<<

RACCONTATO DA UN GIORNO DIEGO ABATANTUONO

UN PIANETA

INFINITE MERAVIGLIE BBC FILMS PRESENTA

UNA CO-PRODUZIONE EARTH FILM PRODUCTIONS LTD E SMG PICTURES CO., LTD

REGIA DI RICHARD DALE FAN LIXIN

NARRATO DA DIEGO ABATANTUONO

EVENTO SPECIALE IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA SOLO 22, 23 E 24 APRILE AL CINEMA

Sito: http://www.kochmedia-film.it/film/earth-un-giorno-straordinario Facebook: https://www.facebook.com/KochFilmsIT #UnGiornoStraordinario

Distribuito in Italia da SINOSSI LUNGA

Dalla BBC Earth Films, la casa cinematografica che ha creato Earth – La nostra terra, arriva il tanto atteso seguito Earth - Un giorno straordinario, un viaggio stupefacente che rivela l’eccezionale potenza della natura. Nel corso di una sola giornata, seguiamo il percorso del sole dalle montagne più alte alle isole più remote, dalle giungle esotiche a quelle urbane. I sorprendenti progressi nella tecnologia delle riprese vi faranno conoscere da vicino un cast di personaggi incredibili: un cucciolo di zebra che cerca disperatamente di attra- versare un fiume in piena, un pinguino che sfida eroicamente la morte per sfamare la sua famiglia, un branco di capodogli a cui piace sonnecchiare in posizione verticale e un bradipo in cerca d’amore. Narrata con umorismo, intimità, emozione e superlative riprese cine- matografiche, Earth - Un giorno straordinario è un’affascinante avventura sul grande schermo adatta alle famiglie che mostra in modo spettacolare drammi e meraviglie che mai avreste potuto immaginare... fino ad ora!

SINOSSI BREVE

Pietra miliare dei documentari sulla natura, Earth - Un giorno straordinario punta i riflettori sul ruolo che gioca il sole nel plasmare i destini delle forme di vita sul nostro pianeta, inclusi noi stessi. È una visione spettacolare dei ritmi del giorno e della notte e di come un legame indissolubile col sole accomuni ogni specie. Tutto comincia all’alba...

MATTINO PRESTO Il mondo si sveglia. Nelle praterie del Kenya un SERVALO, che di solito caccia di notte, è ancora sveglio in cerca di una preda. Grazie a una tecnologia di stabilizzazione della videocamera, seguiamo in primissimo piano il predatore in azione, riuscendo a osservare da una nuova ed elettrizzante prospettiva le sue abilità feline. Sperimentiamo cosa si prova a cacciare e ad essere cacciati.

Nel Sud del Pacifico, viaggiamo sulle aride isole vulcaniche delle Galapagos, uno degli ambienti più ostili del pianeta. Qui le IGUANE MARINE, rettili che si attivano con la luce del sole, sono riprese nel film come mai prima d’ora, mentre le loro uova si schiudono di fronte alle telecamere nascoste. Subito dopo un’iguana è attaccata da venti SERPENTI DELLE GALAPAGOS: un inseguimento ad alta tensione degno di un classico di Spielberg.

METÀ MATTINA Il sole continua ad alzarsi nel cielo e gli effetti sono tangibili su tutto il globo. Nel mezzo dell’incredibile mondo di una foresta, un habitat pieno di bellezza, pericoli e sorprese, un PANDA GIGANTE mangia voracemente del bambù, lasciando il suo CUCCIOLO (che si nutre solo di latte) libero di esplorare. In Botswana, una giovane ZEBRA in cerca di erba tenera è messa a dura prova mentre tenta di attraversare un fiume in piena sotto lo sguardo della sua mamma impotente. Entrambe le sequenze, una coinvolgente e l’altra straziante, ritraggono animali familiari e iconici da una prospettiva completamente nuova.

Più a Nord, nell’Artico, una specie meno comune, il NARVALO (cetaceo di media taglia con un enorme lungo dente), naviga nel suo regno di ghiaccio, sfruttando i corridoi che qui si aprono grazie alla potenza del sole. Intanto ad Alberta, in Canada, delle telecamere nascoste controllate da remoto sbirciano un ORSO BRUNO che si gratta goffamente contro un albero per liberarsi dello spesso manto invernale. Riusciamo quasi a percepire il suo sollievo.

MEZZOGIORNO Torniamo in . È pieno giorno, e anche i predatori più pericolosi sono troppo intorpiditi per cacciare. Gli unici animali che osano sfidare il solleone sono le GIRAFFE. Quello a cui assistiamo è un tesissimo duello da “far west” tra un vecchio e un giovane esemplare che si studiano a vicenda prima di darsi battaglia: con la propria testa colpiscono il collo e il corpo dell’avversario per conquistare il territorio e le femmine. Rimarrà un solo vincitore.

Il caldo non è certo un problema nell’oceano. Una famiglia di CAPODOGLI, incluso un balenottero di un anno, nuota tra le onde. Quan- do queste creature maestose ed eleganti si mettono a dormire in verticale, diventiamo parte di un bellissimo rituale che si osserva di rado. Ma le balene non sono le uniche a riposarsi. Su un’isola delle dimensioni di Central Park, al largo di Panama, un BRADIPO PIGMEO TRIDATTILO sta dormendo su un albero quando viene svegliato da un richiamo d’amore. Il bradipo, impaziente, attraversa il fiume a nuo- to e si arrampica su un albero come Romeo, che scala la torre per incontrare la sua amata. È una storia d’amore raccontata con primi piani emozionanti, in grado di sciogliere anche un cuore di pietra.

TARDO POMERIGGIO A 1300 miglia a est delle Falkland si trova Zavodovski, una piccola isola sub-antartica. Qui, un PINGUINO PIGOSCELIDE ANTARTICO sta iniziando una ricerca diversa. Mentre madre e figlio sono affamati, il padre sfida le onde per portare loro del pesce. E anche quando il cibo è assicurato, deve ancora compiere un’impresa erculea: camminare due miglia e trovare la sua famiglia tra 1,5 milioni di pinguini. La sequenza mostra una storia potente e indimenticabile. Chi non si sente coinvolto di fronte al bisogno di sfamare la propria famiglia? È la prima volta che una colonia di questa specie di pinguini viene filmata. E quando il papà torna, tocca alla mamma cominciare a sua volta questo viaggio epico.

Nelle foreste pluviali dell’Ecuador, un COLIBRÌ CODA A RACCHETTA, grande come un pollice d’uomo, sta lottando con un’APE per il nettare. Il colibrì ottiene un buon vantaggio quando, in una stupefacente ripresa macro, iniziano a cadere gocce di pioggia che, come bombe, abbattono lo sfortunato insetto. In un altro combattimento sleale, questa volta nella campagna europea, un TOPOLINO DELLE RISAIE è attaccato da un BARBAGIANNI e cade dal fusto di una pianta nel sottobosco. Queste piccole e intime battaglie vengono mo- strate nelle immagini PIÙ GRANDI possibili.

SERA La tappa successiva di questo giro del mondo è il fiume Tibi- sco, in Ungheria. Gli EFEMEROTTERI cominciano la loro bre- ve vita emergendo contemporaneamente dall’acqua in una magnifica danza di accoppiamento, un vero omaggio alla po- tenza della natura che stupisce e delizia. Nella frescura della sera, i predatori in Africa si preparano all’attacco e una zebra salva il suo cucciolo dalla morte certa. Altrettanto pericolosi, dei PRESBITI DALLA TESTA BIANCA, primati molto rari, pro- vano ad attraversare le montagne di Guangxi nel sud ovest della Cina prima dell’imbrunire. La loro scalata, senza che abbiano apparentemente nulla a cui aggrapparsi, accelera il ritmo come nella migliore scena di un film d’azione.

NOTTE Con il tramonto, un mondo tutto diverso prende vita. Nei pre- cedenti documentari naturalistici sarebbe stato impossibile filmare queste creature notturne. Oggi le nuove telecamere a bassa illuminazione rivelano un ELATERIDE, che usa punti di luce per attrarre una compagna ma è ingannato dai funghi bioluminescenti, e i VERMI LUMINOSI, che pendono dalle caverne e intrappolano le mosche tra i filamenti setosi del loro nido. Un mondo visto davvero con occhi diversi. Anche il cielo stesso entra in scena quando l’energia elettrica crea uno spettacolo di luci mozzafiato.

Arriviamo così agli spettacoli di luci creati dall’uomo. Le città sterminate hanno cambiato il nostro rapporto con il giorno e la notte. Ciò nonostante, come gli animali giocano al buio e i bambini osservano le lucciole con gli occhi spalancati, è chiaro che le meraviglie della natura sono sempre presenti e il nostro legame con essa rimane provocatoriamente intatto.

NOTE DI PRODUZIONE - LE ORIGINI

Nel 2007 la BBC Natural History Unit faceva uscire Earth - La nostra terra, una stupefacente celebrazione degli spettacoli naturali del mondo che seguiva le migrazioni di tre specie (l’orso polare, l’elefante africano e la megattera) nel corso di un anno. Pietra miliare nel genere del documentario naturalistico, il lungometraggio ebbe un enorme successo a livello di critica e botteghino, con un incasso mondiale di 112 milioni di dollari, uno dei più alti mai raggiunti da questo genere di produzione. Per questo sorprende che per vedere il seguito, Earth - Un giorno straordinario, siano occorsi dieci anni. “Si fanno film così speciali solo quando senti che è il momento di farli”, afferma , direttore creativo della BBC Earth. “Nessuno ci obbliga a fare un film all’anno. Quindi cerchiamo quelle occasioni uniche che ci convincono di poter creare qualcosa di davvero straordinario.” Sono diversi i fattori che hanno portato al sequel su grande schermo: la tecnologia sempre più versatile, che riesce a offrire una visione intima ma anche epica, il desiderio di allargare gli orizzonti del documentario sconfinando in Cina, le crescenti capacità della BBC Earth Films nel raccontare storie per il cinema e la voglia di mostrare tutte le cose incredibili che ogni giorno accadono sulla Terra in modo teatrale, umoristico e commovente. La casa cinematografica ha voluto fare qualcosa di più audace che presentare semplicemente una serie di divertenti storie di animali. Il film si è concretizzato quando il team ha pensato all’espediente narrativo: strutturare la storia intorno al passaggio del sole nel corso di una giornata. “Nel film originale si trattava di un anno, che è un ciclo naturale” aggiunge Nightingale. “I film sulla natura funzionano meglio quando c’è una storia organica a cui aggiungere il dramma dei personaggi. E a pensarci bene, non esiste ciclo in natura più riconoscibile di quello di un giorno. Ogni animale, ogni pianta, ogni uomo risponde agli stimoli della luce e dell’oscurità, del sorgere e del calare del sole. È un quadro bellissimo. Queste occasioni non capitano molto spesso, quindi devi approfittarne nel modo giusto.” La storia è avvincente perché il sole non è solo un marcatore del tempo ma anche un catalizzatore del cambiamento. Nell’Artico, i narvali possono raggiungere le loro aree di nutrimento solo perché il sole scioglie i ghiacci e crea dei canali in cui possono nuotare. “Mentre assistiamo al supremo combattimento aereo tra il colibrì e l’ape, il sole lavora dietro le quinte generando il caldo e l’umidità che si tra- sformano in una pioggia torrenziale”, afferma il produttore supervisore Myles Connolly. “Il colibrì è grande abbastanza per sopportare la pioggia, ma l’ape non ce la fa.” Che il sole giochi un ruolo essenziale nella vita di ogni specie è il tema centrale del film: Earth - Un giorno straordinario è un promemoria convincente del fatto che, anche nelle più grandi città, siamo tutti accomunati da un legame e da una connessione profondi con il mondo naturale. “Nel primo film c’era la natura senza l’uomo”, spiega il produttore Stephen McDonogh. “L’unica connessione col genere umano era la voce narrante che raccontava cosa stava succedendo al nostro pianeta. Questo film, invece, lo stiamo cercando di rendere più inclu- sivo. Non è la natura contro l’uomo. Facciamo tutti parte di questo mondo, ci siamo dentro insieme. Il passaggio del sole influisce su di noi tanto quanto sugli animali.” Questa connessione, soprattutto in un’epoca dominata dalla tecnologia e dai social media, è sempre più importante. Real Happiness Project è un’originale ricerca condotta dal Global Insight Team della BBC Worldwide in collaborazione con il professor Dacher Keltner, un esperto nella scienza delle emozioni dell’Università della California, Berkeley. I risultati hanno rivelato che guardare documentari sulla natura anche solo per qualche minuto può aumentare il sentimento di felicità e ridurre lo stress. E questo rende Earth - Un giorno straordinario ancora più rilevante. “Il cinema è il mezzo perfetto perché ti dà la sensazione di essere lì, di essere trasportato in quei luoghi fantastici, che si tratti delle profondità marine o della giungla, o accanto a un piccolo topolino delle risaie in un campo d’estate”, conclude Nightingale. “Ti consente di evadere ma al contempo di sentirti partecipe migliorando in modo determinante il tuo stato emotivo.”

UN’AVVENTURA PER IL GRANDE SCHERMO

Nel 2017 la BBC Natural History Unit festeggia 60 anni da quando ha iniziato a creare i più bei documentari naturalistici del mondo. Con un record imbattuto di natura messa in onda sul piccolo schermo, la casa cinematografica è pienamente consapevole che sia necessa- rio un approccio diverso per portare quella stessa competenza, conoscenza e passione in un multisala. “È come se avessimo i gioielli della corona del patrimonio storico nazionale” afferma McDonogh. “La domanda è: come presentare al grande pubblico le storie e il compor- tamento del mondo naturale sul più ampio schermo immaginabile? Se non siamo sicuri che il modo migliore per mostrare queste riprese sia al cinema, allora non dovremmo farlo.” Nonostante il grande successo di Earth - La nostra terra e A spasso con i dinosauri, la BBC Earth Films non voleva adagiarsi sugli allori con Earth - Un giorno straordi- nario. Per contribuire a realizzare l’ambi- ziosa visione del film, il team ha messo da parte i talenti del documentario naturali- stico per far entrare in gioco professionisti rinomati in grado di aggiungere nuovi co- lori alla tavolozza: il regista Richard Dale, vincitore dei BAFTA e degli Emmy Awards, con 30 anni di carriera nel genere dram- matico (Moonshot - L’uomo sulla luna) e del documentario (Walking With Cave- man, Inside The Twin Towers e Curiosity); Peter Webber, regista del film candidato agli Oscar La ragazza con l’orecchino di perla con protagonista Scarlett Johansson, Emperor con Tommy Lee Jones e Hannibal Lecter - Le origini del male; e Frank Cottrell-Boyce, autore di libri per ragazzi e sceneggiatore candi- dato ai BAFTA che ha scritto per i registi Michael Winterbottom e Danny Boyle, oltre che per vere istituzioni televisive come Coronation Street e Doctor Who. Nightingale descrive la sua partecipazione in Earth - Un giorno straordinario come “un pizzico di polvere di stelle”. “Mi ha coinvolto soprattutto scrivere la sceneggiatura, decidere il cast e scegliere le sequenze”, spiega Webber parlando della divisio- ne del lavoro. “Una volta progettata la struttura, funziona un po’ come un puzzle: devi decidere quali animali utilizzerai per una certa ora del giorno.” Per la sua parte, Dale ha lavorato a stretto contatto con il montatore Andi Campbell-Waite per dare forma a montagne di girato e trasfor- marle in una storia coinvolgente. “Questo film è diverso dagli altri perché di solito nei documentari sulla natura non si racconta davvero una storia, ma si dà un’idea gene- rale, avulsa dal tempo, di come vive un animale”, dice Dale. “Per ogni specie abbiamo guardato centinaia di ore di riprese per trovare la storia giusta. Anche se non nasco come regista di documentari, a furia di lavorare su questo progetto sono diventato l’esperto zoologo in ogni festa tra amici!”. “C’è stata una grande simbiosi”, afferma Connolly parlando dell’unione delle due discipline. “Noi abbiamo offerto i migliori talenti in fatto di documentari naturalistici, mentre loro hanno messo in campo il meglio della creatività della regia britannica indipendente. E le due realtà si sono compenetrate perfettamente.” A differenza di molti documentari che seguono il viaggio di un solo personaggio o di un’unica famiglia, Earth - Un giorno straordinario è un’esplorazione a tappe di tutto il pianeta. Per Nightingale, l’equilibrio tra le storie lungo il percorso del sole ha rappresentato la sfida più grande. “Le persone non si relazionano con il pianeta Terra come fanno con un personaggio singolo. Quindi dovevamo creare storie che avessero una vita propria ma contemporaneamente anche un valore per la Terra, e che fondessero questi due aspetti senza perdere la presa emotiva sul pubblico.” Le storie possono essere drammatiche (l’angoscioso tentativo di un piccolo di zebra di attraversare un fiume) o ilari (un adorabile orso bruno che si gratta contro un albero), terrificanti (un barbagianni che vola in picchiata per catturare un ignaro topolino) o fantastiche (maestosi capodogli che dormono in verticale nel tardo pomeriggio). Questo taglio cinematografico non è limitato alle storie individuali, ma si estende all’estetica generale. Molta della forza visiva è intrinsecamente collegata al viaggio del sole che sta alla base del film. “La luce che guida tutti i comportamenti degli ani- mali dà un tono e uno stile molto potenti”, sotto- linea McDonogh. “Il modo in cui il bagliore della luce colpisce l’obiettivo può trasformare quel momento in una scena teatrale. Quando il sole è sostituito dalla luna, il mondo diventa spaventoso, ma è un mondo che scopri subito essere anche incantevole e magico. Tutti questi strumenti ci- nematografici hanno donato al film uno stile e un tono da grande schermo.” Il maestoso taglio cinematografico si è accentua- to ulteriormente in post-produzione. La musica ha spesso un ruolo minore nei documentari, ma Web- ber sapeva che era fondamentale in un film privo di dialoghi. “Al massimo hai grugniti e fruscii”, scherza, “quin- di devi utilizzare la musica per avvicinare il pubbli- co all’azione, all’emozione. La musica fa parte di quell’esperienza generale che ti aiuta a immerger- ti in quel mondo.” Per dare musica a Earth - Un giorno straordinario, Webber si è rivolto al suo collaboratore abituale Alex Heffes. Heffes è uno dei compositori per film più bravi al mondo, che si è occupato della colonna sonora di La morte sospesa, L’ultimo re di Scozia e del più recente Queen Of Katwe, e la sua esperienza in diversi generi era cruciale per sottolineare musicalmente l’ampio ventaglio di texture ed emozioni presenti nel film. “Capiva subito come utilizzare la sua musica per mettere in relazione il pubblico con gli animali e farti provare una connessione emotiva”, spiega McDonogh. “Eravamo sulla stessa lunghezza d’onda: tutto quello che diceva, è proprio il caso di dirlo, era musica per le nostre orecchie.” La musica è stata registrata in Cina con un’orchestra di 120 elementi e un coro: la prima colonna sonora di un film occidentale ad essere registrata in quel paese. È stato un rapido percorso di apprendimento per tutti. “Non sapevamo esattamente cosa aspettarci”, ammette Heffes. “Io non parlo cinese e l’orchestra quasi non parlava inglese. Il modo più facile per comunicare era quello del linguaggio del corpo e ho deciso che avrei diretto io stesso. È stato un vero caso di musica come linguaggio internazionale. Sono stati giorni fantastici.”

LA PROSPETTIVA

Per rendere Earth - Un giorno straordinario adatto al cinema, sono stati fondamentali i passi da gigante compiuti dalla tecnologia dopo il primo film. Primo fra tutti il passaggio dalla risoluzione 2K a 4K che crea immagini nitide e verosimili in grado di occupare comodamente lo schermo del cinema. Oltre a questo, esiste una serie di tecnologie di registrazione, dai droni a otto rotori che offrono viste mozzafiato dei salti delle scimmie langur, fino alla macchina da presa Phantom Flex 4K che riprende un efemerottero a 800 fotogrammi al secondo offrendo uno slow motion spettacolare. “Faccio documentari da quasi 30 anni”, afferma Connolly, “e la tecnologia e le possibilità di produzione stanno arrivando a quel punto meraviglioso in cui puoi realizzare praticamente tutto quello che immagini.” Non è solo la tecnologia fine a se stessa. Si tratta di realizzare la visione più intima e concreta della natura mai vista su una pellicola. “Il primo film di Earth era fantastico, ma era quasi lo sguardo di Dio sul pianeta, girato con teleobiettivi o da un elicottero per vedere tutto dall’alto”, spiega il produttore associato Tom Hugh-Jones. “Qui volevamo coinvolgere di più lo spettatore. Volevamo che si sentisse partecipe di quello che stava accadendo nella scena e riuscisse a osservarla con gli occhi dell’animale.” Per ottenere questo punto di vista unico, sono state utilizzate camere ultraleggere e sistemi di stabilizzazione portatili come MoVi e DJI Ronin che non solo mantengono ferma l’inquadratura, ma possono anche essere controllati da remoto e creare movimenti fluidi e organici per avvicinare lo spettatore ai suoi eroi animali. “Li abbiamo usati moltissimo camminando nei vari ambienti o viaggiando con gli animali” dice Hugh-Jones. “Penso che questo dia un taglio cinematografico di estrema continuità.” I cameramen hanno creato immagini indimenticabili come quella di un servalo che salta nell’erba, cosa che prima sarebbe stata impos- sibile. Le innovazioni nelle riprese con poca illuminazione hanno anche permesso di girare sequenze notturne con più luce e teatralità che mai. “Grazie a questa tecnologia avremmo anche potuto riempire il film di animali notturni!” dichiara Dale. “Il giorno è finito ed escono le creature della notte. Esistono animali specializzati a vivere di notte, come gli animali diurni sono specializzati a vivere di giorno. I funghi bioluminescenti sono esteticamente spettacolari.” Nuove e migliorate camere mimetiche (controllate da remoto, protette da custodie impermeabili e attivate quando l’animale tocca un sensore) sono state nascoste negli ambienti con una batteria abbastanza potente da riprendere ininterrottamente per tre mesi. In questo modo la troupe è riuscita ad avvicinarsi ad animali che normalmente sono troppo pericolosi o troppo intimoriti dalla presenza umana. Potendo disporre tante fototrappole, Hugh-Jones ha potuto impiegare più camere di un colossal hollywoodiano. “Mentre prima avevi solo una fototrappola, ora ne puoi collocare dieci, quindi inizi a pensare agli angoli di ripresa di una certa scena”, conferma. “Con il girato delle fototrappole abbiamo costruito quasi un’intera sequenza. Sembra sia stata ripresa da ogni angolo, il che la rende molto più avvincente.” Mentre una troupe di 100 persone ha attraversato il mondo sfidando i luoghi più pericolosi del pianeta, per una parte del team di Earth - Un giorno straordinario si può dire che sia stata una passeggiata. “Io mi trovavo in una lussuosa, comoda e calda sala di montaggio della Natural History Unit di , mentre i cameramen della BBC si congelavano il sedere nascosti in buchi nel terreno”, ride Webber. “Le troupe della BBC sono, a detta di tutti, le migliori al mondo quando si tratta di immortalare queste situazioni, quindi mi trovavo nella fortunatissima posizione di ricevere riprese stupefacenti senza dover passare due settimane tra i pinguini!”

VOCI NUOVE - FILMMAKER ALLE PRESE CON I DOCUMENTARI SULLA NATURA

Peter Webber, regista “Sono sempre stato un grande fan dei documentari sulla natura. Oltre ad essere educativi, penso che facciano qualcosa di veramente speciale. Sono affascinanti, edificanti e rilassanti. Feci un film dal titolo Ten Billion con una visione molto cupa di quello che sta acca- dendo nel mondo in relazione al cambiamento climatico, alla perdita della biodiversità e all’esaurimento delle risorse. Sentivo il bisogno di essere coinvolto in qualcosa che era esattamente l’opposto: una celebrazione di ciò che abbiamo. I documentari sulla natura sono un genere ben definito in cui entrano in gioco diverse tradizioni. Da un lato c’è la ripresa dal vero, ma dall’altro anche una tendenza antropomorfa più orientata alle famiglie quando agli animali vengono attribuite qualità umane. Abbiamo cercato di infilare il piede in entrambe le scarpe. Non siamo così seri come un programma televisivo che mostra solo ciò che succede senza filtri, ma neppure così sentimentali come comporterebbe il solo approccio antropomorfo. Stiamo cercando di trovare un equilibrio tra le due tradizioni e fare un film per le famiglie, stimolante, interessante, coinvolgente e divertente. È importante pensare al tono della storia che si sta per raccontare. Volevamo raggiungere un certo equilibrio tra le varie emozioni. Ci tengo molto ai generi e volevo che ogni storia appartenesse a un genere diverso, e così c’è la commedia romantica con il bradipo, le comiche con l’orso bruno, il Western con le giraffe. Penso che questo supporti meglio la narrazione. Puoi toccare corde diverse e man- tenere vivo l’interesse degli spettatori. Questo significa che non deve essere necessariamente considerato un classico documentario sulla natura perché realizziamo qualcosa di più simile al film drammatico, sia per il tipo di narrazione sia per il modo in cui stimoliamo le emozioni del pubblico.”

Richard Dale, regista “Non sono un regista di documentari naturalistici ed è stato proprio questo ad attirarmi di Earth - Un giorno straordinario. Quando ho ini- ziato a fare cinema ero fortemente influenzato da Life On Earth di , che avevo visto da bambino e che aveva comple- tamente cambiato il mio modo di pensare. Credo che il cinema raggiunga la sua massima potenza quando riesce non solo a influenzare qualcuno per la durata del film, ma anche a generare un’idea che rimane in testa e, come ultimo obiettivo, a cambiare il modo in cui si guarda il mondo. Mi attirava molto l’idea di poter lavorare con queste immagini incredibili e fare qualcosa che non fosse solo mostrarle. Non diciamo ‘Qui c’è un animale, qui ce n’è un altro e qui un altro’ perché credo che questo film possa fare ben di più. Potremmo mostrare qualsiasi animale perché il punto è che sono tutti straordinari. Una questione molto importante, sia per Peter che per me, era che non volevamo fare una versione di 90 minuti di un programma televi- sivo. Questo non va in TV, è un film. Certo, vuoi educare le persone, ma di base le devi intrattenere, e cosa c’è di meglio che osservare il pianeta su cui vivi da un altro punto di vista? Se gestissi un ufficio turistico intergalattico e dovessi convincere le persone a trascorrere le vacanze sul nostro pianeta, vorresti mostrare questo film. L’abbiamo trovata un’idea bellissima, perché pensi ‘Che bel posto... Oh, io ci vivo. Che fortuna!’”. Frank Cottrell-Boyce, sceneggiatore “Non sapevo che cosa volesse dire sceneggiare un documentario sulla natura. Quando scrivi una sceneggiatura per un film di fantasia, dici ‘Entra un robot’ e qualcuno deve costruire un robot. Qui non puoi dire ‘Sarebbe bello avere dei bradipi pigmei’. Lavori con del mate- riale che è già stato girato. L’idea di seguire il corso di una giornata esisteva già, quindi il mio lavoro doveva tenere insieme il tutto, dare il ritmo e creare un passaggio fluido da una scena all’altra. Spesso finivo per togliere una parola e si apriva il vaso di Pandora. Ci sono così poche parole che ognuna conta. Ho fatto un lavoro microscopico ma molto gratificante. Ho considerato parte integrante del mio lavoro aggiungere informazioni rilevanti che non comparivano sullo schermo. È stato bellissimo. C’è questa ripresa mozzafiato di alcune balene che allattano. Ma devi dire allo spettatore che le balene allattano i loro piccoli per sette anni. È strabiliante! Si tratta anche di onorare il lavoro che c’è dietro le immagini. Lo spettatore deve accorgersi del privilegio che ha mentre guarda queste sequenze incredibili. Peter voleva qualcosa che avesse l’onestà di un vero film sulla natura ma con più forza emotiva. Penso che i commenti abbiano aiutato in questo senso, perché non descrivono solo quello che accade sullo schermo, ma creano il collegamento tra lo spettatore e quello che sta guardando. Nei documentari c’è la tendenza a dire che l’uomo sta rovinando il pianeta, come se fossero due cose diverse. Questo film vuole co- municare che tutti apparteniamo a questo luogo meraviglioso. Ecco perché dovremmo prendercene cura: non perché siamo cattivi e dobbiamo rimediare al male che abbiamo fatto, ma perché facciamo parte del nostro pianeta. Ed è bellissimo.”

Alex Heffes, compositore “Una delle ragioni per cui volevo fare Earth - Un giorno straordinario era l’opportunità che avrebbe avuto la musica di diventare una voce e raccontare la storia. Il pubblico segue tante storie diverse, per cui volevamo un tema che facesse da filo conduttore e tenesse insieme le varie parti della narrazione. La musica che si sente nelle battute di apertura, letteralmente le prime note, torna anche alla fine, quando si vede l’aurora. È come se si chiudesse un cerchio. La mattina presto è più leggera e giocosa, mentre per descrivere la calura pomeridiana usiamo frequenze basse e molto profonde che danno l’idea della pesantezza. Quando arrivano le creature della notte, ci siamo divertiti con una musica da film horror per alcune delle scene più spaventose, ma poi arriva la bellissima sequenza dei vermi bioluminescenti e degli elateridi. Per quella parte ho usato una sega acquistata in un negozio fai-da-te (con una mano la pieghi e con l’altra la suoni con un archetto) per fare una melodia insieme all’orchestra. Oltre al tema generale, ogni personaggio ha il suo tema specifico, quindi ho dovuto capire quale fosse l’essenza musicale di ogni anima- le. Il bradipo è stato particolarmente interessante: è simpatico, ma non bisognava deriderlo. L’altra storia che adoro è quella del colibrì solo perché esiste in una dimensione diversa rispetto a tutte le altre creature. È stato divertente comporre qualcosa che gli assomiglias- se: rapido e minuto, agile e leggero. La musica aggira delle parti intellettuali del cervello e raggiunge qualcosa di più profondo. Proprio come la natura. I bambini hanno quest’affinità incredibile con la natura. Parlano agli animali e agli uccelli come se fossero persone. Crescendo si perde quell’empatia, ma la musica ci può aiutare a raggiungere di nuovo il profondo della nostra anima.”

DATI SULLA PRODUZIONE PER NUMERI

200 voli di droni per riprendere i langur 142 giorni di riprese 100 membri della troupe tra Regno Unito e Cina 60 terabyte o 12.300 DVD di dati registrati 38 specie 22 paesi 10 sessioni di ripresa 3 anni di lavoro 0 attacchi di animali

SPECIFICHE DELLE SCENE:

Serpenti delle Galapagos 3 videocamere 8 giorni di riprese Mai filmati prima Isola disabitata Bradipo dell’Isola Escudo 8 giorni di riprese Esistono solo alcune centinaia di bradipi pigmei tridattili Colibrì dell’Ecuador 20 giorni di riprese 100 specie di colibrì in Ecuador Presbiti Langur 20 giorni di riprese 200 voli del drone Time lapse bambù 21 giorni di riprese Time lapse Cina 10 giorni di riprese Efemerottero 12 giorni di riprese 24 ore dura la vita di un efemerottero adulto Gru 6 giorni di riprese Zebre 22 giorni di riprese Panda 15 giorni di riprese Pinguini di Zavodovski 6 settimane di spedizione 7 giorni di viaggio per raggiungere l’isola 9 metri è l’altezza della scogliera attorno all’isola 1,5 milioni di pinguini pigoscelidi Narvalo 1 mese passato sui ghiacci marini -1,6 gradi Celsius misurava la temperatura dell’acqua 30 miglia al largo, tra i ghiacci marini in scioglimento 1a ripresa aerea in assoluto della migrazione di narvali (usata come archivio) Lotta tra giraffe 30 giorni sul campo Servalo 16 giorni di riprese 3m è l’altezza del salto Topi delle risaie 31 giorni di riprese 5g è il peso del topolino delle risaie

PER LOCALITÀ (TRATTO DAL FILM)

SPECIE NOME LATINO LOCALITA’ Panda gigante Ailuropoda melanoleuca Sichuan, Cina Manta Mobula munkiana Baja, Mexico Suricato Suricata suricatta Deserto del Kalahari, Africa del Sud Servalo Leptailurus serval Africa del Sud Ratto di palude africano Otomys irroratus Africa del Sud Iguana marina Amblyrhynchus cristatus Isola Fernandina, Galapagos Serpente delle Galapagos Pseudalsophis biserialis Isola Fernandina, Galapagos Indri Indri indri Madagascar Venere acchiappamosche Dionaea muscipula Nord America Bambù Bambusoideae C i n a Gnu azzurro Connochaetes taurinus Africa orientale Zebra di pianura Equus quagga Africa orientale Ippopotamo Hippopotamus amphibius Africa orientale Coccodrillo del Nilo Crocodylus niloticus Africa orientale Grifone dorsobianco Gyps africanus Africa orientale Narvalo Monodon monoceros Canada Orso bruno Ursus arctos Nord America Leone Panthera leo Africa orientale Giraffa Giraffa camelopardalis Deserto del Namib, Namibia Fenicottero rosa Phoenicopterus roseus Deserto del Namib, Namibia Capodoglio Physeter macrocephalus Oceano Indiano Bradipo pigmeo tridattilo Bradypus pygmaeus Panama Pinguino pigoscelide antartico Pygoscelis antarcticus Isola di Zavodovski Colibrì coda a racchetta Ocreatus underwoodii Ecuador Ape Apis Ecuador Topolino delle risaie Micromys minutus Europa Barbagianni T yto Albaq Europa Efemerottero di Tisza Palingenia longicauda Ungheria Gruccione Merops apiaster Ungheria Elefante africano Loxodonta africana Africa orientale Ghepardo Acinonyx jubatus Africa orientale Presbite dalla testa bianca Trachypithecus poliocephalus Guangxi, Cina Tarsio spettro Tarsius tarsier Indonesia Pipistrello della frutta paglierino Eidolon helvum Zambia Gufo della Virginia Bubo virginianus Nord America Iena macchiata Crocuta crocuta Etiopia Squalo pinna bianca del reef Triaenodon obesus Indo-Pacifico Funghi bioluminescenti Mycena chlorophanos Australia Fungo “fiore di cocco” Neonothopanus gardneri Brasile Verme della ferrovia Phrixothrix vivianii Brasile Vermi luminosi luminosa Nuova Zelanda Elateride Pyrearinus lucernula Brasile Procione Procyon lotor Canada Lucciola Genji Luciola cruciata Gru della Manciuria Grus japonensis Zhalong, Cina

LA TECNOLOGIA

Phantom Flex 4K (per filmare gli efemerotteri ad alta velocità) La Phantom Flex 4K è una camera digitale per il cinema in grado di registrare a più di 1000 frame al secondo, catturando momenti chiave ad alta velocità. La troupe di Earth - Un giorno straordinario ha utilizzato la Phantom Flex 4K per le riprese dell’efemerottero dalla lunga coda in Ungheria, per immortalare sia la fantastica emersione e accoppiamento dell’insetto, sia i pericoli della mega-schiusa.

Octocopter (per filmare dall’alto i primati langur per la prima volta) Per capire le sorprendenti abilità di uno dei più rari mammiferi del pianeta Terra, il presbite dalla testa bianca, il team di Earth - Un giorno straordinario ha utilizzato un Octocopter su cui era stata montata appositamente una cinepresa RED Epic e un obiettivo zoom. L’Octo- copter è riuscito a riprendere dall’alto, per la prima volta in assoluto, le incredibili abilità di scalatori dei langur nel paesaggio carsico, dandoci il senso di quanto precari siano i loro percorsi quotidiani. A causa delle sue dimensioni, l’Octocopter aveva un’autonomia di dieci minuti.

Il dolly (per filmare zebre e leoni) Per le complicate riprese rasoterra dei leoni che dormono nella foschia dovuta all’afa, è stato necessario un sistema speciale: sul retro di un veicolo è stato fissato un braccio, alla cui estremità erano montati un bilanciere stabilizzato con giroscopio e una camera RED Epic. Questa attrezzatura ha richiesto grande coordinazione tra gli operatori (ci sono volute quattro persone per utilizzarlo) e movimenti precisissimi. Prima di iniziare le riprese, è stato necessario dedicare del tempo per abituare i leoni alla presenza di questo strumento, ma i risultati sono stati eccezionali.

IL CAST

I registi parlano degli eroi del film, animali e umani.

SERVALO “Mostriamo comportamenti che sfidano la vostra visione del mondo perché vi vogliamo far pensare al mondo in modi nuovi. Il servalo che si eleva nell’aria e caccia di mattina. E chi lo immaginava?”RICHARD DALE

IGUANA MARINA “Una delle sequenze più spaventose del film è la battaglia tra i serpenti e i piccoli di iguana nelle isole Galapagos. Le iguane escono solo di mattina perché sono animali a sangue freddo e si attivano con la luce del sole. Quando hanno immagazzinato energia sufficiente, escono allo scoperto e scappano.”PETER WEBBER

“Sono 30 anni che faccio documentari sulla natura e non avevo mai visto niente del genere. Sembra una scena d’inseguimento di un film di James Bond.” NEIL NIGHTINGALE

PANDA GIGANTE “Essere lì con un giovane panda e la sua mamma in quell’ambientazione idilliaca nella foresta è stato davvero straordinario. Siamo arrivati a un metro da loro, e per la prima volta ho visto un animale interagire davvero all’interno del suo ambiente.” MYLES CONNOLLY “Ogni animale che abbiamo scelto di includere ha un elemento di sorpresa. Ho sempre pensato che il panda fosse una creatura un po’ anacronistica, che non fa niente tutto il giorno. Ma poi capisci che, a causa del basso valore nutritivo del suo cibo, deve mangiare 14 ore al giorno. Visto sotto questa luce, tutto cambia. Ora dopo ora, il panda lotta per la sopravvivenza. Solo che la sua lotta significa mangiare.” RICHARD DALE CUCCIOLO DI ZEBRA “Nei documentari sulla natura e nella narrazione in generale c’è la tendenza a dire: ‘Qui c’è un animale che ha un grosso problema, come lo affronterà?’ È un modo logico di ragionare, ma per un cucciolo di zebra che attraversa il fiume non è affatto così. L’unica cosa che pensa è: ‘Devo attraversare il fiume’ e lo fa. All’inizio guardavamo quella zebra pensando ‘Come ce la farà? È tristissimo.’ Poi ti rendi conto che un piccolo può camminare per ore ed è pronto alla sfida tutta la sua vita.”RICHARD DALE

NARVALI “Una delle mie scene preferite del film è quella dei fantastici narvali artici con il loro lungo dente. Sono animali mistici, circondati dalle leggende inuit, che rimangono intrappolati tra i ghiacci: la potenza del sole apre i corridoi che consentono a queste meravigliose crea- ture di liberarsi e proseguire il viaggio. Il ghiaccio si rompe sulle note della musica: è incredibilmente emozionante e coinvolgente, una complessa pièce teatrale.”STEPHEN MCDONOGH

ORSO BRUNO “Quando l’orso bruno si gratta, lo scopo è duplice. Serve per staccarsi il manto invernale, ma rappresenta anche il social media del loro mondo. Stanno aggiornando il loro stato su Facebook. È il loro modo di interagire e di capire chi è nelle vicinanze. È letteralmente la chat della loro comunità. Ogni storia ha due fasi. Una è la vicenda di quel personaggio, ma poi arriva un punto in cui la vedi sotto una nuova luce.” RICHARD DALE

GIRAFFE “La scena della battaglia tra le giraffe è davvero inaspettata. Siamo così abituati a vederle lente, eleganti e incredibilmente affascinanti nella loro altezza, che assistere a questa violentissima azione è impressionante.” RICHARD DALE

BRADIPO PIGMEO TRIDATTILO “Adoro la scena del bradipo perché è piena di fascino. È ambientata su una serie di isole di mangrovie al largo di Panama piene di canali, e i bradipi devono attraversarli per raggiungere nuove aree di nutrimento o per trovare una compagna. In un certo senso, non succede granché, ma è un personaggio adorabile e la sua vita in slow motion è così comica! Ricordo di aver parlato col produttore che è andato a filmarli che disse: ‘Non sono sicura che sia abbastanza coinvolgente’. Ma quando è tornata con il girato, il personaggio era così ado- rabile... magnifico.”TOM HUGH-JONES

PINGUINO PIGOSCELIDE “Queste sono state le riprese più intrepide della troupe. Erano ambientate sull’isola Zavadovski, a 4 giorni di navigazione dalla Geor- gia del Sud, che si trova a sua volta a 4 giorni di navigazione dalle isole Falkland. È l’inferno in Terra. Praticamente abbiamo vissuto fra una colonia di pinguini per un paio di settimane. Abbiamo seguito un maschio che arrivava dalle onde fino alle rocce e poi fino alla co- lonia, per tornare dalla compagna e dai figli. Non avevano mai visto un essere umano (solo poche persone sono state sull’isola), ma era completamente impassibile alla presenza del cameraman. È una storia bellissima, genuina, perché racconta davvero di questo maschio che deve sfamare la sua famiglia.” TOM HUGH-JONES “C’è un momento divertente quando il pinguino finisce su una roccia. È bello aggiungere un po’ di humour alle storie. È un modo per coinvolgere lo spettatore e creare empatia con questi animali che lottano ogni giorno per la sopravvivenza.” STEPHEN MCDONOGH

COLOBRÌ CODA A RACCHETTA “La sequenza del colibrì attaccato dalle api e poi dell’acquazzone è incredibile se pensi alle minuscole dimensioni dell’uccellino e a quanto siamo riusciti ad avvicinarci con le videocamere per catturare questo comportamento eccezionale.” PETER WEBBER

TOPOLINO DELLE RISAIE “Grazie alle nuove tecniche di ripresa, siamo riusciti ad avvicinarci agli animali più che mai. Quando arrivi così vicino a un topolino delle risaie è come entrare nel suo magico regno, quando in realtà ti trovi nella campagna europea.”STEPHEN MCDONOGH

EFEMEROTTERI “La mia parte preferita in generale (e che credo sia il cuore del film) è la schiusa degli efemerotteri. È un ambiente quasi urbano in Un- gheria. Nessuno ha dovuto scalare l’Himalaya per fare quelle riprese. È qualcosa che può succedere nel giardino di casa. La natura non è solo narvali che rompono i ghiacci. È intorno a tutti noi. Penso che sia questa la cosa meravigliosa del film: mostra la spettacolarità ma anche semplicemente quello che ci circonda.” FRANK COTTRELL-BOYCE

SCIMMIE PRESBITI DALLA TESTA BIANCA “Nessuna troupe di film internazionali le aveva mai filmate prima. Sono piccole e adorabili creature ma con una storia molto coinvolgente.” NEIL NIGHTINGALE CAPODOGLI “Non avevo mai sentito che le balene dormissero in verticale. Che strana idea! Le balene sono molto simili a noi, sono gli animali col cervello più grande. Hanno perfino relazioni con i loro nonni. Vedere come vivono è fantastico.”RICHARD DALE

I BAMBINI DELLA CITTÀ “Adoro la scena finale dei bambini che guardano le lucciole. Quello che fanno i bambini è un po’ quello che vorremmo succedesse al pubblico. Si può capire dalle loro espressioni: pura gioia e fascino per il mondo. È esattamente quello che desideriamo per lo spettatore. Se non conosceste questo pianeta, ne sareste stupefatti.” RICHARD DALE

DOMANDE E RISPOSTE

IL TEAM DI EARTH - UN GIORNO STRAORDINARIO SCEGLIE I SUOI PREFERITI

Qual è il tuo animale preferito? TOM HUGH-JONES (PRODUTTORE ASSOCIATO): Il personaggio in cui mi sono identificato di più sono le baby iguane. Ho dei figli piccoli, ed è spaventoso vedere questi poveri piccoli appena nati doversi già difendere e affrontare qualcosa che farebbe venire gli incubi a tutti noi per il resto della nostra vita. È incredibile come funziona la natura. Quindi il mio voto va ai piccoli di iguana.

FAN LIXIN (REGISTA): Ricordo ancora la prima volta che ho visto le riprese della famiglia di capodogli mentre facevano la siesta pomeri- diana in posizione verticale. Ne sono rimasto affascinato. Ci sono ancora così tanti misteri in natura di cui l’uomo non sa nulla. E questo mi stimola ad essere più curioso anche nei confronti della Terra stessa.

ROC CHEN (PRODUTTORE MUSICALE): Del film adoro il topolino di campagna. È troppo carino!

RICHARD DALE (REGISTA): Mi piace il topolino di campagna perché è una creatura umile ma molto teatrale. Mi piace il suo ambiente. Ci sono parti del mondo in cui vive che mi ricordano il nostro mondo. C’è il grano. Ci sono i campi. È un ambiente umano. È qualcosa che conosco e riconosco. Riesco a vedere la complessità della vita a quel livello. Lo adoro.

STEPHEN MCDONOGH (PRODUTTORE): I piccoli di langur, che vediamo nel sud della Cina, sono tra i miei preferiti. Hanno un pelo rosso vivo, così, quando i predatori si avvicinano, i genitori li riconoscono facilmente e possono prenderli e scappare via. Mi piace il loro umo- rismo e il loro carattere.

Qual è la tua sequenza preferita? NEIL NIGHTINGALE (PRODUTTORE ESECUTIVO): La sequenza dei pinguini ritrae un giorno tipo nella vita di un pinguino. Ma per costruire quel giorno particolare, la scena era letteralmente nella testa della regista, Elizabeth, da anni. Ed è solo una scena. Ecco perché questo film è così speciale: riunisce talenti unici in uno sforzo unico per raccontare una storia unica che nessuno al di fuori della BBC Earth Films riuscirebbe a fare.

TOM HUGH-JONES (PRODUTTORE ASSOCIATO): Il momento più adrenalinico del film, per me, è stato mentre riprendevamo i serpenti e le iguane. Volevamo mostrare come i piccoli cadessero vittima dei serpenti, ma ci aspettavamo un serpente e un’iguana al massimo. Poi la troupe in location si ritrova improvvisamente di fronte a questa scena con tutti i piccoli che vengono fuori dalla sabbia e letteralmente decine di serpenti che li inseguono, mentre tentano disperatamente di raggiungere la spiaggia. È rarissimo pianificare una ripresa in natura e ottenere qualcosa che va ben oltre le aspettative.

PETER WEBBER (REGISTA): La mia scena preferita è quella del minuscolo colibrì coda a racchetta, filmato in Ecuador. Sembra un combattimento aereo di Star Wars. C’è questo minuscolo uccellino e delle api ancora più piccole che cercano di attaccare il colibrì per allontanarlo e conquistare il nettare. La prima volta che ho visto le riprese sono rimasto esterrefatto.

FRANK COTTRELL-BOYCE (SCENEGGIATORE): A mio parere, la scena più magica del film è quella della schiusa delle uova degli efeme- rotteri. È impressionante. Chi avrebbe mai pensato che un efemerottero significasse qualcosa? E invece la vita è varia e stupefacente. Mi viene la pelle d’oca quando penso a quella scena.

Di recente la BBC Earth ha lanciato The Real Happiness Project, un movimento che si basa sul fatto che la natura apporta reale felicità alle persone, soprattutto in questo mondo urbano sempre più moderno. Dove e quando la natura ti ha fatto sentire felice? STEPHEN MCDONOGH (PRODUTTORE): Il messaggio è semplice e chiaro: è scientificamente provato che guardare gli animali fa sentire felici. Fa sentire uno scopo, un coinvolgimento e una connessione con la società. E questo punto è molto significativo per il nostro film. Preferiamo essere felici piuttosto che preoccupati e tristi. Oggi il mondo teme molto per il suo futuro e non sa esattamente cosa il genere umano stia facendo al pianeta. Questo film arriva con un tempismo perfetto perché abbiamo bisogno di un po’ di felicità e di cominciare a capire dove stiamo andando. Il Real Happiness Project vuole davvero instillare l’idea che dobbiamo essere felici ed è stato dimostrato che, in questo senso, il materiale e le riprese sulla natura sono un ingrediente essenziale.

MYLES CONNOLLY (PRODUTTORE SUPERVISORE): Sono cresciuto nel sud della California, quindi né io né i miei fratelli eravamo consa- pevoli della fortuna che avevamo. Passavamo la maggior parte del tempo all’aria aperta in bici, sporcandoci e sbucciandoci le ginocchia e facendo tutte quelle cose che fanno i bambini. O che facevano. Oggi sono più interessati al tablet, al telefono, al computer, e giocano ai videogiochi. La loro interazione con la natura è limitata. Quindi spero che questo film funzioni da catalizzatore. Magari guardando Earth - Un giorno straordinario, qualcuno penserà “Io voglio farne parte.”

ALEX HEFFES (COMPOSITORE): Ho fatto un’esperienza straordinaria in Messico: mentre ero seduto in spiaggia, ho iniziato a vedere mante, delfini e balene saltare fuori dall’acqua. Mi sono ricordato della manta in Earth - Un giorno straordinario. Sarebbe bellissimo se le persone vedessero questo film e si ricordassero che tutte queste cose sono intorno a loro.

FAN LIXIN (REGISTA): L’anno scorso ero in viaggio per fare delle riprese a una scimmia rara che abita l’altopiano del Tibet. Dopo alcuni giorni nella foresta vergine, siamo arrivati nel cuore di un’area incredibile, una meraviglia della natura. Non avevamo ancora visto nessuna scimmia, quindi eravamo molto nervosi. Proprio in quel momento sento un fruscio lontano, sicuramente erano le scimmie che si arrampicavano sugli alberi. Non potevo vedere niente, così ho chiuso gli occhi e mi sono lasciato trasportare da quel momento. Non siamo riusciti a filmare nulla, ma ho sentito una connessione profonda con la natura.

PETER WEBBER (REGISTA): Recentemente sono stato in una provincia della Colombia chiamata Choco, sul Pacifico. Vedere il cielo pieno di pellicani e fenicotteri è stato incredibile. Avere il tempo di camminare e attraversare una giungla... la vista, i suoni, gli odori... ti aiutano davvero ad allontanare tutti i pensieri tristi. Ti può far vivere e far sentire più intensamente. Spero che questo film incoraggi le persone in questo senso e le spinga a cercare una connessione con la natura.

FRANK COTTRELL-BOYCE (SCENEGGIATORE): Una mattina ho parcheggiato all’ultimo piano di un autosilo. Sono uscito dall’auto e il sole stava sorgendo; c’era un’atmosfera cosmica. Il sole ha illuminato i tetti delle case e il cielo si è schiarito. Un cinguettio è esploso tutto intorno. Potevo quasi sentire la Terra ruotare. E ho pensato ‘Oh Dio, è tutto qui. E sta ben nascosto.’ Ho avuto la sensazione che fosse tutto perfetto, e che non ne fossi tagliato fuori. Ne facciamo tutti parte, ovunque siamo.

Qual è stato il tuo giorno più bello sulla Terra? FAN LIXIN (REGISTA): Direi il mio compleanno, che è il Tree Planting Day (un giorno che la gente dedica a piantare nuovi alberi, ndt) in Cina. È come se ogni anno mi ricordasse il mio rapporto con la natura.

MYLES CONNOLLY (PRODUTTORE SUPERVISORE): Il mio giorno più bello è probabilmente uno dei miei giorni più magici sulla Terra. Stavo visitando l’isola di Catalina, al largo della costa della California, Los Angeles. C’era vento e mi sono arrampicato in cima a una sco- gliera che si affacciava sul mare. Sentivo il vento sulla pelle, mi godevo il momento, quando ho sentito un rumore vicinissimo. C’era un corvo sospeso nell’aria, che volteggiava sopra di me. Ero come congelato nel tempo e guardavo questo uccello a due metri di distanza. Non dimenticherò mai quell’interazione.

PETER WEBBER (REGISTA): Ho avuto la fortuna di passare del tempo in Amazzonia, giorni e giorni lontano dalla civilizzazione. Mi trovavo su una canoa con la giungla su entrambe le rive. Gli odori e i suoni sono incredibili. E ho visto due tucani volare di fronte a me. I loro becchi sono enormi e pesantissimi. Puoi percepire la difficoltà, ma è uno spettacolo fantastico. Momenti come quello ti fanno sentire leggero. Quando riesci a vedere gli animali che vivono nel loro ambiente, ti senti trasportato dall’emozione. È un grande privilegio. VENTI FATTI STRAORDINARI

Principali aneddoti sulle meraviglie del film

1. Il servalo ha le orecchie più grandi (rispetto al suo corpo) e le zampe più lunghe del mondo felino.

2. L’iguana marina si procaccia il cibo in mare, il che la rende l’unica lucertola in grado di avventurarsi nelle acque marine.

3. I serpenti delle Galapagos sono soli la maggior parte dell’anno, cacciando insetti, lucertole ed anche pesci, quando non c’è un buffet di baby iguana a disposizione.

4. Un panda digerisce solo il 17% dei 9-14 kg di cibo secco che consuma ogni giorno.

5. Le strisce della zebra di pianura sono come un’impronta digitale: ogni animale ha strisce uniche. In questo modo i cuccioli riescono a riconoscere le loro madri.

6. Il narvalo non ha la pinna dorsale. Potrebbe essersi evoluto così perché la forma liscia lo facilita quando nuota sotto i ghiacci.

7. Un orso bruno può correre a 48km/h. Più veloce di Usain Bolt, che raggiunge solo i 43km/h.

8. Il peso del cuore di una giraffa è di circa 11kg, il più grande di tutti i mammiferi terrestri. Pompa fino a 60 litri di sangue ogni minuto con il doppio della pressione di una persona media.

9. I capidogli producono il suono più forte di qualsiasi altro animale. I loro click raggiungono i 230dB.

10. Le extra vertebre nel collo dei bradipi permettono una rotazione di 270°. Così riescono a raggiungere il cibo senza dover muovere il lento corpo e possono appoggiare la testa sul petto mentre dormono.

11. I pinguini vanno in cerca di pesci fino a 80 chilometri dalla costa.

12. L’energia consumata da un colibrì in un giorno qualunque della sua vita, se calcolata per un uomo di 77 kg, equivale a 155.000 calorie.

13. Il topolino delle risaie è il più piccolo roditore d’Europa e pesa meno di una moneta da 2 penny.

14. Gli efemerotteri del fiume Tibisco non hanno un apparato boccale, quindi non possono mangiare. La loro unica priorità è di accoppiarsi per tramandare i propri geni.

15. Si pensa che i cuccioli di presbite dalla testa bianca nascano rossi per non essere persi dai genitori. 16. Il corpo dello squalo pinna bianca del reef può filtrare l’acqua attraverso le branchie senza doversi muovere continuamente, quindi può adagiarsi sul fondale marino e stare fermo per ore.

17. I funghi bioluminescenti non lasciano semplicemente la luce accesa. Hanno un orologio interno che si regola in base alla temperatura e che attiva la luce quando fa abbastanza buio per poter essere notati dagli insetti di passaggio.

18. Per catturare la preda, i vermi luminosi hanno linee verticali con gocce di muco disposte in modo regolare sul corpo, come una collana di perle. Il muco aiuta a catturare gli insetti.

19. L’aurora, una misteriosa e imprevedibile apparizione della luce nel cielo, deve il suo nome alla dea romana dell’alba.

20. L’energia emanata dal sole è enorme. Secondo il Dott. Louis Barbier, scienziato della NASA, riesce a sciogliere un blocco di ghiaccio spesso e alto un miglio in un solo secondo, alla distanza che c’è tra il sole e la Terra.

TEAM DI PRODUZIONE

Richard Dale Regista Richard Dale è un regista vincitore dei BAFTA e degli Emmy Awards, la cui carriera ha inizio nella BBC con serie come Tomorrow’s World, Horizon e QED. Per il suo lavoro nella serie The Human Body, con il Professor Robert Winston, vince il premio Medical Broadcaster of the Year, conferito dalla British Medical Association. La serie valse a Richard il Premio Peabody negli Stati Uniti e due BAFTA nel Regno Unito, per Miglior serie dal vero e Innovazione in televisione . Per quanto riguarda il genere drammatico, Richard viene candidato nuovamente ai BAFTA come Miglior nuovo regista per il suo primo progetto, la riuscitissima commedia cult di , Teachers. Diventa famoso per il suo lavoro innovativo nel Factual Drama, con titoli come D-Day 6.6.44 (BBC 1), candidato ai Grierson e BAFTA Awards, Inside The Twin To- wers (BBC 1) e Moonshot - L’uomo sulla luna (ITV 1), entrambi questi ultimi candidati ai Primetime Emmys nella categoria Miglior film per la TV (2009 e 2011). Tra i suoi film più recenti Rocketmen (Sony Pictures Japan), A spasso con i dinosauri (IMAX) ed Earth - Un giorno straordinario (BBC Earth Films).

Peter Webber Regista Peter Webber ha lavorato come regista per oltre 25 anni con esperienze come montatore, regista e produttore. I suoi precedenti film da regista includono La ragazza con l’orecchino di perla (pluricandidato ai BAFTA e agli Oscar), Hannibal Lecter - Le origini del male ed Emperor. Come regista per la TV si annoverano Tutankhamun per ITV, Six Feet Under per HBO e The Stretford Wives per BBC1. Avendo terminato da poco Earth - Un giorno straordinario per la BBC Earth Films, Peter si sta occupando attualmente della post-produzione di Pickpockets a Bogotá.

Fan Lixin Regista Fan Lixin è stato il primo regista cinese di documentari a ottenere un Emmy Award americano in due categorie: Miglior documentario e Best Long-Form Business And Economic Reporting. La sua carriera nel genere documentaristico inizia nel 1998. Nel 2003 si dedica al montaggio di To Live Is Better Than To Die, un film che vince diversi premi nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Prima ancora, aveva lavora- to nel dipartimento internazionale della CCTV. Nel 2006 ha rappresentato la parte cinese per le riprese e la produzione del documentario Up the Yangtze, una coproduzione col Canada. Il film vinse il premio come Miglior film documentario al Vancouver Film Festival nel 2007 e fu candidato a un Emmy nel 2008.

Stephen McDonogh Produttore Stephen McDonogh lavora nei film documentario in vari ambiti della produzione per la BBC Earth Films: A spasso con i dinosauri (pro- duttore coesecutivo), One Life (produttore associato), Enchanted Kingdom 3D (produttore associato). Lo scorso anno è stato produttore esecutivo del film vincitore del premio Louis Theroux My Scientology Movie, il docu-film inglese che ha registrato il maggior incasso del 2016 nel Regno Unito. Prima, Stephen aveva lavorato per serie TV drammatiche della BBC occupando diversi ruoli nelle principali produzioni BBC come Rome per HBO/BBC, The No. 1 Ladies’ Detective Agency di Anthony Minghella, The Musketeers e War & Peace, il più recente e celebratissimo adattamento televisivo della BBC. Neil Nightingale Produttore esecutivo Neil Nightingale è l’attuale direttore creativo della BBC Earth, il marchio mondiale della BBC dedicato alla natura e alla scienza. Neil ha co-diretto il film 3D di successo A spasso con i dinosauri della BBC Earth. È stato anche produttore e co-regista del premiatissimo En- chanted Kingdom, un ambizioso film in 3D che esplorava le meraviglie naturali e animali dell’Africa, e del Giant Screen Film . È stato produttore esecutivo dei progetti cinematografici della BBC Earth Tiny Giants, One Life, , Incredible Predators, Oceans e Cuba. Neil è stato a capo della prestigiosa Natural History Unit della BBC per sei anni, responsabile di oltre 1000 ore di produzione di “wildlife” tra televisione, radio, web e cinema. Sotto la sua guida, la NHU ha creato le principali serie televisive tra cui e di David Attenborough, , Life, British Isles - A Natural History, , Big Cat Live, Sixty e .

Myles Connolly Produttore supervisore Myles Connolly, nel corso della sua carriera trentennale, ha filmato in più di quaranta paesi e ha occupato numerosi ruoli negli ambiti della produzione e della post-produzione, tra cui quello di produttore, sceneggiatore, montatore e supervisore agli effetti visivi. Myles ha lavorato a lungo nel film documentario e nella tecnologia IMAX in oltre cinquanta film, inclusi progetti di alto profilo come Everest, The Living Sea, Samsara, Enchanted Kingdom e Flight Of The . Collaborando con alcuni dei migliori talenti dell’industria cinema- tografica, il suo impegno gli è valso numerosi premi, tra cui quattro Cine Golden Eagles, il Grand Prix du Festival al Theater du La Geode di Parigi, il premio di Best 3D/Immersive al Jackson Hole Wildlife Film Festival e due candidature agli Academy Awards nella categoria Cortometraggio Documentario.

Alex Heffes Compositore Alex Heffes, compositore candidato ai Golden Globe, è famoso per le colonne sonore di film premiati come L’ultimo re di Scozia, State Of Play, La morte sospesa e Mandela Long Walk to Freedom. Ha lavorato con molti apprezzatissimi registi tra cui (The Pro- gram), Kevin Macdonald (L’ultimo re di Scozia) Peter Webber (Emperor), (Queen of Katwe), (Cappuccetto rosso sangue) e JJ Abrams (miniserie 11.22.63 di Stephen King.) Le sue musiche per la miniserie da 8 ore ROOTS sono state ampiamente acclamate dalla critica e hanno vinto il premio per Best TV Score agli Hollywood Music In Media Awards. Alex è stato candidato a un Golden Globe per la colonna sonora di Mandela Long Walk To Freedom. Ha ricevuto una nomination ai BAFTA per il film drammatico della HBO Tsunami - Il giorno dopo e nel 2011 è stato premiato come scoperta dell’anno dalla World Soundtrack Academy. Nel 2012, ha vinto l’Ivor Novello Award per la miglior colonna sonora dell’anno con il film The First Grader.

Roc Chen Produttore musicale Roc Chen è uno dei nomi più grandi per quanto riguarda l’industria del cinema, della TV e dei videogiochi in Cina. Ha scritto le musiche di oltre 200 progetti, dentro e fuori i confini cinesi, dimostrando che una persona può comporre le colonne sonore dei film in stile sia occidentale che orientale. Ha lavorato con tutte le principali case di produzione in Cina. La passione di Roc per la composizione risale a quando, a 4 anni, ha iniziato a prendere lezioni di musica al conservatorio locale. La sua musica per la co-produzione cinese di Forbidden Kiss è stata candidata come Migliore colonna sonora originale al New York City Inter- national Film Festival. Roc ha composto le colonne sonore di altri film tra cui Legendary Amazons e Chinese Zodiac, entrambi prodotti da Jackie Chan. Roc è anche uno dei più popolari compositori fra il pubblico cinese: il suo album con la colonna sonora di A Bite Of China è stato uno dei più venduti su Amazon Cina nel catalogo delle colonne sonore. I successi di Roc in Cina hanno attirato l’attenzione degli studios di Hollywood come la DreamWorks, che lo ha ingaggiato come consulente musicale cinese per Kung Fu Panda 3. Ha inoltre partecipato al processo di produzione delle musiche con il team della DreamWorks.

Frank Cottrell Boyce Sceneggiatore Frank Cottrell-Boyce è uno sceneggiatore con all’attivo film come il candidato agli Oscar Hilary and Jackie, Millions di Danny Boyle, 24 Hour Party People, Le due vie del destino e Benvenuti a Sarajevo. Frank è anche autore del libro per ragazzi Millions, vincitore della Carnegie Medal, e del best seller del New York Times Cosmic. È noto soprattutto per aver aiutato Danny Boyle a creare la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici nel 2012. Geling Yan Sceneggiatrice Geling Yan è una delle più rappresentative scrittrici e sceneggiatrici odierne in lingua cinese, nonché consolidata autrice in lingua inglese. Dopo il suo primo libro nel 1985, ha pubblicato più di 20 romanzi, raccolte di racconti e di saggi. Molti sono usciti in inglese, tra cui Little Aunt Crane, I tredici fiori della guerra, The Uninvited, The Lost Daughter Of Happiness e White And Other Stories. Molti dei suoi lavori sono stati adattati per il cinema e la televisione, come I fiori della guerra (con Christian Bale) e Lettere di uno sconosciuto (con Chen Daoming e Gong Li) di Zhang Yimou, Tian yu di Joan Chen e Shao nu xiao yu di Sylvia Chang (prodotto da Ang Lee). Geling Yan ha vinto più di 30 premi letterari e cinematografici, e le sue opere sono state tradotte in sedici lingue.

Tom Hugh-Jones Produttore associato Tom Hugh-Jones ha ideato, diretto e prodotto negli ultimi vent’anni una vasta serie di programmi su natura e scienza per la BBC. Forse è meglio conosciuto per il suo lavoro in documentari come Planet Earth. Tom è anche il produttore/regista delle puntate ‘Oceans’ e ‘Jungles’ della serie antropologica . Più di recente ha prodotto i primi due episodi dell’epocale Life Story, una serie sul comportamento animale narrata da David Attenborough. Tom ha da poco terminato la produzione dell’ambizioso sequel, Planet Earth II, attualmente in programmazione in tutto il mondo con un pubblico e un’acclamazione della critica senza precedenti.

Daniel Huertas Produttore/regista naturalistico Daniel Huertas è un produttore/regista con più di 10 anni di esperienza nell’industria del documentario naturalistico. Oltre che per la BBC Natural History Unit, Dan ha creato programmi con alcune delle più importanti case di produzione di documentari, come Silver- back Films e Icon Films, per molte reti importanti. Ricordiamo tra i suoi lavori (BBC NHU per BBC), Deadly Islands (Silverback Films per Discovery International), River Monsters (Icon Films, Animal Planet) e Brothers In Blood: The Lions Of Sabi Sand (Aquavision SA con Discovery International). Molte di queste produzioni hanno vinto premi. Brothers in Blood è una storia straor- dinaria nonché un film documentario che ha ottenuto diversi premi, finalista del Jackson Hole Wildlife Film Festival 2015 nella categoria Best Animal Behaviour.

CASE DI PRODUZIONE

BBC Earth Films è la sezione per il cinema della BBC Earth, il marchio mondiale dei “programmi dal vero” per BBC Worldwide. Unendo le competenze di Hollywood e i registi più bravi della BBC, la BBC Earth Films vuole accompagnare il pubblico in un viaggio per il mondo, alla scoperta delle meraviglie terrestri e di alcuni dei personaggi più incredibili che abitano il nostro pianeta. Nata dal successo della BBC con film epocali come Profondo blu e Earth - La nostra terra, la BBC Earth Films ha spostato ancora più in alto l’asticella delle sue ambizioni con One Life, una storia potente che mostra come la vita ci connetta gli uni agli altri, e due film 3D in collaborazione con Ever- green Films e Reliance Entertainment: A spasso con i dinosauri, che riporta gli spettatori indietro di 70 milioni di anni, all’ultima grande epoca dei dinosauri, distribuito dalla 20th Century Fox negli Stati uniti e in quasi tutto il territorio internazionale, ed Enchanted Kingdom 3D, un viaggio attraverso il continente più selvaggio della Terra, l’Africa, alla scoperta di panorami e storie al di là di ogni immaginazione.

BBC Earth cerca di ispirare le persone con le incredibili meraviglie del nostro universo. Vi accompagnerà in un emozionante viaggio di scoperta, dalla più microscopica creatura fino all’immensità dello spazio. La BBC Earth vi por- terà faccia a faccia con scene mozzafiato, idee strabilianti e la meraviglia dell’essere umano. A livello commerciale e internazionale, il brand è gestito dalla BBC Worldwide, la divisione com- merciale della BBC. Fin dal suo lancio, il marchio è cresciuto su varie piattaforme tra cui i canali brandizzati e programmazioni tematiche della BBC Earth in televisione, eventi live, attrazioni turistiche, uscite di film per il cinema e “giant screen” e online sul sito BBC.com e sui social media, tutti dedicati a offrire al pubblico eccezio- nali contenuti “dal vero”.