonnefoy pone come una più vasta e vivente rappresenta- no il pregio di nutrire con fermenti scarsa qualità dei più, attardati su di Sartre, come altre simili per Gia- centrale, nell'opera di Giacometti, la zione di un'immagine metaforica o progressisti il sistema cui era stretta- forme e contenuti didascalici favoriti cometti: sono letture che vanno rela- problematica psicologica e formale mitica del mondo. mente legato. Bottai ebbe un ruolo dal regime. E quando, nel 1938, la tivizzate, ricondotte perfino ad auto- dell'alterità femminile: dalla figura Hohl vede una conferma di tale centrale nella formazione della poli- legge sulla razza allinea il fascismo al nomie espressive. Hanno a volte il della madre come immagine d'esilio, concezione relazionale nel problema tica culturale del ventennio, sia per nazismo, anche in questa nefandezza merito di spostare, con una forza in- allo sguardo frontale, tormentoso del- dello sguardo. La scultura è un'ener- la sua posizione nel governo, sia per Bottai, dalle pagine della sua rivista terna, problemi interpretativi se è la moglie Annette, all'inquietudine gia vivente e non la definizione di la naturale attitudine ad occuparsi di "Critica fascista", tenta abilmente vero, con Roberto Longhi, che la sto- "senza viso" di Caroline. La stru- un'idea, di un archetipo, di uno spa- letteratura, arte ed educazione. un distinguo tra arte moderna, in- ria della critica appare come "storia mentazione stessa del colore viene zio: lo scultore guarda il suo modello Romano, figlio di un vinaio no- fluenze ebraiche e internazionali, di continue evasioni dalle strettoie sollecitata da moventi psicologici- da una certa distanza, ma è a sua vol- stalgico di Mazzini, fu avviato agli credendo di poter ricacciare indietro dottrinali", dal pensiero astratto e poetici. Il colore appartiene alla na- ta guardato dal modello. La scultura, studi umanistici e poi a quelli giuridi- i sostenitori della stanca tradizione categoriale. tura dell'infanzia o alla tavolozza del o il dipinto partecipano all'eventicità ci; intanto, il giovanotto dagli occhi nazionale a favore dell'arte contem- poranea che si alimenterebbe, para- La sottolineatura di Sartre è rivol- padre: nel ritratto femminile di Gia- dello sguardo che non si iscrive in uno grandi e attenti, aveva letto i poeti dossalmente, anche in situazioni di ta alla temporalità, al transeunte, al- cometti lo sguardo resta progressiva- spazio, ma crea esso stesso uno spa- simbolisti e per questa via si appre- autarchia, e non scende in campo a l'orrore per l'infinito e per l'eterno, a mente vuoto, mentre il corpo, e an- zio di indefinite dimensioni: la di- stava a diventare futurista. Nel 1915 difendere molti protagonisti del nuo- una grazia di caducità ("come un'al- che la testa, le mani della donna si smisura del tempo interiore, il desti- è volontario alla prima guerra e dal vo: Corrado Cagli, Roberto Melli, ba, come una tristezza, come un effi- perdono nel grigio del desiderio, del- no di narrazione di ciò che non è ac- 1918 direttore della rivista "Roma Carlo Levi, Antonietta Raphael (lei mero"); alla concezione di una scul- l'assenza, del non colore. caduto. futurista". Viene subito dopo l'iscri- sì ebrea, e non suo marito Mario Ma- tura che ha voluto il destino di perire In un rapporto complementare al- zione al fascismo e l'amicizia con fai, come crede A. Masi), esuli, brac- la stessa notte della sua nascita. Era la natura di questi testi, e al contrario Mussolini, di cui sub! a lungo il fasci- cati, nascosti, privati della possibilità implicitamente lasciato aperto il pe- lungo direzioni formali, di struttura no sebbene ne cogliesse "il velleitari- di esprimersi, di lavorare, semplice- ricolo di ricondurre Giacometti a linguistica, sono certamente un con- smo e la grossolanità": e il Duce, pur mente di vivere. una lettura lirica, seducente. E da ri- tributo illuminante gli scritti di non ricambiandolo pienamente, se riNDICF • dei LIBRI DEL meseB GENNAIO 1993-N. 1, PAG. 19

JUAN GIL, Miti e utopie della scoperta. Filippine; da qui, con una piccola im- Oceano Pacifico: l'epopea dei naviga- Rotta verso i Re Magi barcazione, ripartì, forse alla ricerca tori, Garzanti, Milano 1992, pp. della mitica Ophir, ma non fece più 439, Lit 58.000. ritorno. di Lodovica Braida Negli ultimi decenni del XVII se- Per molti secoli i nomi di Tarsis, colo nel Pacifico non vi furono più Ophir, Cipango, rappresentarono 391). Una riprova di tale immobili- vano i tre Re Magi. in cui si concentrano quelle leggende esplorazioni su iniziativa della Coro- luoghi mitici, oggetto di credenze smo sarebbe, secondo l'autore, l'os- Tuttavia le descrizioni delle terre che sin dall'antichità caratterizzano na: il traffico marittimo si limitò al che sopravvissero dalla tarda antichi- sessiva riproduzione degli stessi mo- di nuova conquista rivelano spesso le terre che ancora non si conoscono circuito commerciale di routine che tà fino agli inizi del Settecento quasi delli conoscitivi usati prima per le re- non l'immobilismo, ma, al contrario, e che sono considerate il limite estre- collegava Manila ad Acapulco. Del senza interruzione. I loro nomi evo- gioni del Nuovo Mondo e poi per nuove ricezioni e "modalità d'uso" mo del mondo. "Ne consegue — resto alla fine del Seicento i gesuiti cavano luoghi incantati, a cui gli an- l'immensità dell'Oceano Pacifico. E di miti e leggende. Ad esempio Nico- spiega l'autore — che accanto all'iso- avevano raggiunto ed evangelizzato tichi avevano attribuito virtù straor- gli esempi di tale riproduzione sono las de Cardona, che nel 1634 si offrì la magica si trovino, implicitamente, non soltanto le Marianne, ma anche dinarie quali la mitezza del clima, la numerosi. Tra questi, Gii si sofferma di colonizzare la California, associa- gli altri prodigi della mitologia di gli arcipelaghi vicini alle Filippine. fertilità e la ricchezza dei terreni e la sui viaggi di Martin di Valencia, Al- va a questa terra le stesse caratteristi- frontiera: amazzoni, giganti, pigmei, Tuttavia il desiderio di scoprire l'i- longevità degli abitanti. varo de Mendana e di Fernàndez de che attribuite dalla leggenda all'El- cinocefali e tutti i mostri passati e fu- gnoto non si era esaurito. Le carte Alle credenze, alle superstizioni, Quirós. Anche dopo che le isole delle dorado: le città turrite, la sabbia ric- turi, la cui sola presenza autorizza a nautiche all'inizio del Settecento ri- ai deliri, che animarono i navigatori Molucche erano state cedute al Por- ca d'oro, la presenza di amazzoni; al pensare di aver raggiunto la meta de- portavano ancora alcune isole, la Ri- europei, e in particolare alle missioni togallo (1529), "fra Martin di Valen- tempo stesso a tale immagine popola- siderata, in questo caso l'Estremo ca de Oro e la Rica de Piata, che at- della Corona spaghola, dal XVI al tendevano un esploratore. Nel 1730 XVIII secolo, è dedicato il libro dello il governatore delle Filippine Fer- storico spagnolo Juan Gii, già autore nando Valdés Tamón ottenne il per- di un volume su Cristoforo Colombo e messo di promuovere la colonizza- il suo tempo (1991). Le coordinate zione delle Ricas, ma le opposizioni spaziali si spostano da un estremo al- /. / della Corte fecero sfumare l'impresa. l'altro del Pacifico: da un primo capi- Dieci anni dopo, il nuovo governato- tolo sulle spedizioni dirette alle "vie re, Gaspar de la Torre, nonostante le delle spezierie", si passa a quelle ver- pressioni delle compagnie navali, si so le Filippine, il Perù e la California; dimostrò contrario a quell'impresa, dai viaggi australi in Nuova Guinea considerandola inutile e dispendiosa. si ritorna poi alle missioni seicente- Nel corso del XVIII secolo la Spa- sche nelle Filippine e in California. A gna perse progressivamente il con- fare da filo rosso alla complessa sto- trollo di una parte dei suoi possedi- ria delle esplorazioni in età moderna menti: nel 1762 l'Avana e Manila fu- è la ricostruzione dei meccanismi rono occupate dagli inglesi e nel economici e politici che consentiro- 1777, James Cook, sbarcando per la no lunghi e costosi viaggi, in cui gli terza volta a Tahiti, fece togliere l'i- interessi della Spagna si scontrarono —' -«/ scrizione che attribuiva ad uno spa- sin dall'inizio con quelli del Portogal- gnolo la scoperta dell'isola e la sosti- lo. tuì con un'altra in cui, accanto alla I viaggiatori che, dopo Cristoforo data 1767, figurava il nome dell'in- Colombo, solcarono i mari alla ricer- glese Samuel Wallis. Furono proprio ca di nuove terre inseguivano lo stes- i viaggi di Cook a mettere fine all'i- so sogno del navigatore genovese: potesi dell'esistenza di un continente raggiungere Cipango. Il contratto australe che, dal XVI secolo, aveva che Sebastiano Caboto, primo pilota animato, tra interessi economici e ar- della Casa de la Contratación, firmò >'.5y.&h dore religioso, le discussioni dei na- con la Corona spagnola il 4 marzo vigatori e delle accademie scientifi- 1525 parlava chiaro: l'obiettivo non che. era solo quello di ripercorrere, alla ri- di spazio, di moltiplicazione dei dati registrabili, cerca delle isole delle Molucche, la rotta delle spezierie già individuata < di facilitazione nei confronti incrociati, di possi- da Ferdinando Magellano e da Juan stampa, a suo dire, comporta, rispetto ad altre bilità di accesso gerarchico a gruppi d'immagini Sebastiàn d'Elcano, ma di raggiun- manifestazioni artistiche {ivi compresa l'illustra- variamente correlate o correlabili e manipolabi- gere le terre di "Tarsis e Ophir e il zione miniata del libro manoscritto), caratteri di li. Restando al supporto cartaceo, è invece da Catay orientale e Cipango", tornan- ripetitività che meglio consentono di esemplifi- chiedersi se anziché al neutro ordinamento alfa- do in patria con le navi cariche di care per campioni. Per quanto si possa concorda- betico seguito in IRIDE, garante dell'inequivo- Rubbettino "oro, argento, pietre preziose, perle, re sull'enunciazione di principio, non si sfugge ca reperibilità delle voci, non fosse preferibile ce- Viale dei Pini, 8 - 88049 Soveria Mannelli spezie, sete, broccati e qualsiasi altra però, nel consultare IRIDE, alla sensazione di dere a una sia pur tenue lusinga di sistematicità Viale P. Umberto, 61/c - 98122 Messina cosa di valore". Tuttavia, dopo mol- una campionatura ellittica. E anche da chiedersi, (iconografia dei santi, personaggi mitologici, ani- te disavventure, Caboto e i suoi uo- ANTIQUA ET NOVA mini si ritrovarono sulle rive del Rio in proposito, se non sia tempo, per iniziative con- mali, piante...). Ma, piuttosto che di opportunità generi, di muovere da una progettazione che au- scientifica, qui si tratta forse di gusti: la contigui- Ambiente, Archeologia, Architettura de la Piata. Grandi erano le loro Arte e Cultura del Mezzogiorno d'Italia aspettative dal momento che, risa- torizzi l'accesso ai dati su disco ottico (e proprio tà di Abaco e di sant'Abaco, in chi scrive, ha lendo il Paranà, avevano sentito gli l'Editrice Bibliografica va acquisendo meriti nel prodotto la leggera ebbrezza che nasce contem- FRANCESCA MARTORANO (a cura di) indios parlare di miniere favolose: settore): con i conseguenti vantaggi di economia plando un ordinato disordine. CATALOGO INFORMATICO "Ed ecco — commenta Gii — nasce- DEI BENI ARCHEOLOGICI E re già un altro mito, che culmina con ARCHITETTONICI I. Calabria Ultra l'identificazione di Ophir con l'allo- pp. 229, ili. - L. 98.000 ra inesplorato Perù; ma tale identifi- cazione apparterrà alla fantasia del FELICE COSTABILE (a cura di) decennio successivo. In quegli anni I NINFEI DI LOCRI EPIZEFIRI Venti si pensava solamente all'oro Architettura Culti erotici Sacralità delle acque del Pacifico" (p. 28). pp. 300, ili.-L. 180.000 L'autore ci informa dettagliata- mente di come le terre via via scoper- eia nel 1531 non potè resistere alla re sovrapponeva una credenza di ori- Oriente" (p. 390). FELICE COSTARLE (a cura di) te venissero scambiate per luoghi mi- tentazione di abbandonare la Nuova gine colta: quella secondo cui la regi- Anche quando l'impero spagnolo POLIS ED OLYMPIEION tici, tuttavia il racconto dei viaggi e Spagna e di imbarcarsi per l'Orien- na delle amazzoni fosse solita bere versava ormai in una difficile situa- A LOCRI EPIZEFIRI della loro preparazione, seppure di te" (p. 49) alla ricerca di Tarsis. Ol- un intruglio di perle disciolte. È noto zione non mancarono i nuovi proget- Costituzione Economia e Finanze grande fascino narrativo, prevale sul- tre all'evidente motivo economico, che la tradizione classica attribuisce ti di conquista, nonostante la Corte di una città della Magna Grecia l'analisi della rappresentazione degli c'era un'altra ragione perché un cri- questa inconsueta bevanda a Cleopa- fosse contraria a intraprendere spe- Edilio altera e traduzione delle tabelle locresi spazi, che forse avrebbe contribuito stiano desiderasse raggiungere Tar- tra, regina d'Egitto. La fusione delle dizioni avventurose. L'attenzione di pp. 366, ili.-L. 180.000 a documentare meglio le relazioni tra sis: scoprire la terra dei Re Magi. Il due tradizioni, quella colta e quella tutti era puntata sulle rivolte del- le attese dei navigatori e la cultura Salmo 67 identificava infatti i Magi popolare, deriva, secondo Gii, dal l'India e di Macao contro il "tiranno cosmografica del tempo. Se abbiamo con i "re di Tarsis e delle isole". An- fatto che gli indios californiani por- portoghese" (il duca di Braganza), MICHELE Di MARCO notizia di numerose sommosse e am- che il viaggio di Mendana del 1567 tavano al collo delle perle bruciate, sulla perdita dell'isola di Formosa nel mutinamenti di semplici marinai, de- alla ricerca delle "isole occidentali dato che usavano abbrustolire le 1642 e su una possibile invasione di CONCORDANZA lusi per non aver trovato le fantasti- del Mare del Sud" fu guidato, come ostriche prima di mangiarle. Sebbe- Manila da parte degli olandesi. Ep- DEL DE ANIMA DI CASSI0D0R0 che ricchezze descritte da Marco Po- annotava lo stesso "pilota" da una ne non manchino esempi concreti di pure, anche in questi frangenti, An- pp. 876-L. 180.000 lo, meno approfondito appare il rap- stella "luminosa come Venere", tan- visioni del mondo che stravolgono drés de Medina Dàvila, nipote dei Il volume apre le pubblicazioni del- porto tra la realtà e le sue rappre- to che, avvistate le prime isole, egli completamente i miti su cui si basa- conquistatori del Perù, comparve da- l'Istituto di Studi su Cassiodoro e sul sentazioni. Va detto poi che non è credette di aver trovato quelle da cui no, l'autore insiste, non senza alcune vanti al re con la proposta di voler Medioevo in Calabria semplice seguire con l'immaginazio- provenivano i Re Magi. Quella baia contraddizioni, sull'immobilismo e contribuire alla "scoperta tanto desi- ne gli innumerevoli viaggi per la fu chiamata de la Estrella e le isole sulla sostanziale stereotipia dei mo- derata e sollecitata delle isole di Salo- mancanza di riproduzioni di carte diventarono le isole di Salomone. Lo delli conoscitivi della cultura della mone nella parte del mondo austra- ADELAIDE BAVIERA ALBANESE geografiche e nautiche. L'immagina- stesso miraggio accompagnò, qua- conquista nel corso di tre secoli. L'o- le" (p. 228). Confutando in anticipo rio collettivo è colto qui soltanto nel rantanni dopo, la spedizione del biettivo è quello di dimostrare che i le obiezioni che la Corte gli avrebbe SCRITTI MINORI suo immobilismo, giustificato dalla portoghese Pedro Fernàndez de Qui- miti geografici non sono mai isolati, fatto, egli si presentava come un nuo- pp. 616-L. 50.000 presenza per secoli degli stessi miti: rós (1605), diretta alla Nuova Gui- ma appaiono legati gli uni agli altri: vo Colombo o Cortés, eletto da Dio Il volume, che inaugura la collana "Fino al XVIII secolo — scrive Gii nea e a Giava Maggiore. A indicare andare alla ricerca di uno di essi (ad per riportare agli antichi splendori la «Studi Storico-Archivistici» dell'ANAI, raccoglie gli scritti che l'Autrice ha de- — l'Europa aveva un modo di pensa- la rotta furono tre nuvole (due bian- esempio quello dell'oro delle miniere Spagna di Filippo IV. Anche se dopo dicato alla storia del Regnum Siciliae re sostanzialmente analogo a quello che e una nera) che, secondo il co- di Salomone) significa trovarsi di molti anni, Medina Dàvila riuscì nel vigente nel V secolo dopo Cristo" (p. mandante e i marinai, rappresenta- fronte a "un inestricabile groviglio" suo intento e nel 1664 sbarcò nelle GENNAIO 1993 - N. 1, PAG. 20 I passi perduti della sinistra di Renzo Foa

ANTONIO GIOLITO, Lettera a Marta. ticolare e, soprattutto, può avere ri- questo libro sta in quella domanda e zione del percorso tra il Pei e Anto- della contraddizione tra la particola- Ricordi e riflessioni, Il Mulino, Bolo- sposte convincenti, perché mai come in quella risposta, direi che siano nio Giolitti. Su cosa abbia significato rità del Pei, la sua "funzione nazio- gna 1992, pp. 245, Lit 30.000. ora la sinistra è stata così lacerata, in- fondamentalmente tre i punti di per la sinistra occidentale la doccia nale", il suo essere qualcosa di molto certa e lontana dalla stessa possibilità maggiore interesse, anche se non scozzese costituita dalla contraddit- anomalo nel campo del comunismo Ci sono molti modi di leggere un di assumere una funzione dirigente hanno un fascino minore altre pagi- toria sequenza XX congresso del mondiale e l'automatismo della scel- libro autobiografico. Vi si può, ad in Italia. E Giolitti è una delle figure ne, a cominciare ovviamente dal rac- Pcus - intervento in Ungheria la di- ta ideologica e politica che fu com- esempio, cercare la testimonianza in- capaci di dare una risposta convin- conto dell'infanzia, con sullo sfondo scussione c'è già stata, è stata molto piuta nel 1956. Straordinario resta il dividuale. Si può cedere alla curiosi- cente. Per una ragione semplicissi- il nonno Giovanni, e della formazio- approfondita e, oltretutto, sono an- fatto che, proprio mentre con la re- tà di scoprire o di ripercorrere il pas- ma: ha la credibilità che gli deriva ne politica e culturale con l'approdo che noti i documenti delle discussio- pressione dei moti operai di Poznari sato attraverso gli occhi di un prota- dall'essere stato uno dei pochissimi alla Resistenza e al partito comunista ni che investirono il gruppo dirigente stava iniziando il ciclo che avrebbe gonista. Ci si può aspettare anche un "uomini di governo" che la sinistra di Togliatti. Il primo di questi punti di Botteghe Oscure. Ma nel racconto portato al disastro ungherese, nel semplice racconto. Oppure lo si può italiana abbia avuto. è costituito ovviamente dall'indi- che oggi Giolitti fa c'è in ogni modo parlamento italiano i due blocchi affrontare con un atteggiamento — E allora se la chiave di lettura di menticabile 1956" e dalla divarica- qualcosa in più. E infatti il racconto contrapposti, quello centrista e quel- come dire? — di più attiva ricerca, lo socialcomunista, avrebbero votato anche per capire meglio i passaggi insieme una legge di interesse strate- dell'attualità. Forse questa è la spie- gico, quella sugli idrocarburi, cioè gazione del grande flusso di memo- sulla politica energetica. Il ricordo di rialistica che in questo periodo arriva questo fatto, di cui Giolitti fu attivo nelle librerie: sono soprattutto politi- protagonista, è collocato quasi a pre- ci, giornalisti, quasi tutti della gene- messa del capitolo sul "passaggio a razione che ha fondato la Repubbli- Occidente", cioè il racconto dei mesi ca, i quali cercano di rispondere alle che vanno dall'autunno del 1956 al- infinite domande che si pongono nel- l'estate del 1957, quando con l'uscita la fase di grandi turbamenti, che stia- dal Pei venne sanzionato il fatto che mo attraversando. Cosa aspettarci l'occasione offerta allora dalla storia allora da Antonio Giolitti? Innanzi- era stata lasciata cadere dalla princi- tutto è lui a darci subito una prima pale forza della sinistra italiana. spiegazione. In queste riflessioni ha Lontani come siamo da allora, og- scelto di comunicare direttamente gi sono già state date molte risposte con i nipoti — Marta infatti è la ni- sulla possibilità realmente offerta da pote che l'ha sollecitato a scrivere le quell'occasione, sul fatto cioè che da- memorie — fondamentalmente per vanti al dissenso non solo di Giolitti, mettere nero su bianco "una ricerca non solo dell'area culturale della sini- e una verifica delle circostanze e dei ieri stra, ma anche del leader della Cgil motivi che hanno sospinto uno come ENCICLOPEDIA Di Vittorio, la netta chiusura di To- me e forse tanti altri miei simili al- ieri gliatti e del gruppo dirigente del Pei l'impegno nella politica, e a perseve- DEGLI AVVENIMENTI non fosse un percorso politicamente rarvi". Così è subito dichiarato l'in- enciclopedia obbligato, nemmeno in un mondo di- tento di spiegare cosa è stata la politi- degli CALENDARIO RAGIONATO viso in due blocchi, nemmeno in ca per un uomo come lui, che oggi ve- DELLE RICORRENZE un'Italia che stava completando la ri- de giunto al punto di massima crisi avvenimenti costruzione e che era alla vigilia del quasi tutto ciò per cui si è impegnato DI 10r 20, 30, 50, 100 ANNI FA. Arti fiKuralì w miracolo economico. Fu un percorso come partigiano, come intellettuale, A CURA DELIA RAI DOCUMENTAZIONE E STUDI. obbligato se però lo si esamina sotto come dirigente del Pei prima e del Filosofia, Religione e il profilo di quella che era la contrad- Psi poi, come ministro italiano e dizione culturale della maggior parte La rassegna dei personaggi illustri, fatti commissario della Cee. Ma è anche della sinistra italiana. Giolitti ne par- dichiarato, insieme, l'intento di spie- Politica « Storia e avvenimenti di cui cadono le ricorrenze la, descrivendo l'intento di concilia- gare, attraverso "ricordi e riflessio- nel 1993. Da 13 anni un classico appuntamento. re non tanto le due scelte di campo ni" su alcuni passaggi del suo impe- Scienza t Tanica Indispensabile per operatori dei mass-media, (la "doppiezza" togliattiana) quanto gno politico, perché dopo aver rag- piuttosto le due prospettive, quella giornalisti, insegnanti, studenti, ma anche giunto il massimo della sua crisi, il cioè di un impegno democratico e ri- cammino può in realtà riprendere. per uomini di cultura, disposti a cogliere l'eco formatore di lungo periodo e quella Ecco, se c'è una domanda precisa e le suggestioni del nostro passato recente del passaggio, necessariamente rivo- che si può porre a Giolitti, nella Let- e remoto. Disponibile anche in versione luzionario nella sostanza se non nella tera a Marta si trova la risposta. La forma, dal capitalismo al socialismo, elettronica MS-DOS su dischetto da 3,5". domanda è questa: perché la sinistra cioè il raggiungimento della meta. in Italia non ha mai governato in Era, per così dire, un'altra sorta di quanto tale? Cioè con un suo pro- doppiezza: non dettata da circostan- gramma, con una sua carica trasfor- ze ed esigenze storico-politiche... ma matrice, lasciando un suo segno nel 464 pagine L. 35.000 derivante da radici culturali, da un paese? Se non ci è riuscita in passato, tentativo di versione aggiornata del quando ha raggiunto una grande for- marxismo, a riparo dall'accusa di ri- za elettorale e una non meno grande formismo per definizione rinunciata- influenza culturale, come potrà far- rio, il riformismo delle microrifor- cela dopo il tracollo seguito al 1989? - me". E molto utile questo giudizio, Si tratta di una domanda semplice, NUOVA E R 1 EDIZIONI R A perché è soprattutto in questa dop- che non si pone oggi per la prima vol- ta, ma che adesso ha una valenza par- continua n pag. 37

MARIETTI

Hans Blumenberg Eraldo Affinati La legittimità dell'età moderna Maurizio Cecchetti Veglia d'armi Un'analisi dei percorsi che hanno portato, dal medioevo La città dell'angelo Un'ispezione, inconsueta nei modi e nelle forme, dentro "Guerra e pace" di Tolstoj per individuare il cammino ad oggi, all'affermarsi del concetto di modernità Un libro di conversazioni con alcuni dei protagonisti di diverse etico da ripercorrere e sperimentare individualmente come categoria esistenziale. Una panoramica approfondita discipline, per portare l'architettura e la città ad esprimere una nella "veglia d'armi" dell'esistenza. e affascinante del tentativo da parte dell'uomo di trovare, nuova centralità dell'uomo senza cedere al culto Nelle pagine di un capolavoro della letteratura di ogni tempo attraverso una ragione "secolarizzata", un senso al proprio della tecnologia o al teatro di cartapesta. essere al di fuori di ogni motivazione trascendente. le domande, e i tentativi di risposta, agli eterni quesiti sul senso e i modi dell'esistenza. Jules Monchanin Salvatore Cambosu Vitaliano Mattioli Mistica dell'India, Due stagioni in Sardegna Rilettura di una conquista mistero cristiano A trent'anni dalla morte di Salvatore Cambosu, Un indispensabile inquadramento culturale dei problemi la pubblicazione di questo affresco della società agro-pastorale legati alla storia della presenza spagnola in America Latina, La preziosa testimonianza di un sacerdote e di un apostolo sarda degli anni '50-'60 riapre il discorso critico frutto di un lavoro decennale di ricerca e di verifica che si fece indiano per amore dell'India e, su uno degli autori più amati dell'isola nei luoghi stessi del continente latino-americano. alla luce della propria fede, cercò di ripensare l'India e più conosciuti a livello nazionale. come cristiano e il cristianesimo come indiano. [INDICE

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Letteratura ceca II Karel Capek Racconti tormentosi Antimo Negri Pensiero materialistico e filosofia del 1 Fogli italiani lavoro Viaggio al nord Vittorio Hòsle Filosofia della crisi ecologica Vaclav Havel L'Opera dello Straccione e altri testi Storia Vili Elsa Romeo La scuola di Croce Jana Cerna In culo oggi no Erasmo Leso Lingua e rivoluzione Helena Smahelova La fermata del treno dei boschi Renzo Zorzi (a cura di) L'eredità deli Ottantanove e l'Italia Jifì Weil Una vita con la stella Eluggero Pii (a cura di) 1 linguaggi politici delle rivoluzioni Linguistica III Miriam Voghera Sintassi e intonazione nell'italiano in Europa parlato P. Ortoleva, A. Russo (a cura di) Fabbrica e dintorni Raffaele Simone Il sogno di Saussure Liliano Faenza Tra Croce e Gramsci Alessandro Duranti Etnografia del parlare quotidiano Lothar Gali Borghesia in Germania Giuliano Bernini, Paolo Ramat La frase negativa nelle lingue d'Euro- Società IX Joachim Fest Il sogno distrutto pa Fidel Castro L'isola che non c'è Francesco Bruni (a cura di) L'italiano nelle regioni Raul Marin È l'ora di Cuba? Paolo Desideri (a cura di) La centralità del testo nelle pratiche didattiche AA.VV. Giusta o ingiusta? Adriano Colombo (a cura di) I prò e i contro Ludovico Martello (a cura di) Sulla genesi del capitalismo E. Lugarini, A. Rancallo Lingua variabile Margherita Adamo Centodieci e droga (a cura di) AA.VV. Le ragioni della solidarietà L. Brasca, M. L. Zambelli Grammatica del parlare e dell'ascol- Domenico Conoscenti Qui nessuno dice niente (a cura di) tare a scuola Mirella Di Cara Elementi di ricerca sociale Cristina Lavinio (a cura di) Lingua e cultura nell'insegnamento Economia X Mario Arcelli (a cura di) Il ruolo della banca centrale nella po- linguistico litica economica E. Matthei, T. Roeper Elementi di psicolinguistica Marcello de Cecco (a cura di) Monete in concorrenza M. Harris, M. Colthearth L'elaborazione del linguaggio nei Tommaso Padoa-Schioppa L'Europa verso l'unione monetaria bambini e negli adulti Scienze Cinema IV Gina Lagorio Il decalogo di Kies'lowski XI Pietro Omodeo (a cura di) Estinzione e sopravvivenza Alberto Pezzotta (a cura di) Forme di melodramma Manfred Eigen Gradini verso la vita Teatro Silvana Sinisi (a cura di) Miti e figure dell'immaginario sim- F. Luccio, L. Pagli (a cura di) La matematica della complessità bolista Diane Ackerman Stori naturale dei sensi Musica Marius Schneider La musica primitiva AA.VV. Il pensiero eccentrico Guido Paduano Il giro di vite. Percorsi dell'opera liri- AA.VV. La preistoria e gli antichi imperi ca Psicologia -psicoanalisi XII Christina Maslach La sìndrome del bumout Antonio Trudu La "scuola" di Darmstadt Cedi Todes Ombre sulla mente Arte V Claudio Marinelli (a cura di) L'esercizio del disegno. I Vanvitelli Philippe Jeammet Psicopatologia dell'adolescenza Annamaria Petroli Tofani Gabinetto disegni e stampe degli Uf- Armando B. Ferrari L'eclissi del corpo. Una ipotesi psi- (a cura di) fizi. Inventario. Disegni di figura. 1 coanalitica AA.VV. L'oeil du connaisseurs. Hommage à Graziella Fava Viziello, Daniel Dalle cure materne all'interpreta- Philip Pouncey N. Stern (a cura di) zione P. Choné, D. Ternois e altri Jacques Callot 1592-1635 Bambini-ragazzi XIV A. Elborn, I. Gantschev Noè e l'arca Miles L. Chappell Disegni di Lodovico Cigoli (1559- 1613) Peter Harding Vecchio John Jan Teurlow Filosofia VI Wilhelm Windelband Lezione di guerra Piotr Emmanuel Lévinas Fuori dal soggetto Jindra pek Il Re Ghiottone Sebastiano Maffettone Ermeneutica e scelta collettiva • Christine Nòstingler Cara Susy, Caro Paul Aldo G. Gargani Il coraggio dell'essere Diario segreto di Susy Martin Heidegger Ontologia. Ermeneutica della effetti- Diario segreto di Paul vità Angela Sommer-Badenburg Il medico dei vampiri

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L inserto e a cura d.: Riccardo Bellof.ore (economi»), Guido Castelnuovo (libri economici), Gianpiero Cavagli» (letteratura), Sara Cortellazzo (cinema, musica teatro) Martino Lo Bue (scienze), Adalgisa Lugli (arte), Marco Revelli (storia e scienze sociali), Anna Viacava (salute, psicologia, psicoanalisi), coordinamento: Lidia De Federicis e Luca Rastello, disegni di Franco Matticchio L'INDICE •DEI LIBRI DEL MESE HI GENNAIO 1993 - N, 1, PAG. 22/11

na che assale chiunque di noi voglia tando un tema, come quello del viag- go è afasico e l'uomo-marionetta se- de con altri intellettuali — HrabaI, Letteratura ceca guardare con occhio disincantato gio in Italia, che era un topos anche gue nella quotidianità della vita i per- Boudnik e Egon Bondy — la vita bo- dentro le cose che ci circondano. Ca- della letteratura ceca, il giovane corsi circolari del pensiero che nel hémienne dell'underground praghe- KAREL CAPEK, Racconti tormentosi, pek ha in tutte le sue opere una vo- scrittore e giornalista, già ben cono- loro "eterno ritorno" fanno assapo- se. Il libro comprende alcuni tra i po- Sellerìa, Palermo 1992, ed. orig. 1921, lontà quasi maniacale di tutto ab- sciuto, doveva per forza di cose sce- rare tutte le possibili sfumature del- chi scritti che ha lasciato. La lunga trad. dal ceco di Wolfango Giusti, pp. bracciare e di tutto capire, perché è gliere un taglio nuovo e particolare, l'alienazione. Il dottor Huml, prota- lettera — dedicata a Bondy — è lo 123, Lit 22.000. convinto che il compito essenziale che catturasse l'attenzione dei letto- gonista di Difficoltà di concentrazione sfogo intellettuale e sensuale di una degli uomini sia quello di compren- ri. Capek si muove in terra italiana non è, a differenza dei personaggi di donna che, dalle prime righe, mette Questi nove racconti, pubblicati dere quanto più è possibile la realtà. come un viaggiatore incantato ("nel- altre commedie, vessato dal potere in guardia il lettore da possibili inter- nel 1921, rappresentano uno dei mo- Ma è altrettanto convinto che la ra- le mani di dio", ci racconta una delle (almeno non in modo apparente): pretazioni esistenzialiste della sua menti più significativi dell'attività gione umana non sia organizzata in pagine più belle dell'opera), pronto a Huml è un intellettuale moderno che rabbia: "premetto che questo libro è dello scrittore ceco. Il loro nucleo maniera sufficiente per questa opera- recepire tutto ciò che di insolito e il- non riesce più a trovare un senso ca- nato dalla nostalgia, o — se volete — centrale è appunto il tormento, la pe- zione: il fatto in sé e il racconto del luminante brilla davanti ai suoi oc- pace di suggerire una gerarchia di va- dalla noia... dal malumore e dal ca- medesimo fatto non potranno mai chi, e pronto quindi a guardare con lori secondo i quali ordinare le pro- priccio, dall'insoddisfazione e dalla coincidere, così che narrare qualcosa occhio scettico e ironico tutti quei prie azioni. La totale mancanza di fa- masturbazione". Ogni frase è una significa necessariamente deformar- grandi e famosi monumenti che fan- bula nell'opera di Havel sottolinea la bomba scagliata contro il quieto vi- ECIG la, guardarla da uno o più punti di vi- no la gioia dei turisti. L'immagine schizofrenia esistenziale che mai vere borghese, un invito all'amante a sta, mai da un punto di vista assoluto dell'Italia è chiaramente influenzata concede ai personaggi alcuna possibi- conciliare filosofia e gioie del sesso a e oggettivo. Il malessere che il lettore dal clima culturale dell'avanguardia lità di mutamento e fa di Albergo di dispetto della grigia ragionevolezza. «Nuova Atlantide» condivide con i personaggi dei rac- letteraria ceca degli anni venti, che montagna un'esemplare parabola sul- Olivia Realis Lue Claude Mosse conti ha appunto questa origine: in tende a rivalutare i generi cosiddetti l'alienazione; la commedia dovrebbe queste vicende banali, in questi tristi minori, per arrivare a un nuovo ordi- LA DONNA NELLA diventare, secondo l'autore, "poesia personaggi della vita di tutti i giorni, ne di valori artistici: e quella descrit- scenica", poesia del nulla, attesa di GRECIA ANTICA è evidente l'impossibilità di accedere ta è infatti un'Italia non convenzio- un improbabile riscatto... — "tu pe- Donne greche celeberrime a una verità oggettiva. Non perché nale, di bellezze sconosciute e di per- rò siedi alla finestra, e il messaggio è HELENA SMAHELOVÀ, La fermata del nel mito e nella storia sone fresche e genuine. Questa cu- esistano dei misteri, ma perché la vivo nei tuoi sogni, quando si fa se- treno dei boschi, introd. di Luisa An- pp. 200 • £ 22.000 riosità e questa voglia di nuovo si realtà, nel momento in cui viene det- ra": così scriveva Kafka, a Praga, domo, Selleria, Palermo 1992, ed. ritrovano solo in parte nel Viaggio al ta e narrata, si configura come un non molto tempo prima. orig. 1979, trad. dal ceco di Luisa An- nord-, l'opera è del 1936, l'Europa è Bernard Teyssèdre aspetto della verità, al di là della qua- Olivia Realis Lue domo e Jirina Stastnà, pp. 242, Lit le esistono altri possibili aspetti. Ba- avvolta da una cappa pesante della NASCITA 18.000. sta variare il punto di vista, e varia quale è impossibile scordarsi; il viag- DEL DIAVOLO anche il senso della storia, varia l'in- gio verso il nord, in una Danimarca DA BABILONIA La fermata del treno dei boschi, ac- terpretazione dei personaggi. E que- "che assomiglia più ad Andersen che ALLE' GROTTE DEL MAR MORTO colto con entusiasmo a Praga nel sta la ragione della solitudine e del- a Kierkegaard" e in Svezia e in Nor- Primo di una trilogia volta a scavare JANA CERNA, In culo oggi no, e/o, Ro- 1972 — "mi sopportano perché i l'incertezza, del tormento dei perso- vegia, è un viaggio alla ricerca della in quell'archeologia dell'immaginario, ma 1992, trad. dal ceco di Alessio Co- miei libri tirano cinquantamila co- il volume ripercorre memorie e naggi dei Racconti tormentosi. La lo- purezza della natura, della semplicità bianchi, pp. 110, Lit 10.000. pie", dice l'autrice —, è un delicato figure che, pur a nostra insaputa, ro è comunque una pena che tutti gli e dell'umile nobiltà della gente del disegno di inquietudini. A Jelc, pic- non hanno cessato di essere attive uomini condividono, una pena da cui nord. L'Europa, alle spalle, sullo in noi. Jana Cerna, pseudonimo di Jana colo paese della Selva Boema, vive lo scrittore Capek tenta di uscire me- sfondo, è terra cupa e pesante, ma al pp. 464 - £ 52.000 Krejcarovà, è la poetessa maledetta, Marta con il marito Arnost e i tre fi- diante la parola, unica forza e unica suo estremo lembo, quasi fuori di es- musa della bohème praghese anni glioletti. Nella solida casa nei boschi guida nel labirinto del mondo; e pro- sa, c'è spazio per un briciolo di pace e cinquanta. Sì, è necessario dire che la il tempo sembra trascorrere nel più Christine Pellech prio la sua lingua lineare e ricca chia- di purezza. madre di Jana è Milena Jesenskà, da felice dei modi, Arnost è un padre ma il lettore a un possibile riscatto. ODISSEO Giancarlo Fazzi tutti conosciuta soprattutto per la esemplare e un cosiddetto "buon MEMORIA DEL MONDO CIRCUMNAVIGATO Giancarlo Pazzi sua tormentata storia d'amore con marito", forte, pratico, sensuale, L'idea che ha portato a ritenere che Franz Kafka, documentata dalle Let- questo affascinante e memorabile sempre in grado di offrire soluzioni viaggio, risalga, nella realtà, ad una tere a Milena e dalla biografia Milena ai problemi quotidiani, a volte forse circumnavigazione orientale l'amica di Kafka di Margarete Buber- troppo "terreno", almeno per Mar- d'età arcaica che ha alla base il VACLAV HAVEL, L'Opera dello Neumann uscita nel 1986 da Adel- ta. "Era apparsa a Jelc come piovuta concetto di Oceano KAREL CAPEK, Fogli italiani, a cura di Straccione e altri testi, a cura di Gian- phi, e poi anche come giornalista (si dal cielo. La piazza si era accesa della pp. 264 - £ 30.000 Daniela Galdo, Sellerìa, Palermo lorenzo Pacini, Garzanti, Milano ricordi la splendida raccolta di scritti sua presenza... Non sapeva niente di 1992, ed. orig. 1923, pp. 125, Lit e reportages Tutto è vita pubblicati tr ir 1992, pp. 217, Lit 26.000. lei e, sebbene con le donne fosse sem- 10.000. v nel 1986 da Guanda). Di certo una pre prudente, voleva solo lei... Ave- « Profili » KAREL CAPEK, Viaggio al nord, a cu- Dopo Interrogatorio a distanza pub- madre come Milena non poteva non va dato spiritualità alla sua casa con- segnare la vita della figlia. Jana vive Stewart Perowne ra di Nilo Pucci, Aktis, Piombino blicato in Italia nel 1990 e II potere tadina..." Proprio la differenza, la 1992, ed. orig. 1936, trad. dal ceco di dei Senza Potere nel 1991, Garzanti l'esistenza turbinosa di Milena in fragilità che Arnost intravede e ama ADRIANO Susanna Chiti Chytilovà e Nilo Pucci, propone in questo volume quattro te- tutto e per tutto, i traslochi, i divor- nella moglie sarà motivo del dramma Per entrare nello spaccato di un 'epoca, pp. 242, Lit 45.000. zi, gli alti e bassi economici, le spe- irreparabile che lentamente si profila per accedere alla figura sti teatrali scritti da Vaclav Havel tra di un anomalo imperatore romano il 1968 e il 1983. Il potere con le sue ranze e le delusioni di un clima politi- all'armonioso orizzonte domestico. pp. 228 - £ 20.000 I libri di viaggio occupano un po- degenerazioni, implicite ed esplicite, co sempre più minaccioso; Jana undi- Un uomo nuovo, timido e impacciato sto non irrilevante nell'opera di Ca- con chiari riferimenti alla realtà ce- cenne diffonde la stampa clandestina fa riaffiorare a poco a poco le inquie- fr i> * pek, scrittore poliedrico e curioso, coslovacca, è tra i temi fondamentali antifascista a Praga invasa dai tede- tudini mal celate nella mente di Mar- schi; Jana nello stesso anno, siamo Via Caffaro, 19/10 - 16124 Genova abituato ad affrontare ogni argomen- de L'Opera dello Straccione, rivisita- ta. La Smahelova racconta con Mar- W 010/20.88.00 to con la massima attenzione e serie- zione sulla scia della brechtiana Ope- nel 1939, assiste all'arresto della ma- ta l'ansia di rompere in qualche mo- tà. Questi due testi sono concepiti ra da Tre Soldi dell'originale omoni- dre da parte della Gestapo. Milena do con il passato, di accettare l'incer- con un preciso scopo giornalistico, mo di John Gay. Havel tratteggia morirà nel campo di concentramento tezza di una nuova scelta... chissà se destinati ai lettori del più importante nelle sue pièces i contorni di una sor- di Ravensbrùck nel 1940. La vita per è lecito intravedere le inquietudini quotidiano ceco tra le due guerre, ta di "uomo, senza qualità" posto di Jana è essenzialmente lotta da com- dell'Europa orientale nella "tran- "Lidové Noviny", e solo in un se- fronte all'universo entropico dell'as- battere a testa alta, giorno dopo gior- quilla" casa di Arnost? Distribuzione PDE condo momento raccolti in volume. surdo e del vuoto, ove all'agire si so- no. In quegli oscuri anni a cavallo tra Olivia Realis Lue Nei Fogli italiani, del 1923, affron- stituiscono paralisi e fissità; il dialo- i quaranta e i cinquanta Jana condivi-

Jiftf WEIL, Una vita con la stella, Rizzoli, Milano espressivi di varia provenienza: non gli sono estranei (ed è costituisce il punto di vista dello stesso Roubtcek. Gli, 1992, ed. orig. 1948, trad. dal ceco di Giuseppe Dier- visibile proprio in Una vita con la stellai la parabola tal- snodi della narrazione emergono come per caso dal- na, pp. 239, Lit 32.000. mudica e la micronarrazione biblica, né quella sorta di l'ininterrotto polisindeto interiore del protagonista-, an- parlato continuo, chiacchiericcio inesausto e indistinto che i comprimari non sono che volti che affiorano spora- Pubblicato nel 1948, anno dell' avvento al potere del che costituisce uno dei registri fondamentali di tanta let- dicamente alla superficie del suo torrentizio colloquio partito comunista in Cecoslovacchia, questo romanzo teratura ceca (Hasek, HrabaI fra tutti). Una versione fu- con l'assurdo e con la morte, per poi sprofondare di nuo- procurò pesanti accuse di esistenzialismo decadente al- nebre di quel flusso verbale si trova in Una vita con la vo nel vortice omicida dell'epoca. L'itinerario, prevalen- l'autore, già espulso dal partito a causa di un romanzo del stella, ispirato alla vicenda dello stesso Weil, ebreo nella temente verbale, di Roubtcek attraverso la morte è però '37, intitolato La frontiera di Mosca. Radiato dal- Praga occupata dai nazisti. Qui la narrazione assume le un viaggio di liberazione: nell'abbandono delle esigenze l'Unione scrittori nel '50 e riammessovi nel '55, Weil fu forme di un dialogo continuo con la morte, in cui si alli- vitali egli troverà la chiave per una scelta ribelle e il mas- accompagnato fino alla morte nel '59 da un'ombra di so- neano — senz 'altro commento che quello implicito risul- simo distacco dai fenomeni della vita si risolverà dialetti- spetto, che investirà anche in seguito la sua opera: Il cuc- tante dalla giustapposizione — gli stati d'animo del pro- camente nell'estrema affermazione delle ragioni di essa. tagonista, le voci dei comprimari, frammenti di colloqui chiaio di legno, seguito dalla Frontiera di Mosca, tra- Pur condannato e accantonato, il romanzo di Weil è con persone scomparse, storielle da strada a mezza via fra dotto in italiano (Laterza, 1970), attende a tutt'oggi un'e- divenuto un preciso punto di riferimento per tutti gli scrit- l'episodio biblico, l'exemplum e l'aneddoto da osteria. dizione in lingua originale. Cresciuto a contatto con le tori cechi (Fuks e ancora HrabaI, per esempio) che hanno La dialettica fra l'individuo, aggrappato agli aspetti mini- avanguardie poetiche russe degli anni venti e con le con- narrato il periodo dell'occupazione nazista, ed è ora con- mali, animali, del vivere a disperata difesa di un residuo cezioni estetiche dei formalisti, Weil elaborò una propria siderato come una delle opere maggiori della nairativa ce- di intimità, e il meccanismo ostile della storia, incarnato poetica rigorosamente funzionalista, legata ai criteri della ca di questo secolo. Un appunto: infastidisce molto il ri- in un incubo di leggi e divieti privi di altro senso che non | fattografia e dell'evidenza delle strutture formali, in odio svolto di copertina che, ansioso di kafkeggiare, cita gli sia sopraffazione e morte, si risolve, per il protagonista Jo- ad ogni sorta di ornamento espressivo e in ossequio, fra "ordini burocratici di una misteriosa Comunità". Niente sef Roubtcek, in un tirocinio di ironia radicale, di distac- l'altro, a una tendenza della letteratura di inizio secolo in di misterioso o di metafisico, il romanzo racconta un in- co dal vivente impregnato dell'ideologia degli occupanti, Boemia che faceva del reportage una vera e propria forma cubo reale, storico, esperito quando i nazisti amministra- e trova paradossale espressione in una sorta di senso co- d'arte (si pensi ad esempio ad Egon E. Kisch). In una pro- vano la deportazione e lo sterminio attraverso gli uffici mune stravolto, apparentemente acritico, adeguato al- spettiva di saldo dominio formale su un materiale narrati- delle Comunità ebraiche dei paesi occupati. vo tratto dalla realtà, Weil fa uso tuttavia di registri l'accettazione dell'orrore come norma quotidiana, che Luca Rastello l'INDICF HBDEI LIBRI DEL MESE •• GENNAIO 1993 - N. 1, PAG. 23/111

caratteristiche propriamente dialogi- ne rispetto alla subordinazione), o al- che sintattiche, con testi orali di altre cetti come quello di predicazione e di Linguistica che dei testi orali, riguardante per la revisione di altre (un principio di lingue, come il francese e l'inglese, autonomia non appaiono chiaramen- esempio la turnazione e la tipologia costruzione di tipo pragmatico-se- per le quali sono a disposizione già da te definiti da un punto di vista teori- MIRIAM VOGHERA, Sintassi e intona- dei "segni" impiegati; segue un'ana- mantico che contraddistinguerebbe vari anni ampie analisi. Lascia invece co, dall'altro nel lavoro manca un'in- zione nell'italiano parlato, Il Mulino, lisi delle loro caratteristiche sintatti- il parlato rispetto a uno sintattico- più perplessi la parte teorica della ri- dagine puntuale della relazione tra le Bologna 1992, pp. 336, Lit 38.000. che. Attraverso di esse diventa possi- logico dello scritto). L'autrice in que- cerca con la ridefinizione per esem- tipologie intonative e le tipologie di bile la conferma, anche statistica, di sto modo dà il senso di una specifici- pio di concetti come quello di predi- "predicazione". Proprio da tale con- La ricerca di Miriam Voghera è fenomeni del parlato da sempre noti tà della lingua parlata che non è pos- cazione e di frase, dove in particolare fronto potrebbe invece derivare l'au- stata condotta su un campione di ri- (la presenza costante di costrutti no- sibile ridurre né a una semplificazio- quest'ultima viene data non in termi- spicata nuova definizione di frase. Il ferimento significativo (un corpus minali o frasi nominali, indipenden- ne dello scritto, né all'uso di varietà e ni dicotomici ma di gradualità. La volume è corredato da un ricco appa- orale di cinque testi, scelti secondo temente da livelli di maggiore o mi- registri, né a un'opposizione tra di- presenza e la combinazione di condi- rato di note e da una bibliografia che un criterio di gradazione dialogica), nore formalità dei testi), oppure si scorso pianificato e non. Attraverso zioni come la predicazione, Vautono- può accompagnare con mano salda che però ci saremmo attesi di trovare arriva alla messa in discussione di al- il lavoro, inoltre, diventa finalmente mia e l'intonazione, infatti, sarebbe- chi voglia addentrarsi nel complesso alla fine del lavoro. Il volume proce- cune assunzioni comuni (la pretesa possibile procedere ad un primo con- ro responsabili del grado di frasalità mondo dell'oralità. de a un'analisi ampia e puntuale delle maggiore presenza della coordinazio- fronto, limitatamente a caratteristi- di un'espressione. Ma da un lato con- Emanuela Cresti

RAFFAELE SIMONE, Il sogno di Saussure, Laterza, Ro- lisi di sìngoli momenti e singole figure della storia della sai significativo, la matematica, e, infine, la linguistica. ma-Bari 1992, pp. XVIII-218, Lit 35.000. linguistica: tuttavia in molti casi queste analisi, anche se Lo studio di tematiche oggetto della riflessione di lingui- condotte in modo filologicamente eccellente, rimangono sti del passato è quindi di fondamentale interesse per La nascita della storia della linguistica non è di molto un po' fini a se stesse, confinate nel limbo della pura eru- quelli del presente, tanto più che, come osserva Simone | posteriore a quella della stessa linguistica: quest'ultima, dizione. (p. XV), "il vecchio sogno di Saussure, di costruire una infatti, si costituisce all'inizio dell'Ottocento, e già poco Bisogna quindi domandarsi perché e per chi si fa sto- metodologia che fosse specifica della linguistica, non si è dopo la metà di tale secolo appaiono i primi lavori di sto- ria della linguìstica: questo interrogativo è alla base del ancora realizzato". Proprio a Saussure {e al suo "sogno") ria della linguistica, come quelli di Benfey e di Steinthal. volume di Simone, raccolta di otto saggi pubblicati nel sono dedicati i due capitoli finali del libro, mentre altri Tuttavia questo tipo di studi ha conosciuto un enorme corso degli ultimi vent'anni, preceduti da un'introduzio- argomenti di storia delle idee linguistiche che vi sono af- sviluppo negli ultimi venticinque anni circa, anche per ne intitolata proprio Di che cosa fa storia la storia della frontati sono la semiologia di sant'Agostino, la gramma- l'impulso straordinario dato dalla Linguistica cartesiana lingusitica?. Secondo Simone, esistono discipline la cui tica e la logica di Port-Royal, il problema della comuni- di Chomsky. L'effetto di quest'opera era pari a quello del storia è interessante perse stessa, ma non può dire nulla di cazione secondo il cartesiano Cordemoy, e alcuni aspetti classico sasso gettato nello stagno: un linguista teorico, e significativo relativamente ai problemi che esse attual- della concezione del linguaggio in Condillac. Completa- quindi non uno specialista di storia della linguistica, ri- mente dibattono, mentre ve ne sono altre in cui il con- no il volume un saggio sui problemi metodologici della portava al centro dell'attenzione momenti di essa da tem- fronto con il passato costituisce una fonte di stimoli per la storia della linguistica e un altro, forse più teorico che sto- po caduti nell'oblio, come la grammatica di Port-Royal. ricerca presente. Al primo gruppo di discipline appartie- rico, sui limiti del concetto di "arbitrarietà" nell'analisi Chomsky veniva accusato (talvolta a ragione, talvolta ne, ad esempio, la fisica (e in genere tutte le scienze speri- del linguaggio. no) di avere operato delle forzature storiche, e questo co- mentali), mentre al secondo gruppo appartengono, ov- Giorgio Graffi stituiva lo stimolo per molti a dedicarsi a puntigliose ana- viamente, la filosofia, meno ovviamente, ma in modo as-

ALESSANDRO DURANTI, Etnografia nuovo impulso nella direzione di te nella bella introduzione, chiara e (ottobre 1988) sul complesso proble- EDWARD MATTHEI, THOMAS ROE- del parlare quotidiano, La Nuova Ita- un'analisi più approfondita di un de- utile per inquadrare l'insieme dei ma del "testo". Nel volume a cura di PER, Elementi di psicolinguistica, Il lia Scientifica, Roma 1992, pp. 167, terminato fenomeno nelle varie lin- singoli contributi. L'analisi rispetta Adriano Colombo troviamo le comu- Mulino, Bologna 1991, pp. 197, Lit Lit 26.000. gue. In questa prospettiva rientra il grandi blocchi cronologici (che se- nicazioni presentate alla giornata di 20.000. programma "Language Typology in guono le correlazioni tra storia lin- studio, organizzata dal Giscel Emi- MARGARET HARRIS, MAX COL- Questo libro è un invito, basato Europe" (Eurotyp), finanziato e or- guistica e storia esterna), in parte di- lia-Romagna nel marzo 1990, su THEART, L'elaborazione del linguag- sulle ricerche dell'autore in un villag- ganizzato dalla European Science versi da regione a regione. Una giu- "Teoria e didattica del testo argo- gio nei bambini e negli adulti, Il Muli- gio polinesiano, "a studiare il lin- Foundation per gli anni 1990-94, ar- sta attenzione viene rivolta alle varie mentativo". Il colloquio italo-fran- no, Bologna 1991, pp. 276, Lit guaggio con l'aiuto dei metodi etno- ticolato in nove gruppi tematici: forze coinvolte nella storia linguisti- cese del 1989 su "Aspetti sociolin- 26.000. grafici sviluppati dall'antropologia pragmatica, ordine dei costituenti, ca italiana, e la tipologia delle fonti, guistici nella didattica della lingua" contemporanea". L'approccio allo subordinazione, valenza, operatori e non limitata alla letteratura, è conse- corrisponde al volume a cura di Lu- Il Mulino propone in traduzione studio del linguaggio nel suo conte- avverbiali, tempo e aspetto, sintagmi guentemente ampia: dai biglietti di garini e Roncallo. Le relazioni del italiana due testi inglesi non recentis- sto socioculturale è di tipo interdisci- nominali, clitici, prosodia della paro- ricatto dei briganti dopo l'Unità al convegno nazionale Giscel dell'otto- simi (rispettivamente del 1983 e plinare e coinvolge, oltre all'etnogra- la. In questo quadro si può collocare talk show di Costanzo. Segue un'ap- bre 1990 sul parlare ed ascoltare a 1986): il primo, di taglio chomskia- fia, la pragmatica, la psicologia cultu- il volume di Bernini e Ramat che, do- pendice sul libro manoscritto e a scuola sono pubblicate a cura di Bra- no, è una rassegna ragionata di ipote- rale, l'ermeneutica. Utilizzando l'e- po un rapido accenno alla negazione stampa, l'indice delle voci e delle lo- sca e Zambelli, e comprendono una si su percezione e produzione lingui- vento linguistico come unità in generale, presenta un'analisi dia- cuzioni e quello dei nomi e delle cose parte di tipo descrittivo, e una più stica; il secondo, più manualistico ed d'analisi, si analizza il rapporto stret- cronica (parte I) e sincronica (parte notevoli. operativa (Esperienze e proposte per eclettico, affronta sia l'acquisizione to tra dire e fare (espressi dallo stesso II) della negazione di frase nelle lin- Carla Bazzanella un curricolo delle abilità orali). Cristi- del linguaggio da parte del bambino, verbo in samoano) negli scambi quo- gue romanze, slave, germaniche e na Lavinio presenta infine le relazio- sia l'analisi del linguaggio attivo e tidiani dei samoani. Si sottolinea la celtiche, partendo dall'indoeuropeo. ni del convegno nazionale Lend (ot- passivo. natura cooperativa dell'interazione, La seconda parte si basa su dati elici- tobre 1989) sui rapporti tra lingua e Daniela Calieri pur nella rigida strutturazione in tati tramite un questionario scritto cultura, sia dal punto di vista del- ruoli, e si presentano casi concreti composto di 38 frasi corrispondenti l'organizzazione discorsiva che della La centralità del testo nelle pratiche Pagina a cura di come la visita e lo scambio maloo (lo ai tipi maggiori di frase negativa. didattiche, a cura di Paola Desideri, comunicazione interculturale. Carla Bazzanella scambio cioè di complimenti tra L'analisi minuziosa dei dati viene Quaderni del Giscel/10, La Nuova Ita- Carla Bazzanella "esecutore" e "sostenitore"). Inte- rappresentata in utili schemi e ripor- lia, Firenze 1991, pp. 143, Lit 20.000. ressante anche l'analisi del processo tata ad ipotesi tipologiche più ampie, I prò e i contro. Teoria e didattica dei di alfabetizzazione, fortemente con- di carattere implicazionale. Un libro testi argomentativi, a cura di Adriano dizionato dai modelli occidentali, e per specialisti e per studenti, che po- Colombo, Quaderni del Giscel/11, La conseguentemente diverso dalle in- tranno trovare anche ampi ed aggior- Nuova Italia, Firenze 1992, pp. 205, terazioni esterne alla scuola. L'ulti- nati riferimenti bibliografici. Notia- Lit 24.000. mo capitolo infine porta, un po' for- mo infine la presenza dell'indice dei Lingua variabile. Sociolinguistica e zosamente, Wittgenstein in Samoa, nomi e dell'indice delle lingue. didattica della lingua, a cura di Edoar- sottolineando le somiglianze tra la Carla Bazzanella do Lugarini e Agostino Roncallo, teoria del secondo Wittgenstein e Quaderni del Giscel/12, La Nuova Ita- l'uso samoano del linguaggio, "gioco lia, Firenze 1992, pp. 280, Lit 33.000. linguistico" particolarmente interes- Grammatica del parlare e dell'ascol- sante tra i molti possibili. tare a scuola, a cura di Luciana Brasca Carla Bazzanella L'italiano nelle regioni. Lingua na- e Maria Luisa Zambelli, Quaderni del zionale e identità regionali, a cura di Giscel/13, La Nuova Italia, Firenze Francesco Bruni, Utet, Torino 1992, 1992, pp. 429, Lit 45.000. pp. XXXIII-1038, Lit Lingua e cultura nell'insegnamento linguistico, a cura di Cristina Lavinio, GIULIANO BERNINI, PAOLO RAMAT, Nella serie "La Nostra Lingua. Bi- Quaderni delLend/2, La Nuova Italia, La frase negativa nelle lingue d'Eu- blioteca storica di linguistica italia- Firenze 1992, pp. 217, Lit 28.000. ropa, Il Mulino, Bologna 1992, pp. na", dopo i conosciuti e diffusi Ele- 291, Lit 36.000. menti di storia della lingua e cultura. Nella collana "Didattica viva" Testi e documenti (1984) dello stesso continuano le pubblicazioni di atti di La tipologia linguistica, dopo il Francesco Bruni, e Italiano comune e recenti convegni sia Giscel (Gruppi periodo iniziale "a maglie larghe" di lingua letteraria. Suoni forme costrutti di Intervento e di Studio nel Campo Greenberg (che basava la classifica- (1988) di Luca Serianni, esce questo dell'Educazione Linguistica) che zione delle lingue fondamentalmente impegnativo volume sull'Italiano nel- Lend (Lingua e Nuova Didattica), sull'ordine degli elementi basici: le regioni. Viene qui adottata un'otti- che ripropongono, a un pubblico più Soggetto, Verbo, Oggetto), e i suc- ca "decentrata, periferica" (p. XIX), vasto, riflessioni teoriche ed espe- cessivi sviluppi (in relazione soprat- secondo la quale diversi studiosi pas- rienze didattiche su diverse temati- tutto ad altri parametri concomitan- sano in rassegna, una dopo l'altra, le che. Il volume a cura di Paola Desi- ti, come il genitivo, la frase relativa, diverse aree geografiche e culturali. deri raccoglie i contributi al primo ecc.), ha recentemente conosciuto un Inclusioni ed esclusioni sono motiva- incontro di studio del Giscel Marche IDEI LIBRI DEL MESEI GENNAIO 1993 - N. 1, PAG. 24/IV

mento di massimo fulgore nell'ambi- rilli a questa ampia e articolata rac- Cinema to del cinema americano fra gli anni colta dedicata alle arti del periodo quaranta e sessanta. Ritroviamo in simbolista sembra offrire la chiave di GINA LAGORIO, II Decalogo di Kie- esso tutti i topoi della tradizione me- lettura che unifica tutti gli interven- slowski. Ricreazione narrativa, lodrammatica letteraria e teatrale — ti: iscrivendo il simbolismo alle so- Piemme, Casale Monferrato 1992, pp. col suo gioco di seduzioni, abbando- glie di un periodo di "postmoderni- 216, Ut 30.000. ni, rivelazioni, agnizioni, amori im- tà", con il quale Barilli indica il lun- pediti e tragici destini — ma anche go arco dell'età contemporanea e nel La novelization, cioè la traduzione un insieme di precise figure stilisti- quale ingloba tutti i movimenti suc- in forma narrativa di un film di suc- che (il prevalere di interni e primi cessivi a neoclassicismo e romantici- cesso, è solitamente considerata pa- piani), tecniche narrative (l'accelera- smo, risulta assai più facile indivi- raletteratura. E raro che scrittori af- zione del montaggio man mano che duare le linee di continuità che lega- fermati si impegnino in esercizi di ci si avvicina al climax drammatico), no il movimento simbolista alle avan- questo tipo. Per II Decalogo di Kie- modalità di rappresentazione (la me- guardie storiche e anche alle più slowski, film in dieci capitoli presen- tafora che traduce uno stato d'ani- recenti espressioni artistiche. In que- tato alla Mostra dì Venezia dell'89 e mo), tipologie attanziali (l'azione è al sta prospettiva assume in particolare subito salutato come uno dei capola- passivo, sofferta anziché attuata). valore l'ampia sezione dedicata al vori degli anni ottanta, Gina Lagorio Ma, nel contempo, tracciare una sto- teatro e ai suoi rappresentanti, una ha fatto una vistosa eccezione. In ria e una geografia del melodramma è dimensione finora poco esplorata realtà la sua è un'operazione del tut- anche ripercorrere l'intera storia del dalla critica forse anche a causa della to atipica, sia rispetto alle regole del cinema. Le forme del melodramma difficoltà incontrata dai simbolisti genere novelization, sia rispetto ai travalicano infatti ampiamente i con- nel dare vita e permanenza a un re- tradizionali atteggiamenti dei lette- fini di un genere per ritrovarsi un po' pertorio drammaturgico. Ne emerge rati italiani nei confronti del cinema. ovunque, in tutti i generi e in tutte le una visione complessiva dove molte Assai più significativo del sottotitolo storie che ogni genere racconta. Non inquietudini del simbolismo coniuga- che compare in copertina ("ricreazio- solo perché laddove troviamo due no aristocraticità dell'arte a tensioni ne letteraria") è quello di "grammati- personaggi che si amano il melo- di rifondazione estetica e sociale, do- ca del racconto" che compare all'in- dramma è sempre pronto a far capoli- ve — in particolare proprio nel tea- terno: Gina Lagorio, dopo un incon- no, ma anche perché, nel suo essere, tro — il rapporto con il pubblico ac- tro da lei stessa definito "folgoran- come propone Bruno, "intensifica- quista valenze di grande attualità e to all'Enciclopedia della Plèiade, te" con 11 Decalogo, non ha fatto zione espressiva" il melodramma si suggerisce nuove linee interpretati- maturgia del teatro lirico un approc- questo agile volume guida i lettori at- altro che mettere al servizio del film nasconde sempre dietro qualsiasi so- ve, come anche testimoniano i saggi cio che va al di là dello studio musico- traverso le tappe principali della ri- una prosa misurata e nitida, per ri- luzione di discorso che — come nel su Debussy e sulla danza ospitati nel- logico puro sulla librettistica o le re- cerca di Schneider, volta a ricostrui- percorrerne il disegno narrativo e caso di un'angolazione obliqua e di l'ultima sezione. L'ampiezza di pro- lazioni fra testo poetico-musicale e re una cosmogonia arcaica fondata commentarne i nuclei tematici, ma un'impennata del ritmo di montag- spettive rende conto della diversità sua rappresentazione. Gli undici sag- sul suono. Punto di partenza è la ge- anche per restituirci il clima figurati- gio — invece di limitarsi a seguire di temi degli interventi: dalla dram- gi qui raccolti — in parte inediti, in nerale uniformità del pensiero sulla vo, la scansione ritmica, l'ambiente l'evento rappresentato cerchi in maturgia simbolista russa alla conce- parte già apparsi su riviste specializ- musica delle passate civiltà e dei po- sonoro. Fanno da contorno al "rac- qualche modo di connotarlo. zione di teatro-tempio in D'Annun- zate o come programmi di sala —, poli primitivi. Dall'India all'Egitto, conto" del film testi di commento e zio, dall'ideale teatrale rilkiano al pur muovendosi in zone ad alto ri- Dario Tornasi dagli Aranda dell'Australia ai Sa- interpretazione, in cui (fatta eccezio- giardino-spazio di Maeterlinck, dal- schio di logoramento, come le esi- moiedi dell'Asia settentrionale, è il ne per quello del critico Morando l'uso della maschera al gioco di disve- stenze di Tosca, Lucia di Lammer- suono la forza creatrice primordiale Morandini) l'aspetto cinematografi- lamento della Duse, in un fitto in- moor, Tristano e Isotta o don Gio- che emana un mondo puramente acu- co, integralmente "assorbito" dalla treccio di motivi e rimandi. vanni, offrono contributi spesso ori- stico. L'Onnipotente pensa la vita e prosa della Lagorio, non sempre è Cinema segnalazioni ginali ed illuminanti. L'autore Alessandra Vindrola chiama con un sussurro, quasi un ali- predominante o essenziale. Da cita- materializza infatti un orizzonte cul- to, un dio inferiore, che ne canti l'i- re, tra gli altri autori, David Maria ALFONSO CANZIANI, I migliori anni turale quanto mai ampio, che investi- nizio. "... tutti gli oggetti di quel Turoldo, Gianfranco Ravasi, Fulvio del nostro cinema, Bulzoni, Roma ga nel mito per le due Alceste di mondo, nati da quella musica, non Scaparro. 1992, pp. 166, Lit 23.000. Gluck, ritrova nel precoce amore di Un'immersione negli "irripetibi- Teatro segnalazioni costituivano oggetti o esseri concreti Verdi per Shakespeare Iq concezione Antonio Costa li" anni sessanta del cinema italiano e palpabili, ma inni di luce..." Con germinale della "parola scenica", in- attraverso un'analisi di film e autori VINCENZO DI BENEDETTO, Euripide: l'intervento del transformer, signore daga sulla "scenica scienza" dell'e- divenuti dei classici. teatro e società, Einaudi, Torino della materia e della morte, ha inizio roina di Sardou e Puccini come "tea- 1992, pp. XV-337, Lit 30.000. la decadenza del mondo acustico. Gli tro nel teatro", ripercorre i modelli GUIDO CHIESA, ANTONIO LEOTTI, Il dèi fuggono e si rifugiano nel sacrifi- ermeneutici che dal racconto di Hen- cio sonoro, ma lanciano all'uomo, la Forme del melodramma, a cura di Al- caso Martello, StampAlternativa, Ro- ARTHUR GOLD, ROBERT FIZDALE, La ry James discendono all'opera di berto Pezzotta, Bulzoni, Roma 1992, ma 1992, pp. 75, Lit 1.000. divina Sarah. Vita di Sarah Bern- cui essenza è canto, un ponte per Britten che dà il titolo al volume. Il l'immortalità. L'uomo, "infastidito pp. 186, Ut 18.000. Sceneggiatura del film di Chiesa hardt, Mondadori, Milano 1992, ed. carattere composito del libro trova dalla prossimità del cielo" lo allonta- con introduzioni di Lietta Toma- orig. 1991, trad. dall'inglese di Rober- l'aspetto più stimolante e fruttuoso na. Come ultima àncora di salvezza, Costituito da una serie di saggi già buoni e Claudio Pavone. ta Rambelli, pp. 369, Lit 36.000. forse proprio nella sorprendente va- apparsi sulla rivista "Filmcritica", il un dio civilizzatore scende dal cielo e rietà di metodi e strumenti: così, se insegna al mondo i riti e i canti neces- Don Giovanni e il falso movimento è presente volume è la proposta di un SERGIO RAFFAELLI, La lingua filmata. UMBERTO MARINO, Italia-Germania insieme di riflessioni che dovrebbero Didascalie e dialoghi nel cinema ita- sari per percorrere la scala che porta uno studio sulla temporalità esterio- 4 a 3, Ce n'est qu'un debut, Voleva- dalla terra al cielo. Il continuo inseri- consentire una più precisa definizio- liano, Le Lettere, Firenze 1992, pp. mo essere gli U2, Garzanti, Milano re e interiore connesse con le catego- mento di leggende e miti vari, geo- rie dell'eros, al centro del capitolo su ne delle caratteristiche del melo- 264, Lit 35.000. 1992, pp. 267, Lit 22.000. dramma cinematografico. Il proble- graficamente e storicamente disloca- Lucia v'è il graduale costituirsi delle ti, dà al libro la grazia di una favola. strutture drammaturgiche del libret- ma non è di facile soluzione. Come PINO BERTELLI, Zero in condotta, BENEDETTO CROCE, I teatri di Napo- Anche un saggio può essere raccon- to a partire dal romanzo di Scott. E suggerisce Lucilla Albano, parafra- L'Affranchi, Salorino (Svizzera) 1992, li, Adelphi, Milano 1992, pp. 404, Lit to. c'è anche spazio per una cosetta non sando sant'Agostino, "alla doman- pp. 138. Lit 15.000. 34.000. da: 'che cos'è il melodramma?', forse permessa a tutti: In difesa di Beck- Savina Neirotti si dovrebbe rispondere 'se non me lo messer, un brillante dìvertissement fi- domando, lo so; se me lo domandano Teatro Musica nale a mo' di corollario, a metà fra il non lo so più'". Nella sua bella intro- saggio di poetica, la fiction e l'Elogio di Franti. duzione, Pezzotta pone una serie di Miti e figure dell'immaginario sim- MARIUS SCHNEIDER, La musica pri- stimolanti osservazioni di fondo. Da bolista, a cura di Silvana Sinisi, Costa mitiva, Adelphi, Milano 1992, ed. GUIDO PADUANO, Il giro di vite. Per- una parte il melodramma potrebbe Nicola Gallino & Nolan, Genova 1992, pp. 381, Lit orig. 1960, trad. dal francese di Stefano corsi dell'opera lirica, La Nuova Ita- essere inteso come un genere a se 40.000. Tolnay, pp. 138, Lit U.000. lia, Firenze 1992, pp. 268, Lit 35.000. stante — quanto il western, l'horror e il musical — che ha trovato il suo mo- Il saggio di apertura di Renato Ba- Apparso nel 1960 come contribu- Guido Paduano ha verso la dram-

ANTONIO TRUDU, La "scuola" di Darmstadt. I Fe- smo, la musica di Webern, Boulez, Stockhausen, Nono, ti della storia dei Verienkurse nonché i rapporti intercorsi rienkurse dal 1946 a oggi, Ricordi-Unicopli, Milano non avrebbero dettato legge per quarantanni. tra Darmstadt ed alcuni dei suoi protagonisti; non manca 1992, pp. 392, Lit 35.000. Tutto nasce dall'idea di un musicologo, Wolfgang una ricca documentazione fotografica. Steineke, che, nel 1946, propone all' amministrazione co- La grande novità è la sottolineatura del valore ecume- Una nota ap. 310 racconta che l'islandese Jón Nordal, munale di una Darmstadt ridotta a cumulo di macerie di nico di Darmstadt, del suo aver voluto e saputo rappre- dopo la partecipazione ai Ferienkurse di Darmstadt e lo utilizzare una parte dei fondi destinati alla ricostruzione sentare davvero tutta la nuova musica mentre il sentire choc subito per le musiche che vi si eseguivano, interrup- per la fondazione dei Ferienkurse. Sostiene che gli anni comune vorrebbe piuttosto che ì transiti della produzione pe per diversi anni la sua attività di compositore. Una no- del nazismo sono stati sterili per un paese così ricco di tra- americana, ad esempio, o dì quella europea "non allinea- tizia minuta, trascurabile rispetto agli eventi grandi di dizioni musicali, che nessuno di coloro che hanno supera- ta siano stati per i Ferienkurse omaggi passeggeri, meri Darmstadt, eppure significativa di come, dopo appena to i trentanni ha mai ascoltato un 'opera di Stravinskij, di riconoscimenti di valore per compositori considerati qualche anno di vita, i Verienkurse abbiano rappresenta- Hindemith o di Schònberg. Steineke è deciso, mosso da estranei al processo del rinnovamento musicale. Darm- to per la musica europea il luogo in cui transitava la sto- fede incrollabile; il sindaco concede il castello di Kra- stadt, sostiene Trudu, non è stata "monolitica e intolle- ria, il paesaggio all'interno del quale si stava costruendo nichstein. rante ' ' e, meno che mai, si può parlare in senso proprio di la musica della modernità. Darmstadt è stato immediata- Di qui si snoda la narrazione dì Trudu, organizzata per una sua "scuola"; eppure nell'immaginario collettivo ì mente il luogo della nuova musica, ha decretato trionfi e anni (fino al 1990) e documentata straordinariamente be- Ferienkurse restano un faro che ha voluto (e forse vorreb- cadute di tutti i maggiori compositori del dopoguena, ha ne. Ogni estate ha il suo festival, ogni festival ha perso- be ancora) indicare la direzione. Anche nel tentativo di imposto modi di pensare e di scrivere che ancora oggi per naggi chiave, mode, dibattiti e prime esecuzioni racconta- illuminare questa schizofrenia sta la bellezza del libro. qualcuno è difficile non considerare unici e definitivi. te in pagine ben congegnate, ricchissime di dati e quasi Nicola Campogrande Senza Darmstadt probabilmente la serialità, il puntilli- mai limitate ad essi. Un 'appendice riassume alcuni aspet- L'INDICE ••DEI LIBRI DEL MESEMB GENNAIO 1993 - N I, PAG. 25/V Maestri del disegno in catalogo

L'esercizio del disegno. I Vanvitelli, famoso per aver trapiantato in Italia dedica, con scarso successo, alla rap- al grandioso progetto della Reggia di notevolissima delle capacità inventi- catalogo generale del fondo dei disegni la tradizione secentesca olandese del- presentazione di un nudo accademi- Caserta, voluta da Carlo di Borbone ve del geniale architetto che fuse mo- della Reggia di Caserta, Leonardo-De la pittura di paesaggio urbano che co. Ammirevoli alcuni disegni legati nel 1750 e che occupò la maggior par- tivi del classicismo cinquecentesco Luca, Roma 1991, pp. 260, Lit doveva dar luogo al "vedutismo" allo studio della realtà urbana roma- te della sua attività napoletana. Gli (Michelangelo) alle novità dell'archi- 65.000. quale si sviluppò soprattutto a Vene- na, laziale, fiorentina e veneziana, inizi di Luigi furono sotto l'ala del tettura francese del Seicento che si zia nel Settecento. I primi numeri già resi noti dal Vitzthum. In essi la padre (significativo esempio di mi- assommarono nel progetto per Ca- E stata un'ottima idea quella di del catalogo sono a lui dedicati: ot- libertà grafica dell'artista si afferma metismo grafico è la Veduta della vil- serta. A confronto la personalità del catalogare il fondo dei disegni vanvi- tantuno disegni divisi per soggetto in effetti atmosferici di grande bel- la di Bagnaia), ma il successivo svi- figlio Carlo, che ne "ereditò il ruolo telliani della Reggia di Caserta: nel- che aggiungono alcune novità rispet- lezza, in uno stile pittorico molto più luppo verso la scenografia e l'archi- alla corte napoletana, risulta assai l'attento spoglio del materiale, con- to all'esemplare catalogazione della progredito in rapporto ai quadri a tettura, dopo un'esperienza pittorica più modesta, ma apportatrice di no- dotto da Claudio Marinelli, si è giun- sua opera data da Giuliano Briganti olio o a tempera. Tuttavia la sorpresa (Roma, cappella delle reliquie in San- vità ormai in sintonia con l'incipien- ti a distinguere le parti spettanti ai nella monografia del 1966 e quindi maggiore viene, ai non specialisti, ta Cecilia), fu determinato dall'in- te gusto neoclassico. La qualità dei tre membri principali della famiglia dalla scelta del Vitzthum del 1977. dai 260 disegni di Luigi, figlio di Ga- contro con Filippo Juvarra. I bellissi- disegni è evidenziata dalla nitida ed Vanvitelli, il cui nome originario — Sono soprattutto schizzi di figurette spare, che italianizza definitivamen- mi disegni di Caserta, in rapporto a elegante veste editoriale. Van Wittell — fu mantenuto dal pa- prese dal vero, da inserire poi nei te il nome di famiglia in Vanvitelli, e scenografie e ai maggiori progetti ar- Marco Chiarini dre, Caspar o Gaspare. Egli divenne quadri di veduta, in cui il pittore si la cui notorietà è soprattutto legata chitettonici, sono una testimonianza

Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi. Inventario. stranieri. Il sacrificio era condizione per impostare reali- pubblicazione, avrebbe forse reso giustizia ad identifica- Disegni di figura. 1, a cura di Annamaria Petrioli To- sticamente un progetto altrimenti temerario, con un pa- zioni ormai consolidate, come quella di un cospicuo fani, Olschki, Firenze 1991, pp. 422, 1187 ili. in trimonio quasi sterminato come quello degli Uffizi. L'in- gruppo di fogli, a penna, che affascinò Roberto Longhi, b.-n., Lit 160.000. tento primario è infatti quello di approntare uno stru- che lo riferiva a Giovanni di Piamonte, pierfrancescano mento di lavoro, di agile consultazione, che offra infor- irregolare, ma che è stato riconosciuto del bolognese La priorità assoluta della catalogazione, invocata da mazioni esaurienti sui soggetti, i materiali, le iscrizioni, Tommaso Garelli, ovvero quelle di alcuni preparatori di più parti, spesso e volentieri viene disattesa nei fatti in fa- la filigrana, le referenze fotografiche e i passaggi inventa- Fra Bartolomeo, per una perduta pala dei musei di Berli- vore di iniziative più effimere e remunerative. Mentre isti- riali. Le riproduzioni, tutte in bianco e nero, di ottima no (128F) e per la Presentazione al tempio degli Uffizi tuzioni come la Pinacoteca Nazionale di Bologna o quel- qualità, ne fanno un repertorio preziosissimo. (335F), e del senese Casolani, per una tela dell'Oratorio la di Capodimonte attendono ancora un catalogo genera- Il primo volume dei disegni di figura, numerati alla fi- di Santa Caterina (876F). Nella ricchissima messe di ma- le dei dipinti, si segnala l'avvio di un 'impresa coraggiosa ne del secolo scorso da Pasquale Nerino Ferri, comprende teriale, corredata da schede di rara puntualità, esemplari come la pubblicazione del repertorio sistematico del Ga- la maggior parte dei disegni quattrocenteschi e una sezio- per l'attenzione alle vicende collezionistiche e alla descri- binetto disegni e stampe degli Uffizi. Nel 1986 e nel 1987 ne assai significativa di maestri fiorentini del Cinquecen- zione delle tecniche, il conoscitore ha di che appassionar- sono usciti i primi due volumi, dedicati ai disegni esposti, to. Nuclei compatti sono i fogli di Maso Finiguerra, orafo si: così il 201F sembrerebbe di Filippo Lippi, non di Lo- il fondo più prestigioso. Col terzo volume, appena edito, e "maestro del disegno", uno dei primi ad esercitarsi in- renzo di Credi, il 583F del Granacci, non di Daniele da inizia la rassegna dei disegni di figura, i primi 961 numeri stancabilmente nel disegno da modello, e di Andrea del Volterra, cui potrebbe invece spettare il 122F, attribuito di un fondo che ne annovera ben 21.076. All'appello Sarto, studiato nel 1986 dalla stessa Petrioli in occasione a Bronzino... E una straordinaria provocazione ad inol- mancano poi i disegni di ornato, paesaggio, architettura, della mostra di Palazzo Pitti; seguono quelli di Fra Barto- trarsi in un patrimonio senza pari e ancora ricco di sorpre- le collezioni Home e Santarelli, le stampe. Per principio lomeo, Pontormo, Baccio Bandinelli, via via fino ai pro- se. si è dovuto rinunciare a ogni approfondimento critico e lifici artisti della cerchia vasariana, ad Allori padre e fi- Andrea De Marchi bibliografico, demandato alla collana di mostre temati- glio, Boscoli, Poccetti, Empoli. Una revisione più meto- che che da anni hanno impegnato specialisti italiani e dica delle presenti collocazioni inventariali, prima della

gio, dal Genga a Girolamo da Trevi- da un lato, ai committenti e amatori vengono proposti i disegni di Lodo- ni, Giulietta Chelazzi Dini. Chap- so, dal Lotto al Macchietti, dal Par- dall'altro, che contribuirono non po- vico Cigoli (1559-1613), tra i più in- pell allinea un corpus prestigioso che, migianino a Perin del Vaga, dal Pen- co alla diffusione e'alla fama del suo teressanti interpreti del linguaggio anche grazie agli interventi di restau- ni a Marco Pino, da Raffaellino da lavoro. L'accurato e non prevarican- figurativo tra Manierismo e Barocco. ro stimolati da questa occasione, Reggio al Siciolante, per rendersi te allestimento della mostra, e ora il La grafica del Cigoli, artista molto mette in evidenza alcune soluzioni conto della vastità degli interessi del- ponderoso ma ottimamente stampa- amato dal Baldinucci, rivela "una inedite suggerite sul verso dei fogli fi- lo studioso (che includono non solo to catalogo, consentono di continua- qualità spesso abilmente nascosta nei nalmente staccati dal controfondo. la capillare "revisione" di intere aree re a studiare tutte le sottigliezze qua- suoi dipinti, una semplicità apparen- Questa autorevole anticipazione, geografiche, ma la riscoperta di per- litative e inventive, tutti i virtuosi- temente ottenuta senza sforzo. Il su- propedeutica al catalogo ragionato sonalità minori) e del suo messaggio smi tecnici dell'artista. Ma anche le blime raggiunto attraverso la sempli- che si attende, considera ogni aspet- alle generazioni presenti e future. lunghe gestazioni e la severa aderen- cità". Del resto la pratica del disegno to dell'attività del Cigoli come dise- Mario Di Giampaolo za al mestiere, intatta fino agli ultimi è stata un esercizio particolarmente gnatore: metodo, tecnica, origini ed anni, si possono puntualmente segui- congeniale al pittore, che è anche ar- evoluzione del suo stile, influenza re attraverso il confronto disegni- chitetto e progettista di apparati. dei suoi seguaci. E proprio questo ul- incisioni, disegni a penna-disegni a Della sua sterminata produzione che timo aspetto contribuisce a restituire matite-disegni a pennello, secondo le supera il migliaio di disegni (di cui la misura del lascito, autorevole, del Jacques Callot 1592-1635, Musée necessità dei singoli temi e dei singoli 800 conservati agli Uffizi), vengono Cigoli al Seicento fiorentino. selezionati 120 fogli, con un capillare L'oeil du connaisseur. Hommage à Historique Lorrain, 13 giugno-14 set- momenti dell'elaborazione. In que- Luciana Arbace lavoro di studio, ricerca e confronto, Philip Pouncey, catalogo della mo- tembre 1992, catalogo della mostra, a sto senso gli stupendi disegni tardi di paesaggio, intuiti con larghe pennel- mentre si rende esemplarmente con- stra, Parigi, Louvre, giugno-settembre cura di Paulette Choné, Daniel Ter- late, ristudiati con accuratezza a pen- to dei contributi, numerosissimi, di Pagina a cura di 1992, pp. 174, 176 ili. in b.-n. e 9 a nois e altri, Editions de la Réunion des na e infine trasposti in incisione, so- altri studiosi tra i quali Anna Forla- Mario Di Giampaolo col., FF 190. Musées Nationaux, Paris 1992. no forse la più seducente rivelazione. Con la-scomparsa di Philip Poun- La bella e appartata città di Nancy Anna Forlani Tempesti cey (1910-90) il mondo della cultura ha celebrato il quarto centenario del- perde il più grande conoscitore di di- la nascita del suo celeberrimo figlio segni antichi di questo secolo. Per- Jacques Callot con una serie di mo- tanto l'omaggio del Gabinetto dei stre e manifestazioni e un convegno, Disegni del Museo del Louvre, con la che si è successivamente spostato a MILES L. CHAPPELL, Disegni di Lo- Belfagor mostra allestita l'estate scorsa (e rela- Parigi. Non è dubbio che il fulcro era dovico Cigoli (1559-1613), catalogo anno XLVII • fascicolo VI • 30 novembre 1992 tivo catalogo), vuole essere in primis l'esposizione delle opere stesse del della mostra, Gabinetto Disegni e il riconoscimento doveroso al lavoro Callot: 715 fogli, di cui 250 disegni Stampe degli Uffizi, Olschki, Firenze SAGGI E STUDI di un maestro, e alle "scoperte" ef- dei quasi 1500 rimastici e il resto in- 1992, pp. XXVI-234, 8 tavv. a col. e A. MOMIGLIANO, Quel che un italiano all'estero vuol sapere dell'Italia. Novità fettuate durante le assidue frequen- cisioni, delle circa 1500 del suo cor- oltre 200 ili. in b.-n., Lit 65.000. 1945 a cura di R. Di Donato • C. POGUANO, Presenze del labirinto • G. tazioni nella sala di studio del museo pus; più alcuni attestati, lettere e RUGARLI, Lettere di Cechov: la carta che surroga la vita parigino. Circa 130 disegni di una opere di documentazione storica. La La collana della Leo S. Olschki RITRATTI CRITICI DI CONTEMPORANEI sessantina di artisti, operosi soprat- sicura conoscenza dell'argomento, editore, dedicata ai cataloghi delle M. DE LORENZO Poz; Georges Perec tutto nel Cinque e Seicento, ritrovati ormai trentennale, di Daniel Ternois mostre organizzate dal Gabinetto di- VARIETÀ E DOCUMENTI da Pouncey sotto altri nomi o generi- e la rigorosa intuitività di Paulette segni e stampe degli Uffizi, ha rag- N. PIRRO-ITA, Contemplando la Musa assente • M.G. CIANI, L'estasi della camente schedati come di autori ano- Choné hanno condotto a una mostra giunto quest'anno il numero 74, pietra • L. CARETTI, Ancora lettere dall'Alfieri nimi, denunciano la vasta conoscen- e a un catalogo esaustivi, ma non pe- cambiando aspetto. Un'impaginazio- za che Pouncey aveva del disegno (e danti, capaci di sollecitare e guidare ne più agile e prestigiosa — con le fo- NOTERELLE E SCHERMAGLIE della pittura) italiani. Tutto questo è vari piani di lettura sull'artista e sugli to nel testo e illustrazioni a colori a E. MONTALE, Luigi Russo insospettito • M. LSNENGIII, Va' fuori stranier • M. ben puntualizzato nel catalogo, rea- ambienti nei quali si trovò ad opera- piena pagina — esalta, infatti, que- GuGUELMiNETn, Le castagnette di Pietro Micca • M. NIEVES MUNIZ, Pavese lizzato dall'équipe del Louvre (con re: Roma e Firenze, la Lorena e Pari- sto nuovo titolo a-carattere monogra- e la filologia post-moderna contributi di Frangoise Viatte, Rose- gi, le corti, gli editori, gli scenografi, fico, che "riscopre", dopo la mostra line Bacou e Catherine Monbeig Go- i soldati, i frati, i ricchi, i miserabili, del 1959 a San Miniato, uno dei mas- RECENSIONI • LIBRI RICEVUTI postillati guel, a cui va aggiunto il ricordo af- gli attori, i mercanti. Non minore at- simi protagonisti della grafica fioren- ABBONAMENTO (6 FASCICOLI) 1992: Lire 55.000 • 1993: Lire 58.000 fettuoso di Myril Pouncey). Basterà tenzione era rivolta all'impatto di tina. In contemporanea con l'esposi- citare alcuni nomi degli artisti pre- Callot sulla coscienza contempora- zione di Palazzo Pitti, che dà conto CASA EDITRICE LEO S. OLSCHKI senti, da Andrea del Sarto al Correg- nea, dagli artisti suoi maestri o emuli dell'attività pittorica, agli Uffizi Casella postale 66 • 50100 Firenze ^ Tel. 055/ 65.30.684 • Fax 65.30.214 un tentativo di storia universale. denza e responsabilità", fra "unicità ti in questi anni per spuntare le un- non risulti mai primariamente pre- Filosofia Questo mutamento di prospettiva e unicità". ghie dell'interrogazione filosofica sente come "oggetto" d'indagine o era avvenuto in parallelo con il con- Giuseppe Cantarano forte, "fondazionale". Nel volume II di intuizione sensibile. Per questo WILHELM WINDELBAND, Lezione di solidamento in forma metafisica del- coraggio dell'essere sono accorpati motivo la filosofia, prima che alla guerra. Filosofia della storia, a cura la teoria dei valori. Tuttavia Windel- saggi scritti in occasioni e in tempi teoria, prima che agli apparati con- di Rossella Bonito Oliva, 10/17, Saler- band continuava a volersi mantenere diversi. Pur incentrando l'attenzione cettuali, deve rivolgersi alla com- no 1992, pp. 108, Lit 18.000. fedele alla concezione critica kantia- soprattutto su Wittgenstein — visto prensione dell'uomo nella sua esi- na della filosofia e non intendeva sci- SEBASTIANO MAFFETTONE, Erme- talvolta dal buco della serratura, stenza temporalmente e storicamen- Si tratta della traduzione dell'ulti- volare in una vera e propria metafisi- neutica e scelta collettiva, Guida, Na- spiato nel proprio privato, addolcen- te determinata. Una comprensione mo scritto di Windelband, Ge- ca. Proprio in questa Lezione di guer- poli 1992, pp. 115, Lit 20.000. do i tratti altrimenti troppo duri del così intesa diventa un fatto decisivo schichtsphilosophie: eine Kriegsvorle- ra cercò di dare una risposta alla tra- genio —, al setaccio passano i grandi per l'uomo, un elemento che entra a sung, incompiuto e pubblicato postu- dizionale domanda sull'esistenza di Le versioni più accreditate esclu- protagonisti di quella irripetibile sta- costituire la sua stessa esistenza. . mo a cura del figlio nel 1916. In que- un senso razionale nella storia, ma dono di solito per l'ermeneutica gione culturale: i vari Freud, Bahr, Paolo Euron sto periodo Windelband aveva senza cadere in una metafisica; tale compiti di costruzione teorica: le Hofmannsthal, Kafka, Schòmberg. ampliato il suo rrjodo di concepire la domanda era certo stata sollecitata pretese di verità associate all'atteg- Il filo rosso che ne tiene insieme le filosofia della storia: non più sempli- dalle vicende della prima guerra giamento ermeneutico si sottraggono straordinarie vicende intellettuali cemente una logica della conoscenza mondiale, che, come dice Windel- alla ricostruzione metodica, e non sta, secondo l'autore, "... nel gesto storica, ma anche una ricerca dei band nell'introduzione, aveva spez- appaiono facilmente integrabili nel- che ha rivisitato l'intera tradizione ANTIMO NEGRI, Pensiero materiali- principi del divenire storico stesso e zato la solidarietà morale tra i popoli l'elaborazione teorica delle scienze degli antichi maestri e dei pensatori stico e filosofia del lavoro (Descar- europei. La soluzione va cercata nel umane. Muovendosi in controten- morti per mezzo di una radicale revi- tes, Hobbes, d'Holbach), Marzorati, riferimento all'idea di umanità, un'i- denza rispetto a questo orientamen- sione dei loro linguaggi e mediante la Settimo Milanese 1992, pp. 127, Lit dea che non trova una corrisponden- to, il piccolo volume di Maffettone produzione di nuovi vocabolari deci- 22.000. za effettiva nella realtà storica, ma esplora le principali tradizioni di ri- sivi nella filosofia, nella scienza, nel- che deve essere assunta kantiana- cerca nella teoria delle scelte colletti- la letteratura, nelle arti e nella musi- Negri raccoglie qui tre brevi studi mente come principio euristico, co- ve, al fine di individuare al loro in- ca. Quel gesto aveva una motivazio- sulla filosofia del lavoro nel materia- S. Agostino me criterio normativo del giudizio terno il luogo in cui l'interpretazione ne etica che ha finito per corrispon- lismo del Sei-Settecento, introdotti pp. 400 - L. 70.000 storiografico, cui è necessario ricor- ermeneutica va a modellarne le strut- dere a una nuova tonalità emotiva da un saggio di carattere più teorico, Un classico della sto- rere per penetrare nella razionalità ture concettuali. Viene così ripercor- fondamentale, che è essenzialmente nel quale afferma che l'antitesi radi- riografia agostiniana. del divenire storico. sa la ricca vicenda che dai lavori se- precipitata nella manifestazione del cale tra idealismo e materialismo pensiero che si espone all'interroga- Opera rigorosa ma in- Guido Bonino minali di von Neumann e Morgen- "intelligenti" si rivela puramente sieme appassionata e stern, Nash, Arrow giunge fino a zione permanente, al gioco delle so- ideologica quando si indaga sulla loro travolgente, poiché, co- Harsanyi e Sen, non trascurando la luzioni parziali e revocabili su uno concezione del lavoro: entrambi in- me Agostino, Sciacca teoria della giustizia di Rawls. Ed è scenario di sensi sospesi e di allusioni fatti sono informati dall'idea che la vive il momento specu- in particolare sul piano normativo indecise..." materia del mondo non può essere lativo nella concretezza EMMANUEL LÉVINAS, Fuori dal sog- che più apprezzabile diventa, secon- Marco Lombardi trasformata fino al punto da non ri- e nella intensità della vi- getto, a cura di Francesco Paolo Ci- do l'autore, il riconoscimento erme- chiedere un'ulteriore trasformazio- ta spirituale e comunica glia, Marietti, Genova 1992, ed. orig. neutico di "un insieme di valori co- ne. L'esigenza pratica di rendere al lettore il senso dram- 1987, pp. XVII-183, Lit 32.000. muni come orizzonte di senso su cui umano il mondo, superandone l'alte- matico della ricerca co- basare la scelta dei beni primari", in- rità immediata, fa emergere il lavoro dispensabili per un soddisfacente re- me perenne dialogo tra I testi che in questo volume ven- MARTIN HEIDEGGER, Ontologia. Er- come categoria fondamentale per l'a- l'uomo e la Verità. gono ora proposti al lettore italiano, soconto della giustizia sociale. meneutica della effettività, Guida, nalisi del pensiero filosofico e scien- scritti prevalentemente nel decennio Giampaolo Ferranti Napoli 1992, ed. orig. 1988, trad. dal tifico. Descartes, Hobbes e d'Hol- E estetismo trascorso, sono preziosi, sia dal pun- tedesco di Gennaro Auletta, pp. 120, bach rappresentano tre momenti si- gnificativi di questa indagine: se pur Kierkegaard to di vista strettamente teoretico, sia Lit 20.000. dal punto di vista della storiografia nell'ambito di un pensiero premar- xiano e prehegeliano, comincia infat- Pirandello filosofica. Dedicati, per lo più, ad al- Nell'estate del 1923 Heidegger ti ad emergere, nella riflessione sui pp. 336 - L. 70.000 cuni dei maggiori esponenti della ALDO G. GARGANI, Il coraggio del- tenne, presso l'università di Fribur- grandi problemi dell'organizzazione teologia e della filosofia contempora- l'essere, Laterza, Roma-Bari 1992, go, un corso che portava la denomi- Il dialogo di un pen- borghese in via di costruzione, la nea (Buber, Marcel, Rosenzweig, pp. 260, Lit 35.000. nazione Ontologia. Il filosofo stesso satore cattolico con i consapevolezza del lavoro alienato. Wahl, Jankélévitch, Merleau-Ponty, definì poi meglio l'argomento delle suoi "fratelli separati", la Nell'uomo dominatore della natura de Waelhens, Leiris), i saggi ci conse- Nel "ritorno al disordine" che ha sue lezioni nel titolo vero e proprio: cui inquieta compagnia di Cartesio appare la categoria del la- gnano un ritratto ravvicinato dei caratterizzato la storia intellettuale Ermeneutica della effettività. Il volu- Sciacca predilige. Li pre- voro come riduzione della fatica e at- pensatori in questione. Riflettere sul degli anni ottanta, l'interesse per la me presenta le tredici lezioni tenute ferisce a quanti trattano tività mediatrice dell'uomo tra sé e il lavoro di quei pensatori, forse a lui cultura austriaca di fine Ottocento - nel '23, riprodotte fedelmente, così Dio alla stregua di un mondo esterno. Hobbes nel Leviata- più affini, consente a Lévinas di far inizio Novecento ha giocato un ruolo come risultano nei manoscritti dello cuscino sul quale poggia- no, pur legittimando il profitto e lo ritorno incessantemente sul luogo non secondario: in quell'enorme em- stesso Heidegger. Il testo del filosofo re il capo e dormire son- sfruttamento della forza lavoro, con- privilegiato della sua speculazione fi- porio di idee che rumoreggiava nel- viene poi confrontato e integrato con ni tranquilli, e a quanti, danna la mancanza di moderazione losofica. Su quel luogo, cioè, dove si l'apparentemente placida civiltà "ca- gli appunti trascritti dagli ascoltato- ancora più allegramente, dei private men, che mina l'esigenza consuma la dissolvenza metafisica canese", si potevano celebrare, a ri. Pur con una comprensibile prov- dicono che se ne può fa- della pace sociale. La filosofia holba- della soggettività moderna e dove si detta di molti, i primi e non effimeri visorietà, queste lezioni anticipano re benissimo a meno. chiana, infine, considera l'uomo un profila la nudità ontologica del volto trionfi di quello che sarebbe poi stato numerosi temi fondamentali che tro- produttore, ma non arriva a criticare dell'altro: il luogo dell'incontro del- definito "postmoderno". Naturale veranno più precisa e approfondita l'idea dello sfruttamento in quanto L'EPOS PALERMO l'io con il tu, di una singolarità uma- perciò che ad una ricognizione di trattazione in Essere e tempo e nella na con un'altra singolarità umana. Il respinge, in nome dell'ideologia della tel. 091/6113191 quel territorio si dedicasse Aldo G. riflessione heideggeriana successiva. luogo, in definitiva, dove si celebra proprietà, l'idea dell'egualitarismo. fax 091/581960 Gargani, uno di quelli che con mag- Già in queste lezioni appare tuttavia "l'intreccio spirituale" fra "trascen- gior determinazione si sono adopera- evidente come l'esistenza dell'uomo Marina Sozzi

[VITTORIO HÒSLE, Filosofia della crisi ecologica, Ei- assicurare il superamento della contrapposizione tra uo- crete appare qui come altrove in netto contrasto con la ra- Inaudi, Torino 1992, ed. orig. 1991, trad. dal tedesco mo e natura — nella quale ricade anche la concezione dicalità del presupposto di partenza. |di Paolo Scibelli, pp. 171, Lit 18.000. morale di Kant —, senza per questo cadere nell'eccesso Tanto più stona il contrasto tra prudenza pratica e radi- opposto, ossia nella negazione neoaristotelica della liber- calità teorica quanto più Hòsle, enfant prodige della fi- Se la crisi ecologica è la sciagura più grave che incombe tà del soggetto e insieme di contribuire efficacemente alla losofia, autore di precoci e imponenti saggi sul pensiero I sull'umanità, se l'ora X della crisi ambientale sta per soluzione della crisi ecologica incombente. Il principio classico, affronta la fondazione della sua filosofia ecolo- I scoccare — o è già scoccata e noi non ce ne siamo ancora idealistico su cui si fonda il nuovo paradigma ecologico gica con un insolito tono profetico tipico di chi presume Iaccorti —, allora è compito specifico di tutti tentare di parte dall'assunto che pensiero, natura, mondo sociopoli- di possedere la verità e decide di elargirla all'uditorio ac- 1 correre ai ripari; compito specifico del filosofo, sostiene tico e ogni altra manifestazione dello spirito umano non compagnandola con buoni consigli, tono che stride al- I Hòsle ne II'affrontare il problema ambientale, sarà elabo- siano che espressioni di un unico assoluto, al contempo quanto col più recente andamento della filosofia contem- rare una filosofia della crisi ecologica valida a livello teo- soggettivo e oggettivo, il quale si articola nei vari stadi del poranea, avvezza a non più appoggiarsi a pilastri fondati- ìrico e efficace sul piano pratico. Dopo i secoli dominati, suo sviluppo; alla concezione classica dell'idealismo Hò- vi quali "verità", "metodo" o "oggettività". Hòsle ha I in successione, dai paradigmi religioso, nazionale ed eco- sle apporta però la variante dell'inserimento dell'intersog- certamente coraggio nell'andare contro corrente e nel cer- I nomico — e qui l'autore riprende esplicitamente Cari gettività, con la quale si supererebbe il limite del soggetti- care convalide per esempio in Hans Jonas, autore tanto \Schmitt — è ora indispensabile che l'ecologia diventi il vismo hegeliano. affascinante quanto ambiguo nell'appoggiare la sua etica Ipunto di riferimento principale della ragion pratica, in- L'autore arricchisce le sue tesi di fondo con numerosi della responsabilità su postulati non proprio limpidamen- \somma che l'ecologia si imponga come "nuovo paradig- corollari, tra cui un breve ma brillante excursus sulla sto- te democratici. Resta da vedere se l'etica di Hòsle, ideali- I ma della politica". Tale è la premessa che fa da sfondo al- ria filosofica del concetto di natura. In sede politica, il sta, assoluta e necessaria, col tremendo rischio di dog- \le tesi esposte dal giovane filosofo CMilano 1960) italo- paradigma ecologico impone la preferenza per lo "stato matismo che l'accompagna, risulti da una parte davvero Itedesco Vittorio Hòsle in questo volumetto che raccoglie etico ' ', il che peraltro non porta con sé la fine della demo- teoricamente e praticamente fondata, dall'altra, superio- Ile lezioni tenute nell'aprile del 1990 a Mosca presso l'Isti- crazia, bensì, molto più cautamente, una sua riforma isti- re alle tesi dell'etica discorsiva, che va alla ricerca di rego- I tuto di filosofia dell'Accademia delle scienze dell'allora tuzionale, la quale introduca per l'ambiente le stesse le universali pur riconoscendo la finitezza del soggetto Iancora esistente Urss. Ma quale filosofia ba più chances clausole di garanzie che tutelano, ad esempio, il dettato morale, o addirittura di quelle dell'etica retorica, che |di riuscire in questa impresa quasi disperata? A tale pro- costituzionale o le minoranze. Non meno cauti sono i sposta il centro di gravità dalle categorie di verità e di di- posito Hòsle, ripetendo una tesi già formulata nel suo li- correttivi proposti da Hòsle per il sistema economico: essi mostrazione a quelle di giustificazione e di ragionevolez- Ibro precedente (Die Krise der Gegenwart und die Ve- si riducono infatti, in ultima istanza, alla nota richiesta za. Irantwortung der Philosophie, Beck, Mùnchen 1990), di imporre tariffe adeguate per i beni ambientali. La pru- Sergio Dellavalle, Francesca Rigotti Yrisponde che solo una filosofia neoidealista è in grado di denza dimostrata dall'autore nell' elaborare proposte con- IDEI LIBRI DEL MESEE| GENNAIO 1993 - N. 1. PAG. 27/VII La nozione di melanconia, nata in ambito medico per il saggio rimane fondamentale non superare la giusta mi- con straordinaria intuizione, individua nel temperamen- indicare una specifica configurazione nosologica, diven- sura, nozione centrale del sistema culturale dell'antichi- to malinconico un temperamento metaforico, che per la ta progressivamente un luogo privilegiato del sapere, al- tà greca: l'eccellenza non deve diventare eccesso. Nozio- sua attitudine proteiforme e mimetica può riprodurre l'incrocio di diverse pratiche discorsive e di molteplici ne etica, non scientifica, che assicura una disciplina dei poeticamente il reale. Il "dono" poetico diventa frutto percorsi disciplinari, in cui convergono filosofia, lettera- limiti e consente di distinguere ciò che è male da ciò che della composizione umorale, mentre gli stati psichici tura, medicina. I testi proposti intendono disegnare un è bene. Il comportamento anomalo e stravagante di De- vengono legati a stati fisici. Viene affermata una relazio- itinerario che, pur restando all'interno dell'area medico- mocrito non è folle, perché è al servizio di una conoscen- ne tra patofisiologia e comportamenti, che diverrà una psichiatrica, si interroghi sulla vocazione storica di que- za superiore che il medico, anch'egli sapiente, anch'egli concezione cardine della scienza occidentale; si vive di sto "genere naturale". Per il lettore moderno la parola filosofo in fondo, è in grado di riconoscere, ristabilendo una fisiologia delle passioni che è possibile descrivere. melanconia si carica di suggestioni ed evocazioni, dovu- così la verità e il dominio sull'ignoranza del popolo. Tale Difficile trovare passione più "melanconica" di quel- te ad una progressiva stratificazione di significati e alla soluzione può essere valida sul piano affabulatorio di la amorosa. J. Ferrand vi ha dedicato un trattato medico trasformazione delle rappresentazioni sottese al termi- questa narrazione epistolare ante litteram, ma sul piano Malinconia erotica. Trattato sul mal d'amore, a cura di M. ne, che all'origine indica la bile nera, umore naturale re- epistemologico la questione risulta più tormentata e di Ciavolella, Marsilio, 1991, pp. 196, Lit29.000, apparte- sponsabile della costituzione melanconica. Nel percorso non facile risoluzione. nente alla ricca letteratura secentesca sul tema. La me- attraverso la nascita e l'evoluzione delle sue configura- lanconia erotica è una vera e propria malattia, che in se- zioni (patologiche e non), la melanconia si rende disponi- guito scomparirà dalla nosografia psichiatrica. L'autore bile a una valutazione sociale. L'itinerario melanconico tende a svelare il carattere di follia proprio della passione traversa i saperi che si sono occupati delle questioni capi- amorosa, la quale è sempre un disordine dell'animo, in- tali del dolore e della natura umana; in questo luogo conciliabile con un reale stato di salute, tradizionalmen- ideale convergono esigenze mediche, paradossi letterari, te inteso come pieno possesso delle facoltà razionali. Il interrogativi filosofici, perché esso porta in sé il duplice vero nodo da sciogliere consiste nel decidere se accorda- enigma della costituzione "naturale" dell'uomo e del re una priorità alle cause morali oppure a quelle materia- suo destino nel mondo. li. Sono le passioni nate nell'animo che inducono una trasformazione patologica degli umori naturali del cor- po, oppure è l'alterazione delle componenti organiche che determina nell'animo passioni distorte? Ferrand tenta di riconciliare il modello esplicativo fisiologico con le necessità etiche stabilite dalla concezione cristiana dell'anima, per la quale risulta inaccettabile che un'alte- razióne corporea possa "corrompere" le facoltà del- l'anima immortale. A lungo Ferrand mantiene un dupli- ce ambiguo registro causale in cui umori adusti e autono- Converrà cominciare il nostro itinerario dal libro di mi desideri dell'anima possono entrambi far precipitare Jean Starobinski, Storia del trattamento della melanconia nello stato patologico. La posta in gioco riguarda la defi- dalle origini al 1900, introd. di Alfredo Civita, Guerini e nitiva legittimazione del medico a diagnosticare e curare Associati, 1990, pp. 138, Lit 22.000. Sotto il segno di anche i "mali dell'anima"; i due registri causali implica- una cautela metodologica generale, per la quale gli stati no anche due diverse strategie e due diverse figure tera- patologici indicati sotto il nome di melanconia non pos- peutiche. Alla fine prevale una concezione della melan- sono essere acriticamente omologati tra le varie epoche conia erotica quale "passione della mente prodotta da storiche, Starobinski traccia una storia delle teorie sulla cause materiali nel corpo", ratificando in tal modo la su- melanconia, esaminate non solo nel loro valore storico, periorità delle cure mediche sulle esortazioni morali. ma anche nel loro valore "applicativo", ovvero per la lo- Forse, proprio per questo, la prima edizione del trattato ro efficacia terapeutica. Il melanconico viene considera- fu condannata per empietà. to, dunque, oggetto di cura piuttosto che soggetto di co- noscenza, ma l'intento del testo è di analizzare i percorsi conoscitivi del sapere scientifico. Le questioni nodali che nutrono l'enigma della melanconia sono indicate con chiarezza: innanzitutto il problema dei rapporti tra cor- po e anima. Non si tratta solo di stabilire dove risieda la causa della malattia ma anche di mostrare come sostanze materiali e processi psichici vengano spesso utilizzati quali equivalenti metaforici in una sorta di continuo scambio metonimico. Con tratti rapidi e precisi sono de- Concludiamo il nostro itinerario con E. Borgna, Ma- lineate le contraddizioni dell'atteggiamento medico nei linconia, Feltrinelli, 1992, pp. 206, Lit 34.000. Con una confronti dei melanconici, oscillante fra attitudini con- scrittura appassionata, a tratti drammatica, l'autore ci solatorie e punitive, e il moltiplicarsi delle strategie (o introduce nel cuore dell'esperienza patologica, nella stratagemmi?) terapeutiche, volte a coprire un fonda- condizione depressiva psicotica, per scoprirvi la profon- mentale non sapere. Starobinski tende a delineare un da comunanza antropologica con ogni altra forma di percorso in cui la conoscenza scientifica si libera da una esperienza melanconica e con le radici stesse dell'av- sorta di ganga immaginativa che confonde e ostacola, ventura esistenziale. Borgna indaga i fondamenti feno- sembra sfuggirgli che il processo conoscitivo della scien- menologici strutturali dell'essere nella melanconia, vol- za trae origine e "direzione" da quello stesso materiale gendo la sua attenzione agli aspetti antropologici, non a dell'immaginario. Scritto nel 1960, epoca di conquiste quelli clinici, di questa condizione umana "così scono- psicofarmacologiche, il libro si conclude con una lode, sciuta nella sua radicalità fenomenologica e così reificata seppure in tono dimesso, della scienza dei nostri giorni, nella sua realtà clinica". La condizione psicotica non che si accontenterebbe di.risultati parziali ma scientifi- può essere ridotta a un aggregato sintomatico, che sigilla camente certi e terapeuticamente efficaci. Conclusione definitivamente l'inaccessibilità di una presenza umana. che oggi lascia perplessi, sebbene Starobinski ci conse- Coerentemente l'attività terapeutica non può limitarsi a gni, alla fine, questo "simbolo stesso dell'essere inacces- "cancellare" i sintomi, deve piuttosto sforzarsi di salva- sibile" che è il melanconico, forse più per custodirlo che guardarne le aree di significato, in una incessante attitu- per svelarlo. dine alla donazione di senso, assicurando sempre una presenza umana che ascolti, anche quando i discorsi si Come rispondere al cruciale interrogativo posto dal fanno frantumati e deserti. La melanconia psicotica si Problema XXX, 1 di scuola aristotelica (qui proposto radica nella profondità della condizione umana, ed è dif- nell'edizione francese L'homme de génie et la mélancolie, ficile, di fronte alle storie cliniche raccontate da Borgna, Rivages, 1988, curata in maniera eccellente da J. Pi- non provare sentimenti di ineliminabile vicinanza e, geaud) sul "Perché tutti gli uomini eccezionali hanno un contemporaneamente, di incolmabile distanza. La me- temperamento melanconico, alcuni a tal punto da esser- lanconia è anche un'esperienza letteraria e filosofica, e ne ammalati?" Componente fondamentale della nostra Borgna coglie l'unitarietà delle varie forme di melanco- nozione di melanconia, il rapporto tra genio e follia nu- nia clinica e della Stimmung melanconica dell'esperienza tre da secoli l'immaginario culturale occidentale. Cen- creativa nell'identità degli svolgimenti tematici, pur nel- trale è ancora la nozione di misura, qui utilizzata come Proseguiamo il nostro itinerario con Ippocrate, Sul ri- la diversità delle strutture formali, dei modi di manife- autentico paradigma epistemologico. L'intera costruzio- so e la follia, Sellerio, 1991, pp. 97, Lit 10.000, con una starsi. La melanconia viene analizzata come vera e pro- ne retorica (dimostrazione scientifica?) ruota attorno al- prefazione di Yves Hersant, agile e cesellata. Si tratta pria categoria conoscitiva e, di conseguenza, un incontro l'utilizzazione di una sostanza — il vino — quale veicolo del ciclo delle cosiddette Lettere a Damageto, in cui viene autenticamente umano col "melanconico" può avvenire "sperimentale" di conoscenza. Come il vino induce una narrato l'incontro tra il filosofo Democrito di Abdera e il solo a patto di riconoscerne la dimensione di soggetto di serie graduata di alterazioni del comportamento e del ca- medico Ippocrate, chiamato a consulto dagli abderiti, conoscenza. Al termine di questo lungo itinerario attra- rattere, così la bile nera può indurre, a seconda delle va- preoccupati per lo stato di salute del loro illustre concit- verso le "figure" della melanconia non resta che chie- riazioni del suo stato, una serie di manifestazióni anche tadino, afflitto da follia melanconica. Le lettere sono derci, con le parole di Nietzsche, "se la nostra sete di co- sconfinanti nella patologia. Ciò che più conta è l'affer- certamente apocrife: del resto il tema della falsità e del noscenza e di autoconoscenza non abbia tanto bisogno mazione che la quantità della sostanza determina la qua- mascheramento rappresenta un altro topos melanconico. dell'anima malata quanto ne ha di quella sana". Hersant le definisce "un raro esempio di romanzesco lità dei diversi caratteri, pertanto una misura fisica di- nella letteratura medico-filosofica" e del romanzo pos- venta anche misura morale. Una volta stabilita l'eucrasia seggono la messa in scena e il rovesciamento della situa- si può anche giudicare della salute e della malattia. Le ca- zione iniziale. Alla fine, infatti, Ippocrate riconoscerà la ratteristiche della sostanza diventano perciò anche le ca- saggezza di Democrito e la follia degli abderiti, che ave- ratteristiche dell'individuo melanconico, dell'uomo di vano giudicato pazzia la sapienza. Si tratta di un incon- genio, che "per natura e non per malattia' , possiede una tro-scontro in cui due sistemi di sapere si confrontano e quantità maggiore di bile nera rispetto agli altri uomini. in cui viene affermata con forza l'eccellenza del sapere Il suo sarà un equilibrio più precario e fragile, più vulne- filosofico, di fronte al quale si dissipa l'opinione fallace rabile alla melanconia-malattia, ma non per questo la sua del popolo e si inchina la tecnica del medico. Anche per condizione sarà necessariamente patologica. Pigeaud, IDEI LIBRI DELMESEI GENNAIO 1993 - N. 1. PAG. 28/VIII

Antoni, poi Momigliano e infine Ma- ne' ' per far comprendere l'ecceziona- cui la mostra dedica un estetizzante e Storia turi. Si arrivò così alla designazione le utilità del monumentale lavoro les- asettico omaggio, a confermare la de- di Chabod, uno storico che, come os- sicografico, e anche storiografico, di liberata disumanità del lavoro "stile ELSA ROMEO, La scuola di Croce. serva Jannazzo nell'introduzione, Erasmo Leso, un lavoro che si artico- Fiat". Eventi cruenti come la nascita Testimonianze sull'Istituto Italiano non pareva incarnare una totale ade- la in due parti. La prima comprende dello stabilimento di Mirafiori ven- per gli Studi Storici, Il Mulino, Bolo- sione, sul piano del metodo storio- uno studio analitico dell'autore sul gono illustrati con ineffabile leggia- gna 1992, pp. 314, Lit 36.000. grafico, allo storicismo assoluto. Leg- vocabolario politico del triennio ri- dria. Vengono trascurati, invece, i gendo le testimonianze di alcuni sto- voluzionario (con al centro un serra- sommovimenti urbanistici e delle re- Per molto tempo Benedetto Cro- rici, borsisti dell'Istituto tra il 1947 e to ed esauriente confronto tra le lazioni industriali che questo evento ce, diffidente nei confronti dell'inse- il 1961 (fornite nell'ordine da Cala- spinte ideologiche e i campi semanti- comporta. Il testo risuona però di gnamento impartito nelle università bro, De Rosa, Franchini, Lepore, ci, tra la "polisemia" e la "tecniciz- quei "salti", "balzi" e "strozzatu- italiane, pensò di dare vita a una Marini, Violante, Procacci, Arfè, zazione"); la seconda, davvero ap- re", cari alla storia d'impresa, con scuola di studi storici per giovani stu- Giarrizzo, Matteucci, Lunati, Arnal- passionante e imponente, compren- cui si cerca evidentemente di coprire diosi che avessero già conseguito la di, Sasso, Ferrara, Galasso, Vigezzi, de un glossario sistematico (da "ab- altre voci. laurea. La storia, naturalmente, do- De Felice, Melograni, Ungari, Salva- basso" a "zibaldonico", pp. Simone Pioven veva essere affiancata dalla filosofia, dori, Capone), si può dedurre che la 355-892). Dal glossario sono stati in modo che il reciproco illuminarsi mancata ortodossia crociana e la no- tratti i due esempi di cui sopra. I ven- vivificasse entrambe le discipline. Il tevole apertura alle diverse scuole ti saggi contenuti nel volume curato progetto potè realizzarsi solo nel politiche fu, dal punto di vista dei ri- da Zorzi (saggi dovuti, tra gli altri, a 1946, ma parve subito arenarsi per la sultati, un fatto decisamente positi- Bobbio, Galante Garrone, Giarriz- futuro del tutto inedito e la cui por- ÈILIANO FAENZA, Tra Croce e Gram- scomparsa del primo direttore cui vo. Il "provvidenzialismo" laico, in zo, Della Peruta, Spini, Ricuperati, tata assiologica può essere o positiva sci. Una concordia discors, Guaraldi, Croce aveva pensato, Adolfo Omo- Croce così religiosamente drammati- Branca, lo stesso Erasmo Leso, Sta- (per il rivoluzionario) o negativa (per Rimini 1992, pp. XVI-283, Lit deo. Rifiutarono poi l'incarico prima co, lo si trova, paradossalmente, mu- robinski, Baczko) si soffermano in- il conservatore). I contributi presenti 421)00. tato di segno politico e reso ottimisti- vece su aspetti particolari dell'impat- nel volume curato da Eluggero Pii ci co, assai più in certa vulgata "storici- to della rivoluzione francese sulla danno ora una notevole e importante È questo un saggio che cerca di in- stico-hegelo-marxistica" (la famosa realtà italiana: paure, speranze, me- quantità di utilissime precisazioni: si dividuare, attraverso i discordi rap- triade De Sanctis-Labriola-Gramsci morie collettive, azioni diplomati- va, attraverso un filo conduttore co- porti tra i due protagonisti della cul- benedetta da un Croce preso in pre- che, accesi entusiasmi, disgustate ri- stituito da ben 31 saggi, dalla nascita tura italiana del Novecento, gli ele- stito) che negli allievi del suo Istitu- pulse, sbastigliamenti alfieriani. Al di un linguaggio rivoluzionario euro- menti di originalità del caso Italia. to, liberali cattolici o marxisti, ma momento di penetrare nei molteplici peo tra il 1685 e il 1715 (Mastellone) L'autore osserva il rincorrersi e lo vaccinati dall'empirismo storiografi- aspetti di una rivoluzione importata, sino alla seconda metà del secolo scontro polemico che hanno unito, co di Chabod. In via Trinità Maggio- ma non per questo meno sconvolgen- XIX (Carini), senza trascurare l'esa- più spesso che dividere, Croce da re, nella sede dell'Istituto, al secon- te, ci rendiamo conto che il tour- me del lessico politico dei giacobini Gramsci. Viene anzi ribaltato il tra- Edizioni Scientifiche Italiane do piano di Palazzo Filomarino, già billon lessical-linguistico esplorato italiani (Leso) e di personaggi come dizionale percorso di conoscenza dei frequentato da Vico, il veruni ambi- da Leso può rivelarsi davvero inesti- Hume (Caruso), Rousseau (Postiglie- fenomeni politici e culturali del No- va, al di là delle peripezie dello Spiri- mabile. la), Ferguson (Geuna), Sieyès (Com- vecento: si passa attraverso Gramsci SILVIA BENSO to, a identificarsi con il factum. Bruno Bongiovanni pagna), Marat (Barcia), Condorcet per giungere all'opera di Croce. Una Pensare dopo Auschwitz Bruno Bongiovanni (Bottaro Palumbo), Bentham (Cam- riscoperta della radice liberale del pos Boralevi), Sismondi (Nicosia). pensiero gramsciano che — secondo Etica filosofica La semantica storica e la Begriffsge- l'autore — è venuta formandosi nella e teodicea ebraica schichte della scuola di Koselleck pratica della filosofia hegeliana. pp. 260, L. 34.000 I linguaggi politici delle rivoluzioni in stanno dunque mettendo solide e fe- Questo è il fondamento dell'unicità conde radici anche in Italia. La storia ERASMO LESO, Lingua e rivoluzione. Europa. XVII-XIX secolo, a cura di dell'esperienza comunista in Italia, «è necessario pensare in modo stessa delle cose si rivela infatti più Ricerche sul vocabolario politico ita- Eluggero Pii, Olscbki, Firenze 1992, rispetto ad analoghe formazioni eu- che Auschwitz non si ripeta» chiara se viene assistita dalla storia liano del triennio rivoluzionario pp. 512, Lit 79.000. ropee: l'avere interpretato con origi- delle parole. 1796-1799, Istituto Veneto di Scienze nalità, fuori delle accademie (sia Cro- ce sia Gramsci erano infatti estranei Lettere e Arti, Venezia 1991, pp. 992, Si conosceva da tempo, grazie so- Bruno Bongiovanni all'università), bensì come pratica FRANCO COMPASSO Lit 120.000. prattutto all'ancor oggi insostituibile Leghe studio di Karl Griewank II concetto militante, il pensiero storicistico. L'eredità dell'Ottantanove e l'Italia, L'adesione alla filosofia di Hegel ac- Un rischio per il Sud a cura di Renzo Zorzi, Olscbki, Firen- di rivoluzione nell'età moderna (La Nuova Italia, 1979; ma 1954 la pri- comuna i due pensatori nell'avver- pp. 120, L. 16.000 ze 1992, pp. 490, Lit 95.000. sione al materialismo e allo scienti- ma edizione tedesca), che la parola Fabbrica e dintorni. La Fiat nelle fo- smo che furono invece l'impalcatura, « il leghismo ci allontana dall'Eu- "rivoluzione" ha subito una serie tografie del suo archivio. 1899-1960, Che cos'è una rivoluzione? Nel- critica della tradizione ideologica ropa e delegittima i valori etico- straordinaria e interessantissima di catalogo della mostra, testo di Peppino l'esemplare del 27 giugno 1797 del- delle altre organizzazioni della sini- politici dello Stato unitario» spostamenti di significato. Se all'ini- Ortoleva e Antonella Russo, Fabbri, l'"Amico degli Uomini", foglio pe- stra europea. Si profila una valuta- riodico dei "Torchi liberi di Vero- zio (a partire da Agostino, ma ancora Milano 1992, pp. 93, s.i.p. con Hobbes) prevaleva nettamente il zione della figura e dell'opera di na", "non indica già tumulto, confu- Gramsci in cui ciò che per altri è il sione, anarchia; ma significa anzi significato religioso-cosmologico- Si sfogliano invano le pur belle pa- Il razzismo astronomico di "ritorno al punto di suo limite per l'autore è invece moti- ritorno all'ordine, ai primi principi, gine del catalogo cercando quei din- vo di grandezza. La frammentarietà, e le sue storie repristino nei naturali diritti". Mat- partenza" (il ritorno salvifico presso torni a cui si fa cenno nel titolo. Il vo- di sé della creatura dopo la caduta o il desiderio di sperimentazione e il la- a cura di GIROLAMO IMBRUGLIA teo Galdi, invece, nel Saggio d'istru- lume ci restituisce invece le immagi- quello meccanico del corpo celeste borioso adattamento delle più diver- pp. 288, L. 37.000 zione pubblica rivoluzionaria del ni di una fabbrica narciso che si com- se sollecitazioni culturali sono, infat- 1798, sostiene che "nella rivoluzione dopo il compimento di un'orbita), Saggi e ricerche al confine tra piace di sé e della propria gerarchica ti, ancora oggi motivo di interesse e di un popolo non basta il sostituire nel Settecento, e ancor più con la ri- fisionomia. L'auto idolatrata cancel- voluzione francese, il termine "rivo- di originalità dei Quaderni del carce- storia, sociologia, antropologia, all'antico un nuovo governo; bisogna la senza appello gli uomini e la città luzione", rivolgendo se stesso, ha in- re. "Non sempre i grandi libri — os- psicologia ancora all'antica religione, agli usi, ai che la produce e non solo nella mo- dividuato e contrassegnato la novità serva infatti Croce — sono i libri costumi sostituire principi e idee stra, purtroppo, ma anche nella no- del grande mutamento epocale o il grossi, né i libri euritmici e in ogni analoghe al nuovo ordine di cose". stra angosciosa quotidianità. L'auto parte finiti". Bastano, credo, queste due citazioni moto rettilineo e sconvolgente che s'inserisce irreversibilmente in un presentata come forme e geometrie Napoli - via Chiatamone, 7 a proposito del termine "rivoluzio- seducenti è anche lavoro, un lavoro a Giuseppe Genovese

LOTHAR GALL, Borghesia in Germania, Rizzoli, Mila- colare di Mannheim, che grazie a loro diviene uno dei do guglìelmino, la cui accettazione dello status quo poli- no 1992, ed. orig. 1989, trad. dal tedesco di Amelia maggiori centri commerciali e culturali della Germania tico ed economico esprime quella curiosa unione dì fidu- Valtolina, pp. 539, Lit 60.000. meridionale. Gall segue e descrive meticolosamente l'a- cia nei propri mezzi e paura del futuro che caratterizza la scesa della famiglia che, grazie a un indiscutibile talento borghesia del Secondo Reich, e che sembra non avere altri Negli ultimi anni la borghesia tedesca è diventata uno per gli affari, alla costruzione (tramite lo sviluppo di ac- sbocchi che l'acceso nazionalismo e la politica di poten- dei soggetti maggiormente studiati dagli storici. I dibattiti corte strategie matrimoniali e commerciali) di una fitta za. Il terzo è Albert, grande attore teatrale del periodo im- sviluppatisi sulla controversa questione della (presunta) rete di relazioni, e a una certa dose di fortuna, emerge co- periale e weimariano, il cui ideale di artista libero da ogni ' 'via peculiare ' ' della Germania e sul (presunto) ruolo de- me uno dei migliori esempi di "razionalità borghese", in- condizionamento rappresenta l'ultima possibilità rimasta viante della borghesia tedesca, incapace di assumere una centrata sull'orgogliosa rivendicazione della propria au- ad una borghesia in piena crisi di identità di riaffermare i rilevanza politica equiparabile a quella delle sue omolo- tonomia economica, politica e civile, sull'esatto calcolo propri valori fondati sull'autonomia della singola perso- ghe francese e inglese, hanno stimolato gli studiosi a con- e prevedibilità delle decisioni economiche, e sull'aspira- nalità. L'insistenza di Gall nell''attribuire un valore sim- centrare il proprio interesse sulla composizione sociale e zione della classe in ascesa a costituirsi come "ceto uni- bolico a queste figure lascia tuttavia in ombra alcuni nes- sugli orientamenti politici, sui modi di vita e sulla menta- versale" di matrice illuministica e neoumanistica, araldo si con lo sfondo su cui esse agiscono, e quindi alcuni pro- lità di una classe estremamente composita e sfaccettata, dell'imminente società senza classi fondata sulla valoriz- blemi centrali (per esempio, la notevole diversificazione come e forse più che in altri paesi. In questo libro Gall zazione del singolo individuo. delle "borghesie" in seguito alle grandi trasformazioni sceglie di concentrarsi su un 'unica famiglia, seguendone Con il progredire della narrazione, l'infittirsi dei perso- economiche, sociali e politiche della seconda metà del- le vicende per circa tre secoli, all'incirca dal 1650 al naggi e l'ampliamento della scena, l'interesse di Gall si l'Ottocento, o la questione della presunta apatia politica 1950: è una prospettiva certamente parziale, e tale da non concentra su tre personaggi chiave, che assumono così della borghesia guglielmina). Ma comunque il suo libro, permettere conclusioni di ampia portata, tuttavia più che un'esplicita valenza paradigmatica. Il primo è Friedrich oltre a costituire un'avvincente narrazione (un'avverten- degna di interesse, anche per il ruolo svolto, a livello loca- Daniel, personaggio di punta del liberalismo moderato te- za utile: i Bassermann non sono i Buddenbrook, e Mann- le e nazionale, da non pochi membri della famiglia in desco, il cui fallimento politico nel 1848-49 riflette i li- heim non è Lubecca), offre moltissimi stimoli e interro- questione. miti e le aporie di questa concezione universalistica di gativi. Questi ultimi sono più numerosi delle risposte, ma Originari del Palatinato, i Wassermann si impongono fronte all'emergere di un movimento popolare politico ed non è certo un male. nel XVIII secolo e nella prima metà del XIX come una economico dalla netta connotazione di classe. Il secondo Lorenzo Riberi delle più importanti famiglie patrizie del Baden e in parti- è Ernst, presidente del partito nazional-liberale nel perio- riNDjCF I ••DEI LIORI DEL MESEHH GENNAIO 1993 -N.l, PAG, 29/IX

dominio dei fatti con il dominio sui pia capovolta) che invitava a non di- riali. Ma oggi più che mai, e in parte quali l'egualitarismo e l'internazio- Società fatti" o il messianismo di Ernst menticare sbrigativamente quanti anche a Cuba, la ricerca del benesse- nalismo. Ribadita l'autonomia, da Bloch), Fest individua l'errore di ancora — e sono nel mondo la mag- re risulta trionfante, e il regime si ve- sempre, rispetto alla politica dell'ex JOACHIM FEST, Il sogno distrutto. La fondo dell'atteggiamento utopistico gioranza — attendono la "liberazio- de quasi costretto a difendere, din- Unione Sovietica e degli altri paesi fine dell'età delle utopie, Garzanti, nell'indebita trasformazione dei ne dal bisogno", che lo stesso Fest nanzi al resto del mondo, posizioni dell'est, l'attuale tentativo di inte- Milano 1992, ed. orig. 1991, trad. dal principi ideali da regolativi punti di indica quale obiettivo da perseguire, in generale reputate anacronistiche. grazione politica ed economica con tedesco di Maria Visintainer, pp. 83, orientamento per l'azione in rigide e la soddisfazione della propria "sete Entrambi di taglio giornalistico, di l'America latina, su temi come il pa- Lit 16.500. norme della prassi politica, da impor- di giustizia". lettura assai agevole, i due libri fanno gamento del debito estero — e non la re eventualmente anche con la forza. Mauro Autelli riferimento alla situazione preceden- futura rivoluzione — viene anch'es- In questo polemico pamphlet lo Al di là delle perplessità suscitate da te l'ultimo congresso del partito co- so presentato come affermazione di storico e giornalista Joachim Fest in- alcuni giudizi che riecheggiano le tesi munista cubano, che si è svolto in indipendenza e realismo. Pur ricono- tende rispondere a una domanda che revisionistiche (nella discussione di primavera. Sono libri "faziosi", sen- sciute come necessarie, le stesse ri- appare di enorme rilievo, dopo il tra- qualche anno fa Fest, infatti, prese le za dubbio, ma se la difesa del regime forme, invocate ed in parte concesse, collo dei paesi del cosiddetto sociali- difese di Nolte polemizzando con FIDEL CASTRO, L'isola che non c'è. poteva essere scontata da parte di devono tener conto delle esigenze e smo reale: è possibile vivere senza Habermas), emerge, a lettura ultima- Presente e futuro di Cuba, Edizioni Castro, nella lunga intervista a un dei tempi cubani. Diverse, per accen- utopie? Secondo lo studioso tedesco ta, un aspetto sul quale il saggio ap- Associate, Roma 1992, pp. 148, Lit settimanale messicano, poteva non to, le tesi conclusive dei due libri: ciò non solo è possibile ma è, anzi, pare evasivo: quella "bella, integrale 16.000. esserlo altrettanto da parte di Marin, mentre Marin sottolinea la difesa "di giornalista spagnolo che smonta i un progetto di società egualitaria e auspicabile dato che la "fine dell'età normalità per la quale non c'è alcun RAUL MARIN, E l'ora di Cuba?, Data- giusta", Castro mette in evidenza la delle utopie" costituisce il "prezzo compenso" e che ha definitivamente News, Roma 1992, pp. 127, Lit luoghi comuni contro Cuba ma — si potrebbe obiettare — da una pro- crescita "di una rivoluzione sociali- della modernità", il passaggio obbli- sconfitto, secondo la prospettiva li- 20.000. gato per una pragmatica e disincanta- berale, l'età delle utopie non rappre- spettiva in pratica interna al regime. sta a due passi dagli Stati Uniti". Cre- do si chiami "sindrome da accerchia- ta opera di progressivo aggiustamen- senta forse un'eccessiva parzialità, Sono trascorsi venticinque anni Tanto Castro quanto le personalità mento". to della "società aperta". Dopo ave- non costituisce solo il punto di vista dalla morte di Che Guevara, di colui interpellate da Marin richiamano gli re ripercorso alcuni momenti essen- di una parte del mondo? A questo che, ministro dell'Industria, riteneva stessi punti: la democrazia interna, la Silvia Giacomasso ziali (come il tentativo della rivolu- proposito vale la pena di ricordare che gli uomini potessero produrre partecipazione, le conquiste sociali, e zione francese di "sostituire il l'articolo di Bobbio (intitolato L'uto- per motivi diversi dai vantaggi mate- la conservazione di valori "utopici"

MICHAEL WALZER, GEORGE WEIGEL, JEAN BETHKE nei al lettore italiano. della teoria e gli usi che ne sono stati fatti: il primo è quel- ELSHTAIN, SAVI NUSSEIBEH, STANLEY HAUERWAS, Esistono, tuttavia, motivi ben più sostanziali per affer- lo di Jean Bethke Elshtain — autrice di Donne e guerra, Giusta o ingiusta? Considerazioni sul carattere morale mare che il libro si presenta come uno dei contributi più tradotto in Italia da II Mulino — e il secondo quello di della guerra del Golfo, Anabasi, Milano 1992, ed. originali e completi pubblicati in Italia sul tema della Stanley Hauerwas. orig. 1992, trad. dall'inglese di Fabrizio Elefante, pp. guerra giusta. L'arco delle opinioni in esso espresse varia Inevitabilmente, la lettura del libro suscita più interro- 156, Lit 20.000. infatti dal più acceso realismo politico — tutto sommato gativi di quanti non riesca a risolverne. Da esso, in sostan- ripetitivo, e persino stucchevole, nelle argomentazioni, za, non si devono aspettare risposte definitive sulla giusti- Per quanto discutibile nella scelta del titolo — che nel- che sono state poi le più ricorrenti anche nel dibattito ita- zia, o meno, della causa per la quale si è combattuto nel l'edizione italiana richiama troppo da vicino l'ormai liano — alla difesa di un'etica in qualche modo assoluti- Golfo né sulla legalità dei mezzi che sono stati impiegati classico Guerre giuste e ingiuste dell'autore di apertura, stica ovvero all'affermazione dell'impossibilità di fonda- nei combattimenti. Ciò che emerge con una certa chiarez- Michael Walzer, per apparire casuale e che tradisce, tra re una morale universale e, in particolare, di astrarre il di- za è la percezione che di questa teoria sia stato fatto, da l'altro, la lettera (ben più efficace) dell'originale inglese: scorso sulla guerra giusta dal problema della virtù cristia- parte sia dei politici sia degli opinionisti, un uso quanto- But Was it Just? — la traduzione di questa raccolta di na di coloro che discemono su di essa. Non solo: molti meno improprio o, il che è lo stesso, che il rinvio ad essa saggi sulla guerra del Golfo non merita certamente di es- degli interventi denotano una capacità di distacco critico ai fini dell'eventuale giustificazione di un conflitto ri- sere liquidata come un'operazione di pirateria editoriale nei confronti degli eventi del tutto sconosciuta qui da noi chiederebbe argomentazioni molto più attente e sofistica- su un tema di attualità. In primo luogo, per il semplice e sorprendente soprattutto se si considera che proviene da te di quelle prodotte durante e dopo la guerra del Golfo. fatto che il dibattito, tanto violento quanto, per lo più, intellettuali della potenza maggiormente coinvolta nel Ai più critici, il libro confermerà il dubbio che la guerra, superficiale, che quel conflitto aveva suscitato sembra es- conflitto. Tra i saggi proposti, inoltre, ve ne sono almeno per la sua natura di evento collettivo, possa davvero essere sersi dissolto con la stessa rapidità con cui si sono esauriti due che vale la pena segnalare perché non si limitano a considerata strumento di giustizia. i combattimenti e non può più essere considerato a rigore valutare se la guerra del Golfo abbia risposto o meno ai Fabio Armao di attualità; in secondo luogo, perché il volume riporta canoni della guerra giusta, ma giungono a criticare i pre- nomi ed esprime posizioni poco noti o addirittura estra- supposti e i contenuti, in una parola la legittimità stessa,

Sulla genesi del capitalismo, a cura di MARGHERITA ADAMO, Centodieci e Rocco BELLO, ANNALISA DE MAR- DOMENICO CONOSCENTI, Qui nessu- MIRELLA DI CARA, Elementi di ricer- Ludovico Martello, Armando, Roma droga, Giunti, Firenze 1992, pp. 198, TE, ERMENEGILDO GUIDOLIN, FRAN- no dice niente. Un anno di scuola tra ca sociale, La Nuova Italia Scientifica, 1992, pp. 288, Lit 35.000. Lit 18.000. CESCO ZERBETTO, Le ragioni della so- i carcerati, con una nota di Mario Roma 1992, pp. 182, Lit 28.000. lidarietà. Principi pedagogici ed Gozzini, Marietti, Genova 1992, pp. Pubblicato nel 1987, il Saggio sulla Il libro è in realtà una raccolta di esperienze di volontariato, Gregoria- 142, Lit 22.000. Il volume è un vero e proprio ma- genesi del capitalismo di Luciano Pel- più contributi, anche se viene pre- na, Padova 1992, pp. 292, Lit 37.000. nuale, la cui pubblicazione prende le licani presentava una ricostruzione, sentato come opera di una sola autri- Un carcere siciliano, un giovane mosse dalla revisione di una dispensa in chiave storico-comparata, delle ce; e compare nella collana "Diario Se si è giunti a rendere il concetto professore di lettere alle prese con il utilizzata nell'ambito dei corsi di me- origini del capitalismo imperniata sul Italiano", curata da Saverio Tutino. di aiuto volontario, di solidarietà, di chiuso mondo penitenziario e i suoi todologia della ricerca sociale, presso peculiare policentrismo politico del- Diari, memorie, epistolari, vengono appoggio reciproco, di rispetto, un abitanti: questo è il teatro degli even- la Scuola per operatori sociali del Co- l'Europa medievale, che avrebbe dimenticati nei luoghi più diversi, oggetto di studio e, in ultima istanza, ti. Siamo all'epoca dell'entrata in vi- mune di Milano. Suoi pregi impie- consentito, con l'emancipazione del- condannati, secondo il costume di un oggetto di legge, sembrerebbero gore della riforma carceraria, meglio diati sono là brevità e la chiarezza, le città, l'affermazione di un autono- una lunga tradizione culturale, a spa- scarse le speranze per l'uomo con- conosciuta come legge Gozzini: il che contribuiscono, da un lato, a ren- mo ordinamento di mercato, e inne- rire nel nulla. Lo scopo del "Diario temporaneo di ritrovare una dimen- 1986. Durante l'anno scolastico — dere accessibili a coloro che ancora scato quei processi di progressiva dif- Italiano" è proprio quello di impedi- sione umana accettabile, in sintonia nel corso del quale gli studenti delle non dispongono di una preparazione ferenziazione sociale caratteristici re tale dissolvimento, contribuendo con una natura meno artificiosamen- due classi organizzate in carcere si specifica, concetti e termini di uso della modernità culturale. Il volume a dar nuova vita alle tante testimo- te legata a quanto di esterno da sé preparano agli esami di licenza media non comune; dall'altro, a porre in di Armando raccoglie i documenti nianze di persone che, nel passato o l'essere umano ha costruito e di cui si — il giovane professore tiene un dia- evidenza gli scopi e l'utilità di questa del dibattito suscitato dalle tesi di nel nostro tempo, hanno lasciato una è riempito la vita fino a soffocarsi. rio: vi annota fatti, pensieri, parole; disciplina per chi si iccinge a impara- Pellicani e ospitato sulle pagine di traccia. A Centodieci e droga, reso- Ne sono convinti anche gli autori del registra dialoghi, umori, momenti re la professione dell'operatore so- "Biblioteca della libertà", "Mon- conto dei deliri di una studentessa in libro, i quali però aggiungono che difficili e inaspettate gratificazioni. ciale. Il libro può dirsi in un certo dOperaio", "Telos". A osservazioni medicina che nel lontano 1929, in- una via di scampo a questo deserto Dallf sfumature un po' ingenue della senso propedeutico, e dalla sua lettu- di tipo metodologico.(Cafagna, Hee- sieme con la laurea, incominciò a morale l'uomo la può trovare nel vo- sua prosa, si ricava un'impressione ra non ci si potrà attendere l'acquisi- ring, Meldolesi) si affiancano rifor- prendere l'abitudine alla morfina, lontariato. Le argomentazioni sono incerta; come se chi scrive, varcata la zione della piena capacità di svolgere mulazioni e difese delle impostazioni sono perciò affiancati Cioiòi, in Viet- più didascaliche e pedagogiche che soglia di un mondo estraneo, si fosse una ricerca, in quanto gli strumenti marxista (Melotti) e, soprattutto, nam con l'orchestrina, in cui Daniela non di impronta teologica o filosofi- messo in ascolto, e le ragioni opposte forniti dall'autrice dovranno essere weberiana (Cavalli, Poggi, Oakes). Santerini racconta di una tournée in ca, e sotto questa luce vengono osser- di chi perora la causa della propria li- approfonditi e affiancati da esperien- Non mancano interventi sulla con- Vietnam alla fine degli anni sessanta, vati l'essere, la persona, l'amore, il bertà e di chi difende il proprio lavo- za diretta. Lo schema del libro è emi- nessione interna tra immagine del ca- quando il gruppo musicale di cui fa- prossimo, il dono, ecc. Il libro è scor- ro fossero andate a mescolarsi in un nentemente didattico: a un'introdu- pitalismo, quale risulta dal saggio di ceva parte venne ingaggiato per ralle- revole, piacevolmente divulgativo, unico grande guazzabuglio, il carce- zione con alcuni cenni storici e l'ana- Pellicani, e sfondo etico-sociale, sia grare i militari americani nelle pause non privo di stimoli nel resoconto di re, universo che fonda il proprio esi- lisi del caso italiano, segue la descri- dal punto di vista del contributo del della guerra, e Le mani sulla lavagna alcune esperienze pratiche in settori • st^re sul senso della colpa, sull'illu- zione delle diverse fasi in cui si cristianesimo alla razionalizzazione di Giorgina Arian Levi, in cui si de- del volontariato (handicap, giovani, sione del bene e del male, sull'espia- articola una ricerca; la seconda parte del mondo di vita sociale (Are, Rago- scrive la desolante e cupa esperienza anziani, sanità, carcere, immigrati), zione della pena. Peccato che il libro è dedicata invece alla riflessione sui ne, Antiseri), sia da un punto di vista che l'autrice, commissario esterno e utile per la pubblicazione di alcune del giovane professore siciliano non metodi e sugli strumenti impiegati, a critico circa la compatibilità di capi- agli esami di maturità ad Alcamo in normative regionali in materia, oltre sia uscito subito, sei anni fa, non ap- cui si aggiungono alcuni esempi, una talismo e società aperta (Berti, Ne- Sicilia circa trent'anni fa, vive in un che del testo .della legge-quadro sul pena conclusa l'esperienza; i lettori bibliografia ragionata e, in appendi- gri, Ripepe). Il volume si conclude ambiente scolastico dominato dal volontariato, tanto attesa e approva- avrebbero seguito la descrizione dei ce, l'illustrazione di tre differenti con due articoli di replica dell'autore mercato delle promozioni facili, dalle ta dal parlamento nell'agosto 1991. rapporti umani nell'atmosfera carce- strumenti di rilevazione utilizzati ai suoi critici. intimidazioni, dalle connivenze ma- raria senza avere negli occhi le imma- per l'indagine "Operatori educati- fiose. Per finire, alcuni squarci di vi- Linda Cottino gini dei film di Marco Risi, che in vi", condotta dalla stessa Scuola re- Giampaolo Ferranti ta privata offerti al lettore da una se- parte hanno svelato al pubblico gionale per operatori sociali del Co- rie di lettere tratte dal "Carteggio quanto si cela dietro le sbarre. mune di Milano. tra l'archivio di Pieve Santo Stefano e i diaristi". Linda Cottino Linda Cottino Linda Cottino I DEI LIBRI DEL MESE I GENNAIO 1993 - N. 1, PAG. 30/X

nomisti, che aveva affrontato la que- trali, vede autorevoli sostenitori an- tività dell'obiettivo, sia le strade per (Tassi di cambio credibilmente fissi) Economia stione nei suoi aspetti teorici, stori- che in questo volume, ma è tutt'altro giungervi. Il dibattito era stato parti- indagano questioni attinenti i siste- co-economici, e istituzionali. Nel di- che scontata anch'essa. Come ricor- colarmente acceso già prima della mi di cambio. Due precedenti espe- Il ruolo della banca centrale nella po- battito teorico, l'autonomia della da lucidamente Siro Lombardini nel- stesura del trattato di Maastricht, rienze storiche formano l'oggetto dei litica economica, a cura di Mario Ar- banca centrale è tanto più sostenuta la prefazione, se l'espansione del cre- nel dicembre del 1991, e aveva costi- saggi di Ripa di Meana-Sarcinelli e di ce/Zi, Il Mulino, Bologna 1992, pp. quanto più si è convinti che i mercati dito avvia un processo schumpeteria- tuito l'oggetto di buona parte di un de Cecco: nel primo si ricorda il plu- 167, Lit 20.000. siano perfettamente funzionanti, e no l'inflazione svolge un ruolo essen- numero del 1990 della rivista "Poli- ralismo delle banche d'emissione nel quanto più si ritiene che. l'economia ziale e positivo, e viene riassorbita tica economica". Quegli articoli ven- primo periodo dell'Italia postunita- La convinzione che l'autonomia reale ruoti attorno a un equilibrio na- nel medio periodo. gono ora opportunamente ristampati ria, nel secondo si rievocano l'Unio- della banca centrale sia una buona turale indipendente dalle dinamiche Riccardo Bellofiore con l'aggiunta di un saggio del cura- ne latina e quella scandinava che eb- cosa è tra le più diffuse, sin quasi a monetarie e dalle politiche di bilan- tore, anch'esso di due anni fa. Alla bero luogo nella seconda metà del se- configurare quello che nel volume cio. La relazione di Terenzio Cozzi proposta di moneta unica europea, colo scorso e se ne evince qualche uti- viene a ragione indicato da Giangia- sparge un po' di benvenuto scettici- che ha poi prevalso nel trattato, era le insegnamento. In particolare: il como Nardozzi come un "mito": ba- smo, e articola una posizione più rea- stato contrapposto dalla Gran Breta- ripetersi di un'alleanza anglo-germa- sti pensare alla discussione corrente listica. L'analogia tra la situazione Monete in concorrenza, a cura di gna il modello hayekiano di una libe- nica per la disunione monetaria, l'o- sul problema del disavanzo pubblico, attuale e gli anni venti-trenta è ben Marcello de Cecco, Il Mulino, Bologna ra concorrenza tra monete, poi ride- stilità della banca centrale tedesca, del suo finanziamento, e delle politi- tratteggiata da Marcello de Cecco. 1992, pp. 202, Lit 20.000. finito nella proposta di una "moneta l'aggregarsi alternativo di un'area che di "rientro"; o al trattato di La convinzione che l'autonomia del- parallela europea". L'idea viene con- forte attorno al marco, il costituirsi Maastricht, e alla sua crisi recente. la politica monetaria sia condizione I recenti avvenimenti hanno ri- siderata e criticata nei due scritti di di un'Europa a due velocità, l'indeci- Al tema era stata dedicata l'anno sufficiente della stabilità dei prezzi, messo in discussione i rischi e i van- Bini Smaghi-Vori e di Padoa-Schiop- sione italiana. scorso una seduta della riunione an- e che quest'ultimo debba essere l'o- taggi dell'unificazione monetaria eu- pa. I contributi di Giavazzi-Spaven- Riccardo Bellofiore nuale della Società italiana degli eco- biettivo principe delle banche cen- ropea: sono in discussione sia la posi- ta {Il nuovo Sme) e di Giovannini

TOMMASO PADOA-SCHIOPPA, L'Europa verso l'unione progettata unificazione monetaria europea. incognite, e una qualche traccia la sì ritrova appunto nel- monetaria. Dallo SME al Trattato di Maastricht, Ei- Il tono dell'introduzione, che ben sintetizza il percorso la postilla. L'impressione del lettore di oggi è che la con-1 naudi, Torino 1992, pp. 323, Lit 34.000. logico dell'autore, è improntato ad un non celato ottimi- traddizione del "quartetto" fosse stata in effetti soltanto smo, alla sensazione che non poca strada è stata fatta. Se- spostata dal trattato, dando luogo a vere e proprie aporie La produzione, anche dei libri, prende tempo. La mo- condo Padoa-Schioppa, negli anni ottanta l'affermarsi di foriere di disgrazie. Chi è convinto dei vantaggi del- neta e la finanza hanno invece orizzonti temporali molto una filosofia economica orientata al "libero" mercato, l'unione monetaria quale motore della convergenza reale più immediati, soprattutto nelle crisi. E quanto vien da di una filosofìa politica dello "stato mìnimo", e di una delle economìe europee non può che pensare che la mo- pensare rileggendo, in questa utile raccolta, molti scritti filosofia monetaria incentrata sull'"autonomia" della neta unica dovrebbe essere costituita immediatamente, e di Padoa-Schioppa (più qualche inedito). Padoa-Schiop- banca centrale avrebbe felicemente, e paradossalmente, non debba essere invece sottoposta ad una lunga, e peri- pa è stato artefice tra i più significativi della strada che ha congiurato a favore dell'accettazione generale di quell'in- gliosa, transizione quale quella stabilita nel trattato. Chi portato dallo Sme dei primi tempi al piano Delors e al novazione istituzionale cruciale che è l'unione monetaria all'opposto sospettava che unificare le monete senza pre- trattato di Maastricht. I diversi saggi, oggi capitoli del li- europea imperniata su un unico istituto d'emissione. Si è ventivamente promuovere un avvicinamento reale delle bro, sono stati scritti nell'arco di dieci anni, dal 1981 al trattato, a parere dell'autore, di un esito positivo ed op- varie aree fosse causa di disequilibri crescenti tra "ricchi" 1991, sono stati accuratamente collazionati e rivisti pri- portuno, anche se per nulla inevitabile. Libertà commer- e "poveri", e facesse presagire una instabilità esplosiva ma del giugno 1992 — data del referendum danese con- ciale, piena mobilità dei capitali, cambi fissi e autonomia nello stesso processo di unificazione europea, non può trario all'adesione a Maastricht, che dà orìgine ad alcune delle politiche monetarie nazionali configurano infatti che vedere confermati i propri dubbi da quel che è succes- considerazioni incluse in una postilla — e ora sono dispo- un "quartetto inconciliabile". Il trattato di Maastricht lo so. nibili in libro: dopo l'attacco speculativo alla lira, la sva- armonizza, almeno nelle intenzioni, abolendo la plurali- Riccardo Bellofiore lutazione e l'uscita dallo Sme assieme alla Gran Breta- tà delle "teste" monetarie. gna, l'incertezza sulfuturo degli accordi di cambio e della Gli eventi degli ultimi mesi hanno però aumentato le

HUBERT DAM1SCH PETER HÀRTLING MARSHALL SAHLINS L'origine Hòlderlin Storie d'altri della prospettiva La biografia romanzata La logica degli eventi La nascita della del più grande dei poeti storici in quattro saggi di prospettiva nell'opera di tedeschi. Un affresco dei G U I D A uno dei più grandi uno dei maestri del sentimenti e delle idee antropologi pensiero francese della gioventù romantica, T 0 R I contemporanei, contemporaneo, pp. 560 L. 40.000 E D I pp. 256 L. 35.000 pp. 480 L. 55.000 ALBERT CARACO BERNARD-MARIE L'arte di vincere VALÉRY LARBAUD Supplemento KOLTÈS Antologia del pensiero Fermina Marquez alla Psycopathia Prologo strategico II romanzo sexualis L'ultimo poetico A CURA DI dell'adolescenza e delle Tutte le sfumature racconto di Koltès: il sue grandi passioni, dei ALESSANDRO CORNELI dell'immaginario sessuale canto di un'umanità suoi sogni di gloria, del La prima antologia JULIEN GRACQ nell'opera di uno dei più senza radici e senza suo fervore e dei suoi dell'arte della guerra La riva delle Sirti grandi moralisti del timori. nome, nella babilonia del dalle origini al nucleare. Come II deserto dei nostro tempo. Sulla scia mondo contemporaneo, Un libro che illumina la pp. 96 L. 15.000 Tartari, questo romanzo della grande letteratura pp. 128 L. 20.000 strategia del conflitto, è una liturgia dell'attesa. erotica, Caraco solleva il pp. 320 L. 35.000 ERNST TROELTSCH Pompei Si aspetta l'attacco lembo dell'ipocrisia sulle Lo storicismo A CURA DI FAUSTO ZEVI inesorabile del nemico, perversioni, e i suoi problemi FOTO DI MIMMO JODICE ma si vive in una pp. 224 L. 28.000 III volume Le ville, i templi, la misteriosa e impalpabile pittura e i tesori tensione verso qualcosa Il terzo e ultimo volume archeologici di Pompei che si ignora, di un'opera fondamentale colti in inusitate pp. 320 L. 25.000 del pensiero Risposta prospettive dall'obiettivo contemporaneo, A colloquio con di un grande fotografo e pp. 300 L. 42.000 Martin Heidegger dai saggi di noti studiosi A CURA DI G. W. F. HEGEL E. MAZZARELLA dell'antichità, BERNARD-MARIE Scritti giovanili Heidegger e il nazismo: la pp. 272 L. 150.000 VLADIMIR VOLKOFF KOLTÈS HENRY CORBIN Il montaggio I primi scritti di Hegel parola all'imputato. Le Roberto Zucco restituiti al loro testo testimonianze, le L'Iran e la filosofia «Un formidabile Il testamento poetico di originario. Un interviste, gli scritti Una superba meditazione romanzo di spionaggio, Koltès che ha alimentato avvenimento politici di e su Heidegger su alcuni grandi temi dove l'ironia fa a gara la più vivace polemica straordinario per gli studi finalmente raccolti in un della mistica con il terrore». (Le degli ultimi dieci anni in hegeliani. unico volume, irano-islamica. Nouvel Observateur). Francia. pp. 650 L. 55.000 pp. 304 L. 35.000 pp. 224 L. 30.000 pp. 384 L. 35.000 pp. 80 L. 15.000

Per informazioni: Guida editori, via Domenico Morelli 16/b, 80121 Napoli - tel. 081/7644288, fax 081/7644414 • DEI LIBRI DEL//IESEI GENNAIO 1993- N. 1, PAG. 31/XI

titolo L'origine della vita\ (La scheda lorata con non più di quattro colori, l'indubbio effetto di compensare l'e- ca alle concezioni gerarchiche e Scienze era stata pubblicata su "L'Indice" senza che regioni adiacenti abbiano rudizione profusa a piene mani, ma "centrate" della realtà, con un'orgo- ). Quali che siano le motivazioni Io stesso colore), ed è giunta a termi- fanno sospettare sotto sotto i "ricet- gliosa rivendicazione di primogeni- Estinzione e sopravvivenza, Quader- di tale riproposta, l'operazione appa- ne la classificazione dei gruppi finiti tari" di scrittura letteraria delle uni- tura filosofica ma anche con cauta ni di "Le Scienze" n. 68, a cura di Pie- re non giustificata. Le schede di bio- semplici, con uno sforzo ciclopico versità americane. E pur con questi soddisfazione, di fronte a una "ri- tro Omodeo, ottobre 1992, pp. 96, Lit logia molecolare di contorno al sag- compiuto nell'ambito della teoria dei limiti, il libro rimane interessante e flessione feconda e a tutto campo un 9.500. gio Che cos'è la vita contengono utili gruppi. Il primo problema ha richie- utile, poiché riesce a fornire una mas- po' meno nell'utopia e un po' più nel- informazioni e materiali, che solo in sto 1200 ore di lavoro ai computer sa imponente di informazioni signifi- le categorie del sapere contempora- Uno degli argomenti più dibattuti parte sono facilmente reperibili in dell'Università dell'Illinois, mentre cative sulle basi fisiologiche della co- neo" . Si tratta di uno strano libro, ir- e più fecondi di idee della letteratura manuali e testi divulgativi. Il com- la dimostrazione del secondo proble- noscenza e sulle nostre interazioni ritante a tratti, sovente interessante evoluzionistica è quello riguardante pendio presenta alcune riflessioni in- ma occupa più di 15.000 pagine. Una col mondo. Meglio di molti speciali- e stimolante. È un'antologia di scrit- l'estinzione delle specie. La storia teressanti sui problemi termodinami- approfondita conoscenza della com- sti, la "dilettante" Diane Ackerman ti di 16 autori, alcuni molto noti, co- della terra è punteggiata da sconvol- ci e informazionali che ogni interpre- plessità di un determinato compito è ci spiega come ì sensi non siano delle me Prigogine o Morin, altri meno, al gimenti faunistici locali, repentini, tazione del vivente deve affrontare. in questi casi essenziale già in parten- finestre passive, ma rappresentino di fuori dell'arcipelago anarchico; oltre che da grandi estinzioni di mas- L'epilogo in poche righe propone (e za. Un contributo importante allo dei canali interattivi, fortemente in- composta di pezzi in genere brevi, a sa di livello planetario. Tra le più no- risolve!) i rapporti fra scienza e fede. studio della complessità dal punto di fluenzati da giudizi e valori. Preso in volte apparentemente scritti ad hoc, te vi è quella che fece scomparire i di- Nel complesso quindi il libro appare vista più teorico lo ha dato Gregory senso positivo, il turgore retorico del più sovente tratti da opere già pub- nosauri, oltre alla maggior parte delle pretenzioso, ma disomogeneo. In Chaitin, che della complessità dà una libro può essere il modo per "lasciar- blicate, e in un arco di tempo piutto- specie marine, alla fine del Cretaceo, ogni caso, quel che lascia a desiderare definizione algoritmica nell'ultimo si andare" a fantasticherie o ad asso- sto vasto. Particolare attenzione vie- 65 milioni di anni fa. Per spiegare è il "piatto forte", che risulta (come articolo del volume. Un altro suo in- ciazioni mentali, anche incongrue, ne prestata ai sistemi autorganizzan- questo fenomeno gli scienziati hanno minimo) un poco "riscaldato". Il let- teressante articolo lo si può trovare che sono nello stile della Ackerman, ti ("autopoietici"), alle scienze del ipotizzato le più diverse cause, pog- tore dovrebbe sapere che sotto titoli in Numeri, caso e sequenza, Quaderni quando, citando Stevenson, afferma caos, al nuovo ruolo epistemologico giandosi sulla biogeografia, sulla geo- diversi si nasconde sostanzialmente di "Le Scienze" n. 45, dicembre in metafora "Viaggio per il gusto di dei concetti di ordine e disordine. logia, sull'ecologia e anche sull'astro- lo stesso prodotto... In tempi di in- 1988. viaggiare". Un libro sui sensi deve Accanto a contributi che si riferisco- nomia, proponendo, come fa W. Al- dustria culturale, non vorrei che na- Alessandro Magni essere sensuale? Se è un trattato si- no alle scienze della natura, largo varez in un articolo presente in que- scessero anche per i testi divulgativi i stematico e paludato, no di certo! spazio hanno le scienze sociali. Que- sto quaderno, l'impatto di un grosso "cloni", come nel caso dei personal Ma il libro della Ackerman è anche e sto accostamento, pur proficuo e ne- corpo celeste che avrebbe mutato le computer. Tenuto conto del fatto soprattutto un'apologia dei sensi e cessario, costituisce uno dei limiti condizioni fisiche sulla superficie del che gli scienziati (specialmente i pre- come tale ben gli giova uno spessore del libro: per la schematicità e la corporale, che pur nella castità del frammentazione degli interventi, so- pianeta (quest'ultima suggestiva ipo- mi Nobel, ma anche figure meno no- DIANE ACKERMAN, Storia naturale linguaggio e delle situazioni risulta vente si corre il rischio di un uso ec- tesi godette per lungo tempo anche te) sono continuamente sollecitati a dei sensi, Frassinelli, Milano 1992, ed. più coinvolgente di un prodotto pre- cessivo dell'analogia, strumento con- dell'attenzione della stampa e del scrivere per atti di simposi, tavole ro- orig. 1990, trad. dall'inglese di Gaspa- vedibile come il film Basic Instìnct. cettuale utile ma pericoloso. Alcuni grande pubblico). Negli ultimi tempi tonde, convegni, premi, feste del- re Bona, pp. XVIII-340, Lit 32.500. si è rivolta l'attenzione anche sul più l'uva, ecc. e sempre più spesso si av- Nel complesso, il libro sulla storia contributi appaiono di difficile com- recente fra i periodi di estinzione valgono del calcolatore come di un naturale dei sensi, conferma nel prensione, avulsi dal testo cui appar- Diane Ackerman, naturalista e 1990 la verità del passo epicureo tengono, o troppo infarciti di lin- massiva: quello che tutti noi stiamo suggeritore occulto per "rigenerare" giornalista, ma anche poetessa e pilo- vivendo ora. Alcuni degli articoli articoli e libri, saremo presto obbli- "Non saprei immaginare il bene sen- guaggi tecnici per il lettore non spe- ta, ha condotto una spericolata za i piaceri del gusto o le gioie del- cialista; si tratta comunque di un'an- presentati in questo volume mettono gati a chiedere il certificato "di origi- esplorazione sui sensi. Le premesse in risalto anche le responsabilità del- ne controllata". l'amore o i piaceri che vengono dal- tologia utile per chi voglia farsi sono chiare e ambiziose: "Per capire l'udito e dalla vista". un'idea, magari sommaria ma preli- la nostra specie, dai suoi albori ai Aldo Fasolo dobbiamo 'usare la testa', intenden- giorni nostri, ed è severo il monito di minare, dell'opera di autori impor- do con ciò la mente. Quasi tutti cre- Aldo Fasolo tanti nel dibattito scientifico e filo- Sofocle che Pietro Omodeo riporta dono che la mente sia nella testa, ma al termine della presentazione: sofico del nostro tempo. Saggi come le ultime scoperte nel campo della fi- quello di C. Castoriadis non sono "Molte sono le cose terribili, ma nul- siologia fanno pensare che la mente la è più terribile dell'uomo". privi di spunti interessanti, ma risul- La matematica della complessità, non abiti nel cervello, ma viaggi in tano nell'insieme un po' fumosi; altri Michele Luzzatto Quadernidi "LeScienze"n. 67, acura tutto il corpo in carovane di ormoni e Il pensiero eccentrico, numero mono- (non si fanno nomi...) non sembrano di Fabrizio Luccio e Linda Fagli, set- di enzimi, tutta indaffarata a inter- grafico di "Volontà" n. 4/91-1/92, niente più che il solito bla-bla socio- tembre 1992, pp. 95, Lit 9.500. pretare le composite meraviglie chia- Editrice A., Milano 1992, pp. 287, Lit logizzante; altri infine stimolano la mate tatto, gusto, olfatto, udito e vi- 25.000. riflessione — e la voglia di leggere Sono numerosi i motivi per cui at- sta. In questo libro mi propongo di qualcosa di più dell'autore. Si veda- esplorare l'origine e l'evoluzione dei MANFRED EIGEN, Gradini verso la vi- tualmente viene dedicato un grande Ora che il lupo (che sarebbe stato no ad esempio il contributo di E. ta, Adelphi, Milano 1992, ed. orig. interesse allo studio della complessi- sensi, le differenze che presentano il comunismo) non c'è più, e la buona Morin sul ruolo creativo del disordi- nelle varie culture, i loro limiti e la 1987, trad. dal tedesco di Federico Ca- tà: da un lato il grande sviluppo tec- fatina (il sistema capitalistico, fatina ne, quello di H. Atlan sul rapporto fama di cui godono, i loro aspetti fol- nobbio Codelli, pp. 287, Lit 55.000. nologico di strutture elettroniche al- un po' attempata) non se la cava tan- fra determinazioni iniziali di un si- cloristici e scientifici, i linguaggi che le scale più diverse, dai circuiti inte- to bene coi prodigi, vale la pena guar- stema e comparsa di strutture inatte- usiamo per descrivere il mondo" (pp. Manfred Eigen, premio Nobel per grati alle reti telefoniche che copro- darsi d'attorno e prestare attenzione se; per quanto riguarda le scienze so- la chimica e attivo divulgatore, ha no un intero continente, pone XVII-XVIII). Il risultato è un'opera ciali, di grande interesse sono le ana- ricca e composita, scritta in uno stile a chiunque abbia qualcosa di non ba- proposto un'interessante e comples- l'accento sulla ricerca della soluzione nale da dire, senza fare tanto i setta- lisi di G. De Carlo delle forme di sa teoria sull'origine della vita, che più lineare ed economica in termini torrentizio, pieno di metafore e acro- "decentramento autoritario" e di M. bazie linguistiche. L'affastellamento ri. E la sinistra è stata sicuramente viene ripresa in questo libro. L'opera di collegamenti possibili fra gli ele- un po' settaria verso la tradizione Bookchin dei misfatti dello stalini- è strutturata in tre parti: un saggio, menti più semplici. Il compito non è di tematiche differenti, di dotte eti- smo e del nazionalismo, anche nelle mologie e di gustose storielle, di bra- anarchica e il suo pensiero, sovente che espone una sintesi del suo pensie- affatto banale e vengono battute le bollati come selvaggi e primitivi so- versioni di "sinistra". Vale la pena ro, intitolato Che cos'è la vita?, quin- strade più insolite per risolverlo. ni letterari e di spunti scientifici pro- di leggerlo, anche se forse farà un po' duce talvolta stanchezza e disorien- pravvissuti. Una rivista dell'anarchi- dici schede di biologia molecolare, D'altro lato, con un enorme spiega- smo militante, "Volontà", pubblica arrabbiare. un breve compendio conclusivo, cor- mento di forze umane e materiali si è tamento. In alcune parti il linguaggio metaforico finisce col perdere il suo un libretto ambizioso, che-si propone redato di note bibliografiche e di un negli ultimi anni giunti alla soluzione di analizzare come la scienza abbia Davide Lovisolo di alcuni teoremi matematici che fi- smalto e rassomigliare pericolosa- glossario. Appare tuttavia molto "riscoperto l'anarchia". Il pensiero nora avevano sfuggito una dimostra- mente a quello "creativo" della pub- sconcertante che il "nocciolo" del li- eccentrico affronta la crisi dell'idea di bro sia rappresentato da una nuova zione rigorosa: si è risolto il cosiddet- blicità. La frequente citazione di centro e di centralità nella pratica e traduzione del testo già pubblicato to "problema dei quattro colori" esperienze personali dell'autrice, tal- nella teoria delle scienze contempo- nel 1988 dall'editore Theoria, con il (una qualunque carta può essere co- volta implausibili o mitizzate, hanno ranee, l'emergere esplicito della criti-

Storia della tecnologia. La preistoria e gli antichi im- primate (cap. I) e sull'origine del linguaggio (cap. IV) an- parte. In ogni caso, questa Storia della tecnologia è an- peri, a cura di Charles Singer, Eric John Holmyard, A. drebbero revisionate alla luce dei recenti sviluppi del- che una storia delia-cultura. Rupert Hall, Trevorl. Williams, voi. I, 2 tomi, Bollati l'antropologia, dell' evoluzionismo e delle neuroscienze. Il primo volume copre un arco temporale che va dalla Boringhieri, Torino 1992, pp. CIII-837, ili., tavv. Purtroppo lo specialismo (e le polemiche tra gli speciali- nascita dell'uomo alla metà dell millennio a. C. Sì artico- f.t., tavole cronologiche, carte geografiche, indici, Lit sti) non facilitano l'erudizione e la capacità di sìntesi in- la in 31 saggi, redatti da diversi autori, che presentano e |65.000. terdisciplinare che fondano il grande valore della Storia discutono la storia della tecnologia per argomenti. Ven- della tecnologia. gono narrate le storie della misurazione del tempo, della Con questo primo volume ha inìzio la ristampa in for- E questa prospettiva interdisciplinare che di fatto la chimica, della lavorazione dei metalli, della ruota. Ma mato tascabile della grande Storia della tecnologia che rende ancora attuale e insuperata. Non si tratta solo di non mancano di essere discussi gli aspetti culturali e so- Boringhieri aveva pubblicato nel 1961 e nel 1966. La ca- una storia della tecnologia, ma anche di una riflessione a ciali che fecero da sfondo alle invenzioni e che da esse fu- sa editrice torinese ha evidentemente superato i dubbi sul- più voci sull'uomo come animale che si distacca dalla rono modificati. Ad esempio, nel capitolo dedicato al- l'opportunità di ripresentare un 'opera che ha quasi qua- propria animalità. L'uomo inventa strumenti e armi ma l'allevamento degli animali, Frederick Zeuner sottolinea | rant'anni (il primo volume dell'edizione inglese è del anche simboli e concetti. E questa idea del collegamento come la pratica dell'addomesticamento sia stata una con- 1954) e viene così offerta la possibilità di ritrovare un'o- essenziale tra empiria e teoresi che consente agli autori di seguenza sia dell'esistenza di un effettivo tessuto sociale I pera unica nel suo genere e ormai reperibile soltanto in bi- far capire che cosa è la tecnologia e di proporre una vera e sia della stretta interazione tra uomo e natura del Mesoli- blioteca. Sì tratta di una scelta da condividere: la Storia propria storia dell'uomo e della cultura umana. Si capisce tico, ma critica l'idea che si sia trattato dell'applicazione della tecnologia non è un'enciclopedìa o un'opera di allora perché i curatori hanno scelto di dare spazio al già di una brillante intuizione o della soddisfazione di un bi- consultazione, bensì un 'importante ricerca storica da leg- citato saggio sulla parola e il linguaggio e a un saggio sulla sogno. gere e da meditare. Attualmente non esiste un'altra storia matematica e l'astronomia. Non viene data risposta alla La ricca documentazione iconografica e i quattro indi- dell'uomo come artefice e inventore e questa carenza ren- vecchia questione se la tecnologia sia un prodotto della ci (dei nomi, dei luoghi, delle piante, degli argomenti) de ancora più importante il ruolo della presente ristampa. cultura oppure se la cultura sia un prodotto della tecnolo- contribuiscono ad aumentare la godibilità dell'opera co- Senza dubbio alcuni dei capitoli che la compongono ap- gia, ma la trattazione dell'argomento dimostra con chia- me testo di lettura e di consultazione. paiono superati e meriterebbero di essere rivisti, o addirit- rezza che tecnologìa e cultura sono così strettamente lega- Marco Segala tura riscritti. Ad esempio, le discussioni sull'uomo come te che forse la vecchia questione potrebbe essere messa da • DEI LIBRI DEL MESEL GENNAIO 1993 - N. 1, PAG. 32/XII

getto ma dipenderebbe soprattutto sempre pronto, spesso contro ogni Psicologia-psicoanalisi da un eccesso di stress legato al lavo- logica, a sperimentare su di sé nuove ro ed ai rapporti interpersonali. Nel medicine o soluzioni (fino al trapian- CHRISTINA MASLACH, La sindrome testo vengono analizzate molte situa- to, intracerebrale di cellule fetali). del burnout. Il prezzo dell'aiuto agli zioni lavorative e vengono rintrac- Ma il libro pone anche, da un'angola- altri, Cittadella, Assisi 1992, trad. dal- ciate numerose fonti di burnout: dal- tura peculiare, una seconda serie di l'inglese dì Anna Rita Vignati e Man- la mancanza di feedback positivo da interrogativi sul problema mente- lio Lucentini, pp. 318, Lit 28.000. parte degli utenti alla cattiva qualità corpo; è fatto di salti, frequenti e ri- delle relazioni fra colleghi, dall'ele- petuti, misteriosissimi dalla mente al A distanza di dieci lunghi anni vata intensità emozionale di alcune corpo di un analista, alla ricerca di viene tradotto in italiano un caposal- professioni al problema delle gratifi- un'ipotesi che renda compatibili la do della letteratura sociopsicologica. cazioni inconsce dell'operatore. Stu- storia privata dell'autore e la malat- Si tratta di un libro importante, che pisce, tuttavia, che in sede propositi- tia toccatagli in sorte. Su un piano affronta un malessere ubiquitario, va, a fronte di un malessere tanto dif- ancora più profondo, questo volume proprio di un'ampia gamma di pro- fuso e problematico, e tanto metico- è anche e soprattutto la cronaca pa- fessioni in cui l'incontro con il pros- losamente analizzato, si suggeriscano ziente e tenace di quell'attaccamento simo, l'essere al suo servizio, rappre- solamente alcune condotte istituzio- alla vita dolce ed innamorato insieme senta il momento fondamentale. Qui nali e alcune strategie personali pre- che solo gli ammalati gravi e consape- la traduzione del volume nasconde ventive, accanto a una curiosa com- voli sanno trasmetterci, fiore in bocca un piccolo grande malinteso di fon- binazione di tecniche di rilassamento che consente di percepire tutto quan- do. La nostra cultura, infatti, non as- e di addestramento dell'immagina- to unico e prezioso perché più prossi- simila fra di loro le helping professions zione, ai fini di combattere lo stress mo alla fine. del mondo anglosassone: medici e e, dunque, il bumout. Pierluigi Politi poliziotti, assistenti sociali e volonta- Pierluigi Politi ri, insegnanti e infermieri non ven- gono da noi avvertite come vocazioni sante, cioè sulla patologia, che si in- una cornice di contenimento, per omogenee, almeno sul piano motiva- dirizza la ricerca di Jeammet. Una ri- placare e dare un senso ai conflitti, e zionale. Da tale discrepanza origina- PHILIPPE JEAMMET, Psicopatologia cerca che si svolge nella cornice del- permettere infine un eventuale trat- no un compito ingrato per i tradutto- CECIL TODES, Ombre sulla mente. dell'adolescenza, Boria, Roma 1992,' l'Hópital International de l'Univer- tamento psicoterapico. Il libro, cura- ri e alcuni esiti decisamente infelici La mia battaglia contro il morbo di trad. dal francese di Eleda Spano, pp. sité de Paris, con strumenti e to nella sua selezione di scritti da Ar- del tipo "chi aiuta l'operatore del- Parkinson, introd. di Oliver Sacks, 196, Lit 25.000. condizioni di lavoro differenziati: naldo Novelletto, illustra i modi e le l'aiuto?". Il libro prende le mosse da , EDT, Torino 1992, trad. dall'inglese consultazioni classiche, trattamenti caratteristiche dell'attività di Jeam- un vasto materiale paraclinico (lette- di Isabella Maria, pp. 184, Lit 23.000. Una raccolta di saggi, di seminari, psicoterapici individuali o di gruppo, met e della sua équipe. Approfondi- re, conversazioni, citazioni) e da al- di conferenze per ricomporre in una accoglimento specifico per adole- sce temi inerenti ai disturbi alimen- cune ricerche condotte utilizzando Cecil Todes è uno psicoanalista e struttura organica vent'anni di lavo- scenti in crisi acuta, ospedale diurno, tari, alla violenza, al ruolo del corpo strumenti costruiti per l'occasione. psichiatra infantile che a trentanove ro e di esperienze di Philippe Jeam- ospedalizzazione a tempo pieno, con illustrazioni di casi clinici. Le L'autrice descrive il burnout nei ter- anni ha scoperto di essere ammalato met. Il tema è l'adolescenza, cioè "case-famiglia" terapeutiche, ecc. teorizzazioni che a queste esperienze mini di una vera e propria sindrome, di Parkinson. Il libro è innanzitutto "quel periodo della vita in cui il sog- L'approccio privilegiato è quello del- fanno riferimento, riguardano in pri- che affligge le "relazioni d'aiuto" e il diario disincantato e fedele di un getto sviluppa sufficiente stima di sé la psicoterapia individuale, là dove è mo luogo il rapporto speculare tra in- risulta caratterizzata da esaurimento ammalato che nel corso di vent'anni da permettergli corrette possibilità possibile, quando cioè l'adolescente fanzia e adolescenza per quanto con- emozionale, spersonalizzazione e ri- lotta tenacemente con il male, con gli di scambio con gli altri, oppure, al possiede sufficienti risorse per gesti- cerne l'organizzazione dello spazio dotta realizzazione personale. Tale alti e bassi di una malattia cronica ma contrario, sviluppa condotte negati- re in modo autonomo i conflitti. interno del soggetto e il sorgere delle costellazione di sintomi sarebbe in- progressiva; testimonia le ansie, le ve di autosabotaggio delle proprie Quando questa autonomia non esi- psicopatologie. fluenzata dalla personalità del sog- ingenuità, le delusioni di chi appare potenzialità". E su quest'ultimo ver- ste, lo sforzo è allora teso a costituire Raffaela Pagano

ARMANDO B. FERRARI, L'eclissi del corpo. Una ipotesi titolo al libro). L'Ooc verrà messo in ombra, ma non potrà condizionare il vìssuto e il comportamento, specie psicoanalitica, Boria, Roma 1992, pp. 212, Lit scomparirà (lo ritroveremo infatti nella vita mentale in adolescenza quando il corpo va incontro a profonde 30.000. dell'adulto) e comunque la mente oscillerà dall'Uno al trasformazioni e si assiste a un nuovo riproporsi del- Bino, cioè da un sistema rappresentazionale arcaico (den- l'eclissi dell'Ooc. In ambito clinico il modello dell'Ooc La posizione dualistica di mente e corpo può essere su- so di fisicità) a modalità simboliche e di pensiero. La ma- permette originali correlazioni tra eventi fisici e modalità perata secondo l'autore attraverso il concetto dì oggetto dre, con la sua rèverie, sarà centrale all'eclissi dell'Ooc e di pensiero. Il modello cioè permette di guardare ai distur- originario concreto (Ooc), in cui funzioni organiche (so- nella relazione analitica sarà possibile riconoscere il difet- bi psicosomatici da un nuovo vertice e di collegarli tran- matiche, metaboliche, ecc.) si articolano con funzioni to dell'eclissi dell'Ooc e quindi il disturbo che ha rotto la sferalmente a una serie di eventi primari che hanno avuto mentali. Ferrari cerca di andare aldi là del dualismo pro- relazione tra /'Uno e il Bino. Nella relazione primaria si per protagonista la relazione verticale (cioè il rapporto ponendo l'ipotesi che il livello simbolico e il livello neu- stabilisce così un doppio rapporto: un rapporto verticale della mente con il corpo) e la relazione orizzontale (con rofisiologico della mente possano essere legati insieme per della mente con il proprio Ooc (dominato da sensazioni la madre). E chiaro che un disturbo di questi eventi favo- spiegare i processi della coscienza. fisiche) e un rapporto orizzontale del bambino con la ma- rirà ' 'il passaggio verso la fisicità di tutti quegli aspetti che Fin dalla nascita la mente deve fare i conti con tutto dre. È questa l'ipotesi forte di Ferrari: che il mondo può la mente trova difficoltà a rendere pensabili". quello che vuole il corpo, lo stesso sviluppo del simbolo è essere conosciuto dal bambino solo passando prima attra- In questa lìnea possiamo pensare che anche eventi pa- condizionato dal corpo (fi punto da essere considerato ' 'il verso il rapporto verticale con il proprio corpo. Questa tologici collegati al corpo (come ad esempio la caduta dei corpo che si fa significante". Il processo che relaziona la teoria pone Ferrari lontano dalla Klein: per quest'ultima fattori immunitari) siano il risultato di un particolare sta- mente al corpo del bambino è chiamato Uno; da questo il mondo intemo del bambino si struttura attraverso il to in cui la mente è incapace di trasformare e metaboliz- nascerà un altro processo che porterà alle rappresentazio- rapporto orizzontale con la madre. Per Ferrari la madre è zare le angosce per renderle pensabili. ni e alla simbolizzazione. Quest'ultimo è chiamato Bi- solo un elemento catalizzatore di esperienze e non il sog- Mauro Mancia no. E nel passaggio dall'Uno al Bino, cioè dal corpo alla getto introiettato. simbolizzazione, che l'Ooc inizia la sua eclissi (che dà il Nel corso della vita, il rapporto della mente con l'Ooc

Dalle cure materne all'interpretazio- ma in cui il terapeuta si trova ad agi- con Miksa Schàchter. Scritti preana- ne. Nuove terapie per il bambino e le re, la natura del transfert e l'elemen- litici 1899-1908, a cura di Judit Més- THE LAST sue relazioni: i clinici raccontano, a to tempo nell'elaborazione del mede- zàros e Marco Casonato, Bollati Borin- & n T cura di Graziella Fava Viziello e Da- simo, l'utilità di una relativa enfasi ghieri, Torino 1992, trad. dall'unghe- GARDEN niel N. Stern, Cortina, Milano 1992, posta sulla salute e le caratteristiche rese da Idlikó Biro, Judit Gal, Orsolya li ihn trad. di Jolanda Abate e Valentina Pa- positive. Secondo l'uso anglosassone Ivancsik, Martina Kiràly e Réka Muc- segue l'elenco dei vari autori accom- si. VILLA DELLE ROSE THE ANNUAL voni, pp. 419, Lit 58.000. pagnato da una breve nota informati- GALLERIA CIVICA , EXHIBITION GUIDE WILHELM REICH, La rivoluzione ses- D'ARTE MODERNA Nato con l'intenzione di fornire va. BOLOGNA una panoramica il più possibile vasta Anna Viacava suale, Coop. Erre emme, 1992, ed. 19 9 3 e articolata dei diversi approcci clini- orig. 1936, trad. dal tedesco di Enrica ci venutisi a sviluppare negli ultimi Albites-Coen e Roberto Massari, pp. anni nella terapia della psicopatolo- 416, Lit 22.000. gia del lattante, questo libro ha finito Psicologia-psicoanalisi Prima edizione italiana integrale e J. KOSUTH coll'estendersi a tutta l'età evolutiva. tradotta direttamente dal tedesco è MARCO Alla vastità e varietà delle esperienze segnalazioni dotata anche di un'accurata ricostru- GASTINI cliniche raccolte, fa da contrappunto SÀNDOR FERENCZI, Opere, voi. III, zione bibliografica delle edizioni te- M. PISTOLETTO lo sforzo di sintesi dei curatori. In Cortina, Milano 1992, ed. orig. 1974, desche e italiane. particolare Stern, di cui ricordiamo il GALLERIA CIVICA D'ARTE trad. di Marzio Mangini, Margherita CONTEMPORANEA precedente fondamentale II mondo Novelletto Cerletti. Elena Ponsi Fran- MARTIN KONITZER, Reich, Coop. Er- ACCADEMIA AMERICANA interpersonale del bambino (Bollati TRENTO ROMA chetti, Leonardo Resele e Pietro Rizzi, re emme* 1992, ed. orig. 1987, trad. Boringhieri, 1987), apre la rassegna pp. 434, s.i.p. dal tedesco di Enrica Albites-Coen, pp. con una premessa in cui i vari modelli Si conclude con il terzo volume 192, Lit 16.000. teorici trattati, psicoanalitico, com- (1919-26) la riedizione delle opere di Tralasciando lo stereotipo che portamentale, sistemico, e le diverse Ferenczi, dopo l'ormai introvabile vuole Reich transfuga dalla psicoana- hopefulmonster via de'ginori 19 esperienze che ad essi si riferiscono, edizione Guaraldi. A cura di Glauco lisi e capostipite di un irrazionalismo vengono ricondotti unitariamente al- editore 50123 firenze Carloni. alternativo, l'autore ricostruisce le l'oggetto della ricerca: la relazione premesse e il contesto storico e cultu- genitori-bambino, la natura del siste- SÀNDOR FERENCZI, La mia amicizia rale del suo pensiero. GENNAIO 1993 - N. 1, PAG. 33/XIII

Tu e il cibo. Basta aggirarsi per le interventi chirurgici demolitivi e te- Charles B. Inland, Take this book to and others, Harper, New York 1992, side effects of chemiotherapy and ra- strade americane per rendersi conto rapie eroiche. Non c'è pertanto da the gynecologist with you, Addison pp. 341, $ 14.00). Anche in questo diation, Prentice Hall Press, New di quanti siano gli obesi; basta recarsi stupirsi che fiorisca una letteratura Wesley, New York 1991, pp. 235, $ settore ci sono libri a carattere più York 1987, pp. 209, $ 12.75), un tra- in un "family restaurant" per assi- di "autodifesa", in cui non vengono 9.95; John M. Smith, Women and generale che aiutano ad affrontare i pianto di organo (H. F. Pizer, Organ stere a colazioni spaventosamente messe in discussione le competenze o doctors, Atlantic Monthly Press, disagi e l'invalidità legata alle malat- transplants, Harvard University ricche; basta addentrarsi tra gli scaf- il ruolo dei medici (questo è di solito New York 1992, pp. 241, $ 20.95; tie croniche, a riscoprire la gioia di Press, Cambridge 1991, pp. 243, $ fali dei supermercati per vedere il pezzo forte dei manuali alternati- Vicki Hufnagel, No more hysterec- vivere (Sefra Kobvin Pitlele, We are 24.95), un intervento di by pass tra quanto spazio è dedicato ai cibi die- vi). I libri forniscono consigli su co- tomies, Piume Book, New York not alone, Wokman, New York l'aorta e le coronarie (Jeffrey Gold, tetici; basta guardare un qualunque me scegliere il medico o una clinica di 1988, pp. 320, $ 9.95) o quello da 1986, pp. 315, $ 9.95; Reed Mos- Tony Eprile, The weil informed pa- programma televisivo per essere fiducia, sviluppando contempora- consultare quando viene proposto un kowitz, Your healing mind, William tient's guide to coronary bypass surge- sommersi da messaggi pubblicitari di neamente attitudini per migliorare la intervento chirurgico (John Lewis, Morrow, New York 1992, pp. 295, $ ry, Dell Book, New York 1990, pp. cibi o bevande senza sale, senza zuc- relazione con il proprio medico, per So your doctor recommended surgery, 22.00; Walter M. Bortz, We live too 148, $ 3.95), l'angina pectoris (James chero, senza colesterolo, senza caf- trarre il massimo vantaggio e il mini- Henry Holt and Co., New York short and die too long, Bantham, New A. Pantano, Living with angina, Har- feina; basta entrare in un qualunque mo dei rischi dai ricoveri in ospedale 1990, pp. 276, $ 14.95). York 1991, pp. 296, $ 19.95; Daniel per Perennial, New York 1990, pp. ufficio per vedere impiegati che (Charles B. Inlander, Ed Weiner, Collham, What kind of life, Simon 213, $ 8.95), un intervento per ma- smangiucchiano a tutte le ore o si ag- Take this book to the hospital with and Shuster, New York 1990, pp. stectomia (Carol Fabian, Andrea girano accompagnati da una tazza di you, Pantheon Books, New York 318, $ 9.95; Martin E. P. Selignam, Warren, Recovering from breast can- caffè o da una lattina di coca-cola. 1991, pp. 253, $ 14.95; Stephen Learned optimism. How to change cer, Harper Collins, New York 1992, Per gli americani il cibo è un grande Astor, Take change of your health. your mind and your life, Pocket pp. 262, $ 8.99), una diagnosi di can- piacere, ma anche una fonte di gran- cro (Judy Johnson, Linda Klein, Ican de preoccupazione. cope. Staying healthy with cancer, DCI Publishing, Minneapolis 1988, Per quanto riguarda le diete, si pp. 202, $ 8.95), anche solo il raf- trovano sia libri "tradizionali" (Mia Cosa leggere freddore da fieno (Peter B. Boggs, Parsonnet, What's really in our Sneezing your head off. How to live food?, Shapolsky Publisher, New with your allergie nose, Simon and York 1991, pp. 165, $ 12.95; Jones Shuster, New York 1992, pp. 270, $ Jeanne, Eating smart. ABCs of the Secondo me 10.00), o l'artrite e il mal di schiena new food literacy, McMilliam Publi- (Kate Corig, James F. Fries, The ar- shing, New York 1992, pp. 193, $ sui manuali di salute americani thritis helpbook, Addison Wesley, 17.85), sia libri che potremmo defi- New York 1990, pp. 253, $ 10.95; nire "non ortodossi" (H.C. New- Helen Parker, Chris J. Mair, Living bold, Type A/type B weight loss book, with back pain, Manchester Univer- Keats, New Canaan 1991, pp. 232, $ sity Press, New York 1990, pp. 142, 10.95). I primi due sono prevalente- $ 13.95); per questi ultimi disturbi mente dei manuali scritti per fornire spesso i medici propongono una lun- informazioni pratiche, consigli e ri- ga e costosa serie di esami, per poi sposte a tutte quelle domande che prescrivere interventi o medicine ra- ogni patito delle diete vorrebbe fare. ramente efficaci. Il terzo libro è scritto da un medico di Marco Bobbio "ex grassone", che è riuscito a per- Un filone molto ricco riguarda i li- dere trenta chili, partendo dal pre- bri che non sono rivolti a chi è mala- supposto che i grassi non vanno abo- to, ma a chi deve assistere persone in liti dalla tavola, perché tolgono la gravi condizioni di salute e che ri- sensazione di fame più dei farinacei. chiedono cure e attenzioni assidue, Secondo l'autore, per individuare le come nel caso della malattia di Alz- strategie dietetiche più adatte biso- Il mercato della salute negli Stati Uniti è in continua crescita; aumentano gli investimenti heimer (Mace Nancy, Robins Peter, gna anche capire le caratteristiche The 36 hours day, Johns Hopkins per nuove strutture sanitarie, aumenta la produzione di apparecchiature diagnostiche e di degli individui ingordi: ci sono quelli University Press, Baltimore 1991, di tipo A (compulsivi) a cui l'appetito nuove sostanze terapeutiche e aumenta anche il numero di libri divulgativi sulla salute stam- pp. 329, $ 9.91) o di bambini colpiti vien mangiando, e quelli di tipo B pati ogni anno. Gli scaffali dedicati ai libri sulla salute sono numerosi, continuamente rinno- da cancro (Geralyn Gaes, Craig (intossicati) che hanno bramosie irre- vati e facilmente riconoscibili per la presenza di un costante manipolo di persone che cerca, Gaes, You do not bave to die, Villard frenabili per certi cibi. sfoglia e legge. Per fornire un'idea un po' più approfondita su alcuni aspetti peculiari del- Books, New York 1992, pp. 318, $ 20.00; Jeanne Munn Bracken, Chil- Una parte dell'editoria è occupata l'editoria americana in questo settore ho preferito escludere dall'analisi le categorie di libri dren with cancer. A comprehensive re- da libri in cui vengono forniti elenchi che hanno caratteristiche sostanzialmente simili a quelle dei libri stampati in Italia: le enci- ference guide for parents, Oxford Uni- dettagliatissimi dei prodotti alimen- clopedie, i dizionari medici, i manuali di pronto soccorso, i manuali che trattano medicine versity Press, New York 1986, pp. tari acquistabili nei negozi. I prodot- alternative (agopuntura, yoga, macrobiotica, shatsu, massaggi, ginnastica, erbe, omeopa- 407, $ 10.95), o di persone in procin- ti sono suddivisi per grandi categorie tia). Rispetto alla situazione italiana, da una rapida lettura dei titoli esposti sugli scaf- to di morire per una malattia incura- e poi elencati in ordine alfabetico se- fali, si ricavano due impressioni: ci sono proporzionalmente meno manuali che ri- bile (Judith Àhronheim, Doron We- condo il nome commerciale. Per ogni guardano medicine alternative e prevalgono i libri scritti da medici o da infermie- ben, Final passages, Simon and Shu- cibo viene riportato il contenuto di ster, New York 1992, pp. 182, $ calorie, proteine, carboidrati, grassi re (i nomi sono fieramente seguiti dalle sigle M.D. o R.N.) rispetto a quelli 18.00; Ted Menten, Gentle closings. saturi, grassi insaturi, colesterolo, scritti da giornalisti o da esperti della materia. Con le precedenti esclu- How to say goodbye to someone you sodio, fibre, vitamine e principali sioni rimangono tre temi a interessare gran parte dell'editoria: cibi e love, Running Press, Philadelphia elementi minerali. Vuoi sapere quan- diete, come controllare il proprio medico, come affrontare le 1991, pp. 160, $ 12.95): consigli per te calorie ha un quadretto di ciocco- disabilita conseguenti alle malattie croniche. affrontare le paure e le necessità di lato di una certa marca, quanto ferro coloro che stanno vicino a chi soffre. i pelati inscatolati da varie ditte? Procurati uno di questi manuali: al- Non può mancare negli scaffali un cuni di carattere generale (Corinne gran numero di recenti libri sul- Netzer, Encyclopedia of food values, l'Aids: Niro Markoff Asistent, Wby Dell Book, New York 1992, pp. 903, I survived Aids, Simon and Shuster, $ 25.00; Jean Pennington, Food va- New York 1992, pp. 250, $ 10.00; lues of portions commonly used, Har- Stephen R. Graubard, Living with per Perennial, New York 1989, pp. Aids, The Mit Press, Cambridge 328, $ 14.00), altri specializzati in 1989, pp. 462, $ 16.95; Gostin Lau- sottocategorie e più maneggevoli, Professional secrets to know to obtain Books, New York 1990, pp. 318, $ rance, Aids and health system, Yale più economici e tascabili. Se ti accon- the best medicai care, Two A's Indu- Tu e le malattie croniche. Il verbo 12.95). Altri libri invece affrontano University Press, New Heaven tenti di sapere il contenuto calorico stries, Mountain View 1991, pp. che predomina in questo tipo di libri questioni molto più specifiche. C'è 1990, pp. 398, $ 12.95; Elizabeth dei cibi (Corinne Netzer, 1992 calo- 203, $ 14.50; David R. Stutz, Ber- è "to cope with", che in italiano si- un testo per imparare a convivere Fee, Daniel M. Fox, Aids the making rie counter, Dell Book, New York nard Feder, The savvy patient. How gnifica "sapere convivere con", "sa- con l'infarto (Dean Ornish, Revers- of a chronic disease, University of Ca- 1992, pp. 159, S 3.99), o del solo co- to be an active partecipant in your me- per affrontare e risolvere un proble- ing heart disease, Ballantine Books, lifornia Press, Berkeley 1992, pp. lesterolo (Corinne Netzer, The cole- dicai care, Consumers Uninio, ma". Questo è un messaggio caratte- New York 1990, pp. 631, $ 15.00), 430, S 22.95. Il primo è il racconto in sterol content food, Dell Book, New Mount Vernon 1990, pp. 276, $ ristico della società americana nel quale viene proposto un program- prima persona dell'autore che era ri- York 1988, pp. 255, $ 4.80), o di 14.95), o indicazioni sui quesiti da proiettata verso il futuro e poco incli- ma per gustare la vita invece che li- sultato sieropositivo nel 1985 e, es- quali cibi hanno un basso contenuto sottoporre al medico, sugli interventi ne a indulgere sul passato: guarda mitarsi a ritardare la morte, per rilas- sendosi attenuto a un rigoroso pro- di grassi e sono adatti ai cardiopatici chirurgici necessari, opinabili o inu- avanti con fiducia, la malattia non sarsi senza entrare in letargo, per gramma di meditazione, dieta ed (Michael DeBakey, Antonio Gotto, tili, sulle reazioni avverse che ci si deve condizionare la tua vita, tu devi controllare lo stress senza doverlo esercizi, ha constatato, un anno do- The living heart. Brand name shopping può attendere da un farmaco; è come determinarne il decorso. Lo scopo è evitare a tutti i costi. In esso vengo- po, la guarigione. Fresco di stampa guide, Mastermedia Limited, New avere a portata di mano una "second di fornire, oltre alle conoscenze sulla no riprese le teorie già presentate infine un libro scritto dal famosissi- York 1992, pp. 423, S 12.80) ti puoi opinion" (Isadore Rosenfeld, The malattia, un supporto di tipo psicolo- dallo stesso autore in un libro di suc- mo cestista dei Lakers Magic John-' orientare verso testi specifici. best treatment, Simon and Shuster, gico; si infonde coraggio nel presen- cesso pubblicato dieci anni fa e anco- son, che ha scoperto recentemente di New York 1991, pp. 332, $ 22.00; tare esempi di persone che sono gua- ra in stampa (Dean Ornish, Stress, essere sieropositivo per il virus del- Aston Stepher, Take change of your rite e si fornisce un grosso aiuto inse- diet and your heart, Penguin Books, l'Aids e ha offerto pubblicamente la health, Two A's Industries, Moun- gnando i piccoli trucchi che permet- New York 1982, pp. 377, $ 4.99). sua immagine di testimonial per met- tain View 1991, pp. 203, $ 12.95; tono di rendere meno penosa la Altre pubblicazioni possono esse- tere in guardia tutti i giovani av- John M. Fink, Third opinion, Avery convivenza con una malattia incura- re utili per affrontare con serenità la vertendo che l'Aids non è una que- Publishing, Garden City 1988, pp. bile o con una persona cara senza chemioterapia (Nancy Bruning, Cop- stione che riguardi solo drogati, 268, $ 12.95). Ci sono libri che biso- speranze (Leorfard Laskow, Healing omosessuali e prostitute, ma una ter- Tu e il tuo medico. È noto che i ing with chemiotherapy, Ballantine gnerebbe portarsi appresso quando si with love. A breakthrough mind/body Books, New York 1985, pp. 326, $ ribile minaccia contro cui intrapren- medici americani sono piuttosto ag- va dal ginecologo (Gole Malesky, medicai program for healing yourself dere essenziali misure preventive. gressivi nel proporre esami invasivi, 4.95; Marylin J. Dodd, Managing the continua la storia dei due ragazzi su vive, coinvolgendo i nipotini Laura e della riunificazione il padre divente- la, un pezzo di pane e uno di formag- binari indipendenti. Crescono e con- Bambini-ragazzi Jacob, subito entusiasti, in un'allegra rà il salvatore che pagherà, salvando gio. Saranno questi cibi elementari a fidano la loro diversità e il divergere attività di bricolage. Per di più, dopo il figlio, il suo debito verso la società. riconciliare, alla fine della storia, il graduale alle pagine segrete di un l'acclimatamento iniziale, per Vec- Non è assente la donna. Infatti testi- Re Ghiottone con il gusto, con i cuo- ANDREW ELBORN, IVAN GANTSCHEV, diario, consentendo al lettore di no- Noè e l'arca, Vita e Pensiero, Milano chio John sembra profilarsi una nuo- mone e quasi madre dell'incontro fi- chi e con i suoi sudditi. Capek, auto- tare tutte le sfumature della diversità 1992, ed. orig. 1984, trad. dal tedesco va vita, e nuovi entusiasmi: va a bere nale è un personaggio femminile, re sia del testo che delle illustrazioni, dei caratteri e dei generi, la maturità di Anna Maria Peluffo, Lit 12.000. fuori con gli amici, fa lavoretti per le Shura, rivoluzionaria, inseguita dalla in particolare in questo libro, produ- anticipata di Susanna e la lenta uscita signore del vicinato, si innamora di polizia e sempre salva grazie al picco- ce una dicotomia fra storia e immagi- di Paul dalla fanciullezza, mentre sta una signora e progetta di andare a vi- lo uomo Piotr. Tutte le figure femmi- ni rivolgendosi a due lettori di età di- In una stalla, attraverso la porta per essere sostituito negli interessi di vere con lei. Ma il corpo non è più in nili sono positive (la madre, morta versa. Questo è un libro che potreb- aperta, un puledro e una cavalla os- Susy da un ragazzo di origine turca, grado di tener dietro agli slanci dello giovane, le contadine che danno latte be essere letto da un ragazzino di do- servano fissamente la pioggia batten- Ali. Cambiano i ragazzi e cambiano spirito. Di fronte agli occhi disorien- e coperte, una vecchia zia che na- dici anni a un fratello di otto: te che da tre giorni inonda la campa- anche le famiglie, anzi i genitori. tati dei nipotini, che non riconosce sconde la nipote ricercata); quelle entrambi ne ricaverebbero piacere e gna. Il piccolo è preoccupato perché Quelli di Paul si dividono, ma la ca- più, Vecchio John abbandona mesta- maschili sono giustificate da motiva- utilità. Il più grande sarebbe in grado teme che l'acqua cada in eterno por- sa, la scuola e gli amici sono a Vienna mente la vita. Per i nipotini non è fa- zioni sociali (il rivoluzionario, il sin- di analizzare il disegno così attento tando con sé ogni cosa. La madre lo e lì Paul alla fine sceglie di vivere ac- cile comprendere la realtà, ancora daco) o di ruolo (il poliziotto, il diret- alle architetture, ai costumi e alle conforta assicurandogli che questo cettando cioè la realtà. Anche qui la per loro troppo astratta, della morte. tore del carcere). Mentre il mondo usanze dell'epoca da costituire quasi non potrà mai accadere e per tran- Nòstlinger mostra attenzione ai pro- Così Jacob la legge in un oggetto con- sullo sfondo è pieno di pericoli e di un repertorio visivo da accostare allo quillizzarlo gli racconta la grande blemi di sempre, vestiti dei colori creto: quella poltrona ormai vuota di insidie, di interessi egoistici e di me- studio scolastico di Ottone I di Sas- storia del Diluvio. Alla fine, accanto dell'oggi (i giovani figli in questa so- cui, in vita, Vecchio John aveva te- schinità, quello che Piotr tocca si tra- sonia. ai due, si sono riuniti tutti gli animali cietà complessa, le coppie e le fami- stardamente difeso il monopolio. sforma a suo favore. La verità non Eliana Bouchard della fattoria ad ascoltare il vecchio glie in crisi), e ai problemi nuovi (la Curiosamente, su una poltrona vuota viene tagliata in due (di qua il male di racconto che, come per magia, ripor- società multirazziale e la possibilità si chiude anche Alice e il nonno di là il bene) o addolcita per una malin- ta il sereno quasi a conferma del- di una convivenza; la funzione della John Burnigham, trasposto in video tesa pedagogia del vero. La vita risul- l'antica promessa. Il testo è moderno scuola come incrocio di culture e di dalle stesse edizioni E. Elle nella col- ta, com'è in realtà, complessa nelle e mirato a un pubblico appena in gra- mentalità). I due volumetti si com- lana "Videobook" (dai tre anni in motivazioni che portano ad agire, co- CHRISTINE NÒSTLINGER, Cara Susy, do di leggere: molti elementi della pletano anche se possono essere letti su, 35', Lit 36.000). Sempre al rap- sì che si dà un padre buono ma assas- Caro Paul, Piemme, Casale Monferra- storia sono stati oculatamente trala- separatamente, destinati come sono porto tra nonni e nipoti, che esclude sino per ira, una rivoluzionaria dolce to 1992, trad. dal tedesco di Anna Fri- sciati e grande cura è stata dedicata a età diverse (serie azzurra a partire tutte le età intermedie, è dedicata la come una madre, un condannato che san, ili. di Christine Nóstingler jr., pp. alla scelta delle parole e dei significa- dai 7 anni il primo, serie arancio a fiaba illustrata — stavolta a lieto fine è leale con i suoi carcerieri. Il mondo, 92, Lit 9.000. ti in un crescendo di toni concitati e partire dai 9 il secondo, nella nuova — Nonno Tommaso del boemo Ste- visto con gli occhi di bambino-adulto brevi, fino al caos e poi improvvisa e CHRISTINE NÒSTLINGER, Diario se- collana "Il battello a vapore", diret- pàn Zavfel (edizioni Arka, Lit che diventa adulto-bambino, sembra solenne la calma, quasi il vuoto e in greto di Susy. Diario segreto di Paul, ta da José Maria Calvin e che fa il questo vuoto un pesce che muto sci- 18.000). un accidentale insieme di ruoli e di Piemme, Casale Monferrato 1992, scene, in cui c'è una responsabilità verso al nome del premio spagnolo di vola sulla superficie, indifferente e Sonia Vittozzi trad. dal tedesco dì Laura Accomazzo, collettiva, ma dove conta ciò che di letteratura giovanile "E1 barco de forse estraneo all'appena consumata ili. di Christine Nóstlingler jr., pp. 128, vapor"). sciagura. Le immagini evocano que- bene ognuno riesca a seminare, an- Lit 10.000. sta e altre storie che il pittore raccon- che in forme improbabili. La proble- Angelo Ferrarini matica degli anni settanta permette- ta con segni universali spalancando Cara Susy, Caro Paul è la corri- rà di capire anche l'intento dello le porte del mito. spondenza di due piccoli viennesi, JAN TERLOUW, Piotr, Piemme, Casale scrittore (ex fisico ed ex parlamenta- amici di scuola, divisi dal trasloco Eliana Bouchard Monferrato 1992, ed. orig. 1977, trad. re olandese), animato da un deside- della famiglia di Paul in campagna, a Bambini-ragazzi dall'olandese di Ivana Rota, ili. di rio di giustizia sociale, la cui carica causa del lavoro del padre. La novità Dick van der Maat, pp. 191, Lit ideale non sfuggirà al lettore. Il libro segnalazioni della situazione porta alla scrittura e 11.000. ritorna d'attualità in un momento in alla ricerca di un colloquio, un dialo- Lois EHLERT, I colori dello zoo, Em- cui si vuole riscrivere la storia euro- go bruscamente interrotto. Fin dal- me, Trieste 1992, ed. orig. 1989, Lit PETER HÀRTLING, Vecchio John, E. Un lungo racconto o breve roman- pea degli ultimi ottant'anni. l'inizio l'innocenza e semplicità del 18.000. Elle, Trieste 1992, ed. orig. 1981, trad. zo, questo avvincente e poetico gioco e dello scrivere (caratteri diver- Questa insolita introduzione alla dal tedesco di Clara Lùrig Cristo/eri, Piotr. Il protagonista è un preadole- Angelo Ferrarini si, disegni, pagine manoscritte o dat- conoscenza delle forme e dei colori pp. 131, Lit 13.000. scente già maturato dalla vita, che cresce e si fa uomo nella Russia zari- tiloscritte, con intervento anche del- consiste nella sovrapposizione di for- la mamma di Susy) convivono con i me geometriche colorate che, pagina Poeta e narratore tedesco, dedica- sta prerivoluzionaria attraverso un problemi reali: i rapporti adulti-bam- su pagina, suggeriscono forme di ani- tosi anche alla letteratura per l'infan- viaggio alla ricerca del padre, un'e- bini, figli-genitori. Oggetto apparen- mali. zia, Harding mette a fuoco, in que- ducazione sentimentale che dura un JINDRA CAPEK, Il Re Ghiottone, Ar- anno e mezzo condotta in treno, car- ka, Milano 1992, ed. orig. 1992, trad. te sono i problemi trattati dai due sto racconto per adolescenti, il rap- amici di penna, le antipatie o i bistic- porto privilegiato che lega nonno e ri e slitte, tra bar, noleggi di cavalli e dal tedesco di Umberto e Ginevra Co- NIEK BUTTERWORTH, MICK INKPEN, ci scolastici, le malattie di stagione o Una storia di fagioli, Emme, Trieste nipoti, e due età della vita così oppo- quartieri poveri di città sempre più a stanzia, Lit 18.000. oriente di Mosca e sempre più dentro i compleanni, i nuovi gattini o i com- 1992, ed. orig. 1992, trad. dall'inglese ste da finir per essere, paradossal- piti, mentre sotto convivono le psi- la fascinosa e sconosciuta Siberia. In uno scenario medievale, fra di Giulio Lughi, Lit 16.000. mente, le più vicine. La vita della fa- cologie in formazione dei due bambi- Piotr cresce e, mentre la vita lo cam- inaccessibili castelli in pietra grigia, Un bellissimo gatto dedica una miglia Schirmer — padre, madre e ni, alle prese con i compagni di scuo- bia e gli dà le motivazioni per capire lande desolate attraversate da rigidi settimana al tentativo di far crescere due bambini — viene messa a soq- la, i nuovi vicini, le urla della mae- il giusto e l'ingiusto, si avvicina al pa- cavalieri, nervosi levrieri e giullari a una pianta da un fagiolo. Scritto a ca- quadro dall'arrivo del nonno mater- stra; si avvertono qua e là delle dre, dapprima in modo istintivo e poi molte punte vive il Re Ghiottone. ratteri cubitali, questo libretto ha no. Fantasioso, eccentrico e testardo critiche esplicite, ma non ancora ri- sempre più conscio delle responsabi- Nelle sue cucine si affannano trecen- tutte le caratteristiche per diventare come solo gli anziani possono per- flesse ("è una vera ingiustizia quan- lità, dei pericoli, delle complicazioni tosessantaquattro cuochi e un giova- una mascotte. mettersi di essere, Vecchio John, a do i grandi si trasferiscono anche se i che si celano nelle relazioni con gli ne aiutante. Incapaci di produrre ci- settantacinque anni, accetta il primo bambini non sono d'accordo!", p. 6) adulti. Nell'incontro tra padre e fi- bi sempre diversi ben presto finisco- compromesso: accontentarsi di una o degli stati di rancore ("Anche alla glio si ricomporrà l'unità della fami- no in galera, resta il giovane sguatte- stanza in un appartamento altrui. mia mamma non piace stare qui. Ma glia e delle persone, di nuovo un fi- ro che, intimorito dall'esigente Tuttavia ce la mette tutta per dare lei non lo dice", p. 16). Diario segreto un'impronta personale al luogo in cui glio e un padre rinati. E nel momento padrone, scappa con in tasca una me-

vificato la letteratura per l'infanzia e le ha ridato slancio ANGELA SOMMER-BODENBURG, Il medico dei vampiri, l'assetata; la più sanguinaria però è la zia Dorothée, sem- Salani, Firenze 1992, ed. orig. 1989, trad. dal tedesco pre affamata, ma anche distratta, tanto da dimenticare la editoriale e qualità culturale. In particolare nell'horror i di Maria Grazia Galli, ili. di Magdalene Hanke-Ba- dentiera nella bara. Mescolando opportunamente esseri giovani lettori riconoscono e vedono specchiato il proprio sfeld, pp. 130, Lit 12.000. umani e cosiddetti mostri nascono situazioni, rapporti, stato di dipendenza dagli adulti da cui si sentono schiac- equivoci e avventure, ora esilaranti e ora un po ' spavento- ciati e, nel caso specifico, sì identificano in questi piccoli vampiri solitari ed emarginati che escono dalla bara alla In pochi anni anche in Italia Vampiretto, il personag- si. ricerca di un po ' di amicizia. gio che dà il nome a una fortunata serie di libri per ragaz- La nuova serie si apre con II medico dei vampiri, dove zi, è diventato un piccolo caso: 70.000 copie vendute dei scopriamo che lo psicologo che dovrebbe curare Anton, Non a caso, i piccoli, siano bambini o vampìretti, sono primi otto libretti. Il primo esce in Germania nel 1979, in in realtà amico dei vampiri, sta sperimentando una cura buoni, i grandi invece cattivi: i vampiri vanno a caccia di Italia nel 1988, da allora sono stati pubblicati otto tìtoli per farli vivere alla luce del sole ed è l'animatore del Co- vittime, gli umani non capiscono i figli e li spediscono della prima serie e adesso il primo della nuova, appunto mitato civico "Salviamo il Vecchio Cimitero" dove sta dallo psicologo. La Sommer-Bodenburg alterna inquietu- "Ilnuovo Vampiretto". la cripta nella quale riposa di giorno la famiglia di Rudi- dine e rassicurazione, un po' spaventa e un po' fa ridere, incute paura e subito dopo sdrammatizza con l'ironia, so- La storia intreccia horror e umorismo: Anton, un bam- ger. prattutto suggerisce ai lettori una strategia di difesa dagli bino che ama ì film gialli e i racconti dell'orrore, fa ami- Si conferma con questa serie il successo del libro tasca- adulti oppressivi che fa leva sulle armi dell'intelligenza e cizia con Rudiger, un piccolo vampiro, anche lui lettore bile come lettura autonoma, scelta personale del giovane dell'immaginazione. accanito di Dracula e Frankenstein. La sorellina Anna, lettore in libreria o in biblioteca, e non regalo dei genitori che beve latte e non sangue perché ancora non le sono cre- e suggerimento/imposizione dell'insegnante, come spesso A questo successo ha non poco giovato la traduzione, sciuti i canini, si innamora di Anton, si profuma con avviene. Vampiretto piace in egual misura ai ragazzi delle per i primi volumi, di Donatella Mazza, impeccabile, Muffél n. 5 e predilige storie e fiabe romantiche, ma un ultime classi elementari e a quelli della scuola media, e a limpida, brillante, ad altezza di bambino. Il medico dei po ' arrangiate, come quella del Bell'Addormentato sve- volte è l'ultima risorsa alla quale si aggrappano gli inse- vampiri ha invece una nuova traduttrice, Maria Grazia gliato da una Principessa con un bacio vampiresco. I geni- gnanti disperati di fronte ad alunni riottosi nei confronti Galli, che raccoglie degnamente il testimone. Le illustra- tori di Anton, preoccupati dalle sue letture così fuori dal della lettura. zioni di "Vampiretto", della Glienke, erano ilari e comune e dai suoi amici così strani, lo mandano da uno Angela Sommer-Bodenburg, laureata in pedagogia e sdrammatizzanti, mentre quelle del "Nuovo Vampiret- psicologo. psicologia e già maestra elementare, mostra di conoscere to", della Hanke-Basfeld, sono più cupe e inquietanti. Fernando Rotondo La famìglia di Rudiger è un campionario di personaggi la psicologia dei ragazzi. Isuoi racconti macabro-fantasti- inequivocabili: nonna Sabine l'orribile, nonno Wilhelm co-umoristìci si inseriscono nella recente tendenza al re- il selvaggio, papà Ludwig il terribile, mamma Hildgard cupero dei generi (giallo, horror, rosa, fantasy) che ha vi- GENNAIO 1993 - N. 1. PAG. 35/XV

Ernesto Balducci. 1991), corredata da note al testo, no- Morino. Si tratta dell'edizione curata da ta biografica e nota bibliografca, con Ugo Dotti, introdotta da un saggio di Libri economici MICHAIL BULGAKOV, Cuore di cane, un'introduzione del curatore. LORENZO DE' MEDICI, Rappresenta- Ugo Foscolo del 1823. Le note sono Newton-Compton, Roma 1992, riedi- zione di San Giovanni e Paolo, a cura quelle preparate da Giacomo Leo- Selezione di libri economici usciti zione, ed. orig. 1928, trad. dal russo di MADAME DE GRAFIGNY, Lettere di di Guido Davico Bonino, Pratiche, pardi nel 1825-26. nel mese di novembre 1992. Viveca Melander, pp. 100, Lit 1.000. una peruviana, Sellerio, Palermo Parma 1992, versione orig. 1491, pp. Con la collaborazione della libre- 1992, ed. orig. 1747, trad. dal francese 130, Lit 14.000. EDGAR ALLAN POE, Racconti del mi- ria Uscita di Roma. ROGER DE BUSSY-RABUTIN, Storia e cura di Angelo Morino, pp. 198, Lit stero. Le inchieste di Monsieur Du- amorosa delle Gallie, Sellerio, Paler- 15.000. ROBERTA DE MONTICELLI, Le pre- pin, Newton-Compton, Roma 1992, AA.W., Patria: lo scrittore e il suo mo 1992, ed. orig. 1665, trad. dal fran- ghiere di Ariele, Garzanti, Milano riedizione, trad. dall'inglese di Daniela paese, Theoria, Roma-Napoli 1992, cese di Roberto Tinti, pp. 226, Lit PETER HANDKE, Saggio sul juke-box, 1992, pp. 76, Lit 20.000. Palladini, pp. 100, Lit 1.000. pp. 92, Lit 12.000. 15.000. Garzanti, Milano 1992, ed. orig. 1990, Poesie filosofico-teologiche di una Saggi di Fulvio Abbate, Severino Con una postfazione di Daria Ga- trad. dal tedesco di Enrico Gannì, pp. nota filosofa del linguaggio. OXTFRIED PREUSSLER, H mulino dei Cesari, Giampiero Comolli, Mario lateria. 86, Lit 16.500. corvi, ed. orig. 1981, trad. dal tedesco Fortunato, Sandro Onofri, Sandra Nuovo capitolo del Discorso sul MICHAEL MOORCOCK, L'amuleto del di Giovanna Agabio, pp. 288, Lit Petrignani, Lidia Ravera, Sandro ACHILLE CAMPANILE, Poltroni nu- metodo avviato dallo scrittore au- Dio pazzo, Teadue, Milano 1992, ed. 13.000. Veronesi, Valeria Vigano. merati, Il Mulino, Bologna 1992, pp. striaco con il Saggio sulla stanchezza. orig. 1977, trad. dall'inglese di Maria- E un peccato che questa edizione 116, Lit 15.000. grazia Bianchi, pp. 176, Lit 12.000. non contenga nemmeno una parola JORGE AMADO,'I1 ragazzo di Bahia, IGNAZIO DI LOYOLA, Autobiografia, Il dio pazzo potrebbe essere lo sull'autore: boemo, ex insegnante, Garzanti, Milano 1992, ed. orig. 1982, JACQUES CAZOTTE, Il diavolo inna- introd. di Giovanni Giudici, Tea, Mi- stesso Moorcock, oggetto di culto incominciò a scrivere durante i cin- trad. dal portoghese di Giulia Lancia- morato, Einaudi, Torino 1992, ed. lano 1992, trad. dal latino di Giuseppe negli anni settanta per la sua deliran- que anni trascorsi in una prigione rti, pp. 90, Lit 15.000. orig. 1772, trad. dal francese di Franco De Gennaro, pp. 121, Lit 13.000. te fantascienza psichedelica, fra le russa nel secondo dopoguerra. Nelle Cordelli, pp. 106, Lit 14.000. Il diario narrato dalla viva voce poche vere innovazioni del genere, sue storie fantastiche corrono i mi- LUCIANO ANCESCHI, Un laboratorio del santo e ricostruito dalla memoria passato poi alla "heroic fantasy" do- steri e gli elementi magici delle tradi- invisibile della poesia. Le prime pagi- GIORGIO CELLI, Etologia della vita del padre Luis Goncalves de Camara ve per fortuna ha portato con sé iro- zioni slave. ne dello "Zibaldone", Pratiche, Par- quotidiana, Cortina, Milano 1992, pp. nia e allucinazioni. ma 1992, pp. 58, Lit 12.000. 134, Lit 16.000. ARTHUR SCHOPENHAUER, La filosofia delle università, Adelphi, Milano POUL ANDERSON, La danzatrice di 1992, ed. orig. 1851, trad. dal tedesco Atlantide, Teadue, Milano 1992, ed. di Giorgio Colli, pp. 142, Lit 12.500. orig. 1977, trad. dall'inglese di Leila Si tratta di un pamphlet inserito Costa, pp. 203, Lit 12.000. all'origine nei Parerga e Paralipome- na, qui ripubblicato autonomamente MARC AUGE, Un etnologo nel metrò, con un saggio di Manlio Sgalambro. Eleutheria, Milano 1992, ed. orig. 1986, trad. dal francese e introd. di Archivio WILLIAM SHAKESPEARE, Giulietta e Francesco Maiello, pp. 102, Lit Romeo, Newton-Compton, Roma 14.000. 1992, riedizione, trad. dall'inglese dì Etnologia applicata allo studio Paola Ojetti, pp. 100, Lit 1.000. della metropolitana parigina e delle Nascono a Milano le edizioni Marius, affidate alla direzione di Luca di Maio e im- Con una bibliografia curata da sue popolazioni. pegnate nel campo dell'editoria per l'infanzia, con particolare attenzione per testi di ta- Tommaso Pisanti. glio didattico rivolti alla scuola materna ed elementare. Il catalogo sì inaugura con un volu- ROBERTO BENIGNI, GIUSEPPE BERTO- me sull'educazione motoria musicale corredato da una musicassetta. Nuova Dimensione è WALLACE SHAWN, La febbre, e/o, LUCCI, Tuttobenigni. Berlinguer ti una piccola casa editrice di Portogruaro, il cui catalogo organizzato in sei collane di narrativa, Roma 1992, ed. orig. 1991, trad. dal- l'inglese di Silvia Nono, pp. 92, Lit voglio bene. Cioni Mario di Gaspare storia ed economìa viene rilevato dall'editrice Ediciclo, della stessa città, fino ad oggi specializzata 14.000. fu Giulia, Theoria, Roma-Napoli in pubblicazioni riguardanti gli sport della bicicletta. Fa il suo ingresso sul mercato nazionale la Pe- 1992, pp. 158, Lit 16.000. truzzi Editore di Città di Castello (075/8511345), con una collana basata sul rapporto fra immagine e GEORGES STEINER, H correttore, storia-, pìccoli volumi a prezzo contenuto accomunati dalla qualità delle immagini fotografiche; il pri- JOSÉ BERGAMIN, L'arte del toreare e Garzanti, Milano 1992, ed. orig. 1992, la sua musica silenziosa, SE, Milano mo titolo è E la terra sia un colloquio universale, un testo di Mario Capanna corredato dalle foto trad. dall'inglese di Claude Béguin, pp. 1992, ed. orig. 1981, trad. dallo spa- scelte da Uliano Lucas a illustrare gli ultimi trentanni della nostra storia. ' 'Il battello a vapore "è il no- 100, Lit 18.000. gnolo e cura di Cesare Greppi, pp. 84, me di una nuova collana di narrativa per ragfizzi della Piemme di Casale Monferrato, traduzione del- Lit 15.000. l'omonima collana spagnola edita dal Gruppo S.M. Le "Perle" sono una nota e prestigiosa collana PATRICK SÙSKIND, Il profumo, Tea- per ragfizzi delle edizioni Arka che ne presentano la sorella minore; "Storie per te", dedicata alla due, Milano 1992, ed. orig. 1985, trad. DAVIDE BERTOLOTTI, Il filtro degli stessa fascia di età, fra i sette e i dieci anni, e caratterizzata dalla stessa cura dell'illustrazione e dal- dal tedesco di Giovanna Agabio, pp. 260, Lit 12.000. Inchi, Selleria, Palermo 1992, pp. 60, lo stesso numero di pagine, ma da formato e prezzo inferiori. Ancora ai bambini della scuola Lit 10.000. materna e del primo ciclo delle elementari è dedicata la collana "Libri per diventare grandi" Amore, vendetta e un filo di noir ANTONIO TABUCCHI, Sogni di sogni, dell'editore Dami, in partenza con tre volumi dedicati ai dinosauri, agli animali e alle nella novella di Bertolotti, poeta e Sellerio, Palermo 1992, pp. 90, Lit piante, caratterizzati da grandi illustrazioni iperrealistiche. La Giunti vara la colla- drammaturgo piemontese nato nel 10.000. 1784 e morto nel 1860. na divulgativa "Archeologia viva", nata dall'omonima rivista. Si tratterà di volumi dall'ampio apparato iconografico accompagnato da testi di gran- JUNICHIRO TANIZAKI, La croce buddi- SANTE A. BIDOLI, La psicologia della de accessibilità; Nefertari e la valle delle regine di Alberto Siliotti sta, Tea, Milano 1992, ed. orig. 1930, scrittura. Come decifrare la persona- e Christian Leblanc è il primo titolo in programma. trad. dal giapponese di Lydia Origlia, lità attraverso l'analisi della scrittu- (Luca Rastello) pp. 149, Lit 12.000. ra, Tea pratica, Milano 1992, pp. 240, Lit 14.000. NICCOLÒ TOMMASEO, D'amor par- lando, Sellerio, Palermo 1992, pp. 50, WOLF BIERMANN, Il coniglio divora il Lit 5000. serpente, Theoria, Roma-Napoli Sono qui ripubblicate le voci amo- 1992, ed. orig. 1991, trad. dal tedesco rose del Nuovo dizionario dei sinonimi di Alberto Noceti, pp. 174, Lit CHRISTOPHER MORLEY, Il Parnaso della lingua italiana uscito nel 1838. 16.000. CICERONE, Sullo stato. Libro secon- • ambulante, Sellerio, Palermo 1992, Nella nuova collana economica do, Sellerio, Palermo 1992, trad. e cu- ed. orig. 1948, trad. dall'inglese di Ro- MARK TWAIN, Favole dotte, a cura dì "Geografie" sei pamphlet scritti do- ra di Federico D'Ippolito, testo latino a che ne raccolse le confidenze. Per la sanna Pela e Enrico Piceni, pp. 166, Guido Carboni, Marsilio, Venezia po il 1989 dal celebre e controverso fronte, pp. 106, Lit 10.000. prima volta in edizione economica. Lit 12.000. 1992, pp. 116, Lit 12.000. chansonnier che si autodefinisce iro- Con una nota introduttiva di Lu- •i Con testo a fronte nella collana nicamente "l'ultimo rantolo del co- ciano Canfora. EDMOND JABÈS, Il libro della condivi- Narratori giapponesi contempora- "Frecce" dedicata ai classici norda- munismo". sione, Cortina, Milano 1992, ed. orig. nei. Racconti dal Giappone, a cura di mericani. Satira dei miti del progres- ANNA CONTARDI, Libertà possibile. 1987, trad. dal francese di Stefano Me- Cristina Ceci, Mondadori, Milano so e del metodo scientifico. GIOVANNI BOCCACCIO, La novella di Educazione all'autonomia dei ragaz- catti e Anna Panicali, pp. 140, Lit 1992, 2 voli, pp. 470, Lit 22.000. ser Ciappelletto, Marsilio, Venezia zi con ritardo mentale, La Nuova Ita- 17.000. Quattordici racconti opera di un- MARK TWAIN, L'uomo che corruppe 1992, pp. 98, Lit 12.000. lia Scientifica, Roma 1992, pp. 108, dici autori diversi. Hadleyburg, e/o, Roma 1992, ed. La novella (Decameron I, 1) è ac- Lit 14.500. GOTTFRIED KELLER, Romeo e Giu- orig. 1900, trad. dall'inglese di Leonar- compagnata da un raffinato saggio di lietta nel villaggio, Marsilio, Venezia FRIEDRICH NIETZSCHE, Così parlò do Gandi, pp. 100, Lit 12.000. Guido Almansi. Per i commercianti FRANCO FERRAROTTI, Mass media e 1992, ed. orig. 1856-74, trad. e introd. Zarathustra, introd. di Gianni Vatti- del medioevo si allestivano edizioni società di massa, Laterza, Roma-Bari di Anna Rosa Azzone Zweifel, testo mo, Tea,-Milano 1992, trad. dal tede- FRANCA VARRIALE, La gestione infor- complete, oggi sembra che le capaci- 1992, pp. 140, Lit 12.000. tedesco a fronte, pp. 246, Lit 16.000. sco di Liliana Scalerò, pp. 413, Lit matica dei servizi sociali, La Nuova tà di lettura siano regredite all'assag- Ne "Gli Elfi", collana dedicata alla 18.000. Italia Scientifica, Roma 1992, pp. gio spizzicato. RITA GATTI, Saper sapere. La moti- letteratura tedesca moderna. Dall'edizione Longanesi del 1983, 108, Lit 14.500. vazione come obiettivo educativo, La con nota biografica e nota al testo di LEONARDO BOFF, La teologia, la Nuova Italia Scientifica, Roma 1992, MARIO LUZI, Io, Paola, la comme- Marco Vozza.. ROBERT WALSER, La rosa, Adelphi, Chiesa, i poveri. Una prospettiva di pp. 98, Lit 14.000. diante, Garzanti, Milano 1992, pp. Milano 1992, ed. orig. 1925, trad. dal liberazione, a cura di Paolo Collo, Ei- 40, Lit 20.000. Nico ORENGO, Gli spiccioli di Mon- tedesco di Anna Bianco, pp. 146, Lit naudi, Torino 1992, ed. orig. 1986, GIOVANNI DELLA CASA, Se si debba tale, Theoria, Roma-Napoli 1992, pp. 14.000. pp. 222, Lit 12.000. prender moglie. Galateo, a cura di ANDRÉ MALRAUX, I conquistatori, 92, Lit 12.000. Già pubblicato da Einaudi nel Arnaldo Di Benedetto, Tea, Milano Mondadori, Milano 1992, riedizione, DANTE ZANETTI, Vita, morte e tra- 1987 con il titolo Una prospettiva di 1992, pp. 199, Lit 14.000. ed. orig. 1928, trad. dal francese dì Ja- FRANCESCO PETRARCA, Il canzoniere, sfigurazione del Signore di Lapalisse, liberazione, ampliato ora con due ine- Edizione tratta dal volume Prose, copo Darla, pp.242, Lit 12.000. Feltrinelli, Milano 1992, riedizione, Il Mulino, Bologna 1992, pp. 116, Lit diti dell'autore e una introduzione di di Giovanni Della Casa, (Utet, Con un'introduzione di Angelo pp. 334, Lit 11.000. 16.000. Ogni sabato dal 16 gennaio i capolavori di Shakespeare Goldoni Ogni lunedì e Pirandello dal 25 gennaio i poeti italiani da Dante a Pasolini

l'Unità + libro I poeti italiani /1 lire 2.000

Dante Alighieri

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Presentazione di Edoardo Sanguineti

l'Unità William Shakespeare Amleto Macbeth Re Lear La Tempesta Otello Romeo e Giulietta Dante Alighieri Carlo Goldoni Francesco Petrarca La locandiera Giovanni Boccaccio Il servitore di due padroni Ludovico Ariosto Il campiello Torquato Tasso I due gemelli veneziani Giuseppe Parini La bottega del caffè Ugo Foscolo Il teatro comico Giacomo Leopardi Alessandro Manzoni Luigi Pirandello Giuseppe Gioachino Belli Sei personaggi in cerca d'autore Giovanni Pascoli Così è (se vi pare) Salvatore Di Giacomo Il giuoco delle parti Gabriele D'Annunzio Enrico IV Guido Gozzano Il piacere dell'onestà Dino Campana Il berretto a sonagli Umberto Saba La giara Giuseppe Ungaretti Liolà Eugenio Montale I giganti della montagna Cesare Pavese La favola del figlio cambiato Pier Paolo Pasolini continua da pag. 20 piezza che si consuma la storia della Il sonno dei tedeschi divisione e della debolezza program- matica e quindi di governo della sini- ài Susanna Boehme-Kuby stra italiana nel dopoguerra, fino a tutto il decennio scorso. Debolezza, ANTONIO MISSIROLI, La questione te- società, grazie cioè al graduale conso- prio nei suoi aspetti autoritari e di sata, dal 1949, sull'aspettativa di un quindi, non solo della sinistra comu- desca. Le due Germanie dalla divisio- lidamento del sistema parlamentare strumentalizzazione delle ingenue rapido crollo economico della Ddr). nista, ma anche di quella riformista ne all'unità (1945-1990), Ponte alle e del liberalismo (politico ed econo- aspettative di maggiore benessere e Una presa d'atto della realtà consoli- che si confonde tuttavia anche con Grazie, Firenze 1991, pp. 200, Lit mico) nello Stato tedesco-occidenta- di libertà personali della popolazione data dell'est europeo si imponeva e la quella che si è richiamata al riformi- 30.000. le, dalla democrazia 'protetta' del- tedesco-orientale. nuova politica della coalizione Spd- smo per trovarvi un'identità ma sen- l'era Adenauer al 'Modell Deut- Secondo Missiroli: "E stata dun- Fdp viene valutata da Collotti ap- za per questo trovare un alimento so- ENZO COLLOTTI, Dalle due Germanie schland' degli anni settanta e ottan- que prima di tutto la moneta ad unire punto come riconoscimento dello sta- stanziale per lasciare il suo segno nel- alla Germania unita, Einaudi, Torino ta" (p. 14). E l'attrazione esercitata la Germania, ma non a causa di un tus quo postbellico (e come tale fu an- la società italiana. 1992, pp. XXIV-347, Lit 36.000. dal "magnete tedesco-occidentale at- improbabile nazionalismo da 'Wirt- cora osteggiato dalle forze conserva- C'è tutto intero questo sfondo THOMAS SCHMID, Funerali di stato, tivo fin dal 1949" spiegherebbe, se- schaftsunion', priva di valori civili trici e irredentiste), e quindi come nell'altro punto della riflessione, manifestolibri, Roma 1991, ed. orig. condo Missiroli, come "l'unificazio- positivi, come ha sostenuto Haber- "punto di partenza" (e non di arri- quello sugli anni del centro-sinistra. 1990, trad. dal tedesco di Virginio ne per semplice 'adesione' alla Brd... mas, e neppure di un altrettanto im- vo!) per un nuovo tipo di rapporti in- Sono i capitoli che — sul piano pura- Mazzocchi, Lit 25.000. sia stata lo sbocco più logico della ri- probabile trionfo del solito 'impoliti- tertedeschi che includeva un'avvici- mente della curiosità storica — ap- namento ("Wandel durch Annahe- paiono i più interessanti in questa rung") mirante anche a trasformare Lettera a Marta, per le sequenze of- lo status quo delle due Germanie. An- ferte, anche attraverso brani del dia- che nella Ddr si era imposto con l'era rio che l'autore teneva occasional- Honecker un maggiore realismo poli- mente. Ma, sul piano della riflessio- tico, "essa aveva alle spalle il consoli- ne, che è poi il vero filo conduttore I 7 - 2 1 F E 1? B R A 1 () I 9 9 3 damento delle strutture politiche" di questo libro, è evidente la conti- M () S T R A I) • O L T R E M A R E N A P () L I ed era "divenuta l'ottava potenza in- nuità con le valutazioni che riguarda- dustriale del mondo" (p. 127): "La no il 1956. Perché è in fondo il man- IV EDIZION E normalizzazione dei rapporti era ne- cato segno riformatore all'esperienza cessaria se non altro per allentare del centro-sinistra a costituire la se- uno stato di tensione quasi perma- conda grande occasione che ha perso nente che si ripercuoteva anche al- in Italia la sinistra, nel suo insieme. l'interno della Ddr; d'altra parte la Antonio Giolitti, come noto, fu uno Ddr era più che mai preoccupata, nel dei principali protagonisti della na- momento in cui entrava a pieno tito- scita dell'esperienza di centro-sini- lo nella comunità internazionale, di stra e fu uno dei pochi a dare a quel- preservare la propria specificità e la l'esperienza un segno riformatore, propria identità nazionale" (p. 151). non solo in quanto ministro del Bi- Collotti rileva così un nodo centrale lancio e della programmazione, ma in della questione tedesca: "La rottura quanto ideatore di un programma. definitiva dell'accerchiamento di cui Non a caso egli fu una delle prime la Ddr era stata fatta oggetto ad ope- vittime politiche dello scontro che ra della Repubblica federale ('dottri- subito si accese e che molto rapida- na di Hallstein')" (p. 149) e, cioè, il mente evitò che quell'esperienza po- GALASSIA riconoscimento internazionale di un tesse segnare il punto di partenza di secondo stato tedesco non avevano un percorso diverso da quello del GUTENBERG scongiurato "l'ipotesi di una riaper- conflitto-incontro fra De e Pei in Ita- tura della questione tedesca come lia. Fu cioè l'impossibilità non tanto MERCATO E MOSTRE questione di una riunificazione, a di affermare, quanto solo di far af- DEL LIBRO scadenza più o meno breve", anche facciare e di far in qualche modo pe- NAPOLI 93 se la stessa logica della Ostpolitik sare sul terreno del confronto tra i non la considerava "di immediata at- partiti, soprattutto fra i tre maggiori tualità". Quindi, la "normalizzazio- partiti, una visione politica e cultura- ne" tra le due Germanie era sì un le riformista. Ecco, questo è sostan- contributo "alla stabilizzazione del zialmente il filo della riflessione di GALASSIA GUTENBERG È lungo processo distensivo in atto sul Giolitti ed è un filo .pienamente coe- continente europeo" (p. 151), ma rente con le scelte dell'uomo politi- implicava per la Ddr "la persistente co. un'occasione d'incontro tra editori, operatori del libro, lettori attualità del problema della separa- zione... smentendo ogni possibile Perché in fondo, oltre ad essere speculazione sulla 'convergenza' tra i stato uno dei pochi uomini di gover- un impegno concreto per la promozione della lettura nel Mezzogiorno due sistemi" (p. 152). no della sinistra, Antonio Giolitti è stato uno dei pochi politici che abbia un itinerario, ogni giorno diverso, tra libri, mostre Vorrei aggiungere: fu anche que- saputo conciliare la sua iniziativa po- stages, dibattiti, spettacoli sto stato di cose a impedire che la litica con la sua riflessione. E una frontiera fra le due Germanie potes- coerenza che ha reso unica la sua se diventare una frontiera come le al- esperienza in questo mezzo secolo di tre in Europa, essa non potè garanti- storia italiana. Questa Lettera a Mar- re una cittadinanza autonoma da ta è appunto la storia di questa coe- quella della Bundesrepublik alla po- renza, con un messaggio per il futuro I.RIA Ok( ! \\l/./ \ IIV \ : MOSTRA D'OI TRI-AI ARI NV/./M.I IECCHIO polazione della Ddr (la Repubblica che non è solo quello delle "speranze MllUd NAPOLI - IVI e l a\ OSI 725X2W federale considerava ogni tedesco salvate". Ma è soprattutto quello di dell'est anche un cittadino federale) una suggestione importante centrata e gli organi statali si sentirono auto- sull'esigenza della ricostruzione di rizzati a imporre la forza per fare ri- "una cultura della sinistra", che è un spettare i confini di stato. Gioverà "impegno di lungo periodo, a tre di- ricordarlo quando la Repubblica fe- Missiroli tenta di ricostruire la voluzione democratica dell'autunno co', bensì come forza materiale con- mensioni: italiana, europea, mondia- derale non esita a processare quel questione tedesca nella sua intera di- 1989 in Germania orientale" (p. 15). creta (la promessa di un benessere at- le". Che poi potrebbe essere lo sboc- Honecker che ha guidato il processo mensione postbellica ripercorrendo A mio parere questa affermazione teso invano per quarant'anni), e, allo co realistico di un riformismo possi- di distensione nella Ddr. le principali fasi politiche secondo i contiene un equivoco: per "rivolu- stesso tempo, come simbolo di indu- bile. concetti affermatisi nella storiogra- zione dell'autunno del 1989" si in- striosità, di efficienza, di stabilità e Collotti tenta un bilancio della fia occidentale che scandiscono la tende quel movimento eterogeneo di responsabilità collettiva" (p. 15). contraddittoria "era Honecker", contrapposizione strategica dei due che reclamava dall'interno una rifor- In realtà i cittadini dei nuovi Lander delle sue aperture e degli arretramen- principali vincitori della seconda ma democratica della Ddr stessa, e orientali hanno avuto modo, nel frat- ti: "L'esigenza di far blocco e la con- guerra mondiale: "guerra fredda", che è stato escluso dalla scena politi- tempo, di rendersi conto della carica vinzione nella giustezza della propria "coesistenza pacifica"-, "distensio- ca molto presto, mentre il percorso di "promessa" insita nel marco tede- linea, proprio a seguito della riassicu- ne", "fine della guerra fredda con la che ha portato all'adesione, ovvero sco, che più che "simbolo di stabilità razione che apparentemente deriva- rivoluzione del 1989". Limitandosi all'annessione tout court alla Repub- e di responsabilità collettiva" rivela il va dalla tregua con l'altro stato tede- per lo più alla storia istituzionale blica federale appare "logico" solo suo tratto fondamentale quale merce sco, ebbero sempre la meglio su ogni Missiroli fornisce un quadro com- nell'ambito degli interessi del capita- più pregiata nell'economia di mercato. presa di posizione critica e soprattut- plessivo ricco di dati e dettagli (mol- le occidentale e delle forze dominan- Collotti invece restringe la sua ri- to su ogni tentativo di mettere in di- to utile l'apparato di annotazioni a ti della Rft. Con l'unità tedesca si è costruzione storica delle vicende te- scussione ruolo, collocazione e posi- piè di pagina), un vero "reference aperta, per Missiroli, una "seconda desche all'ultimo ventennio, ricolle- zione ideologica della Sed" (p. 166). book — informatissimo e aggiorna- possibilità in questo secolo, dopo gandosi alla sua Storia delle due Ger- Ad onta dei fermenti critici non si to", come constata Franco Andreuc- Weimar, di trasformare lo stato na- manie del 1967, ancora fondamenta- traeva "alcun motivo di riesame cri- ci nella sua breve prefazione, che zionale tedesco in una grande forza le nonostante il "cambio di tico neppure dal consenso che conti- non sfugge però al rischio di presen- per la libertà e per la democrazia" — prospettive". Collotti descrive in nuava ad affluire in maniera plebisci- tare il percorso storico quasi come proprio questa aspettativa è stata in- modo molto articolato le conseguen- taria ai partiti del Fronte nazionale compimento di un destino già impli- vece delusa dalle modalità e dai tem- ze contraddittorie della Ostpolitik guidato dalla Sed..., esso alimentò cito nelle premesse. pi mozzafiato del processo "che ci ha degli anni settanta: per la Repubblica una sorta di autoinganno... nella recato in dono l'anacronismo di un federale si trattava dell'esigenza di Sed" (p. 167). Eppure, neanche i sin- Per esempio: "Il nuovo inizio", nuovo stato nazionale" (Schmid), tomi di latente crisi politico-sociale ovvero l'unificazione nazionale del 3 uscire dalla situazione di stallo pro- processo descritto da Schmid e da dotta dalla politica di Adenauer (e di ottobre 1990, è stato possibile "gra- Collotti con grande pertinenza pro- zie al successo dell'altro modello di Schumacher) negli anni sessanta (ba- > GENNAIO 1993 - N. 1. PAG. 38

nale". reazione dello Stato e della società ci- pure un serio dibattito sulle possibili Se è vero che "la Repubblica fede- vile" (p. 70). E chi avrebbe dovuto forme costituzionali o una appassio- che del resto aveva caratterizzato rale. .. era sulla buona strada per trar- "mettere in moto" quelle capacità di nata discussione sulla storia tedesca Somalia lunghe fasi della Ddr avrebbero po- re vantaggio da una sovranità incom- reazione se non la presunta società degli ultimi duecento anni, ma solo il tuto "da soli autorizzare la previsio- pleta sul piano del diritto internazio- civile stessa? Non costituisce proprio miserevole tramonto della Rdt" (p. ne di un rapido dissolvimento della nale", meno plausibile appare la de- questa soluzione della questione te- 84). ignorata compagine statale della Ddr". E, duzione: "Vi erano buone ragioni desca un clamoroso esempio del fatto Quel "tramonto" significa di fat- continua Collotti, neppure il concor- per supporre che anche la classe poli- che lo spazio della "società civile", to una massiccia deindustrializzazio- ài Alessandro Triulzi so di una serie di circostanze interna- tica della Rft avrebbe reagito con in quanto opposizione democratica ne (indizio, a mio avviso, del fatto zionali favorevoli all'unificazione... prudenza agli sconvolgimenti inter- reale, si dissolve come una fata mor- che il capitalismo non è in grado di avrebbe di per sé prodotto lo sbocco nazionali e che, in una situazione gana quando si tratta di operare le sviluppare ulteriormente le ex econo- MOHAMED ADEN SHEYKH, Arriveder- del trattato di unificazione del 3 ot- tanto delicata, non avrebbe sfruttato scelte di fondo che determinano l'as- mie "socialiste" e quindi "i toni si ci a Mogadiscio. Conversazione sulla tobre 1990, se non fosse maturata l'i- fino in fondo gli spazi di azione che si setto di potere internazionale dei sono fatti più duri, non si decantano Somalia con Pietro Petrucci, prefaz. niziativa della Repubblica federale aprivano" (p. 70). Secondo Schmid gruppi capitalistici dominanti, anche più i dolci frutti della libertà, prefe- di Basii Davidson, Edizioni Associa- che, inserendosi nella crisi degli stati la Rft "avrebbe potuto e dovuto ri- a livello nazionale? rendo far appello con accenti più o te, Roma 1991, pp. 190, Lit 20.000. del blocco socialista, contribuiva ad spondere agli avvenimenti... con le La porta lasciata aperta "al fanta- meno marziali, al 'dovere naziona- un tempo alla sua definitiva decom- virtù di attendismo e prudente diplo- sma del Reich" nella formulazione le'" (p. 84). La storia dello stato na- "Come quasi tutti i dirigenti so- posizione e allà stabilizzazione del- mazia... e con la sensibilità civile di della Legge fondamentale (1948) cir- zionale tedesco offre innumerevoli mali di oggi io sono nato in boscaglia, l'area continentale... (p. XI). una società formata di gente che ha ca l'obbligo alla "riunificazione" esempi di questo atteggiamento: in un ambiente assolutamente rurale, Nella "crisi finale della Ddr", tra fra nomadi che non conoscono l'agri- il tentativo di "difesa dell'identità" coltura e vivono allevando cammelli (governo Modrow e "tavola roton- e pecore... sono figlio di una società rda") e la spinta all'unità tedesca, ali- di cammellieri e pecorai in seno alla mentata fortemente dalla Bundesre- quale ho vissuto senza interruzione i Ipublik, non ci fu alternativa. Il can- primi anni della mia vita..." Così ha celliere tedesco era stato esplicito già Da Tradurre inizio questa straordinaria "conver- nel novembre del 1989, nel suo "Pia- sazione sulla Somalia" tra Pietro Pe- rio in dieci punti": l'offerta di "aiuto trucci, giornalista tra i più informati e collaborazione" era subordinata ad Discriminazioni razziali sulla realtà somala contemporanea, e un irrevocabile "cambiamento radi- Mohamed Aden, già insegnante di cale del sistema politico ed economi- di Franco Ferraresi scuole italiane in Somalia, poi stu- co della Ddr" (pp. 253-54). Nelle dente di medicina all'università di elezioni del 18 marzo 1990, sottoli- Roma, "tra i principali ispiratori", nea Collotti, Kohl sfruttò abilmente CHRISTOPHER JENCKS, Rethinking Social Vol- camente ridotti o tagliati. secondo Petrucci, dell'esperimento "il consenso apparente, di fatto la ley. Race, Poverty and the Underclass, Harvard Il volume di Jencks esamina il funzionamento politico somalo guidato da Siyad passività della popolazione della University Press, 1992, pp. VI-280, $ 27,95. e gli effetti delle politiche sociali di questo tren- Barre tra il 1969 e il 1991, poi suo Ddr, sempre più disorientata tra la tennio. Così facendo l'autore, uno dei più inte- critico e oppositore interno. Messo a lentezza forse inevitabile del proces- tacere dal regime per sei anni per Negli Stati Uniti i problemi dell'integrazione ressanti sociologi americani di oggi sottopone an- so di riforme e l'aspettativa che il ra- "attività controrivoluzionarie" nel razziale e della povertà sono, da un trentennio, al che a serrata analisi critica le tesi sia conservatrici pido arrivo della D-Mark avesse a gulag somalo di Labatan Girow, Mo- sbloccare una situazione irta di inco- centro dello scontro fra liberals e conservatori. A che liberal. Si prenda la discussione sull'AVDC, hamed Aden veniva scelto da Amne- gnite" (p. 258). La Allianz fiir Deut- partire dalla seconda metà degli anni sessanta certamente il più controverso dei programmi so- sty International nel 1984 quale vit- schland, capeggiata da Kohl, ottenne l'intervento pubblico, sotto l'impulso delle con- ciali americani. In un'antologia di ciò che A. tima-simbolo di tutti i prigionieri po- ampio consenso, il 48 per cento dei cezioni liberal, si è mosso innanzitutto nel senso Hirschman chiamerebbe l'argomento dell'effetto litici del mondo. E tornato in libertà voti e formò il nuovo governo De di ridurre le discriminazioni di lavoro e spingere perverso, non c'è fenomeno di disgregazione so- nel 1989 e da allora vive in Italia. Maizière, subordinato a Bonn, men- le imprese ad assumere quote di lavoratori neri in ciale che non gli venga imputato: promiscuità, La sua "conversazione sulla So- tre, vorrei ricordare, il 52 per cento posti tradizionalmente riservati ai bianchi (Affir- aumento vertiginoso delle nascite illegittime, malia" ha i toni forti, anche se aper- si era espresso contro la demagogia di mative Action). Poi sono state investite somme spappolamento della famiglia nera, deresponsa- tamente autoreferenziali e qua e là Kohl, ma era un voto frammentato, autocelebrativi, delle migliori bio- ingenti in istruzione e addestramento professio- bilizzazione dei padri nei confronti dei figli la- incapace di costituire un'alternativa grafie politiche di dirigenti-guida, nale, soprattutto a beneficio dei neri. Infine, le sciati alle welf are mothers, indolenza delle don- i (cfr. p. 263). Infine Collotti sintetiz- poi dimessi o pentiti, della movimen- za le posizioni critiche di singoli in- famiglie senza un reddito da lavoro, di cui una ne che riscuotono il sussidio piuttosto che lavora- tata scena contemporanea. Una pagi- tellettuali tedeschi, spettatori impo- buona metà sono nere, hanno ricevuto una serie re. na di storia di estremo interesse, an- tenti del processo in atto: "Questi di provvidenze pubbliche, in aggiunta agli asse- Jencks analizza queste accuse, rilevandone la cora tutta da scrivere, sui complessi tedeschi venivano privati dal loro gni familiari per le madri disoccupate con figli a natura prevalentemente retorica. Il tasso di nasci- rapporti tra madrepatria (Italia) e co- amore-odio; per i tedeschi dell'est carico (AVDC, Aid to Vamilies with Dependent te illegittime è andato aumentando in maniera lonia (Somalia), tra indipendenze era un pezzo della loro identità che Children). costante per tutto il dopoguerra ed in tutte le africane e scelte politiche "rivoluzio- veniva meno; per i tedeschi dell'o- narie", tra partecipazione e rifiuto: Vra il 1964 ed il 1980 il sostegno a queste poli- classi sociali, non solo fra le ragazze dei ghetti ne- vest che non si erano mai identificati un regime politico inizialmente inno- interamente con il loro sistema, ma tiche è venuto meno. Si era sempre pensato che ri. Non si è impennato quando la politica di vatore presto scaduto in violenta dit- che ne avevano per l'appunto colto la regalare denari a nuclei senza un occupato stabi- AVDC è diventata più lassista, non è maggiore tatura monocratica e spartitoria ap- 'provvisorietà', cadeva il punto di ri- le favorisse ozio e promiscuità; con l'aumento negli stati dove i sussidi sono più generosi, non è poggiata, per inerzia o collusione, dai ferimento della loro speranza nel dell'occupazione femminile, l'idea che lo stato diminuito quando i sussidi si sono ridotti. Lo governi nostrani perpetuamente cambiamento del sistema" (p. 329). paghi le madri senza marito perché non lavorino stesso vale per disoccupazione e non occupazio- oscillanti tra l'indifferenza più totale E a proposito delle speranze deluse è divenuta ancor più impopolare. L'entusiasmo ne: la percentuale di non occupati che riceveva e scelte puramente partitocratiche o di Schmid circa l'auspicato atto co- di affari. Una cosa dunque molto vi- per gli investimenti in istruzione e addestramento sussidi è rimasta pressoché invariata (intomo al stitutivo di una "nuova società, che cina a noi, molto italiana, molto — si 50 per cento) dal 1960 al 1980, malgrado le va- nasceva dalla volontà sovrana dei professionale si è poi molto raffreddato al diffon- direbbe — e opportunamente "di- suoi cittadini", Coli otti non può dersi di valutazioni negative sulla loro efficacia. riazioni nelle politiche di AVDC. E quando il scutibile" in un momento in cui la non notare una certa debolezza del- Infine, quando gli sforzi per ridurre gli effetti del- valore dei sussidi è stato ridotto, la disoccupazio- Somalia è sulle prime pagine dei gior- l'analisi politica concreta: "Era co- le storiche discriminazioni di lavoro hanno for- ne invece di diminuire è aumentata. nali con le sue statistiche di morte e me se nella Ddr, che non era mai sta- zato molte imprese ad assumere dei neri poco Tuttavia, rileva Jencks, è indubbio che molte spettacolo, missioni umanitarie che ta accettata così come era, fosse stata qualificati scavalcando bianchi più competenti, politiche di welfare hanno fortemente intaccato si alternano a minacciate spedizioni investita un'aspettativa, senza però molti lavoratori bianchi sono diventati netta- il legame fra comportamenti individuali e retri- di cibo e soldati, viaggi di dive e mai porsi concretamente il problema pianti in diretta per richiamare l'at- mente ostili. Nel 1980 l'elezione di Ronald Rea- buzioni: "se vogliamo incentivare la virtù dob- di come realizzarla e sopratutto mai tenzione di un Occidente distratto e riferirsi alla sorte dei suoi abitanti; gan alla presidenza ha segnato il trionfo della li- biamo premiarla; spesso le politiche sociali degli indignato. ed ora, al momento della resa dei nea conservatrice: abbandonata l'idea che lo sta- anni 1964-1980 sembravano premiare il vizio". conti, non era l'aspettativa a realiz- to (rectius, il governo) abbia il dovere di aiutare In diversi stati, per le ragazze madri riscuotere il Eppure no. Il generale silenzio, e zarsi ma la Ddr a scomparire" (p. i neri a diventare ricchi quanto i bianchi, i pro- l'aperta insofferenza, che questa conversazione sembra aver causato 329). grammi del periodo precedente sono stati drasti- ai più, o ai pochi, che si sono av- La lunga riflessione di Schmid, ta- venturati nella lettura di questo li- gliente nella sua critica del tanto en- bro, sono accuratamente riflessi nel- fatizzato "trionfo dell'occidente", l'assenza dei temi sollevati da Aden e mette a nudo molte delle incon- Petrucci nelle pur abbondanti crona- gruenze, delle contraddizioni e delle girato il mondo e non è quindi più di- "definiva, solo negativamente, uno "Anche il metodo è sempre stato lo che della e dalla Somalia che giornali- ipocrisie che hanno determinato il sposta a mettere al primo posto tutto stato di attesa", constata Schmid "e stesso: Si conferiva alle superiori esi- sti e testimoni quotidianamente ci processo di unificazione, descritto ciò che è nazionale" (p. 70). E alle tralasciava invece di riconoscere alla genze della nazione un'aura di sacra- propinano. Strano paese, il nostro, in da Schmid come vera e propria colo- obiezioni, ormai rituali, che la Rft nuova compagine sociale una possi- lità distante, sottratta a ogni possibi- cui la vista televisiva di bambini afri- cani morenti fa scattare solo lacrime, nizzazione, ma sembra fermarsi spes- "sarebbe stata di fatto costretta ad bile autonoma dinamica politica, le giustificazione o critica, così da so- e un veloce zapping su altri canali, so a metà. Il limite dell'argomenta- agire dinanzi al pericolo di un vuoto che, nell'ora del 'compimento', spingere la più piccola presa di di- per non dover vedere, per non ricor- zione di Schmid sta, a mio avviso, politico, né l'entusiasmo dei tedeschi avrebbe potuto far sentire il suo pe- stanza, la più lieve esitazione o anche dare, o riflettere, su qualcosa che è nel fatto che egli rimane vittima della della Rdt, né il forte movimento mi- so. Quando quel momento è arrivato la semplice richiesta di una pausa di così vicino e sintomatico della nostra sua stessa illusione di fondo (e questa gratorio avrebbero lasciato altre pos- l'opera di compimento dell'unità è riflessione verso la sfera del tradi- rimossa memoria collettiva dell'av- posizione sembra emblematica per sibilità" (p. 70), Schmid non oppone stata riservata alle autorità compe- mento" (p. 85). tutta la sinistra postsessantottesca), un'analisi dei nessi causali e dei reali tenti... L'intero popolo tedesco, cui ventura africana. Riprendo qui solo Rimane dunque aperto, come ave- due questioni sollevate in un libro- quella, cioè, di poter partire dall'esi- interessi della politica di potenza te- per quarant'anni era stata rivolta va concluso Collotti, "non solo il stenza, nella Rft, di una "società ci- desco-occidentale, ma sentenzia: quell'esortazione e che per altrettan- conversazione che contiene molti problema della collocazione della spunti e sollecitazioni a riguardo. vile consapevole della sua articola- "Non sono argomenti. Chi li avanza ti era rimasto immerso, in quanto Germania in Europa, ma il problema zione e della sua ricchezza conflittua- ritiene di poter estorcere un assenso, soggetto politico, in un sonno pro- interno dell'unificazione politica e Il primo spunto è Aden stesso, la le che si vede esposta alla pretesa sciorinando una sequela di fatti con- fondo, è stato derubato ancora una sociale della società tedesca e dei suoi sua preparazione culturale e profes- "ineluttabilità degli eventi e ad una tingenti per evitare i quali non sono volta del suo diritto a darsi una costi- contenuti di democrazia" (p. 333). difesa ad oltranza dello stato nazio- state messe in moto le capacità di tuzione". E, di conseguenza, "nep- > GENNAIO 1993 - N. 1, PAG. 39

< ni tecnocrati radicali che hanno pun- zazione politica; dall'altro si ha sinistra che in quegli anni vede nella vedeva nei 70 membri di diritto del tellato a lungo il regime di Siyad, un'immagine dell'ascesa politica in scelta socialista e nell'alleanza con Comitato centrale "una maggioran- sionale, la sua forte, forse tarda, ma malgrado i distinguo dell'autore sul senso progressivamente autocratico l'Unione Sovietica la soluzione dei za preconfezionata" che annullava indubbia capacità di critica interna al suo agire politico e sui suoi continui di un uomo, Siyad Barre, che "all'i- problemi del sottosviluppo e dell'in- ogni dissenso e libertà d'opinione, e sistema, la sua scelta di non mollare quanto vani inviti al testardo dittato- nizio godeva di rispetto e popolari- dipendenza ("Mosca era allora il infine il disastro della guerra del- per l'esilio o la fuga, il suo stare den- re sul rispetto delle regole democrati- tà", e per questo fu aiutato "senza principale difensore dei popoli in lot- l'Ogaden e il ribaltamento delle al- tro al sistema fino in fondo. "Den- che, paiono più complesse. Da un la- riserve" dall'intelligencija somala ta per l'autodeterminazione. E i so- leanze, la durissima repressione in- tro" in senso letterale perché paghe- to infatti la conversazione Aden-Pe- post-indipendenza, ma che negli an- mali cercavano di far coincidere i lo- terna e il ritorno al tribalismo e al fa- rà con sei lunghissimi anni di carcere trucci presenta un'interpretazione ni ottanta diventò "talmente auto- ro interessi nazionali con i principi zionalismo clanico guidato da Siyad, di isolamento la sua testarda, forse della recente storia somala focalizza- suggestionato dalla sacralità del suo che Mosca diceva di difendere"). Le "lo spettacolo desolante di un vec- suicida, volontà. Altri vorranno giu- ta sulla illegale usurpazione da parte stesso potere, che non riteneva mai scelte seguenti paiono oggi adeguarsi chio tiranno stordito, prigioniero di dicare quanto suicida, e quanto be- di Siyad del potere fin lì (fine anni se stesso responsabile di quel che av- tragicamente all'evoluzione classica una famiglia di intriganti e di gover- nefica, sia stata questa scelta. Io mi settanta) diviso tra militari del Con- veniva agli altri". La cesura tra que- dei regimi di ispirazione sovietica, nanti disonesti". limito a notare che ci troviano di siglio supremo (Src) e giovani tecno- sti due momenti è non sempre chia- tanto da apparire quasi ineludibili. Nasce così, quasi inavvertitamen- fronte a uno dei pochi casi di intellet- crati civili quotidianamente impe- ra. Come non chiare paiono obietti- La frattura tra civili e militari che si te all'inizio, la parabola di una ditta- tuali africani cresciuti o quanto me- gnati nella difficile costruzione di vamente le responsabilità e i limiti verifica nel 1975, l'organizzazione tura personale che si afferma e si con- no formati per così dire in casa no- una società socialista ancorché no- dell'appoggio iniziale dato dai giova- del Partito unico che trae uomini e solida all'ombra del giovane e ine- stra, nel nostro sistema educativo, a made, e dunque refrattaria a esperi- ni radicai somali a Siyad Barre, anche idee dall'Ufficio politico nel 1976, sperto, ma non meno duro, sociali- confronto diretto con la società ita- menti di uniformazione e centraliz- lui "non estraneo" a una cultura di un parlamento di 120 deputati che liana, in contatto con partiti e cor- smo somalo ("era invalsa l'abitudi- renti di vario orientamento, educato ne, in seno al gruppo dirigente, di alla possibilità, se non alla pratica, classificare tutti i cittadini in alleati o della democrazia partecipativa. avversari del regime. Nasceva la fi- gura del 'controrivoluzionario'"). Studente promettente di indubbie nosce Jencks, "è follia pensare che, se si facessero Della creazione di questa "figura" qualità, Aden viene scelto per meri- < indagini rigorose e sistematiche, i rendimenti dei non pochi esponenti di quello stesso to, pur mostrando fin dagli inizi un sussidio di AFDC è più conveniente che lavorare lavoratori bianchi e quelli dei neri risulterebbero "gruppo dirigente" avrebbero subi- forte spirito critico e tendenze nazio- al salario minimo (l'unico alla loro portata). Il sempre indistinguibili". to le conseguenze. Vane e forse trop- naliste che non nasconde, e viene in- vero problema è di mantenere il rispetto per le I liberals, invece, affermano proprio questo, po timide le proteste: "le nostre viato a studiare in Italia dove si for- obiezioni — afferma autocriticamen- norme che governano premi e incentivi: nessuna prestando così il fianco all'accusa di demagogia e ma, prima come insegnante di scuo- te Aden — non frenavano autoritari- società può sopravvivere, sostiene Jencks, se con- malafede. Il problema è invece di riconoscere i la, e poi come medico, un mestiere smo e repressione". Dopo aver dedi- sente ai suoi cittadini di violare impunemente le quest'ultimo che non eserciterà se fattori storici e culturali all'origine delfenomeno cato dodici anni della sua vita, e sei non come giovane ministro della Sa- regole, attribuendo la colpa al sistema. Invece, e riconoscere altresì che per rimuoverne gli effetti anni di carcere duro, alla costruzione nità in un paese con una ventina di "la coalizione liberal al potere dal 1964 al può essere necessario andare contro la razionalità di un regime in cui non si riconosce medici per cinque milioni di abitanti. 1980... non ha mai avuto abbastanza fiducia economica. La giustizia, cioè, ha dei costi, e si più, solo in carcere Aden realizza il Ne viene fuori un quadro di riferi- nelle proprie norme da affermare che chi le viola- tratta di trovare le maniere per distribuirli nel "duplice fallimento" della sua vita mento inusuale per lo storico con- va meritava poi tutte le conseguenze dolorose che modo meno inaccettabile. politica, quello della partecipazione temporaneo non meno che per l'afri- "sulla mia pelle di dirigente rivolu- ne derivavano". Considerazioni analoghe valgo- Sono costi elevati, per i bianchi che si vedono canista. In un panorama storiografi- zionario diventato oppositore inter- no per l'Affirmative Action. Uno degli argomen- co internazionale che relega l'espe- scavalcare dai neri in nome del principio delle no" e quello di aver cooperato a co- ti favoriti dai conservatori è che tutti i gruppi et- rienza coloniale italiana tra gli ultimi quote e per le imprese che si trovano a dover assu- struire un regime politico il cui scopo posti quanto a capacità formative nici minoritari sono stati oggetto di discrimina- mere personale di qualità inferiore. Ma lo posso- principale "era non solo quello di delle classi dirigenti africane neoin- zione e ciononostante oggi molti di essi sono in no essere anche per gli stessi neri: il fatto che in battere gli avversari politici ma so- dipendenti, l'esperienza dell'Afis, posizioni migliori degli stessi gruppi anglosasso- alcuni contesti essi vengano ad occupare posizio- prattutto di distruggere... chiunque l'amministrazione fiduciaria che l'I- ni. La discriminazione dunque, affermano i rea- ni in cui la loro performance è visibilmente infe- cercava di sottrarsi a un dominio che talia ebbe dalle Nazioni Unite sulla ganiani, ha effetti positivi in quanto stimola lo riore a quella degli altri gruppi danneggia la loro era totale^ a una sorta di egemonia sua ex colonia nel 1950, costringe la morale". E in questo clima di "sfa- spìrito di emulazione soffocato invece dal welfa- autostima e lì spinge a creare sottoculture di ri- storiografia italiana a fare i conti con scio generale" che ha inizio nelle ul- re state. Se i neri sono ancora alla base della pi- il proprio passato coloniale. fiuto del lavoro o dello studio, che perpetuano il time ore del 1990, e divampa tuttora ramide sociale la colpa è loro e di politiche dis- circolo vizioso. Da cui la conclusione dichiara- Le annotazioni di Aden sulle scar- con esiti e prospettive tristemente sennate come l'Affirmative Action. Ma le altre se cognizioni dei suoi colleghi di uni- tamente provvisoria e riluttante di Jencks: quan- noti, la "battaglia di Mogadiscio". versità italiani sulla questione colo- minoranze etniche, obietta Jencks, sono venute do la discriminazione a rovescio conduce a visi- Rimasta al centro dell'attenzione in- niale ("Era davvero stupefacente... negli Stati Uniti di propria scelta, identificando bili differenze razziali nel rendimento, i suoi co- ternazionale fino all'inizio della constatare come il fenomeno storico nella società americana il locus dove realizzare sti politici superano i vantaggi economici e va ab- guerra del Golfo, poi riemersa recen- che aveva dominato per un secolo la le proprie aspirazioni, accettandone quindi i va- bandonata. Se così non è, significa che i criteri di temente sulle prime pagine sull'onda emotiva di una nuova strage degli in- vita del nostro paese, la colonizzazio- lori e riuscendo a mimetizzarsi in essa una volta selezione che collocavano i neri ai gradini più nocenti dovuta a ignavia e miseria, la ne italiana, era sconosciuto agli ita- raggiunto un minimo di integrazione. I neri, al bassi erano sbagliati e vanno respinti. Bisogna in- liani. Ci avevate colonizzato per ot- minore ma non meno micidiale guer- contrario, vi sono giunti come schiavi e non gli si somma chiedere alle istituzioni di giustificare i tanta anni e nemmeno sapevate chi ra di fazioni che è in corso sulle coste è mai consentito di levarsi di dosso l'identità ori- eravamo!", sulla "divisione netta tra criteri di selezione che eliminano numeri spro- dell'Oceano Indiano sembra non tro- somali e italiani" che perdura a lungo ginale. Inoltre, la discriminazione subita dagli porzionati di neri (o di altre minoranze)-, ma una vare tuttora una tregua o una pace ef- durante l'Afis ("Nessun contatto, altri gruppi, anche se intensa, era parziale: per volta che siano stati individuati criteri validi, è la ficace. La battaglia di Mogadiscio, nessun canale, nessun luogo d'incon- due secoli, fino agli anni sessanta, quella che col- discriminazione a rovescio a dover essere elimi- presto trasformata dagli eventi in tro, nessuna occasione sociale. Erano piva i neri era assoluta ed universale. Oggi i neri nata. "rivolta popolare incontenibile", due società parallele"), la stessa dif- sono regolarmente pagati meno dei bianchi di pa- "versione mogadisciana dell'intifada Sono queste le riflessioni di un liberal crìtico palestinese", nella totale assenza di fidenza delle classi colte somale al- ri istruzione: questa differenza riflette una diffe- di cui conviene facciano tesoro non solo i libe- un progetto politico che non sia quel- l'annuncio che l'ex madrepatria era renza di rendimento o è puramente discriminato- stata incaricata dall'Onu dell'ammi- rals, ma tutti coloro che vivono in società mul- lo puramente egemonico di clan e fa- ria? Nei punteggi scolastici, ad esempio, i neri ri- nistrazione fiduciaria sul paese ("La tietniche o che si avviano a diventare tali. Il vo- zioni di clan nomadi, affonda in una stragrande maggioranza dei somali sultano sistematicamente inferiori agli altri grup- lume, però, è importante anche, e forse soprattut- straziante guerra di tutti contro tut- non vedeva davvero la necessità di pi, ma dell'8-9 per cento, e non del 25 come è la to, nella sua lezione metodologica, esemplare per ti, parabola sanguinosa di un mondo di interessi contrapposti che ormai quel mandato all'Italia. E comunque differenza salariale minima (quella fra laureati). l'assenza di demagogia, per la rigorosa applica- stenta, qui come in Somalia, a ritro- l'Italia, per prudenza, si era ripresen- E questi punteggi sono comunque accusati di fa- zione di strumenti di analisi e approfondimento tata da noi con tanti carabinieri, con vorire i bianchi. Quanto alle capacità lavorative vare codici di riferimento e ricompo- concettuale, per la lucidità e pacatezza con cui sizioni arbitrali. I ragazzi poco più la "Celere", con grinta insomma") vere e proprie, non esistono dati rigorosi e atten- sono testimonianze certo di stampo vengono messe in discussione le verità consolida- che decenni che sono andati, mitra in dibili sul rendimento delle diverse razze. Ma an- nazionalista ma su cui occorre riflet- te soprattutto della propria parte. Quando il li- mano, "a migliaia incontro alla mor- che gruppi con work habits aldi sopra di ogni so- tere. Come pure sulla pratica del- bro è comparso, un recensore ne ha definito l'au- te e hanno seminato la morte a loro l'Amministrazione italiana di allora, spetto, come i cinesi ed i giapponesi, riscuotono tore "a national resource". Avrebbe potuto ag- volta", ne sono tragico quotidiano che combatteva con ogni mezzo il na- salari inferiori ai bianchi: qui l'unica spiegazione giungere che si tratta di un tipo di risorsa scarsa, esempio. Che su tutto questo in Ita- lia non si riesca a parlare, né tanto- zionalismo dei giovani somali riuniti sta nelle pratiche discriminatorie. Tuttavia, rico- non solo negli Stati Uniti. sotto l'omonima Lega (Syl), di "esa- meno proporre iniziative o rimedi, se sperare" il clanismo dei vari gruppi non in termini di viste interminabili nomadi pur di sconfiggere il progetto di bambini scheletrici morenti, o di politico della Lega e il suo giusto ri- lacrime di dive raccolte e dissemina- fiuto di accettare "qualsiasi tentati- te sui video del mondo da paparazzi e vo di sacralizzare, modernizzandolo, troupe chiassose, incuranti della mi- il potere tribale". Oggi che la Soma- seria cui assistono, porta a considera- lia è in balia di questi stessi "tribali- zioni amare che questo libro rinnova smi" esasperati e come impazziti di e rimanda al lettore italiano. È per- fronte alla fame e alla caduta in verti- ché non esistevano più ordine e cer- cale di quello stato che abbiamo con- tezze, né istituzioni credibili che, tribuito a mettere in piedi, parrebbe commenta Aden, "i somali si sono ri- utile, oltre che doveroso, iniziare fugiati in massa nel tribalismo". A una qualche forma di ripensamento Mogadiscio, come a Vukovar o Sara- autocritico in merito. Il secondo jevo, o qui da noi, la lezione somala spunto, non meno importante, ri- appare la stessa e ha per noi toni guarda il progressivo declino e poi estremamente familiari: "Priva di caduta del regime, prima socialista- qualsiasi certezza, la gente torna nel riformatore poi dittatoriale, di Siyad guscio materno, il clan, la cabila, il Barre e la sua irresistibile quanto in- consorzio dei suoi parenti. Anche contrastata ascesa. Qui le responsa- perché all'interno del clan vige un bilità di Mohamed Aden e dei giova- codice, ed esistono regole certe..." A * Ut i— l'INDICF ^^IDEI LIBRI DEL MESE ^HI GENNAIO 1993-N. 1, PAG. 40

parte — si analizzano anche i proble- mi della salute mentale riferiti ai ca- Siamo tutti stressati ratteri delle organizzazioni, in parti- Siegmund Hurwitz colare alle situazioni di ambiguità dei di Delia Frigessi ruoli e d'incertezza delle decisioni. Psiche e redenzione Le organizzazioni "sane" e quelle Stress e lavoro, a cura di M. La Rosa, che cerca di cogliere le cause com- "nevrotiche" sono state definite sta- Individuazione come via di salvezza Angeli, Milano 1992, pp. 318, Lit plesse del disagio individuando i bilendo alcuni sintomi di "malattia 30.000. punti di maggior pressione, i "punti organizzativa": comunicazione as- critici" del sistema, sottolinea sia sente o inadeguata, funzionamento Lorenzo Cremonesi Il concetto di stress si è sviluppato l'importanza della flessibilità nelle inefficiente, passività e frustrazione, ed imposto dapprima nell'ambito strutture organizzative sia l'esigenza senso d'impotenza diffuso, incapaci- Le origini del sionismo delle scienze mediche, producendo di una disponibilità, di una gestione tà a rinnovarsi e a cambiare. Questi un modello di tipo essenzialmente democratica dell'informazione. sintomi di disagio si compongono a e Prefazionela nascita alla 2" edizione del di Arrigokibbutz Levi biologico (stimolazione del sistema L'approccio ergonomico, l'analisi formare uno "stile nevrotico", che nervoso con liberazione di adrenali- psicosociale e degli effetti psichici e condiziona i rapporti interni all'orga- na e della corteccia surrenale con se- fisici dello stress, concludono la par- nizzazione. Con una terminologia crezione di corticosteroidi). Il con- te più tecnica di Stress e lavoro. In Te- per fortuna meno medicalizzante Editrice La Giuntina - Via Ricasoli 26, Firenze cetto si è trasformato, una volta in- mi, problemi, ricerche — la seconda vengono affrontati anche altri temi trodotto in ambito psicologico, importanti e per l'Italia nuovi, alme- quando si è potuto constatare che an- no fino a qualche anno fa: gli effetti che influssi sociali ed emotivi contri- della perdita del lavoro (Paolo Cre- buiscono a produrlo. Se le richieste pet passa in rassegna le principali in- che ci vengono rivolte dall'esterno terpretazioni teoriche del rapporto sono da noi percepite come eccedenti Aporie professionali tra disoccupazione e salute mentale e oppure come inferiori alle nostre ca- accenna agli strumenti utilizzati, per pacità, il nostro comportamento di Adriana Luciano valutarlo, dagli studi epidemiologi- cambia e compaiono "fattori stres- ci), il burnout nelle strutture sanita- santi". Oggi — e le pagine di questo rie, la configurazione particolare del- volume a più voci lo confermano — lo stress negli operatori socio-assi- Professioni nel sociale, a cura di Roberto Mau- Che cos'è un processo di professionalizzazio- si è trovato un punto d'accordo nel stenziali, il rapporto tra stress e ma- rizio e Dario Rei, Edizioni Gruppo Abele, To- ritenere che lo stress non è una con- ne? E un insieme di azioni orientate a: circoscri- nagement tra stress e condizione dizione patologica ma una risposta rino 1991, pp. 330, Lit 42.000. vere un campo di competenze ritenute necessarie femminile. Le situazioni di stress pe- dell'organismo e dunque non deve per fornire determinate prestazioni a un pubblico sano in modi differenti sugli uomini essere eliminato ma utilizzato in sen- Classi... professioni. Uno dei tanti slittamenti di utenti o di clienti; precludere l'esercizio di e sulle donne, che esercitano una par- so ottimale, nella direzione di un po- semantici del nostro tempo. Fino a dieci, quindi- quell'attività a chi non abbia seguito un partico- te delle loro capacità nell'ambito del- tenziamento delle motivazioni sog- la cura e della famiglia e per questo gettive. Il cambiamento nell'organiz- ci anni fa, la parola classe compariva frequente- lare iter formativo e non abbia ottenuto la relati- mente nei titoli o nei sottotitoli della saggistica va abilitazione; definire un codice deontologico nello stress occorre comprendere zazione del lavoro, avvenuto nella aspetti, finora non tenuti nel conto che conta, che fa opinione. Oggi è diventata una che imponga determinati obblighi a chi esercita società postindustriale, ha trasfor- dovuto, della vita femminile quoti- mato i significati del lavoro, indu- parola ingombrante, rétro, inutile. In compenso la professione in questione; rendere i professioni- diana. Le attività di cura, ad esem- cendo tra l'altro le persone ad una ri- abbondano negli scaffali delle librerie i libri sulle sti medesimi relativamente autonomi nei con- pio, non sono considerate lavoro e cerca di autorealizzazione. Si com- professioni: vecchie professioni liberali di cui si fronti dei clienti ma anche delle autorità politi- manca un modello della fatica che prende così l'importanza delle com- annunciano sorprendenti rinascimenti, nuove che e amministrative che finanziano i loro servi- comprende il lavoro familiare. Lo ponenti individuali, variabili da professioni che promettono radiosi futuri, profes- zi. Storicamente le professioni che ancora oggi stress è stato interpretato come un soggetto a soggetto, dello stress nelle "concetto antagonista della malattia attività lavorative. Se confrontiamo sioni tecnico-scientifiche che rivendicano prima- continuiamo a chiamare liberali sono nate da un ti sempre annunciati e mai realizzati (come il mi- patto di reciproco sostegno stipulato tra stati libe- mentale". Ma la depressione, una un modello meccanico di organizza- forma di soggezione e di infermità al- tico governo dei tecnici), professioni sociali che rali nascenti e gruppi sociali in ascesa per eserci- zione del lavoro, in cui domina la cul- la quale non di rado sono esposte le tura della quantità e della dipenden- dovrebbero (o vorrebbero) soccorrere lo stato so- tare il potere statuale su cittadini riluttanti. Con- donne, può interpretarsi come fase za, con un modello organizzativo al- ciale in crisi e prefigurarne un'alternativa. tro i privilegi delle corporazioni medievali e il di esaurimento durante una risposta ternativo, ci accorgiamo che que- All'ultima variante del discorso è dedicato potere insorgente delle grandi concentrazioni allo stress. Occorrerà in tale caso st'ultimo è caratterizzato da un questo libro. Contiene sei saggi su altrettante economiche. orientarsi — come propongono E. ambiente di interdipendenza tra le professioni: quella dell'animatore (Roberto Reale e V. Sardelli — verso la cono- svariate attività, in cui predominano Di questo processo storico vanno colti due Maurizio), dell'assistente domiciliare (Mariena aspetti. Da un lato, l'istituzionalizzazione delle scenza e la modifica dei fattori ester- controlli di eventi non prevedibili. ni, che contribuiscono a sostenerla. Gli attori di questa organizzazione Scassettati), dell'assistente sociale (Milena Dio- professioni ha comportato l'innalzamento del li- "a rete" interagiscono in un lavoro mede), dell'educatore (Paolo Marcon), dello psi- bello dì qualificazione richiesto per l'esercizio di La collaborazione di studiosi pro- di gruppo. cologo (Giorgio Blandino), del sociologo (Lucio prestazioni cruciali per il benessere dei cittadini venienti da diverse discipline si di- Luison). Introduce e conclude Dario Rei con (si pensi alla medicina o alla tutela legale), e, di mostra fruttuosa perché il soggetto Questo modello prevede la figura due saggi: Le professioni nello Stato sociale e conseguenza, un aumento delle garanzie che per della loro riflessione, lo stress, appa- dinamica del professional, indirizzato re come una risposta diffusa e carat- Quali sfide per le professioni sociali. questa via vengono offerte ai clienti-utenti, sulla a risolvere problemi e a produrre in- teristica del nostro stile occidentale novazioni. Si verifica "uno slitta- Il volume può essere letto come un testo di so- qualità di servizi che essi non sono in grado di di vita, trasversale ai ceti sociali e alle mento verso l'alto della attività co- ciologia delle professioni ma anche come una controllare per mancanza di competenze. Dal- professioni. Tuttavia permangono gnitiva", che può anche produrre un guida per chi voglia intraprendere una di queste l'altro, si è prodotto un effetto di chiusura socia- differenze profonde nel modo di af- sovraccarico di lavoro mentale. In si- professioni. Ma non è solo questo. E anche qual- le che ha permesso ai membri delle professioni di frontare e di vivere lo stress e su que- tuazioni di tipo ripetitivo, comparirà cosa di più. E uno dei tanti indicatori di un pro- arroccarsi in raggruppamenti quasi corporativi e ste differenze varrebbe la pena di ria- un "sottocarico". Intervengono allo- cesso sociale in atto. Uno dei tanti segnali di di difendere il loro status e i loro privilegi in virtù prire il discorso. Oggi soprattutto ra le reazioni da stress e la fatica quello che noi sociologi, nel nostro goffo lin- delle credenziali acquisite (l'iscrizione all'albo, che disoccupazione e povertà colpi- mentale: reazioni che sono i risultati scono con maggior forza i soggetti organici di stati di fatica prolungati e guaggio, chiamiamo un processo di professiona- delle classi subalterne, per le quali lo intensi, che non siamo capaci di fron- lizzazione. \> stress coincide con il dramma della teggiare adeguatamente. Per preve- sopravvivenza e della sofferenza so- nire o limitare i danni l'ergonomia, ciale.

a cura di lohn A Waterworth lack London Multimedia novità in libreria Memorie di un bevitore Tecnologia e applicazioni a cura di Nina Hall Autobiografìa La nuova sfida informatica per chi deve comprenderla, insegnarla, Il gran teatro della sbronza è popolato di attori che sognano impiegarla e svilupparla ulteriormente. Caos imprese leggendarie, che si insultano e che si riconciliano in Prefazione di Gianni Dagli Antoni Una scienza per il mondo reale lacrime, che confessano i loro più gelosi, e vergognosi, segreti, che illustrazioni a colori e in bianco e nero, 228 pagine, lire 38.000 In questa raccolta di relazioni incisive, pubblicate per la prima possono uccidere e perfino uccidersi. collana MUZZIO NUOVO MILLENNIO volta nel New Scientist, apprezzati esperti come Ian Stewart, Prefazione di Giorgio Celli Robert Mary e Benoit Mandelbrot ricorrono alla ricerca più 252 pagine, lire 24.000 recente per spiegare le radici del caos. collana AHITROSO illustrazioni a colori e in bianco e nero, xii + 226 pagine, lire 28.000 a cura di J. Nyce e P. Kahn collana MUZZIO SCIENZE Da Memex a Hypertext Vannevar Bush e la Macchina della Mente Hans Martin lahns La prima raccolta completa di tutti gli scritti di Bush sul Memex Barone, Bellone, Bottazzini, Cappelletti, Costantini, Giorello, Lolli, Mangani, Felci, muschi, licheni d'Europa Mangione, Minguez, Mondadori, Pancaldi, Pasquinelli, Servi, Tagliagambe accompagnati dagli articoli dei principali studiosi dell'ipertesto. 655 fotografìe a colori 280 pagine, lire 34.000 Omaggio a Ludovico Geymonat La prima guida specialistica di campagna, pubblicata in Italia, su collana MUZZIO NUOVO MILLENNIO Saggi e testimonianze felci, muschi e licheni. Un ricordo dell'uomo e una testimonianza del suo pensiero secondo 290 pagine, lire 38.000 le diverse direttrici del suo sviluppo. collana SCIENZE NATURALI 200 pagine, lire 25.000 S Theodor Holm Nelson collana MUZZIO SCIENZE Literary Machines 90.1 Il progetto Xanadu a cura di Robert S. Hine Finalmente l'edizione italiana del rapporto più aggiornato Enciclopedia Oxford di Veterinaria sul leggendario sistema ipertestuale ideato da Ted Nelson. Y Anatomia animale, endocrinologia, farmacologia, Non confondete questo libro con un comune testo di informatica! fisiologia, genetica, patologia, 280 pagine, lire 34.000 con il vocabolario inglese-italiano di tutte le voci. collana MUZZIO NUOVO MILLENNIO Franco Muzzio Editore 1.100 pagine, 200 disegni, 6.000 voci, lire 58.000 GENNAIO 1993-N. 1, PAG. 41

Libri ài Testo La filosofia per tutti di Luigi Bosi

THOMAS NAGEL, Una brevissima in- ci lo faranno per divertire, gli scritto- l'oscillazione di Veca fra domande gativo, mentre Bencivenga è vera- la realtà e dalle riflessioni che questo troduzione alla filosofia, Il Saggiato- ri per affascinare con le loro storie e i inevitabili e risposte impossibili. Co- mente appassionante e comunica il rovesciamento suscita nel lettore, è re, Milano 1989, Lit 24.000. filosofi con la scusa di capire come mune è la convinzione che se la filo- senso di gioco delle filosofie, quando presente anche in molti punti della ERMANNO BENCIVENGA, Giochiamo stanno le cose". sofia riuscisse a raggiungere una si prefigge di persuadere il lettore sua Filosofia in trentadue favole. Mol- con la filosofia, Mondadori, Milano Ma quale può essere allora la fun- comprensione totale della realtà, se- della validità di un punto di vista e 1990, Lit 27.000. to diverso, dato il contesto italiano zione della filosofia presso il grande condo un modello di assoluta razio- subito dopo vuole persuaderlo anche influenzato dall'impostazione stori- ERMANNO BENCIVENGA, La filosofia pubblico? In una delle sue "trenta- nalità, renderebbe la vita dell'uomo del punto di vista opposto. Questo cistica, è il quadro della filosofia che in trentadue favole, Mondadori, Mila- due favole", Bencivenga ci fornisce abbastanza simile ad un inferno, per- elemento di gioco filosofico, di pia- Veca presenta nelle Questioni di vita, no 1991, pp. 120, Lit 25.000. questa risposta: "Al mondo ci sono ché le toglierebbe quel carattere di cere prodotto dal rovesciamento del- in cui tratta i problemi filosofici che SALVATORE VECA, Questioni di vita e nascono dall'attualità: il pensiero ver- Conversazioni filosofiche, Rizzoli, de, lo sport, la democrazia, ecc. Però il Milano 1991, Lit 30.000. modo in cui Veca cerca di introdurre NICOLA CHIAROMONTE, Il tarlo della il lettore comune all'attualità filoso- coscienza, Il Mulino, Bologna 1992, co. Un movimento che comporta la rottura dei fica, molto basato sulla modernizza- pp. 284, Lit 34.000. < vecchi apparati istituzionali e la ricerca di nuove zione del linguaggio e su richiami fre- ad esempio), piuttosto che in ragione della quali- modalità di erogazione delle prestazioni sociali. quenti e pensatori illustri, può lasciar- "Noi non siamo di quelli che rie- tà effettiva dei servizi resi. Il variegato e ambiguo arcipelago del volontaria- gli l'impressione di essere più uno scono a pensare solo in mezzo ai li- - I processi di professionalizzazione a cui stiamo to ne è un sintomo. Le professioni "nel sociale" spettatore che un reale interlocutore bri, sotto la scossa dei libri, — è no- assistendo in questi ultimi anni, e che sono se- del dialogo a cui è stato invitato. stra consuetudine pensare all'aria ne sono, a loro volta, un sintomo. Se si scorrono aperta, camminando, salendo, dan- gnalati dalle molte decine di richieste di nuovi le pagine del libro alla ricerca del nucleo di com- Il lettore comune, davanti a una zando..." A guardare l'immagine albi professionali, dagli innumerevoli convegni petenze che accomunano le professioni in que- concezione della filosofia come eser- cizio al pluralismo dei punti di vista, piacevole e affascinante, a volte per- che si svolgono sull'argomento e dalla numerosa stione, si scopre che questo viene individuato fino giocosa, con cui la filosofia viene pubblicistica relativa (il libro curato da Maurizio si chiederà se non sia altro che un ri- proprio nella capacità di fare da relais, da punto svolto della situazione di relativa presentata a un pubblico sempre più e Rei ne è appunto un buon esemplare), manten- di connessione, da mediatore tra ambiti diversi. vasto, parrebbe che questa frase di "pace imperiale" dominante oggi nel gono la stessa ambivalenza. Con una peculiarità. Tra apparati pubblici e privati; tra famiglia, la- mondo occidentale, e se essa non sia Nietzsche nella Gaia scienza abbia Nonostante siano relativamente numerose le per- avuto un valore profetico. Dare voro e scuola; tra prestazioni professionali e non quindi destinata a perdere di senso sone che premono per l'istituzionalizzazione di un'occhiata ad alcune delle numero- professionali; tra scambio, oblatività, e redistri- qualora i conflitti raggiungano ben se pubblicazioni recenti, in cui si cer- nuove professioni, nonostante si sia ormai conso- buzione. Che cosa fa un animatore di comunità, altri livelli di drammaticità. Qualche ca di avvicinare la filosofia al lettore lidato uno stereotipo positivo nei loro confronti se non tessere intomo a una popolazione di gio- risposta a queste domande offre la lettura del Tarlo della coscienza di Ni- comune, può servire a riflettere su — parlare di professioni piace assai di più che vani svantaggiati una rete di servizi e prestazioni come questo avvicinamento possa parlare di classi —, il processo langue. Le nuove cola Chiaromonte, libro che esprime presi a prestito dalla circoscrizione xy, dalla l'esigenza dell'autore — della stessa avvenire anche nella scuola, visto professioni rimangono deboli. Non riescono ad scuola yz, dal circolo ricreativo zw? Che cosa fa che la Commissione Brocca per la ri- generazione di Camus, Silone e Han- ottenere riconoscimenti che ne garantiscano il un educatore se non mettere in relazione perso- nah Arendt — di dare un senso alla forma delle superiori ha esteso alle monopolio, mantengono confini incerti. Per- secondarie non liceali l'insegnamen- ne, famiglie, scuole, luoghi di lavoro, servizi sa- propria vita attraverso la resistenza ché? Mi limiterò a una risposta parziale, ma — to della disciplina di Socrate e di nitari? Ma, paradossalmente, a un nucleo profes- al totalitarismo. Ciò che colpisce è Kant. credo — non secondaria, che si riferisce proprio sionale che situa la ragion d'essere di questi pro- uno stile filosofico in cui concetti e alle cosiddette professioni sociali. Queste profes- fessionisti nella capacità di rompere vecchi stec- teorie risultano del tutto assimilati In fatto di giocosità, di spettacola- nell'elaborazione di un pensiero fe- sioni, non tutte nuove, ma tutte deboli, dal pun- cati, di smobilitare rigidità burocratiche, di rità o di facile divulgazione, i libri di dele all'esperienza personale. Come to di vista del loro potere sociale, sono strette in Nagel, di Bencivenga e di Veca (per produrre innovazioni istituzionali, di introdurre dice Gustaw Herling, nell'introdu- quest'ultimo ci riferiamo solo alla un paradosso. Le professioni storiche sono nate nuove flessibilità nei servìzi di welfare, corri- zione al volume, la scrittura di Chia- prima parte), più che a Nietzsche si in concomitanza con un processo di differenzia- spondono strategìe di professionalizzazione che romonte sa "trasmettere non solo un possono accostare a un romanzo filo- zione sociale e istituzionale che ha dato vita non ripercorrono stancamente la vecchia strada della pensiero chiaro e libero, ma una con- sofico come il Candido di Voltaire o a solo agli stati moderni, ma anche ai cosiddetti chiusura, della creazione di distinzioni — spesso tinua tensione morale, in modo che quelle gare di oratoria che si teneva- servizi di welfare: sanità, scuola, assistenza. Pre- artificiose — tra tipi di competenze, della crea- nella parola viva tutto intero chi la no nell'antica Grecia, alle quali Pe- stazioni che venivano prima fomite in forma zione di confini, della richiesta di meccanismi ri- esprime come una verità lungamente relman fa risalire un po' tutta la filo- soppesata e sofferta". sofia pratica. Questi libri riescono a aspecifica in altri ambiti sociali (famiglie, luoghi gidi di tutela. trattare argomenti filosofici anche di lavoro, comunità) si specializzarono e vennero Ci sono altri modi per far sì che questi mestieri La lettura di libri di "filosofia per complessi in modo tutto sommato esercitate all'interno di organizzazioni apposite. importanti, di cui tutti vediamo l'utilità, e la de- tutti" può contribuire a un rinnova- mento dei metodi di insegnamento agile, piacevole, o addirittura — co- Oggi tutto questo è in crisi. Non solo per via del- licatezza, vengano prestati con competenze ade- me nel caso di Bencivenga — giocoso la crisi fiscale, ma anche perché sembra essere sta- della materia, per la varietà dei modi guate a garantire ai cittadini buone prestazioni, e di filosofare che presentano, per una e fantastico, ma il tipo di filosofia to raggiunto un limite. L'ulteriore specializza- che, contemporaneamente, i lavoratori che li concezione della filosofia come ricer- che vogliono trasmettere al vasto zione di certi tipi di prestazione produce effetti pubblico è ancora in sostanza quello esercitano ottengano garanzie giuridiche e retri- ca più che come sapere compiuto, an- indesiderati: di burocratizzazione, di spersona- che sta alla base del progetto raziona- butive che li facciano uscire dalla condizione di che per lo sforzo complessivo di av- le della modernità, anche se gli autori lizzazione, di medicalizzazione di interi settori precarietà in cui spesso operano, "parenti pove- vicinare non solo il lettore al mondo hanno ben chiari i limiti che caratte- della vita quotidiana. E cominciato un movi- ri" dei veri professionisti? Ci sono strade diverse della filosofia, bensì la filosofia al rizzano al giorno d'oggi il sapere filo- mento inverso. Di de-differenziazione, per usare per fare di queste professioni luoghi non solo di mondo del lettore. sofico. un altro brutto termine del linguaggio sociologi- tutela corporativa, ma di innovazione sociale? Per Nagel, infatti, la filosofia è so- La rubrica "Libri di Testo" lo "l'infanzia dell'intelletto". Essa è a cura di Lidia De Federicis nasce dal nostro essere naturalmente privi di una prospettiva unificata, due tipi di scuole. In uno si insegna- infinita varietà che è una prerogativa dalla capacità di adottare un duplice no tutte le cose vere: chi ha veramen- più dell'errore che della verità. Per sguardo: uno esterno, oggettivo — lo te fondato Roma, chi vive veramente questo la funzione che la filosofia "sguardo da nessun luogo" della sott'acqua... Nell'altra si insegnano può svolgere oggi per l'uomo comune Henri-Frédéric Amiel scienza — ed uno interno, soggetti- invece tutte cose false: che Roma sembra essere quella di insegnargli a vo. La filosofia ha il compito di man- l'ha fondata Remo o Numa Pompi- scoprire la verità dell'errore più che tenere sempre aperta la tensione fra lio, che sotto l'acqua ci stanno draghi la verità della verità, di educarlo cioè questi due punti di vista, perché e sirene... Fra i due tipi di scuole c'è al relativismo dei punti di vista e alla DIARIO INTIMO "una cultura che cerchi di farne a una bella differenza. Di verità ce n'è tolleranza. meno non crescerà mai". Anche per (1847/1881 ) una sola... quindi i bambini che van- Ma il modo in cui i tre autori cer- Veca — che riprende in più punti no a questo tipo di scuola, imparano cano di realizzare questa funzione Nagel — la filosofia consiste più che a cura di Maurizio Ciampa tutti le stesse cose... A lungo andare presenta notevoli differenze. Nella nella soluzione di problemi filosofici e Francesco Grafici diventano tutti uguali, hanno tutti Brevissima introduzione e in Giochia- nella loro formulazione e nella loro un grembiulino bianco... quando cre- mo alla filosofia prevale l'impostazio- chiarificazione: essa ha a che fare con Per più di 40 anni Amiel ha atteso al suo "Journal" che scono vogliono tutti una macchina ne teoretico-problematica in uso nel- domande inevitabili e con risposte si compone di 17.000 pagine, nelle quali si rispecchia, grande grande... L'altro tipo di scuo- l'insegnamento della filosofia presso impossibili. Nelle pagine di Veca ri- tra l'altro, il travaglio spirituale e lo sbandamento delle la è molto diverso. Siccome per ogni le università americane — da cui gli corre spesso l'immagine del labirin- cosa vera ci sono infinite cose false... autori provengono — con la diffe- generazioni dopo il primo Romanticismo. L'Antologia to: la ragione filosofica è un tenue fi- ogni bambino impara cose diverse renza che Nagel finisce per illustrare che proponiamo offre un esauriente approccio con il lo che si può spezzare in ogni mo- dagli altri. Se entrate in una scuola le questioni canoniche dello scettici- pensiero dell'Autore, uno studioso malinconico dell'io, mento, ma è il solo che abbiamo e così ci trovate un gran pandemonio, smo, del solipsismo, del relativismo, della vita, una tormentosa ricerca della verità. tanto vale seguirlo. La concezione di con tutti i bambini che raccontano del determinismo, e così via, mentre Bencivenga può risultare ancor meno storie diverse... e i bambini anche so- Bencivenga lascia più spazio alla de- lunsighiera: il compito del filosofo è no diversi. Il problema adesso è: qua- scrizione dei casi concreti, che gene- di occuparsi delle alternative, di co- le di queste è una scuola davvero?" rano le domande, e ai collegamenti me le cose potrebbero andare; in Collana Libri del Ponte / pp. 192 / L. 28.000 sia storici sia teoretici. Pregevole questo strano lavoro egli ha per com- L'interrogativo finale richiama la quanto a concisione e rigore, Nagel pagni pagliacci e scrittori: "i pagliac- tensione che Nagel pone fra i due punti di vista dello sguardo umano, e risulta al lettore comune un po' sbri- r riNDjCF ^^HDEI LIBRI DEL UESEH GENNAIO 1993-N. 1, PAG. 42

moria si celebra e si rinnova l'atto problema dell'origine, dell'inizio, di- morale, consacra Dio e uomo in quel dei santi) non è che il ritrovamento della resurrezione: "Le immagini viene la forza propulsiva della scrit- che hanno di più proprio: il niente. più autentico di quella divinità della vengono da lontano e vanno lontano; Una continua tura stessa, del suo inesausto farsi e Dio, negandosi, morendo sulla Cro- presenza, dell'apparire in quanto as- esse non sono segnali statici e immo- tornare all'identico: alla medesima ce, consente alle cose di essere, ma soluto negativo che era stato ricono- bili. Non sono nemmeno spettri. interrogazione priva di risposta con- poiché tutto ciò che è, muore, la no- sciuto nel mondo greco. La necessità Un'immagine d'arte è lontana dallo resurrezione clusiva. Se l'Atto è la negazione del- stra finitezza stessa incarna Dio nel del mondo è dunque la sua morte, spettro come l'angelo dal livido abis- l'ente (intendendo con questo termi- suo morire e — perciò — il finire è mentre "il Dio biblico crea il mondo so. L'arte è una continua resurrezio- di Alberto Voliti ne tutto ciò che è empirico e indivi- perenne testimonianza della rivela- con arbitraria onnipotenza; senza ne". In opposizione all'estetica cro- duale), esso è dunque rii-ente e pre- zione. In ciò, il legame che unisce il una 'ragione', senza necessità" (Il ciana, per Emo, l'arte non è "espres- suppone la nullità dell'ente. Ma se cristianesimo (e non il cattolicesimo, Dio negativo, p. 20). ANDREA EMO, Le voci delle Muse. sione" di un'intuizione soggettiva, l'Atto è il trascendimento di tutti gli di cui per Emo la buona novella con- Allo stesso modo, le riflessioni sul- Scritti sulla religione e sull'arte 1918- ma un atto che tende a mantenere le atti empirici, esso è allora assimilabi- tinua ad essere l'assillante "eresia") l'arte di Emo ruotano attorno alla 1981, a cura di Massimo Dona e Ro- cose nel loro mistero ontologico (e le a Dio che trascende tutte le sue alla religione greca, è assai più forte fondamentale persuasione che l'im- mano Gasparotti, prefaz. di Massi- anche in ciò, come in altre circostan- creature. La nullità dell'ente equiva- di quello che lo unisce all'ebraismo. magine non sia affatto la riproduzio- mo Cacciari, Marsilio, Venezia ze ricordate da Cacciari nella prefa- le alla nullità di Dio. La morte di Il sacrificio del Cristo rappresentato ne mimetica di un oggetto — nulla è 1992, pp. 199, Lit 35.000. zione, Heidegger intraprende il per- quest'ultimo, annunciata da Nietz- dalla Croce ripete l'antica pratica sa- più lontano da Emo dello psicologi- corso di Emo, o viceversa, quasi alla sche nella Gaia scienza, lungi dal rap- crificale del politeismo pagano e la smo e di una concezione estetica rea- "Dio è morto. Ma come si può an- lettera): esattamente l'opposto di presentare una liberazione dell'uomo stessa disseminazione del divino nei listica — ma di quel vuoto cui sem- nunciare la morte di ciò che non è qualunque espressione psicologisti- dai vincoli della trascendenza e della cieli cristiani (ordini degli angeli e pre la presenza rinvia e nella cui me- mai esistito? L'esistenza vera e pro- ca. "La poesia è impudicizia; la sua pria, cioè l'esistenza obiettiva, non mancanza di pudore consiste nell'im- esiste, l'esistenza è sempre morente e mediata rivelazione dell'anima, del momentanea. Anche Dio, come noi, sentimento, di ogni immediatezza e è il suo perpetuo morire — l'esisten- nudità che viene offerta e prostitui- za è il suo morire; non esiste l'esi- ta. La rivelazione sconsiderata di ciò stenza oggettiva. Essa non è un esse- Progresso? Meglio la buona vita che deve restare nascosto, cioè l'ani- re che muore, ma è il morire delle co- ma". È chiaro che con poesia Emo se stesse". Non è difficile trasceglie- di Marina Sozzi allude qui alla letteratura intimistica re tra le sfaccettature e le articolazio- e di confessione psicologica. Al con- ni della scrittura che per più di trario, la vera opera d'arte, essendo cinquant'anni fu tessuta nel ritegno e CHRISTOPHER LASCH, Il paradiso in terra. Il pro- gresso quella della nostalgia. Concetti speculari, immagine del nulla, si costituirebbe nel riserbo da Andrea Emo, un fram- gresso e la sua critica, Feltrinelli, Milano 1992, che si fondano entrambi sulla convinzione del come "monumento funebre", la cui mento che ne rappresenti il nucleo ed. orig. 1991, trad. dall'inglese di Carlo Oli- carattere irreversibile del progresso scientifico, e "forma", non consapevole, "è tanto centrale e il cuore. Infatti, come af- più mirabile quanto più essa sa di ferma Massimo Cacciari nella prefa- va, pp. 565, Lit 80.000. si differenziano solo per la connotazione positiva o negativa ad esso attribuita. Ma il presunto contenere il nulla, di non essere altro zione, "i suoi pensieri non mostrano che nulla". Proprio nell'ossessivo Nonostante le serrate critiche che il nostro se- "progresso del mondo occidentale" (ovvero il quasi traccia di 'sviluppo"'. formalismo, che pretende di svelare sorgere del capitalismo e la modernizzazione) Questo secondo volume, che rac- colo ha mosso all'ottimismo progressista, la fede l'invisibile portandolo allo statuto coglie le meditazioni emiane sulla re- nel progresso non viene meno, e continua ad in- non è stato il prodotto di un inevitabile sviluppo, del visibile, sta per Emo il limite in- ligione e sull'arte, conferma la sor- quinare la comprensione del corso reale della sto- caldeggiato dalle forze progressiste più consape- valicabile dell'avanguardia. Secondo presa che provammo alla pubblica- ria. Eppure, nessuna delle posizioni politiche tra- voli, ma solo il prodotto di una serie di eventi e lui, più rispettosa di questo "segre- zione della prima raccolta, Il dio ne- dizionali in America è oggi in grado di fornire di circostanze fortunose. Questa ricostruzione to" che sta alla base dell'essere, sa- gativo (Marsilio, 1989). Dobbiamo a un 'idea plausibile del progresso: né la destra, che spiega il "blocco" della discussione sul progres- rebbe l'arte antica e rinascimentale Massimo Cacciari la scoperta di que- so, che oscilla tra fede e nostalgia, tra ottimismo (almeno fino a Michelangelo). sto eccezionale filosofo e scrittore. E in modo più o meno esplicito continua a perse- dobbiamo a Massimo Dona e a Ro- guire lo sviluppo ulteriore dell'occidente a spese e timore, senza trovare un'alternativa. Lasch ri- Questo nichilismo estremo, esem- mano Gasparotti la cura e la pertina- del resto del mondo; e neppure la sinistra, che ha trova invece, in modo certo originale, sovente pi del quale appaiono in altri pensa- cia grazie alle quali il loro viaggio, propugnato l'estensione universale del modello inatteso e talvolta discutibile, le linee di una tra- tori appartati e "maledetti" (si pensi amoroso e attento, attraverso trecen- di sviluppo occidentale, e che è ormai consapevo- dizione trasversale: dalla reazione alla rivoluzio- a Leopardi, per l'Ottocento, o a filo- tonovantasei quaderni manoscritti le delle conseguenze non sostenibili che ciò com- ne francese di Burke, al puritanesimo americano sofi novecenteschi come Michel- staedter o Giuseppe Rensi), sembra per oltre trentottomila pagine, ap- porterebbe per il pianeta. Queste le premesse da (Carly le e Emerson), dal populismo ottocentesco abbia bisogno, per esprimersi, della proda infine a queste raccolte, cui — fino all'anarcosindacalismo di Sorel e al sindaca- cui parte l'analisi di Christopher Lasch, ampia e solitudine e del- riserbo. Il diario, lo si spera — altre ne seguiranno. interdisciplinare, che investe politica e filosofia, lismo americano, e fino ancora ad alcuni movi- Le voci delle Muse ripropone, arti- zibaldone di leopardiana memoria, la storia e letteratura, incentrandosi soprattutto sul- menti politici del nostro secolo, compresa la resi- scrittura dell'anima che dialoga con colato attorno.alle "questioni" della stenza non violenta di Luther King. Il filo che le- religione e dell'arte, il pensiero do- la cultura anglosassone. E infatti soprattutto se stessa, ne sono i luoghi più propri, ga, secondo Lasch, questi autori e movimenti è minante di Andrea Emo: quell'osses- Adam Smith, e non l'illuminismo francese, a suo ove il ritegno si misura nella distanza sione, nata nei lontani anni di ap- parere, ad aver dato inizio all'ideologia del pro- l'idea di una virtù che tenga a mente, a fronte del interposta tra la scrittura e la lettura. prendistato alla luce della filosofia di gresso, avendo per primo respinto lo stoicismo progresso materiale, l'ideale della "buona vita". Nessuno spirito polemico può distur- Giovanni Gentile, che si impernia ancora dominante e legittimato appieno il perse- Una "sensibilità", dunque, più che una corrente bare questo abbandono. Una scrittu- sulla interrogazione dell'Atto (si sa guimento del desiderio. Il liberalismo delle origi- intellettuale, riconducibile all'aspetto migliore ra, dunque, che si intride dello stesso silenzio da cui proviene, programma- che per Gentile il pensiero è "atto ni aveva assicurato che il progresso materiale e della cultura piccoloborghese: "il realismo mo- ticamente, tragicamente "postu- che non si può assolutamente tra- rale, la. consapevolezza che ogni cosa ha il suo quello morale sarebbero avanzati di pari passo: i ma", come Emo dichiarava nella sua scendere, perché esso è la nostra stes- dubbi, espressi già da Henry George a fine Otto- prezzo, il rispetto dei limiti, lo scetticismo contro sa soggettività, cioè noi stessi; atto serenità — per usare una celebre cento, non erano allora serviti da freno all'otti- il progresso ' '. Non si tratta ovviamente di una so- espressione di Sbarbaro — "tenera e che non si può mai e in nessun modo luzione: lo stesso Lasch ammette che la tradizio- oggettivare"). mismo trionfante; solo recentemente tale convin- disperata", in una delle ultime note, ne populista pone le domande giuste, ma non sa Contrariamente a ciò che accade zione è stata definitivamente messa in crisi alla e che può essere considerata quasi ai numerosi seguaci dell'"attuali- prova dei fatti. Le ragioni per cui a tale ottimi- fornire risposte. Tuttavia la lettura di questo li- una consegna testamentaria: "Ormai smo", sparsi un po' ovunque, la ri- smo non si è mai riusciti ad opporre nulla di me- bro, ricca ed affascinante, presenta un panorama sono alla fine della mia giornata; flessione di Emo si spinge alle radici glio che un rifiuto del progresso tout court sono di storia delle idee poco familiare al lettore ita- sembro dare le ultime istruzioni sul modo di ordinare i miei pensieri, di dell'idealismo, in un dialogo solitario analizzate da Lasch affiancando all'idea del pro- liano. e appartato con le grandi tradizioni farli stare insieme in modo che ne ri- della metafisica occidentale — He- sulti un onesto, tranquillo, precario gel, Schelling — oltre alle quali il ed ovvio monumento funebre". Novità QUESTIONI DI STORIA CONTEMPORANEA TESTI E STUDI TEORIE EDUCATIVE E PROCESSI FORMATIVI Collana diretta da Collana diretta da Riccardo Massa Paul Corner, Claudio Pavone, Giovanna Procacci Franco Cambi (a cura di), Tra scienza e storia. R. Massa, D. Demetrio (a cura di) Giampiero Carocci Percorsi del neostoricismo italiano: Le vite normali. Il trasformismo dall'Unità ad oggi Eugenio Garin-Paolo Rossi-SergioMoravia Una ricerca sulle storie di formazione dei giovani pp. 164, L. 25.000 pp. 176, L. 27.000 pp. 254, L. 32.000 II Edizione

Paul Corner Agata Piromallo Gambardella (a cura di), Giuseppe Spadafora Dall'agricoltura all'industria Luoghi dell'apparenza. L'identità negativa della pedagogia pp. 169, L. 25.000 Mass media e formazione del sapere pp. 141, L. 20.000 pp. 270, L. 36.000 David Bidussa Angelo M. Franzo Il sionismo politico Paolo Chiozzi Giovani satiri e vecchi sileni. (imminente) Manuale di antropologia visuale Frammenti di un discorso pedagogico pp. 170, L. 25.000 pp. 220, L. 32.000 pp. 176, L. 26.500

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MICHEL ONFRAY, Cinismo. Principi strofe moral-politica della nostra era per un'etica ludica, Rizzoli, Milano Cinismi antichi e moderni che non sia soltanto una fuga come 1992, ed. orig. 1990, trad. dal fran- quella di tanti tedeschi che all'epoca cese di Sergio Atzeni, pp. 179, Lit di Francesca Rigotti in cui il libro veniva scritto si trasfe- 32.000. rivano in Provenza o in Toscana, a PETER SLOTERDIJK, Critica della ra- Goa o nel Nepal. Insomma restate o gion cinica. Il rapporto tra sapere e ap- prendere posizione; e tutto questo, si cente, rimandando a dopo l'esposi- scrittura di Sloterdijk. Quest'ultimo diventate kinici per non cedere al ci- parati di potere dall'antichità ai giorni noti, per un libro in due volumi di zione delle tesi essenziali dell'opera autore, che ha rifiutato l'accademia e nismo, fate come Nietzsche, che nostri, ed. italiana a cura di Andrea complessive 954 pagine e di argo- tedesca. Non c'è dubbio che Onfray vive trasferendo la sua residenza tra martellava i falsi profeti della sua Ermano e Mario Perniola, Garzanti, mento non proprio leggero. simpatizza con l'oggetto del suo stu- la Germania e la Francia, si muove epoca, ci dice ancora Sloterdijk pre- Milano 1992, ed. orig. 1983, trad. Se nel 1983 — lo stesso anno in dio, per lo meno col cinismo antico, anche stilisticamente su un registro sentando la sua ricetta omeopatica. dal tedesco di Andrea Ermano, pp. cui uscì la Cassandra di Christa Wolf, quello di Diogene, ma anche di Anti- situato al confine tra i due paesi riu- Kinismo e cinismo sono però an- 431, Lit 43.000. per gli amanti delle coincidenze — lo stene, Cratete o Ipparchia; quello scendo a offrire, nella sua ariosità, che atteggiamenti di vita che tra- studio di Sloterdijk centrò lo spirito che riprendeva i valori simbolici del un bell'esempio di prestazione divul- scendono la dimensione storica per Vi sono parole con forti connota- del tempo, che cosa se ne può dire cane perché ne apprezzava le abitu- gativa ad alto livello. Valga come diventare due costanti paradigmati- zioni di tipo morale, delle quali non è dieci anni dopo? Il numero non ecci- dini, come il mangiare in pubblico, esempio per tutti il magnifico passo che del nostro comportamento, gros- facile liberarsi 'neanche volendolo: tante di copie vendute nelle tradu- senza regole e cerimoniali, l'accon- ove il "Man", il "Si" impersonale di so modo corrispondenti a resistenza una di queste è cinismo. Se dico di zioni in inglese e francese e, per ora, tentarsi della cuccia, il soddisfare Heidegger viene accostato a "quelle e depressione, ribellione e conniven- qualcuno che è cinico, ne vedo già lo anche in italiano, nonché la caduta con flemma e senza pudore bisogni figure di de Chirico, manichini mu- za col potere. Il moderno cinismo è sguardo accigliato, altero e sprezzan- quello che in ultima istanza conduce te; lo sento lasciar cadere giudizi di a un universo in cui tutto è uniforme, indifferenza e disprezzo. Faccio in- e in quanto uniforme indifferente, vece fatica a immaginarmelo come ove tutto convive in una pacificazio- un simpaticone libero e gaudente, ne amoralistica in cui si perde la fa- "single" e solo un po' scavezzacollo. Perché il volere può essere debole? coltà di discernere tra giusto e sba- Così come continuo a far fatica, pur gliato; come il cinismo della nostra dopo aver letto due volumi, uno di di Paolo Leonardi stampa — constato mentre scrivo parte francese, l'altro di parte tede- queste righe — che arriva a infor- sca, entrambi da poco tradotti in ita- marci degli orrori della fame in So- liano e che del cinismo sono entram- malia con uno splendido reportage DONALD DAVIDSON, Azioni ed eventi, a cura di descritti come mentali o come fisici. Diciamo bi riabilitazioni (ma quante!), a pro- patinato presentato da un grande fo- Eva Picardi, Il Mulino, Bologna 1992, ed. mentale un evento quando è descritto in connes- vare immediato trasporto e simpatia tografo ("Epoca" n. 2193, 21 otto- per Diogene di Sinope e i suoi com- orig. 1980, trad. dall'inglese di Roberto Briga- sione a desideri, credenze e giudizi. Razionaliz- bre 1992). pagni, discepoli e predecessori. Tan- ti, pp. 391, Lit 48.000. zare un evento, e dunque spiegarlo da un punto Sloterdijk intende il kinismo come to più nelle sembianze estreme con le di vista mentale, è mostrarlo coerente con i desi- una filosofia esemplare, o più esatta- quali cinici antichi e moderni vengo- Nel 1980, Donald Davidson ripubblicò rac- deri, le credenze e i giudizi cui è stato riportato. mente come l'atteggiamento para- no qui drappeggiati; tutti conoscia- colti nel volume Azioni ed eventi alcuni dei Diciamo fisico un evento quando è isolato da de- dossale di una filosofia antifilosofica, mo e in fondo approviamo l'immagi- propri saggi che, nel loro complesso, presentano scrizioni o enunciati aperti contenenti in modo caratterizzata dal rifiuto della siste- ne tradizionale che si ha del filosofo essenziale soltanto vocabolario fisico. I due mo- maticità e delle grandi teorie: al loro nella botte, che va in giro con il lan- una delle teorie dell'uomo più sofisticate e più posto, un materialismo da farsa, tal- ternino a cercare l'uomo, e che alla tese elaborate dalla filosofia analitica contempo- di di descrivere eventi non sono omogenei, né volta impertinente, talvolta diver- richiesta del potente Alessandro ranea. Il libro tratta di come le azioni si distin- possono essere resi tali. Dunque, non ci sono leg- tente, talvolta blasfemo. Il salvatag- "Chiedimi quello che vuoi e te lo da- guano tra tutti gli eventi, della spiegazione delle gi psicofisiche, leggi cioè che connettono tipi di gio di Diogene e della sua non-teoria rò", risponde solo "spostati di lì, che azioni (in particolare, esamina se siano determi- eventi mentali con tipi di eventi fisici. Questa o "gaia scienza" si traduce in una fe- mi copri il sole...", ma non tutti ci nate dai desideri e dalle credenze dell'agente), originale concezione del rapporto mente-corpo, nomenologia del cinismo contempo- troviamo in sintonia col contorno di della capacità causale dell'agente, della debolez- che vorrebbe spiegare assieme l'irriducibilità del- raneo che affonda le sue radici agli considerazioni e valutazioni sul cini- za del volere, dell'intendere, della possibilità di la mente al corpo e la loro inseparabilità, è stata inizi del discusso "progetto della mo- smo presenti in queste interpretazio- soggetti artificiali capaci di intendere e di volere chiamata "monismo anomalo" dallo stesso Da- dernità", ovvero nel momento in cui ni postmoderne. (e quindi di compiere azioni). vidson. 115 saggi di Azioni e eventi si leggono scienza e vita si sono separate e il L'elogio del cinismo di Michel La tesi principale è: le azioni sono eventi de- bene. Alcuni si leggono addirittura con un qual- soggetto si è trovato a elaborare da Onfray, benché pubblicato original- solo sintesi individuali. A questo scritti come prodotti intenzionalmente da qual- che trasporto. Per esempio, Com'è possibile la mente sette anni dòpo quello di Slo- debolezza del volere?, una domanda cui David- contesto si riallaccia la perplessità di terdijk, non sembra tenerne molto cuno. Come allora, in primo luogo, si caratteriz- son ci convince a dare una risposta semplice e Sloterdijk verso l'ambivalenza del- conto: del che non si può non chie- za l'intendere? Per Davidson, intendere è giudi- l'illuminismo (Aufklarung): nell'età quindi tanto più convincente. Le molte citazio- dersi ragione dal momento che, an- care qualcosa come desiderabile a fronte di tutto moderna l'illuminismo si presenta che se Onfray confessa di non prati- ciò che crediamo e vogliamo, e non una semplice ni, per lo più implicite, sfidano il lettore colto. inoppugnabile nello smantellare su- care il tedesco, erano pur disponibili combinazione di credere e desiderare. Dicendo L'introduzione di Eva Picardi, molto piacevo- perstizione, errore e falsa scienza; dal 1987 le traduzioni inglese e fran- che un evento è inteso non lo si collega a un altro le e precisa, racconta, collega e sottolinea alcune poi però la diffusione di un nuovo sa- cese del volume. Onfray, enfant pro- evento, a un atto di intendere, ma lo si descrive delle parti e delle tesi più significative del libro. pere scientifico non può che portare dige della filosofia francese, di cui alla creazione di un nuovo soggetto appunto come giudicato desiderabile a fronte di Tradurre è uno dei lavori più ingrati che cono- amplifica pregi e difetti (tra questi, di questo potere. Il cinismo moderno tutto ciò che si crede e si vuole. In secondo luo- tanta prosopopea e poca filologia), li- sco. Il Davidson di Brigati è sciolto, che non è un fa parte dell'illuminismo e diventa go, come si contraddistinguono gli eventi? Ci so- quida le tesi di Sloterdijk in poche ri- pregio da poco. Se Davidson parlasse italiano, elemento portante dei fattori politici ghe finali della bibliografia ragiona- no enunciati, secondo Davidson, che implicita- probabilmente, userebbe qualche anglicismo, e ed economici di sviluppo del mondo ta; i suoi commenti all'opera di Slo- mente quantificano su eventi, e dunque gli even- alle volte non riuscirebbe ad esprimersi in modo contemporaneo: il cinismo moderno terdijk sono alquanto sapidi e azzec- ti sono entità, al pari degli oggetti materiali. Gli convincente. Un tratto veristico che non manca è la quintessenza del "vero" illumi- cati (la Critica della ragion cinica si eventi sono individuati così: due eventi sono al Davidson di Brigati. Una notazione finale. nismo. Come si vede, si tratta alla fi- proponeva di festeggiare parodistica- identici se e solo se hanno le stesse cause e gli stes- L'edizione italiana manca dell'indice analitico ne di una ripresa imbarocchita della mente il bicentenario della Critica si effetti. Quando un evento è causa di un altro, che l'edizione originale ha, cosa che ne rende me- teoria critica: il cinismo è la forma della ragion pura e c'è riuscito, sostie- moderna della coscienza infelice, in c'è una legge che, descritti in un certo modo, li no agevole l'uso allo studioso. Certamente una ne Onfray, se non altro grazie ad al- quanto esprime una falsa coscienza correla. Non ci sono eventi mentali distinti da forma di debolezza del volere, ma di chi? Del cune analogie formali — spessore del conscia della propria falsità. Ma i eventi fisici. Ci sono eventi che possono essere libro, complessità dell'indice, astru- traduttore, della curatrice, o dell'editore? contorni della dialettica dell'illumi- sità dell'espressione, folgorazioni e nismo di Sloterdijk sono ancora più lungaggini... —); tuttavia scrivere taglienti di quelli di Horkheimer e nel 1990 un libro sul cinismo igno- Adorno. Il cinismo della Aufklarung rando tranquillamente la Critica della nell'ombra del suo nome lasciano alimentari, escrementizi e sessuali; niti di teste di uovo (belle lisce) di ar- serve solo ad affinare le tecniche di ragion cinica contravviene perlomeno presumere che il fenomeno Sloter- quello che predicava privazione e ticolazioni protetiche (geometrica- dominio e di corruzione e a giustifi- al galateo della comunità scientifica dijk sia stato determinato da un con- semplicità, padronanza di sé e diritto mente proporzionate), in tutto e per care la doppia vita di coloro che (anche se Onfray, da buon cinico testo spazio-temporale preciso e for- alla ribellione ma anche edonismo, tutto simili a esseri umani, ma sola- "sanno quello che fanno eppure con- adottivo, non risparmia strali feroci se irripetibile, come un certo pubbli- ovvero "pacificazione ottenuta tra- mente 'simili' appunto, in quanto a tinuano a farlo...". contro la confraternita dei professori co di intellettuali tedeschi che nei mite il godimento, più sicura dello loro manca ogni 'carattere proprio' " Dal punto di vista stilistico la mo- universitari di filosofia, soprattutto primi anni ottanta avevano dai tren- stato provocato da qualsivoglia ri- (p. 119). numentale Critica di Sloterdijk è for- quelli francesi). Il fatto è che se si ta ai quarant'anni. Furono loro ad nuncia" (p. 41). Quel cinismo — V'è cinismo e cinismo, dice Sloter- mulata ad arte, con una sterminata scrive di cinismo non si può ignorare acquistare il volume — resta da ve- prosegue l'autore — che non ha tro- dijk, o meglio v'è il cinismo antico (il quantità di particolari, di battute, di la Critica di Sloterdijk se non altro dere se lo lessero — affascinati dal ri- vato posto nelle storie della filosofia tedesco Kynismus, reso in italiano giochi di parole, ed ha persino le fi- perché essa è stata uno dei più clamo- chiamo a una corrente filosofica ripe- scritte da filosofi noiosi, pedanti e con kinismo), che predica rinuncia, gure (una rarità lodevole, che confer- rosi casi letterari degli ultimi anni: scata dalla sua inattualità e racconta- servili (Hegel e Heidegger compresi), ascetismo, atarassia, ovvero "un nu- ma la validità delle osservazioni di 50.000 copie vendute nei primi sei ta in un modo certo non affine a tra i quali solo Nietzsche sembra sal- cleo esterno di resistenza individua- Alice, quando si chiede come faccia- mesi, 70.000 nel primo anno, quello della filosofia classica tedesca. varsi, giacché solo nella sua inattuali- to sul modello animale di soprav- no gli adulti a leggere libri senza figu- 100.000 fino ad ora; una pioggia di Questo per coloro che comprarono il tà è possibile ritrovare la stessa liber- vivenza" (dalla presentazione di Ma- re). Ben riuscita mi è parsa soprattut- recensioni (più di 70 in soli sei mesi, volume spigliatamente e con natura- tà, la stessa atmosfera piena d'aria, rio Perniola, curatore insieme a An- to l'ultima parte, riguardante l'epoca nessuna però in riviste della corpora- lezza (unbefangen, dice la lingua tede- di sole e di vento, di cui vive la vo- drea Ermano dell'edizione italiana, weimariana con la sua atmosfera ki- zione filosofica tedesca), alcune en- sca), il che fu possibile, pare, solo fi- lontà cinica. Tutto questo Onfray lo ridotta della metà circa di pagine ri- nico-cinica molto simile a quella del- tusiaste, alcune severamente criti- no alla primavera dell'83, passata la espone però con un tono acido e acri- spetto all'originale) e v'è il cinismo l'epoca in cui viviamo ora, nella qua- che, altre preoccupate, più che di di- quale l'acquisto era già venuto a cor- monioso, di chi se la prende con la moderno (ted. Zynismus, it. cinismo), le iniziava la nuova era social-psico- scutere i contenuti del libro, di in- rispondere a una presa di posizione, perpetua arroganza dei mediocri per- che è sinonimo di sarcasmo, rasse- logica contrassegnata dai tratti del- quadrarlo in una gerarchia di giudizi a un desiderio di verificare se aveva ché si senté dalla parte dei grandi, to- gnazione, connivenza col potere. l'americanismo: fine settimana, tem- (capolavoro del secolo o livre de che- ragione il recensore agiografico della no che gli stessi cinici probabilmente Inutile dire che le simpatie dell'auto- po libero, hobby, comodità vet alla moda per giovani intellettuali "Zeit" o quello polemico dello avrebbero disapprovato. Gli fa difet- re vanno alla prima accezione e che dell'alienazione, comfort della dop- di sinistra?); l'essere diventato og- "Spiegel". to insomma l'ironia serena e consa- anzi un recupero della dimensione pia vita, insomma forme di vita con- getto di una controversia nella quale pevole, la mano sì critica ma leggera primigenia è considerato un possibile sumiste, illusioniste, ricche di distra- pare che ai tempi non si potesse non Ma torniamo a Onfray, che del ci- nismo ci dà l'interpretazione più re- e arguta, che invece caratterizzano la rimedio per sopravvivere alla cata- zione quanto vuote di riflessione. L'economista delle capacità ri Stefano Zamagni

ca ci si è sempre serviti, in prevalen- rare anche la funzione che il soggetto stizia distributiva (cfr., in particola- AMARTYA SEN, Risorse, valori e svi- li, di partecipare alla vita politica, di za, della prima fonte informativa, è in grado di assolvere utilizzando re, i saggi 4, 6, 10, 11, 12). luppo, Bollati Boringhieri, Torino realizzare la propria creatività, sono con talune eccezioni, come ad esem- quei beni. Tale funzione, che dipen- Tre, almeno, sono le fonti di in- 1992, ed. orig. 1984, trad. dall'ingle- altrettante funzioni che uno sviluppo pio la "scuola di Leyda" che si avvale de in larga misura dalla relazione che formazione per valutare il benessere se di AA.VV., pp. 371, Lit 52.000. umano deve prefiggersi di promuo- della seconda fonte di informazioni. intercorre tra situazione di vita del o lo standard di vita di invididui o vere. Proprio perché quella di svilup- Senza nulla togliere all'importanza soggetto e beni, è diversa sia dal pos- gruppi nella società: i dati di mercato Il volume raccoglie alcuni dei più po è nozione non neutrale, occorre dei dati di mercato e delle indagini sesso dei medesimi, cui è logicamen- (redditi e consumi degli individui e i significativi saggi scritti da Amartya adottare — insiste Sen — quale spa- dirette, obiettivo dichiarato di Sen è te conseguente, sia dal loro utilizzo, loro patterns di spesa); le indagini di- Sen intorno al tema dello sviluppo zio valutativo di riferimento non quello di persuadere l'economista cui è necessariamente antecedente. rette, volte ad estrarre informazioni umano su un arco di tempo che va dal quello delle merci e delle utilità ma della necessità di servirsi dei dati so- Ma vediamo come Sen arriva alla dai soggetti interessati; i dati sociali 1966 — anno di pubblicazione dei quello delle funzioni e delle capacità. ciali, ovvero — come lui li chiama — sua etica delle capacità a partire da (speranza di vita, mortalità, malnu- primi due lavori, Contadini e duali- Non è dunque sufficiente limitarsi a dei "dati non di mercato", nella va- un'analisi minuziosa dei problemi trizione, istruzione e così via). E un smo e Allocazione del lavoro e impresa prendere in esame i beni e le loro de- lutazione di traiettorie alternative di della fame, della povertà e della giu- fatto noto che nella ricerca economi- cooperativa — al 1984, data di uscita siderabili proprietà; si deve conside- sviluppo. E poiché la ragione princi- della raccolta nell'edizione originale pale della mancata utilizzazione da per i tipi della Blackwell di Oxford. parte dell'economista di tale fonte Conviene subito osservare che i ri- informativa è l'assenza di una sua co- manenti dieci saggi si riferiscono tut- gente fondazione metodologica, Sen ti al quinquennio 1979-84,' mentre si rende conto che, se si vuole prov- l'edizione inglese includeva cinque Quando il pensatore balbetta vedere alla bisogna, occorre interve- saggi, scritti da Sen nel quindicennio nire a livello dei fondamenti. intermedio (su argomenti che riguar- di Mauro Paissan Chiave di volta del programma se- dano la teoria del capitale e la scelta niano è la nozione (aristotelica) di delle tecniche in contesti intertem- "star bene" (u>ell-being in opposizio- porali). Ciò corrisponde a una linea CARLA RAVAIOLI, Il pianeta degli economisti, ne a welfare). Nell'analisi economica precisa — che chi scrive condivide Isedi, Torino 1992, pp. 226, Lit 28.000. tradizionale si è soliti identificare lo — da parte dei curatori dell'edizione star bqne con la felicità. Il che non è italiana; la scelta cioè di focalizzare Carla Ravaioli è una giornalista. Una qualità corretto. Una persona povera e por- l'attenzione sul grande tema dell'in- ai miei occhi, un difetto probabilmente per altri. tatrice di handicap può egualmente tera opera scientifica di Sen: la pro- essere felice perché ha imparato, po- Ma solo una brava giornalista — cioè una perso- posizione di un nuovo e radicale ap- niamo, a frenare i suoi desideri o a proccio al discorso morale in econo- na con il gusto di raccontare e dotata di un solido riorientare i propri obiettivi; Ina nes- mia, un approccio centrato su quella bagaglio di conoscenze sull'oggetto dell'osserva- suno potrebbe sostenere che questa che propongo di chiamare l'etica del- zione — poteva tracciare un ritratto tanto effica- persona possiede un elevato standard le capacità. ce di una "corporazione scientifica": gli econo- di vita oppure un elevato livello di Mi occuperò di presentare i punti misti. well-being. Allo stesso modo, lo star qualificanti della proposta di Sen, Il pianeta degli economisti, significativa- corrisponde anche una scala di sensibilità, atten- bene non può essere eguagliato all'u- quale essa emerge da questi saggi, ora zione e capacità di innovazione. Ma il messaggio tilità, la quale è trattata, nella moder- finalmente disponibili in italiano, e mente dedicato a Claudio Napoleoni, ha per sot- totitolo (un po ' pedante) L'economia del piane- d'insieme che la scienza ufficiale trasmette è di na teoria economica, come mera di indicare alcuni dei nodi problema- espressione della scelta: se scelgo x ta. Un sottotitolo davvero esplicativo avrebbe ritardo, di disinformazione, spesso di insensibili- tici che essa pone. anziché y, allora vuol dire che l'utili- tà e di chiusura di fronte a una dimensione, quel- Punto di partenza dell'elaborazio- potuto essere: "autoritratto di scienziati balbet- tà che traggo da x è superiore all'uti- la ecologica, che l'autrice giustamente ritiene ne di Sen è l'affermazione che quello tanti". lità che ottengo da y. Parecchie pos- di sviluppo umano è un concetto in- Non so se l'autrice avesse progettato fin dal- debba rientrare a pieno titolo nella ricerca della sono essere le motivazioni e non ne- triso di giudizi di valore, dal momen- l'ideazione del volume un'opera così demolito- scienza economica. cessariamente in consonanza con la to che da esso sono poi derivati i cri- ria verso la casta dei grandi pensatori del sapere Carla Ravaioli, ambientalista delle prime ore, percezione che una persona ha del teri atti a definire, in un modo piut- economico. Nulla, delle poche pagine che lei si limita, sostanzialmente, a montare le interviste suo well-being. Non solo, ma le prefe- tosto che nell'altro, cosa debba in- secondo alcuni filoni, che corrispondono alle renze possono dipendere dalla posi- tendersi per "vita migliore". In scrive in prima persona sottraendole alla voce di- retta dei suoi interlocutori, lascia intendere un questioni fondamentali sollevate riguardo al de- zione correntemente occupata: una quanto lo sviluppo mira, in ultima donna sottoposta a un certo sfrutta- tale proposito dissacrante. Ma la sensazione aspra stino del pianeta e degli uomini che ci vivono, e istanza, al miglioramento dei tipi di mento può scegliere (e preferire) di che le 200 pagine lasciano al lettore è di delusio- ci vivranno. Girando per il mondo, nel corso di vita che gli uomini conducono, esso vivere in una società dove viene pra- non può che essere definito in rela- ne profonda verso il meglio dell'intelligencija un anno, ha rivolto ai suoi interlocutori gli inter- ticato quel tipo di sfruttamento. E zione a ciò che gli uomini possono e economica. Chiamati a pronunciarsi sui proble- rogativi contro cui cozza ogni ecologista che in- non v'è chi non veda che la nozione devono essere e fare. Ciò che conta mi posti dalla questione ambientale, i 28 econo- tenda andare oltre la difesa dell'alberello sotto di well-being non può dipendere dal- nel cosiddetto standard di vita è il vi- misti intervistati (scelti tra i più rinomati, premi casa: grado di permeabilità dell'analisi economi- lo stato in cui un individuo viene sto- vere bene, non il possedere merci di Nobel compresi) danno nel loro insieme un'im- ca al "fattore terra", natura dell'intervento poli- ricamente a trovarsi. per sé. E il vivere bene consiste, es- magine della loro scienza a dir poco non brillan- tico (pubblico) sui processi di produzione e di senzialmente, nella piena realizza- Cos'è allora esattamente per Sen il consumo, intangibilità o meno del mercato, so- zione di talune funzioni, quelle che te. well-being? È una valutazione del costituiscono la rete delle capacità di Non tutti nello stesso modo, ovviamente. stenibilità della crescita e sua relazione con la ca- vettore delle funzioni — come sopra una persona. L'arco politico e culturale degli intervistati va tegoria dello sviluppo, consumismo senza sua re- definite — che una persona conse- L'idea di funzione, già espressa da dal campione del liberismo Milton Friedman agli lazione con la categoria dello sviluppo, consumi- gue. In questi saggi, l'economista in- diano non si preoccupa però di indi- Aristotele nell'Erica Nicomachea, è esponenti riformisti fino alla nuova scuola degli smo senza limiti, ruolo della pubblicità, prospet- relativa al giovamento che una perso- care in quale modo tale valutazione economisti ecologisti e ai neomarxisti alla debba essere effettuata. Il suo scopo na trae da ciò che è o fa. Nutrirsi, O'Connor. A questa diversità di collocazione > abitare, l'essere in grado di circolare è quello di convincerci che la valuta- liberamente, di vivere il più a lungo possibile, di intessere relazioni socia- 0

BANDO Organizzazione Servizi Culturali del Comune di Cesenatico 1) Il Comune di Cesenatico, per onorare la memoria di Marino Via M. Moretti, 5 - 47042 Cesenatico (FO) COMUNE DI CESENATICO Moretti, bandisce per l'anno 1993 la 1° edizione del "Premio per la Assessorato alla Cultura filologia, la storia e la critica nell'ambito della letteratura italiana dell'Otto e Novecento", dedicato al Suo nome. Segreteria Premio Dr. Simonetta Santucci 2) 11 premio, biennale, è riservato a volumi a stampa di autore italiano Casa Moretti vivente (comprese le edizioni critiche o commentate di testi lette- MARINO MORETTI Via M. Moretti, 1 - 47042 Cesenatico (FO) rari) su argomenti di filologia, storia e critica letteraria dell'Otto e Tel. 0547 / 82397 - Fax 0547 / 83820 per la filologia, la storia e la critica Novecento, pubblicati in Italia nel periodo 1 Gennaio 1991 - 31 nell'ambito della letteratura italiana Dicembre 1992. dell'Otto e Novecento Il Comune di Cesenatico è esonerato da qualsiasi responsa- 3) La commissione giudicatrice, su proposta del comitato scientifico bilità in caso di mancato arrivo dei volumi spediti a mezzo di Casa Moretti, è composta da Gian Luigi Beccaria, Alfredo posta o inviati a mezzo di terzi o in caso di disguidi ed incidenti P Edizione 1993 Giuliani, Dante Isella, Geno Pampaloni, Ezio Raimondi. derivanti dalla spedizione e dal trasporto.

CASA MORETTI 4) Le opere concorrenti dovranno pervenire in n. 6 esemplari L'Ufficio Protocollo del Comune è aperto al pubblico all'Ufficio Protocollo del Comune di Cesenatico (Via M. Moretti, 5) dalle ore 9,30 alle 13,30 entro e non oltre il 15 marzo 1993.

Questa iniziativa è realizzata 5) Il premio, unico e indivisibile, è di L. 15.000.000. con il contributo determinante della 6) La premiazione del vincitore avrà luogo a Cesenatico, presso il CASSA DI RISPARMIO DI CESENA s.p.i. Teatro Comunale. fjjÈQ GENNAIO 1993 - N. 1, PAG. 45

mica ci ha abituati a definire tale in- getto, lasciando da parte i risultati da < sieme mediante il familiare vincolo questi potenzialmente acquisibili? zione deve essere effettuata su un di bilancio. Ma — come è noto — un L'insistenza di Sen nel voler trattare particolare dominio, quello delle insieme così definito contiene op- con gli insiemi delle capacità, come funzioni. Sorge qui una prima diffi- zioni illusorie, opzioni cioè che il sopra definiti, va spiegata con la cir- coltà: i dati richiesti per questo tipo soggetto non sarà mai in grado di at- costanza che tali insiemi sono in gra- di valutazioni non sono facilmente tualizzare, dal momento che le scelte do di catturare la nozione di libertà ottenibili. Certo, quando il riferi- degli altri individui pongono di fatto in senso positivo. E questo il punto mento fosse alle economie arretrate, vincoli al suo insieme di opportunità. di approdo della ricerca seniana: il parametri come tassi di mortalità, di (Per fissare le idee, si pensi a quanto well-being deve includere quale sua istruzione, di speranza di vita e così accade in un'elementare scatola di componente essenziale la libertà, ma via rappresentano un'adeguata base Edgeworth in cui sono rappresentati non solo quella negativa di cui parla di partenza. Una popolazione più ac- gli insiemi di scelta di due soggetti Isaiah Berlin — la libertà come possi- culturata assicura — coeteris parìbus che scambiano fra loro a partire da bilità dell'uomo di autodeterminarsi, — ai suoi membri maggiori funzioni dotazioni date). di realizzare cioè il proprio potenzia- che non una popolazione caratteriz- le. Se le cose stanno, come stanno, in U« n zata da bassi livelli di istruzione (il questi termini, perché mai Sen non si La proposta teorica di Sen è inno- lettore troverà nel volume numerosi limita ad esprimere il well-being in vativa e coraggiosa, anzi sostanzial- esempi di ciò). Ma in economie avan- termini dei risultati acquisiti dal sog- mente rivoluzionaria per l'economia zate i fenomeni di pauperismo sono può o meno attualizzare nelle diverse connessi non tanto alla'mera indigen- situazioni oppure — come vuole Sen za materiale o a livelli di reddito in- — sono opzioni (insiemi di opzioni sufficienti a soddisfare i bisogni fon- compossibili) per l'azione? E cosa e damentali, quanto a specifiche con- nez-Alier fino al grande vecchio Georgescu-Roe- quanto muterebbe della costruzione notazioni qualitative e partecipative < gen. seniana qualora si passasse da una delle persone, connotazioni per le tìve dell'innovazione tecnologica, vetustà dei Messi alle strette dalle domande gli economisti nozione di "capacità come possibili- quali non disponiamo (ancora) di pa- criteri di calcolo del prodotto intemo lordo, e co- tà" ad una nozione di "capacità co- rametri adeguati. mettono a nudo più le loro ideologie che le loro sì via. scelte scientifiche. Basta scorrere ì capitoli dedi- me potere"? Due problemi sembrano sorgere a Le domande di fondo, insomma, di ogni serio cati alla sacralità del mercato (affermata dai libe- Un ultimo problema. Capacità e proposito della misurabilità di fun- ambientalista. Domande alle quali buona parte funzioni possono essere riferite a og- zioni e capacità. In primo luogo, può risti, criticata dai riformisti, demonizzata dagli degli economisti a tre stelle rispondono un po ' alternativi), ai limiti della crescita, all'auspicato getti banali oppure importanti. Tan- l'intero stato di funzionamento di to è vero che si parla di capacità di con sufficienza, un po' con banalità e spesso con ridisegno delle stesse misurazioni economiche una persona essere rappresentato base primarie, in opposizione a tipi estraneità, quando non con ostilità. E anche le mediante una «-pia di elementi? sulla base delle nuove variabili. di capacità meno importanti. Come L'impiego da parte di Sen dell'e- risposte interessate e interessanti dei pochi che Nel volume della Ravaioli viene offerta a valutare allora le varie capacità; co- spressione "vettore di funzioni" la- mostrano di aver affrontato e di voler affrontare i Herman E. Daly l'occasione per ripresentare la me esprimere su di esse un qualche scerebbe intendere un tipo di misu- problemi nuovi risultano depotenziate dal deser- sua teoria sulla "dimensione ottimale" delle ri- ordinamento? Le funzioni devono rabilità che in realtà non pare possi- to fatto loro attorno dai nomi più accreditati. sorse e il concetto di ' 'stato stazionario ".Un 'ela- essere considerate tutte egualmente bile. Allo stesso modo, non è affatto La serie delle interviste si apre saggiando il gra- borazione oggetto di molte discussioni, anche in importanti e meritevoli di eguale chiaro che 0 livello di esercizio di cia- do di informazione e di sensibilità riguardo al de- Italia. L'ipotesi di Daly fSteady state society, protezione? Possono esistere capaci- scuna funzione possa essere tradotto tà moralmente inaccettabili? Se sì, grado ambientale. Alcuni esempi, che da soli società a stazionarietà sostenuta) si fonda su una nei termini di una scala lineare, come come distinguere tra capacità "buo- connotano il quadro. "Tutto ciò è un problema serie di decisioni pubbliche per fissare un equili- Sen pare invece suggerire. E poi, la ne" e "cattive"? Se la risposta fosse misurazione, supposta possibile, de- reale. Ma certamente sentito oltre il giusto, ingi- brio tra il tasso di afflusso (nascite, produzioni) e — come taluno ha suggerito — che il ve essere di tipo cardinale o ordinale? gantito" (Becker). "Non ho una conoscenza spe- quello di deflusso (decessi, consumi), partendo male si evidenzia, si registra, solo a Come si può comprendere, la diffi- cifica del problema ambientale" (Hirschman). dal postulato che "l'equilibrio ecosistemico del livello delle funzioni (cioè delle azio- coltà qui in gioco è quella della possi- "Io sto con gli ottimisti" (Gerelli). "Sì, un pro- pianeta è minacciato dalla crescita illimitata". ni) e non anche a quello delle capaci- bile incompletezza degli ordinamenti blema serio, fatto di molti problemi" (Simon). Una posizione contestata sia da destra che da si- tà — dal momento che la categoria di basati sulle funzioni. "Io non ho letto assolutamente nulla di specifico nistra. male postula l'attuazione di una po- Il secondo problema ha a che fare sulla materia. Parlo come un qualsiasi uomo del- L'autrice conclude il suo faticoso dialogo e la tenza —, allora eguale posizione do- con la lista delle capacità. Cosa costi- la strada" (Spaventa). "Non è un problema gra- vremmo tenere nei confronti del be- tuisce una lista accettabile di capaci- sua ricerca con una sorta di appello, non sappia- ve. Ci sono ben altre priorità nel nostro paese" ne e del valore. Il bene si registrereb- tà? E come si fa ad essere certi che al- mo quanto illusorio: "Se il potente corpo acca- (Friedman). "Ilproblema resta molto serio. Non be unicamente nelle funzioni e mai cuni elementi della lista non si so- demico degli economisti fosse meno distratto ver- nelle capacità. Col risultato che "es- si può contare sui meccanismi del mercato per ri- vrappongano ad altri? Ad esempio, so il problema ambiente e meno supercilioso ver- sere in condizione di godere buona mortalità infantile e speranza di vita solverlo" (Samuelson). "Un problema molto so l'ambientalismo; se non insistesse a identifica- salute", "essere in grado di sceglie- alla nascita sono elementi diversi, ma grave" (Wallerstein). "Un problema chiave per re l'intero discorso ecologico con le scempiaggini re" e così via non rappresenterebbe- per certi aspetti e in certi contesti si il nostro futuro" (Agambegt an). "Il progressivo di ut} indiscriminato antindustrialismo di marca ro cose buone in sé. Il bene starebbe sovrappongono tra loro. Che valuta- deterioramento dell'ambiente è un guaio serio, verde-fondamentalista e non bollasse di catastro- solo nell'avere buona salute, nella zione dare di una società che si pre- per cui le soluzioni non sono davvero a portata di fismo il coraggio di guardare la realtà; se invece scelta effettiva e così via. Il che non figge di attualizzare una sola delle mano" (Sylos Labini). "Un problema molto pare proprio accettabile. due capacità? Come comportarsi nei di difendere la scienza economica nei suoi codici grosso. Quale livello di pericolosità? Difficile più convenzionali desse il proprio contributo di Come si comprende, sono questi casi in cui due capacità distinte sono nodi decisivi che devono essere sciol- dirlo..." (Leontief). Fino a Galbraith: "Se si ec- intelligenza e di sapere alla elaborazione di un tra loro in contrasto, nel senso che il ti se si vuole che l'etica delle capacità perseguimento dell'una impedisce la cettua il pericolo di una guerra nucleare, la que- problema sempre più pressante e minaccioso: for- stione dell'ambiente è la minaccia più grave per possa imporsi all'attenzione dell'eco- realizzazione dell'altra? Come si ve- se il passaggio dall'analisi critica alla messa a nomista come matrice filosofica al- il mondo". E tralasciamo le risposte scontata- de, si tratta di difficoltà formidabili, fuoco di linee operative non sarebbe così impos- ternativa sia a quella utilitarista sia a mente positive degli economisti dichiaratamente difficoltà che però vanno in qualche sibile, e lo stesso lavoro degli ecologisti ne trar- quella neocontrattualista. E merito modo risolte se si vuole rendere ope- ecologisti o comunque disponibili a rimettere ra- rebbe alimento e lena". certamente non secondario di Sen rativo l'approccio seniano. dicalmente in discussione le categorie dell'eco- quello di aver contribuito e di conti- Un appello che suona come una dichiarazione Di natura diversa è un terzo pro- nomia standard: Daly, Bresso, Altvater, Marti- nuare a contribuire con forza a fiac- di delusione e un giudìzio sui suoi interlocutori. blema. Sen sostiene che nella valuta- care il mito, ancor oggi così radicato zione di traiettorie alternative di svi- in molti studiosi, dell'unicità — e luppo non possiamo prestare atten- dunque della neutralità — del dispo- zione solamente alle funzioni effetti- sitivo concettuale con cui affrontare vamente disponibili per gli individui, ortodossa. È la proposta di chi è per- il problema dello sviluppo economi- ma anche a quelle potenzialmente di- suaso che chi è in grado di smontare co. Si potrà non condividere certe sponibili, vale a dire ai loro "insiemi ASTERISCHI in teoria il meccanismo sociale può sue posizioni, si potrà andare oltre delle capacità" (capability sets). Il certe sue conclusioni, ma bisognerà materiali per una moderna critica del capitalismo desiderare di cambiarlo in pratica. Nostro è certamente consapevole Tuttavia, ciò non deve esimerci dal in ogni caso fare i conti con esse, se delle difficoltà di tipo analitico quan- non addirittura partire da esse. D'al- L'EDITORIALE riconoscere che ci sono problemi e do ci si pone a ordinare insiemi basa- difficoltà, in primo luogo teorici, al tro canto, se è vero — come ha scrit- La crisi italiana ti su un primitivo ordinamento di fondo di tale proposta. Mi limito qui to G. Ryle — che un grande "filoso- elementi — difficoltà che in anni re- di Piero Di Siena a indicare quelli che giudico più rile- fo" non è uno che dà soluzioni nuove centi hanno stimolato la produzione L'INFORMAZIONE vanti. a problemi vecchi, ma uno che scom- di un'ampia gamma di teoremi di im- Poiché la nozione di capacità non pagina i problemi della conoscenza, li possibilità. Ma il suo obiettivo pri- NELLA LOTTA TRA I POTERI organizza in modo originale, soprat- scritti di Vincenzo Vita, Alberto Leiss, Giorgio Grossi è univoca, non è sufficiente definirla mario, in questo libro, è quello di di- come possibilità di scelta, ovvero co- tutto uno che si lascia guidare dalla Gloria Buffo, Dario Natoli, Ugo Spegni, Stefano Balassone fendere la base concettuale di un me- me funzioni possibili a partire dalle passione per il possibile, allora Sen todo, che istituisce confronti basati appartiene a questa schiera di perso- L'INCHIESTA quali una persona può scegliere. Di sulle opportunità piuttosto che sui ri- quale tipo di possibilità si tratta? naggi fortunatamente non estinta, Alba Solaro sultati effettivamente acquisiti dai Non certo di possibilità logica. Non è anche se sotto minaccia di estinzio- Giovani e centri sociali a Roma soggetti. Non si può certo sostenere infatti una contraddizione logica che l'interesse alle opportunità anzi- I SAGGI quella che, ad esempio, impedisce al- ché alle scelte effettive sia nuovo nel- l'affamato di mangiare. Un secondo la teoria economica. Piuttosto la no- Ugo Boggero - Enrico Melchionda I modi irrisolti dell'unità europea problema concerne la relazione fra vità sta nel fatto che mentre nella let- abilità e capacità. L'abilità, l'essere teratura tradizionale si considera lo Anicet Le Pons cioè in grado di esercitare una certa spazio delle merci, Sen fa esplicito ri- Maastricht da buttare funzione, è la stessa cosa della capa- ferimento allo spazio delle funzioni. cità di esercitare quella medesima Si pone allora la domanda: come si N. 3/92 funzione? In altro modo, le capacità fa a definire l'insieme delle opportu- GANGEMI EDITORE sono tratti caratteristici di una perso- nità di un soggetto? L'analisi econo- na, vale a dire poteri che una persona l'INDICF ••DEI LIBRI DEL MESE MB GENNAIO 1993 - N. 1, PAG. 46

razioni di fisici hanno imparato (e in- all'abbandono di un'assunzione fon- ticella urtante. L'origine dell'irrever- segnato) un mucchio di sciocchezze? damentale: quella della conservazio- sibilità non sta dunque negli urti fra Irreversibilità, trovato l'errore Alla domanda risponderemo in ne dell'energia e dell'impulso nell'ur- le molecole del gas, come immagina- due tappe. La prima, ovviamente, è to fra due sferette. Infatti, se queste vano sia Boltzmann che i suoi av- di Marcello Cini quella di andare a verificare se Ageno leggi sono rispettate, i valori delle lo- versari, ma negli urti fra molecole e ha ragione. La seconda, una volta ro velocità dopo ogni urto sono com- pareti. L'argomentazione di Ageno si scendeva quella irreversibilità che le che la verifica abbia avuto esito posi- pletamente determinati, e dunque MARIO AGENO, Le origini dell'irrever- spinge oltre, per arrivare all'identifi- equazioni del moto in partenza non tivo, è di capire come sia stato possi- un solo stato risulta ogni volta acces- sibilità, Bollati Boringhieri, Torino cazione della causa dell'imprevedibi- contenevano. In effetti lo stesso bile che a nessuno sia venuto in men- sibile per il sistema. L'assunzione 1992, pp. 201, Lit 36.000. lità del valore della velocità di una Boltzmann, a questo pùnto, modifi- te, per più di un secolo, di andare a dell'esistenza di un ventaglio di stati molecola dopo l'urto contro una pa- cò il suo ragionamento introducendo rimettere in discussione questa pie- possibili dopo ogni urto ne implica Una delle questioni fondamentali rete, che risulta essere in definitiva una distinzione, basata sul calcolo tra miliare dello sviluppo della fisica. perciò la violazione. D'altra parte è attorno alla quale si concentrava il l'emissione o l'assorbimento di ra- delle probabilità, fra le condizioni Cominciamo dalla prima. Riassu- proprio questo artificio che porta alla dibattito tra i fisici alla fine del seco- diazione elettromagnetica da parte iniziali che portano a un'evoluzione miamo rapidamente i punti salienti dimostrazione del teorema H e dun- lo scorso è quella sollevata da Carnot del reticolo cristallino. Ma non è il verso lo stato di equilibrio e quelle dell'argomentazione di Ageno. Il que dell'irreversibilità dell'evoluzio- più di cinquant'anni prima: l'origine caso di entrare in ulteriori dettagli. che, invece, conducono ad allonta- modello di gas utilizzato da Boltz- ne del sistema verso lo stato di equili- della irreversibilità nella trasforma- La conclusione è drastica: la dimo- narsene. Poiché risulta che le prime mann è costituito da un insieme di brio. Se si deve abbandonare questa zione di energia meccanica in calore. strazione di Boltzmann non dimo- sono enormemente più numerose un gran numero di sferette rigide che approssimazione, che risulta fisica- Codificata nella forma di "seconda stra nulla, perché contiene due erro- delle seconde, l'irreversibilità della si urtano fra loro, rinchiuse in un re- mente illecita, l'irreversibilità scom- legge della termodinamica", che Ru- ri, uno matematico (il passaggio dal dolph Clausius e William Thomson discreto al continuo) e l'altro fisico formulano indipendentemente negli (l'assunzione che le pareti siano per- anni '50-'51, questa irreversibilità fettamente riflettenti) che solo per equivale al postulato della impossibi- caso, compensandosi a vicenda, por- lità del passaggio del calore da un tano al risultato corretto. corpo più freddo a un corpo più cal- L'invasione dei Nasuti do. Rimane da spendere qualche paro- Le conseguenze della seconda leg- di Michele Luzzatto la di commento sulla cecità di genera- ge si estendono tuttavia ben al di là zioni di fisici che hanno accettato dei fenomeni della trasmissione del acriticamente l'ipse dixit che veniva calore. In associazione con la prima loro tramandato. Una prima osserva- I Rinogradi di Harald Stùmpke e la zoologia fan- centemente è ritornato sull'argomento pubbli- zione da fare per cercare di capire co- legge — in base alla quale ogni volta tastica, a cura di Massimo Pandolfi, Muzzio, cando un nuovo libro dal titolo I Rinogradi di che una certa quantità di energia me questo sia potuto accadere è che Padova 1992, pp. 151, Lit 26.000. Stùmpke (Stùmpke's Rhinogradentia, Gustav scompare la si ritrova convertita sot- la scienza non è affatto immune dal Fischer Ver lag, Stuttgart 1988) sotto l'ulteriore to altra forma secondo un rapporto fenomeno delle mode. La crescita costante, e dunque l'energia totale si I Rinogradi sono un ordine di mammìferi ca- pseudonimo di Karl D. S. Geeste. L'originale te- della conoscenza scientifica non è un conserva nel corso di qualunque pro- ratterizzati dal particolare sviluppo del naso, per desco risale al lontano 1951, e già nel 1962 van- processo lineare e sistematico di ac- cesso di trasformazione subito da un questo detti anche Nasuti. Vivevano nell'arcipe- tava una fama internazionale, grazie anche alla cumulazione di verità: è piuttosto un cammino incerto e accidentato nel sistema isolato — questa impossibili- lago di Aiaìai (per gli inglesi ' 'Hi-Iay ' ') e vennero traduzione francese arricchita nientemeno che da corso del quale cambiano le doman- tà si traduce nell'individuazione di scoperti durante la seconda guerra mondiale da una prefazione di Pierre-P. Grassi, direttore del de, mutano gli interessi, si abbando- un senso unico di percorrenza per monumentale Traité de zoologie. Il grande zoo- uno svedese di nome Petterson-Skàmtkvist; suc- nano strade per seguirne altre sulla ogni processo di trasformazione di cessivamente furono studiati da un 'intera comu- logo francese saluta in questo libro la nascita del- un sistema fisico isolato, e dunque base di considerazioni non esenti da nità internazionale di scienziati (fra i quali spic- la "patabiologia" e prende la palla al balzo per nel riconoscimento dell'irreversibili- elementi soggettivi. ironizzare, impietoso, sulle polemiche che allora tà di ogni evoluzione spontanea che ca la figura di Harald Stùmpke), ahinoi perita in Il problema dell'origine dell'irre- (e in parte ancora oggi) dividevano la comunità avvenga in natura. un batter di ciglia assieme a tutte le specie di que- versibilità, considerato centrale alla dei biologi evoluzionisti: "Per alcuni la teoria L'origine di questa irreversibilità sti graziosi animaletti in un tragico incidente nu- fine del secolo scorso, passa rapida- è assai misteriosa. A differenza della cleare. Tutto ciò che ci rimane dei Rinogradi sa- sintetica dell'evoluzione ha trovato, nell'anato- mente di moda non tanto perché vie- prima legge, che è perfettamente rebbe pertanto questo libro. mia e nella fisiologia dei Nasuti, le prove ecla- ne ritenuto definitivamente risolto in modo inconfutabile, ma perché lo compatibile con la dinamica newto- II testo appare come una vera e propria mono- tanti della sua fondatezza... Per altri sapienti niana (anche se il concetto di energia evoluzionisti... i Nasuti, al contrario, fanno pre- si considera superato dagli inattesi grafia abbondantemente illustrata e particolareg- sviluppi della scelta fatta da Planck è più generale), la seconda legge sem- giata, delle 189 specie note di Rinogradi, suddi- cipitare in un abisso caotico e torbido la teoria bra non esserlo. Le leggi di Newton, per fornire una spiegazione dello vise secondo una classificazione sistematica im- sintetica neodarwiniana, incapace com 'è di spie- nate per unificare in un unico quadro spettro del corpo nero in termini di peccabile in 14 Famiglie e 2 Ordini, i Monor- gare, attraverso il semplice gioco del caso, quegli quanti. In quest'ottica la conciliazio- interpretativo i moti dei pianeti e i adattamenti dove risplende lo spirito inventivo moti dei corpi materiali sulla terra (la rhina e il Polyrrhina. Vi sono riferimenti alla si- ne dei contrastanti aspetti della ter- della Natura". Solo al termine della sua prefa- famosa mela!), prescrivono infatti stematica, all'ecologia e alla complessa etologia modinamica e della meccanica classi- dettagliatamente la forma della delle specie più rappresentative; vengono inoltre zione, Grassé ci riporta nel mondo reale con un ca cessa di essere un obiettivo priori- traiettoria percorsa, ma non ne fissa- riportate le principali dispute tra i rinogradologi. monito: "Ma per concludere, Biologo, mio buon tario, sia perché quest'ultima entra amico, ricordati che i fatti descritti nel migliore in crisi, sia perché la prima decade no il verso di percorrenza, che può II tutto si conclude con tre pagine di bibliografia, dei modi non sono sempre i più veri". dalla sua posizione di teoria generale essere scelto arbitrariamente. Basta, dove, accanto al teorico dei Rassenkreise B. ad esempio, invertire a un certo fondamentale dei fenomeni naturali Rensch (vero), compaiono studiosi del calibro di È del tutto inutile anche solo tentare di riassu- istante la velocità di un corpo in mo- al rango di teoria fenomenologica mere le pagine dell'opera di Steiner-Stùmpke: to su una data traiettoria perché esso J. Bromeante de Burlas y Tonterias (in spagnolo utile al massimo in settori applicativi la ripercorra all'indietro ritornando bromear significa scherzare) o gli italiani P. ogni frase esprime un umorismo sottile, natural- particolari. nella posizione che aveva all'inizio. Freddurista e N. Perischerzi. mente molto più comprensibile per un lettore che C'è un'altra considerazione da fa- Questa reversibilità della dinamica Chi ha inventato questa storia dei Rinogradi? abbia una conoscenza più o meno approfondita re a questo proposito. Essa riguarda newtoniana è però incompatibile con Chi è stato lo zoologo (non può essere stato che della letteratura zoologica specialistica. Valga il carattere relativo e storicamente la seconda legge della termodinami- uno zoologo burlone) che ha costruito a tavolino come esempio la derivatio nominis della sotto- condizionato dei concetti di "spiega- zione" di un fenomeno o di "dimo- ca, che esclude la possibilità che un una storia naturale tanto complessa e bizzarra? tribù Hopsorrhinida: in una nota apprendiamo strazione" delle conseguenze di date processo di trasformazione naturale L'autore di questa chicca fantazoologica è Ge- venga ripercorso spontaneamente al- premesse. Non esistono criteri asso- rolf Steiner, un professore di Heidelberg, che re- l'indietro. E esperienza comune che > luti di validità o di rigore: è valido e due liquidi una volta mescolati non ineccepibile ciò che è considerato ta- possono tornare indietro separandosi le, sulla base di un insieme di criteri di nuovo. E ancor più comune è, ahi- condivisi dai membri della comunità mè, l'esperienza che un bambino cre- seconda legge si concilia, secondo cipiente dalle pareti perfettamente pare. Si tratta dunque di capire se è disciplinare competente nel momen- sce e poi invecchia, ma un vecchio Boltzmann, con la reversibilità delle riflettenti contro le quali rimbalza- possibile giungere allo stesso risulta- to in cui la questione viene proposta, non può ridiventare bambino. leggi di Newton, in quanto essa deri- no. Poiché non è possibile risolvere to, che sappiamo essere in accordo secondo il loro giudizio intersogget- A essere precisi questa incompati- va dalle proprietà della stragrande esattamente le equazioni che descri- con il carattere irreversibile delle tra- tivo. Una volta espresso questo giu- bilità non fu percepita fin dall'inizio. maggioranza delle condizioni iniziali vono l'evoluzione dinamica di un si- sformazioni spontanee naturali, sen- dizio, è assai difficile rimetterlo in Anzi, la scuola degli atomisti, che possibili. La seconda legge in questo stema così complicato, è necessario za rinunciare ad imporre il rigoroso discussione, perché la gente si dedica avevano, da Maxwell in poi, svilup- modo viene detronizzata da legge as- introdurre una schematizzazione ab- rispetto di queste due leggi fonda- ad altre cose più attuali e "interes- pato la teoria cinetica dei gas con soluta e necessaria della natura, per bastanza drastica del problema per mentali della meccanica. santi". Contestare ciò che è entrato l'intento non solo di spiegarne le pro- assumere lo status di un'affermazione renderlo trattabile. In particolare Ageno fa vedere che una soluzione a far parte dei manuali e dei libri di prietà mediante il modello molecola- probabilistica sulle proprietà di qua- Boltzmann passa a descrivere il siste- del problema si può trovare purché si testo è un'impresa che non paga, ed è re, ma più in generale di ricondurre lunque sistema formato da un gran ma come se fosse formato da una di- prenda in considerazione un fatto fi- assai raro che qualcuno la intrapren- la termodinamica all'interno del pa- numero di costituenti elementari. stribuzione continua di punti de- sico finora trascurato, rendendo il da. Rivedere le bucce a personaggi radigma newtoniano, sembrò avere Da più di cento anni queste cose scritta da una funzione continua, che modello più aderente alla realtà. Si che hanno lasciato il loro nome nella sègnato un punto definitivo a favore vengono date per scontate e sono in- rappresenta la probabilità che una tratta di abbandonare l'ipotesi che le storia della scienza richiede infatti della concezione meccanica del mon- segnate nelle università di tutto il particella del gas abbia un dato valo- pareti siano superfici ideali perfetta- uno spirito critico eccezionale e un do fisico quando Boltzmann riuscì a mondo. Da esse è nata una discipli- re della velocità, una volta supposta mente riflettenti, tenendo conto in- impegno intellettuale assolutamente dimostrare (teorema H) l'unidirezio- na, la meccanica statistica, che ha co- omogenea la distribuzione delle par- vece che esse sono fatte di atomi, sproporzionato al riconoscimento nalità dell'evoluzione di un gas verso nosciuto, soprattutto negli ultimi ticelle nello spazio interno al reci- delle stesse dimensioni di quelli del che se ne può trarre. Se va bene, e lo stato di equilibrio, per effetto sol- venti o trent'anni, un grande svilup- piente. Diventa possibile in questo gas, interconnessi fra loro da una questo accade assai raramente, il tanto delle equazioni del moto che po e ha prodotto una messe di risulta- modo scrivere un'equazione che de- struttura reticolare. Questo implica contributo che il risultato apporta al- regolano gli urti elastici delle moleco- ti importanti. Com'è possibile, ci si scrive come varia questa funzione che la velocità finale di una molecola la scienza viene considerato assai me- le che lo compongono. domanda, che qualcuno — sia pure continua *idi probabilità in conse- del gas dopo un urto contro una pare- no rilevante dell'ultimo risultato ot- guenza degli urti alle sferette. te non è più rigorosamente determi- tenuto da chi lavora "alle frontiere Questo risultato tuttavia fu presto con tutte le carte in regola per serie- nata, ma può assumere qualsiasi valo- della conoscenza". contestato dalle obiezioni, prima di tà, oltre che per autorevolezza, come Orbene, è proprio questo passag- re entro un ventaglio continuo di va- Loschmidt e poi di Zermelo, che cri- Mario Ageno — venga a dirci oggi gio da un sistema discreto e determi- lori possibili, perché è tutto l'insieme ticavano la dimostrazione asserendo che tanto Boltzmann, quanto Losch- nistico a un sistema continuo e alea- degli atomi del reticolo che interagi- che essa introduceva implicitamente midt e Zermelo hanno sbagliato tut- torio che porta, senza che nessuno se sce in modo imprevedibile con la par- delle ipotesi aggiuntive dalle quali di- to, e dunque che generazioni e gene- ne sia mai accorto prima di Ageno, DIDIER ANZIEU, L'epidermide noma- e di voci che accompagnano la cresci- de e la pelle psichica, Cortina, Milano ta e sono parte della risonanza affet- 1992, ed. orig. 1990, trad. dal fran- Salvare la pelle tivo-semantica che accompagna il di- cese di Carla Maria Xella, pp. 115, venire della mente. Lit 22.000. di Angelo Di Carlo L'uso che Anzieu fa del mito di Marsia è illuminante. Racconta come La ricerca psicoanalitica ha visto ce — mostrava che queste reazioni, in sintonia con il bisogno di protezio- bino, alle origini della vita psichica. Marsia, suonatore di flauto sfidato nell'oralità del bambino il luogo ori- sotto forma di eczema, erano conse- ne della sua pelle psichica, per aiutar- Possiamo dire che tutta l'opera da Apollo, perda la sfida e venga ginario di un'esperienza profonda di guenti ad una separazione precoce lo ad aprirsi alla comunicazione con più recente di Anzieu è un lavoro in- scorticato. Ma, dopo il sacrificio, la maturazione della mente. Attraverso dalla madre, direi la prima separazio- il suo mondo interno, alle libere asso- torno alla definizione dei confini del- sua pelle intatta pende in una grotta la bocca che riceve il seno materno, il ne importante... Il fenomeno della ciazioni, all'ascolto delle emozioni, la persona. Il contenitore Io-pelle della Frigia, da dove nasce il fiume bambino fa una prima esperienza di separazione provocava un arrossa- dei ricordi, dei sogni. In questo senso non deve naturalmente far pensare a Marsia. Il fiume dà vita e fertilità alla differenziazione fra il dentro e il fuo- mento della pelle e ho avuto per la il setting riproduce la condizione ori- qualcosa che ha radici solo in un peri- regione, grazie a lui le piante, gli ani- ri, attraverso la bocca impara a met- prima volta, ancora sotto forma di ginaria in cui l'Io-pelle nasce e matu- metro corporeo intessuto di vita psi- mali, gli uomini generano. La pelle, tere dentro un cibo, il latte materno, immagine, prima che divenisse un'i- ra. Matura, come si è detto, grazie al- chica: è anche l'involucro di suoni, di con la sua unità e integrità, sembra e, insieme ad esso, i sentimenti, i ge- dea, l'intuizione che la separazione la continuità e stabilità delle cure, parole, di risonanze affettive in cui dire il mito, assicura eros e fecondità sti, le parole che la madre vive nella dalla madre fosse vissuta come una ma grazie soprattutto alla réverie ma- cresce il bambino. La pelle psichica è ad ogni essere vivente di quella terra. relazione. lacerazione della pelle". terna, alle parole, alle immagini, ai infatti intessuta di libido e di quel Ma il fiume produce anche un suono La funzione orale di cui parliamo Il lavoro analitico nasce con lo sco- sogni, che passano tra madre e bam- particolare bagno sonoro di balbettii profondo che incanta gli abitanti del- va intesa evidentemente come una la Frigia e la pelle di Marsia appesa modalità della vita psichica. E come nella grotta, vibra e risponde sensibi- se alle origini della-mente vi fosse le al canto dei fedeli, al suono delle un'esperienza fondante che va al di melodie suonate da essi. Il mito — là (pur includendola) della soddisfa- logia davvero incredibile, nonostante gli scien- dice Anzieu — suggerisce ancora una zione libidica della pulsione orale: è ziati ci assicurino che sono realmente esistiti, volta che, alle origini della vita, l'i- l'esperienza del ricevere, dell'acco- che il nome viene "Dal greco hopsos, salto, sal- non ci appaiono certo più verosìmili dei Rino- dentità dell'uomo nasce nei suoni, in gliere e interiorizzare, del sentirsi tellare (parola trovata solo in Chrysostomos di gradi di Harald Stùmpke o degli animali fantasti- quelle risonanze reciproche e profon- pieni di qualcosa di buono e quindi di Massilia riconducibile probabilmente al ceppo ci raccolti da J. L. Borges nel suo Manuale di de che legano gli esseri umani tra loro. "essere", di "esistere". Esistere in germanico)"! particolare, grazie a quel vissuto alta- zoologia fantastica (Einaudi, 1962). Per secoli Le risonanze di cui Anzieu ci parla mente unificante che è l'essere tenuti Fin qui lo scherzo. Ma questi animali che sal- gli zoologi, accanto ad animali "verosimili", e di cui vive l'Io-pelle sono fatte dei insieme, l'essere sostenuti dalle ma- tellano con il naso o che vi si poggiano sopra per hanno osservato e descritto con stupore animali contatti e delle emozioni di cui si è ni, dalle parole, dalle cure materne. mangiare, sono davvero solo uno scherzo? E so- dalla morfologia bizzarra provenienti dai quattro detto, ma sono anche fatte di parole e su questa considerazione vorrei La mente, in altri termini, nasce in- prattutto, sono davvero solo il frutto della fanta- angoli della terra; pensiamo alla meraviglia degli concludere con parole di Anzieu. La torno ad un nucleo profondo in cui sia di uno zoologo in vena di prendersi una va- uomini di scienza davanti al primo esemplare di parola dell'altro, egli dice, ci aiuta a essere contenuti: ricevere, unificarsi canza dal tedio accademico? ornitorinco, un marsupiale col becco d'anatra, e differenziarsi fanno parte di un costituire il nostro involucro conte- Il volumetto della Muzzio propone alcuni in- o, più recentemente, la scoperta del celacanto, al unico movimento di crescita. La fun- nitore, le parole ascoltate tessono per terventi raccolti sotto il titolo di ...eh zoologia largo delle isole Comore, un pesce che si conside- zione materna (intesa come madre- noi una pelle simbolica: "La parola rava estinto da milioni di anni. Davvero, spesso, ambiente) è stata interpretata nella fantastica, a commento ed integrazione del testo orale e ancor più quella scritta ha un ricerca psicoanalitica più recente co- sui Rinogradi. I diversi autori prendono in consi- la realtà può superare la fantasia. potere di pelle. I miei pazienti me ne hanno convinto. La frequentazione me la funzione di chi protegge e so- derazione tutti i mostri e le chimere che la nostra A riprova di ciò il libro propone infine un in- stiene, di chi contiene ed elabora il tradizione ci ha tramandato evidenziando, ognu- con alcune grandi opere lettera rie tervento di Aldo Zullini, che, in una paginetta me ne hanno dato conferma... Se ho dolore mentale del bambino, di chi no a modo suo, il labile confine esistente tra la appena, elenca le caratteristiche dei Nematodi, scritto questo libro è anche per di- comunica senso attraverso la parola e ' 'vera ' ' zoologia, quella scientifica, che studia gli animali né estinti né fantastici, bensì reali e at- i gesti, per immettere in un universo fendere, mediante la scrittura, il mio animali "reali" e la zoologia fantastica, quella tuali, ma non per questo meno incredìbili. Io-pelle". di significati la mente del piccolo che che descrive animali inesistenti visti da viaggiato- cresce. Di esempi si potrebbero riempire tutte le pagi- ri antichi in paesi lontani o immaginati dalla fan- ne di questa rivista; chi non conosce qualche In questo modello confluiscono la tasia degli scrittori. strano essere da aggiungere ad un Systema Natu- ricerca della Klein, di Winnicott, di dalla COLLANA IMMAGINI Stefano Benni, scrittore e satirico, giunge ad Esther Bick e di Bion. Anzieu inter- rae del fantastico? Io, ad esempio, potrei ricorda- viene con una sua originalità intro- invocare una "protezione degli animali fantasti- re i/Keroplatus pentophtalmus, curioso dittero ducendo il concetto di Io-pelle, di un ci dallo sfruttamento indiscriminato"; Giorgio che presentava incredìbilmente ben cinque ocelli contenitore cioè della vita psichica, Celli, entomologo e divulgatore scientifico, teo- al posto dei tre abituali, descritto diversi decenni Akira Kurosawa l'Io appunto, che ha radici profonde rizza l'importanza dei Rinogradi, e di tutti gli fa da un entomologo torinese; un suo collega nella pelle del bambino e della pelle animali fantastici, come fonti di idee e di "ipote- francese, in seguito, passando un pennellino sul VOLARE biologica conserva alcune funzioni si per lavorare ' ' per l'altra zoologia, quella reale. capo di quella rarità, scoprì con meraviglia che ì fondamentali. formato 30 x 24 cm - pp. 80 Marco Ferrari inventa in otto pagine un graziosis- due ocelli supplementari si rivelarono essere 28 tavole a colori - L. 35.000 La pelle, osserva Anzieu, è un in- simo dialogo sulla vita simulata di un computer, nient'altro che due granelli di polvere brillante prefazione di Sergio Zavoli volucro, un contenitore del corpo del e così, via via, si susseguono gli interventi nel vo- che si erano adagiati per caso, in maniera perfet- bambino, ma è anche un confine, lume, ricordando le creature più fantastiche de- tamente simmetrica, sul capo della bestiola. La una barriera di protezione tra il den- Per la prima volta i disegni del scritte dal medioevo ai giorni nostri. tro e il fuori; essa è inoltre un luogo confusione tra fantasia e realtà si fa sempre più grande regista giapponese ven- di contatto e di scambio con il mon- Alessandro Minelli e Massimo Pandolfi (uno grande. Si potrebbe ancora citare la Cantatrix gono proposti al pubblico italia- do esterno. L'Io-pelle nasce e cresce zoologo e un ecologo) ricordano entrambi i fossi- sopranica (L.), diligentemente descritta da Geor- no. Una storia per bambini e adulti assolvendo in termini psicologici le li di più di mezzo miliardo di anni fa venuti alla ges Perec come specie a sé stante, capace di incri- che si presta a più livelli di lettura. stesse funzioni che la pelle biologica luce nel giacimento di Burgess in Canada e de- nare con i suoi acuti i bicchieri di cristallo; e a assolve nei confronti del corpo. L'io- scritti nei particolari in La vita meravigliosa di questo punto non si è più tanto sicuri che debba pelle è il contenitore somato-psichico S. J. Gould (Feltrinelli, 1990). Quegli animali essere davvero posta in sinonimìa con Homo sa- di quanto il bambino ha sperimenta- dai nomi bizzarri (Hallucigenia/J e dalla morfo- piens. Dario Fo to nel contatto con la madre. In que- sto suo perimetro entrano le espe- rienze dell'essere toccati, tenuti al JOHAN PADAN caldo, ascoltati e nutriti e, insieme, i formato 34 x 48 cm - pp. 128 sentimenti di sicurezza, stabilità e 100 tavole a colori - L. 65.000 protezione che vi sono connessi. po di curare queste lacerazioni della L'Io, in altri termini, non si compor- pelle psichica e non solo quando si ri- «...Ho cominciato proprio dai ta "come una pelle" per semplice producono nella pelle biologica. Le disegni...tavole su cui aggiunge- analogia, l'Io si radica nella pelle, ha possibilità della terapia analitica di- vo il testo scritto, come in un fu- una sua origine epidermica e proprio- pendono tuttavia da quanto il setting metto... poi da lì è venuto II testo cettiva, nasce e si sviluppa nel con- bimestrale per la secessione politica e l'opposizione culturale analitico è in grado di entrare in sin- vero e proprio. Disegni molto belli tatto di un corpo con un altro corpo. tonia con il codice che attraversa l'Io che io uso nello spettacolo come Anzieu ha pubblicato negli anni del paziente, un codice biopsichico NUMERO 4 1992 una sorta di spartito per seguire intessuto delle funzioni fondamenta- ottanta un'opera, Le Moi-peau (Du- INCONTRI E SCONTRI via via la storia. Questi disegni nod, 1985, trad. it. L'Io-pelle, Boria, li dell'Io-pelle e quindi di alcuni biso- S. Belligni, M. Porcaro saranno pubblicati dalle Edizioni 1987) in cui questi temi sono analiz- gni di base: il bisogno di contenimen- ITALIA INCIVILE Gruppo Abele...» zati in modo sistematico, in termini to, di protezione, di comunicazione. M. Lupo, C. Riolo, G. Di Lello sia teorici sia clinici, con alcune inte- È come se nella relazione analitica il Dario Fo, La Repubblica, 4/2/92 ressanti considerazioni sul mito di terapeuta e il suo paziente intratte- DOCUMENTI Marsia. nessero un rapporto con i diversi Giovani e lavoro Questo secondo volume (una rac- strati di cui la pelle psichica è costi- DOSSIER: IL LEGHISMO colta di brevi saggi e conferenze) si tuita, e, in particolare, lo strato in cui G. De Luna, A. Bonomi, R. Biorcio, L. Berzano, L. Romano apre con uno scritto autobiografico ci si difende dal mondo esterno e'dal- P. P. Poggio, P. Corsini in cui l'autore racconta la genesi in- le sue irruzioni e lo strato che, più in- ANTENATI fantile e adolescenziale del suo inte- terno e sottile, comunica con la vita Ernesto Balducci resse per la pelle e le sue prime espe- inconscia. SUPERMERCATO rienze di chirurgia dermatologica, Il setting analitico — dice in altri Il caso Rushdie per poi entrare direttamente, attra- termini Anzieu — con la sua stabilità e altre rubriche verso alcuni casi clinici, nell'espe- e continuità di tempo e di luogo, con EDIZIONI GRUPPO ABELE V. Giolitti 21 - Torino - tel. 8395443/4 rienza analitica. Alle origini del suo la regola dell'astensione da rapporti Direttore: Angelo d'Orsi. Redazione e amministrazione: via Ciamarella 23/3, 10149 Torino, tei lavoro analitico, Anzieu è colpito dai che non siano verbali, con l'atteggia- (Oli) 218610, fax |011| 293646. 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I libri del manifesto sono quelli a sinistra. M C Frederick Douglass Alessandro Portelli Memorie di uno Il testo e la voce schiavo fuggiasco Oralità, letteratura e democrazia Tranquilli, topi di biblioteca. La ribellione di uno schiavo iti America. americano, ormai accolta tra i Li cultura americana nell'intreccio grandi classici, tra società, politica e letteratura, pp. 160 L. 25.000 pp. 224 L. 20.000 L'unica crisi di cui disperarsi è quella delle idee.

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dell'ovvio. Come? Leggendo, comprando, regalando

pili• pagine in libertà: manifestolibri, a sinistra del mucchio. 111• IHi n1 11 iimil m ii afe? m O i } lì Augusto Illuminati Arrighi, Hopkins, Wallerstein La città e il desiderio Antisystemte movements Realtà e metafore della L'economui-mondo e i suoi moderna cittadinanza. antagonisti. Dal '68 all'89 i nuovi Forme di vita e di conflitto nelle movimenti oltre i confini della grandi metropoli postindustriale vecchia sinistra, pp. 136 L. 25.000 pp. 128 L. 25.000

André Gorz Talpa di biblioteca Capitalismo, socialismo, 7. Il filosofo in borghese ecologia Tra comportamenti e pensiero Orientamenti, disorientamenti. c'è coerenza o contraddizione? Dopo la fine del socialismo e Filosofi tra il sistema dei poteri e della centralità del lavoro, dove il sistema dei discorsi, andrà la sinistra? pp. 96 L. 10.000 pp. 286 L. 28.000

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VLADIMIR HOLAN, II poeta murato, a prio come cento anni prima appare la lan rimane murato, rinchiuso nella sibilità di mantenere la purezza della forza e senza riguardi, ma rispettan- cura di Vladimir Justl e Giovanni Ra- garante dell'indipendenza e della li- sua casa di Kampa (uno degli angoli propria voce; la sua poesia è infatti done l'intima essenza, perché forse boni, trad. dal ceco di Vlasta Fesslo- bertà dei popoli slavi. più belli di Praga), in un isolamento volutamente un segmento della sto- nella sua profondità è nascosto quel và, versi italiani di Marco Ceriani, Negli anni cinquanta, con il socia- che egli stesso una volta ha definito ria della poesia universale, un dialo- brandello di verità che il poeta va Roma, Fondo Pier Paolo Pasolini, lismo reale, Holan non verrà pubbli- "necessario al lavoro". Si tratta in go con i grandi poeti. Tra di essi spic- cercando. 1991 [ma 1992], pp. 273, Lit 38.000. cato. Si rinchiuderà in casa in una realtà di un vero e proprio esilio, del cano Màcha, in primo luogo, ma an- In molti testi i giochi su corrispon- sorta di esilio dell'anima e continue- ritirarsi di chi solo da una posizione che Rimbaud, Mallarmé, Valéry, denze ed opposizioni fonologiche e La conoscenza della vita e il senso rà a scrivere, dal suo eremo, sulle dislocata può dare libero spazio alle Gongora, Chlebnikov, Hòlderlin, e uno spericolato uso della sintassi di essa, il dolore, il sentimento ma- grandi verità e sui problemi essenzia- voci che fluiscono in lui. Rilke (il Rilke delle Elegie duinesi, so- mettono a dura prova le capacità del terno, l'amore, la caducità del vivere li, visti non nella loro astrazione ma In questo essere una sorta di esule prattutto). Non è certo il suo un ricu- lettore. Tradurre Holan è una vera e e l'inconsistenza del morire, l'anelito nel configurarsi enigmatico e impe- interno Holan si richiama prima di pero dei temi e motivi di questi poeti, propria impresa, è inevitabile che alla semplicità, il problema morale e rioso della vita di tutti i giorni. La tutto a una tradizione nazionale che un ispirarsi alle loro atmosfere, è in- spesso rendendolo in un'altra lingua la percezione delle proprie responsa- sua figura domina sempre più lo sce- fa capo a Karel Hynek Màcha, il vece la consapevolezza che lavorare 10 si debba interpretare, e si riduca bilità, i fini dell'arte e della poesia. È nario della poesia ceca, particolar- grande poeta romantico considerato sul linguaggio significa considerare e cosi la carica semantica della sua lin- soltanto un elenco sommario dei te- mente dopo la liberalizzazione dei il padre della poesia ceca contempo- rielaborare, interiorizzandoli, quei gua. I traduttori di questa antologia, mi che si aggirano tra i versi del gran- primi anni sessanta; la lettura, al ca- ranea, una figura anomala e "inat- testi. Il linguaggio ha in Holan una Vlasta Fesslovà e Marco Ceriani, de poeta ceco, del "poeta murato" baret Viola, del poemetto Una notte tuale" rispetto all'ambiente lettera- corposità inusuale, è la cifra del mi- hanno dovuto operare delle scelte, e come felicemente intitolano la rac- con Amleto, sarà uno degli eventi let- rio della Boemia del suo tempo. La stero e mistero esso stesso, e il poeta qualche volta si perde la complessità colta dei suoi versi i curatori, Justl e terari di quegli anni. Nonostante distanza dal mondo esterno garanti- lo tratta come si trattano i materiali del testo, soprattutto là dove, inter- Raboni; un elenco che comunque dà questo forte riscontro esterno, Ho- sce in un certo modo a Holan la pos- forti, come la pietra, colpendolo con pretando appunto, vengono addolci- solo una pallida idea della sua impor- te certe spezzature sintattiche tipi- tanza, del posto particolare che occu- che del verso. Il risultato complessi- pa non semplicemente nella lettera- vo è comunque buono, il lettore ita- tura ceca, ma nel panorama della liano ha un'idea precisa della poesia europea del Novecento. complessità delle trame verbali di Le belle traduzioni di A. M. Ripel- questa poesia. Ha un-'jdea soprattut- lino nel volume Una notte con Amleto to del fatto, importantissimo, che se (Einaudi, 1966), un'altra antologia certe poesie possono essere comun- con traduzioni di A. M. Ripellino e que decifrate con un'attenta lettura, di E. Ripellino Hlochovà, Una notte altre richiedono una disposizione con Ofelia (Einaudi, 1983), e varie mentale affatto particolare, impon- altre traduzioni su riviste, puntual- gono cioè un lento e graduale proces- mente indicate in questa ultima an- so di interiorizzazione, di fusione col tologia, non avevano, a quanto pare, testo, fino a recepire non il significa- avuto il potere di far conoscere ed to, che rimane comunque al di là del apprezzare Holan a un pubblico suf- comprensibile, ma le vibrazioni pro- ficientemente vasto. Certo si tratta fonde, le domande di fondo che han- di un poeta difficile, la cui lettura ri- no dato vita al processo stesso dello chiede uno sforzo di penetrazione scrivere. non indifferente, oltre che una di- Il poeta è colui che lavora per arri- sponibilità ad essere provocati nel vare alla verità e la parola è la sua ar- profondo e condotti in zone spiritua- ma, l'unica per altro in possesso del- li inquietanti. l'uomo. Anche se'la parola non è sal- La sua prima raccolta di versi è del vezza, perché la sua caratteristica 1926, e da allora Holan ha continua- principale è quella di essere un enig- to a scrivere praticamente fino alla ma. Holan, cattolico, è convinto del morte, nel 1980. Dopo che per pochi fatto che comunque la verità è tra- anni aveva lavorato (proprio come scendente e la parola può darci solo Kafka) in una compagnia di assicura- un brandello di eternità. E infatti le zioni di Praga, si dedicherà intera- sue poesie sono segmenti del discorso mente alla letteratura, impiegandosi universale, della Verità. Il miracolo come redattore in riviste letterarie e dell'uomo Holan è che dal chiuso teatrali, cominciando già negli anni della sua casa-prigione è riuscito trenta a rinchiudersi nel mondo della sempre e puntualmente a trovare parola. Nelle opere di questi anni co- frammenti del mistero e dell'eternità struisce astratte, gelide, affascinanti anche nelle cose più piccole e insigni- strutture verbali, con le quali cerca ficanti. La poesia Nell'assenzio si di sondare il cupo terreno delle verità conclude così: "E anche un bottone ultime e essenziali, quelle verità che di madreperla lì era... / E tutta la lu- incatenano, poco o tanto che sia, na non bastava, lei intera, / a illumi- ogni uomo. narlo... Non piangere..." La magia E evidente l'influsso dell'avan- della luna (una magia sporca, in Ho- guardia letteraria ceca nella sua se- lan) è impotente a chiarire con tutto conda fase. Essa reinterpreta e riela- 11 suo incerto splendore l'insignifi- bora negli anni venti in modo auto- cante dettaglio di un esistere illuso- nomo i grandi temi dell'avanguardia rio: le microimmagini della vita sono europea, francese soprattutto. La più grandi della vita stessa, ogni gra- scuola del poetismo aveva, negli anni nello di polvere è un mistero. immediatamente precedenti il de- butto di Holan, avviato un program- ma di rivoluzione linguistico-lettera- Holan in francese ria: alla parola era affidato il compito Oltre al numero speciale di "Plein di rigenerare l'umanità, rivitalizzan- Chant" dedicato a Holan (cui fa rife- do i livelli della comunicazione (so- rimento l'articolo di Olga Spilar che prattutto quelli delle arti considerate segue) in Francia sono comparse re- minori) e avviando il mondo a una fe- centemente quattro raccolte di sue licità nuova. Non estraneo al modo poesie, dopo una pausa di tredici an- in cui Holan tratta il materiale ver- ni: Penultime, trad. di E. Abrams, bale è anche il clima culturale creato La Différence, 1990; À tue-silence, negli anni trenta dall'attività del cir- trad. di P. Ourednik, Editions K, colo linguistico di Praga: basta ricor- 1991; L'Ahimè de l'abìme, trad. di P. dare che Mukarovsky era stato inse- Ourednik, "Plein Chant", 1991; gnante di Holan al liceo. I tragici av- Mozartiana, trad. di Y. Bergeret e J. venimenti del '38, il patto di Mona- Pelan, Fata Morgana, 1991. Altri co, la fine della Repubblica Ceco- due volumi sono annunciati dalle slovacca tradita dall'Europa deter- edizioni Circé. Alcuni mesi dopo la minano una svolta, in quegli anni pubblicazione di "Plein Chant", troverà posto nei suoi versi la trage- "La Revue des Belles Lettres" a Gi- dia del suo popolo. Agli anni della nevra ha dedicato, a sua volta, a Ho- guerra e della disperazione segue la lan uno dei suoi numeri, che racco- liberazione: Holan celebrerà nelle glie, tra l'altro, studi di Mojmir Gry- sue poesie l'Unione Sovietica, o me- gar, Jirf Holy, Vladimir Justl, Anto- glio la Russia, sorella slava che pro- nin Mestan e Sylvie Richterova. ram, si rifugiò, al momento dell'av- istituzioni sia della lobby dei dissi- vento del comunismo nel 1948, nel denti dell'epoca, ha oggi ancora il po- Un nazionalista Il poeta suo appartamento praghese, decli- tere di irritare? Perché, morosità nando ogni offerta di compromesso o economica o meno, altre riedizioni, di concessione, sfiorando continua- quelle degli ex-dissidenti, hanno pur è rimasto mente la miseria, ma preferendo visto la luce — salvo, in alcuni casi, stravagante "parlare per quindici anni ad un mu- riempirsi di polvere subito dopo sugli ro" piuttosto che rinnegare il pro- scaffali delle librerie, per la concor- dì Liz Heron solo prio ruolo così come lo concepiva: ra- renza delle guide turistiche, dei ramente la vocazione di poeta fu as- "Playboy" in edizione locale, delle di Olga Spilar sunta in modo così totale. Da questa serie rosa e dei vari Tarzan. Le sov- HUGH MACDIARMID, SelectedPoetry, primi di una serie di scritti vari previ- "solitudine demente" nasceranno venzioni, per quanto scarsissime, ci a cura di Alan Riach e Michael Grie- sta da Carcanet. Paura, Dolore, Senza via di scampo, sono. Le regole del gioco impongono ve, Manchester, Carcanet, 1992. Certo per il critico inglese non Vladimir Holan, a cura di Patrick Una notte con Amleto, raccolte che che siano favoriti i vecchi samizdat, HUGH MACDIARMID, Selected Prose, mancano le difficoltà. Se composi- Ourednik, Bassac, "Plein Chant", gli varranno la consacrazione inter- libri o riviste che siano. Hanno, per a cura di Alan Riach, Manchester, zioni epiche come Hymn to Lenin, In 1991. nazionale attraverso numerosi premi fare un esempio, consentito a Milan Carcanet, 1992. Memoriam James Joyce e The Kind of Poetry I want hanno per il lettore il Vladimir Holan merita l'aureola vantaggio di essere scritte in inglese, di "poeta tragico" che gli viene spes- altrove bisogna fare i conti con un ac- so attribuita nelle recensioni alle sue ceso nazionalismo linguistico scozze- opere, unendo più o meno abilmente se incrociato con elementi europei: dimensione letteraria e destino per- nelle poesie in scozzese il linguaggio sonale. Dopo una reclusione durata adottato, quello del proletariato ru- quarantanni sotto il regime comuni- Doba (L'epoca) rale, subisce l'influenza dichiarata di sta, eccolo, tre anni dopo la rivolu- Montale e Quasimodo, di Celan e zione di velluto, ridotto di nuovo al di Vladimir Holan Mandel'stam, e, in più, costante è silenzio: inutilmente cerchereste le l'inserzione di versi in francese e in sue opere nelle librerie di Praga. Nes- italiano e di riferimenti alla filosofia sun dibattito, nessun incontro o ta- Svine svatého Antonina rochà Grugna la scrofa di Sant'Antonio tedesca. vola rotonda sono stati dedicati a co- od hnoje chaldeii az k lejnu màgù, dal letame dei caldei fino allo sterco dei maghi Quella di MacDiarmid — demo- lui che Kundera (anche lui peraltro odkud brcàlove stékà mocitvka na zasvècené da cui verdecarico liquame scola sui prati con- cratico elitario, profeta irruente — era in ogni senso una personalità assente dal mercato del libro ormai louky sacrati libero) considera "il più grande poe- esplosivamente contraddittoria. Do- ì za moru i krome moni... durante la peste come di là dalla peste... ta ceco di questo secolo". po aver iniziato la carriera di giorna- Il mondo culturale in Cecoslovac- Hvèzdnatè uhrovité nebe s nàdorem liiny Il cielo pustoloso di stelle, col suo tumore di lista nel 1911 come inviato nel Gal- chia induce oggi alla triste e banale nevi, kudy chodt, ale sem a tam luna, les meridionale dove i minatori in constatazione che venire a più miti je to daleko... Nic vie... non sa dove va, ma qui o là sciopero si scontravano con la polizia consigli è nella natura dei giorni che Je doba, nejsme to myl è lontano... Nient'altro... e con la cavalleria inviata dall'allora seguono i grandi cambiamenti, man E l'epoca, non siamo noi! ministro dell'interno Winston Chur- mano che li si guarda più da vicino. chill, nei successivi sessant'anni pro- La situazione è particolarmente tetra (da Asklépiovi Kohouta, Praha, Odeon, dusse una serie ininterrotta di saggi, opere critiche e commenti politici a nel campo editoriale: prezzi raddop- 1977; scritta nel 1967 e inedita in Italia) (trad. dal ceco di Luca Rastello) piati, caduta delle tirature, poche o volte erratici (è famoso l'articolo del nessuna sovvenzioni, impossibilità 1923 in cui, con scarsa lungimiranza, di ottenere crediti, scomparsa delle esaltava l'Italia di Mussolini propo- librerie, disintegrazione delle reti di nendola come modello per la Scozia: distribuzione. Tutti fattori che fan- a MacDiarmid piacevano le posizioni no si che malgrado i circa 2000 nuovi estreme). Grande sostenitore di Paul editori — o dichiarati tali — una fet- letterari, come l'Etna Taormina o il Uhde, ministro della cultura ed ex- Al lettore europeo che voglia farsi Valéry e di Gertrude Stein, a Lady ta importante di una produzione let- Grand Prix de l'Académie royale del dissidente, di accordare un sostegno un'idea di come la cultura letteraria Cbatterley's Lover riservò un attacco teraria "normale" abbia poche possi- Belgio; infine, nel 1969, si ritrova, in alla pubblicazione delle edizioni della Gran Bretagna sia spaccata al durissimo. Negli anni venti e trenta, bilità di venire alla luce nell'imme- compagnia di Malraux, Beckett e Atlantis, dirette dalla signora Milan suo interno non sarà inutile la lettura insieme con altri scrittori scozzesi, diato, con particolare riguardo alla Ungaretti, nella cerchia degli ultimi Uhde che pubblicano, tra l'altro, gli della poesia England is our Enemy di diede vita al movimento noto come letteratura straniera ed alla poesia, "candidabili al Nobel". Parallela- scritti dello stesso ministro... tradot- Hugh MacDiarmid, pubblicata qui Rinascimento scozzese, promuoven- che sono i settori più colpiti. mente, nel suo paese, questa data ti in inglese. In quanti ricordano gli di fianco, il cui spirito caustico pren- do la produzione di opere nuove ol- Il clima di liberalismo economico suona la campana a morte dei pochi scaffali che, solo pochi anni fa, crol- de come bersaglio la ben nota ten- tre alla riscoperta critica di alcuni se- produce, in una certa misura, gli stes- anni di disgelo culturale; decretata la lavano sotto il peso delle opere dei denza inglese a tenere in poco conto coli di letteratura della regione. Una si effetti della defunta censura. La normalizzazione, Holan — conside- dignitari del regime comunista, que- le mire più ambiziose dell'immagina- letteratura che, per quanto locale, è stampa e le riedizioni degli autori rato allora dalla critica il più grande sto déjà-vu provoca un senso di ama- zione poetica: MacDiarmid vede sì spesso tutt'altro che provinciale. messi all'indice nel regime preceden- poeta ceco dopo il romantico Karel rezza e di disillusione. nell'Inghilterra il nemico, ma riesce Analoga riscoperta non ha ancora te — Lautréamont, Joyce, Achmato- Hynek Màcha — ricade in disgrazia. Non ci resta allora chfe sperare che anche a provare una grande ammira- avuto l'opera in versi e in prosa di va, ?cc. — sono state rinviate a più Di che far gioire, in principio, l'op- il rinnovamento dell'interesse per zione per i suoi poeti, soffrendo con MacDiarmid, una produzione di tardi o puramente e semplicemente posizione politica nascente, in cerca Holan, cui si assiste in Francia e in loro e non solo per loro. grande ricchezza la cui ardente con- annullate. Lo stesso destino è tocca- di vittime delle perversioni del regi- altri paesi, aiuti l'autore, grazie allo Pur essendo indiscutibilmente la vinzione non è assolutamente fuori to a Vladimir Holan, la riedizione me. Ma ecco che Holan rimane chiu- snobismo culturale ed al paneuropei- più notevole personalità letteraria posto in questi anni novanta. delle sue opere era stata annunciata so in casa e fa orecchie da mercante smo, ad uscire dall'isolamento impo- scozzese del Novecento, MacDiar- (trad. dall'inglese di all'indomani della rivoluzione di vel- agli appelli dei dissidenti, "rifiutan- stogli nel suo paese. Il numero spe- mid — internazionalista comunista, Mario Trucchi) luto. Sorge allora un interrogativo: do la corona di martire portata in ge- ciale di "Plein Chant" se lo augura, cosmopolita che scrive sia in inglese Holan è vittima soltanto della famo- nere dai perseguitati dal regime" (P. tanto più che si tratta, a nostra cono- sia nello scozzese delle Lowlands, sa congiuntura economica che bloc- Ourednik, En guise de présentation, scenza, del primo dedicato a Holan modernista militante — non ha an- cherebbe, come ci viene detto, ogni in Occidente. cora ottenuto il riconoscimento che progetto ambizioso? Questa libertà — solitaria e talvol- la sua opera straordinaria meritereb- Vladimir Holan costituisce un ca- ta altezzosa — che Holan ha saputo (trad. dal francese di be. Questi due volumi, pubblicati so particolare. Dissidente ante litte- mantenere nei confronti sia delle Daniela Fomento) nel centenario della nascita, sono i

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Cesare Brandi ELICONA Celso o della poesia Carmine o della pittura Arcadio o della scultura Eliante o dell'architettura } voli, rilegati in cofanetto pp. 900 Hugh MacDiarmid, nemico degli inglesi

Agli scrittori spiccatamente inglesi, in Inghilterra "Ma" sentite i critici di professione Questo signore scrive... ma sempre con un po' di disagio . L'autenticità non è concessa mai; Tutti a protestare come un sol uomo Di Dryden che è divino, di Pope che è divino, E una qualità che forse "Trollope non ha lo humour di Dickens, Di Swift che è così indecente Non si sa nemmeno che esista. L'ironia di Thackeray, Da spaventare il critico che ha rispetto di sé. Troppi interessi costituiti. Il genio dell'intreccio di Wilkie Collins. Ma quando arriva a Pepys naturalmente Negli Stati Uniti Mark Twain Jane Austen non ha l'arguzia di Meredith, Il suo entusiasmo non ha limiti. Alla fine vinse la sua battaglia L'energia riformista di Charles Reade, Rende omaggio al vivace piccolo diarista Contro i trascendentalisti; Il senso dell'impero di Charles Kingsley, Con una simpatia, un entusiasmo, Poe potè resistere, il corpo macilento Il 'pathos delicato dell'autrice di Cranford. Per la sua operosità, la sua vivacità, Ma la mente che faceva miracoli. E quanto alla Gaskell, che ha scritto Cranford, Per i suoi schizzi-miniatura. Molte battaglie dovette combattere Bene, non ha il distacco di Jane Austen, Poi a sorpresa afferma: Contro molte cricche senza scrupoli, E Christina Rossetti non aveva "Questa non è letteratura". E si trovò alla fine con il capo Il virile ottimismo di Browning, E co.ntinua con panegirici che non lasciano dubbi Insanguinato e chino, E a Browning mancava la fiducia religiosa Sul fatto che secondo il critico il Diario Ma né lui, finché fu vivo, Di Christina Rossetti, o la serenità Né la sua reputazione, quando fu morto, È qualcosa di ben superiore. Di Mattew Arnold. E chi era Matthew Arnold? Un giudizio tipicamente inglese. Hanno dovuto affrontare il peso morto Landor non sapeva scrivere di whist e di vecchie locandine Dei morti interessi costituiti Allo sconcertato straniero non resta che dire: Come Charles Lamb". "Ma se il Diario è tutto ciò che lei dice E della meschina ambiguità di atteggiamenti (San Charles, bisbigliò sommessamente Thackeray). Che hanno soffocato quasi tutte Deve essere letteratura, o se non è letteratura Le intelligenze letterarie Non può essere tutto ciò che lei dice". Chiunque abbia prestato un minimo di attenzione In Inghilterra per centinaia d'anni. Ed ovviamente... ' Ai giudizi della critica ufficiale sugli autori inglesi Queste tendenze spingono Ho conosciuto una volta un peruviano che era venuto Non può negare la morale che si deve trarre Verso una distesa di pollici versi. A Londra a studiare letteratura inglese. Da questi esempi di giudizio riduttivo Fu Landor il primo a dire Disse: "Oh! Ma i vostri scrittori sono senza fiato, Né la verità del quadro che ne dò. Che ogni francese è padrone di una quota Sempre a produrre! E poi, come tipo, Naturalmente per le figure letterarie, Della gloria dei suoi poeti Come Archetipo, avete... Come per i cavalli da corsa, i test devono essere severi, Mentre ogni inglese vede di malocchio Charles Lamb, Sul toast imburrato" Ma attaccare un vincitore di Derby a un carro di pietre Le conquiste dei suoi poeti Io dissi: "Ah! Questo perché E poi bocciarlo come cavallo Perché fanno ombra Lei non è un inglese!" Perché non lo fa viaggiare Alla sua "poesia"; Come un Clydesdale o un Percheron E l'osservazione era straordinariamente profonda. Vuol dire sottoporre l'animale Sicché il mondo letterario inglese A un test troppo severo, È possibile che venga un cambiamento. E un'immensa arena E non leale. Nella generale rivalutazione che è in corso In cui ogni spettatore si adopera Tutte le considerazioni commerciali, le untuosità morali, A far morire chi è in attesa di giudizio La critica ufficiale inglese ha eretto I Professori di Letteratura, le Forschungen, i curricoli Ed ogni gladiatore si adopera Un cumulo di pietre, un carico di qualità morali. universitari, A provocare la morte di chi combatte con lui Uno scrittore deve avere ottimismo, ironia, Le lauree cbn lode, tutti questi fenomeni fondamental- Colpendolo con i corpi Un aspetto sano, , mente Di altri già morti. Uno standard borghese di moralità, commerciali Il metod o, la mania, il tipico Tanta religione quanto poniamo san Paolo, Che ostacolano il gusto della letteratura "Fair-play" del "cavalleresco" inglese Tanto ateismo quanto Shelley... E impediscono di onorarla Funzionano in modo veramente straordinario. E, infine, in aggiunta a un carico immenso Possono essere valutati per quello che veramente valgono. Di qualità morali e sociali che si autoneutralizzano, Cercare di abolirli non va, Supponiamo che — non avendo un vostro autore preferito E Circospezione, soprattutto, Perché sono parte dell'imbecillità essenziale Dalle cui viscere Sicché alla fine nessuno scrittore inglese, Delle persone pompose — dell'immaginazione Speriate di cavar di che vivere, In base a questi standard, raffinatissima Né un'inclinazione politica, Può avere autenticità. Delle Classi Elette. Né interessi in una casa editrice La formula è: Thackeray non è Dickens, Bisognerebbe lasciarli isolati in piccole città Che ricava dividendi da altri "classici" — Quindi Thackeray non rappresenta la letteratura inglese. E non dimenticarne l'esistenza Vi azzardiate timidamente ad osservare Dickens non è Thackeray, quindi lui O rientrerebbero di soppiatto. Che Trollope, Jane Austen Non rappresenta la letteratura inglese. E la Gaskell di Mary Barton Alla fine la letteratura stessa viene messa da un canto Sono Autori-Inglesi E vi ritrovate con la singolare asserzione (da L'Inghilterra è il nostro nemico; Autentici nei loro metodi. Del decano della critica letteraria ufficiale inglese. trad. dall'inglese di Mario Trucchi)

To distinctly English writers in England / Authenticity is never allowed; / The quality is perhaps / Not even known to exist. / There are too many vested interests. / In the United States Mark Twain / Could finally make headway / Against the Transcendentalists; / Poe could stand with his body starved / But his mind making its mark. / He had to fight many battles / Against many unscrupulous cliques, / And in the end his head became / Both bloody and bowed / But neither he, alive / Nor his reputation, he dead / Have had to contend with the dead weight / Of dead, vested interests / And merely politicai disingenuousnesses / That have strangled / Most literary brightnesses / In England for a hundred years. / These tendencies work / Towards a wilderness of thumbs down. / It was Landor who first said / That every Frenchman takes a personal share / In the gory of his poets / Whereas every Englishman resents / The achievements of his poets / Because they detract / From the success of his own "poetry"; / And the remark was extraordinarily profound. / So the English literary world / Is an immense arena / Where every spectator is intent / On the deaths of these awaiting judgment / And every gladiator is intent / On causing the death of his fellow-combatant / By smiting him with the corpses / Of others predeceased. / The method, the mania, the typical / "Fair-play" of "sporting English" / Is really extraordinary in its operation. // Supposing, having no pet author of your own / Out of whose entrails / You hope to make a living, / No politicai bias, / No interest in a firm of publishers / Who make dividends out of other "classics" / You timidly venture to remark / That Trollope, Jane Austen, / And the Mrs Gaskell of Mary Barton, / Are English Authors / Authentic in their methods. // "But" you hear the professional reviewers / Ali protesting at once / "Trollope has not the humour of Dickens, / The irony of Thackeray, / The skill with a plot of Wilkie Col- lins. / Jane Austen has not the wit of Meredith. / The reforming energy of Charles Reade, / The imperiai sense of Charles Kingsley, / The tender pathos of the author of Cranford /And as for Mrs Gaskell who wrote Cranford, / Well, she has not the aloofness of Jane Austen, / And Christina Rossetti had not / The manly optimism of Browning, / And Brow- ning lacked the religious confidence / Of Christina Rossetti, or the serenity / Of Matthew Arnold. And who was Matthew Arnold? / Landor could not write about whist and old playbills / Like Charles Lamb". / (Saint Charles, Trackeray murmured softly) // On one who has paid any attention at ali / To official-critical appraisements of English writers / Can gainsay the moral to be drawn / From these instances of depreciation / Or the truth of the projection itself. / Literary figures should, of course, / As is said of race-horses, be tried high, / But to attach a Derby winner to a stone cart, / And then condemn it as a horse / Because it does not make so much progress / As a Clydesdale or a Percheron / Is to try the animai / Altogether too high, / And not fairly. // English officiai criticism has erected / A stone-heap, a dead load of moral qualities. / A writer must have optimism, irony, / A healthy outlook, / A middle-class standard of mo- rality, / As much religion as, say, St Paul had, / As much atheism as Shelley had... / And, finally, on top of an immense load / Of self-neutralising moral and social qualities, / Abo- ve ali, Circumspection, / So that, in the end, no English writer / According to these standards, / Can possess authenticity. / The formula is this: Thackeray it not Dickens, / So Thackeray does not represent English literature. / Dickens is not Thackeray; so he j Does not represent English literature. / In the end literature itself is given up / And you have the singular dictum / Óf the doyen of English officiai literary criticism. / This gentleman writes... but always rather uncomfortably... / Of Dryden as divine, of Pope as divine, / Of Swift as so filthy / As to intimidate the self-respecting critic. / But when he comes to Pepys of course / His enthusiasm is umbounded. / He salutes the little pawky diarist / With an affection, an enthusiasm, / For his industry, his pawkiness, / His thumb-nail skerthes. / Then he asserts amazingly: / "This is scarcely literature". / And continues with panegyrics that leave no doubt / That the critic considers the Diary / To be something very much better. / The judgment is typically English. / The bewildered foreigner can only say: / "But if the Diary is ali you assert of it, / It must be literature, or, if it is not literature, / It cannot be ali you assert of it". / And obviously... /1 once met a Peruvian who had come / To London to study English literature. / He said: "Oh! but your writers, they pant and they pant; / Producing and producing! And then, as the type, / The Archetype, you have... / Charles Lamb On Buttered Toast". / I said: "Ah! That is because / You are not an Englishman!" //

It is possible that a change may come. / In the general revalutation that is taking place / Ali the commercial considerations, the moral greasinesses, / The Professors of Literatu- re, Forschungen, university curricula, /Honours examinations, ali these phenomena commercial at base / Which stand in the way of the taste for / And honouring of literature / May be estimated at their true price. / To seek to abolish them is not much good, / For they are parts of the essential imbecilities / Of pompous men — of the highly refined imagi- nations / Of the More Select Classes. / They should be left isolated in little towns / But their existence should not be forgotten / Or they will come creeping in again. (from England is Our Enemy) procedendo a zig zag tra le parole che damente, con un certo sollievo, all'i- nuova lingua era affascinante. Il ceco non dovevo utilizzare perché intrise dea che parlare, scrivere e pubblicare ha preso a risuonare nella mia testa, Un problema di lingua di ideologia comunista, e quindi con- nella lingua ufficiale poteva darmi un portandomi verso le regioni inesplo- taminate. Lo slovacco è, per la mag- senso di sicurezza e di identità con la rate del mio cervello, dove sentivo ri- di Martin M. Simecka gior parte delle persone, solo uno nazione in cui, comunque, vivevo. nascere la voce di mio padre e dove le strumento di comunicazione, senza Naturalmente questa comunione centinaia di libri letti in quella lingua mi facevano scendere la corrente di tuando le consonanti palatali. Que- mai porsi come fine a se stesso. miracolosa non è durata a lungo. La Ho trentacinque anni e ho trascor- un fiume sconosciuto. Mi sono ac- sta scelta mi è stata presentata, a Aspetta con pazienza che la coscien- lingua, improvvisamente liberata, so la metà della mia vita a chiedermi corto con sorpresa che queste due scuola, come una delle più importan- za della realtà maturi nel sentimento. non poteva tornare alla sua tradizio- come scrivere quello che volevo dire. lingue, così vicine, sono in realtà fa- ti della storia nazionale. Prima gli Ma quando questo sentimento sgor- ne di libertà, che non aveva pratica- Oggi mi chiedo, sempre più spesso, talmente diverse e che malgrado la scrittori slovacchi scrivevano in ceco ga nella lingua, in genere è ormai mente mai conosciuto, ed è rimasta in che lingua farlo. Il mio problema grammatica quasi identica ero inca- o, alla peggio, in ungherese. Con troppo tardi per comunicare e discu- prigioniera degli spiriti che concepi- consiste nell'imbarazzo della scelta e pace di tradurmi. La differenza sta questa nuova lingua letteraria, molto tere. Lo slovacco mi si addiceva per- scono la libertà esclusivamente come purtroppo il fatto di esserne consape- nel carattere proprio di una lingua, vicina al ceco, tanto da poterne esse- ché era per me una lingua senza ten- libertà del potere, libertà di governa- vole non semplifica il problema. Mi che solo chi utilizza le due lingue in re considerata un dialetto, questi in- tazioni e, di conseguenza, non mi re gli altri. Nella Slovacchia, nel giro assilla ogni giorno di più, come una modo spontaneo può riconoscere. Il tellettuali hanno costruito una culla avrebbe distratto dai miei pensieri di un anno, si sono visti nascere, con questione morale, strettamente lega- ceco è autoritario, mi' ha assorbito per una nazione che forse non ne per andare dietro alle misteriose pro- una rapidità ed una energia incredi- ta al mio paese e al mio modo di vi- senza scrupoli, e anche se mi sono ar- aveva bisogno, essendo già abbastan- fondità della lingua storica che, per bili, decine di giornali e di riviste, la verci. La mia patria è la Cecoslovac- reso senza opporre resistenza avevo za cresciuta. Mi chiedo se questa lo slovacco, sono nascoste nei dialetti maggior parte dei quali di orienta- chia, uno stato composto da due na- talvolta la sensazione di diventare, zioni e da diverse minoranze, uno attraverso questa lingua e mio mal- stato che, oggi, sta cambiando, non grado, un'altra persona. Se lo slovac- riuscendo più a sopportare il carico co non è che uno strumento per di quella che qui tutti chiamano l'i- esprimere la realtà come l'abbiamo dentità nazionale. Questa "identi- compresa, il ceco, al contrario, mo- tà" è per lo più definita dalle nazio- della la realtà, ricercando un'espres- ni, come dagli individui, sulla base sione elegante di quel che non esiste della lingua. Cosa succede allora a diretto da Aldo Carotenuto ancora e, così facendo, crea questa chi ha due lingue materne? realtà. Tutta la cultura e tutta la so- La mia biografia è solo una varian- cietà ceca sono come possedute dalla te della vita degli abitanti dell'Euro- loro lingua. Ma si tratta di una dipen- pa orientale sotto il regime comuni- denza voluttuosa. Mi sono reso con- sta. Ho fatto parte di quelli che sono to che stavo facendo qualcosa che caduti in disgrazia — non ha impor- non avevo mai fatto con i miei testi tanza ora per qyale ragione — e ho scritti in slovacco — leggevo il mio reagito a questa disgrazia allo stesso testo ceco e provavo un vero piacere. modo di molti. Ho scelto la strada più semplice, ma che offriva maggior TRATTATO DI Il paradosso della mia epoca e del- libertà, cioè la vita ai margini della lo spazio in cui vivo mi induce a ri- società, rinunciando ai diritti e ai pri- flettere su un problema che, in circo- vilegi del cittadino. Ho scelto la li- stanze normali, sembrerebbe del tut- bertà civica che non si poteva ottene- to assurdo. Mi chiedo se la mia deci- re, paradossalmente, se non rinun- sione di pensare e di scrivere in due ciando a considerarsi cittadino. Non PSICOLOGIA ANALITICA lingue sia realmente una decisione chiedevo nulla allo stato, per non of- che porta alla libertà. Non tanto tem- frirgli occasioni di ricatto. Non si po fa gli scrittori all'indice discuteva- trattava di un atteggiamento partico- no su cosa fare nel caso in cui il regi- larmente originale: molti, e tra questi me comunista avesse concesso ad numerosi scrittori, vivevano così. In Volume primo uno di loro la possibilità di essere realtà mi sono limitato a seguire l'e- pubblicato. Eravamo tutti d'accor- sempio di mio padre, scrittore di ori- La dimensione culturale do: ognuno aveva il diritto di accet- gine ceca, venuto in Slovacchia con tare una tale proposta; ma, allo stesso la moglie ceca, per insegnare all'uni- Pagine XXXII-668 tempo, erano molti quelli che, den- versità di Bratislava negli anni cin- tro di sé, la rifiutavano per principio. quanta, e poi, negli anni settanta, per Avevano deciso liberamente di non imparare a pagare la propria libertà Volume secondo approfittare della possibilità di pub- con il lavoro manuale e con la prigio- blicare, per quanto la pubblicazione ne. Non so se ho iniziato a scrivere La dimensione clinica sia una delle condizioni indispensa- perché mi sono ritrovato in disgrazia bili per la libertà di uno scrittore. Li presso il regime o se sono caduto in Pagine XIV-880 motivava il sentimento di solidarietà disgrazia perché-mi ero messo a scri- con quanti non avevano ottenuto dal vere. Non saprò mai se questa ten- potere questa possibilità ed abbiamo denza narcisistica alla libertà è stata capito, in quel periodo, che in certe in me una reazione imposta dalla circostanze l'uomo non può salvare pressione esercitata dallo stato o se si la propria libertà se non rinunciando- tratta di un'esigenza naturale. Il re- vi. La libertà non ha una gradazione, gime comunista non mi ha mai dato lo sappiamo bene, e questo concetto la possibilità di sacrificare questa li- esprime il legame che esiste tra liber- bertà semplicemente perché non mi tà e morale. In nessun altro posto co- ha mai offerto in cambio dei privile- me in Europa centrale il problema gi. Mi sono quindi creato uno spazio della distruzione e della costruzione di spensierata libertà, che aveva sen- di questo legame ha tanto occupato so e conseguenze solo per me. Quel la vita degli uomini. che scrivevo veniva letto soltanto dai Mi chiedo quindi se il ceco non sia miei amici, la maggior parte dei quali per me un privilegio, un'offerta ecce- più anziani e più intelligenti di me. zionale che in realtà mi impedirà di Avevo così la certezza che con i miei nuova lingua letteraria non sia stata regionali (che non conosco, essendo mento nazionalista. La prima ondata sentirmi libero in Slovacchia. Sapere scritti sull'amore e sulla morte non piuttosto una trappola per la nazio- cresciuto in città). La mia lingua pri- di estasi nazionale si è manifestata che non dipendo soltanto dalla lin- avrei influenzato nessuno, e che ne. La lingua letteraria slovacca è di- vatf costituiva quindi per me un rifu- con l'esigenza che chiunque vivesse gua che, oggi, a causa dei nazionali- quindi la mia responsabilità era uni- ventata, sotto il regime comunista, gio in mezzo al regime comunista. in Slovacchia dovesse, senza eccezio- sti, è diventata la bandiera ed il sim- camente letteraria, e si esercitava so- facile preda della neolingua orwellia- Fin dall'inizio, per orrore della con- ne, parlare slovacco. Ero indotto a bolo del male banalizzato, è qualcosa lo nei miei confronti. Lo slovacco si na, poiché gli scrittori non dispone- taminazione, mi ero dato la regola di chiedermi quanto restasse ancora che da una parte mi libera ma che, prestava perfettamente a quel genere vano di una forma letteraria della lin- non scrivere mai una frase che potes- della mia lingua privata e se mi inte- dall'altra parte, mi desolidarizza da di scrittura. Ne ho eliminato tutte le gua parlata in grado di resistere a se essere interscambiabile con le frasi ressava continuare a scrivere in que- quanti non hanno questa possibilità. frasi vuote della lingua stereotipata e qualsiasi pressione ideologica. La lin- dei discorsi ufficiali e impersonali del sta lingua che, per libera scelta della Questa storia, di cui ignoro la fi- tutte le espressioni ideologiche uti- gua ceca ha patito meno l'abbruti- regime comunista. maggioranza, sarebbe diventata lo ne, l'ho scritta in slovacco, perché lizzate dal regime comunista. A parte mento comunista grazie alla sua ver- Solo tre anni fa ho vissuto, in mo- strumento di oppressione di centi- nella mia coscienza non poteva svol- alcuni autori, non leggevo la lettera- sione corrente, plebea e non ufficia- do convulso, due avvenimenti: la ca- naia di migliaia di persone apparte- gersi che in slovacco. Solo in questa tura slovacca ma unicamente autori le, ma largamente utilizzata nella let- duta del comunismo e, poco tempo nenti alle minoranze che si trovava- lingua posso domandarmi se com- stranieri tradotti, per cui lo slovacco teratura. È sfuggita ai guasti anche dopo, la morte di mio padre. Il primo no in Slovacchia. Dovevo risolvere metto un tradimento quando scrivo mi sembrava, paradossalmente, una perché poteva far leva sulle certezze avvenimento mi ha privato del mio un grave problema. La lingua artifi- in ceco, in quanto tra i cechi questo lingua mondiale, universale. Mi sono storiche di una letteratura esistita as- rifugio interiore e mi son reso conto ciale, ideologica, a cui potevo oppor- tipo di gelosia non è più di moda. So- ritrovato nel regno delle parole pure, sai prima della nascita di queste nuo- bruscamente di cosa significava vive- re resistenza — in quanto mi era no tentato di riscrivere questa stessa innocenti, delle parole liberate dalle ve ideologie. re in una lingua comune a tutta la so- estranea — era scomparsa. Ma cosa storia, questa volta in ceco. Forse scorie sociali ed ideologiche, delle fare di questa lingua slovacca libera- Ciononostante, mi trovavo bene cietà. Scoprivo, con stupore, il mon- scoprirei in che misura questo testo parole che corrispondevano ideal- ta, che si impone ovunque e che oggi nella lingua slovacca. Ne ho elimina- do delle istituzioni sociali, in cui si slovacco sia segnato da un'assurda ed mente al mio sogno di purezza, di sta assumendo connotati anche più to tutte le parole, o i loro significati, poteva parlare una lingua slovacca ipocrita ossessione morale. So anche semplicità. terrificanti di quelli della neolingua? fatti propri dalla neolingua e mi sono colta. Questa lingua era sopravvissu- che in ceco guadagnerebbe in elegan- ti alla pressione dell'ideologia uffi- A quel punto ho perso mio padre. za e in prospettiva, che sarebbe cioè La norma letteraria della lingua creato una lingua privata, sobria, for- se un po' sterile. D'altra parte ogni ciale semplicemente perché era par- Il suo cuore è scoppiato, quel cuore tutto un altro testo. Ma so anche che slovacca è stata creata nel XIX seco- scrittore possiede la propria lingua lata da persone intelligenti. Questa di cui, come diceva lui stesso, un non posso permettermelo. Recherei lo da pochi intellettuali slovacchi, privata, che crea in funzione del pro- lingua è entrata nello spazio liberato ventricolo era slovacco e l'altro ceco. un'offesa a me stesso. che hanno preso come punto di par- prio temperamento. Mi facevo stra- e si poteva pensare che alla fine l'a- Pochi mesi dopo scrivevo il mio pri- (trad. dal francese tenza la lingua parlata nella Slovac- da verso la costruzione della frase vrebbe occupato. Mi abituavo rapi- mo testo in ceco e l'esperienza della di Daniela Fomento) chia centrale, pronunciata accen- L'INDICE N. I

Niels Bohr: da C a q di Frangoise Balibar A lungo tutti i fisici che, in un mo- casi è costituito dal principio di cor- do o nell'altro, fanno ricorso, nelle rispondenza enunciato da Bohr. loro ricerche, alla fisica quantistica, bia potuto diventare "la Mecca" del- opere dello stesso genere per l'impor- fici di Bohr (tranne i primi, la famosa I manuali di meccanica quantisti- sono rimasti orfani della loro storia, la fisica quantistica a partire dagli an- tanza accordata all'analisi dei testi "trilogia" del 1913). ca generalmente non menzionano o meglio hanno voluto ignorarla. Era ni venti. scientifici stessi. Poiché l'opera I testi di Bohr posteriori al 1913, questo principio, che si considera far sufficiente, per loro, che la teoria Se Pais eccelle nella storia del- scientifica di Bohr posteriore al 1913 quelli del periodo 1915-27, sono in- parte non della teoria stessa, ma della quantistica esistesse, che "funzio- l'istituto creato da Bohr, è invece de- è tradizionalmente classificata nella vece stati oggetto di rilettura da par- sua "interpretazione". Nel migliore nasse", e si rifiutavano di interessar- ludente quando parla della sua opera categoria "interpretazione" ed è as- te di Olivier Darrigol, che nel suo li- dei casi viene presentato come una si alla sua elaborazione, comportan- intellettuale. E questo sorprende, similata a un discorso sulla fisica piut- bro From c-numbers to q-numbers. semplice condizione ai limiti, che dosi nei confronti dei cosiddetti "pa- trattandosi di un fisico che, per di tosto che di fìsica, ci si aspettava che The classical analogy in the history of enuncia che "al limite classico" dri fondatori" come dei figli che si più, è autore di un'eccellente biogra- Pais esaminasse da fisico il fonda- quantum theory (c come classici e q (grosso modo, nel campo macrosco- vergognano dei propri genitori. fia di Einstein (Subtle is the Lord. The mento di questa classificazione. Pur- come quantistici, o, secondo la for- pico) la teoria quantistica deve "ri- Questo processo di disconosci- Science and the Life of Albert Ein- troppo il lettore rimane a bocca mula umoristica di Dirac, come specchiare" la teoria classica. Signi- mento delle proprie origini ha so- stein, Oxford University Press, asciutta, poiché Pais dà l'impressio- "queer") studia tre casi di utilizzo fica ridurre il principio di corrispon- prattutto colpito l'opera di Bohr, ri- 1982), che si distingue dalle altre ne di non aver (ri)letto i testi scienti- dell'analogia in fisica: uno di questi denza ad una affermazione lapalissia- masta a lungo, nello spirito dei fisici, na, tant'è vero che in fisica, poiché le sinonimo di "discorso filosofico con- diverse teorie sono tutte collegate fra fuso", quindi estraneo alla fisica loro, occorre sempre verificare che, "pura e dura". Questo rifiuto è pro- in certe condizioni, una teoria ne "ri- babilmente un effetto generazionale specchi" un'altra (cosi, ad esempio, e si spiega con il fascino esercitato da la relatività generale rispecchia la Bohr su quanti, negli anni venti e meccanica newtoniana al limite di trenta lo hanno frequentato. "Ho ra- una curva nulla dello spazio-tempo). ramente incontrato, nel corso della Ma il principio di corrispondenza, mia vita, un uomo che, come voi, mi come Bohr lo ha fatto funzionare, abbia procurato una tal gioia con la non è uno strumento di verifica a po- sua sola presenza" scriveva Einstein steriori, bensì una necessità propria in seguito al loro primo incontro. del campo quantistico. A questo tito- Einstein, che poco dopo afferma: lo possiede allo stesso tempo una vir- "Proferisce le sue opinioni come tù deduttiva (se ne deducono i risul- qualcuno che cerca a tentoni, mai co- tati empirici scontati in questa o in me qualcuno che crede di possedere quella situazione) ed una virtù indut- una verità definitiva". Questa man- tiva (consente di risalire dai risultati canza di sicurezza verbale, questo ri- sperimentali a nuove regolarità tra fiuto di "fare spettacolo" con la veri- grandezze fisiche). Per afferrare la tà scientifica, questa abitudine di portata ed il significato di questo Bohr a costringere i suoi studenti a principio, occorre ricordare che la fi- pensare spinti dalle esitazioni del suo sica quantistica è nata come risposta stesso pensiero, spiegano come tutta ad un problema apparentemente una generazione di studiosi che lavo- semplice: per quale ragione un tal rava alla soluzione dell"'enigma dei atomo emette una luce rossa ed un tal quanta" abbia riconosciuto in lui il altro una luce verde? A questo inter- suo vero leader. Tanto più che que- rogativo la teoria classica (cioè l'elet- sto maitre à penser era anche un orga- tromagnetismo di Maxwell) dà una nizzatore di grande talento: Bohr risposta (che si rivelerà insoddisfa- aveva raccolto nel 1921 i fondi ne- cente): una particella carica che, co- cessari alla creazione, a Copenaghen, me l'elettrone nella sua orbita in se- di un istituto (che porta il suo nome), no all'atomo, è dotata di un movi- da cui sono passati, per soggiorni più mento caratterizzato dalla sua fre- o meno lunghi, tutti gli spiriti bril- quenza (che altro non è che il numero lanti dell'Europa scientifica (Heisen- di passaggi per lo stesso punto nel- berg, Pauli, Dirac, Schrodinger, l'unità di tempo), emette un raggio Landau e molti altri). di uguale frequenza (in questo caso a Ripercorrere la storia di quella che ogni frequenza corrisponde un colo- fu una delle avventure intellettuali di re). A priori, non esiste nessuna ra- questo secolo, è l'obiettivo che si è gione di supporre che queste due dato Abraham Pais, fisico di fama, "frequenze" siano uguali, né che ci uno di quelli che sono passati da Co- sia una relazione fra di loro: una ap- penaghen nella loro giovinezza. La partiene al dominio della meccanica, sua biografia di Bohr, comparsa con l'altra a quello dell'ottica. Tuttavia il titolo Niels Bohr's times in pbysics, questo è suggerito dalla teoria classi- philosophy and polity, è un'opera ca, che non solo stabilisce un legame molto documentata e siamo ricono- tra il movimento dell'elettrone ed il scenti a Pais (che parla danese) per colore emesso dall'atomo, ma anche, aver saputo collocare le iniziative di con una specie di gioco di parole, so- Bohr nel loro contesto nazionale. Si stiene che questo legame si riduce al- capisce, dopo aver letto il libro di l'identità di due "frequenze" che in- Pais, come Copenaghen, capitale di tervengono nel problema. un paese piccolo ma collegato sia con la Germania sia con l'Inghilterra, ab- > Biblioteca europea

A muvészet katonai. Sztali- grafiche e stilistiche cui attin- quale quella razionalità si è co- quanta intellettuali che hanno Vecchio Continente, terre del lare le sue ricerche sulla co- nizmus és kultura (I soldati geva l'arte ufficiale di quei struita. Mentre il romanzo po- risposto a quest'inchiesta, di- nuovo mondo, mano d'opera scienza di massa e la persisten- dell'arte. Lo stalinismo e la cul- due'regimi dittatoriali. Il libro liziesco prende partito per il sapprovano la celebrazione africana. Così quest'America, za delle strutture autoritarie tura), a cura di G. Péter e H. sarà presto tradotto in inglese "tutto razionale" e per il Me- della scoperta dell'America. oggi, segnata dalla violenza, nella vecchia Bundesrepu- Turai, Budapest, Corvina, e in tedesco, (a.r.) raviglioso, il Fantastico — In effetti la brutale colonizza- dalla droga, e dalla miseria, si blik). Questo libro prende 1992. quello del tutto irrazionale — zione dell'America latina e il allontana sempre più dall'Eu- spunto dalla nuova era tedesca Dopo essere stati sommersi JEAN FABRE, Le miroir de sor- mantiene l'antinomia per far- confronto culturale da essa ropa. La situazione è anche iniziata con l'unificazione del da una letteratura euforica, cière, Paris, Corti, 1992. ne la base di un nuovo tragico. provocato, non hanno suscita- più critica, poiché l'America 1990, che ha inglobato 17 mi- superpoliticizzata e spesso li- Jean Fabre applica al fanta- Tragico che, durante l'Otto- to un arricchimento reciproco latina dopo aver creduto ai lioni di cittadini orientali. E mitata al piacere della denun- stico un metodo già sperimen- cento, poco a poco si libera dal fra culture europee e indige- caudillos provvidenziali e ai già il secondo inizio di un'era cia, ecco infine una serie di ve- tato da Simenon (Enquète sur simbolo ingenuo del Male (il ne. Anzi, hanno avuto come populisti demagoghi, sembra tedesca in questo secolo, dopo re e proprie analisi del feno- un enquéteur — Maigret — Un Diavolo, le streghe, i cattivi risultato la sostituzione vio- oggi ricadere nel disincanto il primo del Reich millenario. meno stalinista. Quest'opera essai de sociocritique, Mont- geni, ecc.) per raggiungere in lenta di un sistema di valori politico, (j.-c.g.) Pohrt descrive ora il primo collettiva di storici, di storici pellier, Cers, Université Paul Horla, ad esempio, o in Kaf- stranieri ad un sistema pre- "anno dopo" (il titolo ricalca dell'arte e di studiosi dell'e- Valéry, 1981): l'analisi del ka, la forma della lotta contro esistente di espressioni origi- WOLFGANG POHRT, Das Jahr quello del film The day after) stetica ungheresi analizza l'ar- concetto (il Fantastico come una potenza arbitraria e im- nali e di tradizioni. Dal punto danach. Ein Bericht iiber die come un nuovo periodo ante- te dello stalinismo, dalle sta- letteratura del sovrannaturale personale. (e. b.) di vista economico Cristoforo Vorkriegszeit, Berlin, Edition guerra ( Vorkriegszeit), nel qua- zioni della metropolitana fino e dell'angoscia) è arricchita da Colombo, nell'importare la Tiamat, 1992. le si manifestano già larga- alla musica dell'inno sovieti- una riflessione storica che ne Notre Amérique métisse. canna da zucchero in Ameri- Pohrt, sociologo e pubblici- mente i sintomi del vecchio- co, evitando le facili analogie descrive la genesi. Il genere Cinq cents ans après, les Lati- ca, ha aperto una strada che sta, collaboratore del mensile nuovo tedesco "odio contro il con l'arte del fascismo ed esa- fantastico nasce del conflitto no-Américains parlent aux doveva condurre alla sparti- "konkret", è da parecchi anni resto del mondo". L'autore minando minuziosamente le tra la razionalità moderna Européens, Paris, La Décou- zione mondiale delle risorse in un attento e implacabile anali- non fantastica, ma documenta differenze tra le ideologie (quella dell'illuminismo) e il verte, 1992. cui l'America latina ha un ruo- sta de 1 malaise politico dei te- estetiche e le tradizioni icono- pensiero magico, contro la La maggior parte dei cin- lo subordinato: capitali del deschi (si ricordano in partico- za, sottoponendolo ad un "affina- la "verità" sul principio di corri- tati di vedere l'origine delle opera- obbliga Bohr a porre dei problemi fi- < mento". Heisenberg infatti, davanti spondenza non abbia molta impor- zioni teoriche che compiono ogni losofici. Il caso del principio di corri- Ma nel 1913, nella sua "trilogia" alla necessità di fronte alla quale si tanza. Ne dipende tuttavia l'essenza giorno, ciò è dovuto in gran parte al spondenza è esemplare: l'evoluzione Bohr, constatando che la spiegazione sono trovati i fisici nel 1924-25 di stessa della teoria quantistica, cui la fatto che ai loro occhi Bohr passa per subita da questo principio in seguito classica è viziata alla base (un elettro- abbandonare l'idea di orbita (abban- parola "rivoluzione" è troppo spesso un fisico che è "finito male", che ha all'abbandono dell'idea di traietto- ne che emette una luce perde energia dono dovuto allo scacco della cosid- collegata. Malgrado i profondi cam- mescolato cose che non dovrebbero ria, ha obbligato Bohr a porsi il pro- e quindi dovrebbe ricadere sul nu- detta teoria BKS), ha deciso non di biamenti che ha portato, la teoria mai essere confuse: la riflessione blema (che è difficile non qualificare cleo, così come un satellite cade sulla negare il principio di corrispondenza quantistica non è il risultato di un'o- scientifica e la riflessione filosofica. come "filosofico") di sapere come terra), enuncia due "ipotesi quanti- (cosa a cui erano pronti molti fisici perazione di azzeramento. È in tutto Che un fisico in età avanzata si metta parlare quando le parole (in questo stiche": in primo luogo, il moto del- nella misura in cui quest'ultimo si ba- e per tutto debitrice alla teoria classi- a filosofeggiare non ha niente di caso orbita, posizione, velocità) non l'elettrone avviene su orbite privile- sava precisamente sull'idea di orbi- ca, sia perché conserva i principi fon- scandaloso: ma che un fisico in atti- sono sufficienti, quando le cose non giate, chiamate "orbite stazionarie", ta), ma di estenderlo alla dinamica damentali della teoria classica (con- vità pretenda di essere guidato nella corrispondono più alle parole. sulle quali non perde energia; in se- stessa dell'elettrone, "traducendo" servazione dell'energia, principio di sua ricerca da necessità di ordine fi- Catherine Chevalley dimostra condo luogo, l'emissione di luce cor- non il risultato finale (la produzione relatività, ecc.), ma anche perché losofico, è stato a lungo, per i tren- molto bene che era impossibile, nel risponde al "salto" da una di queste di questa o quella frequenza), ma le mantiene la struttura delle relazioni t'anni del dopoguerra, considerato 1927, minimizzare questo interroga- orbite stazionarié ad un'altra. Bohr tappe successive del calcolo della di- che legano tra loro le grandezze fisi- fuori luogo, per non dire insopporta- tivo filosofico, fare come se "si trat- si trova allora davanti al problema di namica classica che portano a quel ri- che: il principio di corrispondenza bile. tasse solo di una questione di paro- dover sostituire la "legge" classica, sultato: cosa che Bohr, malgrado la non significa null'altro. Ben lo sanno A questo proposito la riedizione, le", come se i "problemi di parole" in base alla quale la frequenza della fiducia riposta nella forza euristica gli studenti di fisica, che imparano a con il titolo Physique atomique et fossero estranei alla fisica stessa, co- luce emessa è legata, anzi uguale, alla me se il problema si potesse risolvere frequenza del moto dell'elettrone con il pretesto che tecnicamente ba- sulla sua orbita. Bohr decide (e qui stava sostituire funzioni continue sta l'essenza stessa del principio di con operatori. Di fatto, i "padri fon- corrispondenza) di mantenere l'idea Bibliografia datori" hanno ampiamente dibattu- che ci sia una corrispondenza tra le to tra di loro il problema del linguag- caratteristiche temporali del moto gio, fino a quando ha avuto la meglio dell'elettrone sulla sua orbita stazio- NIELS BOHR, Collected Works, a cura di L. Ro- JOHN HENDRY, The creation of quantum mecha- il punto di vista di Bohr. "Il linguag- naria e la frequenza (il colore) emessa senfeld, J. Rud Nielsen, E. Rudinger, F. Aase- nics and the Bohr-Pauli dialogue, Dordrecht, gio di Newton e di Maxwell rimarrà dall'atomo stesso, ma di abbandona- rud, Amsterdam e New York, North-Hol- Reidei, 1984. sempre il linguaggio dei fisici" di- re l'idea che esse debbano essere chiara Bohr (in conformità con il land; dal 1972 sono stati pubblicati 8 volumi, JOHN HONNER, The description of Nature. Niels principio di corrispondenza), inten- identiche, sostituendo questa identi- ne sono previsti 11. Bohr and the philosophy of quantum physics, tà con una "legge di corrisponden- dendo con ciò che per parlare di que- NIELS BOHR, Physique atomique et connaissan- New York, Oxford University Press, 1987. za" da determinare (cosa che cerche- gli oggetti che non corrispondono al- rà di fare dal 1915 al 1927). Come si ce humaine, introd. e glossario di C. Cheval- FRANCOIS LUR^AT, Niels Bohr, Paris, Crite- le parole conviene moltiplicare le de- vede, siamo lontani dall'idea di una ley, Paris, Gallimard, 1991. rion, 1990. scrizioni utilizzando il linguaggio verifica a posteriori implicata dall'ac- Niels Bohr. A centenary volume, a cura di A. P. EDWARD MACKINNON, Scientific Explanation della fisica classica, anche se e so- cordo al limite tra teorie quantistica French e P. J. Kennedy, Harvard University and Atomic Physics, Chicago, The University prattutto se sono contraddittorie tra e classica. Olivier Darrigol ha avuto Press. of Chicago Press, 1982. loro. Catherine Chevalley dimostra come questa assenza di concetti il grande merito di aver fatto emerge- Niels Bohr (1885-1962). Der Kopenhagener DUGALD R. MURDOCH, Niels Bohr's philosophy re, al termine di una lettura dei testi Geist in der Physik, a cura di K. von Mayen e of physics, Cambridge, Cambridge University quantistici abbia condotto Bohr a cercare una nuova definizione della che si potrebbe definire archeologi- altri, Brunscwick, Vieweg & Sohn, 1985. Press, 1987. ca, il vero significato del principio di parola "fenomeno" e quindi una corrispondenza. OLIVIER DARRIGOL, From c-numbers to q-num- ABRAHAM PAIS, Niels Bohr's times in physics, nuova forma di oggettività, e come bers. The classical analogy in the history of philosophy and polity, Oxford, Clarendon E stupefacente come su questo questo procedimento filosofico pro- punto ci si sia così a lungo rifiutati di quantum theory, University of California Press, 1991. vocato dallo sviluppo tecnico della prendere sul serio l'opinione dello Press, 1992. SANDRO PETRUCCIOLI, Atomi metafore parados- teoria sia radicato nella tradizione fi- stesso Bohr, che ha sempre sostenuto JAN FAYE, Niels Bohr. His heritage and legacy, si. Niels Bohr e la costruzione di una nuova fisi- losofica tedesca. che il principio di corrispondenza era Kluwer, 1991. ca, Roma, Theoria, 1988. Anche in questo caso, lo studio ap- un principio della teoria quantistica. HENRY FOLSE, The philosophy of Niels Bohr: ULRICH RÒSEBERG, Niels Bohr. Leben und profondito dei testi induce a rivede- È un esempio del modo in cui Bohr è the framework of complementarity, Amster- Werk eines Atomphysikers, Stuttgart, Wissen- re i preconcetti: troppo a lungo si è stato trattato dai suoi posteri: non si dam e New York, North-Holland, 1985. schaftliche Verlagsgesellschaft, 1985. fatto come se la teoria quantistica si è mai smesso di incensarlo, ma si è fosse sviluppata da sola, equazione spesso tralasciato di capire realmente dopo equazione-, scoperta sperimen- quello che aveva voluto direfcPais, al tale dopo scoperta sperimentale, in- proposito, è assolutamente esempla- dipendentemente dal mondo cultu- re: nel suo libro l'espressione di una del suo principio, non aveva mai osa- costruire una hamiltoniana quanti- connaissance humaine, di una raccol- rale in cui è nata: la Germania del forma di devozione spesso si sostitui- to fare. Ancora una volta, la lettura stica sostituendo le grandezze posi- ta di testi di Bohr di carattere gene- primo terzo di questo secolo. Tutto sce all'analisi concettuale. Tuttavia, dei testi originali, cui Olivier Darri- zione e quantità di moto classiche rale e, soprattutto, l'introduzione ed un campo di ricerche rimane ancora Bohr non era il solo ad essere convin- gol ci invita, è insostituibile: basta con i loro analoghi simbolici. E d'al- il glossario redatti da Catherine Che- inesplorato: lo studio dei rapporti, to dell'importanza del principio di leggere l'articolo fondatore di Hei- tra parte tutta la ricerca in fisica teo- valley, dovrebbero indurre i fisici a insieme rispettosi ed iconoclastici, corrispondenza. Olivier Darrigol di- senberg per vedere come egli abbia rica quantistica, attualmente, non cambiare il proprio punto di vista. che la teoria quantistica ha intratte- mostra chiaramente che la meccanica proceduto ad una vera e propria tra- può forse definirsi come l'arte di Catherine Chevalley dimostra, ba- nuto con la filosofia tedesca, così co- quantistica, come è stata costruita da scrizione simbolica delle leggi della "quantizzare" (come si suol dire) sandosi anche lei sui testi, che l'im- me era stata eretta a cultura all'inizio Heisenberg nel 1925 con un colpo di dinamica, in quanto ogni tappa del delle espressioni classiche, cioè di presa di Bohr ha a che fare sia con lo del secolo, e come l'università tede- genio che non ha mai smesso di susci- calcolo classico è immediatamente trasformare espressioni classiche sviluppo della teoria fisica sia con sca, con le sue caratteristiche uniche, tare ammirazione, era nata dalla vo- seguita dal suo analogo simbolico (questa o quella lagrangiana) in rela- una riflessione filosofica e che le due l'aveva sviluppata. lontà di spingere al limite l'applica- quantistico. zioni quantistiche? cose sono indissociabili, nella misura (trad. dal francese di zione del principio di corrisponden- Si potrebbe pensare che ristabilire Se i fisici si sono così a lungo rifiu- in cui lo stesso sviluppo della teoria Daniela Tormento) Biblioteca europea

to di fatto. Tra questi, Pohrt due le parti" (p. 175). Il letto- non pesante e questi saggi, per lità ma a considerarle imitatri- Vienna, lei prima segretaria < annovera anche la maggioran- re percepisce anche quella di quanto brevi, danno alla criti- ci a rimorchio dei colleghi ma- del cancelliere austriaco — con pregnanti citazioni dalla za dei cittadini della ex-Ddr, Pohrt, il quale, se anche non è ca letteraria un contributo di schi: è una catalogazione che a una serie di episodi bizzarri stampa tedesca di varia impo- "la quale — come la più fedele un Heine, non sembra soffrire grande finezza, che amplia e suo avviso assolutamente non quanto narrativamente felici, stazione, che suddivide in tre alla linea del partito in tutto il di meno per la Germania. nello stesso tempo trascende si applica a queste scrittrici, che hanno come sfondo la so- capitoli principali: il pacifi- blocco socialista — era già al- (s.b.-k.) la categoria di critica "femmi- nella cui opera riconosce inve- cietà austriaca e la sua storia. smo durante la guerra del Gol- lora altrettanto odiosa quanto nista". L'attenzione si con- ce progetti utopici di inven- Elementi parodistici si fondo- fo (in parte sintomo, a suo av- oggi è pericolosa, in quanto LORNA SAGE, Women in the centra su quella che è qui chia- zione — e non di adeguamen- no con un gusto per l'esagera- viso, dell'odio tedesco contro costituisce ora il collettivo più House of Fiction, London, mata "la guerra dei linguag- to — che puntano alla ricerca zione che richiama consape- Israele e gli Usa); la persecu- radicale di persecutori dei co- Macmillan, 1992. gi", sugli obiettivi satirici, di una pluralità di modi di es- volmente alla memoria Tho- zione degli stranieri (espres- munisti e degli stranieri (Kom- Assumendo come punto di speculativi o polemici di tante sere donne (e esseri umani), mas Bernhard — inserito egli sione dell'odio all'interno dei munistenfresser und Auslander- partenza i paradossi di Simo- scrittrici. Sage mostra che per rintracciando l'altro in sé e stesso come personaggio men- propri confini); la campagna hasser) nei paesi dell'est" (p. ne de Beauvoir, Lorna Sage autrici quali Christina Stead, non in una sfera separata. tre si assopisce nel bel mezzo contro la Serbia (espressione 197). Il tono tagliente del giu- prende in esame l'opera di Toni Morrison e Angela Car- (Ih.) di una conversazione con dell'odio al di fuori dei confini dizio di Pohrt mostra come ventidue narratrici, quasi tut- ter, superamento e differenza Claus Peymann, naturalmente di stato). Il risultato è un'im- egli non abbia potuto scrivere te del dopoguerra, per gettare non sono solo fatti legati alla MICHAEL SCHARANG, Auf in un caffè viennese! (l.r.) magine in negativo delle vi- una satira sulle vicende tede- nuova luce sia sull'avanguar- razza o al sesso ma una possi- nach America, Hamburg-Zù- cende che hanno accompagna- sche, perché non esiste un dia sia sul concetto di "narra- bilità plurima e democratica, e rich, Luchterhjind, 1992. to e seguito l'unificazione, che adeguato metodo di rappre- trice tradizionale". Proprio come Margaret Atwood e Joy- Moderno romanzo picare- Questa rubrica è stata realizzata si presume auspicata dal 1945 sentazione letteraria in grado questo concetto, a suo parere, ce Carol Oates sventino ogni sco, l'ultimo libro di Scharang con la collaborazione di: Emma- nuel Bourdieu, Jean-Claude Gil- in poi. L'immagine negativa si di andare oltre alla registra- è sotto tiro nell'opera di Na- tentativo di squadernare tutte sancisce, per mano di uno dei estende sempre più anche nel- zione sarcastica di una realtà thalie Sarraute, e anche nel- le varie "autentiche" voci del- bert, Lìz Heron, Susanna Boehme- suoi rappresentanti di un tem- Kuby, Luigi Reitani, Agnès Renyi. l'opinione pubblica tedesca: già al limite del grottesco: "Il l'ambito del realismo inglese l'esperienza, cambiando bef- po, la fine della "letteratura l'enfasi di una nuova Germa- risultato dell'unificazione, nel- sono qui identificate strategie fardamente le carte in tavola operaia" o realista austriaca. nia unita, modello democrati- la quale si sono unite due parti letterarie che minano alla base ad ogni nuovo romanzo. Di Non senza amarezza l'autore Le pagine di "Liber" sono a co per l'Europa, ha lasciato il che già non si sopportavano, le idee acquisite su cosa signi- fronte alle scrittrici che sfug- sceglie infatti il registro del cura di Delia Frigessi e Gian posto ad un cumulo di cocci e per perseguire ciascuna il pro- fichi essere donna. Lorna Sa- gono alle debite categorie i grottesco, intrecciando intor- Giacomo Migone. di speranze deluse. Neanche i prio vantaggio e senza riuscir- ge non assume posizioni pole- critici, osserva ancora Sage, no alle conversazioni del Nar- Segreteria: Mirvana Pinosa. responsabili dell'involuzione ci, ha dunque provocato una miche: il tono critico è mode- hanno la tendenza non a rico- ratore con Maria — lui impie- Disegni: Roberto Micheli possono più negare questo sta- profonda amarezza da ambe- rato, l'erudizione estesa ma noscerne la peculiare origina- gato al Museo Etnologico di l'INDICF GENNAI• DE,O LIBR 1993-NI DEL. 1MESE^, PAG. 5B5

pardi e la notte chiara, Marsilio, in corso di Ernesto Napolitano: insegna fisica teo- ra a "Linea d'Ombra". Hanno collaborato stampa). rica all'Università di Torino. Fa parte del Ugo Serani: pubblicista, si occupa di Delia Frigessi: sociologa e storica, si è Dipartimento di Discipline Artistiche al- letteratura portoghese. Lettere occupata di storia dell'immigrazione. Con l'Università di Torino. Con R. Musto, ha Martin M. Simecka: scrittore e editore Anna Baggiani: consulente editoriale. M. Risso, ha pubblicato A mezza parete. scritto Una favola per la ragione: miti e sto- a Bratislava. Ha pubblicato L'année du Gabriele Turi nell"'Indice" di di- Franose Balibar: fisica e storica delle Emigrazione, nostalgia, malattia mentale, ria del Flauto magico, Feltrinelli, 1982. chien. L'année des grenouilles, Gallimard, cembre ha dedicato al mio libro Einaudi, 1982. scienze. Massimo Onofri: dottorando di lette- 1991. (L'editore Vittorini, edito da Einau- Luca Bianco: laureando in storia della Silvia Giacomasso: si occupa di proble- ratura italiana all'Università La Sapienza Marina Sozzi: dottoranda in filosofia di) una recensione intelligente e ar- critica d'arte. mi dell'attualità latinoamericana. di Roma. all'Ecole des Hautes Etudes a Parigi. Si gomentata, della quale gli sono gra- Marco Bobbio: cardiologo. Insegna Roberto Giammanco: studioso delle Vittoria Ottolenghi: critico di danza, occupa di materialismo francese del epidemiologia clinica nella Scuola Speciali- dinamiche sociopsicologiche, dei paradig- collabora a festival internazionali e pro- XVIII secolo. to. Insieme a consensi e ad apprezza- tà di Cardiologia dell'Università di Torino. mi culturali e delle comunicazioni di mas- grammi televisivi come coordinatrice e Olga Spilar: traduttrice e critica letteraria. menti egli mi rivolge un'obiezione di Susanna Boehme-Kuby: ricercatrice di sa (Immagini Vignette Visioni. Comics curatrice del settore (/ casi della danza, Di Alessandro Triulzi: insegna storia del- fondo che merita riflessione. Vittori- lingua e letteratura tedesca all'Università americani nel postmoderno, La Nuova Ita- Giacomo). l'Africa subsahariana all'Istituto Orienta- ni, dice in sostanza Turi, non arrivò lia, 1991). di Genova. Mauro Paissan: giornalista de "il ma- le di Napoli (Storia dell'Africa. Il mondo ad essere un "editore" perché tra Luigi Bosi: insegnante, ha collaborato Liz Heron: traduttrice, giornalista e nifesto". Deputato nelle liste dei Verdi. contemporaneo, La Nuova Italia, 1979). tutte le responsabilità che ebbe, gli all'"Antologia Viesseux" e al "Giornale critica letteraria. E vicepresidente della Commissione par- Stefano Zamagni: insegna economia mancò sempre "la responsabilità pri- critico della filosofia italiana". Un suo Paolo Leonardi: insegna filosofia del lamentare di vigilanza sulla Rai. ilitica all'Università di Bologna. Mem- saggio "La rivista bolognese" e i filosofi a linguaggio all'Università di Venezia. Ha Sergio Pent: insegnante. Ha pubblica- fir o del Comitato esecutivo dell'Interna- maria e specifica dell'editore: quella Bologna dal 1867 al 1870 è contenuto in curato l'edizione italiana dei Saggi filosofi- to saggi sull'opera di Bellow e Quarantot- tional Economie Association (Imprese e di compiere le scelte definitive". Tu- Filosofia e scienza a Bologna, Cappelli, ci di John Austen, Guerini, 1990. ti Gambini per "Uomini e libri". mercati, Utet, 1991). ri cita alcuni casi in cui Vittorini fu 1990. Adriana Luciano: insegna sociologia ai- Mario Quesada: studioso d'arte italia- Luisa Zille: critica letteraria, si occupa "consulente" e non "editore", pro- Lodovica Braida: ricercatrice di storia prio perché non fu lui a prendere la sociale europea, si occupa di storia del- l'editoria e dei mestieri del libro nell'anti- decisione finale. co regime (Le guide del tempo, Deputazio- Per parte mia, ero e sono ben con- ne Subalpina di Storia Patria, 1989). sapevole di avere usato la qualifica di Anna Maria Carpi: insegna storia della "editore" in modo estensivo (tanto lingua tedesca a Ca' Foscari a Venezia. Si ••deriNDjCi libri del meseFH da integrarla costantemente con la è occupata di Ben, Celan, Thomas Mann qualifica di "intellettuale": intellet- e Peter Handke. tuale-editore, appunto), e di averne Anna Chiarloni: insegna letteratura te- Comitato di redazione desca all'Università di Torino. Ha pubbli- Alessandro Baricco, Piergiorgio Battaggia, Gian Luigi Beccaria, Riccardo Bellofiore, Giorgio Beri, Mariolina Bertini, Eliana forzato in qualche modo il significato cato, con H. Pankoke, una raccolta di Bouchard (redattore capo), Loris Campetti, Franco Carlini, Cesare Cases, Enrico Castelnuovo, Guido Castelnuovo, Gianpiero acquisito. Ma è stato Vittorini, po- poesie sulla riunificazione tedesca (Grenz- Cavaglià, Anna Chiarloni, Alberto Conte, Sara Cortellazzo, Lidia De Federicis, Aldo Fasolo, Franco Ferraresi, Giovanni Fi- trei dire, che mi ci ha costretto! La fallgedichte, Aufbau, 1991). loramo, Delia Frigessi, Anna Elisabetta Galeotti, Claudio Gorlier, Martino Lo Bue, Adalgisa Lugli, Filippo Maone (direttore gamma quasi completa dei ruoli e Marcello Cini: insegna teorie quanti- responsabile), Diego Marconi, Franco Marenco, Luigi Mazza, Gian Giacomo Migone, Renato Monteleone, Alberto Papuzzi, delle mansioni editoriali da lui svolti, stiche all'Università La Sapienza di Ro- Cesare Piandola, Dario Puccini, Tullio Regge, Marco Revelli, Gianni Rondolino, Franco Rositi, Giuseppe Sergi, Lare Terra- cini, Gian Luigi Vaccarino, Anna Viacava, Dario Voltolini la sua spregiudicatezza nei confronti ma. Collabora a "il manifesto" (Trentatre di testi e autori, il suo realismo nei variazioni su un tema, Editori Riuniti, Direzione 1991). rapporti politico-editoriali, le sue Claudio Ciociola: insegna storia della Cesare Cases (direttore), Giuseppe Sergi (condirettore vicario), Alberto Papuzzi (condirettore). pratiche e metodologie di lavoro (fi- lingua italiana all'Università di Cassino Redazione no alla completa costruzione di un li- ("Visibile parlare": agenda, Cassino, Eliana Bouchard, Enrico Castelnuovo, Lidia De Federicis, Delia Frigessi, Martino Lo Bue, Mirvana Pinosa, Luca Rastello, bro), la sua determinazione diretto- 1992). Marco Revelli, Sonia Vittozzi. riale, la promozione di se stesso, tra- Stefano Crespi: critico d'arte e lettera- valicano decisamente i limiti della Progetto grafico Art director Ritratti rio, collabora al "Corriere del Ticino" e al "consulenza" (intrecciandosi poi na- "Sole-24 Ore". Agenzia Pirella Gottsche Enrico Maria Radaelli Tullio Pericoli turalmente a genialità, creatività, Guido Davico Bonino: insegna storia Redazione Sede di Roma progettualità, inventiva, eccetera). del teatro all'Università di Torino. Ha cu- Via Andrea Doria, 14, 10123 Torino, Via Grazioli Lante 15/a, 00195 Roma rato un'edizione delle Sei giornate del- tel. 011-8122629-8121222 -fax 8122173 tel. 06/316665- fax 311400 In sostanza l'abito del "consulente" l'Aretino, Einaudi. va talmente stretto a Vittorini, che Daniela De Agostini: insegna filologia Ufficio pubblicità Editrice egli finisce per lacerarlo irreversibil- Emanuela Merli - Via S. Giulia 1, 10124 Torino, francese all'Università di Urbino (Il mito "L'Indice - Coop. a r.l. " mente, e proprio in direzione del- tel. 011-832255 -fax 8124548 dell'Angelo. Genesi dell'opera d'arte in Registrazione Tribunale di Roma n. 369 del 17/10/1984 l'"editore". Proust, Zola, Balzac, QuattroVenti, 1990). Abbonamento annuale (11 numeri, corrispondenti a tutti i mesi, tranne agosto) Del resto il solo criterio della deci- Virginia De Micco: psichiatra, si occu- Italia: Lit 70.400; estero (via superficie): Lit 90.000; Europa (via aerea): Lit 105.000; Paesi extraeuropei (via aerea): Lit sione finale per qualificare l'"edito- pa di etnopsichiatria, antropologia medi- 125.000. re" può risultare rigido e riduttivo. ca e di storia della psichiatria. Ha curato Numeri arretrati: Lit. 10.000 a copia per l'Italia; Lit 12.000 per l'estero. Nella Mondadori di un tempo, per Sortilegio e delirio, Liguori, 1992. In assenza di diversa indicazione nella causale del versamento, gli abbonamenti vengono mefsi in corso a partire dal mese suc- esempio, questa decisione spettava Angelo Di Carlo: insegna psicopedago- cessivo a quello in cui perviene l'ordine. Per una decorrenza anticipata occorre un versamento supplementare di lire 2.000 (sia gia e psicoterapia all'Università di Peru- per l'Italia che per l'estero) per ogni fascicolo arretrato. sempre ad Arnoldo, ma non si pote- gia. Ha curato I luoghi dell'identità, Ange- Si consiglia il versamento sul conto corrente postale n. 78826005 intestato a L'Indice dei libri del mese - Via Riccardo Gra- vano non considerare "editori" i li, 1986. zioli Lante 15/a - 00195 Roma, oppure l'invio di un assegno bancario "non trasferibile" allo stesso indirizzo. suoi più alti dirigenti e più stretti col- Antonio Faeti: insegna storia della let- Distribuzione in edicola Distribuzione in libreria Libreria di Milano e Lombardia laboratori, a cominciare dal figlio Al- teratura per l'infanzia all'Università di SO.DI.P., di Angelo Patuzzi, PDE - via Tevere, 54 - Loc. Osmannoro Joo - distribuzione e promozione berto. Bologna (In trappola col topo, La Nuova via Bettola 18, 50019 Sesto Fiorentino (FI) periodici - via Galeazzo Alessi 2 E poi, a vedere bene, Vittorini ar- Italia, 1986). 20092 Cinisello B.mo (MI) tel. 055/301371 20123 Milano - tel. 02/8377102 rivò anche a compiere delle scelte de- Giancarlo Fazzi: si occupa di letteratu- tel. 02/66030.1 ra ceca del Novecento. Ha tradotto Ha- finitive: non alla Mondadori certo (e Fotocomposizione vel, Capek, Orten. Stampato presso So.Gra.Ro qui Turi ha ragione), ma presso Bom- Puntografica, via G.B. Niccolini 12, 10146 Torino Franco Ferraresi: insegna scienza del- (via I. Pettinengo 39, 00159 Roma) il 5 gennaio 1993. piani e presso Einaudi sì. l'amministrazione all'Università di Tori- Gian Carlo Ferretti no. Da tempo sta lavorando a una ricerca sulla destra radicale e sulla strategia della tensione. l'Università di Torino (Arti maggiori, La na del Novecento,"specialista di arti appli- di lessico scientifico del Cinquecento e L'Indice (USPS 008884) is publi- Guido Fink: insegna letteratura ingle- Nuova Italia Scientifica, 1989). cate. Collabora a "la Repubblica". delle opere di Paolo Sarpi. shed monthly except August for $ 99 se all'Università di Firenze. Specializzato Michele Luzzatto: dottorando di ricer- Francesca Rigotti: libera'docente al per year by "L'Indice Coop. editrice in letteratura ebraico-americana (Dr. Jec- ca in biologia animale e strategie ripro- Seminar fiir Politikwissenschaft dell'Uni- — , ". Second class po- kylleMr. Hide, Lindau, 1990). duttive all'Università di Torino. versità di Gottinga (Ilpotere e le sue meta- Le immagini di questo numero sono stage paid at L.I.C., NY 11101 Renzo Foa: giornalista, è stato diretto- Mario Mancini: insegna filologia ro- fore, Feltrinelli, 1992). tratte da I Rinogradi di Harald Stùmp- re dell"'Unità". Si occupa in questi mesi manza all'Università di Bologna (Il punto Gianni Rondolino: storico del cinema. ke e la zoologia fantastica, recensito da Postmaster: send address changes to della transizione italiana. su: i trovatori, Laterza, 1992). Insegna a Torino. Autore della Storia del Michele Luzzatto a pag. 46 di questo L'Indice c/o Speedimpex Usa, Inc. - Alberto Folin: italianista. Traduttore Vittoria Martinetto: traduce dallo spa- cinema, Utet. 35-02 48th Avenue, L.I.C., NY di Jabès, Serres, Guidieri, Kojève (Leo- gnolo e dal portoghese. Domenico Scarpa: traduttore, collabo- 11101-2421. GIUNTI GRUPPO EDITORIALE - Novità Gennaio '93

AMERICANA PASSATO e PRESENTE ASTKEA Rivisto di storio contemporaneo mondo vissuto e narrato dalle donne La prima collana monografica per conoscere, indagare, scoprire i 3000 anni di storia del La storia dei nostri tempi è una materia che continente America: Lou Andreas-Salomé A M f t 1 C A N A richiede una traduzio- dalle origini ai giorni Ródinka, nostri. ne. Per interpretarla c'è Passato e Presente, un ricordo di Russia ^ FORMAZIONI £:G U STATI UN[ PASSATO rivista di storia contem- Il romanzo ancora inedito Maria Susanna Garroni PRESENTE poranea. Ogni quattro di una delle più brillanti al- LA FORMAZIONE lieve di Freud, rimasta fa- mesi, direttamente a mosa per i legami con i più DEGLI STATI UNITI casa, in abbonamento, illustri e affascinanti intel- SOCIETÀ E NAZIONE i risultati degli studi dei lettuali europei del suo DALL'INDIPENDENZA maggiori storici inter- tempo, da Nietzsche a ALLA GUERRA CIVILE Rilke, da Wedekind, a Hof- (1776-1865) nazionali. mannsthal e Schnitzler. Per informazioni e abbo- 304 pagine/lire 20.000 224 pagine/lire 18.000 namenti: (055) 6679267 Le letture di Marsilio

Romanzi Gli specchi Libri illustrati Saggi Sergio Maldini e Cataloghi La casa a Nord-Est e racconti Jacob Burckhardt Maria Luisa Spaziani L'arte italiana Donne in poesia L'arte del vetro Sergio Maldini del Rinascimento Interviste immaginarie: Silice e fuoco: vetri La casa a Nord-Est dialoghi di passione del XIX e XX secolo Pittura. I generi Premio Campiello 1992 nell'officina poetica pp. 380 con 453 ili. b/n a cura di Maurizio Ghelardi Premio dei Lettori 1992 di venti grandi figure e a col., rilegato, L. 90.000 PP31 2 con 120 ili. b/n, Settima edizione di donna rueegato , L. 48.000 Premio Campiello 1992 pp. 264, L. 29.000 pp. 304, L. 30.000 Patricia Fortini Brown Architettura La pittura nell'età a cura di Maurizio Ghelardi Nerino Rossi Joseph Salerno del Carpaccio pp. 432 con 160 ili. b/n, La Pavona Igrandi cicli narrativi rilegato, L. 50.000 La «settimana rossa» e Stephen J. Ri vele pp. 312 con 142 ili. b/n del 1914: all'alba L'idraulico e a col., rilegato, L. 98.000 Aleramo Lanapoppi I grilli del secolo nuovo il sogno Il racconto di un uomo comune che ha svelato Lorenzo Da Ponte breve di una rivoluzione Paolo Maretto contadina per primo i delitti Realtà e leggenda Michel Serres e i segreti di «Cosa Nostra» La casa veneziana pp. 216, L. 28.000 nella vita ael librettista Il mantello pp. 264, L. 28.000 nella storia di Mozart Cartografìa di Arlecchino della città pp. 518 con 99 ili. b/n e a col., Paolo Barbaro Ennio Caretto, rilegato, L. 59.000 «Il terzo-istruito». Ultime isole dalle origini all'Ottocento Un grande successo Maria Giovanna Maglie Quarta edizione riveduta e Premio Comisso ampliata Franco Monteleone in Francia. per la narrativa 1992 Presidente Clinton Dopo Rousseau: L'America volta pagina. pp. 616 con 698 ili. b/n Storia della radio pp. 160, L. 25.000 e a col., rilegato, L. 140.000 il nuovo «Emilio» Dall'Arkansas e della televisione pp. 252, L. 18.000 alla Casa Bianca: Giovanni Dusi La terra e la vita in Italia la generazione dei Una realtà Società, politica, Massimo L. Salvadori Infedeltà amorosa quarantenni al governo strategie, programmi pp. 208, L. 28.000 degli Stati Uniti in perenne evoluzione 1922-1992 Tenere la sinistra a cura di Francesco Soletti • pp. 132, L. 18.000 pp. 644 con 109 ili. b/n La crisi italiana pp. 208 con 110 ili. a col., e a col., rilegato, L. 55.000 e i nodi del riformismo rilegato, L. 80.000 pp. 186, L. 16.000 Soprintendenza L'immagine generale agli interventi Karl Popper e la scena post-sismici La lezione Bozzetti e figurini in Campania di questo secolo dall'archivio del Teatro e Basilicata Intervista La Fenice 1938-1992 Atlante di Napoli di Giancarlo Bosetti a cura di Maria Ida Biggi La forma Terza edizione pp. 248 con 172 ili. b/n pp. 124, L. 12.000 e a col., rilegato, L. 90.000 del centro storico in scala 1:2000 nell'ortofotopiano Jiirgen Habermas L'immagine e la scena e nella carta numerica Dopo l'utopia SiMSttti pp. 320 con 212 taw. a col.,