NATHAN

F. Ughelli, Italia sacra, X, Venezia 1722, dove il 4 luglio 1850 aveva ottenuto la cittadi- Appendice, pp. 87 s.; E.C. Cicogna, Delle inscri- nanza inglese. Sara Levi, nata a il 7 di- zioni veneziane, I, Venezia 1824, pp. 94 s.; VI/2, cembre 1819, era figlia di Angelo e di Ricca ibid. 1853, p. 882; V. Lazzarini, Rimatori veneziani (Enrichetta) Rosselli. Dopo la prematura morte del secolo XIV, Padova 1887, pp. 64-67; G. della madre fu ospitata a Livorno da un parente, Fracassetti, In epistolas Francisci Petrarcae de rebus familiaribus et variis adnotationes, a cura di C. Emanuele Rosselli, ricco commerciante con un Antona - Traversi - F. Raffaelli, Fermo 1890, pp. ufficio di rappresentanza a Londra. Fu proba- 417-418; A. Poncelet, Le légendier de Pierre Calo, bilmente lui a combinare il matrimonio con in Analecta Bollandiana, XXIX (1910), pp. 34- Moses Meyer, che fu celebrato il 29 maggio 36; C. Eubel, Hierachia catholica Medii Aevi, 1836, secondo la tradizione delle comunità Münster 1913, p. 241; A.F. Massera, A proposito ebraiche che favoriva le unioni fra correligio- della Leandreride, in Archivum Romanicum, IX nari. La coppia si stabilì a Londra ed ebbe, (1925), pp. 190-197; L. Lazzarini, Paolo di oltre al quintogenito Ernesto, altri undici figli: Bernardo e i primordi dell’Umanesimo in Venezia, David (1839), Henry (1840), Janet (1842), Genève 1930, pp. 195-200; S. Tramontin, Breve storia dell’agiografia veneziana, in S. Tramontin Adolf (1843), Harriet (1847), Joe (1848), Philip et al., Culto dei santi a Venezia, Venezia 1965, pp. (1850), Walter (1852), Alfred (1854), Adah 21 s.; L. Gargan, Il preumanesimo a Vicenza, (1856), Beniamino (1859). Treviso e Venezia, in Storia della cultura veneta. Per mezzo dei Rosselli i Nathan conobbero Il Trecento, Vicenza 1976, pp. 159, 164; L. a Londra , con il quale strin- Lazzarini, La cultura delle signorie venete nel sero una solida e duratura amicizia, facendo Trecento e i poeti di corte, ibid., p. 514; Id., Nuovi della loro casa a Middleton Square uno dei luo- documenti su Giovanni Girolamo Nadal e la ghi di ritrovo degli esuli politici italiani di fede Leandreride, in Miscellanea di studi in onore di democratica. Negli anni Cinquanta Moses Me- Vittore Branca. II: Boccaccio e dintorni, Firenze 1983, pp. 377-404; P. Chiesa, Gli schedari agio- yer fu uno dei più attivi finanziatori del movi- grafici di Filippo Ferrari recuperati da Federico mento mazziniano e fu lui a organizzare le prin- Borromeo, in Nuove ricerche su codici in scrittura cipali raccolte di fondi intraprese in Inghilterra latina dell’Ambrosiana. Atti del Convegno... (6-7 dal patriota genovese. Sara Levi, a sua volta, ottobre 2005, a cura di M. Ferrari - M. Navoni, divenne una strettissima collaboratrice di Maz- Milano 2007, pp. 409-432; F. Dolbeau, Trois té- zini, che coadiuvò nell’attività organizzativa e moins méconnus de l’«Index discipulorum» du pseu- propagandistica per l’indipendenza italiana e do-Dorothée (XIVe-XVIe s.), in Hagiographica, per l’affermazione degli ideali repubblicani. XV (2008), pp. 213-255; E. Paoli, Il Catalogus Uno dei rifugiati italiani, Maurizio Quadrio, sanctorum di Pietro Nadal. Alcune “istruzioni per l’uso”, in Catalogus sanctorum..., Spoleto 2012, tra i più fedeli discepoli di Mazzini, al momento cit., pp. IX-LIII. EMORE PAOLI del suo arrivo a Londra nel novembre 1857 fu accolto in casa Nathan e divenne istitutore dei NATALI Pompeo loro figli. A Ernesto, che frequentava la Uni- , . – Compositore, versity College School, impartì lezioni di latino 1608-1688 [Saverio Franchi]: v. www. e di francese. treccani.it. Il legame fra i Nathan e i Rosselli si sarebbe poi ulteriormente rafforzato attraverso numerosi NATALI, Renato. – Pittore, 1883- matrimoni, che dettero vita, col passare delle 1979 [Eugenia Querci]: v. www.trecca- generazioni, a un complicato intreccio familiare. ni.it. Nel 1861 Janet Nathan sposò Pellegrino Ros- selli, figlio di Emanuele, e fu colei che nella sua NATHAN, Arturo. – Pittore, 1891- casa di Pisa ospitò Mazzini negli ultimi giorni prima della morte, avvenuta il 10 marzo 1872. 1944 [Eleonora Chinappi]: v. www.trecca- Nel 1866 la sorella Harriet (Enrichetta) si unì ni.it. invece in nozze con Sabatino Rosselli, fratello di Pellegrino, ed ebbero due figli, Ada e Joe, NATHAN ben Yehiel ben Avraham che fu padre di Carlo e Nello Rosselli. Il 16 giu- ben Yoav da Roma. – Lessicografo, m. gno 1867 Ernesto Nathan sposò Virginia Mieli, 1106 [Alessandra Veronese]: v. www.trec- figlia di Annina, sorella di Sabatino e Pellegrino cani.it. Rosselli. Infine nel 1883 Philip Nathan sposò Clelia Rosselli, figlia di Raffaello, fratello di Pellegrino e Sabatino. NATHAN, Ernesto. – Nacque a Lon- dra il 5 ottobre 1845 da Moses Meyer e da Nell’agosto 1859 la morte di Moses Na- Sara Levi. than produsse una svolta nella vita della fa- Il padre, nato il 22 aprile 1799 a Rodelheim, miglia, che decise di trasferirsi in Italia, presso Francoforte sul Meno, era un agiato mer- dapprima a Pisa, dove Ernesto si iscrisse cante e agente di cambio, che dopo aver a lungo come uditore all’Università, l’anno se- soggiornato a Parigi si era stabilito a Londra, guente a Firenze e più tardi a Milano. La

875 NATHAN madre, che si immerse progressivamente regulations of prostitutions, si adoperò con suc- nell’azione politica e cospirativa a fianco di cesso affinché nel medesimo anno sorgesse a Mazzini, pensò di avviare Ernesto alla car- Roma, dove si trasferì, una sezione italiana del riera commerciale e lo fece entrare come sodalizio, di cui egli fu l’animatore e il segre- tario. La sezione, che ebbe il sostegno di nu- apprendista presso i banchieri e commer- merosi esponenti della sinistra democratica e cianti di seta milanesi Warchez Garavaglia del nascente movimento per l’emancipazione e C. Nell’autunno del 1862 Nathan si recò femminile, riuscì a organizzare il secondo Con- poi in Sardegna, dove si impegnò in una gresso internazionale della Federazione britan- società per la coltivazione del cotone e la nica, che si tenne a Genova nel settembre 1880. vendita di prodotti sardi che non ebbe esi- Fu questo l’ultimo importante impegno di Giu- to fortunato (a Caprera ebbe anche modo seppe Nathan, il quale, minato dalla tuberco- di incontrare Garibaldi, convalescente per losi, morì a Mentone il 14 aprile 1881. le ferite riportate ad Aspromonte). Alla fi- Nel frattempo anche per Ernesto, sebbe- ne dell’anno, dopo un breve periodo tra- ne più tardivamente e con modalità diver- scorso a Genova presso il fratello Adolfo, se, iniziò il coinvolgimento nella vita poli- che era impiegato come ingegnere al can- tica attiva. Nel 1865 fece ritorno a Londra tiere Ansaldo, si ricongiunse con la fami- per subentrare, insieme al fratello Enrico, glia nel Canton Ticino. La madre, ormai nell’impresa commerciale dei Rosselli, conosciuta come mazziniana e sorvegliata rientrati a Livorno, ma anche questa inizia- dalla polizia, aveva infatti preferito abban- tiva economica si concluse con un insuc- donare l’Italia per la più sicura , cesso. Dopo il matrimonio del 1867, da cui dove nel 1865 acquistò una grande villa nacquero le prime due figlie Liliah e Mary, che, come già era accaduto con la casa lon- il cambiamento definitivo nella sua vita si dinese, divenne un luogo di incontro e di ebbe all’indomani della liberazione di Ro- soggiorno di numerosi patrioti e democra- ma, quando Mazzini decise di fondare un tici, a cominciare da Mazzini. A Lugano giornale nella nuova capitale, La Roma del viveva da tempo anche Carlo Cattaneo e fu Popolo, e chiese a lui di assumerne la dire- in questo ambiente, intriso di fermenti pa- zione amministrativa. Nel gennaio 1871 triottici e repubblicani, che Nathan si av- Nathan si trasferì dunque con la famiglia a vicinò alla politica. Roma, dove prese immediato contatto con Più di lui subì il fascino delle idee mazziniane i vari nuclei repubblicani partecipando an- il fratello Joe (Giuseppe), che nel giugno 1866 che ad alcune loro iniziative pubbliche, e si arruolò nel corpo dei volontari italiani di Ga- da allora si dedicò assiduamente alla pub- ribaldi per combattere ai confini del Tirolo nel- blicazione del giornale, che fu diretto da la guerra contro l’Austria. Subito dopo aderì Giuseppe Petroni e il cui primo numero all’Alleanza repubblicana universale fondata apparve il 9 febbraio 1871 nell’anniversario da Mazzini e nei primi mesi del 1869 fu tra gli organizzatori del moto insurrezionale che do- della proclamazione della Repubblica ro- veva scoppiare a Milano e in altre città d’Italia mana del 1849. Esprimendosi ancora pre- per favorire la liberazione di Roma e l’instau- valentemente in inglese, Nathan non col- razione della Repubblica. Arrestato e rimesso laborò con propri articoli a La Roma del in libertà poco dopo grazie all’amnistia concessa Popolo, che per oltre un anno ospitò gli ul- per la nascita del principe ereditario, nel maggio timi scritti di Mazzini e dette voce alle 1870 armò una banda di esuli che penetrò in istanze dei repubblicani intransigenti nelle Italia dal confine svizzero e cercò di promuo- vere un sommovimento nel paese. Tratto nuo- sempre più frequenti polemiche con le vamente in arresto, quando uscì di prigione frange del movimento democratico che si decise per qualche tempo di abbandonare la stavano spostando sulle posizioni dell’in- militanza politica attiva e tornò in Inghilterra, ternazionalismo anarchico, del socialismo dove cominciò a lavorare come ingegnere mec- o del radicalismo. La rottura fra questi canico. Nel 1873 sposò Ada Staight, ma l’anno gruppi si consumò nel novembre 1871 al seguente la moglie morì di parto insieme alla XII Congresso delle società operaie, svol- bambina appena nata. Profondamente segnato tosi a Roma e conclusosi, dopo l’abbando- da questo lutto, trovò parziale conforto in un nuovo impegno a cui dedicò il resto della sua no dei lavori da parte degli internaziona- vita. Entrato in contatto con Josephine Butler, listi e il preventivo distacco dei repubbli- che nel 1875 fondò la British continental and ge- cani ‘evoluzionisti’, con la completa affer- neral federation for the abolition of government mazione dei repubblicani ortodossi. Essi

876 NATHAN approvarono un nuovo Patto di fratellanza cominciò a funzionare regolarmente nel quar- fra le società operaie, che da allora rappre- tiere di Trastevere anche la Scuola Giuseppe sentò il quadro di riferimento ideologico e Mazzini, una scuola elementare femminile pri- organizzativo del movimento repubblicano vata e non confessionale, che intorno al 1880 arrivò ad avere quasi 100 alunne. Nel 1898 Na- di matrice mazziniana. than, con l’ausilio dei fratelli, avviò la trasfor- Il Patto prevedeva fra gli altri obbiettivi mazione della scuola in istituto professionale la pubblicazione di un nuovo giornale, femminile, iter che si concluse positivamente L’Emancipazione, e lo sviluppo delle coo- nel 1905. Egli ne presiedette ininterrottamente perative e delle banche popolari di credito. il consiglio direttivo fino alla morte nel 1921, Su entrambe le questioni Nathan svolse allorché gli subentrò la moglie Virginia, che un ruolo importante. Cessate le pubblica- morì nel 1924. La figlia Liliah fu invece ispet- zioni de La Roma del Popolo subito dopo trice della scuola, ove tenne lezioni e conferenze la morte di Mazzini (l’ultimo numero, li- sulle idee mazziniane. Più in generale, il culto della memoria di stato a lutto, apparve il 21 marzo 1872), Mazzini e la raccolta e diffusione dei suoi scritti egli si adoperò per smussare le divergenze fu la missione che Sara assunse su di sé, con la fra i vari esponenti repubblicani ottenendo collaborazione soprattutto del figlio Giuseppe, una sostanziale fusione fra le due testate e e che poi, dopo la scomparsa in tempi ravvici- facendo sì che L’Emancipazione, il cui pri- nati di entrambi, ricadde completamente su mo numero uscì il 1° febbraio 1872 e della Ernesto. Già il 1° aprile 1872 Sara ottenne dalla quale assunse la direzione amministrativa, sorella ed erede di Mazzini, Antonietta, i diritti si collocasse in stretta linea di continuità d’autore su tutti i manoscritti e i testi del fratello e nel maggio seguente dal libraio editore mi- con La Roma del Popolo. In quei mesi Na- lanese Levino Robecchi quelli sugli scritti editi. than lavorò anche alla fondazione di una Fino al 1890 gli Scritti editi ed inediti di Mazzini banca per le Società affratellate e, dopo furono pubblicati a cura della commissione edi- aver sottoposto le prime idee ad Aurelio trice con introduzioni di Aurelio Saffi, che agì Saffi nel giugno 1872, presentò un proget- in stretto accordo con Nathan. Dopo la morte to più articolato al XIII Congresso delle di Saffi fu Nathan in prima persona a prose- associazioni operaie del 1874. Nel corso guire il lavoro, pubblicando nel 1891 il diciot- dei lavori avanzò la proposta di dar vita a tesimo volume degli Scritti e alcuni opuscoli. un solido istituto di credito a dimensione Nathan mirava però a un obbiettivo più am- bizioso, il riconoscimento da parte delle istitu- nazionale, che gli pareva soluzione prefe- zioni monarchiche della grandezza del pensiero ribile a quella delle banche regionali, le di Mazzini e del ruolo da lui avuto nel raggiun- quali, a suo avviso, avrebbero incontrato gimento dell’indipendenza e dell’unità della na- difficoltà a causa della debole tradizione zione. Un primo importante passo in questa di- autonomistica del Paese. rezione venne mosso il 29 dicembre 1900, quan- Una lettera sull’Emancipazione del 30 do siglò l’atto di donazione allo Stato di tutti i marzo 1872 segnò la prima uscita pubblica manoscritti mazziniani in suo possesso, decisione di Nathan. Opponendosi a una proposta che scatenò contro di lui le vivacissime proteste delle organizzazioni mazziniane intransigenti. della commissione direttiva delle società Ma il risultato fu pienamente conseguito nel operaie, che intendeva lanciare una sotto- 1904, quando il re Vittorio Emanuele III, in vi- scrizione per erigere a Roma un monu- sta del primo centenario della nascita di Mazzini mento in onore di Mazzini, egli sostenne che cadeva l’anno seguente, firmò il decreto isti- l’opportunità di destinare invece i fondi al- tutivo dell’edizione nazionale dei suoi scritti, la realizzazione di scuole, biblioteche e sale affidandola a una commissione presieduta da di lettura, attraverso le quali diffondere il e di cui Nathan fu membro auto- pensiero del patriota ligure e mantenerne revole. Nel 1903, intanto, egli aveva ottenuto viva la memoria. un altro importante successo: i Doveri dell’uomo, il volume del 1860 in cui Mazzini aveva con- Fu questa in effetti una delle principali atti- densato le linee fondamentali del proprio pen- vità alle quali si dedicarono negli anni seguenti siero politico e sociale, vennero ripubblicati in la madre e dopo la sua morte, avvenuta a Lon- un’apposita edizione «per uso delle pubbliche dra il 19 febbraio 1882, il figlio Ernesto. Con i scuole» approvata dal ministero della Pubblica soldi raccolti mediante la sottoscrizione popolare istruzione, che ne raccomandò l’adozione «come venne aperta a Roma la cosiddetta Sala Mazzini, libro di lettura nei corsi elementari superiori e dove a partire dal marzo 1872 si tennero corsi negli istituti d’istruzione secondaria» (Levi serali per ragazzi e adulti e conferenze settima- 1927, p. 95). Anche allora Nathan fu bersaglio nali sul pensiero mazziniano. Dall’autunno 1873 delle dure polemiche dei gruppi mazziniani più

877 NATHAN intransigenti, che lo accusarono di aver supi- Quadrio, scomparso l’anno precedente, e namente accettato l’espunzione dai Doveri per offrire ai repubblicani di stretta osser- dell’uomo delle parti in cui Mazzini svolgeva vanza mazziniana un efficace strumento di le sue considerazioni sulla repubblica come aggregazione e di propaganda politica. «unica forma logica di governo». Ma a lui in- teressava ormai non tanto il Mazzini politico, Le prime indicazioni di un parziale cam- quanto l’«educatore nazionale», il patriota e biamento di rotta da parte di Nathan si eb- uomo di pensiero, che poteva essere finalmente bero con la sua partecipazione al congresso liberato dal cono d’ombra in cui le istituzioni romano dell’aprile 1879, convocato da Ga- dinastiche lo avevano relegato fino a quel mo- ribaldi, che sancì la nascita della Lega della mento ed essere ecumenicamente accolto, nel- democrazia, e soprattutto con il ruolo da l’Italia d’inizio Novecento, come uno dei gran- lui svolto nel 1883, dopo il fallimento di padri della patria. dell’esperienza della Lega, per dar vita al Dal punto di vista politico, Nathan era Fascio della democrazia, che tentò di ag- passato dal rigido allineamento sulle posi- gregare in un’unica formazione politica ra- zioni del repubblicanesimo più ortodosso dicali, socialisti e repubblicani cosiddetti degli anni Settanta, quelle in cui si ricono- legalitari. Coerente con questa linea fu la scevano soprattutto la madre Sara e il fra- decisione, assunta alla fine del 1884, di tello Giuseppe, a una concezione politica procedere alla chiusura del Dovere, che da molto più flessibile e possibilista, vicina a anni era in perdita e viveva ormai grazie quella dei radicali. Già le scelte dei primi soltanto al finanziamento della famiglia anni Ottanta rivelavano che egli restava fe- Nathan, decisione che gli attirò le critiche dele all’ideale della repubblica come ob- dei repubblicani più intransigenti. Che la biettivo di lungo periodo, ma nell’imme- sua fosse un’evoluzione politica faticosa e diato accettava il quadro istituzionale vi- tormentata lo rivela però il fatto che nel gente e si batteva per riforme sociali e civili 1885 fu tra gli artefici del Comitato centra- di segno democratico. Era, in sostanza, il le di corrispondenza, un’organizzazione da programma di quella parte dell’estrema si- lui presieduta insieme a Edoardo Pantano nistra che cominciava a mettere da parte e Antonio Fratti, attraverso la quale i re- l’ortodossia ideologica del mazzinianesimo pubblicani, pur non uscendo formalmente per accogliere l’invito dell’ultimo Garibal- dal Fascio, cercarono di recuperare uno di ad affratellare tutte le anime della demo- spazio politico autonomo. crazia all’insegna di un concreto riformi- Nel frattempo in quegli anni raccolse in pie- smo di matrice laica e progressista. Era no l’eredità del fratello Giuseppe subentran- questo anche il progetto politico della mas- dogli alla guida della Federazione britannica e soneria italiana, nella quale Nathan sareb- impegnandosi strenuamente nella battaglia per be entrato di lì a poco, divenendone poi il l’abolizione dei regolamenti sulla prostituzione. A tale scopo nel 1882 fondò una rivista, La Co- capo e restandone uno dei principali diri- scienza pubblica. Periodico mensile del Comitato genti fino alla morte. centrale italiano per la tutela della moralità e È possibile cogliere l’evoluzione del suo dell’igiene pubblica, e vide infine i suoi sforzi percorso politico in questi anni isolando parzialmente coronati dall’approvazione nel alcune tappe particolarmente significative 1888 di un decreto del governo Crispi che abo- e rivelatrici. La prima è quella che lo vide liva i sifilicomi e riduceva i vincoli cui erano partecipare, a Genova nel settembre 1876, sottoposte le prostitute. Il decreto crispino, a testimonianza dell’efficacia della battaglia con- al XIV Congresso delle società operaie e dotta da Nathan, recepiva alcune delle indica- votare a favore della mozione con la quale zioni da lui avanzate in una pubblicazione (Le le associazioni repubblicane confermavano diobolarie. Quadro di costumi regolamentati, Ro- la loro volontà di astenersi dal voto politico ma 1887), in cui denunciava i soprusi cui erano fino a quando non fosse stato concesso il sottoposte le prostitute e l’assoluta inutilità del suffragio universale e un’assemblea costi- quadro normativo vigente dal punto di vista tuente non si fosse pronunciata sulla forma della tutela della salute pubblica, svelandone dello Stato. Questa linea intransigente tro- la reale finalità repressiva. vò conferma l’anno seguente nel pieno so- Il 4 aprile 1888, Nathan vide accolta la stegno da lui dato alla fondazione di un richiesta di ottenere la cittadinanza italia- nuovo giornale, Il Dovere, fortemente vo- na, presentata nel 1882, che gli garantì l’ac- luto dalla madre per onorare la memoria di quisizione dei diritti politici e segnò l’inizio

878 NATHAN di una fase nuova della sua vita, scandita mese il sindaco e l’intera giunta, per prote- dalla decisione di cimentarsi nelle compe- sta contro i provvedimenti del governo Cri- tizioni elettorali e di svolgere un ruolo po- spi in favore di Roma, giudicati lesivi del- litico attivo a livello sia locale sia nazionale. l’autonomia comunale. Nel novembre 1889 Del resto, fin dal XVI Congresso delle so- fu eletto anche consigliere provinciale di cietà operaie mazziniane, svoltosi a Firenze Pesaro, città natale della madre, dove poi nel 1886, i repubblicani avevano di fatto ri- per tre volte si presentò candidato alle ele- nunciato alla pregiudiziale astensionista zioni politiche nelle file dei radicali (nel col voto favorevole anche di Nathan, che 1890, 1892 e 1895) risultando sempre scon- in quell’occasione, fra l’altro, presentò una fitto. Sul finire del 1893 terminò anche la relazione sulla questione sociale in cui so- sua esperienza di consigliere provinciale e steneva la necessità di diffondere il princi- nelle elezioni amministrative del 1894 non pio di cooperazione e proponeva l’istitu- venne ricandidato. zione delle Camere del lavoro. L’anno se- Nel maggio 1890 Nathan fu tra gli orga- guente, il 24 giugno 1887, fu iniziato alla nizzatori del grande congresso democrati- massoneria nella loggia Propaganda mas- co che si tenne nella capitale e si concluse sonica di Roma a opera del gran maestro con l’approvazione del cosiddetto Patto di Adriano Lemmi. Si trattava di una loggia Roma, il documento che da allora rappre- del Grande Oriente d’Italia (GOI) che rac- sentò la piattaforma programmatica del coglieva personaggi eminenti del mondo partito radicale. Sul finire di quell’anno politico, economico e culturale, affrancan- presentò senza successo la sua candidatura doli da molti obblighi rituali e ponendoli al consiglio comunale di Roma. Nell’aprile in diretto contatto con il gran maestro. Alla 1891, comunque, l’amministrazione capi- fine del 1888 partecipò inoltre alle prime tolina lo nominò commissario per la Con- riunioni preparatorie della Società Dante gregazione di carità, il nuovo ente istituito Alighieri, che si costituì formalmente l’11 in applicazione della legge Crispi che do- maggio 1889 sotto la presidenza di Rugge- veva occuparsi della gestione delle istitu- ro Bonghi. zioni pubbliche di beneficenza. È del 1892, A Nathan, in virtù delle sue apprezzate doti invece, la sua nomina a membro del Con- di amministratore, fu affidata la carica di cassiere siglio delle associazioni federate per la (nel 1896, dopo la morte di Bonghi e prima del- pubblica assistenza a Roma. l’insediamento alla presidenza di Pasquale Vil- Nei primi anni Novanta, in linea con le lari, avrebbe ricoperto pro tempore la carica di presidente). L’associazione, che si proponeva posizioni assunte dalla democrazia radicale di tutelare e diffondere la lingua e la cultura ita- e repubblicana, Nathan accentuò la propria liana fuori dei confini del Regno, sarebbe di- avversione per il governo crispino, di cui venuta anche un importante centro di diffusione criticò la politica di espansione coloniale (a dell’irredentismo, il movimento che si batteva cui pure non era pregiudizialmente ostile), per la liberazione di Trento e Trieste. gli squilibri nel carico fiscale, l’ostinato tri- Sempre nel 1889, ormai compiutosi il plicismo e la francofobia, la deriva autori- suo passaggio dal repubblicanesimo intran- taria e la stretta repressiva. Soprattutto fece sigente al radicalismo, Nathan fu tra i pro- propria la battaglia per la moralizzazione motori del Circolo radicale di Roma, che della vita pubblica che culminò nella de- intendeva sfruttare le occasioni offerte dalla nuncia dello scandalo della Banca romana nuova legge sull’ordinamento comunale e e nella pubblicazione di un opuscolo (Il do- provinciale per presentare una lista unitaria vere presente, Roma 1895), in cui attaccò dello schieramento democratico e porre fi- duramente il sistema di potere che ruotava ne all’egemonia clerico-moderata sull’am- intorno a Crispi e in parte a Giolitti. Anti- ministrazione municipale capitolina. In ef- cipando di qualche mese la Lettera agli one- fetti la sfida si concluse positivamente: il 10 sti di tutti i partiti di Felice Cavallotti, si novembre 1889 fu eletto consigliere comu- qualificò come uno degli esponenti più lu- nale di Roma ed entrò come assessore al- cidi dello schieramento democratico, capa- l’Economato e ai beni patrimoniali nella ce però al tempo stesso di interloquire e di giunta liberal-democratica guidata da Au- trovare punti di accordo, su questi temi, gusto Armellini. Nel maggio 1890 però si anche con figure del mondo conservatore dimise da questa carica, precedendo di un come Sidney Sonnino.

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Sulla base di questo programma nel lu- casi giudiziari più scabrosi dell’Italia d’inizio glio 1895 Nathan venne rieletto nel consi- Novecento, il caso Murri, che ebbe per oltre glio comunale di Roma e nel giugno 1896 un anno larghissima eco sulla stampa. Nathan subentrò al dimissionario Lemmi come fu accusato di aver favorito la fuga dall’Italia di un accusato di omicidio, Tullio Murri, figlio gran maestro del GOI. In Campidoglio re- dell’illustre clinico Augusto, entrambi espo- stò questa volta per sette anni consecutivi, nenti dell’alta borghesia laica bolognese. Na- fino al 1902, e si segnalò per la partecipa- than riuscì alla fine a dimostrare la propria zione attiva ai lavori del consiglio oltre che estraneità alla vicenda, ma l’immagine sua e per lo spirito duttile e pragmatico con cui della massoneria ne uscirono offuscate. interpretò il suo ruolo di oppositore. No- Il 15 novembre 1903 presentò le sue ir- nostante il suo convinto anticlericalismo, revocabili dimissioni da gran maestro e nel non esitò a collaborare su certe questioni febbraio 1904 gli subentrò Ettore Ferrari. con la giunta cattolico-liberale guidata da Per Nathan si trattò comunque di difficol- Emanuele Ruspoli e nel 1900 votò a favore tà passeggere, che si affiancarono ai suc- dell’elezione del nuovo sindaco Prospero cessi conseguiti su altri versanti della sua Colonna. attività, come quelli che lo videro assurge- L’ascesa di Nathan al vertice del GOI fu ac- re a protagonista delle celebrazioni per il colta con grande favore dall’ala radical-repub- centenario di Mazzini. Fu lui tra l’altro, il blicana e socialista dell’obbedienza massonica: 22 giugno 1905, a svolgere la commemo- essa infatti si aspettava da lui una netta discon- razione solenne nell’aula magna del Colle- tinuità rispetto alla gran maestranza di Lemmi, che era stata caratterizzata da una piatta adesione gio Romano a cui presenziò anche il re. Il alla politica crispina. In realtà, però, gli elementi discorso che tenne in questa circostanza, di continuità prevalsero su quelli di rottura. Co- per il valore simbolico della cerimonia e me il suo predecessore, egli insistette sulle bat- per il tono di elevata ufficialità che essa as- taglie per la laicizzazione dello Stato (matrimonio sunse, rappresentò la definitiva consacra- civile, divorzio, abolizione dell’insegnamento zione di Mazzini nel Pantheon dei padri religioso a scuola) e contribuì ad accentuare la della patria, insieme a Vittorio Emanuele fisionomia patriottica dell’istituzione liberomu- II, Cavour e Garibaldi. ratoria. In un discorso tenuto nel 1898 a Torino definì la massoneria «associazione patriottica ed Dopo la svolta liberale d’inizio secolo educativa, non associazione politica» (Il compito dei governi Zanardelli e Giolitti, anche per massonico. Discorso inaugurale del Gran Maestro Nathan si aprì una nuova fase politica. Pur E. N. alla Conferenza massonica nazionale. To- serbando una linea di equilibrio e di mo- rino, 20 settembre 1898, Roma 1898). Egli finì derazione, tornò a caldeggiare il progetto così per deludere quegli affiliati che auspicavano di un’alleanza progressista di matrice laica una più netta democratizzazione della masso- che includesse tutte le forze riformatrici e neria e il suo diretto coinvolgimento nelle com- petizioni politiche e amministrative a sostegno isolasse il blocco clerico-conservatore. Fu dell’estrema sinistra. Persino durante la crisi di questa in effetti l’alleanza che vinse le ele- fine secolo Nathan tenne un atteggiamento de- zioni amministrative di Roma in due di- filato e prudente e cercò di mantenere il GOI stinte tornate, il 30 giugno e il 10 novem- lontano dagli scontri politici e di piazza. Preoc- bre 1907, e che il 25 novembre seguente cupato dalla crescita del movimento socialista elesse Nathan sindaco della capitale. La e dal radicalizzarsi della lotta politica, si avvicinò componeva un ventaglio di forze politiche per qualche tempo alle posizioni di Sonnino e comprendente liberali di sinistra, radicali, subì una svolta in senso moderato che lo portò a vagheggiare un centro laico e liberale capace repubblicani e socialisti. di emarginare, a sinistra e a destra, socialisti e La giunta Nathan guidò l’amministrazio- cattolici. ne municipale di Roma per sei anni, fino al Gravida di aspettative andate deluse, la sua novembre 1913, e lasciò un’impronta in- fu in ultima analisi una gran maestranza di tran- delebile nella storia della città. Potendo sizione. Fra i pochi successi che poté vantare giovarsi anche dei provvedimenti finanziari vi fu il trasferimento del GOI nella nuova pre- a favore della capitale previsti dalla legge stigiosa sede di palazzo Giustiniani, che fu inau- del luglio 1907, avviò un diversificato piano gurata il 21 aprile 1901. Anche la battaglia mo- ralizzatrice per restituire alla massoneria un’im- di interventi che toccò tutti gli ambiti della magine di assoluta onestà, che pure egli per- sfera amministrativa introducendo signifi- seguì con coerenza, fu macchiata da un episodio cative innovazioni. Uno dei principali set- poco chiaro, il suo coinvolgimento in uno dei tori su cui Nathan concentrò l’attenzione

880 NATHAN fu quello delle scuole pubbliche, che versa- La fine dell’amministrazione Nathan fu vano a Roma in condizioni particolarmente però decretata soprattutto dai mutamenti precarie. Oltre ad avviare un’intensa opera sopraggiunti nel quadro politico nazionale di edilizia scolastica, furono istituiti biblio- dopo la guerra di Libia, con lo spostamen- teche, giardini d’infanzia, scuole all’aperto, to del Partito socialista su posizioni rivo- corsi estivi di ripetizione, e soprattutto fu luzionarie (e il conseguente abbandono difesa la connotazione laica dell’istruzione della politica di alleanza con i partiti ‘affi- rifiutando di impartire nelle scuole comu- ni’), le tensioni interne al Partito repubbli- nali alcun insegnamento di natura confes- cano e l’apertura di Giolitti ai cattolici nel- sionale. Poderoso fu poi l’intervento di mu- le elezioni del 1913 concretizzatasi nel pat- nicipalizzazione dei pubblici servizi, che, to Gentiloni. Nathan vide sfaldarsi il bloc- sotto la guida dell’assessore ai servizi tec- co laico-democratico che lo aveva sostenu- nologici Giovanni Montemartini, portò alla to e tramontare l’idea, che aveva a lungo nascita di aziende comunali in vari settori, coltivato, di poter trasferire l’esperienza fra cui quelli per la gestione delle tramvie e romana a livello politico nazionale. L’11 dell’illuminazione elettrica. Come previsto novembre 1913 presentò così le dimissioni dalla legge del 1903, le delibere relative alla da sindaco e le successive elezioni ammi- municipalizzazione dei servizi pubblici fu- nistrative del giugno 1914, a cui si ripre- rono sottoposte a un referendum popolare sentò come candidato d el blocco popolare, che si tenne nel 1909, nella data simbolica- sancirono la sua sconfitta e il successo mente evocativa del 20 settembre. Questa dell’alleanza clerico-moderata. consultazione popolare sancì l’inizio di un Per Nathan non era però ancora arrivato processo di crescente coinvolgimento della il tempo della definitiva uscita dalla scena cittadinanza nelle scelte dell’amministra- pubblica. Nella seconda metà del 1914, in zione che si manifestò sia attraverso altri re- sintonia con la linea adottata dal GOI, si ferendum, indetti per decidere questioni batté per sollecitare l’intervento in guerra specifiche anche a livello rionale, sia me- dell’Italia a fianco della Francia e dell’In- diante la nascita di alcune associazioni di ghilterra, e nel giugno 1915, appena rien- quartiere. Il risultato fu una sorta di inedita trato da San Francisco, dove si era occu- «democrazia partecipativa», che accrebbe il pato dell’allestimento del padiglione ita- consenso intorno alla giunta Nathan. La liano all’Esposizione internazionale, non costruzione di numerose opere pubbliche esitò ad arruolarsi come volontario. Tut- (palazzi, monumenti, ponti, piazze, strade, tavia, ormai quasi settantenne, venne pre- sistemi di fognatura), alcune delle quali sto rimandato a casa con una licenza di inaugurate nel 1911 in occasione dei festeg- convalescenza e non fece più ritorno al giamenti per il cinquantenario dell’Unità, fronte. Fu allora attivissimo nel cosiddetto e l’ambizioso intervento di recupero igieni- fronte interno, impegnandosi in conferen- co e scolastico dell’Agro romano contribui- ze propagandistiche e in varie iniziative a rono ulteriormente a creare un’opinione fa- sostegno dello sforzo bellico. vorevole intorno all’operato dell’ammini- Nel giugno 1917 partecipò insieme al strazione bloccarda. gran maestro Ferrari e ad altri dirigenti li- Alcuni interventi andarono però a toccare beromuratori al congresso delle massonerie gli interessi di certi gruppi di potere locali dei paesi alleati e neutrali, che si tenne a Pa- (famiglie aristocratiche proprietarie di ter- rigi e discusse, fra l’altro, dei futuri assetti reni e immobili, società costruttrici, banche territoriali dell’Europa. Dell’incontro ap- legate al Vaticano), che alla fine si coalizza- parve sulla stampa un resoconto parziale e rono per far cadere la giunta Nathan. Tali inesatto, da cui risultava che la delegazione furono il nuovo piano regolatore, approvato massonica italiana aveva accettato la logica nel novembre 1908, l’aumento della tassa del plebiscito quale criterio per la soluzio- municipale sulle aree fabbricabili e più in ne delle controversie sui confini e comun- generale il processo di costituzione del de- que non aveva avanzato alcuna rivendica- manio comunale, che fu uno punti più qua- zione sulla sponda orientale dell’Adriatico. lificanti dell’attività della giunta popolare e Le cose non stavano in questi termini, ma lo strumento di cui essa si servì per combat- la polemica che ne seguì indusse Ferrari tere le rendite e i monopoli. alle dimissioni e portò nel novembre 1917

881 NATOLI all’elezione di Nathan a gran maestro. I fasc. monografico di La critica sociologica, 1997, suoi sentimenti patriottici erano infatti fuo- n. 121, pp. 15-140; B. Pisa, E. N. e la «politica na- zionale», in Rassegna storica del Risorgimento, 1997, ri discussione e, anzi, proprio in quegli an- n. 1, pp. 17-66; E. N. Il pensiero e la figura a 150 ni egli venne accentuando il proprio nazio- anni dalla nascita, a cura di A.M. Isastia, Roma nalismo allontanandosi dalla visione maz- 1998; V. Vidotto, Roma contemporanea, Roma- ziniana e sposando in pieno le richieste di Bari 2001, ad ind.; Roma capitale, a cura di V. espansione italiana nella Dalmazia. A que- Vidotto, Roma-Bari 2002, ad ind.; G. Orsina, Anticlericalismo e democrazia. Storia del Partito sti principi, uniti alla denuncia del pericolo radicale in Italia e a Roma, 1901-1914, Soveria bolscevico e del suo «contagio» in Occiden- Mannelli 2002, ad ind.; R. Ugolini, E. N. tra idea- te, cui dedicò alcuni articoli pubblicati nel lità e pragmatismo, Roma 2003; F. Conti, Storia maggio-giugno 1919 sulla rivista Nuova della massoneria italiana. Dal Risorgimento al fa- Antologia, si ispirò la sua seconda gran scismo, Bologna 2003, ad ind.; M. Finelli, Il mo- numento di carta. L’Edizione nazionale degli Scritti maestranza, alla quale pose termine con le di Giuseppe Mazzini, Rimini 2004, ad ind.; Roma dimissioni presentate proprio nel giugno di in transizione. Ceti popolari, lavoro e territorio nella quell’anno. prima età giolittiana, a cura di P. Carusi, Roma Ormai indebolito dall’avanzare dell’ar- 2006, ad ind.; R.P. Coppini, Meyer Moses Nathan teriosclerosi, morì a Roma il 9 aprile 1921. ed il sostegno all’organizzazione mazziniana, in Studi di storia offerti a Michele Luzzati, a cura di Opere: Scritti politici di E. N., a cura di A.M. S.P.P. Scalfati e A. Veronese, Pisa 2009, pp. 91- Isastia, Foggia 1998; Scritti massonici di E. N., a 98; A.M. Isastia, Storia di una famiglia del cura di G. Schiavone, Foggia 1998. Entrambi i Risorgimento. Sarina, Giuseppe, E. N., Torino volumi contengono elenchi dettagliati degli scritti 2010; Municipalismo democratico in età giolittiana. di e su Nathan. L’esperienza della giunta Nathan, a cura di D.M. Fonti e Bibl.: la biografia di riferimento resta Bruni, Soveria Mannelli 2010. quella di A. Levi, Ricordi della vita e dei tempi di FULVIO CONTI E. N. (Firenze 1927), che poté consultare l’archivio Nathan, poi andato disperso; essa è stata ristampata NATOLI, Aldo. – Nacque a Messina il a cura di A. Bocchi (Pisa-Lucca 2006) con un’ac- 20 settembre 1913, terzogenito di Adolfo curata nota bibliografica. Adesso è da vedere anche N. Ciani, Da Mazzini al Campidoglio. Vita di E. e di Amelia Oriolo. N., Roma 2007, anch’essa con esauriente biblio- Il padre, professore di latino e greco, aveva grafia. Fra i numerosi studi che in tempi relativa- studiato alla Normale di Pisa, dove aveva stretto mente recenti hanno gettato luce sui vari ambiti dell’attività di Nathan si vedano: M.I. Macioti, E. amicizia con Giuseppe Lombardo Radice. Il N. Un sindaco che non ha fatto scuola, Roma 1983; fratello maggiore, Glauco, critico letterario, ne- G. Spadolini - C. Ceccuti, E. N. (1845-1921), in gli anni Trenta fu lettore di letteratura italiana I protagonisti dell’intervento pubblico in Italia, a presso l’Università di Strasburgo. La sorella cura di A. Mortara, Milano 1984, pp. 147-177; M. Elsa sposò Francesco Collotti, docente di storia Canali, N. e il movimento operaio romano. La scis- delle dottrine politiche. Il quarto fratello, Ugo, sione della Camera del lavoro (1907-1910), in Storia fu insigne giurista, docente di diritto del lavo- contemporanea, XV (1984), 6, pp. 1065-1082; F. ro. Cordova, Massoneria e politica in Italia, 1892-1908, Roma-Bari 1985, ad ind.; Roma nell’età giolittiana. Natoli frequentò tutte le classi della L’amministrazione Nathan, Roma 1986; M. scuola media e del liceo a Messina, guidato Gibson, Prostitution and the State in , 1860- 1915, New Brunswick (NJ) 1986; G. Talamo - G. intanto dal fratello alla lettura sia dei clas- Bonetta, Roma nel Novecento, Bologna 1987, ad sici soprattutto francesi del Novecento, a ind.; M. Sanfilippo, La Santa Sede, E. N. e le ri- cominciare da Gide, sia di testi più impe- percussioni internazionali delle celebrazioni per il 20 gnati politicamente, come La condition hu- settembre 1910, in Archivio della Società romana di storia patria, CXIII (1990), pp. 347-360; A.M. maine e L’espoir di André Malraux. Iscrit- Isastia, E. N. Un «mazziniano inglese» tra i demo- tosi alla facoltà di medicina e chirurgia a cratici pesaresi, con appendice di documenti a cura Messina, al termine del primo anno si tra- di P.D. Mandelli, Milano 1994; G. Barbalace, sferì a Roma, dove compì un tirocinio Riforme e governo a Roma in età giolittiana, Napoli 1994, ad ind.; P. Salvetti, Immagine nazionale ed presso l’Istituto nazionale tumori Regina emigrazione nella Società Dante Alighieri, Roma Elena e lavorò come allievo interno con 1995, ad ind.; B. Pisa, Nazione e politica nella Cesare Frugoni. Si laureò nel 1937 e nel Società Dante Alighieri, Roma 1995, ad ind.; A.M. 1938 vinse il concorso di assistente ospe- Isastia, Ettore Ferrari, E. N. e il congresso massonico daliero. Nel 1939, grazie a una borsa di del 1917 a Parigi, in Il Risorgimento, 1995, n. 3, pp. 603-643; E. N. Un progetto politico e culturale studio, trascorse alcuni mesi a Parigi pres- per la capitale (1845-1921), a cura di M.I. Macioti, so l’Institut du cancer.

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