Tappa 3 Cammino Alto

Camminando tra vigne e boschi Dall’Abbazia di Vezzolano nelle Terre dei Santi, per poi Don Bosco al Colle Don Bosco attraversare Castelnuovo Don Bosco e arrivare al Colle sul Colle Don Bosco Morialdo sentiero di San Domenico Savio. Su questa collina, nella borgata Becchi di Ca- Nel 1829 Giovanni Bosco andò ad abitare Questa tappa è una delle più stelnuovo d’Asti, Giovanni Bosco nacque il 16 nella casa canonica addossata alla chiesa di belle del Cammino. agosto 1815 in una modesta cascina dove San Pietro a Morialdo (frazione di Castelnuo- ora sorge il Tempio di Don Bosco. Figlio dei vo), ospite di Don , cui serviva la Mes- contadini Francesco Bosco e Margherita Oc- sa, per dedicarsi allo studio dell’italiano e del chiena, rimase orfano di padre a soli due latino: vi rimase fino alla morte del prete (no- Note tecniche stanza ripidamente verso Castelnuo- vo Don Bosco, che dista a questo anni e conobbe un’infanzia molto dura. All’età vembre 1830). Sul prato davanti alla chiesa il Partenza: Abbazia di Vezzolano (426 m) punto poco più di 5,5 km. Continua- di nove anni, in seguito a un sogno che gli quindicenne Giovanni Bosco incontrò per la Arrivo: Colle Don Bosco (245 m) re a scendere attraverso i boschi preannunciava una vita dedicata all’assisten- prima volta Giuseppe Cafasso, allora chierico. za spirituale dei giovani, decise che sarebbe Poco oltre si trova la casa in cui la famiglia di lungo lo stretto sentiero, oltrepas- Lunghezza: km 15,5 diventato sacerdote. Domenico Savio visse dal 1843 al 1853, di- sando il Rio di Nevissano, superan- Dislivello: m 250 venuta centro salesiano di soggiorno per gio- do un pilone votivo e arrivando alle vani: suo padre era il cantore della chiesa e il Difficoltà: escursionistica, con discesa iniziale e In questo paesino a 2 km dai Becchi, Giovan- Ca di Liso nella valle di Nevissano: figlio lo aiutava a cantare. Così, in pochi metri successivo percorso lievemente ondulato ni Bosco frequentò le prime sommarie scuo- qui tralasciare la strada asfaltata sul- quadrati di quest’angolo del Monferrato, Ristoro: possibilità di ristoro nel piazzale della le elementari negli inverni 1824 e 1825, im- la destra che raggiunge la frazione crebbero tre futuri santi. Canonica di Vezzolano, a Castelnuovo Don Bardella per proseguire la discesa parando a leggere e a scrivere. Bosco e ad Terre dei Santi alla volta della graziosa Chiesetta di Castelnuovo d’Asti (ora Castelnuovo Castelnuovo d’Asti diede i natali a San Gio- Acqua: a Castelnuovo Don Bosco (Casetta H2O in San Michele Arcangelo (XVIII sec.) Don Bosco) vanni Bosco, fondatore della Congregazione piazza Italia, fontanelle in via Monsignor Bertagna che sorge su una piccola altura. Su- Nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea, Gio- e in via Valdocco), a Mondonio (piazza San Salesiana e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, a perati prima un secolare esemplare vanni Bosco venne battezzato, fece la prima San Giuseppe Cafasso (15 gennaio 1811), Sebastiano), a Morialdo (Oasi spiritualità davanti comunione nel 1826, frequentò il catechi- di biancospino, unico per le inusuali confessore e assistente dei carcerati, e al bea­ alla Chiesa di San Pietro) e 3 fontanelle al Colle smo e, novello prete, cantò la sua prima mes- dimensioni, poi le Case Tarantino, si to Giuseppe Allamano (21 gennaio 1851), Don Bosco sa solenne il 10 giugno 1841. giunge alla Chiesa di Santa Maria in fondatore dell’Istituto dei Missionari e delle Dove dormire: Albugnano (AT1), Castelnuovo Sempre a Castelnuovo, nel 1831, dopo aver Cornareto (risalente al XII secolo, Suore Missionarie della Consolata. Don Bosco (H6-B&B7-AT8-AT9-10) abbandonato Morialdo in seguito alla morte con successivi rimaneggiamenti e Domenico Savio, il «santo bambino», nacque di Don Calosso, seguì un corso di latino, sog- ricostruzione integrale nel 1984), po- a San Giovanni, frazione di Riva presso Chie- giornando da Giovanni Roberto, sarto e mu- Terminata la visita alla Canonica, ri- sta su un’altura contrapposta a San ri il 2 aprile 1842. sicista del paese che gli insegnò il proprio tornare indietro fino al Colle della Michele, con una straordinaria vista La beata Maddalena Caterina Morano, pio- mestiere, al pari del fabbro Evasio Savio. Do- niera dell’istruzione femminile, nacque a Crocetta per imboccare a sinistra il panoramica. Tra splendidi vigneti in po aver trascorso l’estate nella Cascina Sus- il 15 novembre 1847. Sentiero n. 101 che scende abba- cui prevale il Malvasia, proseguire sambrino si trasferì a Chieri.

Ritornando al La casa di Domenico Savio a Morialdo. Colle Crocetta.

16 17 alla Chiesa di San Sebastiano, dove Turismo si mantiene la destra salendo sulla vecchia strada per Albugnano. Si prosegue dritto e superate le chie- Castelnuovo Don Bosco formativo. La basilica, comprendente la Chie- sette della Madonna del Ròch, di (abitanti 3276, distanza da Torino 28 km) sa superiore, internamente rivestita in legno, Castelnuovo deve il nome a un edificio forti- e la Chiesa inferiore, è preceduta da un gran- San Barnaba, di San Pietro in Zucca ficato risalente al Mille di cui rimane solo una de piazzale attorniato dalla chiesetta neogo- (edificio bianco) svoltare a destra nei torre rimaneggiata, attorno alla quale sorge il tica di Maria Ausiliatrice, dalla casetta in cui pressi della Cascina Miretti, scen- centro storico, con la vicina Chiesa di Sant’An- visse il santo, dal museo della vita contadina dendo su una carrareccia verso drea, che conserva al suo interno un’opera del e da quello etnografico e delle missioni sale- l’agriturismo I rosmarini, per poi per- pittore Guglielmo Caccia detto il . siane, con oltre 7000 reperti. Rilevanti, nella correre un sentiero tra i vigneti con Oltre alla settecentesca Chiesa di San Barto- Chiesa superiore, l’organo meccanico con 36 vista panoramica su Pino d’Asti. lomeo, si annoverano nei dintorni diverse registri reali e 3328 canne e la statua del Cri- Raggiunto un gruppo di cascine nei chiesette di origine romanica: Sant’Eusebio, sto risorto in legno di tiglio di Ortisei, in tron- Tra le vigne di verso il fondovalle per giungere rapi- pressi della borgata Ranello (a sini- Santa Maria di Cornareto e Santa Maria di co unico. Nella Chiesa inferiore l’organo vanta Ranello. damente, con un ultimo tratto al- stra bella vista su Mondonio), conti- Raseto. 31 registri reali e 2500 canne. Il centro di formazione propone corsi nel settore socio- quanto compromesso che richiede nuare diritto fino a che la strada Mondonio San Domenico Savio sanitario e in quello della ristorazione. attenzione e prudenza soprattutto in asfaltata volge a destra: in questo (abitanti 150, distanza da Torino 34 km) caso di fondo bagnato, alla Chiesa punto occorre invece prendere a si- Frazione di Castelnuovo dominata dal castel- di Sant’Eusebio (sec. XII-XVII), sulla nistra il sentiero che si inoltra nel bo- lo medievale dei , con una bella piazza SP16 per Berzano. sco proseguendo fino ad alcune con chiesa parrocchiale barocca. Questo bor- Successivamente svoltare a sinistra, case; di qui si scende ancora a sini- go pittoresco ospitò San Domenico Savio, proseguendo nell’abitato di Castel- stra ai margini di un bosco e delle che qui visse e morì a causa del colera nella nuovo lungo via Vittorio Emanuele, case con giardino fino al fondovalle. casa-museo all’ingresso del paese: a lui è per raggiungere piazza Don Bosco. Attraversati i campi mantenendosi dedicata la Biblioteca, che vanta reperti stori- Da qui inizia una salita a tornanti che sui bordi, si arriva sulla SP81 e si sa- ci e che si trova presso la legnaia dell’Antico Arrivando a segue via Mercadillo, arriva alla le a Mondonio San Domenico Savio, Forno Comunale del 1746. Mondonio. Chiesa di Sant’Andrea lasciandola fino alla Chiesa di San Giacomo. Colle Don Bosco Nella pagina a sulla destra e continua per via Ma- Scendere lungo via San Rocco, su- (distanza da Torino 35 km) fianco in basso: donna del Castello (omonima chie- perando la casa dove morì San Do- La collina dei Becchi ospita il complesso degli la Basilica del La casa di Giovanni Bosco al Colle Colle Don setta barocca accanto alla torre ri- menico, fino ad arrivare alla SP17 edifici del Santuario Salesiano e un centro Don Bosco. Bosco. maneggiata dell’antico castello) fino (piazza nei pressi del cimitero dove il

Santo venne sepolto finché i Salesia- ni non lo vollero nella Basilica di Ma- ria Ausiliatrice accanto a Don Bo- sco), dopo aver percorso circa 5,5 km da Castelnuovo. Subito dopo aver attraversato la pro- vinciale svoltare a destra sul ponti- cello, imboccando il Sentiero di San Domenico Savio che conduce a Mo- rialdo con 3 km di cammino in piano tra campi, prati e boschi coronati da una salitella finale. A Morialdo si svolta a sinistra sulla SP130 (cosid- detta Strada del Papa), per giungere finalmente al Colle Don Bosco (H) dopo aver percorso altri 1,5 km.

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