LA RIVISTA UFFICIALE DELLA FEDERAZIONE PUGILISTICA ITALIANA DAL 1952 - 05/2020

MAGNESIRE DEL MONDO IBO

e signani re d’europa

>Addio ad atzori e baruzzi > europei youth senza l’italia > intervista a falcinelli POSTE ITALIANE SPA - Spedizione in AP - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n.46) Art. 1, comma 1, DCB in Legge 27/02/2004 n.46) Art. 1, comma ROMA 353/2003 (convertito in AP - D.L. - Spedizione SPA ITALIANE POSTE LOGO SERVIZI A COLORI IN POSITIVO/NEGATIVO

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TITIOLI ITALIANI A ROMA a pag 17 SOMMARIO p. 4 EDITORIALE p. 20 AA ROSSO: HALIT ERYLMAZ di Flavio D’Ambrosi di Vezio Romano p. 5 SIGNANI - BEAUSSIRE IN FRANCIA p. 21 AA BLU: REMO SALVATI di Giuliano Orlando di Vezio Romano p. 8 INTERVISTA A FRANCO FALCINELLI p. 22 MAGNESI CONQUISTA IL MONDIALE IBO di Giuliano Orlando di Luigi Capogna p. 11 FERNANDO ATZORI p.26 L’ITALIA E I MONDIALI di Gianni Virgadaula di Giuliano Orlando p. 14 TURCHI - GRISUNINS p. 29 ALVARO MENCACCI di Giuliano Orlando di Alfredo Bruno p. 17 TITOLI ITALIANI:CECCHI E SPERANDIO p. 30 ARTE E BOXE di Marco Bratusch di Corrado Beldì

2 I BOXE RING a pag 22 MAGNESI CAMPIONE DEL MONDO IBO

pag 34 LORIGA TRIONFA SU SOCCI

p. 34 LORIGA-SOCCI A MANTOVA p. 55 PINO SCACCIA di Giuliano Orlando di Gabriele Fradeani p. 38 QUATTRO STORIE DA RING p. 56 SPALLA-PILOTTA di Giuliano Orlando di Gianni Virgadaula p. 42 FRANCO BLASI p. 58 PIER MARIO BARUZZI di Leonardo Pisani di Giuliano Orlando p. 44 EUROPEI YOUTH A BUDVA p. 61 NEWS di Giuliano Orlando p. 62 AA ROSSO: LUISA ACCONCIA p. 47 BOXE E CINEMA di Giovanni Calabresi di Gianni Virgadaula p. 63 AA BLU: MARIATERESA SANNINO p. 51 VITO LIVERANI di Giovanni Calabresi di Giuliano Orlando

BOXE RING N.05/2020 - Direttore responsabile: Alfredo Bruno - Periodico bimestrale della Federazione Pugilistica Italiana (F.P.I.). Registrazione al Tribunale di Roma N.10997/66 del 18.05.1966 - Sede: Viale Tiziano n.70 - 00196 Roma. Presidente Federale: Vittorio Lai - Segretario Generale e Responsabile Amministrativo: Alberto Tappa. Pubblicità: Ufficio Comunicazione e Marketing FPI. Stampa: Mengarelli Grafica Multiservices S.r.l. con sede legale ed operativa: Via Cicerone 28 - 00193 Roma. Hanno collaborato: Corrado Beldì, Marco Bratusch, Alfredo Bruno, Giovanni Calabresi, Luigi Capogna, Flavio D’Ambrosi (Vicepresidente vicario FPI), Luca De Franco, Gabriele Fradeani, Giuliano Orlando (Inviato speciale), Leonardo Pisani, Vezio Romano, Ufficio Stampa FPI, Gianni Virgadaula. Foto: Archivio Storico FPI, Fabio Bozzani, Alfredo Bruno, Corrado Beldì, Giovanni Calabresi, Max Petrus, Leonardo Pisani, Flavia Valeria Romano, Ufficio Stampa FPI, Gianni Virgadaula. Foto di copertina: Fabio Bozzani e Archivio storico Fpi. Chiuso in tipografia il 30 Dicembre 2020. Impaginazione Grafica: Sara Badii. www.fpi.it - www.boxering.fpi.it BOXE RING I 3 L’EDITORIALE DI FLAVIO D’AMBROSI

NEL 2021 UN ULTERIORE STANZIAMENTO DI 700.000,00 PER LE SOCIETÀ.

razie alla nuova erogazione di fondi da parte del- la società “Sport e Salute”, la Federazione metterà Ga disposizione, nel 2021, ben 700.000,00 euro di contributi per l’attività pugilistica delle società affiliate. Tale stanziamento sarà inglobato nel bilancio di pre- visione 2021 e si tradurrà in ulteriori misure di soste- gno alle società affiliate nonché di sviluppo e rilancio dell’attività pugilistica nazionale. Volendo quindi fare un sunto sulle prossime proposte di stanziamento a favore del movimento pugilistico, possiamo dire che le società potranno godere di: 1) circa 300.000,00 euro per il rinnovo gratuito dell’af- filiazione per le ASD in attività (compreso il - tessera mento del tecnico titolare, del Presidente e del Consi- glio Direttivo); 2) circa 700.000,00 per il sostegno alle società affiliate nonché per incrementare l’attività pugilistica sul terri- torio. Nel frattempo, la Federazione sta cercando, grazie al coraggio e la determinazione del Presidente Lai e della CTN, di ultimare le fasi finali dei Campionati italiani as- soluti e di categoria. A tali eventi nazionali, dovrebbero partecipare, tra dicembre 2020 e gennaio 2021, oltre 370 pugili divisi nelle 3 qualifiche (junior, youth ed elite). Per quanto riguarda il sottoscritto, ritengo che l’arco- baleno della speranza sia sceso sul pugilato italiano poiché coloro che amano questo sport hanno comin- ciato a percorrere, insieme, la strada della saggezza e dello spirito unitario. Forza: il futuro è del movimento pugilistico italiano.

4 I BOXE RING Signani mantiene l’Europeo

SEMPLICEMENTE

BOXE RING I 5 cidità e freddezza la sfida fin dai filmati che il francese, quando at- SIGNANI METTE KO primi scambi, centrando il destro taccava, lasciava scoperta la parte che già nel primo round ha fatto la destra. Già nella prima ripresa ho BEAUSSIRE differenza. Il francese ha tentato di capito che entravo bene anche col mettere la sfida sullo scambio cor- destro. Il pericolo era la testa del di GIULIANO ORLANDO to, usando la testa come ariete, che francese che portava avanti sen- l’arbitro belga Daniel Van de Wiele za che l’arbitro dicesse nulla. Ero Caen, 10 ottobre 2020 ha sempre ignorato, conferman- pronto per tutte e 12 le riprese, ma Sul ring di Caen, in Normandia, dosi una sicurezza per i pugili di anche attento a portare il pugno nel Nord Ovest della Francia, Mat- casa. Signani è stato molto atten- decisivo, considerato che la guardia teo Signani (29-5-3) romagnolo di to, adottando una difesa attenta e del francese era abbastanza pene- Cesena, compie l’impresa clamo- rientri precisi. Il capolavoro nella trabile. Lui puntava a chiudermi in rosa che l’Italia del ring auspicava, seconda tornata, quando sull’en- difesa per scaricare combinazioni e dopo un silenzio durato oltre un nesimo e scriteriato assalto del farmi stancare. Ma era una tattica anno, causa il tremendo Covid 19. francese, Signani evita l’assalto, si troppo semplice per mettermi in L’italiano è andato nella tana dello sposta verso sinistra, porta un de- difficoltà. Già alla prima ripresa l’a- sfidante Maxime Beaussire (29-3- stro poco carico che costringe l’av- vevo colpito due volte col destro e 1) a difendere l’europeo dei medi, versario ad abbassarsi quel tanto aveva accusato. Nel minuto di ripo- conquistato un anno addietro a da entrare in rotta di collisione col so anche Gianmaria mi aveva detto Trento, battendo l’olandese Gevorg corto gancio sinistro preciso che si di provarci, perché avevo l’oppor- Khatchikian (29-3) dopo un match stampa sulla mascella di Beaussire, tunità di farcela prima del limite”. molto equilibrato. Gli organizza- con esito devastante per lo sfidan- Alla prima occasione l’hai centrato tori francesi avevano scommesso te, praticamente fulminato. Il crol- senza pietà.. non poco, sul pugile di casa, con- lo a faccia in avanti è drammatico: il “La boxe è questa, d’altronde vinti che avrebbe potuto farcela, francese resta inanimato oltre i 10” anch’io avevo rischiato andando a contando sulla differenza d’età, 41 regolamentari. Ci vorranno diver- giocarmi il titolo in trasferta. Non anni il campione, 29 il francese, al si minuti, prima possa riprendersi solo, la sfida è stata rinviata diverse secondo tentativo continentale (il del tutto. Un KO clamoroso, colpo volte, ma non mi sono mai rasse- primo fallito nei superwelter nel classico che l’italiano assicura aver gnato e ho ripreso sempre ad al- 2018, battuto dallo spagnolo Ser- preparato a lungo in allenamento: lenarmi con più rabbia di prima. gio Garcia). Conti che al dunque, “Col mio maestro Gianmaria Mo- Ero fiducioso e i fatti mi hanno si sono rivelati sbagliati. Merito di relli l’abbiamo riprovato centina- dato ragione, un premio che pen- un Signani che ha gestito con lu- ia di volte, avendo riscontrato nei so di aver meritato. Consapevole

6 I BOXE RING di avere 41 anni, ma anche di sen- l’arbitro aveva fatto capire di avere ha dimostrato il primo incontro. In tirmi bene e quindi non rischiare un occhio di riguardo per il - questo caso non è da escludere un nulla, qualunque sia il risultato. se. D’altronde il belga è una vecchia nostro interessamento, sempre che Ringrazio anche la OPI, che mi ha conoscenza e sapevo benissimo il ci siano le condizioni. Comunque trovato questa difesa non impos- rischio, giuria compresa, su misura parliamo del 2021, non prima”. sibile e il mio maestro, compreso per i padroni di casa. Comunque è Al quarto posto l’EBU ha man- Daniel Scarpellini che è anche il stato bello tornare a casa col titolo e tenuto l‘esperto spagnolo Ruben cut man. E pure le tante persone una buona borsa per Matteo, il che Diaz (26-2-2), 40 anni, attivo dal che sia prima che dopo la battaglia in un momento difficile come que- 2002, che ha già tentato con poca si sono fatte sentire con un nume- sto è un risultato importante”. fortuna il titolo europeo, bocciato ro incredibile di messaggi che mi Lo sfidante ufficiale è l’inglese nel settembre del 2018 dal polacco hanno prima incoraggiato e poi Martin Murray (39-5-1), a sua Szeremeta, al momento in attesa di complimentato. In particolare ho volta veterano di 37 anni, profes- battersi per il mondiale. Un avver- apprezzato e mi ha riempito d’or- sionista dal 2007, quattro tentativi sario non certo impossibile. goglio la telefonata dell’Ammiraglio mondiale falliti, titolare ad interim “Quando ti batti per un titolo con- Giovanni Pettorino, il comandante WBC, titolo perso contro Hassan tinentale gli incontri facili non in capo delle Capitanerie di porto. N’Dam il 22 dicembre 2018 a Man- esistono. Ogni avversario sa di Questa sensibilità mi ha ripagato di chester. Nel 2019, due test facili, giocarsi una grande opportunità ogni sacrificio. Come i complimen- l’ultimo il 15 novembre, battendo il e disputa il match della vita. Lo ha ti di tanti colleghi della capitaneria. bosniaco Janjanin sugli 8 round. fatto Signani, ha vinto e poi man- Sono davvero felice”. Siete in contatto con lo sfidante? tenuto la cintura. Certo, sulla carta A bordo ring Cristian Cherchi, il “La situazione è tutta da definire. lo spagnolo è quello meno difficile. regista di questa sfida, che ha avu- Murray è lo sfidante, ma potrebbe Ma sappiamo bene che quando ar- to il miglior esito. Come sempre anche rinunciare per un titolo più rivi a certi livelli, significa che hai misurato nelle sue esternazioni. importante. In quel caso, l’EBU do- qualità. Ad ogni modo aspettiamo Non poteva andare meglio? vrà scegliere un sostituto e quindi di conoscere l’avversario di Matteo “Sapevamo che non era impre- vedremo chi sarà il nuovo sfidan- e poi prenderemo la nostra deci- sa impossibile, anche se quando te. Al momento i primi due posti li sione. La cosa più importante è di combatti fuori casa i rischi non occupano gli inglesi Chris Eubank uscire da questa pandemia, che ri- mancano. Avevamo visto numerosi jr. (29-2) 31 anni, figlio d’arte, che schia di mandarci tutti al tappeto”. filmati, in particolare la sfida per aspira ad un’opportunità mondiale, l’europeo superwelter, ritenendo lo stesso obiettivo di Liam Williams che Signani avrebbe potuto farcela. (23-2), 28 anni, che ha trovato disco Debbo dire che i francesi ci crede- rosso solo contro il connazionale vano al punto di dare lo sfidante fa- Liam Smith (17), è campione Silver vorito. Io ero convinto che Signani WBC e ha vinto anche l’Internatio- avesse qualcosa in più, ma sapevo nal WBO, quindi in ottima posizio- benissimo che l’ambiente avrebbe ne per una sfida iridata. Alle loro influito. Per fortuna è andato tutto spalle l’armeno Gevorg Khatchi- bene e Matteo ha saputo approfit- kian (29-3) fermo dalla sconfitta • Carrellata di foto dove Signani viene tare al meglio senza titubanze. La contro Signani oltre un anno fa. Da ritratto vincitore insieme alla cintura ed soluzione è stata perfetta, evitando quell’incontro è rimasto inattivo, al suo Team. Nelle altre foto, una fase del l’eventuale verdetto ai punti, che ma potrebbe essere scelto dall’E- match con Beaussire. poteva essere pericoloso, visto che BU, una rivincita stuzzicante, come

BOXE RING I 7 Intervista a Franco Falcinelli L’APPELLO PER UNA COESIONE DI IDEE E PROGRAMMI

pure falcidiata dal Covid19. Non sono emerse idee nuove e semmai l’atteggiamento dell’AIBA si è man- tenuto al livello burocratico, sen- za alcuna apertura in particolare verso i media, salvo i pochissimi che fanno parte dello staff interno. Nessun rapporto esterno per far conoscere i progetti, quindi nessu- na idea innovativa ma la routine del classico ministero, ormai ridotto al minimo. Situazione che la commis- sione presieduta dal serbo Nenad Lalovic, presidente mondiale della lotta, entrato nel CIO nel 2017, che segue la situazione dell’Aiba, su in- carico del CIO e che non ha man- cato di sottolineare, come si rileva da un recente comunicato decisa- mente emblematico del Presidente Thomas Bach: “In relazione al rap- porto ricevuto del gruppo di moni- toraggio, guidato dal dottor Nena Lalovic, su incarico del CIO, debbo sottolineare che la relazione ci ren- de preoccupati per la mancanza di progressi per quanto riguarda la riforma della governance dell’AIBA. Si parla di elezioni presidenziali, te: organizzare le qualificazioni dei ma non vediamo alcuna iniziativa IN VISTA DELLE ELEZIONI propri pugili verso i Giochi Olim- su queste riforme richiesta che ri- pici. La drammatica situazione teniamo molto importanti”. Questo PER LA PRESIDENZA finanziaria e la conduzione a dir il comunicato emesso il 7 ottobre poco scriteriata e avventuristica scorso dal presidente del CIO. AIBA dell’ex presidente WU e non solo, Purtroppo si nota un’evidente dis- ha di fatto reso l’AIBA un ente privo sonanza anche per quanto riguar- da la scelta dei candidati alla pre- di GIULIANO ORLANDO della primaria funzione di gesti- re il movimento in proiezione alle sidenza da parte dell’Europa, che al momento si presenta con ben L’AIBA, dopo quasi due anni di vuo- Olimpiadi. La lunga conduzione del quattro nomi: l’azero Mikayilov Su- to presidenziale, il 12 e 13 dicembre marocchino Mohamed Moustahsa- leyman, l’olandese Boris van den prossimo, dovrebbe ritrovare il ti- ne, in carica da marzo 2019, quale Yorst, il tedesco Al-Masri Ramie e moniere dell’Associazione Interna- presidente ad interim, non ha cam- il russo Umar Kremlev che recen- zionale del pugilato, che dal 2018 si biato la linea precedente, indiriz- temente ha indetto una conferenza è vista esautorata dal CIO, da quella zata alla normale amministrazione stampa a distanza, fatta conoscere che era la funzione più importan- riguardante l’attività agonistica sia alle agenzie europee e di altri con-

8 I BOXE RING tinenti, in cui assicura di regola- un ulteriore ostacolo alla coesione ando che “la posizione del CIO nei rizzare con la Bekons il debito di necessaria per il futuro dell’AIBA. riguardi della AIBA “Governance” 17 milioni che l’AIBA deve saldare, Questo il commento di Fran- è quella descritta nella lettera che entro il 2021, oltre ad interveni- co Falcinelli, attuale presidente la Presidente della IOC Ethic Com- re a tempi brevi sulla governance dell’EUBC, l’ente continentale più mission, Mrs Paquerette Zappelli e la situazione a dir poco precaria attivo sul piano organizzativo, con ha già inviato all’AIBA”. Chiesi su- di arbitri e giudici, due aspetti sui iniziative a livello promozionale, bito un colloquio con Tom Virgets, quali il CIO appare molto preoccu- che purtroppo l’AIBA, dove ha rico- per chiedergli di inviare quella let- pato. Minacciando di estromettere perto diversi ruoli, giungendo alla tera a tutto il Comitato Esecutivo l’AIBA anche per i Giochi di Parigi presidenza, non ha recepito. dell’AIBA. Se mi avessero ascoltato 2024. Il rappresentante bulgaro in “Il riepilogo di fatti che hanno ed avessero tenuto in considera- seno all’EUBC, aveva proposto di condizionato l’attuale situazione zione la mia lettera che inviai due presentare un solo candidato, mo- dell’AIBA sono sostanzialmente giorni dopo a tutti i Membri del tivando la richiesta con la necessità corretti. L’AIBA ha perduto la sua Comitato Esecutivo per esortarli a di evitare il disperdersi dei voti, in- qualifica di rappresentare il pugila- votare Serik Konokbaev, avremmo dicando il nome dell’azero Mikayi- to olimpico per aver sfidato il CIO al salvato l’AIBA da questa infelice e lov SuleymanLa sua candidatura Congresso di Mosca nel 2018. Il Pre- drammatica punizione” conferma comunque che il vec- sidente Thomas Bach applicò seve- Il punto di rottura fu dunque quel- chio è sempre di moda. Alla faccia . ramente quanto aveva annunciato lo. dell’innovazione. Gli altri candidati ufficialmente a Gafur ed al Diretto- sono Amos Al Otaiba (Emirati Ara- re Esecutivo Tom Virgets. Tramite “Purtroppo fu così anche se non è bi), Domingo Soldano (Repubblica la responsabile della Commissio- facile condividere quella durissima Domenicana), Moustahsane Moha- ne Etica del CIO, la Signora Paque- scelta, perchè il CIO non ha punito med (Marocco) che ha il sostituto rette Zappelli, aveva inviato una una persona indesiderata, ma tutto e che hanno assicurato a loro volta lettera dove si consigliava a Gafur il movimento pugilistico mondiale essere in grado di soddisfare le ri- di evitare di candidarsi alla Presi- ed anche quelle Federazioni Nazio- chieste del CIO. Appare chiaro che denza dell’AIBA per la sua presunta nali (34%) che non votarono Gafur in seno all’AIBA voi sono precise connivenza con attività illecite a li- Rahimov al Congresso di Mosca. scelte continentali, ad esclusione vello internazionale. Il 15 Settem- Un altro aspetto che non sono ri- dell’Africa, che da tempo appare in bre 2018 in occasione dell’”Equality uscito a comprendere e che l’ho crisi totale, sia sul piano organiz- Gender Forum” all’aeroporto di So- sottoposto anche all’attenzione di zativo che promozionale. Questo fia incontrai il Presidente Thomas alcuni Membri del CIO, è quello frazionamento potrebbe diventare Bach che mi confermò: sottoline- relativo alla lunga militanza di Ga-

BOXE RING I 9 fur Rahimov quale Vice Presidente errore che non è stato chiaramente BA che non ha più dal 1978 quando dell’AIBA, di Presidente della Con- segnalato prima del voto. Questo è il sovietico Nikiforov Denisov lasciò federazione Asiatica di Pugilato e il prioritario rispetto verso la no- allo statunitense Don F. Hull la gui- di grande sostenitore dell’ex Presi- stra gloriosa storia olimpica e per da del pugilato olimpico”. dente C.K.WU, autorevole Membro il futuro dei nostri valorosi atleti Chi pensi possa spuntarla? CIO. Perché il CIO non sollevò mai capaci di scrivere straordinarie pa- “Nella mia recente Newsletter ho obiezioni sul suo ruolo, sempre de- gine di sport olimpico” esortato le Federazioni Europee a terminante, ai vertici dell’AIBA? Sette candidati denotano che c’è concentrare il consenso su un solo Che differenza c’è, dal punto di vi- poca convergenza a livello di pro- candidato. Come scegliere il mi- sta etico e normativo, tra la carica grammi, mentre sarebbe stato gliore tra i quattro? Bisogna com- di Presidente e quella di Vice Pre- molto utile idee chiare su tutto il piere un atto di amore verso il no- sidente? Nel management sportivo fronte. . stro sport e tenere bene in mente sono entrambe posizioni apicali e “Al di la di queste considerazioni che l’AIBA ha bisogno di un Pre- pertanto non possono avere valu- sidente straordinariamente abile, tazioni diverse dal punto di vista che sono ben note non solo in am- biente pugilistico, la candidatura di competente, gradito al CIO e con etico e disciplinare”. capacità manageriali che produ- Come si prospetta la situazione alla 7 candidati è paradossale e denota un basso livello di consapevolez- cano risorse finanziarie utili per vigilia delle votazioni di dicembre? pagare i debiti e garantire la conti- “In questo periodo pre-elettorale za e di cultura sportiva. Qualcuno potrà obiettare che in democrazia nuità delle competizioni mondiali, continuano a circolare voci allar- il sostegno alle attività ed al ruolo manti sul gradimento del CIO ri- tutti hanno il diritto di candidarsi, ma in questo drammatico momen- delle Confederazioni continentali, spetto a qualche Candidato alla alla promozione della formazione Presidenza. La Commissione elet- to in cui è in gioco la sopravvivenza del pugilato come sport olimpico dei Tecnici, degli Arbitri/Giudici, torale guidata da un ottimo e com- degli Ufficiali di Gara, dei Managers petente avvocato svizzero Bern- dobbiamo puntare sul principio della coesione e non della fram- e dei Promoters a livello nazionale hard Welten, ha comunicato che ed internazionale. Solo con un Pre- tutti e sette i candidati sono eleg- mentazione, sul principio delle scelta giusta “ the right man in the sidente capace di ridare speranza e gibili. Io rivolgo una preghiera al fiducia ai nostri atleti, tecnici, diri- Presidente Bach affinché pronunci right place” e non sulle ambizioni personali e sulle promesse eletto- genti delle società e degli appara- ufficialmente il suo consenso sui 7 ti federali, il ritorno del pugilato candidati alla Presidenza dell’AIBA rali più o meno realistiche. Se l’Eu- ropa riuscisse a concentrare i suoi nell’ambito del movimento Olimpi- che la Commissione elettorale ha co, potrà avvenire il più presto pos- ritenuto eleggibili! I nostri Delegati voti, che sono pari ad un terzo dei votanti nei 5 Continenti (45 su 143) sibile e con l’entusiasmo, la passio- al Congresso hanno il diritto di sce- ne e la determinazione delle nostre gliere liberamente il loro candidato potrebbe avere la grande occasio- ne di riconquistare la guida dell’AI- Federazioni Nazionali riusciremo a senza il rischio di commettere un cancellare questa brutta parentesi della nostra storia sportiva”.

•.A pag 8 un bel primo piano di Falcinelli., segue una foto con Giuliano Orlando. Qui a fianco Falcinelli durante un congresso AIBA.

10 I BOXE RING Era considerato l’erede di Burruni UN ALTRO ORO OLIMPICO CI LASCIA: FERNANDO ATZORI

COMBATTÉ 13 VOLTE • Atzori premiato alle Olimpiadi e sotto alcuni momenti del sogno olimpico. PER L’EUROPEO di GIANNI VIRGADAULA ph ARCHIVIO STORICO FPI

Firenze, 9 novembre 2020 - Fernando Atzori, con quella sua faccia da indio, vagamente somi- gliante a Carlos Monzon, è sempre stato un personaggio schivo, poco propenso al rumore e alla monda- nità. Era così quando combatte- va, e così è rimasto anche quando ha smesso di boxare. Eppure egli è stato un pugile molto popolare, amato dagli sportivi, soprattutto dai sardi che vedevano in lui l’erede del grande Tore Burruni. Nato l’1 giugno del 1942 nel caglia- ritano, ad Ales, il paese che diede i natali anche ad Antonio Gramsci, Fernando, dopo la prematura scomparsa dei genitori, si trasferì presto a Firenze dove imparò i pri- mi rudimenti della boxe all’Acca-

BOXE RING I 11 demia Pugilistica Fiorentina, sotto va conteso anche a Burruni. Un pari la sapiente guida del maestro Dino consentì al pugile sardo di conser- Ciappi, che del ragazzo intuì su- vare il titolo. Decisamente più bril- bito il notevole talento. Atzori ini- lante fu la sua prova successiva, ziò così una straordinaria carriera quando andò a difendere il titolo dilettantistica, che nel ’63 a Pesa- a Berna contro il pericoloso Fritz ro lo vide vincere il titolo italiano Chervet. L’incontro, combattutosi dei pesi mosca. E in quello stesso il 15 dicembre del ’67, si risolse con anno si affermò anche ai Campio- un KO dell’italiano ottenuto al 14° nati Mondiali Militari di Franco- round, dopo che lo svizzero aveva forte e ai Giochi del Mediterraneo subito 4 atterramenti. Un successo di Napoli. Nel ’64 secondo titolo che indusse Atzori ad affrontare il nazionale a Roma, nuovo succes- 28 gennaio del ’68 a Città del Messi- so ai Campionati Mondiali svoltisi co il fortissimo Octavio Gomez, per a Tunisi, e poi il trionfo olimpico a saggiare quanto fossero legittime le Tokyo, con una splendida medaglia sue velleità a livello mondiale. Ma in d’oro vinta dopo avere dominato il quel breve e violentissimo combat- torneo e battuto in finale il polacco timento Gomez costrinse Atzori ad Artur Olech. abbandonare al 3° round, ridimen- Con queste credenziali, Atzori de- sionando le ambizioni dell’italiano. buttò al professionismo il 23 feb- Nondimeno, Fernando rimaneva braio del ’65 a Cagliari battendo ai il campione d’Europa della cate- punti Manuel Alvarez. Seguirono goria e in quella veste continuò a altri 13 successi consecutivi che lo dominare la scena continentale di- condussero, il 25 gennaio del ’67, fendendo il titolo in quello stesso alla sfida europea con il campione ’68 contro il campione del Com- francese Renè Libeer. Il titolo era monwealth John Mc Clusky, messo vacante, e il transalpino a Firenze KO a Napoli in 4 riprese, e Franco fu sconfitto di misura dopo -15 ri Sperati, costretto all’abbandono prese. Decise un richiamo subito al 9° round a Torino. Determinato da Libeer al 9° round, che portò come tutti i sardi, Atzori volle al- all’italiano il punticino utile a vin- lora riprovare a scalare le classi- cere. In agosto la rivincita a Levico fiche mondiali delle 110 libbre, ma Terme, con il francese che andò nel gennaio del ’69 a Manila venne vicino a riprendersi il titolo, che in sconfitto duramente in 6 riprese da passato era stato già suo e che ave- Bernabè Villacampo, che sarebbe

• Atzori- Chervet • Atzori con il grande Sandro Mazzinghi ed il fratello Guido

12 I BOXE RING poi divenuto campione del mondo. per incontrare ancora Chervet, lo L’esito del combattimento decretò svizzero, il giorno di Santo Stefa- una volta per tutte i limiti di Fer- no del ’73 lo mise inopinatamente nando in un contesto che andasse KO alla settima ripresa. Per il sar- oltre l’Europa. D’altra parte, egli do quella notte si spensero le luci seppe bene capitalizzare quel tito- del ring, sebbene egli, dal ’74 al ’75 lo continentale che rimaneva suo, disputasse ancora 3 incontri, rime- come dimostrano i tanti successi diando una vittoria, un pari e una che lo portarono a difendere l’eu- sconfitta. ropeo dall’assalto di Kamara Diop, Nella sua attività professionistica e poi ancora di Franco Sperati e aveva combattuto 52 volte, ripor- dello spagnolo Andres Saiz - tando 44 vittorie, 2 pari e 6 sconfitte. ro, sconfitto a Madrid nel dicembre Una carriera fra i pro che lo aveva del ’70 per KOT al 12° round. Nel ’71 portato a battersi per il titolo euro- invece, nonostante un infortunio peo ben 13 volte, divenendo anche alla mano destra, regolò ancora ai un beniamino del pubblico televisi- punti in 15 riprese John Mc Cluskey, vo. Infatti la TV trasmise molti dei e ad Ancona sconfisse Gerard Ma- suoi incontri in quella felice epo- crez. ca in cui la RAI riservava alla boxe Poi però, il 3 marzo del 72, ritrovò tutto lo spazio che meritava, e che a Berna lo svizzero Fritz Chervet, tutt’oggi questo sport meriterebbe, che a sorpresa lo sconfisse per ab- nonostante non ci siano più i cam- bandono all’11° round, dopo avergli pioni di una volta. infilato scorrettamente un pollice Appesi i guanti al chiodo, Atzori dentro l’occhio ed averlo colpito venne assunto dalla S.I.P. dove la- sulla nuca quando l’italiano ave- vorò sino alla pensione. I primi sol- va girato le spalle all’avversario in di li aveva invece guadagnati come segno di resa. Perduto il titolo in decoratore ed imbianchino, quan- maniera così rocambolesca, Atzori do era giunto a Firenze con tanti combatté quasi tutti i suoi match sogni nella valigia, molti dei quali successivi all’estero, ma già nel ’73 poi realizzati grazie ai suoi pugni, ebbe l’opportunità di riconquistare alla determinazione, e ad una boxe l’europeo, sfidando a Novara Domi- fresca e scintillante, che fra i dilet- nique Cesari che sconfisse per KO tanti lo portarono ad essere il mi- alla 12a ripresa. Fu quello per Atzo- gliore peso mosca del mondo. ri il canto del cigno. Volato a Zurigo

• Atzori con il grande Sandro Mazzinghi ed il fratello Guido

BOXE RING I 13 In palio Internazionale IBF TURCHI DOMINA GRISUNINS A MILANO

• Turchi con i fratelli Cherchi

troppo la quarantena superava la portando a bersaglio non più di VINCONO MORELLO, data del match. Per Andrea Scarpa, sei-sette colpi, e una testata al set- invece si è trattato della dimenti- timo tempo che ha ferito l’italiano ZUCCO, GRANDELLI E canza di fare le dovute pratiche e all’attaccatura esterna del soprac- visite dopo una sconfitta prima del ciglio destro. Per il resto è stato un NATALIZI limite. Scarpa, impegnato nel cam- match a senso unico, anche se Tur- po musicale ha dimenticato che la chi non ha mai spinto al massimo, di GIULIANO ORLANDO boxe comporta il rispetto delle re- valutando utile disputare 10 round, ph OPI SINCE 82 gole e quando gli è stato fatto no- dopo tanta astinenza dal ring. Gri- tare è caduto dalle nuvole e anche sunins, che ha militato a lungo del per lui niente incontro. Per fortuna team italiano Dolce & Gabbana al MILANO, 23/102020 non è venuto meno il clou che tut- tempo delle WSB, non è cambiato Maledetto Covid 19, capace di rovi- to sommato si è rivelato di buona molto. Non punge, ha coraggio ma nare anche la serata del 24 ottobre qualità. Il gigante fiorentino Fabio la rigidità sul tronco ne fa bersaglio all’Allianz di Milano. La Matchroom Turchi (18-1) che rientrava a com- facile e Turchi infatti gli ha gonfiato dei Cherchi ha dovuto battere dopo la sosta di un anno, ha la faccia e procurato anche qualche letteralmente fare i salti mortali per dominato il lettone Nikolajas Gri- ferita. Insistendo avrebbe potuto salvaguardare la riunione, anche se sunins (12-2-1) anticipandolo siste- chiudere prima dei dieci round. I il torneo dei welter, fiore all’oc- maticamente col destro per dop- giudici non hanno avuto dubbi. Il chiello della riunione, purtroppo è piare col gancio sinistro. Sorprende 100-90 era lo specchio del match, il saltato. Maxim Prodan è risultato che il papà di Fabio, ritenesse av- 98-92 faceva sorridere, il 99-91 pro- positivo, sia pure asintomatico e versario troppo impegnativo il let- babilmente intendeva dare il round al successivo esame negativo, pur- tone, che ha subito per dieci round, della bandiera al lettone. Turchi

14 I BOXE RING conquista l’Internazionale IBF cru- ti. Spero guarisca presto. Non farò intenso e spettacolare, con Zucco iser, dopo aver perduto quello del un lungo riposo perché ho voglia decisamente superiore in tutti i WBC. Lasciato dal toscano all’in- di combattere, sempre che questo temi, ma l’avversario pur subendo glese Tommy McCarty (16-2) la sera Covid smetta di assediarci. Chri- a volte anche in modo pesante, ha dell’11 ottobre a Trento con un ver- stian mi ha indicato come febbraio sempre cercato di replicare. Il co- detto di split decision, determinato la data del prossimo incontro. Io raggio non gli è servito ad evitare dal giudice italiano Barrovecchio, sono prontissimo. La boxe è la mia un pesante destro alla mascella da quest’anno in pensione, mol- professione il mio futuro. Capisco alla fine del terzo round che gli ha

to pesante e ingiusto, favorendo anche che per crescere debbo alle- procurato la frattura scomposta l’inglese. Che grazie a questa vit- narmi con sparring di qualità. Di- della mandibola e il successivo ri- toria, sabato prossimo a Wembley, sposto ad andare anche all’estero covero a per l’intervento si batterà col belga Bilal Laggune per fare esperienza utile”. necessario. Zucco ha denotato una (25-1-2) per il vacante europeo cru- Il resto della serata, orbata del buona condizione e la potenza che iser. Da parte di Turchi, il suo com- torneo riservato ai welter ha avu- se ancora non riesce ad esprimere mento sul rientro conferma quanto to pochi lampi. Il superwelter ro- in pieno, mancando del completa- visto sul ring: “Era importante va- mano Natalizi (8) senza faticare ha mento tecnico sullo sviluppo dei lutare la condizione generale dopo costretto alla resa il modestissimo colpi. Anche per lui la mancanza di tanto tempo. Stavo bene anche se la croato Frane Radnic (11-19) che si è sparring rappresenta un problema difficoltà di trovare sparring ade- fermato all’avvio del quarto round, primario per la crescita. Il piuma guati si è fatta sentire. Mi mancava adducendo un problema alla spal- torinese Grandelli (14-1-1), in atte- un po’ la giusta distanza, per col- la destra. In realtà per evitare altri sa della sfida contro Tommasone, pire con determinazione. Nel con- conteggi (uno per round) e chiude- ha scaldato i guantoni disputando tempo, aver disputato dieci round re prima del limite. Giudicare Na- 8 round frenetici contro Cristian è stato un bene. Certo la sconfitta talizi da questa prova non è possi- Narvaez (16-23-5), 25 anni, enne- di Trento mi è costata parecchio, bile vista l’inconsistenza del rivale. simo collaudatore nicaraguense di se penso che potevo esserci io a di- Vale per il record che arriva all’ot- stanza a Venezia e dintorni. Gran- sputare l’europeo sabato prossimo. tavo successo, non oltre. Stesso delli lo ha inseguito per tutto il Pazienza”. verdetto anche per il supermedio ring, ma Narvaez è stato abilissimo La ferita ti preoccupa? verbanese Ivan Zucco (12) ai danni a sfuggire agli assalti. Usando ogni “Se non arrivava era meglio. Più del moldovo Pavel Zgurean (7-5), 25 mezzo, compresi i calzoncini ascel- che profonda è lunga, il medico ha anni, di stanza a Bologna, guidato lari alla Fantozzi, che arrivavano messo le graffette evitando i -pun dal maestro Pesci. Incontro molto sotto il seno. Ragion per cui molti

BOXE RING I 15 montanti del torinese finivano sot- to la cintura. Forse l’arbitro avreb- • Ivan Zucco be dovuto ovviare alla situazione. Incontro a senso unico, discreta- mente piacevole. Unico sopravvissuto al previsto tor- neo dei welter, il calabrese Dario Morello (16-1) di stanza a , dove conduce un’avviata palestra cittadina. Per il mancino orobico è stato trovato Nestor Maradia- ga (8-9-1), 19 anni con residenza a Venezia, nel curriculum figurano sconfitte contro Valentino, El Hadri e Piccardi per ricordare le ultime. Anche lui collaudatore, ha già fir- • Dario Morello mato per un confronto il 9 gen- naio 2021 a Grivenìgnee in Belgio contro Quentin Gomez (6) 21 anni speranza belga dei welter. La sfida tra i due a Milano, è stata di pura accademia, non possedendo nes- suno dei due colpi pesanti. Morello ha comandato con grande facilità, avendo un tasso tecnico superiore, ma nel contempo costretto a porta- re ogni sfida al limite delle riprese previste. Morello boxa come faceva nei dilettanti, che può essere anche piacevole, ma nei pro e lo ha capito contro Luther Clay, senza quel piz- • Mirko Natalizi zico di potenza fai poca strada. Non sono certo io a indicargli la terapia per provarci. Diversamente i limiti sono già definiti. Ed è un peccato perché Dario è un giovane molto intelligente e con un certo talento. Alex Cherchi, tutto sommato si è detto soddisfatto della serata, no- nostante gli imprevisti della vigi- lia: “E’ andata ancora bene, consi- derato l’andamento pazzesco del Covid in questo momento. Intanto abbiamo rotto il silenzio e questo conta. Il prossimo appuntamento è previsto a fine novembre primi di dicembre, puntando sulla sfida • Grandelli mondiale leggeri IBO tra Patera cha ha lasciato il titolo europeo e Devis Boschiero. Match da scintille. Pen- siamo ad una sede veneta. Con la speranza che la pandemia finisca di tormentarci”.

16 I BOXE RING A Roma due Titoli Italiani con il marchio BBT SPERANDIO (MEDIOMASSIMI) E MARIA CECCHI (SUPERGALLO) SONO I NUOVI CAMPIONI ITALIANI NEL CONTORNO VITTORIE DI EL HARRAZ, MONDONGO E PERRONE di MARCO BRATUSCH

Roma, 21 novembre 2020 Nel deserto del Palaboxe Aurelio Santoro di Roma, privo del pubbli- co per rispetto delle misure di con- tenimento della pandemia, la BBT Promotion di Davide Buccioni è comunque riuscita ad organizzare una riunione Pro incentrata su ben due titoli italiani, entrambi vacan- ti. A giocarsi il titolo femminile dei supergallo erano Maria Cecchi e Annalisa Brozzi, mentre per quello maschile dei mediomassimi era la volta dell’abruzzese Luca Spadac- cini e il laziale Adriano Speran- dio, entrambi alla prima occasione tricolore. La serata avrebbe dovu- to andare in scena tre settimane prima, il 31 ottobre a Monteroton- do (LZ) ma l’impossibilità di avere anche 200 persone di pubblico ha fatto optare l’organizzazione per un cambio di sede. Nonostante non vi fosse diretta televisiva, i canali streaming della FPI nonché quello della Gazzetta dello Sport hanno permesso agli appassionati la fru- izione live dell’evento. Ha aperto il confronto il debutto vittorioso da Pro di Cristiano Per- rone, 21enne brevilineo dal fisico

BOXE RING I 17 ad oggi si direbbe più da culturista lesionato pendente lungo il fian- che da pugile. Perrone ha marciato co. Mondongo approfittava della sull’avversario forte del suo stra- situazione chiudendo l’avversario potere fisico, tagliando bene il ring, alle corde e martellandolo ai fian- e atterrando il croato Dario Borosa chi, fino a fargli mettere un ginoc- (1-8) nel primo round per poi pro- chio a terra. Si era nel terzo round, vare a chiudere di potenza per tutti e quando il greco si rialzava il suo i minuti successivi, senza però riu- angolo decideva saggiamente di to- scirvi. Perrone carica molto i ganci, glierlo dal confronto. Mondongo è colpi che porta spesso in serie pro- apparso migliorato per reattività e lungate come alcuni maestri sug- convinzione rispetto ai due match geriscono in realtà di non fare per precedenti, per quanto la brevità non rendersi prevedibili e rischiare del confronto e un avversario che il colpo d’incontro, ma oltre a dover aveva solo tre match al suo attivo migliorare in precisione, sembra non rendano il test particolarmente non lavorare con continuità per il indicativo. rischio di andare in debito di os- Il peso medio “Arabetto” Kahil El sigeno. Il suo avversario, dopo il Harraz si è mantenuto attivo con primo atterramento, ha pensato a un incontro di routine in attesa del- limitare i danni per tutto il tempo, la sperata occasione in Germania coprendosi i fianchi, muovendosi per l’Unione Europea (difesa volon- in laterale e legando ove necessa- taria, non ufficiale, del campione rio. Perrone ha combattuto nei pesi Marten Arsumanjan), un incontro medi, ma è probabile che lo si vedrà più volte rimandato per le note almeno una categoria di peso più in problematiche relative alla pande- basso in futuro. mia. Nel frattempo, ha dominato un E’ toccato poi a Christopher Mon- match non certo pericoloso contro dongo (8-2, 3 KOs), al suo terzo il croato Ivica Gogosevic (12-34-2, 5 match di rientro dalla sconfitta KOs), più volte visto in Italia, rivale subita contro Alessio Lorusso, af- comunque esperto e tutto somma- frontare il giovane greco Paris Sta- to rapido di braccia, che però non vropoulos (2-2). Il primo round tra aveva dalla sua la potenza necessa- i due prometteva bene, con il greco ria per impensierire minimamente che provava a venire avanti e cari- El Harraz (12-1-1, 1 KO), allenato care i colpi, ma era Mondongo che come sempre dai maestri Aurelio già sul finire del round di apertura Pili e Alberto Arcesi. El Harraz ha sembrava riprendere il controllo e messo costante pressione da cen- tornare a far vedere la sua boxe of- tro ring, portato pochi colpi ma ben fensiva, fisica, piena di contatto e di scelti, e di certo di maggiore con- colpi alla figura. Finiva tutto presto sistenza e peso rispetto all’avversa- troppo, però, perché Stavropou- rio. Gogosevic, contato in piedi nel los si infortunava gravemente al primo round, si è poi accontentato braccio sinistro, tanto da mettersi di qualche sfuriata a due mani, rea- in guardia destra e lasciare l’arto gendo quando sentiva un colpo, per

18 I BOXE RING poi girare per il ring e pensare a far cante tricolore dei mediomassimi passare i minuti fuggendo dagli at- tra Luca Spadaccini, vincitore della tacchi dell’ex campione italiano. seconda edizione del Trofeo delle Dei due titoli nel cartellone, il pri- Cinture FPI-WBC del 2019, e Adria- mo ad andare in scena è stato quello no Sperandio. La parte più avvin- tra le due atlete laziali Maria Cec- cente e piacevole si è forse vista chi e Anna Lisa Brozzi (2-2), incon- in apertura, nei primi due round, tro tutto sommato equilibrato per quando i due hanno scambiato col- tutta la prima parte ma che ha poi pi e Spadaccini, ancora fresco, si visto la Cecchi uscire con decisione è fatto sentire colpendo al volto il nel finale, lasciando andare le mani longilineo Sperandio (12-1, 2 KOs) e facendo il ritmo. Inizialmente la che ha rischiato qualcosa. Dopodi- Brozzi, apparsa come la più poten- ché Sperandio ha preso in mano le te, cercava il colpo singolo d’incon- redini del combattimento, gesten- tro, lavorando poco ma muoven- do tempo e distanza, e boxando in dosi bene sul tronco con movenze retromarcia ha fatto valere la sua corte, tenendo il centro del ring. Un maggiore caratura tecnica, soprat- suo ottimo destro dritto, nel quar- tutto mettendo a segno un buon to round, è stato forse il colpo più montante destro interno, sull’a- bello della sfida, che appariva so- vanzata del rivale. Da questo punto stanzialmente in equilibrio fino al in avanti, seppure con qualche altra sesto-settimo round. Maria Cecchi fase ravvicinata come sul finire del (6-0), mancina, teneva il tempo sul- sesto round, Sperandio accumula- le gambe ma appariva inizialmen- va riprese sui cartellini, vanifican- te un poco titubante, per via forse do gli attacchi frontali, rigidi e un della maggiore precisione dell’av- poco monotoni del rivale abruzzese versaria; accentuava gli attacchi, con un intelligente movimento del- rompendo gli indugi, e si dimostra- le gambe e del tronco, per poi in- va lei la più attiva soprattutto con il filare il colpo nelle aperture che le gancio sinistro, mettendo il match sue rotazioni creavano. Spadaccini sul piano del ritmo. Anche perché (6-2-3) è tuttavia riuscito ad andare la Brozzi, nelle ultime riprese an- ancora a segno in qualche occasio- dava spegnendosi in fatto di mole ne, sfruttando due situazioni tatti- di lavoro, perdendo anche preci- che: quelle in cui Sperandio accet- sione e pericolosità. Qualche testa- tava lo scambio, terreno non suo, ta involontaria, come accade di so- e quei casi in cui il laziale perdeva vente tra pugili in guardia opposta, improvvisamente concentrazione, non creava per fortuna danno alle restando scoperto sul volto. Que- contendenti. Alla fine la Cecchi vin- sto è un aspetto sul quale forse il ceva il suo sesto match e diventava 33enne neo campione d’Italia Spe- giustamente campionessa italiana randio dovrà concentrarsi in futu- per decisione unanime (97-93, 97- ro, perché avere amnesie difensive 93, 98-93). e disattenzioni può essere perico- Ad ultimo, l’attesa sfida per il- va loso contro rivali dotati di buona potenza. La decisione unanime in favore di Sperandio però apparsa giustissima (98-93, 97-93 e 98-92).

• Operazione di peso tra Maria Cecchi e An- nalisa Brozzi; n grande al centro i due Cam- pioni Italiani. In piccolo qui a lato, una fase del match tra Sperandio e Spadaccini.

BOXE RING I 19 Angolo Rosso HALIT ERYLMAZ: DALLA KICKBOXING ALLA BOXE di VEZIO ROMANO Grosseto ed è allenato dai maestri l’anno seguente ho partecipato ai ph FLAVIA VALERIA ROMANO Raffaele D’Amico, Giulio Bovicel- Campionati Italiani School Boy ot- li e Emanuela Pantani. Ha inizia- tenendo l’argento. Devo dire che il Halit Erylmaz è nato a Ceci- to l’attività agonistica nel 2013 e pugilato ha veramente cambiato la na il 9 marzo 1998. E’ alto 172 cm l’anno seguente ha conquistato la mia vita in senso positivo. per 56 kg di peso. Appartiene alla medaglia d’argento ai Campionati Quale è stata fin ora la più grande ASD Fight Gym di Italiani School Boy a Roccaforte di soddisfazione? Mondovì. Nel 2017 ha ottenuto una Aver fatto parte della Nazionale e medaglia di bronzo al Guanto d’o- aver combattuto con atleti molto ro d’Italia a Rossano e la medaglia forti come, ad esempio, il kazaco d’argento ai Campionati Italiani Suleymanov. Assoluti a Gorizia. Nel 2018 ancora E la più grande delusione? argento ai Campionati Italiani As- E’ stata la sconfitta contro Daniele soluti a Pescara. Nel 2019 argento Oggiano agli ultimi Campionati Ita- al Guanto d’oro d’Italia a Gorizia liani Assoluti a Roma. Lui mi aveva e nuovamente argento ai Campio- sconfitto anche al Guanto d’oro a nati Italiani Assoluti a Roma. Ha un Gorizia pochi mesi prima, ma sono record di 45 vittorie, 31 sconfitte e fermamente convinto di non aver un pareggio. perso in entrambe le occasioni. Come ti sei avvicinato al pugilato? Hai un campione preferito? Avevo 12 anni, ero molto vivace e, Nei professionisti Oscar Valdez, co- per dirla sinceramente, raggioso e picchiatore come quasi un po’ attaccabri- tutti i pugili messicani. Nei dilet- ghe; questo pro- tanti il cubano Andy Cruz Gomez, babilmente ac- dotato di un grande repertorio. cadeva perché Come ti vedi pugilisticamente? frequentavo per- Mi vedo un po’ tecnico e picchiato- sone sbagliate. re. Sono ambidestro e sento di ave- Poi ho incon- re potenza in entrambe le braccia. trato Amedeo C’è un libro o un film sulla boxe che Raffi, presi- ti piace? dente della “The Fighter”: è una storia vera con Fight Gym, una vicenda familiare che mi ha ap- che ha passionato. credu- Oltre alla boxe hai altri interessi? to subito Purtroppo ho interrotto gli studi e nelle mie ho fatto male. Mi dedico anima e capacità. corpo alla boxe, ma svolgo comun- Alla Fight que dei lavori saltuari. Gym per un Quali sono i tuoi programmi futu- anno ho praticato ri? kickboxing, poi il maestro Punto a rimanere in Nazionale D’Amico mi ha indirizzato e spero di entrare in un Gruppo alla boxe e mi ha fatto de- Sportivo dello Stato. Se ciò non buttare. Ho vinto i primi tre sarà possibile, penso che passerò match prima del limite e professionista.

20 I BOXE RING Angolo Blu REMO SALVATI, UN TECNICO AGGRESSIVO di VEZIO ROMANO tua più bela soddisfazione? ph FLAVIA VALERIA ROMANO Partecipare ad un Campionato del Mondo. Remo Salvati è nato a Roma il 20 E la più grande delusione? aprile del 1998, è alto 179 cm per Avere interrotto per un anno l’atti- 75 kg di peso. E’ tesserato presso vità, non solo agonistica, ma anche la ASD Renato Costantini di Roma quella degli allenamenti. Sincera- ed è allenato dal maestro Cesare mente ho dei rimpianti per questo: Costantini. Ha debuttato nel 2012 forse la mia carriera sarebbe stata e nello stesso anno ha conquista- migliore. to la medaglia d’oro ai Campiona- Come ti descrivi pugilisticamente? ti Italiani School Boy a . Nel Sono un tecnico, ma posso diven- 2013 ha ottenuto l’argento al Torneo tare anche aggressivo. Cambio se- Club degli Azzurrini “ E. Marchia- condo l’avversario e mi trovo bene ro”, risultato che ha ripetuto nel sia a lunga che a corta distanza. 2014. Nello stesso anno ha parteci- C’è un campione che preferisci? pato ai Campionati Europei Junior Terence Crawford, molto veloce e ad Anapa (Russia), giungendo nei completo tecnicamente. Poi, come quarti di finale. Ha partecipato an- tanti, sono un ammiratore di Floyd che ai Campionati Europei e Mon- Maywheater. diali Youth nel 2016 in Russia. Il suo C’è un libro o un film sulla boxe che record è di 33 vittorie. 16 sconfitte 8 preferisci? pareggi. “Southpaw – l’ultima sfida”: Come hai iniziato a praticare il è una storia bella e com- pugilato? movente. Avevo 6 anni, non stavo mai fermo, A parte il pugilato, hai nessuno riusciva a tenermi buono; altri interessi? ero veramente un bambino iperat- Ho studiato alla scuo- tivo. Così mio padre mi portò dal la alberghiera e lavoro maestro Cesare Costantini che mi come cameriere nel ha plasmato. Ho debuttato a 14 anni catering di alto livel- e poi ho vinto l’oro ai Campionati lo. Ma la mia grande Italiani School Boy. Perciò Maurizio passione è la boxe Stecca mi ha convocato in Nazio- e per questo vor- nale: ancora oggi sono molto orgo- rei entrare in un glioso di questo. Fino al 2016 sono Gruppo Sporti- rimasto in Nazionale, poi ho avu- vo dello Stato, to dei problemi familiari. Nel 2018 in modo da po- sono andato in Spagna per cambia- termi dedicare re ambiente. Sono rimasto un anno completamente nella zona basca, ho disputato con al nostro sport. Se successo 6 match, vincendo anche non ci riuscirò, passerò il campionato dei Paesi Baschi. Nel professionista. 2019 sono tornato in Italia e in Na- zionale. Nella tua carriera quale è stata la

BOXE RING I 21 MAGNESIre DEL MONDO IBO

22 I BOXE RING Spettacolare riunione a Fondi di LUIGI CAPOGNA - mentale di Michael, una roccia vid-19 del suo avversario lo svizze- ph FABIO BOZZANI che merita tutti i nostri impegni e ro- ruandese Patrik Kinigamazi, possibili attenzioni”. Il cambio del ha mantenuto una straordinaria Fondi, 27 novembre 2020 - Dopo testimone è avvenuto con l’ulti- carica agonistica e mentale dimo- ben 9 anni un pugile italiano ripor- mo italiano campione del mondo strando un’assoluta padronanza e ta con autorevolezza e caparbietà Giovanni De Carolis dello stesso una determinazione inusuale per un titolo mondiale in patria. L’im- team BBT rivelatosi anche ottimo un pugile di soli ventisei anni che battuto superpiuma Michael “Lone commentatore insieme a Stefano ha disputato un incontro perfetto. wolf” Magnesi da Cave è riuscito Buttafuoco nella diretta sul canale Dopo aver dominato senza strafare con una meravigliosa e continua Youtube della Federazione Pugili- nelle prime due riprese ha accor- ascesa a conquistare la vacante cin- stica Italiana. La riunione svoltasi ciato benissimo la distanza e si è tura Mondiale IBO dei pesi super- a porte chiuse con accesso con- piazzato a centro ring. Il ruandese piuma e la boxe nazionale si ritrova sentito solo agli addetti ai lavori, anche se ha dimostrato un ottimo un campione eccelso, un atleta che in ottemperanza alle disposizioni mestiere e buona impostazione di questi tempi spazza il mondo e emanate per l’emergenza sanitaria non è riuscito quasi mai a fronteg- demolisce ogni avversario che gli da coronavirus, è stata irradiata giare la grande differenza di velo- si presenti davanti. Insomma un anche da Sportitalia (canale 60 del cità d’esecuzione di Magnesi che campione vero che è sempre sta- digitale terrestre), oltre che in live ha sistematicamente avanzato con to convinto dei suoi straordinari streaming sul sito della Gazzetta intelligenza e le gambe ben pianta- mezzi e che ha inseguito da sempre dello Sport. Una grande serata pu- te nel giusto raggio mettendo a se- con molta caparbietà e tantissimi gilistica nell’accogliente Palasport gno diversi ed efficaci ganci destri sacrifici il suo sogno di conquistare di Fondi per un successo organiz- che hanno determinato un primo il mondo senza porsi limiti e subito zativo targato BBT Boxing Team e conteggio di Kinigamazi già a metà dopo il verdetto favorevole ha con- A&B Events di Alessandra Branco della terza ripresa. Il vantaggio di fermato che le vette delle altre sigle compagna di Magnesi in collabo- Magnesi si è accentuato all’inizio mondiali restano i suoi prossimi razione con “Le Cinema Cafè” del della quarta ripresa per un pode- obiettivi, propositi concreti condi- dinamico imprenditore Roberto roso gancio destro prontamente visi dal suo organizzatore Davide Massaroni e con il patrocinio del- doppiato dal montante sinistro ed Buccioni il quale molto soddisfatto la Pro Loco e dell’Amministrazione è andato aumentando con il pas- ha aggiunto:” Mi aspettavo since- Comunale di Fondi. Michael “Lone sare dei minuti. Le sue bordate a ramente tutto questo, compreso wolf” Magnesi, nonostante l’impre- corta distanza però, anche se ef- la determinazione e la forza fisica visto rinvio per la positività al Co- ficaci, non riuscivano a scalfire la

• FoTo precedenti: il trionfo di Michael Magnesi ; in queste foto l’at- terramento di Kinigamazi e una fase del match.

BOXE RING I 23 • Momenti emozionanti del nuovo campione Mondiale, finalmente coronato della Cintura IBO

compostezza del ruandese che ha IBO nella cui sigla occorre sottoli- ha riportato una netta affermazio- tentato di replicare ma ha trovato neare figurano campioni di primis- ne contro il brasiliano residente a di fronte una guardia attenta ed un simo piano come Antony Joshua nei Lanciano Idiozan Matos, esperto Magnesi con le braccia sempre in pesi massimi, Gennady Golovkin e smaliziato mancino che nulla ha alto che non ha mai rallentato i rit- nei pesi medi e il superwelter Eri- potuto per arginare la foga avver- mi. Sembrava che il match potesse slandy Lara. saria e dopo aver subìto quattro andare avanti ma il nostro pugile ha Il sottoclou del main event è stato di conteggi tra la seconda e terza ri- iniziato la quinta ripresa cambian- notevole spessore e nel primo in- presa è stato dichiarato Kot per do spesso la guardia e portando contro il supermedio Simone Bic- un match diventato ormai a senso tanti colpi doppiati con straordina- chi, grande speranza, del pugilato unico. Insomma un gran bel match ria naturalezza. Dopo due minuti e senese ha dominato in scioltezza le in cui Falcinelli, allievo del maestro trentadue secondi Magnesi ha fatto prime tre riprese di fronte all’in- Mattioli, ha mostrato una grandis- partire un gancio destro chirurgico domito serbo Nikola Mancic che sima forma ed è pronto per dare che ha folgorato Kinigamazi e in- pur subendo nelle fasi iniziali un l’assalto al vacante titolo italiano dotto l’arbitro svedese Mikael costante lavoro al corpo e soven- della categoria. Molto avvincente e a decretare il Kot. Un colpo mici- ti ganci sinistri, a diciotto secondi spettacolare anche l’incontro vali- diale studiato moltissime volte in dalla fine del quinto round ha sca- do per i quarti di finale del Trofeo palestra con il suo inseparabile ma- gliato un poderoso gancio destro delle Cinture dei pesi supergallo estro Mario Massai per una serata che ha costretto l’arbitro a contare dove il già olimpionico Eti Qamili, ed un momento memorabile per lo il senese salvato dal suono del gong. albanese residente a Roma nella sport italiano che consacra il suo Il maestro Massai durante il prov- palestra del maestro Alessandro El- trentaseiesimo italiano campione videnziale intervallo rinfrancava il moeti, ha prevalso, dopo sei avvin- del mondo per la sigla IBO dei pesi suo pugile che nella sesta ed ulti- centi riprese, ai punti nei confronti superpiuma dopo ben nove anni ma ripresa recuperava abbastanza del trentasettenne emiliano Alex dall’ultimo campionato del mondo bene dall’imprevedibile impatto Ferramosca. pugile molto tecnico disputato in Italia quello per i pesi precedente e riusciva a mantene- che non è riuscito ad imbrigliare mosca tra Andrea Sarritzu e Moruti re così la sua imbattibilità con un le azioni serrate a corta distanza Mhtalane disputato a Cagliari il 28 verdetto tutto sommato giusto. Nei di Qamili. Entrambi hanno dimo- ottobre del 2011. Nel prosieguo del- pesi medi il romano Yuri Lupparel- strato un grande temperamento e la sua sfolgorante carriera per Ma- li, dopo oltre un anno di inattività, condotto un match spettacolare di gnesi, ormai parte integrante della ha battuto ai punti il coriaceo serbo qualità eccelsa che probabilmente famiglia Branco e civitavecchiese Sladjan Dragasic senza mai forzare valeva la finale. Questo importan- di adozione, si prospettano nuovi esibendo la solita sicurezza e mobi- te successo di Michael “Lone wolf” e più ricchi orizzonti oltre questa lità. Anche l’altro imbattuto romano Magnesi sulla scia di campioni di- cintura di campione del mondo Damiano Falcinelli nei superwelter ventati leggenda aggiunge presti-

24 I BOXE RING gio e visibilità a tutto il movimento pugilistico nazionale e al promoter RISULTATI Davide Buccioni che come sempre ha fatto salire sul ring ragazzi con storie, esperienze e motivazioni di- Pesi Supermedi verse ma tutti con gli stessi principi Simone Bicchi vp Nikola Mancic di emozionare e nobilitare la “noble art”. Pesi Medi Yuri Lupparelli vp Sladjan Dragisic • I mitici commentatori della serata: De carolis e Buttafuoco Pesi Superwelter Damiano Falcinelli vKot Idiozan Matos

Pesi Supergallo Quarti di Finale Trofeo delle Cinture Eti Qamili vp Alex Ferramosca SuperPiuma - Campionato Mondiale IBO Michael Magnesi vKot Patrik Kinigamazi

• Quamili - Ferramosca • Falcinelli - Matos

• Lupparelli - Djorjevic • Bicchi - Mancin

BOXE RING I 25 L’Italia e il Mondiale MAGNESI CONQUISTA IL MONDIALE IBO. I PREDECESSORI...

di GIULIANO ORLANDO ph FABIO BOZZANI

FONDI. Un Michael Magnesi (18) quasi perfetto ha conquistato il mondiale IBO superpiuma, co- stringendo alla resa quasi allo sca- dere del quinto round, il cosfidante ruandese Patrick Kinigamazi (32-2), che nella lunghissima carriera non aveva mai sopportato una sconfit- ta così bruciante. Dato il merito al giovanotto di Palestrina, è obbligo ricordare l’allenatore Mario Massai e l’organizzatore Davide Buccioni. Il primo, tecnico di lungo corso ha fatto compiere al neo campione un bel salto di qualità, presentando sul ring di Fondi, un Magnesi di nuovo conio: più attento in difesa e mobile sul tronco, meno avventato in attac- co e con un disegno tattico preciso: sinistro al fegato e gancio al ber- saglio alto, un colpo che arriva tra mento e orecchio, toccando i centri nervosi, con effetto devastante. Il destro definitivo arrivato a meno di 30” dal termine del quinto round, non è stato casuale, ma il risultato di un lungo esercizio in palestra. La seconda persona che ha costruito questa impresa è Davide Buccio- ni, l’organizzatore dell’evento, che questa sfida l’ha cercata e realizza- ta. Il promoter romano ha un rap- porto con tutti i suoi pugili che va oltre la solita conoscenza. Buccioni vive con intensità ogni momento della loro attività, da appassionato e tifoso. Adesso che è arrivata la cin- tura mondiale, a distanza di 4 anni, quando un altro romano, il super- medio Giovanni De Carolis (28-9- 1), 36 anni, ancora in attività, che la conquistò il 9 gennaio 2016 sul ring

26 I BOXE RING di Offenburg, battendo il tedesco il testimone e da quanto si è visto, ni, 6) Nino Benvenuti, 7) Sandro Lo- Vincent Feigenbutz (32-3) ko all’11° potrebbe trattarsi di regno a non popolo, 8) Bruno Arcari, 9) Carmelo round, per la WBA, difendendolo il breve scadenza, con l’opportunità Bossi, 10) Franco Udella, 11) Rocky 16 luglio a Preuzlauer Berg, sempre di andare a mettere i guantoni an- Mattioli, 12) Vito Antuofermo, 13) in Germania, pareggiando contro che in altre sigle. Statisticamente Loris Stecca, 14) Patrizio Oliva, 15) Tyron Zeuge (24-1-1). A distanza di Magnesi è diventato il 31° iridato di Gianfranco Rosi, 16) Sumbu Patri- quattro mesi, il 5 novembre 2016 casa nostra, per quanto riguarda i zio Kalambay, 17) Maurizio Stecca, a Postdam, dovette cederla allo campioni delle sigle riconosciute 18) Francesco Damiani, 19) Valerio stesso Zeuge, che si impose per ko della FPI. Che sono: 1) Primo Car- Nati, 20) Massimiliano Duran, 21) nell’ultimo round, con la situazione nera, 2) Mario D’Agata, 3) Duilio Loi, Mauro Galvano, 22) Giovanni Pari- in equilibrio. Magnesi ha raccolto 4) Sandro Mazzinghi, 5) Tore Burru- si, 23) Silvio Branco, 24) Vincenzo

• L’organizzatore Davide Buccioni tra i due pupilli della scuderia: De Carolis e Magnesi

BOXE RING I 27 Nardiello, 25) Michele Piccirillo, 26) Per Davide Buccioni, la conquista Buccioni sia attento alla scelta degli Emiliano Marsili, 27) Stefano Zoff, del mondiale da parte di Magnesi, avversari a cominciare da Magnesi, 28) Cristian Sanavia, 29) Giacobbe significa una tappa importante ma guidato con cautela. Tenendo con- Fragomeni e 30) Giovanni De Caro- solo di passaggio e non certo il tra- to della generosità del laziale, lo ha lis. Nella storia ci sono altri cinque guardo, dopo il quale puoi riposare. fatto crescere scegliendo con gran- italiani che hanno conquistato la Nella scuderia dell’organizzatore de acume gli avversari e arrivan- cintura WBU, sigla fondata nel 1995 ci sono molti cuccioli che stanno do al mondiale al momento giusto da Jon W. Robinson ad Atlanta in affilando le unghie per salire in contro un avversario giusto. Al- Georgia (Usa), che ha sede in Ger- alto e in fretta, oltre ad un terzetto trettanto farà con Mauro Forte, un mania, mai riconosciuta dalla FPI. guidato dal piuma mancino Mauro gioiellino da far salire con giudizio. Si tratta di Alessandro Duran, Luigi Forte, altro romano di alta quali- Nel frattempo si gode la soddisfa- Castiglione, Agostino Cardamone, tà, dal medio Khalil El Harraz e il zione di avere riportato in Italia Vincenzo Cantatore e Antonio Pe- superwelter Damiano Falcinelli in una cintura mondiale, che mancava rugino. rampa di lancio. Da notare quanto di quattro stagioni.

• I tecnici Massai e Alioti abbracciano Magnesi

28 I BOXE RING Per 50 anni presidente della Cristoforo Colombo CI HA LASCIATO ALVARO MENCACCI di ALFREDO BRUNO

Roma, 26 ottobre 2020 La boxe romana e tutta quella ita- liana, è stata colpita da un nuovo lutto. Ci ha lasciato Alvaro Mencac- ci il presidente della Cristoforo Co- lombo. Era nato il 25 novembre 1934 a Montepulciano. La sua presiden- za in una delle più antiche società si aggira sui 50 anni. Fu l’allora presi- dente della Federazione on. Franco Evangelisti, imbeccato dal presi- dente del Edmondo Roma- nini, a consigliare il suo nome nel 1971, un anno in cui la Società, che • La dirigenza della Colombo in una foto di quaalche anno fa si trovava nella centralissima via Tacito, in profonda crisi rischiava di non farcela a mantenere i locali. Una situazione precipitata nell’ulti- mo periodo, visto che la Colombo, due anni prima era stata insignita della Stella d’Oro al merito sporti- vo. Mencacci, commercialista, diri- gente Amministrativo al Messagge- ro, accettò la sfida. Sebbene ancora giovane, 37 anni, aveva uno spirito organizzativo non indifferente cu- rando insieme a Franco Mealli la Tirreno-Adriatica, una corsa a tap- pe, sponsorizzata dal Messaggero, considerata all’epoca, dopo il “Giro d’Italia” e la “Milano Sanremo, la più importante. La Colombo grazie alla sua intraprendenza riprese vi- • LAlvaro Mencacci con Marcello Stella, all’epoca Presidente CR Lazio gore, tornando per il suo impegno organizzativo tra le prime d’Italia. Negli anni ’80 c’erano gli appun- con un libro scritto dallo storico tamenti fissi con le riunioni di Pa- Marco Impiglia. Personaggio, al- squa e di Natale, dove alla fine della legro e disponibile, Mencacci era manifestazione si distribuivano sempre pronto a intervenire in ogni panettoni e uova pasquali, una fe- frangente in aiuto dei suoi ragazzi. sta che accomunava tutti i presenti, Le sue passioni erano la Colombo e dagli atleti agli addetti ai lavori, con la viticoltura con una vasta tenuta a la partecipazione del pubblico. La Montepulciano. Adesso Alvaro non Colombo fu tappa d’obbligo di mol- c’è più, ma ogni volta che si parle- ti campioni internazionali, che la rà della Colombo automaticamente scelsero come sede ideale per alle- si penserà a lui sorridente e con la narsi. Grazie a Mencacci la Società battuta pronta, da buon toscano. nel 2006 festeggiò il suo centenario

BOXE RING I 29 Arte e Boxe

*Drawing as Fighting. Manuale per un disegno da combatti- mento. di Marco Bongiorni. 224 pagine illustrate Edizioni Milieu.

rare a disegnare come a stare sul se per molti round fino a far cadere MANUALE ring. l’avversario in un errore fatale. La “Sono alto 198 centimetri e peso distanza, fondamentale nel cor- PER UN DISEGNO quasi un quintale. Se mi fossi gio- po a corpo, la tecnica di Wladimir cato un titolo del mondo ho una Klitschko, col suo braccio sempre DA COMBATTIMENTO. medaglia negli anni Sessanta, mi disteso, come a cercare la prospet- sarei potuto trovare sul ring insie- tiva per realizzare un ritratto. La di CORRADO BELDÌ me a George Foreman, Joe Frazier, ripetizione, che nel disegno come Mohammad Alì”. nella boxe spesso ha che fare con i “Il lavoro al sacco è il disegno a car- “Drawing as Fighting” parte dal grandi del passato, ai corsi e ricorsi bone. Necessario come il sacco, il naso storto dell’autore e dalla sua storici, come quando Mike Tyson carbone può sembrare inizialmente passione per la boxe, i lunghi alle- grida: “I’m Sonny Liston, I’m Jack scontroso perché scappa o ti rimane namenti gli hanno suggerito molte Dempsey. There’s no one like me”. sulle dita e subito ti torna indietro, analogie tra il taccuino e il quadra- Storie di pugili e storie di artisti. assorbendo e disperdendo l’energia to, una serie di qualità che sono ne- Fatica, cadute, vittorie. Ogni volta dei segni. Ma è al sacco che si prepara cessarie al pugile quanto all’artista. dovute a quel filo sottile che separa un pugile e col carbone lo fa un pit- Qualità da perfezionare, un capito- una vittoria dalla sconfitta. La resi- tore.” lo dopo l’altro, alla ricerca del dise- stenza ad esempio, lo strano istin- Non è un pugile ma un artista mila- gno (o del match) perfetto. to di sopravvivere, così comune in nese. Marco Bongiorni, 39 anni, un Il limite, ovvero la capacità di non qualunque artista, esemplificato buon numero di mostre alle spal- sbagliare quando si è sotto pressio- dal famoso “no mas” di Roberto le ed ora questo libro che sembra ne, anzi di essere pungente come Duràn, il pugile più longevo e de- uscito da una palestra, sospeso tra Floyd Mayweather nel famoso vastante di sempre, fino al match disegno e pugilato, alla ricerca di match contro Juan Manuel Màr- con Leonard, paradosso di come metodi di allenamento per impa- quez quando il campione si nasco- un momento di debolezza può con-

30 I BOXE RING durre all’eternità. La sconfitta, che è insita nella produzione artisti- ca ma anche nel sogno di chi sale sul ring sapendo che comunque ne è valsa la pena, come il match per il mondiale di Leonard Bundu a Las Vegas, epifania di una car- riera da sogno. La precisione, così evidente nei segni di Lucian Freud o di Alberto Giacometti ma anche nelle parole e nei gesti di Thomas Hearns, “I don’t throw a punch if I know it’s not going to land”. La reattività, emblematica quella di Vasyl’ Lomacenko, grazie ai movi- menti del corpo, al lavoro dei piedi, alla capacità di cambiare direzione che è propria anche di un grande disegnatore. Ecco allora il disegno come eserci- zio quotidiano, giorno dopo giorno, nei ritratti delle persone sui mezzi pubblici, tratti rapidi, due minuti tra una fermata e l’altra, un round dietro l’altro e avanti il prossimo, disegnare come in un combatti- mento continuo. “Non so perché io mi sforzi di passare del tempo a disegnare, dipingere o a creare oggetti privi di funzione. È strano, ma penso i miei lavori come fos- sero sopravvissuti a una terribile epidemia, come ai superstiti di una guerra futura”. In effetti la battaglia di ogni artista per conquistarsi l’eternità non è diversa da quella di un pugile che insegue per una vita la corona di campione del mondo o forse meno, anche solo la voglia di portare a termine un match, anche quella dei brocchi perché, lo diceva il gran- de maestro Ottavio Tazzi, “anche loro hanno il coraggio di andare sul ring. Il ring non è da tutti”. In questo Marco Bongiorni sem- bra una reincarnazione di Arthur Cravan, pugile e poeta ma anche artista dadaista scomparso miste- riosamente nel 1918, uno dei per- sonaggi più affascinanti del secolo scorso, solo leggendo questo ma- nuale mi sono reso conto della loro somiglianza, fisica e non solo, per- ché entrambi trovano nella boxe un prolungamento estetico del loro lavoro. “Prima di iniziare un nuo- vo disegno provo paura. Paura di

BOXE RING I 31 sbagliare, di venire smascherato, di cedere, di non stupire, di fuggire”. In una sezione illustrata dedica- ta allo sparring, Marco Bongiorni mette a confronto immagini di fa- mosi incontri di pugilato con opere della storia dell’arte, antica e con- temporanea, stupefacenti analogie che colpiscono, come una foto di Carlos Monzon e una matita di Au- guste Rodin che sembrano uscire dallo stesso immaginario. Qualche pagina dopo ecco una serie di mon- taggi di foto di boxe, pagine del tac- cuino, disegni che si sovrappongo- no come in un match, esattamente come il titolo della sezione, davvero perfetto perché nelle opere di Bon- giorni, tra immagini e disegno, il combattimento è vero e aspro. “Disegnare combattendo vuol dire sputare sangue ogni giorno in pa- lestra, sul foglio, per strada e nella tua testa, sapendo che in ogni caso

32 I BOXE RING sarai perdente, poiché la verità cer- cata e assaporata, sia essa presunta o assoluta, non potrai tenerla con t e”. Un esercizio cui possiamo sotto- porci tutti, grazie a undici esercizi finali come ad esempio disegnare un’immagine specchiata o disegna- re i movimenti di pallina che oscilla dal soffitto oppure ancora disegna- re sè stessi con un dito davanti allo specchio, senza lasciar segni, come quando si fa il vuoto in palestra, poi chiudere gli occhi e tentare di nuo- vo dal vero. Provateli uno alla volta, ogni giorno, con la perseveranza di chi sa che deve salire sul ring e forse, dopo qualche settimana, diventerete an- che voi, come Marco Bongiorni, dei buoni combattenti e degli ottimi disegnatori.

BOXE RING I 33 Alla Palestra Boni organizzazione Boxe Loreni LORIGA SI CONFERMA TRICOLORE WELTER BATTENDO SOCCI A MANTOVA KABA FINISCE KO CONTRO KHALLADI

34 I BOXE RING nuto le promesse, ma le ha supera- bello, per lui, ha smesso di colpire GRANDE SERATA DI BOXE te di gran lunga. Dieci round senza e Loriga ha ripreso fiato e replicato un attimo di tregua, scambi a gogo, da par suo. La tattica del campione di GIULIANO ORLANDO per la delizia dei telespettatori. Lo- è stata quella di un giovane, pun- ph FABIO BOZZANI riga ha vinto col cuore, dopo una tando sulla velocità delle braccia, partenza lenta, che aveva permesso mai spingendo con le spalle, quindi Mantova, 13 novembre 2020 allo sfidante di portarsi in vantag- niente potenza, equazione giusta Per i pochi che hanno visto dal vivo gio al quarto round. Socci offriva per non entrare in sofferenza mu- la serata alla Palestra Boni di Man- una boxe piacevole fatta di schivate scolare. Socci in apparenza era più tova, verrebbe da dire che gli as- e rientri, buona mobilità del tronco fresco, nella sostanza non è stato senti hanno avuto torto. Non fosse e il sinistro che entrava con facili- in grado di capovolgere una sfida che siamo nel cuore di una pande- tà sopra e sotto. Dal quinto round che poteva vincere.Tecnicamente mia bastarda,un fantasma sfuggen- però la musica cambiava, per meri- ha ottimi fondamentali, ma su rit- te ma velenoso, capace di condizio- to del campione, che a dispetto del- mi troppo blandi per dare la svolta. nare il mondo. Il pugilato è tra gli le 43 primavere, iniziava a muovere Potrebbe essere stata una serata in sport che più resistono, coraggioso le braccia e portare colpi in serie in cui non ha saputo dare il meglio e e tenace, grazie agli addetti ai la- quantità industriale. Una tattica di- ci sta, comunque, sia pure di poco, vori, pugili, tecnici e organizzatori, spendiosa ma che non permetteva a io avevo un punto per il campio- coadiuvati dalle varie emittenti te- Socci di mettere in atto le repliche, ne. Tra i due Loriga ha voluto con levisive che supportano gli eventi e costretto in difesa. Dove Loriga ab- tutte le sue forze mantenere il tri- danno al pubblico l’opportunità di bia trovato tanta continuità è dav- colore. Dopo l’incontro, il maestro mantenere quel contatto indispen- vero sorprendente, anche perché lo Paolo Pesci, ha fatto gli elogi al suo sabile per non chiudere i battenti. Il sfidante appena l’altro riprendeva non più verde allievo: “Sulla gene- promoter Mario Loreni col suppor- fiato, colpiva a sua volta, ma non al rosità di Tobia non ci sono dubbi, to della Cavallari-Ventura, della lo- punto di scavalcarlo nel punteggio. senza sottovalutare che non è più cale palestra e del comune di Man- Due giudici su tre hanno premia- un ragazzino. Sul ritiro spetta a lui tova, ha voluto fortemente questa to il campione (96-94) uno ha dato ogni decisione. Socci non ha il pu- serata, nonostante mille difficoltà il pari (95-95) che ci poteva anche gno esplosivo, ma è arrivato spes- a cominciare dal forfait di Daniele stare. Il pregio di Loriga è stata la so a bersaglio e questo non va di- Scarpa. Per fortuna il tricolore wel- volontà pazzesca di vincere, il li- menticato. Però il campione gli ha ter tra l’inossidabile Tobia Loriga mite di Socci, l’incapacità di cam- sempre tenuto testa e a causa della (32-8-3) e il salernitano di nascita, biare marcia. Quando lo ha fatto pandemia si è allenato poco ed era ma giramondo per mentalità Dario nell’ultimo round, ha rischiato di fermo da quasi un anno”. Dai welter Socci (12-6-2) non solo ha mante- vincere prima del limite. Sul più ai superleggeri, dove Arblin Kaba e

• Gli incredibili scambi tra Loriga e Socci

BOXE RING I 35 • Kaba e Khalladi

Mohamed Khalladi sono entrati in golo (Celano, Dino Orso e Fabrizio annuncia Mario Loreni. Mentre rotta di collisione con la deflagra- La Mantia), ha iniziato l’assedio Kaba dovrà seguire con più atten- zione fragorosa al settimo round. I aumentando il ritmo dei colpi e zione i consigli del maestro Pesci: due dovevano affrontarsi il 24 mag- costringendo Kaba ad una stretta “Nella boxe si vince e si perde, ma gio 2019 sempre a Mantova, per il difesa. Proprio per uscire da questa quello che mi fa rabbia è che Arblin, titolo del Mediterraneo IBF welter, situazione, Kaba aspettava l’attacco ragazzo intelligente non abbia avu- ma nella settimana precedente, il per replicare con colpi d’incon- to la pazienza di continuare a bo- cosfidante al tricolore superlegge- tro. Scelta pericolosa, perché non xare come aveva fatto per i primi ri Luciano Randazzo si infortuna e muoveva il tronco e nel rapporto round. Perché ha voluto scambia- Max Ballisai resta senza avversario. di potenza aveva tutto da perdere. re? Per orgoglio, cattivo consiglie- A sostituirlo è pronto proprio Kaba Infatti in avvio del settimo round, re, e ha pagato duramente. Nessun che, contro il pronostico, il bolo- Kaba portava il destro, fallito di dramma, Kaba ha 26 anni e tutto il gnese adottivo, la spunta con un poco, mentre Khalladi arriva col tempo per somatizzare la sconfitta. pizzico di fortuna, Ballisai si ferisce suo lungo destro al mento del riva- Khalladi è un libro aperto, si affi- e arriva il verdetto per TD all’ottavo le che franava al tappeto, incapace da a quel destro pesante, ma oltre round, grazie a due giudici che lo di rialzarsi. Comprensibile la gioia a quello non esprime. Certo devi hanno visto un punto avanti, Kaba del tunisino di Loreni, che sta col- saperlo anticipare e muoverti. Se è campione italiano. In quella se- lezionando vittorie importanti. Il stai ad aspettarlo rischi e questo è rata vince anche Khalladi, contro il 14 luglio 2019 a Sequals, conquista accaduto”. Sul fronte del vincito- serbo Dimitrije Djordjevic (1-25-3) la cintura del Mediterraneo welter re la giusta soddisfazione. Dice La perditore di professione, con un a spese di Marcello Matano, per Mantia: “Se pensiamo che aveva particolare, delle 25 sconfitte solo RTD al settimo, mentre era in lar- una preparazione sommaria, men- una per KO. E guarda caso, proprio go vantaggio, il 5 settembre scorso tre Kaba era al top della condizione, contro Khalladi, che lo spedì al tap- mette KO al secondo round Mirko dobbiamo dire bravo a Mohamed, peto nella quarta ripresa. Un anno Valentino, per l’Intercontinentale che si prepara dopo il lavoro. Non prima era stato sconfitto anche da sempre IBF leggeri. La vittoria su solo, aveva iniziato male, ma ha Kaba, ma solo ai punti. La sfida di Kaba anche se non metteva nulla saputo cambiare l’andamento del Mantova ha avuto due volti: fino al in palio, vale moltissimo sul piano match costringendo Kaba in difesa, quarto tempo, la scelta di tempo della fiducia in sè stesso. Kaba resta sapendo che poteva vincere anche del protetto di Pesci aveva avuto campione italiano ma dovrà riflet- prima del limite. Lo aveva capito ragione della foga disordinata del tere sul perché di questa sconfitta. nel sesto round, con l’avversario rivale, contato nel secondo round Adesso il tunisino-genovese torne- sempre in difesa. Gli abbiamo det- su un corto destro. Ma il tunisino rà a combattere a febbraio, chiama- to di provarci e ha trovato il destro era ben lungi dalla resa e con pa- to a difendere la cintura Intercon- giusto. Quando possiedi la dinami- zienza, seguendo i consigli dell’an- tinentale leggeri IBF in Italia, come te hai sempre un’arma in più”.

36 I BOXE RING Nei supermedi, l’altro albanese il serbo Marko Petrovic (3-8-2), 25 residente a Savigliano, Leonet- anni alla terza apparizione in Italia, ti Dredhaj (6-0-1) ha interrotto che ha coinciso con la terza scon- la striscia vincente, messo in dif- fitta. Il milanese ha lasciato il titolo ficoltà dalla velocità del toscano supergallo per sfidare il vincitore Leonardo Balli (3-0-1) che avrebbe dello scontro fissato il 4 dicembre meritato la vittoria. Il giovane su- a Maclodio (Bs) tra il campione dei perwelter fiorentino Yassin Hermi gallo Vincenzo Picardi (2), 37 anni, (4) 18 anni, allievo del maestro Bon- colonna della nazionale per oltre cinelli, ha fatto ulteriore esperien- un decennio, passato pro nel 2019, za dominando l’attempato ciociaro e lo sfidante siracusano Gianluca Luigi Mantegna (2-81-2) 44 anni. Conselmo (6-1). Sfida col pepe sulla Match intelligente di Yassin, sen- coda: agli assoluti di Bergamo 2016, za cercare il KO ad ogni costo, ma in semifinale Conselmo vinse - cla mettendo ulteriore esperienza in morosamente. cascina. Seguendo con attenzione l’andamento del tricolore, al mo- mento vacante, dopo la rinuncia da parte di Stefano Castellucci (33- 9). 38 anni, che l’aveva conquistato l’11 ottobre 2019 a spese di France- sco Lezzi (12-15-2) ad Avezzano. Al momento i cosfidanti sono Orlan- • In questa pagina gli scambi tra Lorusso e do Fiordigiglio (31-3) e Vincenzo Petrovic, con la vittoria di Alessio. Bevilacqua (16-1), ma la sfida non Qui sotto alcuni attimi del match tra Leo- sembra prossima. Fra una stagione netti e Balli che si risolve col pari. Ancora potrebbe farci un pensierino. Ales- Hermi che piazza un bel montante al corpo sio Lorusso (12-4-2) ha svolto un su Mantegna. allenamento senza sudare contro

BOXE RING I 37 I PROTAGONISTI QUATTRO SPLENDIDE

TOBIA LORIGA. Chiedo a Messico centrale, vicino ai 2000 metri di quota. Vi ar- Loriga, campione italiano rivai un paio di giorni prima e quando salii sul ring ero welter in carica, di toglier- senza energia. Ugualmente mi sono battuto con grinta si e torglierci un sassoli- e Chavez si prese parecchi pugni, smentendo la stampa no, ovvero il dubbio, sus- che aveva scritto che gli italiani fanno solo ostruzioni- surrato dopo il match di smo. Al nono round, misi un ginocchio a terra non per Mantova. Visto che hai 43 i pugni, ma per riprendere fiato. Prima dell’8 mi rialzai, anni, che hai debuttato sul ma l’arbitro non ne volle sapere e decretò lo stop. Man- ring a 14, dopo la vittoria cava un round e pensavo di dare il meglio, per questo su Socci, cosa hai deciso? mi ero fatto contare. Purtroppo pagai il fattore cam- Lasci o prosegui? po, visto che l’arbitro era messicano. Ricordo che nello “I guantoni li appenderò quando il mio corpo, la mia spogliatoio venne a complimentarsi per la buona prova testa e il mio cuore mi diranno che è arrivato quel mo- Freddy Roach, uno dei più grandi allenatori al mondo”. mento. Non sono un autolesionista, dico solo che il Alla “Kroton Boxe” di Crotone hai preso il posto di match con Socci l’ho dovuto preparare in poche setti- Papà Salvatore, scomparso nel 2018, un’eredità impe- mane, che il Covid 19 non mi ha permesso di muovermi gnativa, come la conduci? e quindi mi sono mancati le riprese di guanti e gli spar- “Papà ha lasciato solo ricordi positivi, per questo tanti ring. Con tutto questo e un leggero strappo al braccio giovani e meno giovani frequentano la palestra ed io destro, ho vinto e chi ha scritto che il mio maestro mi cerco di essere un buon maestro. Unisco in tal modo ha consigliato di smettere non ha riportato la verità. Ho la possibilità di insegnare la boxe e restare in attività”. chiamato Paolo Pesci che ha confermato che mai ha ri- Socci ha chiesto la rivincita, sei disponibile? lasciato tale dichiarazione. Certi giornalisti pur di fare “Io non rifiuto nessuno, tanto meno Socci. Basta met- notizia, inventano a ruota libera”. tersi d’accordo, il campione sono io e quindi debbo Cosa ti spinge sul ring? avere il piatto più ricco. Rispetto tutti, non temo nessu- “La voglia di confrontarmi è nei miei geni, l’ho rice- no. Ho combattuto in Ucraina, in Spagna, in Canada, in vuta da papà Salvatore, un grande uomo e un tecnico Francia e in Inghilterra, sopportando spesso sconfitte di prim’ordine. Da lui ho appreso il meglio, da parte ingiuste, senza mai lamentarmi. Preferirei avere un’op- mia c’è l’indole del combattente. Ero un predestinato portunità europea che non ho mai avuto in 13 anni di sul ring. Nel comparto giovanile ho vinto tutti i cam- professionismo, nonostante abbia vinto il Mediterra- pionati italiani, da quello dei canguri nel ’91 all’assoluto neo e l’Internazionale IBF e sia stato campione italia- nel 2002 a Maddaloni. Ho vestito la maglia azzurra e no welter e superwelter. Penso di meritarmela ampia- mi sono preso parecchie soddisfazioni anche nei pro- mente questa opportunità” fessionisti. Ho fatto un grave errore, non avevo capito Impossibile dire no allo “squalo” di Crotone, uomo e che ero un welter e per anni ho regalato una categoria. atleta senza età. Compresa la sfida contro Julio Cesar Chavez jr. per la cintura WBC del continente americano”. Anche in quel caso è stato scritto che hai abbandonato, ormai senza forze. E tutto vero? “Per niente, in quell’aprile 2008, quando accettai l’of- ferta ero imbattuto e anche quella volta combattei da superwelter. Il problema è che non sapevo quanto con- tasse l’altitudine. Infatti alla conferenza stampa che si svolse a Los Angeles in California, al livello del mare, mi sorprese l’’assenza del mio avversario. Poi lo capii. Il match si svolse a Queretaro la vecchia capitale, nel

38 I BOXE RING DI MANTOVA

di GIULIANO ORLANDO STORIE DI RING ph FABIO BOZZANI

DARIO SOCCI. Aveva so- Il motivo di questa bulimia che lo porta alla scoperta gnato ben altro debutto di culture e territori, ha una sua logica? nella sua Italia, il salerni- “Personalmente ritengo che il viaggiare sia la migliore tano Dario Socci (12-5-2) 32 scuola per arricchire la propria cultura, molto più della anni, professionista dall’a- scuola. La filosofia di vita che mi ha spiegato il mae- gosto 2012, giramondo di stro Tanaka ti resta dentro e ti fa crescere come atleta alto livello, punti d’appro- e come uomo. Il Messico è a sua volta lo specchio della do dagli Usa al Messico, piramide umana, dal nulla al troppo, come anche gli dalla Germania al Giappo- USA. Il Giappone è lontanissimo da noi, eppure mi sono ne, sconfitto a Mantova dal trovato bene. Come d’altronde l’Europa, che ho girato campione dei welter Lori- dalla Germania alla Repubblica Ceca e anche in Inghil- ga. terra, dove ho disputato l’ultimo incontro prima della Cosa è successo, dopo una buona partenza, si sono sfida tricolore. Il 21 dicembre 2019 a Londra, salendo spente le lampadine? nei superwelter affrontando Troy Williamson (14-0-1) “Ho avuto un blackout a metà match e non sono più che ha il fisico da medio, in palio l’europeo IBF. L’arbi- riuscito a eseguire quanto avevamo studiato in pale- tro mi ha fermato al decimo e ultimo round per una fe- stra col maestro Giorgio Maccaroni. Sono deluso e non rita all’occhio sinistro. Ne valeva le pena? Diciamo che è poco. Per questo chiederò a Loreni se sia possibile ave- difficile dire di no a 15.000 sterline di borsa”. re la rivincita”. Combattere all’estero comporta il rischio di perdere Chi è Dario Socci? Domanda d’obbligo, per un pugile anche se hai vinto. Ti è capitato spesso? che si è costruito una ragnatela di contatti incredibile, “E’ un po’ la storia della botte piena e della moglie nel mondo, ma è scivolato nel match che segnava la sua ubriaca. O l’uno o l’altro. Nel 2017 andai a Bloemfontein prima volta in Italia da professionista. in Sud Africa, contro Tsiko Mulovhd (12-10-3), pugile “Pugilisticamente sono nato alla Metropolis di , modesto che avevo battuto abbastanza bene, ma la giu- dove sono entrato a 15 anni, disputando un paio di cam- ria locale era di altro avviso e così l’Intercontinentale pionati giovanili. Nel 2008 ho vinto il titolo campano IBF andò al pugile locale. Per fortuna tornai a casa con nei 69 kg. partecipando agli assoluti a Milano. All’esor- una discreta borsa. Ma il verdetto più assurdo lo su- dio ho battuto il siciliano D’Antonio poi ho perso con bii sempre nel 2017, il 14 ottobre a Oclotan un piccolo Cirillo delle FFOO, sei anni più anziano. A quel punto centro in Messico, contro tale Jesus Alberto Morales, vado a Roma, mi alleno all’Audace, entro nella Polizia una nullità assoluta che dominai lungo le sei riprese. e faccio da scorta ai politici, tra cui Silvio Berlusconi. Incredibile, diedero la vittoria a lui. Quel 2017 fu davve- Nel 2010 mi sposto in Spagna a Vigo nella Galizia, dove ro l’anno no. Dopo il Sudafrica ero tornato in Germa- combatto nei dilettanti. L’anno dopo parto per gli Stati nia e il 15 luglio mi ingaggiarono a Nuremberg contro Uniti e mi alleno alla Gleason’s Gym, sul ring affronto il georgiano Giorgi Urgiadze (21-41-1), collaudatore di gente tosta, affrontando tra gli altri Patrick Day, uno professione, col quale ci giocai. Dopo sei round, l’arbi- che aveva vinto il Guanto d’Oro. L’11 agosto 2012 a 24 tro e giudice decise che il pari stava bene ad entrambi. anni debutto al professionismo col team di Hector Roca Così quando andai a combattere nella Repubblica Ceca, e Don Saxby, gente che ha allenato grandi pugili, fra i vinsi i tre match per KO, evitando sorprese”. quali Arturo Gatti. Mi guadagno la vita facendo spar- Il futuro? ring e intanto perfeziono l’inglese che oggi parlo bene, “Al momento mi alleno a Roma alla Fortitudo Boxe, il assieme al messicano. Alla fine del 2012, grazie ad un gym che gestisco col maestro Maccaroni. Senza esclu- contatto col grande maestro Sendai Tanaka vado a Tok- dere, quando si esce dalla pandemia, di tornare negli yo in Giappone, dove ci torno nel 2015, visito anche Sin- USA, dove mantengo contatti con i vecchi amici. Come gapore, una città stato, unica al mondo, praticamente in Messico, a Guadalajara, nella Escuela de Boxeo Ca- sul mare”. nelo Alvarez. Di certo, non intendo lasciare col ricordo di una sconfitta. Anche se perdere fa parte del gioco, è altrettanto vero che non ci si abitua mai”.

BOXE RING I 39 KHALLADI MOHAMED. Il nel 2004 apre una bella palestra a Cornigliano, citta- porto di Tunisi era la ram- dina a Ponente di Genova, fino agli anni ’90 dominata pa di lancio per lasciare dai cantieri navali e dalle acciaierie, che dalle ciminiere quella terra, la sua, ricca eruttavano veleni terribili, rendendo l’aria irrespirabi- di sole e polvere, ma pri- le. Finalmente all’alba del 2000, il tutto venne trasfor- va di sogni da realizzare. Il mato in produzione a “freddo” e l’aria tornò respirabile. sistema per decollare ver- “Nel 2008, si presenta questo giovane tunisino, dice di so il sogno era nascosto in chiamarsi di Khalladi Mohamed, - lo ha indirizzato un quei camion che entravano mio amico parrucchiere che lavora proprio in Via Prè, - nella pancia dei bastimen- ha 20 anni e vuole fare la boxe. Fisico asciutto, ma senza ti, e attraversando il Medi- documenti e lavoro. Per due anni vive da clandestino, terraneo, approdavano in Italia. si allena e svolge in nero diversi lavori per mantenersi. “Salire sui camion non era difficile, il problema erano Debutta da dilettante nel 2010 a 22 anni, sempre con la i poliziotti che vi salivano sopra e ci scoprivano. Fa- Celano Boxe, disputa 31 incontri. Nel 2014 a Gallipoli nel cendoci scendere a calci. Ci avevo provato già tre volte, leccese, prende parte agli assoluti nei 64 kg. perde con alla quarta non mi videro. Mi ero nascosto sotto una un verdetto ingiusto dal siciliano Rovetto all’esordio. montagna di calzoni, rischiando di soffocare. Addirit- Nel 2015 a 27 anni, passa professionista. Chiedo inutil- tura ero dentro un paio di taglia larga e facevo corpo mente a Mario Loreni di prenderlo nella sua scuderia. unico. Gli autisti facevano finta di niente, capivano i Io cerco di seguirlo, ma devo anche curare i dilettanti, nostri desideri e in quell’occasione mi diedero anche che sono la mia passione. Così, a prendersi cura sul pia- da mangiare. Quando scaricarono il camion, seppi che no organizzativo e della preparazione ci sono Lamantia eravamo a Civitavecchia. Di nome conoscevo Napoli, che passa da preparatore a tecnico e Dino Orso che ha Roma, Milano e . Ero felice di essere arrivato in Ita- esperienza e opera in Piemonte. Comunque Khalladi si lia, ma anche terrorizzato di non conoscere nessuno, allena sempre da me” con la paura che se mi avessero fermato, visto che ero Il giovanotto, che nel frattempo mette su anche fami- senza documenti rischiavo di tornare in . Era il glia, diventa padre di due figli, cerca di abbinare lavoro 2007, avevo 19 anni, lasciando la famiglia che mi ado- e boxe. Non gli manca la volontà. Si industria prima in rava, i due fratelli, mentre la sorella maggiore era in una panetteria, poi lavora sui ponteggi e paga il pedag- Germania”. gio di combattere all’estero. In Germania perde dallo A quel punto cosa hai fatto? svedese di genitori russi Anthony Yigit (24-1-1), ex cam- “Sono arrivato alla stazione ferroviaria, mi infilo su un pione d’Europa e sfidante al mondiale, in Finlandia pa- treno pensando andasse a Roma, invece quando scen- reggia col locale Jarkko Putkonen (16-7-2), dove uno dei do mi dicono che sono a Napoli. Ne riprendo un altro tre giudici gli assegna la vittoria che avrebbe meritato, e finalmente arrivo a Roma. Appena sceso mi ferma la come a Malta, di fronte a Houthem Laamouz (16-1), un polizia. Non ho documenti e mi chiedono i miei dati. australiano che il 4 dicembre affronterà a Roma, Ma- Qui ho la giusta intuizione, dichiaro nome e cognome, rio Alfano per il vacante titolo UE superpiuma. Dopo dicendo di avere meno di 18 anni, quindi minorenne e la sconfitta in Germania, inizia la magica escalation di non possono spedirmi in Tunisia. Mi affidano ad una Khalladi. Infila cinque vittorie a fila, quattro per KO, Le casa famiglia dove trascorro sei mesi. Vado a scuola di ultime vittime illustri sono Marcello Matano, Mirco Va- italiano, faccio qualche lavoretto e non finirò mai di lentino e a Mantova, il campione italiano leggeri Arblin ringraziare quelle persone che mi hanno ospitato. Ri- Kaba. Tutti battuti per KO. Dopo il successo su Matano, cordo alcuni loro nomi: Marilena, Susanna, Chiara, Ale Mario Loreni lo prende nella sua scuderia. e Domenico, persone squisite. Quando lascio Roma, mi Il prossimo appuntamento? Lo anticipa lo stesso Lo- danno un sacchetto dove avevano raccolto 170 euro, per reni. “Penso di inserirlo in una delle prime riunioni del aiutarmi. Mi commuovo ancora oggi al ricordo. La mia prossimo anno, per un titolo internazionale. Inoltre intenzione è di arrivare in Olanda, dove pensavo di re- spero che ottenga la cittadinanza italiana a tempi brevi, stare. Invece mi fermo a Genova, città di mare come per poterlo inserire nel giro europeo, iniziando dall’U- Tunisi, dove i pericoli sono ad ogni angolo. Finisco in nione Europea dove ritengo sia all’altezza. Ha margini Via Prè dove trovo alcuni connazionali che mi danno di miglioramento enormi. Possiede il pugno da KO e una mano. Premetto che fin da piccolo il mio idolo era questo gli permette di avere il colpo in più”. il grande Alì e desideravo fare il pugile”. Qui interviene Paolo Celano, ex pugile dilettante di buon livello col fratello Enzo, negli anni ’80, in nazio- nale con Icio Stecca e Ferraguti. Diventato insegnante,

40 I BOXE RING ARBLIN KABA. E’ il 2004, differenza. Da lì sono ripartito con la consapevolezza quando Arblin Kaba rag- che esperienze con pugili di qualità come lui potesse- giunge l’Italia con tutta la ro farmi crescere ed era ciò di cui avevo bisogno. Così famiglia partendo da Pi- come spero di riuscire a fare anche dopo la sconfitta di laf in Albania diretto in Mantova dello scorso 13 novembre. Anche se è tutt’altra Italia. “Eravamo diretti a cosa rispetto a quella da dilettante. Oltretutto è stata Rocchetta Sant’Antonio in la prima da professionista. Ci vorrà tempo per soma- provincia di Foggia, papà tizzarla del tutto, anche se le motivazioni per ripartire Argron aveva trovato casa e ci sono tutte. Diciamo che è stato un anno particolare lavoro ed ora ci portava in per tutti. In particolare per lo sport. Più di un anno di Italia, non già col gommone inattività, il cambio di tre avversari nel giro di 20 giorni, e da clandestino, come aveva fatto lui qualche anno pri- per poi arrivare a fare un match non titolato con l’en- ma, ma con un viaggio piacevole e comodo. In regola nesimo cambio. Sicuramente tutto questo ha influito con i documenti e tutto il resto. In quell’oasi tranquilla, sulla mia mentalità. Si è trattato di un crollo mentale ho trascorso la mia fanciullezza e la prima parte da gio- verso metà match, dopo che avevo dominato le prime vanotto. Arrivando al diploma di geometra, Aurora la riprese, facendolo anche contare. Poi mi sono rilassato. prima sorella si è laureata in economia e vive a Belluno, Non avevo la stessa grinta che mi ha sempre contraddi- mentre Emel si è trasferita a Milano ed è infermiera di- stinto, fino alla settima ripresa in cui ho preso il colpo plomata. Papà e mamma Mirka, non si sono mai mossi da KO. È stata sicuramente una sconfitta dolorosa, ma, da Rocchetta, lui lavora ancora da falegname, lei tiene forse anche se sono duro con me stesso, una sconfitta i contatti con figli e parenti ed io appena posso torno a di cui avevo bisogno per trovare stimoli e ricordarmi trovarli”. che questo è uno sport in cui non devi mai rilassarti. Com’è nato il tuo rapporto col pugilato? Credo che serva tanto coraggio per proseguire, cade- “Non c’è un motivo preciso. Ho sempre avuto, inspie- re, rialzarsi e andare avanti. E qualche volta purtroppo gabilmente, la passione per la boxe, e appena si è pre- occorre finire a terra per capire chi realmente siamo sentata la possibilità a 17 anni, ho iniziato a praticar- e che cosa vogliamo. Ma è anche vero che è proprio da la a Foggia, alla Pugilistica di Luciano Bruno, dove ho questo tipo di esperienze che si impara, si cresce e si iniziato a combattere, facendo 8 match da dilettante. migliora. Ma soprattutto si riparte”. Ogni giorno mi sciroppavo 50 km di autobus per anda- Con la boxe non ci si mantiene, come te la cavi? re ad allenarmi, che non mi sono ma pesati. Il maestro “Purtroppo dopo due anni ho smesso di frequentare Bruno, bronzo ai Giochi di Los Angeles nel 1984, è stato l’università anche se ho mantenuto l’iscrizione e spe- fondamentale per la mia crescita da pugile e la matura- ro di ritornare. Nel frattempo lavoro part-time in un zione da uomo. L’impostazione che mi ha dato non l’ho supermercato, scarico il camion e faccio un po’ tutto mai cambiata. Ho vissuto 10 anni a Rocchetta, e dopo il quello che c’è da fare, almeno così riesco a conciliare la diploma mi sono trasferito a Bologna per frequentare frequenza anche con la boxe. l’università, l’Alma Mater Studiorum, iscrivendomi alla Qualche ricordo dell’Albania e qualche episodio par- facoltà di ingegneria. È stato anche un modo per eva- ticolare. dere da una realtà troppo piccola per me, e anche per “Del viaggio in Italia ricordo la paura di trovare un le mie ambizioni sportive. Infatti la prima cosa che ho mondo sconosciuto. Avevo 10 anni, e c’era la tristez- fatto appena giunto a Bologna, è stata quella di trovar- za e la malinconia di lasciare il posto dove ero nato. In mi una palestra di pugilato. Diciamo che la fortuna ha particolare il nonno al quale ero molto affezionato. In fatto la sua parte perché mi sono imbattuto in quella Albania ci sono tornato spesso, nei primi tempi, ora che è diventata è una seconda famiglia per me. Ovvero manco da anni. Riguardo agli episodi, l’ultimo mi ha la Boxe le Torri, del maestro Paolo Pesci. Con lui sono sorpreso positivamente. Due giorni dopo il match, mi cresciuto da subito e ho iniziato a crederci sempre di ha chiamato Khalladi, chiedendomi come stavo e ricor- più, e ad amare questo sport in tutte le sue sfaccetta- dandomi che sul ring si è avversari, ma dopo si deve ture”. restare amici sinceri. Non me l’aspettavo e mi ha fatto Nel 2015 a Roseto degli Abruzzi hai conquistato l’ar- tanto piacere”. gento agli assoluti, battuto in finale dal mancino di casa Vangeli. Che esperienza è stata? “E’ stata la prima sconfitta da dilettante quella con Dario Vangeli. Per me era un pugile ancora inarriva- bile quando lo incontrai. Avevo appena una ventina di match alle spalle, e la sua smisurata esperienza fece la

BOXE RING I 41 La Boxe in lutto ULTIMO SALUTO A FRANCO BLASI "IL BIONDO" PIONIERE DELLA BOXE LUCANA

ricostruzione della città, il boom economico, la speranza dopo anni di guerra e miseria, dal nulla degli anni precedenti. Il ring può essere spietato e come nella vita spesso ci vuole anche fortuna. Il pugile non è solo il campione mondiale o l’idolo delle folle. Il pugilato è soprattutto passione, sudore e coraggio. Quel coraggio che deve meritare il no- stro rispetto. Il rispetto che - come mi insegnò il mio maestro Licinio Sconfietti, si deve anche all’umile novizio che sale per la prima volta sul ring e perde. “Il Biondo” è Franco Blasi che ci ha lasciati, lui fa parte di un romanzo popolare e va, naturalmente, oltre la pratica sportiva. Si interseca con la guerra, con il tragico bombarda- mento di Potenza, con l’amicizia e l’emigrazione e con quello strano mondo che è il pugilato. Quella boxe spumeggiante e arte sincopata in- segnata da Silvio Nocera della qua- le Franco Blasi fu artista del ring, nella sua pur relativamente breve e pur intensa carriera. Intensa e uni- ca. In quel miracolo che fu la Boxe Potenza di Blasi, Bonito Mazzola, Armento, i , Finizio e tanti altri. Un miracolo come l’ho sem- di LEONARDO PISANI una gamba. Uno sport anche epi- pre definito e raccontato soprat- co, fatto di personaggi leggendari tutto fuori della Basilicata ad altri Potenza, 10 ottobre 2020 ma soprattutto di uomini, come lo esperti ed appassionati di pugilato Il pugilato è una metafora del- fu Franco Blasi, nato l’otto agosto Nocera fece un miracolo. Dal nul- la vita, con le sue soddisfazioni e 1929 a Anzi, potentino di adozione la formò dei campioni come lo era le sue difficoltà, con i momenti di e alfiere dello sport lucano. La sua Franco Blasi. Dal nulla con scarse gloria e quelli di sconforto, con le storia è ben raccontata dal nipote attrezzature ed in locali improbabi- sconfitte e le vittorie. Ma la boxe è Gianmarco Blasi, nel libro “Il Bion- li: la stanza di un partito, per alcuni particolare, si combatte sul ring, do, un pugno alla guerra e un altro mesi addirittura la sala di ristoran- che significa anello ma è un - qua per ricominciare”. Anzi, un roman- te. Vennero fuori pugili che han- drato, per lanciare un sinistro, si zo, perché no? la storia di un’epo- no battuto gli avversari di palestre parte dal destro, per tirare un pu- pea che parte dai bombardamenti storiche. Chi viveva a Roma poteva gno, il primo movimento si fa con a Potenza del 8 settembre 1943, la avere in palestra un Proietti cam-

42 I BOXE RING pione europeo. A Milano un Loi; muto, per non far capire che fosse a Potenza nessuno. Lo sparring si italiano. Fu anche arbitro, allena- svolgeva tra quei ragazzi alle prime tore e organizzatore: al Coni, nel armi. La boxe Potenza fece l’im- 1969 organizzò Italia- Polonia, dove possibile. Basti pensare solo alla ha combattuto il futuro campione sfida con la Colombo Boxe nata nel mondiale Franco Udella e la star fu 1906. In quel frangente i ragazzi di il welter Vladimiro Riga, poi spar- Nocera si batterono alla pari. Blasi ring di Benvenuti, che mi confida sconfisse il nazionale Serti. Blasi ha sempre: «Ho nostalgia di Potenza, anche due record, nel 1947 sosten- ho provato da voi emozioni, che ne allo Stabile il primo incontro di neanche al Madison di New York ho pugilato combattuto in Basilicata avuto». • In questa pagina il libro di Blasi, segue Blasi e fu il primo pugile professioni- con Rocco Mazzola , la Monticchio Boxe nel sta in Lucania. Poi lasciò, emigrò 1952; qui sopra Blandamura con Blasi duran- in Francia, dove combatteva sotto te una premiazione. falso nome, facendo finta di essere

BOXE RING I 43 Conclusi gli Europei Youth a Budva senza l'Italia RUSSIA, UCRAINA, POLONIA E BULGARIA FANNO IL PIENO di GIULIANO ORLANDO Turchia e Galles. Come era preve- sman, pagando poi la fatica contro dibile Russia, Ucraina e Bulgaria il tosto ucraino Litvinov in semifi- Budva,11-23 novembre 2020 hanno raccolto la maggior parte nale. Il bis lo ha fatto anche l’ucrai- Nonostante le difficoltà oggettive, dei podi disponibili, lasciando alla no Yurii Zakharieiev nei 69 kg., una causate dalla pandemia, l’EUBC ha concorrenza le briciole. La Russia macchina da pugni sulla scia del fatto disputare gli europei youth incamera 3 ori, e 6 argenti, l’Ucrai- connazionale Khyzhniak, il doppio e jr. premurandosi di mettere in na 3 ori, 2 argenti e 4 bronzi, men- campione europeo 2018-2019 e iri- atto tutte le precauzioni per evi- tre i bulgari centrano 2 ori, 1 argen- dato 2017 dei medi. Boxe asfissiante tare qualsiasi contagio. Come era to e 2 bronzi, la Polonia nonostante e muscolare, dove la forza prevale prevedibile, entrambe le edizio- si sia presentata con sette pugili, su tutto. Proprio nei medi l’Ucrai- ni si sono svolte a ranghi ridotti, ha chiuso senza un podio. Per sua na centra l’oro con Tohobytskyi, praticamente dimezzate. Gli euro- fortuna ha rimediato con le donne. del 2002, attivo dal 2016 a 14 anni, pei youth, previsti ad aprile, sono Alla concorrenza sono andati solo che al primo esame europeo si to- slittati a settembre, mantenendo due ori, conquistati da Moldovia e glie lo sfizio di battere il russo Usov, la sede di Budva, località balneare Montenegro. Ben nove dei dieci ar- classe 2003, campione europeo jr. del Montenegro, mentre il torneo genti, hanno ulteriormente arric- nel 2018, battendo il finale il nostro riservato agli jr. ha cambiato sede chito le prime tre, l’unico rimasto Yassin Hermi (4-1), ora passato pro e data. Inizialmente li aveva chiesti vacante è andato alla Repubblica con 4 vittorie all’attivo in meno di la Georgia, fissandoli a Tbilisi ma a Ceca con il superleggero Suchy, un una stagione, che al suo confronto causa del Covid sono stati rinviati e ottimo elemento. Il restante patri- era un novizio, mentre il pugile di alla fine, li ha ospitato la Bulgaria a monio di bronzo se lo sono diviso Kursk, guidato dal padre aveva alle Sofia, dal 26 novembre al 2 dicem- Armenia (3) e Serbia (2), mentre spalle più di cento incontri. Stavolta bre. Rassegna che tratterò in un Spagna, Kosovo, Croazia, , la giuria ha premiato (3-2) l’ucraino, prossimo articolo. A Budva (youth) Macedonia e Albania ne raccolgono ma il verdetto poteva andare anche si sono presentate per il settore uno a testa. Per capire il livello dei al russo. Ben quattro delle dieci fi- maschile 19 nazioni (Russia, Ucrai- migliori, molti di loro hanno dispu- nali hanno segnato il 3-2, con tre na, Bulgaria, Moldovia, Montene- tato oltre 150 incontri. In Russia, a preferenze per l’Ucraina e una alla gro, CZE, Armenia, Spagna, Koso- 12 anni sono già sul ring. A 17 e 18 Russia. Per la cronaca, i campio- vo, Croazia, Romania, Macedonia, anni, valgono i dilettanti di lungo ni youth 2020, sono i seguenti. 49: Albania che hanno raccolto podi, corso. Il bulgaro Radev (52 kg.) ha Badalian (Russia), 52: Radev (Bulga- mentre Svezia, Bosnia Erzegovina, bissato l’oro 2019 a Sofia, dove la ria); 56: Shendrik (Russia); 60: Ro- Slovenia, Israele e Lettonia, assen- giuria lo aveva premiato forse in- senov (Bulgaria); 64: Zainulabidov te nel 2019, sono rimaste al palo. giustamente ai danni del francese (Russia); 69: Zakharieiev (Ucraina); In totale 113 atleti. A Sofia nel 2019 Boukedimi, a sua volta vittorioso 75: Tohobytsyi (Ucraina); 81: Lijese- parteciparono 36 paesi e 213 pugi- col dubbio del nostro Baldassi in vic (Montenegro), 91: Gorbatenko li. Assenti Azerbajan, Bielorussia, semifinale. Questa volta con soli 7 (Ucraina); +91: Onischenko (Russia). Danimarca, Inghilterra, Finlandia, presenti al via, ha vinto nettamen- Se il torneo maschile, pur con tan- Francia, Georgia, Germania, Gre- te. La sorpresa è stato lo spagnolo te assenze, ha mantenuto un livello cia, Ungheria, Irlanda, Italia, Olan- Juan Pantoja, un brevilineo molto medio accettabile, non si può dire da, Scozia, Svizzera, Slovacchia, forte che ha battuto il russo Ko- altrettanto per quello femminile. A

44 I BOXE RING Sofia nel 2019, si erano presentate stagione sempre da jr. a Galati in resa al secondo round. In finale la 27 nazioni e 126 atlete; in Montene- Romania, viene fermata negli ottavi diciottenne di Chisinau ha vinto gro 14 nazioni e 56 atlete, rendendo dalla nostra Lombardo. Stavolta ha netto, dimostrando migliore scelta la rassegna come era prevedibi- centrato l’oro nei 51 ai danni della di tempo e più fisicità. Negli 81 kg. le, squilibrata in rapporto a quella Kirienko. L’altra polacca, la Parada (due iscritte!) la russa Olifirenko della scorsa stagione, dove l’Italia nei medi si ripete contro la Zueva, ha dato quattro sberle alla modesta conquistò tre ori e un argento, pri- come aveva fatto nel 2018 tra le jr. ucraina Taranenko, concludendo il ma nella classifica per nazioni, da- agli europei di Anapa. Daria Para- match in meno di due minuti, mi- vanti a Inghilterra (3-0-1), Turchia da vanta anche un bronzo europeo, gliorando il bronzo del 2018 tra le (1-2-2), Russia (1-1-1), Irlanda (1-0- nel 2017 sempre tra le jr. battuta jr. conquistato ad Anapa in Russia, 3), Lituania (1-0-0), Ucraina (0-2-3), in semifinale dalla turca Erdogan. dove aveva ceduto in semifinale alla Bulgaria (0-1-1), Croazia (0-1-0), Da tenere conto che erano iscritte turca Isildar. Le altre quattro russe Ungheria (0-1-0) e Germania (0- solo tre atlete. La moldova Kozorez vincenti sono la Ermakova (48) alla 1-0), delle undici che disputarono Daria (+81), dopo aver conquistato prima esperienza europea, sull’an- almeno una finale, ne mancava- il bronzo europeo youth la scorsa dalusa Carmen Gonzales, la novità no ben sette, tra cui le prime tre stagione a Sofia, perdendo con un della categoria, la Tarasjan (54), che del medagliere. L’Italia vinse l’oro 3-2, molto dubbio contro la turca bissa l’oro jr. della scorsa stagione, con Prisciandaro 48, La Piana 51 e Sagit, si è rifatta a Budva, batten- ma che ha faticato parecchio contro Gemini 69, oltre all’argento della do la favorita russa Bogdanova, la ceca Tothova, anche lei presente Golino 56. Un trionfo per la squa- che aveva impressionato contro nel 2019 alla rassegna jr. tenutasi dra guidata da Valeria Calabrese. A l’ucraina Levchuk, costretta alla a Galati in Romania, eliminata nei Budva mancavano anche Bielorus- sia, Danimarca, Inghilterra, Fin- landia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Olanda, Slovac- chia e Turchia, ovvero ben 13 nazioni delle 27 presenti nel 2019. Man- cando alcune delle previste protagoniste, il campionato ha un valore tecni- co relativo e poco indicativo. Non è una critica, ma lo specchio della drammatica situazione attuale. Che fosse stato meglio rinunciare all’e- dizione 2020 è una domanda che trova pro e contro. Di certo quanto visto in Montenegro non rispecchia le forze vere in campo europeo per le classi 2002 e 2003. Che la Rus- sia abbia fatto incetta di medaglie: cinque ori, quattro argenti e un bronzo era nei preventivi, sarebbe stato clamoroso non centrasse tan- ti podi, avendo una base impensa- bile in altre nazioni. In rapporto ai pronostici ha raccolto forse meno del previsto, perdendo ben quattro finali su nove. Merito della Polonia che l’ha battuta con la Alexas Ku- bicki, nata in Canada da emigrati polacchi, tornati in patria nel 2010. Alexas è alla terza presenza euro- pea. Nel 2018 ad Anapa in Russia, come jr. esce al primo turno, battu- ta dalla tedesca Rambell, la scorsa

BOXE RING I 45 quarti nei 52 kg. dalla gallese An- anni) tra le jr. è stata la bestia nera alcuni hanno davvero esagerato. drews. Il terzo oro russo lo centra delle azzurre: nel 2018 ha superato Senza illudermi che cambi qualco- Azalia Amineva (64), classe 2003, la Ayari e nel 2019, sempre in fina- sa. Il guaio è che il livello generale nel 2018 argento europeo jr., supe- le si è imposta a Galati sulla Maz- è decisamente basso. Mentre fac- rata dall’irlandese Dempsey nei 57 zoni. Speriamo che nell’edizione cio i complimenti sia agli organiz- kg. A Budva si impone all’ucraina 2021 cambi la rotta. Oro anche alla zatori che al personale dell’EUBC Stoiko, altra sorpresa degli euro- Romania con Loredana Marin, nei che hanno lavorato molto bene con pei. La moscovita Kholueva nei 69, leggeri che nel 2018 da jr. si era grande senso di responsabilità. Au- (4 iscritte), oltre che titolare rus- fermata ai quarti superata dall’ir- gurandoci che annate come questa sa di categoria, era giunta secon- landese Murphy. Stavolta i giudici non si ripetano mai più. da al torneo di Sombor in Serbia, hanno premiato (3-2) l’atleta di Co- cedendo solo in finale alla cinese larasi per la generosità, contro la titolata Wan Lin. A Budva, in semi- russa Bezcapova meglio impostata finale la vittoria contro la polacca ma meno continua. Arbitri e giudi- Marcinkowska, l’avevano vista solo ci, in un contesto priva di pubblico tre giudici, mentre gli altri due e i e quindi senza alcuna reazione, ci pochi presenti propendevano giu- hanno marciato. Al termine di un stamente per la polacca, mai doma. match, tutti e cinque i giudici era- Compito più facile contro l’ucraina no col punteggio in parità: 28-28. Sezko in finale. Prosegue ininter- Quindi estremo equilibrio. Eppure, rotto il cammino della montenegri- tutti e cinque hanno segnato il van- na Gojkovic nei 57 kg., classe 2003, taggio al pugile russo. Mi chiedo, che dopo aver dominato nelle jr. possibile che nessuno avesse visto col doppio oro 2018 e 2019, coglie l’avversario davanti? Che equilibrio quello nelle youth, battendo in fi- era? Purtroppo da segnalare che nale la polacca Rozkoszek, decisa- pochissimi arbitri hanno segnalato mente stanca, dopo aver sconfitto i colpi alla nuca e non sono manca- l’ucraina Honcharenko e la russa ti i 27-30 su sponde opposte, nello Kantemirova. La montenegrina (17 stesso match. Non faccio nomi, ma

• Gli Ufficiali di Gara del Campionato

46 I BOXE RING Come il Cinema ha racconato la Boxe

BOXE RING I 47 NEL CAST ANCHE VICTOR MCLAGLEN CHE INCROCIÒ I GUANTI CON JACK JOHNSON di GIANNI VIRGADAULA

Non vi è dubbio che una delle coppie leggendarie della storia del cinema siano stati John Ford e John Wayne. Il primo fu il regista che, esordendo già nel periodo in cui il cinema non parlava ancora, inventò letteralmente il genere western divenendone il maestro assoluto. Wayne fu invece l’attore che meglio di chiunque altro seppe interpretare il ruolo del cow-boy rude ma generoso e onesto, sempre dalla parte della legge. I due compera la casa che fu già sua, Will si convince a cedere i mobili magnifici “John” girarono insieme Will Danaher, contrariato da quello a Mary Kate, ma non il danaro. 20 film nel corso di una lunga e scacco, decide di contrastare il Seguiranno altri colpi di scena, proficua collaborazione iniziata nel fidanzamento fra la sorella e l’ex- sino a quando si giungerà ad un 1928 (La canzone della mamma - pugile. Qualche settimana più tardi faccia a faccia fra i 2 uomini, e Sean Mother Machree) e durata 32 anni. Sean durante una tradizionale – ormai convinto di dovere agire Nel 1952 Ford realizzò Un uomo festa del villaggio vince una corsa – minaccerà Will che senza i soldi tranquillo (The Quiet Man), di cavalli, e in quella circostanza, della dote gli rimanderà indietro prodotto dallo stesso regista in d’accordo con padre Lonergan, la sorella. Solo allora Danaher, compartecipazione con la RKO fa credere a Will che la ricca per non perdere l’onore cede alla Radio Pictures e la Republic vedova Tillane sarebbe disposta richiesta di Thorton, ma qui Sean Pictures, e con la collaudata coppia a sposarlo, ma solo se Mary Kate – sorprendendo tutti - getta i soldi Wayne-O’Hara. Una pellicola, andasse via dalla casa in cui abita. in una fornace accesa, dimostrando stavolta non ambientata nel vecchio A quel punto Danaher acconsente così al cognato che Mary Kate non West, ma nell’Irlanda dei primi al matrimonio della sorella, ma si preoccupava dei soldi in quanto Anni ‘20. Protagonista della vicenda scoperto l’inganno, il giorno delle fonte di benessere, ma solo per ciò Sean Thorton ( John Wayne), che nozze si rifiuta di consegnare a che essi rappresentavano. L’ azione dagli Stati Uniti torna nel villaggio Mary Kate la dote, costituita da di Thorton rappresenta però per di Innisfree per acquistare la una grossa somma di denaro e dai Will una provocazione, e stavolta fattoria in cui era nato e che un mobili ereditati dalla madre. Sean, i due arrivano allo scontro fisico. tempo era stata di proprietà della che possiede di suo un bel gruzzolo, Gli uomini si scazzottano a lungo famiglia. L’uomo è un ex-pugile non sembra preoccuparsi del colpo impietosamente, ma dopo le botte che ha vissuto il dramma di vedere basso del cognato, ma sottovaluta ecco che l’orgoglio lascia il posto morire sul ring un suo avversario, il fatto che per Mary Kate quella ad altri sentimenti, e quindi fra i un episodio questo che ha inciso dote rappresenta la sua identità e la fieri avversari fiorisce di colpo un’ sulla sua scelta di ritornare nella memoria più profonda della madre amicizia sino ad allora impensabile. terra degli avi. Giunto nel villaggio defunta. Ella quindi vorrebbe che Quella sera, sbronzi e pesti, Sean e natìo egli conosce e si innamora Sean affrontasse il fratello per Will tornano da Mary Kate che ha di Mary Kate Danaher (Maureen prendere le sue difese, ma quando preparato loro una prelibata cena O’Hara), una rossa dal carattere il novello sposo si rifiuta di venire e li accoglie con il sorriso sulle forte, sorella del proprietario alle mani con Danaher, la donna labbra. terriero Will Danaher (Victor la prima notte di nozze pianta in Un uomo tranquillo non rientra McLagleen), il quale anch’egli ha asso Sean, ritenendolo un codardo certo fra i grandi film classici che delle mire sulla vecchia fattoria incapace di fare rispettare i suoi hanno raccontato la boxe, ma dei Thorton. Così, quando Sean diritti. Il giorno seguente però dentro la storia, sceneggiata da

48 I BOXE RING Sean e Will, dopo essersi pestati a dovere diventano amici. Una scena che ricorda un episodio reale della storia della boxe, quando dopo il loro aspro combattimento, Harry Greb e Mickey Walker continuarono a battagliare prima in una taverna, poi per strada, sino a quando non vennero sbattuti in cella. Lì nacque la loro amicizia. The Quiet Man ottenne nelle sale un grande successo, al quale certo contribuì il formidabile trio formato da John Wayne, Victor Mc Lagleen e la bella e sensuale Mauren O’Hara, che erano fra i divi più amati dell’epoca. Le riprese di Un uomo tranquillo furono iniziate il 7 giugno 1951. Tutte le scene all’aperto vennero girate in Irlanda nella Contea di Mayo e nella Contea di Galway, mentre le scene in interni vennero realizzate alla fine di luglio negli Studios di Hollywood. Frank S.Nugent si ode lo stesso... Athletic Club, con Jack Johnson, Curioso il fatto che Ford avesse letto l’odore del ring. Innanzitutto che solo pochi mesi prima aveva la storia per la prima volta nel 1933 perché Sean è un ex pugilatore che conquistato la cintura di campione e che avesse acquistato i diritti per dopo il dramma di avere ucciso del mondo ai danni del canadese soli 10 dollari. Ci avrebbe impiegato un uomo in combattimento ha Tommy Burns. Un terzo elemento poi quasi vent’anni per realizzare il deciso di non battersi più. La boxe ci riconduce poi prepotentemente film, grazie alla Republic Pictures tuttavia gli è rimasta nel sangue, alla memoria di tante storie del che accettò di finanziare la pellicola sebbene ora abbia voluto diventare ring, e questo è proprio il verde a condizione che i due protagonisti un “uomo tranquillo”. E questo è paesaggio irlandese, terra che ha ed il regista facessero prima un anche il motivo – non compreso dato i natali a tanti straordinari film western, che fu Rio Lobo subito da Mary Kate – del perché campioni. Ma nel film la Noble Art completato nel 1950. inizialmente egli non vuole battersi si respira nella sua vera essenza The Quiet Man vinse nel 1953 con Will. Lo farà alla fine, solo ad epilogo della vicenda, quando l’Oscar per la Migliore regia a John perché costretto, ed allora fra i due uomini sarà una battaglia selvaggia. Una scena quella fra John Wayne e McLaglen che viene ricordata come una delle più spettacolari scazzottate della storia del cinema. D’altronde se, come già scritto, il film “ evoca atmosfere familiari alla boxe” non è solo per la storia personale di Sean, ma grazie anche a Victor McLaglen, un omone alto 1,91 centimetri che prima ancora di divenire un eccellente e apprezzato divo di Hollywood (nel 1935 aveva vinto un Oscar per The Informer, sempre di John Ford) era stato un vero pugile professionista, con 26 match all’attivo. Egli aveva militato nella massima categoria ed aveva avuto il privilegio, il 10 marzo del 1909, di tenere in Canada una esibizione in sei round, al Vancouver

BOXE RING I 49 Ford e per la Migliore fotografia, curata da Winton C. Hoch e Archie Stout. Ebbe inoltre 4 nomination con Victor McLaglen che venne candidato all’Oscar come migliore attore non protagonista. Fra le curiosità legate alla storia di questo grande film c’è da ricordare la scena in cui Sean (John Wayne) bacia Mary Kate (Maureen O’Hara); sequenza che Spielberg volle inserire nel film E.T. l’extra- terrestre (1982), nel momento in cui la “creatura” guardava con curiosità la televisione. Ed ancora è nota la testimonianza dei familiari di Maureen O’Hara, i quali dissero come l’attrice, prima di morire, avesse voluto ascoltare per l’ultima volta le musiche del film. Musiche scritte da Victor Young, che si avvalse per le sue composizioni di molte ballate irlandesi come “Rakes of Mallow” e “The Wild Colonial Boy”. Ford volle poi inserire anche la canzone “Isle of Innisfree” scritta dal poliziotto/cantautore irlandese Richard Farrelly . Nel 2013 Un uomo tranquillo venne scelto da una commissione di critici cinematografici fra i capolavori da conservare presso la National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d’America. Di tanto in tanto la Rai lo rimanda in onda, rinverdendo uno dei periodi più belli della storia del cinema.

• In fondo a pag 49 Wayne, McLagen, Ford sul set di 'un uomo tranquillo'. Nella foto in bianco e nero in questa pagina compaiono McLagen, Johnson, Cleaned. A colori, alcuni momenti della pellicola restaurata a colori.

50 I BOXE RING Le sue foto hanno immortalato imprese e campioni SI È SPENTO A 91 ANNI VITO LIVERANI, IL GRANDE FOTOGRAFO DELLA BOXE DA GIOVANE FU ANCHE BUON PUGILE di GIULIANO ORLANDO

Milano 19 settembre 2020 Il grande fotografo della boxe e non solo, Vito Liverani si è spento il 18 settembre nella sua casa di Mila- no. Nato a Modigliana un comune di 4500 abitanti, nella provincia di Forlì-Cesena, nel 1929, aveva com- piuto 91 anni. Si era trasferito con la famiglia a Milano. Subito dopo le scuole dell’obbligo a 12 anni, inizia a lavorare e da quel momento non ha mai smesso. Nel 2012 ho raccon- tato su Boxe Ring, la sua storia che ne illustra il carattere vivacissimo e l’indubbio talento da fotografo. La ripropongo, sicuro che anche i più giovani, avranno la curiosità e il piacere di conoscere l’ultimo artista dello scatto a bordo ring, quando la macchina fotografica, al confron- to di quelle odierne erano ferri- vecchi. Un po’ come paragonare le locomotive a carbone del passato con i treni odierni ad alta velocità. Eppure, molti dei suoi scatti hanno fatto la storia dello sport, ciclismo e boxe in particolare. Sicuramente arrivato al cospetto dell’Altissimo il primo pensiero sarà stato come riprenderlo con l’angolatura mi- gliore. L’intervista è apparsa sul numero 6 di Boxe Ring 2012, pagine 34-35-36. Ne pubblichiamo alcuni stralci Per Vito Liverani, boxe e foto sono compagni di viaggio da sempre. Intrecciandosi magicamente come una storia già scritta. Impossibile • Vito con il suo armamento. discostarla da quel biondino vivace

BOXE RING I 51 • Viro Liverani con Mario D’Agata. > Marvin Hagler

che oltre ai pugni, sapeva sfruttare un fotografo in erba. mi presentai alla “Lombarda”, la le opportunità fin da ragazzo. “Già “Debutto sul ring a 18 anni, nel ‘47 più importante palestra di Milano. alle elementari, mio padre trovava e ormai lavoro a tempo pieno. Ho Convinsi il maestro a lasciarmi fo- per noi 5 fratelli, qualcosa da fare allestito un laboratorio a casa, dove tografare i ragazzi, uno per uno in nel periodo delle vacanze. Il panet- sviluppo foto per servizi. In piccolo guardia, sullo sfondo bianco. Ac- tiere, poi il droghiere e infine il vi- tiro fuori il guadagno necessario, consentirono una quarantina dei naio. Nel senso che portavo il pane perché lo stipendio alla Dotti, lo sessanta presenti. Il giorno dopo ai clienti, idem per salumi e for- consegno a mio padre, come fan- tornai con le foto. Le vendetti tutte maggi e pure le damigiane, il lavoro no gli altri fratelli, lui ci lascia una e quelli che non c’erano chiesero di più faticoso, perché nei primi anni mancia settimanale. Entro nella pa- farsi fotografare. A farla breve, girai ’40, gli ascensori erano solo nelle lestra dell’ANPI, ospitata nella sede tutte le palestre e vendetti migliaia case dei ricchi. A 12 anni, vado allo del Partito Comunista. Alle riunioni di foto. Mi ero organizzato, portan- Studio Fotografico Baratelli, molto dilettanti, un fotografo sui generi, domi dietro calzoncini e maglietta, importante, frequentato da attori e le offriva ai ragazzi dopo gli incon- così passai dai mezzi busto alla fi- attrici in particolare del teatro. Ci tri. Erano talmente brutte, sfuoca- gura totale. Tenete conto che siamo resto due anni. Mio padre legge sul te e mosse che dissi a mio padre di appena usciti dalla guerra, la gente Corriere della Sera che la Dotti & non comprarle e lo stesso feci con è povera ma cerca di realizzarsi. Il Bernini, lo stabilimento fotografico i compagni di palestra. Qualcuno, fotografo sportivo è ancora lonta- più importante di Milano in Via Fa- conoscendo il mio lavoro, mi pro- no. Senza saperlo muovo i primi rini, cerca un ragazzo per il labora- pose di sostituirlo. Stuzzicato, co- passi per il futuro”. torio. Mi faccio assumere e imparo minciai a seguire le riunioni dove Promessa mantenuta? tutto il processo per stampare le non combattevo, con la macchi- “Al 100%, anche se dal ring non mi foto. A quel tempo una professione netta al collo. Fu un successo tale sono mai staccato, come da Magda. ancora da scoprire”. che accarezzai l’idea di allargarmi. Una sera, nel corso di una riunio- Quando entri in palestra, eri già Chiesi a mia madre un lenzuolo e ne con professionisti al Principe

• Vito Liverani pugile

52 I BOXE RING • I tre Ori di Roma. > Benvenuti atterra Griffith.

di Milano, il giornalista Giuseppe ta, fatta da un danese usando 2300 gerisce Gianni Brera, guardando Signori de L’Unità, mi invita a por- scatti. Ci ha lavorato un anno. Un i Giochi di Roma. Il rapporto con targli foto da visionare in redazio- capolavoro, dicono. Faccio presen- la Gazzetta resta inalterato, ma gli ne. Ne acquista una decina. L’am- te che di queste foto, forse migliori orizzonti si allagano. Ho alle di- ministrazione me le paga 600 lire ne ho parecchie, ma le ho sempre pendenze una decina di fotografi l’una. Ai pugili le vendevo a 50 lire. scartate. Mi chiedono di portarle e collaboratori in Italia e all’estero. Mi sembrava di sognare. Decido di a vedere, convinti abbia detto una Non c’è evento mondiale di sport tentare la strada personale come bugia. Ne raccolgo 25 e le conse- al quale manchiamo. Seguo perso- fotografo. Accetto di entrare nell’a- gno. Si riuniscono in direzione. nalmente numerosi Giri d’Italia e genzia Sport Informazione, diretta Tornano dopo un’ora e mi offrono di Francia, mondiali di calcio e in dal dottor Ferrario che mi propone 250.000 lire, chiedendo l’esclusiva. particolare di boxe. Vado negli Usa di offrire le foto con i servizi scrit- Non riesco a rispondere subito. In- per Benvenuti-Griffith, per le- sfi ti. Un fiasco clamoroso. Per fortu- terpretano il silenzio come richie- de di Nino con Mazzinghi. Padron na nel ’53 l’amministratore della sta al rialzo. Arrivano a 280.000 Borghi della Ignis, che sponsorizza Gazzetta dello Sport mi offre un lire. Sussurro un va bene e incasso basket e boxe in particolare, mi of- impiego fisso, in cambio della mia l’assegno. Il servizio non venne mai fre di diventare il fotografo dell’a- esclusiva. Inizia il lavoro di foto- pubblicato, l’assegno incassato il zienda, pagandomi niente male, grafo sportivo a tempo pieno. Ogni giorno dopo lo utilizzai per pagare ma preferisco la vita movimentata giorno preparo servizi, in partico- l’anticipo della casa”. dell’Olympia. Fotografo ufficiale lare ciclismo e boxe, calcio e basket Quanto tempo alla Gazzetta? della SIS, la società organizzatri- e tutto quello che avviene in Italia. “Resto alla rosea fino al 1968, quan- ce di pugilato di Strumolo, la più Nel frattempo nasce “Lo Sport Illu- do il giornale si trasferisce da via forte in Italia fino alla metà degli strato”. Mi chiama la direzione del Galilei in altra sede. In preceden- anni ’60, con Loi, Garbelli, Visintin, settimanale mostrandomi la foto di za, nel ’56 fondo l’Olympia, agenzia Scortichini, Guido Mazzinghi, Fe- un incontro: sfuocata e moltiplica- di sevizi sportivi. Il nome lo sug- stucci, Bozzano e tanti altri. In quel

• Vito Liverani pugile • Vincenzo Cantatore

BOXE RING I 53 periodo Milano è la capitale italia- dalle infinite idee. Riconosciute ai corso di decenni operativi. Mostre na del pugilato. Poi arriva il roma- vertici. Cavaliere della Repubblica, e iniziative per sviluppare l’arte del no Sabbatini e altri.Ed io sono una Medaglia d’oro al valore atletico, fotografo, cronista delle immagini. trottola instancabile”. Ambrogino d’oro, la più alta onori- Che Vito Liverani, ha onorato per Tante soddisfazioni, e le delusioni? ficenza di Milano e la Rosa Camuna 70 anni. “Non possono mancare. Una bru- della Regione Lombardia. Attestati ciante. Nel secondo confronto per fissare i traguardi raggiunti nel tra Benvenuti e Griffith, l’italiano combatte gli ultimi round con una costola rotta, quindi la sconfitta non giunge inattesa. Al ritorno ne- gli spogliatoi la disperazione del pugile, della moglie e di Amaduz- zi il suo manager, toccano l’apice. Sono l’unico fotografo italiano, c’è l’opportunità di un grande servizio in esclusiva. Un poliziotto enorme mi sbarra la strada, sequestra la macchina fotografica, vietando- mi di entrare. Vedo le scene e non posso riprenderle. Non lo scorderò mai. Alla fine degli anni ’80 esce la notizia che in Romania, una cer- ta dottoressa Aslan ha scoperto un ritrovato miracoloso di lunga vita. Si chiama Gerovital. La notizia è molto vaga e decido di andare a ve- dere. Arrivo a Bucarest, mi faccio accompagnare in questa clinica alla periferia della capitale, incontro la dottoressa, fotografo novanten- ni che saltano come ventenni, in- somma un’esclusiva a quel tempo importante. Arrivo in aeroporto, passo il bagaglio al detector, torno a casa e mi preparo allo sviluppo dei 3000 scatti. Tutti cancellati alla dogana romena. Senza alcun avvi- so, malgrado avessero visto l’equi- paggiamento fotografico. Un parti- colare, il compagno di viaggio era il mio attuale intervistatore, come in tante altre trasferte”. Per concludere nella sua agenzia ci sono 10 milioni di scatti. Scatoloni accanto ai computer, che visualiz- zano un tesoro di immagini lungo 70 anni. Il mondo a colori, il pas- sato che diventa attuale. Visi e ge- sti si materializzano e ricordano la loro antica bellezza. Loi e Cop- pi, Mazzinghi e Magni, Benvenuti e Bartali, Rivera e Mazzola, cam- pioni del ring, del pedale, del cal- cio. Senza tempo. Come i gregari che rispolverano la classe operaria dello sport, i nuovi assi e le nuove spalle. C’è tutto, nel regno di que- sto signore dai capelli bianchi e • Vito nella sua abitazione

54 I BOXE RING Un grande giornalista PINO SCACCIA È STATO PER LUNGO TEMPO COLLABORATORE DI BOXE RING di GABRIELE FRADEANI strare e raccontare quello che suc- cedeva. Fu così che cominciammo a Roma, 28 ottobre 2020 vedere le sue corrispondenze pre- E’con una particolare tristezza che cise, pacate, umane da tutti i luo- mi accingo a ricordare un giorna- ghi di guerra. Lo abbiamo visto nel lista che ho conosciuto sin dagli Kossovo, nel Golfo, in Afghanistan anni ’70, Pino Scaccia, che, pure in Irak ed in Libia. Ha testimonia- più giovane di me di cinque anni to con reportage, che hanno fatto rappresentò subito un modello cui scuola, fatti di mafia e di terrori- ispirarsi in quella che allora, come smo e di catastrofi naturali quali ora, era la mia passione di sempre: Chernobyl. Ha seguito il rapimen- il giornalismo sportivo specializ- to di Kassam Farouk che gli valse zato nel pugilato. Ricordo la sua il premio di cronista dell’anno. Ha obiettività ed il suo senso critico ed cercato di svelare i segreti dell’A- il suo amore per la Boxe che ci ac- rea 51 nel Nevada e si deve a lui la comunava; allora dirigeva la rivista scoperta dei resti di Che Guevara “Boxe Ring” un altro mostro sacro: in Bolivia. Un grande giornalista Sergio Roscani e ricordo che atten- che non ha mai abbandonato la sua devo con impazienza l’uscita del passione per il pugilato. Ricordo giornale, le cui prime copie arriva- che lo chiamai a Forlì in occasione vano alla edicola della stazione, e, di una festa patrocinata dal Coni, prima di vedere come erano piaz- con la presenza del Presidente Er- zate le mie corrispondenze, andavo manno Marchiaro, dei Consiglieri a leggere i loro articoli, soprattutto Nazionali Bruno Boari e Luciano quelli di Pino. Ci conoscevamo al- Fileni con premiazioni di Stecca, lora solo per telefono ma già fra noi Nati, Damiani ed altri campioni di si era creato un feeling che il tem- allora. Dopo ci scambiavamo solo po non ha mai cancellato. Ricordo gli auguri a Natale e, tornato io in quale fu la mia sorpresa quando un pensione ad Ancona, ci sentivamo giorno ricevetti due telefonate, la saltuariamente perché era sempre prima di Pino e la seconda di Rosca- interessato agli avvenimenti della ni che mi chiedevano lumi sulla mia città che lo aveva “diceva lui” fatto città di Ancona e la mia gioia quan- crescere. Poi, la morte dalla sua do appresi che sarebbero giunti ad adorata Rosaria, la malattia che lo Ancona per dirigere e rilanciare debilitava ed il colpo di grazia del l’allora “Voce Adriatica”, ora “Cor- maledetto Covid. riere Adriatico”. Fu per Pino l’inizio Ci mancherai Pino per la tua uma- di una grande carriera che lo portò nità, modestia e la tua professiona- prima alla redazione regionale di lità. Rai tre e poi a Rai 1. Restò sempre vicino al pugilato, ma da allora sco- prì quella sua vena di instancabile globe trotter del giornalismo e da inviato si gettò in ogni parte del mondo in cui era necessario regi-

BOXE RING I 55 Le sfide per il Titolo dei Massimi agli albori in Italia CENTO ANNI FA L’INCONTRO TRA SPALLA E PILOTTA

di GIANNI VIRGADAULA

Quando Eugenio Pilotta mise KO al 3° round Piero Boine conquistando il titolo italiano dei pesi massimi era il 23 dicembre del 1913. La sfida, fissata sulla distanza di 20 round di 2 minuti da combattere con guantoni da 4 once, si svolse al Teatro dei Filodrammatici a Milano, città in cui il Pilotta era nato il 3 ottobre del 1888. Campione in molte discipline, uomo polisportivo dalle mille risorse, l’atleta era infine approdato alla boxe nel 1912, divenendo allievo proprio di Boine. Questi, nato ad Andora, in provincia di Savona, il 20 agosto del 1890, aveva appreso i rudimenti della Noble Art in Francia dove aveva visto combattere maestri assoluti del ring come Georges Carpentier e Joe Jeannette. Egli poi ebbe l’opportunità di battersi con Frank Klaus, “l’orso di Pittsburgh”, campione del mondo dei pesi medi, dal quale fu battuto per KO all’8° round. Questi trascorsi diedero gloria a Boine che nel tempo romantico della Belle Epoque fu in assoluto il primo grande pioniere del pugilato italiano. Egli, tornato dalla Francia, fondò un’accademia pugilistica a Milano e nel 1910 venne riconosciuto campione dei massimi dell’Alta Italia dopo avere posto KO in 3 riprese Antonio Ferranti. Titolo che legittimò nel 1912 quando, partecipando ad un torneo tricolore appositamente indetto per scegliere il campione assoluto, sconfisse alla terza giornata Alessandro Valli per KO al terzo round. Egli poi si dedicò anche • Eugenio Pilotta alla scherma, divenendo campione • Erminio Spalla italiano di spada e sciabola.

56 I BOXE RING Quando però, nel 1913, incontrò Nondimeno, orgogliosamente, poliedriche doti artistiche. Egli Pilotta che gli lanciò la sfida con Pilotta resistette 4 riprese alla fu infatti cantante lirico (amico di l’allettante offerta di una borsa di furia dello sfidante prima di finire Enrico Caruso e Beniamino Gigli), 500 lire, egli non era al meglio della rovinosamente al tappeto. attore, pittore, scultore e poeta. condizione. Soffriva già da qualche Spalla invece avrebbe avuto modo Innumerevoli i film in cui apparve giorno di una misteriosa febbre che nel proseguo della carriera di in ruoli anche importanti. Da poi, diagnosticata per infezione dimostrare tutto il suo valore ricordare per tutti il capolavoro tifoidea, lo avrebbe portato conquistando nel ’23 a Milano il Miracolo a Milano di Vittorio nell’arco di un anno alla tomba a titolo europeo dei massimi, contro De Sica, girato nel ’50 nella città soli 24 anni. Questo fu dunque il l’olandese Piet Van der Veer e meneghina. In quella pellicola motivo per cui Pilotta dispose di lui affrontando poi i più grandi pesi Erminio interpretava il barbone con estrema facilità. Certo, il Boine massimi dell’epoca, da Paulino Gaetano. che aveva resistito 8 riprese a Klaus Uczdum (al quale cedette l’europeo) Ci si è spesso domandato chi sia avrebbe dato una severa lezione a a Luis Angel Firpo, a Gene Tunney, stato il più forte peso massimo Pilotta, più attrezzato fisicamente, uscendo sconfitto da queste italiano di tutti i tempi: Primo ma molto digiuno di tecnica. titaniche sfide, ma vendendo cara Carnera o Erminio Spalla? Non lo Nondimeno, vinto il titolo, il nuovo la pelle, pur spesso penalizzato da sapremo mai. Certo, però sarebbe campione lo tenne per sé senza decisioni arbitrali non del tutto stato bello vedere questi 2 pugilatori quasi mai difenderlo. Intanto, nel limpide. incrociare i guantoni; 2 personaggi 1916, nasceva ufficialmente proprio Dopo avere appeso i guantoni al straordinari di cui l’Italia del ring a Milano la Federazione Pugilistica chiodo, Spalla avrebbe vissuto oggi avrebbe tanto bisogno. Italiana. E quando finalmente, il un’altra primavera di successi 17 maggio del 1919, Pilotta mise e notorietà, grazie alle sue in palio i suoi titoli (egli dal 1914 era divenuto anche campione dei mediomassimi) contro lo sfidante Carlo Negri, tenente aviatore, la sua vittoria fu alquanto rocambolesca, se si considera che dopo un minuto e 40 secondi dal primo round il milanese era già a terra a seguito dei colpi subiti dall’avversario. Negri però, continuando a colpire il campione quando era ancora sulla stuoia, andò incontrò alla squalifica. Salvato dunque il titolo in maniera assai fortunosa, si stagliava ora all’orizzonte di Pilotta uno sfidante di tutto riguardo che di nome faceva Erminio Spalla. Nato a Borgo San Martino, in provincia di Alessandria, il 7 luglio del 1897, il pugile era passato professionista nel 1918, e aveva già fatto parlare di sé quando nel 1919 aveva vinto il torneo interalleato, che era una vera e propria Olimpiade militare, battendo l’australiano Pettytbridge a Joinsville. Altre fonti però dicono che questo torneo si tenne a Parigi. Certo è che il 5 settembre 1920, Spalla lanciò la sua sfida a Pilotta, in un incontro che almeno nei pronostici di giornalisti e addetti ai lavori sembrava già segnato. E difatti la netta superiorità del • Erminio Spalla piemontese risultò evidente sin dalle prime schermaglie.

BOXE RING I 57 Un altro grande personaggio se ne va SCOMPARE PIER MARIO BARUZZI, EUROPEO DEI MASSIMI DILETTANTI ‘67

il lavoro si trovava con gli amici a glie fragili e smise presto. Stefano FU SUL PUNTO giocare a carte e con loro ritrovava ha scelto la pallavolo giocando fino anche il sorriso. Non amava la con- alla serie A. Poi tutti e due si sono DI DISPUTARE fusione e questo atteggiamento lo accasati spostandosi a , ma aveva connotato come uno schivo, venivano spesso a trovarci e lo fan- IL MONDIALE CONTRO un musone. Non era vero, piuttosto no ancora”. era riservato e si confidava solo in Il rapporto con la boxe di Mario IL GRANDE ALÌ. famiglia e con gli amici di sempre”. dopo l’abbandono? Quando ha conosciuto Mario? “E’ stata la passione della vita, tanto “Eravamo compagni già all’asilo. che aveva chiesto di mettere sul- di GIULIANO ORLANDO Dopo tanti anni ci siamo rivisti, lui la tomba una foto da pugile e così ph ARCHIVIO STORICO FPI faceva già il pugile. Quando nel 1967, abbiamo fatto. Era bravo e ha vinto venne festeggiato a Vobarno, per la tanto, ma non ha mai dimentica- Provaglio Valsabbia 20 ottobre 1920 conquista del titolo europeo, si è to il torto subito in occasione delle - Pier Mario Baruzzi ci ha lasciato dichiarato come si usava in que- Olimpiadi del 1968 in Messico. Ave- senza disturbare, in linea col carat- gli anni. Mario era un bel ragazzo va vinto il titolo europeo e merita- tere schivo. Aveva compiuto 74 anni e anche spiritoso. Ci siamo sposati va di diritto di essere lui il titolare. il 12 luglio, senza apparenti proble- nel 1971, Mario era passato profes- Invece gli preferirono quello della matiche. La moglie Domenica, lo ha sionista nel 1969, con la scuderia di Liguria (Giorgio Bambini), imposto trovato nel letto la mattina del 20 Rocco Agostino. Andava ad allenarsi dal presidente che, guarda caso, era ottobre, senza vita: “Sembrava dor- in Liguria alla Campora, genovese. Quel torto non l’ha mai misse – ricorda – invece un infarto un posto isolato sul- digerito e a distanza di anni, se l’era portato via. L’anno scorso le alture di Geno- ogni volta che se ne parlava si era stato operato all’arteria sotto- va. L’anno dopo è innervosiva”. renale per evitare un aneurisma. nato Cristiano Quell’esclusione, me la rac- Si era ripreso bene e stavamo ad- e nel ‘74 è ar- conta Firmo Pasotti, clas- dirittura pensando a come festeg- rivato Stefano. se 1944, nato a Bovezzo, giare i 50 anni di matrimonio nel Due splendidi altro bresciano di qua- 2021, sperando che il Covid se ne ragazzi, l’orgoglio lità, campione italiano fosse andato. Non aveva della famiglia. Non piuma 1968, bronzo problemi e cammi- erano interessati alla ai mondiali mi- nava senza alcuna boxe e Mario non li fatica. Da quando ha mai spinti. Infat- era tornato nel ti, il primo ha gio- suo paese natale, a cato a calcio e Provaglio in aveva buone Val Sabbia, dopo aver qualità, ma chiuso con la boxe anche le nel 1980, aveva ripre- cavi- so il vecchio lavoro in fonderia in un paese vicino e da quel mo- mento si sentiva bene solo con noi in famiglia. Lo invitavano spesso alle riunioni, ma era poco in- teressato a muoversi. Dopo

58 I BOXE RING litari del 1966 a , diverse pre- che se la boxe è rimasta la mia gran- senze in nazionale, amico di Baruz- de passione”. zi da sempre, compagno di squadra Un altro passaggio importante della e titolare azzurro anche lui agli eu- carriera sportiva di Baruzzi, me la ropei di Roma nel 1967, lucidissimo racconta Mario Loreni, nato a Pez- con una memoria incredibile. A 76 zase in Val Trompia, una quarantina anni, è ancora in attività nell’offi- di km. da Brescia, che ha percorso cina di famiglia assieme al fratello tutto il tragitto da dilettante a pro- Alberto, pure lui ex pugile, fessionista, poi insegnante ed oggi “Era il mese di agosto, tutta la na- apprezzato manager e organizza- zionale si trovava ad Addis Abeba in tore di una delle scuderie più im- Abissinia per uno stage di prepara- portanti italiane. Anche lui allievo zione in vista dei Giochi del Mes- di Antonio Mariani, capostipite di sico. Prima della partenza, Woytila una famiglia che ha condiviso per il papa polacco ci aveva ricevuto in decenni pane e pugni. La sua pale- udienza, dandoci la benedizione. stra nata nel 1952, è stata a lungo il Io sapevo che mi avrebbero frega- riferimento bresciano dei giovani, to, perché avevo la concorrenza del in particolare di quelli che venivano napoletano Elio Cotena, molto ben dalle vallate circostanti. Per citarne visto dal commissario Natalino Rea. alcuni dei più titolati, ricordiamo Mario era sicuro di essere il titolare Sante Amonti, Natale Vezzoli, Giam- avendo vinto il titolo europeo, che paolo Gabanetti, Ambrogio Mariani, era l’esame più severo e indicativo Vincenzo Ungaro e appunto Mario come aveva ripetuto l’allenatore. Baruzzi. Quando ci venne annunciato che da “Mario alla Mariani Pejo, lo portò il Roma era stata scelta la squadra, in papà nel 1961 a 15 anni, affidando- realtà le cose le avevano definite da lo ad Antonio che lo trattò come un tempo. Rea fece finta di telefonare a figlio. Essendo notevole la distanza Roma, in verità aveva il foglio dei ti- da Provaglio a Brescia, Antonio lo tolari prima di partire per l’Africa. A accolse a casa sua, facendolo torna- • Baruzzi a segno su Bepi Ros Baruzzi, come contentino, gli asse- re a casa solo a fine settimana. Ma- gnarono il ruolo di riserva viaggian- rio aveva fisico e potenza e anche perché agli europei, il c.t. Natalino te in Messico. Quando seppe dell’e- il carattere. Era il gigante e il vanto Rea aveva preferito Mario Baruzzi. sclusione fu talmente deluso che della palestra. Titolare in azzurro, Il bresciano l’anno prima, dopo la chiese di tornare subito a casa. Lo disputò parecchi incontri vincen- sconfitta a Genova in aprile, nella stesso fece Nicola Menchi e il sot- doli quasi tutti. Negli anni del dilet- finale degli assoluti, due mesi dopo, toscritto. Era talmente deluso che tantismo mantenne sempre ottimi prende parte al Trofeo Carnera a sia in aereo che in treno da Roma a rapporti col suo maestro che spe- Treviso, dove per la prima volta bat- Brescia, non disse una sola parola. rava di averlo nella scuderia come te in finale Giorgio Bambini. - Pur L’anno dopo passammo entrambi professionista. Invece Baruzzi passò troppo nel marzo del 1967 a Napo- professionisti. Lui fece carriera e lo con Rocco Agostino nel 1969 e que- li, viene sconfitto per la terza volta meritava, passò con Rocco Agostino sta decisione per Antonio fu un tra- e ancora in finale dal pugile ligure e disputò l’europeo con Bugner, un dimento che lo ferì profondamente. che, affidandosi ai colpi lunghi, -ri gigante che lo sovrastava in altezza, Non solo, quando nel 1975 lasciò la esce a contenere la foga agonisti- ma lottò come un leone”. “Fernet Branca” di Agostino e tornò ca del bresciano. I due tornano ad Gli chiedo perché lui smise quasi a Brescia, scelse la colonia di Gian- allenarsi e Rea si convince che per subito. ni Gatti, col quale combattè fino al un torneo come gli europei, Baruzzi “Due le ragioni: con la boxe non po- 1980, ottenendo più sconfitte che è più motivato e ancora più carico tevo vivere e quindi ero costretto a vittorie. Quando appese i guantoni per la delusione dell’ennesimo tito- lavorare e mi allenavo troppo poco al chiodo, era l’ombra del guerriero lo fallito. L’intuizione di Rea si rivela per fare carriera. Il secondo motivo di qualche anno addietro. Ognuno ancora una volta indovinata e tra la riguarda la famiglia. Mi ero sposato ha diritto alle proprie scelte, quindi sorpresa generale diventa campio- da poco con Cristina, ed ero inna- non sta a me dare giudizi”. ne d’Europa dei massimi, primo morato parecchio. Se fai il pugile Si dirà che la scelta di Giorgio Bam- e unico bresciano che coglie l’am- devi anche limitarti nei rapporti di bini come massimo titolare ai Gio- bito e prestigioso trofeo. Ero pre- coppia e questo era un sacrificio chi del Messico derivava dalle quat- sente a quel campionato e ricordo che mi pesava non poco. Così dopo tro vittorie ottenute agli assoluti, che Baruzzi, basso di statura (1,76) diverse sconfitte dovute alla scarsa tre delle quali (1965-1966 e 1967) ai per un massimo, impose a tutti gli preparazione decisi di appendere i danni del bresciano e questo è un avversari una pressione offensiva guantoni al chiodo. E feci bene. An- dato di fatto. Ma va anche spiegato

BOXE RING I 59 che risultò determinante contro i anni fa, l’amico Rocco Agostino mi to anche Tommasoni e Amonti, ma quattro avversari battuti, Sia contro spiegò sia il contatto che il fallimen- anche l’unico ad aver conquistato il tedesco dell’Ovest Renz, contro to della trattativa. “Era il 1974, me ne un titolo europeo, sia pure nei di- il polacco Trela, il bulgaro Pandov, parlò Rodolfo Sabbatini, in occasio- lettanti. Il dualismo con Bambini che lo sovrastava di parecchi cen- ne della trasferta di Alì in Europa, a si fermò al periodo dilettantistico. timetri e col quale aveva un conto scopo promozionale. Avevano fis- Passati entrambi con Rocco Ago- in sospeso e in finale contro il favo- sato una difesa a Monaco di Baviera stino, nel 1969, la carriera del ligure rito inglese Boddington, che aveva e Rodolfo propose Baruzzi, che era risultò di piccolo cabotaggio. Gior- battuto Sckleger (DDR) e il sovie- stato indicato sfidante all’europeo. gio il suo apogeo lo raggiunse pro- tico Izosimov. Fu una finale incan- Il clan di Alì scelse l’inglese Richard prio a Città del Messico 1968 dove, descente, con l’inglese incredulo Dunne, perché l’Inghilterra era or- per onore di verità, si comportò di vedere l’italiano sempre pronto ganizzativamente più forte. Inoltre molto onorevolmente conquistan- alla replica, assorbire colpi pesan- io non volevo rischiare che scadesse do la medaglia di bronzo. Contra- ti e tornare all’attacco. Di misura, il ruolo di sfidante contro Bugner, riamente a quanto riferito da fonti ma Baruzzi meritò la vittoria. Per che assicurava a Mario una buona male informate, Bambini non si quanto riguarda la decisione di pas- borsa”. arrese, terrorizzato dai pugni di sare alla Fernet Branca di Agostino Sotto la procura di Agostino il gi- Foreman, contro il quale disputò e non passare col suo maestro, fu gante bresciano tra il 1969 e il 1974, la semifinale, raggiunta battendo una questione di lire. Il procurato- disputò 37 incontri, vincendone 34, il tedesco Renz (DDR) e il bulgaro re campano-genovese gli assicura- con sole tre sconfitte, due per il ti- Pandov, che in precedenza lo aveva va l’ingaggio e la possibilità di una tolo nazionale e una per l’europeo. superato due volte. La sfida con Fo- carriera di vertice. Come infatti av- Divenne campione italiano nel 1970 reman durò due round. Nel primo venne, visto che nel 1974 sul ring di e nel 1973. Nel 1975 passa con la scu- seppe difendersi bene, nel secondo Copenaghen in Danimarca, contese deria di Gianni Gatti, quando ormai incocciò sul destro dell’americano, all’apolide Joe Bugner, in quell’oc- aveva espresso il meglio, rimedian- andò al tappeto e si rialzò prima casione targato inglese, la cintura do tre vittorie e ben nove sconfitte, dell’8”, ma l’arbitro decise per lo europea. Che non conquistò ma le ultime otto consecutive tra il 1976 stop. Bambini contestò la decisio- dimostrò di essere uno sfidante va- e l’’80. ne, spiegando inutilmente che era lido. Sull’opportunità di affrontare Resta uno dei migliori massimi pronto a riprendere la battaglia. Muhammad Alì, mondiale in palio, bresciani, una terra che ha prodot- Smentendo quanti hanno scritto di un suo abbandono volontario. Da professionista, consapevole che un massimo assolutamente pri- vo di potenza, non avesse futuro, ebbe il giudizio di ritirarsi a soli 26 anni, con un record di 15 vittorie su altrettanti match, disputati contro modesti collaudatori. Mario Baruzzi, dopo l’abbando- no del ring, tornò a lavorare nel- la fonderia dove aveva iniziato da giovane, lasciandola nel 1966, dopo essere stato chiamato in nazionale. Gli ultimi anni li ha trascorsi mol- to serenamente nella sua Provaglio in Val Sabbia, accudito dalla moglie Domenica, alla quale era legatissi- mo, padre felice di due figli (Cri- stiano e Stefano), assieme agli amici d’infanzia con i quali ritrovava la schiettezza che l’innata timidezza gli vietava con altri. Unica ama- rezza, non aver potuto festeggiare il mezzo secolo di matrimonio con l’amata Domenica. Purtroppo il de- stino non sempre ha la sensibilità sperata e si dimostra crudele. Un dispetto che Mario non meritava.

60 I BOXE RING arbitro e giudice; aveva il pregio di seguire i match con SE NE È ANDATO ANCHE L’ARBITRO grande concentrazione, contava i colpi e ne giudicava la potenza. Lo scorso 23 ottobre a Milano, impegnato LUIGI ZACCARDI. (VEZIO ROMANO) nell’incontro Turchi - Grisunins, ha compilato un car- tellino veramente impeccabile. E’ stato molto attivo E’ improvvisa- nell’ambito dell’I.B.F.: dal 2005 al 2019 ha sempre par- mente manca- tecipato alla tradizionale Convention annuale. ci man- to l’arbitro Luigi cherà a tutti”. Zaccardi. Nato a Il presidente EUBC Franco Falcinelli così lo Foligno nel 1943, ricorda:“Con Luigi Zaccardi abbiamo frequentato la Zaccardi, arbitro stessa palestra di Pugilato: l’ASBOXE Foligno nei Lonta- benemerito F.P.I., ni anni 60. Era un gigante che preferiva la preparazio- aveva iniziato l’at- ne atletica ed aveva un invidiabile fisico da culturista. tività nel 1982. Si Quando decise di continuare a coltivare la sua grande era presto dedica- passione per il pugilato, facendo l’Arbitro/Giudice, di- to al settore professionistico ed aveva arbitrato e giu- mostrò subito ottime capacità di direzione e di giudizio dicato numerosi Titoli Italiani. Nel 2005 era diventato dei combattimenti. Ottimo il suo livello culturale e pro- arbitro della International Boxing Federation, per la fessionale, coerente nelle sue convinzioni ideologiche, quale aveva prestato servizio in molte parti del mondo. generoso e solidale, sempre pronto ad aiutare gli amici. Il vice presidente mondiale e presidente europeo I.B.F. Caro Luigi, ci mancherai !! “. Roberto Rea lo ricorda così “Zaccardi è stato un ottimo

a Modigliana, nella sua provincia di residenza, dovette ADDIO A SAURO SOPRANI CHE FU CAM- cedere il primato nazionale per una ferita che lo fermò nel corso dell’ottavo tempo. Nel gennaio 1974 si ripre- PIONE DEI MEDI. sentò all’appuntamento tricolore a Padova, dove af- frontò Luciano Sarti per il vacante titolo, ma il verdetto Forlì 23 ottobre gli fu contro dopo 12 riprese, decisione che fu cambiata 2020 -Il forlive- in no-contest. Tornata vacante la cintura italiana, per se Sauro Soprani Soprani ripropose la sua candidatura al titolo e nel set- divenne il cam- tembre 1974 affrontò Domenico Tiberia nella sua Forlì, pione italiano dei dove venne dichiarato sconfitto in 12 tempi. Nel maggio pesi medi la sera 1975 perdendo ad opera di Luciano Sarti, nel suo sesto del 4 ottobre 1972, confronto tricolore. Fu quello il suo incontro numero nella sua città, to- 54: +29,-15, =9, 1 NC. gliendo il titolo al napoletano Ma- rio Lamagna con verdetto deciso al termine di 12 riprese. Soprani debuttò tra i pro nel marzo 1964 ed impiegò ben otto anni per ottenere una sfida al campionato italiano. So- prani mise in palio la sua cintura tricolore nel gennaio 1973, ancora nella sua Forlì, dove respinse sulle 12 ri- prese l’assalto del marchigiano Nicola Menchi, con il quale aveva pareggiato due anni prima. La seconda di- fesa la dovette sostenere contro il laziale Elio Calcabri- ni, futuro campione europeo della categoria: in agosto

BOXE RING I 61 Angolo Rosso LUISA ACCONCIA: POCHE PAROLE,MA PARLANO I PUGNI Fotoservizio GIOVANNI CALABRESI nati Italiani a Roseto dove si è lau- e facendomi capire che avrei potu- reata Campionessa Italiana Junior to dire la mia in questa discliplina, La timidezza dovuta alla sua giova- nei 57 kg. Cresciuta inizialmente la vittoria ai Campionati Europei, ne età, accompagna la chiacchiera- alla “Excelsior” di Marcianise, è dove ho superato la turca Yamac, ta con Luisa Acconcia delle F.F.O.O. attualmente nella sezione giovani- poi quella che era data come favo- di Marcianise che a dispetto deI le delle F.F.O.O. dove è seguita dai rita del Torneo, l’irlandese King e suoi 15 anni può già vantare un cur- Maestri Antonio Brillantino e Fran- in finale un’altra grande favorita, l’ riculum di tutto rispetto. Luisa è di cesco Rossano. Luisa è alta 174 cm ucraina Filippova. Un’ altra grande Capodrise un comune della provin- con un peso di 57 kg ha un record di gioia quest’anno a Roseto dove ho cia di Caserta in . Luisa 11 incontri con otto vittorie. conquistato il Titolo Italiano di ca- si fa notare nel 2019 nella vetrina Luisa come è nata in te la passio- tegoria. nazionale di Roccaforte di Mondovì ne per il pugilato ? Diciamo che il Nel tuo pugilato ti ispiri allo stile di dove conquista la Medaglia d’Oro pugilato è una discliplina, molto un campione preferito? nel Torneo “A. Mura”. Poi con la ma- popolare dalle mie parti, è stato per Diciamo che ammiro molto il pugile glia azzurra nei Campionati Euro- me quasi naturale entrare a tredici messicano Canelo Alvarez, mi piace pei tenuti a Tiblisi in Georgia sale anni alla Palestra “Excelsior” dove il suo stile, stuzzica sempre l’avver- sul gradino più alto del podio nel- allenava il Maestro Mimmo Bril- sario ma mette determinazione in la categoria schoolgirl 57 kg, dove lantino. Alla scomparsa del Mae- tutte le sue azioni, è sempre proteso contro ogni pronostico mette in fila stro Brillantino, sono entrata nel verso la vittoria. avversarie sulla carta più quotatedi gruppo delle F.F.O.O. dove insegna Quale è il tuo stile di pugile, come ti lei. Si riconferma ai massimi livelli il figlio Antonio. Mano a mano ho definiresti? quest’anno nei Campio- formato il mio carattere e a cono- Faccio essenzialmente un pugilato scere me stessa. di attacco, cerco sempre di fare il Luisa la tua famiglia ti sostie- primo passo, perché le tre riprese ne nei tuoi impegni pugilisti- passano presto e cerco da subito di ci? Sono sostenuta da tutta la dare una favorevole impressione ai mia famiglia nei miei impegni giudici. Naturalmente lavoro molto sportivi, mio padre, mio fra- in Palestra con i miei Maestri per tello, sono orgogliosi di me, curare la fase difensiva. ma la prima tifosa è mia ma- Luisa come si svolge abitualmente dre, che si chiama come me la tua giornata? Luisa, è sempre presente, Ho una giornata molto intensa, che mi accompagna ovunque e inizia con la sveglia alle cinque di non mi fa mai mancare il suo mattina, con tutti i ragazzi e le ra- sostegno. Quando non può gazze delle F.F.O.O. ci vediamo da- seguirmi siamo sempre in vanti la Palestra e iniziamo con la contatto telefonico corsa ed esercizi di ginnastica, poi e vuole sapere c’è la scuola, frequento il secondo tutto sulle mie anno di Liceo Scientifico Sportivo, avversarie e sul- nel primo pomeriggio i compiti e la mia presta- poi in Palestra fino alle sera, que- zione. sto per sei giorni alla settimana. La La tua gioia più domenica mi concedo un po’ di sva- grande in questi go in compagnia di amici e amiche tuoi inizi di car- della mia età. riera. Luisa per concludere quale è il tuo Sono stati tre i sogno nel cassetto. momenti impor- Tutti i miei sforzi sono orientati a tanti in questi miei una partecipazione ai Giochi Olim- primi anni di atti- pici, sono concentratissima su que- vità, la vittoria per sto obbiettivo. E’ il mio sogno nel k.o.t. all’ esordio, che cassetto. mi diede la sicurezza

62 I BOXE RING Angolo Blu MARIATERESA SANNINO: ORGOGLIO MARCIANISANO Fotoservizio GIOVANNI CALABRESI sempre in apprensione quando Non ho uno stile fisso, mi adeguo combatto, non guarda mai i miei in- sempre al pugilato dell’ avversaria “Marcianise é una terra di pugili” contri. Ma alla fine anche lei gioisce che ho di fronte, cambio continua- esordisce Mariateresa, due nomi ma dei miei successi. mente modo di combattere, non una sola parola, tutto un nome tie- La tua gioia più grande in questi faccio sempre lo stesso tipo di pu- ne a precisare e l’orgoglio di essere tuoi inizi di carriera . gilato. una Marcianisana traspare da ogni E’ stata la vittoria al Campionato Mariateresa come si svolge abi- sua parola. Mariateresa Sannino ha Europeo, è stata una gioia troppo tualmente la tua giornata. 15 anni è tesserata con la “ASD Biz- grande che non riesco a descrive- Al mattino la sveglia suona pre- zarro Boxe ” del Presidente Antonio re, ancora non mi sembra vero. Ma sto, andiamo con tutta la squadra a Maltempo e ha già nel suo carnet questa vittoria mi ha ripagato dei correre insieme al Maestro Miche- traguardi che contano, nel 2018 tanti sacrifici fatti in fase di prepa- le, poi c’è lo studio faccio il terzo esordisce vincendo a Roccaforte di razione. anno dell’Istituto per Geometri, il Mondovì il Trofeo “A.Mura”, nel 2019 La boxe ti ha dato anche qualche pomeriggio c’è l’attività in Palestra. a Tiblisi in Georgia si laurea Cam- delusione? Questo per sei giorni alla settima- pionessa d’Europa schoolgirl nei 50 Si, la sconfitta contro la russa Koro- na ma se ci sono impegni agonistici kg, mettendo in fila prima l’Unghe- bova, ai primi Campionati Europei anche la Domenica è dedicata agli rese Csorba poi in una durissima ai quali ho partecipato, nel 2018. allenamenti. La sera vado a dormi- semifinale la favorita del Torneo, la Contro la Korobova ho perso due re presto perché con giornate così mancina Ucraina Anastasia Krama- volte, di stretta misura, ma io avevo intense a fine giornata sono stanca. renko e nella finale l’ Irlandese Ge- solo tre match e lei più di una tren- Ma qualche volta nel fine settimana orgia McGover Dunne. Nel 2020 a tina, mi aspettavo un risultato di- riesco anche ad uscire la sera con Roseto conquista con due successi verso ma sono sconfitte che mi sono amiche e amici. prima del limite il Tricolore Junior servite a crescere. Mariateresa per conclu- nei 50 kg. Mariateresa è alta 162 cm Nel tuo pugilato ti ispiri allo stile di dere quale è il tuo so- per 50 kg di peso ha un record di 16 un campione preferito? gno nel cassetto. match con 14 vittorie. Mi piace Laila Alì, di lei ammiro la Le Olimpiadi, è un Mariateresa come è nata in te la velocità dei colpi, il obbiettivo che mi passione per il pugilato? movimento delle sono imposto da Sono entrata in palestra che avevo gambe , un po’ piccolina. La par- 9 anni, era vicino casa, la “Excel- tutto il suo tecipazione ai sior Boxe ” del Maestro Mimmo pugilato. So- Giochi Olimpici è Brillantino, con lui ho fatto i Gio- miglia nello un sogno che col- chi della Gioventù, poi questo sport stile molto tivo maggiormente mi è piaciuto sempre di più e ho al padre. da quando i risultati continuato. In seguito sono pas- Quale è il sono cominciati ad sata al “G.S.Carabinieri” dove ho tuo stile arrivare. debuttato all’ agonismo con i Ma- di pugile, estri Riccardo D’Andrea e il Ma- come ti resciallo Scalas e adesso sono alla defi- “ASD Bizzarro Boxe” dove sono se- nire- guita dal Maestro Michele Foglia. sti Mariateresa la tua famiglia ti so- ? stiene nei tuoi impegni pugilistici? Mi supportano tutti i giorni, attenti alla mia dieta e accompagnandomi in Palestra, mio padre Giuseppe e i miei duefratelli Domenico il più grande e Tommaso il più piccolo, anche loro in forza alla “Boxe Biz- zarro”. Mia madre invece è un po’ contraria a questa mia attività, è

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FOTO: LUCA RIGOLDI CAMPIONE UE EBU CATEGORIA SUPER GALLO QUEST’ANNO SOSTIENICI CON IL 5X1000. DONA IL 5X1000 DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI ALLA FEDERAZIONE PUGILISTICA ITALIANA. È SEMPLICE.

La F.P.I. riconosce nel volontariato un valore fondamentale della propria attività tecnica e organizza- tiva e destina queste risorse per la promozione e l’organizzazione dello sport del pugilato quale stru- mento sociale favorendone l’integrazione, la tolleranza e la solidarietà. Nella prossima dichiarazione dei redditi hai la possibilità di destinare alla Associazioni Sportive riconosciute dal CONI il 5x1000 della tua imposta sul reddito. Come fare? Su tutti i modelli per dichiarare (modello UNICO, 730, CU, ecc..). Trova il riquadro per la destinazione del 5x1000. Scegli l’area dedicata al “Sostegno del volontariato”: apponi la tua firma e scrivi il Codice Fiscale FPI: 05281810589. fpi.it