Interviste Immaginarie Come Eravamo Guerre Di Ieri E Di
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Comune di Cottanello Periodico annuale - numero zero - anno scolastico 2015/2016 COME INTERVISTE ERAVAMO IMMAGINARIE GUERRE DI I nostri IERI E DI OGGI haiku POSTA MOSTRE E E TEATRO GIOCHI LE NOSTRE RISORSE SOMMARIO Periodico a cura dei proff. Marco Caporali e Laura Bettinelli. Comune di Cottanello Consulenza grafica e foto di copertina Carlo Melodia. Periodico annuale N. 0 - anno scolastico 2015/2016 Foto in ultima di copertina COME prof. Antonio Milardi INTERVISTE ERAVAMO IMMAGINARIE Redazione: GUERRE DI I nostri Michele Angeletti, IERI E DI OGGI haiku Martina Ardante, Lorenzo Ceccato, POSTA Aurora Colletti, MOSTRE E Rita Ferri, E TEATRO GIOCHI Armidar Kaur, LE NOSTRE Matilde Minicucci, RISORSE Federico Tirabassi, Roberto Troiani, Matteo Viva, Angelica Angelici, Simone Bernocchi, L’Editoriale di Marco Caporali ......................................................................pag. 3 Lorenzo Ceccarelli, ............................................................................................................ Lorenzo Concezi, Come eravamo pag. 4 Iulian Catalin Dudeanu, Giorgia Farinelli, Smajo Hajrovikj, Antonio Leti, Luca Pezza, Flavio Fiorentini, Francesco Frattali, Edoardo Gianferretti, Alessandro Greco, Maurizio Domenico Paluzzi, Guerre di ieri e di oggi ........................................................................................pag. 6 Michele Filippo Paluzzi, Mostre e teatro ............................................................................................................pag. 8 Azzurra Pettini, Sara Placidi, Eleonora Renzi, Martina Romani, Chiara Scalabrini, Dennis Tahirovik, Dino Tahirovik, Giacomo Trastelli. Stampa a cura del Centro Copie di Poggio Mirteto Risorse ................................................................................................................................pag. 12 C’è posta per noi ......................................................................................................pag. 16 Interviste immaginarie ........................................................................................pag. 18 I nostri haiku ................................................................................................................pag. 20 Giochi ..................................................................................................................................pag. 22 2 L’EDITORIALE di Marco caporali Il ginepraio Storie lontane nel tempo sono oggi delle faccende scolasti - narrate in prima persona dagli che?), è suscitare il piacere Scritture di varia natura si sus - anziani che le hanno vissute. della scrittura, accanto a quello seguono in questo periodico Uno degli scopi del nostro “gi - della lettura. Piacere che dai che prende vita nella scuola nepraio” è cercare di impedire banchi scolastici ci auguriamo media di Cottanello, con l’au - la scomparsa della memoria. E prosegua nella vita, quando gurio che questa esperienza chi meglio dei giovani e giova - nessuno più scrive a comando, non si fermi al numero zero. nissimi può impedirne la a parte i giornalisti che lo Qui si prende confidenza con scomparsa? E’ un mondo che fanno per mestiere. I giornali - diverse forme espressive, dalla vale la pena di conservare, o sti qui sono ancora in erba, e lettera all’intervista, dalla poe - quanto meno di ricordare. Me - chissà che qualcuno non ma - sia alla cro - naca. E non è detto che let - tere e intervi - ste debbano essere reali. Ben venga l’immagina - zione, che ai ragazzi non manca e che va coltivata. Qui si raccolgono glio una ciambella di Configni, turi e presenti i lavori di oggi i frutti del lavoro svolto in un al sapore di ginepro, che una come le tappe iniziali di un laboratorio, chiamato di “gior - patatina da McDonald, compo - viaggio nel vasto mondo delle nalismo”, che si è svolto sta da sedici ingredienti. E non notizie. Quindi questo perio - quest’anno nelle ore pomeri - potevano mancare, in un perio - dico non lo buttate una volta diane del martedì, quando gli dico che si rispetti, la posta a letto, conservatelo come ri - alunni si trattengono a scuola cui rispondono alunni in veste cordo dei vostri primi passi. dopo la mensa. E non mancano di giornalisti, e un cruciverba pezzi di vero giornalismo, di tutto artigianale, realizzato in - cronaca culturale, come quella teramente dai ragazzi come che si sofferma su spettacoli ogni articolo che qui si pro - teatrali e mostre. Un occhio di pone. E’ un periodico fatto dai riguardo lo abbiamo riservato ragazzi non solo per i ragazzi. a quel che ci circonda, alle tra - Un altro scopo di questo “gine - dizioni che ancora esistono nei praio”, macchia di ginepro e nostri paesi o che sono scom - faccenda intricata, di difficile parse o in via di estinzione. soluzione (e cos’è più intricato 3 Intervista alla con circa otto alunni ciascuna. A La radio è arrivata appena finita la Sig.ra Assunta Impeciati scuola ci si andava tutti a piedi e fino guerra. alla quinta elementare. La televisione negli anni ’60/’65 e la Che giochi facevano i bambini? Assunta Impeciati è una signora di mia famiglia era tra le prime del I bambini giocavano a tutto e al - Configni di 83 anni che ancora svolge paese ad averne una. l’aperto, si costruivano anche i gio - il mestiere di sarta. Il telefono? chi autonomamente. Io per esempio Le abbiamo rivolto alcune domande Si trovava prima nei luoghi pubblici costruivo bambole di pezza. su come si viveva nei nostri paesi. come il bar, nelle cabine telefoniche Che lavori faceva la gente e quali Com’è cambiata la vita durante la o in appositi locali e poi nelle case. guerra? sono scomparsi? La lavatrice, il frigorifero e il con - Durante la guerra era pericoloso Di lavori non ce n’erano molti come gelatore? uscire di casa perché potevi anche ora, tra quelli scomparsi mi viene su - La lavatrice è abbastanza recente. non tornare. I tedeschi controllavano bito in mente il calzolaio. Frigorifero e congelatore a Configni soprattutto le montagne, Com’era la vita in famiglia e il rap - arrivarono negli anni ’70. mentre nel paese giravano sottuffi - porto con i genitori? Dove stava la scuola? E come ci si ciali. La vita in famiglia era fondata sul ri - andava? Come fu il dopoguerra? spetto così come il rapporto con i ge - La scuola stava vicino al Comune e Definiamolo una sorta di liberazione, nitori. ci si andava a piedi, anche se si abi - tutti gli italiani si accorsero di che Come si passavano le feste? tava molto distanti dal paese. persona stava al governo. Allegramente, anche stare seduti a Quali lavori faceva la gente? E La nascita di un neonato come ve - farsi quattro risate può diventare una quali sono scomparsi? niva accolta? festa. Si facevano tutti lavori manuali, Era un momento di immensa felicità, MArtInA anche perché non c’era abbastanza venivano messi fiocchi fuori dalla disponibilità economica per com - porta (come adesso) e circa una set - Intervista alla prare gli appositi macchinari. Uno timana prima del parto i futuri geni - tra i mestieri scomparsi era quello tori facevano una festa in onore del Sig.ra Carmela Angelici del calzolaio, ma comunque si prati - nascituro con tutti i paesani. cava come secondo lavoro poiché Come furono accolte le nuove tec - Carmela Angelici è una simpatica si - tutti gli uomini facevano i contadini nologie dopo un periodo di lunga gnora nata nel 1938 che vive a Con - e tutte le donne accudivano i figli e miseria? figni, un piccolo e bel paese ai confini facevano i lavori domestici. Si com - Le tecnologie furono una scoperta tra Lazio e Umbria. pravano un paio di scarpe per tutte le sensazionale per la vita quotidiana, La signora Carmela ha accettato gen - stagioni e, rispetto a quelle di oggi, ma dovevi abituarti. La prima tv mi tilmente di rispondere a qualche no - duravano molto di più perché sotto le ha fatto uno strano effetto, la si ve - stra domanda. suole c’erano le balette che proteg - deva come un qualcosa di impossi - Com’è stato il dopoguerra a Confi - gevano le scarpe e provocavano un bile, non riuscivi a capire come delle gni? rumore metallico e fastidioso per immagini provenienti da studi televi - Nel periodo del dopoguerra non ogni passo che si faceva. sivi lontani potessero essere tra - c’era niente, si stava nella miseria Com’era la famiglia? smesse su questi strani apparecchi. I più totale. Si comprava il minimo ne - Le famiglie erano numerose perché primi programmi che ebbero suc - cessario o niente. I genitori facevano servivano aiuti nei campi e quindi i cesso negli ascolti furono i comici e lavorare i figli nei campi fin da pic - maschi erano più considerati nella alla radio si ascoltavano canzoni coli. famiglia rispetto alle femmine. d’epoca. Quand’è che la gente incominciò a Quando i figli diventavano grandi e Quando arrivarono a Configni stare meglio? si sposavano non si costruivano una frigo, congelatore e macchina? Si stava meglio intorno agli anni ’70, casa, ma rimanevano a vivere con la Più o meno nel ‘55. si comprava qualcosa in più, qualche propria famiglia perché non avevano La scuola come era organizzata? sfizio, vestiario, ecc. abbastanza soldi. I figli, general - A Configni la scuola era situata Quando sono arrivate la radio e la mente, avevano molto più rispetto per sopra il bar, c’erano cinque classi televisione? i genitori e gli anziani perché erano 4 abituati a vivere insieme ed erano più l’usanza come oggi di fare l’albero non ci andava e quando era notte abituati a condividere, non come oggi anche perché non c’erano abba - fonda la mia bisnonna gli dava una che siamo diventati una società fon