COMUNI DI CASTELMASSA, CASTELNOVO BARIANO, GIACCIANO CON BARUCHELLA Provincia Di Rovigo

COMUNI DI CASTELMASSA, CASTELNOVO BARIANO, GIACCIANO CON BARUCHELLA Provincia di Rovigo

POLESINE ACQUE S.p.a. Sede di Rovigo

PROVINCIA DI VENEZIA

PROVINCIA DI PADOVA Valcerere-dolfina

Coette Busonera PROVINCIA DI VERONA Rottanova CAVARZERE Martinelle Fiume ADIGE

Fiume ADIGE

San Pietro Gallianta Boscochiaro Trona PETTORAZZA GRIMANI Rosolina Mare

S. MARTINO CASTAGNARO DI VENEZZE Villa d'Adige Fiume ADIGE Boara

Fasana Polesine Menà Villafora MARE ADRIATICO Colombano Saguedo Cavazzana La Croce Ca' Morosini BADIA POLESINE Tornova Concadirame Volto LENDINARA LUSIA Porto Caleri Rasa Granzette Sarzano Grignella Ca'Emo ROSOLINA VILLADOSE MELARA Ramo di palo Isola Di BERGANTINO Crocetta LOREO Albarella S.Pietro polesine ROVIGO Villaggio Roverdicré Buso B.go Dolomiti Norge Canale Valliera Treponti GIACCIANO VILLANOVA Baricetta CON DEL GHEBBO BARUCHELLA CEREGNANO Zona ADRIA Ca'Cappello Ind. Fornaci Ramedello Grignano Polesine Porto Levante COSTA DI ROVIGO Lama Polesine CANDA Sant'Apollinare Presciane Molinella Magnolina DONADA CASTELNOVO Borsea BARIANO FRATTA POLESINE Fienil del Turco Bottrighe Cavanella Po

S.Cassiano Mazzorno CASTELMASSA GAVELLO Fiume PO Corne' Sinistro Taglio TRECENTA SAN BELLINO CENESELLI CONTARINA Mea CASTELGUGLIELMO Ca' Mosca ARQUA' POLESINE Bellombra COMUNE DI PORTO VIRO Sariano PONTECCHIO POLESINE Mazzorno Destro BAGNOLO DI PO Paolino VILLAMARZANA Ca'Giustinian CORBOLA Selva Boccasette BOSARO VILLANOVA Panarella CALTO Canal Bianco MARCHESANA TAGLIO DI PO PAPOZZE FRASSINELLE Ca'Cappellino SALARA Veratica Corà PINCARA GUARDA VENETA Arginello Canalnovo PO della MAISTRA Runzi Pellizzare CRESPINO Crociara Grillara Fiume PO Chiesa Fiume PO Santa Maria in P. S.Bellino Veniera POLESELLA Capitello Ospitaletto Ca'Pisani Ca' Zuliani Pila

Crosara PROVINCIA DI MANTOVA Ca'Venier PO della PILA FIESSO ARIANO POLESINE Fiume PO Gigliola UMBERTIANO

S. Basilio Ca'Tiepolo FICAROLO GAIBA STIENTA Tolle Ca' Dolfin

Ca'Vendramin

Polesine Camerini Garofolo OCCHIOBELLO COMUNE DI PORTO TOLLE CANARO Riva' Fiume PO Donzella Ca' Mello PO delle TOLLE

S.Maria Maddalena PROVINCIA DI FERRARA

Polesinello

Scardovari

Oca PO di GORO Gnocca

Ca' Latis

PO della DONZELLA

Gorino Sullam Santa Giulia

PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO

Estensione della rete idrica in Via Cuoghi, Bocchi e Rossi in comune di Castelmassa Rinnovo rete idrica in via dei Canar e Meloncelli in comune di Castelnovo Bariano ed in Via Scavazza nel comune di Giacciano con Baruchella (RO)

Progettista:

Ing. Paolo Gasparetto Business Unit di:

Allegato Scala RELAZIONE GENERALE EA -

Revisione Redazione Controllato Approvato Data Note 00 S. Biolcati C. Cestarollo P. Gasparetto Settembre 2017 POLESINE ACQUE S.p.A. Estensione della rete idrica in via Cuoghi, Bacchi e Rossi in Comune di Castelmassa. Rinnovo rete idrica in via dei Canar e Meloncelli in Comune di Castelnovo Bariano ed in via Scavazza nel Comune di Giacciano con Baruchella (RO) Progetto Definitivo Esecutivo RELAZIONE GENERALE – Settembre 2017

SOMMARIO

PREMESSA 3 ASPETTI GEOLOGICI, GEOMORFOLOGICI IDROGEOLOGICI 5

2.1 Comune di Castelmassa 5

2.2 Comune di Castelnovo Bariano 5

2.3 Comune di Giacciano con Baruchella 6

VERIFICA PREVENTIVA DELL’INTERESSE ARCHEOLOGICO 7 IMPATTI DELLE OPERE 9

4.1 Aspetti ambientali – Comune di Castelmassa 9

4.2 Aspetti ambientali – Comune di Castelnovo Bariano 9

4.3 Aspetti ambientali – Comune di Giacciano con Baruchella 9

STATO DI FATTO 10

5.1 Comune di Castelmassa 10

5.2 Comune di Castelnovo Bariano 11

5.3 Comune di Giacciano con Baruchella 12

DESCRIZIONE DELLE OPERE DI PROGETTO 15

6.1 Comune di Castelmassa 15

6.2 Comune di Castelnovo Bariano 16

6.3 Comune di Giacciano con Baruchella 17

6.4 Materiali, apparecchiature e modalità costruttive 20 6.4.1 Materiali e apparecchiature 20

Redatto da: Controllato da: Approvato da: 1 / 33 Stefano Biolcati Cosetta Cestarollo Paolo Gasparetto

POLESINE ACQUE S.p.A. Estensione della rete idrica in via Cuoghi, Bacchi e Rossi in Comune di Castelmassa. Rinnovo rete idrica in via dei Canar e Meloncelli in Comune di Castelnovo Bariano ed in via Scavazza nel Comune di Giacciano con Baruchella (RO) Progetto Definitivo Esecutivo RELAZIONE GENERALE – Settembre 2017

6.4.2 Modalità costruttive 22

TERRE DA SCAVO 25 INTERFERENZE 27

8.1 Comune di Castelmassa 28

8.2 Comune di Castelnovo Bariano 28

8.3 Comune di Giacciano con Baruchella 28

ESPROPRI, SERVITU’ E OCCUPAZIONI TEMPORANEE. ELENCO DITTE 31 MANUTENZIONE 32 ALLEGATI 33

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PREMESSA

POLESINE ACQUE S.p.A., depositaria dell’incarico per la realizzazione dei lavori previsti dal Piano degli Investimenti dell’ATO-Polesine (ID.17-18-42), con atto del 02/11/2016, ha conferito alla scrivente l’incarico per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, definitivo ed esecutivo, Direzione Lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione relativamente alle opere di “Estensione della rete idrica in via Cuoghi, Bocchi e Rossi in Comune di Castelmassa. Rinnovo rete idrica in via dei Canar e Meloncelli in Comune di Castelnovo Bariano ed in via Scavazza nel Comune di Giacciano con Baruchella (RO)”. Le opere sono quindi relative alla progettazione di condotte di distribuzione idrica destinate ad estendere o a sostituire la rete esistente ammalorata e soggetta a numerose perdite. Il primo caso riguarda il comune di Castelmassa, il secondo i comuni di Castelnovo Bariano (frazione di San Pietro Polesine) e Giacciano con Baruchella. I tracciati interessano per lo più strade comunali; solo nel caso di Giacciano con Baruchella verrà interessata una Strada Regionale (S.R. 482) per i vari allacci e collegamenti con le utenze e le tubazioni presenti dalla parte opposta della strada rispetto al sedime della nuova tubazione. Per questi ultimi interventi si prevede l’utilizzo di tecniche no-dig in modo da evitare qualsiasi interferenza con il traffico presente lungo la S.R.. Sempre a Giacciano con Baruchella vi sarà un tratto che verrà posato a lato della S.R., in campagna; questa soluzione comporterà la necessità di avviare pratiche di servitù per i tratti privati interessati. Per la rappresentazione geologica-geotecnica delle aree di intervento e per una caratterizzazione ambientale dei terreni è stata effettuata una campagna di indagini geognostiche e relative analisi dei terreni. La campagna di indagini è consistita nell’esecuzione di n. 7 prove penetrometriche statiche spinte alla profondità di 5 m dal p.c. e di altrettanti sondaggi fino ad 1 m di profondità per il prelievo dei campioni di terreno da analizzare. In ciascun foro delle penetrometrie si è provveduto alla misura della profondità della falda. Per ciascun sito di intervento si è infine provveduto alla caratterizzazione sismica dei terreni mediante indagine geofisica di tipo HVSR.

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Il progetto di fattibilità tecnica ed economica, redatto dalla scrivente in data dicembre 2016, è stato approvato, per quanto di competenza, dall’A.T.O. Polesine – Consiglio di Bacino “Polesine” con verbale di delibera del Comitato istituzionale n. 18 del 03/04/2017. Lo stesso verbale di approvazione contiene e richiama la relazione istruttoria redatta dall’ing. Gianpaolo Milan nella quale si cita quanto segue: “Con riferimento all’intervento più significativo che interessa il Comune di Giacciano con Baruchella visto che viene dismessa a fini idropotabili una condotta, che a parte in tratto più urbanizzato di via Spizzenetto ha ancora una sufficiente vita residua, si richiede venga valutato ed attivato l’utilizzo per il collettamento alla rete fognaria di Giacciano con Baruchella dei reflui dell’area commerciale il Faro”. Polesine Acque, con lettera del 21.06.2017, ha comunicato al Consiglio di Bacino che, vista la programmazione regionale in essere (cfr. DGR n. 1955 del 23.12.2015), la situazione fognaria esistente a servizio del centro commerciale “Il Faro” e la “Lottizzazione Giulia”, nonché quella del depuratore di Giacciano con Baruchella, e, ancor più, visto lo stato di degrado avanzato della condotta in cemento amianto in questione, risalente agli anni ’80, la stessa condotta non è in grado di garantire il mantenimento delle caratteristiche nel tempo (avrebbe inoltre una capacità di trasporto non superiore a 3 l/s circa) tanto da ritenere poco opportuno il cambio di destinazione ed uso. Per tutti i dettagli si rimanda alla lettera di cui sopra contenuta in allegato alla presente relazione. Nei capitoli che seguono si riporta la descrizione delle opere. Per tutti i dettagli si rimanda agli elaborati grafici ed ai vari elaborati specialistici contenuti nel progetto.

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ASPETTI GEOLOGICI, GEOMORFOLOGICI IDROGEOLOGICI

2.1 Comune di Castelmassa Al fine di verificare la fattibilità geologica per la realizzazione delle opere in progetto è stata effettuata la seguente campagna di indagini:  Una ricerca bibliografica inerente l’area in esame;  Rilevamento geologico tecnico di superficie tramite 2 sondaggi fino a 1,00 m da p.c. con la finalità di eseguire un campionamento ambientale;  L’esecuzione di 2 prove penetrometriche statiche (CPT5 e CPT6) fino alla profondità max di 5,00 m da p.c.;  La misura della falda freatica presente mediante piezometri installati nei fori delle 2 prove penetrometriche;  L’esecuzione di 1 prova di sismica passiva HVSR, altresì necessaria per ottemperare alle NTC del D.M. 14/01/2008. Per l’esito delle indagini e per la caratterizzazione geologico-geotecnica dei terreni si rimanda alla relativa relazione. Nel seguito si riporta l’esito del rilievo della falda. Si segnala che l’indagine è stata effettuata in un periodo particolarmente siccitoso.

Id piezometro Data Profondità falda da p.c. [m] PZ5 05/06/2017 -2,45 PZ5 09/06/2017 -2,33 PZ6 05/06/2017 -1,12

2.2 Comune di Castelnovo Bariano Al fine di verificare la fattibilità geologica per la realizzazione delle opere in progetto è stata effettuata la seguente campagna di indagini:  Una ricerca bibliografica inerente l’area in esame;  Rilevamento geologico tecnico di superficie tramite 1 sondaggio fino a 1,00 m da p.c. con la finalità di eseguire un campionamento ambientale;  L’esecuzione di 1 prova penetrometrica statica (CPT7) fino alla profondità max di 5,00 m da p.c.;

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 La misura della falda freatica presente mediante piezometro installato nel foro della prova penetrometrica;  L’esecuzione di 1 prova di sismica passiva HVSR, altresì necessaria per ottemperare alle NTC del D.M. 14/01/2008. Per l’esito delle indagini e per la caratterizzazione geologico-geotecnica dei terreni si rimanda alla relativa relazione. Nel seguito si riporta l’esito del rilievo della falda. Si segnala che l’indagine è stata effettuata in un periodo particolarmente siccitoso.

Id piezometro Data Profondità falda da p.c. [m] PZ7 05/06/2017 -2,65

2.3 Comune di Giacciano con Baruchella Al fine di verificare la fattibilità geologica per la realizzazione delle opere in progetto è stata effettuata la seguente campagna di indagini:  Una ricerca bibliografica inerente l’area in esame;  Rilevamento geologico tecnico di superficie tramite 4 sondaggi fino a 1,00 m da p.c. con la finalità di eseguire un campionamento ambientale;  L’esecuzione di 4 prove penetrometriche statiche (CPT1, CPT2, CPT3, CPT4) fino alla profondità max di 5,00 m da p.c.;  La misura della falda freatica presente mediante piezometro installato nei fori delle prove penetrometriche;  L’esecuzione di 1 prova di sismica passiva HVSR, altresì necessaria per ottemperare alle NTC del D.M. 14/01/2008. Per l’esito delle indagini e per la caratterizzazione geologico-geotecnica dei terreni si rimanda alla relativa relazione. Nel seguito si riporta l’esito del rilievo della falda. Si segnala che l’indagine è stata effettuata in un periodo particolarmente siccitoso.

Id piezometro Data Profondità falda da p.c. [m] PZ1 05/06/2017 -2,87 PZ1 09/06/2017 -2,15 PZ2 05/06/2017 -2,61 PZ4 05/06/2017 -2,45

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VERIFICA PREVENTIVA DELL’INTERESSE ARCHEOLOGICO

La Provincia di Rovigo, corrispondente al Polesine, terra tra Adige e Po, rappresenta un territorio ricco di testimonianze archeologiche di particolare interesse. Le più antiche testimonianze si trovano a Canàr di Castelnuovo Bariano, un insediamento su palafitte, occupato tra l'età del bronzo antico e l'inizio dell'età del bronzo medio (2200-1600 a.C.). I materiali rinvenuti riflettono il coesistere di influssi locali e dall’area danubiana, rivelando una vocazione ai rapporti ad ampio raggio che caratterizzerà il territorio attraverso i secoli. Tra XIII e X/IX a.C. (età del bronzo finale) l'area diventa capolinea dei traffici tra nord-Europa e Mediterraneo, con l’insediamento di Frattesina di Fratta Polesine, dove oggi si trova un Museo Archeologico Nazionale. Si tratta di uno dei più importanti centri commerciali europei, luogo di redistribuzione di merci e di prodotti di lusso, come l'ambra baltica e il sale da nord, il vetro e la ceramica micenea dai mercati mediterranei, le materie prime metallifere dalla zona tirrenica, oltre ai materiali esotici, come avorio e uova di struzzo. A partire dal VI secolo a.C. è Adria a diventare punto di riferimento, porto e mercato per eccellenza di quel mare cui ha legato il suo nome; sulla costa, San Basilio di Ariano Polesine rappresenta un importante punto di approdo e di arrivo di merci pregiate. In età romana, Adria rappresenta uno dei capolinea di importanti tracciati stradali come la via Annia e la via Popilia, sulla quale si collocano due importanti stazioni di sosta, la mansio Hadriani a san Basilio di Ariano Polesine e la mansio Fossis a Corte Cavanella di Loreo. Nei capitoli che seguono si riportano alcuni dati forniti dal Piano eGov 2012 del Ministero per la Pubblica Amministrazione e L'innovazione. ‘Vincoli in rete’ è stato realizzato dall'Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro ed è un progetto per lo sviluppo di servizi dedicati agli utenti interni ed esterni al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBAC). I beni culturali cartografati e colorati per tipologia (architettonici e archeologici) e per presenza di atti amministrativi (conclusi, in lavorazione, assenti) dei comuni di Castelmassa, Castelnovo Bariano e Giacciano con Baruchella evidenzino che non sono presenti aree archeologiche tranne che per il Comune di Castelnovo Bariano dove viene perimetrata un’area

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archeologica di interesse non verificato. Visto l’esteso patrimonio archeologico sul territorio del Polesine per la realizzazione della rete idrica in oggetto si rende necessario presentare alla Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per le provincie di Verona, Rovigo e Vicenza, il progetto corredato da relazione tecnica, relazione illustrativa, piante, prospetti e sezioni quotate oltre alla rappresentazione del tracciato con indicazione delle modalità di intervento (scavo a cielo aperto o perforazione); il soprintendente, qualora sulla base degli elementi trasmessi e delle ulteriori informazioni disponibili, ravvisi l'esistenza di un interesse archeologico nelle aree oggetto di progettazione, può richiedere motivatamente, entro il termine di trenta giorni (per i progetti di grandi opere infrastrutturali o a rete il termine della richiesta per la procedura di verifica preventiva dell'interesse archeologico è stabilito in sessanta giorni) dal ricevimento del progetto di fattibilità la sottoposizione dell'intervento alla procedura di ‘verifica preventiva dell’interesse archeologico’ ai sensi dell’art.25, D.Lgs.50/2016 “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”.

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IMPATTI DELLE OPERE

Le opere in progetto hanno un impatto sul territorio sia in termini urbanistici che ambientali. Nello “Studio di inserimento urbanistico”, contenuto tra gli elaborati di progetto, sono riportati tutti i dettagli in merito, distinti per i tre comuni interessati. Nel seguito si riporta solo un breve estratto relativo agli aspetti ambientali.

4.1 Aspetti ambientali – Comune di Castelmassa Si riscontrano:  vincolo paesaggistico corpo idrico - D.Lgs.42/2004, art.142, lett.c), per cui sarà sufficiente una asseverazione di non alterazione dello stato dei luoghi ai sensi del D.Lgs. 42/2004, art.149;  Rete natura 2000 - direttiva 92/43/CEE o direttiva Habitat, per cui si richiede la redazione dell’Allegato E ai sensi della D.G.R.2299/2014 Per tutti i dettagli si rimanda alla relazione di inserimento urbanistico.

4.2 Aspetti ambientali – Comune di Castelnovo Bariano Non si rilevano limitazioni o motivi ostativi all’intervento, sia sotto l’aspetto ambientale che sotto l’aspetto paesaggistico. Per tutti i dettagli si rimanda alla relazione di inserimento urbanistico.

4.3 Aspetti ambientali – Comune di Giacciano con Baruchella Non si rilevano limitazioni o motivi ostativi all’intervento, sia sotto l’aspetto ambientale che sotto l’aspetto paesaggistico. Per tutti i dettagli si rimanda alla relazione di inserimento.

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STATO DI FATTO

5.1 Comune di Castelmassa L’area oggetto di intervento interessa le vie Bocchi, Cuoghi e Rossi, in località Correggio.

Castelmassa – Area oggetto di intervento (immagine tratta da Google Maps) Si tratta di viabilità di campagna, con via Bocchi asfaltata e le altre due strade bianche, tutte con fossi di guardia di modeste dimensioni ai lati. Si evidenzia che il tratto terminale di via Bocchi, in prossimità dell’argine sinistro del fiume Po, rientra nella fascia C - Fascia di rispetto idraulico, con limite amministrativo, cfr. elaborato 01 del P.A.T. vigente, sezione idraulica, classificata altresì a rischio

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idraulico dal P.A.I. del fiume Po. Per lavori in quest’area è richiesto il nulla osta idraulico dell’ AIPO di Rovigo. La stessa area rientra altresì nelle competenze dell’Autorità di Bacino di Fissero- Tartaro-Canalbianco. Attualmente le strade in questione sono tutte prive di acquedotto. Per maggiori dettagli si rimanda alle tavole di progetto.

5.2 Comune di Castelnovo Bariano L’area oggetto di intervento interessa le vie Raisi, Meloncelli e Canar nella frazione di San Pietro Polesine.

Castelnovo Bariano – Area oggetto di intervento (immagine tratta da Google Maps)

Si tratta di viabilità in aree completamente urbanizzate.

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Attualmente tutte le strade considerate sono servite da una rete idrica, posata al di sotto dei marciapiedi, soggetta a frequenti rotture con necessità quindi di intraprendere svariati interventi di manutenzione. Le tubazioni esistenti sono parte in PVC, parte in PEAD con diametro esterno 63 mm, 75 mm e 90 mm. La rete si configura come una appendice che si collega alla rete principale DN125 mm in cemento amianto presente lungo la SP 58. I recenti sopralluoghi effettuati alla presenza del personale di Polesine Acque hanno evidenziato il rifacimento di un tratto di tubazione lungo via Meloncelli, dall’incrocio con la S.P. per una lunghezza di circa 80 m. La tubazione posata è un De 90 PVC PN16. Per maggiori dettagli si rimanda alle tavole di progetto.

5.3 Comune di Giacciano con Baruchella L’area oggetto di intervento interessa via Spizzenetto, via Scavazza e l’area di campagna a margine della SR482, lato ovest. Via Spizzenetto, in particolare è una strada in area completamente urbanizzata, via Scavazza è invece la strada che, dall’incrocio con la SR482, prosegue lambendo il centro commerciale “Il Faro”, sul lato sud, fino a collegarsi a via Malopera Sud.

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Giacciano con Baruchella – Area oggetto di intervento (immagine tratta da Google Maps) Attualmente tutte le strade considerate sono servite da una rete idrica soggetta a frequenti rotture con necessità quindi di intraprendere svariati interventi di manutenzione. Il tratto in questione appartiene ad un anello di distribuzione che si collega con l’adduttrice DN200 mm di via Gardese e con la condotta di distribuzione DN50 mm di via Malopera Sud.

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Le tubazioni esistenti sono parte in cemento amianto, parte in PEAD; fa eccezione un tratto molto breve in ghisa sferoidale in corrispondenza di una abitazione, in curva, molto vicina al margine della S.R. 482. Tutto il tratto da via Spizzenetto a via Scavazza è posato in proprietà privata lungo il margine est della S.R. 482, interessando sia aree di campagna che giardini di abitazioni; la tubazione a servizio di via Scavazza, nel tratto tra l’incrocio con la SR482 e via Malopera Sud, percorre in parte aree di campagna, in parte il margine sud della carreggiata stradale. Per maggiori dettagli si rimanda alle tavole di progetto.

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DESCRIZIONE DELLE OPERE DI PROGETTO

6.1 Comune di Castelmassa Le opere in progetto consistono nella estensione della rete di distribuzione idrica lungo via Bocchi, via Cuoghi e via Rossi in località Correggio. Si tratta di viabilità di campagna, con via Bocchi asfaltata e le altre due strade bianche, tutte con fossi di guardia di modeste dimensioni ai lati. Si prevede la posa di una tubazione De90 mm PVC PN16 lungo tutte le strade. In corrispondenza delle due laterali via Cuoghi e via Rossi verranno installate delle saracinesche DN100 PFA16 complete di accessori sottosuolo e chiusino stradale in ghisa sferoidale classe D400. Il numero e la disposizione delle saracinesche è stato valutato con l’Ente Gestore in funzione della massima flessibilità di esercizio in caso di manutenzioni. Per il collegamento delle saracinesche alla tubazione di linea si prevede l’impiego di giunti multimateriale flangiati PN16. Tee, piatti di chiusura ed eventuali pezzi speciali per il raccordo tra alcuni elementi della rete saranno in ghisa sferoidale, secondo lo schema di posa contenuto tra gli elaborati di progetto. I nuovi tratti di tubazioni si configurano come “antenne” dalla condotta di adduzione DN200 mm presente lungo via Galberte. La lunghezza dei singoli tratti è la seguente:  Via Bocchi: L = 555 m circa;  Via Cuoghi: L = 195 m circa;  Via Rossi (strada vicinale Rossi): L = 550 m circa. I tracciati delle tubazioni interesseranno il margine ovest di via Bocchi, per la maggior parte in banchina, e le semicarreggiate stradali per le due laterali non asfaltate; in tutti i casi si prevede la posa entro scavo a cielo aperto, di profondità mediamente non superiore a 1,30÷1,40 m. In via Bocchi i tratti posati in carreggiata stradale interessano il tratto in corrispondenza dell’incrocio con via Cuoghi ed i due attraversamenti per il collegamento con via Cuoghi e via Rossi.

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L’intervento, vista la tipologia di strade e la pressoché totale assenza di traffico, non presenta particolari difficoltà. Si prevede la realizzazione di un punto di verifica della pressione e qualità dell’acqua e la realizzazione di scarichi per il lavaggio delle tubazioni in corrispondenza dei punti terminali dei rami. Il punto di prelievo dell’acqua sarà composto da una presa dalla tubazione di linea, tubazione di derivazione in acciaio zincato di diametro 1” portata in superficie entro un armadio stradale e completa di valvola di prelievo e valvola di scarico, tutto secondo specifiche dell’Ente Gestore. Recependo le indicazioni di Polesine Acque, le opere non prevedono la realizzazione degli allacciamenti alle utenze frontiste.

6.2 Comune di Castelnovo Bariano Le opere in progetto consistono nel rifacimento della rete di distribuzione idrica lungo le vie Raisi, Meloncelli e Canar nella frazione di San Pietro Polesine. Si tratta di viabilità in aree completamente urbanizzate. Si prevede la posa di tubazioni De90 mm PVC PN16, disposte parallelamente alla rete idrica esistente, posata al di sotto dei marciapiedi, che verrà così dismessa e abbandonata. I nuovi tratti di tubazioni verranno posati in sede stradale a distanza non inferiore a 1 m circa dalla cordonata del marciapiede, in relazione anche agli eventuali sottoservizi presenti. Essi si configurano come “antenne” finali della diramazione dalla condotta principale presente lungo la S.P. n. 58. Le opere saranno complete di saracinesche DN100 PFA16 con accessori sottosuolo e chiusino stradale in ghisa sferoidale classe D400. Il numero e la disposizione delle saracinesche è stato valutato con l’Ente Gestore in funzione della massima flessibilità di esercizio in caso di manutenzioni. Per il collegamento delle saracinesche alla tubazione di linea si prevede l’impiego di giunti multimateriale flangiati PN16. Tee, piatti di chiusura ed eventuali pezzi speciali per il raccordo tra alcuni elementi della rete saranno in ghisa sferoidale, secondo lo schema di posa contenuto tra gli elaborati di progetto. La lunghezza dell’intervento è di circa 527 m.

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La posa della tubazione avverrà entro scavo a cielo aperto, di profondità mediamente non superiore a 1,20÷1,30 m. Completano i lavori la realizzazione di tutti gli allacciamenti alle utenze frontiste, in sostituzione a quelli esistenti. Si prevede altresì la realizzazione di un punto di verifica della pressione e qualità dell’acqua e di n. 1 idrante soprassuolo. Il punto di prelievo dell’acqua sarà composto da una presa dalla tubazione di linea, tubazione di derivazione in acciaio zincato di diametro 1” portata in superficie entro un armadio stradale e completa di valvola di prelievo e valvola di scarico, tutto secondo specifiche dell’Ente Gestore. In corrispondenza dei punti terminali dei vari rami in progetto verrà realizzato un manufatto di scarico necessario per il lavaggio delle condotte. Le lavorazioni verranno eseguite mantenendo in esercizio la rete esistente; l’erogazione dell’acqua verrà interrotta solamente durante il collegamento tra la nuova rete e la tubazione esistente e durante il collegamento dei vari allacci alle utenze, riducendo così al minimo indispensabile i conseguenti disagi.

6.3 Comune di Giacciano con Baruchella Le opere in progetto consistono nel rifacimento della rete di distribuzione idrica lungo via Spizzenetto, lungo un tratto della S.R. 482 e lungo via Scavazza, nel tratto tra la S.R. 482 e via Malopera Sud, a tergo del centro commerciale “Il Faro”. Si prevede la posa di tubazioni De110 mm PVC PN16, disposte per lo più parallelamente alla rete idrica esistente che verrà così dismessa e abbandonata. Il tratto che interessa la S.R. 482 verrà posato lungo il margine ovest di questa, ma interamente in area verde, in parte all’interno delle proprietà esistenti, compresi alcuni giardini privati. Il nuovo tracciato si troverà quindi dalla parte opposta della S.R. rispetto alla tubazione esistente. La scelta effettuata trova giustificazione nella maggiore semplicità e rapidità di posa che offre il tracciato in questione, sebbene richieda nuove servitù (Polesine Acque SpA curerà le pratiche di eventuale annullamento delle servitù esistenti) oltre alla necessità di ricorrere a tecniche no-dig (Trivellazioni Orizzontali

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Controllate - T.O.C.) per attraversare la S.R. e portare l’allaccio alle utenze presenti lungo il margine est. Ulteriori tratti con posa mediante tecniche no-dig si renderanno necessari per il collegamento della tubazione in progetto con la tubazione di distribuzione presente lungo via Tadiole e per l’attraversamento della S.R.482 in corrispondenza dell’incrocio con via Scavazza. Gli attraversamenti con T.O.C. sono in tutto 9: - n. 2 attraversamenti con tubazione di linea: o SR482 per collegamento con via Tadiole; o SR482 per collegamento con via Scavazza; Si prevede tubo guaina DN200 mm acciaio e tubazione idrica interna De110 PEAD PN16 multistrato (tubazione dello stesso materiale di quella prevista per gli allacci); - n. 7 attraversamenti con tubazioni di allaccio: SR482 e scolo consorziale Lora. Per questi si prevede tubo guaina DN100 mm acciaio e tubazione idrica interna DN1” PEAD PN16 multistrato. Relativamente agli attraversamenti dello scolo Lora, recependo le prescrizioni ricevute dal Consorzio di bonifica Acque Veronesi, verrà mantenuta una distanza di almeno 2,5 m dal fondo dello scolo. Per quanto riguarda gli attraversamenti della SR482 (parte in tratto di competenza del comune di Giacciano con Baruchella, parte in tratto di competenza Anas) verrà mantenuta una profondità dal piano viario non inferiore a 1,50÷2,00 m. In tutti i casi, gli attraversamenti con tubazione di linea prevedono un’unica livelletta, con saracinesca di intercettazione e sfiato da una parte e saracinesca di intercettazione affiancata da una saracinesca di scarico dall’altra parte. Tutte le apparecchiature saranno contenute in appositi pozzetti in cls armato prefabbricati. Per tutti i dettagli si rimanda agli elaborati grafici. Per l’attraversamento dello scolo Lora si prevede la realizzazione di un cavallotto in acciaio DN100, completo di protezione termica, rivestimento in lamiera di

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acciaio inox e sfiato in apposito armadietto, tutto secondo le specifiche in uso presso Polesine Acque SpA. Lungo via Spizzenetto e via Scavazza la posa della tubazione avverrà in sede stradale a distanza di circa 1 m dalla cordonata del marciapiede, ove presente, o dal ciglio asfalto, il tutto anche in relazione agli eventuali sottoservizi presenti. I nuovi tratti di tubazioni si configurano come elementi di un anello di distribuzione esistente, collegandosi con l’adduttrice DN200 mm di via Gardese e con la condotta di distribuzione DN50 mm di via Malopera Sud. Le opere saranno complete di saracinesche DN100 PFA16 con accessori sottosuolo e chiusino stradale in ghisa sferoidale classe D400. Il numero e la disposizione delle saracinesche è stato valutato con l’Ente Gestore in funzione della massima flessibilità di esercizio in caso di manutenzioni. Per il collegamento delle saracinesche alla tubazione di linea si prevede l’impiego di giunti multimateriale flangiati PN16. Tee, piatti di chiusura ed eventuali pezzi speciali per il raccordo tra alcuni elementi della rete saranno in ghisa sferoidale, secondo lo schema di posa contenuto tra gli elaborati di progetto. La lunghezza dei singoli tratti (T.O.C. comprese) è la seguente:  Via Spizzenetto: L = 526 m circa;  Via Tadiole, compresa TOC01: L = 50 m circa;  SR482 (tratto in area verde lungo il lato ovest): L = 405 m circa;  SR482 (tratto in campagna a margine dello scolo Lora): L = 412 m circa;  Via Scavazza (tratto in strada): L = 590 m circa. La posa della tubazione avverrà entro scavo a cielo aperto, di profondità generalmente non superiore a 1,30 m nei tratti in sede stradale e 1,50 m nei tratti in area verde e campagna. Completano i lavori la realizzazione di tutti gli allacciamenti alle utenze frontiste, in sostituzione a quelli esistenti. Si prevede altresì la realizzazione di un punto di verifica della pressione e qualità dell’acqua, di n. 2 scarichi nell’idrografia superficiale (uno in prossimità dell’area industriale lungo la SR482, l’altro al termine del tratto di via Scavazza) e di n. 1 idrante soprassuolo posto in prossimità della zona industriale lungo la SR482. Il

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punto di prelievo dell’acqua sarà composto da una presa dalla tubazione di linea, tubazione di derivazione in acciaio zincato di diametro 1” portata in superficie entro un armadio stradale e completa di valvola di prelievo e valvola di scarico, tutto secondo specifiche dell’Ente Gestore. Le lavorazioni verranno eseguite mantenendo in esercizio la rete esistente; l’erogazione dell’acqua verrà interrotta solamente nel momento in cui si dovrà effettuare il collegamento alle condotte di via Gardese, via Tadiole e via Malopera Sud e durante il collegamento dei vari allacci alle utenze, riducendo così al minimo indispensabile i conseguenti disagi.

6.4 Materiali, apparecchiature e modalità costruttive

6.4.1 Materiali e apparecchiature

I principali materiali costituenti le opere in progetto sono rappresentati da:  Condotte di linea. Tubazioni e pezzi speciali in PVC-U PN16 mm, atossico per condotte in pressione, idonee al convogliamento di acqua potabile e prodotte con stabilizzanti esenti da sali di piombo, provviste di giunto a bicchiere con guarnizione di tenuta elastomerica. Tubazioni conformi alle norme UNI EN 1452 (per alimenti), contrassegnate sul tubo con le seguenti indicazioni “IIP; UNI EN 142; diametro esterno; PN16; marchio di fabbrica; periodo di produzione”;  Condotte per allacciamenti. Tubazioni multistrato costituite da tubo in polietilene alta densità PEAD PE100 RC PN 16, fasciato con nastro di alluminio e rivestito esternamente da propilene ramificato applicato per estrusione sopra all'alluminio ed alla tubazione in PE/ad., idonee al convogliamento di acqua potabile, nonché rispondenti alle norme U.N.I. 10910 o prEN 12201 o in alternativa, solo su indicazione della D.L. e previo parere del gestore, tubazioni in acciaio zincato trafilato (senza saldatura), UNI EN 10255, serie media, adatti per pressioni di esercizio fino a 16 atm., per uso acquedotto o in PVC-U UNI EN 1452-2 PN16;  Tubazione per cavallotti in acciaio (tubazione di linea). Tubazioni in acciaio saldato per il convogliamento d'acqua conformi alla norma NI EN 10224 (ex UNI EN 6363/84) con rivestimento esterno in polietilene triplo strato secondo norme UNI 9099. Prodotte in stabilimenti operanti in regime di

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qualità aziendale secondo la norma UNI EN ISO 9001 per la progettazione, fabbricazione e commercializzazione, provviste di certificazione di conformità alla norma EN 598;  Rivestimento protettivo per attraversamenti aerei: rivestimento realizzato mediante guaina isolante flessibile a base di materiali sintetici di natura elastomerica di colore nero dello spessore minimo di 19 mm, oppure mediante fornitura e posa in opera di coppelle do polistirolo o di poliuretano espanso, di adeguato spessore, secondo indicazioni di Polesine Acque e della D.L.. Protezione finale composta da lamiera in alluminio, rame o inox dello spessore 5/10 con bulloncini in rame o acciaio inox;  Saracinesche in ghisa sferoidale a corpo piatto, cuneo gommato, PFA16 con cuneo gommato, a passaggio totale, di primaria marca europea, adatte all’impiego con acqua potabile, con corpo, coperchio e collare in ghisa sferoidale, con rivestimento epossidico (spessore non inferiore a 250 micron), cuneo in ghisa sferoidale rivestito in EPDM, prodotta in conformità alle norme UNI 4544, UNI EN 1092, alimentarietà secondo D.M. 174 del 6 aprile 2004 e s.m.i.;  Giunti di smontaggio o adattatori di flangia universali multimateriali, PFA 16, per il collegamento delle tubazioni con le saracinesche flangiate, di primaria marca europea, adatti all’impiego con acqua potabile composti da corpo e controflangia in ghisa sferoidale con rivestimento epossidico (spessore non inferiore a 250 micron), guarnizione di tenuta in EPDM, tiranti, dadi e rondelle in acciaio zincato. Prodotti in conformità alla norma UNI EN ISO 9001, EN 14525, alimentarietà secondo D.M. 174 del 6 aprile 2004 e s.m.i.;  Idranti. del tipo esterni a colonna, con due attacchi UNI 70 PN16, devono essere costruiti in ghisa sferoidale. La tenuta deve essere assicurata per mezzo di cuneo in ghisa rivestito in gomma nitrilica vulcanizzata a spessore (alimentare atossico). L'idrante deve essere corredato di dispositivo di protezione a rottura prestabilita e scarico automatico contro il gelo. Il tutto dovrà essere conforme alle norme EN 14384.  Pezzi speciali in ghisa sferoidale: le tubazioni ed i pezzi speciali in ghisa a grafite sferoidale per acquedotto, dovranno essere conformi alle norme UNI EN 545, prodotte da aziende certificate conformi alla norma UNI EN ISO 9001, con rivestimento esterno costituito da uno strato di zinco o

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zinco-alluminio applicato per metallizzazione non inferiore a 200 gr/mq, in base alle norme UNI ISO 8179 e successivamente verniciati con resine sintetiche epossidiche, rivestimento interno costituito da malta di cemento d'altoforno applicata per centrifugazione in base alle norme UNI ISO 4179, conforme alle prescrizioni igienico sanitarie del Min. della Sanità come da Dec. Min. 174/2004. Giunzione a bicchiere del tipo elastico automatico conforme alle norme UNI ISO 9163 o di altra norma nazionale di riferimento purché in accordo con la EN 545. Per ulteriori dettagli si rimanda al Capitolato Speciale di Appalto contenuto tra gli elaborati di progetto.

6.4.2 Modalità costruttive

Le operazioni di scavo saranno precedute dalla fresatura dello strato di usura e del binder sottostante (entrambi conferiti poi in discarica autorizzata). Si procederà quindi all’asportazione del materiale ed allo scavo della trincea. Vista la natura dei terreni e la modesta profondità mediamente raggiunta (generalmente non superiore a 1,50 m), non si prevede l’impiego diffuso di pannelli di sostegno scavo. Questi saranno invece impiegati in situazioni locali in cui si ravvisi la necessità di effettuare scavi superiori a 1,50 m di profondità o in cui la natura dei terreni lo renda indispensabile, tutto previo parere e autorizzazione della D.L.. Per gli scavi necessari alla realizzazione delle “rampe di assemblaggio e tiro delle tubazioni” negli attraversamenti in T.O.C., viste le notevoli profondità raggiunte, anche superiori ai 4 m da p.c., si prevede l’impiego di pannelli blindati metallici blindati. La larghezza delle rampe, al massimo di 2 m, è infatti del tutto assimilabile a quella di una trincea di scavo per posa delle tubazioni. Relativamente alla presenza della falda, in relazione agli esiti della campagna di indagini geognostiche effettuate, si prevede l’aggottamento delle acque per i pochi tratti in trincea in cui questa è presente. Nel caso degli scavi per le rampe di assemblaggio e tiro delle tubazioni delle TOC 06 e 07, viste le notevoli profondità raggiunte, si prevede l’impiego di un impianto well-point. Per il riempimento degli scavi si prevede quanto segue:

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- Letto di posa, spessore 10 cm, in sabbia-pietrischetto pezzatura 0,2÷20 mm; - Rinfianco della tubazione in sabbia-pietrischetto pezzatura 0,2÷20 mm; - Copertura della tubazione, spessore 20 cm, in sabbia-pietrischetto pezzatura 0,2÷20 mm; - Riempimento dello scavo: o Per i tratti in campagna: interamente con materiale di risulta degli scavi; o Per i tratti in strada: verranno impiegati materiale arido di nuova fornitura e lo strato di fondazione stradale esistente (si ipotizza uno spessore di 30 cm), il tutto fino alla nuova fondazione stradale (profondità pari a 40 cm da piano stradale finito). Il materiale in esubero verrà portato in discarica autorizzata; - Pavimentazione stradale: Per strade asfaltate: o cassonetto stradale, spessore 30 cm, in misto stabilizzato, proveniente da cava prevalentemente calcarea, di pezzatura non superiore a 15 mm; o Pavimentazione composta da strato di collegamento binder dello spessore di 7 cm e successivo tappeto d’usura dello spessore di 3 cm. per strade bianche: pavimentazione realizzata in maccadam, spessore 40 cm. Le opere prevedono un’ultima fase assimilabile a “lavori di completamento” consistente in quanto nel seguito descritto. Una volta steso il binder, si attenderanno almeno 40 giorni prima di procedere all’ultimazione degli asfalti; durante questo periodo l’impresa dovrà effettuare tutte le eventuali “ricariche” che si renderanno necessarie. L’ultimazione dei lavori prevede la fresatura di una fascia di larghezza 2 m e spessore 3 cm in asse alla nuova condotta, la pulizia del piano di appoggio e spruzzatura di emulsione bituminosa e la realizzazione del tappeto d’usura. I lavori di completamento descritti potranno essere effettuati nell’ambito del cronoprogramma lavori previsto in progetto sfasando i vari cantieri in modo adeguato. Diversamente, o comunque in occasione di “tempi morti” dovuti alla

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mancata programmazione in tal senso, l’impresa esecutrice potrà essere messa in sospensione lavori senza che abbia null’altro a che pretendere. Relativamente agli allacciamenti (esclusi tratti in T.O.C.) si prevede profondità di posa di circa 0,60 m, compatibilmente con i carichi gravanti e con le eventuali interferenze presenti. Il ricoprimento degli allacci prevede l’impiego di sabbia fino a 0,40 m dal piano di calpestio. Il successivo riempimento, se in sede stradale, verrà effettuato come per le tubazioni di linea, se in area privata si provvederà, caso per caso, secondo necessità. Per gli interventi di rinnovo della rete si prevede la posa di un nuovo pozzetto di allaccio in cls armato prefabbricato a fianco dell’esistente e successivo collegamento con l’allacciamento esistente. Si segnala che saranno necessari tempi indicativamente di almeno 30 giorni per l’ottenimento dei nulla osta da parte dell’Azienda sanitaria Locale per il collegamento finale degli allacci alle varie utenze. Durante questo periodo l’impresa esecutrice potrà iniziare i lavori dell’intervento successivo, tornando poi sul precedente ad autorizzazioni conseguite. Vi potrà quindi essere un sormonto delle attività degli interventi in progetto. Diversamente, o comunque in occasione di “tempi morti” dovuti a quanto sopra durante i quali l’impresa esecutrice non riesca o non possa proseguire i lavori sugli altri interventi in progetto, o qualora questi siano già stati terminati, potrà essere messa in sospensione lavori senza che abbia null’altro a che pretendere.

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TERRE DA SCAVO

Le opere in progetto prevedono la posa di tubazioni lungo tracciati stradali e campestri. I materiali coinvolti sono quindi principalmente terra, stabilizzato per fondazioni stradali e conglomerati bituminosi. È stata effettuata una campagna di indagine al fine di effettuare la caratterizzazione delle terre ai sensi della L98/2013 art. 41 e 41 bis e Circolare terre del 23/09/2013. Nello specifico:  Giacciano con Baruchella: n. 4 sondaggi (S1, S2, S3 e S4) o I risultati delle analisi chimiche, eseguite sui campioni rappresentativi del terreno oggetto di scavo, per i parametri prescelti, sono al disotto dei limiti delle concentrazioni di soglia di contaminazione (colonna A). I terreni scavati potranno essere riutilizzati in loco o trasportato in altri siti ad uso residenziale o commerciale/industriale.  Castelmassa: n. 2 sondaggi (S5 e S6) o I risultati delle analisi chimiche, eseguite sui campioni rappresentativi del terreno oggetto di scavo, per i parametri prescelti, sono al disotto dei limiti delle concentrazioni di soglia di contaminazione (colonna A) salvo che in una sola analisi per il metallo Cromo, comunque risultante all'interno del "fondo naturale" stabilito da ARPAV. I terreni scavati potranno essere riutilizzati in loco o trasportati in altri siti ad uso residenziale (nel caso vi è da verificare il tenore di fondo del Cromo del sito di destinazione) o commerciale/industriale.  Castelnovo Bariano: n. 1 sondaggio (S7) o I risultati delle analisi chimiche, eseguite sui campioni rappresentativi del terreno oggetto di scavo, per i parametri prescelti, sono al disotto dei limiti delle concentrazioni di soglia di contaminazione (colonna A). I terreni scavati potranno essere riutilizzati in loco o trasportati in altri siti ad uso residenziale o commerciale/industriale.

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In base a quanto sopra si prevede il completo riutilizzo in sito del materiale di scavo nei tratti in area verde/campagna. Per le parti di tracciato in sede stradale si prevede comunque la fornitura di nuovo materiale a integrazione della fondazione stradale esistente che, opportunamente vagliata, verrà riutilizzata per il riempimento degli scavi (non più come fondazione stradale, per la quale si prevede un pacchetto di nuova fornitura).

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INTERFERENZE

Le interferenze con le opere in progetto sono essenzialmente di due tipi:  Interferenza con l’idrografia, con la viabilità e con le opere e manufatti presenti;  Interferenze con i sottoservizi esistenti. Nella precedente fase progettuale si è provveduto a contattare e raccogliere tutte le informazioni disponibili presso i vari Enti proprietari/gestori, individuando l’iter autorizzativo da avviare una volta conclusa la fase di progettazione definitiva. Gli Enti contattati presso i quali si è provveduto a raccogliere le necessarie informazioni sono stati i seguenti:  Regione Veneto;  Provincia di Rovigo;  Tutti i comuni interessati;  Consorzio di Bonifica Adige Po;  Consorzio di Bonifica Veronese;  Veneto Strade;  Soprintendenza Archeologica VR, VI, RO;  Anas SpA;  AIPO Rovigo; Relativamente ai vari sottoservizi presenti, gli Enti contattati sono stati i seguenti:  2i Rete Gas SpA  Elettrocostruzioni Rovigo Srl  Enel Distribuzione  E-distribuzione SpA  Snam Rete Gas SpA  Telecom Italia SpA

Gli elaborati grafici di progetto contengono la rappresentazione planimetrica dei vari sottoservizi presenti. La loro posizione, pur se individuata con buona approssimazione, è da ritenersi puramente indicativa. L’impresa esecutrice,

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prima dell’inizio dei lavori, dovrà contattare i vari Enti interessati ed accertare la corretta ubicazione di tutti i sottoservizi lungo i tratti oggetto di intervento. In caso di interferenze con le opere in progetto l’impresa dovrà sempre cercare la soluzione tale da evitarne lo spostamento ricorrendovi solo in caso non fosse possibile altra soluzione. Nei capitoli che seguono, si riportano le considerazioni in merito alle possibili interferenze nelle tre aree di intervento.

8.1 Comune di Castelmassa Le linee individuate sono quella telefonica e quella elettrica, entrambe aeree. Non si prevedono particolari difficoltà dovute all’interferenza con i servizi indicati.

8.2 Comune di Castelnovo Bariano Sono presenti tutti i servizi, tutti interrati, chiaramente riscontrabili dalla fitta presenza di chiusini stradali in lamiera, in ghisa sferoidale e caditoie. Sono possibili diverse interferenze con le opere in progetto, specie in senso trasversale (cfr. nodi P, H, I e K). Non si ravvisa tuttavia l’esigenza di spostamento dei sottoservizi. L’impresa dovrà porre particolare attenzione al fine di preservarli adottando, in tal senso, tutti gli accorgimenti del caso; se necessario, si provvederà ad adeguare la posizione della nuova linea di acquedotto in progetto portandola nella posizione più favorevole. In ragione della tipologia dell’area di intervento, se necessario, si potrà provvedere alla chiusura totale del traffico per il tempo strettamente necessario all’esecuzione dei lavori, tutto comunque previa approvazione della D.L.

8.3 Comune di Giacciano con Baruchella Via Spizzenetto presenta una linea elettrica parte aerea, parte interrata; è aerea nel tratto tra l’incrocio con la SR482 e la cabina di trasformazione MT che si trova lungo la via stessa. Sono chiaramente riscontrabili numerosi chiusini di saracinesche dell’acquedotto, chiusini Telecom e chiusini di pozzetti di fognatura. Sono presenti numerose caditoie, tutte lungo il margine sud della strada. La pubblica illuminazione è presente con lampioni lungo il lato sud della strada. È altresì presente la linea gas lungo tutta la via.

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La fitta rete di sottoservizi e la ridotta larghezza della strada lasciano presupporre la possibilità di interferenze sia in senso longitudinale che trasversale. Per queste ultime l’impresa potrà ad esempio ricorrere all’impiego di cavallotti in acciaio (tubazioni conformi alla norma UNI EN 10224/03, con rivestimento esterno in PEAD triplo strato conforme alla norma UNI 9099, adatte al trasporto di acqua potabile – DM 174/2004) o ad altre soluzioni preventivamente approvate dalla D.L. Il tratto in area verde a margine della SR482 vede la presenza della linea gas che, in alcuni tratti, potrebbe interferire con il tracciato di progetto, TOC comprese. L’impresa esecutrice dovrà porre particolare attenzione in tal senso provvedendo all’individuazione della linea in questione, anche nei tratti in cui si prevede l’esecuzione delle TOC per l’attraversamento della SR482. Qualora si riscontrassero effettive interferenze la soluzione dovrà essere ricercata in accordo con la D.L. Per quanto riguarda il tratto in area campestre a nord dello scolo Lora i sottoservizi presumibilmente presenti sono due: la linea gas e la tubazione dell’impianto pluvirriguo del consorzio di bonifica Adige Po (DN175). Per la linea gas non si prevedono interferenze, almeno fino in prossimità dell’attraversamento della strada regionale con la TOC09. Relativamente alla tubazione consorziale, invece, non è stato possibile nemmeno individuare un tracciato presunto in quanto nelle mappe a disposizione, fornite dallo stesso consorzio, la tubazione è rappresentata con forte approssimazione. Risulta quindi impossibile stabilire la presenza di eventuali interferenze. Giunti in prossimità della TOC 09 e lungo il tracciato dello stesso attraversamento si riscontrano diverse interferenze con la linea gas. In tal caso, fatte salve le verifiche del caso, si dovrà provvedere allo spostamento della linea gas, specie nei tratti compresi nell’aiuola a margine dell’incrocio con via Scavazza. Così facendo sarà possibile realizzare senza problemi la perforazione e posare il pozzetto con le apparecchiature di scarico e di intercettazione. Via Scavazza presenta linee gas, elettrica e telefonica, queste ultime due in parte aeree e con qualche attraversamento stradale. La strada è interamente dotata di pubblica illuminazione, ora su un lato ora sull’altro. Sono presenti numerosi chiusini di saracinesche dell’acquedotto, tutte lungo il lato sud della strada.

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Fatta eccezione per il tratto terminale di strada, dove la carreggiata si restringe vistosamente, per il resto del tracciato non dovrebbero esserci particolari problemi di interferenze. Per la prima parte di strada, dall’incrocio con la SR482 fino all’incrocio con la viabilità di accesso al centro commerciale “Il Faro” la tubazione di progetto è stata volutamente mantenuta lungo il margine sud della strada sia perché questo tratto, in prima analisi, sembra avere meno problemi di interferenze, sia per garantire l’accesso all’area del centro commerciale anche durante l’esecuzione dei lavori. Nel tratto terminale di strada, vista la limitata larghezza della sede viaria, si dovrà quasi sicuramente realizzare la nuova tubazione al centro strada provvedendo alla chiusura totale al traffico. Verosimilmente a nulla servirebbe, in tal senso, provvedere allo spostamento di qualche linea di sottoservizi. Resta invece alta la probabilità di dover ricorre allo spostamento di tratti di linea gas ed Enel nella breve parte di tracciato interessata dallo scarico nello scolo Lora.

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ESPROPRI, SERVITU’ E OCCUPAZIONI TEMPORANEE. ELENCO DITTE

Si prevedono servitù di 4 m di larghezza misurati in asse condotta per tutti i tratti posati in proprietà privata. Per la stessa fascia e per le ulteriori aree destinate ad occupazione temporanea per l’esecuzione dei lavori e l’apprestamento delle aree di cantiere (baracche e deposito materiali) si prevede una indennità per danni a frutti pendenti. Per tutti i dettagli si rimanda al “Piano particellare di esproprio” contenuto tra gli elaborati del presente progetto.

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MANUTENZIONE

Le opere in progetto riguardano tubazioni, apparecchiature idrauliche e giunti. Relativamente alle saracinesche ed ai vari giunti dovrà essere osservata la manutenzione prevista dalle rispettive case produttrici. Per quanto riguarda le tubazioni, invece, l’aspetto principale da verificare è la tenuta dei vari elementi che, per vari motivi, può diventare critica in corrispondenza dei giunti. Fatta eccezione per perdite localizzate visibili anche dalla strada per le quali occorrerà ovviamente intervenire prontamente per i necessari ripristini, sarebbe opportuno effettuare una campagna di ricerca perdite, anche solo con data logger, in modo da verificare la presenza di possibili perdite, almeno una volta ogni 2 anni. Simili operazioni, unitamente ad una eventuale distrettualizzazione della rete e a campagne di verifica delle pressioni sono comunque da assoggettare alle procedure in essere presso L’Ente Gestore.

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ALLEGATI

Lettera di Polesine Acque del 21/06/2017 in risposta al verbale n. 18/2017 del Consiglio di Bacino con le valutazioni sul riutilizzo della rete idrica dismessa di via Scavazza a scopi fognari.

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