Ora Ci Vuole Un Miracolo! (3A Parte)
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ghiaie di bonate ORA CI VUOLE UN MIRACOLO! a cura di A|Érto Lombardoni terza parte Il mese scorso ho cercato di spiegare il naggio. ogni atto di culto. così come Bergamo non gli avrebbe di certo inviato clima che si era creato intorno ai Fatti di ogni stampato che si riferissealle ap- i tre libri mess> all'indice da mons. Piazzi. Ghiaietra il 1944 e il 1948 ele difficoltà parizioni. Don Duci, per paura, rese pub» Il papa, però, trovò una via più sicura: il che aveva incontratomons. Adriano Ber- blica quella lettera solo dopo la morte 22 giugno 1957. chiese al pittore G. B. nareggi. Da allora, e per settant‘anni, i improvwsadel vescovo. Galizzi di Bergamo, ricevuto in udienza vescovx di Bergamo che si sono succe- Fu mons. Piazzi a mettere all'indice i libri privata, di procurargli in forma riservata duti non hanno mai ritenuto opportuno pubblicati sui Fatti di Ghiaie: “La fonte tutti i libri pubblicati sui Fatti di Ghiaie. Il discostarsi dal giudizio emesso da mons. sigillata” di Domenico Argentieri, “Una pittore glieli spedl il 15 agosto 1957,ac- Bernareggi. Dagli archivi che ho potuto tosca congiura contro la storia” di Achille compagnati da una lettera personale. consultare (archivio della Curia di Ben Ballini, “Questa e Bonate” di padre Bo- gamo escluso), mi risulta che i prede- naventura M. Raschi. (L'indice era un cessori di mons. Francesco Beschi, at- elenco di libri e di autori segnalati come tuale vescovo di Bergamo, non hanno immorali dalla Chiesa che ne proibiva la voluto approfondire e rivedere la que- lettura ai fedeli). stione Ghiaie. Mi dispiace dirlo, ma credo che abbiano letto ben poco degli incartamentil Ecco alcuni fatti significativi comprovati da documenti dell’epoca. Adelante Roncalli, la veggente di Ghiaia, ripresa negli anni '60 CHIESE UN' PO’ DI CULTO Nel 1959, Adelaide La scrittura Achille Ba maggio scrisse con diano delle Apparizioni di Ghiaie parole sue una drammatica lettera a papa Giovanni XXIII raccontandogli in il Ed e proprio allora che lo scrittore Achille dettaglio calvario che aveva subito. Terno che documento sia Ballini fu perseguitato per anni a causa però quel non mai delle sue indagini su Fatti di Ghiaie ri- giunto a destinazione perche' qual- fece alla che “non portate nel libro “Una fossa congiura cuno capire veggente contro la storia". Finalmente, nel 1959, era opportuno riferire al papa certi fatti". E le dissero che la forma utilizzata nella fu chiamato in Curia a Bergamo per “fi- nire la questione delle Ghiaie". Gli fu sua lettera non era adatta per rivolgersi detto che la storia da lui scritta bastava al pontefice, Dopo diverse pressioni, la sollecitarono scrivere un‘altra Mons. Giuseppe Piazzi, vescovo per far approvare le apparizioni ma “che a lettera, di Bergamo dal 1953 al 1963 occorreva salvare don Cortesi” e epurata di tutti i fatti raccapriccianti che la “ufficiale" quindi doveva riscriveila escludendolo. riguardavano. Una lettera nella Adelaide doveva limitarsi CONTRARIO& OGNI APERTURA Al suo rifiuto di mutare la storia, gli ri» quale a dire che subito subiva Il vescovo mons. Giuseppe Piazzi (1953- sposero che allora "la questione non aveva e ancora un "ca/vario le avversità” 1963), nominatodopo la morte di mons. sarebbe più andata avanti"! E pur? per contro Bernareggi, non fece nulla a favore e si troppo hanno mantenuto la parola nel quelle apparizioni, e nulla di più. La il 13 l’aiuto di dimostrò molto contrario a ogm apertura. tempo perche' il “problema don Cortesi“ scrisse maggio 1980 con Nel 1954, scrisse una lettera assai se' sussiste tuttora! alcuni sacerdoti. Non chiese nulla per alla fine il di inter- vera e riservata a don Italo Duci, curato Ora si può capire meglio perchè Papa sé, ma supplico papa venire si cominciasse "ad e poi parroco di Ghiaie, zeppa di proibi- Pio XII, disinformato da molto tempo perche' avere di nel zioni, Stabili che rimaneva pienamente sulla vicenda Ghiaie, non passo tramite un po’ culto luogo benedetto". | i nemici delle diranno che in vigore il decreto di maris, Bernareggi canali ufficiali per ottenere tutte le pub- apparizioni il di e quindi che era vietato ogni pellegri- blicazpni riguardanti i fatti. La Curia di ora, con decreto culto dell'1" gen- il SEGNO del soprannaturale n. 371,GIUCNO zoi9 ghiaie di bonate naio 2019 di mons. Beschi, Adelaide e moria del vescovo Bernareggi e avrebbe stata pienamente accontentata. suscitato un cumulo di pettegolezzi e di Io, invece, credo proprio di no perche‘ divisioni tra il clero. nella sua lettera al papa chiedeva “un po' Che cosa poteva fare il papa dopo que di culto", non generico, ma riferilo alle ste gravi affermazioni? Lasciar perdere apparizioni avule nel maggio del 1944. e baslal Sempre nel 1960, il santo padre aveva anche parlato di Ghiaie in udienza con mons. Piazzi. Il vescovo era tornato a Bergamo convinto che presto il Vaticano avrebbe chiesto della documentazione, Richiesta che non venne mai perchè il papa, nel fraltempo, era stato sconsi— gliato dal prendere qualsiasi iniziativa in merito. Don G. Bonamini che contesta la battuta del vescovo Gaddi Pur avendo ricevuto tanta documenta- Pup: Giovanni XXIII con mons. G. Battaglia,vescovo di Faenza zione sui miracolati di Ghiaie, mons. Gaddi dimostrò-di non aver mai lello nulla. All‘assembleadel clero del 26 set- I].- ?… DI PAPA GIOV… tembre 1984, uscì con una battuta in Papa Giovanni XXIII si era interessato cresciosa che sollevò poi un vespaio tra molto dei Fatti di Ghiaie ed era stato i favorevoli alle apparizioni. Disse che chiaro nella letlera riservata dell'8 luglio l’unica guarigione fu quella di suor Anna 1960 inviata al vescovo di Faenza, mons. Maria Sala che “guarì il giorno che rice- Giuseppe Battaglia. Cosa aveva scritto? vette ii libretto di pensione d'ihi/ali'dita'f" Senza mem termini aveva detto che (ricordo invece che suor Sala guarì imA Adelaide aveva ritrattato ”in seguito a provvisamente dalla sua grave infermità, minacce. alle paure dell’inferno fatte/& Mons. Clemente Gaddi, vescovo il 91 maggio 1944 a Ghiaie di Bonate). da qualcuno"e che "il terrore di quelle di Bergamo dal 1953 al 1977 Moris. Gaddi si dovette ricredere minacce" sussisteva ancora. E sap- quando il già citato don Giovanni Bona- piamo tutti che quel “qualcuno"era don ALTALE'NAN'I'ENEI-LE DECISIONI norni gli inviò tutta la documentazione di Luigi Cortesi! Durante il suo incarico a Bergamo quella strepitosa guarigione. Il vescovo Sempre secondo il pensiero del papa, (19631 977). mons. Clemente Gaddi iu emerito rispose che non ne era al cor- nella lettera c'era scritto che si doveva altalenante nelle sue convinzioni. Dimo- rente, che ne prendeva alto, ma che non tener conto di ciò che Adelaide Roncalli, strò a più riprese di non essere informato aveva più l’autorità per giudicare la na- all'età di 7 anni, aveva detto perla prima sul caso Ghiaie. Si fido dei giudizi tura del fatto. volta e che ancora a 21 anni asseriva emessi nel 1947 dalla Commissione Ve- decisamente. Purtroppo il contenuto di scovile di allora e di quanto gli riferiva il quella lettera fu divulgato solo 17 anni responsabile dell'archiwo della Curia, dopo e ignorato da certi curiali: per loro don Pesenti (diventato poi monsignore “non ha alcun peso’i e cancelliere) apertamente contrario alla Giovanni XXI“ non era rimasto fermo. vicenda Ghiaie. Dopo un parere negativo avuto dal- Malgrado i numerosi divieti pronunciati l’amico mons. Luigi Chiodi di Verdello in merito, mons. Gaddi scrisse il 18 (BG). il papa volle andare a fondo della marzo 1974 a don Giovanni Bonanomi questione… Nell‘estate dei 1960, chiese che non poteva "né proibire ne' impedire per via nservaia, a un suo condiscepolo che persone singole o gruppi di persone in Seminario, mons. Guglielmo Carozzi. si recassero sul posto a pregare la Ma- prevosto di Seriale (BG), di effettuare donna”. un'indagine segreta, indipendente e Nel 1987, il presule accettò di includere obieltiva sul Caso Ghiaie. Le conclusioni nel libro di Ermenegilda Poli “La fede Mono. Giulio Dualchi,vescovo di 1911 1991 di mons, Carozzi furono sconfortanti. della Gente a Bonate", un suo giudizio Bergamo dal al Scrisse al papa che un eventuale sup- positivo, ma volle rimanere in incognito plemento di istruttoria non era opponuno firmando “Un monsignore di Bergamo”, NONVOIILE GUARD… GLI ATTI perche' non avrebbe portato maggior Giudizio inefficace, perche’ mons. Gaddi Nel 1977, dopo l'arrivo di mons. Giulio luce sull'apparizione, avrebbe getlato aveva gia |asmato la carica di vescovo Oggioni (rimase vescovo di Bergamo una manata di fango sulla venerata me» di Bergamo. Oramai era fuori gioco. fino al 1991) i ledeii sperarono in un il … SEGNO del soprannaturale ri. 37170lUCN0 20i9 ghiaie di bonate cambiamento di rotta. Infatti, dopo 17 quale don Cortesi veniva definito senza anni, era stata pubblicata la lettera riser? mezzi termini “custode e padrone assai vata di papa Giovanni a mons. Battaglia luto della bambina". E nella cancelleria sull’Afiare Ghiaie. In seguito a questo troneggiarono i libri di Lucia Amour e fatto, il prot. Walter De Giuseppe, Presi- solo quelli! Perchè inveire contro don dente dell’Associazionedi ricerche sto- Artiioni e gli altri e chiudere un occhio, riche di Bonate '44, aveva inviato alla ann due dopo? Congregazione della Fede una richiesta Nel 2002, al convegno sulla vita e le di riapertura del processo. opere di don Genesi svolto a San Paolo Il vescovo, di fresca nomina a Bergamo, d'Argon (BG), nessuno parlo della sua iu sollecitato da Roma a scegliere un opera demolitrice fatta tra il 1944 e il esperto per esaminare l'incartamento 1947. Anzi, quel periodo fu totalmente Ghiaie, Non conoscendo l'ambiente, occultato, compresi i suoi tre libri sui si fido dei collabo- Fatti di Ghiaie.