temi e progetti

2.1 Trasformazioni urbane

Il Legnanese è da alcuni anni messo in tensione da nume- rose e rilevanti trasformazioni programmate, già in corso o concluse, sia endogene che esogene: cambiamenti “in- terni” che riguardano soprattutto la struttura e la dinami- ca del suo tessuto economico-sociale; cambiamenti “esterni”, spesso decisivi, che concernono i grandi inter- venti come l’aeroporto internazionale di Malpensa, la nuova piattaforma fieristica di Rho-Pero, il futuro polo della mobilità sostenibile nell’area ex Alfa Romeo (Arese, progetti grandi grandi progetti 7 Garbagnate, Lainate e Rho) o l’università LIUC di Castel- 5 lanza. Per quanto riguarda le politiche di sviluppo economico e di 2 pianificazione territoriale, sia sufficiente ricordare che il 4 6 contesto locale è stato attraversato e segnato dall’azione 1 3 combinata di diversi programmi che hanno coinvolto una pluralità di attori istituzionali (comuni e provincia) e fun- zionali (come l’agenzia per lo sviluppo Euroimpresa con sede a Legnano). Per citarne alcuni, si può iniziare dal 1994, con i progetti sostenuti dall’Unione Europea (Obiettivo 2, Asse del Sempione), fino ai più recenti Con- tratto di fiume per l’Olona (2004) e al Piano Strategico busto garolfo dell’Alto Milanese. Per quanto riguarda i progetti di trasformazione urbana riguardanti le aree produttive non più utilizzate, e sui quali le amministrazioni locali contano per lo sviluppo e la riqua- lificazione del territorio, se ne possono individuare diver- si con rilevanza e maturazione differenti. Fra questi, alcuni certamente hanno un’importanza almeno provincia- le e sono perlopiù concentrati nella città di Legnano, a aree di recupero e trasformazione urbana conferma della sua centralità per l’area. Un primo progetto di rilevanza sovracomunale concerne 1. legnano_ nuovo ospedale 2. legnano_CdQ II l’area “ex-fonderia Acciaio Ansaldo” promosso 3. legnano_nuovo centro commerciale dall’Amministrazione Comunale di Legnano, dall'Associa- 4. legnano_tecnocity 5. legnano_ex cantoni zione Legnanese dell'Industria (ALI) e da Confartigianato 6. legnano_ex abb Alto Milanese per sostenere il processo di reindustrializza- 7. cerro maggiore_polo tecnologico multifunzionale PTM - melting point Fonte: Provincia di Milano, 2006 zione e innovazione tecnologica delle piccole e medie imprese (PMI). Si tratta di una vera e propria “cittadella 27 50

temi e progetti trasformazioni urbane legnanese tecnologica” che costituisce il primo nucleo di un futuro e i

più generalizzato recupero dell’area industriale dismessa. l

Una seconda proposta riguarda l’area “ex-Abb Power Tec- a r

nologies spa” per la quale l’Amministrazione ha costruito u

un accordo di programma che prevede una serie di aiuti t t

pubblici per la reindustrializzazione (entrambi in fase de- u

cisionale). Un terzo intervento è il Programma integrato di r t

intervento per la trasformazione dell’area ex-Cantoni s firmato dalla Renzo Piano Building Workshop e attualmen- a r

te in corso di realizzazione. Il progetto prevede la realiz- f n

zazione di abitazioni, uffici, servizi e attività commerciali i

e la realizzazione di un grande parco che riannoda le parti i t

della città divise dal recinto della grande fabbrica. Un t

quarto intervento è la realizzazione della nuova struttura e ospedaliera (qr. San Paolo) in sostituzione di quella attuale g o

che serve l’intero territorio. Il Piano Regolatore Vigente r

prevede sull’area dell’ospedale esistente una zona resi- p

denziale e servizi da realizzare mediante Piano Attuativo. i Infine, per quanto riguarda il patrimonio edilizio pubblico, d n

va menzionato il Contratto di Quartiere II per la riqualifi- a cazione di alloggi di proprietà Aler, delle relative aree r verdi e la creazione di nuovi servizi per i quartieri. progetti infrastrutturali grandi g All’interno dell’ambito, si può considerare come interven- to a scala sovracomunale anche il recupero di Villa Corvini a Parabiago, realizzato dall’Amministrazione comunale con i contributi del Fondo Strutturale Europeo - Obiettivo 2 - Asse del Sempione, per dotare la città e il territorio dell'Alto Milanese di un Centro Servizi per la Piccola e Media Impresa destinato in particolare al settore calzatu- Rete stradale riero. Un altro programma incentrato sul rilancio economi- co è il Piano Integrato di Sviluppo Locale (PISL-DOCUP- esistente da potenziare e Obiettivo 2) promosso dal comune di e di di progetto per la realizzazione su un’area, oggi, agricola del Polo Tecnologico Multifunzionale Melting Point (PTM). Rete ferroviaria esistente Anche in questo caso si tratta di un centro di servizi per il da potenziare e supporto all’innovazione tecnologica e allo sviluppo delle di progetto imprese locali, che contempla anche l’offerta di appositi Fonte: Centro Studi PIM, 2006 progetti infrastrutturali spazi per la localizzazione di imprese, sia di servizio, che inseriti nella Legge Obiettivo n.443 del 21 dicembre 2001 28 ad alta tecnologia. 50

temitemi e progettiprogetti interventiinterventi perper lele infrastruttureinfrastrutture legnaneselegnanese 2.2 Interventi per le infrastrutture Rete stradale

Strategie metropolitane e grandi progetti: La logica di base riguarda l’individuazione di sistemi Le principali strategie di intervento riguardano: decisioni esogene che consentano di : > il potenziamento delle principali direttrici radiali > assicurare una adeguata gerarchizzazione degli Come noto, l’assetto delle reti di mobilità della Pro- esistenti, con opere prevalentemente in sede, per assi, che risponda maggiormente alle esigenze di vincia di Milano è caratterizzato da una struttura mar- rendere più efficienti i collegamenti in avvicina- relazione sul territorio; catamente radiocentrica che, all’approssimarsi del mento al capoluogo (A4, A9, SS36, Paullese, Cassa- capoluogo, si attesta sull’anello stradale delle tan- > allontanare i traffici di transito dall’area centrale, nese, Rivoltana, SP114, varianti al Sempione e alla genziali e sulla cintura ferroviaria milanese. già interessata da una propria elevata quota di Varesina); Al contrario, allontanandosi dall’area centrale, le spostamenti in ingresso; connessioni trasversali diventano più rade ed è pro- > la riqualificazione puntuale della maglia viaria dif- prio tale configurazione che contribuisce a peggiorare > integrare tra loro le diverse modalità di trasporto, fusa, per aumentare la sicurezza, migliorare gli la situazione di grave congestione di tutte le direttri- potenziando i nodi di interscambio; attraversamenti urbani, rendere più fluide e incre- ci, in particolare quelle radiali. mentare le connessioni trasversali; > favorire forme di mobilità sostenibile e meno Ad esse, infatti, viene demandato il compito di smalti- impattanti, da un lato, promovendo il trasferimen- re traffici di natura e con destinazioni differenti, che, > la realizzazione di nuovi tronchi autostradali, con to modale verso il trasporto pubblico, e dall’altro, in mancanza di un’adeguata struttura della maglia, andamento prevalentemente trasversale, di valen- sostenendo progetti infrastrutturali territorial- tendono a gravitare ulteriormente, e talvolta inutil- za strategica per l’intera Lombardia e tutto il Nord mente e ambientalmente compatibili. mente, sul nodo centrale dell’area metropolitana. Italia la cui attuazione è ancora subordinata al rag-

A tutto ciò si aggiunge una generale condizione di ina- giungimento del necessario consenso delle realtà deguatezza delle prestazioni tecniche di molti itine- territoriali coinvolte: Pedemontana, Tangenziale rari, che, per quanto riguarda le direttrici stradali, si Est Esterna, BreBeMi. Questi sono, come noto, i trovano ormai ad attraversare un denso susseguirsi di progetti al tempo stesso più rilevanti e di più diffi- aree urbane, con inevitabili ricadute, sia sulla fluidità cile realizzazione, sia per la loro natura e di scorrimento veicolare, che sulla vivibilità dei l’impatto che determinano sul territorio e le luoghi. comunità locali, sia per il numero dei decisori coinvolti e i riflessi che comportano, che vanno Di fronte a questo scenario, emerge la necessità di bene al di la dell’ambito di competenza del PTCP. attuare una riorganizzazione complessiva delle reti, In questo senso possono essere definiti progetti secondo criteri di pianificazione che interessino tutti esogeni. i livelli della mobilità, ne considerino le reciproche sinergie, si integrino e risultino compatibili con il sistema territoriale e ambientale.

29 50

temitemi e progettiprogetti interventiinterventi perper lele infrastruttureinfrastrutture legnaneselegnanese Rete ferroviaria Interventi per l’ambito

Gli interventi attengono, sia ad aspetti infrastruttura- Le principali opere previste nel Legnanese sono fina- Programma Quadro, siglato dalla Regione Lombardia, li, che al servizio offerto, con gli obiettivi di: lizzate al miglioramento delle condizioni di circola- dallo Stato e dagli Enti competenti delle infrastruttu- zione lungo la direttrice del Sempione, sia per alleg- re nel marzo 2000. > liberare “tracce” per lo sviluppo del Servizio Fer- gerirne i carichi, lungo le tratte di attraversamento Sussistono, tuttavia, ancora forti contrarietà per gli roviario Regionale, grazie alla realizzazione delle delle aree urbane, sia più in generale per rafforzare elevati impatti ambientali prospettati dall’opera, nuove linee ad Alta Capacità (direzione Bologna, l’offerta infrastrutturale per l’accessibilità soprattutto da parte del Parco del Roccolo e di alcuni Torino, Venezia, Gottardo) e il potenziamento di all’aeroporto di Malpensa. dei comuni attraversati. quelle radiali esistenti (Milano-Pavia, Milano- Mortara, Rho-Gallarate); A) Variante alla SS 33 del Sempione tra Rho e Galla- B) Variante alla SS 33 ad ovest di rate e la tangenziale sud di Cerro Maggiore > allontanare i traffici merci dal “nodo milano” Consiste in un tracciato stradale alternativo all'attua- Si tratta di due interventi di scala locale: il primo è verso un più esterno sistema di “gronde” (FNM le asse del Sempione, più esterno rispetto alle aree previsto dal PRG del comune di San Vittore Olona, il Saronno-Seregno, Vanzaghello-Novara e RFI urbane, che si diparte da Rho per poi raggiungere secondo è oggetto di un progetto preliminare promos- Seregno-Bergamo); Samarate e Lonate Pozzuolo, all’altezza della varian- so dal comune di Cerro Maggiore, per rafforzare te alla SS 341 - Gallaratese (anch’essa in fase di pro- l’accessibilità al vicino centro commerciale Auchan di > offrire un servizio qualitativamente migliore, am- gettazione) e, successivamente, attraverso questa, si Rescaldina. Le due opere consentono di realizzare modernando e completando la rete suburbana collega con la SS 336 della Malpensa e con una variante locale esterna all'area urbana. (FNM Milano-Asso, RFI Monza-Molteno, Secondo l’autostrada A8 dei Laghi. Passante), realizzando adeguate aree di inter- Nel tratto iniziale l’itinerario coincide con la tangen- C) Potenziamento della linea ferroviaria RFI Rho- scambio ed attuando un orario di tipo cadenzato; ziale di Rho (a doppia carreggiata) e tra Pogliano e Gallarate Vanzago con la SP 229, per le quali è prevista una Si tratta della realizzazione del terzo binario lungo la > rafforzare le opportunità offerte dal trasporto riqualificazione in sede. Per la parte successiva è, tratta ferroviaria che collega Rho e Gallarate, con la pubblico di tipo metropolitano, estendendo le invece, prevista la realizzazione di un nuovo tracciato conseguente riqualificazione delle stazioni esistenti e linee esistenti o previste oltre ai confini comunali a semplice carreggiata che aggira i nuclei di Nervia- la realizzazione di una nuova fermata localizzata sul di Milano. no, Parabiago, , Busto Garolfo (in questo territorio comunale di . L’obiettivo è quello caso il tragitto coincide con la variante ovest alla SP di migliorare l’offerta lungo la direttrice del Sempio- 109 recentemente completata), , Villa Corte- ne, mettendo a disposizione un binario aggiuntivo per se e Busto Arsizio. implementare il Servizio Ferroviario Regionale e Il progetto preliminare dell’intervento è stato predi- Suburbano (consentendo la separazione dei servizi a sposto, ed è ora in attesa di approvazione da parte lunga percorrenza da quelli a breve percorrenza). Il del CIPE nell’ambito delle procedure della Legge progetto preliminare dell’opera è stato approvato in obiettivo, dopo essere passato all'esame della Regio- linea tecnica con prescrizioni dal CIPE nell’ambito ne Lombardia e della Commissione speciale VIA, che della Legge obiettivo ed è compreso tra le opere pre- hanno espresso parere favorevole con prescrizioni. viste dall’Accordo di Programma Quadro per Poiché inoltre esso è funzionale all’accessibilità a l’accessibilità a Malpensa (marzo 2000). Malpensa è stato ricompreso nel relativo Accordo di 30 50

temitemi e progettiprogetti interventiinterventi perper lele infrastruttureinfrastrutture legnaneselegnanese D) Potenziamento tratta FNM Saronno – Busto – Malpensa

Sono in corso i lavori relativi all’interramento della tratta o

t in Comune di Castellanza. I lavori, nell'insieme, prevedono i la realizzazione della nuova fermata di Castellanza e il b E potenziamento della tratta al fine del miglioramento m dell’accessibilità ferroviaria a Malpensa. a ’

l D

E’ inoltre prevista la riattivazione del “Raccordo X” di

Busto Arsizio fra la rete RFI e FNM (collegamento diretto r verso Malpensa da Gallarate). e D p

i E) Corridoio della mobilità direttrice S.S. 33 l C a

In attuazione del Piano Provinciale di Bacino della Mobilità r legnano B e dei Trasporti la Provincia ha condotto uno studio di fatti- u t A bilità per individuare gli interventi lungo l’asta del Sempio- t ne tali da garantire l’inserimento di un itinerario, in sede u r

prevalentemente riservata, dedicato al TPL. t B E’ in fase di definizione un Protocollo d’Intesa fra tutti i s a

Comuni interessati al fine di concordare forme di collabo- r razione nell’ambito dei rispettivi documenti di pianifica- f n zione urbanistica finalizzate alla salvaguardia del corridoio i per il quale è stata definita la fattibilità tecnica. i E t busto garolfo parabiago t e

g A o C A r progetti infrastrutturali per l’ambito progetti infrastrutturali p

Rete stradale Rete ferroviaria

locale sovralocale esistente esistente esistente da potenziare e di progetto da potenziare e da potenziare e di progetto di progetto metropolitana esistente Fonte: Centro Studi PIM, 2006 progetti infrastrutturali inseriti nella Legge Obiettivo metropolitana di progetto n.443 del 21 dicembre 2001 31 50

temitemi e progettiprogetti interventiinterventi perper lele infrastruttureinfrastrutture legnaneselegnanese 2.3 Progetti per gli spazi aperti P

C

Parchi, progetti di fruizione, rete ecologica T

Considerato il livello di urbanizzazione del contesto, P

assume particolare rilevanza il mantenimento e la valo- a c

rizzazione per le potenzialità degli spazi aperti rimasti, i

in grado di offrire ancora suggestioni paesaggistiche di un g o

certo interesse, ma soprattutto di garantire un equilibrio l

ormai irrinunciabile tra edificazione e spazi liberi. In o questa direzione si muove il sistema dei parchi e delle aree c e

protette esistenti e, in particolare i Parchi di Interesse legnano Sovralocale fra i quali il Parco del Roccolo, il Parco e t

dell’Alto Milanese, il Parco Locale del Bosco di Legnano e e il Parco del Bosco di Rugareto. Il Roccolo, riconosciuto rete ecologica PTCPr nel 1994, è la presenza più rilevante sia dal punto di vista dimensionale che dal punto di vista della pianificazione, in quanto dotato di un proprio piano particolareggiato che favorisce il mantenimento e la qualificazione dell’attività agricola a cui è demandata la conservazione dell’ambiente. Il potenziamento di questo “presidio ter- ritoriale” si sostanzia nel riconoscimento del Parco del busto garolfo parabiago Medio Olona e del limitrofo Basso Olona, che fa parte del Parco Intercomunale dell’Olona, e del Parco delle Roggie nel comune di Dairago. Il Parco del Medio Olona punta sulla valorizzazione delle potenzialità naturalistiche del fiume Olona, degli insediamenti di origine rurale e produt- tiva rimasti e alla risoluzione di problemi idrogeologici dell’Olona e della sua messa in sicurezza. Questo quadro trova completamento nel Progetto della Dorsale Verde che, sulla falsariga di quanto analogamente proposto per la Brianza, configura un disegno territoriale più generale. L’ipotesi è quella di connettere il PLIS del Roccolo con quello dell’Alto Milanese, a nord, e il Parco gangli Lombardo della Valle del Ticino ad ovest. L’obiettivo è la corridoi ecologici primari salvaguardia e il rafforzamento della continuità fra gli corridoi ecologici secondari principali corridoi ecologici dei corsi d’acqua spazi aperti e le aree agricole attraverso l’individuazione Fonte: PTCP vigente dei punti di connessione e il consolidamento dei collega- 32 menti fruitivi ed ambientali esistenti e di progetto. 50

temitemi e progettiprogetti progettiprogetti perper gligli spazispazi apertiaperti legnaneselegnanese Iniziative che rispondono coerentemente alle definizioni e

alla filosofia di rete ecologica e sistema paesistico ambien- o i tale prospettate nelle tavole del PTCP e dei suoi allegati, r con la previsione di corridoi e connessioni in grado di: o t

> potenziare i collegamenti ciclopedonali esistenti, pog- i r

giandosi su infrastrutture idrauliche esistenti (Villoresi e r scolmatore Seveso/Olona); e t

> connettere la direttrice dell’antico corso dell’Olona ed i l

parchi di Milano Ovest; e

> connettere i due canali scolmatori fra loro. d

Fra i progetti che alla scala sovracomunale intrattengono e

forti relazioni con le iniziative sopra esposte è da segnalare n l’iniziativa Mi-Bici della Provincia di Milano, per il coordi- o i legnano namento, l’estensione la razionalizzazione di una rete pro- z tetta di collegamenti pedonali e ciclabili. Per quanto a riguarda gli itinerari principali che possono interessare z z l’ambito in esame è da evidenziare un percorso ciclopedo- i r

nale lungo il Canale Villoresi. Ad oggi è stato attrezzato il o tratto tra Garbagnate e Busto Garolfo, passando attraverso l a

Parabiago. Ulteriori potenzialità che contribuiscono ad valorizzazione del territoriov innalzare il livello qualitativo dell’area, sono i numerosi beni che testimoniano un passato importante nella storia dell’area ovest Milanese. Tale patrimonio, sia per le quali- parabiago tà intrinseche espresse dai valori storico-artistici- busto garolfo testimoniali, che per numero e collocazione, è oggi ogget- to di particolare cura ed attenzione da parte delle ammini- strazioni locali che intendono valorizzarne la presenza ed offrirlo alla fruizione pubblica. Numerose, infatti, sono le iniziative che riguardano il patrimonio storico; fra queste, quelle più rilevanti riguardano il Castello Visconteo di Legnano, oggetto di un progetto di restauro, in parte PLIS esistenti attuato, e destinato a sede museale; il Palazzo Leone da PLIS di progetto/previsti Perego, utilizzato come spazio espositivo; il Museo Guido Progetto dorsale verde Sutermeister che conserva materiale archeologico prove- piste ciclabili esistenti niente dalla città e dal territorio circostante sempre a piste ciclabili di progetto Legnano; il Convento degli Olivetani a Nerviano, oggetto di MI-Bici risanamento conservativo; la Villa Corvini a Parabiago, uti- Fonte: PTCP vigente esistente lizzata per servizi pubblici e all’imprese e Villa dell'Acqua progetto a Cerro Maggiore, utilizzata come biblioteca civica. 33 50

temitemi e progettiprogetti progettiprogetti perper gligli spazispazi apertiaperti legnaneselegnanese 50 34 legnanesel temit eprogetti

e PTCPPTCP vvigenteigente e m sistema insediativo infrastrutturale i g e

p n r o g e a t t i n

scheda

s c e h e d a s e rete ecologica denti. sovracomunale, ecc.)giàcommentate neicapitoliantece- strutturale esistenteedi progetto, progettidirilevanza circa ilsistemainfrastrutturale einsediativo(reteinfra- pubblicata nellapaginaprecedente fornisceindicazioni aree boscateealtreprescrizioni didettaglio.Latavola all’art.61; leconnessioniverde, icorsid’acquaminori,le declinazione; lezone“peri” ed“extra”urbanedicui l’ambiente: adesempiola reteecologicanellesuediverse definisce ilquadrocomplessivo delprogettoper tavola n°4en°1delPTCP oggivigente.Laprimatavola te sonogliestrattiperil territorio quaconsideratodella Le immaginipubblicateinquestaenellapaginapreceden- legnanesel e g temit eprogetti e m n i

e a p r o n g e

t e t i

scheda

s s c h e e d a

50 35 PTCPPTCP vviigenteente 50 36 legnanesel

temit eprogetti Piano strategico Alto Milanese e e m i g e

p n r o g e a t t i n

scheda

s c e h e d a s e sentano e sfruttandolenotevoliopportunità chesipre- delle specializzazionieconomiche tradizionali cio, superando iproblemidellatransizione ingradolinee disviluppo difavorirneilrilan- l’Alto Milanese,intende mente rilanciatadall’Assessorato provincialeper proposta del modo condivisoilfuturodiquestoterritorio,la ni diquestoambito)lacapacitàimmaginarein oggettiva complessitàedellefortidifferenziazio- si, èsembratamancare(ancheinragionedella za diiniziativeinteressantietentativigenero- Dopo unperiodoinizialenelquale,purinpresen- dell’Alto Milanese protocollo d’intesaperil portato nelfebbraio2000allaelaborazionediun sociale einfrastrutturalecondivisi,chehanno luppo dell’area:interventiditipoproduttivo, la trasformazioneedilrafforzamentodellosvi- complesso coordinatodiinterventiintegratiper sociali edeconomiciperindividuareeattuareun tando leamministrazionilocalieidiversiattori strada della"programmazionenegoziata",mobili- comuni delCastanese-hadatempointrapresola comuni dellaprovinciadiMilano,traiqualigli11 dell’Alto Milanese–unambitochecoinvolge23 altre regionidelPaese, ancheilterritorio Come moltisistemiterritorialiinLombardiae Piano strategico perl’AltoMilanese . Piano Strategico d’Area . offrire una visione delle offrire unavisione Patto Territoriale , recente-

lizzazione dell’ambito. agevolare ecoordinareilprocessodireindustria- rato unanotevoleesperienzanelpromuovere, Strategico perl’AltoMilanese l’avvio ailavoriperlacostruzionediun ranza pubblica,consedeaLegnano,chehadato roimpresa Piano èstataaffidataall’ La segreteriatecnicaperl’elaborazionedel

, l’agenziadisviluppolocaleamaggio- Agenzia d’AreaEu- , dopoavermatu- Piano i Canale VIlloresi s Il territorio dell'Alto Milanese si caratterizza per la presen- za di corsi d'acqua naturali e artificiali di diversa portata

che hanno avuto e hanno ancora oggi un ruolo fondamen- e tale nello sviluppo dell'area. Come si nota nella cartogra-

fia il principale andamento idrografico è quello longitudi- r

PLIS_Roccolo nale da nord a sud dei fiumi Ticino, Naviglio Grande, Olona PLIS_Rugareto e dei torrenti Bozzente e Lura; l'unica eccezione è data dal o canale artificiale Villoresi che scorre orizzontalmente. Il canale Villoresi fu realizzato con funzione irrigua su pro- l

getto dell'Ing. Eugenio Villoresi nel 1891 e attraversa i l comuni di Castano, Buscate, Arconte, Busto Garolfo. Trae i Comprende una vasta area di circa 15 Kmq di terreno Promosso dai Comuni di Rescladina, Cislago, Gorla Minore le sue acque dal fiume Ticino e termina nel fiume Adda. coltivato, boschi, prati, canali di irrigazione e zone umide e Marnate, si estende su una superficie di 202 ha. Da questo canale partono diramazioni che portano le nel territorio dei Comuni di Arluno, Busto Garolfo, Cane- Ha come obiettivo: volgere l’attenzione alle irrisolte pro- acque verso i campi coltivati. Di particolare interesse è il v grate, Casorezzo, Nerviano e Parabiago. blematiche di inquinamento, erosione e degrado del patri-

canale secondario "di Corbetta" che si dirama dal Villoresi Istituitio nel 1994 con l’obiettivo di tutelare e migliorare monio verde, oltre alla salvaguardia dell’agricoltura e in località "quattro bocche" (Busto Garolfo), tra le più gli ambienti naturali in esso compresi, conservando e valo- delle biodiversità presenti. interessanti dal punto di vista paesaggistico. rizzando la pratica dell’agricoltura. A questo si affianca e più a sud la riserva WWF di Vanzago. l

a n a c canale villoresi

Bosco di Legnano PLIS_Alto Milanese & PLIS_ Interessa un’area complessiva di 178 ha a ridosso del con- Nato negli anni ‘70 è uno dei primi esempi di bosco fine provinciale. Nasce nel 1984 per iniziativa del Comune urbano: sorge ai piedi del Castello Visconteo ed è infatti di Busto Arsizio che destina a parco locale un'area di circa noto anche come "Parco del Castello". 110.000 mq di sua proprietà, nota come il Parco "della Si estende su un’area di 25 ha collocata a nord-ovest della S

Mostra del Tessile". All'iniziativa si associarono successiva- Provincia di Milano, a sud-est del Comune di Legnano, ai I mente i Comuni di Castellanza e di Legnano. margini dell'abitato, al confine coi comuni di Canegrate e Il paesaggio dominante è costituito dalla tipica campagna

S.Vittore Olona. Elemento caratterizzante è il suo sistema L lombarda, elemento al quale si sono ispirati i tre Comuni idrico interno. nell'indicare il nome di "Parco Alto Milanese". Fonte: Provincia di Milano, 2006. PLIS P

37 50

temitemi e progettiprogetti schedascheda legnaneselegnanese 50 38 legnanesel temit eprogetti

e PianoPiano strategicostrategico e m i g e

p n r o g a e t t i n

scheda

s c e h e d a s e Provincia diMonza eBrianza;settecittà che struttu- pongono ilmosaico unitariodelnuovoterritorio della identifica tre+setteuna “città”:trecittàchecom- A partiredaquestepremesse,ilProgetto Strategico campi privilegiatidinuove politichedell’abitabilità. non riconducibilialimiti amministratividefiniti, tate come“città”caratterizzate daconfinifluidi, condizioni diurbanitàeche possonoessereinterpre- zioni territorialiintermedie, chedannovitaanuove urbanità; dall’altro,riconosce l’emergerediaggrega- configurandosi comeproduttori didomandenuova politano senzaradicarsiprioritariamente inunluogo, ecc.) chefannounusoallargatodelterritoriometro- pluralità di“popolazioni”(ipendolari,glistudenti, orientamenti: daunlato,tendeariconoscereuna torio dellaProvincia diMilanosecondoduenuovi Il Progetto strategicoosserva,nellospecifico,ilterri- e fattibili. attorno atemiconcreti,attraversoprogettioperativi propone unavisioneingradodiorientarel’azione imprescindibile perlosviluppodell’areamilanese,e come prospettivastrategica,condizioneprimariae Il Progetto assumeladimensionedell’abitabilità Novara, Varese, Lecco,ComoeBergamo. prende leprovincediMilano,Lodi,Piacenza, Pavia, intense relazionisocialiedeconomiche,checom- un’area densamenteurbanizzata,caratterizzatada sfondo diriferimentolaregioneurbanamilanese, to: superandoiconfiniamministrativi,assumecome Il Progetto Strategicoesercitaunpuntodivistainedi- collettivo deisuoiabitanti. metropolitana milanese,eilbenessereindividuale governo, lacoesionesocialeeterritorialedell’area muovere losviluppo,lacompetitività,capacitàdi costruzione delnuovoProgetto Strategicoperpro- La Provincia diMilanohaintrapresoilpercorso Piano strategico web all’evoluzione delprocesso sonodisponibilisulsito Gli aggiornamentieleinformazioni relative camente nelmesedifebbraio2006. per laregioneurbanamilanese”,presentatopubbli- nel documento“Cittàdicittà.Unprogettostrategico Gli obiettivieicontenutidelProgetto sonodescritti tavoli delPTCP. conoscitivo utileadalimentareleattivitàdeglistessi sono rappresentareunpatrimonioprogettuale e “città” cheilProgetto Strategicohariconosciutopos- ferenti finalitàcheanimanoiduestrumenti,le politiche urbane.Inquestosenso,proprioperledif- e orientarel’azionedeisoggettiresponsabilidelle di cosapotrebbediventarenelfuturo,persollecitare tegico avanzaunaimmagineprogettuale,ipotesi scuna delletre+setteuna“città”,ilProgetto Stra- nese nellesuediversearticolazioni.Infatti,percia- di generarevisionierappresentazionidell’areamila- Esse, piuttosto,sipropongonocomeambitiingrado non coincidonoconitavoliinteristituzionalidelPTCP. riali”, purpresentandomoltipuntidicongruenza, Per laproprianatura,questenuove“identitàterrito- parte coincidenteconilComunediMilano. Milano; unacittàcompostadalcuoreurbano,ingran rano ilterritoriodellafuturanuovaProvincia di Legnanese eil Castanese,comeun’unica città,peral- tori tralorodiversi mastrettamenteconnessi comeil rato l’AltoMilanese,un’area comprendentedueterri- Nell’ambito delProgetto Strategicoabbiamoconside- strategico interpretativa-progettuale emersadalProgetto L’Alto Milanese:irisultatidelBandoel’immagine

www.cittadicitta.it w w w . c i t t a d i c i t t a . i t

comuni cheper ilperiododiprogrammazione comuni- getti Integrati diSviluppoLocale(PISL) dialcuni sentati venganoindicatianche quellirelativiaiPro- dei PLIS).Èinoltresignificativo chetraiprogettipre- re tempi, modalitàinnovative perlagestionedel cazione elaprogrammazione (progettodipianodei e deiservizilocalicometema centraleperlapianifi- ci). Altri, identificanoiltemadellaqualitàvita riali, propostadicertificazione energeticadegliedifi- (proposta dicentroricerca eprovesuinuovimate- ne einnovazioneinsettori tecnologicamente avanzati ruolo dell’AltoMilanesecome areadisperimentazio- progetti concentranoinfattilapropriaattenzionesul vincia diMilanoecoordinatodaEuroimpresa. Alcuni pianificazione strategicapromossopropriodallaPro- anche conl’attivazionediunospecificopercorso attori localihannoavviatonelcorsodegliultimimesi, principali dellariflessionechele Amministrazioni egli limitato, lepropostedelBandoevidenzianoidueassi pata anchedallaProvincia diMilano.Purinnumero zia disviluppoterritorialedell’AltoMilaneseparteci- proposte sonostatepresentatedaEuroimpresa,agen- distinte tra4buonepratichee3ideeprogettuali. Tre presentate, nell’areadelSudOvest,7proposte, della primafasedelBando“Cittàdicittà”,sonostate Alla scadenzadel31maggio2006,datadichiusura I primirisultatidelBando un ruolodieccellenzaeconomica. vità produttivediqualitàeamantenereconsolidare regione urbana,chepuòcandidarsiadaccogliereatti- matura, collocatainunaposizionestrategicadella viene descrittocomeun’areadiindustrializzazione Gasparini. L’Alto Milanese,nelProgetto Strategico, Milanese attualmenteaffidataall’AssessoraDaniela verso l’istituzionediunadelegaspecificaperl’Alto tro riconosciutaanchedallaProvincia diMilanoattra- locale,eventieattività culturali, valorizzazione welfa- accentuare la crescitadiproduzioni metropolitani eregionalichelacircondano edi zare lepossibilisinergieterritoriali conigrandipoli nese comepiattaformaproduttiva capacedivaloriz- secondo scenario,centrato sulrilanciodell’AltoMila- abbandono dellaspecializzazione manifatturiera;un tropolizzazione” dell’Alto Milanese esulprogressivo compimento delprocesso di terziarizzazionee“me- scenari possibili.Unprimo scenario,basatosulpieno lavoro. Questedinamiche sembranoalludereadue dite sulterrenodell’organizzazione d’impresaedel dalla meccanica)maanche dadinamicheinparteine- tradizionali (apartiredal tessile-abbigliamentoe dalla transizionedellespecializzazionieconomiche fonda ristrutturazione,caratterizzatodallacrisi e no. L’Alto milaneseèoggiunterritorioinfasedipro- più densadialtricomuniversoilcuoremetropolita- re delCastaneseaovest;l’urbanizzazionereticolare “corona verde”;l’urbanizzazionepiùradaereticola- Sempione echedelineaitrattidiunaverapropria urbanizzata checircondaaesteovestl’astadel centro sulpolodiLegnano;l’areamenodensamente strializzazione lungol’assedelSempione,chefa lineare densa,armaturadellosviluppodianticaindu- insediativi edisviluppodiversi:l’urbanizzazione unitario. Inquestacittàcompositaconvivonomodelli sce evienericonosciutosemprepiùcometerritorio Fiera e Arese asud)chenelcorsodeltemposiricono- nord ovest,altacapacitàferroviariaanuova investiti dapiùrilevantiinvestimenti(Malpensa a collocato inunodeiquadrantidellaregioneurbana L’Alto Milaneseèunambienteinsediativocomplesso, Una immagineinterpretativaeprogettuale grammazione strategica. grazione tradiversistrumentidipianificazioneepro- evidenziando intalmodounafortedomandadiinte- taria 2000-2006ricadevanonelleareeObiettivo2, science based legnanesel e e qualità esostenibilità diversedalpassato. ambiente della produzione,purconcaratteristiche di sibilità dicontinuareapensare l’AltoMilanesecome no dicooperazioneintercomunale chesigiocalapos- stato piùbassocheinaltri contesti. Èsuquestoterre- diverse), illivellodicooperazione sovracomunaleè oggettiva complessità(23 comuni contaglieestorie il futurodiquestoterritorio. Anche inragionedella mancare lacapacitàdiimmaginare inmodocondiviso pur inpresenzadiunaserie diiniziative,èsembrata ficate. Daquestopuntodi vistanelcorsodeglianni, centri urbaniedicurasalvaguardia delleareeinedi- ta l’altrafacciadiunapolitica diriqualificazionedei ganizzazione deglispazifisicidellaproduzionediven- saperi edelleconoscenze;unaattentaazionedirior- di luoghieprocessiproduzioneriproduzionedei di altaqualitàsiconnettonoadunsistemaregionale piccole emedieimprese;servizitecnologicilogistici capitale umanoconvivonoconunsolidotessutodi tà manifatturiereadaltocontenutoditecnologiae piattaforma produttivainnovativa,nellaqualeattivi- e cooperativo,l’AltoMilanesepuòtrasformarsiinuna Se riesceadintensificareunorientamentostrategico lunghe ecortedellaregioneurbananelsuoinsieme. una collocazionegeograficastrategicanellereti a porliinrelazioneallepossibilitàinediteofferteda strutturale, imprenditorialità,culturalidellavoro) e vantaggi competitivitradizionali(dotazioneinfra- dunque essereingradodimettereallavoroalcuni ripensamento dellosviluppodell’AltoMilanesedeve parti diquest’areasenzaomologarle.Unoscenario un modellodisviluppocapaceintegrarelediverse partire dalfiumeOlona)esullanecessitàdiarticolare bientali epaesisticheancoraattivenelterritorio(a necessità dipolitichesalvaguardiadellerisorseam- Questo secondoscenariochiamaarifletteresulla luppo deisettoridellaricercaedell’altaformazione. information intensive g temit eprogetti e m n i

e a p , instrettarelazioneconlosvi- r o n g e

t e t i

scheda

s s c h e e d a

50 39 PianoPiano stratestrategiicoco L‘area metropolitana milanese_volo Google Earth, novembre 2006

40 50 legnaneselegnanese