Autonomia, passa la linea del M5s: salta l'assunzione diretta dei docenti, l'istruzione rimane unitaria

La scuola è uno dei nodi sul tavolo che aveva visto i cinquestelle contrari. Rimangono aperti i punti delle risorse finanziarie e delle soprintendenze, che saranno affrontati in un nuovo round lunedì prossimo

19 luglio 2019

Al nuovo vertice "flash" di maggioranza (durato meno di un'ora) sull'autonomia regionale passa la linea del M5s sul capitolo scuola. E viene soppresso l'articolo 12 del testo Stefani che prevedeva l'assunzione diretta dei docenti su base regionale, come chiesto dalla Lega. Si trattava di uno dei nodi sul tavolo che aveva già incontraro in precedenza il parere negativo dei cinquestelle.

Nella scorsa riunione - conclusasi con un nulla di fatto - era stato rilevato anche un profilo di incostituzionalità sulla base della sentenza della Corte Costituzionale 76/2013 (redatta allora da Sergio Mattarella).

Nello specifico, riferiscono fonti M5S: "Il personale della scuola è escluso dalla regionalizzazione, non ne viene toccato in nessun modo; il sistema di istruzione rimane unitario; nessun trasferimento di risorse dallo Stato alle regioni con riferimento all'istruzione".

Sciolto finalmente il nodo sull'assunzione dei docenti, restano ancora aperti i punti delle risorse finanziarie e delle soprintendenze. I due temi saranno oggetto di una nuova riunione la prossima settimana, probabilmente lunedì. Al vertice odierno erano presenti il presidente del Consiglio, , il vice premier , i ministri , , , , Alessandra Locatelli, la vice ministra Laura Castelli, i sottosegretari Stefano Buffagni e Salvatore Giuliano, alcuni tecnici del Mef. Assente il ministro dell'Interno .