IREN ACQUA TIGULLIO S.P.A.

IREN ACQUA TIGULLIO S.P.A. (Società sottoposta a direzione e coordinamento di Iren S.p.A.) Sede in , piazza N.S.dell’Orto, 1 Capitale Sociale Euro 979.000 interamente versato Codice fiscale e Partita IVA n. 01100710993 Registro delle Imprese di GENOVA al n. 01100710993 Iscritta al R.E.A. di Genova al n. 370477

Sommario

Organi societari di Iren Acqua Tigullio S.p.A.

Relazione sulla gestione

Bilancio al 31 dicembre 2018

Conto economico

Stato patrimoniale

Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto

Rendiconto Finanziario

Note esplicative al bilancio separato

APPENDICE - Processo di Transizione ai Principi Contabili Internazionali (IFRS)

2 Relazione al 31 dicembre 2018 Organi societari di Iren Acqua Tigullio S.p.A.

CONSIGLIO DI Presidente Eugenio Bertolini

AMMINISTRAZIONE

Amministratore Delegato Giovanni Gnocchi

Vice Presidente Sergio Chiappe

Consigliere Danilo Serra

Consigliere Cecilia Todarello

Consigliere Giampietro Grosso

Consigliere Marco Traversone

Il consiglio di Amministrazione, nominato in data 13 aprile 2016, ha durata per il triennio 2016-2018 e precisamente fino alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018.

COLLEGIO SINDACALE

Presidente Dott. Aldo Borrelli

Sindaci effettivi Dott.ssa Chiara Barabino

Dott. Francesco Palanza

Sindaci supplenti Dott. Alberto Gallo

Dott.ssa Donatella Fiorucci

Il Collegio sindacale, nominato in data 10 aprile 2017, ha durata per gli esercizi 2017-2018-2019, con scadenza alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della carica e con la precisazione che la cessazione per scadenza del termine ha effetto dal momento in cui il Collegio viene ricostituito.

In data 9 ottobre 2017 la Dott.ssa Alessandra Romanengo ha rassegnato le proprio dimissioni da sindaco supplente di Iren Acqua Tigullio. In data 9 aprile 2018 la Dott.ssa Donatella Fiorucci è stata nominata sindaco supplente della Società, per la restante durata in carica dell’attuale Collegio Sindacale e, quindi, fino alla approvazione del bilancio dell’esercizio 2019.

SOCIETA' DI REVISIONE PricewaterhouseCoopers S.p.A.

3 Relazione al 31 dicembre 2018

IREN ACQUA TIGULLIO S.p.A. (sottoposta alla direzione e coordinamento di Iren S.p.A.) Sede in Chiavari, piazza N.S.dell’Orto, 1 Capitale Sociale Euro 979.000 interamente versato Codice fiscale e Partita IVA n. 01100710993 Registro delle Imprese di GENOVA al n. 01100710993 Iscritta al R.E.A. di Genova al n. 370477

RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

AL 31/12/2018

Signori Azionisti,

Il presente bilancio d’esercizio di Iren Acqua Tigullio S.p.A. riporta i dati contabili relativi all’esercizio 2017 e quelli del bilancio in chiusura, esposti sulla base dell’applicazione degli International Financial Reporting Standards (IFRS) adottati dall’Unione Europea. L’adozione dei principi contabili IAS/IFRS è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della Iren Acqua Tigullio S.p.A. nella seduta del 1° marzo 2018. Come previsto dallo IFRS 1, nella sezione dedicata “APPENDICE - Processo di Transizione ai Principi Contabili Internazionali (IFRS)“ sono illustrati gli effetti del passaggio dai precedenti principi italiani agli IFRS, con evidenza degli impatti sulla situazione patrimoniale, nonché sull’andamento economico. Il bilancio al 31/12/2018 della Società, che viene sottoposto ad approvazione, chiude con un utile di € 1.669.128 rispetto ad un utile netto rideterminato di € 1.634.644 al 31/12/2017.

Sono stati effettuati accantonamenti ed ammortamenti per € 1.698.317 rispetto ad ammortamenti ed accantonamenti al 31/12/2017 pari a € 2.621.961. Al 31 Dicembre 2018 il risultato presenta ricavi per € 22.203.385 rispetto a € 22.624.889 dello stesso periodo dell’esercizio precedente, un margine operativo lordo (EBITDA) pari a € 3.990.381 rispetto a € 4.708.616 dell’esercizio precedente, ed il risultato operativo (EBIT) di € 2.292.064 contro € 2.086.655 dell’esercizio precedente. La voce imposte sul reddito dell’esercizio presenta un valore complessivo netto di € -637.049 (che include, oltre alle imposte correnti pari a € -548.040, l’effetto della fiscalità differita, per -€ 115.355 e le imposte esercizi precedenti per € 26.346) rispetto a € -396.510 (che include, oltre alle imposte correnti pari a € - 1.092.699, l’effetto della fiscalità differita, per € 439.197 e le imposte esercizi precedenti per € 256.992)

Situazione della società e informazioni sulla gestione La Società opera nell’ambito territoriale Genovese sulla base del Piano d’Ambito approvato per il periodo 2009- 2032, coordinata dal gestore d’ambito, Ireti S.p.A. Il perimetro dei comuni gestiti è rimasto invariato rispetto all’esercizio precedente. Il dato relativo al venduto, parzialmente frutto di stime, conta 6,2 milioni di metri cubi d’acqua potabile (6,3 milioni di metri cubi nel 2017), 10,1 milioni di metri cubi di fognatura (10,4 milioni di metri cubi nel 2017) e 10,3 milioni di metri cubi di depurazione (10,6 milioni di metri cubi nel 2017), in lieve diminuzione rispetto ai volumi dell’esercizio precedente.

Approvazione del quadro regolatorio In applicazione della delibera ARERA 664/15 -che ha approvato il MTI2- aggiornata con delibera ARERA 918/17, dapprima l’EGA Genova (a luglio 2018) quindi, a conclusione del procedimento di approvazione, ARERA (con delibera 559/18) hanno aggiornato per il quadro regolatorio dell’ambito di Genova per il biennio 2018 e 2019.

4 Relazione al 31 dicembre 2018 L’aggiornamento tariffario per il biennio 2018 e 2019 è stato condotto in sostanziale continuità con il primo biennio (2016-2017) del secondo periodo di regolazione, essendo le modifiche introdotte dalla delibera 918/17 di impatto minimo. Come per gli esercizi precedenti l’aggiornamento tariffario è stato unico per l’intero ambito. Al fine di allineare la tariffa applicata (unica come detto per l’intero ambito) a quella spettante (a raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario di ciascuna società, coerentemente con le delibere di EGA/ARERA) si è quindi proceduto ad attuare procedura di perequazione tra tutte le società dell’ambito. A fronte di un livello di ricavi di competenza sostanzialmente costanti tra 2017 e 2018, la tariffa finale applicata all’utenza si è decrementata nell’anno del 4,73% (θ da 1,10 a 1,048). Tale decremento tariffario è interamente dovuto alla significativa riduzione, rispetto al 2017, della componente di conguaglio RcTOT in tariffa. Per quanto invece attiene il Piano degli Interventi 2018-2019, facente anch’esso parte del quadro regolatorio, sono invece intervenute rilevanti variazioni. L’entrata in vigore della regolazione sulla qualità tecnica (RQTI ex delibera 917/17), che come meglio indicato nella relativa sezione, ha infatti richiesto una sostanziale revisione, in incremento, degli investimenti al fine di rendere perseguibili gli specifici obiettivi di miglioramento fissati da EGA Genova per la società.

Partite pregresse ambito di Genova A maggio 2017 la Città Metropolitana di Genova ha concluso il processo di definizione ed approvazione delle partite pregresse, ossia il saldo spettante al gestore a chiusura del metodo regolatorio antecedente l’assegnazione dei poteri di regolazione ad ARERA (avvenuta a fine 2011). L’EGA Genova ha approvato, relativamente all’intero ambito, un riconoscimento di 29 €mil, aggiuntivo a quello di 15 €mil approvato nel 2012 (relativo al triennio 2007-2009). Il recupero in bolletta dei complessivi 44 €mil è stato previsto in 4 anni, precisamente 5 €mil nel 2017, 15 €mil nel 2018, 20 €mil nel 2019 e 4 €mil nel 2020. Circa la posta in oggetto occorre rilevare come sussistano una serie di criticità che metterebbero a rischio la completa recuperabilità della stessa. Analogamente a quanto accaduto in altri ambiti potrebbero infatti sorgere una serie di contenziosi, di natura amministrativa o civile, che potrebbero rallentare, fino ad impedire, il processo di bollettazione o l’esigibilità delle poste nei confronti di gruppi più o meno estesi di utenza. Sulla base di quanto sopra pertanto si è ritenuto necessario adottare un comportamento prudenziale circa la posta in oggetto. Come detto, occorre tuttavia considerare che il recupero dei conguagli pregressi può comportare un rilevante contrasto a livello sociale, con conseguente elevato rischio di ricorsi in sede civile e di significativo aumento di morosità. La Società, ai fini del bilancio 2017, ha ritenuto tale rischio essere pari al 45% pari preliminarmente a €/migl. 1.377 e pertanto valuta recuperabili i conguagli pregressi nella misura del 55% di quanto deliberato da EGA; qualora a seguito dell’avvio del processo di bollettazione delle poste in oggetto, occorso nel 2018, il processo di recupero in tariffa dei conguagli pregressi portasse ad evidenziare un livello di rischiosità differente da quello ad oggi stimato, si procederebbe ad aggiornamento della valutazione circa la suddetta percentuale di rischio. Nel 2018 è stato concluso il processo di perequazione di cui sopra, la società, in analogia ai criteri adottati in occasione della chiusura del bilancio 2017, ha adeguato il valore del conguaglio spettante di €/mgl 418 adeguando il rischio pari al 45% di €/mgl 188 con un effetto netto pari a €/mgl 230.

5 Relazione al 31 dicembre 2018 Andamento della situazione economico-finanziaria della società Di seguito il conto economico riclassificato della Società, confrontato con quello dell’esercizio precedente, (in euro):

Il CCN passa da -1.514 €/mgl al 31/12/17 a -1.235 €/mgl al 31/12/18; tale variazione scaturisce da un aumento dei debiti commerciali più che compensato da un aumento dei crediti commerciali e dei crediti per IVA. L’indebitamento finanziario netto passa da €/mgl 2.933 a €/mgl 2.730, principalmente in relazione alla diminuzione del saldo del conto corrente (tesoreria accentrata presso Iren Sp.A.).

Investimenti Gli investimenti effettuati nel corso del 2018 ammontano a €/mgl 3.178 realizzati in applicazione del Disciplinare Tecnico dell’ATO, inviando preventivamente una comunicazione all’ATO, a IREN Acqua, a IRETI ed ai Comuni con allegati il computo metrico e il quadro economico oltre a relazione tecnica, documentazione fotografica e tavole di progetto. Per gli interventi per miglioramento sicurezza (D.lgs 81/08) sono stati investiti € 209.834 mentre risultano acquisti per attrezzatura per € 2.024 e costi per cartografia pari a € 19.862. In maniera diffusa, su una serie di impianti del servizio acquedotto, fognatura e depurazione, per la manutenzione straordinaria e per l’acquisto di nuova componentistica (pompe, pezzi speciali), sono stati investiti € 1.043.866, per il rinnovo del parco contatori con interventi di installazione di nuovi contatori e allacci, sono stati investiti € 515.003.

6 Relazione al 31 dicembre 2018 I principali lavori realizzati nel periodo si riferiscono a posa condotte e lavori di ammodernamento e potenziamento su impianti diversi.

Interventi Strategici Gli investimenti al 31 Dicembre 2018 sono stati rivolti principalmente alla depurazione, per interventi di revamping degli impianti esistenti, così da risolvere, la seguente criticità ARERA: Vetustà degli impianti di depurazione Tra gli investimenti più rilevanti si elencano: L’ammodernamento del depuratore di Chiavari L’ammodernamento del depuratore di Moneglia La manutenzione straordinaria al dep. di Portobello nel Comune di

Interventi Diffusi Gli interventi diffusi si sono concentrati su tutte le linee di business (acquedotto, fognatura e depurazione) e sono tese principalmente a risolvere le criticità presenti sulle infrastrutture di rete. Tra gli interventi principali in corso di realizzazione:  L’ammodernamento della rete acquedotto ormai vetusta in loc.Suea – S.Rocco nel Comune di  Rifacimento della rete idrica e fognaria presso la scalinata Sessarego in Comune di  La sostituzione della rete fognaria in Via Entella/C.so Lavagna nel Comune di Chiavari Inoltre nel dettaglio (in €): Chiavari depuratore ammodernamento impianto 168.748 Lavagna Loc Suea S. Rocco amm.to rete ac 111.450 Moneglia Loc. Ciazze nuova vasca depuratore 94.213 Chiavari- Amm.to dep. classific. sabbie 71.264 Rapallo sc Sessarego SMP amm r idric/ner 62.020 Chiavari Via Entella /Cso Lavagna amm.to rete 53.272 ammodernamento collettore fognario 48.422 Rapallo Via Costaguta sost. rete nera 38.924 Zoagli SS1 Aurelia Km 489+600 r.fogna 27.388 Loc. Varie -Cens. ed int. tubazioni acq 25.500 Loc. S.Bartolomeo estendimento fognatura 22.391 Favale - Loc. Ortigaro ad rete acq SP23 22.248 Sestri L. Dep.Portobello mntz. straod. 22.039 San Colombano Cert. Prati di Calvari Opere dif campo poz 21.124 S. Margherita Lig. Via Pellerano amm rete nera 20.655 Sestri L. loc. Azaro - Realiz. rete nera 19.516

7 Relazione al 31 dicembre 2018

AUTORITÀ DI REGOLAZIONE PER ENERGIA RETI E AMBIENTE (ARERA) Glossario terminologia

ARERA Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. A dicembre 2011 (con DL 201/11 poi convertito con modificazioni nella legge 214/11) con efficacia da gennaio 2012, sono state attribuite ad AEEG, poi AEEGSI, ora ARERA i poteri di regolazione e controllo in materia di servizi idrici. RcTOT Componente a conguaglio relativa al vincolo ai ricavi del Gestore dell’anno (a-2). VRG Nel MTI2 il VRG (vincolo ricavo garantito) è definito come somma delle componenti CAPEX, OPEX, FONI e RcTOT. Tale acronimo è utilizzato anche dal punto di vista contabile, tuttavia con alcune significative differenze. Il VRG “contabile” considera infatti esclusivamente le voci tariffarie di competenza ed attinenti al solo esercizio del servizio idrico: tale VRG, rispetto a quello tariffario, pertanto non include le poste FONI (in quanto rappresenta contributi per la realizzazione di investimenti e non per l’erogazione del servizio idrico) e RcTOT (in quanto voce di competenza di esercizi precedenti). EGA Ente di Governo d’Ambito competente alla predisposizione della tariffa di base. Nel caso dell’ambito di Genova l’EGA è la Città Metropolitana.  Theta: moltiplicatore tariffario delle tariffe 2015 MTI2 Metodo Tariffario Idrico per il secondo periodo regolatorio (2015-2019) FoNI Fondo anticipazione Nuovi Investimenti. Si tratta di contributi per la realizzazione di nuovi investimenti percepiti tramite tariffa. SII Servizio Idrico Integrato OPEX Costi operativi riconosciuti nel VRG del Gestore ottenuti come sommatoria dei costi endogeni (efficientabili) e costi aggiornabili (passanti). CAPEX Costi delle immobilizzazioni riconosciuti nel VRG del Gestore ottenuti come sommatoria di ammortamenti e costo del capitale (oneri fiscali ed oneri finanziari)

Di seguito si riepilogano le Delibere e Consultazioni emanate dall’AEEGSI (adesso ARERA), di maggiore significatività per il settore idrico:

AUTORITÀ DI REGOLAZIONE PER ENERGIA RETI E AMBIENTE (ARERA)

Nel 2018 sono entrate in vigore le seguenti regolazioni: a) Regolazione qualità tecnica (del. 917/17): tale delibera prevede, per ciascun servizio idrico, l’individuazione di obiettivi di miglioramento annuale/mantenimento sulla base della performance del gestore nell’esercizio 2016. La definizione di tali obiettivi viene effettuata da parte dell’EGA nell’ambito del processo di predisposizione della proposta tariffaria per l’esercizio 2018-2019. Per stimolare il raggiungimento degli obiettivi è altresì stato introdotto un meccanismo incentivante, alimentato dalla componente tariffaria UI2 (0,9 cent€ per m3 per servizio); tali premialità (incentivi- penali) saranno riconosciute/applicate da ARERA, attraverso un modello multi-stadio, nel 2020. b) Aggiornamento dell’articolazione tariffaria ai sensi del TICSI (655/17): tale delibera richiede che entro l’ultima bolletta utile di competenza del 2018 l’articolazione tariffaria in ciascun ambito venga adeguata rispetto allo schema previsto da ARERA con il TICSI, che prevede essenzialmente i) tariffa domestica residente con logica pro-capite (al fine di assicurare a ciascun individuo i 50 litri di acqua al giorno a tariffa agevolata), ii) introduzione dell’uso condominiale; per quanto riguarda le utenze non domestiche invece l’Autorità prevede, tra le altre, un uso pubblico disalimentabile ed uno non disalimentabile (nel quale rientrano, anche se non di natura pubblica, gli ospedali, le case di cura, le carceri, gli istituti scolastici, le bocche antincendio, ecc). c) Introduzione del bonus per utenze in stato di disagio economico (897/17): l’Autorità ha introdotto dal 2018 il bonus idrico per il sostegno delle utenze in stato di disagio economico. Tale bonus, alimentato da componente tariffaria obbligatoria UI3 (0,5 cent/€ per linea acquedotto), è destinato alla copertura di un consumo giornaliero di 50 litri di acqua a persona. L’Autorità ha altresì previsto la possibilità per gli EGA di introdurre bonus idrici integrativi.

8 Relazione al 31 dicembre 2018 Nel corso del 2018 l’Autorità ha emanato due documenti di consultazione, uno relativo alle procedure di contenimento della morosità (DCO 80/2018) e l’altro relativo al controllo della realizzazione degli investimenti programmati nel SII (DCO 573/18). La delibera finale circa tali DCO è attesa nel corso del 2019.

9 Relazione al 31 dicembre 2018 Comuni Serviti Iren Acqua Tigullio svolge servizi, in virtù delle proprie concessioni, nei seguenti Comuni:

Comune Provincia Servizio Castiglione Chiavarese GE servizio idrico integrato Chiavari GE servizio idrico integrato Cicagna GE servizio idrico integrato Favale di Malvaro GE servizio idrico integrato Lavagna GE servizio idrico integrato Leivi GE servizio idrico integrato Lorsica GE servizio idrico integrato Orero GE servizio idrico integrato GE servizio idrico integrato San Colombano GE servizio idrico integrato Santa Margherita GE servizio idrico integrato Casarza Ligure GE fognatura e depurazione Cogorno GE depurazione Coreglia GE fognatura e depurazione Moneglia GE fognatura e depurazione Sestri Levante GE fognatura e depurazione Zoagli GE fognatura e depurazione Rapallo GE fognatura e depurazione

Iren Acqua Tigullio S.p.A. svolge la gestione tecnica del servizio idrico integrato del Comune di Bolano (SP) e della linea acquedotto dei Comuni di Rapallo, Zoagli e Coreglia Ligure, per conto di Ireti e dei comuni di Neirone, Borzonasca, Moconesi, Tribogna e Mezzanego per conto di Iren Acqua S.p.A.

Modello organizzativo ed Organismo di Vigilanza ai sensi del D. Lgs. 231/2001

IREN Acqua Tigullio ha adottato il Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 con l’obiettivo di configurare un sistema strutturato ed organico di procedure e di attività di controllo volte a prevenire, per quanto possibile, condotte che possano integrare la commissione dei reati contemplati dal D. Lgs. 231/2001. IREN Acqua Tigullio ha istituito, con delibera del Consiglio di Amministrazione, un Organismo di Vigilanza monocratico, ai sensi dell'art.6 del D.Lgs.231/2001, con il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del modello e di curarne l’aggiornamento. La parte generale del Modello è disponibile sul sito internet della Società.

Privacy

Nell’anno 2017 la Capogruppo ha avviato un’iniziativa progettuale volta ad implementare un nuovo Sistema per la protezione dei dati personali del Gruppo Iren, al fine di raggiungere la conformità al nuovo Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati personali (nel seguito “GDPR”) - diventato applicabile dal 25 maggio 2018 - continuando parallelamente a garantire la compliance alla normativa nazionale vigente (D. Lgs. 196/2003 e s.m.i., provvedimenti integrativi emessi dal Garante Privacy, ecc.). Nel mese di maggio 2018 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha proceduto all’individuazione del Data Protection Officer (DPO) di Iren S.p.A. nella figura della Responsabile Compliance Sistema 231 e Privacy, dando poi istruzione, nell’ambito dell’attività di direzione e coordinamento sulle società

10 Relazione al 31 dicembre 2018 controllate, ai Titolari del trattamento delle stesse, affinché provvedessero alla nomina del DPO nella stessa persona scelta per la Capogruppo. Successivamente quindi anche la Società IREN Acqua Tigullio ha provveduto a designare il DPO come da indicazioni, dandone opportuna comunicazione all’Autorità di Controllo entro il 25 maggio u.s. Nel mese di giugno 2018 è stata poi data informativa a tutti i dipendenti tramite Ordine di Servizio inviato via e-mail, in merito all’avvenuta nomina del DPO di Gruppo e alla struttura organizzativa predisposta al fine di assicurare lo svolgimento delle funzioni ed attività richieste dal Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali (GDPR). Nel corso dell’anno sono altresì proseguite le attività necessarie ad implementare il Sistema per la protezione dei dati personali del Gruppo Iren per garantire la conformità normativa.

Opzione per l’IVA di Gruppo Da un punto di vista procedurale, per l’esercizio 2018, la liquidazione dell’IVA di Gruppo ha comportato il trasferimento in capo alla controllante Iren S.p.A. di tutti gli obblighi relativi alle liquidazioni ed ai versamenti periodici IVA. Iren Acqua Tigullio è fra le società del Gruppo che partecipano alla procedura di liquidazione di Gruppo, oltre alla capogruppo Iren S.p.A..

11 Relazione al 31 dicembre 2018 RISORSE UMANE

In applicazione dell’articolo 2428 c.c., come modificato dal D.Lgs. n.32 del 2 febbraio 2007 di attuazione della Direttiva 2003/51/UE, si forniscono di seguito alcune informazioni inerenti le risorse umane e le relazioni industriali.

La tabella che segue illustra la composizione del personale complessivamente in forza presso la Società alla data del 31 dicembre 2018 e alla corrispondente data dell’esercizio precedente.

Qualifica 31/12/2018 31/12/2017 Differenza

Dipendenti Dipendenti

Dirigenti 0 0 0

Quadri 0 0 0

Impiegati 9 9 0

Operai 45 47 (2)

Totale 54 56 (2)

In data 18 maggio 2017 è stato rinnovato il CCNL Unico Gas Acqua per triennio 2016 - 2018.

Di seguito si forniscono, sempre in forma tabellare, informazioni concernenti: - la composizione del personale; - il turnover; - le ore destinate alla formazione del personale.

AL 31/12/2018

Composizione del personale

Dirigenti Quadri Impiegati Operai

Uomini (numero) - - 9 45

Donne (numero) - - - -

Totale - - 9 45

Dirigenti Quadri Impiegati Operai

Età media - - 50,93 43,81

Dirigenti Quadri Impiegati Operai

Titolo di studio: Laurea - - - -

Titolo di studio: Diploma - - 8 14

Titolo di studio: Istituto Professionale - - 1 17

12 Relazione al 31 dicembre 2018 Titolo di studio: Licenza media - - - 14

Totale - - 9 47

Assunzioni Mobilità Situazione Dimissioni, Cambi Situazione e interna

Turnover 31/12/2017 incrementi pensionamenti qualifica 31/12/2018

e cessazioni

Contratto a tempo

indeterminato

Dirigenti 0 0

Quadri 0 0

Impiegati 9 1 -1 9

Operai 47 2 -1 -1 -2 45

FATTI DI RILIEVO VERIFICATISI NEL PERIODO

Contratto di Finanziamento- estinzione anticipata volontaria In data 1° luglio 1999 Idrotigullio (oggi Iren Acqua Tigullio) ha sottoscritto con la allora controllante AMGA S.p.A. un contratto di finanziamento della durata di 50 anni, assunto poi da Iren Spa (già Iride Spa); tale finanziamento, fruttifero di interessi al tasso dell’1%, prevedeva il rimborso in rate costanti annuali di €/mgl 224 formate da una quota capitale crescente e da una quota interessi decrescente. Il consiglio di Amministrazione di Iren Acqua Tigullio, in un’ottica di razionalizzazione delle posizioni di debito/credito in essere con la Capogruppo Iren, in data 21 giugno 2018 ha deliberato la richiesta di estinzione dello stesso con regolazione a valore sul conto corrente intercompany in essere nell’ambito dei rapporti di tesoreria centralizzata in essere con Iren S.p.A. per l’importo del debito residuo risultante alla data del 30 giugno 2018 pari a 6.108.274,61 €, oltre agli interessi nel frattempo maturati a termini di contratto. Il suddetto Consiglio di Amministrazione ha deliberato, al fine di non alterare le condizioni di gara sottostanti la stipula del suddetto finanziamento, che tale rimborso fosse subordinato all’accettazione da parte di Iren S.p.A. della conferma dell’attuale condizione di tasso passivo pari all’1% in caso di saldi a debito da parte di Iren Acqua Tigullio e fino ad un valore corrispondente all’importo del debito residuo di volta in volta in essere come risultante dal piano d’ammortamento originario del contratto di finanziamento che si andrebbe ad estinguere. Tale condizione è stata accettata da parte di Iren S.p.A. e pertanto il finanziamento è stato estinto in data 30 giugno 2018.

Depuratore di Rapallo e Depuratore di Sestri Levante I lavori al depuratore di Rapallo continuano rispettando il cronoprogramma. L’avanzamento della realizzazione è circa al 50%. Nel contempo continuano i lavori relativi alla rete di collettamento al futuro depuratore, necessari in quanto la localizzazione del nuovo depuratore differisce da quella del precedente. Proseguono insieme all’Amministrazione comunale di Sestri Levante gli incontri per la definizione del progetto del depuratore di Sestri Levante; in data 31 gennaio 2019 ci è stato comunicato l’esito dell’udienza del Consiglio di Stato sulla richiesta di sospensiva per il Depuratore Ramaia. Il Consiglio di Stato, rigettando la richiesta della parte avversa, non ha interrotto i procedimenti in corso, per cui le attività tecnico-amministrative avviate possono proseguire. 13 Relazione al 31 dicembre 2018

Depuratore comprensoriale La nuova soluzione individuata dal Comune di Chiavari è stata approvata dalla Conferenza dei Sindaci in data 5 novembre 2018. E’ in corso la definizione della progettazione.

Contenzioso rimborso quota parte tariffa relativa al servizio di depurazione Un elevato numero di utenti dell’area del Tigullio ha avviato negli anni passati iniziative di natura giudiziale e stragiudiziale nei confronti di IRETI S.p.A. relativamente al rimborso di quota parte tariffa relativa al servizio di depurazione. Si segnala l’informazione in quanto Iren Acqua Tigullio S.p.A. è effettivo gestore del servizio di depurazione nei territori dei Comuni coinvolti e pertanto l’effettivo percettore delle somme chieste in restituzione. In termini numerici la cifra di procedimenti stragiudiziali al 28 gennaio 2019 è la seguente: • 643 utenti, residenti o domiciliati nel Comune di Rapallo (o Zoagli), hanno avviato – in odio di Ireti S.p.A. – una procedura di negoziazione assistita allo scopo di ottenere la restituzione del canone di depurazione dagli stessi asseritamente versato negli ultimi 10 anni: Ireti S.p.A, per il tramite dei suoi Legali, ha evidenziato l’insussistenza dei presupposti per aderire alla procedura di negoziazione assistita, ritenendo ingiustificata la domanda di rimborso dagli stessi avanzata; • 40 utenti, residenti o domiciliati nel Comune di Sestri Levante (o Casarza), hanno avviato – in odio di Iren Acqua Tigullio S.p.A. – una procedura di negoziazione assistita allo scopo di ottenere la restituzione del canone di depurazione dagli stessi asseritamente versato negli ultimi 10 anni: Iren Acqua Tigullio S.p.A., per il tramite dei suoi Legali, ha evidenziato l’insussistenza dei presupposti per aderire alla procedura di negoziazione assistita, ritenendo ingiustificata la domanda di rimborso dagli stessi avanzata; • sono 5 i giudizi pendenti nanti il Giudice di Pace di Chiavari ed avviati da altrettanti utenti del Comune di Rapallo (o Zoagli) i quali, hanno citato in giudizio, nanti il Giudice di Pace di Chiavari, Ireti S.p.A., instando per l’accoglimento delle seguenti conclusioni: “Voglia l’Ill.mo Sig. Giudice di Pace … preliminarmente accertata e dichiarata la sussistenza del rapporto contrattuale … in relazione al servizio idrico e fognario pertinente il Comune di Rapallo, accertare e dichiarare l’inadempimento di parte convenuta, integrale o parziale, per le causali tutte di cui alle premesse e, per gli effetti, condannare la Società convenuta alla restituzione e/o al rimborso in favore di parte attrice di tutte le somme percepite indebitamente a siffatto titolo, negli ultimi dieci anni … anche in via equitativa ex art. 1226 …”: Ireti S.p.A. si è quindi costituita in giudizio, per il tramite dei suoi Legali, chiedendo il rigetto delle domande tutte ex adverso avanzate; • sono 16 i giudizi pendenti nanti il Giudice di Pace di Chiavari, o nanti il Tribunale di Genova, ed avviati da altrettanti utenti del Comune di Sestri Levante (o Casarza) i quali, in buona sostanza, hanno citato in giudizio Iren Acqua Tigullio S.p.A., instando per l’accoglimento delle seguenti conclusioni: “Voglia l’Ill.mo Sig. Giudice di Pace … preliminarmente accertata e dichiarata la sussistenza del rapporto contrattuale … in relazione al servizio idrico e fognario pertinente il Comune di Sestri Levante e al Comune di Casarza Ligure, accertare e dichiarare l’inadempimento di parte convenuta, per le causali di cui in narrativa e per l’effetto condannare la Società convenuta… alla restituzione e/o al rimborso, in favore degli attori pro quota di spettanza, di tutte le somme percepite indebitamente a titolo di corrispettivo per il servizio di depurazione di cui in narrativa, negli ultimi dieci anni, ovvero nel periodo di fatturazione, maggiorate degli interessi legali … anche in via equitativa ex art. 1226 …”: Iren Acqua Tigullio S.p.A.. costituendosi quindi in giudizio, per il tramite dei suoi Legali, ha chiesto il rigetto delle domande tutte ex adverso avanzate. Due dei giudizi avviati nei confronti di Iren Acqua Tigullio è già stato definito in primo grado con sentenza sfavorevole per Iren Acqua Tigullio, la quale ultima ha proposto appello nanti il Tribunale di Genova • sono 8 i giudizi di appello già avviati, nanti il Tribunale di Genova, da Ireti S.p.A. al fine di ottenere la riforma delle sentenze sfavorevoli emesse dal Giudice di Pace di Chiavari a conclusione dei primi giudizi avviati dagli utenti del Comune di Rapallo

L’esito finale del complessivo contenzioso in essere appare incerto, attesa la presenza, nel panorama giurisprudenziale locale, di svariate sentenze di segno opposto. Se è vero, infatti, che l’orientamento del Giudice di Pace di Chiavari sembra ormai consolidato in senso favorevole agli utenti, è altrettanto vero che:

14 Relazione al 31 dicembre 2018  le decisioni fino ad oggi adottate, sul punto, dal Tribunale di Genova, sono di segno opposto, e, quindi, favorevoli ad Ireti (peraltro, le ordinanze in data 13.8.2016 e 21.6.2017 del Tribunale di Genova, a noi favorevoli, non sono state impugnate);  la (sfavorevole) sentenza “Viacava” (ovvero la n. 1 del 15.4.2016 del Giudice di Pace di Chiavari) è stata confermata dal Tribunale di Genova, come giudice di secondo grado, il quale, con sentenza n. 2216/2018 del 01.08.2018, ha rigettato l’appello proposto da Acque Potabili ed Ireti;  la sentenza n. 794 del 16 giugno 2017 della Corte di Appello di Genova è stata impugnata in Cassazione;  La sentenza 260/2017 del Giudice di Pace di Chiavari è già stata appellata, e il relativo giudizio pende nanti la Dott.ssa Lippi (ovvero al giudice che ha emesso le ordinanze, a noi favorevoli, del 13.8.2016 e del 21.6.2017). Le richiamate sentenze di merito fanno emergere l’esistenza di due contrapposti orientamenti: - il primo, che potremmo definire l’orientamento “Viacava” in base al quale in assenza di trattamento di depurazione completo (o “a ciclo completo”) la tariffa di depurazione non sarebbe dovuta (in questo senso si pongono gli arresti del Giudice di Pace di Chiavari e della Corte di Appello di Genova); - il secondo, che potremmo ascrivere al Tribunale di Genova, come giudice di primo grado, in base al quale condizionare la definizione di impianto di depurazione al risultato finale del trattamento secondario dei reflui non è operazione ermeneutica consentita dalla normativa vigente, ragione per cui affinché vi sia debenza della tariffa di depurazione è necessario e sufficiente che venga fornito il trattamento primario (in tal senso depongono le recenti ordinanze del Tribunale di Genova, nonché la sentenza del Tribunale di Chiavari del 2013).

Con la precisazione che, almeno secondo quanto disposto dal Tribunale di Chiavari con la sentenza n. 479/13, nonché dal Giudice di Pace di Chiavari con la sentenza 292/2017, la debenza della tariffa potrebbe giustificarsi anche in ragione della previsione di cui all’art. 8 sexies della Legge 13/09, e, dunque, in ragione degli eventuali oneri relativi alle attività di progettazione e di realizzazione o completamento degli impianti di depurazione, nonchè di quelli relativi ai connessi investimenti, come espressamente individuati e programmati dai piani d’ambito. Alla luce del quadro complessivo sopra descritto, e considerati i giudizi ad oggi pendenti, la società ha accantonato nel 2018 a fondo rischi un importo pari a circa 164 mila Euro. Il fondo pertanto al 31 dicembre 2018 ammonta a un milione di Euro.

Accollo Ireti e Iren Acqua Tigullio-Transazione col comune di Lavagna La società nel 2018 ha avviato una trattativa con il Comune di Lavagna al fine di chiudere in via transattiva il contenzioso relativo alle reciproche posizioni creditorie e debitorie fino al 31.12.2016. Il Comune di Lavagna in data 15 maggio 2018 ha sottoposto al Consiglio Comunale una prima bozza dell’accordo. Il Comune di Lavagna vanta dei crediti vs Ireti. Nello specifico si tratta di crediti a titoli di canoni e rimborsi rate mutui. Non potendo predisporre un atto transattivo a tre parti, in quanto Ireti non ha crediti nei confronti del Comune di Lavagna, Iren Acqua Tigullio ha sottoscritto in data 19/12/18 un atto di accollo dei debiti di Ireti verso il Comune per 872.410 €. La provvista finanziaria relativa all’accollo è fornita da Ireti ad un valore pari al debito oggetto di accollo. La transazione col comune di Lavagna è stata firmata in data 25 febbraio 2019.

Variazione numero dei dipendenti A far data 1° luglio 2018, Iren Acqua Tigullio ha ceduto (tramite cessione di contratto) 3 dipendenti ad Acam Acque.

Sistemi informativi Il 2018 ha visto l’avvio, il prosieguo ed il completamento di importanti progetti strategici per il Gruppo. In particolare sono partite le fasi esecutive del progetto WorkForce Management (WFM) sul servizio idrico. E’ stato consolidato l’ambito legato al workflow del ciclo passivo e completata la distribuzione dei device prevista dal Progetto Smartphone per Tutti. In area CORPORATE è stato completato il progetto di Robotic Process Automation per la gestione e quadratura delle presenze. Sempre in ambito HR sono continuati i progetti “Budget del Personale”, che si 15 Relazione al 31 dicembre 2018 propone di definire e implementare un modello di budgeting, planning, forecasting e data import consuntivo che copra completamente le attività di pianificazione, reporting e analisi, e l’adozione del nuovo strumento di Performance Management sulla piattaforma Success factor con i moduli di Recruiting, Succession e Career Development. Dal lato del progetto riguardante i processi di Ciclo Passivo, è in fase di completamento l’integrazione con la piattaforma di Bravo Solution per la gestione degli appalti ed è terminata la raccolta delle segnalazioni ricevute durante le prime fasi dello stesso. Per il progetto “DWH del Credito”, terminata la fase 1 nel primo semestre 2018, sono state verificate le quadrature anche sui sistemi Net@DIS e SAP per l’ambito idrico e sono in corso le ultime attività per la definitiva chiusura della fase 2.

Si sono concluse le attività legate al progetto Smartphone per Tutti, il cui obiettivo è quello di dare in dotazione a tutta la popolazione aziendale uno smartphone al fine di fruire più efficacemente dei servizi messi a disposizione dei dipendenti Iren. Infine, sono arrivati alla prima delivery i progetti sulla fatturazione elettronica, partita il 1° gennaio 2019, e di gestione delle presenze, che prevede la possibilità di inserire giustificativi di assenza tramite smartphone da parte del personale dipendente. Sono in corso l’adeguamento ICT al General Data Protection Regulation e i Digital Payments, con lo scopo di adeguare i Sistemi Informativi aziendali alle ultime indicazioni normative in ambito privacy e pagamenti. Sono inoltre state avviate, con una e parziale messa in produzione, le attività per il settore idrico relative al il nuovo sistema di Work Force Management, che si prevedono completarsi per febbraio 2019. Sempre in ambito BU Reti proseguono inoltre i numerosi sviluppi software legati agli adeguamenti normativi previsti dall’ARERA sugli attuali sistemi del settore della distribuzione. Sul piano delle iniziative trasversali, in ambito Infrastrutture proseguono le iniziative di consolidamento e razionalizzazione, in particolare: è in corso il consolidamento dei sistemi di back-up su un'unica piattaforma, con la seconda copia degli stessi in Cloud; in ambito Sicurezza si è avviato a fine anno il servizio di Security Operations Center 24/7, con il supporto di un provider esterno; E’ stato rilasciato lo strumento di monitoraggio End To End che permette di misurare le prestazioni dei sistemi informativi e delle piattaforme applicative; in ambito Distribuito sono stati avviati il progetto per rivedere la piattaforma di gestione delle video conferenze, e la rivisitazione delle sale C.d.A. del Gruppo, la sostituzione delle stampanti multifunzione e del relativo sistema di gestione.

Rischi e incertezze

La gestione dei rischi aziendali rappresenta una componente essenziale del Sistema di Controllo Interno della corporate governance di una Società quotata e il Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana attribuisce su tale aspetto specifiche responsabilità. Il modello di Enterprise Risk Management operativo nell’ambito del Gruppo contiene l’approccio metodologico alla identificazione, valutazione e gestione integrata dei rischi del Gruppo. Si riportano di seguito i rischi individuati per il settore, specificando che non sono tutti applicabili alla società Iren Acqua Tigullio.

Per ciascuna delle seguenti tipologie di rischio:  Rischi Finanziari (liquidità, tasso di interesse, tasso di cambio);  Rischi di Credito;  Rischi Energetici, riconducibili all’approvvigionamento del gas per la generazione termoelettrica ed alla commercializzazione di energia elettrica, calore e gas, nonché ai mercati dei derivati di hedging;  Rischi Operativi, riconducibili alla proprietà degli asset, all’esercizio dell’attività industriale, ai processi, alle procedure ed ai fl all informativi sono state definite specifiche “policy”, con l’obiettivo primario di esplicitare le linee guida strategiche, i principi organizzativo/gestionali, i macro processi e le tecniche necessarie alla gestione attiva dei relativi rischi. Il modello di Enterprise Risk Management del Gruppo disciplina, inoltre, il ruolo dei vari soggetti coinvolti nel processo di gestione dei rischi, che fa capo al Consiglio di Amministrazione, e prevede specifiche Commissioni per la gestione dei rischi finanziari, di credito ed energetici.

16 Relazione al 31 dicembre 2018 Poiché il Gruppo Iren pone particolare attenzione anche al mantenimento della fiducia e dell’immagine positiva del Gruppo, il modello di Enterprise Risk Management gestisce anche i rischi c.d. Reputazionali, che afferiscono agli impatti sugli stakeholder di eventuali malpractices.

È inoltre attivo un processo di valutazione periodica della sinistrosità nei diversi settori e su tutte le aree del Gruppo al fine di circostanziarne le cause e rendere operative le più idonee azioni di trattamento per prevenire e/o contenere gli impatti dei sinistri.

Di seguito si riporta, per le diverse tipologie di rischio, un dettaglio delle modalità di gestione attive nell’ambito del Gruppo.

1. RISCHI FINANZIARI

L’attività del Gruppo Iren è esposta a diverse tipologie di rischi finanziari tra le quali, rischi di liquidità, rischio cambio e rischi di variazione nei tassi di interesse. Nell’ambito dell’attività di Risk Management, al fine di limitare i rischi di cambio e di variazione dei tassi di interesse, il Gruppo utilizza contratti di copertura seguendo un’ottica non speculativa. a) Rischio di liquidità Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie disponibili all’azienda non siano sufficienti per far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e nelle scadenze prestabilite. L’attività di approvvigionamento delle risorse finanziarie è centralizzata allo scopo di ottimizzarne l’utilizzo. In particolare, la gestione centralizzata dei flussi finanziari in Iren consente di allocare i fondi disponibili a livello di Gruppo secondo le necessità che di volta in volta si manifestano tra le singole Società. I movimenti di liquidità sono registrati su conti infragruppo sui quali vengono contabilizzati anche le spese e gli interessi attivi e passivi infragruppo. Alcune società partecipate hanno una gestione finanziaria autonoma, nel rispetto delle linee guida fornite dalla Capogruppo. b) Rischio di cambio Fatta eccezione per quanto riportato nell’ambito del rischio energetico, il Gruppo Iren non è particolarmente esposto al rischio di cambio. c) Rischio tassi di interesse Il Gruppo Iren è esposto alle fluttuazioni dei tassi d’interesse soprattutto per quanto concerne la misura degli oneri finanziari relativi all’indebitamento. La strategia del Gruppo Iren è quella di limitare l’esposizione al rischio di volatilità del tasso di interesse, mantenendo al contempo un costo della provvista contenuto. Nel corso delle Commissioni Financial Risk, si verifica il rispetto dei limiti imposti dalla policy per quanto riguarda le principali metriche e si analizzano la situazione di mercato, l’andamento dei tassi di interesse, il valore delle coperture stipulate e la rispondenza alle condizioni imposte dai covenant. Iren Acqua Tigullio non utilizza nell’ambito della propria attività, né possiede, strumenti finanziari “derivati” rispetto ai quali vi siano informazioni significative da rendere.

2. RISCHIO DI CREDITO

Il rischio di credito del Gruppo è legato essenzialmente all’ammontare dei crediti commerciali derivanti dalla vendita di energia elettrica, teleriscaldamento, gas e all’erogazione dei servizi energetici, idrici ed ambientali. I crediti sono suddivisi su un ampio numero di controparti, appartenenti a categorie di clienti eterogenee (clientela retail, business, enti pubblici); alcune esposizioni risultano di ammontare elevato e sono costantemente monitorate e, se del caso, fatte oggetto di piani di rientro. Il Gruppo, nello svolgimento della propria attività, è esposto al rischio che i crediti possano non essere onorati alla scadenza con conseguente aumento dell’anzianità e dell’insolvibilità sino all’aumento dei crediti sottoposti a procedure concorsuali o inesigibili. Tale rischio risente, tra gli altri fattori, anche della situazione economico-finanziaria congiunturale. Per limitare l’esposizione al rischio di credito, sono stati attivati strumenti tra i quali l’analisi di solvibilità dei Clienti in fase di acquisizione attraverso un’accurata valutazione del merito creditizio, l’affidamento dei crediti di Clienti cessati e/o attivi a società di recupero crediti esterne e l’introduzione di nuove modalità di 17 Relazione al 31 dicembre 2018 recupero per la gestione del contenzioso legale. Inoltre, sono offerti ai Clienti metodi di pagamento attraverso canali digitali. La politica di gestione dei crediti e gli strumenti di valutazione del merito creditizio, nonché le attività di monitoraggio e recupero, sono differenziate in relazione alle diverse tipologie di clientela e di servizio erogato. Il rischio di credito è coperto, per alcune tipologie di Clienti business, con opportune forme di garanzie bancarie o assicurative a prima richiesta emesse da soggetti di primario standing creditizio. Per alcune tipologie di servizio (settore idrico, gas naturale, energia elettrica maggior tutela), in ottemperanza alle disposizioni normative che ne regolano l’attività, è previsto il versamento di un deposito cauzionale fruttifero, che viene rimborsato qualora il Cliente utilizzi, come modalità di pagamento, la domiciliazione bancaria/postale con addebito sul conto corrente. Le condizioni di pagamento generalmente applicate alla clientela sono riconducibili alla normativa o ai regolamenti vigenti o in linea con gli standard del mercato libero; in caso di mancato pagamento, è prevista l’applicazione di interessi di mora nella misura indicata nei contratti o dalla normativa. Gli accantonamenti ai fondi svalutazione crediti riflettono, in maniera accurata e nel rispetto della normativa vigente, i rischi di credito effettivi e sono determinati basandosi sull’estrazione dalle banche dati degli importi componenti il credito e, in generale, valutando le eventuali variazioni del predetto rischio rispetto alla rilevazione iniziale nonché, in particolare per i crediti commerciali, stimando le relative perdite attese determinate su base prospettica, tenendo in debita considerazione la serie storica. Il controllo sui rischi di credito è inoltre rafforzato delle procedure di monitoraggio e reportistica, al fine di individuare in modo tempestivo possibili contromisure. Inoltre, su base trimestrale, la Direzione Risk Management si occupa di raccogliere ed integrare i principali dati in merito all’evoluzione dei crediti commerciali delle società del Gruppo, in termini di tipologia della clientela, stato del contratto, filiera di business e fascia di ageing. La valutazione del rischio credito è effettuata sia a livello consolidato che di business unit e di società. Alcune delle suddette valutazioni sono effettuate a intervalli inferiori al trimestre o su specifica esigenza. Iren Acqua Tigullio, nell’ambito del proprio sistema di controllo interno, dispone di un sistema organizzativo adeguato a svolgere un continuo e attento monitoraggio che si esplicita attraverso la gestione dei solleciti e del recupero crediti; in merito alla quantificazione del rischio di credito si rinvia all’apposita sezione della nota integrativa sulla valutazione dell’apposito fondo svalutazione.

3. RISCHIO ENERGETICO

Non applicabili per Iren Acqua Tigullio.

4. RISCHI OPERATIVI

Rientrano in questa categoria tutti i rischi che, in aggiunta a quelli già evidenziati nei paragrafi precedenti, possono impattare sul conseguimento degli obiettivi, relativi all’efficacia e all’efficienza delle operazioni aziendali, ai livelli di performance, di redditività e di protezione delle risorse da eventuali perdite. Il modello di Enterprise Risk Management del Gruppo ha come obiettivo la gestione integrata e sinergica dei rischi. Il processo di gestione dei rischi di Gruppo prevede che, per ciascuna filiera di business e ambito operativo, si analizzino le attività svolte e si identifichino i principali fattori di rischio connessi al raggiungimento degli obiettivi. In seguito all’attività di individuazione, i rischi sono valutati quali-quantitativamente (in termini di magnitudo e probabilità di accadimento), consentendo così l’identificazione dei rischi più rilevanti. L’analisi prevede altresì una valutazione del livello di controllo attuale e prospettico del rischio, monitorato mediante specifici key risk indicators. Le fasi di cui sopra consentono di strutturare piani di trattamento specifici per ciascun fattore di rischio. Lungo tutte le fasi di gestione, ciascun rischio è sottoposto su base continuativa a un processo di controllo e monitoraggio durante il quale si verifica la corretta ed efficace messa in atto delle attività di trattamento approvate e pianificate, nonché l’insorgenza di eventuali nuovi rischi operativi. Al processo di gestione dei rischi operativi è associato un sistema organico e strutturato di reportistica per la rappresentazione dei risultati dell’attività di misura e di gestione dei rischi.

18 Relazione al 31 dicembre 2018 Lo svolgimento di ciascuna delle fasi del processo avviene sulla base di standard e riferimenti definiti a livello di Gruppo. Con periodicità almeno trimestrale, si aggiorna la situazione dei rischi del Gruppo, nella quale sono evidenziati la dimensione e il livello di controllo di tutti i rischi monitorati, compresi quelli finanziari, di credito ed energetici. La reportistica sul rischio è trasmessa al top management e ai risk owner, che sono coinvolti nelle attività di gestione. L’analisi di rischio supporta altresì la redazione degli strumenti di pianificazione.

In particolare si evidenziano: a. Rischi normativi e regolatori Il quadro normativo e regolatorio è soggetto a possibili variazioni nel tempo, costituendo pertanto una potenziale fonte di rischio. In merito opera una Direzione alla diretta dipendenza dell’Amministratore Delegato, dedicata al continuo monitoraggio della legislazione e della normativa di riferimento al fine di valutarne le implicazioni, garantendone la corretta applicazione nel Gruppo. b. Rischio impianti In relazione alla consistenza degli asset di produzione del Gruppo il rischio impianti è gestito con l’approccio metodologico sopra descritto, al fine di allocare correttamente le risorse in termini di azioni di controllo e prevenzione (manutenzione preventiva/predittiva, sistemi di controllo e supervisione, piani di emergenza e continuità, ecc.). Per gli impianti più rilevanti, il Risk Management svolge periodicamente delle survey, grazie alle quali può dettagliare accuratamente gli eventi a cui tali impianti potrebbero essere esposti, nonché le conseguenti azioni di prevenzione. Il rischio è altresì presidiato mediante coperture assicurative progettate in considerazione delle singole realtà impiantistiche. c. Rischi informatici I rischi informatici (Cyber Risk) sono definiti come l’insieme di minacce interne ed esterne che possono compromettere la continuità aziendale o causare a terzi danni da responsabilità civile in caso di perdita o divulgazione di dati sensibili. Da un punto di vista interno, i rischi operativi di tipo informatico sono strettamente correlati all’attività del Gruppo Iren, che gestisce infrastrutture di rete ed impianti, anche tramite telecontrollo, sistemi di gestione operativa contabile e di fatturazione e le piattaforme di trading delle commodity energetiche. Il Gruppo Iren è infatti uno dei principali operatori italiani sulla borsa elettrica ed eventuali indisponibilità accidentali del sistema potrebbero portare conseguenze economiche rilevanti, legate alla mancata presentazione di offerte di vendita e di acquisto dell’energia. Allo stesso tempo, problematiche relative alla supervisione e acquisizione dati di sistemi fisici potrebbero causare fermi impianti e danni collaterali anche gravi. Un blocco dei sistemi di fatturazione potrebbe inoltre determinare ritardi nell’emissione delle bollette e dei relativi incassi, nonché danni d’immagine. A mitigazione di tali rischi sono state predisposte specifiche misure, quali ridondanze, sistemi in alta affidabilità e debite procedure di emergenza, che periodicamente sono sottoposte a simulazioni, al fine di garantirne l’efficacia. Il Gruppo Iren è inoltre esposto al rischio di attacchi informatici volti sia all’acquisizione di dati sensibili sia a produrre il blocco dell’operatività, danni agli impianti e alle reti e a compromettere la continuità dei servizi. Benchmark di mercato mostrano inoltre che sono sempre più frequenti attacchi volti all’acquisizione di dati propri e di terzi, con conseguenti azioni di responsabilità civile e sanzioni anche gravi, e all’acquisizione di segreti industriali. Le tecnologie di sicurezza perimetrale sono state aggiornate. La rete dati è stata ulteriormente segregata secondo l’utilizzo funzionale, inoltre è stato introdotto il sistema di gestione delle vulnerabilità, esteso anche a fornitori che trattano a vario titolo dati aziendali sensibili. E’ in avvio il supporto di un Security Operation Center (SOC) esterno per il presidio h24, con l’utilizzo delle piattaforme di sicurezza Iren. Il processo di gestione dei rischi operativi è anche finalizzato all’ottimizzazione dei programmi assicurativi del Gruppo.

5. RISCHI STRATEGICI

19 Relazione al 31 dicembre 2018 Il Gruppo Iren si è dotato di un Piano Industriale con un orizzonte temporale al 2023 che ne definisce gli orientamenti strategici ed i relativi obiettivi industriali da cui derivano le grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie di riferimento. Detti obiettivi si riferiscono a: a) efficientamento dell’organizzazione e dei processi del Gruppo e relativi saving; b) sviluppo (investimenti in settore regolati e quasi regolati, incremento della base clienti, efficienza energetica); c) consolidamento dei settori regolati (rinnovo delle concessioni: distribuzione gas, ciclo idrico integrato e settore ambiente) d) crescita esterna; e) scenario energetico; f) sostenibilità e target ESG (Environment, Social, Governance).

Detto Piano è stato sottoposto, in applicazione delle policy di Gruppo, ad un risk assessment effettuato dalla Direzione Risk Management e ai relativi stress test che ne hanno evidenziato la sostanziale tenuta anche a fronte di eventi avversi caratterizzati da specifiche sensitivity. Oltre alle analisi di rischio legate al Piano, la Direzione Risk Management contribuisce con risk assessment specifici alle operazioni di merger & acquisition che stanno coinvolgendo le società del Gruppo Iren.

Qualità, Ambiente e Sicurezza Come esplicitato nella propria missione aziendale, Iren Acqua Tigullio fornisce servizi integrati mirando alla salvaguardia ambientale e alla sicurezza del personale. Poiché l’evoluzione continua delle aspettative e delle esigenze dei clienti, fortemente supportata dalla competitività del mercato, richiede modelli organizzativi flessibili e sistemi di gestione snelli, di cui occorre monitorare l’efficacia in termini di risultati attesi, Idrotigullio ha sviluppato un Sistema Integrato (Qualità, Ambiente e Sicurezza) quale mezzo per il conseguimento degli obiettivi stabiliti. Il Sistema Integrato è strutturato in modo da prevedere un adeguato controllo di tutti i processi operativi che influiscono sulla qualità del servizio, in un’ottica di sempre maggior orientamento al cliente. I principi fondamentali della politica del Sistema Integrato sono:  la soddisfazione del cliente;  l’attenzione agli aspetti sociali ed ambientali;  la sicurezza per il personale;  l’efficienza nella prestazione del servizio;  il miglioramento continuo;  il rispetto del Codice Etico;  il rispetto e la valorizzazione delle persone;  l’attenzione e il governo dei rischi, a fronte di un’analisi continua del contesto dell’organizzazione e delle esigenze ed aspettative delle parti interessate;  l'innovazione e il cambiamento;  lo sviluppo sostenibile. La politica del Sistema Integrato è condivisa da tutto il personale ed è coerente con la Politica del Gruppo Iren. Il Sistema di Gestione Certificato di Iren Acqua Tigullio è stato definito ed è applicato al fine di assicurare in maniera continuativa:  la tempestività e l’efficacia nella gestione ordinaria e straordinaria, nonché delle emergenze;  la continuità e affidabilità del servizio;  la prevenzione e diminuzione dell’impatto ambientale connesso alle diverse attività;  la tutela dell’ambiente, la prevenzione e la diminuzione dell’impatto ambientale connesso alle diverse attività;  l’approccio gestionale per processi;  l’attenzione e il governo dei rischi a fronte di un’analisi continua del contesto dell’organizzazione, delle esigenze ed aspettative delle parti interessate;  l’alto livello tecnologico e professionale;  l’attenzione al Cliente;  l’utilizzo abituale e diffuso di sistemi di controllo ed informatici;  la comunicazione delle proprie prestazioni economiche, ambientali e sociali alle parti interessate.

20 Relazione al 31 dicembre 2018 Iren Acqua Tigullio ha superato con esito positivo le verifiche dell’Ente di Certificazione per il mantenimento delle Certificazioni sulla base degli standard internazionali ISO 9001 (Qualità), ISO 14001 (Ambiente) ed OHSAS 18001 (Sicurezza). L’audit è stato condotto presso le sedi di Rapallo e Chiavari, gli impianti di depurazione di Rapallo e Sestri Levante, l’impianto di potabilizzazione di Caperana e i cantieri, mediante interviste ai responsabili e attraverso l’analisi della documentazione di sistema.

ALTRE INFORMAZIONI Rapporti con imprese controllate, collegate, controllanti e imprese del Gruppo In conformità a quanto richiesto dallo IAS 24, sono state indicate le operazioni significative con le parti correlate e con le imprese controllate, collegate, controllanti e del Gruppo e i relativi effetti. Le operazioni poste in essere con parti correlate rientrano nell’ordinaria attività di gestione, e non sono considerate né come atipiche, né come inusuali. Le stesse sono regolate a condizione di mercato o in base a specifiche disposizioni normative e si riferiscono prevalentemente a:  rapporti commerciali, relativi ad acquisti di energia elettrica  rapporti connessi a contratti di prestazione di: servizi (tecnici, organizzativi, legali, amministrativi ed informatici) effettuati da funzioni centralizzate; attività di natura finanziaria, rappresentate da finanziamenti e da rapporti di conto corrente accesi nell’ambito della gestione accentrata di tesoreria; rapporti intrattenuti nell’ambito della Gestione del Servizio Idrico Integrato, nell’Ambito Territoriale Genovese, la cui gestione è svolta da IRETI S.p.A. quale Gestore Unico. Si segnala inoltre che tra i rapporti in essere sono ricompresi i riaddebiti effettuati per personale distaccato e per interessi su conti correnti infragruppo.

Rapporti con IRETI S.p.A. e la capogruppo IREN S.p.A. La Società intrattiene con IRETI S.p.A. e con la Capogruppo IREN S.p.A. rapporti di natura commerciale e finanziaria regolati in base ad apposite convenzioni e che attualmente riguardano: i servizi Amministrazione e Gestione Personale, Qualità Ambiente e Sicurezza, Servizi Interni, Sistemi Informatici, Relazioni Esterne, Legale Affari Istituzionali, Gestione Immobili, Amministrazione e Finanza, Servizi Tecnici ed Amministrativi, Servizi Tecnologici e Ambientali che prevedono compensi rivedibili in funzione dei costi consuntivi dei servizi e dell’effettivo utilizzo durante l’anno.  E’ in essere con la Capogruppo Iren S.p.A. un accordo per la regolamentazione dei rapporti di tesoreria (cash pooling) finalizzato a compensare le eccedenze e le deficienze di cassa tra le imprese, con benefici effetti in termini di oneri finanziari.  Fra Iren Acqua S.p.A. e la Capogruppo Iren S.p.A. vige un contratto per la gestione del service acquisti e appalti.  Come evidenziato nell’apposito paragrafo “Contratto di Finanziamento- estinzione anticipata volontaria“, in data 1° luglio 1999 Idrotigullio (oggi Iren Acqua Tigullio) ha sottoscritto con la allora controllante AMGA S.p.A. un contratto di finanziamento della durata di 50 anni, assunto poi da Iren Spa (già Iride Spa); tale finanziamento, fruttifero di interessi al tasso dell’1%, prevedeva il rimborso in rate costanti annuali di €/mgl 224 formate da una quota capitale crescente e da una quota interessi decrescente. Il consiglio di Amministrazione di Iren Acqua Tigullio, in data 21 giugno 2018 ha deliberato la richiesta di estinzione dello stesso con regolazione a valore sul conto corrente intercompany in essere nell’ambito dei rapporti di tesoreria centralizzata in essere con Iren S.p.A. per l’importo del debito residuo risultante alla data del 30 giugno 2018 pari a 6.108.274,61 €, oltre agli interessi nel frattempo maturati a termini di contratto. Il finanziamento è stato estinto in data 30 giugno 2018.

Rapporti con altre società del Gruppo  Fra la Società e Iren Laboratori S.p.A. è in essere un contratto per l’effettuazione delle analisi e dei controlli sulla qualità delle acque.  Fra la Società e Iren Ambiente S.p.A. vige un contratto per l’effettuazione dello smaltimento fanghi di depurazione.

21 Relazione al 31 dicembre 2018  Il 1° gennaio 2016, nell’ambito di un processo di razionalizzazione organizzativa del gruppo, è stato ceduto il ramo d’azienda «Gestione clienti e Ciclo attivo» da Iren Acqua Tigullio S.p.A. in Iren Mercato S.p.A., pertanto tale attività viene ora svolta in service da Iren Mercato S.p.A. per conto di Iren Acqua Tigullio. La Società inoltre acquista energia elettrica da Iren Mercato.

La società è stata soggetta nel 2018 all’attività di direzione e coordinamento di Iren S.p.A.; tutte le informazioni richieste di cui all’art. 2497 bis c.5 del Codice Civile sono contenute nell’apposito paragrafo di Note esplicative. I rapporti di credito e di debito, nonché i costi e ricavi con imprese del gruppo e controllanti vengono di seguito rappresentate numericamente:

Rapporti con le Costi per Oneri Crediti Ricavi Debiti controllanti servizi Finanziari Iren Acqua Spa (già Mediterranea delle Acque Spa) Natura commerciale 67.380 395.693 4.098.942 4.251.948 0

Natura finanziaria - 0 0 0 0

67.380 395.693 4.098.942 4.251.948 0 Ireti Spa

Natura commerciale 3.097.656 4.072.571 6.150.457 3.653.105 124

Natura finanziaria 420.000 0 0 0 0 3.517.656 4.072.571 6.150.457 3.653.105 124

IREN Spa

Natura commerciale e iva 1.466.579 151 961.907 948.350 30.541

Natura finanziaria 2.309.149

3.775.728 151 961.907 948.350 30.541

TOTALE 7.360.763 4.468.415 11.211.306 8.853.402 30.665

22 Relazione al 31 dicembre 2018 Rapporti con Costi per Oneri le Società del Crediti Ricavi Debiti servizi Finanziari Gruppo Iren Mercato Spa Natura - 535.265 3.046.104 - commerciale Natura - - - 8719 finanziaria - - 535.265 3.046.104 8.719 Iren Energia Natura - - 2.929 66.144 - commerciale - - 2.929 66.144 0 Acam Acque Natura - commerciale Conferimento - - 120.799 personale - - 120.799 0 0 Iren Laboratori Natura 104.505 277.558 commerciale - - 104.505 277.558 0 Studio Alfa Natura 1.600 commerciale - - 0 1.600 0 Iren Rinnovabili Natura 56.204 3.696 commerciale - - 56.204 3.696 - Iren Ambiente Natura 67.347 120.565 commerciale - - 67.347 120.565 - TOTALE 0 0 887.049 3.515.667 8.719

23 Relazione al 31 dicembre 2018 Numero e valore nominale di azioni proprie e di azioni e quote di società controllanti possedute, acquistate e alienate La società non possiede e non ha mai detenuto azioni proprie e/o azioni di società controllanti.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio Come già detto, in data 25 febbraio 2019 è stato firmato l’accordo relativo alla transazione con il Comune di Lavagna riguardo alla regolazione delle partite di debito e credito tra il Comune e Iren Acqua Tigullio, preceduto dall’accordo tra Iren Acqua Tigullio e IRETI che ha visto IAT accollarsi il debito di IRETI verso il Comune di Lavagna a fronte del relativo rimborso da parte di IRETI.

In seguito alla comunicazione del 13 febbraio 2019 della sindaco del comune di Sestri Levante che manifesta l’indisponibilità, a partire dal primo luglio 2019, della palazzina in via Salvi 5 a Sestri Levante attualmente occupata parzialmente dal nostro personale, lo stesso sarà al momento destinato alle sedi di Rapallo e di Chiavari.

Evoluzione prevedibile della gestione Per il 2019 Iren Acqua Tigullio continuerà la Gestione Operativa del Servizio Idrico Integrato nell’Area Omogenea di Levante dell’EGA della provincia di Genova.

24 Relazione al 31 dicembre 2018

PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO E PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA SEPARATA ATTIVO NOTA 31/12/2018 31/12/2017 01/01/2017

ATTIVITA' NON CORRENTI

Immobili impianti e macchinari di proprietà 12 151.970 203.890 283.328 Terreni Fabbricati 8.654 20.042 34.079 Impianti e macchinari Opere devolvibili Attrezzature 70.417 64.567 76.270 Altri beni 63.120 109.502 163.198 Attività materiali in corso e acconti 9.780 9.780 9.779

Investimenti immobiliari 0 0 Terreni Fabbricati

Attività Immateriali 13 22.042.905 20.014.479 19.095.903 Concessioni IFRIC 12 15.987.205 14.112.796 13.157.771 Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 5.052.649 5.257.588 5.462.528 Altre attività immateriali 0 0 Attività immateriali in corso e acconti 1.003.051 644.094 475.605

Altre attività finanziarie non correnti 0 0 0

Altre attività non correnti 329.759 1.680.759 1.504.947 Crediti commerciali 14 314.047 1.665.047 1.489.283 Crediti tributari e vari Depositi cauzionali 15 15.712 15.712 15.664

Attività per imposte anticipate 16 2.578.799 2.697.268 2.138.065

TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 25.103.433 24.596.396 23.022.243

ATTIVITA' CORRENTI

Rimanenze di magazzino 0 62.141 500.418 Materiali 17 0 62.141 500.418

Crediti Commerciali 13.195.162 11.454.343 12.278.512 Crediti verso Clienti 18 10.030.127 9.257.103 7.371.336 Crediti verso imprese controllate 0 0 0 Crediti verso imprese collegate Crediti verso controllanti 19 3.165.035 2.197.240 4.887.766 Crediti verso altre società del gruppo 0 0 19.410

Crediti Tributari 20 540.775 158.647 758

Crediti vari e altre attività correnti 1.524.100 263.156 301.370 Crediti verso il personale 0 0 0 Altri crediti diversi 21 53.306 62.128 298.682 Risconti attivi 22 4.214 1.526 2.688 Crediti verso controllanti per IVA di gruppo 23 1.466.579 199.502 0

Crediti finanziari ed altre attività finaziarie correnti 2.730.175 9.072.146 5.839.545 Crediti finanziari verso controllanti 24 2.729.149 9.070.082 5.839.545 Crediti finanziari verso altre società del gruppo 0 0 0 Crediti finanziari verso altri 25 1.026 2.064 0

Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 0 0 0 Depositi bancari e postali 0 0 0 Denaro e valori in cassa 0 0 0

TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 17.990.211 21.010.434 18.920.603

Attività cessate /Destinate ad essere cedute 0 0 0

TOTALE ATTIVO 43.093.645 45.606.830 41.942.845

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO NOTA 31/12/2018 31/12/2017 01/01/2017

PATRIMONIO NETTO

Capitale sociale 979.000 979.000 979.000 Altre riserve 12.981.615 12.080.127 12.885.123 Utili (Perdite) portati a nuovo 1.120.901 831.942 831.942 Utile (Perdita) del periodo 1.669.128 1.634.644

TOTALE PATRIMONIO NETTO 26 16.750.644 15.525.713 14.696.065

PASSIVITA' NON CORRENTI

Passività finanziarie a lungo termine 0 5.945.362 6.108.275 Mutui quota a lungo verso 28 0 5.945.362 6.108.275

Benefici ai dipendenti 252.992 384.543 155.394 Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato e altri benefici 29 252.992 384.543 155.394

Fondi per rischi ed oneri 30 3.977.804 3.919.556 1.499.082 Altri fondi 3.977.804 3.919.556 1.499.082

Passività per imposte differite 0 0

Debiti vari ed altre passività non correnti 5.302.176 3.944.777 2.548.991 Acconti Debiti diversi 31 4.306.518 3.203.105 2.041.212 Risconti passivi 32 995.657 741.672 507.779

TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 9.532.972 14.194.238 10.311.741

PASSIVITA' CORRENTI

Passività finanziarie a breve termine 0 193.454 436.623 Altre passività finanziarie 33 0 193.454 436.623

Debiti Commerciali 16.056.560 14.081.565 15.481.089 Debiti verso Fornitori 34 3.958.205 3.122.289 3.379.888 Debiti verso controllanti 35 11.211.306 10.291.403 10.169.001 Debiti verso altre società del gruppo 36 887.049 667.873 1.932.200

Debiti vari ed altre passività 527.332 1.383.959 580.967 Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 37 118.845 141.205 86.565 Debiti verso personale 38 233.626 290.168 238.158 Debiti verso altri 39 138.171 934.237 99.403 Debiti verso controllanti per IVA di gruppo 156.842 Risconti passivi 40 36.689 18.349

Fondi per rischi correnti 41 135 0 20.000

Debiti tributari 42 226.001 227.900 416.360

TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 16.810.028 15.886.879 16.935.039

Passività correlate ad attività cessate /Destinate ad essere cedute 0 0 0

TOTALE PASSIVO 43.093.645 45.606.830 41.942.845

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO

PROSPETTI DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO

RENDICONTO FINANZIARIO

RENDICONTO FINANZIARIO

Importi in euro migliaia 31/12/2018 31/12/2017

A. Flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale Utile (perdita) dell’esercizio 1.669 1.635 Imposte sul reddito 637 308 Interessi passivi /(interessi attivi) 14 52

1. Utile (perdita dell'esercizio prima di imposte su reddito, interessi, dividendi 2.320 1.995 Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita Ammortamenti: - immobilizzazioni immateriali 1.118 1.030 - immobilizzazioni materiali 72 81 Accantonamenti altri fondi per rischi ed oneri 302 2.697 1. Flusso finanziario prima delle variazioni del CCN 3.811 5.804

Decremento( Incremento) delle rimanenze 62 438 Decremento ( Incremento) dei crediti (390) 1.424 ( Decremento) Incremento dei debiti 1.975 (542) Decremento (Incremento) risconti attivi (3) (1) (Decremento) Incremento risconti passivi 272 541 Altre variazioni del capitale circolante netto (1.022) 864 2. Flusso finanziario dopo le variazioni del CCN 4.706 8.528 Altre rettifiche: Interessi incassati/(pagati) (14) (52) Imposte sul reddito pagate (910) (1.322) Utilizzo dei fondi/giroconto (375) (42)

Flusso finanziario della gestione operativa (A) 3.407 7.111

B. Flussi finanziari derivanti dall’attività d’investimento (Investimenti in immobilizzazioni immateriali) (3.146) (1.949) (Investimenti in immobilizzazioni materiali) (20) (2) Attività finanziarie non immobilizzate 6.342 (3.231)

Flusso finanziario dell’attività di investimento (B) 3.176 (5.181)

C. Flussi finanziari derivanti dall’attività di finanziamento Mezzi di terzi: Erogazione/(Rimborso) finanziamento a/da controllante (6.139) (162) Mezzi propri: Dividendi distribuiti (450) (800) Altre variazioni del patrimonio netto 6 (968) Flusso finanziario dell’attività di finanziamento (C) (6.583) (1.930)

Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (A±B±C) - - Disponibilità liquide iniziali - - Disponibilità liquide finali - - IREN ACQUA TIGULLIO S.p.A. C.F. 01100710993

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO SEPARATO DI IREN ACQUA TIGULLIO S.p.A. PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31/12/2018

PRINCIPI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL BILANCIO

INFORMAZIONI GENERALI Iren Acqua Tigullio S.p.A., società per azioni costituita e domiciliata in Italia, è iscritta al Registro delle Imprese di Genova, ha sede a Chiavari in Piazza N,S. dell’Orto n.1 ed ha un capitale sociale interamente sottoscritto pari ad €.979.000,00 rappresentato da n. 11.000 azioni ordinarie nominali di valore unitario di euro 89. La Società è stata costituita in data 27 ottobre 1997 e con efficacia dal 1° giugno 2017 la denominazione sociale è stata variata da Idrotigullio S.p.A. in Iren Acqua Tigullio S.p.A., modificando conseguentemente l’articolo 1 dello Statuto Sociale. Dal 21/01/2016 la società è soggetta a direzione e coordinamento di IREN S.p.A.

CRITERI DI REDAZIONE L’adozione dei principi contabili IAS/IFRS è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della Iren Acqua Tigullio S.p.A. nella seduta del 1° marzo 2018. È stata identificata quale data di transizione agli IFRS il 1° gennaio 2017 (la “Data di Transizione”). La Società aveva già predisposto i bilanci per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016 secondo i principi contabili emanati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri, modificati dall’Organismo Italiano di Contabilità (i “Principi Contabili Italiani”). Nell’apposita Appendice è quindi riportata l’informativa richiesta ai fini dell’IFRS 1 in merito alla prima applicazione degli IFRS. Il presente bilancio è quindi redatto in conformità agli IFRS in vigore alla data di approvazione dello stesso. Per IFRS si intendono i nuovi International Financial Reporting Standards, i principi contabili internazionali rivisti (“IAS”), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), precedentemente denominato Standing Interpretations Committee (“SIC”), omologati e adottati dall’Unione Europea. Gli schemi di bilancio e le informazioni di natura contabile riportate nella Nota Integrativa sono conformi alle scritture contabili dalle quali sono direttamente desunti. Gli IFRS sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati nel presente documento. I prospetti di bilancio, come previsto dall’art. 2423-ter c.c., riportano per opportuna comparazione, l’indicazione dei valori dell’esercizio precedente. Ove necessario, i dati dell’esercizio precedente sono stati opportunamente adattati al fine di garantirne la comparabilità. Il presente bilancio è stato predisposto nella prospettiva della continuità aziendale e sulla base del criterio convenzionale del costo storico, ad eccezione di alcune poste contabili che sono rilevate al fair value, in accordo con le disposizioni contenute nei Principi Contabili Internazionali. Il bilancio d’esercizio della Società è presentato in euro, che è la valuta funzionale nelle economie in cui la società opera principalmente. I prospetti di Conto Economico, di Conto Economico Complessivo, della Situazione Patrimoniale Finanziaria e delle Variazioni del Patrimonio netto sono presentati in unità di euro, salvo diversa indicazione; il Rendiconto finanziario è presentato in migliaia di euro.

5 IREN ACQUA TIGULLIO S.p.A. C.F. 01100710993

PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE Gli schemi di bilancio risultano conformi ai principi contenuti nello IAS 1 Revised Presentazione del bilancio. Il principio consente di rappresentare il conto economico complessivo, che deve presentare tutte le voci di costo e ricavo riconosciute a conto economico e a patrimonio netto, o in un singolo prospetto, o in due prospetti collegati. La Società ha optato per l’adozione di due prospetti collegati. La struttura del prospetto della Situazione patrimoniale finanziaria scelta dalla Società recepisce la classificazione tra “attività/passività correnti” e “attività/passività non correnti”, il Conto Economico presenta la classificazione per natura, forma ritenuta più rappresentativa rispetto alla cosiddetta presentazione per destinazione (anche detta a “costo del venduto”). Il rendiconto finanziario è stato predisposto utilizzando il metodo indiretto e separando i flussi di cassa della gestione fra attività operative, di investimento e di finanziamento. L’applicazione dei principi contabili internazionali è stata effettuata facendo riferimento anche al “Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio” (Framework). In assenza di un principio e di un’interpretazione applicabile specificatamente ad un’operazione, altro evento o circostanza si è fatto uso del proprio giudizio nell’interpretare il set di principi di riferimento, al fine di fornire una informativa: - rilevante ai fini delle decisioni economiche da parte degli utilizzatori; - attendibile, in modo che il bilancio: - rappresenti fedelmente la situazione patrimoniale – finanziaria, il risultato economico e i flussi finanziari dell’entità; - rifletta la sostanza economica delle operazioni, altri eventi e circostanze, e non meramente la forma legale; - sia neutrale; - sia prudente; - sia completo con riferimento a tutti gli aspetti rilevanti. La direzione aziendale inoltre deve fare riferimento e considerare l’applicabilità delle seguenti fonti in ordine gerarchicamente decrescente: - le disposizioni IFRS che trattano casi simili; - le definizioni, i criteri di rilevazione e i concetti di valutazione per la contabilizzazione di attività, passività, ricavi e costi contenuti nel Framework Nell’ambito della redazione della relazione in conformità agli IFRS, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime e ipotesi che influenzano l’applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non è facilmente desumibile da altre fonti. Tuttavia, va rilevato che, trattandosi di stime, non necessariamente i risultati ottenuti saranno gli stessi risultati qui rappresentati. Tali stime e ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni derivanti dalla revisione delle stime contabili sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri. Per maggiori dettagli sulla natura delle principali stime effettuate con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2018 si rimanda a quanto riportato nelle note di commento. Il bilancio è costituito: (a) dal conto economico; (b) dal prospetto di conto economico complessivo; (c) dal prospetto della Situazione patrimoniale finanziaria;

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(d) dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto; (e) dal rendiconto finanziario; (f) dalle note esplicative di bilancio.

Il presente bilancio è stato redatto nella prospettiva della continuità dell’attività aziendale, secondo il principio della contabilizzazione per competenza economica, nel rispetto del principio di rilevanza e significatività dell’informazione, della prevalenza della sostanza sulla forma e nell’ottica di favorire la coerenza con le presentazioni future.

CRITERI CONTABILI Nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2018 sono stati applicati gli stessi criteri di redazione utilizzati per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2017, come da nota allegata “Transizione Ai Principi Contabili Internazionali (Ifrs 1)”.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI OMOLOGATI NON ANCORA APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO

A partire dal 1° gennaio 2019 risulteranno applicabili i seguenti principi contabili e modifiche ai principi contabili che hanno già concluso il processo di endorsement comunitario:

IFRS 16 – Leases. Principio pubblicato dallo IASB in data 13 gennaio 2016, destinato a sostituire il principio IAS 17 “Leasing”, nonché le interpretazioni IFRIC 4 “Determinare se un accordo contiene un leasing”, SIC 15 “Leasing operativo - Incentivi” e SIC 27 “La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing”. Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease, che prescinde dalla forma contrattuale adottata (leasing, affitto o noleggio) e di fatto segna la fine della distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario. L’IFRS 16 introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l’identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall’uso del bene e il diritto di dirigere l’uso del bene sottostante il contratto. Dal lato del locatario, il nuovo principio prevede la rilevazione nello stato patrimoniale delle attività e delle relative passività finanziarie per tutti i contratti di leasing di durata superiore ai 12 mesi, a meno che l’attività sottostante abbia un modico valore; nel conto economico dovranno essere rilevati separatamente ammortamenti e interessi passivi. Dal lato del locatore l’impatto sul bilancio si sostanzia solo in una maggiore informativa. La sua applicazione nel Gruppo Iren è prevista a partire dal 1° gennaio 2019 pur essendo consentita un’applicazione anticipata per le entità che applicano l’IFRS 15. Sono pertanto in corso analisi dettagliate al fine di valutare gli effetti che deriveranno per il Gruppo dall’introduzione del suddetto principio.

Modifica all’IFRS9 - Elementi di pagamento anticipato con compensazione negativa. Le modifiche, omologate con Reg. UE 2018/498 del 22 marzo 2018, introducono un’eccezione per particolari attività finanziarie che prevederebbero flussi di cassa contrattuali rappresentati esclusivamente da pagamenti di capitale e interessi (IFRS 9, par. 4.1.2), ma non soddisfano tale condizione solo per la presenza di una clausola contrattuale di rimborso anticipato. In particolare, gli emendamenti prevedono che le attività finanziarie con clausola contrattuale che consente (o impone) all’emittente di ripagare uno strumento di debito o permette (o impone) al possessore di rimborsare uno strumento di debito all’emittente prima della scadenza possono essere valutate al costo ammortizzato o al fair value con contropartita le Altre componenti di

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conto economico complessivo, subordinatamente alla valutazione del modello di business in cui sono detenute, se sono soddisfatte le seguenti condizioni: - la società acquisisce o emette l’attività finanziaria con un premio o a uno sconto rispetto all’importo nominale del contratto; - l’ammontare del rimborso anticipato rappresenta sostanzialmente l’importo nominale contrattuale e gli interessi contrattuali maturati (ma non pagati), che possono includere un ragionevole compenso aggiuntivo per la risoluzione anticipata del contratto; e - all’atto della rilevazione iniziale da parte della società, il fair value dell’opzione di pagamento anticipato non è significativo. Le modifiche sono applicabili a partire dal 1 ° gennaio 2019.

IFRIC 23 – Uncertainty over Income Tax Treatment. L’interpretazione, emessa a giugno 2017 e omologata con Reg. UE 2018/1595 del 23 ottobre 2018, chiarisce come applicare i requisiti di rilevazione e valutazione dello IAS 12 in caso di incertezza sui trattamenti fiscali relativi alle imposte sul reddito. Qualora vi siano incertezze sull’applicazione della normativa fiscale a una specifica operazione o gruppo di operazioni, l’IFRIC 23 richiede di valutare la probabilità che l’Autorità fiscale accetti la scelta fatta dalla società in merito al trattamento fiscale dell’operazione: in funzione di tale probabilità, la società dovrà iscrivere nel proprio bilancio un ammontare di imposte che potrà corrispondere o differire rispetto a quanto risulta dalla dichiarazione dei redditi. L’interpretazione è applicabile dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2019 o successivamente.

Amendments to IAS 28 – Long-term interests in associates and joint ventures. La modifica, emessa a ottobre 2017 e omologata con Reg. UE 2019/237 dell’8 febbraio 2019, chiarisce che la società deve applicare le disposizioni dell’IFRS9 – Strumenti finanziari a qualsiasi altra interessenza a lungo termine che nella sostanza rappresenta un’ulteriore componente della partecipazione nella società collegata o nella joint venture, alla quale non è applicato il metodo del patrimonio netto (es. azioni privilegiate, finanziamenti e crediti non commerciali). Le eventuali perdite rilevate in base al metodo del patrimonio netto, in eccesso rispetto alla partecipazione dell’entità in azioni ordinarie della collegata o della joint venture, sono attribuite alle altre componenti della partecipazione in ordine inverso rispetto al loro grado di subordinazione (ossia, priorità di liquidazione) dopo aver applicato l’IFRS 9. La modifica è applicabile a partire dal 1° gennaio 2019.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI NON ANCORA OMOLOGATI DALL’UNIONE EUROPEA

Sono in corso di recepimento da parte dei competenti organi dell’Unione Europea i seguenti aggiornamenti ed emendamenti dei principi IFRS (già approvati dallo IASB):

Annual improvements to IFRSs 2015-2017 cycle. Emesso a dicembre 2017 il documento contiene modifiche formali e chiarimenti a principi già esistenti. Ciascuna delle modifiche sarà applicabile, previa omologazione, a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2019 o successivamente. Si evidenziano in particolare le seguenti modifiche: - IFRS 3 - Aggregazioni aziendali. L’emendamento precisa che un joint operator, che acquisisce il controllo di un’attività a controllo congiunto che rappresenta un business, deve

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rimisurare l’interessenza precedentemente detenuta nell’attività a controllo congiunto al fair value alla data di acquisizione. - IFRS 11 – Joint Arrangements. La modifica chiarisce che se una società che partecipa in un’attività a controllo congiunto che rappresenta un business (ai sensi dell’IFRS 3) senza esercitare un controllo congiunto, acquisisce il controllo congiunto, non deve rimisurare l’interessenza precedentemente detenuta. - IAS 23 – Oneri finanziari. La modifica stabilisce che il tasso di capitalizzazione applicato al fine di determinare l’ammontare di oneri finanziari capitalizzabili deve corrispondere alla media ponderata degli oneri finanziari relativi a tutti i finanziamenti in essere durante l'esercizio, diversi da quelli ottenuti specificamente allo scopo di acquisire un bene. Pertanto la parte dei finanziamenti specifici che rimane in essere quando il correlato “qualifying asset” è pronto per l’utilizzo o la vendita, deve essere inclusa nell’ammontare dei finanziamenti generici della società.

Amendments to IFRS 3 – Aggregazioni aziendali. La modifica ha interessato la definizione di business, da intendersi come un insieme integrato di attività che è possibile condurre e gestire allo scopo di fornire beni o servizi ai clienti, generare reddito da investimenti (come dividendi o interessi) o generare altri redditi da attività ordinarie. Tale precisazione consente di distinguere se un’acquisizione si riferisce ad un’impresa o ad un gruppo di attività: solo nel primo caso può essere iscritto un avviamento. La nuova definizione di business dovrà essere applicata alle acquisizioni effettuate a decorrere dal 1 gennaio 2020.

Definition of material - Amendments to IAS 1 e IAS 8. L’emendamento, emesso in data 31 ottobre 2018, ha lo scopo di precisare meglio la definizione di “significativo”, fornire indicazioni utili all’identificazione delle informazioni rilevanti da inserire in bilancio e rendere omogenea l’applicazione del concetto di materialità all’interno del corpo dei Principi contabili internazionali. La modifica sarà applicabile, previa omologazione, a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2020 o successivamente.

Relativamente ai nuovi principi applicabili a partire dall’esercizio 2019 o successivi sono in corso le valutazioni per la loro corretta applicazione e le analisi sugli impatti presumibili sui prossimi bilanci.

UTILIZZO DI STIME CONTABILI La redazione del bilancio separato al 31/12/2018 e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione l’effettuazione di stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, costi, attività e passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. L’elaborazione di tali stime ha implicato l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori di bilancio potranno differire a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Le principali stime per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono state utilizzate per: •stimare il rateo bollettazione utenti; •rilevare accantonamenti per rischi su crediti, altri fondi ed ammortamenti; •valutare la recuperabilità delle imposte differite attive, la cui iscrizione è supportata dalle prospettive d’imponibilità della Società risultanti dalla redditività attesa dei piani industriali;

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•determinare le perdite di valore delle attività immateriali e delle attività materiali. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico nel periodo in cui la variazione è avvenuta.

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ATTIVITA’ MATERIALI

IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI DI PROPRIETÁ

La voce “Immobili, impianti e macchinari di proprietà” comprende gli impianti e macchinari, le opere devolvibili (non rientranti nell’ambito dell’IFRIC 12) e le attività materiali in corso e acconti. In applicazione dell’IFRIC 12, tale voce non include le infrastrutture di proprietà utilizzate per l’erogazione del servizio idrico integrato per le quali sussiste un obbligo di devoluzione in contropartita di un corrispettivo al termine della concessione, ovvero in relazione alle quali è ravvisabile un diritto di riscatto in capo all’Autorità d’Ambito al termine dell’affidamento. Secondo il documento citato, infatti, in tali casi, benché la società abbia la proprietà delle infrastrutture citate, non ne detiene il “controllo”, ma, piuttosto, il solo diritto a utilizzarle per fornire il servizio in accordo con i termini e le modalità definite con l’ente concedente. Le attività materiali acquisite separatamente sono inizialmente capitalizzate al costo, comprensivo degli oneri accessori, dei costi diretti e di quelli indiretti per la quota ragionevolmente imputabile. Eventuali contributi pubblici in conto capitale vengono riscontati e rilasciati a conto economico negli esercizi in cui viene addebitato a conto economico l’ammortamento del bene cui i suddetti contributi si riferiscono. Le attività materiali sono detenute per essere utilizzate nella produzione e nella fornitura di beni e servizi per più di un periodo.

Se un elemento degli immobili, impianti e macchinari è composto da vari componenti aventi vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzati separatamente.

Se è probabile che i futuri benefici derivanti dal costo sostenuto per la sostituzione di una parte di un elemento di immobili, impianti e macchinari affluiranno alla società e il costo dell'elemento può essere determinato attendibilmente, tale costo viene rilevato come un aumento del valore contabile dell’elemento a cui si riferisce. Tutti gli altri costi sono rilevati nel conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

L’imputazione a conto economico dell’onere capitalizzato avviene attraverso il processo di ammortamento. L'ammortamento viene addebitato a conto economico a quote costanti lungo la vita utile di ciascun componente degli elementi di immobili, impianti e macchinari. Quando l’attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l’ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore residuo, se significativo e ragionevolmente determinabile. I terreni non sono oggetto di ammortamento, anche se acquistati congiuntamente ad un fabbricato.

Un bene materiale viene eliminato dal bilancio al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dal suo uso o dismissione. Eventuali perdite o utili (calcolati come differenza tra i proventi netti della vendita e il valore contabile) sono inclusi a conto economico nell’anno della suddetta eliminazione.

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Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati se necessario alla fine di ciascun esercizio.

ATTIVITA’ IMMATERIALI

Attività immateriali (esclusi beni in concessione)

Le attività immateriali sono iscritte nell’attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 – Attività immateriali, quando le stesse sono identificabili, è probabile che l’uso genererà benefici economici futuri e il costo può essere determinato in modo attendibile. Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente capitalizzate al costo comprensivo di tutti gli oneri accessori ad esse imputabili (ad eccezione delle attività immateriali costituenti il corrispettivo dei servizi di costruzione realizzati nell’ambito delle convenzioni relative alla gestione del servizio idrico integrato, le quali sono rilevate a fair value, qualora lo stesso sia determinabile). Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, a eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell’esercizio in cui sono state sostenute.

Concessione per la gestione del servizio idrico integrato al Comune di Chiavari

Gli importi figurano al netto delle quote di ammortamento che sono state calcolate in misura sistematica in relazione alla residua possibilità di utilizzazione. I costi di concessione sostenuti per la gestione del servizio idrico integrato e pagati al Comune di Chiavari complessivamente per €/mgl 8.779, sono suddivisi tra la concessione di Chiavari e quella del Comune di Leivi, sulla base della convenzione sottoscritta tra i due Comuni e successivamente inclusa nell’affidamento del “servizio idrico integrato” ad Iren Acqua Tigullio S.p.A. La concessione di Chiavari è ammortizzata su un periodo di 48,5 anni, mentre quella di Leivi su un periodo di 27 anni, pari alla loro durata residua dal momento di attribuzione alla Società.

Concessione Licenze Marchi e Diritti simili (IFRIC 12)

La voce “concessioni licenze marchi e diritti simili” include le attività immateriali riconducibili alla gestione del SII costituenti il corrispettivo dei servizi di costruzione realizzati nell’ambito delle convenzioni relative alla gestione del servizio idrico integrato e rappresentative del diritto di sfruttamento economico delle infrastrutture. La società ha adottato l’interpretazione IFRIC 12 a partire dal 1 gennaio 2010. L’IFRIC 12 prevede che, nei casi in cui il soggetto concedente regoli/controlli le caratteristiche dei servizi forniti, i prezzi applicabili e mantenga un interesse residuo sull’attività, il concessionario non debba rilevare le infrastrutture utilizzate per l’erogazione del servizio alla voce immobili impianti e macchinari, in quanto quest’ultimo non detiene il “controllo” dell’infrastruttura ma, piuttosto, il solo diritto a utilizzarla per fornire il servizio in accordo con i termini e le modalità definite con il concedente. In funzione delle caratteristiche degli accordi in essere la società ha rilevato un diritto immateriale da addebitare gli utenti per l’uso dell’infrastruttura. In base all’IFRIC 12, la società che è concessionaria è assimilata ad un’impresa di costruzioni (in quanto la stessa svolge un servizio di costruzione nei confronti dell’ente concedente),

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pertanto rileva e valuta in bilancio i ricavi e i costi relativi alla fornitura dei servizi secondo quanto previsto dallo IAS 11 “Lavori su ordinazione” per quanto riguarda la parte di ricavi e di costi attribuibile alla fase di costruzione e ampliamento della struttura, e dallo IAS 18 “Ricavi” in relazione ai ricavi e ai costi riferibili alla fase della gestione del servizio. In considerazione di quanto esposto stante l’obiettiva difficoltà di individuare la quota di corrispettivi dovuti dagli utenti del servizio riferibile all’attività di costruzione ed ampliamento, la rilevazione dell’attività immateriale avviene sulla base del “fair value” dei servizi di costruzione prestati. Ciò premesso ai fini della valutazione al “fair value” prevista nella rilevazione iniziale dall’IFRIC 12 il Gruppo Iren, ha deciso di introdurre una policy per il ribaltamento di una quota parte dei costi indiretti di produzione sugli investimenti.

Le spese successive relative alle attività immateriali sono capitalizzate solo quando incrementano i benefici economici futuri attesi attribuibili all’attività a cui si riferiscono. Tutte le altre spese successive sono imputate a conto economico nell’esercizio in cui sono sostenute.

Le attività immateriali con vita utile finita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a impairment test (come spiegato nel seguente paragrafo) ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato viene riesaminato alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Le variazioni della vita utile attesa o delle modalità di conseguimento dei benefici economici futuri sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento, come adeguato, e trattate come modifiche delle stime contabili. L’ammortamento viene addebitato a conto economico a quote costanti lungo la vita utile delle attività immateriali, determinata in funzione dei benefici economici attesi.

Le vite utili applicate sono le seguenti:

VITE UTILI APPLICATE DA “ALLEGATO 3” ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEI PROSPETTI PER LA TRASMISSIONE DEI DATI: DELIBERA AEEGSI (DAL 04/01/2018 ARERA)347/2012 E DETERMINA AEEGSI N.1/2012 TQI E CONFERMATE DALLE DELIBERE AEEGSI 585/2012, 643/2013 E 664/2015. Tabella 1 – Categorie di cespiti

Vite % utili Ammortamento Codice Categoria di cespiti Cespiti art.23 (anni) 01 Terreni Terreni - - 02 Fabbricati non industriali Fabbricati non industriali 40 2,5 03 Fabbricati industriali Fabbricati industriali 40 2,5 04 Costruzioni leggere Costruzioni leggere 40 2,5 Condutture - rete idrica e 40 2,5 fognaria Allacciamenti idrici e 05 Condutture e opere idrauliche fisse 40 2,5 fognari Condotte forzate 40 2,5 Opere idrauliche fisse 40 2,5 Captazioni dighe e pozzi 40 2,5

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Vite % utili Ammortamento Codice Categoria di cespiti Cespiti art.23 (anni) 06 Serbatoi Serbatoi 50 2,0 Impianti di 12 8,33 potabilizzazione/filtrazione 07 Impianti di trattamento Impianti di depurazione 12 8,33 acque reflue Impianti fognatura 12 8,33 Impianti di sollevamento e Impianti di sollevamento 8 12.5 08 pompaggio Impianti di pompaggio 8 12.5 09 Gruppi di misura meccanici Gruppi di misura meccanici 15 6,66 10 Gruppi di misura elettronici Gruppi di misura elettronici 15 6,66 11 Altri impianti Altri impianti 20 5,0 Laboratori 10 10,0 12 Laboratori e attrezzature Attrezzature 10 10,0 Telecontrollo 8 12.5 13 Telecontrollo Teletrasmissione 8 12.5 Autoveicoli da trasporto 5 20,0 14 Autoveicoli Autovetture, autoveicoli e 5 20,0 simili Studi, ricerche, brevetti, Studi, ricerche, brevetti, diritti di 5 20,0 15 diritti di utilizzazione utilizzazione Software 5 20,0 Altre immobilizzazioni materiali e Altre immobilizzazioni 7 14,28 immateriali (al netto di materiali 16 avviamenti, capitalizzazioni della Altre immobilizzazioni 7 14,28 concessione, ecc.) immateriali

PERDITE DI VALORE SU ATTIVITA’ NON FINANZIARIE

La Società verifica, almeno una volta l’anno, l’esistenza di indicatori del fatto che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste tale indicazione, viene stimato il valore recuperabile dell’attività per determinare l’eventuale perdita di valore. Il valore recuperabile di un’attività è il maggiore tra il valore equo al netto dei costi di vendita ed il suo valore d’uso determinato come valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile. Tale perdita di valore è contabilizzata a conto economico. Quando, successivamente, una perdita su attività, diverse dall’avviamento, viene meno o si riduce, il valore contabile dell’attività o dell’unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile senza eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita.

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RICAVI DA CONTRATTI CON I CLIENTI - CONTRIBUTI DI ALLACCIAMENTO

Il principio IFRS 15, recepito dall’Unione Europea in data 22 settembre 2016 e successivamente modificato con il regolamento UE 1987/2017 del 31 ottobre 2017, si applica a tutti i contratti con i clienti, eccezion fatta per i contratti di leasing, i contratti assicurativi e gli strumenti finanziari.

L’IFRS 15 definisce un modello di rilevazione dei ricavi basato su 5 steps:

i. identificazione del contratto con il cliente. Per contratto si intende l’accordo commerciale approvato tra due o più parti che crea diritti e obbligazioni esigibili. Il principio contiene disposizioni specifiche per valutare se due o più contratti devono essere combinati tra di loro e per identificare le implicazioni contabili di una modifica contrattuale; ii. identificazione delle “Performance obligations” contenute nel contratto; iii. determinazione del “Transaction price”. Al fine di determinare il prezzo dell’operazione occorre considerare, tra gli altri, i seguenti elementi: a) eventuali importi riscossi per conto di terzi (es. imposte sulle vendite), che devono essere esclusi dal corrispettivo; b) componenti variabili del prezzo (quali performance bonus, penali, sconti, rimborsi, incentivi, ecc.); c) componente finanziaria, nel caso in cui i termini di pagamento concedano al cliente una dilazione significativa; iv. allocazione del prezzo alle Performance obligations sulla base del “Relative Stand Alone Selling Price”; v. rilevazione dei ricavi quando la Performance obligation è soddisfatta. Il trasferimento del bene o servizio avviene quando il cliente ottiene il controllo del bene o servizio e cioè quando ha la capacità di deciderne e/o indirizzarne l’uso e ottenerne sostanzialmente tutti i benefici. Viene sostituito il principio espresso dallo IAS 18 per cui il ricavo va rilevato guardando ai benefici ricavabili dall’attività e alla valutazione di probabilità di incasso del relativo credito. Il controllo può essere trasferito in un certo momento (point in time) oppure nel corso del tempo (over time).

Lo standard prevede obbligatoriamente un’applicazione retroattiva, ma la transizione può avvenire secondo due modalità: retroattivamente a ciascun esercizio precedente presentato conformemente allo IAS 8 (full retrospective approach) oppure retroattivamente contabilizzando l’effetto cumulativo dalla data dell’applicazione iniziale (modified restrospective approach) nel Patrimonio netto di apertura al 1° gennaio 2018 (IFRS 15 par C3 b). Iren Acqua Tigullio ha scelto di applicare l’IFRS 15 utilizzando il primo approccio.

In sede di applicazione del predetto principio si è evidenziata la necessità di prevedere un diverso trattamento contabile dei contributi di allacciamento fatturati dalla Società a titolo di

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rimborso dei costi sostenuti per l’allaccio/posa contatore. I relativi ricavi non possono essere considerati parte del corrispettivo del servizio di distribuzione in quanto non si ha il trasferimento del controllo del bene ai sensi dell’IFRS 15, pertanto devono essere riscontati e rilasciati lungo la vita dell’asset di riferimento in linea con quanto previsto ai fini tariffari. Per quanto riguarda l’applicazione del principio ad altre tipologie/fattispecie contrattuali con i clienti le verifiche svolte non hanno evidenziato impatti rilevanti; dal 2018 sono state attivate, in relazione ai rapporti con i clienti, opportune procedure al fine della corretta rilevazione dei ricavi da contratti e della identificazione tempestiva di eventuali criticità nelle future offerte commerciali.

STRUMENTI FINANZIARI Il nuovo principio IFRS 9 è stato omologato il 22 novembre 2016 con regolamento UE 2067/2016. In sintesi le disposizioni dell’IFRS 9 riguardano: I. i criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. Per quanto riguarda le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. In particolare il principio prevede le seguenti tre categorie per la classificazione delle attività finanziarie: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (amortised cost); b) attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI – fair value through other comprehensive income); c) attività finanziarie valutate al fair value rilevato a conto economico (FVTPL – fair value through profit and loss). Scompaiono quindi le categorie dei “loans and receivables”, delle attività finanziarie disponibili per la vendita e delle attività finanziarie “held to maturity”. La classificazione all’interno delle categorie suindicate avviene sulla base del modello di business dell’entità e in relazione alle caratteristiche dei flussi di cassa generati dalle attività stesse: a) un’attività finanziaria è valutata al costo ammortizzato se il modello di business dell’entità prevede che l’attività finanziaria sia detenuta per incassare i relativi cash flow (quindi, in sostanza, non per realizzare profitti anche dalla vendita dello strumento) e le caratteristiche dei flussi di cassa dell’attività corrispondono unicamente al pagamento di capitale e interessi; b) un’attività finanziaria è misurata al Fair Value con contropartita le Altre componenti di conto economico complessivo se è detenuta con l’obiettivo sia di incassare i flussi di cassa contrattuali, sia di essere ceduta (modello Hold to Collect and Sell); c) infine se è un’attività finanziaria detenuta con finalità di negoziazione e comunque non rientra nelle fattispecie indicate ai precedenti punti a) e b) deve essere valutata al fair value con variazioni di valore imputate a conto economico. Le regole per la contabilizzazione dei derivati incorporati sono state semplificate: non è più richiesta la contabilizzazione separata del derivato incorporato e dell’attività finanziaria che lo “ospita”. Tutti gli strumenti rappresentativi di capitale rientranti nell’ambito di applicazione del principio - sia quotati che non quotati - devono essere valutati al fair value rilevato a conto economico (FVTPL – fair value through profit and loss).. (lo IAS 39 stabiliva invece che, qualora il fair value non fosse determinabile in modo attendibile, gli strumenti rappresentativi di capitale non quotati venissero valutati al costo). L’entità ha l’opzione di presentare nel Patrimonio netto (FVOCI – fair value through other comprehensive income) le variazioni di fair value degli strumenti rappresentativi di capitale che non sono detenuti per la negoziazione, per i quali invece tale opzione è vietata. Tale designazione è ammessa al momento della rilevazione iniziale, può essere adottata per singolo titolo ed è irrevocabile. Qualora ci si avvalesse di tale opzione, le variazioni di fair value di tali

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strumenti non verrebbero mai riversate a Conto economico. I dividendi invece continuano ad essere rilevati a Conto economico. L’IFRS 9 non ammette riclassificazioni tra categorie di attività finanziarie se non nei rari casi in cui vi è una modifica nel modello di business dell’entità. In tal caso gli effetti della riclassifica si applicano prospetticamente. Per le passività finanziarie la principale modifica riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come valutata al fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste siano dovute alla variazione del merito creditizio della passività stessa. Secondo il nuovo principio, tali variazioni devono essere rilevate nelle altre componenti di conto economico complessivo; II. l’impairment delle attività finanziarie. Il principio sostituisce l’attuale modello “incurred loss” introducendo un nuovo modello di impairment basato sulle perdite attese, dove per “perdita” si intende il valore attuale di tutti i futuri mancati incassi, opportunamente integrato per tenere conto delle aspettative future (“forward looking information”). La stima deve essere fatta inizialmente sulle perdite attese nei successivi 12 mesi; in considerazione dell’eventuale progressivo deterioramento del credito la stima deve essere adeguata per coprire le perdite attese lungo tutta la vita del credito; III. le operazioni di copertura (hedge accounting). L’IFRS 9 introduce alcuni significativi cambiamenti che riguardano principalmente il test di efficacia, in quanto viene abolita la soglia dell’80-125% e sostituita da un test oggettivo che verifica la relazione economica tra strumento coperto e strumento di copertura, la contabilizzazione del costo della copertura, l’ampliamento degli elementi coperti e dell’informativa richiesta.

Con riferimento al punto I) non si evidenziano impatti significativi sul bilancio derivanti dall’applicazione dei requisiti di classificazione e valutazione delle attività finanziarie previsti dall’IFRS9. La Società ha analizzato le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali di finanziamenti e crediti ritenendo che questi rispettino i criteri per la valutazione al costo ammortizzato. Per quanto riguarda il punto II) il fondo svalutazione crediti relativo ai crediti commerciali è stato rideterminato applicando il metodo semplificato previsto dall’IFRS 9 e, più nello specifico, il modello della provision matrix: tale modello si fonda sull’individuazione dei tassi di perdita (default rates) per fasce di scaduto osservati su base storica, applicati per tutta la vita attesa del credito e aggiornati in base ad elementi rilevanti di scenario futuro. Infine, in relazione al punto III) per la Società non ha impatti dai nuovi criteri di hedge accounting dell’IFRS9.

FINANZIAMENTI E CREDITI

I finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività sono valutate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di sconto effettivo al netto di ogni accantonamento per perdita di valore. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento. I crediti di natura commerciale sono iscritti al valore equo corrispondente al loro valore nominale successivamente ridotto in caso di perdite di valore. I crediti, la cui scadenza non rientra nei normali termini commerciali e non produttivi di interessi sono attualizzati.

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PERDITE DI VALORE DI ATTIVITA’ FINANZIARIE

La Società verifica ad ogni data di bilancio se un’attività finanziaria o gruppo di attività finanziarie ha subito una perdita di valore, con le modalità di seguito descritte.

ATTIVITÀ VALUTATE SECONDO IL CRITERIO DEL COSTO AMMORTIZZATO

Se esiste un’indicazione oggettiva che un finanziamento o credito iscritti al costo ammortizzato ha subito una perdita di valore, l’importo della perdita è misurato come la differenza fra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati (escludendo perdite di credito future non ancora sostenute) scontato al tasso di interesse effettivo originale dell’attività finanziaria (ossia il tasso di interesse effettivo calcolato alla data di rilevazione iniziale). Il valore contabile dell’attività verrà ridotto e l’importo della perdita verrà rilevato a conto economico. Se, in un periodo successivo, l’importo della perdita di valore si riduce e tale riduzione può essere oggettivamente ricondotta a un evento verificatosi dopo la rilevazione della perdita di valore, il valore precedentemente ridotto può essere ripristinato. Eventuali successivi ripristini di valore sono rilevati a conto economico, nella misura in cui il valore contabile dell’attività non supera il costo ammortizzato alla data del ripristino. Con riferimento a crediti commerciali, un accantonamento per perdita di valore si effettua quando esiste indicazione oggettiva (quale, ad esempio, la probabilità di insolvenza o significative difficoltà finanziarie del debitore) che la società non sarà in grado di recuperare tutti gli importi dovuti in base alle condizioni originali della fattura. Il valore contabile del credito è ridotto mediante il ricorso ad un apposito fondo. I crediti soggetti a perdita di valore sono stornati quando si verifica che essi sono irrecuperabili.

RIMANENZE

Le rimanenze sono valutate al minore tra il costo e il valore netto di presumibile realizzo. Le rimanenze sono svalutate fino al valore netto di realizzo sulla base di una valutazione eseguita voce per voce al fine di iscrivere un valore delle rimanenze non eccedente l’ammontare che si prevede di realizzare dal loro uso. L’eventuale accantonamento per svalutazione è iscritto alla voce “Svalutazioni ed altri accantonamenti”. Il costo dei beni fungibili, determinato con il metodo del costo medio ponderato per singolo movimento, comprende i costi di acquisto e i costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali.

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DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La cassa e le altre disponibilità liquide equivalenti sono iscritte, a seconda della loro natura, al valore nominale ovvero al costo ammortizzato. Le altre disponibilità liquide equivalenti sono gli investimenti finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore.

PRESTITI E FINANZIAMENTI ONEROSI

Tutti i finanziamenti sono rilevati inizialmente al valore equo del corrispettivo ricevuto al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento se non sono stati rilevati a valore equo con variazioni a conto economico. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Ogni utile o perdita è contabilizzato a conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

CANCELLAZIONE DI ATTIVITA’ E PASSIVITA’ FINANZIARIE ATTIVITÀ FINANZIARIE

Un’attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un’attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) viene cancellata da bilancio quando:

 i diritti a ricevere flussi finanziari dall’attività sono estinti;  la società conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall’attività, ma ha assunto l’obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte;  la società ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dall’attività e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell’attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un’attività e non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l’attività viene rilevata nel bilancio nella misura del suo coinvolgimento residuo nell’attività stessa.

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PASSIVITÀ FINANZIARIE

Le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value al netto dei costi di transazione. Dopo la rilevazione iniziale, sono valutate al costo ammortizzato, rilevando le eventuali differenze tra costo e valore di rimborso nel conto economico lungo la durata della passività, in conformità al metodo del tasso di interesse effettivo. Una passività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando l’obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato od adempiuto.

BENEFICI AI DIPENDENTI

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR), obbligatorio per le società italiane ai sensi della legge n. 297/1982, rientra con riferimento al fondo esistente al 31/12/2006 nella tipologia dei piani a benefici definiti soggetti a valutazioni di natura attuariale (mortalità, variazioni retributive prevedibili, ecc.) per esprimere il valore attuale del beneficio, erogabile al termine del rapporto di lavoro, che i dipendenti hanno maturato alla data di bilancio. L’obbligazione e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati da attuari indipendenti . Si ricorda che a seguito dell’applicazione dello IAS 19 revised è previsto che tutti gli utili/perdite attuariali maturati alla data di bilancio e riferiti ai “benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro” siano rilevati immediatamente nel “Patrimonio Netto” con evidenza nel conto economico complessivo. I contributi da versare ai piani a contribuzione definita sono rilevati come costo nel conto economico dell’esercizio in cui sono sostenuti. A seguito delle modifiche introdotte dalla legge finanziarie del 2007, a partire al 1 gennaio 2007 la natura del TFR muta da “piani a benefici definiti” a “piani a contributi definiti”.

FONDI RISCHI E ONERI

La Società rileva i fondi per rischi e oneri quando, in presenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, nei confronti di terzi, è probabile che si renderà necessario l’impiego di risorse per adempiere l’obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare della stessa. Le eventuali variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui tale variazione avviene. Se l’effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando viene effettuata l’attualizzazione, l’incremento dell’accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

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DEBITI COMMERCIALI E ALTRI DEBITI

I debiti commerciali e gli altri debiti sono contabilizzati al costo ammortizzato.

RICONOSCIMENTO DEI RICAVI E DEI COSTI

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla Società affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile; essi sono rappresentati al netto di sconti, abbuoni e resi. Per quanto riguarda l’informativa in merito alla contabilizzazione del Vincolo dei Ricavi del Gestore (VRG) si rimanda alla nota sui Ricavi per vendita di beni e servizi. I costi e le spese sono contabilizzati seguendo il principio della competenza.

INTERESSI

Gli oneri finanziari netti comprendono gli interessi sui finanziamenti calcolati in conformità al tasso di interesse effettivo, gli interessi attivi sui fondi investiti, i dividendi attivi, gli utili e le perdite su cambi. Gli interessi attivi sono rilevati a conto economico, per competenza, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. Gli oneri finanziari maturati a fronte di investimenti effettuati in beni che ne giustificano la capitalizzazione sono rilevati ad incremento del valore del bene.

DIVIDENDI ATTIVI/PASSIVI

Sono rilevati quando sorge il diritto/obbligo alla corresponsione dei dividendi, che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.

IMPOSTE

L’onere fiscale dell’esercizio comprende l’onere fiscale corrente e l’onere fiscale differito. Le imposte sul reddito correnti sono determinate sulla base di una realistica previsione del reddito imponibile, in applicazione della vigente normativa fiscale, tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti d’imposta eventualmente spettanti.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra i costi operativi. Inoltre, in base al principio della competenza vengono stanziate imposte differite sia attive che passive calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore riconosciuto ai fini fiscali delle attività e delle passività ed i relativi valori contabili. Le imposte differite attive sono stanziate nella misura in cui è probabile che possano essere recuperate. Il valore contabile delle imposte differite attive viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile.

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Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono calcolate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio in cui sarà realizzata l’attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono, sulla base delle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio. Quando i risultati sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono anch’esse imputate direttamente al patrimonio netto.

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ANALISI DELLE VOCI DI CONTO ECONOMICO

Nota 1) Ricavi per vendita di beni e servizi L’attività della Società non è caratterizzata da fenomeni di stagionalità. Come già evidenziato nella relazione sulla gestione, Iren Acqua S.p.A. svolge la gestione unitaria ed integrata dell’insieme dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione quale “Gestore operativo” del Servizio Idrico Integrato dell’Ente di Ambito della Città Metropolitana di Genova. Con riferimento ai ricavi delle vendite, di seguito è riportata un’analisi dettagliata degli stessi:

RICAVI PER VENDITA BENI E SERVIZI 31/12/2018 31/12/2017 DELTA

Ricavi quota fissa e quota variabile 13.637.584 14.471.173 - 833.589 Ricavi bocche antincendio 17.471 37.320 - 19.849 Ricavi vendita acqua ingrosso 70.247 52.894 17.353 Ricavi fogna e depurazione industriali 18.914 8.631 10.283 Ricavi fogna e depurazione bollettati da altri gestori 7.245.384 7.155.234 90.150 Riequilibrio tariffario (compreso canone finanziario ) - 4.318.923 - 3.883.000 - 435.923 Ricavi Foni Agevolazioni tariffarie - 16.000 - 16.000

Ricavi vincolo Quota fissa, Quota Variabile e bocche antincendio 417.117 - 1.414.814 1.831.931 Sopravvenienze attive Ricavi Caratteristici 211.954 1.905.229 - 1.693.276

Totale Ricavi per vendite beni e servizi 17.299.748 18.348.667 - 1.048.919

Coerentemente con la prassi contabile adottata negli esercizi precedenti, la Società per il 2018 ha provveduto a registrare un livello di ricavi, adeguati alla luce dell’andamento dei costi di energia elettrica ed indipendente rispetto ai volumi effettivamente erogati, coerente con l’approvazione tariffaria dell’ EGA Genova e di ARERA (quest’ultima ha concluso il procedimento di aggiornamento tariffario per il biennio 2018-2019 con la delibera 559-18 del 6/11/2018. Come per gli esercizi precedenti il livello tariffario approvato è stato unico per l’intero ambito. Al fine di allineare la tariffa applicata (unica come detto per l’intero ambito) a quella spettante (a raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario di ciascuna società, coerentemente con le delibere di EGA/ARERA) si è quindi proceduto ad attuare procedura di perequazione tra tutte le società dell’ambito. A fronte di un livello di ricavi di competenza sostanzialmente costanti tra 2017 e 2018, la tariffa finale applicata all’utenza si è decrementata nell’anno del 4,73% (θ da 1,10 a 1,048). Tale decremento tariffario è interamente dovuto all’effetto tariffario. di minori recuperi in tariffa di conguagli tariffari nel 2018 rispetto al 2017.

Poiché l’ammontare dei ricavi bollettati nel corso del 2018 è risultato minore dei ricavi di competenza dell’esercizio, determinati in base al calcolo sopra specificato, si è rilevato un delta vincolo dei ricavi positivo, quindi un maggior ricavo (al netto dei costi passanti), pari a €mgl 417.

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Infine, poiché esiste una differenza tra il theta ATO e quello di ogni singolo gestore operativo, che determina sulla base delle proprie caratteristiche reddituali, Iren Acqua Tigullio ha rilevato le partite perequative con gli altri gestori operanti nello stesso Ambito, al fine di poter erogare il servizio con la stessa tariffa in tutta la Provincia. La voce riequilibrio tariffario è pari a per €mgl 4.319 (€mgl 3.883 nel 2017). Le sopravvenienze attive per €mgl 212 sono relative al riconoscimento delle partite pregresse per €mgl 418 (€mgl 2.028 nel 2017), ai conguagli sull’acqua all’ingrosso, parzialmente compensate dalla rilevazione di sopravvenienze passive su stanziamenti degli anni precedenti.

Nota 2) Altri ricavi e proventi ALTRI RICAVI 31/12/2018 31/12/2017 DELTA

Ricavi contributi allacciamento 23.237 18.379 4.858 Ricavi contributi riattivazione utenze 27.101 70.415 - 43.314 Contributi conto impianti 13.204 19.105 - 5.901 Rimborso clienti e vari 78.490 70.581 7.909 Rimborsi assicurativi 1.500 2.800 - 1.300 Ricavi diversi 10.036 67.800 - 57.764 Sopravvenienze attive 5 6.768 - 6.763 Ricavi personale in distacco 23.637 32.124 - 8.487 Ricavi lavori conto terzi 1.331.190 1.569.016 - 237.826 Ricavi da costruzione beni in concessione 3.158.572 1.948.757 1.209.814 Ricavi investimenti 236.667 470.477 - 233.811 - Totale Altri ricavi E Proventi 4.903.638 4.276.222 627.415

La voce “Ricavi da costruzione beni in concessione” (€mgl. 3.159 rispetto a €mgl. 1.949 dell’esercizio precedente) rappresentano proventi di competenza per investimenti effettuati dalla Società per lavori su beni in concessione.

Nota 3) Acquisto materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

31/12/2018 31/12/2017 DELTA

Acquisto Acqua e Gas 22.307 40.495 - 18.188 Acquisto acqua all'ingrosso 212.279 180.193 32.086 Materiale esercizio scorta magazzino/per riparazione/Reagenti 1.075.035 1.141.971 - 66.936 Altre materie prime 146.999 1.547 145.452 Sopravvenienze 10.006 1.102 8.904 Carburanti e lubrificanti 31.724 45.527 - 13.803

Totale Acquisto Materie Prime, Sussidiarie, di Consumo e merci 1.498.351 1.410.836 87.516

Il costo di acquisto di materie prime e di consumo include i costi assicurativi, i costi di trasporto e gli altri costi direttamente attribuibili all’acquisto. Il costo di acquisto è al netto di sconti commerciali, resi ed altre voci simili. La variazione in aumento rispetto all’esercizio precedente è determinata prevalentemente dagli acquisti di altre materie prime inerenti la depurazione.

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Nota 4) Variazioni delle rimanenze 31/12/2018 31/12/2017

Variazione delle Rimanenze 43.024 31.663

Il criterio di valutazione per determinare il costo delle “Rimanenze di magazzino” è il Costo Medio Ponderato. Tutto il materiale di magazzino è costituito da “materiale di consumo” per lo svolgimento della normale attività del Servizio Idrico Integrato. Si evidenzia la cessione del materiale relativo al Servizio Idrico Integrato avvenuta nel corso dell’esercizio 2018 alla Controllante Ireti S.p.A..

Nota 5) Prestazioni di servizi Si riporta di seguito evidenza dei costi per servizi industriali, commerciali ed amministrativi:

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SERVIZI INDUSTRIALI 31/12/2018 31/12/2017 DELTA

Assicurazioni 20.000 25.496 - 5.496 Automezzi 181 - 181 Altri: - - Smaltimento fanghi e rifiuti 459.993 578.920 - 118.926 Spese lavori reti, impianti, ecc. 5.824.988 4.949.990 874.997

6.284.981 5.528.910 756.071

Trasporti e magazzinaggio 24.255 - 24.255 Analisi e collaudi 269.730 194.850 74.880 Risarcimento danni 23.970 42.553 - 18.583 Acquisto Energia Elettrica 1.984.488 2.131.440 - 146.952

Totale servizi industriali 8.607.605 7.923.250 684.356

SERVIZI COMMERCIALI 31/12/2018 31/12/2017 DELTA

Servizi commerciali intercompany 1.059.538 958.218 101.320 Pedaggi autostradali su automezzi 11.814 11.047 767 Aggio 147.660 128.445 19.215

Totale servizi commerciali 1.219.012 1.097.710 121.302

SERVIZI AMMINISTRATIVI 31/12/2018 31/12/2017 DELTA

Spese per utenze postali e telegrafoniche 48 276 - 227 Spese bancarie 101.535 108.893 - 7.358 Consulenze tecniche-legali-notarili-amministrative-professionali 79.771 58.769 21.003 Costi corporate, prestazioni servizio intercompany e personale in comando 2.936.930 2.970.553 - 33.624 Prestazioni professionali, investimenti e diversi 479.117 250.856 228.261 Spese servizi informatici e altre prestazioni di servizio 22.249 13.404 8.845 Corrispettivi a società di Revisione 24.064 22.899 1.165

Totale servizi amministrativi 3.643.714 3.425.650 218.065

Prestazioni diverse 320 185 136

Totale Servizi 13.470.652 12.446.794 1.023.858

Costi per servizi commerciali La voce “servizi commerciali” è prevalentemente formata dai servizi commerciali da Iren Mercato S.p.A..

Costi per servizi amministrativi La voce “costi corporate, prestazioni servizio intercompany e personale in comando si riferisce a servizi addebitati dalle controllanti IREN S.p.A. e IRETI S.p.A.

Nota 6) Oneri per godimento beni di terzi e oneri diversi di gestione

Di seguito si analizzano gli oneri per godimento beni di terzi e gli oneri diversi di gestione.

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COSTI PER GODIMENTO BENI DI TERZI 31/12/2018 31/12/2017 DELTA

Fitti e canoni passivi beni immobili 59.494 58.734 760 Fitti e canoni passivi beni mobili 17.559 7.742 9.817 Canoni attraversamento e parallelismi 2.033 3.122 -1.088 Sopravvenienze godimento beni di terzi 7.212 14.548 -7.335 Canone concessione Chiavari 485 2.543 -2.058 Canoni concessioni utilizzo beni di terzi 31.170 36.919 -5.749 Noleggi diversi 8.428 8.428 Servitù passive 0 12.000 -12.000

Totale godimento beni di terzi 126.381 135.608 -9.226

Tale voce è composta principalmente dai canoni di concessione dovuti ad Enti.

ONERI DIVERSI DI GESTIONE 31/12/2018 31/12/2017 DELTA

Contributi e quote associative 6.211 6.408 - 197 Imposta di bollo 2.606 3.546 - 940 Tassa società e diritti camerali 5.938 2.770 3.168 Imposte sugli immobili 821 818 3 Imposte e tasse diverse 44.139 28.002 16.137 Organismo di vigilanza 5.200 4.245 955 Spese generali 9.815 6.039 3.776 Penalità 11.160 14.520 - 3.360 Minusvalenze da alienazione beni 2.275 - 2.275 Sopravvenienze passive ordinarie e bollettazione 213.191 1.366.261 - 1.153.070 Compenso consiglio di amministrazione 92.047 88.159 3.889

Totale oneri diversi di gestione 393.403 1.520.768 -1.127.364

Le sopravvenienze passive sono relative per €mgl 218 al rischio inerente le partite pregresse, si rimanda al paragrafo “Fondi per rischi e oneri” e alla nota inserita nella relazione sulla gestione che descrive la contabilizzazione della partita stessa. Nel 2017 le sopravvenienze passive relative alle partite pregresse erano pari a €mgl 1.377.

Nota 7) Costi del personale

COSTI DEL PERSONALE 31/12/2018 31/12/2017 DELTA

Salari e stipendi 1.967.790 1.653.445 314.345 Oneri sociali 626.866 536.196 90.670 T.F.R. 0 0 - 0 Altri 86.536 180.965 - 94.429

Totale Costi personale 2.681.193 2.370.606 310.586

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Relativamente alla movimentazione del personale, si rimanda al paragrafo alla nota inserita nella relazione sulla gestione.

Nota 8) Ammortamenti

Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 31/12/2018 31/12/2017 DELTA

Ammortamento immobilizzazioni immateriali 8.198 8.198 0 Ammortamento su infrastrutture in concessione 912.858 825.243 87.615 Ammortamento concessioni 196.741 196.741 0 Svalutazione immobilizzazioni immateriali 4.947 4.947

Totali 1.122.745 1.030.182 92.563

Ammortamento delle immobilizzazioni materiali

Migliorie su beni di terzi 11.388 14.037 -2.649 Immobilizzazioni materiali 60.394 67.424 -7.030

Totali 71.782 81.461 -9.679

Totale complessivo 1.194.527 1.111.643 82.884

Il valore contabile lordo e l’ammontare accumulato all’inizio ed al termine del periodo è riportato nei prospetti patrimoniali delle “Attività materiali” e delle “Attività immateriali”. Non vi sono immobili, impianti e macchinari temporaneamente inattivi. Ai fini della redazione del bilancio al 31 dicembre 2018, in continuità con l’esercizio precedente, sono state applicate le vite utili previste dalle Delibere ARERA (ex AEEGSI).

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Nota 9) Accantonamenti

Accantonamento al fondo svalutazione crediti 31/12/2018 31/12/2017 DELTA

Accantonamento al fondo svalutazione crediti 340.972 234.187 106.785

Accantonamento al fondo rischi 31/12/2018 31/12/2017 DELTA

Accantonamento al fondo rischi 164.080 1.370.715 -1.206.635

Rilascio fondi (1.263) (94.585) 93.322

Totale Accantonamenti 503.790 1.510.317 -1.006.527

L’accantonamento al fondo svalutazione crediti è stato effettuato sulla base di una valutazione prospettica del rischio di inesigibilità relativo ai crediti per servizi resi. Si veda la successiva nota sui Fondi per rischi e oneri per dettagli circa gli accantonamenti ai fondi rischi nonché i rilasci a conto economico.

Nota 10) Proventi ed oneri finanziari

GESTIONE FINANZIARIA 31/12/2018 31/12/2017 DELTA

Indennità di mora 60.670 3.668 57.002 Altro 5 6.850 - 6.844 Totale proventi finanziari 60.676 10.518 57.002

Interessi finanziamento da Iren S.p.a. 30.541 61.889 - 31.348 Interessi passivi su depositi cauzionali 1.447 888 559 Oneri finanziari per benefici ai dipendenti: Interest cost 5.297 3.050 2.247 Intressi passivi di mora 9.269 69 9.200 Altro 9 123 - 114 Totale oneri finanziari 46.563 66.019 - 19.456

Risultato della gestione finanziaria 14.112 - 55.501 69.613 Nel periodo sono stati applicati interessi di mora ai clienti (recupero interessi di mora anno 2018 e pregressi) Gli interessi dovuti alla controllante Iren Spa relativamente ai rapporti di credito correnti con la stessa sono stati regolarmente imputati ed evidenziati. La contropartita di debito è iscritta nei debiti verso controllante. La voce “Interest cost” si riferisce alla rivalutazione finanziaria del TFR derivata dalla valutazione in base allo IAS 19.

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Nota 11) Imposte sul reddito di esercizio

Così composte in €/000: 2018 2017 Ires dell'esercizio 426 870

Irap dell'esercizio 122 222

Ires pre-pagata generata - 186 - 695

Irap pre-pagata generata - 13 - 60

Rilascio ires pre-pagate 313 316

Rilascio irap pre-pagata 1 - Rilascio ires pre-pagata per aliquota 24% ires Imposte relative esercizi precedenti - 26 - 257 totale 637 396

Prospetto di riconciliazione tra imposte ad aliquota ordinaria ed aliquota effettiva: IRES corrente (€/000) 2018 2017 Utile ante imposte 2.306 1.653

Aliquota ordinaria applicabile 24% 24%

Totale variazioni in aumento 728 3.592

Totale variazioni in diminuzione - 1.170 - 1.619

Base imponibile effettiva al netto ACE 1.865 3.626 IRES CORRENTE 426 870

Aliquota IRES corrente effettiva (ires /utile 18,47% 52,63% ante imposte) Aliquota IRES anticipata generata (ires pre- -8,07% -41,38% pagat /utile ante imposte) Aliquota IRES anticipata rilasciata (ires 13,57% 12,95% rilasciata /utile ante imposte) Aliquota IRES anticipata rilasciata per adeguamento ires 24% (ires rilasciata /utile ante imposte) e sopravvenienze ALIQUOTA IRES su utile ante imposte 23,98% 24,20%

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Prospetto di riconciliazione tra imposte ad aliquota ordinaria ed aliquota effettiva: IRAP corrente (€/000) 2018 2017 Aliquota IRAP teorica 4,20% 4,20%

Valore della produzione 22.215 20.982

Costi della produzione ammessi in - 19.530 - 17.256 detrazione

Differenza 2.685 3.726

Variazioni in aumento 223 1.598 Variazioni in diminuzione - - 30

Base imponibile IRAP 2.908 5.294 IRAP CORRENTE 122 222 Aliquota IRAP corrente effettiva(irap /utile ante imposte) 5,29% 13,43%

Per il prospetto di cui al punto 14) lettera a) dell'art. 2427, ovvero la descrizione delle differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione della fiscalità differita attiva e passiva si rimanda al dettaglio dei crediti per imposte anticipate.

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ANALISI DELLE VOCI DI STATO PATRIMONIALE

ATTIVITA’ NON CORRENTI

IMMOBILIZZAZIONI

Nota 12) Immobilizzazioni materiali Di seguito vengono indicate le movimentazioni di ogni categoria di cespiti ammortizzabili avvenute nel corso dell’esercizio.

Nel prospetto di seguito presentato si evidenzia l’incremento complessivo delle immobilizzazioni materiali del 2018 pari a € 19.863 e la relativa composizione.

Aliquota Saldo Saldo finale ammortamen Incrementi Giroconti finale 31/12/2017 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI to 31/12/2018

Fabbricati(beni di terzi) Spese di ristrutturazione immobili (Caperana e V.le Millo) 14,28% 1.109.410 1.109.410

Totale Fabbricati 1.109.410 - - 1.109.410

Attrezzature industriali e commerciali

Attrezzature varia e minuta 10% 256.622 19.863 276.485

Totale attrezzature in.li e comm.li 256.622 19.863 - 276.485

Altri beni:

Mobili e arredi 14,28% 226.164 - 226.164

Macchine ufficio elettroniche 14,28% 168.843 - 168.843

Automezzi 20% 694.996 - 694.996

Totale altri beni 1.090.003 - - 1.090.003

Immobilizzazioni in corso e acconti 9.779 9.779

Totale immobilizzazioni in corso 9.779 - - 9.779

TOTALE 2.465.814 19.863 - 2.485.677

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Di seguito le movimentazioni dei fondi ammortamento delle immobilizzazioni materiali:

Saldo Saldo Ammorta fondo Decrementi fondo menti 31/12/2017 31/12/2018 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Fabbricati(beni di terzi) Spese di ristrutturazione immobili (Caperana e V.le Millo) 1.089.368 11.388 - 1.100.756

Totale Fabbricati 1.089.368 11.388 - 1.100.756

Attrezzature industriali e commerciali Attrezzature varia e minuta 192.056 14.012 - 206.068

Totale attrezzature in.li e comm.li 192.056 14.012 - 206.068

Altri beni: Mobili e arredi 196.290 7.716 - 204.006 Macchine ufficio elettroniche 156.807 3.217 - 160.024 Automezzi 627.405 35.449 - 662.854

Totale altri beni 980.502 46.382 - 1.026.884

Immobilizzazioni in corso e acconti

Totale immobilizzazioni in corso - - - -

TOTALE 2.261.926 71.782 - 2.333.708

Di seguito il valore residuo:

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Valore Saldo Valore Aliquota cespite fondo residuo ammortam 31/12/2018 31/12/2018 31/12/2018 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI ento

Fabbricati(beni di terzi) Spese di ristrutturazione immobili (Caperana e V.le Millo) 14,28% 1.109.410 1.100.756 8.654

Totale Fabbricati 1.109.410 1.100.756 8.654

Attrezzature industriali e commerciali Attrezzature varia e minuta 10% 276.485 206.068 70.417

Totale attrezzature in.li e comm.li 276.485 206.068 70.417

Altri beni: Mobili e arredi 14,28% 226.164 204.006 22.158 Macchine ufficio elettroniche 14,28% 168.843 160.024 8.819 Automezzi 20% 694.996 662.854 32.142

Totale altri beni 1.090.003 1.026.884 63.119

Immobilizzazioni in corso e acconti 9.779 - 9.779

Totale immobilizzazioni in corso 9.779 - 9.779

TOTALE 2.485.677 2.333.708 151.969

Nota 13) Attività immateriali Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto in quanto ritenute produttive di utilità economica su un arco di più esercizi ed esposte al netto degli ammortamenti calcolati in base al residuo periodo di vita utile. Non sono presenti attività immateriali a vita utile indefinita. La voce “infrastrutture in concessione” include le attività immateriali costituenti il corrispettivo dei servizi di costruzione realizzati dalla Società nell’ambito delle convenzioni relative alla gestione del servizio idrico integrato ( infrastrutture in concessione); tali attività sono rilevate in applicazione dell’interpretazione dell’IFRIC 12 e rappresentano il diritto di sfruttamento economico delle infrastrutture. Tra le immobilizzazioni immateriali risultano iscritte le concessioni del Comune di Chiavari e del Comune di Leivi: l’ammortamento tiene conto della differente durata delle due concessioni.

Le attività immateriali connesse ai servizi di costruzione in corso di ultimazione sono rilevate alla voce “attività immateriali in corso e acconti”. I movimenti intervenuti nell’esercizio sono i seguenti:

Di seguito la tabella con le movimentazioni:

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Giroconto Svalutazi Saldo finale fondo oni/Sopr Saldo finale Incrementi Decrementi Giroconti Quota Amm.ti Aliquota 31/12/2017 ammorta avvenien 31/12/2018 IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI ammortamento mento ze Concessioni, licenze, marchi Chiavari durata conc. 48,5 anni 4.918.015 - - 161.246 4.756.769 Leivi durata conc. 27 anni 319.880 - - 35.495 284.385 Totale 5.237.894 - - 196.741 5.041.153

Infrastrutture in concessione (*) Colloco contatori 6,67 436.572 212.557 - 2.688 1.298 412 - 39.988 608.165 Impianti allarme 10% 211 - - - - - 211 - Sistemi di automazione (telecontrollo) 12,5% 1.701 - - - - - 1.152 549 Impianti (serbatoi) 2% 687.813 97.484 - 51.981 1.839 - - 17.106 822.011 Impianti sollevamento acqua 12,5% 336.693 196.634 - - - - - 104.506 428.821 Impianti sollevamento fogna 12,5% 581.722 182.576 - 1.963 - 1.962 - - 137.104 627.195 Depuratore (Spese manut.ne straordinarie) 8,33% 1.390.544 513.548 - 20.420 123 - - 240.363 1.684.271 Impianti (filtraggio) 8,33% 109.060 346 - - - - 10.849 98.556 Impianti (sorgenti) 2,50% 139.681 25.179 - - - - 4.330 160.530 Impianti di captazione (pozzi) 2,50% 482.387 1.631 - - - - 14.556 469.462 Condutture acqua 2,50% 3.664.574 328.733 - 14.496 - - 129.406 3.878.398 Condutture fogna 2,50% 5.864.674 655.002 - 10.566 193.320 494 - 198.476 6.504.448 Allacci acquedotto 2,50% 417.164 302.446 - - - - 14.810 704.800 14.112.796 2.516.137 - 13.254 283.478 - 906 - 912.858 15.987.205

Altre immobilizzazioni immateriali:

Diritti di brevetto 14,28% 19.694 - 8.198 11.496 totale B7) 19.694 ------8.198 11.496

Immobilizzazioni in corso e acconti IFRIC 12 (*) 634.325 642.434 - 283.478 993.281 Immobilizzazioni in corso e acconti no IFRIC 12 9.770 9.770 644.095 642.434 - - 283.478 - - - 1.003.051 TOTALE 20.014.479 3.158.572 - 13.254 - - 906 - 1.117.797 22.042.905

(*) In particolare le disposizioni dell’IFRIC 12 risultano applicabili dalla Società agli accordi nell’ambito dei quali l’operatore si impegna a fornire il servizio pubblico di distribuzione dell’acqua alla tariffa stabilita dall’Autorità d’Ambito utilizzando impianti sia in concessione che di proprietà i quali saranno rilevati dall’ente concedente al termine della concessione corrispondendo un importo che tiene conto anche del valore residuo dell’infrastruttura. Il processo di ammortamento delle attività relative agli accordi per servizi in concessione è determinato sulla base delle modalità attese di ottenimento dei benefici economici futuri derivanti dall’utilizzo e dal valore residuo dell’infrastruttura, così come previsto dal quadro normativo di riferimento. In considerazione del fatto che il valore di ciascuna infrastruttura e delle relative quote di ammortamento concorrono a determinare la tariffa in base al piano di ammortamento tariffario approvato dall’ATO, il periodo di ottenimento dei benefici economici dall’infrastruttura coincide con il periodo di ammortamento della stessa previsto nel Piano d’ambito.

ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI

Nota 14) Crediti Commerciali Saldo 31.12.2018 Saldo 31.12.2017

Partite pregresse 314.047 1.665.047

Totali 314.047 1.665.047

Come descritto nella relazione sulla gestione si ricorda che a maggio 2017 la Città Metropolitana di Genova ha concluso il processo di definizione ed approvazione delle partite pregresse, ossia il saldo spettante al gestore a chiusura del metodo regolatorio antecedente l’assegnazione dei poteri di regolazione ad ARERA (avvenuta a fine 2011). L’EGA Genova ha approvato, relativamente all’intero ambito, un riconoscimento di 29 €mil, aggiuntivo a quello di 15 €mil approvato nel 2012 (relativo al triennio 2006-2009). Il recupero in bolletta dei complessivi 44 €mil è stato previsto in 4 anni, precisamente 5 €mil nel 2017, 15 €mil nel 2018, 20 €mil nel 2019 e 4 €mil nel 2020. Il credito a lungo termine per Partite Pregresse residuo ammonta a €mgl 314.

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Nota 15) Depositi Cauzionali

Saldo 31.12.2018 Saldo 31.12.2017

Depositi in contanti presso enti pubblici e privati 15.712 15.712

Totali 15.712 15.712

Nota 16) Attività per imposte anticipate

Saldo 31.12.2018 Saldo 31.12.2017

Totale Crediti per imposte anticipate 2.578.799 2.697.268

Totali 2.578.799 2.697.268

Di seguito vengono esposte le variazioni rispetto all’esercizio precedente, per singola voce di costo, che determinano l’accantonamento e il rilascio delle imposte anticipate.

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ATTIVITA’ CORRENTI Nota 17) Rimanenze di magazzino

Saldo 31.12.2018 Saldo 31.12.2017

Rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo - 62.141

Totali - 62.141

Nel corso dell’esercizio, a seguito della riorganizzazione gestionale dei magazzini, è stata effettuata la cessione delle scorte caratteristiche per l’attività di gestione del Servizio Idrico Integrato alla controllante Iren S.p.A.. Si segnala che non sono state effettuate svalutazioni o ripristini di valore.

CREDITI COMMERCIALI

Nota 18) Crediti verso clienti

CREDITI COMMERCIALI Saldo 31.12.2017 Incrementi Decrementi Saldo 31.12.2018

Crediti verso clienti 1.813.906 2.695.823 Crediti verso clienti da bollettazione 6.675.825 7.176.294 Crediti verso clienti per fatture bollette da emettere 4.915.357 3.964.326 Crediti v/ clienti bollette da emettere VRG - 258.373 Crediti per partite pregresse 1.396.325 1.270.471 Debiti da bollettazione - 123.139 - 199.996

TOTALE CREDITI (Valore nominale) 14.678.275 - - 15.165.292

Saldo 31.12.2017 Incrementi Decrementi Saldo 31.12.2018 Fondo svalutazione crediti 5.421.172 340.972 - 626.979 5.135.165

TOTALE CREDITI (Valore presunto realizzo) 9.257.103 340.972 - 626.979 10.030.127

La voce è composta esclusivamente da crediti verso clienti italiani.

Nota 19) Crediti vs. imprese controllanti Saldo 31.12.2018 Saldo 31.12.2017

Iren Acqua Spa 67.380 62.709 Ireti Spa 3.097.656 2.134.532

Totali 3.165.035 2.197.240

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Il credito verso Iren Acqua S.p.A. è legato alle attività svolte presso i comuni di Borzonasca, Mezzanego, Moconesi, Neirone, Tribogna. Il credito verso Ireti S.p.A. è formato per €/mgl 420 da crediti per il rimborso dell’alluvione 2014; e credito per la bollettazione della fognatura e della depurazione relativo ai comuni bollettati da Ireti.

Nota 20) Crediti tributari

Saldo 31.12.2018 Saldo 31.12.2017

Crediti per Ires 438.589 157.710

Crediti per Irap 96.888

Ritenute acconto Irpef - 587

Imposta di bollo virtuale 5.229

Erario c\rit.acconto subite 69 350

Totali 540.775 158.647

CREDITI VARI ED ALTRE ATTIVITA’ CORRENTI

Nota 21) Altri crediti diversi Saldo 31.12.2018 Saldo 31.12.2017

Anticipi a fornitori 7.175 7.297

Inail 43 3.281

Altri crediti diversi 46.089 51.550

Totali 53.306 62.128

Nota 22) Risconti attivi

Saldo 31.12.2018 Saldo 31.12.2017

Risconti attivi 4.214 1.526

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La voce è costituita prevalentemente da utenze e da canoni di competenza di periodi successivi.

Nota 23) Crediti per IVA di gruppo Saldo 31.12.2018 Saldo 31.12.2017

Crediti per Iva di gruppo 1.466.579 199.502

CREDITI FINANZIARI ED ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE CORRENTI

Nota 24) Crediti finanziari verso controllante

Saldo 31.12.2018 Saldo 31.12.2017

IRETI SpA 420.000 420.000

Tesoreria accentrata Iren SpA 2.309.149 8.650.082

Totali 2.729.149 9.070.082

Il credito verso Iren S.p.A. è rappresentato dal saldo di Conto corrente gestito a partire dall’1/1/16 dalla Capogruppo; come deliberato con Consiglio di Amministrazione del 3 dicembre 2015, a decorrere dal 1° gennaio 2016 sono stati accentrati in Iren S.p.A. tutti gli incassi/pagamenti realizzati a livello di gruppo ed è stato stipulato un contratto di conto corrente intercompany fra Iren S.p.A. e Iren Acqua Tigullio S.p.A.. Il tasso a credito è pari al tasso Euribor media mese rilevato da “il Sole 24 Ore” (base 365) il primo giorno di ogni trimestre; il tasso a debito è pari al costo medio della provvista finanziaria di Iren Spa maggiorato di uno spread del 0,10 %.

Nota 25) Crediti finanziari verso altri

Saldo 31.12.2018 Saldo 31.12.2017

Risconti attivi 1.026 2.064

Totali 1.026 2.064

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STATO PATRIMONIALE PASSIVITA’ E PATRIMONIO NETTO

Nota 26) Patrimonio netto

(*) Concorre alla formazione del Conto economico complessivo

Capitale sociale

Il Capitale Sociale è interamente sottoscritto e versato e si compone di 11.000 azioni del valore nominale di € 89.

Il capitale sociale risulta detenuto nel seguente modo: Iren Acqua S.p.A. 66,55% COMUNE DI CHIAVARI 20 % COMUNE DI LAVAGNA 10 % MARINA DI CHIAVARI SRL 1 % COMUNE DI FAVALE DI MALVARO 1 % COMUNE DI ORERO 1 % COMUNE DI LEIVI 0,45%

Riserva legale La Riserva legale è invariata rispetto al 2008 avendo già raggiunto 1/5 del capitale sociale.

Altre riserve E’ stato accantonato nel 2018 a riserva di utili l’importo di € 895.685, mentre è stato distribuito l’importo di €450.000 dell’utile 2017, così come deliberato dall’assemblea del 9 aprile 2018.

E’ stato portato a Utile a nuovo, l’importo di 288.959 relativo al maggior utile 2017 originatosi in seguito alla transizione IAS.

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PROSPETTO VOCI DI PATRIMONIO NETTO (ART.2427 N.7 bis CC)

PATRIMONIO NETTO IMPORTO POSSIBILITA' DI UTILIZZO QUOTA DISPONIBILE

Capitale sociale 979.000

Riserva di capitale 0

Riserve di utili Riserva legale 219.888 B --

Riserva straordinaria 9.753.685 A,B,C 9.753.685

Altre riserve utili 3.104.398 A,B,C 3.104.398

Fondo per investimenti 865.953 investimenti --

Le riserve negative hanno effetti e riducono la valutazione di Riserva FTA - 928.382 disponibilità delle riserve

Le riserve negative hanno effetti e riducono la valutazione di Riserva IAS 19 - 33.927 disponibilità delle riserve

Utili portati a nuovo 831.942 A,B,C 831.942 Utili portati a nuovo IAS 2017 323.443 A,B 323.443

Utile dell'esecizio - A,B,C -

Legenda: A per aumento capitale, B per copertura perdite, C per distribuzione ai soci,-- nessuna disponibilità

Nota 27) Altri utili (perdite) relative al conto economico complessivo (in unità di euro) 31/12/2018 Effetto fiscale 31/12/2017 Effetto fiscale

Utili (perdite) attuariali piani per dipendenti a benefici definiti (IAS19) 8.082 - 2.279 - 6.958 1.962 Totaler utili/perdite attuariali IAS 19 8.082 - 2.279 - 6.958 1.962 Effetto fiscale relativo alle componenti di conto economcio complessivo - 2.279 1.962

Totale utile/(perdita) al netto effetto fiscale 5.803 - 4.996

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PASSIVITA’ NON CORRENTI

Nota 28) Mutui quota a lungo

Saldo 31.12.2018 Saldo 31.12.2017

Finanziamento 5.945.362

Totali - 5.945.362

La voce “mutui quota a lungo” si riferisce interamente alle quote scadenti oltre 12 mesi del finanziamento a medio – lungo termine, sottoscritto in data 1° luglio 1999 da Idrotigullio (oggi Iren Acqua Tigullio) con la allora controllante AMGA S.p.A.; tale contratto di finanziamento della durata di 50 anni, assunto poi da Iren Spa (già Iride Spa); tale finanziamento è stato estinto anticipatamente in data 30 giugno 2018.

Nota 29) Benefici ai dipendenti La voce si riferisce alla stima della passività relativa al trattamento di fine rapporto (TFR) da corrispondere ai dipendenti all’atto della cessazione del rapporto di lavoro.

Di seguito sono illustrate le principali ipotesi usate nel determinare il valore attuariale della passività relativa al trattamento di fine rapporto:

Base tecnica Valutazioni al 31.12.2018

Tasso di attualizzazione 1,40%

Inflazione 1,50% 8% per le anzianità fino a 30 anni, Dimissioni e licenziamenti successivamente decrescente fino al 3% da 37 anni a 65 anni Mortalità RG48 Invalidità Social Security rates ( INPS) Pensionamento In linea con la normativa vigente

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Nota 30) Fondi Per Rischi ed Oneri

La voce “altri fondi” è di seguito rappresentata nella composizione e movimentazione:

Quota dell’esercizio Quota conto economico in unità di euro Fondo 31/12/2017 dell’esercizio Rilasci Utilizzi Fondo 31/12/2018 (oneri diversi di accantonamento gestione e costo personale)

Cig 0 0

Albergatori 24.855 24.855

Utenti 34.164 34.164

Verbali Arpal-Asl 1.099.656 - 6.010 1.093.646

Concessioni in itinere 1.262 - 1.262 -

Risarcimento danni 7.745 7.745

Canoni ricognitori e Canone Comune Chiavari per mc 600 mila 264.478 - 12.393 252.085

Partite pregresse 1.377.000 188.310 1.565.310

Contenzioso rimborsi quota depurazione 1.000.000 164.080 - 164.080 1.000.000

Totale escluso incentivi esodo e inpdap 3.809.160 164.080 188.310 -1.262 -182.483 3.977.805

Incentivi all'esodo 110.395,84 - 49.684 - 60.712 - Totale quota non corrente 3.919.556 164.080 188.310 -50.946 -243.195 3.977.805

L’importo del fondo rischi è incrementato: - dall’accantonamento al fondo rischi per €mgl 164 per il contenzioso inerente la quota Depurazione; - della posta di €mgl 188, per il rischio inerente le partite pregresse, la cui contropartita economica è nelle sopravvenienze negli oneri diversi di gestione.

Partite pregresse: nel corso del 2017 l’EGA Genova aveva approvato l’entità dei conguagli pregressi, pari per Iren Acqua Tigullio a €mgl 3.061. Nei primi mesi del 2018 si è concluso il processo di perequazione per cui la società, in analogia ai criteri adottati in occasione della chiusura del bilancio 2017, ha adeguato il valore del conguaglio spettante di €/mgl 418. Circa la posta in oggetto occorre rilevare come sussistano una serie di criticità che metterebbero a rischio la completa recuperabilità della stessa. Analogamente a quanto accaduto in altri ambiti, potrebbero infatti sorgere una serie di contenziosi, di natura amministrativa o civile, che potrebbero rallentare, fino ad impedire, il processo di bollettazione o l’esigibilità delle poste nei confronti di gruppi più o meno estesi di utenza. Sulla base di quanto sopra pertanto si è ritenuto necessario adottare un comportamento prudenziale circa la posta in oggetto, rilevando in contropartita al fondo rischi, un importo pari a €mgl 188 nelle sopravvenienze negli oneri diversi di gestione.

Contenzioso rimborsi quota depurazione: un elevato numero di utenti dell’area del Tigullio ha avviato iniziative di natura giudiziale e stragiudiziale nei confronti di IRETI S.p.A. relativamente al rimborso di quota parte tariffa relativa al servizio di depurazione. Iren Acqua Tigullio S.p.A. è effettivo gestore del servizio di depurazione nei territori dei Comuni coinvolti e pertanto l’effettivo percettore delle somme chieste in restituzione. Nel 2018 la società ha utilizzato per pagamenti il fondo rischi per 164.080 €. Considerati i giudizi ad oggi pendenti, la società ha ritenuto di fare un accantonamento di pari importo, riportando il fondo

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rischi per un milione di euro. Per maggiori dettagli, si rinvia al paragrafo” Contenzioso rimborso quota parte tariffa relativa al servizio di depurazione” della relazione sulla Gestione Iren Acqua Tigullio al 31 dicembre 2018.

Contenzioso albergatori: nel dicembre 2016 è stata emanata la sentenza definitiva della causa tra Iren Acqua Tigullio S.p.A. e alcuni albergatori del Tigullio. La sentenza della Corte di Cassazione conferma quanto contenuto due precedenti sentenze, e pertanto Iren Acqua Tigullio è tenuta a versare le somme stabilite nella sentenza di primo grado. A dette somme vanno aggiunti gli interessi e il ricalcolo, secondo quanto stabilito in sentenza, di alcune bollette emesse negli anni 2010 – 2012.

Verbali Arpal: si tratta dei verbali emessi da parte di ARPAL per gli impianti di depurazione dei reflui urbani, di proprietà dei Comuni e gestiti da Iren Acqua Tigullio, che non risultano essere in possesso dei provvedimenti autorizzativi allo scarico in mare dei reflui urbani trattati, rilasciati dalla Provincia di Genova: il fondo di 1.100 €mgl è stato utilizzato nel 2018 per 6 €mgl. Il fondo residuo pari a 1.094 €mgl è risultato congruo al fine di coprire il rischio, valutato sulla base di tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del presente bilancio.

Canoni: negli anni passati sono stati accantonati 264 €mgl relativi ai canoni ricognitori di Chiavari e Leivi e al canone di concessione verso il comune di Chiavari. Nel corso del 2018 il fondo è stato utilizzato per 12 €mgl.

Nota 31) Debiti diversi

Il debito per VRG è il debito per vincolo dei ricavi oltre i 12 mesi.

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Nota 32) Risconti passivi non correnti

Così movimentati:

I contributi in conto impianti da Enti Pubblici hanno effetto nel conto economico relativamente alla quota di competenza in coerenza con il processo di ammortamento delle infrastrutture costruite.

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PASSIVITA’ CORRENTI

Nota 33) Mutui quota a breve

La voce “mutui quota a breve” si riferisce interamente alle quote scadenti entro i 12 mesi del finanziamento, sottoscritto in data 1° luglio 1999 da Idrotigullio (oggi Iren Acqua Tigullio) con la allora controllante AMGA S.p.A.; tale contratto di finanziamento della durata di 50 anni, assunto poi da Iren Spa (già Iride Spa); tale finanziamento è stato estinto anticipatamente in data 30 giugno 2018.

DEBITI COMMERCIALI

Nota 34) Debiti verso fornitori

La voce si riferisce ai debiti derivanti da rapporti di natura commerciale verso fornitori nazionali in scadenza entro l’esercizio successivo.

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Nota 35) Debiti verso imprese controllanti

La voce si riferisce ai debiti derivanti dai normali rapporti di natura commerciale con le società controllanti nell’ambito dei contratti di service e fornitura in essere tra le parti.

Nota 36) Debiti verso altre società del Gruppo

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DEBITI VARI ED ALTRE PASSIVITA’

Nota 37) Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale

Nota 38) Debiti verso personale

La voce “debiti verso il personale” si riferisce alla valorizzazione delle ferie del personale, maturate e non usufruite, alle festività, ai ratei di mensilità aggiuntiva, alla quota di premio di produzione maturata nel periodo.

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Nota 39) Debiti vs altri

Il debito per VRG del 2017 derivava dal vincolo dei ricavi negativo dell’esercizio 2017.

Nota 40) Risconti passivi

I risconti passivi sono relativi ai contributi allacciamento, quota a breve. I ricavi non possono essere considerati parte del corrispettivo del servizio di distribuzione in quanto non si ha il trasferimento del controllo del bene ai sensi dell’IFRS 15 e pertanto devono essere devono essere riscontati e rilasciati lungo la vita dell’asset di riferimento in linea con quanto previsto ai fini tariffari.

Nota 41) Fondi per Rischi Correnti

Il fondo rischi INPDAP è stato alimentato dalla stima dei contributi dovuti su indennità dedotte da imponibile INPDAP e dal conteggio delle relative sanzioni calcolate al 31/12/2018.

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Nota 42) Debiti tributari

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Attività di direzione e coordinamento

Ai sensi degli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile, si dichiara che la Società è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di IREN S.p.A.. Nelle note esplicative del bilancio vengono evidenziati i rapporti intercorsi con la citata società in relazione all’attività di direzione e coordinamento esercitata al 31 dicembre 2018. Ai sensi del quarto comma dell’Art. 2497 bis del Codice Civile, per completezza di informazione si espone in Nota Esplicativa il prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell’ultimo bilancio approvato (bilancio al 31/12/2017) di Iren Spa redatto secondo i principi contabili internazionali/ifrs. I dati essenziali di Iren S.p.A. esposti nel prospetto riepilogativo richiesto dall’articolo 2497-bis del Codice Civile sono stati estratti dal relativo bilancio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017. Per un’adeguata e completa comprensione della situazione patrimoniale e finanziaria di Iren S.p.A al 31 dicembre 2017, nonché del risultato economico conseguito dalla società nell’esercizio chiuso a tale data, si rinvia alla lettura del bilancio che, corredato della relazione della società di revisione, è disponibile nelle forme e nei modi previsti dalla legge.

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Compensi Spettanti ad Amministratori e Sindaci Vengono di seguito riportate le informazioni concernenti i compensi corrisposti ad amministratori e sindaci, ai sensi dell'articolo 2427, punto 16 del Codice Civile. - Consiglio di Amministrazione: 92.047 € (€ 88.159 al 31 dicembre 2017); - Collegio sindacale € 19.295 (€20.565 al 31 dicembre 2017). Si segnala inoltre che la società non ha concesso anticipazioni e crediti ad amministratori e sindaci.

Compensi Spettanti alla Societa’ Di Revisione

Di seguito si specificano i corrispettivi per le prestazioni dei servizi di revisione del 2018 e degli altri servizi diversi dalla revisione:

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Nota di Transizione ai Principi Contabili Internazionali al 31 Dicembre 2018

Nota di transizione ai principi contabili internazionali (IFRS 1) 1 Sommario

TRANSIZIONE AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI (IFRS 1) 3 I. PREMESSA 3 II. STATO PATRIMONIALE IAS/IFRS AL 1 GENNAIO 2017 E AL 31 DICEMBRE 2017 4 PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE 2017 6 III. CONTO ECONOMICO IAS/IFRS PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2017 7 PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO AL 31 DICEMBRE 2017 8 IV. NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI RICLASSIFICHE E RETTIFICHE IAS/IFRS SULLO STATO PATRIMONIALE E SUL CONTO ECONOMICO 9 V. PROSPETTO DEI MOVIMENTI DEL PATRIMONIO NETTO 14 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE VOCI DI PATRIMONIO NETTO 14 VI. EFFETTI SUL RENDICONTO FINANZIARIO AL 31 DICEMBRE 2017 15

2 Nota di transizione ai principi contabili internazionali (IFRS 1)

TRANSIZIONE AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI (IFRS 1)

I. PREMESSA

La Società ha adottato i principi contabili internazionali, International Financial Reporting Standards, a partire dalla chiusura dell’esercizio al 31 dicembre 2018, con data di transizione agli IFRS al 1 gennaio 2017. L’ultimo Bilancio redatto secondo i principi contabili italiani è relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017.

Come richiesto dall’IFRS 1, nella presente Appendice sono riportati i prospetti di riconciliazione fra i valori riportati in precedenza secondo i principi contabili italiani e quelli rideterminati secondo gli IFRS, corredati dalle relative note di commento alle rettifiche.

Tali prospetti sono stati predisposti solo ai fini del progetto di transizione per la redazione del primo bilancio completo secondo gli IFRS omologati dalla Commissione Europea e sono privi dei dati comparativi e delle necessarie note esplicative che sarebbero richiesti per una completa rappresentazione della situazione patrimoniale-finanziaria e del risultato economico in conformità ai principi IFRS.

Si fa presente, inoltre, che essi sono stati predisposti in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) ad oggi in vigore, compresi gli IFRS recentemente adottati dall’International Accounting Standards Board (IASB), gli International Accounting Standards (IAS) e le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC).

Nota di transizione ai principi contabili internazionali (IFRS 1) 3

II. STATO PATRIMONIALE IAS/IFRS AL 1 GENNAIO 2017 E AL 31 DICEMBRE 2017

Si riportano nel seguito i prospetti di stato patrimoniale al 1 gennaio 2017 e al 31 dicembre 2017 e del conto economico dell’esercizio 2016 che evidenziano:

· i valori secondo i principi contabili italiani (OIC) riclassificati secondo gli schemi IAS/IFRS; · le riclassifiche per l’adeguamento ai principi IAS/IFRS; · le rettifiche per l’adeguamento ai principi IAS/IFRS.

Tali prospetti contabili costituiranno i valori pubblicati a fini comparativi nel bilancio al 31 dicembre 2018.

Lo stato patrimoniale di apertura al 1 gennaio 2017 riflette le seguenti differenze di trattamento rispetto al bilancio al 31 dicembre 2016 come successivamente rideterminato nell’ambito della chiusura di bilancio al 31 dicembre 2017, predisposto in conformità ai principi contabili italiani (OIC):

· tutte le attività e le passività la cui iscrizione è richiesta dagli IFRS, incluse quelle non previste in applicazione dei principi contabili italiani, sono state rilevate e valutate secondo gli IFRS; · tutte le attività e le passività la cui iscrizione è richiesta dai principi contabili italiani, ma non è ammessa dagli IFRS, sono state eliminate; · alcune voci di bilancio sono state riclassificate secondo quanto previsto dagli IFRS.

Gli effetti di queste rettifiche sono stati riconosciuti direttamente nel patrimonio netto di apertura alla data di prima applicazione degli IFRS (1 gennaio 2017).

4 Nota di transizione ai principi contabili internazionali (IFRS 1) PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA AL 1 GENNAIO 2017

Nota di transizione ai principi contabili internazionali (IFRS 1) 5 PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE 2017

Importi in euro Valori OIC riclassificati Note Riclassifiche IAS/IFRS Rettifiche IAS/IFRS Valori IAS/IFRS IAS/IFRS ATTIVITA' Attività materiali (1) 14.951.011 -14.747.121 203.890 Attività immateriali (1) 5.267.358 14.747.121 20.014.479 Partecipazioni in imprese controllate, 0 0 joint venture e collegate Altre partecipazioni 0 0 Attività finanziarie non 0 0 correnti Crediti commerciali 1.665.047 1.665.047 non correnti Altre attività non 15.712,42 15.712 correnti Attività per imposte (3) 2.463.063 234.205 2.697.268 anticipate Totale attività non 24.362.191 0 234.205 24.596.396 correnti Rimanenze 62.141,16 62.141 Crediti commerciali 12.010.615 -556.272 11.454.343 Crediti tributari e vari 158.647 158.647 Crediti vari e altre 263.156 263.156 attività correnti Attività finanziarie 9.072.146 9.072.146 correnti Cassa e altre disponibilità liquide 0 equivalenti Totale attività correnti 21.566.706 0 -556.272 21.010.434 Attività destinate ad essere cedute TOTALE ATTIVITA' 45.928.897 0 -322.067 45.606.830

Valori OIC riclassificati Note Riclassifiche IAS/IFRS Rettifiche IAS/IFRS Valori IAS/IFRS IAS/IFRS PATRIMONIO NETTO Capitale sociale 979.000 979.000 Riserve e Utili (Perdite) 13.880.181 -968.112 12.912.069 a nuovo Risultato netto del 1.345.685 288.959 1.634.644 periodo TOTALE PATRIMONIO (4) 16.204.866 0 -679.153 15.525.713 NETTO PASSIVITA' Passività finanziarie 5.945.362 5.945.362 non correnti Benefici ai dipendenti (5) 362.960 21.583 384.544 Fondi per rischi ed 3.919.556 3.919.556 oneri Passività per imposte 0 differite Debiti vari, altre (6) 3.627.623 317.154 3.944.777 passività non correnti Totale passività non 13.855.501 0 338.737 14.194.238 correnti Passività finanziarie 193.454 193.454 correnti Debiti commerciali 14.081.565 14.081.565 Debiti vari e altre (6) 1.365.610 18.349 1.383.959 passività correnti Debiti tributari 227.900 227.900 Fondi per rischi ed 0 oneri - quota corrente Totale passività 15.868.530 0 18.349 15.886.879 correnti Passività correlate ad attività destinate ad essere cedute TOTALE PASSIVITA' 29.724.031 0 357.086 30.081.117 TOTALE PATRIMONIO 45.928.897 0 -322.067 45.606.830 NETTO E PASSIVITA' 6 Nota di transizione ai principi contabili internazionali (IFRS 1)

III. CONTO ECONOMICO IAS/IFRS PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2017

Si riporta nel seguito il prospetto del conto economico dell’esercizio 2017 che evidenzia:

· i valori secondo i principi contabili italiani (OIC) riclassificati secondo gli schemi IAS/IFRS; · le riclassifiche per l’adeguamento ai principi IAS/IFRS; · le rettifiche per l’adeguamento ai principi IAS/IFRS.

Tale prospetto contabile costituirà il valore pubblicato a fini comparativi nel bilancio al 31 dicembre 2017

Nota di transizione ai principi contabili internazionali (IFRS 1) 7 PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO AL 31 DICEMBRE 2017 Importi in euro Valori OIC Riclassifiche Rettifiche Valori Note riclassificati IAS/IFRS IAS/IFRS IAS/IFRS IAS/IFRS Ricavi Ricavi per beni e servizi 18.348.667 18.348.667 Altri proventi (7) 2.374.044 1.948.757 -46.579 4.276.222 Totale ricavi 20.722.711 1.948.757 -46.579 22.624.889 Costi operativi Costi materie prime (8) -1.151.046 -259.790 -1.410.836 sussidiarie di consumo

Variazione delle rimanenze -31.663 -31.663

Prestazioni di servizi (9) -10.757.827 -1.688.967 -12.446.794 Godimento beni di terzi -135.608 -135.608 Oneri diversi di gestione -1.520.768 -1.520.768 Costo del personale (10) -2.374.881 4.275 -2.370.606 - di cui non ricorrenti Totale costi operativi -15.971.791 -1.948.757 4.275 -17.916.274 MARGINE OPERATIVO 4.750.919 0 -42.304 4.708.616 LORDO Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni Ammortamenti -1.111.643 -1.111.643 Accantonamenti e (11) -1.933.373 423.056 -1.510.317 svalutazioni di cui accantonamento al (11) -657.243 423.056 -234.187 fondo svalutazione crediti di cui accantonamento/rilasci al -1.276.130 -1.276.130 fondo rischi Totale ammortamenti, accantonamenti -3.045.017 0 423.056 -2.621.961 e svalutazioni RISULTATO OPERATIVO 1.705.903 0 380.752 2.086.655 Gestione finanziaria Proventi finanziari 10.518 10.518 Oneri finanziari (12) -62.969 -3.050 -66.019 Totale gestione finanziaria -52.451 0 -3.050 -55.501 Rettifica di valore di - - - - partecipazioni Risultato prima delle 1.653.452 0 377.702 2.031.154 imposte Imposte sul reddito (13) -307.767 -88.743 -396.510 Risultato netto delle 1.345.685 0 288.959 1.634.644 attività in continuità Risultato netto da attività operative cessate Risultato netto del periodo 1.345.685 0 288.959 1.634.644

8 Nota di transizione ai principi contabili internazionali (IFRS 1) IV. NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI RICLASSIFICHE E RETTIFICHE IAS/IFRS SULLO STATO PATRIMONIALE E SUL CONTO ECONOMICO

Per le principali riclassifiche e rettifiche operate alle singole voci delle situazioni patrimoniali di inizio e fine 2017 ed al risultato dell’esercizio 2017, vengono qui di seguito fornite brevi note di commento.

ATTIVO

NOTA 1_ATTIVITA’ MATERIALI e ATTIVITA’ MATERIALI Le voci oggetto della presente nota sono impattate, nell’ambito della transizione ai principi contabili IAS/IFRS, in relazione all’applicazione del principio IFRIC 12 “Accordi per servizi in concessione”.

L’IFRIC 12 prevede che, nei casi in cui il soggetto concedente regoli/controlli le caratteristiche dei servizi forniti, i prezzi applicabili e mantenga un interesse residuo sull’attività, il concessionario non debba rilevare le infrastrutture utilizzate per l’erogazione del servizio alla voce immobili impianti e macchinari, in quanto quest’ultimo non detiene il “controllo” dell’infrastruttura ma, piuttosto, il solo diritto a utilizzarla per fornire il servizio in accordo con i termini e le modalità definite con il concedente. Il concessionario rileverà invece, in funzione delle caratteristiche degli accordi in essere: a) un diritto immateriale ad addebitare gli utenti per l’uso dell’infrastruttura, ovvero b) un’attività finanziaria.

A seguito delle analisi condotte aventi per oggetto gli accordi in concessione stipulati dalla società, si è ritenuta applicabile la nuova interpretazione a tutti gli accordi in vigore, con particolare riferimento alle immobilizzazioni relative al Servizio Idrico Integrato all’interno della concessione per l’A.T.O. Idrico di Genova. Nel caso specifico, in considerazione della natura degli accordi in essere, l’applicazione dell’IFRIC 12 comporta la classificazione delle infrastrutture in concessione come attività immateriali.

In conformità a quanto disposto dallo IAS 8, il paragrafo 29 dell’IFRIC 12 prevede l’applicazione retrospettiva dei principi in esso contenuti. Secondo il paragrafo 22 dello IAS 8, tale applicazione si traduce in una rettifica del saldo di apertura di ciascuna componente di patrimonio netto interessata per il più remoto esercizio presentato e degli altri importi comparativi indicati per ciascun esercizio precedente come se il nuovo principio contabile fosse sempre stato applicato.

NOTA 2_CREDITI COMMERCIALI Il fondo svalutazione crediti relativo ai crediti commerciali è stato rideterminato applicando il metodo semplificato previsto dall’IFRS 9. L’applicazione del nuovo principio è retroattiva, pertanto il Gruppo ha rideterminato il fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2017 utilizzando la nuova metodologia. Per effetto di tale nuova stima la voce Crediti Commerciali al 31 dicembre 2017 si decrementa di 556 migliaia di euro, con Attività per imposte anticipate pari a 133 migliaia di euro.

NOTA 3_ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE Di seguito si riporta l’indicazione degli elementi che hanno comportato, al 01/01/2017 e al 31/12/2017, l’iscrizione di imposte anticipate relative a differenze di principio (le note rimandano alla descrizione delle singole differenze).

Nota di transizione ai principi contabili internazionali (IFRS 1) 9 migliaia di euro Effetto su conto Imposte Imposte Differenze Differenze economico Note anticipate anticipate 01/01/2017 31/12/2017 complessivo 01/01/2017 31/12/2017 31/12/2017 Differenze Fondo svalutazione (2) 979 235 556 133 -102 crediti (IFRS 9) Contributi (6) 289 81 336 95 13 (IFRS15) Contabilizzazione (5) 16 4 24 7 2 TFR (IAS 19) Totale differenze 1.284 321 916 235 -86

Le imposte anticipate sono state determinate sulla base della tassazione (IRES e IRAP) vigente negli esercizi di competenza.

10 Nota di transizione ai principi contabili internazionali (IFRS 1) PASSIVITA’ E PATRIMONIO NETTO

NOTA 4_PATRIMONIO NETTO Le rettifiche con impatto sul patrimonio netto sono dettagliate nel PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE VOCI DI PATRIMONIO NETTO presentato al successivo capitolo V.

NOTA 5_BENEFICI AI DIPENDENTI Ai sensi dello IAS 19 “Benefici per i dipendenti” il trattamento di fine rapporto maturato fino al 31 dicembre 2006 rientra nella definizione di piano a benefici definiti. La valutazione delle passività relative ai benefici per i dipendenti è stata determinata sulla base di ipotesi attuariali ed effettuata da consulenti indipendenti; le rettifiche si riferiscono pertanto all’iscrizione del valore attuale finanziario-attuariale delle passività previste.

NOTA 6_DEBITI VARI, ALTRE PASSIVITA’ NON CORRENTI La rettifica IAS/IFRS presente al 31/12/17 è riferita alla rideterminazione dei risconti per contributi di allacciamento in relazione all’IFRS15.

Nota di transizione ai principi contabili internazionali (IFRS 1) 11 RICAVI

NOTA 7_ALTRI PROVENTI La riclassifica IAS/IFRS pari a 1.948 migliaia di euro alla voce ricavi –Altri Proventi è riferibile interamente al valore deli investimenti effettuati nel corso dell’esercizio 2017 nell’ambito dell’attività di gestore del Servizio Idrico Integrato per l’ATO di Genova, per cui è ritenuto applicabile il principio IFRIC 12 (si veda nota 1 in proposito).

Il valore della riclassifica trova corrispondenza all’interno dei costi operativi, ed in particolare: - per 260 migliaia di euro alla voce costi materie prime sussidiarie di consumo e merci; - per 1.384 migliaia di euro alla voce prestazioni di servizi e godimento beni di terzi; - per 305 migliaia di euro alla voce Costi per lavori interni capitalizzati;

La rettifica IAS/IFRS pari a 47 migliaia di euro alla voce altri proventi è il risultato della rimodulazione della competenza economica dei contributi Per maggiori informazioni si veda quanto riportato alla nota 6.

12 Nota di transizione ai principi contabili internazionali (IFRS 1) COSTI

NOTA 8_COSTI MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE, DI CONSUMO E MERCI La riclassifica IAS/IFRS pari a 990 migliaia di euro alla voce costi materie prime sussidiarie di consumo e merci trova riscontro nel commento di cui alla nota 7.

NOTA 9_PRESTAZIONI DI SERVIZI La riclassifica IAS/IFRS pari a 1.689 migliaia di euro alla voce prestazioni di servizi trova riscontro, nel commento di cui alla nota 7.

NOTA 10_COSTO DEL PERSONALE La rettifica IAS/IFRS alla voce costo del personale è il risultato della diversa modalità di valutazione (finanziario-attuariale) del trattamento di fine rapporto lavorativo ai sensi del principio IAS 19. Per maggiori informazioni si veda quanto riportato alla nota 5.

NOTA 11_ACCANTONAMENTO AL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI Il fondo svalutazione crediti relativo ai crediti commerciali è stato rideterminato applicando il metodo semplificato previsto dall’IFRS 9. L’applicazione del nuovo principio è retroattiva, pertanto il Gruppo ha rideterminato l’accantonamento al fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2017 utilizzando la nuova metodologia

NOTA 12_GESTIONE FINANZIARIA

Oneri finanziari La rettifica IAS/IFRS pari a 3 migliaia di euro è riconducibile alla rilevazione degli oneri finanziari relativi alla valutazione del trattamento di fine rapporto lavorativo.

NOTA 13_IMPOSTE SUL REDDITO La rettifica IAS/IFRS pari a 89 migliaia di euro alla voce imposte sul reddito riflette gli effetti fiscali delle rettifiche IAS/IFRS con impatto sulle voci di conto economico dell’esercizio 2017.

Nota di transizione ai principi contabili internazionali (IFRS 1) 13

V. PROSPETTO DEI MOVIMENTI DEL PATRIMONIO NETTO

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE VOCI DI PATRIMONIO NETTO

Importi in migliaia di euro Patrimonio Patrimonio Conto Economico Note Netto Netto esercizio 2017 1 gen. 2017 31 dic. 2017

PATRIMONIO NETTO OIC 15.659 16.205 1.346

RETTIFICHE Svalutazione crediti (2) -979 -556 423 IFRS15 contributi (7) - 289 -336 - 47 Trattamento fine rapporto lavorativo (IAS (5) - 16 -24 1 19)

Totale rettifiche -1.284 -916 378

Effetto fiscale delle 321 -235 -89 rettifiche

PATRIMONIO NETTO 14.696 15.526 1.635 IAS/IFRS

Il prospetto riepiloga gli impatti sul patrimonio netto di tutte le rettifiche IAS(IFRS commentato nelle note allo stato patrimoniale e al conto economico. Per una agevole lettura è stato infatti riportato il riferimento alle note stesse.

14 Nota di transizione ai principi contabili internazionali (IFRS 1)

VI. EFFETTI SUL RENDICONTO FINANZIARIO AL 31 DICEMBRE 2017

Il prospetto di riconciliazione del rendiconto finanziario non viene presentato in quanto gli effetti derivanti dall’applicazione dei principi contabili IAS/IFRS non hanno comportato impatti significativi.

Nota di transizione ai principi contabili internazionali (IFRS 1) 15