La Vita È Un Viaggio Di E Con Beppe Severgnini
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Sosia & Pistoia La Vita è un Viaggio di e con Beppe Severgnini e con Marta Isabella Rizi e la cantante musicista Elisabetta Spada musiche originali Kiss & Drive regia Francesco Brandi Lo spettacolo Per partire non servono troppe parole: ne bastano venti, come i chilogrammi consentiti per il bagaglio in aereo (classe economica). Due viaggiatori, un uomo maturo e una giovane donna, si incontrano in un non-luogo: un piccolo aeroporto, dove restano bloccati la notte, in seguito alla cancellazione di un volo. Non si conoscono. All’inizio si studiano, forse diffidano uno dell’altro. Lui teme di essere paternalista; lei, ingenua. Lui spiega, lei ascolta. Lei chiede, lui risponde. Poi l’intimità forzata cambia i rapporti: i due scoprono di aver molto viaggiato, discutono di arrivi, partenze e bagagli. Poi ragionano di talento e tenacia, tempismo e tenerezza. Scoprono che aver paura – nella vita, nel lavoro – è inevitabile: e forse è giusto. Parlano di brevità e precisione, qualità indispensabili in questi tempi affollati. Dell’importanza di trovare guide e punti di riferimento. Della saggezza di trovare soddisfazione nelle cose semplici. Parlano di atteggiamenti, comportamenti, insidie da evitare e consolazioni a portata di mano. Di ciò che ci si porta dietro e di quello che si potrebbe abbandonare. Di quello che si abbandona e invece ci si dovrebbe portare dietro. Il tempo scorre, la notte passa. Finché arriva l’alba, l’aeroporto riapre. È il momento di partire: ognuno per la propria destinazione, forse diversa da quella che aveva immaginato. Una notte cambia molte cose, a tutte le età. C’è una terza persona, un’altra viaggiatrice bloccata in aeroporto: Elisabetta Spada, in arte Kiss & Drive. La giovane donna, attenta e silenziosa, riempirà l’attesa con la sua chitarra e le sue canzoni. Una punteggiatura musicale al sorprendente racconto che si svolge davanti ai suoi occhi, e a quelli del pubblico. L'autore Beppe Severgnini è editorialista del ‘Corriere della Sera’, per cui lavora dal 1995; e scrive per ‘The New York Times’ come contributing opinion writer (2013). I libri più recenti: “La vita è un viaggio” (Rizzoli 2014) e “Italiani di domani” (Rizzoli, 2012). Dal 1998 conduce il forum ‘Italians’ (italians.corriere.it). Dal 2009 si diverte (e s’impegna) su Twitter. Nato a Crema (Cremona), dove ha studiato fino alla maturità classica, Beppe Severgnini (classe 1956), laureato in diritto internazionale a Pavia, dopo un periodo presso la Comunità Europea a Bruxelles è stato corrispondente a Londra per ‘il Giornale’ di Montanelli (1984-1988), inviato in Europa Orientale, Russia e Cina (1988-1992), distaccato presso ‘The Economist’ a Londra (1993), corrispondente a Washington D.C. per ‘la Voce’ (1994-1995). I suoi libri, tutti pubblicati da Rizzoli, sono bestseller (= molti li hanno comprati, qualcuno li ha letti e magari graditi). Bsev ha scritto quattro ritratti nazionali: ‘Inglesi’ (1990), ‘Un italiano in America’ (1995), ‘La testa degli italiani’ (2005) e ‘La pancia degli italiani. Berlusconi spiegato ai posteri’ (2010). Due libri sulla lingua: ‘L’inglese. Lezioni semiserie’ (1992) e ‘L’italiano. Lezioni semiserie’ (2007). Tre libri di viaggio: ‘Italiani con valigia’ (1993, ediz. agg. 1997), ‘Manuale dell’imperfetto viaggiatore’ (2000), ‘Italians. Giro del mondo in 80 pizze’ (2008). E l’autobiografia ‘Italiani si diventa’ (1998) – il suo preferito. ‘Un italiano in America’, col titolo ‘Ciao, America’ (2002) è diventato un National Bestseller negli USA. ‘La testa degli italiani’, col titolo ‘La Bella Figura’ (2006) è stato New York Times Bestseller, ed è tradotto in quindici lingue. Ha scritto per ‘The Sunday Times’ (1992-1993), ‘The Economist’ (per cui è stato corrispondente dall’Italia 1996-2003), ‘The New York Times Syndicate’ (2007-2009), “The Financial Times” (2010- 2012). Nel 2004, a Bruxelles, è stato votato ‘European Journalist of the Year’. Nel 2001 la Regina Elisabetta II gli ha conferito il titolo di Officer of the British Empire, O.B.E. e nel 2011 il Presidente Giorgio Napolitano lo ha nominato Commendatore della Repubblica italiana..