DI Provincia dell’Aquila

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FESTA DI SAN DOMENICO ABATE – RITO DEI SERPARI 01 maggio 2019

PIANO DELLA SICUREZZA E GESTIONE DELLE EMERGENZE PSGE

Documento di analisi e programmazione

Cocullo il 24/04/2019 Il Sindaco Dott. Sandro Chiocchio

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Indice 1. INFORMAZIONI GENERALI ...... 4 1.1 Introduzione ...... 4 1.2 Normativa di riferimento ...... 4 1.3 Cenni storici sulla Festa di San Domenico Abate – Rito dei serpari ...... 4 1.3.1 La tradizione ...... 4 1.3.2 La festa ...... 5 1.4 Descrizione degli eventi ...... 5 1.5 Gruppo organizzatore e personale di servizio ...... 10 1.6 Stima dei partecipanti ...... 11 1.7 Attività svolte dai privati nel corso della festa ...... 12 2. ANALISI DEI RISCHI E CLASSIFICAZIONE DELL’EMERGENZA ...... 12 2.1 Elenco dei possibili rischi e probabilità di accadimento ...... 12 2.2 Definizione dell’emergenza ...... 12 2.3 Classificazione dell’emergenza ...... 13 2.4 Emergenza provocata da catastrofe naturale ...... 13 2.4.1 Incendio boschivo ...... 13 2.4.2 Manifestazione temporalesca ...... 13 2.4.3 Onda di calore ...... 13 2.4.4 Emergenza terremoto ...... 14 2.5 Emergenza provocata da catastrofe sociale ...... 14 2.5.1 Malore singola persona ...... 15 2.5.2 Morso di serpente ...... 15 2.5.3 Incendio collegato alle attività private ...... 15 2.5.4 Folgorazione da corrente elettrica attività private...... 15 2.5.5 Folgorazione da corrente elettrica manifestazioni pubbliche ...... 15 2.5.6 Interruzione servizio elettrico ...... 15 2.5.7 Interruzione servizio telefonico ...... 15 2.5.8 Interruzione servizio idrico ...... 16 2.5.9 Distacco di elementi da facciate, cornicioni, tetti, controllo cantieri...... 16 2.5.10 Panico collettivo ...... 16 2.5.11 Attentato terroristico ...... 16 2.6 Centro Operativo Comunale “COC” ...... 16 3. MISURE DI PREVENZIONE – PIANO OPERATIVO ...... 17 3.1 Istituzione postazioni conteggio persone ...... 17 2

3.2 Istituzione divieto di sosta e di transito nel centro storico e strade interne al paese ...... 19 3.3 Presidi sanitari e farmacia ...... 19 3.4 Area atterraggio elicotteri di soccorso ...... 19 3.5 Posizionamento e controllo delle bancarelle, attività di vendita e somministrazione svolte da associazioni o privati...... 20 3.6 Posizionamento bagni chimici, servizi igienici pubblici e privati ...... 20 3.7 Esecuzione degli impianti elettrici ...... 20 3.8 Distacco di elementi dal facciate, cornicioni e tetti, controllo cantieri ...... 20 3.9 Utilizzo di telecamere per la video sorveglianza ...... 21 3.10 Avvisi per il pubblico ...... 21 3.11 Impiego personale ...... 21 3.12 Sistema di comunicazione ...... 22 3.13 Spazi informativi, di assistenza e primo soccorso ...... 22 3.14 Aree parcheggio e servizio di trasporto...... 22 3.15 Mezzi e impianti di protezione ...... 22 3.16 Individuazione di percorsi per il deflusso della folla ...... 22 3.17 Modalità operative e di pronto intervento ...... 23 3.17.1 Incendio boschivo ...... 23 3.17.2 Manifestazione temporalesca ...... 23 3.17.3 Onda di calore ...... 23 3.17.4 Emergenza terremoto ...... 23 3.17.5 Malore singola persona ...... 24 3.17.6 Morso di serpente ...... 24 3.17.7 Incendio collegato alle attività private ...... 24 3.17.8 Folgorazione da corrente elettrica attività private...... 24 3.17.9 Folgorazione da corrente elettrica manifestazioni pubbliche ...... 24 3.17.10 Interruzione servizio elettrico ...... 25 3.17.11 Interruzione servizio telefonico ...... 25 3.17.12 Interruzione servizio idrico ...... 25 3.17.13 Distacco di elementi da facciate, cornicioni, tetti, controllo cantieri...... 25 3.17.14 Panico collettivo ...... 25 3.17.15 Attentato terroristico ...... 26 3.17.16 Percorsi dedicati per i mezzi di soccorso ...... 26 3.18 Unità operative e mezzi di supporto e di primo intervento ...... 26 3.19 Estensione delle responsabilità ...... 27 3

1. INFORMAZIONI GENERALI

1.1 Introduzione Il presente documento, in seguito denominato PSGE (Piano della Sicurezza e Gestione delle Emergenze), è stato elaborato sulla base dei dati che hanno caratterizzato la manifestazione negli anni precedenti. L’esigenza di predisporre il PSGE per la festa di “San Domenico Abate – Rito dei serpari” nasce dalla necessità di prevenire e fronteggiare i rischi connessi a possibili eventi incidentali che possono originarsi durante la manifestazione e dare luogo ad una situazione di pericolo per le persone presenti. In particolare, il presente documento rappresenta lo strumento che consente di pianificare la gestione in sicurezza della manifestazione e l’organizzazione di soccorso a fronte di una emergenza, e sarà parte integrante e sostanziale del piano di protezione civile comunale.

1.2 Normativa di riferimento Il documento è stato stilato in conformità:  Legge 24 febbraio 1992 n. 225, istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile s.m.i. – Linee Guida sull’organizzazione Sanitaria in caso di Catastrofi Sociali a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione Civile Servizio Emergenza Sanitaria Pubblicazione;  Legge 12 luglio 2012 n. 100, disposizioni urgenti per il riordino della Protezione Civile;  Circolare Prefettizia n. 26767 del 16-06-2017 e n. 27883 del 23-06-2017, sulla pianificazione delle strategie di sicurezza in occasione di pubbliche manifestazioni;  Circolare del Ministero dell’interno n. 11001 del 28-07-2017, TULPS;  Circolare del capo della Polizia n. 555/OP/0001991/2017/1 del 07-06-2017;  Circolare del capo dipartimento dei VV.F. n. 11464 del 19-06-2017;  Circolare del Ministero dell'Interno del 18-07-2018 su "Modelli organizzativi e procedurali per garantire alti livelli di sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche;  Circolare Prefettizia n. 41366 del 25-07-2018.

1.3 Cenni storici sulla Festa di San Domenico Abate – Rito dei serpari

1.3.1 La tradizione San Domenico e i serpenti, un connubio possibile, anzi inscindibile per Cocullo. Da tempo immemorabile, ogni primo giovedì di maggio (dal 2012 ogni Primo Maggio), a mezzogiorno in punto, si ripete immutato un evento il cui significato va ben oltre la semplice apparenza: il gesto di porre delle serpi intorno alla statua di un santo esprime la soluzione della eterna opposizione tra il mondo naturale con tutte le sue insidie e il mondo umano costretto a difendersi per sopravvivere. San Domenico in tale circostanza incarna la figura eroica capace di conciliare i due mondi. San Domenico rappresenta una tipica figura del mondo medioevale: nacque nel 951 a Colfornaro, nei pressi di Foligno, e morì il 22 gennaio del 1031 a Sora, come risulta dai cronisti cassinesi, in particolare da Leone Ostiense. Visse nell’atmosfera della spiritualità monastica benedettina, dedito alla fondazione di eremi e di conventi in e nel Lazio come risulta dalle due “Vitae” antiche, uniche fonti storicamente attendibili, quella di Alberico di Montecassino e quella di Giovanni, diretto discepolo del Santo. San Domenico è, comunque una figura complessa che, al di là di una scarna agiografia di carattere ecclesiastico, si modifica, nel corso dei secoli, 4 trasformandosi in un punto di riferimento molto forte per le popolazioni pastorali dell’Italia centrale. Diversi sono i patronati attribuiti a San Domenico e si diversificano in base alle aree cultuali con riferimento ai pericoli che minacciano le popolazioni locali: la difesa contro la febbre e la tempesta, nel basso Lazio; la difesa contro le odontalgie, le morsicature di serpenti, cani idrofobi e lupi nell’Abruzzo centrale. A Cocullo, dove il santo passò intorno all’anno mille, i patronati si riferiscono sia agli esseri umani che agli animali domestici. Esistono due reliquie donate direttamente dal frate benedettino: un dente molare ed il ferro della sua mula. Il primo, conservato in un reliquiario, viene baciato o posto sulla parte del corpo da guarire. Il secondo viene usato per “mercare” o solo toccare gli animali, in particolare le morre di pecore, per preservarli dai pericoli che la particolare natura dei luoghi rende più aspri e frequenti.

1.3.2 La festa L’annuncio dell’inizio della festa è dato dall’arrivo delle compagnie di pellegrini provenienti da quei luoghi dove il culto del Santo è più profondo: Lazio, Molise e Campania. E’ un momento di alta tensione umana: contadini per norma etica delle culture rurali poco avvezzi al pianto hanno, in questo lento avanzare, il volto commosso. Donne di antica bellezza, braccianti, ragazzi, costituiscono la testimonianza più viva dei significati attuali del rito tra i quali, appunto, quello del recupero della identità sociale e antropologica smarrita. Avanzano cantando inni devozionali: il canto di entrata in chiesa e il canto di partenza, quest’ultimo eseguito camminando a ritroso, secondo l’etichetta di omaggio del suddito che mai deve volgere il volto dal Signore. All’interno della chiesa, mentre l’altare maggiore è il luogo delle liturgie ecclesiastiche legate alla devozione a San Domenico, in altri luoghi si svolgono dei rituali dal contenuto fortemente simbolico: si tira, con i denti, la corda di una campanella per preservarsi dal mal di denti; si preleva la terra, un tempo spazzatura della chiesa, posta in una piccola grotta dietro la nicchia del Santo, per usi apotropaici: sparsa sui campi o intorno alle abitazioni, essa tiene lontani i pericoli di ogni genere, sciolta nell’acqua e bevuta, combatte la febbre. La piazza principale è il luogo dove sostano i serpari i quali, in attesa della processione, esibiscono orgogliosamente i vari tipi di serpi che sono riusciti a catturare. E’ questo un momento durante il quale antichi timori, ingiustificate avversioni e oscure paure nei confronti dei rettili, pian piano si sciolgono fino al punto che, seppure con qualche residuo di ritrosia, ci si lascia convincere al contatto con una serpe, quasi per soddisfare la necessità di un rapporto più profondo con il mondo soprannaturale che questi animali rappresentano. A mezzogiorno inizia la processione: il Santo, portato a braccia da quattro persone, esce dalla chiesa e là, sul sagrato, atteso con ansia fremente dai serpari, ancora una volta ricorda a tutti di essere lui il vero dominatore dei serpenti. In processione due ragazze in costume tradizionale, portano sulla testa i canestri contenenti cinque pani sacri, i cosiddetti “ciambellati”, che, in ricordo di un miracolo compiuto dal Santo, verranno offerti, per antico diritto, ai portatori del simulacro e dello stendardo. La processione passa in mezzo alle vecchie case e qui, nel suo compiersi, il rito ricalca arcaici modelli costituendo l’esempio residuo di un mondo antico paneuropeo: a Santiago di Compostela, in Spagna, fatta centro delle pietà peregrinanti di tutta Europa, si maneggiavano i serpenti. A Marcopulos, nell’isola di Cefalonia, nel giorno dell’Assunzione della Beata Vergine, il 15 agosto, le serpi entravano in chiesa. Le vergini greche salivano sull’Eretteo, sull’Acropoli, e nutrivano le serpi sacre con il latte. Storie e metafore nell’ambiguità dei segni attribuiti ai serpenti, ora custodi di fecondità, ora nemici.

1.4 Descrizione degli eventi La festa di San Domenico Abate si celebra, dall’anno 2012, il giorno del Primo Maggio. L’evento principale, la processione del Santo con il Rito dei serpari, è al centro di un programma religioso, civile e culturale consolidato nella tradizione della comunità cocullese.

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Di seguito si riporta la descrizione delle celebrazioni religiose e delle cerimonie ed eventi di carattere civile che rappresentano la base dei Festeggiamenti in onore del Santo patrono, nonché delle attività propedeutiche alla loro realizzazione svolte dagli organizzatori nelle precedenti edizioni.

Dal 19 Marzo al 1° Maggio I serpari si recano nelle zone montane o di campagna in cerca di serpenti. Una volta catturati, questi vengono custoditi secondo le prescrizioni impartite dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare - Direzione Generale per la protezione della natura e del mare, divisione II biodiversità, aree protette, flora e fauna di Roma. Il comitato festa, facente riferimento al Parroco di Cocullo e composto da membri dell’Associazione Pro Loco e comuni cittadini, attiva le iniziative di raccolta fondi (questua) e la programmazione delle attività civili delle manifestazioni.

Nel mese di Aprile fino al 1° Maggio Presso i locali comunali si attiva il servizio di apertura quotidiana al pubblico della mostra permanente sulla festa di San Domenico Abate – Rito dei serpari, e del centro studi sulle tradizioni popolari intitolato ad Alfonso Maria Di Nola da parte della locale Associazione che ne porta il nome, con la possibilità di programmare attività specifiche, didattiche e/o culturali, per scolaresche e gruppi organizzati.

Dal 23 Aprile al 1° Maggio La società preposta all’allestimento delle luminarie e delle strutture provvisorie per gli spettacoli musicali procede nel montaggio dei sostegni e dei corpi illuminanti per le vie del centro abitato e provvede al collegamento elettrico verso i contatori di utenza provvisoria predisposti dalla società Enel Distribuzione su richiesta dell’organizzazione (n. 2 allacci per un totale di 40 KW). L’unica struttura provvisoria prevista è un palco1 da allestire in Piazza Madonna delle Grazie (nel punto indicato in Tavola C) per gli spettacoli musicali del 30 Aprile e 1° Maggio e la cerimonia di riconoscimento pubblico ai serpari, nonché eventuali esibizioni legate alla manifestazione. Presso la sede municipale si tengono convegni, incontri, giornate di studio sul tema religioso della festa e sul Rito dei serpari, nonché sulle tradizioni popolari, così come altri appuntamenti di carattere ricreativo e culturale possono svolgersi sul territorio comunale (nel corso degli ultimi anni l’organizzazione degli eventi correlati ma non strettamente facenti riferimento ai Festeggiamenti in onore del Santo patrono, sono stati curati dalle associazioni “A.M. Di Nola” e “La Mula di San Domenico”2). Presso la stessa sede municipale vengono espletate le attività di monitoraggio sugli ofidi catturati dai serpari, da parte di personale esperto (biologi/erpetologi e veterinari) incaricato dall’Amministrazione comunale, previste nell’ambito del progetto di conservazione della specie approvato dal Ministero dell’Ambiente di cui alcune prescrizioni sono propedeutiche al rinnovo triennale della deroga alla cattura3. La società COGESA S.p.a provvede alla installazione, all’interno dell’area della manifestazione, dei cassonetti per la raccolta differenziata dei rifiuti4. Informazioni utili alla pianificazione delle attività: L’amministrazione comunale, attraverso la ditta che gestisce l’ordinaria manutenzione e la pulizia del paese e volontari, provvede all’istallazione della segnaletica provvisoria di viabilità straordinaria e ad inibire al transito veicolare e alla sosta le aree che dovranno restare libere per garantire l'efficienza dei processi di gestione del traffico e la sicurezza (paline di ferro con tappi e 6 nastro segnaletico), così come le aree parcheggio riservate ai disabili e alle autorità (Tavola B). Il giorno della festa l’accesso dei veicoli all’area disabili è gestita direttamente in loco dal personale di presidio tramite verifica del tesserino di invalidità e della presenza di persona/e con disabilità all’interno del veicolo munita/e di documento di identità in corso di validità. L’accesso all’area riservata alle autorità è gestita attraverso la preventiva distribuzione di pass, da esibire al varco insieme ad un documento di identità in corso di validità, rilasciati dalla polizia municipale e trasmessi via mail o consegnati in forma cartacea nei giorni precedenti la manifestazione.

1 Il palco deve avere dimensioni massime pari a metri 6*8. Per la data di installazione dovrà essere emanata apposita ordinanza sindacale per l’instaurazione del divieto di sosta (limitato all’area di montaggio), dietro richiesta dell’organizzazione. Altra ordinanza sindacale dovrà essere emanata per le prescrizioni di utilizzo nei giorni del 30 Aprile e 1° Maggio, onde evitare sovraffollamento e prevenire situazioni di pericolo (nello specifico per il divieto di accesso al palco per personale non autorizzato).

2 Il rilascio di autorizzazioni per eventi di qualsiasi natura non strettamente collegati alle celebrazioni religiose e civili canoniche della Festa di San Domenico dovrà essere valutata in relazione alla compatibilità delle attività proposte rispetto alle prescrizioni del PSGE, a seguito di richiesta da parte delle associazioni o società promotrici.

3 Le attività di monitoraggio garantiscono la tutela degli ofidi e consentono all’organizzazione di identificare i serpari il cui elenco dei nominativi deve essere trasmesso alle autorità competenti - Comando Carabinieri Forestali di Scanno - in tempo utile tale da programmare e porre in essere le attività di vigilanza nel giorno 1° Maggio. L’attività di monitoraggio sugli esemplari del singolo serparo sono propedeutiche all’inserimento dello stesso nel suddetto elenco. L’identificazione dei serpari è necessaria per segnalare la presenza di persone non autorizzate che, spacciandosi per tali anche con esemplari non censiti, potrebbero tenere un comportamento non consono rispetto alle buone pratiche di tutela degli animali o creare condizioni di panico (potenziale pericolo).

4 Il comune di Cocullo ha attivo il servizio di raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti, per cui non sono presenti cassonetti della spazzatura all’interno del paese, se non nei 2 punti di raccolta per i dimoranti occasionali o visitatori. In occasione della Festa di San Domenico vengono dislocati all’interno dell’area interessata dalla manifestazione dei set di cassonetti stradali per la raccolta differenziata (minimo 4 batterie complete di cassonetti grandi per la raccolta di plastica, vetro, secco, carta - da installare in zona fiera (n. 3 set) e Via stazione (n. 1 set) - e cassonetti di dimensione ridotta da utilizzare all'interno del centro abitato). La disposizione dei cassonetti dovrà tenere conto della necessità di garantire la percorribilità delle vie di fuga e delle strade di accesso/uscita dei mezzi di soccorso.

30 Aprile Alle ore 8,00 iniziano i Festeggiamenti in onore di San Domenico Abate, con lo sparo di apertura5 e la musica suonata dal complesso bandistico6 scelto dal comitato organizzatore per le celebrazioni civili della vigilia. Nel tardo pomeriggio (ore 18,00 circa) si celebra la cerimonia di deposizione della corona ai caduti in guerra alla presenza delle autorità religiose, civili e militari e della comunità7. Nel tardo pomeriggio della vigilia, cominciano a posizionarsi lungo la strada SP 60, nel tratto di 7 accesso al paese - fronte sud - le prime bancarelle; operazione che prosegue durante la notte fino alle ore 8,00 del giorno 1° Maggio8. Dalle ore 21,00 si svolge in Piazza Madonna delle Grazie uno spettacolo di intrattenimento musicale sul palco ivi installato, nonché altri possibili eventi di carattere ludico e culturale in altre zone del paese9. Informazioni utili alla pianificazione delle attività: Su ordinanza sindacale, viene effettuato lo sgombero delle vie interne del paese da tutte le macchine in sosta, che vengono dislocate nelle aree parcheggio dedicate ai residenti, nelle autorimesse e in spazi privati all’aperto, nonché istituito il divieto di transito per gli autoveicoli su tutte le strade interne. E’ previsto di inibire (con l’utilizzo di nastro segnaletico e opportuna segnaletica stradale) il parcheggio su SP60 da Cocullo fino alla frazione Casale, ove non sia possibile parcheggiare a bordo strada senza creare problemi alla circolazione. E’ prevista la presenza di personale di protezione civile di supporto al COC dal giorno 30 Aprile, in modo da garantire la sorveglianza del territorio dalle prime ore del 1 Maggio.

5 Per i fuochi pirotecnici il comitato organizzatore provvede a sottoscrivere un contratto unico per i giorni del 30 Aprile e 1 Maggio (unica ditta esecutrice responsabile). In Tavola L è riportata l’indicazione dell’area utilizzata per l’esecuzione di spari e fuochi pirotecnici. Alla ditta esecutrice sarà prescritta la dotazione antincendio, dimensionata anche in base alle condizioni meteorologiche del periodo antecedente la festa.

6 Il complesso bandistico del 30 Aprile si compone di circa 20 unità, quello del 1° Maggio da circa 40 - ciò presuppone che per i due giorni di festa i complessi bandistici possano essere differenti.

7 In questa fase la popolazione risulta essere già leggermente sovradimensionata (non significativo dal punto di vista della sicurezza) rispetto alla condizione normale a causa della presenza di coloro che hanno casa a Cocullo, ma non vi risiedono, e dei turisti arrivati nei giorni precedenti - principalmente camperisti posizionati con i propri mezzi nell’area a loro riservata (Tavola B) o ai bordi delle strade prospicienti o di accesso al paese – l’amministrazione comunale tramite la polizia municipale provvederà a verificare che questi non creino intralcio alla circolazione.

8 E’ prevista l’installazione di massimo 90 strutture per una lunghezza totale di occupazione di circa 1 Km su strada provinciale, solo su un lato per lasciare libero il passaggio al transito di mezzi di soccorso in caso di eventuali emergenze (Tavola C); la larghezza minima della carreggiata è di 6,00 metri: considerando uno spazio occupato dalle bancarelle di 3 metri, risulta uno spazio libero minimo di 3 metri riservato in via esclusiva al transito dei mezzi di soccorso. E’ previsto l’utilizzo di personale dedicato alla verifica del rispetto dei limiti previsti per l’occupazione dei mezzi ambulanti. E’ previsto, inoltre, di lasciare libere n.2 postazioni fiera in corrispondenza dei punti maggiormente critici dove posizionare un modulo antincendio e un bobcat per la eventuale rimozione dei new jersey in caso di emergenza e per eventuali operazioni di supporto alle squadre di soccorso. La gestione della fiera è affidata dall’Amministrazione comunale a società e/o associazioni esterne con il compito di ricevere le prenotazioni, verificare i titoli abilitativi e assegnare il posto ai singoli esercenti in base a quanto previsto dal regolamento comunale vigente in materia, segnare i posti a terra, coordinare tutte le attività inerenti l’evento fieristico. I giorni precedenti la festa al COC dovrà pervenire l’elenco degli esercenti autorizzati a prendere 8 parte alla Fiera. L’accesso alla zona fiera per gli esercenti sarà consentita fino alle ore 8.00 del 1 Maggio, da quell’ora in poi tutti gli esercenti in arrivo dalla SP60 e dall’Autostrada saranno rimandati indietro, onde evitare di intasare le arterie viarie.

9 In questa fase il pubblico dello spettacolo principale e le persone che circolano per le vie interne del paese raggiungono al più le 300 unità).

Dalle ore 24.00 si svolgono le operazioni di posizionamento dei new jersey presso i varchi di accesso al paese, come descritto nella sezione 3.17.15, e delle transenne sulle strade interdette alla viabilità ordinaria (Tavola I).

1° Maggio L’afflusso di pellegrini e turisti inizia alle prime ore del mattino (circa ore 6,00), e continua gradualmente con l’arrivo di gente in treno10 e in macchina/autobus11 dall’, dalla SP n. 60 (lato Marsica-Valle Subequana), dalla SP60 (-Valle del ), per concludersi intorno alle ore 11,00. Tra i gruppi di pellegrini è necessario citare quelli provenienti in autobus da Atina (Lazio), Caiazzo (Campania), S. Elia Fiumerapido (Molise). Dalle prime ore del mattino fino alle ore 11:00 si susseguono, all’interno della Chiesa della Madonna delle Grazie, celebrazioni religiose prima della Messa Solenne delle ore 11:00. La celebrazione delle ore 9:00 circa prevede la partecipazione dei pellegrini di Atina, accompagnati in Chiesa da un breve corteo, composto da membri del comitato organizzatore e dal complesso bandistico, che parte dalla Chiesa di San Domenico (inagibile per sisma 2009) subito dopo il loro arrivo. Contestualmente, dalle prime ore del mattino i serpari (identificabili attraverso apposito tesserino di riconoscimento) sono in giro per le vie interne del paese consentendo a fedeli e semplici turisti di entrare a stretto contatto con i serpenti e di conoscere e/o approfondire la storia e la tradizione legata al Rito e al culto di San Domenico. Alle ore 10,30 le autorità civili con la banda formano un corteo che parte dal largo antistante il municipio e, passando per Via Roma, raggiunge il largo denominato Piazza “Aracella”. Questo corteo ha la funzione di scortare in Chiesa Madonna delle Grazie, sul percorso inverso di Via Roma fino a Piazza Madonna delle Grazie, le due ragazze portatrici dei “ciambellati” (pani sacri) e altre ragazze in costume tradizionale. Prima dell’ingresso in Chiesa al corteo se ne aggiunge un secondo proveniente dalla Sede Municipale (Piazza Madonna delle Grazie n. 2), composto dal clero e dalle autorità civili e militari. Alle ore 11,00 presso la Chiesa suddetta viene celebrata la Santa Messa presieduta dal Vescovo della diocesi di -Valva. Alle ore 12,00, al termine della Santa Messa, la statua di San Domenico viene posta sul sagrato dai portatori, abbassata fino a poggiarla a terra, e si celebra il Rito della vestizione con cui i serpari cingono il Santo con i serpenti. (Questo rappresenta il momento più significativo dal punto di vista devozionale, religioso e folkloristico)12. La processione13 si snoda lungo il seguente percorso (Tavola A): Via San Domenico, Via Porta Ruggeri, Via Roma, Piazza Madonna delle Grazie, Via della Stazione, Via Canale, Via Europa passando per una strada interna, piazza Madonna delle Grazie. Durante la processione, precisamente nel passaggio lungo il tratto che collega Via Canale con Via Europa, vengono effettuati gli spari e fuochi pirotecnici. Al termine della processione la statua del Santo viene nuovamente poggiata a terra, vengono tolti i serpenti e la stessa viene riposta all’interno della Chiesa. 9

Nel primo pomeriggio (~15,00 - 17,00) si svolgono in Piazza Madonna delle Grazie spettacoli musicali o di intrattenimento con artisti di strada. Alle ore 17,00 circa si svolge la cerimonia di riconoscimento pubblico ai serpari da parte del comitato organizzatore14. Alle ore 19,00 si celebra l’ultima funzione religiosa presso la Chiesa della Madonna delle Grazie, alla quale prendono parte i locali e poche altre persone tra turisti e fedeli, che si conclude con il bacio della Reliquia. Alle ore 21,00 si svolge uno spettacolo musicale in piazza Madonna delle Grazie15. Informazioni utili alla pianificazione delle attività: 10 La stazione ferroviaria dista circa 1 Km dalla Piazza principale - circa 600 m dal punto estremo del percorso della processione su Via della Stazione. Per facilitare la mobilità dei visitatori in occasione del 1° Maggio la società Trenitalia, in accordo con la Regione Abruzzo in qualità di committente e finanziatore, potenzia il servizio ferroviario per la stazione di Cocullo con fermate straordinarie e treni speciali sulla tratta Roma-Pescara (le informazioni sulla mobilità ferroviaria saranno diffuse in tempo utile attraverso il sito ufficiale del Comune di Cocullo, social network e comunicati stampa). 11 La viabilità è gestita con il supporto della Polizia Stradale (tratta autostradale e SP60) e dei volontari della protezione civile per l’accesso alle aree di parcheggio e di manovra autobus (Tavola B). Per agevolare il raggiungimento del centro abitato dalle aree parcheggio, nonché il percorso inverso a fine manifestazione, è attivo dalle ore 8,00 alle ore 17,00 un servizio bus- navetta gratuito i cui percorsi sono riportati in Tavola D (le informazioni sulla mobilità veicolare e il servizio navetta saranno diffuse in tempo utile attraverso il sito ufficiale del Comune di Cocullo, social network e comunicati stampa). 12 In questa fase l’afflusso in Piazza Madonna delle Grazie, e nelle aree prospicienti, è massimo. 13 Al termine del Rito di vestizione, coincidente con l’avvio della processione, inizia il deflusso delle persone verso la stazione ferroviaria e le aree di parcheggio. 14 In questa fase il pubblico presente e le persone che circolano per le vie interne del paese raggiungono al più le 1000 unità. 15 In questa fase il pubblico presente e le persone che circolano per le vie interne del paese raggiungono al più le 200 unità.

(Quanto riportato con riferimento alle attività culturali e ludico-ricreative, può variare negli anni, a differenza di tutto quanto legato alla celebrazione religiosa e cerimonie civili che resta immutato nel tempo).

1.5 Gruppo organizzatore e personale di servizio La festa è organizzata da un comitato presieduto dal parroco, coadiuvato dalla locale Associazione Pro Loco, dagli amministratori comunali e volontari del luogo. Viste le dimensioni demografiche del paese e le peculiarità della manifestazione, a carattere religioso con ampio richiamo nazionale e internazionale, la pianificazione logistica e l’attuazione del presente PSGE sono attività di cui si fa carico il Comune. Prestano inoltre servizio per l’ordine pubblico, di sicurezza, assistenza e di protezione civile: agenti di pubblica sicurezza facenti parte dei corpi di polizia, carabinieri e carabinieri-forestali, guardia di finanza, polizia locale, volontari dei gruppi di protezione civile e Ambulanze con personale medico e paramedico. (I numeri delle unità di pubblica sicurezza, mediche e di protezione civile coinvolte per l’esecutività del PSGE, nonché i mezzi e le attrezzature disponibili è riportato in sezione 3.18.

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1.6 Stima dei partecipanti In passato non è mai stata effettuata una stima precisa dei partecipanti. Secondo i dati raccolti, negli ultimi 10 anni il numero dei partecipanti all’evento è stato determinato dalle condizioni meteorologiche e dalla coincidenza della festa con i giorni del fine settimana (sabato o domenica): in caso di maltempo e con il giorno di festa lontano dal fine settimana sono state raggiunte circa 10.000 presenze, in caso di condizioni climatiche ideali e con il giorno di festa coincidente con il fine settimana sono state raggiunte fino a circa 20.000 presenze. Verificando la lunghezza dei percorsi e la superficie delle aree interessate dall’evento (con particolare riferimento a Piazza Madonna Delle Grazie), esaminando fotografie e filmati, seguendo le informazioni collezionate dagli organizzatori e dal personale di servizio e le testimonianze orali di fedeli e visitatori, si è stimato che negli anni precedenti le presenze si sono distribuite come riportato nel grafico di Figura 1 (affluenza – intesa come presenza sull’intero territorio di Cocullo – su base fasce orarie significative), e nella Tabella 1 (percentuale di affollamento aree):

18,00-24,00

16,00-18,00

14,30-16,00

13,30-14,30

12,30-13,30 min

11,30-12,30 max

10,30-11,30

8,00-10,30

6,00-8,00

0 5000 10000 15000 20000 25000

Figura 1: Affluenza stimata

In Tabella 1 si riporta la stima di affollamento delle aree interessate dall’evento, in percentuale rispetto all’affluenza nell’arco temporale maggiormente significativo.

Affollamento aree (%) Affollamento (%) Affollamento (%) Affollamento (%) su base fascia oraria h 11,30 - 12,30 h 12,30 - 13,30 h 13,30 - 14,30

SP60 (accesso da zona fiera) 5 10 31 P.zza M. delle Grazie 60 46 40 Percorso Processione (e aree limitrofe*) 29 31 14 Case - Bar - Municipio 3 3 5 Altro (altre zone interne, aree parcheggio ecc.) 3 10 10 Tabella 1: Affollamento aree

*lungo il percorso della processione ci sono aree e slarghi (es. Piazza Aracella e Piazza della Repubblica) in cui la gente sosta in attesa del passaggio della stessa.

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1.7 Attività svolte dai privati nel corso della festa Durante la festa, come detto in precedenza, sono presenti lungo la strada principale di accesso al paese, circa 90 bancarelle che vendono: generi alimentari, capi d’abbigliamento, souvenir, bigiotteria, ecc. È aperto al pubblico il bar/alimentari in piazza Madonna delle Grazie. Si svolge la somministrazione temporanea di alimenti e bevande in alcuni punti del centro storico (es. da alcuni anni, nei giorni 30 Aprile e 1° Maggio, si svolgono attività di carattere culturale in zona Rione San Nicola.

2. ANALISI DEI RISCHI E CLASSIFICAZIONE DELL’EMERGENZA

2.1 Elenco dei possibili rischi e probabilità di accadimento n. tipo di rischio probabilità che si verifichi 1 Incendio collegato all’attività dei fuochi pirotecnici Poco probabile 2 Temporale eccezionale Evento possibile 3 Caldo eccessivo Poco probabile 4 Scossa terremoto Poco probabile 5 Malore singola persona Evento possibile 6 Morso serpente Poco probabile 7 Incendio collegato alle attività private Poco probabile 8 Folgorazione da corrente elettrica collegato alle attività private Poco probabile 9 Folgorazione da corrente elettrica collegato alle manifestazioni pubb. Poco probabile 10 Interruzione servizio elettrico Poco probabile 11 Interruzione servizio telefonico Evento possibile 12 Interruzione servizio idrico Poco probabile 13 Distacco elementi da facciate, cornicioni, tetti Poco probabile 14 Panico collettivo Poco probabile 15 Attentato terroristico Poco probabile Tabella 2: Tipologie di rischio

2.2 Definizione dell’emergenza L’emergenza è una qualsiasi condizione critica che si manifesta in conseguenza ad un evento non voluto, sia esso naturale o non, che determina una situazione, potenzialmente pericolosa, per l’incolumità delle persone e dei beni e che richiede interventi eccezionali ed urgenti per essere gestita. Questa può derivare anche da comportamenti umani quali errori, negligenze, incurie e violazioni, o come conseguenza di eventi naturali tipo terremoti, temporali eccezionali, ecc. La gestione di un’emergenza consiste nell’attuare una serie d’azioni finalizzate a contenere danni a persone o cose ed a ripristinare condizioni di normalità il più velocemente possibile. Quindi gestire l’emergenza significa, prima di tutto, gestire il momento tra il rilevamento dell’emergenza stessa e l’arrivo dei soccorsi strutturati, al fine di salvaguardare l’incolumità delle persone e i beni presenti nella zona interessata dall’evento limitando al minimo le conseguenze negative determinate dall’evento stesso. La gestione può anche intendersi come attuare una serie d’azioni di prevenzione atte a mitigare fattori che potenzialmente potrebbero generare una emergenza. Lo scopo del presente piano è quello di:  identificare gli scenari in cui si possono generare emergenze durante lo svolgimento della manifestazione;  pianificare una serie d’interventi di prevenzione atti ad annullare o mitigare gli effetti non desiderati;

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 organizzare una struttura che possa raccogliere le informazioni e dare una risposta rapida in caso d’emergenza.

2.3 Classificazione dell’emergenza n. Livello Tipo Descrizione misura 1 1 Basso Piccolo malore, leggero infortunio, ecc. Intervento e registrazione evento 2 2 Medio Eventi meteorologici di rilievo COC valuta, Sindaco decide misure 3 3 Alto Malore di più persone, panico Intervento con mezzi di soccorso Catastrofe naturale Intervento con mezzi di soccorso Tabella 3: Classificazione dell’emergenza

2.4 Emergenza provocata da catastrofe naturale Fenomeni connessi ad alterazioni ambientali, spontanee o provocate dall’uomo. Sono eventi legati alle alterazioni dell’ambiente, quasi del tutto inattesi e difficilmente prevedibili. Il loro verificarsi, durante la manifestazione, può generare una ulteriore risonanza ed accrescere le probabilità di maggiori danni a cose e persone. Gli eventi che potrebbero verificarsi sono: incendio boschivo, temporale marcato, onda di calore, terremoto. Nella tabella dei rischi che precede sono indicate le probabilità che questi fenomeni accadano.

2.4.1 Incendio boschivo Il fenomeno potrebbe essere causato dai fuochi pirotecnici che vengono effettuati, all’ingresso sud del paese, nel corso della processione. Il rischio va affrontato con la prevenzione. L’accensione dovrà avvenire in luogo dove non sono presenti elementi infiammabili, posto a una distanza adeguata dal bosco. L’area per un adeguato raggio dovrà essere preventivamente bagnata (a meno che le condizioni meteorologiche non garantiscano un adeguato livello di sicurezza). Le traiettorie dei singoli spari dovranno essere orientate in modo che i materiali residui non ricadano nel vicino bosco posto a ovest dell’abitato. La ditta dovrà munirsi di una squadra e di idonei mezzi antincendio. Sarà cura dell’ufficio di polizia municipale controllare il rispetto delle suddette regole e verificare la documentazione inerente il piano di prevenzione specifico di cui la ditta deve essere munita. Durante il corso degli anni non si sono verificati incidenti in quanto nel periodo della festa la vegetazione è rigogliosa e il contenuto di acqua nel terreno è alto. Qualora si verificassero condizioni di siccità particolari verranno prese misure di prevenzione adeguate.

2.4.2 Manifestazione temporalesca Il rischio, poco probabile che si verifichi, va affrontato con la prevenzione. Si analizzano i bollettini meteorologici del territorio, emessi dalla Protezione Civile Regionale, per i giorni della manifestazione. In relazione delle previsioni, con riferimento ai livelli di rischio definiti dalla P.C. Regionale, il COC nei giorni precedenti la manifestazione segnala al Sindaco gli eventuali rischi prevedibili.

2.4.3 Onda di calore Il rischio, poco probabile che si verifichi, va affrontato con la prevenzione. Si analizzano i bollettini meteorologici del territorio, emessi dalla Protezione Civile Regionale, per i giorni della manifestazione. In relazione alle previsioni, con riferimento ai livelli di rischio definiti dalla P.C. Regionale, il COC può provvedere alla distribuzione preventiva di acqua tramite i gruppi di volontari di protezione civile dislocati nel centro abitato e nelle aree parcheggio, nonché ad

13 informare adeguatamente la popolazione sulle misure e le buone pratiche di auto-tutela da adottare per prevenire eventuali rischi.

2.4.4 Emergenza terremoto Il territorio del comune di Cocullo ricade in zona sismica di primo grado. Gli ultimi eventi “importanti” si sono registrati nel 2009 con epicentro L’Aquila, nel 2016-2017 con epicentro l’area di Amatrice. Le abitazioni dell’area interessata allo svolgimento della manifestazione non sono antisismiche anche se molte di esse sono state oggetto di interventi di consolidamento antisismico.

2.5 Emergenza provocata da catastrofe sociale Sono eventi che si possono manifestare nei momenti di grande aggregazione umana, come nel caso in questione. In tali condizioni la pianificazione, non potendo la risposta basarsi su un rapporto ottimale tra i presenti e mezzi a disposizione, va articolata su due direttrici:  Pianificazione di azioni di prevenzione e informazione che assicurino una risposta rapida dei soccorsi;  Risposta sanitaria immediata, utilizzando la metodologia e le tecniche proprie della medicina dei disastri. La festa di San Domenico rientra nei fattori di caratterizzazione delle catastrofi sociali con delle sue tipicità. Durante la manifestazione vi è un assembramento di persone, in zone identificabili, per un determinato periodo di tempo. Per queste manifestazioni è necessario effettuare la valutazione dello scenario analizzando i parametri che lo caratterizzano:  Numero e tipologia delle persone presenti (fedeli, turisti, giornalisti, fotografi provenienti da tutto il mondo, principalmente dal centro Abruzzo e dai luoghi del culto di San Domenico);  Estensione del luogo (tutta l’area del centro abitato e della zona fiera su SP60);  Durata delle manifestazione (fascia oraria maggiormente significativa dal punto di vista della sicurezza – Santa Messa, Rito dei serpari, inizio processione - dalle ore 11,00 alle 13,00). Lo scenario può essere definito come un modello “dinamico”; infatti per tutta la durata della manifestazione il numero delle persone presenti lungo le strade dove si svolge l’evento oscilla continuamente, caratterizzato dal sommarsi e sottrarsi di persone lungo il percorso. La quantità di persone coinvolte è difficilmente calcolabile, può essere stimata per ordine di grandezza dalle 10.000 (in caso di maltempo) fino alle 20.000 (in caso di bel tempo e giornata coincidente con il fine settimana o a ridosso dello stesso). Una successiva caratterizzazione del parametro che va evidenziata, diventandone una peculiarità, è che con “persone presenti” si identificano indistintamente: il devoto, lo spettatore puro (persona che si limita ad osservare l’evento), il partecipante all’evento (chi opera intervenendo attivamente allo svolgimento della manifestazione). Tra queste tipologie non è vi è separazione netta durante lo svolgimento della manifestazione. La processione si svolge lungo le strade con concentrazione massima in Piazza Madonna delle Grazie. La superficie della piazza e delle zone immediatamente contigue è di circa 2.000 mq, il percorso che la processione segue è di circa 1.000 ml. Nell’area interessata dall’evento l’accesso è libero. È possibile identificare i punti dove la presenza delle persone è più costante e continuativa, riportati in Tavola E.

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In questo scenario il panico, inteso come paura improvvisa che assale un numero elevato di persone che contemporaneamente si muovono per raggiungere una posizione più sicura, diventa un aspetto determinante in un momento d’emergenza. Le cause del panico possono essere diverse: esso si può generare sia per effetti di catastrofi naturali, sia per effetti catastrofi sociali; può interessare tutta la manifestazione (quindi diventare generalizzato), o interessare solo qualche area (quindi localizzato).

2.5.1 Malore singola persona Il rischio, probabile che accada, va affrontato con la prevenzione mediante la predisposizione di presidi sanitari adeguati, di una rete di comunicazione che segnali tempestivamente l’evento e percorsi che garantiscano un rapido spostamento del personale preposto in modo da ridurre al minimo i tempi di soccorso.

2.5.2 Morso di serpente Il rischio, poco probabile che si verifichi, non costituisce un pericolo rilevante. In caso accada saranno interessati i presidi sanitari presenti. E’ necessario specificare che le specie di serpenti protagoniste della Festa, e del Rito dei serpari in particolare, non sono velenose.

2.5.3 Incendio collegato alle attività private Il rischio, poco probabile che si verifichi, va affrontato con la prevenzione. Nei giorni precedenti alla festa saranno verificate tutte le certificazioni dei singoli impianti e accertata la presenza di eventuali sistemi antincendio necessari.

2.5.4 Folgorazione da corrente elettrica attività private Il rischio, poco probabile che si verifichi, va affrontato con la prevenzione. Nei giorni precedenti alla festa saranno verificate tutte le certificazioni dei singoli impianti e accertata la presenza di eventuali sistemi antincendio necessari.

2.5.5 Folgorazione da corrente elettrica manifestazioni pubbliche Il rischio, poco probabile che si verifichi, va affrontato con la prevenzione. Nei giorni precedenti alla festa saranno verificate le certificazioni degli impianti.

2.5.6 Interruzione servizio elettrico Il rischio, poco probabile che si verifichi, non costituisce un vero e proprio pericolo. In caso si verifichi, sarà interessata la squadra di pronto intervento dell’ENEL, già preallertata nei giorni precedenti.

2.5.7 Interruzione servizio telefonico Il rischio, poco probabile che si verifichi per quanto concerne le linee fisse, non costituisce un vero e proprio pericolo. In caso si verifichi, sarà interessata la squadra di pronto intervento della Telecom e/o della Witel s.r.l. per ciò che riguarda la sede del COC, già preallertata nei giorni precedenti. Discorso diverso riguarda le comunicazioni su rete cellulare che, durante il momento di maggiore afflusso, potrebbero non funzionare a causa della congestione della cella di riferimento (non dimensionata per supportare un tale volume di traffico). A tal proposito sarà data adeguata informazione ai presenti e sarà disponibile un servizio di linea fissa per chiamate di emergenza.

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2.5.8 Interruzione servizio idrico Il rischio, poco probabile che si verifichi, potrebbe avere risvolti igienico sanitari di rilievo. In via precauzionale sarà richiesto un sopralluogo preventivo alla SACA per verificare il funzionamento degli impianti e il livello dei serbatoi. In caso si verifichi, sarà interessata la stessa squadra di pronto intervento della SACA.

2.5.9 Distacco di elementi da facciate, cornicioni, tetti, controllo cantieri Il rischio, poco probabile che si verifichi, va affrontato con la prevenzione. Nei giorni precedenti alla festa saranno verificate tutte le facciate dei fabbricati del centro storico e adottate le misure precauzionali dovute. Saranno controllati tutti i cantieri e messi in sicurezza in modo che non possano creare problemi alla manifestazione.

2.5.10 Panico collettivo Il rischio, poco probabile che si verifichi, va affrontato con la prevenzione attraverso l’istituzione di percorsi per facilitare il deflusso della folla, nonché fornendo adeguata informazione.

2.5.11 Attentato terroristico Il rischio, poco probabile che si verifichi, va affrontato con la prevenzione. Saranno predisposti nei giorni precedenti alla festa controlli (da parte dell’agente di polizia municipale locale) su eventuali presenze sospette, verificate preventivamente le richieste degli ambulanti, predisposti nel giorno della festa (da parte delle forze dell’ordine) i dovuti controlli ai varchi di accesso al paese, ove saranno istallate barriere antisfondamento (a blocco totale della strada o con possibilità di percorrenza per i soli mezzi di soccorso) e transenne secondo lo schema riportato in Tavola I.

2.6 Centro Operativo Comunale “COC” Per far fronte alle emergenze è prevista costituzione del Centro Operativo Comunale “COC”, struttura leggera organizzativa, ma senza compiti decisionali. Il COC è la struttura di coordinamento dei soccorsi, è in grado di interfacciarsi efficacemente con il sistema permanente di soccorso, sia sanitario che non, provinciale e regionale. L’attivazione del COC avviene con Decreto del Sindaco, che ne è il responsabile, viene comunicata alla Prefettura contestualmente alla richiesta di squadre di supporto di protezione civile, vigili del fuoco e ulteriori comunicazioni e istanze inerenti la definizione e l’attuazione del presente PSGE. Come supporto del COC sono messi a disposizione, mediante sistema di pronta reperibilità per i giorni della festa:  Tecnici comunali (ufficio tecnico);  Ditta convenzionata per la manutenzione ordinaria e pulizia del paese;  Ditta incaricata del posizionamento delle barriere antisfondamento;  Volontari della protezione civile. Al Centro Operativo Comunale devono affluire tutte informazioni e le segnalazioni che si registrano sul territorio da parte delle forze dell’ordine, da personale della protezione civile presente sul territorio e di quanti sono responsabili del buon andamento della festa. Dall’analisi di queste informazioni si determina il manifestarsi dell’emergenza e della sua gravità. La struttura, allocata nella casa comunale di cui utilizza spazi e attrezzature degli uffici, si costituisce la mattina del 30 aprile e termina l’attività alle ore 20,00 del 1 maggio. Il responsabile del COC, alla chiusura della manifestazione, redige un rapporto sul funzionamento del centro riportandovi le eventuali emergenze verificatesi, le criticità emerse, le disfunzioni verificatesi, le tipologie di interventi sanitari registrati.

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Tale documento è funzionale alla attività da predisporre per la manifestazione dell’anno successivo.

3. MISURE DI PREVENZIONE – PIANO OPERATIVO In premessa è necessario sottolineare che la Festa di San Domenico Abate con il Rito dei serpari, la cui natura è di elevato carattere religioso e devozionale, è un evento pubblico con caratteristiche particolari tali per cui non è possibile applicarvi talune regole senza inficiarne la ritualità e la tradizione. La peculiarità della festa sta proprio nel fatto che il fulcro dell’evento è unico e rappresentato dal Rito della vestizione di San Domenico, che richiama un numero elevato di persone da tutto il mondo, se pur per un breve periodo di tempo. Per far fronte alle eventuali emergenze è necessario adottare misure di prevenzione atte ad evitare o mitigare gli eventuali rischi.

3.1 Istituzione postazioni conteggio persone  Considerato che l’evento è incardinato nella devozione e nella partecipazione dei fedeli, e che il Rito della vestizione è non ripetibile e di durata limitata;  considerato che l’area interessata dalla festa comprende gran parte del centro abitato di Cocullo;  considerato che non è possibile forzare la mobilità dei fedeli/turisti all’interno della suddetta area, tenuto conto delle dimensioni del borgo e quindi dell’impraticabilità di soluzioni di monitoraggio puntuale su singole zone contigue (in termini di conteggio persone in entrata/uscita);  considerato che non è dato individuare altri criteri, oltre a quello prettamente numerico praticamente inapplicabile nelle zone interne al perimetro della manifestazione;  posto che la partecipazione alle celebrazioni religiose, al Rito della vestizione e alla processione è aperta a tutti e gratuita, e inserisce la personale libertà di culto garantita dalla Costituzione Italiana all’articolo 19;  considerato che devono essere poste in atto tutte le precauzioni possibili per mitigare i potenziali rischi dovuti a sovraffollamento, saranno istituite delle postazioni per il monitoraggio delle presenze (tramite sistemi conta persone) ai tre varchi di ingresso identificati in Tavola I (1. accesso zona fiera SP60, 2. Accesso Via Piazza larga da SP60, 3. Accesso Via della Stazione da SP60). Il livello di massimo affollamento (LMA) - espresso in n. di persone - è stabilito con tolleranza per difetto rispetto a quello potenzialmente consentito, tenuto conto della superficie complessiva dell’area di svolgimento della manifestazione. In via prudenziale si considera un’area di effettivo svolgimento di 17000 mq, che non comprende alcuni dei punti di raccolta della popolazione (poco percorsi in condizioni normali) così come altre zone effettivamente percorse dalle persone per accesso e deflusso. Si deve tener conto, altresì, che le aree adibite a punto di raccolta, previste nel piano di evacuazione riportato in Tavola G, risultano essere già sottodimensionate rispetto alle reali superfici disponibili in caso di emergenza.

Ciò premesso si ha:

LMA = 20000 < 17000 mq * 1,2 persone/mq

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Il personale addetto al conteggio persone nei tre varchi sarà in contatto radio con il COC dove sarà costantemente monitorato il livello di congestione dell’area, dato dalla somma algebrica dei valori riportati dalle singole postazioni. Raggiunto il livello massimo di affollamento si provvederà a gestire gli ingressi tenendo conto del limite massimo complessivo, dell’orario di raggiungimento di tale limite, previsioni metereologiche etc. Il raggiungimento del valore LMA rappresenta una criticità reale nel caso in cui si verifichi con congruo anticipo rispetto all’orario critico (12.00 - Rito della vestizione), tenuto conto del tempo di raggiungimento di Piazza Madonna delle Grazie dai varchi di accesso e del fatto che subito dopo il momento della vestizione le persone presenti in Piazza e nelle zone limitrofe tendono tipicamente a defluire rapidamente per dirigersi verso le aree parcheggio e la stazione ferroviaria. Si definisce un livello di affollamento precauzionale (LAP), inferiore ad LMA, al superamento del quale saranno intensificate le attività di prevenzione. Tali attività saranno volte ad agevolare una distribuzione il più possibile uniforme delle presenze, per minimizzare il rischio di sovraffollamenti potenzialmente rischiosi, nonché potenziare le attività di divulgazione sulle specifiche del piano di evacuazione e sulle buone pratiche comportamentali da adottare in caso di emergenza.

Con particolare riferimento all'area di Piazza Madonna delle Grazie e zone immediatamente contigue, che la gente tende ad affollare al momento del Rito della Vestizione:  tenuto conto che non tutti i potenziali accessi/uscite facenti riferimento a Piazza Madonna delle Grazie sono stati individuati come vie di esodo;  considerata la larghezza totale delle vie di esodo (con approssimazione per difetto): 20,00 ml;  calcolato il numero dei varchi di ampiezza 1,20 ml: 20,00 / 1,20 = 16;  calcolata una capacità di deflusso di 16*500 = 8000 persone;  considerato che nella fascia oraria maggiormente critica (11:30 - 12:30) la tendenza dei presenti è quella di stanziare in Piazza Madonna delle Grazie e zone immediatamente contigue (~2000 mq) per assistere al Rito della Vestizione e all’avvio della processione;  considerata la stima i affollamento delle aree di Tabella 1 (60% delle presenze nella fascia oraria critica), si ha:

LAP = 13000 (calcolato per difetto)

Si ritiene di dover considerare un coefficiente di affollamento di 1,2/mq, e conseguentemente un limite di affollamento di 2400 persone sull’Area di Piazza Madonna delle Grazie e aree immediatamente contigue nella suddetta specifica fascia oraria (condizione di stazionarietà). Nel rispetto del suddetto limite saranno adottate misure preventive volte ad agevolare una distribuzione il più possibile uniforme delle presenze, per minimizzare il rischio di sovraffollamenti potenzialmente rischiosi, nonché potenziare le attività di divulgazione sulle specifiche del piano di evacuazione e sulle buone pratiche comportamentali da adottare in caso di emergenza. Tale attività dovrà garantire una redistribuzione, il più possibile dinamica tenuto conto del ricambio delle presenze, dei flussi lungo il percorso della processione per consentire ai fedeli di poter prendervi parte o assisterne allo svolgimento. Particolare attenzione sarà dedicata al momento cardine della manifestazione, cioè quanto avverrà tra le ore 11,45 circa e le ore 12,20 circa, quindi nel momento di uscita del Santo dalla Chiesa prima dell’inizio della processione. Tutti i fedeli aspettano con ansia l’uscita della statua del Santo in modo da poterla omaggiare; si crea quindi un accumulo di persone che potrebbero provocare dei problemi di mancanza d’aria e di panico da parte soprattutto di bambini, persone 18 anziane o donne. Si prescrive quindi che, dalle ore 11.30 fino all’inizio della processione, siano presenti in Piazza almeno 5 squadre di 2 volontari (immediatamente identificabili dalle divise) che, muovendosi tra la folla, possano sia infondere fiducia nei presenti che intervenire in caso di emergenza. I volontari dovranno, altresì, porre in essere eventuali provvedimenti del COC in merito al divieto di accesso in Piazza al raggiungimento di un livello di congestione critico; tale attività dovrà essere svolta con l’utilizzo di transenne classiche - che dovranno essere rimosse con celerità una volta iniziata la processione - presidiate da almeno due volontari e una unità delle forze dell’ordine ad ogni accesso interdetto. Gli accessi oggetto di tale provvedimento sono riportati in Tavola I (varchi temporanei). Per gli stessi motivi, in quella fascia oraria, si prescrive la presenza di almeno due medici delle squadre di soccorso nei pressi di Piazza Madonna delle Grazie (componenti del soccorso medico dovranno seguire la processione lungo tutto il percorso). Per garantire la possibilità di un rapido intervento in Piazza Madonna delle Grazie nel momento di massimo affollamento, verrà predisposto un corridoio dedicato alle unità di soccorso medico e al personale di emergenza, di larghezza 120 cm e lunghezza minima di 40 mt (vedi Tavola G); lo stessa dovrà essere presidiato costantemente dai volontari al fine di mantenerlo totalmente libero dal transito e dallo stanziamento dei partecipanti alla manifestazione.

3.2 Istituzione divieto di sosta e di transito nel centro storico e strade interne al paese Dal 30 aprile, sarà istituito il divieto di sosta e di transito nel centro abitato del capoluogo. Le strade, e in particolare le vie di fuga, saranno inoltre liberate da qualsiasi arredo urbano per evitare eventuali intralci per il deflusso delle aree.

3.3 Presidi sanitari Il COC al suo insediamento informa i presidi ospedalieri di Sulmona, , L'Aquila dello svolgimento della manifestazione (nel corso degli ultimi anni non si è registrata alcuna circostanza particolarmente critica a livello sanitario, se non qualche intervento delle unità in loco dovuto al malore di persona singola, in alcuni casi trasportata in ospedale con una delle ambulanze di presidio). Durante la manifestazione saranno operative dalle ore 8,00 alle ore 15,00 del 1 maggio n. 5 squadre sanitarie dotate di autoambulanza composte in totale da n. 3 medici e personale paramedico. Le squadre saranno allocate in: 1. Piazza Madonna delle Grazie con possibilità muoversi in uscita sulla SP60 (n. 2 squadre); 2. slargo su Via Stazione nei pressi della Chiesa della Madonna delle Grazie con possibilità di muoversi in uscita su Via stazione e successivamente su SP60; 3. strada di accesso da SP60 su zona Fontana Medievale con possibilità di muoversi in uscita su SP60; 4. Via aralizza nei pressi della caserma dei carabinieri (Tavola C). Ogni squadra dovrà avere in dotazione un apparecchio radio ricetrasmittente con frequenza riservata o altro sistema portatile di comunicazione, possibilmente dotato di auricolare. Va attuata una registrazione dei pazienti sia ai fini legali sia per avere informazioni per le prossime manifestazioni.

3.4 Area atterraggio elicotteri di soccorso Nell’area fondovalle, nei pressi del Casale, è presente un campetto di calcio delle dimensioni di m. 18,00 x m. 37,00 con fondo in asfalto (Tavola B). Allo stesso si accede attraverso la strada comunale che da Casale si immette alla fondovalle.

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Tale struttura per caratteristiche, posizione e conformazione dell’area sarà attrezzata per l’atterraggio degli elicotteri di soccorso e segnalata per essere il più possibile identificabile dall'alto.

3.5 Posizionamento e controllo delle bancarelle, attività di vendita e somministrazione svolte da associazioni o privati. L’ufficio di polizia municipale indicherà quale area può essere utilizzate per il posizionamento delle bancarelle della Fiera di San Domenico con riferimento a quanto previsto dal regolamento comunale vigente in materia (Tavola C). L’Amministrazione comunale può avvalersi di professionalità esterne per la gestione della fiera, intesa come espletamento di tutte le attività ad essa correlate, a partire dalla presa in carico delle richieste dei singoli ambulanti, il controllo delle licenze e delle certificazioni, l’assegnazione dei posti in base al regolamento comunale vigente e tutto ciò che riguarda lo svolgimento dell’evento fieristico. I giorni precedenti la Festa sarà redatto uno schema planimetrico con la collocazione degli impianti elettrici e di cottura, nonché utilizzo di liquidi infiammabili, delle bancarelle presenti. Tutte le attività di somministrazione di bevande saranno avvisate del divieto (per ordinanza sindacale) di consegnare le stesse in contenitori di vetro o chiusi; quanto somministrato in contenitori di vetro dovrà essere consegnato in bicchieri di plastica; le bevande somministrate in bottiglie di plastica saranno consegnate esclusivamente senza tappo e le bevande somministrate in lattina saranno consegnate esclusivamente aperte. Ai varchi di accesso tali prescrizioni saranno indicate in forma visiva tramite apposita cartellonistica e divulgate verbalmente da parte del personale preposto.

3.6 Posizionamento bagni chimici, servizi igienici pubblici e privati Durante la manifestazione saranno installati n. 20 bagni chimici, tra cui n. 3 per disabili. La ditta incaricata dovrà curare la corretta posa in opera ed emettere la relativa certificazione. Entreranno in funzione i bagni pubblici siti nei pressi di Piazza Madonna delle Grazie e della fontana medievale per i quali sarà garantito il continuo servizio di pulizia per l'intera giornata del 1 Maggio. Restano a disposizione del pubblico i bagni del Bar sito in Piazza Madonna delle Grazie. Il dettaglio di posizionamento dei servizi igienici stabili e provvisori è riportato in Tavola C.

3.7 Esecuzione degli impianti elettrici Gli impianti elettrici dovranno essere realizzati nel rispetto della normativa vigente, con particolare attenzione ai dispositivi differenziali di interruzione dell’energia elettrica, alla rete di messa a terra ed alla protezione dei cavi, quando questi attraversano spazi frequentati dal pubblico. Dopo la messa in opera dovranno essere consegnate al COC le certificazioni di regolare esecuzione.

3.8 Distacco di elementi dal facciate, cornicioni e tetti, controllo cantieri Almeno 15 gg prima della manifestazione, verranno identificati i cantieri in essere sia lungo il percorso della processione, sia all’interno dell’area del capoluogo. Va richiesto che sia garantita la inaccessibilità al cantiere durante i giorni di svolgimento della manifestazione e che le fasi di lavoro in essere non siano fonte di rischio per le persone. Ove possibile verranno fatti rimuovere i ponteggi che potrebbero creare intralcio alla processione e per eventuali evacuazione dei luoghi. Sarà verificato che sulle facciate dei palazzi, lungo le strade dove è previsto il passaggio della processione e nelle strade utilizzate come vie di deflusso, non vi siano evidenti pericoli (fioriere sporgenti, lesioni visibili nell’intonaco con potenziali distacco, crescita di erbacce su cornicioni e

20 canali di deflusso acque piovane, ecc.). Nel caso si riscontri la necessità di un intervento di ripristino si provvederà a stilare una richiesta diretta al proprietario, definendo i tempi di ripristino; si provvederà a verificarne l’attuazione e, in caso di inottemperanza, sarà eseguito il ripristino a danno. In caso non fosse possibile porre in essere azioni risolutive si provvederà ad inibire il transito sulle aree in cui si riscontrino criticità e potenziali pericoli.

3.9 Utilizzo di telecamere per la video sorveglianza Durante lo svolgimento delle attività del giorno 1° Maggio, il personale di vigilanza e pubblica sicurezza, nonché personale della protezione civile presente all’interno del COC (attraverso specifica deroga emanata dal Sindaco), avrà accesso elle immagini dell’impianto di videosorveglianza attivo sul territorio comunale (n. 11 telecamere: n. 4 per il rilevamento targhe e monitoraggio traffico veicolare, n. 6 IP CAM, n. 1 webcam su Piazza Madonna delle Grazie). Tali riprese permetteranno di avere sempre sotto controllo la situazione, in particolare modo nelle aree di maggiore accumulo.

3.10 Avvisi per il pubblico Si provvederà a dare informazioni al pubblico riguardo la presenza dei servizi di vigilanza, dei presidi sanitari e di pronto intervento, eventuali interventi in caso di emergenza, ubicazione delle vie di deflusso, comportamenti da tenere in caso di criticità, divieti. Tali informazioni saranno divulgate:  In forma cartacea, attraverso la stampa e la distribuzione di pieghevoli, ai varchi di accesso, con il programma della manifestazione, il percorso della processione, indicazioni relative sicurezza (vie di fuga, punti di raccolta ecc.), buone pratiche di comportamento in caso di emergenza. Ulteriori cartelli con la planimetria di sicurezza saranno affissi sia all’interno del paese che sulle navette utilizzate per il trasferimento delle persone. Tali informazioni saranno divulgate anche in formato elettronico via internet, in tempo utile tale da consentire ai visitatori di programmare al meglio il viaggio e prendere coscienza dei comportamenti da tenere in caso di emergenza.  In forma visiva, attraverso cartellonistica dedicata al PSGE dislocata all’interno del centro abitato, nonché diffusione delle medesime informazioni via internet nei giorni precedenti la Festa.  Via audio, attraverso il sistema di altoparlanti (trombe) installato sulla facciata della Chiesa della Madonna delle Grazie (già utilizzato per la diffusione sonora delle celebrazioni della Messa Solenne delle ore 11,00). A partire dalle ore 8,00, nell’intervallo tra le diverse celebrazioni, sarà divulgato un messaggio audio contenente le informazioni su servizi e presidi essenziali, vie di fuga, punti di raccolta ecc., nonché il comportamento da tenere in caso di emergenza. Le medesime informazioni potranno essere divulgate dagli operatori di protezione civile presenti nei punti di massimo affollamento, anche con l’ausilio di megafoni.

3.11 Impiego personale Le forze dell’ordine in modo autonomo predispongono e organizzano il servizio di sicurezza. I gruppi di volontari, assistenti tecnici formati dovranno essere muniti di apposito abbigliamento, megafoni (non tutti), radio (non tutti), collaboreranno con le forze dell’ordine in relazione al traffico veicolare, pedonale, comportamenti irregolari del pubblico, controllo degli accessi all’area.

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3.12 Sistema di comunicazione Il sistema di comunicazione sarà garantito da telefoni con linea fissa, da telefoni mobili, da ricetrasmittenti. Tutti i recapiti dei responsabili e i numeri utili saranno allegati al presente PSGE, nonché resi disponibili alla popolazione tramite apposita cartellonistica.

3.13 Spazi informativi, di assistenza e primo soccorso Nell’area della manifestazione sono stati previsti gli spazi di primo soccorso, di vigilanza, di supporto alla popolazione.

3.14 Aree parcheggio e servizio di trasporto Al fine di evitare che la gente arrivi con i propri automezzi a ridosso dell’abitato e creare intralcio alla circolazione ed a eventuali evacuazioni, sono state individuate le aree di parcheggio riportate in Tavola B, tra cui le seguenti riservate a: 1. Disabili - Via della Stazione, prima del passaggio a livello in direzione del centro abitato; 2. Autorità - Via della Stazione, dal piazzale antistante la stazione ferroviaria fino al parcheggio disabili; 3. Camper - zona Fonte medievale (non è disponibile un’area camper attrezzata); 4. Pullman - SP60 lato Marsica tra ponte ferroviario (varco di accesso veicolare per disabili e autorità) e slargo prospiciente il primo tornante (slargo dedicato in parte ad area di manovra per i pullman, in parte al parcheggio degli autoveicoli). Tutte le aree parcheggio saranno collegate al paese attraverso un servizio di trasporto gratuito costituito da pullman e pulmini che effettueranno corse a partire dalle ore 8,00 alle ore 17,00 (percorsi del servizio bus navetta gratuito riportati in Tavola D). La mobilità veicolare è gestita dalla polizia stradale, per ciò che concerne l’arteria autostradale e la SP60, con il supporto dei volontari di protezione civile principalmente dedicati alla viabilità in ingresso/uscita alle aree di parcheggio individuate.

3.15 Mezzi e impianti di protezione Ogni singola attività commerciale dovrà essere munita di mezzi e impianti di protezione idonei all’espletamento della specifica attività e alla tutela dell’incolumità degli utenti, nel rispetto delle normative vigenti in materia. Sarà cura della società addetta alla realizzazione di spari e fuochi pirotecnici munirsi di idonei sistemi antincendio per garantire la sicurezza e prevenire incendi nell’area di accensione. Saranno presenti squadre di protezione civile con dotazione antincendio e sarà fatta richiesta agli organi competenti di una squadra di VVFF presente in loco per la gestione in sicurezza di eventuali situazioni critiche (specifiche di organico in sezione 3.18).

3.16 Individuazione di percorsi per il deflusso della folla Sono state individuate, per garantire lo sfollamento, vie di esodo (di deflusso) che dovranno essere libere da ogni ostacolo in prossimità delle aree di maggiore assembramento con direttrici verso l’esterno. I percorsi di evacuazione sono stati studiati tenendo conto prioritariamente di: 1) Facilità di utilizzo da parte della persone (assenza di percorsi troppo ripidi o con scale, …) 2) Rapidità nel raggiungimento dei punti di raccolta. I percorsi di evacuazione sono adeguatamente segnalati in loco con idonea cartellonista, visibile almeno da 20 ml (Tavola N). I cartelli avranno una superficie di cmq 2400 (di forma rettangolare cm 40x60) con pittogramma bianco riportante una freccia di direzione su fondo verde (il verde deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello). La segnaletica delle vie di esodo sarà

22 installata dalla ditta scelta dall’organizzazione per la realizzazione delle luminarie e del palco, ad un’altezza tale da garantire adeguata visibilità e non intralciare il passaggio della processione. In Tavola G sono riportate le aree di raccolta (zone di assembramento sicure) verso cui dirigersi in caso di crisi.

3.17 Modalità operative e di pronto intervento

3.17.1 Incendio boschivo Il fenomeno potrebbe essere causato dai fuochi pirotecnici che vengono effettuati nel corso della processione. Il rischio va affrontato con la prevenzione. La ditta dovrà munirsi di una squadra e di idonei mezzi antincendio. Sarà cura dell’ufficio di polizia municipale controllare il rispetto delle suddette prescrizioni. In caso di incendio il responsabile del COC attiverà, a supporto della squadra antincendio della ditta, le squadre antincendio presenti; attiverà inoltre tutti i protocolli d’informazione al pubblico per l’evacuazione delle aree soggette a rischio. Qualora si verificassero condizioni di siccità particolari verranno prese misure di prevenzione adeguate.

3.17.2 Manifestazione temporalesca Il rischio, poco probabile che si verifichi, va affrontato con la prevenzione. C'è da dire che a memoria d’uomo non si ricordano temporali che abbiano causato danni a cose o persone, quindi in caso di temporale si potrebbero creare solo disagi alla popolazione. Qualora i bollettini meteorologici prevedano maltempo marcato, il COC provvederà a monitorare il letto del rivo nei pressi dell’ingresso dell’area adiacente la caserma dei carabinieri, per prevenire un eventuale allagamento della SP n. 60 nei pressi del parcheggio adiacente la caserma dei carabinieri. Per ciò che concerne la sicurezza delle persone è necessario considerare che in caso di previsioni metereologiche non favorevoli diffuse nei giorni precedenti, il numero di persone presenti alla manifestazione è prossimo al minimo stimato.

3.17.3 Onda di calore Il rischio, poco probabile che si verifichi, va affrontato con la prevenzione. C'è da dire che a memoria d’uomo non si ricordano giornate calde che abbiano causato particolari disagi alle persone. Quindi in caso di forte calura si potrebbero creare solo disagi alla popolazione. Qualora i bollettini meteorologici prevedano un riscaldamento marcato, il COC provvederà alla distribuzione gratuita di bottiglie d’acqua e ad informare la gente su buone pratiche da adottare (munirsi di cappelli e ombrelli, sostare in aree il più possibile ombreggiate, ecc).

3.17.4 Emergenza terremoto Come già riportato nei paragrafi precedenti il Comune di Cocullo ricade in zona sismica di prima categoria, (ordinanza del PCDM n. 3724-2003) classe S=12 della passata normativa, e ricade nel cratere sismico così come definito per il sisma del 2009 con epicentro la zona dell’Aquila. Il rischio sismico è associato ad eventi imprevedibili e per questo va affrontato con la prevenzione. Il servizio sismico nazionale definisce il rischio sismico come la stima delle perdite complessive, costo dei danni, numero prevedibile delle vittime, costo complessivo in termini sociali. A seguito degli eventi sismici del 1984 epicentro San Donato Val Comino, del 2009 epicentro L’Aquila, del 2016 epicentro Amatrice, il Comune ha effettuato molti interventi di adeguamento sismico e messa in sicurezza di fabbricati del centro storico, tramite fondi pubblici. Altri interventi sono in corso di programmazione. 23

Il Comune di Cocullo è dotato di un piano di protezione civile studiato per far fronte all’emergenza per una popolazione di circa 400 persone, compresi gli abitanti della frazione di Casale. Nel caso specifico ci troviamo in presenza di una popolazione che va dalle 10.000 alle 20.000 persone, pertanto le misure da adottare sono completamente diverse da quelle previste nel piano. In caso di evento sismico, l’obiettivo principale sarà quello di far raggiungere al numero massimo di persone, che non hanno subito danni, le aree di raccolta per il ricongiungimento delle famiglie e per avere le prime informazioni sull’evento. Il COC prenderà nel frattempo informazioni sullo stato di efficienza ed effettivo utilizzo delle infrastrutture di accesso al capoluogo (ferrovia, SP n. 60 direzione , direzione , autostrada A25. Effettuata questa verifica, le persone raggiungeranno (o saranno spostate con i mezzi di trasporto in servizio) i vari parcheggi o la stazione ferroviaria per rientrare nelle proprie sedi.

3.17.5 Malore singola persona Il rischio, probabile che accada, va affrontato con la prevenzione, mediante la predisposizione di presidi sanitari adeguati, di una rete di comunicazione che segnali tempestivamente l’evento e percorsi che garantiscano un rapido spostamento del personale preposto, in modo da ridurre al massimo i tempi di soccorso. Nel caso si verifichi l’evento interverranno le squadre sanitarie presenti per il primo soccorso. Se la situazione è grave si effettuerà il trasporto con l’autoambulanza all’ospedale di Sulmona, oppure con l’elicottero se ne ricorrono i presupposti.

3.17.6 Morso di serpente Sulla base delle precedenti esperienze è poco probabile che un serpente morda una persona. Nel caso si verifichi interverrà il personale dei presidi sanitari presenti per le medicazioni del caso.

3.17.7 Incendio collegato alle attività private Il rischio, poco probabile che si verifichi, va affrontato con la prevenzione. Nei giorni precedenti alla festa saranno verificate tutte le certificazioni dei singoli impianti e accertata la presenza di dovuti sistemi antincendi. In caso di incendio saranno immediatamente utilizzati gli estintori in dotazione della struttura. Il personale della protezione civile, su indicazione del responsabile del COC, provvederà a far evacuare l’area e a far intervenire la squadra antincendio in servizio.

3.17.8 Folgorazione da corrente elettrica attività private È poco probabile che si verifichi la folgorazione da corrente elettrica all’interno di una attività privata. Al fine di ridurre al minimo il rischio nei giorni precedenti alla festa saranno verificate tutte le certificazioni dei singoli impianti e accertata la presenza di dovuti sistemi antincendio. In caso si verifichi l’evento il responsabile del COC farà intervenire le squadre di soccorso in servizio che provvederanno a far chiudere la struttura e ad adottare tutte le misure necessarie per evitare danni a persone.

3.17.9 Folgorazione da corrente elettrica manifestazioni pubbliche È poco probabile che si verifichi la folgorazione da corrente elettrica legata alle pubbliche manifestazioni. Al fine di ridurre al minimo il rischio saranno verificate le certificazioni degli impianti e accertata la presenza di dovuti sistemi antincendio. In caso si verifichi l’evento il responsabile del COC farà intervenire le squadre di soccorso in servizio che provvederanno a far evacuare l’area e ad adottare tutte le misure necessarie per evitare danni a persone. 24

3.17.10 Interruzione servizio elettrico È poco probabile che si verifichi l’interruzione del servizio elettrico, anche se questo non costituisce un vero e proprio pericolo. Nel caso accada, sarà interessata la squadra di pronto intervento dell’ENEL, già preallertata nei giorni precedenti.

3.17.11 Interruzione servizio telefonico È poco probabile che si verifichi l’interruzione del servizio telefonico, anche se questo non costituisce un vero e proprio pericolo. Nel caso accada, sarà interessata la squadra di pronto intervento della Telecom o della Witel S.r.l. (gestore dei servizi telefonici/internet del Municipio, sede del COC) , già preallertate nei giorni precedenti. Discorso diverso riguarda la linea dei telefoni cellulari che al momento di maggiore afflusso (ore 11,30 - 12,30) si interrompe sistematicamente per congestione della cella di riferimento. A tal proposito sarà data adeguata informazione ai presenti e istituito un servizio con linea fissa per chiamate di emergenza.

3.17.12 Interruzione servizio idrico È poco probabile che si verifichi l’interruzione del servizio idrico che, anche non costituendo un vero e proprio pericolo, potrebbe causare problemi igienico sanitari presso i servizi igienici. Nel caso accada, sarà interessata la squadra di pronto intervento della SACA, già preallertata nei giorni precedenti. Nei giorni precedenti la festa saranno comunque effettuati dei sopralluoghi per verificare che tutti gli impianti siano perfettamente funzionanti e se necessario verranno effettuate le riparazioni del caso.

3.17.13 Distacco di elementi da facciate, cornicioni, tetti, controllo cantieri Il rischio, poco probabile che si verifichi, va affrontato con la prevenzione. Nei giorni precedenti alla festa saranno verificate tutte le facciate dei fabbricati del centro storico e adottate le misure precauzionali dovute. Saranno controllati tutti i cantieri e messi in sicurezza in modo che non possano creare problemi alla manifestazione.

3.17.14 Panico collettivo Il rischio, poco probabile che si verifichi, va affrontato con la prevenzione, attraverso adeguata informazione e l’istituzione di percorsi per facilitare il deflusso della folla. In caso si verifichi una situazione di panico collettivo, questa può essere modificata e ricondotta per quanto possibile alla normalità se il sistema in cui si evolve è organizzato per far fronte ai pericoli che si presentano. Risulta fondamentale isolare gli stati di panico così da evitare situazioni di panico collettivo, fornendo tempestiva ed idonea informazione su quanto sta accadendo, su come si sta operando e sui comportamenti da adottare. È necessario che nelle aree di maggiore assembramento vadano pianificate le vie di deflusso verso zone sicure, identificandole in maniera chiara e assicurandone la libertà da ogni ostacolo. Nelle aree di assembramento dovranno essere presenti le forze dell’ordine e i volontari della protezione civile che forniranno soccorso e informazioni alla popolazione. Il responsabile del COC, a seconda della gravità della situazione, effettuate le verifiche del caso, attiverà caso per caso le squadre sanitarie e di pronto intervento. Le aree di assembramento principali sono state individuate in quanto facilmente raggiungibili e luoghi sicuri, per conformazione morfologica, per lo stazionamento delle persone (Tavola F).

25

Effettuate le valutazioni del caso, il COC darà indicazioni sulle modalità di trasferimento della popolazione dalle aree di assembramento alle aree parcheggio, pianificando l’allontanamento dal centro urbano di Cocullo.

3.17.15 Attentato terroristico Il rischio, poco probabile che si verifichi, va affrontato con la prevenzione. Saranno organizzati nei giorni precedenti alla festa controlli (da parte dell’agente di polizia municipale locale) sui soggetti presenti alla manifestazione, attraverso le verifiche delle richieste degli ambulanti. Tutte le informazioni utili saranno trasmesse e/o condivise con le forze dell’ordine. Il giorno 1 Maggio saranno predisposti (da parte delle forze dell’ordine) i dovuti controlli agli ingressi del paese e installate barriere antisfondamento (elementi di cemento new jersey o autovetture) per evitare agli autoveicoli e ai ciclomotori l’accesso alle aree con divieto di transito. Tali barriere saranno installate nei punti segnalati in Tavola I:  a totale chiusura della strada, ove non sia prevista la necessità di percorrenza dei mezzi di emergenza (non si necessita del presidio delle forze dell'ordine);  in formazione di dissuasione di velocità, su strade o porzioni di esse dedicate in via esclusiva al transito dei mezzi di emergenza (si necessita del presidio delle forze dell'ordine) In caso di attentato, il responsabile del COC attiverà le squadre di soccorso sanitarie in servizio, contatterà i presidi ospedalieri più vicini, attiverà le squadre di protezione civile per evacuare le aree interessate e prestare soccorso alle persone, chiederà l’intervento della forza pubblica presente.

3.17.16 Percorsi dedicati per i mezzi di soccorso In Tavola H sono riportati i percorsi dedicati al transito dei mezzi di emergenza (Ambulanze, VVFF, Protezione civile ecc). Tali percorsi saranno lasciati liberi da ostacoli e percorribili dai mezzi di soccorso per tutta la durata della manifestazione, per consentire il pronto allontanamento dal paese delle ambulanze presenti in loco e l'accesso al centro abitato di eventuali mezzi antincendio dei Vigili del fuoco. Tali percorsi collegano il centro abitato con la SP60 in direzione Anversa degli Abruzzi (per il raggiungimento del presidio ospedaliero di Sulmona o dell'area di atterraggio elicotteri predisposta nella frazione Casale), nonché con l'autostrada A24/A25.

3.18 Unità operative e mezzi di supporto e di primo intervento L’attuazione di questo PSGE necessita del coinvolgimento, oltre che delle forze dell’ordine, di personale esterno alla comunità cocullese dedicato alla gestione della logistica e della sicurezza. Nello specifico è previsto l’impiego delle seguenti unità (in numero minimo):  n.5 squadre sanitarie della Croce Verde di composte in totale da: 3 medici, 5 soccorritori e 5 autisti;  n.1 squadra dei Vigili del fuoco;  n. min 60 unità di volontari di protezione civile e altre associazioni coinvolte in attività di informazione e assistenza alla popolazione, ausilio alla viabilità (con particolare riferimento alla gestione delle aree parcheggio), monitoraggio presenze, stewarding, supporto alle forze dell’ordine e squadre di soccorso in caso di emergenza:  n.9 unità di supporto al COC per la verifica di attuazione delle prescrizioni del presente PSGE e attività di stewarding.  n.25 unità del Comitato Festa organizzatore o ad esso facenti riferimento (Ass. Pro Loco e volontari non strutturati).

26

Per ciò che concerne attrezzature e mezzi è previsto l’impiego di: - n.5 ambulanze; - n.1 mezzo antincendio dei VVFF; - n.1 modulo antincendio carrellato da 500 l con manichetta da 60 mt della Protezione Civile; - n. minimo 3 pick-up con dotazione antincendio della Protezione Civile; - n. minimo 2 SUV della protezione civile; - n. 1 carroattrezzi + n.1 mezzo dedicato al ripristino della sicurezza stradale a seguito di eventuali incidenti; - n. 1 scooter; - sala radio da allestire all’interno del COC da parte della Protezione Civile; - ricetrasmittenti mobili (di cui n. 20 di proprietà comunale in dotazione a volontari; Personale sanitario, autisti dei bus navetta, Vigili del fuoco, Forze dell’ordine); - megafoni; - n.12 Barriere antisfondamento in cemento (new jersey); - n. minimo 40 transenne (viabilità straordinaria); - estintori dei gruppi di protezione civile (altri estintori con certificazione di avvenuto collaudo sono presenti all’interno della sede comunale e dovranno essere presenti presso le strutture ambulanti per la cui attività ne è prevista la dotazione per legge); - dispositivi conta persone; - bandiere segnaletiche.

Per ciascun gruppo di protezione civile o associazione di volontari a supporto del COC sarà redatto l’elenco del personale disponibile, con relative eventuali certificazioni, mezzi e attrezzature.

3.19 Estensione delle responsabilità Trattandosi di Manifestazione organizzata in pieno centro cittadino, occupando aree indispensabili per il ripristino della normale vita della Comunità, il responsabile della manifestazione e della sicurezza, provvederà a far liberare le aree occupate dalle attrezzature e dagli impianti nel più breve tempo tecnico possibile/e comunque entro il 02 maggio, garantendo la continua condizione di totale “messa in sicurezza” delle attrezzature e degli impianti durante queste fasi.

27

COMUNE DI COCULLO Provincia dell'Aquila stradario: 11 via Curro 31 via San Domenico

C:\Users\Ufficio Tecnico\Desktop\COCULLO\stemma.jpg piano di emergenza della festa di San Domenico abate 12 vico Curro 32 via della fonte tavola A: stradario con percorso della processione 13 vico Curro 33 via indipendenza 14 senza denominazione 34 via indipendenza documentazione redatta dal responsabile dell'area tecnica dott. Piermassimo Tarullo 15 via dello scarico 35 via San Domenico 16 via orto magliocco 36 via Carbonara 17 via orto magliocco 37 via aralizza 18 via orto magliocco 38 via aralizza 19 via orto magliocco 39 via aralizza 20 via nuova 40 via Europa 21 via forno 41 via Europa 22 via Porta di manno 23 via Porta Ruggeri 24 via Rione San Nicola 25 via Rione San Nicola 26 via Rua del sacco 27 piazza larga 28 piazza larga 11 29 via Rua Santa 7 30 via Sant'Antonio

8 12 13 41 B partenza e arrivo A 9 1 14 10 38 40 15 D 2 16

39 17

37 18 E 20 1 piazza Madonna delle Grazie 19 2 piazza Casalini - Via Roma 3 3 piazza Aracella 21 4 via di Porta Ruggeri 6 22 5 la Rua 36 24 23 6 via San Domenico 35 4

7 strada della stazione 34 33 25 8 via Canale

9 magazzino comunale 31 C 5 10 SP n. 60 32

A municipio sede COC 30 26 B chiesa Madonna delle grazie 29

chiesa di San Domenico C 28 27 D caserma dei carabinieri

E parco comunale

disegno redatto su base CTR regione abruzzo stampa 42x59,70 COMUNE DI COCULLO Provincia dell'Aquila inquadramento regionale ferrovia C:\Users\UfficioC:\Users\ILARIA\Desktop\piano Tecnico\Desktop\COCULLO\stemma.jpg per approvazione\thumbnail_stemma.jpg piano di emergenza della festa di San Domenico abate tavola B: sistema della mobilità autostrada A25 strada provinciale n. 60

strada regionale 479 sannite documentazione redatta dal responsabile dell'area tecnica dott. Piermassimo Tarullo

A - area di toccata a terra e sollevamento H area atterraggio elicottero di soccorso B - area di avvitamento e atterraggio

C - area di sicurezza

P1 parcheggio disabili via stazione

P2 parcheggio riservato via stazione

P3 parcheggio caravan - camper fontana medievale

P4 parcheggio ex campo sportivo

Impianto P5 parcheggio autobus SP n. 60 Km 12 Eolico

P6 parcheggio fondovalle

P7 parcheggio fondovalle parco eolico P8 parcheggio fondovalle

Km 7

Km 11

Km 5

Km 10

F o n t e

Km 8 fermata autobus C i a r l o t t o P2

Km 12

04903 Km 9 inquadramento comunale Km 14 P4 P5

P1 P r a t i

Ripetitore

04909

Impianto 04904 Eolico

M e l o

Impianto V a l l e Eolico

di Carrito Km 6 Km 7

C r o c e

N. 60

Centrale ENEL V i t e r b o

L e

Km 5

Km 10 Cocullo Metano

Km 13

Impianto Eolico Km 5 Km 8

P3 C o l l e R o m a n o P i e t r a r t e i P

Metano Km 12

Km 9

Km 14

Impianto Eolico

P r o v i n c i a l e

Serbatoio

Km 4

Le Stalle

Galleria di Carrito Impianto Impianto Eolico Cocullo Eolico Centrale ENEL

Metano

Metano T r i c a g l i o

Impianto Eolico

Impianto Eolico

Km 15

Km 121

Km 15 A 25 Impianto Eolico Eolico

Impianto Eolico

Cimitero

A U T O S T R A D A Km 121

Serra Palancara

Km 122 A 25

A 25 Km 16

P i e '

P6 d i

A U T O S T R A D A

F r a t t a V a l l o n e R o b e r t o

Serbatoio

Il Casale

Fonticello

Cimitero A U T O S T R A D A

A c q u a S a n t a C r o c e

P7 Km 122 A 25

ingresso autostrada Km 16 P8 C a r d o

A - area di toccata a terra e sollevamento H

B - area di avvitamento e atterraggio

C - area di sicurezza

A 2 5 fermata autobus

campo di calcetto A U T O S T R A D A P2

Serbatoio

Km 17

Il Casale A 25

P4 P5 A U T O S T R A D A R i o

d i

P e z z a n a S t r a d a

S A G I T T A R I O

S t r a n i F I U M E Km 18

P r o v i n c i a l e C o c c i t e l l e g l i ENEL Centrale Idroelettrica Cocullo V i c e n n e

N. 60

P3 Km. 13

Km. 14

Cimitero di Anversa degli Abruzzi

SP 60

S a g i t t a r i o

F o s s o

C.C.

P6 Anversa degli Abruzzi

Sorgente Cimitero Cavuto

C o l l e S a n M i c h e l e

P7 S. S. 4 7 9 ingresso autostrada

P8 L a F o c e

S. Michele

H

Km 17

Castrovalva

disegno redatto su base CTR regione abruzzo Il Casale stampa 42x59,40 COMUNE DI COCULLO Provincia dell'Aquila percorso dei pulmini

A - area di toccata a terra e piano di emergenza della festa di San Domenico abate sollevamento H area atterraggio elicottero di soccorso B - area di avvitamento e atterraggio tavola D: percorso dei pulmini C - area di sicurezza P1 parcheggio disabili via stazione documentazione redatta dal responsabile dell'area tecnica dott. Piermassimo Tarullo P2 parcheggio riservato via stazione

P3 parcheggio caravan - camper fontana medievale

P4 parcheggio ex campo sportivo

P5 parcheggio autobus SP n. 60 Km 12

Km 11 P6 parcheggio fondovalle

P7 parcheggio fondovalle

P8 parcheggio fondovalle

Km 10

fermata autobus P2

Km 12

Km 9 P5 Km 14 P4 P1

Centrale ENEL Cocullo

T r i c a g l i o

Km 15

Km 121 AP6 25

V a l l o n e R o b e r t o

Fonticello

Cimitero A U T O S T R A D A

P7 Km 122 A 25

ingresso autostrada Km 16 P8

A - area di toccata a terra e sollevamentoH

B - area di avvitamento e atterraggio

C - area di sicurezza

A U T O S T R A D A

Il Casale

R i o

S t r a d a

disegno redatto su base CTR regione abruzzo COMUNE DI COCULLO Provincia dell'Aquila

C:\Users\Ufficio Tecnico\Desktop\COCULLO\stemma.jpg piano di emergenza della festa di San Domenico abate tavola E: aree di affollamento

documentazione redatta dal responsabile dell'area tecnica dott. Piermassimo Tarullo

santuario

Le Stalle

area bancarelle Cocullo

Metano

sosta camper Metano

percorso processione

percorsi pedonali secondari

aree di maggiore affollamento

municipio-COC

disegno redatto su base CTR regione abruzzo COMUNE DI COCULLO Provincia dell'Aquila piano di emergenza della festa di San Domenico abate tavola F: superfici calcolo affluenza massima

documentazione redatta dal responsabile dell'area tecnica dott. Piermassimo Tarullo

837.2 piazza madonna delle grazie

Cocullo

area con affluenza massima

disegno redatto su base CTR regione abruzzo COMUNE DI COCULLO Provincia dell'Aquila

C:\Users\Ufficio Tecnico\Desktop\COCULLO\stemma.jpg piano di emergenza della festa di San Domenico abate tavola G: piano di evacuazione

documentazione redatta dal responsabile dell'area tecnica dott. Piermassimo Tarullo

Parcheggio campo sportivo

municipio-COC percorso processione

aree di ritrovo popolazione delimitazione corridoio personale di emergenza COMUNE DI COCULLO Provincia dell'Aquila

C:\Users\Ufficio Tecnico\Desktop\COCULLO\stemma.jpg piano di emergenza della festa di San Domenico abate tavola G: piano di evacuazione

documentazione redatta dal responsabile dell'area tecnica dott. Piermassimo Tarullo

Parcheggio campo sportivo

percorso processione

municipio-COC

aree di ritrovo popolazione COMUNE DI COCULLO Provincia dell'Aquila percorso mezzi di soccorso

C:\Users\UfficioC:\Users\ILARIA\Desktop\piano Tecnico\Desktop\COCULLO\stemma.jpg per approvazione\thumbnail_stemma.jpg piano di emergenza della festa di San Domenico abate tavola H: percorsi mezzi di soccorso P1 parcheggio disabili via stazione P2 parcheggio riservato via stazione documentazione redatta dal responsabile dell'area tecnica dott. Piermassimo Tarullo

P3 parcheggio caravan - camper fontana medievale

P4 parcheggio ex campo sportivo

P5 parcheggio autobus SP n. 60 Km 12

P6 parcheggio fondovalle

Km 10

Km 12 P2

Km 9

Km 14 P4 P5 P1

Centrale ENEL

Cocullo Metano P3

T r i c a g l i o

Km 15

Km 121 AP6 25

autostrada Fonticello

A U T O S T R A D A

Km 122 A 25

Km 16

Sulmona disegno redatto su base CTR regione abruzzo COMUNE DI COCULLO Provincia dell'Aquila

C:\Users\UfficioC:\Users\ILARIA\Desktop\piano Tecnico\Desktop\COCULLO\stemma.jpg per approvazione\thumbnail_stemma.jpg piano di emergenza della festa di San Domenico abate tavola I: antiterrorismo

documentazione redatta dal responsabile dell'area tecnica dott. Piermassimo Tarullo

Km 11

COC

Km 10

Km 12

Km 9

Km 14

varco temporaneo

varco con ingresso pilotato

di Carrito Cocullo varco chiuso

Km 15

Cimitero A U T O S T R A D A

Km 122 ingresso autostrada A 25

A - area di toccata a terra e sollevamentoH

B - area di avvitamento e atterraggio

C - area di sicurezza

campo di calcetto

disegno redatto su base CTR regione abruzzo in scala 1: 00000 COMUNE DI COCULLO Provincia dell'Aquila piano di emergenza della festa di San Domenico abate tavola L: Fuochi pirotecnici

documentazione redatta dal responsabile dell'area tecnica dott. Piermassimo Tarullo

Le Stalle

Cocullo

Metano

Metano

T r i c a g l i o

Km 15

area fuochi d'artificio

bosco incolto/prato cespugliato

disegno redatto su base CTR regione abruzzo COMUNE DI COCULLO Provincia dell'Aquila

C:\Users\UfficioC:\Users\ILARIA\Desktop\piano Tecnico\Desktop\COCULLO\stemma.jpg per approvazione\thumbnail_stemma.jpg piano di emergenza della festa di San Domenico abate tavola M: logistica di insieme

documentazione redatta dal responsabile dell'area tecnica dott. Piermassimo Tarullo

Impianto Eolico

parco eolico

Km 7

Km 11

Km 5

Km 10

F o n t e

Km 8 fermata autobus C i a r l o t t o P2

Km 12 04903

Km 9

P r a t i Km 14 P4 P5

Ripetitore

04909

Impianto P1 04904 Eolico

M e l o

Impianto V a l l e Eolico

Km 6 Km 7

C r o c e

N. 60

V i t e r b o

L e

Km 5

Km 10

di Carrito

Km 13

Centrale ENEL Impianto Eolico Km 5 Km 8

C o l l e R o m a n o P i e t r a r t e i P

Metano Km 12 Metano

Cocullo 04910 Km 9

Km 14 Impianto Eolico

L u n g o P3 P r o v i n c i a l e Serbatoio

Km 4

Le Stalle

Galleria di Carrito Impianto Impianto Eolico Eolico

Centrale ENEL Cocullo

Metano

Metano

Impianto Eolico

Impianto Eolico

Km 15

Km 121

A 25

Impianto Eolico Eolico T r i c a g l i o

Impianto Eolico

Cimitero

A U T O S T R A D A

Serra Palancara

Km 122 Km 15 A 25

Km 16

P i e '

d i

Km 121

A U T O S T R A D A

F r a t t a

04913 A 25

Serbatoio P6 Il Casale

V a l l o n e R o b e r t o

Cimitero A c q u a S a n t a C r o c e

Fonticello

A U T O S T R A D A

ingresso autostrada P7 Km 122 A 25 Km 16 P8 C a r d o

A - area di toccata a terra e sollevamento H

B - area di avvitamento e atterraggio

C - area di sicurezza

A 2 5

campo di calcetto A U T O S T R A D A

Serbatoio

Km 17

Il Casale A 25

A U T O S T R A D A

R i o

d i

P e z z a n a S t r a d a

S A G I T T A R I O

S t r a n i F I U M E Km 18

P r o v i n c i a l e C o c c i t e l l e g l i ENEL Centrale Idroelettrica

tratto stradale occupato dalle bancarelle V i c e n n e

N. 60

Km. 13

ferrovia Km. 14 Cimitero di Anversa degli Abruzzi

autostrada A25

strada provinciale n. 60 SP 60

S a g i t t a r i o

F o s s o

C.C. strada regionale 479 sannite

A - area di toccata a terra e sollevamentoH area atterraggio elicottero di soccorso Anversa B - area di avvitamento e atterraggio C - area di sicurezza degli Abruzzi P1 parcheggio disabili via stazione

Sorgente P2 parcheggio riservato via stazione Cavuto

P3 parcheggio caravan - camper fontana medievale C o l l e S a n M i c h e l e

S. S. 4 7 9

P4 parcheggio ex campo sportivo

L a F o c e

S. Michele P5 parcheggio autobus SP n. 60 Km 12 Km 17

Castrovalva P6 parcheggio fondovalle

P7 parcheggio fondovalle disegno redatto su base CTR regione abruzzo P8 parcheggio fondovalle