Nematol. medit. (1988), 16: 53-58

Istituto di Nematologia Agraria, CN.R. - 70126 Bari, Italia Stazione Sperimentale Agraria e Forestale - 38010 S. Michele all', , Italia

I LONGIDORIDAE NEI VIGNETI DEL . I: IL GENERE LONGIDORUS (MICOLETZKY) FILIPJEV

di M.l. COIRO, F. LAMBERTI, M.E. VINDIMIAN e A. AGOSTINELLI

Riassunto. Si riportano e si commentano i risultati di campionamenti effettuati in 298 vigneti della provincia di Trento per stabi­ lire la diffusione e la composizione specifica del genere Longidorus (Micoletzky) Filipjev ivi presente. Delle due specie di Longi­ dorus trovate, la pili diffusa e apparsa L. juvenilis Dalmasso, specie comune in Italia, presente in Valle Lagarina, Val del Sarca e Val D'Adige. L'altra specie, L. closelongatus Stoyanov, ha una distribuzione pili settentrionale essendo concentrata soprattutto nella parte alta della Val d'Adige. La presenza di quest'ultima specie, nella nematofauna dei vigneti trentini, ci conferma l'origi­ ne mitteleuropea della viticoltura di questa regione. L. closelongatus e per la prima volta segnalato in Italia.

Summary. Longidorid nematodes in the vineyards of Trentino. I: the genus Longidorus (Micoletzky) Filipjev. The results of soil sampling in 298 vineyards in the province of Trento to establish the distribution and the species composition of the genus Longidorus (Micoletzky) Filipjev are reported and commented upon. Two species of Longidorus were found. The most widespread was L. juvenilis Dalmasso, which occurred in the Lagarina, Sarca and Adige valleys. L. closelongatus Stoyanov was found especially in the north of the Adige valley and in two samples only in the Lagarina valley. The presence of the latter species in the nematofauna of these vineyards confirms the middle-european origin of the viticulture of this region. This is the first record for L. closelongatus in Italy.

La viticoltura in Trentino, regione che vanta una Materiali e metodi lunga tradizione di qualita e produttivita, viene prati­ cata in terreni intensamente coltivati a vite da secoli, Nella provincia di Trento, suddivisa in regioni 0 val­ perche la limitatezza degli spazi disponibili non ha con­ late viticole non in base ad un rigoroso concetto geo­ sentito un avvicendarsi delle colture nelle aree a voca­ grafico (secondo la «carta viticola)} del Trentino, zione viticola. Per l'aspetto orografico che la regione elaborata dal Comitato Vitivinicolo Provinciale), sono presenta, la vite viene impiantata in diversi ambienti: stati ispezionati complessivamente 10.962 ha prelevan­ pianura con altimetria tra gli 80 ed i 200 m, collina tra do un totale di 298 campioni (1/36 ha vitati) di cui 4.190 i 200 ed i 500 m e montagna tra i 500 ed i 900 m. Gia ha in Valle Lagarina (103 campioni; 1/41 ha), 3.298 ha nel 1925 Catoni annotava, a proposito del «complesso in Val d'Adige (106 camp.; 1/31 ha), 1.695 ha in Val del dell'arricciamento)} della vite, che la trasmissione av­ Sarca (51 camp.; 1/33 ha), 794 ha in Val Sugana (12 veniva attraverso il terreno che aveva ospitato in pre­ camp.; 1/66 ha), 682 ha in Val di Cembra (23 camp.; 1/30 cedenza piante ammalate. Poiche e nota oggi che gran parte delle virosi della vite e trasmessa da nematodi ha), 209 ha in Val di Non e di Sole (3 camp.; 1/70 ha), appartenenti ai generi Longidorus e Xiphinema (Mar­ 94 in Val Giudicarie e di Ledro (1 camp.; 1/94 ha) ed in­ telli, 1978) e ritenendo che l'intensita della coltura in fine 3 campioni in Vallarsa e Vallunga. II prelevamen­ continua fase di reimpianto con materiale di diversa to dei campioni di terra e stato pili intenso e minuzioso provenienza (Ie viti che muoiono 0 che non sono pili pro­ nelle vallate viticole maggiori, nelle quali la viticoltu­ duttive, vengono infatti estirpate ed immediatamente ra riveste una preponderante importanza economica. rimpiazzate) abbia contribuito allo stabilirsi di una ne­ Per ogni vigneto prescelto e stata compilata una sche­ matofauna varia ed eterogenea, e sembrato interessan­ da descrittiva che serve sia alla individuazione del vi­ te condurre una indagine allo scopo di accertare gneto stesso che alla descrizione, il pili vicino possibile presenza e distribuzione delle specie di questi due ge­ alIa realta, delle condizioni ambientali. Ciascun cam­ neri nei vigneti del Trentino. In questa nota si riporta­ pione, rappresentativo di un vigneto, e stato ricavato no i dati relativi al genere Longidorus (Micoletzky) dalla mescolanza di 4-5 kg di terra, prelevati preferi­ Filipjev. bilmente nella rizosfera di piante con sintomi di virosi

- 53- (quali biforcazioni, internodi raccorciati, spaccature 30-40 cm, sempre in zone dove erano presenti radici di longitudinali, corteccia suberosa, lignificazione precoce Vite, sono stati messi in sacchetti di plastica e portati sui tralci e malformazioni, alterazioni del colore, ac­ in laboratorio per l'estrazione dei nematodi da ali quo­ cartocciamenti, necrosi, acinellature e colature su fo­ te di 500 ml di terreno prelevate dall'intero campione glie e grappoli. E stato poi annotato 10 stato generale previa accurata miscelazione dello stesso. L'estrazio­ del vigneto (come vigoria, produttivita, germogliamento ne e stata effettuata col me to do dei setacci di Cobb e ritardato, aspetto cespuglioso delle pi ante e presenza l'identificazione su esemplari uccisi con formaldeide eli fallanze). bollente a14%, fissati per pili giorni nella stessa e mon­ I campioni, prelevati ad una profondita media di tati in glicerina.

N t

Mezzolombardo 0

Calavino ... 0

• Longidorus closelongatus

II juvenilis

Fig. I - Distribuzione di specie di Longidorus in provincia eli Trento.

- 54- Risultati TAB. II - Localita della provincia di Trento e portinne­ sti di Vite nella cui rizosfera sana stati rinvenuti esem­ Sono state rinvenute 2 specie di Longidorus: L. ju­ plari di L. juvenilis. venilis Dalmasso, 1969, e L. closelongatus Stoyanov, 1964. La distribuzione geografica delle specie e indi­ Comune I Localita I Portinnesto cata nella Fig. 1. Avio Dazio vecchio Kober 5 BB (V. berl. x V. rip.) LONGlDORUS JUVENILIS Dalmasso, 1969 Avio Mama-Prai Kober 5 BB Avio Sabbionara/Campei Kober 5 BB I caratteri biometrici di una popolazione di questa specie, rinvenuta ad Avio in Valle Lagarina (Trento), Ala Serravalle-Moiere Kober 5 BB sono riportati nella Tabella I. Nei caratteri morfome­ Nomi Bastie Kober 5 BB trici, Ie popolazioni trentine di L. juvenilis sono sostan­ zialmente in linea con Ie altre popolazioni italiane (Roca Mori Casotte Kober 5 BB et al., 1986 e 1987). Rispetto agli esemplari francesi del­ la descrizione originale (Dalmasso, 1969) essi hanno ta­ Novicello Kober 5 BB glia pili grande e coda pili lunga e cosi e anche rispetto Calavino Sarche Kober 5 BB ad una popolazione piemontese (Cotroneo et al., 1980) ed una del Sud Africa (Jacobs and Heyns, 1987). Dro Dro Kober 5 BB Lavis Giaroni Kober 5 BB Lavis TAB. I - Caratteri biometrici di una popolazione trenti­ Sort Kober 5 BB na di Longidorus juvenilis. Mezzocorona Zablan 101-14 (V. rip. X V. rup.) H a bit a t Rizosfera di Vite

Localita Avio Roven~ della Luna Pipelare 101-14 n 19 9 9 Lmm 4,2 (3,9-4,7) L. juvenilis e stato trovato anche in Valle Lagarina, a 115 (106-123) in Val del Sa rca ed in Val d'Adige (Fig. 1, Tab. II). b 13,9 (12-15,7) c 79 (68-89) LONGlDORUS CLOSELONGATUS c' 2,3 (2-2,6) Stoyanov, 1964 (Fig. 2) V 47 (42-49) I caratteri biometrici di una popolazione di L. clo­ Odontostilo {tm 65 (56-69) selongatus rinvenuta ad Ala, Valle Lagarina (Trento) Odontoforo {tm 49 (43-63) nella rizosfera di Vite, sono riportati nella Tabella III. Distanza dell'anello guida Le femmine morte hanno habitus ricurvo ventral men­ dall'apertura orale {tm 24 (22-27) te a forma di C aperta, corpo robusto, cilindrico, as­ Lunghezza della coda {tm 53 (48-59) sottigliantesi maggiormente verso I'estremita ante rio­ reo Lo strato profondo della cuticola presenta fini stria­ Diametro del corpo alia regione ture trasversali che nella coda assumono andamento delle labbra {tm 12 (11-13) radiale. La regione labiale e espansa come nella descri­ Diametro del corpo all'altezza zione originale (Stojanov, 1964) e distinta dal resto del dell'anello guida {tm 16 (15-18) corpo da una costrizione. Le tasche anfidiali sono bi­ Diametro del corpo alia base lobate alia base. L'odontostilo, I'odontoforo, la guaina dell'esofago {tm 29 (28-34) guida e l'esofago dorilaimoide sono tipici del genere. La vulva, situata quasi a meta del corpo, e costituita Diametro del corpo all'altezza da una stretta apertura trasversale. La vagina e pro­ della vulva {tm. 36 (32-41) fonda fino a circa la meta del corrispondente diame­ Diametro del corpo all'altezza tro del corpo. Le gonadi sono anfidelfiche con ovari dell'ano {tm 23 (21-26) ripiegati ed uteri separati dagli ovidutti per mezzo di sfinteri. La coda e conica e di lunghezza variabile.

- 55- L. closelongatus e stato rinvenuto anche in Val d'A­ dige (Fig. 1, Tab. IV). da essi per alcuni caratteri biometrici e soprattutto per Nel comune di Mezzocorona, in localita Ischia, in la maggiore lunghezza del corpo e dello stiletto. Li con­ un vigneto di 35 anni, sono state rinvenute due femmi­ sideriamo per ora come individui appartenenti a que­ ne (Tab. III) che nella forma sono simili ai topotipi de­ sta specie, ripromettendoci di effettuare in futuro un scritti da Sturhan e Argo (1983), rna che differiscono loro pili approfondito studio.

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Fig. 2 - Longidorus close/ongurus: regioni anteriore e posteriore della femmina.

- 56- TAB. III - Caratteri biometrici di due popolazioni trentine di L. closelongatus

H a bit a t Rizosfera di Vite

Localita Ala Mezzocorona n 5 99 2 99 Lmm 6,4 (5,8-7,1) 7,7-8,1 a 145 (132-162) 156-184 b 16 (15-18) 18-20 c 140 (125-162) 167-198 c' 1,3 (1,2-1,5) 1,2-1,1 v 48 (47-50) 46-45 Odontostilo {tm 122 (119-125) 126-123 Odontoforo {tm 47 (45-54) 56-56 Distanza dell'anello guida dall'apertura orale {tm 31 (30-33) 29-31 Lunghezza della coda {tm 46 (43-52) 46-41 J (porzione ialina della coda) {tm 14 (11-17) Diametro del corpo alia regione delle labbra {tm 11 (13-15) 15-13 Diametro del corpo all'altezza dell'anello guida {tm 21 (20-22) 21-21 Diametro del corpo alla base dell'esofago {tm 37 (34-41) 46-38 Diametro del corpo all'altezza della vulva {tm 44 (41-47) 49-44 Diametro del corpo all'altezza dell'ano {tm 37 (35-44) 35-37 Diametro del corpo all'inizio della porzione ialina della coda {tm 22 (20-23)

TAB. IV - Localita della provincia di Trento e portinnesti di Vite nella cui rizosfera sono stati rinvenuti esemplari di L. closelongatus.

ComUDe I Localita I Portinnesto

Ala Baitoni Kober 5BB

Ala Serravalle-Ischia Kober 5BB

Lavis Carmine 101-14

Mezzocorona Fratte 101-14

Mezzocorona Ischia 3309 (V. rip. X V. rup.)

Mezzolom bardo Sette Pergole 101-14

Mezzolombardo Vicino al Noce Kober 5BB

Mezzolombardo Vignoli Teleki 8B

- 57- Conclusioni Lavori citati

Sebbene ulteriori e pili estesi campionamenti po­ CATON I G., 1925 - Note sull'arricciamento 0 roncel della vite. L'Italia trebbero portare nuovi contributi alIa nostra indagi­ Vinicola ed Agraria, 46: 733-734. ne, i dati gia raccolti sembrano fornire un quadro COTRONEO A., MORETTI F. C MANCINI G., 1980 - Longidoyus juvenilis Dalmasso (Nematoda, Longidoridae) in Italia. Nematol. medit., 8: sufficientemente indicativo della distribuzione e com­ 205-206. posizione specific a del genere Longidorus nei vigneti DALMASSO A., 1969 - Etude anatomique et taxonomique des genres trentini. In essi questa genere sembra essere rappre­ Xiphinema, Longidoyus et Paralongidorus (Nematoda: Dorylaimi­ dae). Mem. Mus. Natn. Hisl. nat.. Paris, Series A, Zoologic, 61: sentato sol tanto da due specie: L. juvenilis e L. close­ 33-82. longatus. Quest'ultima specie e di nuova segnalazione JACOBS P.J.F. e HEYNS J., 1987 - Eight new and two known species of per I'Italia. LongidoYUs from South Africa (Nematoda: Longidoridae). Phytophy­ L. juvenilis e la specie pili diffusa essendo prcsente lactica, 19: 15-33. in Valle Lagarina, Val del Sarca e Val d'Adige. Essa MARTELLI G.P., 1978 - Nematode borne \'iruses of grapevine, their epi­ e demiology and control. Nematol. medii., 6: 1-27. stata rinvenuta in cariche non elevate, uniformemen­ ROCA F., LAMBERTI F. e AGOSTINELLI A., - 1986 - I Longidoridae (Nemato­ te distribuita lungo il corso dell'Adige e del Sarca, sem­ da, Dorylaimida) delle regioni italiane. III. L'Abruzzo e il Molise. pre in terreni sabbiosi ed in vigneti giovani. Potrebbe Nematol. medit., 14: 83·99. causare danni di una certa importanza economica nei ROCA F., LAMBERTI F. e AGOSTINELLI A., 1987 - I Longidoridae (Nematoda, Dorylaimida) delle regioni italiane. V. Il Lazio. Nematol. medit., 15: vigneti anche se la sua capac ita di trasmettere virus 71-101. delle piante non e stata ancora dimostrata. Sl'OYANOV D., 1964 - Prinos kun ncmatodofaunata nalozata. Rastit. L. closelongatus e presente in Val d'Adige e sola men­ Zash., 12: 16-24. te in due vigneti in Valle Lagarina. Lo si ritrova sem­ STURHAN D. e ARGO D., 1983 - Studies on Lcmgidorlls closelongalus Stoyanov and L cohni Heyns, with description of I~. proximus pre in terreni di medio impasto sabbioso-limoso ed in sp. nov. (Nematoda, Dorylaimida). Revue ,vematol., 6: 57·64. vigneti molto vecchi (30-60 anni e pili). La presenza di questa nematode, soprattutto nella parte alta del Tren­ tino, ci fa pens are ad una sua preferenza per i climi con­ tinentali, confermandoci i legami della viticoltura trentina con quella mitteleuropea. Anche per questa specie non e stata ancora ottenuta la prova sperimen­ tale che essa possa trasmettere virus delle piante.

Gli autori ringraziano il Sig. Vincenzo Radicci per la collabora· zione nella preparazione delle figure.

Accettato per la pubblicazione il 16 gennaio 1988.

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