01 BS Bilancio Sociale 12.Indd
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BILANCIO SOCIALE 2012 Paolo Pelosi Bonini - Cervia (RA) Gaudenzio Ghilardi - Crema (CR) Tramonto sul Porto Canale Santuario Santa Maria della Croce Carla Santullo - Genova Susanna Ghelardini - Venezia La magia del tramonto La gondola Andrea Carlesi - Lucca Antonella Gorni - Cremona Volo in piazza Due simboli di Cremona nel tempo Gentile lettore, Il Banco Popolare propone nel Bilancio Sociale 2012 una serie di immagini delle città più rappresentative in cui sono presenti le sue fi liali, frutto di un concorso interno tra tutti i dipendenti del Gruppo. Un “viaggio” attraverso le piazze e i simboli più noti e suggestivi, nelle cui vicinanze si trova sempre uno sportello del Gruppo bancario, che ne conta quasi duemila in tutta Italia. Il Banco Popolare PRESENTAZIONE 6 INTRODUZIONE 7 PREMESSA METODOLOGICA 8 IL GRUPPO BANCO POPOLARE PROFILO DEL GRUPPO BANCO POPOLARE 12 ASSETTO ORGANIZZATIVO E RETE TERRITORIALE 13 CORPORATE GOVERNANCE 16 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO 17 STRATEGIA 18 PRESIDIO DEI RISCHI 19 CONTROLLO E GESTIONE DEI RISCHI 19 COMPLIANCE 19 INTERNAL AUDIT 19 LA RESPONSABILITÀ SOCIALE NEL GRUPPO BANCO POPOLARE LINEE GUIDA 22 CODICE ETICO 22 VERIFICA PROGETTI 2012 23 PIANO DI AZIONE 2013 25 SOCI, AZIONISTI E INVESTITORI 26 COMPOSIZIONE DEL CAPITALE, SERVIZI AI SOCI E MUTUALITÀ 26 SOCI ED AZIONISTI 28 INVESTOR RELATIONS 29 RATING DEL GRUPPO 29 IL TITOLO DEL BANCO POPOLARE 30 CLIENTI 31 MODELLI DI SERVIZIO E SEGMENTAZIONE DELLA CLIENTELA 31 COMPOSIZIONE DELLA CLIENTELA 32 RADICAMENTO NEL TERRITORIO 35 IL SOSTEGNO AI TERRITORI COLPITI DA CALAMITÀ NATURALI 37 LA CONOSCENZA E LA SODDISFAZIONE DELLA CLIENTELA 37 SOSTEGNO E TUTELA DEI CLIENTI PRIVATI 41 PRODOTTI E INIZIATIVE DEDICATE ALL’INCLUSIONE FINANZIARIA 42 STRUMENTI DI FINANZA ETICA 43 SVILUPPO DELLE ECONOMIE LOCALI 45 SUPPORTO ALLE PMI 47 MULTICANALITÀ 49 PRIVACY E SECURITY 51 BUSINESS CONTINUITY 51 SICUREZZA INFORMATICA 52 RISORSE UMANE 53 COMPOSIZIONE ED EVOLUZIONE DEGLI ORGANICI 53 POLITICA DELLE ASSUNZIONI E GESTIONE DELLA MOBILITÀ PROFESSIONALE 55 COMUNICAZIONE INTERNA 56 SVILUPPO DELLE RISORSE 57 FORMAZIONE 58 SELEZIONE E ASSESSMENT 59 POLITICHE RETRIBUTIVE DEL GRUPPO 60 RELAZIONI INDUSTRIALI 61 WELFARE 62 INIZIATIVE CULTURALI E RICREATIVE A FAVORE DEI DIPENDENTI 63 SALUTE E SICUREZZA 63 4 - Indice TERRITORIO 66 PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ ED ENTI 66 BENEFICENZA E INTERVENTI A SUPPORTO DELLE INIZIATIVE LOCALI 67 SPONSORIZZAZIONI, PARTNERSHIP E INTERVENTI DI PROMOZIONE SUL TERRITORIO 85 COMUNICAZIONE E RELAZIONI ESTERNE 88 CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARTISTICO DEL GRUPPO BANCO POPOLARE 89 CHIESA CATTOLICA E ALTRE ISTITUZIONI RELIGIOSE 91 ENTI PUBBLICI E ALTRI INTERLOCUTORI 92 STATO 92 RAPPORTI CON LA MAGISTRATURA E ATTIVITÀ ANTIRICICLAGGIO 92 FORNITORI 93 L’AMBIENTE RISPETTO DELL’AMBIENTE 96 RACCOLTA E SMALTIMENTO RIFIUTI 96 EFFICIENZA ENERGETICA 97 LA RELAZIONE ECONOMICA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO 104 IL VALORE AGGIUNTO E SUA DISTRIBUZIONE 105 CALCOLO E RIPARTIZIONE DEL VALORE AGGIUNTO 106 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE 109 PROSPETTO DEGLI INDICATORI 112 Indice - 5 PRESENTAZIONE Gentile Lettore, il Gruppo Banco Popolare, e in precedenza le banche che sono entrate nel suo perimetro, pubblicano il Bilancio Sociale ormai da dieci anni. In questo periodo il Bilancio Sociale è stato uno dei principali strumenti di rendicontazione delle attività svolte dal Gruppo in una logica di responsabilità sociale e ambientale. Questa logica viene interpretata dal Gruppo come impegno a sostenere nel lungo termine lo sviluppo e il benessere delle famiglie, delle piccole-medie imprese e delle comunità locali in cui le famiglie e le imprese operano. Tanto più quando la crisi economica morde o si scatenano le calamità naturali. Le attività del Gruppo verso i propri stakeholder sono state condizionate dal contesto economico, per i primi cinque anni espansivo e per gli ultimi cinque recessivo. Pur nelle diffi coltà dell’ultimo periodo, ritengo che il contributo offerto complessivamente dal Gruppo ai soggetti benefi ciari delle sue attività sia signifi cativo. Lo testimoniano il complesso delle agevolazioni creditizie concesse alle categorie più deboli o in diffi coltà, le iniziative a favore dei clienti-soci e l’offerta di prodotti volti a favorire l’inclusione fi nanziaria di risparmiatori poco avvezzi ai rapporti bancari. Ricorderei anche il volume di erogazioni liberali ai territori di riferimento, per fi nalità di assistenza, benefi cenza e pubblico interesse, che nell’arco di dieci anni ha raggiunto circa 167 milioni di euro, comprensivi sia delle iniziative di sostegno promosse direttamente dal Gruppo sia degli interventi effettuati dalle Fondazioni collegate. Questi risultati non costituiscono motivo di vanto, altro non essendo che il naturale modo di rapportarsi di una banca cooperativa popolare verso i propri territori di riferimento. Nondimeno essi rivestono per la Banca una particolarissima importanza, perché inducono ad affrontare con rinnovata determinazione le criticità presenti e future ed a confi dare di avere sempre insieme e con noi la nostra gente, le loro famiglie, le loro imprese Carlo Fratta Pasini Presidente del Consiglio di Amministrazione 6 - Presentazione INTRODUZIONE La storia del Gruppo Banco Popolare coincide largamente con quella delle banche che nel tempo sono entrate nel suo perimetro, accomunate dall’adesione ai valori del cooperativismo, della solidarietà sociale e della responsabilità verso le economie locali. Essere una Banca Popolare signifi ca, oggi come in passato, operare quale banca di riferimento per la comunità, impegnandosi a sostenere le piccole e medie imprese nonché la clientela privata residente nel territorio. Il supporto alla comunità si esplica non solo sulla base dei criteri classici di erogazione del credito, ma è arricchito dalla conoscenza personale degli imprenditori, delle aziende, delle famiglie e delle realtà sociali. L’obiettivo del Gruppo è quello di favorire il benessere di lungo termine della comunità di riferimento e con esso, anzi grazie ad esso, promuovere le attività del Gruppo. Il Banco Popolare si rifà a un modello di intermediazione creditizia tradizionale, volta al sostegno dello sviluppo economico delle realtà locali evitando eccessive dosi di fi nanza, che rendono l’attività magari più redditizia per la banca, ma potenzialmente più pericolosa per i clienti. Questa impostazione rende ancor più sentita l’esigenza di redigere il Bilancio Sociale, fi nalizzato a comunicare le modalità di esercizio della propria responsabilità sociale nei confronti degli stakeholder. Nella lettura della presente edizione del Bilancio Sociale è opportuno tenere presente che la crisi economica in atto ha limitato lo spazio di manovra del Gruppo e ne ha condizionato i risultati. In particolare la necessità di ottemperare ai più stringenti requisiti patrimoniali imposti alle banche europee dall’European Banking Authority ha frenato i volumi di fi nanziamento all’economia dei territori dove opera il Banco Popolare. Ciò non ha impedito, tuttavia, di mantenere un occhio di riguardo verso le famiglie e le imprese di dimensioni piccole e medie, che sono state, per quanto possibile, privilegiate nella selezione del credito. Il risultato economico del Gruppo ha risentito del forte aumento dei costi della raccolta e di un ulteriore deterioramento della qualità del credito, che si sono rifl essi sulla ripartizione del valore aggiunto distribuito agli stakeholder, come si può evincere dalla sezione dedicata agli indicatori economici. Introduzione - 7 PREMESSA METODOLOGICA Il presente documento rendiconta le azioni e i progetti più signifi cativi realizzati nel corso dell’anno 2012, aventi rilievo ai fi ni della responsabilità sociale, nonché le iniziative che il Gruppo intende promuovere nel 2013. Il Bilancio Sociale, infatti, non è solo un documento di comunicazione, ma anche uno strumento di governance. Esso offre, infatti, l’opportunità di misurare i risultati ottenuti dal Gruppo nelle relazioni con i propri interlocutori e di fi ssare politiche e obiettivi di miglioramento. Il documento è articolato in quattro sezioni principali, precedute da alcuni paragrafi di presentazione e di carattere metodologico. La prima parte descrive la struttura organizzativa e, per sommi capi, l’operatività del Gruppo, delineando al contempo il regime di governo, il sistema dei controlli e i principali sviluppi strategici intercorsi nel periodo. La seconda sezione è il cuore della Relazione di scambio sociale e prevede un capitolo dedicato a ciascuno degli stakeholder del Gruppo. Nel seguito compaiono le pagine dedicate alla performance ambientale e, a chiudere, i paragrafi relativi alla produzione e distribuzione del valore aggiunto, che riportano gli indicatori economici dell’esercizio. Il Gruppo riconosce quali propri stakeholder, cioè portatori di interessi e interlocutori principali, i Soci e gli Azionisti, i Clienti, le Risorse Umane, la Chiesa Cattolica e le altre Istituzioni religiose, l’Amministrazione Pubblica, il Territorio e i Fornitori. Il Territorio rappresenta le comunità e le istituzioni operanti nelle aree di radicamento del Gruppo e, pertanto, raggruppa trasversalmente tutti gli altri stakeholder. Si è deciso di evidenziarlo autonomamente e di dargli un risalto particolare, inserendo in questo ambito le iniziative di benefi cenza, in quanto il Territorio costituisce per una banca popolare un elemento distintivo che ne connota l’operatività. RISORSE UMANE SOCI E AZIONISTI TERRITORIO CLIENTI AMMINISTRAZIONE PUBBLICA FORNITORI