Centro Di Informazione E Accoglienza Turistica “Taurisano, Patria Mia
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TAURISANO Centro di informazione e accoglienza turistica “Taurisano, patria mia nobilissima e quasi gemma nell’anello del mondo”. G. C. Vanini CENTRO DI INFORMAZIONE E ACCOGLIENZA TURISTICA Il GAL (Gruppo di Azione Locale) “Capo S. Maria di Leuca” è una S.r.l. mista pubblico- privata, costituita nel 1991, oggi composta da 120 soci, che rappresentano il ricco mosaico sociale delle comunità di riferimento: Amministrazioni locali, delle imprese, del credito, delle associazioni ambientali e culturali e delle categorie produttive e professionali. Nei circa 25 anni di attività, grazie all’attuazione dei 3 Programmi Comunitari LEADER, il GAL ha puntato alla valorizzazione dell’offerta turistica sull’intero territorio: reale volano dell’ economia locale nell’ottica di uno sviluppo che rivaluti il “genius loci”. L’impegno va dal settore delle produzioni tipiche, dell’artigianato, dell’agroalimentare, al sostegno per la creazione di nuove imprese di servizi al territorio e alle peculiarità che contraddistinguono il Capo di Leuca. Dal 2011, il GAL è stato impegnato nell’ambito del PSR - Puglia 2007-2013, cofinanziando i 18 Comuni dell’Area ed in particolare il Comune di Taurisano, che ha beneficiato dell’intervento del GAL per la le prime informazioni e viene guidato alla scoperta del realizzazione di un nuovo CENTRO DI INFORMAZIONE patrimonio culturale, architettonico e naturalistico- E DI ACCOGLIENZA TURISTICA, sito in Via F. Lopez y ambientale locale; Royo. - la realizzazione di una vera e propria rete tra le diverse Taurisano, patria mia nobilissima e quasi gemma nell’anello associazioni culturali e di promozione culturale presenti del mondo. Così, G. C. Vanini durante un viaggio ricordava sul territorio, operando ognuna con la sua specificità la sua città natale quattro secoli fa. Taurisano, ricca di storia e specializzazione, al fine di favorire ed implementare e tradizioni che si tenta in tutti i modi di conservare nel l’informazione e la proposta turistica. tempo, è un’affascinante cittadina dal paesaggio sinuoso e dall’architettura romanica e neoclassica presente sulle Per informazioni: facciate di chiese e palazzi. Tutto intorno un paesaggio pietroso con muri a secco e distese di ulivi di ogni forma e CENTRO DI INFORMAZIONE grandezza. E DI ACCOGLIENZA TURISTICA Il nuovo centro di informazione e di accoglienza turistica Via F. Lopez y Royo - 73056 Taurisano ha come obiettivi: www.taurisanoturismo.it - la valorizzazione del territorio: il turista attraversando i vari ambienti è messo a contatto con la realtà locale GAL CAPO SANTA MARIA DI LEUCA attraverso l’esposizione di prodotti di artigianato e la visione Piazza Pisanelli (Palazzo Gallone) - 73039 Tricase (LE) di quattro cortometraggi (“Erbe spontanee eduli salentine”, Tel +39 0832.545312 - Fax +39 0832.545313 “Capolavori e maestri artigiani”, “Taurisano e dintorni” e “Fiabe d’ulivo”); www.galcapodileuca.it - [email protected] - la creazione di un luogo/contenitore dove il turista acquisisce POSIZIONE GEOGRAFICA Nel cuore del Salento, Taurisano, cittadina della Puglia, in provincia di Lecce, agli estremi del basso Salento, introduce alle meraviglie di un mare straordinario offrendo la bellezza delle case patrizie, un paesaggio di ulivi secolari, importanti chiese, le masserie, le costruzioni a secco sparse nelle campagne circostanti, i palazzi dell’aristocrazia locale, le corti e le vie che si possono ammirare passeggiando nel caratteristico centro storico. Gode di una posizione geografica molto favorevole, soprattutto per il turismo estivo, distando pochi chilometri dalle località balneari più note: Torre S. Giovanni, Gallipoli, S. Maria di Leuca. Si distingue anche per la qualità della produzione artigianale legata alla lavorazione del ferro battuto, del legno, della pietra leccese, della cartapesta, cercando così di rilanciare gli antichi valori. Taurisano è ubicata 39°, 57’, 18’’ di latitudine Nord ed a 18°, 19’ di longitudine Est da Greenwich, 5°, 47’, 36’’ da Monte Mario. Il centro abitato sorge tra i 110 metri sul livello del mare (piazza Castello) e i 130 metri (periferia Nord - Orientale). La cittadina dista Km. 90 dall’ aeroporto di Brindisi, Km. 55 da Lecce, Km. 24 da Gallipoli, Km. 25 da S. M. di Leuca, Km. 45 da Otranto e Km. 2,5 dalla Stazione Ferroviaria di Ugento - Taurisano. Superficie territoriale: Kmq 23,32 - Popolazione: 12.491 ab. Come si raggiunge: da Lecce imboccare la S.S. 101 per Gallipoli e uscire a Ugento-Taurisano, oppure, sempre da Lecce, imboccare la S.S. 16 (Lecce - Maglie), uscire per Miggiano e proseguire per Taurisano. IL NOME E LE ORIGINI LA STORIA Alcuni studiosi (L. Tasselli, G. Rohlfs) ipotizzano che il I primi documenti nome derivi, come per tanti paesi nel Capo di Leuca e nel attendibili che Salento, da un antico centurione romano, al quale, dopo parlano di Taurisano la conquista di Taranto e il dissolvimento dell’influenza di ci riportano verso questa città sul territorio circostante, fu data la terra come la fine del sec. premio dell’impegno profuso sotto le insegne di Roma e si XII, durante la fa il nome di un certo Taurisius o Taurisianus. dinastia normanna, Altri sostengono che fosse un bovile, peraltro dipendente allorquando dalla vicina Ugento, un luogo dove si allevavano dei buoni Tancredi d’Altavilla, tori (tauri sani) impiegati per la riproduzione. conte di Lecce dal Altri ipotizzano che il nome derivi da Adelasia Taurisano, 1175 e re di Sicilia dal 1190, infeudò Taurisano, donandola a considerata per certi versi la prima feudataria di questi Filiberto Monteroni nel 1191. luoghi; mentre più recentemente alcuni studiosi pensano La famiglia Monteroni, era una delle famiglie più importanti ad un collegamento linguistico, con riferimento alla radice della Terra d’Otranto; tenne il territorio di Taurisano fino al taur, che vuol dire luogo elevato, monte. 1265 e successivamente dal 1444 al 1536, quando si estinse Le ipotesi redatte per la derivazione del nome di Taurisano in seguito alla morte di Francesco Monteroni, rimasto senza valgono anche per l’interpretazione del simbolo dello discendenti. stemma. Subentrata ai Normanni la dinastia degli Svevi nell’Italia Tutte le teorie, infatti, riconducono all’immagine del toro. Il Meridionale, il sovrano Federico II° di Svevia (1194- toro indica forza, capacità produttiva, e in definitiva eternità, 1250) concesse il Principato di Taranto, cui apparteneva la perché attraverso la riproduzione c’è una continuità senza baronia di Taurisano, al figlio Manfredi, che ebbe non pochi limiti della specie. problemi politici con i pontefici del tempo. La morte del re e la lontananza dell’erede dell’Impero Svevo, Corrado IV°, ravvivarono le speranze del Papato di riprendere il controllo politico dell’Italia Meridionale. Fu proprio il Papato, nella persona del Papa Innocenzo IV°, che, per combattere gli Svevi, chiamò in aiuto il francese D’Angiò, promettendogli la corona del Regno di Napoli. E questi con un potente esercito scese in Italia sbaragliando Manfredi a Benevento da allora i Lopez y Royo si fregiarono del titolo di duchi. Nei secoli i duchi Lopez rimasero pienamente in possesso del feudo fino a quando i Francesi, durante l’era di Napoleone, occuparono il Regno di Napoli, abolendo la feudalità. Ultimo discendente è stato Luigi Lopez y Royo, morto nel 1992, e ne ha acquisito il titolo il figlio Giuseppe. Come in quasi tutte le realtà salentine e meridionali, anche in Taurisano si sono verificati vistosi cambiamenti dopo la fine del secondo conflitto mondiale, in conseguenza di una forte emigrazione sia verso l’interno (il famoso triangolo industriale italiano), sia verso l’estero, verso i Paesi di centro- Europa (Francia, Belgio, Svizzera, Germania, Lussemburgo, ecc.). Tali cambiamenti hanno inciso sia sul tessuto familiare, sia principalmente, sull’economia, in quanto con le rimesse dell’emigrazione c’è stata una forte espansione del lavoro nel campo dell’edilizia e dei settori indotti. Sempre dopo gli anni ’50 si è nel 1266. Fra i molteplici provvedimenti amministrativi, il determinata anche D’Angiò nominò barone di queste terre Hugo de Tauro o de una certa vivacità Taurisano. nel vissuto sociale e Nella rinnovata ottica della gestione feudale, fu proprio nel campo culturale Carlo V° che assegnò il feudo di Taurisano, insieme con (manifestazioni, la Contea di Castro, ad Antonio Mercorino, marchese di testate giornalistiche, Gattinara, il cui dominio e quello dei suoi successori, tra ecc.) culminate, cui Elisa Gattinara Lignani, durò fino agli anni’60 del XVII finora, con la secolo. Infatti nel 1663 il feudo di Taurisano, insieme con rivalutazione della quello di Monteroni, fu acquistato da Bartolomeo Lopez figura e dell’opera y Royo, appartenente ad una nobile famiglia spagnola (il del figlio più illustre cognome, in verità, deriva dall’unione della famiglia Lopez di Taurisano, Giulio con la famiglia Royo). Cesare Vanini, filosofo Nel 1692 il feudo fu trasformato da baronia a ducato, sicché che qui ebbe i natali. UOMINI ILLUSTRI E CITTADINI MERITEVOLI GIULIO CESARE VANINI nazionale ed internazionale di “testi fondamentali nella (Taurisano, 1585 - Tolosa, 1619) storia del pensiero”, tutti di profondo contenuto filosofico. Nato a Taurisano, nel 1585, da Benché sia rimasto quasi sempre lontano dal suo Giovan Battista e da Beatrice paese natio, per esso e per i suoi cittadini ha sempre Lopez de Noguera, dopo aver dimostrato un’attenzione costante ed una alta e partecipata compiuto gli studi in provincia si considerazione; ne è testimonianza la donazione degli trasferì a Napoli, dove conseguì la eredi dell’illustre studioso di 1748 volumi alla Biblioteca laurea in “utroque iure”. Entrato di Taurisano, intitolata al suo nome e che costituiscono il nell’ordine carmelitano col nome “Fondo Corsano”. di fra’ Gabriele, si trasferì a Padova, dove ebbe contatti con il gruppo FRANCESCO POLITI di Paolo Sarpi, cominciando a (Taurisano, 1906 - Roma, 2002) distinguersi per un atteggiamento critico verso l’ortodossia Germanista. Inizialmente Direttore cattolica e per la controversia religiosa antipapale. Per questi dell’Istituto di Cultura italiano di motivi dovette fuggire in Inghilterra, dove abiurò alla fede Monaco di Baviera e in altri Paesi cattolica.