n. 401 10 ottobre 2018

GUERRA ROSSA DOPO SUZUKA LA FERRARI SI RITROVA A PEZZI: IN CLASSIFICA E NEL MORALE. E A PREOCCUPARE ORA È ANCHE È LA RIVALITÀ FRA LE DUE ANIME DEL TEAM 2 diBaffi Il graffio

3 4 CAVALLINO SCOSSO

LA MORTE DI MARCHIONNE HA PRIVATO IL TEAM DI UNA GUIDA CERTA, GLI ERRORI DEI VETTEL SI SONO SOMMATI UNO SVILUPPO INSUFFICIENTE E UNA LOTTA PER LA LEADERSHIP FRA ARRIVABENE E BINOTTO. IL RISULTATO È DAVANTI AGLI OCCHI DI TUTTI: MONDIALE CONSEGNATO ALLA MERCEDES ATMOSFERA DI SQUADRA DA RICOSTRUIRE. ORA TUTTI ATTENDONO LE MOSSE DI CAMILLERI ED ELKANN. LA 'VIA ITALIANA', VOLUTA DA MARCHIONNE, PER ORA HA FALLITO

5 Stefano Semeraro all'altezza. L'autoscontro con Verstappen a Suzuka – concorso di colpa? Purtroppo ora è inutile discuterne, serviva più fred- La Ferrari si è spaccata. Gli errori di Vettel e uno sviluppo non dezza al momento – è stato solo l'ultimo capitolo di un tunnel all'altezza di un progetto che era sembrato vincente hanno dell'orrore iniziato già in Cina, con una partenza da bullo in frantumato l'obiettivo mondiale, la scomparsa di Marchionne faccia a Raikkonen (che però, come si è poi visto, ha memoria ha lasciato un vuoto di potere che ora, a quanto sembra, è da elefante) e il primo duello aspro con Verstappen che era stato colmato da una guerra fredda fra le due anime del team, costata una ripartenza dal fondo. A Baku, dopo l'ingresso della quella guidata da Maurizio Arrivabene e quella che fa capo a Safety Car, Seb aveva finito per rovinarsi la gara con un assalto Mattia Binotto. Tutti e due uomini scelti da Marchionne, che troppo irruente a Bottas che fa il paio con la tamponata in sognava di riconquistare l'iride perduto da tanto, troppo Francia, sempre ai danni del finlandese della Mercedes. In Au- tempo. Contava sulle risorse dell'ingegno dei giovani tecnici, stria l'errore, meglio, la distrazione, è arrivata in qualifica, ad Marchionne, aveva investito su un'anima italiana, oltre che su Hockenheim Vettel invece ha vissuto il momento più nero della un tedesco dal cuore caldo come Vettel. Oggi si può dire, con stagione, commettendo l'errore più netto, quello che ha la- amarezza, che non ha funzionato. Una scommessa dolorosa- sciato più tracce, nel punteggio e nel morale, e ha indirizzato mente persa, su cui piovono le parole sarcastiche, antipatiche, una stagione che pareva finalmente destinata a Maranello brucianti del vecchio boss Berne Ecclestone: “la Ferrari perde verso Stoccarda. Fra la Germania e Monza è caduta la scom- perché è troppo italiana». parsa di Marchionne, Il GP d'Italia è stato quello del patatrac Il mondiale è in mano ad Hamilton, tra dieci giorni può già di coppia, del botto fra Kimi e Seb, un epitaffio anticipato sulle prenderselo negli Stati Uniti, e a spianargli la strada, inutile ambizioni del Cavallino che in casa sembrava destinato a ri- negarlo, sono state le incertezze del suo rivale in Rosso. Vettel partire alla grande e che ha poi vissuto di stenti e delusioni va rispettato, come ha chiesto per primo Hamilton, e ci man- anche in Russia e, appunto, in Giappone. Più di 70 punti persi cherebbe dimenticarsi ora delle sue grandi qualità. Nei mo- per strada, un regalo che Hamilton ha incassato con ricono- menti critici di questa stagione però Seb non è stato scenza.

6 7 A Suzuka è esploso il duello interno

A Suzuka è venuto anche a galla il duello interno, quasi un ri- giuste strategie che mancherebbe al muretto della Rossa – flesso di quello esploso in pista fra i due piloti all'indomani ma è mai possibile accorgersene a stagione ormai finita? - della pessima gestione dell'addio a Raikkonen, liquidato pub- sono stati chiari sintomi di disagio, e un passo falso sotto il blicamente forse con troppo anticipo alla vigilia di un appun- profilo della comunicazione. Proprio Arrivabene aveva sempre tamento cruciale come quello di Monza, e che dopo fatto scudo alla squadra, difendendola come un tutt'uno; le l'annuncio del passaggio alla Sauber ha iniziato a sentirsi accuse nel momento del disagio più grande sono state il troppo stretto nei panni del fedele scudiero. Era stato Mar- segno evidente, innegabile, che in realtà anche in seno al chionne a volere Binotto alla guida tecnica del team, a lui si team l'atmosfera da tempo non era certo delle migliori. rapportava quando voleva essere aggiornato sullo stato della Manca una guida sicura, si scontrano ambizioni diverse, e a gara con la Mercedes; e forse ad Arrivabene quel filo diretto, fine stagione si prepara forse una notte dei lunghi coltelli, un la grande autonomi concessa al giovane direttore tecnico, un regolamento di conti finale dopo l'ennesima e questa volta po' pesava. Le critiche evidenti e acide sulla scelta (sbagliata) davvero deludente sconfitta. La fine di un'era? Il tramonto di delle gomme nelle qualifiche di Suzuka, l'appello ad una figura quella via italiana che Marchionne aveva fortemente voluto di 'tattico' non chino sui computer ma capace di annusare le dopo l'addio di James Allison, il tecnico accusato di eccessivo

8 dirigismo, di una visione troppo verticale della catena di co- del nuovo sensore al motore imposto dalla Fia dopo ripetuti mando, ma che ora si sta prendendo una rivincita non da poco controlli, che per qualcuno avrebbe frenato le prestazioni alla Mercedes? Vederemo cosa decideranno di fare Luis Ca- della Rossa, di certo la Mercedes in poco più di 40 giorni ha milleri, il nuovo e per certi versi misterioso amministratore de- colmato un gap che pareva decisivo, tornando efficiente nello legato che per ora si è fatto vedere poco (a Monza) e ha sfruttamento delle gomme, e mettendo in campo una rea- parlato ancora meno, e soprattutto John Elkann, che ha preso zione compatta, totale, che un Hamilton infallibile e cinico, il posto di Marchionne alla Presidenza. più forte che mai, ha saputo sfruttare dal primo all'ultimo cen- Sul groppone del team pesano strategie e scelte sbagliate timetro di gara. Di tutti i Mondiali persi da Maranello, in- (Ungheria, Monza, Singapore, Giappone), uno sviluppo che somma, questo si avvia a diventare il più doloroso. Stavolta dopo Spa si è esaurito, retrocedendo un Vettel che in Belgio non basterà ripartire a testa bassa, come a Maranello hanno aveva sverniciato Hamilton - «mi ha passato come se io non sempre fatto, ma servirà anche ricostruire, riparare, ridise- esistessi», come aveva ammesso sconcertato lo stesso driver gnare la squadra che l'anno prossimo sarà dietro Vettel e Le- inglese – al ruolo consueto per i ferraristi degli ultimi deci anni clerc. Una sfida non da poco, e non quella che si aspettavano di inseguitore frustrato e borcollante. C'è anche la faccenda i tifosi appena due mesi fa.

9 LA ‘SOLITUDINE’ DI LEWIS

A HAMILTON PIACE LA SFIDA CONTINUA, GARA DOPO GARA, HA LA NECESSITÀ DI AZZANNARE IL RIVALE, DI MANTENERE ALTA L’ADRENALINA E LA CONCENTRAZIONE. MA ANCHE QUEST’ANNO, IL BELLISSIMO DUELLO CON LA FERRARI DI VETTEL SI È CONCLUSO ANZI TEMPO E GIÀ AD AUSTIN L’INGLESE DELLA MERCEDES POTREBBE FESTEGGIARE IL SUO QUINTO CAMPIONATO DEL MONDO PERDENDO COSÌ IL GUSTO DEL CONFRONTO COL RIVALE NUMERO UNO NEI SUCCESSIVI APPUNTAMENTI

10 11 Massimo Costa maledettamente complicato bat- Vive di sfide Lewis Hamilton e non potrebbe essere diversa- tersi per il mas- mente. Si nutre di battaglie, in pista e a parole. Il duello con la simo. E’ quindi Ferrari di Sebastian Vettel lo ha esaltato in questi ultimi due anni normale che es- permettendogli anche di migliorarsi come pilota. Oramai ap- sendo noi esseri pare imbattibile. Ma il crollo del tedesco lo ha quasi rattristato, umani, si commettano degli errori, ma è il modo con cui li vi- proprio come lo scorso anno. Si sente solo Hamilton, ormai vi- viamo che conta”. E’ un Hamilton filosofico, bonario nei con- cino all’incredibile conquista del quinto mondiale di F1. Che noia fronti del suo principale avversario. Un Hamilton che di fatto sa correre già sapendo che Vettel è praticamente fuori dai giochi. di avere il quinto titolo a pochi metri e rende onore al soldato E non ha mancato di dirlo. “Non mi aspettavo un calo così evi- “abbattuto”. Quando avverrà? Tutti noi speriamo che Vettel rie- dente della Ferrari. Fino a metà campionato erano molto forti, sca a prolungare il più possibile… l’agonia. Di sicuro lo spera Li- ma da Monza qualcosa è cambiato e non avevo proprio previsto berty Media timorosa di vedere crollare l’interesse se il la loro crisi. Non ho una risposta per spiegarne i motivi. Ma so campionato dovesse concludersi tra gli USA e il Messico ren- bene che noi abbiamo lavorato duro per recuperare il terreno dendo inutili le trasferte del Brasile e di Abu Dhabi. Nel 2017, perso dalla Ferrari, abbiamo massimizzato ogni cosa e i risultati Lewis aveva chiuso il discorso a Città del Messico, vedremo cosa sono arrivati. Per esempio, la vittoria di Budapest è stata una accadrà questa volta. Con il quinto titolo, Hamilton raggiunge- vera sorpresa perché non eravamo favoriti, eppure ce l’abbiamo rebbe nella classifica dei mondiali vinti Juan Manuel Fangio e a fatto. Ho letto tante critiche a Vettel, ma non sono d’accordo. quel punto davanti a lui avrà soltanto Michael Schumacher con Occorre che i media mostrino rispetto per Sebastian, probabil- i suoi sette iridi. Un obiettivo tutt’altro che impossibile da rag- mente non riescono a capire quanto sia difficile esprimersi sem- giungere se la Mercedes e il pilota britannico continueranno ad pre al massimo e ai nostri livelli. In ogni sport è così, è esprimersi su questi livelli. 12 13 14 RENAULT IN PICCHIATA

IL TEAM FRANCESE STA SOFFRENDO E LA QUARTA POSIZIONE CONQUISTATA CON FACILITÀ NELLA PRIMA FASE DELLA STAGIONE È ORA IN PERICOLO. HULKENBERG NON PRENDE PUNTI DAL GP DI GERMANIA, SAINZ AL CONTRARIO È RIUSCITO A ENTRARE NELLA TOP 10, MA RACCOGLIENDO BRICIOLE. MANCANO GLI SVILUPPI ADEGUATI E LA POWER UNIT NON È ALL’ALTEZZA DEI RIVALI

15 16 Massimo Costa decima posizione alla Toro Rosso di Pierre Gasly a pochissimi chilometri dal traguardo. Un po’ poco per Che succede alla Renault? Strigliata un Gran Premio la Renault che è in piena corsa per mantenere la sì e uno… sì dalla Red Bull, sbeffeggiata da Max Ver- quarta posizione nella classifica costruttori, ma sta stappen che nei giri finali di Suzuka, quando ancora facendo di tutto per perderla e, anzi, senza i punti sperava di sgambettare Valtteri Bottas e invece lo persi per il cambio nome, in quarta piazza ci sarebbe ha visto andare via di motore, non ha mancato di la- comodamente la Force India. Nico Hulkenberg poi, mentarsi sulla pochezza della power unit che lo non ne azzecca una. Brillante quinto a Hockenheim, spinge. Accusata pure dal suo ambasciatore e con- il tedesco da quella gara di luglio non ha più con- sulente Alain Prost, la Renault non fa che raccogliere cluso una corsa in zona punti e sono già ben sei volte cocci in questi ultimi mesi. L’unico che non parla è che nella casella della classifica deve scrivere il nu- l’altro pilota Daniel Ricciardo, messo sotto contratto mero zero. Tante, troppe, per un pilota Renault. E la per le prossime due stagioni proprio dalla Renault, Q3, sempre dal GP di Germania, l’ha centrata una altrimenti anche lui avrebbe più di un sassolino da sola volta a Singapore. Meglio è andata a Sainz che tirare contro la gialla hospitality considerando che nelle ultime sei corse ha trovato i punti in quattro negli ultimi mesi non gliene va bene una. E’ una Re- occasioni ed ora ne ha 39 contro i 53 del compagno nault con l’acqua alla gola quella diretta da un con- di squadra che il grosso lo ha racimolato nei primi fuso Cyril Abiteboul, che si accapiglia con Christian tre Gran Premi. Cosa accade dunque alla Renault Horner, con Verstappen, ma non sembra trovare la che in classifica costruttori è quarta ed ha un van- soluzione per riprendere il cammino di inizio cam- taggio di 8 punti sulla Haas (ma si attende l’appello pionato. Nulla funziona come si vor- di Monza che potrebbe ribaltare le posizioni). Alla rebbe, la nuova specifica 3 della vigilia di Suzuka, Prost, ha spiegato alla TV francese power unit non impressiona nes- Canal Plus: "È un momento difficile, perché non suno, il telaio RS18 non è male, ma stiamo portando molti sviluppi, mentre prepariamo non lo si può certo equiparare a il prossimo anno. Non abbiamo fatto progressi e quello dei top team. In tutto que- stiamo anzi perdendo terreno in alcuni aspetti, come sto a soffrire sono i piloti. Carlos ad esempio il motore". A Suzuka si è visto un nuovo Sainz, giubilato da Abiteboul fondo e piccole novità aerodinamiche, per le rima- dopo averlo voluto a tutti i costi nenti quattro gare non sono previsti particolari ag- nel corso del finale di stagione giornamenti: "Ormai si tratta di tirare fuori il 2017, tiene in piedi la squadra re- massimo che c'è della macchina, applicare la mi- cuperando punti nelle ultime gliore strategia e approcciare bene la qualifica", ha gare. A Suzuka, ha strappato la chiosato Nick Chester, direttore tecnico Renault.

17 SPROFONDO ROSSO

LA FERRARI NELLE ULTIME GARE HA PERSO IL PASSO DELLA MERCEDES, CHE HA RIPROGETTATO LA SOSPENSIONE POSTERIORE TRAENDONE INDUBBI BENEFICI, E NON HA TROVATO UNA VALIDA SOLUZIONE AERODINAMICA. A SUZUKA, UN NUOVO FONDO PORTATO PER LA SF71-H È STATO BOCCIATO E SI È TORNATI ALLA VECCHIA SOLUZIONE

Paolo Filisetti

Non è successo in nessuna gara precedente, ma a Su- Fondo SF71H zuka uno degli sviluppi portati dalla Ferrari, non ha Il nuovo fondo, giubilato a favore della versione funzionato. Venerdì, infatti, nel corso della FP2 è stato precedente, presenta un’interessante modifica a smontato il nuovo fondo parte del pacchetto aerodi- livello della soffiatura ad archetto posta davanti alle namico previsto su questo tracciato, ed è stata rimon- ruote posteriori, ora estesa sino al profilo verticale tata la sua versione precedente. Non era per parallelo al fianco interno della ruota. Ciò riduce effettuare una diretta comparazione, semplicemente non funzionava come i dati emersi dalle simulazioni al drasticamente il tyre squirt (turbolenza causata da CFD avevano ipotizzato. La Ferrari, reduce dalla delu- deformazione del pneumatico) ed aumenta sione di Sochi, una settimana prima, auspicava di ritro- l’efficienza del diffusore vare quegli elementi di competitività che avevano contraddistinto la SF71H, cioè trazione, elevata tenuta in curva, maneggevolezza nei cambi di direzione. Il di- sorientamento degli uomini in rosso è stato palese, nonostante la volontà di trovare, a tutti i costi, una so- luzione ai problemi della vettura. Mentre le Mercedes veleggiavano indisturbate con un vantaggio medio di 6-8 decimi a parità di mescola, ripetutamente è stato modificato l’assetto della SF71-H, tanto all’avantreno quanto al retrotreno, con sostituzioni ripetute di barre antirollio e di torsione, a livello meccanico. La configu- razione aerodinamica invece, diventava man mano un puzzle di elementi introdotti a Sochi, come l’ala ante- riore, mentre quella posteriore era un ibrido a tutti gli effetti, con le paratie laterali introdotte a Singapore, ed il profilo che era stato adottato a Silverstone, al pari della carrozzeria posteriore.

18 19 20 Lo sforzo compiuto, però, non è stato ripa- trollare l’energia totale erogata, non ne ha in- gato, con la monoposto in perenne difficoltà fluenzato le performance. La Ferrari è l’unica in uscita di curva, evidenziata dal retrotreno tra i motoristi ad adottare una batteria divisa decisamente instabile. Il nuovo fondo, giubi- in due parti, gestita da due centraline sepa- lato, non costituiva un’evoluzione drastica, ca- rate. , interpellato sull’argo- ratterizzato di fatto, dal semplice mento, ha risposto che l’applicazione del allungamento verso il profilo interno dei pneu- secondo sensore, non è in grado di causare matici, dello slot orizzontale davanti ad essi, alcuna riduzione della potenza massima ero- per minimizzare il fenomeno del tyre squirt, gata dalla power unit. Il calo di competitività, favorendo l’efficienza delle sezioni laterali del visto a Singapore, a Sochi ed in Giappone, diffusore. Da qualche gara la SF71-H pare pare abbia radici aerodinamiche. Il responsa- abbia smarrito l’equilibrio ottimale che garan- bile del dipartimento aerodinamico, David tiva un elevato grip generato tra pneumatici Sanchez era a Suzuka, avvalorando questa ed asfalto, ed un comportamento lineare, pre- tesi. La SF71-H, non ha retto il confronto con vedibile, nei cambi di direzione. La mancanza una W09, dall’equilibrio ritrovato, grazie ad di prestazione sul giro, a Suzuka, come a un investimento di decine di milioni, da parte Sochi, non dipendeva dalla power unit. L’ap- di Mercedes, per riprogettare a stagione in plicazione di un secondo sensore da parte corso la sospensione posteriore nei cinemati- della FIA, sulla batteria della Ferrari, per con- smi interni.

21 Le monoposto della F3 Asian frutto della collaborazione con Tatuus e Autotecnica Motori W LE DONNE!

NASCE LA W SERIES, UN CAMPIONATO CON SOLE PILOTESSE VOLUTO DA DAVE RYAN, DAVID COULTHARD E ADRIAN NEWEY CHE SI CORRERÀ IN EUROPA E UTILIZZERÀ LE MONOPOSTO GIÀ SPERIMENTATE NELLA F3 ASIATICA FORNITE DA TATUUS E MOTORIZZATE DA AUTOTECNICA SU BASE ALFA ROMEO. LE POLEMICHE SONO GIÀ SCATTATE, MA IL PROGETTO È SERIO E PUÒ TRASFORMARSI IN UNA GRANDE OPPORTUNITÀ PER CHI FINO AD OGGI HA PAGATO DAZIO AL MASCHILISMO DEL MOTORSPORT COME SPIEGA ANCHE GIANFRANCO DE BELLIS

22 Stefano Semeraro , , Lynn Saint James, Divina Galica o più recentemente Danica Patrick, Milka Duno, Nell'era di #metoo e di una lotta coraggiosa contro la discri- Sarah Fisher o Simona De Silvestro? minazione nei confronti delle donne, la nascita della W Series, Adrian Newey è sicuro che la risposta giusta sia la prima: «con il nuovo campionato riservato a sole donne, dove la W eviden- la giusta preparazione le donne possono essere molto veloci. temente sta per Women, sembra affatto apposta per scatenare Se sono poche quelle che fino ad ora hanno ottenuto grandi le polemiche. risultati è perché hanno avuto poche opportunità». A soste- La notizia buona, anzi ottima per l'Italia è che a fornire le vet- nere questa ipotesi è la serietà e la professionalità dell'ap- ture sarà il collaudato binomio Tatuus-Autotecnica, con le vet- proccio, come conferma anche Gianfranco De Bellis, patron ture prodotte a Concorezzo già sperimentate nella Formula 3 della Tatuus. «Ryan ci ha contattati ad agosto, è venuto a ve- Asia e motorizzate da Autotecnica Motori con propulsori Alfa dere la macchina e ne è rimasto impressionato, sia sotto il Romeo sviluppati a Casalmaggiore. Si correrà in Europa, i costi profilo delle prestazioni che sotto quello della sicurezza, per saranno pagati dall'organizzazione e alla vincitrice andrà un cui va dato merito anche alla Fia che ha imposto nuovi stan- premio di 500 mila dollari – poi a scalare come importanza sono dard, sia per quanto riguarda la componentistica. Dietro que- previsti compensi fino alla 18esima classificata (su 20 parteci- sta iniziativa c'è una grande organizzazione, un analisi di panti). Le concorrenti saranno scelte dopo una selezione rigo- mercato molto seria. Nulla è lasciato al caso, e il progetto rosa e attenta, e il tutto fa capo a figure di assoluto rilievo nel sportivo è sostenuto da una importante piattaforma di mar- motorsport degli ultimi decenni: Dave Ryan, ex ds della McLa- keting e comunicazione. Di campionati ne nascono tanti, e ren in F.1 e proprietario di un team di Gt, il re dei progettisti spesso passano inosservati, l'annuncio della W Series ha Adrian Newey, l'ex driver di F.1 David Coulthard e il giornalista 'spaccato' sui media di tutto il mondo: oggi ci hanno chiesto Matt Bishop. A gestire la serie sarà invece il British Racing & foto della macchina persino dal Financial Times. Non spetta Sports Car Club, che già segue alcuni trofei nel Regno Unito. a me dare giudizi sulla filosofia del campionato, quello che Insomma, più di una garanzia di credibilità. conta per noi e che abbiano scelto le nostre vetture e per Come si diceva, è però la caratteristica di 'genere' a far discu- questo li ringrazio. Ma mi sembra che si tratti davvero di un tere: siamo davanti ad una nuova opportunità per atlete spesso modo di fornire una opportunità in più alle ragazze che cor- trascurate, e che per motivi indipendenti dal loro talento fati- rono, anche perché chi fa bene non sarà abbandonato, c'è il cano a farsi luce in un mondo per tanti versi ancora radicata- progetto di dare un futuro a chi lo meriterà, di portare avanti mente maschilista? Oppure la W Series rappresenta un passo un progetto. In tutto lo sport mondiale, del resto, non è facile indietro, un rinchiudersi in un gehtto per le donne che in pas- trovare discipline dove uomini e donne gareggiano insieme. sato hanno sempre gareggiato insieme agli uomini ottenendo Il fatto che sia l'organizzazione a pagare è il sintomo che c'è anche ottimi risultati, come dimostrano gli esempi di Michelle davvero l'intenzione di dare spazio e una possibilità di suc- Mouton (vice campionessa del mondo rally) , cesso a chi oggi fatica a mettersi in luce».

23 ASPETTANDO FERNANDO

IL MERCATO DELL’INDYCAR È GIÀ A BUON PUNTO. AD INIZIO OTTOBRE, CI SONO GIÀ 23 VETTURE CONFERMATE A TEMPO PIENO, E 21 PILOTI SOTTO CONTRATTO. IN ATTESA DI ALONSO…

Marco Cortesi

Non è ancora novembre, e già il mercato dell’IndyCar è quasi sistemato. Sembra incredibile viste le difficoltà del passato, ed è sicuramente un segnale dello stato di salute della serie: tutti si stanno muovendo con largo anticipo sapendo che ci sarà molto interesse anche il prossimo anno. Al momento, le vetture sicure e confermate per il 2019 sono ben 23, e già si parla della necessità di modifiche alle piste per via dell’alto numero di po- stazioni in pit-lane che saranno richieste. Ovviamente, manca ancora la notizia più attesa, ovvero cosa farà Fernando Alonso. Le indiscrezioni filtrate sono tante e totalmente contrastanti. Secondo alcuni, è tutto fatto, ma altri dicono che lo spagnolo non avrebbe troppo gradito lo stile di guida della vettura nel test affrontato a Barber. Secondo altri ancora, semplicemente gli annunci della McLaren e di Zak Brown non sarebbero che aria fritta e al massimo ci sarà una partecipazione alla Indy 500.

24 25 Stabilità Penske Andretti si allarga

Dando uno sguardo ai top-team, in casa Penske la situazione è abbastanza stabile. Josef Newgar- den basta e avanza per fare progetti a lungo ter- mine, e sia Will Power sia Simon Pagenaud sono ancora “freschi”: entrambi hanno anche a loro nome vittorie recenti. Chi è corso ai ripari è stato Chip Ganassi. Dopo un lungo periodo di stabilità con Scott Dixon e Dario Franchitti, due dei mi- gliori piloti di sempre, dopo l’addio dello scozzese la “seconda” vettura ha sempre zoppicato, e il tentativo da parte della McLaren di portare via il neozelandese, ora blindato per tre anni, deve aver fatto riflettere. Il team si è così assicurato i servizi di Felix Rosenqvist. Con solo due vetture confer- mate, lo svedese rappresenta una vera speranza e una scommessa per il futuro, per rispondere ai “lanci” di Newgarden e Alexander Rossi. Come sempre attivo nella filiera dei giovani piloti, An- dretti si sta già spingendo ancora più avanti. Dopo aver portato al successo Rossi, l’ex campione si è messo alla ricerca di altri talenti. Per farlo, ha coin- volto il team Harding. La squadra di Indianapolis, andata un po’ in crisi dopo aver messo sotto con- tratto fior di dirigenti durante l’inverno, si è siste- mata diventando di fatto uno junior team. Con il supporto della famiglia Steinbrenner, nota per es- sere proprietaria della squadra di baseball più ce- lebre al mondo, i New York Yankees, è stata confermata la line-up di Sonoma che vedeva (e vedrà) al via il messicano Pato O’Ward, impressio- nante al debutto e subito in Q3, e Colton Herta. I primi due classificati dell’Indy Lights faranno quindi subito il grande passo, e già molti vedono una sfida per un sedile nella compagine maggiore. Sato rinnova “Tripletta” Carlin

Anche altri “piccoli” si stanno muovendo. Il team Juncos ha comprato una nuova vettura, anche se non si sa ancora se per le gare o come scorta, mentre Carlin potrebbe schierare tre macchine il prossimo anno, e sembra che il favorito sia Ed Jones, di ritorno dopo l’arrivo di Rosenqvist in Ga- nassi. Tante notizie sono arrivate anche dai pro- lungamenti contrattuali. Al team Rahal Letterman Lanigan è stato confermato Takuma Sato almeno per un altro anno. Dopo aver riportato la scuderia alla vittoria, seppure con un bel po’ di fortuna, il giapponese affiancherà Graham Rahal. Da Coyne ritornerà Sebastien Bourdais, mentre pare che Dale Coyne voglia un pilota full-time per la se- conda vettura: il super-favorito è Santino Ferrucci. Non cambierà nulla al team Foyt, col duo brasi- liano composto da Tony Kanaan e Matheus Leist che quest’anno ha faticato più del dovuto.

26 Kanaan e Rossi

James Hinchcliffe

Jack Harvey

27 Che farà Schmidt? Attesa qualche novità Sebastien Bourdais, Alexander Rossi, Con un pacchetto-campionato sempre più inte- Ryan Hunter-Reay, ressante, ci sono anche altre strutture che si af- e Josef Newgarden facciano all’orizzonte, anche se il budget rimane l’ostacolo principale. Meyer-Shank Racing po- trebbe portare Jack Harvey nuovamente al via dopo le apparizioni di quest’anno con l’assistenza tecnica del team Schmidt, mentre ci sono altre manifestazioni d’interesse, da Dragonspeed a Scuderia Corsa. Ultimo, ma non meno impor- tante parlando di mercato, è proprio il team Schmidt che ha perso Robert Wickens, e viste le prestazioni al debutto, si tratta di una perdita pe- santissima. Al di là degli annunci, condivisibilis- simi, a supporto di Wickens, il canadese ha davanti una missione quasi impossibile e si trat- terà di decidere se mettere in macchina un “so- stituto” o re-investire su qualcuno a lungo termine. Comunque, sia per motivi di premi, sia per ragioni di sponsor, la Dallara numero 6 sarà al via a St. Petersburg.

28 Le vetture full-time confermate per il 2019

Team Penske Josef Newgarden Simon Pagenaud Will Power

Chip Ganassi Racing Scott Dixon Felix Rosenqvist

Andretti Autosport Alexander Rossi Ryan Hunter-Reay Marco Andretti Zach Veach

Fernando Alonso durante il test Harding Steinbrenner Racing sostenuto il 5 settembre scorso Colton Herta sulla pista di Barber Patricio O’Ward

Dale Coyne Racing Sebastien Bourdais TBA (Santino Ferrucci)

Rahal-Letterman Racing Graham Rahal Takuma Sato

AJ Foyt Racing Tony Kanaan Matheus Leist

Schmidt-Peterson Motorsports James Hinchcliffe TBA

Ed Carpenter Racing Spencer Pigot TBA/Ed Carpenter

Carlin Patricio Max Chilton O'Ward TBA (Charlie Kimball)

Matheus Leist

29 Jacopo Rubino Foto Speedy

IL GRANDE CAPO È stato un grande pilota nelle competizioni di durata, a cavallo fra gli anni Ottanta DI GT SPORT, CON UN e Novanta, oggi è uno degli organizzatori più affermati nel mondo dell’automo- IMPORTANTE PASSATO bilismo. È una storia di successo quella di Jesus Pareja e della sua GT Sport, vicina DA PILOTA, COLTIVA ormai a festeggiare i due decenni di attività. I suoi “gioielli” sono l’International GT Open e l’Euroformula Open che, dal 2006 e dal 2009 rispettivamente, conti- CON INCESSANTE nuano a rappresentare una certezza nelle rispettive discipline. La filosofia? Com- PASSIONE I SUOI binare, a costi ragionevoli, gare divertenti per il pubblico, un calendario fatto di CAMPIONATI GT OPEN circuiti prestigiosi ed eventi sempre densi di azione. Confermando un’abilità in- ED EUROFORMULA. nata nel leggere le tendenze del mercato, Pareja per il 2019 ha deciso di allargare l’offerta: nel weekend di Monza ha presentato l’inedita GT Open Cup, che acco- E PER IL 2019 glierà le vetture dei monomarca principali (Ferrari Challenge, Lamborghini Super SI ALLARGA LANCIANDO Trofeo e Porsche Carrera Cup) e quelle della fiorente classe GT4. Intervistato da LA GT OPEN CUP Italiaracing, il manager spagnolo ha fatto il punto tra presente e futuro. LA FILOSOFIA DI JESUS

30 31 Jesus, Monza è sempre stata una tappa di grande significato per l'automobilismo, con tanta passione, tante aziende all'avanguardia GT Sport, fra annunci e bilanci. Come è stato il 2018 del GT e molti attori presenti, a cominciare, per quanto riguarda le Gran Open, dalla tua prospettiva? Turismo, da due nomi con un traino incredibile come Ferrari e Lam- «Il GT Open è il campionato più importante fra quelli che organiz- borghini». ziamo, la base dei nostri eventi e della nostra piattaforma. Ne sono soddisfatto, va molto bene: non soltanto per quantità, ma anche Vedi aspetti da rafforzare nel GT Open per il 2019? per la qualità di piloti, team e macchine al via. In passato abbiamo «Non manca mai qualche cosa in cui serva fare progressi, ma come affrontato una fase difficile, ma grazie al nostro lavoro e soprattutto detto l'idea principale è sostenere sempre il concetto Pro-Am. Non a chi ha avuto la fiducia di correre da noi, siamo riusciti a diventare sono comunque io a decidere chi arriva in pista, non si può mai sa- il palcoscenico Gran Turismo più quotato per quanto riguarda le pere cosa accade: oggi gli iscritti Pro-Am sono i più numerosi, ma gare sprint. Lo dico comunque con la massima umiltà, e con il mas- per appena una o due macchine di differenza. Allo stesso tempo simo rispetto per i nostri competitor». faccio di tutto per avere con noi gli amatori. Ho piacere che siano in tanti, competitivi e con la possibilità di lottare al vertice. Quando Chi viene nel GT Open si sente di solito a suo agio, e torna al- i Pro-Am ottengono una vittoria assoluta sono sempre contento». trettanto volentieri. Qual è il segreto? «Non parlerei di segreti. Pensiamo che lo spirito delle corse Gran In quest'ottica sarà lanciata la GT Open Cup. Qual è stata la sua Turismo si basi, in generale, sugli equipaggi Pro-Am. Bisogna dare genesi? spazio ai professionisti, ma anche ai piloti amatori, ed è una cosa «L'idea è chiara: dar vita a un campionato con costi più bassi, che non facciamo soltanto a parole o attraverso i media. Lo vo- avendo osservato quanto accade in Europa con la classe GT4, e gliamo sul serio, è il nostro obiettivo. Questa combinazione dà il ascoltando le richieste di quei team e piloti che a volte faticano a miglior contributo possibile alla serie, perché si avvertono meno trovare certi budget. Eppure, con spese inferiori, sarebbero in le grandi pressioni che si creano con una forte presenza di profes- grado di allestire un bel programma agonistico. Questo è il primo sionisti. Questo, inoltre, farebbe sentire soltanto delle comparse 50 per cento del discorso. Poi bisogna fare un'analisi sulla GT3, gli equipaggi Pro-Am, e persino più trascurati quelli di soli amatori. che è stata probabilmente il più grande successo nella storia di È chiaro, ci sono coppie totalmente Pro e ne sono soddisfatto, ma questa disciplina. Durerà ancora, ma ormai raduna sempre di più i tutto ruota intorno ai Pro-Am». ragazzi provenienti dalle monoposto, che cambiano strada dopo aver tentato la scalata verso la Formula 1. La GT3 era partita come E per tradizione, i tuoi campionati hanno sempre avuto un forte categoria per gentleman, ora è da Pro-Am, ma a mio parere nel legame con l’Italia… futuro attirerà in prevalenza i giovani professionisti. Inoltre il livello «Ricordo che la prima gara del GT Open si è disputata, il 1° aprile tecnico sta diventando estremo, i modelli sono da competizione 2006, a Monza, dove era stato presentato nelle settimane prece- in tutto e per tutto, e lasciano poco spazio di emergere a chi non denti. Da allora, con i team e i piloti italiani, c'è sempre stato un è un vero pilota. A fare la fortuna del GT è stato il pilota amatore, rapporto di interesse, fiducia e simpatia, di cui siamo felici. Mi piace bisogna continuare a coltivare questa figura. In GT Open Cup pensare che si trovino bene da noi, e non solo per complicità latina. avremo auto più guidabili, più semplici e meno care, ma sempre La ragione di fondo è un'altra: l'Italia è una potenza e una culla del- prodotte dai brand più prestigiosi». 32 33 34 Come verranno avvicinate le prestazioni delle varie vetture? Di pen, passare diretti dalla F3 alla F1 mostrando il proprio talento. partenza ci sarebbe una grossa forbice. Rimane la scuola ideale». «Anche se il campionato partirà ufficialmente l'anno prossimo, noi siamo già a pieno ritmo con la definizione del Balance of Perfor- Provocazione: nel 2014 la FIA ti ha chiesto di eliminare la dicitura mance. Questo processo avviene in tre step: conoscere bene le “F3”, perché le auto usate nell'Euroformula non erano conside- macchine, capendo dove intervenire per raggiungere le prestazioni rate “pure”. Nel 2019 tu avrai i propulsori VW e Mercedes, men- che vogliamo; applicare l'esperienza accumulata, e poi convincere tre la nuova F3 della Federazione sarà un monomarca... i costruttori. Siamo felici di avere ricevuto ottime risposte, le case «La risposta è semplice, ma non sarò io a dirla! (sorride)». hanno capito di avere vetture fantastiche ma di non poter obbli- gare i clienti a correre soltanto nei propri monomarca. Il meglio è Pensi che le novità introdotte possano catturare una parte dello la sfida aperta, per potersi misurare a vicenda. C’è fiducia in noi, a schieramento oggi nel FIA F3? dimostrarlo tutti i marchi sono coinvolti nello studio del BoP. Il no- «Squadre o auto?». stro target è portare l’intera lista di modelli in una finestra di mezzo secondo al giro». Entrambe... «Sì, dico entrambe. Abbiamo già ricevuto manifestazioni di inte- La GT Open Cup può servire da passaggio intermedio, ma non resse. Sfruttando tutta la nostra esperienza di BoP accumulata con hai paura che possa anche togliere iscritti al GT Open? il GT Open, diventeremo l'unico campionato per monoposto, al di «Penso entrambe le cose, è giusto. Certo, alcuni concorrenti po- fuori della F1, con la possibilità di avere tre motorizzazioni diverse. trebbero preferire la strada della GT Open Cup, ma allo stesso Questa è la cosa interessante, per me è un motivo di orgoglio. La tempo qualcuno potrebbe decidere di fare il salto in un secondo scelta di quali propulsori utilizzare dipenderà poi dai clienti, ossia i momento, cimentandosi con vetture più estreme. Il flusso può av- piloti». venire sia in una direzione che nell’altra». ITR, però, ha un piano analogo: dare continuità a ciò che oggi è Veniamo adesso all’Euroformula: la griglia si è un po' ristretta, il FIA F3. Che ne pensi? ma il campionato resiste e conserva il suo zoccolo duro. L'anno «È comprensibile e del tutto logico. ITR ha da sempre avuto una prossimo sarà aperto anche ai motori Volkswagen e Mercedes, serie basata sulla Formula 3, abbinandola spesso al DTM nei suoi e all'ultimo kit aerodinamico Dallara. Nello spirito, sarà la vera fine settimana. Ora che la FIA ha deciso di far confluire l'Europeo F3. nella GP3, è assolutamente normale che si voglia tornare alle ori- «È questo quello che voglio, ed in realtà è già così. Sono convinto gini, a qualcosa di simile alla vecchia Euro Series. Hanno espe- che la Formula 3 abbia sviluppato i migliori piloti del mondo, con- rienza, know-how e tradizione in materia. Faranno le cose per fido in questa categoria. Considerando da dove è nata, l'Eurofor- bene». mula oggi è la serie più longeva di F3. Quando avevo iniziato 18 anni fa con questo progetto, avevo sempre guardato a quello bri- Dove si inserirà quindi sul mercato l'Euroformula, in un panorama tannico come al massimo palcoscenico. Nel tempo le cose sono destinato a essere rivoluzionato? mutate, ma non smetto di pensare che questo tipo di macchina, «Cercheremo semplicemente di offrire il prodotto migliore per con il suo regolamento tecnico, vada mantenuto il più a lungo pos- costi, calendario, tecnica e possibilità di accumulare chilometri in sibile. Abbiamo visto tanti piloti, come ad esempio Max Verstap- pista».

35 CRESCITA

36 CONTINUA LA TS CORSE DIRETTA DA TURCHETTO È UNA SQUADRA GIOVANE, AMBIZIOSA, E CHE DI ANNO IN ANNO OTTIENE RISULTATI SEMPRE PIÙ INTERESSANTI TANTO DA ESSERE IN LIZZA PER IL TITOLO FINALE NEL CAMPIONATO VDEV CATEGORIA MONOPOSTO. UN TEAM CHE SI PREFIGGE DI ALLEVARE GIOVANI PILOTI E CHE PROSEGUE IL SODALIZIO ORMAI STORICO CON PECCENINI. PER IL FUTURO, TANTI I PROGETTI, COME QUELLO DI PARTECIPARE AL RENAULT NEC O ALLA F3 REGIONAL MENTRE SI GUARDA SEMPRE CON INTERESSE ALLA LMP3

37 Alessandro Bucci Sei soddisfatto della stagione del team TS Corse? “Decisamente. Con Varrone ci stiamo giocando il campionato, Fondato nel 2006 da Stefano Turchetto, ex pilota GT, il team siamo a due punti dal leader. Considerando, inoltre, che il pi- TS Corse ha sempre avuto come focus principale lo sviluppo lota è arrivato nel nostro team dalla terza gara perché Barcel- di giovani talenti. Grazie all’esperienza ventennale di Turchetto lona e Magny-Cours ha corso con un altro team, questo la dice nei panni di pilota, i ragazzi che hanno corso per il team italiano lunga sulla nostra buona stagione. Abbiamo vinto tante gare, hanno visto la loro carriera crescere gradualmente, macinando almeno una ad ogni trasferta realizzando sempre la pole posi- chilometri molto importanti su vetture di buon livello. Impe- tion”. gnati nel campionato VdeV, TS Corse è attualmente in lotta per entrambi i titioli, non solo quello che vede Nicolas Varrone vi- In quali appuntamenti avete dato il meglio e in quali, invece, cinissimo al vertice, ma anche quello gentleman per il quale è le cose hanno girato storto? in lotta Pietro Peccenini. “A Le Mans abbiamo dominato sin dalle libere, infliggendo un secondo di distacco poi ai nostri avversari in qualifica. Le con- Stefano, partiamo con il commentare il weekend di Le Mans dizioni erano particolari, la mattina c’era nebbia e la pista era nel campionato V de V con monoposto F.Renault 2.0. umida, ma abbiamo dimostrato di essere subito competitivi. E’ “Il weekend è stato abbastanza positivo, con la pole di Varrone, stato un weekend importante per noi. Credo che quello di Le il terzo tempo di Morabito e l’ottavo di Peccenini. In gara 1 Ni- Castellet sia stato il migliore per noi comunque, con prestazioni colas ha colto un bel successo, mentre Morabito è partito male davvero molto competitive”. spegnendo la macchina al via e rimediando un tamponamento, concludendo anzitempo il weekend. La macchina era distrutta Vi vedremo nel NEC l’anno prossimo dopo un anno di stop? e il tempo per ripararla non era sufficiente. Il retrotreno ha su- “Può essere. Considerando che l’attuale macchina non sarà im- bito dei danni molto ingenti. Pietro in gara 1 è incorso in un piegata nell’Eurocup, è possibile che molti optino per il Nec e contatto uscendo di pista con un avversario, ma è riuscito co- non escludo potremo esserci anche noi”. munque a recuperare terminando decimo. Nella corsa succes- siva abbiamo trovato pista molto bagnata causa maltempo e Su quali tracciati si è adattata meglio la vettura? Nicolas ha pagato una partenza molto difficile, ma ha comun- “Considerando che abbiamo realizzato la pole ad ogni wee- que concluso al terzo posto una gara corta per via dell’uscita kend, direi su tutti quanti. Abbiamo dimostrato di poter essere di ben tre safety-car. Pietro sfortunatamente ha terminato in competitivi su tutte le piste e credo che, in particolare a Le tredicesima piazza”. Mans e a Le Castellet, la macchina si è comportata molto bene.

38 Nicolas Varrone sul podio più alto del Paul Ricard

Magari a Navarra abbiamo faticato un po’ di più, ottenendo la Prenderete parte alla nuova F3 Regional? pole per solo una manciata di millesimi sugli avversari”. “Non lo escludo. Renault è interessata e ho visto in Tatuus la nuova vettura. La casa francese potrebbe costruire la macchina Chi ti ha impressionato maggiormente tra i vostri piloti? 2019 usando lo stesso telaio e montando i motori Renault. E’ “Nico ha dimostrato di essere molto veloce, ma deve lavorare davvero bellissima la vettura che gareggerà nell’F3 Regional, un attimino sulle partenze perché, obiettivamente, quest’anno un modello molto ‘evoluto’ per giovani piloti che non penso ne ha sbagliata più d’una. Tuttavia, ha dimostrato di essere il sia un’eresia paragonarlo ad una vettura simile ad una GP3 in pilota più completo e che fa meno errori complessivamente quanto a dimensioni, qualità e struttura”. parlando e, quando è il momento di dire la propria, risponde presente”. Cosa puoi dirci riguardo al progetto in cantiere per l’LMP3? “Con Pietro stiamo meditando di approdare in quel mondo ti State puntando a qualche pilota giovane in particolare? confesso. Parleremo con Norma mentre, con Ligier, lo abbiamo “Sì. In questo periodo stiamo parlando con molti contatti. Mo- già fatto. Ci interessa molto la vettura che viene impiegata rabito è un ragazzo molto giovane e l’ultima gara che ha di- nell’LMP3, magari fare i test o qualche gara in preparazione sputato è stato il suo debutto con monoposto. Ha realizzato il nel primo anno. Credo che quelle macchine abbiano più futuro terzo tempo in qualifica dopo essere rimasto a lungo in se- e più sbocchi, si tratta anche di una pista più consolidata” conda posizione provvisoria, gliel’hanno portata via all’ultimo. Morabito si è adattato subito molto bene, mi ha impressio- TS Corse offre tanti programmi. Ce ne vuoi parlare? nato”. “Il nostro punto di forza rimane il VdeV, campionato nel quale siamo il team più competitivo. Se riusciremo a correre nell’LMP3, Due anni or sono avevate tentato una tappa nell’Eurocup Re- cercheremo di ingranare velocemente. Le cifre di acquisto della nault e con Peroni avete fatto piuttosto bene. Come mai vettura sono un po’ altine e quindi dobbiamo valutare molto at- l’esperienza non ha avuto un seguito? tentamente, ma credo che a breve avremo notizie”. “Per tanti motivi. Principalmente, problemi di budget. Inoltre Alex l’anno dopo è andato a correre con un altro team e con- Riguardo ai test cosa ci puoi anticipare? sidera che, a dicembre, sei obbligato ad effettuare l’iscrizione “Definiremo il calendario molto presto e siamo alla ricerca di con tre macchine. Ci sono mancati i contatti con i piloti dell’Eu- piloti attualmente, con i quali alcuni siamo in trattativa. I test rocup che erano abbastanza altalenanti come disponibilità. Nel invernali li faremo in Spagna, tra Jerez, Barcellona e Alcaniz. VdeV, essendo la nostra squadra al top, abbiamo già diverse Anche all’Estoril, in Portogallo, effettueremo dei test. Tra l’altro richieste e quindi ho deciso di concentrare i nostri sforzi in quel ad inizio novembre proprio su quel circuito terminerà la sta- campionato”. gione e ci giocheremo entrambi i campionati”.

39 IL MENÙ DI SOSPIRI L’EX PILOTA FORLIVESE, DA DIVERSI ANNI OTTIMO TEAM MANAGER NONCHÉ SCOPRITORE DI TALENTI, È STATO IL PRIMO A FAR DEBUTTARE IN GARA GIOVINAZZI NELLA WINTER SERIES DELLA F.ABARTH OLTRE CHE FAR CORRERE IN DIVERSE CATEGORIE IL RUSSO SIROTKIN. ORA LA SUA SQUADRA È IMPEGNATA SU VARI FRONTI, E CON SUCCESSO, NEL MONDO GRAN TURISMO. SCOPRIAMO CON LUI COME RIESCE A GESTIRE I VARI IMPEGNI E I SEGRETI PER CRESCERE AL MEGLIO I SUOI PILOTI 40 Alessandro Bucci

In testa al campionato GT Open internazionale Am con un vantaggio di 8 punti sugli inseguitori, il team capita- nato da Vincenzo Sospiri si appresta a disputare il round finale di Barcellona (previsto per il 19-21 ottobre 2018), consapevole di avere ottime chances di vittoria anche nelle finali di Vallelunga nel Super Trofeo Lamborghini Europa previste per il mese successivo. La squadra for- livese, vincitrice nel mese di aprile del tricolore Super GT Cup alla stagione di debutto con la coppia di piloti nordici Vainio-Tujula, continua a sviluppare giovani ta- lenti, potando contare su un parco piloti davvero invi- diabile. Non a caso Antonio Giovinazzi ha corso la prima gara della sua carriera proprio con il team di Vincenzo Sospiri nella winter series della allora F.Abarth, vero e proprio scopritore di talenti. La recente conferma a pi- lota titolare per la stagione 2019 di Bon Giovi in For- mula 1 in seno al team Alfa Romeo Sauber-Ferrari è stata ghiotta occasione per rimembrare assieme a So- spiri i primi passi del pilota di Martina Franca nelle mo- noposto, dove dimostrò sin da subito una classe innata.

41 Vincenzo, partiamo con l’ottimo weekend di Monza, dove Bor- zione fisica e mentale è molto importante e i nostri piloti sanno lenghi e Lewandowski hanno conquistato la leadership del che devono seguire tutti i briefing che sono in programma”. campionato. “Abbiamo fatto davvero bene, ora i miei ragazzi hanno un van- Sbaglio o anche quest’anno avete compiuto dei progressi im- taggio abbastanza rassicurante sugli inseguitori e sono in testa, portanti come team? ma tutto è ancora da decidere. Stanno crescendo bene, Borlen- “Sì stiamo andando bene, ma anche la passata stagione è stata ghi sta migliorando molto ed è in testa al Super Trofeo nella ca- eccellente vincendo tre campionati su quattro, facendo bene in tegoria Am. Anche Lewandowski ha compiuto diversi progressi tutte le categorie e le formule. Per quanto concerne la Am, e sono contento di entrambi. Il team a Monza ha lavorato benis- quest’anno stiamo andando un po’ meglio, nella Pro Am molto simo, considerando anche che non avevamo girato molto con la meglio mentre, nella Pro, un po’ peggio. Quindi è un mix tutto GT3 prima di allora con quelle condizioni. In gara 1 abbiamo ot- sommato. Nel campionato GT3 e nel Super Trofeo siamo in testa tenuto un risultato ottimo da ambo le parti, mentre in gara 2 con l’Am, per cui ci difendiamo davvero bene”. nell’Am ci abbiamo provato a prendere la testa, ma ci siamo toc- cati con una Ferrari e abbiamo perso tempo”. Veniamo ora al Super Trofeo Lamborghini. A Spa avete dispu- tato una corsa eccezionale e a Vallelunga vi aspettano quattro Rinfrescaci un po’ la memoria. Quali sono state le tappe più giorni determinanti. importanti dell’international GT Open per voi? “Sì, devo dire che anche al Nurburgring abbiamo fatto molto “Praticamente tutte, anche se a Silverstone e Spa abbiamo di- bene nell’ultimo weekend. Nella prossima tappa, che sarà fi- sputato le corse più brillanti. In quelle piste abbiamo vinto due nale del campionato europeo e subito dopo finale mondiale, gare su due in ogni weekend. Il vantaggio del campionato GT ci giocheremo molto e sarà cruciale per noi. Partecipiamo a Open è che va sempre su circuiti tosti e questo è un aspetto tre campionati diversi, in uno siamo primi, nell’altro siamo terzi molto bello per i piloti e per le squadre. Il GT Open e il Super e nell’altro ancora siamo un po’ più indietro a causa di alcuni Trofeo comunque, lasciamelo dire, sono due campionati di altis- problemi e incidenti. Vedremo cosa succederà, la nostra mac- simo livello. Specialmente il primo, mi ha davvero colpito per il china dovrebbe adattarsi bene, così come accaduto in tutte le numero di piloti e vetture molto competitive presenti. In questi altre piste della stagione. Penso a Imola, Nurburgring, Spa, campionati si lotta duramente e ci sono magari molte meno pe- Silverstone e Monza… in passato siamo andati molto forte lì. nalità (e molte delle quali piuttosto discutibili) rispetto a categorie E anche a Vallelunga! Penso che saremo lì per giocarcela, per più blasonate. La durezza espressa dai piloti del GT Open penso vincere”. sia davvero positiva”. Quali sono i piani futuri del Vincenzo Sospiri Racing team? Puoi vantare una line-up piloti di ragazzi talentuosi in grado di “Stiamo pianificando i programmi del prossimo anno e ci allar- lavorare bene tra loro. In che cosa ti ha stupito ognuno di loro gheremo un po’, disputando dei campionati nuovi dei quali al nell’arco di questa stagione? momento non posso rilasciare anticipazioni. Si tratterò di un mix, “Si aiutano molto tra di loro, stanno attenti nei briefing e ascol- comprendente ruote coperte e scoperte. Stiamo lavorando per tano le nostre direttive. I piloti fanno molto lavoro sulle telemetrie avere i piloti giusti e per poter essere al top”. con gli ingegneri e questo li aiuta tanto e permette anche a tutta la squadra di crescere. L’impegno che mettono i nostri ragazzi è Ci sono dei giovani piloti che ti hanno colpito ultimamente? Se davvero lodevole e corrisponde a quelli che sono i nostri pro- sì, perché? grammi e il nostro modus operandi. Il preparatore José Poletti “Eccome. Ci sono ragazzi fortissimi che stanno crescendo molto (driver performance) segue ogni pilota personalizzando la loro bene in tutte le categorie e credo che il prossimo anno ci saranno dieta e basandosi sulle loro singole caratteristiche. La prepara- driver giovani che faranno il salto in Formula 1. Penso ad Antonio

42 Giovinazzi che, tra l’altro, ha disputato la prima corsa della sua Nicolas Costa che aveva già corso e aveva più esperienza. Che vita proprio con la mia squadra. E’ un ragazzo spettacolare. Giovinazzi fosse un fenomeno me ne ero già accorto ai tempi dei Anche Sergey Sirotkin è un grande talento. All’inizio di que- kart. Come me e tanti altri piloti, è dovuto andare all’estero per st’anno mi ha chiamato il suo papà per ringraziarmi per ciò che potersi costruire una carriera”. ho fatto per la carriera di suo figlio e mi ha fatto molto piacere. Di piloti forti ce ne sono tanti, purtroppo le situazioni, spesso Tu che sai bene cosa significa farsi strada nel complesso e molto particolari, rendono le loro strade possibili o meno”. chiuso mondo del motorsport, che consigli ti senti di dare a Bon Giovi? Che effetto ti fa pensare che, dopo 8 anni, l’Italia tornerà ad “Preferisco fargli un in bocca al lupo, perché penso non necessiti avere un pilota italiano in Formula 1? di consigli. E’ un pilota molto forte mentalmente e maturo, oltre “Logicamente mi ha fatto molto piacere, per Antonio in primis. ad essere velocissimo. Ho pochi dubbi che, in breve tempo, riu- Il papà Vito è una persona spettacolare e ho pensato subito a scirà a raggiungere le prestazioni di Kimi Raikkonen. Non mi stu- tutta la sua famiglia quando hanno comunicato la notizia. Era ora pirei affatto se lo superasse anche nel giro di non troppo tempo”. che tornasse un pilota italiano nella massima serie, ci sono tanti piloti forti in giro ma purtroppo non riescono ad arrivare”. Ti ha stupito la “retrocessione” di Iceman alla Sauber? “Decisamente. Non capisco perché un pilota molto forte ed Raccontaci le tue esperienze con Bon Giovi. esperto come Raikkonen accetti di passare dalla Ferrari ad una “E’ successo tutto in maniera abbastanza naturale. Stavamo di- squadra come la Sauber dove non ha opportunità di vincere il ti- sputando il campionato di Formula Abarth e uno dei miei piloti tolo. Mi domando perché un pilota del suo calibro non abbia pro- dovette tornare in Giappone per un incontro con uno sponsor vato ad accettare sfide al di fuori della Formula 1 come, magari, importante, non potendo disputare un mini trofeo invernale for- sta facendo Fernando Alonso. Davvero una scelta incomprensi- mato dalle gare suddivise in due giornate. Chiamai così Giovi- bile a mio modo di vedere”. nazzi per sostituirlo, perché ero convinto (e sono convinto lo sia ancora) che fosse un fenomeno vero, dotato di grande sensibilità Pensi cha la situazione in Italia per i giovani piloti possa cam- e velocità innate. Raggiunsi un accordo con il suo papà e Antonio biare in futuro oppure dai piani alti della Federazione non ve- andò subito forte in condizioni di bagnato senza aver mai pilotato dremo mai venti di cambiamento? quella vettura, facendo bene e chiudendo secondo alle spalle di “Preferisco non rispondere a questa domanda…”.

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