Gabriele Malaspina Marchese Di Fosdinovo Condotte, Politica E Diplomazia Nella Lunigiana Del Rinascimento
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SCUOLE DI DOTTORATO — 34 — Dottorato di Ricerca in Storia Medievale Collana Digitale Comitato scientifico Giuliano Pinto, Università degli Studi di Firenze (Coordinatore) Michele Ansani, Università di Pavia Margherita Azzari, Università di Firenze Giulia Barone, Università di Roma “La Sapienza” Anna Benvenuti, Università degli Studi di Firenze Silvia Cantelli, Università degli Studi di Firenze Sandro Carocci, Università di Roma Tor Vergata Giovanni Cherubini, Università degli Studi di Firenze Laura De Angelis, Università degli Studi di Firenze Paolo Delogu, Università di Roma “La Sapienza” Carla Frova, Università di Roma “La Sapienza” Isabella Gagliardi, Università degli Studi di Firenze Antonella Ghignoli, Università degli Studi di Firenze Oretta Muzzi, Università degli Studi di Firenze Paolo Pirillo, Università di Bologna Francesco Salvestrini, Università degli Studi di Firenze Franek Sznura, Università degli Studi di Firenze Andrea Zorzi, Università degli Studi di Firenze Titoli in collana A. Zorzi (a cura di), Storia di un dottorato: Storia Medievale nell’Università di Firenze. Attività, ricerche, pubblicazioni (1983-2003) L. Pubblici, Dal Caucaso al Mar d’Azov. L’impatto dell’invasione mongola in Caucasia fra nomadismo e società sedentaria (1204-1295) Patrizia Meli GabriELE MalaspiNA marcHESE di FosdiNOVO CONdoTTE, poliTica E diplomazia NElla LUNigiaNA DEL RINascimENTO presentazione di Jean-Claude Maire Vigueur FirENZE UNIVErsiTY PREss 2008 Gabriele Malaspina marchese di Fosdinovo : condotte, politica e diplomazia nella Lunigiana del Rinascimento / Patrizia Meli. – Firenze : Firenze University Press, 2008. Scuole di dottorato ; 34) http://digital.casalini.it/9788884538604 ISBN 978-88-8453-859-8 (print) ISBN 978-88-8453-860-4 (online) Per la realizzazione di questo volume si ringrazia il Comune di Fosdinovo (MS). © 2008 Firenze University Press Università degli Studi di Firenze Firenze University Press Borgo Albizi, 28, 50122 Firenze, Italy http://www.fupress.com/ Printed in Italy INdicE Jean-Claude Maire Vigueur, Presentazione IX Abbreviazioni XIII Introduzione XV 1. Il marchesato di Fosdinovo nella Lunigiana quattrocentesca 1 1.1 Una regione di confine: la Lunigiana 1 1.2 I Malaspina di Fosdinovo 6 1.3 All’ombra di Giacomo 8 1.4 La fine dei Fregoso 11 1.5 Gabriele, unico marchese di Fosdinovo 16 1.6 La famiglia del nuovo marchese 20 2. Il condottiero 23 2.1 Al servizio di Firenze 23 2.2 L’onore del condottiero 33 2.3 Gabriele Malaspina e Volterra 35 2.4 Simone Malaspina: la carriera militare come riscatto personale 37 2.5 Gli eredi condottieri: Galeotto e Giovan Battista 40 2.5.1 Galeotto il fiorentino 40 2.5.2 Giovan Battista il lombardo 44 3. Il marchese e Firenze 47 3.1 L’alleanza politica: le accomandigie 47 3.2 L’alleanza politica: il commissario ‘occulto’ in Lunigiana 51 3.3 L’alleanza politico-familiare: Gabriele Malaspina e i fiorentini 56 3.3.1 Il patronato dei Medici 56 3.3.2 Non solo Medici 61 3.4 L’alleanza politico-familiare: i matrimoni 64 3.4.1 Un matrimonio che fece scalpore 64 3.4.2 Le duplici nozze del 1476 67 3.4.3 L’ultimo matrimonio fiorentino 71 3.5 L’alleanza politico-familiare: l’ecclesiastico 73 Patrizia Meli, Gabriele Malaspina marchese di Fosdinovo: condotte, politica e diplomazia nella Lunigiana del Rinascimento, ISBN 978-88-8453-859-8 (print),ISBN 978-88-8453-860-4 (online), © 2008 Firenze University Press VI gabriele malaspina marchese di fosdinovo 4. L’espansione fiorentina in Lunigiana 79 4.1 «Da Magra in qua li fiorentini lo volgino per loro»: l’acquisto di Sarzana 79 4.2 Il marchesato di Bagnone 85 4.3 Intermezzo veneziano 89 4.4 La Lunigiana sforzesca e la crisi del 1477 91 4.5 La nascita della questione di Fivizzano 96 5. Un decennio di battaglie 99 5.1 Le conseguenze lunigianesi della congiura dei Pazzi 99 5.2 La perdita di Sarzana 107 5.3 I riflessi della guerra di Ferrara in Lunigiana 114 5.4 La lite fratricida di Massa 123 5.5 La cessione di Sarzana al Banco di San Giorgio e la guerra di Pietrasanta 127 5.6 La contrastata unione matrimoniale coi Rossi di Parma 138 5.7 La riconquista di Sarzana 140 6. Il cambio dell’alleanza: da Firenze verso Milano 149 6.1 Un amico influente: Antonio Noceti 149 6.2 Un tentativo di espansione territoriale: la questione di Malgrate 152 6.3 Una figlia da sposare: Clarice 164 6.4 Un periodo di relativa pace 169 7. La svolta: «’l marchexe Gabriele in questo dì à dirizate le bandere del re di Franza» 175 7.1 Venti di guerra 175 7.2 I francesi in Lunigiana 180 7.3 L’espansione genovese 184 7.4 Alla conquista di Fivizzano 191 7.5 La fine dell’amicizia fiorentina 194 8. Anni difficili 203 8.1 La sfortunata iniziativa dell’estate 1496 203 8.2 La guerra con Firenze 214 8.3 La difficile scelta di un protettore 221 8.4 La questione di Bibola 231 9. All’ombra di Genova 239 9.1 Il ritorno dei francesi in Italia: conseguenze in Lunigiana 239 9.2 La scelta di un successore: Lorenzo 247 9.3 Gli ultimi anni 250 indice VII Genealogie 259 Bibliografia 263 Indice dei nomi 271 Jean-Claude Maire Vigueur PRESENTAZIONE Come recita il titolo, un uomo, e un uomo solo, sta al centro del libro di Patrizia Meli: Gabriele Malaspina, marchese di Fosdinovo, attivo sulla scena politica “internazionale” – non è eccessivo usare questo aggettivo – dal 1467 al 1508 e dunque per più di quarant’anni. Una longevità del tutto eccezionale per l’epoca. Non è però l’unico tratto che distingue questo signore dai tanti altri che affollano l’Italia del Quattrocento, particolarmente in quella zona di confine e di crocevia come è la Lunigiana, oggi rinomata per la sua straordinaria capacità a mescolare i caratteri della cucina ligure con quelli della cucina toscana, presa di mira in epoca rinascimentale dalle ambizioni concorrenti di Firenze, di Milano, di Genova senza parlare delle intromissioni frequenti degli Estensi, di Lucca e di altre potenze minori. Gabriele Malaspina dimostrò sicuramente maggiori attitudini dei suoi cugini ed emuli lunigianensi, per non parlare poi di quelli di altre zone della Toscana e del resto dell’Italia centrosettentrionale, nel destreg- giarsi tra le insidie di un gioco diplomatico complicato dal grande numero dei protagonisti e dall’estrema mutevolezza dei sistemi di alleanza. Ebbe anche la fortuna di poter contare sul sostegno di una moglie, Bianca, sposata all’età di quattordici anni e che lo asseconderà intelligentemente in tutte le sue mosse, assumendo in prima persona la responsabilità di governare il piccolo stato nelle lunghe e frequenti assenze del marchese e facendosi riconoscere come autorevole interlocutore anche da parte delle maggiori potenze dell’epoca, Firenze in primis. Di Bianca che sopravviverà otto anni al marito, il libro di Patrizia Meli indica forse con eccessiva discrezione la presenza quasi costante al fianco del marito, le missioni che le furono affidate e le iniziative che non esitò a prendere in caso di necessità. Nessuno tuttavia conosce meglio di lei la non comune personalità di questa donna che meriterebbe di occupare un posto di primissimo piano tra le grandi donne del Rinascimento italiano: le ha infatti dedicato nella sua tesi di laurea una monografia che spero possa essere pubblicata al più breve. Eccezionale per alcuni aspetti che riguardano la personalità del marchese e di sua moglie, la vita e la storia di Gabriele Malaspina assumono per tanti altri versi un valore paradigmatico che costituisce naturalmente, agli occhi dello storico, il primo e forse principale merito del libro di Patrizia Meli. Personaggi come lui e statarelli come il suo ne troviamo infatti a decine nella sola Lunigiana. È vero che sono davvero pochissime le famiglie italiane del XV secolo a vantare origini così antiche e illustri come quelle dei Malaspina, i quali discendono, come si sa, da Patrizia Meli, Gabriele Malaspina marchese di Fosdinovo: condotte, politica e diplomazia nella Lunigiana del Rinascimento, ISBN 978-88-8453-859-8 (print),ISBN 978-88-8453-860-4 (online), © 2008 Firenze University Press X gabriele malaspina marchese di fosdinovo un ramo della famiglia marchionale degli Obertenghi, il cui capostipite Oberto I, vissuto alla metà del X secolo, portava fra gli altri il titolo di conte di Luni. Solo che dell’estesissima dominazione territoriale degli Obertenghi, i Malaspina del Quattrocento non hanno conservato che pezzettini che contrastano forte- mente con il prestigio del nome e l’antichità della famiglia. Tutta colpa di una proliferazione demografica galoppante e da pratiche successorie che impongono di dividere l’intera eredità tra tutti i figli maschi del lignaggio. Ancora in pieno Quattrocento e quando i loro possessi erano ridotti a pochi castelli, i Malaspina sono soliti sfruttare senza nessun ritegno le capacità riproduttive delle mogli, le quali, sposate giovanissime, partoriscono per una trentina di anni una media di un figlio ogni due anni; il record da questo punto di vista venne raggiunto da un lontano cugino di Gabriele, Azzone di Mulazzo, morto nel 1473, la cui prole contava non meno di venticinque figli legittimi! È probabile che la stessa Bianca avesse dato la vita a una quindicina di figli, di cui sola una piccola parte, come al solito, sopravviverà ai genitori. Per fortuna loro, saremmo tentati di dire! Lo stesso Gabriele del resto era talmente consapevole del pericolo che faceva correre alla riproduzione sociale del lignaggio un tasso di natalità così alto che nel suo testamento del 1507 prese la decisione di ricorrere per la prima volta all’istituzione del fedecommesso e lasciò tutta la sua eredità ad un unico figlio. Esisteva, è vero, un rimedio almeno parziale alla frammentazione dei pa- trimoni: era il matrimonio endogamico.