Antichi Nomi
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SKENDER HUSHI ANTICHI NOMI Greco-romano-illirici nel mondo (e il loro significato in albanese) Prima edizione Settembre 2010 SKENDER HUSHI Nomi antichi Greco-romano-illirici NEL MONDO (e il loro SIGNIFICATO in albanese) Seconda edizione Kavaja giugno 2011 1 Materiale trovato e organizzato da: Erin Hushi. Traduttore: Skender Hushi. Redazione: Romina Hushi. Casa Editrice: -------- ISBN---------- Sponsor: Caffe ERINI www.skenderhushi.net In albanese: Emnat ILIR nëpër botë Isbn: 978-9928-04-004-6 Tipografia EMAL Tiranë MAJ 2010 2 Ringrazio i miei amici in Italia: Alessandro Rugolo, Francesco Marchianò, Fortunata Sgrò, Giovanna Brunetti, Mario Antonello D’Arcangelo e altri amici di diversi posti d’Italia e Calabria, che con la loro disponibilità, mi hanno aiutato e dato i loro consigli per finire questo libro che penso che aiuterà la vicinanza tra nostri popoli. Autore 3 INDICE 1- Introduzione di Alessandro Rugolo pagina 6 .1-Premessa pagina 8 2-Spiegazione dei nomi antichi greco-italiano-illirico-albanese, con albanese parlato di oggi pagina 30 3-I nomi che iniziano con la lettera A pagina 30 4-I nomi che iniziano con la lettera B pagina 85 5-I nomi che iniziano con la lettera C, K pagina 98 6-I nomi che iniziano con la lettera D pagina 123 7-I nomi che iniziano con la lettera E pagina 135 8-I nomi che iniziano con la lettera F pagina 153 9-I nomi che iniziano con la lettera G pagina 163 10-nomi che iniziano con la lettera H pagina 184 11-I nomi che iniziano con la lettera I pagina 189 12-I nomi che iniziano con la lettera J pagina 197 13-I nomi che iniziano con la lettera L pagina 197 14-I nomi che iniziano con la lettera M pagina 208 15-I nomi che iniziano con la lettera N pagina 228 16-I nomi che iniziano con la lettera O pagina 236 17-I nomi che iniziano con la lettera P pagina 244 18-I nomi che iniziano con la lettera Q pagina 260 19-I nomi che iniziano con la lettera R pagina 264 20-I nomi che iniziano con la lettera S pagina 273 21-I nomi che iniziano con la lettera T pagina 291 22-I nomi che iniziano con la lettera U pagina 302 23-I nomi che iniziano con la lettera V pagina 306 25-I nomi che iniziano con la lettera X pagina 315 4 26-I nomi che iniziano con la lettera Y pagina 315 27-I nomi che iniziano con la lettera Z pagina 316 28-In chiusura pagina 322 29-Grafici di pagina lingua Ariano-atlantideo-albana 325 5 Introduzione di Alessandro Rugolo A volte capita, per caso, di conoscere qualcuno che ha i tuoi stessi interessi, a volte la vita passa senza che ciò accada... Qualche tempo fa, su facebook, ho postato una foto rappresentante una tipica maschera della Sardegna, di Mamoiada per la precisione, una maschera conosciuta col nome di "Mamuthone". Skender ha commentato quella foto, facendomi notare che anche da loro vi erano delle maschere molto simili. Così, per caso, è nata una amicizia e una collaborazione basata sulla comune passione per l'antico e sulla ricerca di un nuovo modo di leggere la storia antica. Quanto ha influito la lingua Albanese sulle lingue oggigiorno in uso in Europa? Quante parole, toponimi e nomi di persona riprendono vita e significato se interpretate con l'uso della antica lingua Albanese e dei suoi ancor più particolari dialetti? Domande cui solo in parte si è data risposta. Domande spesso ignorate dagli studiosi delle lingue europee ma che nel libro di Skender Hushi, "Antichi Nomi greco-romano-illirici nel mondo (e loro significato in Albanese)", trovano risposte e aprono nuovi interrogativi! Leggendo le prime pagine mi sono imbattuto in curiosità che meritano di essere approfondite e studiate. Per fare un esempio per tutti, la parola "Egiziano", E-giz-ian, e-gjis-jane, secondo Skender assume il significato di: “sono parte della nostra famiglia“. Se si pensa a quali siano stati i rapporti tra gli Egizi antichi e tutti i popoli 6 del mediterraneo, che si recavano in Egitto per studiare e apprendere i misteri delle antichità, ciò assume un particolare significato. Così, pagina dopo pagina, mi sono reso conto di quale enorme patrimonio linguistico sia ancora esistente a pochi chilometri da noi italiani, dall'altra parte dell'Adriatico... in Albania. Nomi di persona trovano finalmente un senso a riprova della antichità della lingua Albanese che, secondo Skender, è ciò che resta di una lingua molto antica, la lingua di un popolo scomparso da tempo ma presente nelle leggende e nei dialoghi più interessanti e misteriosi di Platone, il Timeo e il Crizia: la lingua del popolo di Atlantide. Che dire ancora? In bocca al lupo Skender, a te e al tuo popolo e alla tua lingua, così particolare e così antica... e chissà se, un giorno, anch‟ io riuscirò ad capirla e apprezzarla." 7 PREMESSA Durante le ricerche in lingua italiana, per la pubblicazione del mio primo libro " Thot immortale rivela Atlantide" mi sono imbattuto in nomi antichi che, suddivisi in sillabe, assumevano un particolare significato nella lingua parlata oggi in Albania. Secondo molti autori albanesi e stranieri l‟Europa, il Nord Africa, il Medio Oriente e l‟India, in antichità, sono stati abitati e guidati dalla popolazione pelasga, quindi atlantidease-pelazgo-ilirico- albana, e penso che la maggior parte dei nomi siano di origine atlantidea e siano spiegabili utilizzando la lingua albanese di oggi. Io insisto sul fatto che l‟albanese sia il diretto successore della lingua di Atlantide e sia alla base di tutte le lingue europee, per questo motivo dovrebbe essere studiata seriamente dagli studiosi di tutto il mondo. I nomi dei bambini, nella popolazione ariana, erano come un titolo per il bambino, che l‟avrebbe portato con orgoglio per tutta la sua vita. Il nome doveva essere comprensibile da tutti, come: Rroks-ana (prende la Luna), Far-uk (razza di lupo, forte come un lupo), Ah-met (forte come la quercia), Die-nis (sapienza che parte), A-nd're (è sulle nuvole), A-dil (è Sole), As-an, Hasan (è luna) ecc. Nell'antichità non era importante che i nomi maschili finissero per forza in consonante o vocale "o" e i nomi femminili finissero per forza in vocale “e”, oppure “a”. Se aveva un significato, il nome poteva finire con qualsiasi lettera, per esempio: Thot l‟ultimo re di Atlantide, oppure Mat, sua moglie. Andre, Isa, Ilia, Thoma, Luca, sono nomi maschili. Olimpi, Aniki, Nikita, Costa sono nomi sia femminili che maschili. Afro, Haso, ecc, sono nomi 8 femminili. Oggi non si da tanta importanza al significato del nome, basta che sia melodioso, anche se senza senso. Spesso ho sentito di persone che vogliono cambiare il proprio nome, perché si vergognano di quello che hanno. Tanti studiosi albanesi e di altri paesi dicono che l‟origine dell‟ Europa sia “pelasga”, cosa che ho ripetuto nei miei libri, però, mentre scrivo questo quarto libro e continuo a studiare alla ricerca delle origini del nostro popolo e dell‟Europa, penso che tale espressione dovrebbe essere cambiata in: “l‟Europa ha radici atlantideo-ariano-albana”, questo perché con il nome “Albani” erano conosciuti nell'antichità tutti i bianchi d‟Europa e del Mondo, che parlavano albanese. Ho incontrato, e incontro spesso, diverse persone che parlano albanese, in Italia e in altri paesi europei. Quando chiedo se sono albanesi, rispondono: No! Hanno ragione perché hanno il loro orgoglio nazionale, perché sono stati e sono autoctoni nelle loro terre, quindi ti rispondono: - "Io sono arberesh, io sono macedone, sono arvanito, sono croato, sono bosniaco, sono serbo" ecc e hanno ragione, perché sono stati lì generazione dopo generazione. Ma ci sono anche quelli che hanno dichiarato di essere albanesi o shkipëtarë (albanesi). Anche i popoli più antichi d'Europa hanno parlato albanese, ma nonostante ciò non si possono chiamare tutti albanesi. Sarebbe giusto definirli albani o ariani. La parola "Ariano" , secondo la mia opinione, è più corretta per i nostri antenati dell'antichità, per il loro carattere, la condotta e le virtù dell'oro che avevano. Dopo aver studiato le "Tavole di Smeraldo di Thot”, vediamo che l'Europa è stata un tempo, una nazione unica con centro l‟Atlantide, che dominava su tutto il mondo antico, dal continente americano fino in 9 Giappone, e che aveva un unica lingua, la lingua dell‟ Atlantide, che oggi è conservata molto bene dai popoli albanofoni in tutto il mondo e dai baschi e uidiss (tra Estonia e Lituania), che per errore viene chiamato popolo ebreo. Pellasgët, i Pelas-gii (seno di cavalla) li accetto come nostri diretti antenati, senza nessun alcun dubbio. La stessa penisola Balcanica assomiglia al seno di una cavalla. Loro erano confinanti con gli albanofoni dell‟ Amazzonia, con l‟Asia Minore, con l‟Europa centrale, settentrionale, meridionale, orientale e occidentale, col Nord Africa, il Mediterraneo, l‟Italia, l‟Asia, l‟India ecc, che parlavano albanese, ma non erano conosciuti come Pelasgii o Illiri, ma con altri nomi spiegati facilmente dalla lingua albanese d‟oggi, come gli Etruschi = è con cervello, Japigi: Ja-pi- gji = allattate al seno, che doveva avere il significato: siete i benvenuti nel loro paese e nelle loro famiglie. Fri-gii, dove le pecore hanno il seno gonfio, e producevano tanto latte. Ama- zonia (Madre-signora), Kelti, scritta in italiano:-Çeltik, cel-ti-ik, in albanese significa: da biondi tu vai. Il nome della vecchia India, nel dialetto gega dell‟ Albania, si spiega come Hin-ti, cioè: entra tu. Il nome Damasco, in albanese Damasko, dam-as-ko, vuol dire: è nato qui.