25 maggio Caetani Geniušas Tiburzi Mastroni Fondazione Con il contributo di 55a stagione concertistica 2020/2021 Orchestra di Padova e del Veneto

— Martedì 25 maggio 2021 Enti fondatori Ciclo completo, ciclo parziale Blu Comune di Padova Teatro Verdi – ore 19.00 Provincia di Padova Regione del Veneto Concerto n° 6947

— Consiglio generale Comune di Padova Sergio Giordani Direttore Sindaco di Padova, Presidente Paolo Giaretta Vicepresidente Oleg Caetani Luca Zaia Presidente della Regione Pianoforte del Veneto, Consigliere Fabio Bui Lukas Geniušas Presidente della Provincia di Padova, Consigliere Soprano Silvia Sanero Casalini Consigliere Mecenati Art Bonus Francesca Tiburzi

— Basso Marco Angius Direttore musicale e artistico Amedeo Levorato Andrea Mastroni Direttore amministrativo

— Via Marsilio da Padova 19 35139 Padova (PD) T 049 656848 - 656626 [email protected] In collaborazione con www.opvorchestra.it

Seguici su   YOUTUBE 

Concerto di inaugurazione della camera acustica realizzata dall'Orchestra di Padova e del Veneto per il Teatro Verdi di Padova con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo Programma Note

Fryderyk Chopin (1810-1849) Fryderyk Chopin Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in mi minore op. 11 Allegro maestoso La prima esecuzione assoluta del Concerto in mi minore coincise con l’ulti- Romanza: Larghetto ma esibizione in pubblico di Chopin prima della sua partenza dalla Polonia, e si Rondò: Vivace svolse al Teatro Nazionale di Varsavia l’11 ottobre 1830 con l’orchestra diretta da Warlo Ewasio Soliwa. L’indomani, al fedele Tytus, Chopin scrisse: «II mio Con- certo è riuscito bene: non avevo alcun timore, ho suonato come quando mi trovo Dmitri Shostakovich (1906 - 1975) da solo. Sono soddisfatto. La sala era piena. Dopo il pezzo d’inizio, la Sinfonia di Sinfonia n. 14 in sol maggiore per soprano, basso, archi e percussioni, op. 135 Goerner, ho suonato l’Allegro in mi minore, che pareva andasse da solo, su un De Profundis – Adagio pianoforte Streycher. Applausi assordanti. Soliwa era contento. Poi si è eseguita Malagueña – Allegretto l’Aria con coro di Soliwa che M.lle Volkow, vestita d’azzurro come un angelo, ha Lorelei – Allegro molto cantato con slancio. Seguivano l’Adagio e il Rondò; e poi c’è stata la pausa. E nella Samoubijca (Il suicida) – Adagio seconda parte altre musiche, di Rossini e di altri». Le recensioni della stampa? Nacheku (In guardia) – Allegretto Una sola menzione, quasi di sfuggita, nel ‘Corriere di Varsavia’, fece intendere Madam, posmotrite! (Signora, guardi!) – Adagio a Chopin che l’opinione pubblica aveva cessato di mostrare qualsiasi interesse V tjur’me Sant`e (In prigione) – Adagio per lui. Nemmeno una parola, su quel Concerto, fu dedicata dagli altri giornali Otvet zaporozhskikh kazakov konstantinopol’skomu sultanu polacchi. Neanche un mese dopo, al termine di un breve riposo in campagna a (La risposta del cosacco Zaporozian al sultano di Costantinopoli) – Allegro Zelazowa Wola, Chopin provvide a rassicurare Wojciechowski che nulla l’attraeva Delvig, Delvig! – Andante all’estero ma che s’era deciso a partire soltanto «per soddisfare la vocazione e il Smert’ poeta (La morte del poeta) – Largo buon senso»: tutti infatti attorno a lui, dal padre agli insegnanti ai giovani amici, Zakljuchenie (Conclusione) – Moderato lo incoraggiano al viaggio all’estero che doveva consacrare la sua affermazione come concertista di pianoforte. Seppur a malincuore, Chopin stesso s’era deciso a tale passo, rendendosi conto che nel clima artistico di Varsavia, in cui l’unica cultura musicale che avesse solide radici era l’opera di gusto italiano, non vi erano le condizioni propizie al suo successo. E, per di più, le autorità gli avevano negato una borsa di studio per un soggiorno in Germania, Italia e Francia. Alla vigilia del- la partenza, fissata per il 2 novembre 1830, Chopin fu calorosamente festeggiato dagli amici che, dolorosamente presaghi del futuro, donarono al giovane artista una coppa d’argento contenente alcune zolle di terra polacca. Dedicata a Friedrich Kalkbrenner, la partitura del Concerto in mi minore s’apre con l’Allegro maestoso, il movimento più ampio, di gran lunga più orientato ad una solidità costruttiva. Un Tutti dell’orchestra presenta i due temi principali, l’uno nella tonalità di mi minore, l’altro in mi maggiore: il primo soggetto cede il campo ad una frase in piano e legato espressivo, che è una tipica manifestazione dello ‘zal’, la malinconia polacca; il secondo tema, contrassegnato dalla didascalia cantabile, ha un incede- Puoi riascoltare il concerto su www.opvlive.it re di elegante gradevolezza. Del Larghetto in mi maggiore, intitolato Romanza, dall'8 giugno 2021 Chopin, secondo una lettera all’amico Tytus, precisava che non doveva essere

4 PROGRAMMA 5 NOTE «energico, ma piuttosto romantico, tranquillo, malinconico, per dare l’impressione senso meraviglioso di pace. E poi l’, ove la morte tragica dei protagonisti è di uno sguardo gentile al luogo che risveglia nel pensiero mille cari ricordi. È una rischiarata da tratti luminosi nella musica. E Shostakovich così concludeva: «Tutto meditazione nel bel tempo primaverile, ma durante il chiaro di luna: perciò l’ac- questo ha origine probabilmente da vari insegnamenti religiosi, secondo i quali compagno con le sordine». vivere forse è doloroso ma quando morirai tutto sarà bello e ti attenderà una pace completa... Mi sembra in questa mia Sinfonia di seguire i passi del grande Senza soluzione di continuità, il Larghetto si collega al Rondò finale, anch’esso in compositore russo Mussorgski. Il suo ciclo Canti e danze della morte ne parla dif- tonalità di mi maggiore. All’interno di questo movimento si ascolta esplicitamente fusamente, in particolare Il condottiero è una grande protesta contro la morte, un il ritmo della danza nazionale polacca denominata Krakoviac: più antico della ammonimento al fatto che bisogna vivere la propria vita in modo onesto, nobile, Polacca, il Krakoviac è una danza della regione di Cracovia. La Coda, da ultimo, non commettendo mai nulla di cattivo perché purtroppo gli scienziati non inven- è una pagina di magistrale scrittura pianistica, per nulla inferiore ad alcuni dei teranno tanto presto l’immortalità... La morte aspetta tutti noi e per questo io non coevi Studi. vedo nulla di buono alla fine della nostra vita... Questa Sinfonia intende essere una sorta di addio alla vita, se tale addio riuscisse a comprendere nella musica [Luigi Bellingardi] tutto ciò che l’autore aveva in mente, una specie di suo testamento... Ma voi che ascoltate, vorrei che dopo l’esecuzione di oggi, mentre ve ne andate, abbiate a dire che la vita è meravigliosa!».

Dmitri Shostakovich Nella Quattordicesima Sinfonia si ascoltano undici poemi, tutti riverberanti l’im- magine della morte, non un’immagine consolatrice o liberatoria ma il senso di un La Quattordicesima Sinfonia per soprano, basso, orchestra d’archi e percussio- incubo senza rimedio. Ancora Shostakovich ebbe a precisare al riguardo: «Varie ne fu scritta nel 1969, esattamente tra il 13 e il 16 febbraio, con completamento persone, che dicono d’essere miei amici, sembravano chiedersi perché il finale dell’orchestrazione il 2 marzo, mentre Shostakovich era in ospedale, a Mosca, per non fosse confortante, quasi intendessero dire che la morte era soltanto l’inizio di disturbi cardiaci. Prima di accingersi al lavoro Shostakovich aveva fatto sentire un’altra vita. Non è vero, la morte non è affatto l’inizio di qualcosa, la morte è la ai suoi allievi il War Requiem di Britten e, non casualmente, la Quattordicesima fine vera, dopo di essa non esiste nulla, assolutamente nulla». Sinfonia porta in partitura la dedica a Benjamin Britten (che diresse la prima ese- cuzione in Occidente di tale lavoro al Festival di Aldeburgh nell’estate 1970). Esi- In effetti la Quattordicesima Sinfonia è un lavoro del tutto sui generis che si arti- stono tre stesure della Sinfonia: la prima contempla l’esecuzione in russo dei testi cola in una successione di undici riflessioni su un unico tema, la morte. Tale com- di Apollinaire, Garcia Lorca e Rilke mentre la seconda stesura, autorizzata dall’au- posizione dilata in maniera inequivoca i limiti della forma sinfonica, ha qualcosa tore, contempla l’esecuzione in lingua tedesca. Vi è infine una terza versione, che di un Requiem ateo che non richiede affatto la presenza fastosa di un coro per il pure ha avuto il beneplacito di Shostakovich, nella quale i canti sono intonati suo carattere largamente introverso, avvertibile sin dalle prime battute nel moti- ciascuno nella loro lingua d’origine, con eccezione del Loreley di Apollinaire che vo del Dies irae. In maniera del tutto convincente l’autore fa sì che tutti gli undici segue strettamente un poema tedesco di Clemens Brentano del 1801 e che viene episodi si dispongano in cerchio attorno al tema della morte, come se tutti ne cantato in questa lingua. fossero i satelliti; e, dal canto suo, la morte non si precisa in un’unica, concreta raf- figurazione ma nell’ombreggiatura dialettica di undici prospettive diverse e con- All’anteprima dell’esecuzione della Quattordicesima Sinfonia alla Piccola Sala vergenti su un unico tema. Shostakovich infatti non si sofferma a considerare la del Conservatorio di Mosca il 21 giugno 1969, Shostakovich pronunciò, tra l’altro, morte secondo il normale destino dell’uomo ma nel senso di una necessità inelut- queste parole: «Forse v’interesserà sapere come mai ho deciso di prestare tanta tabile che giunge sempre troppo presto, imposta all’individuo in maniera autorita- attenzione a un fenomeno così crudele e tremendo come la morte. Non perché ria, particolarmente tragica, secondo una realtà più forte del pensiero dell’essere ho molti anni e non perché tutto attorno a me cascano i proiettili – per espri- umano, per la sua crudeltà e assurdità. In tale prospettiva viene a svuotarsi anche mermi nel linguaggio degli artiglieri – e quindi perdo ogni giorno qualche amico il concetto burocratico dell’esistenza umana secondo il «realismo socialista» di o qualche parente. Ho cercato piuttosto di contrappormi ai grandi classici a tale fronte al quale la concezione di Shostakovich si colloca in una forma dialettica che riguardo, al modo cioè con cui hanno affrontato il tema della morte, intesa come trae origine da quel profondo umanesimo del musicista che l’aveva fatto esclama- passaggio a un mondo migliore». Nel ricordare tale testimonianza, Kirill Kondra- re, la sera della première, «vorrei augurarmi che gli ascoltatori dopo l’esecuzione scin rammenta che Shostakovich citava, di seguito, la morte di Boris Godunov che di questa Sinfonia abbiano a pensare quanto meravigliosa sia la vita». contempla in musica una certa rarefazione sonora; e poi l’Otello di Verdi: quando finisce la tragedia e muoiono Desdemona e Otello, si avverte nella musica un [Luigi Bellingardi]

6 NOTE 7 NOTE registrato l’unico ciclo completo di Orchestra, City of Birmingham Sinfonie di Shostakovich con LaVerdi Symphony Orchestra, Kremerata Interpreti di Milano mai registrato in Italia fino Baltica, Russian National Orchestra, ad adesso. I CD hanno vinto diversi Orchestra del Teatro Mariinsky, premi da Classical Today in USA, Toronto Symphony, Warsaw Télérama in Francia e Record Geijutsu Philharmonic, sotto la direzione di in Giappone. Le sue registrazioni importanti personalità quali Valery hanno vinto tre Diapason d’Or. Nel Gergiev, Mikhail Pletnev, Dmitry OLEG CAETANI modo nel repertorio operistico di 2001 ha debuttato alla Scala di Milano Sitkovetsky, Antoni Wit, Rafael Oleg Caetani è considerato uno Verdi, Puccini, Mussorgsky e Wagner con Turandot, tornando in seguito nel Payare e Dmitry Liss. La stagione dei più grandi direttori della sua ha influenzato il suo approccio 2005 per dirigere Otello. Ha aperto la 2019/20 include i debutti americani generazione, sia nel repertorio interpretativo nell’ambito del stagione 2001 del Teatro del Maggio con la Philadelphia Orchestra e sinfonico che in quello operistico. Nel XX secolo. Nel 2005 Oleg è stato Musicale Fiorentino con Don Pasquale. il Gilmore Keyboard Festival. Gli corso della sua carriera ha diretto in Designate Music Director all’ENO, dal Dirige regolarmente orchestre come impegni europei comprendono invece tutto il mondo dal Teatro alla Scala 2002 al 2005 è stato Designate Music Staatskapelle Dresden, Munich recital in importanti sale tra cui di Milano al Teatro Mariinsky di San Director della Melbourne Symphony Philharmonic, Symphonieorchester Salle Gaveau, Auditorium de Lyon, Pietroburgo, dalla Royal Opera House Orchestra e dal 2005 al 2009 direttore des Bayerischen Rundfunks, concerti da camera al Teatro degli di Londra all’Opera House di San musicale e direttore artistico della Gewandhausorchester, Wiener Champs-Elysées e concerti con la Francisco, dal Musikverein di Vienna al stessa Orchestra. Negli anni precedenti Symphoniker, Bamberger Symphoniker, St Gallen Symphony Orchestra. Da Lincoln Center di New York, lavorando Caetani è stato direttore principale Orchestre National de Radio France, sempre noto per l’innata curiosità, con alcuni dei più grandi solisti come della Staatskapelle Weimar, Primo Mozarteum Orchester, Konzerthaus Lukas Geniušas ha sviluppato un Martha Argerich, Sviatoslav Richter, kapellmeister dell’Opera di Francoforte Orchester Berlin, Orchestra Nazionale ampio interesse musicale, dal Barocco Daniil Trifonov, Mischa Maisky, Gautier e GMD a Wiesbaden e a Chemnitz. della Rai e molte altre ancora. al contemporaneo. Il suo repertorio Capucon e molti altri ancora. Caetani Dall’anno 1999 Caetani ha portato spazia dai Concerti per pianoforte considera Nadia Boulanger la fonte avanti un rapporto particolarmente LUKAS GENIUŠAS di Beethoven al Ludus Tonalis di ispiratrice. Ha frequentato la classe stretto con LaVerdi di Milano e con Pianista russo-lituano, Lukas Hindemith e John Adams e rivela una di direzione d’orchestra di Franco quest’ultima ha anche partecipato ad Geniušas si è affermato come particolare predilezione per gli autori Ferrara e ha studiato composizione una serie di tournée in Sud America uno degli artisti più accattivanti e russi come Tchaikovsky, Rachmaninov con Irma Ravinale. All’età di 17 anni (2003), Spagna (2009) e Salisburgo particolari della sua generazione. e Prokofiev. Geniušas si dedica inoltre ha debuttato come direttore in una (2016 – Schumann Symphonic Apprezzato per la sua «brillantezza e con grande passione alla scoperta di sua produzione (da lui ideata) de Il Cycle). Nell’aprile 2008 ha diretto maturità» (The Guardian) tiene recital opere contemporanee o raramente combattimento di Tancredi e Clorinda La Verdi in un concerto offerto dal regolarmente nelle più prestigiose eseguite. Queste scelte musicali di Monteverdi e altri madrigali. Dopo Presidente della Repubblica Italiana sale in tutto il mondo, tra cui Wigmore si riflettono nella sua discografia, aver studiato tutte le Sinfonie di a Papa Benedetto XVI in Sala Nervi Hall, Concertgebouw di Amsterdam, largamente acclamata dalla critica. Tra Shostakovich con Kiril Kondrashin al e trasmesso in diretta Eurovision TV. Salle Gaveau, Auditorium del Louvre, le sue incisioni più recenti l’edizione Conservatorio di Mosca, si è diplomato La musica di Shostakovich ha sempre Frick Collection di New York, Phillips completa dei preludi di Beethoven con Ilya Musin al Conservatorio di San costituito un ruolo centrale nel suo Collection di Washington, Teatro Carlo e Brahms, degli studi di Chopin (op. Pietroburgo. Vincitore del concorso repertorio. Caetani ha tradotto il Felice, Sala Verdi a Milano e Sala 10 e 25), delle Sonate di Prokofiev RAI di Torino e del Concorso Karajan libretto de Il Naso dal russo al tedesco Grande del Conservatorio di Mosca. per Mirare (premiate con il Choc a Berlino, ha iniziato la sua carriera per la sua produzione a Francoforte Geniušas viene regolarmente invitato Classica e il Diapason d’or) e anche all’Opera di Stato di Berlino ‘Unter nel 1991; ha diretto la prima italiana nei maggiori festival internazionali. incisioni delle musiche di Stravinsky, den Linden’ come assistente di Otmar dell’operetta Mosca Cheriomushki nel Lukas Geniušas collabora con le più Desyatnikov e Čajkovskij. Nato a Suitner. La profonda esperienza 2007 e ha diretto in molti paesi diversi grandi orchestre tra cui Radio France Mosca nel 1990, Lukas Geniušas ha di Caetani, che ormai conta ben prime di opere, concerti, balletti e Philharmonic Orchestra, Orchestre completato gli studi presso lo Chopin quarant’anni di carriera, in particolar Suites di Shostakovich; infine ha anche National de Lyon, NHK Symphony Music College di Mosca nel 2008. Negli

8 INTERPRETI 9 INTERPRETI anni successivi ha raggiunto importanti Traviata e Anna Bolena al Teatro Bellini Racconta l’Inferno di Arnaboldi e ha unanimi apprezzamenti in diversi riconoscimenti nel panorama dei più di Catania. Ha cantato nel ruolo di aperto la stagione 2016/2017 alla allestimenti di Don Giovanni, Le nozze prestigiosi concorsi internazionali, Amelia ne Un ballo in maschera a Metz, Fenice di Venezia con Aquagranda di Figaro, Cosi fan tutte e Il flauto tra cui le due memorabili medaglie e Magda nella Campana Sommersa di di Filippo Perocco. Ha debuttato alla magico di Mozart, Orfeo ed Euridice d’argento: nel 2015 al Concorso Respighi diretta da Donato Renzetti Royal Opera nel 2017 come Carlos V di Gluck, Il barbiere di Siviglia, Il turco Tchaikovsky di Mosca e nel 2010 al al Teatro Lirico della città di Cagliari. (Don Carlo), tornando come Sparafucile in Italia e La Cenerentola di Rossini, Concorso Fryderyk Chopin di Varsavia. Dopo il fortunato ruolo di Amelia, (). Nella Stagione 2019/20 Norma e I Capuleti e i Montecchi di Dal 2015 Geniušas è coinvolto nel l’Opera di Metz la riconferma in ruoli canta Pallante (Agrippina). Bellini, L’elisir d’amore, Don Pasquale, progetto filantropico Looking at the come Nedda in Pagliacci e Giorgetta in Lucrezia Borgia, Lucia di Lammermoor Stars a Toronto, che organizza concerti Il Tabarro, con cui ha aperto la stagione ORCHESTRA DI PADOVA di Donizetti, Rigoletto e Il Trovatore di di musica classica per istituzioni come 2016/17. E DEL VENETO Verdi, La vedova allegra di Lehár. Nella prigioni e ospedali, dove il pubblico Fondata nell’ottobre 1966, in Stagione 2015/2016, su ideazione potrebbe non avere l’opportunità di ANDREA MASTRONI oltre 50 anni di attivita l’Orchestra di di Marco Angius, l’OPV ha ospitato ascoltare questa musica dal vivo nei Ha fatto il suo debutto operistico Padova e del Veneto si e affermata Salvatore Sciarrino come compositore suoi luoghi di espressione tradizionali. in Aida (Re / Ramphis), seguito da come una delle principali orchestre in residenza realizzando il primo opere come Die Zauberflöte (Sarastro), italiane. Unica Istituzione Concertistico- ciclo di Lezioni di suono, esperienza FRANCESCA TIBURZI Turandot (Timur), La Bohème (Colline), Orchestrale attiva in Veneto, l’OPV che si e poi rinnovata nelle Stagioni Ha iniziato i suoi studi musicali Rigoletto (Sparafucile), Le Nozze di realizza circa 120 tra concerti e opere successive con Ivan Fedele, Giorgio all’età di 14 anni. È vincitrice di Figaro (Figaro), Lucia di Lammermoor liriche ogni anno, con una propria Battistelli e Nicola Sani. Sempre numerosi e importanti premi in (Raimondo), Il Trovatore (Ferrando), Stagione a Padova, concerti in Regione nel 2016, l’esecuzione integrale prestigiosi concorsi quali: Ottavio Don Giovanni (Leporello)e la prima e per le piu importanti Societa di delle Sinfonie di Beethoven dirette Ziino (2012), Marcella Pobbe (2014), mondiale di Romeo e Giulietta di concerti e Festival in Italia e all’estero. da Angius nell’ambito del Ludwig secondo premio al Concorso Etta Limiti Marchetti (Baldassarre). Ha incorporato La direzione artistica e musicale Van Festival e stata accolta da un nel 2015. Nel 2011 si diploma con ruoli come Lord Sidney (Il Viaggio a dell’Orchestra e stata affidata a Claudio eccezionale consenso di pubblico e lode presso l’Istituto Superiore di Studi Reims diretto da Alberto Zedda in una Scimone (dalla fondazione al 1983), di critica, confermato nel 2017 con Musicali ‘Donizetti’ specializzandosi produzione di Emilio Sagi al Rossini Peter Maag (direttore principale, l’integrale delle Sinfonie di Schubert. in seguito sotto la guida di Giuseppina Opera Festival di Pesaro), Oroveso 1983-2001), Bruno Giuranna, Guido Negli ultimi anni l’Orchestra ha Cortesi, Francois Ogéas, Mary Lindsey, (Norma), Frère Laurent (Roméo et Turchi, Mario Brunello (direttore ampliato il proprio impegno in ambito Rosanna Lippi, Donata D’Annunzio Juliette), Osmin (Die Entführung aus musicale, 2002-2003), Filippo Juvarra. educational, sviluppando programmi Lombardi, Katia Ricciarelli, Francesco dem Serail), Pirro (I Lombardi), Banquo Nel settembre 2015 Marco Angius specifici per il pubblico delle famiglie Zingariello, Francesca Patanè, Mariella (Macbeth), Frate (Don Carlo), Oroe ha assunto l’incarico di direttore e dei bambini e percorsi di formazione Devia, Yva Barthelemy. Ha vinto (Semiramide) e Caronte (L’Orfeo). musicale e artistico. L’OPV annovera dedicati alle scuole dell’infanzia. importanti concorsi lirici quali concorso Andrea Mastroni si è esibito nei collaborazioni con i nomi piu insigni L’Orchestra e protagonista di una Lina Bertasi Aimaro (2009) e il principali teatri d’opera e festival in del concertismo internazionale, nutrita serie di trasmissioni televisive concorso Rosa Ponselle (2011); è stata Italia, Spagna, Germania e Austria e tra i quali si ricordano S. Accardo, per Rai5 con i tre cicli di Lezioni di finalista al concorso Riccardo Zandonai le sue registrazioni includono opere M. Argerich, V. Ashkenazy, I. Bostridge, suono, Immortali amate, ovvero la (2012), concorso lirico Principessa come Romeo e Giulietta di Marchetti R. Chailly, G. Gavazzeni, R. Goebel, prima integrale tutta al femminile Trivulzio di Belgiojoso (2010), (Dynamic), I Vespri Siciliani (Naxos, P. Herreweghe, C. Hogwood, S. Isserlis, dei Concerti pianistici di Beethoven concorso lirico Giacomotti (2012), DVD e CD), Roméo et Juliette di Gounod L. Kavakos, T. Koopman, R. Lupu, realizzata per il 250° anniversario concorso Ziino (2012), concorso lirico (Decca), Semiramide (Naxos, Grammy M. Maisky, Sir N. Marriner, V. Mullova, della nascita del compositore tedesco, Marcella Pobbe a Verona (2014), 2012) e Lamento (Brilliant Classics), O. Mustonen, A. S. Mutter, M. Perahia, Inori di Stockhausen (dalla Biennale concorso lirico Etta Limiti (secondo con le canzoni di Henri Duparc per I. Perlman, S. Richter, M. Rostropovich, di Venezia) e Sconcerto di Battistelli premio). Ha debuttato nel 2008 al voce e pianoforte. Si è esibito nelle K. Zimerman. Accanto all’esperienza con Elio, oltre che di una vastissima Teatro Donizetti di Bergamo e ha prime mondiali della Messa Chigiana sinfonica l’Orchestra si e distinta anche attivita discografica che conta piu interpretato il ruolo di Violetta nella di Lavagnino, Requiem di Hazon, Dante nel repertorio operistico, riscuotendo di 60 incisioni per le piu importanti

10 INTERPRETI 11 INTERPRETI etichette. Tra le pubblicazioni piu Contrabbassi recenti i Concerti per pianoforte e Francesco Di Giovannantonio * orchestra di C.P.E. Bach con Orazio Daniele Carnio Prossimi concerti Sciortino (Amadeus); i Concerti per violino e orchestra di Mozart con Sonig Flauti Tchakerian (Universal); Quodlibet Mario Folena * con musiche di Castiglioni, Abyss con Riccardo Pozzato musiche di Donatoni, An Mathilde con musiche di Dallapiccola e Togni, Oboi L’Arte della fuga di Bach/Scherchen Nicolò Dotti * (Stradivarius) e Altri volti e nuovi 1 e 2 Erika Rampin dedicati all’opera di Salvatore Sciarrino (Decca Italia) diretti da Marco Angius. Clarinetti L’OPV e sostenuta da Ministero della Luca Lucchetta * Cultura, Regione del Veneto e Comune Ilaria Ferrari di Padova. Fagotti Aligi Voltan * Violino principale Manuel Cester Daniele Orlando Corni Violini I Marco Bertona * Stefano Bencivenga ** Alberto Prandina Lunedì 31 maggio Venerdì 4 giugno Giacomo Bianchi Danilo Marchello Teatro Verdi / ore 19.30 Palazzo della Ragione / ore 19.30 Davide Dal Paos Giovanni Catania Nell’ambito del festival Nell’ambito del festival Laura Maniscalco Veneto Contemporanea Veneto Contemporanea Chrystelle Catalano Trombe Simone Lonardi * PASQUALE CORRADO Direttore MARCO ANGIUS Direttore Violini II Roberto Caterini FRANCESCO D’ORAZIO Violino FRANCESCO DILLON Violoncello Ivan Malaspina * Simone Castiglia Trombone pasquale corrado michele dall’ongaro David Scaroni Alessio Savio Un lampo attraverso (prima assoluta) Festschrift Pavel Cardas niccoló castiglioni Voynich (2021, prima assoluta) Timpani Fantasia Canzoni siciliane Viole Alberto Macchini ivan fedele Checkpoint (2010) Alberto Salomon * Mosaïque Giada Broz Percussioni giovanni mancuso Biglietti a partire da € 3 disponibili Floriano Bolzonella Federica Biondi Veleno su opvorchestra.it Silvina Sapere Pianoforte Biglietti a partire da € 3 disponibili Violoncelli Mariachiara Grilli su opvorchestra.it Francesco Martignon *

Giancarlo Trimboli Iniziativa sostenuta da Iniziativa sostenuta da Simone Tieppo *Prima parte ** Concertino

12 13 PROSSIMI CONCERTI QUALE BENEFICIO PER IL DONATORE? Orchestra di Padova e del Veneto si impegna a rendere pubblico sul proprio Dona all’OPV sito, sui social network, nella propria corrispondenza, nel proprio programma e nei propri libretti di sala i nomi e i marchi dei donatori. Per l’adesione a e risparmia il 65% di imposta sostegno di specifici programmi, OPV si impegna ad effettuare edizioni speciali e citazioni specifiche del donatore.

Detraibilità Fiscale delle donazioni Art Bonus D.L. N° 83/2014: una grande COME SI CERTIFICA IL BONUS? opportunità per destinare le imposte al sostegno dell’Orchestra di Padova Una volta ricevuta la donazione, farà tutto OPV: la donazione e il donatore e del Veneto. verranno dichiarati sul sito artbonus.gov.it che rappresenta lo strumento di certificazione per l’Agenzia delle Entrate. Anche il donatore può registrarsi al sito e rendere nota la propria attività di sostegno all’Arte e alla Musica. Dal 2018 l’Orchestra di Padova e del Veneto, in quanto Istituzione Concertistica Orchestrale (I.C.O.), può permettere ai suoi sostenitori di usufruire dell’Art Bonus ai sensi dal D.L. n° 83/2014. PROGETTI SPECIALI Per interventi di sostegno consistenti, OPV promuoverà attraverso il sito opvorchestra.it il sostegno ricevuto dal donatore, e proporrà progetti speciali – COS’È L’ART BONUS? anche con la collaborazione del donatore – da sostenere a favore della cultura L’Art Bonus è una norma che permette, dal 2018, la detrazione fiscale del musicale, delle scolaresche, della cittadinanza, e del territorio, per favorire la 65% di quanto versato a titolo di donazione a sostegno dell’Orchestra di Padova crescita di Padova come “Casa della Musica” del Veneto. e del Veneto: versando a OPV € 10.000, ad esempio, il donatore avrà scontati € 6.500 dalle imposte dovute in tre uguali quote annuali (codice F24: 6842).

L’Ufficio Marketing e Sviluppo OPV è a disposizione al numero 049/656626 SEMBRA SEMPLICE. LO È! COME ADERIRE? e alla mail [email protected] per ogni ulteriore chiarimento. Versando una donazione all’IBAN dell’Orchestra di Padova e del Veneto, IT23K03069096061000000160309, esclusivamente tramite bonifico bancario, con la seguente causale: “Art Bonus – Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto – Codice fiscale o P. Iva del mecenate – Progetto Musica e Territorio 2019”.

COME BENEFICIARE? Per una persona fisica, la donazione non può superare il 15% del reddito imponibile. In questo caso, in dichiarazione dei redditi sarà possibile inserire i dati del bonifico effettuato e scontare il 65% di quanto versato, in quota parte di un terzo ogni anno da quello del versamento. Ad esempio: versati € 10.000, ogni anno verrà consentito uno sconto netto di imposta di € 2.166,67, da usare per IRPEF, IMU, addizionali. Per una impresa, la donazione non può superare lo 0,5% dei ricavi annui (ad esempio €10.000 per ricavi pari a € 2.000.000, viene registrata in contabilità, e permette l’impiego del credito dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello del versamento, per compensare IRES, IVA, IMU e altre imposte).

14 ART BONUS 15 ART BONUS del ciclo affrescato, Cappella degli Scrovegni Cappella del ciclo affrescato, Presentazione di Gesù al Tempio dalla Presentazione tratto Particolare Giotto,

55a Stagione concertistica 2020/2021 AURA

www.opvorchestra.it www.opvlive.it