Prada, La Sfilata Primavera/Estate 2021
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_ Alla Milano Fashion Week, tutti gli La conferma della collaborazione, arrivata dopo mesi di speculazioni, ha scosso l’inte- occhi puntati sul brand milanese ro mondo della moda. Perché? Nella moda, unioni di questo genere sono piuttosto rare. Certo, le coppie di creativi non sono niente di nuovo – basti pensare, ad esempio, a Lu- cie e Luke Meier da Jil Sander o a Rushemy Botter e Lisi Herrebrugh da Nina Ricci – ma _Prada, la sfilata non si tratta mai di titani dell’industria come lo primavera/estate 2021 sono, in effetti, Miuccia Prada e Raf Simons. Un degno precedente lo si potrebbe riscon- trare nella collaborazione tra Dries Van Noten Il debutto dei co-direttori creativi Miuccia e Christian Lacroix in occasione della sfilata Prada e Raf Simons è un inno al dialogo Primavera/Estate 2020 di Dries Van Noten, Elena Affricani ma il sodalizio Prada-Simons non è stato for- mato nell’ottica di una sola collezione e po- trebbe anzi andare avanti po- Quando, il 23 febbraio scor- tenzialmente per sempre, visto so, è stata diffusa la notizia Sull’arrivo di Raf Simons che il contratto firmato da Raf dell’imminente arrivo di Raf presso gli atelier di Simons non ha una scadenza. Simons alla co-direzione crea- Dior è stato fatto un tiva di Prada, il mondo era un documentario intitolato Miuccia Prada (il cui vero nome luogo decisamente diverso. Dior and I, incentrato sulle settimane è Maria Bianchi) è la nipote di L’Italia si trovava ancora nella precedenti al lancio della Mario Prada, che nel 1913 fon- primissima fase di diffusione sua prima collezione da a Milano la Fratelli Prada, del Coronavirus, che – sebbe- Haute Couture. Dior azienda di pelletteria di alta ne avesse cominciato a miete- and I, regia di Frédéric qualità. Nel 1978 Miuccia ere- re le prime vittime – nessuno Tcheng, Francia, 2014 dita l’azienda e nel 1988 arriva sospettava avrebbe avuto un la prima collezione donna. Ma impatto così grande sullo stile è soprattutto dalla metà degli di vita collettivo. L’ambientazione fisica della sfilata. Foto Courtesy of Prada 52 anni Novanta che Miuc- cia Prada riscrive le re- gole della moda con un radicalismo sottilmente sovversivo, rappresen- tato dalla sua estetica del brutto, definita ugly chic, influenzando una generazione di desi- gner. Raf Simons proviene da un percorso diverso: nato in Belgio, ha fonda- to il suo marchio che, al- meno fino a quest’anno, è stato solo di abbiglia- mento maschile. Molto sensibile nel raccontare il disagio adolescenzia- le, Simons è riconosciu- to come un rivoluziona- rio: nel 2002, fu il primo a portare sulla passerella una collezione streetwe- ar d’autore. Negli ultimi quindici anni, è stato al comando di Jil Sander (2005-2012), Christian Dior (2012-2015) e Cal- vin Klein (2016-2018). L’associazione di Raf Simons al nome Prada non è del tutto nuova: il primo contatto avvenne proprio durante il suo periodo da Jil Sander, all’epoca ancora parte del Gruppo Prada. Os- servando il lavoro che i due stilisti hanno com- Look d’apertura. Foto Courtesy of Prada piuto nel corso degli anni, si può anche nota- re che tra i due c’è una certa affinità creativa giovane critico di moda Pierre A. M’Pele (co- e intellettuale. Innanzitutto, entrambi apprez- nosciuto sul web come @pam_boy, è stato il zano profondamente l’arte contemporanea e primo a diffondere la notizia della collabora- non temono di veicolare concetti anche com- zione tramite Love Magazine) in un’intervista plessi attraverso la moda. «Entrambi hanno sul canale YouTube HauteLeMode – Per me raggiunto questo livello di intellettualismo nel- si trovano già sullo stesso livello in termini la moda così alto che la maggior parte delle di creatività e su come vedono la moda. At- persone non capisce nemmeno perché ama traverso gli occhi di persone intellettuali che Prada o perché ama Raf – il commento del 53 non sono solo ossessionate dalla moda, ma logo. Tra il nuovo duo di creativi, certo, ma che osservano effettivamente il mondo». anche e soprattutto tra l’essere umano e la tecnologia, come testimonia il commento di Prada e Simons hanno anche un simile ap- Miuccia Prada durante il talk che ha susse- proccio nei confronti del processo creativo, guito la sfilata: «Durante il lockdown ho riflet- in cui i concetti assumono una rilevanza fon- tuto sulla relazione che abbiamo con le mac- damentale. E il concetto alla base della sfilata chine e ho realizzato quanto sia importante Primavera/Estate 2021, intitolata Dialogues e la tecnologia come estensione di noi stessi». tenuta alle 14 dello scorso 24 settembre in La sfilata è stata trasmessa in diretta stre- quanto parte del calendario ufficiale della Mi- aming sul sito e su tutti i canali social del lano Fashion Week, è proprio quello del dia- brand e, dal momento che la situazione d’emergenza ha impedito l’organizzazione di una sfi- lata tradizionale, nella sala non c’erano spettatori. Al loro posto – o, piuttosto, al posto dei loro smartphone – a scrutare le modelle in passerella c’era l’occhio at- tento di una serie di lampa- dari di telecamere. Dal can- to loro, le modelle – tutte al loro debutto in passerella e il cui nome compariva su dei monitor – restituivano loro lo sguardo, facendo così contatto visivo con gli spettatori. Questa soluzione sceno- grafica simboleggia l’odier- na costante esposizione alla tecnologia che, come direbbe Umberto Eco, può essere interpretata in ma- niera apocalittica (preve- dendone i risvolti orwellia- ni) o integrata, e dunque positiva perché permette di raggiungere un numero di persone sempre maggiore. Dalle parole pronunciate da Miuccia Prada dopo la sfilata, sembra traspari- re una propensione per la seconda: «è il mio primo show con Raf Simons, e Peter de Potter ha lavorato anche su stampe d’archivio Prada. Foto Courtesy of Prada 54 Raf Simons e Miuccia Prada rispondono alle domande. Foto Courtesy of Prada invece di essere qui con i nostri amici completi composti da bluse smanicate, del settore o la nostra comunità, siamo pantaloni dritti e soprabiti in re-nylon in- soli. Ma, in effetti, la cosa straordinaria è dustriale realizzati con tecniche sartoria- che non lo siamo per niente perché ora li e completi in felpa. Comodità e niente ci sono molte più persone e questa, al- decorazioni eccessive, quindi, sono le meno per me, è una novità. […] Questa caratteristiche che accompagnano la ri- è stata l’occasione di mostrare veramen- flessione sull’uniforme, concetto chiave te i vestiti, perché non possiamo vedere per entrambi gli stilisti. «L’uniforme è lo le vere ragazze, le vere persone, il vero strumento per sentirsi bene – le parole pubblico, ma almeno, visto che abbiamo di Simons dopo lo show – una base sen- fatto un piccolo film, speriamo che pos- za tempo che ci permette di esprimerci. siate vedere e apprezzare meglio i vestiti. Come si veste Miuccia è un’uniforme, e Cosa molto importante per entrambi». Se mi ha ispirato per lo show». «Io vado da è vero che in ogni prodotto audiovisivo la un’uniforme a un’altra – ha aggiunto lei – cinepresa guida lo sguardo dello spetta- oggi è una gonna a pieghe e un maglione tore, facendolo focalizzare su certi detta- blu, ma non so quanto durerà, l’essenzia- gli e trascurandone altri, la disposizione le è che faccia sentire bene». Quest’i- e il numero impressionante di telecamere dea che il modo di vestire debba essere hanno garantito allo spettatore una vi- senza tempo si riflette anche nella scelta sione estensiva e molto ravvicinata della di citare vecchie collezioni di entrambi, collezione. consentendo in questo modo una fusione «Questa era una moda seria per un pe- dei rispettivi linguaggi creativi. L’apporto riodo serio» – la sentenza di Vogue UK di Raf Simons è individuabile nella pre- sulla collezione, in cui è evidente, an- senza delle stampe dell’artista Peter de che in questo caso, l’influenza del lock- Potter, suo collaboratore di vecchia data, down. Gli abiti sono essenziali e raffinati: nonché da alcuni accorgimenti stilistici 55 come il nome del brand alle domande. Foto Cour- sul collo o la presenza di L’intera sfilata, seguita tesy of Prada dal Q&A, è visibile anche buchi sulle maglie, che sul canale YouTube di Un grande contributo a ricordano il suo lavoro da Prada. Finora il video, della questo processo di de- Calvin Klein. Poi, diver- durata di 35 minuti totali, ha mocratizzazione l’ha cer- se sono le citazioni diret- ottenuto più di due milioni tamente fornito l’avanza- te dall’archivio Prada, a di visualizzazioni. Quello mento tecnologico degli della collezione P/E 2020, partire dalle stampe della caricato sul canale YouTube ultimi anni, a cui il lock- collezione P/E 1996, che FF Channel, non ha ancora down ha dato una gran- sancì l’inizio dello stile raggiunto il mezzo milione. de spinta. Per mesi, gli ugly chic. schermi dei nostri device Ma la vera grande novi- sono stati la nostra fine- tà di quest’anno è stata per l’appunto la stra sul mondo e l’unico strumento per sessione di domande e risposte, durata relazionarci con esso. Il fatto che il Covid venti minuti, tenuta subito dopo la sfila- sia stato un fenomeno così globalmente ta. Anche qui, tornano i concetti chiave diffuso ha fatto sì che la quasi totalità del- del dialogo e della conversazione. Seduti le persone vivesse il lockdown in queste a distanza di sicurezza l’uno dall’altra e condizioni. Allo stesso modo, l’esperien- con la mascherina ben visibile appog- za di fruizione di questa sfilata è stata giata accanto a loro sul sedile, Prada e la stessa per tutti: dal redattore capo di Simons hanno risposto alle domande non Vogue USA, Anna Wintour, all’ultimo dei di giornalisti ma di persone comuni pro- semplici appassionati.