Il Matrimonio Segreto

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Il Matrimonio Segreto Domenico Cimarosa Il matrimonio segreto Teatro Dante Alighieri Stagione d’Opera 2013-2014 Fondazione Ravenna Manifestazioni Comune di Ravenna Ministero per i Beni e le Attività Culturali Regione Emilia Romagna Teatro di Tradizione Dante Alighieri Stagione d’Opera e Danza 2013-2014 Teatro Alighieri sabato 15, domenica 16 marzo Il matrimonio segreto dramma giocoso in due atti libretto di Giovanni Bertati revisione secondo i testi originali di Franco Donatoni musica di Domenico Cimarosa con il contributo di partner Cmc_ins gruppo opera_170x240_4c_es.pdf 1 04/12/13 12.08 Sommario La locandina ................................................................ pag. 5 C Il libretto ....................................................................... pag. 6 M Y Il soggetto .................................................................... pag. 37 CM Dal “Marriage à-la-mode” al “Matrimonio MY segreto”: genesi di un tema drammatico CY nel Settecento CMY di Francesco Degrada .......................................... pag. 39 K “Se amor si gode in pace, non v’è maggior contento” di Nicola Badolato .................................................. pag. 55 Coordinamento editoriale Note di regia Cristina Ghirardini di Italo Nunziata ....................................................... pag. 59 GraficaUfficio Edizioni Fondazione Ravenna Manifestazioni I protagonisti ............................................................. pag. 61 Foto di scena in copertina e alle pp. 3, 37, 61 © Foto Piccinni Treviso; alle pp. 4, 39, 46, 48, 54, 55, 58, 59 © Marco Caselli Nirmal. Si ringrazia la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara per la gentile concessione del materiale editoriale. L’editore si rende disponibile per gli eventuali aventi diritto sul materiale utilizzato. Stampa Edizioni Moderna, Ravenna Il matrimonio segreto dramma giocoso in due atti libretto di Giovanni Bertati revisione secondo i testi originali di Franco Donatoni Edizione Universal Music Publishing Ricordi srl, Milano musica di Domenico Cimarosa personaggi e interpreti Il Signor Geronimo Salvatore Salvaggio Elisetta Giulia Semenzato* Carolina Lavinia Bini Fidalma Loriana Castellano* Il Conte Robinson Omar Montanari Paolino Matteo Falcier * Vincitori del xlii Concorso Internazionale per Cantanti “Toti Dal Monte” dedicato a Il matrimonio segreto direttore Julian Kovatchev regia Italo Nunziata scene e costumi Pasquale Grossi light designer Patrick Latronica assistente alla regia Giacomo Benamati Orchestra Giovanile Luigi Cherubini maestro al cembalo Riccardo Mascia maestri collaboratori «Progetto formativo per Maestri Collaboratori» realizzato in collaborazione con l’Istituto Musicale L. Boccherini (coordinamento Professor Massimo Morelli) Francesco Armienti, Tetesa Russo, Alberto Vannucci (sala e palco), Francesca Cantini (luci) maestro ai sovratitoli Simone Tomei (sovratitoli a cura del Teatro del Giglio di Lucca) comparse «GiglioLab» Rita Bacchiddu, Sara Bertolucci, Alessandro Fulceri, Leonardo Micheli direzione di Palcoscenico Guido Pellegrini capo macchinista Luca Barsanti capo attrezzista Daniela Giurlani responsabile trucco e parrucche Sabine Brunner coordinamento sartoria Sartoria Teatrale Fiorentina di Massimo Poli scene Teatri e Umanesimo Latino S.p.A. di Treviso costumi Atelier Nicolao, Venezia attrezzeria Rubechini Carlo, Firenze calzature Sacchi Calzature Artistiche, Firenze parrucche Mario Audello, Torino coproduzione Teatro del Giglio di Lucca, Teatro Alighieri di Ravenna in collaborazione con Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Sociale di Rovigo, Teatro Mario Del Monaco di Treviso 5 ATTO PRIMO di quel che ha da scoprirsi, Il matrimonio segreto quale schiamazzo in casa, Dramma giocoso per musica in due atti Scena prima qual bisbiglio di fuori, o sposo amato! Sala, che corrisponde a vari appartamenti. Né un trasporto d’amor sarà scusato. Musica di Domenico Cimarosa Paolino e Carolina. Libretto di Giovanni Bertati Paolino [Introduzione] Dici il ver: vedo tutto. prima rappresentazione: Vienna, Burgtheater, 7 febbraio 1792 Paolino Carolina Cara, non dubitar. Il padre mio PERSONAGGI Mostrati pur serena. è un uom rigido è ver; ma finalmente Presto avrà fin la pena è d’un ottimo cor. In sulle furie Il signor Geronimo, ricco mercante basso comico che va turbarti il cor. monterà al primo istante Elisetta e Carolina, sue figlie soprano che saper gliel farai; Fidalma, sorella del signor Geronimo, vedova ricca soprano Carolina ma dopo qualche dì certa poi sono, Caro, mi fai sperar. che pien d’amor ci accorderà il perdono. Il Conte Robinson basso Mi mostrerò più lieta. Paolino, giovine di negozio del signor Geronimo tenore Ma sposa tua segreta Paolino nasconderò il dolor. Sì: questa sicurezza La scena è in città nella casa del signor Geronimo. la sola fu che a stringere c’indusse Paolino il nodo clandestino. Forse ne sei pentita? Ma senti: oggi la sorte occasione propizia a me presenta Carolina di svelare il segreto No, sposo mio, mia vita. con meno di timore. Paolino Carolina Dunque perché non mostri Dimmi, su, presto. Ah! mi consoli il core. il tuo primier contento? Paolino Carolina Mi è riuscito alla fine Perché ognor più pavento di poter soddisfare all’ambizione quello che può arrivar. del Signore Geronimo, T’affretta, deh! t’affretta che fanatico ognor s’è dimostrato l’arcano a palesar. d’imparentarsi con un titolato. Paolino Carolina Sì, sposa mia diletta, E così? ti voglio contentar. Paolino Paolino e Carolina Sarà sposa Se amor si gode in pace del Conte Robinson mio protettore non v’è maggior contento; tua sorella maggiore ma non v’è ugual tormento con cento mille scudi. Or io d’entrambi se ognor s’ha da tremar. avendo gl’interessi maneggiati, spero così di avermeli obbligati. [Recitativo] Carolina Carolina Bene, sì, bene assai, Lusinga, no, non c’è. La nostra unione il Conte impegnerai lungo tempo segreta perché sveli a mio padre il nostro arcano. non può restar. E se si scopre avanti Ma quando egli verrà? 6 7 Paolino Geronimo di far un matrimonio uguale a questo, Elisetta Non è lontano. (ad alcuni servi) colla primaria nobiltà m’innesto. Cosa c’è? Lo spero in questo giorno, anzi a momenti. Non dovete sbagliar, gente ignorante. Ecco qua la sua lettera Che cosa è questo “lei signor Geronimo”? Paolino Fidalma che al Signore Geronimo In Italia i mercanti, (Questo poi mi dà affanno.) Che cosa è stato? io devo presentar. Ma parmi appunto che han dei contanti, han titol d’illustrissimo; di sentir la sua voce. e illustrissimo io sono; e va benissimo. Geronimo [Aria Geronimo] A casa è ritornato. Se poi... (ad ogni costo Che avete voi? Siete di tristo umore? voglio avere un diploma, Geronimo Carolina che della nobiltà mi metta al rango; Paolino Udite tutti, udite, È vero, è vero. che chi ha dell’oro ha da sortir dal fango.) Io? Signor no. le orecchie spalancate. D’esser dunque tranquilla io presto spero. Oh! Paolino caro. Di giubilo saltate. Geronimo Un matrimonio nobile [Duetto Paolino-Carolina] Paolino Che? concluso è per lei già. Ecco una lettera Signora Contessina Carolina del Conte Robinson, che per espresso Paolino quest’oggi ella sarà. Io ti lascio perché uniti inclusa in una mia venuta è adesso. Allegro anche son io Via bacia, mia carina, che ci trovi non sta bene. per queste nozze. la mano al tuo papà. (per partire, poi ritorna) Geronimo Che saltino i denari; Ah, tu sai ch’io vivo in pene Sì, son venuto adesso. E questa lettera Geronimo la festa si prepari; se non son vicina a te! di chi è? Chi la manda? Bene. Andate dunque godete tutti quanti a stare in attenzione di mia felicità. Paolino Paolino dell’arrivo del Conte; ed ordinate Sorella mia, che dite? Vanne sì, non è prudenza (forte) tutto quel che vi par che vada bene Che dici tu Elisetta? di lasciarci trovar soli... Il Conte Robinsone. per poterlo trattar come conviene. (a Carolina) (per partire, poi ritorna) (Paolino parte) Con quella bocca stretta Ah! tu sai che il cor m’involi Geronimo per cosa tu stai là? quando vai lontan da me. Il Conte Robinson: sì, sì, ho capito. Via, via, che per te ancora La leggo volentieri. Scena terza tuo padre ha già pensato: Carolina (legge sotto voce) Il signor Geronimo, indi Carolina, Elisetta, un altro titolato No, non viene... Sì, sì, adesso... Ah, ah... Comincia bene... Fidalma, e Servitori. sua sposa ti farà. Oh, oh... Seguita meglio... E stai col ciglio basso? Paolino Ih ih! ih! ih!... Di gioia Geronimo Non movi ancor la bocca? Dammi, dammi pria un amplesso. mi balza il cor nel petto! Orsù, più non si tardi Che sciocca! Oimè, che sciocca! a dar sì lieta nuova alla famiglia. Fai rabbia in verità. Paolino e Carolina Paolino Elisetta! Fidalma! Carolina! Invidia fai conoscere Ah! pietade troveremo (Ah ah, oh oh, ih ih, così ha già letto.) Figlie, sorella, amici, servitori, che dentro il sen ti sta. se il Ciel barbaro non è. quanti in casa vi son vengano fuori. (parte) (Carolina parte) Geronimo Venite, Paolino, Carolina venite ch’io vi abbracci. È vostro merito Signor Padre?... Scena quarta Scena seconda la buona riuscita, Elisetta, Carolina, e Fidalma. Paolino, poi il signor Geronimo. io vi sono obbligato della vita. Elisetta Signor?... [Recitativo] [Recitativo] Paolino Questo mi dà conforto. Fidalma Elisetta Paolino Fratello amato... Signora sorellina, Ecco qui che sen vien. Bisogna intanto Geronimo ch’io le rammenti un poco ella permetta ch’io mi avezzi a parlar in tuon sonoro Fra poco il Conte genero Carolina ch’io sono la maggior, lei la cadetta; per farmi intender bene. sarà qui a sottoscrivere il contratto: Che avvenne? che perciò le disdice Di sordità patisce assai sovente; Elisetta è contessa: il tutto è fatto. quell’invidia che mostra; ma dice di sentir s’anche non sente. Con Carolina or poi se mi riesce e che in questa occasion meglio sarìa, 8 9 se mi pregasse della grazia mia. Elisetta Fidalma ne sentirà mio padre, Il voltarmi le spalle a questo modo Finiam questa cosa, che vi dobbiate allontanar da lui, Carolina è un’altra impertinenza. tacetevi là. ei che v’apprezza al par degli occhi sui. Ah, ah, della sua grazia, quantunque singolare, Carolina Carolina Fidalma in verità non ne saprei che fare. Perdoni se ho mancato a Sua Eccellenza. Non posso soffrire. Eh, quanto a questo poi, potrebbe darsi che non mi allontanassi.
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