Anno 25 - Numero 1 Gennaio - Marzo 2021 Notiziario dell’Associazione “Valentino Giannotti” per lo Sviluppo dell’Aeroporto di Firenze

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ln ricordo di Giorgio Morales

«La nuova pista dell’aeroporto di Firenze prima me doveva essere naturale e scontato e co- o poi ci sarà, ne sono convinto, perché non può m’era per qualunque altra città. non esserci un’opera così utile e di buon senso, Una delle situazioni che più volte ci teneva a ma io non riuscirò a vederla» . raccontare della sua esperienza di sindaco nel- Ogni volta che ci incontravamo per parlare la prima meta degli anni ‘90 del secolo scorso, delle vicende infinite dell’aeroporto fiorenti- era tutta la difficoltà che aveva, tra imbarazzo no Giorgio Morales, ormai da diversi anni, ri- e sgomento, nel dare spiegazioni a chi gli chie- peteva questa battuta, tra l’ironia che gli era deva come fosse possibile che una realtà co- propria e la consapevolezza un po’ sconsola- me Firenze non avesse un aeroporto adegua- ta dell’incertezza che ha sempre accompa- to. E succedeva di continuo, rappresentando gnato le sorti dello scalo di Firenze. Ogni vol- Firenze ospite in qualche altra città italiana o ta si replicava che, di fronte alle cose che ve- estera o accogliendo in Palazzo Vecchio capi devamo ancora accadere e non accadere in di Stato o altre personalità da tutto il mondo, questa vicenda, nessuno poteva dire quando che quasi sempre avevano avuto difficoltà lo- qualcuno avrebbe potuto veder realizzato gistiche nel raggiungere la città, o a chi si in- qualcosa. formava prima di tutto della dotazione aero- Quella battuta purtroppo è diventata realtà, portuale per scegliere o meno Firenze come troppo presto, lo scorso fine novembre, quando Giorgio ci ha la- location per grandi eventi congressuali o di altro tipo o per l’inse- sciato. Non ci vedevamo da un po’, per la situazione generale che diamento nel nostro territorio di un grande marchio o di una qual- stiamo ancora vivendo, e negli ultimi tempi ci eravamo sentiti per che attività internazionale. commentare amaramente l’ennesima fase di stallo in cui era stata Di passi avanti l’aeroporto naturalmente ne ha fatti, molti e decisivi ricacciata di nuovo la questione (questa volta a colpi di cavilli e anche allora, e poi successivamente e fino ad oggi. Ma sempre rias- “giustizia” amministrativa), dopo essere arrivati al punto più vicino settando quel che c’era e c’è (pista e il resto) per gestire il presente, mai raggiunto per la realizzazione della nuova pista. Un’involuzio- perennemente in attesa di poter veder concretizzarsi il progetto ri- ne che aveva rialimentato lo sconforto e che ora appare ancora solutivo con la nuova pista e un futuro adeguato per lo scalo. più amara, perché in questo momento la pista avrebbe potuto e Lasciata la carica di sindaco, nel 1996 Giorgio Morales dette vita a dovuto essere in realizzazione e per Giorgio sarebbe stato per lo quest’associazione, della quale è stato sempre presidente, per pro- meno possibile aver visto partire i cantieri e con essi avviata a so- seguire l’azione di sostegno alla causa dell’aeroporto, andata così luzione una questione per cui si era speso per tutta la vita di am- avanti per un quarto di secolo e raccontata per 24 anni sulle pagine ministratore. di questo notiziario. Al presidente Giorgio Morales e all’amico Gior- Giorgio Morales non era particolarmente appassionato di aviazio- gio non possiamo che dedicare questo ultimo numero del “giorna- ne. Lo ripeteva spesso, lo ha scritto anche su questo notiziario. lino”. Lo facciamo ripercorrendo quanto di concreto poté contri- Ogni volta che poteva prendeva il treno. Ma da amministratore re- buire a realizzare negli anni da sindaco di una rara coalizione com- sponsabile era sempre stato consapevole della necessità irrinuncia- pattamente e convintamente favorevole all’aeroporto, ma anche bile di uno scalo aereo adeguato a Firenze e nell’area fiorentina, co- ribadendo ciò che ancora oggi attende attuazione. ARCHIVIO IAROSSI Non convegni o dibattiti, ma progetti e cantieri Nei saluti delle istituzioni che si sono te- tamente, con l’avvio di progetti e di can- nuti alla scomparsa dell’ex-sindaco di Fi- tieri e non con la riapertura di dibattiti o renze c’è stato l’impegno a portare avan- convegni per discutere della questione, ti i progetti per la città ai quali Giorgio sulla quale anche Giorgio - possiamo as- Morales aveva lavorato e nei quali crede- sicurare - da tempo si era definitivamen- va, alcuni dei quali sono ora (o dovrebbe- te stancato di parlare. Il modo migliore ro essere) in fase di realizzazione o in at- per ricordare l’ex-sindaco è quindi quello tesa di avvio, a cominciare naturalmente di ripartire col percorso verso la nuova pi- dalla soluzione del nodo aeroporto. Sicu- sta e arrivare ad aprire il relativo cantiere, ramente questo è il miglior modo per ri- mostrando anche un po’ più di determi- cordare Giorgio, ma ci permettiamo di nazione e convinzione nel voler raggiun-

auspicare che ciò possa avvenire concre- ARCHIVIO IAROSSI gere l’obiettivo.

L’Associazione “Valentino Giannotti” ha organizzato un primo ed unico convegno, all’inizio della sua esistenza, per presentare l’iniziativa e fare il punto della situazione con enti aeroportuali e rappresentanti delle istituzioni su ciò che a quel momento (gennaio 1997) era in corso o in progetto e ciò che si prospettava per il “Vespucci” oltre il 2000. A quel convegno seguì la nascita del notiziario “Aeroporto” (primo numero nell’ottobre 1997) per seguire, raccontare e commentare con continuità la questione, pubblicato per 24 anni. Nel 2013, dal materiale prodotto da allora, è nato il contenitore informativo del sito Internet, con il relativo blog e pagina Facebook.

Promemoria masterplan e nuova pista da realizzare Ricordiamo i due numeri speciali del notiziario l’entità dei benefici anche ambientali che comporta pubblicati nel 2020 dedicati a documenti e conte- il diverso assetto dell’infrastruttura di volo. Benefici nuti del masterplan 2014-2029 che aveva conclu- non riscontrabili in alcun altro progetto per piste di so tutti gli iter approvativi e autorizzativi: Aero- volo (nuove o potenziate), improntate per gran par- porto n. 92 (riprodotto qui a fianco), con una car- te o in tutto a creare nuova capacità e nuovo traf- rellata di immagini di studi e progetti inerenti ogni fico, quali sono ad esempio le nuove piste in iter aspetto della questione che era stato affrontato e per Catania e Roma Fiumicino o l’ipotesi di terza pi- risolto nelle procedure svolte; Aeroporto n. 91 , sta per Venezia, o gli allungamenti e potenziamenti contenente l’elenco di oltre 2.000 documenti pro- di piste in atto a Olbia, Foggia, Salerno, in iter a Par- dotti dall’inizio della procedura VIA nel 2015 alla ma, previste a Pescara, o quelli attuati negli ultimi conclusione della Conferenza dei Servizi nel 2019. anni a Bari, Lamezia Terme, Taranto o Venezia (en- I numeri sono liberamente scaricabili dal sito del- trambe le piste esistenti), in qualche caso per cerca- l’Associazione. re poi traffico disposto a usarle. Ricordiamo anche che la nuova pista di Firenze può Un progetto come la nuova pista di Firenze, più di essere considerata il progetto aeroportuale con il tante altre opere infrastrutturali, dovrebbe quindi più alto grado di necessità ed utilità nel panorama vedere il pieno sostegno di tutti i livelli di governo, nazionale e internazionale, non solo per la necessi- toscani e romani, ed essere compreso in piani e di- tà di colmare carenze per infrastrutture ancora spositivi di rilancio delle infrastrutture e di accele- mancanti che nessun altro scalo presenta, ma per razione di iter e procedure.

Sì al vero sistema aeroportuale, no a guerre e campanilismi deteriori In tutto il suo percorso amministrativo, da sin- sa, che per tutte le vicende aeroportuali tosca- daco di Firenze e poi da presidente dell’Asso- ne del lontano passato era (e resta) l’infrastrut- ciazione “Valentino Giannotti”, Giorgio Mora- tura aeroportuale più grande della regione, é les non ha mai detto o scritto una parola con- essenziale per la costa e la Toscana occidenta- tro un altro aeroporto, auspicando sempre che le, è necessario per le tipologie di voli che lo si potesse creare in Toscana una vera logica di scalo di Firenze comunque, per le dimensioni sistema tra gli scali di Firenze e Pisa. C’è sem- che manterrà anche nel nuovo assetto di pista, pre stata la consapevolezza che nessuno dei non potrà svolgere (per spazi e quindi necessi- due scali, da solo, avrebbe potuto servire ade- tà di selezionare il traffico), secondo quella dif- ARCHIVIO IAROSSI guatamente la regione, per situazioni e criticità ferenziazione di ruoli che sta in ogni atto di che entrambi presentano e mantengono; che pianificazione regionale e nazionale. una regione importante come la Toscana non Ricordare l’ex sindaco Morales, per le istituzioni potesse avere un unico aeroporto (tutte le toscane, dovrebbe significare quindi anche co- principali regioni hanno più di uno scalo, an- struire davvero un sistema aeroportuale regio- che fino a tre o quattro, e continuano a poten- nale, concretizzando i masterplan previsti in en- ziarli); che uno scalo distante come Pisa (ma trambi gli scali e respingendo sul nascere gli in- anche Bologna) non poteva essere soluzione credibili, irresponsabili campanilismi deteriori e funzionale per l’area fiorentina. le dichiarazioni di guerra unilaterali che si stan- Serviva (e serve) quindi adeguare e far funzio- no rianimando in questi mesi e che davvero non

nare lo scalo di Firenze e serve l’aeroporto di Pi- ARCHIVIO IAROSSI dovrebbero avere spazio in una regione civile.

2 / Aeroporto Gennaio - Marzo 2021 Aeroporto 1990-1995

Ogni aeroporto “vivo”, a servizio di re- L’impegno convinto e concreto rale Area Metropolitana 1990). altà e territori che esprimono importante dell’amministrazione guidata da Alle fine degli anni ‘80, quando Giorgio domanda di traffico, richiesto da utenti, vet- Giorgio Morales consentì tra il 1990 Morales divenne per la prima volta sindaco tori e operatori, costruisce e gestisce il pre- e il 1995 la realizzazione di molti (ottobre 1989, in sostituzione di Bogianckino sente, progetta il domani e pianifica il do- progetti che posero le basi per la dimessosi per ragioni di salute), e con l’inizio podomani. Con questo spirito l’amministra- vita e la crescita dello scalo arrivata degli anni ‘90, lo scalo fiorentino, nonostan- zione di Palazzo Vecchio guidata dal sinda- fino ad oggi. te le difficoltà che gli venivano costruite at- co Giorgio Morales intraprese tra il torno, stava comunque crescendo 1990 e il 1995 ogni azione possibile nel traffico e nell’interesse dei vettori per migliorare l’aeroporto “Vespucci” nazionali e internazionali, per la natu- nel suo presente assetto dopo la tor- rale attrattiva di Firenze e della sua nata di polemiche e veti politici che area e la conseguente forte doman- avevano caratterizzato il decennio da di traffico fino ad allora repressa precedente e in particolare la se- da mancanza di offerta e servizi. Il tut- conda metà degli anni ‘80, bloccan- to grazie alla disponibilità e diffusione do di nuovo il percorso verso progetti di nuovi velivoli (turboelica e primi jet risolutivi. regionali) capaci di operare sulla mi- Lo scalo veniva dalla definitiva ri- ni-pista fiorentina (allora di 1.400 me- presa dell’attività di linea (settembre tri), pur con le limitazioni che anch’es- 1986), dopo gli interventi infrastrutturali ARCHIVIO IAROSSI si dovevano subire per l’assetto della minimi necessari a tale avvio condotti pista stessa (dimensione, orientamen- negli anni precedenti, ma anche dal- to) e l’incidenza su di essa di ogni mi- la parabola del progetto della nuova nimo evento meteorologico. pista “parallela all’autostrada” che la La scelta, a quel punto, fu quindi società di gestione appena costituita quella di costruire e gestire intanto il (la SAF, nel 1984) aveva immediata- presente, facendo ciò che era possi- mente riproposto (nel 1987, con uno bile con quel che si aveva: migliorare degli innumerevoli progetti dell’archi- un po’ la pista 05/23, allungandola al tetto Luciano Nustrini), consapevole massimo allora consentito dagli spazi che fosse (allora com’è sempre stata) disponibili, per massimizzare anche i la soluzione necessaria per dare il mi- benefici ambientali del noto concet-

gliore assetto all’esistente scalo di Pe- ARCHIVIO IAROSSI to “più pista meno rumore” per i terri- retola risolvendone le criticità struttu- tori sorvolati in prossimità dello scalo; rali, operative e ambientali (per la cro- In alto: l’ingresso dell’aerostazione originaria, ristrutturata a dotare la pista di bretella di rullaggio metà anni ‘80 ed in uso fino al 1992. Sopra: la vecchia naca era un progetto di pista 12/30, torre di controllo, riammodernata nei primi anni ‘90 e (indispensabile per l’assetto pista- esattamente come la nuova pista rimasta in funzione fino al 2004. piazzali esistente a livello funzionale, oggi nel masterplan in attesa di at- ma anche ambientale, facilitando la tuazione). Progetto sostenuto dall’al- movimentazione dei velivoli a terra); lora sindaco Massimo Bogianckino, presen- Soluzione nuova pista che in quell’oc- creare un sistema di aerostazione e piazza- tato, studiato, valutato, apprezzato e, ovvia- casione fu fatta svanire, dopo circa tre anni li, strumentazioni e servizi quantomeno ade- mente, insabbiato a colpi di “niet” per l’ata- di dibattiti, anche nella riproposizione teori- guati a gestire il crescente traffico e asse- vica opposizione (e divisione) nella forza po- ca di una soluzione migliore di un nuovo ae- condare come possibile il grande interesse litica di maggioranza della regione e, in roporto da ricercare nella piana tra Firenze, che c’era da parte di tutti i maggiori vettori quella fase, del governo cittadino (PCI e Prato e Pistoia, riapprodata a San Giorgio a europei per lo scalo dell’area fiorentina. dintorni) e delle solite opposizioni campani- Colonica quale ipotetica migliore colloca- Ciò si delineò in quegli anni con il primo listiche, localistiche e variamente interessate zione (come negli anni ‘60) e archiviata di piano generale per il riassetto dello scalo a intralciare, dietro il solito alibi del falso am- nuovo nel cestino, dopo essere timidamen- (“Piano di sviluppo aeroporto di Firenze Pe- bientalismo, qualunque soluzione aeropor- te apparsa nello strumento urbanistico inter- retola”) che era stato messo a punto, da tuale per l’area fiorentina. comunale prodotto allora (Schema Struttu- SAF e Civilavia (oggi ENAC). Piano che in ARCHIVIO IAROSSI

Nei primi anni ‘90 si consolida il passaggio dai turboelica che avevano ridato vita allo scalo nella seconda metà degli anni ‘80 (foto a sinistra) ai jet regionali, grazie soprattutto al BAe 146 “Jumbolino” (foto a destra) adottato da molti vettori per i servizi su Firenze, determinando una forte crescita dei passeggeri e l’incremento delle destinazioni raggiungibili dall’”Amerigo Vespucci”.

Gennaio - Marzo 2021 Aeroporto / 3 Aeroporto 1990-1995 realtà, al di là del titolo, non era tanto dopo averli raggirati e condannati a un programma di sviluppo propria- tenersi i voli sugli abitati con l’assurda mente detto, ma un insieme di opere battaglia al riorientamento della pi- per colmare le tante carenze di uno sta che avrebbe eliminato per sem- scalo come quello di Firenze che per pre, già da allora, tali sorvoli. le vicende consumate nei decenni Anche quel piano minimale che precedenti non aveva mai visto i mi- aveva avuto subito il via libera dal glioramenti e adeguamenti che ave- Comune di Firenze ebbe quindi vita vano invece interessato gli scali di difficile e varie opere non videro la lu- ogni altra importante città (ma an- ce. Su tutte le due principali ai fini del- che di attrattiva ben inferiore a quel- la funzionalità dei voli: l’allungamen- la fiorentina) ed era arrivato agli anni to della pista e la realizzazione delle ‘90 del secolo scorso in condizioni bretelle di rullaggio. Le bretelle, suc- strutturali e operative ancora ai mini- cessivamente tradotte nel progetto mi termini. (rimasto sulla carta) della sola bretel- la lato est, non sono state mai realiz- Approvazione in consiglio zate. Per la pista si arrivò al faticoso Proprio l’approvazione del pia- Accordo di programma del 2/9/1991 no predisposto da Civilavia fu uno tra Regione, Provincia di Firenze, Co- dei primi atti della nuova giunta Mo- muni di Firenze e Sesto Fiorentino su rales insediatisi nel luglio 1990, una un allungamento “politico” limitato ai giunta di pentapartito con l’allora primi 250 metri, che limitava in propor- PCI in posizione di opposizione e che ARCHIVIO IAROSSI zione i miglioramenti attesi per lo sca- vedeva tra gli assessori un giovane lo (operativi e ambientali). Un accor- Eugenio Giani, che collaborò stretta- do e un taglio (ingiustificato) che il mente col sindaco per arrivare ai Comune di Firenze dovette subire ed miglioramenti dello scalo su cui lavo- accettare: il sindaco Morales molte rarono per tutta la durata della con- volte raccontando quel passaggio - sigliatura, al fianco della SAF, che in anche sulle pagine di questo notizia- quell’arco di anni vide il passaggio rio - ricordava come di fronte alla della presidenza da Nicola Cariglia scelta obbligata che gli si impose tra a Valentino Giannotti e quindi a Ric- allungare di 250 metri o di zero metri cardo Bicchi). scelse i 250 metri. Il piano, approvato in consiglio Ma anche dopo tale accorcia- comunale il 26/11/1990 (favorevoli mento dell’allungamento le resisten- DC, PSI, PSI, PSDI, PRI, PLI, MSI, Lista ze non si placarono e l’intervento ri- Pensionati, contrari PCI, Verdi, CPA), mase ancora bloccato per anni e vi- prevedeva l’allungamento della pi- de la luce solo nella successiva con- sta a 1.800 metri effettivi (in due fasi, sigliatura, nel 1996, e solo grazie al po- 250+150 metri), la costruzione di due tere decisionale dell’allora Prefetto di bretelle di rullaggio (a est per l’avia- Firenze Francesco Berardino nell’am- zione commerciale e a ovest per bito delle opere programmate su Fi- l’aviazione generale), del nuovo renze in occasione del vertice dei piazzale di sosta ad ovest della pi- capi di Stato europei che si tenne nel sta, l’ampliamento del terminal, del capoluogo toscano quell’anno. A piazzale di sosta esistente e varie al- quel punto gli ostacoli pretestuosa- tre opere. mente usati per anni per bloccare L’impegno di quella giunta 1990- ARCHIVIO IAROSSI l’intervento - la deviazione di un tratto 1995 portò a risultati significativi (ricor- del canale di cinta orientale, l’interra- dati più avanti) ma fu un lavoro molto mento di un tratto dell’elettrodotto difficile per l’opposizione a qualun- che passava in prossimità della testa- que cosa si provasse a fare da parte ta nord della pista, il tratto sestese del- del partito all’opposizione a Firenze la nuova strada Mezzana-Perfetti Ri- ma alla guida in Regione, Provincia di casoli - furono superati, i lavori realiz- Firenze e Comune di Sesto Fiorentino, zati in poche settimane e il “Vespuc- in una sorta di assedio del capoluo- ci” riuscì ad avere per lo meno la pi- go regionale, e dei soliti soggetti pe- sta di 1.650 metri, raggiungendo so- rennemente impegnati nella loro lot- stanzialmente la dimensione attuale, ta continua all’esistenza di un aero- tra autostrada A11 e canale.

porto a servizio dell’area fiorentina: ARCHIVIO IAROSSI dopo aver alimentato l’assurda guer- L’evoluzione dell’aerostazione principale dello scalo Cantieri e inaugurazioni ra alla nuova pista erano quindi ripar- fiorentino. Dall’alto in basso: aspetto della struttura Tra polemiche e ostacoli di ogni titi con la guerra anche alla pista esi- in funzione fino al 1992; l’aerostazione durante i lavori tipo, gli anni tra il 1990 e il 1995 riusci- di riqualificazione e ampliamento; l’aspetto finale al stente, strumentalizzando ancora i termine dell’intervento nel 1994 visto dall’esterno rono ad essere comunque anni di cittadini di Peretola e Sesto Fiorentino e dall’interno dello scalo. cantieri continui e passaggi impor-

4 / Aeroporto Gennaio - Marzo 2021 Aeroporto 1990-1995 tanti per la vita e il futuro dello scalo masterplan in attesa di attuazione. fiorentino. Nessun’opera che necessi- Assieme agli interventi per le ae- tasse di passaggi e approvazioni oltre rostazioni, negli stessi anni si arrivò fi- il Comune di Firenze ebbe vita facile: nalmente anche alla realizzazione più volte, anche in quegli anni, il caso del primo parcheggio auto dedicato aeroporto di Firenze fece notizia a li- all’aeroporto, nell’area antistante il vello nazionale per la singolarità delle rinnovato terminal principale e inau- opposizioni toscane che sembravano gurato nel dicembre 1994 in conco- voler respingere investimenti e pro- mitanza con lo stesso terminal. Lo getti; più volte Civilavia dovette mi- scalo che aveva ripreso l’attività di li- nacciare le revoca di finanziamenti nea in pianta stabile dal 1986 per ot- se dalla nostra regione non fossero ar- to anni era andato avanti senza par- rivate le autorizzazioni di competenza ARCHIVIO IAROSSI cheggio, con utenti e operatori co- toscana; non si contano le missioni stretti a soluzioni fai da te lungo via che anche il sindaco dovette fare a del Termine o nei pochi spazi disponi- Roma per tenere stretti tali finanzia- bili tra i vari edifici. A quel punto an- menti e assicurare organi e enti statali che questa pecca fiorentina era su- sulla volontà preponderante della cit- perata, con la nuova area di sosta tà di andare avanti per avere un ae- da 636 posti, rapidamente realizzata roporto migliore; si tenne perfino un (come cantiere) grazie alla collabo- vertice con ministri venuti a Firenze razione tra Comune di Firenze, SAF e per sbrogliare la situazione. E molti Fondiaria, proprietaria dei terreni uti- obiettivi, per quanto fu possibile, furo- lizzati. Il parcheggio fu dotato fin da no raggiunti. subito anche di parcheggio per bici- Il primo atto concreto che si fina- clette, ma il suo utilizzo non fu gran-

lizzò fu un’opera che doveva antici- ARCHIVIO IAROSSI ché possibile per la mancanza (tutto- pare l’avvio del piano Civilavia, ossia ra) di percorsi ciclabili che consentis- l’ aerostazione SAF , definita allora sero di raggiungere in sicurezza l’ae- provvisoria, pensata, progettata e roporto. realizzata dal gestore dello scalo per In concomitanza con l’inaugura- poter proseguire l’attività aeropor- zione del terminal principale e del tuale nelle fasi di realizzazione del pia- parcheggio, nel dicembre 1994, do- no più complessivo che avrebbe inte- po immancabili dosi di problemi e ressato anche il piccolo terminal esi- polemiche, fu inaugurato anche il stente utilizzato fino ad allora. Il pro- collegamento ATAF diretto tra l’aero- getto partì e venne completato in porto e il centro di Firenze (stazione breve tempo, grazie anche alle strut- Santa Maria Novella) con la linea de- ture prefabbricate e modulari che fu- dicata n° 62. Un altro tassello per la rono impiegate, e nel dicembre 1992 normalizzazione dello scalo, integra- la struttura (2.000 mq su due livelli) fu to nella rete del trasporto pubblico inaugurata, accogliendo arrivi, par- cittadino. tenze, uffici e servizi. Altra opera essenziale nell’asset- Nel frattempo erano partiti gli iter ARCHIVIO IAROSSI to dello scalo, di allora, presente e fu- per la ristrutturazione e ampliamento Sopra, dall’alto in basso: area di cantiere della nuova turo, che si concretizzò in quegli anni aerostazione SAF, al fianco della vecchia palazzina dell’ aerostazione principale , promossi dell’Aeronautica Militare (sullo sfondo); l’ingresso fu la realizzazione del piazzale di so- da Civilavia, che poterono così inizia- dell’aerostazione appena completata nel 1992; sta ovest , dalla parte opposta del ter- re e concludersi anch’essi, con inau- l’aerostazione vista dal piazzale aeromobili. minal rispetto alla pista, l’unica area gurazione tenutasi nel dicembre 1994 Sotto: il parcheggio di fronte all’aerostazione libera disponibile entro il sedime esi- principale, inaugurato nel dicembre 1994, in del terminal rinnovato di 3.300 mq su contemporanea con la linea bus diretta dell’ATAF stente dello scalo. Doveva servire co- due livelli. Come spesso accade, n° 62 tra l’aeroporto e la stazione centrale. me piazzale per l’aviazione generale l’opera arrivata a compimento “inse- ma visto il mancato ampliamento guendo” l’evoluzione del traffico, pur previsto del piazzale est, lato termi- assicurando per la prima volta una nal, per la costrizione del sedime ae- più adeguata veste allo scalo, risultò roportuale entro il confine lungo via subito insufficiente. Quella che dove- del Termine, divenne importante an- va essere l’aerostazione provvisoria che per l’aviazione commerciale. divenne quindi già da allora parte in- Ma soprattutto era una delle opere tegrante del sistema dell’area termi- essenziali per consentire l’insedia- nale del “Vespucci”, così com’è at- mento a Firenze della base tecnica tualmente dopo innumerevoli ade- di , che nel 1991 aveva inizia- guamenti e ampliamenti effettuati to ad operare sullo scalo fiorentino negli anni entro gli spazi disponibili nel con la sua flotta di BAe 146 e su quel sedime esistente. Il tutto in attesa di un piazzale doveva realizzare il proprio vero nuovo terminal delineato più vol- hangar. Probabilmente proprio per

te da allora e oggi ricompreso nel ARCHIVIO IAROSSI questo anche tale opera subì intralci

Gennaio - Marzo 2021 Aeroporto / 5 Aeroporto 1990-1995 e ritardi di ogni tipo nelle autorizzazioni to- l’NDB. Nel 1993, in prospettiva dell’allunga- scane, facendo nuovamente notizia nazio- mento della pista, furono avviate le prove nale per l’assurdità della vicenda, ma alla di sito per il sistema di atterraggio strumen- fine si arrivò alla realizzazione, che prece- tale ILS, tramite un apparato mobile appo- dette l’inaugurazione dell’hangar Meridia- sitamente portato a Firenze, con esito posi- na del maggio 1993. tivo ma con istallazione definitiva che do- Intanto, negli stessi anni, altre situazioni vette ritardare anni in attesa che l’allunga- andarono sistemandosi o definendosi per mento fosse realizzato. Venne anche stu- lo scalo, che intanto nel 1990 aveva assun- diato come istallare un sentiero luminoso ri- to la denominazione ufficiale di “Amerigo dotto (SALS) nei pochi spazi disponibili sulla Vespucci”, superando nel “ballottaggio” testata pista verso l’autostrada. Nello stesso Lorenzo Il Magnifico e Dante Alighieri. Nel- periodo l’AAAV dette il via al piano d’inve- l’aprile 1992 si risolse la questione del servi- stimento per il nuovo blocco tecnico, con zio antincendio , lasciato dall’Aeronautica la nuova torre di controllo, ed effettuò le ve- Militare e che doveva essere preso in cari- rifiche per il funzionamento e l’istallazione co dai Vigili del Fuoco. Anche questa vi- del radar, interventi completati in anni suc- cenda, pur essendo un passaggio normale cessivi.

e dovuto tra organi dello Stato, non fu sem- ARCHIVIO IAROSSI plice e si risolse grazie all’impegno dell’allo- Operazione Alisarda Uno dei componenti dell’ILS mobile ra sottosegretario al ministero degli Interni utilizzato nel 1993 per le prove di sito Come ricordato, nel 1991 partirono in Valdo Spini, con il “Vespucci” che vide l’in- sull’aeroporto di Firenze. forze i voli Alisarda dallo scalo fiorentino, do- sediamento del nuovo presidio antincen- ve comunque il gruppo sardo era già pre- dio dello scalo, con uomini, strutture e mezzi Negli stessi anni anche l’Azienda Auto- sente dal 1987 con la sussidiaria e dedicati, come ogni altro importante aero- noma Assistenza al Volo (oggi ENAV) aveva i suoi ATR 42. Prima iniziarono le rotte nazio- porto civile nazionale. avviato un piano di interventi su apparati e nali (dall’1/7/1991) ancora sotto il marchio Con l’inizio del 1993 il “Vespucci” diven- strumentazioni dello scalo. Dal 1992 venne Alisarda, quindi quelle europee (dal ne aeroporto doganale , consentendo per rifatto, ammodernato e riqualificato il com- 1/9/1991) col nuovo nome di . la prima volta la gestione delle merci, trat- plesso di sala radio, apparati e antenne del Proprio il clima favorevole assicurato tate in un primo nucleo di strutture e uffici ri- sistema TBT (terra-bordo-terra), aggiornato il dall’allora amministrazione comunale di Fi- cavati nei pochi spazi disponibili. Tale pas- VOR-DME, smantellati i vecchi tralicci del- renze favorì lo sbarco nel capoluogo tosca- saggio fu seguito, nel maggio dello stesso no del gruppo presieduto dal principe Ka- anno, dall’avvio di un primo servizio dedi- rim Aga Khan, che individuò nella nostra cato di corriere aereo, operato da DHL con città il luogo ideale sul continente dove svi- Metroliner della IFS con una rotta da Berga- luppare un proprio polo di attività dopo l’in- mo, hub italiano del gruppo. Un servizio che sediamento storico in Costa Smeralda. ebbe vita breve per eccesso di successo: Operazione che prevedeva come snodo l’entità della domanda richiedeva uno svi- essenziale la creazione della base fiorenti- luppo del volo con l’impiego di velivoli a na della compagnia aerea, fondata nel maggiore capacità non compatibili con la 1963 sullo scalo di Olbia Venafiorita (poi tra- pista fiorentina ancora in attesa di allunga- sferita nel 1974 sul nuovo aeroporto di Olbia mento, quindi il servizio fu trasferito su altri “Costa Smeralda”) e che naturalmente qui scali (come avvenne successivamente per doveva fare i conti con le condizioni struttu- il tentativo di TNT). L’attività merci sul “Ve- rali e operative del “Vespucci”. spucci” permane e si sviluppa, ma limitata- Da una parte la ricerca dell’aereo mente alle stive dei normali voli passeggeri adatto a operare intanto sulla pista esi- e per i “voli gommati”, ossia merci trasferite stente, in attesa dei miglioramenti annun- via terra su camion e gestite in aeroporto. ciati, con la rinuncia ai Canadair CRJ200 ARCHIVIO IAROSSI

A sinistra: l’hangar Meridiana appena completato, affacciato sul nuovo piazzale ovest dell’aeroporto di Firenze. A destra: inauinaugurazionegurazione dell’hangar Meridiana l’11 maggio 1993. Al centro del tavolo il sindaco Giorgio Morales tra il presidente SAF Valentino Giannotti e l’amministratore delegato di Meridiana Franco Trivi; ai , verso sinistra il direttore di aeroporto Alberto Basile e l’assessore ai Trasporti della Regione Toscana Enno Ghiandelli; verso destra il sindaco di Sesto Fiorentino Carlo Melani.

6 / Aeroporto Gennaio - Marzo 2021 Aeroporto 1990-1995 che erano stati inizial- 798.000 del 1995) divenendone per tanti gare nell’ambito dei piani che hanno sem- mente opzionati ma anni vettore di riferimento, pur dovendo pre interessato tutto il sistema aeroportuale inadatti alla pista fioren- sempre fare i conti con i problemi irrisolti nazionale. Disponibilità però non colta, in tina, e il successivo ac- dello scalo e le sue conseguenti disfunzioni una regione troppo spesso autolesionista e quisto dei più costosi operative, che per quanto limate dagli in- unica in Italia nella capacità di respingere BAe 146, aerei unici per terventi migliorativi possibili erano destina- progetti e finanziamenti aeroportuali. la capacità di operare te a rimanere fino al permanere dell’esi- Fu quindi poi naturale, per l’ex-sindaco su piste corte e penaliz- stente assetto di pista 05/23. Giorgio Morales , tornare ad appoggiare il zate e, allora, per l’estre- progetto nuova pista quando da metà an- ma silenziosità dei mo- Nuova pista ni 2000 fu riproposto dal gestore dello scalo, tori rispetto a tutti gli altri La gestione dell’esistente attuata in divenuto intanto ADF, ed entrò poi per la jet in circolazione. Dal- quegli anni per dare allo scalo una minima prima volta negli obiettivi della pianificazio- l’altra parte il piano di dotazione di strutture e servizi, ricordata fin ne regionale. Un appoggio espresso trami- adeguamento dello qui, non fece comunque mai venir meno la te l’azione dell’Associazione “Valentino scalo predisposto da Ci- consapevolezza di quella che sarebbe sta- Giannotti” che Morales aveva fondato nel vilavia e SAF e appog- ta e doveva essere (prima o poi) la soluzio- maggio 1996 proprio per mantenere in giato dal comune di Fi- ne di pista necessaria per l’aeroporto loca- qualche modo vivo l’impegno che aveva renze, sul quale Alisarda lizzato nella piana tra Firenze e Sesto Fioren- portato avanti da sindaco, e intitolata alla prefigurò le sue attività su Firenze. tino, ossia la pista “parallela all’autostrada”, memoria di Valentino Giannotti , ex-presi- Il sindaco Morales fu pieno protagoni- che avrebbe risolto anche il problema dei dente SAF con cui aveva collaborato pre- sta di quest’operazione aiutando l’attua- sorvoli sugli abitati e che, anche per questo ziosamente, scomparso proprio pochi mesi zione dell’investimento portato sul nostro fine, avevano riprovato a fare il sindaco Bo- prima. Associazione che aveva avuto tra i territorio, con innumerevoli incontri con lo gianckino e la SAF. In quei primi anni ‘90 non promotori anche l’architetto Luciano Nu- stesso Aga Khan e con l’amministratore ci furono le condizioni politiche per ripropor- strini , storico progettista di soluzioni aeropor- delegato di Alisarda Franco Trivi, sia a Firen- la, ma non mancò occasione per parlarne tuali per Firenze, e che intendeva racco- ze sia in Sardegna (raccontati in prima per- in sede nazionale ed anche allora il sinda- gliere il testimone del precedente Comita- sona varie volte anche sulle pagine di que- co Morales poté raccogliere la disponibilità to per l’Aeroporto di Firenze-Prato, fondato sto notiziario) e con una piena sintonia di del Governo a supportare progetti neces- nel 1982 e guidato per dodici anni da Gior- intenti. Fu così possibile raggiungere l’obiet- sari e risolutivi per la questione, se e quando gio Bonsi , fino al momento della sua scom- tivo, con i passaggi già ricordati che porta- dalla Toscana ci fosse stata la volontà di parsa nel 1993 dopo una vita dedicata alla rono Alisarda a insediarsi in città, con la chiederli e sostenerli. Una disponibilità che il causa dell’aeroporto. In particolare proprio creazione di 150 posti di lavoro, e poi come Governo d’altra parte ha sempre espresso alla causa del progetto nuova pista “paral- Meridiana a dare un impulso decisivo al (anche con la nota offerta di un nuovo ae- lela all’autostrada” che Bonsi, pilota e inge- traffico dello scalo fiorentino (passato dai roporto e, più volte, proprio della nuova pi- gnere aeronautico, aveva sostenuto dagli circa 167.000 passeggeri del 1990 ai sta) e che peraltro non aveva motivo di ne- anni ‘40 del secolo scorso.

“Pista parallela" 1931

La pista 12/30 oggi in atte- sa di attuazione rispetta la direttrice di volo parallela all’autostrada Firenze-Ma- re che ha sempre rappre- sentato quello che do- vrebbe essere l’assetto na- turale dell’aeroporto di Peretola, come era in ori- gine, 90 anni fa, all’inau- gurazione dello scalo nel 1931 e come proposta o “Pista parallela" masterplan al 2029 progettata tante volte per

TOSCANA TOSCANA AEROPORTI oltre 70 anni.

Gennaio - Marzo 2021 Aeroporto / 7 DATI DI TRAFFICO 2020 Assaeroporti: passeggeri 20/19 movimenti 20/19 cargo (ton) 20/19 passeggeri 2020 Firenze 669.487 -76,7% 13.409 -62,9% 471,5 +163,9% Pisa 1.315.066 -75,6% 16.750 -60,9% 12.995,9 -0,1% 1 Roma Fiumicino 9.830.957 Fonte: Assaeroporti 2 Milano Malpensa 7.241.766 3 Bergamo 3.833.063 4 Catania 3.654.457 5 Venezia 2.799.688 Bilancio 2020, prospettive 2021 6 Napoli 2.779.946 Non ha gran senso delineare bilanci del traffico nell’anno che si è chiuso ed è impossibile fare 7 Palermo 2.701.519 previsioni su cosa accadrà quest’anno, vista l’incertezza ancora presente per l’andamento della 8 Bologna 2.506.258 pandemia e delle relative vaccinazioni che per ora continuano a condizionare gli spostamenti. I 9 Milano Linate 2.274.202 dati di traffico del “Vespucci” nel 2020 comunque, pur crollati come in tutti gli aeroporti del 10 Cagliari 1.767.890 mondo (dati nella tabella sopra), ci presentano uno scalo che ha mantenuto la posizione del 11 Bari 1.703.130 2019, con il 19° posto per traffico passeggeri tra i 40 scali italiani ricompresi nella statistica di 12 Roma Ciampino 1.621.159 Assaeroporti. Dati determinati dai primi due mesi normali (gennaio e febbraio), dalla chiusura 13 Torino 1.407.375 dello scalo nel primo lock down (14 marzo-4 maggio), dalla relativa ripresa alla riapertura e nel- 14 Pisa 1.315.066 l’estate ed alle successive risospensioni di molti voli nei mesi autunnali e nell’inverno. Guardando 15 Verona 1.040.555 comunque ai voli, il 2020 ha visto in positivo il ritorno a Firenze di Luxair, con il collegamento 16 Olbia 1.023.964 stagionale da Lussemburgo, con avvio slittato dal 30 marzo al 15 giugno, e il potenziamento 17 Brindisi 1.016.571 della rete di con i nuovi voli nazionali per Bari, Cagliari, Catania e Palermo inaugurati 18 Lamezia Terme 961.718 alla fine del primo lock down. Gli effetti della crisi generale hanno invece portato alla perdita di 19 Firenze 669.487 Eurowings, che effettuava il volo da Dusseldorf e doveva riprendere quello da Stoccarda ma che 20 Alghero 536.716 ha dismesso dalla flotta i Dash 8 (che impiegava su Firenze) ed ha quindi cancellato la presenza 21 Treviso 463.679 sul “Vespucci”. Perso anche il nuovo volo Air Serbia da Belgrado, che doveva partire il 6 giugno, 22 Genova 397.191 inizialmente confermato, poi rientrato nei tagli di operativo indotti dalla crisi. 23 Trieste 209.115 Il traffico del 2021 , oltre che dall’evoluzione della pandemia, sarà condizionato anche dalla lun- 24 Trapani 185.581 ga chiusura dello scalo per lavori alla pista e nell’area circostante, inizialmente programmato dal 25 Lampedusa 176.233 1° febbraio al 20 marzo, poi prolungata (al momento in cui scriviamo) al 1° aprile, che ha por- 26 Pescara 173.156 tato alla cancellazione dei voli di linea che stavano operando, oltre che di vari charter e del mo- 27 Ancona 150.678 vimento di aviazione generale. Sul fronte voli comunque, oltre alla ripresa di quasi tutti i vettori 28 Reggio Calabria 108.538 e i voli che già operavano su Firenze (destinazione che resta sempre tra le più richieste appena 29 Comiso 91.161 si delinea la possibilità di riapertura degli spostamenti), è previsto l’avvio del nuovo vettore ita- 30 Perugia 77.260 liano Ego Airways con i voli per Bari, Brindisi, Catania, Lamezia Terme, e il nuovo volo estivo di 31 Cuneo 53.694 British Airways da Southampton. Tutto ovviamente ancora condizionato dall’andamento della 32 Crotone 53.593 situazione sanitaria. 33 Rimini 50.159 34 Parma 25.054 35 Salerno 11.925 36 Bolzano 6.561 37 Brescia 3.874 38 Grosseto 2.605 39 Taranto 278 40 Foggia 0

Aeroporto Anno 25 - Numero 1 N° progressivo 94 - Gennaio - Marzo 2021 Notiziario trimestrale dell’Associazione “Valentino Giannotti” per lo Sviluppo dell’Aeroporto di Firenze Direttore responsabile: Marco Iarossi Redazione: Marco Iarossi, Sergio Iarossi

Autorizzazione del Tribunale di Firenze n° 4710 del 24/7/1997 ARCHIVIO IAROSSI Associazione “Valentino Giannotti” per Al momento in cui chiudiamo questo numero sono in corso i lavori di manutenzione della lo Sviluppo dell’Aeroporto di Firenze pista esistente 05/23 dell’aeroporto di Firenze. Lo scalo è stato chiuso il 1° febbraio, con riapertura programmata per il 1° aprile. Sono previsti interventi di rifacimento della www.associazione-aeroporto-firenze.it pavimentazione della pista, delle strip di sicurezza, della segnaletica orizzontale e dei Email [email protected] dispositivi luminosi.

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