Relazione Sul Piano Di Razionalizzazione Delle
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Palazzo Comunale Via C. Battisti, 56 – C.A.P. 20090 – Vimodrone (MI) Telefono 02250771 – Fax 022500316 E-mail Istituzionale [email protected] Codice Fiscale 07430220157 – Partita Iva 00858950967 SETTORE CONTRATTI E AFFARI LEGALI Tel. 0225077312- 210 – E-mail [email protected] RELAZIONE SUL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE PARTECIPATE DEL COMUNE DI VIMODRONE (EX ART. 1 CO. 611 E 612 L. 190/2014) PIANO OPERATIVO 2015 Partecipazioni Dirette e Indirette possedute, modalità e tempi di attuazione, valorizzazioni e risparmi da conseguire, operazioni straordinarie ipotizzabili in relazione alla Razionalizzazione IL PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE PARTECIPATE INDICE 1. IL QUADRO DELLE PARTECIPATE DEL COMUNE 2. NATURA DELLE ATTIVITÀ E DEI SERVIZI SVOLTI 3. INDISPENSABILITÀ O MENO DELLE PARTECIPATE IN RELAZIONE ALLE FINALITÀ ISTITUZIONALI DELL’ENTE 4. IL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE IPOTIZZATO 5. CONCLUSIONI ALLEGATO: LA RELAZIONE TECNICA AL PIANO E LE MISURE DA ADOTTARE Pagina 1 IL PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE PARTECIPATE 1. IL QUADRO DELLE PARTECIPATE DEL COMUNE Il Comune di Vimodrone, con sede in Vimodrone Via Cesare Battisti, 56 a firma del Sindaco Antonio Brescianini, presenta l’attuale Quadro Sinottico delle proprie Partecipate dirette ed indirette, con indicazione delle relative quote di partecipazione. Gelsia reti s.r.l 2,61%* *Le percentuali indicate nelle società partecipate da Cap Holding Spa, C.E.M. Ambiente S.p.a., si riferiscono alla quota di partecipazione indiretta del Comune di Vimodrone. Nell’ultimo decennio la disciplina delle società partecipate dagli Enti Locali ha subito una notevole evoluzione, con un continuo crescendo degli adempimenti a carico degli Enti pubblici aventi tali partecipazioni azionarie, puntualmente messi in atto anche dal Comune di Vimodrone, quali ad esempio, la comunicazione annuale al Dipartimento della Funzione Pubblica di particolari informazioni inerenti tali società, la pubblicazione semestrale degli incarichi di amministratori delle società ed i relativi compensi, l’adeguamento degli statuti di Pagina 2 IL PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE PARTECIPATE tali società ex articolo 1 comma 729 della L. 296/2006 in relazione al numero dei componenti dei Consigli di Amministrazione, nonché l’adozione della delibera di C.C. circa il mantenimento o meno delle partecipazioni in tali società ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 c. 27 della L. 244/2007. A tal proposito il Comune di Vimodrone ha approvato la delibera di C.C. n. 74/2008 che regolarmente trasmesso alla Corte dei Conti Sezione Regionale della Lombardia. Al fine di poter redigere tale delibera il Comune di Vimodrone ha provveduto ad effettuare una ricognizione delle proprie società partecipate, al termine della quale ha deliberato di : - Mantenere la propria partecipazione azionaria nelle società Cap Holding SpA e Navigli Lombardi scarl in quanto sussistenti i presupposti di cui al comma 27 dell’art. 3 della L. 244/2007 - Procedere alla dismissione della partecipazione azionaria nella società Vimoservizi SpA mediante una procedura ad evidenza pubblica aperta conclusasi con l’assegnazione a favore della società Malegori srl - Procedere alla dismissione della partecipazione azionaria nella società Concossola SpA mediante attivazione della procedura di liquidazione volontaria conclusasi nel dicembre 2008 - Assumere una partecipazione azionaria nella società Cem Ambente SpA per poter svolgere in house la gestione dei servizi di igiene urbana La legge di stabilità 2015 – L. 244/2014 art. 3 commi 611 e seguenti prevede ora che gli Enti avviino un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente ed indirettamente possedute in modo da conseguire la riduzione delle stesse entro il 31/12/2015, con l’obiettivo di ridurre il numero ed i costi delle partecipate, anche tenendo conto dei seguenti criteri: - Eliminazione delle società e delle partecipazioni societarie non indispensabili al perseguimento delle proprie finalità istituzionali, anche mediante messa in liquidazione o cessione; - Soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; - Eliminazione delle partecipazioni detenute in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni; - Aggregazione di società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; - Contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonché attraverso la riduzione delle relative remunerazioni Inoltre, quest’ultima norma prevede che l’Ente definisca un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente ed Pagina 3 IL PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE PARTECIPATE indirettamente possedute, le modalità ed i tempi di attuazione, nonché l’esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire, da inviare, unitamente ad una relazione tecnica, alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti e pubblicare sul sito internet istituzionale dell’Ente stesso. La norma ribadisce quanto già stabilito nella legge sopra richiamata n. 244/2007 (c.d. finanziaria 2008) e cioè che, al fine di tutelare la concorrenza ed il mercato, le amministrazioni pubbliche elencate nell’articolo 1 comma 2 del D. Lgs. 165/2001, tra cui compaiono i Comuni, non possono costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di sevizi che non siano strettamente necessarie per il conseguimento delle proprie finalità istituzionali. Tali amministrazioni non possono quindi assumere e/o mantenere partecipazioni in tali società strumentali. Rispetto alla sopra citata finanziaria del 2008 la legge di stabilità 2015 ha ampliato lo spettro di azione facendo riferimento non solo alle già citate società partecipate direttamente dagli Enti ma anche a quelle partecipate indirettamente, cioè possedute per il tramite di una partecipata. Per ciascuna delle suddette Società si procederà di seguito alla illustrazione delle effettive attività svolte, la loro natura, la corrispondenza rispetto alle finalità dell’Ente, nonché ogni altra informazione utile ai fini del Piano di Razionalizzazione ipotizzato. Pagina 4 IL PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE PARTECIPATE 2. NATURA DELLE ATTIVITÀ E DEI SERVIZI SVOLTI DA CIASCUNA SOCIETÀ In relazione al Quadro Sinottico delle Partecipate sopra illustrato, si procede alla analisi di ciascuna Partecipata. SOCIETA’ PARTECIPATE DIRETTAMENTE DAL COMUNE DI VIMODRONE – SOCIETA’ DI PRIMO LIVELLO 1. C.E.M. AMBIENTE S.p.a. I. Oggetto Sociale La società ha per oggetto le attività di gestione dei servizi ambientali e di igiene urbana con l’obiettivo di assicurare, ove possibile in forma associata, le specifiche esigenze delle realtà territoriali rappresentate dagli enti locali soci, di massimizzare l’integrazione dei servizi e di contenere quanto più possibile le tariffe. L’oggetto sociale si concreta quindi nello svolgimento delle seguenti attività e servizi pubblici locali: Gestione integrata dei rifiuti relativamente a: servizi di raccolta e trasporto, selezione, lavorazione, trattamento, recupero e smaltimento - per via differenziata - dei rifiuti solidi urbani ed assimilabili agli urbani, compreso lo spazzamento manuale e meccanizzato delle strade, anche provenienti da insediamenti produttivi, artigianali o industriali siti sul territorio dei Comuni soci. La progettazione e la direzione di tali servizi è improntata alla garanzia della tutela e sostenibilità ambientale ed al rispetto dei principi di economicità, efficienza, efficacia e qualità dei servizi svolti, ponendosi in ogni caso CEM Ambiente i seguenti obiettivi fondamentali: contenimento delle tariffe tramite un controllo puntuale sull’efficienza dell’intero sistema di gestione dei rifiuti; massimizzazione della differenziazione all’origine dei rifiuti e loro recupero, riutilizzo, riciclaggio e valorizzazione; ricerca continua di soluzioni tecnologiche e gestionali innovative; promozione della cultura e della responsabilità ambientale delle comunità locali. Gestione di tutti i servizi comunque accessori e/o complementari e/o integrativi a quelli sopra specificati e/o comunque riferibili alla gestione del territorio, tra cui a titolo esemplificativo e non esaustivo i servizi relativi alla gestione e manutenzione del verde pubblico, alla rimozione neve, etc.; Servizi di stoccaggio, trasformazione e/o smaltimento dei rifiuti urbani, speciali non assimilabili e pericolosi, nonché di tutti i materiali comunque qualificabili come rifiuti e/o scarti anche attraverso la gestione degli impianti di stoccaggio e/o trattamento e delle piattaforme ecologiche per la raccolta differenziata; Il trattamento dei reflui speciali; il monitoraggio territoriale ed ambientale, la messa in sicurezza, la bonifica ed il recupero di siti ed aree inquinate, contaminate o comunque da recuperare, la gestione ed il mantenimento in sicurezza e la sistemazione finale della discarica controllata di Cavenago di Brianza, la ricerca e l'analisi Pagina 5 IL PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE PARTECIPATE ambientale ed il controllo dell'inquinamento atmosferico, nonché tutte le attività ad esse comunque connesse, in qualunque forma realizzate; La realizzazione di progetti a valenza