L'operatività Della Nuova Banca
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Periodico di comunicazione della Banca del Cilento di Sassano e Vallo di Anno V - numero 6 - Luglio Agosto 2016 Diano e della LucaniaancAperta http://www.bcccilentoelucaniasud.it BANCA del CILENTO di SAssANO e VALLO DI DIANO e della LUCANIA Riforma BCC: l’intervento del CasaLease: il leasing per Cento Pittori: si chiude “Grande Lucania”: parte Presidente Castiello 6 i giovani 7 la quinta edizione 8 l’osservatorio sul turismo 10-11 Dal primo luglio l’aggregazione è a regime L’operatività della nuova banca Il punto del Presidente Francesco Castiello Sviluppo turistico del territorio: il progetto integrato della Fondazione “Grande Lucania” Un progetto per capire le esigenze di sviluppo turistico del territorio e per cercare di correggere quello che è stato il deficit di domanda negli anni scorsi: la prima analisi dell’osservatorio su turismo e sviluppo è parti- to ed opera già le prime indagini. I primi dati dovreb- bero essere già pronti per fine settembre. “Questo è il primo progetto concreto che la Fondazione “Grande Lucania” si accinge a realizzare” afferma il presidente della Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania, nonché presidente della Fondazione, Francesco Castiello “includendo la collaborazione in- dispensabile del centro di ricerca più qualificato e più vicino sul territorio che è l’Universita’ di Salerno, che Una banca più solida per i soci, le imprese e negli anni scorsi ha forse dedicato più attenzione alle fasce più progredite, più economicamente avanzate e le comunità locali forse meno alle aree interne, quelle più bisognose di sostegno. I primi due mesi di attività della Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania, questo il tema SEGUE A PAG. 2 - SERVIZIO A PAG 10 dell’approfondimento che presentiamo in questo numero del nostro house organ. L’operatività del nuovo istituto di credito cooperativo è partita lo scorso primo luglio, a poche settimane dell’assenso unanime all’aggregazione da parte delle due assemblee dei soci, la BCC di Sassano e la Banca del Cilento e Lucania Sud. La nuova banca compie così i suoi primi passi in un territorio che si estende, per competenza, a tutta la Basilicata, all’area setten- Il punto del trionale della Calabria, al Cilento e il Vallo di Diano, i comprensori dai quali le due Bcc hanno cominciato a svol- gere, tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90, il loro ruolo di banca credito cooperativo al servizio dei soci, dei Direttore Generale clienti e delle comunità locali. Nasce una banca di credito cooperativo più solida, sulle scorta delle indicazioni che Ciro Solimeno provengono dalle direttive europee, un istituto con maggiori possibilità di affrontare le sfide dei mercati e con mag- giore propensione al sostegno dei sistemi economici del Mezzogiorno. In questi due mesi abbiamo viaggiato tra le comunità locali, abbiamo intervistato clienti e imprenditori, abbiamo partecipato a manifestazioni culturali, orga- Operatività della nuova BCC: dal nizzate grazie ad un contributo, a volte anche minimo, da parte della banca. Il risultato è nelle pagine che seguono. Sono un po’ gli appunti dei colloqui con clienti, soci, imprenditori, cittadini dei comuni del Vallo di Diano e della primo luglio nasce un istituto di Lucania. Dai loro occhi e dalle loro parole traspare riferimento di un vasto territorio l’orgoglio di aver dato vita ad un progetto importante Rosa Lefante: per la crescita dei loro territori e delle loro imprese. Sono gli occhi e le parole di chi guarda a un progetto Il primo luglio 2016 è stata portata a termine l’opera- il processo di fusione è avvenuto in di benessere sociale, economico e culturale, perché il zione di aggregazione per incorporazione della Banca sistema del credito cooperativo rappresenta proprio di Credito Cooperativo di Sassano nella Banca del Ci- un clima di condivisione e serenità questo obiettivo di mutualità diffusa senza fini di lucro. lento e Lucania Sua, dando vita alla Banca del Cilento Il riscatto delle regioni del Sud, lo stesso riscatto da di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania. “I primi riscontri favorevoli alla fu- una prolungata crisi finanziaria che ancora attanaglia Il nuovo soggetto bancario, accrescendo le proprie di- sione tra la Banca del Cilento e Luca- l’economia internazionale passano attraverso que- mensioni, rappresenta, di fatto, la Banca di riferimento nia Sud e la BCC di Sassano arrivano sti obiettivi. Nel Mezzogiorno d’Italia, nel Profondo di un vasto territorio di competenza, che comprende dai risultati più che positivi raggiun- Sud, la battaglia si gioca, però anche sul terreno della cultura, prima ancora che sul campo prettamente eco- ben 107 comuni dislocati in tre regioni e quattro pro- ti al 30 Giugno 2016”. Lo evidenzia Rosa Lefante, vicepresidente vicario nomico/finanziario. I padri hanno il dovere di creare vincie. un mondo migliore per i propri figli, recita così, più o Il numero dei soci della banca, vera risorsa in campo, della neonata Banca del Cilento, di Sassano e del Vallo di Diano e della meno, un antico proverbio degli Indiani d’America. Se ha raggiunto il ragguardevole numero di 5.664 unità. esiste anche una sola via per riscattare le condizioni I volumi intermediati alla data del primo luglio sono di Lucania. “La raccolta è cresciuta -sottolinea la Lefan- d’inferiorità, questa deve essere perseguita, anche se tutto rispetto, con una raccolta diretta complessiva pari te- mentre il totale dell’attivo creditizio ha raggiunto nel percorrerla il terreno può essere accidentato e si una cifra considerevole, e i fattori devono compiere numerosi sforzi. Tutto il resto è da a 597 milioni di euro e con impie- SEGUE A PAG. 4 ghi complessivi in essere pari a 599 SEGUE A PAG. 3 di gradimento rilevati tra i Soci e i scrivere, nel rispetto dei principi e dei valori enunciati. Il punto del Presidente Francesco Castiello Sviluppo turistico del territorio: il progetto della Fondazione “Grande Lucania” Necessario puntare sullo sviluppo turistico delle aree interne per contrastare il processo di desertificazione in atto da decenni SEGUE DALLA PRIMA smottamenti. Nel nostro nella direzione del turismo e nell’ottica di uno sviluppo inte- per le aree interne e per la salvaguardia dei Questa azione rappresenta, quindi, un piccolo, come banca loca- grato. Se riusciamo a creare le condizioni per assicurare flussi valori, delle produzioni, della cultura e del- modo per compensare e rimuovere una si- le, stiamo cercando di con- turistici qualificati anche nelle aree interne, avremo molte più le comunità locali. trastare questo processo armi per combattere questo trend demografico negativo. Il tu- tuazione sperequata”. Nella foto: il presidente Francesco Castiello Lei ha sempre posto l’accento sulle aree di desertificazione, stiamo rismo ha potenzialità sfruttate meno che per la metà. Occorre nell’intervento durante il convegno del 9 luglio interne del territorio, sono aree destinate aprendo, nei limiti delle concentrare gli sforzi perché siano utilizzate per intero, quan- scorso a Vallo della Lucania allo spopolamento se non si provvede in nostre possibilità, sportelli to meno in maggior maniera. E’ l’unica possibilità di sviluppo tempo. Cosa fare? bancomat laddove i gruppi C’è una proiezione dell’Istituto Naziona- bancari nazionali abban- le di Statistica che afferma, con corredo donano i territori e questo I piccoli comuni in Italia e nel Mezzogiorno lo facciamo perché siamo di dati, che fra una ventina di anni le aree La tabella, elaborata da Ancitel su dati Istat al gennaio di quest’anno, mostra la configurazione demografica interne saranno pressoché spopolate. Pur- banca di credito cooperati- della popolazione in Italia e l’incidenza dei comuni con popolazione uguale o inferiore ai 5000 abitanti. In troppo, in questi ultimi decenni gli effetti si vo a carattere mutualistico Italia, su 8.005 comuni, 5.592 hanno popolazione pari o inferiore ai cinquemila abitanti, l’incidenza percen- sono già cominciati a vedere: i giovani ab- e senza fini di lucro. Cer- tuale è del 69,86%. I dati, nella parte destra, mostrano come su una popolazione residente di 60.688.658, solo bandonano i propri paesi perché non riesco- chiamo di incoraggiare le 10.084.805, pari al 16,62%, viva in comuni di cinquemila abitanti. I dati relativi alle regioni sono ancora più no a trovare lavoro, non riescono più a vi- iniziative sociali ed eco- allarmanti soprattutto per il Mezzogiorno. In Campania, su 550 comuni, ben 335, pari al 60,91%, hanno una verci dopo la fine del percorso di studi. Nei nomiche all’interno delle popolazione pari o inferiore ai cinquemila abitanti. Su una popolazione residente di quasi sei milioni di abitanti comunità (5.850.850), sono poco meno di settecentomila a vivere in comuni piccoli (5.850.850), pari all’11,65% dell’in- locali, pro- tera popolazione residente. L’indice di residenza nei comuni piccoli (ultima colonna della tabella) sfiora punte prio per del 33,97%, il dato più alto del Sud, in Basilicata, e del 32,12% in Calabria. creare una nuova coe- sione. Q u e s t o p r o c e s s o verrà inne- scato an- che dalla strategie della Fon- dazione? Noi rite- paesi restano solo le persone anziane, più niamo che con l’aiuto bisognose di servizi, ma il circolo vizioso è dell’Università di Salerno sempre lo stesso: quanto più la popolazione possiamo fare un’ottima diminuisce, tanto più si assiste ai tagli dei ricerca sui territorio, non servizi essenziali. Questo fa sì che lo spo- sarà una ricerca fine a se polamento non verrà mai più compensato. stessa, ma funzionale allo Ecco, quindi,