Bandiera Blu Del Litorale Domitio” Lotto Funzionale I Per I Comuni Di “Sessa Aurunca‐Carinola‐ Cellole‐Francolise”

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Bandiera Blu Del Litorale Domitio” Lotto Funzionale I Per I Comuni Di “Sessa Aurunca‐Carinola‐ Cellole‐Francolise” INDICE 1 METODOLOGIA ..............................................................................................................................2 2 CRITERI DI VALUTAZIONE DEL “RISCHIO ARCHEOLOGICO” ................................................................2 3 ANALISI DELL’OPERA ......................................................................................................................4 4 AMBITO TERRITORIALE...................................................................................................................6 5 INQUADRAMENTO STORICO E ARCHEOLOGICO: SESSA AURUNCA.....................................................7 5.1 CENNI STORIOGRAFICI...............................................................................................................7 5.2 IMPIANTO URBANO. ...............................................................................................................10 5.3 SUDDIVISIONE TERRITORIALE...................................................................................................13 5.4 VIABILITA’ ANTICA...................................................................................................................15 5.5 ANALISI DELLE PREESISTENZE ARCHEOLOGICHE.........................................................................19 5.6 INFRASTRUTTURE IDRAULICHE.................................................................................................21 5.7 PREESISTENZE ARCHEOLOGICHE...............................................................................................23 5.8 CONSIDERAZIONI DI SINTESI ....................................................................................................32 6 INQUADRAMENTO STORICO E ARCHEOLOGICO: CARINOLA ............................................................47 6.1 CENNI DI STORIOGRAFIA .........................................................................................................47 6.2 ANALISI DELLE PREESISTENZE ARCHEOLOGICHE.........................................................................51 6.3 CONSIDERAZIONI DI SINTESI ....................................................................................................56 7 INQUADRAMENTO STORICO E ARCHEOLOGICO: CELLOLE. ..............................................................67 7.1 CENNI STORIOGRAFICI:............................................................................................................67 7.2 TOPOGRAFIA E VIABILITA’........................................................................................................68 7.3 ANALISI DELLE PREESISTENZE ARCHEOLOGICHE.........................................................................71 7.4 CONSIDERAZIONI DI SINTESI ....................................................................................................74 8 MODALITA’ D’ESECUZIONE: ..........................................................................................................78 9 OSSERVAZIONI CONCLUSIVE. ........................................................................................................78 Pagina 1 di 83 Mandataria Mandanti 1 METODOLOGIA L’articolazione dello studio si è svolto mediante una sequenza di attività operative che può essere così schematizzata: Ricerca bibliografica e d’archivio, ossia il reperimento dei ritrovamenti archeologici editi nella letteratura specializzata o di cui si conserva documentazione negli archivi di Musei e Soprintendenze. La ricerca è stata effettuata presso gli Archivi della Soprintendenza competente territorialmente ed utilizzando specifiche fonti bibliografiche. 2.Inquadramento storico ed archeologico del territorio in relazione alle caratteristiche antropiche, valutando le modalità del popolamento dalla preistoria fino al medioevo mediante l’uso dei dati disponibili nella letteratura di ambito scientifico‐archeologico. Gli esiti dell’indagine bibliografica e archivistica sono stati congiunti ai dati desunti dalla diretta perlustrazione dei luoghi così da poter redigere una analisi delle preesistenze corroborata della reale tipologia dei luoghi. Definizione dei criteri di individuazione del livello di rischio archeologico. 2 CRITERI DI VALUTAZIONE DEL “RISCHIO ARCHEOLOGICO” La valutazione del rischio archeologico relativo ad un determinato territorio deve basarsi sulla conoscenza e, quindi, sull’a analisi del tessuto insediativo antico, intendendo con questo un complesso ecosistema che si sviluppa nelle varie epoche preistoriche e storiche, composto da reti viarie, empori commerciali, centri religiosi, impianti produttivi, centri minori, tutti inseriti in un contesto geomorfologico di riferimento. I fattori di valutazione per la definizione del rischio archeologico si possono riassumere in analisi dei siti noti e della loro distribuzione spazio‐ temporale, riconoscimento di eventuali persistenze abitative, grado di ricostruzione dell’ambiente antico. Per alcune aree si può avere una gran quantità di rinvenimenti, che possono far propendere a interpretare quel territorio come fortemente antropizzato, ma anche come un’area più studiata o tutelata. L’assenza di informazioni, nella ricerca archeologica, infatti, non può essere sempre considerata come assenza insediativa: la mancanza di dati si associa essenzialmente ad una mancanza di indagini precipue del territorio che, in tal caso, deve richiedere una maggiore Pagina 2 di 83 attenzione nella ricognizione in situ, nell’elaborazione dei pochi dati disponibili e dei riferimenti ad aree contigue nelle quali maggiori risultino i dati documentati. Altri aspetti che vengono valutati sono l’ambito geomorfologico e le persistenze toponomastiche. Occorre, inoltre, tenere presente l’attuale utilizzo del territorio, l’eventuale presenza di nuclei storici, o la presenza massiccia di aree edificate. E’ evidente che aree ad alta densità abitativa moderna possono rappresentare un minor rischio archeologico rispetto a quelle con bassa densità: una maggiore urbanizzazione è indice di un degrado più rilevante degli insediamenti antichi, sia in termini di livelli di conservazione del giacimento sia in termini di potenzialità distruttiva espressa. Bisognerà, in tale fase di analisi preliminare, valutare per grandi categorie e per tratti omogenei, il tipo di potenziale rischio, in termini di sensibilità archeologica, espresso da un determinato territorio. Il grado di rischio è pertanto definito su tre livelli differenziati: BASSO‐ aree con scarse presenza di rinvenimenti archeologici, assenza di toponimi significativi, con situazione paleoambientale difficile, aree ad alta densità abitativa moderna. MEDIO‐ aree con scarsità di rinvenimenti archeologici, ma che hanno goduto di una condizione paleoambientale e geomorfologica favorevole all’insediamento antico, presenza di toponimi significativi, magari in zone a bassa densità abitativa moderna. ALTO‐ aree con numerose presenze attestate di siti archeologici, incluse in un contesto paleoambientale favorevole all’insediamento antico con presenza di toponimi significativi e relitti significativi di persistenze viarie. I fattori che possono contribuire ulteriormente alla definizione del “rischio” archeologico di un’area sono costituiti, senza alcun dubbio, dalla presenza di interferenze dirette dal sito bibliografico‐archivistico, dalla ricognizione diretta e dallo svolgimento dell’Opera tenendo in debito conto della distanza fra queste emergenze e il progetto, nonché dal numero di tali presenze in un tratto di territorio limitrofo. Pagina 3 di 83 Ovviamente, anche la presenza di aree vincolate, sia interferenti sia nell’ambito del territorio circostante, rappresentano indicatori del fattore di rischio. Inoltre, non bisogna sottovalutare le caratteristiche tipologiche di siti posti nelle immediate vicinanze delle aree in oggetto di indagine: la presenza di un sito abitato, di una villa, di una necropoli o l’individuazione di un asse viario antico può presupporre l’estensione del tipo di insediamento o delle caratteristiche peculiari ad esso connesse anche nell’area di interesse del progetto. Diversi livelli di rischio sono generati inoltre dalla tipologia di opera in progetto. 3 ANALISI DELL’OPERA L’analisi del rischio archeologico è elaborata in relazione al Progetto POR FERS 2007‐2013, “Bandiera Blu del Litorale Domitio” Lotto funzionale I per i Comuni di “Sessa Aurunca‐Carinola‐ Cellole‐Francolise”. Il Progetto Bandiera Blu è stato progettato ponendo a quale base “la scarsa qualità delle acque del Litorale Domitio, dovuta all’immissione in mare di reflui non depurati o almeno non depurati in maniera adeguata, la quale non può essere affrontata se non in maniera unitaria dal territorio, attraverso uno sforzo comune di tutte le Amministrazioni locali interessate, finalizzato a fronteggiare una emergenza che mette a rischio anche la salute dei cittadini.” Inoltre, “l’esigenza, fortemente sentita e condivisa da tutti i Comuni dell’area, di realizzare un intervento di rete mediante specifiche azioni che, andando ad agire in punti nevralgici del territorio oggetto di intervento, generino nel complesso un effetto di sistema tale da migliorare sensibilmente le condizioni di contesto del Litorale Domitio”. Gli interventi quindi saranno volti L’Opera si articolerà mediante interventi connessi ad integrare i sistemi fognari e drenanti esistenti, oltre al collegamento di nuove aree, agli impianti di depurazione preesistenti e, inoltre, la realizzazione di una rete ex‐novo composta da impianti di depurazione e da nuovi sistemi fognari. I Comuni interessati
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