TERZA PAGINANews TPNews Notiziario di Arte Cultura Spettacolo Architettura Design Direttore Responsabile: Fabrizio De Santis - Redazione Via Grumello 45 - 24127 Bergamo Anno XIV N. 6 Novembre - Dicembre tel. & fax 035/ 25 24 04 - email: [email protected] 2015 Autoriz. Tribunale di Bergamo N. 13 del 2-3-2002 - Sped. in Abb. Postale/ Bergamo - Pubblicità inferiore al 45%

IL BOSCO MILANO - Museo Poldi Pezzoli DELLE ANIME L'INCANTO DEI MACCHIAIOLI (all'amico Antonio De Santis) NELLA COLLEZIONE DI GIACOMO E IDA JUKER

Ecco che la fi ne La casa di Giacomo e Ida Jucker “riapre” al Museo Poldi Pezzoli. Dal 13 novembre 2015 al 29 febbraio 2016 la casa museo di via Manzoni è giunta inaspettata presenta riunite, dopo più di quarant’anni, le opere della collezione di Giaco- là nel tuo studio giaci mo e Ida Jucker nella mostra “L’incanto dei Macchiaioli nella collezione di freddo è il tuo corpo Giacomo e Ida Jucker”. riposa in pace La mostra racconta la straordinaria avventura collezionistica di Giacomo Ju- cker, esponente della nota dinastia imprenditoriale aff ermatasi a Milano agli inizi del Novecento. Al nome di Giacomo Jucker (1883-1966) ‒ e della moglie i quadri parleranno per te Ida Saibene (1890-1963) ‒ è legato il collezionismo di opere d’arte del secon- da oggi do Ottocento italiano, in particolare dei Macchiaioli. Dell’importante scuola e la tua voce pittorica Giacomo ha puntato, soprattutto, a quei capolavori ancora custoditi è un ricordo presente, nelle collezioni storiche, tanto da infl uenzare con le proprie scelte il gusto e il le tue parole mercato. Una passione e un impegno che raggiungono il culmine nel perio- do a cavallo della Seconda guerra mondiale, quando a confortarlo sono due rieccheggiano vive referenti e consiglieri d’eccezione, i critici Emilio Cecchi e Enrico Somaré. nella memoria Il risultato è una raccolta eccezionale, la prima dedicata al secondo Ottocento italiano di rilevanza e fama davvero internazionali (come dimostra la presen- il cammino tazione di una parte di essa nel 1949 a New York presso la Galleria Wilden- ti porta verso un sentiero stein e il Metropolitan Museum of Art): una collezione in grado di costituire un vero e proprio modello anche per altri collezionisti, in cui sono rappresen- che entra in un bosco tati con opere di grande qualità e importanza tutti i maggiori esponenti della di grandi alberi secolari scuola dei Macchiaioli e in cui spiccano in particolare, come due poli con- come le foglie secche trapposti, i magnifi ci nuclei di dipinti di Giovanni Fattori e di Silvestro Lega. lasciano la pianta Oggi l’ambizioso progetto espositivo del Museo Poldi Pezzoli, realizzato in tu ci lasci collaborazione conl’Istituto Matteucci di Viareggio, off re al pubblico l’oppor- tunità davvero straordinaria di rivedere, dopo oltre quarant’anni, fi nalmente e il tuo passaggio nella vita di nuovo ricomposta questa collezione. In mostra cinquantacinque opere di si conclude eccezionale qualità e importanza, tra le quali, della scuola dei Macchiaioli: Là nel bosco delle anime Costumi livornesi, Silvestro Lega che dipinge sugli scogli, Signore in giardi- no, Il pittore Eugenio Cecconi che dipinge, La strada che sale, Cavalleggeri in avanscoperta, Ritratto di popolana e Cavallo al sole di Giovanni Fattori; Curiosità, Lettura romantica, La signorina Titta Elisa Guidacci, La bigheri- naia, Profi lo di donna di Silvestro Lega; Il Chiostro di Santa Croce, Stradina al sole, Il Campanile di Badia e Il Mugnone alle Cure di Giuseppe Abbati; Stradina al sole, Settignano, Una via di Edimburgo, Bapin del Lilela e Strada alla Capponcina di Telemaco Signorini; Tramonto sull’Arno di Giovanni Co- sta; La raccolta del grano sull’Appennino di Odoardo Borrani; Lungomare di Vincenzo Cabianca. E inoltre altre celebri gemme del secondo Ottocento italiano, quali Che fred- do! di Giuseppe De Nittis, Autoritratto giovanile di Giuseppe Carnovali detto Il Piccio, La Principessa Antonietta Tzikos di St. Léger di Daniele Ranzoni, La bottega della fi oraia e Il micio sulla Biancheria di Giacomo Favretto, Sole d’inverno di Antonio Fontanesi, La chiesa di San Giovanni a Carbonara di Giacinto Gigante, Scugnizzo col salvadanaio di Antonio Mancini, Gioia del colore di Giovanni Segantini. Anno XIV- N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 2

NASCE NEL CENTRO DI MILANO LUGANO - Galleria La Colomba IL MUDO RENZO FERRARI MUSEO URBANO DIFFUSO OBBLIGATORIO WORLD-DIARY opere 2012-2015 Il centro di Milano si arricchisce di una nuova reaLtà museale “a cielo aperto”. Dalla collaborazione tra la Zona 1 del Comune di Milano, BRERART la Set- Dopo le grandi antologiche allestite timana dell’Arte Contemporanea, l’Accademia delle Belle Arti di Brera, nasce prima al Musée d'Art et Histoire di il MUDO Museo Urbano Diffuso Obbligatorio che cumula e raggruppa gli Neuchàtel e poi al Museo Cantonale interventi site specifi c già realizzati nel 2014 sui muri dei giardini comunali di di Lugano Renzo Ferrari presenta, via Tommaso da Cazzaniga e sede del WWF Lombardia, con interventi degli dal 14 novembre, l'opera su tela e artisti Orticanoodles, Kraser, ReFreshIink coordinati da Cristina Trivellin e nei su carta degli ultimi tre anni: 50 la- giardini comunali di Via Montello attuati da Tomoko Nagao, Max Ferrigno, vori di varie dimensioni che trovano Felipe Cardeñ a & Street Boys, Stefano Gentile, Domenico Pellegrino, a cura di sintesi nella impressionante progres- Cris Cangitano. sione dei grandi quadri: Stilleben Nel 2015 è stato realizzato un lotto di dieci opere d'arte, sulle Piazza Italia (2013); Night, gli sposi saracinesche di negozi e pubblici esercizi, da parte di giovani artisti selezionati e l'uomo ragno (2013); Simbiosi in da Claudio Cerritelli e Renato Galbusera dell’Accademia di Brera e con il tuto- sommer (2014); Canicola, portraet ring del “maestro della cler (serranda in dialetto milanese)”, Gattonero, storico Kelemu, melancoly (2015); Finis, writer e la partecipazione di Cesare Gozzetti, fondatore del movimento Cibarti- Rot hommage a Hogarth (20015). sti, e Tomoko Nagao. Definitivamente approdato ad una Non è questione di "decorare" solo lo spazio, aff erma Oddone Sangiorgi, ani- pittura dei "mille linguaggi" – me- matore di BRERART, ma di creare un "Museo Obbligatorio" per generare morie materiche, figurativismo di "familiarità" tra i residenti e i visitatori di Milano, anche coloro che non vanno origine espressionista, digitale, stre- abitualmente ai musei; sono opere d'arte "insistenti" con una "funzione so- et-art, fumetto – Ferrari conduce una ciale", quindi Museo Obbligatorio nel senso che la gente è obbligata a vedere incessante gara e sfida con il flusso queste opere e familiarizzare con l'arte contemporanea, mentre le incrocia. quotidiano indistinto e senza senso MUDO rappresenta anche una occasione straordinaria per giovani artisti, con- di immagini delle cronache dram- sentendo loro una visibilità in una area primaria di Milano. Non ultima va con- matiche e tragiche del nostro tempo. siderata anche la funzione antidegrado e di recupero di supporti (saracinesche), Le adotta e trasforma, radicalmente sovente oggetto di vandalismo, con la trovata funzione di opera d’arte. muta, le 'riscatta' dal nastro normato Sergio Pasquale Violante, presidente della Commissione Cultura della Zona delle parole e della iconologia dei 1, ritiene in generale che gli spazi urbani riqualifi cati dal basso, per mezzo di media. un'arte istantanea fatta di murales e applicazioni più ridotte, che trasformano Questo approccio alla realtà produce le aree pubbliche in un'alternanza di forme e sensazioni diff erenti, ovvero, del- la straordinaria efficacia e attualità la urban art che con il proprio vocabolario di surrealtà e vernici, è diventata un della sua pittura. L'incessante riscat- vero e proprio strumento di nuova progettazione e nobilitazione degli spazi più to – una sfi da, si direbbe – dal non- degradati delle metropoli, possa signifi cativamente contribuire a qualifi care e sense della comunicazione globale, riqualifi care la Zona 1, in termini di vivibilità, attrattività culturale e commer- è disposto in uno spazio continuo ed ciale, sicurezza del territorio. è attraversato da un tempo continuo. A Barcellona, come a Londra, la urban-street art è considerata una risorsa eco- In primo piano le figure, i volti, di nomica, risorsa sostenibile e anticrisi, perché legata al turismo culturale: case protagonisti del presente – irregola- editrici indipendenti e web magazine specializzati hanno pubblicato guide sui ri, sans papier, migranti, marginali, percorsi urbani da seguire per rintracciare le opere di street, e si organizzano popoli in movimento –, nel remoto visite guidate. Sempre a Londra pannelli di plexiglas sui muri proteggono i i resti di una perdita, struggenti no- pezzi più belli e questa politica sembra il metodo più effi cace, permettendo l'a- stalgie, le distruzioni di un esistito gibilità di spazi pubblici, per impedire antiestetiche tag su un bel muro di una originario. Sulla 'porta' della valle città, di una chiesa o di una statua, ma anche di una saracinesca di un negozio, del Ticino, nello studio di Cadro, ristorante o bar. egli assume e mette sulla tela le no- Gli artisti che hanno realizzato gli interventi site specifi c 2015 per il MUDO vità culturali profonde che i flussi sono: Silvio Espinoza, Gattonero, Stefano Giavoni, Cesare Gozzetti, Cecilia umani dai sud ai nord del mondo Mentasti, Giulio Morena, Tomoko Nagao, Teresa Ruffi no, Guglielmo Zalukar conducono e inducono. ------È un linguaggio il suo del tutto in- novativo, un fremito e una emozione MANTOVA - Galleria Arianna Sartori che senza iato percorre la tela e fa di questo artista il protagonista di ACQUERELLI: una rappresentazione senza margini, senza repliche, del nostro tempo e IL GESTO DECISO DI LUCIA FRAPPA della storia dell'arte contemporanea. La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 14 novembre al 15 dicembre. fi no al 5 novembre Anno XIV - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 3

VENARIA REALE (Torino) - Reggia RHO - Casa Magnaghi RAFFAELLO - IL SOLE DELLE ARTI LIEDERCANTO Appuntamenti con la musica Prosegue fi no al 24 gennaio 2016 alla Reggia di Venaria Reale la mostra de- dicata a Raff aello. Il fulcro della mostra è costituito da un nucleo di celebri Organizzata dall’Istituto Musicale capolavori di Raff aello, che evocano il racconto della sua prodigiosa carrie- Giulio Rusconi con la direzione ar- ra artistica, le persone che ha conosciuto, le diverse città dove ha vissuto. A tistica del Maestro Marco Pisoni in documentare gli anni della sua formazione è una scelta di opere dei maestri collaborazione con il Comune, torna che hanno avuto un ruolo fondamentale, vale a dire il padre Giovanni Santi, a Rho la rassegna musicale Lieder- il Perugino, il Pinturicchio e Luca Signorelli. canto. Il percorso espositivo è costituito da alcune delle opere più celebri del Ma- Come sua consuetudine, anche in estro del Rinascimento provenienti dai maggiori istituti museali: dai Musei questa edizione la rassegna propone Vaticani al Victoria and Albert Museum di Londra, dal Kunsthistorisches un programma ricercato e raffinato, Museum di Vienna alla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino. dove il canto è protagonista ed espri- Una sezione particolare è dedicata a quello che forse è l'aspetto meno noto me con straordinaria forza le emozio- della produzione artistica di Raff aello: la realizzazione di cartoni, disegni e ni e i sentimenti umani. Traccia un incisioni riportati successivamente nel campo delle "arti applicate" (arazzi, percorso originale nella vocalità: ori- maioliche, monete, cristalli di rocca, placchette, smalti, vetri, armature, in- ginale e inconsueta divagazione sul tagli), costituendo in questo modo nel corso del Cinque e Seicento il veicolo tema del canto vagabondo, dunque ad privilegiato per la diff usione e la conoscenza in Italia e nel resto d’Europa esplorare il Lied nella sua accezione delle invenzioni fi gurative del Maestro. Ed è in questa sezione che è possibi- più ampia di canto spiegato, aria, le ammirare anche l'arazzo, da poco restaurato nei Laboratori di Manufatti canzone, melodia popolare e polifo- Tessili del CCR, "La Pesca Miracolosa" realizzato nel 1620 dalla manifattu- nia a corale. ra di Bruxelles-Atelier Mattens su cartone di Raff aello. Nel breve volgere di tre appuntamen- ti percorrerà distanze. Distanze cro- nologiche, storiche, musicali, esteti- che; ma anche distanze geografiche - Galleria d'Arte Maggiore e culturali. In questo senso il Lied in NICCOLO' MONTESI - FAMILY GAMES tutte le sue derivazioni verrà trattato per quel che è: un medium potente e affascinante. Affascinante nella sua La Galleria d'Arte Maggiore G.A.M. presenta l'opera di un giovane completezza, affascinante nella sua artista emergente italiano: Niccolò Montesi che con "Family games" totale accessibilità. rappresenta un originale concetto di fare arte. Il percorso musicale verrà ripropo- Nell'opera di Niccolò Montesi (Padova, 1977) - si afferma nella pre- sto a Lugano dove diventerà Lieder- setnazione della mostra -l'atto di mettere a fuoco assume una nuova Chanto. valenza, non solo visiva. È nel dato sensibile e tattile, nelle dinamiche I concerti si terranno presso Casa ludiche del supporto che l'immagine immortalata dall'obiettivo fotogra- Magnaghi, Sala delle Colonne, se- fi co si diff erenzia da una semplice stampa per diventare un'opera d'arte condo il seguente programma: unica in cui è richiesta la partecipazione attiva del fruitore. La realiz- 14 novembre zazione formale rende centrale il tema del gioco in tutti i suoi aspetti La voce di un Viandante notturno Musiche di Schubert, Schumann, e conduce a un signifi cato più universale che partendo dai risvolti più Ravel, Verdi leggeri dell'infanzia, si inserisce nel contesto più ampio dei grandi gio- Kiok Park, basso chi di potere.In tutte le sue opere il gioco di logica, dove l'artista seduce Sem Cerritelli, pianoforte e al tempo stesso sfi da lo spettatore a confrontarsi con se stesso e a dare 28 novembre una propria personale interpretazione, si collega al gioco ludico dove In Canto d’Amore il ritorno all'innocenza e alla spensieratezza infantile - spesso in forte Musiche di Brahms e Schumann contrasto con l'immagine in cui le tematiche dai risvolti emotivi, socia- Quartetto vocale “Giulio Rusconi” li o di attualità sono espresse in un equilibrio formale di fascinazione Duo pianistico Pessina – Vercellino estetica – creano realtà diff erenti che si incastrano e si ripetono tra loro. di Castellamonte Tramite meccanismi magnetici l'immagine si scompone e si ricompone, 12 dicembre dando vita così a un continuo scambio che dalla figurazione realista Romancero Gitano Musiche di Castelnuovo-Tedesco e porta all'astrazione (più o meno pronunciata) e viceversa, non solo nella Carols natalizi sua forma estetica, ma anche e soprattutto nel cercare di rappresentare e Marco Pisoni, chitarra mettere in evidenza un valore immateriale come quello contenuto in un Diretto da Dario Garegnani signifi cato, in un concetto, in un'emozione, in un pensiero. Tutti i concerti sono ad ingresso gra- Come svelato dal titolo Family Games, tema centrale di questa prima tuito fino ad esaurimento dei posti mostra di debutto sono i legami famigliari nei loro risvolti emotivi. liberi. La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 14 novembre al 31 dicembre. Anno XIV - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 4

CASTEL D'ARIO (MN) - Casa Museo Sartori BRA - Palazzi Mathis e Traversa MANTOVAINARTE 2015 GIOVANNI PIUMATI

La Casa Museo Sartori di Castel d’Ario (Mantova) dall’8 novembre al 20 Quest’anno ricorre il centenario dicembre presenta la rassegna “MantovainArte2015. 1° regesto artistico della morte di Giovanni Filippo Piu- mantovano”, un’interessante panoramica sull’arte mantovana degli ulti- mati (1850-1915), eclettico artista ed mi cent’anni. intellettuale braidese, dotto letterato In mostra saranno esposte 105 opere, tra dipinti, sculture, ceramiche, e valente musicista, ma soprattutto acquerelli, disegni e incisioni realizzate da: Domenico Acerbo, Paolino appassionato studioso di Leonardo Agosti, Celso Maggio Andreani, Franco Andreani, Lino Baccarini, Rito da Vinci e dei suoi scritti. Per cele- Baccarini, Grazia Badari, Franco Bassignani, Edoardo Bassoli, Gianfran- brare e far scoprire questo stupefa- co Belluti, Luigi Belluzzi (della Mainolda), Angiola Bernardelli, Bianca cente artista il Comune di Bra pro- Bertazzoni, Walter Bianconi, Ulderico Bignotti, Carlo Bodini, Vittorio pone, per la prima volta, la mostra Bonatti, Angelo Boni, Lucia Bonseri, Ileana Bortolotti, Ettore Bozzoli, monografi ca “Giovanni Piumati. La Mario Brozzi, Giancarlo Businelli, Carlo Alberto Capilupi, Antonio Car- parabola artistica di un intellettuale bonati, Vittorio Carnevali, Angelo Castagna, Arturo Cavicchini, Luciano europeo. Pittura di paesaggio e stu- Cigognetti, Vasco Corradelli, Beatrice De Caro, Giuseppe De Luigi, Luigi di leonardeschi”. L’evento, in pro- Desiderati, Carlo Dusi, Athos Faccincani, Giuseppe Facciotto, Aldo Fal- gramma dal 14 novembre al 10 gen- chi, Paride Falchi, Gabriella Fastosi, Franco Ferlenga, Renzo Ferrarini, naio, indaga il personaggio a 360 Massimo Ferri, Maria Luisa Fioravanti, Rubens Fontanesi, Memo Forna- gradi, partendo dall’attività pittorica sari, Anselmo Galusi, Antonio Ruggero Giorgi, Giuseppe Gorni, Isa Gor- (che iniziò sotto la guida di Antonio reri Palvarini, Rinardo Gozzi, Alfi o Paolo Graziani, Lanfranco, Cesare Fontanesi e che lo impegnò tutta la Lazzarini, Mario Lipreri, Enrico Longfi ls, Paolo Longhi, Rino Luppi, Eli- vita) per giungere al fondamentale e sa Macaluso, Renzo Margonari, Aldo Marini, Stefano Marocchi, Ivonne imprescindibile periodo in cui l’arti- Melli, Giuseppe Menozzi, Giovanni Minuti, Alfonso Monfardini, Franco sta si dedicò anima e corpo agli studi Mora, Luciano Morselli, Ezio Mutti, Sandro Negri, Giordano Nonfarma- su Leonardo da Vinci. le Male, Alessandra Parmiggiani, Gabriella Pauletti, Roberto Pedrazzoli, È grazie a Giovanni Piumati e al Anna Maria Pellicari, Antea Pirondini, Carlo Polpatelli, Mario Polpatelli, suo amico mecenate russo Fëdor Alceo Poltronieri, Germana Provasi, Arturo Raffaldini, Ornella Reni, Sabashnikoff , ad esempio, che la Bi- Guido Resmi, Teresa Rezzaghi, Chiara Rossato, Nadia Rossi, Marzia blioteca Reale di Torino può vantare Roversi, Anna Ruggerini, Selvino Sabbadini, Sergio Sermidi, Lino Severi, oggi il possesso del Codice sul Volo Anna Somensari, Giorgio Somensari, Luigi Somensari, Giordano Spagna, degli Uccelli di Leonardo; nel 1893, Severino Spazzini, Raphael Stradiotto, Germana Tambara, Elio Terreni, infatti, i due studiosi regalarono al Alessandro Vicentini, Dino Villani, Gino Viviani, Bruno Zaff anella, Enzo re Umberto I il prezioso manoscritto, Zanetti, Carlo Zanfrognini, Fabrizio Zitelli. ricomposto dopo anni di faticose e onerose ricerche svolte sul mercato ROMA - Studio Arte Fuori Centro antiquario europeo. PAROLE VISIVE Le pubblicazioni originali delle tra- Opere di G. Mammoli, R. Mele, T. Pollidori, L. Puzzo, A. Savoi, I. Tufano scrizioni del Codice del volo degli uccelli, dell’Anatomia e dello stermi- Il 17 novembre 2015 a Roma presso lo Studio Arte Fuori Centro si inaugura la nato Codice Atlantico di Leonardo, mostra Parole visive a cura di Laura Turco Liveri. edite tra il XIX e XX secolo, saranno L’evento è il quarto ed ultimo appuntamento di Spazio Aperto 2015 ciclo di in mostra insieme alle tele del Piu- mostre in cui l’associazione culturale Fuori Centro invita gallerie e critici a mati e dei compagni di Accademia, realizzare un evento che testimoni i percorsi e gli obiettivi che si vanno elabo- ad approfondimenti sulla visione rando nei multiformi ambiti delle esperienze legate alla sperimentazione. estetica del personaggio e sul suo La mostra presenta sei artisti: Giuliano Mammoli, Rita Mele, Teresa Pollidori, ruolo di critico d’arte, oggetti perso- Luciano Puzzo, Alba Savoi e Ilia Tufano, che si confrontano sulla specifica nali e disegni. Tra le opere esposte, peculiarità di inserire nelle proprie opere parole, lettere numeri. Elementi che numerosi inediti, tra cui l’autori- vengono proposti a volte nella loro accezione strettamente estetica, altre in cui tratto giovanile, dipinti prestati dal la forma ed il signifi cato si fondono in un tutt'uno espressivo. museo “Pietro Canonica” a Villa Eppure, tutte le opere, accomunate da una grande portata emotiva, comunica- Borghese e un prezioso olio su tela no una forte, consapevole e decisa volontà alla vita e al cambiamento, urgente proveniente dalla Fondazione “Otta- e drammaticamente necessario per Puzzo, connaturato all'indole poetica e vio Mazzonis”. appassionata nella Mele, studiato biunivocamente tra passato e presente nella Hanno curato la mostra Carla Fede- decrittazione scritturale della Savoi, soff erto e analizzato nell'aff abulazione di rica Gütermann e Armando Audoli. Mammoli, lucidamente denunciato nelle lavoratissime sovrapposizioni visive L’evento è stato realizzato con il so- della Pollidori e ineluttabile nelle onde di parole che compongono le correnti stegno della Cassa di Risparmio di ipnotiche dell'infi nita litania della Tufano. Bra e della Regione Piemonte L’esposizione rimarrà aperta fi no al 4 dicembre, ***** Anno XIV - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 5

CHIASSO - m.a.x. museo SACILE (PN) - Teatro Zancanaro INIZIATIVE IL VOLO DEL JAZZ PER I 10 ANNI La rassegna si completa con "contaminazioni" tra arte e musica

Giovedì 12 novembre 2015 il Il grande jazz internazionale, con le sue infi nite commistioni, sarà ancora m.a.x. museo compie dieci anni una volta protagonista assoluto sul palco del Teatro Zancanaro di Sacile Per l’occasione è stato predispo- (PN), con l'undicesima edizione de Il Volo del Jazz. La rassegna jazzistica organizzata dal Circolo Controtempo, proporrà in- sto una ricco calendario di inizia- fatti anche quest'anno, dal 7 novembre al 10 dicembre, cinque imperdibili tive che si snoderanno per tutto il concerti all’insegna della contaminazione, fi rmati da indiscussi talenti di mese di novembre. fama internazionale: gli Oregon, con il loro sound unico e visionario (7 - sabato 7 novembre (ore 10.00): novembre); il trombettista statunitense Terence Blanchard, nuovo maestro visita guidata gratuita all’antolo- del groove con il suo E-Collective (15 novembre); il liutista tunisino Dhafer gica su Sergio Morello a Spazio Youssef, con il suo jazz mistico e contaminato (21 novembre), la all-star Offi cina band del latin jazz Volcan (28 novembre). Per la chiusura ci si sposterà dal - sabato 7 novembre (ore 15.00- Teatro Zancanaro alla Fazioli Concert Hall (10 dicembre), patria del piano- 17.00) laboratorio didattico gratu- forte, con il pianista fi nlandese Iiro Rantala e le sue sonorità fuori da ogni ito “Manifesto per brindare" schema. Il Volo del Jazz continuerà, anche in questa edizione, a percorrere la strada - mercoledì 11 novembre (ore delle contaminazioni sperimentali tra arte e musica. Quest'anno saranno 20.30): conferenza “I manifesti fotografi a e musica a fondersi, nel progetto Cover Jazz, che vede il coinvol- per il brindisi nella Civica Rac- gimento di Gabriele Grossi, artista internazionale noto per la sua ricerca su colta “Achille Bertarelli” tenuta luce, spazio e temp. Grossi racconterà con le sue immagini astratte, ad ogni da Giovanna Mori, Conservatore serata-concerto, i suoni e le atmosfere cui i musicisti daranno di volta in della Raccolta Bertarelli - Castel- volta vita sul palco del Teatro Zancanaro. I concerti si trasformeranno così lo Sforzesco di Milano, e apertura in esperienze multisensoriali, in cui musica e fotografi a si fonderanno per "in notturna" del m.a.x. museo narrarsi a vicenda. - giovedì 12 novembre: entrata Altro appuntamento all'insegna della contaminazione sarà la presentazio- gratuita alla mostra al m.a.x. mu- ne, il 16 gennaio 2016 al Teatro Verdi di Pordenone, di Jazz Loft, un fumet- to sul jazz dotato di una sua colonna sonora originale, che si dipana di ta- seo per i dieci anni vola in tavola. Jazz Loft si compone di una storia a fumetti scritta da Flavio - sabato 14 novembre (ore 10.00- Massarutto e disegnata da Massimiliano Gosparini, un noir ambientato nel 11.00): “Mamme e bebè al mu- mondo del jazz ricco di suspense e colpi di scena. I musicisti Massimo De seo”, una visita guidata pensata Mattia e Bruno Cesselli hanno scritto cinque brani inediti e arrangiato il appositamente per rendere acces- classico “Tea for Two” come un’ideale colonna sonora del fumetto, ispiran- sibili i luoghi e gli eventi culturali dosi ai personaggi e alle situazioni del racconto. anche alle famiglie con bambini Nasce ancora dal Circolo Controtempo, in collaborazione con il Teatro Ver- piccoli di di Pordenone, un nuovo progetto, squisitamente didattico, all’interno de - venerdì 20 novembre (ore “Il Volo del Jazz”. Si chiama Note di Jazz e proporrà una serie di lezioni, 18.30): conferenza “La grafica tenute da professionisti del settore, per avvicinare il pubblico, e in partico- lare i più giovani, alla musica jazz, attraverso un approccio semplice e im- pubblicitaria di Fortunato De- mediato, che accoppia naturalmente musica e parole. Primo appuntamento, pero” tenuta da Gabriella Belli, mercoledì 20 gennaio 2016 alle 18, al Teatro Verdi di Pordenone, con il cri- Direttore della Fondazione Mu- tico musicale Flavio Massarutto e i musicisti e compositori Bruno Cesselli e sei Civici Venezia, presso la Sala Massimo De Mattia. Carlo Cattaneo del Consolato Il Volo del Jazz come ogni anno vuole essere anche solidarietà: con la Generale d’Italia di Lugano con vendita del calendario “Un segno jazz per la solidarietà” - che raccoglie “aperitivo Campari” le immagini realizzate da quattro giovanissime illustratrici locali, Beatrice - giovedì 26 novembre: entrata Buttazzoni, Evita Pedron, Lora Solari e Debora D'Angelo - la manifestazio- gratuita alla mostra a Spazio Of- ne intende rinnovare il proprio sostegno alla onlus “La biblioteca di Sara”, fi cina per i dieci anni dall'apertura nata in memoria di Sara Moranduzzo, che opera un servizio di distribu- zione, prestito di libri in corsia e letture per i piccoli pazienti dell'Ospedale - sabato 28 novembre (ore 10.00- Santa Maria degli Angeli di Pordenone. 12.00): una passeggiata per sco- Il Volo del Jazz s'impegna infi ne per avvicinare i giovani all'ascolto della prire “I luoghi della mescita musica jazz: con il progetto dei Licei Pujati “Il Jazz vola a Scuola” in oc- dell’aperitivo a Chiasso” casione dei tre concerti di novembre saranno riservati 30 posti agli allievi dell’Istituto Pujati, al prezzo eccezionalmente ridotto di tre euro. ******** Segnaliamo infi ne che nei giorni della rassegna l'IAT di Sacile organizza due visite guidate alla scoperta delle bellezze architettoniche del territorio, seguite da un brindisi nei locali del centro. 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AREZZO - Casa Museo Ivan Bruschi VENEZIA - Casa dei Tre Oci ANDREA DI NERIO SGUARDO DI DONNA LA MADONNA SARTI AD AREZZO da Diane Arbus a Letizia Battaglia LA PASSIONE E IL CORAGGIO La Casa Museo Ivan Bruschi di Arezzo ospi- terà dal 2 dicembre al 31 gennaio la Mostra Presso la Casa dei Tre Oci prosegue fino all’8 dicembre la mostra Andrea di Nerio. La Madonna Sarti ad Arezzo, SGUARDO DI DONNA a cura di Francesca Alfano Miglietti. Lo primo appuntamento del Ciclo Ritorni, pro- spazio espositivo sull’isola della Giudecca ospita le fotografi e di ven- mosso dalla Fondazione Ivan Bruschi, con la ticinque autrici, pensate e scelte per orientare lo sguardo e la mente consulenza scientifica di Carlo Sisi e curata verso un mondo che parla di diversità, responsabilità, compassione e dalla storica dell’arte Isabella Droandi. giustizia.. “Ritorni è il titolo di un ciclo - spiega Lucio SGUARDO DI DONNA è una mostra potente, che parla della cura Misuri, Segretario Generale della Fondazione delle relazioni, del rapporto con l’altro, dello sguardo sul mondo, a Ivan Bruschi - che ha l’ambizione di promuo- partire dal proprio senso di responsabilità. Un progetto ambizioso che vere il ritorno a casa di importanti opere d’ar- rimarca come la fotografi a negli ultimi decenni ha scelto di divenire te, allontanatesi dal territorio aretino in tempi una sorta di coscienza del mondo, facendosi testimone anche di quel- più o meno lontani, perché possano essere vi- lo che spesso viene occultato. ste da vicino, apprezzate e valorizzate nel loro L’essere che ama è per antonomasia la donna, capace del “dono totale contesto culturale d’origine”. dell’anima e del corpo” (Nietzsche, La gaia scienza), con una dedi- Con questa prima esposizione i visitatori po- zione incondizionata. Ed è per questo che la curatrice ha scelto delle tranno avere l’occasione di una visione ravvi- artiste, delle autrici che usano la fotografi a come mezzo per esprimer- cinata di un’opera fondamentale per la storia si, tutte donne, di ogni parte del mondo, tutte sensibili a cogliere la dell’arte di Arezzo: la Madonna con Bambino stessa umanità, unicità, in-diff erenza delle infi nite varietà dei soggetti di Andrea di Nerio, da tempo custodita all’e- ritratti, nell’intento di sottrarsi alla paura della diversità. stero dall’antiquario Giovanni Sarti, cortese SGUARDO DI DONNA è anche un racconto a più voci delle mol- prestatore alla città in cui fu dipinta. teplici forme del corpo – fi sico, mitico, spirituale e glorioso – dalla Il dipinto cuspidato raffi gura, entro un trilobo, duplice valenza: intima e universale, alla ricerca dell’esistenza, al di la Vergine in piedi a mezzo busto, con il Bam- là del sistema anonimo della maschera. bino in braccio, stagliata su fondo oro, con Ogni opera diventa la provocazione di un dialogo profondo e intimo decorazioni a racemi fogliari incise a mano li- tra i soggetti delle foto e lo spettatore, raccontando uno scorcio inde- bera (Quarto/quinto decennio del secolo XIV). fi nito della comune condizione umana, un “invito allaconsapevolez- La mostra intende off rire al visitatore non solo za” dell’esistenza di mondi diff erenti e spesso estranei uno all’altro. la ricostruzione della memoria storica di An- Francesca Alfano Miglietti ha scelto 25 autrici, 25 storie, 25 sguardi drea di Nerio, oggi riconosciuto come il ma- singolari sul mondo, sull’altro, sulla relazione, selezionando circa estro di Spinello Aretino, ma anche di quello 250 lavori di Diane Arbus, Martina Bacigalupo, Yael Bartana, Letizia che fu il suo contesto culturale per ripercorrere Battaglia, Margaret Bourke-White, Sophie Calle, Lisetta Carmi, Ta- il linguaggio artistico proprio della scuola are- cita Dean, Lucinda Devlin, Donna Ferrato, Giorgia Fiorio, Nan Gol- tina del Trecento, in rapporto alla lezione giot- din, Roni Horn, Zanele Muholi, Shirin Neshat, Yoko Ono, Catherine tesca e alle vicine scuole fi orentina e senese. Opie, Bettina Rheims, Tracey Rose, Martha Rosler, Chiara Samu- Attraverso un percorso che, lungo i siti mu- gheo, Alessandra Sanguinetti, Sam Taylor-Johnson, Donata Wenders, seali della città, mette l’Opera in relazione a Yelena Yemchuk. quelle attribuite alla sua mano come l’An- Le autrici con le loro opere e le loro immagini affrontano i temi nunciazione firmata del Museo diocesano, e profondi dell’esistenza umana, la vita, la morte, l’amore, il corpo gli affreschi conservati nella Pieve di Santa mettendo in luce differenze, conflitti, sofferenze, relazioni, paure, Maria, in Duomo e al Museo Nazionale d’Arte mutazioni. Medioevale e Moderna di Arezzo. La mostra è perciò una complessa drammaturgia, ricca di rimandi a Come sottolinea la curatrice della mostra Isa- varie fonti: sembra, a volte, indispensabile il recupero della tradizio- bella Droandi “Su questa sensibilità raffi nata, ne del reportage, altre volte una poeticità struggente e malinconica, intimistica e solenne, che è caratteristica pe- altre ancora il linguaggio della denuncia e della compassione. La culiare della pittura di Andrea di Nerio, infor- caratteristica di tutte le opere in mostra è l’assoluta centralità del dia- mata dell’opera di Giotto e degli esiti migliori logo con il reale, una centralità che stabilisce un vincolo stretto con le che suscitò negli artisti delle vicine Siena e Fi- forme del mondo, nel recupero di materiali di vita. renze - da Pietro Lorenzetti a Bernardo Daddi E qui sta il paradosso, perché chiunque avvicini queste opere si ac- e Maso di Banco, fi no al giottesco ‘irregolare’ corge che il mondo che raccontano e mostrano non ha nulla di spon- Buffalmacco -, si formò una generazione di taneo. Che si tratti di uomini o donne, che si tratti di una stanza o di pittori locali di buon livello e anche il giovane un letto, che si veda una panchina o una sedia elettrica, il modo di Spinello (nato tra il 1346 e il 1352 e morto nel comporre le opere non è mai in riferimento a un reportage, al gusto 1410), che divenne il più celebre e attivo pit- dell’istantanea, ma si percepisce fortemente la capacità di inventare tore toscano tra la fi ne del secolo e l’inizio del e costruire le storie a partire da un pensiero poetico, da un’idea di ciò successivo, già agli albori del Rinascimento”. che potrebbe accadere e spesso accade. Anno XIV - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 7

FABRIANO - Nuova Galleria delle Arti PASSARIANO - Villa Manin LUGHIA PER UN CAMBIO DI ROTTA JOAN MIRO' SOLI DI NOTTE Le catastrofi naturali e quelle provocate dall’uomo, le barriere culturali e quelle religiose, le ideologie, le migrazioni, le persecuzioni, i razzismi, le Dal 17 ottobre al 3 aprile 2016 Villa malattie sociali, la paura del futuro, ma anche il volontariato, l’incontro Manin di Passariano, a Passariano di tra i popoli e la pace sono le tematiche aff rontate da Lughia in opere pro- Codroipo (Udine) espone nel Corpo dotte nell’ultimo decennio e raccolte in questa mostra allestita allaNuova Gentilizio dell'antica residenza dell'ul- Galleria delle Arti di Fabriano dal 5 al 29 novembre. timo Doge di Venezia un imponente Lughia, la cui poetica è incentrata sulle dimensioni dell’assoluto, l'eterno mostra di opere di Joan Miró (Barcel- e l'infi nito, al cui cospetto le vicende umane risultano essere piccola cosa, lona 1893 – Palma di Maiorca 1983), non si è mai esentata dal calarsi nel quotidiano per denunciarne le pecche uno degli artisti più signifi cativi e rap- e sostenerne le speranze. Rappresentativa di questo suo impegno è “Cam- presentativi dell'arte del Novecento. bio di rotta”, installazione del 2005 attraverso la quale l’artista ci parla La mostra , a cura di Elvira Cámara e dei primi sbarchi di albanesi sulle nostre coste: obbediente al richiamo di Marco Minuz, riunisce un’importante un miraggio, una sequenza di scarpe affi oranti dal mare si dirige verso un nucleo di opere, molte delle quali mai vecchio televisore. esposte in Italia, legato ad uno specifi - A partire dalle effimere “Architetture di Sabbia” Lughia sperimenta co momento del suo lavoro; una fase materiali, tecniche e attraversa le più diverse modalità espressive. Gli artistica estremamente fertile e poco scenari silenti di sabbie e sassi, le pitture evocatrici di atmosfere arcaiche, conosciuta, racchiusa fra i primi anni le ombre/tracce dell’assenza umana, le elaborazioni al computer, le opere cinquanta e la sua scomparsa. Nono- su alluminio e plexiglass, le sculture di ferro e gli assemblaggi con i legni stante l’età avanzata è in questi anni del mare si accompagnano a performances e installazioni nella natura nel pieno della sua forza, immagina- che, nel confermare il rapporto simbiotico di questa artista con la madre zione e vitalità, che realizza gran par- terra, non la sottraggono ad una accorata partecipazione alle tematiche te della sua produzione artistica. Un sociali. Particolare oggetto di indagine sono la memoria, la rappresenta- lungo intervallo caratterizzato da pro- zione simbolica ed il rapporto dell’uomo con la dimensione tempo fondi mutamenti espressivi, con cui la sua opera diventa più libera, forte ed aggressiva. I “suoi colori” e le “sue BERGAMO - Colleoni Proposte d'arte figure”, lasciano progressivamente spazio al nero e a segni che ricordano SODDU - VAGO primitive scritture. Un mutamento collegato al suo trasfe- La pittura di Valentino Vago (Barlassina 1931) e la scultura di Stefano Soddu rimento definitivo nel 1956 a Palma (Cagliari 1946) si incontrano nella mostra presso Colleoni Proposte d’arte di Maiorca, nelle Baleari. In questo di Bergamo. L’esposizione vuole proporre accostati, attraverso una scelta di luogo così profondamente ricco di opere storiche e una selezione di lavori recenti dei due artisti, due modi, in legami aff ettivi, Miró incarica l’amico nome dell’astrazione, di intendere il rapporto fra arti visive e tensione spiri- architetto Luis Sert di realizzare un tuale: due proposte che, pur con storie e linguaggi distinti, possono effi cace- grande atelier per soddisfare le sue mente interagire con suggestivo eff etto d’insieme. esigenze. Finalmente, a 63 anni, per la Entrambi, da un punto di vista puramente concettuale, sono arrivati a fondare prima volta nella sua vita, Miró ha a il loro lavoro su una dimensione di forte vocazione ambientale, in un caso per disposizione uno studio che non deve via di disseminazione (Soddu) nell’altro di rarefazione (Vago). A monte è in- condividere con altri, un luogo dove fatti un desiderio di ridurre il linguaggio ai suoi termini essenziali e disador- isolarsi e convivere a stretto contatto ni, necessari a una maggiore concentrazione spirituale dell’immagine. con le sue opere. Inizia così una ra- Non a caso, infatti, la pittura di Vago ha trovato la sua ideale compiutezza dicale analisi critica del suo lavoro nella pittura murale (specialmente nei luoghi di culto), mentre la scultura di precedente e l’avvio di una nuova Soddu ha trovato la sua piena identità nella installazione. stagione ricca di sperimentazione. Ma al contempo, mentre si allargano su spazi dilatati, sia il lavoro di Vago Nel 1959 Miró acquista un secondo sia quello di Soddu perdono limiti netti e definiti: per il primo la parete è edifi cio adiacente allo studio Sert, Son uno sconfi namento rispetto alla tela in uno spazio di cui altera la percezione Boter, che diviene il luogo per creare attraverso un’immersione cromatica; per il secondo, invece, l’interazione con sculture e opere grafiche. Attraver- lo spazio lo porta di volta in volta a una reinvenzione e ad un riadattamento so dipinti, disegni, opere grafiche e dell’installazione al luogo. sculture questa mostra fa emergere Ma il punto fondamentale, che segnala la maggiore distanza fra i due, sta sul un nuovo aspetto del lavoro di Miró, problema della materia, che per Soddu ha una solida gravitazione al suolo, di grande potenza e suggestione. Il senza smaterializzarsi come la pittura di Vago. percorso è arricchito da un’importante Questa distanza, tuttavia, non rende il dialogo fra due artisti di generazione selezione di fotografi e che ritraggono così distanti meno ricco e produttivo. Miró realizzate da grandi autori come La mostra, a cura di Ornella Mignone e Luca Pietro Nicoletti, rimarrà aperta Cartier Bresson, Mulas, Brassaï, List, dal 5 novembre al 31 gennaio. Halsman, Català Roca e Gomis. Anno XIV- N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 8

ROMA - Complesso dei Dioscuri al Quirinale LUGANO - Porticato MILLENOVECENTO 43-44. IL SUD TRA GUERRA E RESISTENZA Biblioteca Salita dei Frati IL GIARDINO Un racconto per immagini inedite, drammatiche, commoventi, per rappresentare E' APERTO gli eventi di un anno del centro sud dell’Italia durante la tragedia della Seconda Guerra Mondiale. E per indagare una storia che aspetta ancora piena luce e la co- mostra del libro noscenza del vasto pubblico: quella del Meridione, che lungi dall’essere un corpo d’artista di A. Angelini separato dal resto dell’Italia, contribuì in modo non secondario alla costruzione della Repubblica nata dalla Resistenza. La mostra “Il giardino è Questa la storia raccontata da Millenovecento 43-44 - Il Sud fra guerra e Resi- aperto” ospitata fi no al stenza, la mostra fotografi ca e multimediale ospitata a Roma nel Complesso dei 21 novembre a Lugano Dioscuri al Quirinale dal 9 novembre al 30 dicembre 2015, promossa da Ministero nel Porticato della Bi- dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Associazione Parco della Memoria blioteca Salita dei Frati della Campania, Istituto Luce-Cinecittà, e curata da Nicola Oddati. presenta il libro d’artista Un racconto che fuori da ogni polemica storica, rivendicazione e enfasi, inquadra realizzato da Alessandra un’altra faccia della narrazione bellica, che solo negli ultimi anni la storiografi a sta approfondendo. Angelini con testi di Pao- Un approfondimento necessario per la completa conoscenza della Seconda Guerra lo Cottini, scrittore e sto- Mondiale in Italia, a 70 anni dalla sua fi ne. rico dei giardini. L'espo- Le soff erenze dovute ai bombardamenti, le stragi non solo naziste, le diffi coltà del sizione off re al pubblico vivere quotidiano si susseguono in questo racconto, attraverso foto, documenti, la possibilità di ammirare video, reperti bellici. E accanto alla cronaca di guerra, la rinascita politica con i nella sua totalità il pre- primi governi di unità nazionale a Salerno, il cui ultimo atto fu la legge che deci- zioso volume, nato dal deva l’elezione di una Assemblea Costituente. Il 2 giugno del 1948 la Costituzione desiderio di illustrare il Italiana venne promulgata. Ma fu al Sud che venne concepita. meraviglioso giardino di Il nucleo fondamentale dell’esposizione è rappresentato da decine di pannelli con Vico Morcote nel Can- oltre 300 fotografi e spesso inedite o rare, provenienti principalmente dai National ton Ticino, progettato da Archives di Washington, e da altri importanti archivi italiani pubblici e privati. Accanto alle foto la mostra offre la visione di preziosi documenti, come i famosi Sir Peter Smithers, e di volantini lanciati dai bombardieri prima degli attacchi per avvertire la popolazio- osservare il processo di ne civile, o una suggestiva sezione di locandine sui fi lm che dal 1944 a oggi hanno realizzazione dell'opera raccontato gli eventi, talvolta anticipando la letteratura scientifi ca sull’argomento; attraverso schizzi, disegni e ancora i modellini in scala di aerei della Seconda Guerra, una vetrina con armi preparatori a inchiostro d’epoca nonché due bombe inerti di aerei alleati. di china, opere grafi che, Il percorso è accompagnato da video elaborati per la mostra con straordinarie im- fotografi e, elaborazioni magini provenienti dall’Archivio storico dell’Istituto Luce. al computer, matrici e Due le linee tematiche principali della mostra: prove di stampa. I bombardamenti alleati nel Sud Italia del 1943-44 con materiale iconografi co ine- dito (circa 200 foto). Il punto di vista dei bombardieri alleati: immagini dall’alto di Direttore FABRIZIO DE SANTIS drammatica verità sulla distruzione di bersagli strategici ma anche di città, case, Segretaria di redazione paesaggi. Documenti impressionanti e nitidi, che rimandano alle parole e numeri Gabriella Ravaglia delle ricche didascalie, e mostrano in presa diretta eventi notissimi come i bom- Direzione,redazione bardamenti in Sicilia, a Napoli, a San Lorenzo a Roma, la distruzione del mona- Via Grumello 45 24127 Bergamo stero di Cassino, e altri meno noti ed egualmente devastanti. tel. & fax 035/ 25 24 04 Le stragi naziste e alleate nell’Italia Meridionale. La Resistenza. Il Sud tra Guer- ra e Dopoguerra. Con documentaizone sulle 4 giornate di napoli, la Brigata email [email protected] Maiella,immagini della sopravvivenza. Editore FDESIGN Via Grumello,45 ROMA - Scuderie del Quirinale - Villa Medici 24127 Bergamo BALTHUS Riprodotto in proprio La responsabilità degli ar- Con una grande mostra monografi ca Roma celebra Balthasar Klossowski de Rola, ticoli firmati coinvolge gli au- in arte Balthus (1908-2001), maestro tra i più originali ed enigmatici del Novecento, tori stessi. La collaborazione a il cui rapporto con la città eterna fu decisivo per gli indirizzi della sua arte. Circa TERZA PAGINA News è a titolo duecento opere, tra quadri, disegni e fotografi e, compongono un avvincente percorso gratuito, la pubblicazione di ar- ticoli e notizie inviate avviene in due segmenti: alle Scuderie del Quirinale una completa retrospettiva organizzata con la consapevolezza della gra- intorno ai capolavori più noti, a Villa Medici un’esposizione che, attraverso le opere tuità, in nessun caso potrà essere realizzate durante il soggiorno romano, mette in luce il metodo e il processo creativo richiesto compenso. di Balthus: la pratica di lavoro nell’atelier, l’uso dei modelli, le tecniche, il ricorso Cataloghi, foto ed altro ma- teriale, anche se richiesti, non alla fotografi a vengono restituiti. Anno XIV - N. 6 TERZA PAGINA News - pag.. 9

MILANO - Galleria Scoglio di Quarto BRESCIA - Museo di Santa Giulia VERTIGO MARC CHAGALL. Opere russe 1907-1924 dodici variazioni nel collage Con un racconto per immagini di Dario Fo

Il termine collage indica la tecnica utilizzata Marc Chagall sarà al centro di un evento davvero straordinario, a per la realizzazione di opere d’arte prodotte Brescia al Museo di Santa Giulia, dal 20 novembre al 15 febbraio. per mezzo di sovrapposizione di carte, foto- Un progetto assolutamente originale che corre sul binario di due grafi e, oggetti, ritagli di giornale o di rivista personalità senza alcun dubbio uniche, affascinanti, spiazzanti. Il incollate su una superfi cie. grande artista con i suoi capolavori degli anni russi, arricchiti da un La tecnica del collage venne adottata agli racconto d’eccezione, come può essere solo l’omaggio di un premio inizi del Novecento per la creazione di opere Nobel come Dario Fo. A pieno titolo è lecito parlare di un incontro d’avanguardia, principalmente da esponenti tra due geni. del Cubismo ed in particolare Braque e Pi- Da un lato Marc Chagall, pittore lirico e surreale protagonista casso, che la fece propria sin dall’autunno dell’arte del XX secolo, dall’altro Dario Fo, premio Nobel per la del 1912 con i cosiddetti papiers collés. Si letteratura, commediografo, scrittore, ma anche pittore innamorato concretizzò poi una sorta di polimaterismo di Chagall. Cui Fo si sente particolarmente vicino, per il gusto del che condusse sia ad una corrente Collage fantastico, del paradossale, del surreale e dell’impossibile. classica sfociante nel Futurismo e nell’A- Il dialogo si concretizza in due esposizioni distinte, poste in stretta strattismo di tendenza geometrica, e anche relazione tra loro: nella prima sono esposte le opere di Marc Cha- nel Surrealismo: Max Ernst ad esempio gall raccontate dall’artista stesso attraverso una serie di stralci tratti utilizzava per i propri lavori incisioni b/n dalla sua autobiografia Ma Vie, scritta tra il 1921 e il 1922; nella di inizio del Novecento, sia ad una corrente seconda Dario Fo racconta le opere di Chagall attraverso i suoi testi, collage a tre dimensioni, chiamata più esat- illustrati da preziosi disegni e dipinti, creati appositamente in occa- tamente assemblage che trovò grande spazio sione dell’esposizione a Brescia. nei movimenti Neo Dada, nella Pop Art e nel La mostra Marc Chagall. Opere russe 1907-1924, organizzata da Nouveau Realisme. Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione Nella seconda metà del Novecento il collage con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo e la partecipazione continua ad essere usato e tende a rinnovarsi di Giunti Arte Mostre e Musei, con la curatela di Eugenia Petrova, di continuo. L’artista italiano Mimmo Ro- direttrice del Museo di Stato Russo, si sviluppa seguendo il percor- tella a partire dagli anni ’50 sperimentò una so del pittore dalla sua formazione sino ai primi anni della maturità, tecnica apparentemente opposta denominata immediatamente precedenti la diaspora a Parigi. décollage realizzata mediante strappi su po- La mostra propone 33 opere, 17 dipinti e 16 disegni oltre a due ster e materiali pubblicitari. Negli anni ’60 taccuini - con disegni e poesie recentemente ritrovati ed esposti per un altro italiano, Enrico Accattino, introdus- la prima volta al pubblico - che vanno dal 1907 al 1924: viene inda- se il termine Carte Costruite, collages realiz- gato il periodo durante il quale Chagall da Vitebsk, paese di nascita zati con carte precedentemente preparate. e vero protagonista delle prime opere, si trasferisce prima a San Il collage è una delle tecniche più utilizzate, Pietroburgo, dove studia presso l’Accademia Russa di Belle Arti, inoltre, dagli artisti, italiani e stranieri, ap- e poi a Parigi, dove viene in contatto con la comunità di artisti di partenenti al movimento artistico della Pop Montparnasse e dove si trasferirà defi nitivamente con la moglie Ida Art. a partire dal 1924. Oggi, nella prima metà del duemila, dopo Il pubblico potrà ammirare alcuni dei più importanti capolavori oltre un secolo dalle prime esperienze di Pi- di Marc Chagall, opere di fondamentale importanza per capire il casso, il collage prosegue la sua strada con la percorso artistico del maestro russo, come la veduta dalla fi nestra mostra Vertigo, in cui dodici artisti contem- a Vitebsk del 1908, Gli Amanti in blu del 1914, la Passeggiata del poranei propongono le loro variazioni nel 1917-1918, l’Ebreo in rosa del 1915 e molti altri. collage. Accanto alla mostra di Chagall, i visitatori hanno l’occasione di Sono artisti di varie tendenze. Alcuni di vivere un altro evento unico appositamente progettato e realizzato essi operano abitualmente, anche se non per l’occasione. Il Premio Nobel Dario Fo ha realizzato ben 20 di- esclusivamente, con questa tecnica (Croce, pinti accompagnati da 15 bozzetti preparatori e da un racconto sulla Dangelo, Lanfranco, Leonbianchi, Pancheri, vita e l’opera di March Chagall. Un straordinario omaggio, pittorico Soddu), altri si cimentano più raramente e narrativo, a Marc Chagall che sarà celebrato anche da un’unica con la stessa (Alvaro, Borioli, Calchi Novati, lezione spettacolo che si terrà il 16 gennaio 2016 presso il Teatro Forino, Mucha, Volpini). Il risultato è una Grande di Brescia. mostra del tutto particolare. Dove ciascun ------artista nelle scelte effettuate mostra le pro- MANTOVA - Galleria Arianna Sartori prie peculiarità in modo diretto. Le scelte, gli argomenti e i materiali adottati fanno ANNA SOMENSARI emergere gli interessi, il carattere, le propen- sioni del singolo artista più e oltre di quanto "Il pensiero: forma e colore" altre tecniche riescano a fare. fi no al 5 novembre Anno XIV - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 10

TORINO - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea BOLOGNA - Galleria Ariete MONET RITUALI DALLE COLLEZIONI DEL MUSEE D'ORSAY Fotografi e di Luciano Leonotti Prosegue fi no al 31 gennaio 2016 alla Galleria d'Arte Moderna e Contem- poranea di Torino la mostra "Monet. Dalle collezioni del Musée d'Orsay"- Oggi il rituale più comune è quello Dopo la mostra di Degas nel 2012 e quella dedicata a Renoir nel 2013, la del selfi e, che non vedrete in questa collaborazione tra la Città di Torino e l’asse Musée d’Orsay e gruppo Ski- mostra perché è un’icona tauto- ra si rinnova con una straordinaria esposizione dedicata a Claude MO- logica del nostro tempo fin troppo NET (1840-1926), capofi la della grande stagione impressionista accanto a scontata, invece troverete altri riti, Manet, Renoir, Degas, Pissarro, Sisley e Cézanne. sia quotidiani che più celebrativi, Il Musée d’Orsay, che conserva la più importante collezione di opere di rappresentazioni i cui confi ni appa- Claude Monet, ha concesso oltre quaranta capolavori per dare vita a una iono sottili, mobili, trasparenti. strabiliante mostra monografi ca incentrata sul maestro. E’ un percorso ancora aperto, in Sono presenti in mostra alcune opere di carattere eccezionale, mai pre- questa esposizione sono presenti sentate prima in Italia: un esempio su tutti è quello del grande frammento trentasei scatti selezionati da un centrale della Colazione sull’erba, opera fondamentale nel percorso di lavoro molto più ampio che ancora Monet per la precoce aff ermazione di una nuova, audace concezione della non è concluso, se mai si possa con- pittura en plein air, rappresentativa di un passaggio cruciale che culmine- cludere, sono rituali italiani come è rà con l’Impressionismo. evidenziato nel logo, dalle lettere in Attorno a questa straordinaria opera, cui si lega anche il bellissimo ritrat- rosso. Le immagini sono in formato to a fi gura intera di Madame Louis Joachim Gaudibert, sono stati selezio- quadrato perchè quasi tutte sono nati due prestigiosi nuclei di dipinti che documentano i luoghi che accol- impressionate su pellicola e con fo- sero le fasi decisive della ricerca di Monet, da un lato gli studi dei rifl essi tocamera 6x6 e scandiscono un per- della luce sull’acqua ad Argenteuil, dall’altro quelli legati al soggiorno di corso come di tableau vivant; una Vétheuil, che riprendono nello studio della resa luminosa della neve il pre- attenta messa in “posa spontanea” coce motivo de La Gazza, anch’essa esposta. dei soggetti che sono colti nella loro La mostra documenta, proprio a partire da opere capitali come la Cola- immediatezza ma con un’attenzione zione sull’erba, momenti decisivi del percorso di Monet sino al 1886, anno precisa alla composizione, come in cui l’artista realizza l’emblematica fi gura intrisa di luce dello Studio di se i personaggi ritratti fossero stati figura en plein air: donna con parasole girata verso destra, affiancando messi in posa. Appare così un’am- a essa capolavori come il dipinto Rue Montorgueil a Parigi. Festa del 30 biguità, tra fi nzione e realtà; nei riti giugno 1878, con l’immagine delle bandiere che si sfaldano nella luce pari- si è attori e spettatori contempora- gina o Le ville a Bordighera (1884) che restituisce gli sfolgoranti colori che neamente e la fotografi a ci permette Monet registra nel suo primo soggiorno nella Riviera ligure. come nei dipinti antichi di osservare A evocare la ricchezza dell’ultima parte della produzione dell’artista sono lentamente i nostri comportamenti altre presenze d’eccezione, note al grande pubblico: le due straordinarie sociali, comunitari, che formano versioni della La cattedrale di Rouen. Il portale con tempo grigio (Armo- la nostra identità, e di farli nostri, nia grigia) e La cattedrale di Rouen. Il portale e la torre Saint-Romain in magari rifiutarli, ma comunque ri- pieno sole: qui il gioco di scelte cromatiche quasi antitetiche rimanda alla specchiarvici. messa a punto di serie e ripetizioni che egli compone tra gli anni Ottanta e Stendardi da esibire nella processio- la fi ne degli anni Novanta, mentre in Londra, il Parlamento, eff etto di sole ne della nostra vita perché le nostre nella nebbia, l’architettura monumentale del parlamento inglese è ormai carte non vengano scompigliate, pressoché dissolta nella luce. per ritrovarci e dare senso al nostro La mostra consente dunque di mettere a fuoco alcuni tratti decisivi della tempo, ai nostri ritmi, alle nostre complessa evoluzione del percorso artistico di Monet, evidenziando la certezze, al nostro modo di stare al varietà e qualità della sua tecnica pittorica, concentrando lo sguardo su mondo, per affrontare i disagi per temi e innovative soluzioni che ne fanno uno dei padri indiscussi dell’arte propiziare gli agi per esaltare l’alle- moderna. grezza per dare dignità alla tristezza. ------. Luciano Leonotti, fotografo, grafi- ROMA - Studio Arte Fuori Centro co, art director, vive e lavora a Bo- logna, dove ha fondato lo Studio di FILIPPO SODDU progettazioni visive Trasguardo. E’ docente di Fotografia presso RECOLLAGE l’Accademia di Belle Arti di Bolo- fra pensiero e materia gna, dove ha ideato la rivista Ur- banreflex, paesaggi urbani del ter- a cura di Giorgio Bonomi ritorio bolognese, realizzata con le fotografi e degli studenti in collabo- razione con l’IBC e il Comune di fi no al 13 novembre Bologna. Anno XIV - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 11

FIRENZE - Memoriale di Santa Croce CAGLIARI - SASSARI - NUORO NELLA LINGUA DELL’ALTRO L'OCCHIO INDISCRETO. LANG SHINING NEW MEDIA ART EXHIBITION BERNARDINO PALAZZI GIUSEPPE CASTIGLIONE grafi co, illustratore, fotografo GESUITA E PITTORE IN CINA (1715-1766) La Fondazione Banco di Sardegna L’Opera di Santa Croce e il National Palace Museum di Taipei portano per avvia il progetto “AR/S – Arte Con- la prima volta in Italia l’arte di Giuseppe Castiglione (Milano 1688-Pechino divisa in Sardegna” che intende fa- 1766) grazie a una esposizione dal titolo Nella lingua dell’altro. Lang Shi- vorire, partendo dal rilevante patri- ning New Media Art Exhibition. Giuseppe Castiglione, gesuita e pittore in monio di’arte conservato dalla stessa Cina. La mostra, allestita nelle sale del Memoriale di Santa Croce a Firenze, Fondazione, la messa in rete di colle- si svolgerà dal 31 ottobre 2015 al 31 gennaio 2016 e intende celebrare il zioni pubbliche e private offrendole 300esimo anniversario dell’arrivo del missionario gesuita in Cina, dove visse alla popolazione sarda e agli ospiti per più di 50 anni e dove divenne un artista assai apprezzato presso la corte dell’isola, spesso per la prima volta, di ben tre imperatori del Celeste Impero. in mostre diff use in più sedi nel terri- Trenta tra le più importanti opere del maestro sono esposte in replica lun- torio regionale. Il tutto accompagnato go un percorso dove i linguaggi contemporanei diventano co-protagonisti, da momenti di approfondimento, in- offrendo una lettura attuale delle grandi pitture realizzate da Castiglione contri, laboratori, residenze d’artista durante il suo lungo soggiorno in Cina. e progetti di arte pubblica sul terri- In un itinerario artistico multimediale ricco di suggestioni, fi ori e animali, torio. soggetti centrali nei dipinti del gesuita, assumono nuova vita e si animano Il focus di AR/S è concentrato sulla grazie a particolari proiezioni. produzione artistica in Sardegna dalla Tecnologia e arte si fondono per stimolare e coinvolgere il visitatore, dando- fi ne dell’Ottocento ad oggi. Un focus gli la possibilità di immergersi nel mondo di Castiglione. che, come conferma già la mostra L’innovativo percorso espositivo è stato concepito per tutta la famiglia e “L’occhio indiscreto. Bernardino Pa- off re l'occasione di conoscere da vicino la storia di un missionario italiano lazzi. Grafico, illustratore, fotogra- che ha contribuito a introdurre nella pittura cinese elementi europei come fo”, curata da Maria Paola Dettori, la prospettiva lineare, ma anche come precursore dei rapporti culturali tra non è rigidamente inteso. Se, infatti, l’Italia e il mondo cinese. Non a caso, come sede della mostra è stato scelto Palazzi è di origine sarda, essendo il complesso museale di Santa Croce, da sempre crocevia politico e culturale nato a Nuoro nel 1907, la sua attività della storia italiana e punto di riferimento per intellettuali di tutto il mondo. artistica si è sviluppata in gran parte Una mostra che, oltre a un’avventura artistica di altissimo livello, racconta tra Padova, Venezia, la Liguria e Mi- un’appassionante storia di incontro tra culture “altre” e un modello di dia- lano. A trent’anni dalla scomparsa e logo e di apertura nient’aff atto superato. Nel segno di quel carisma dei fi gli a quasi altrettanti dall’ultima mostra di sant’Ignazio di Loyola che stiamo ammirando in tutta la sua ricchezza e a lui dedicata (Vicenza, 1987), Ber- fecondità nel pontifi cato di Francesco, primo papa gesuita della storia. nardino Palazzi viene ora indagato La mostra non è un’esposizione di arte in senso tradizionale, è piuttosto il nella sua terra d’origine con l’obiet- mezzo per rendere visibile e tangibile l’esperienza esemplare di un uomo che tivo di restituirlo alla storia dell’arte ha voluto e saputo parlare “nella lingua dell’altro”. In questo senso antro- europea del Novecento. pologico, di storia delle idee ed evoluzione delle relazioni internazionali, le Le due sedi della Fondazione a Ca- installazioni multimediali permettono di introdurre emozionalmente lo spet- gliari e a Sassari ad accogliere le tele tatore contemporaneo nella meraviglia provata dallo spettatore cinese del più significative, quelle che meglio Settecento davanti a un dipinto “animato” da dettagli inusuali ed elementi esemplifi cano i momenti più alti del- innovativi come la prospettiva. L’obiettivo è quindi raccontare la meraviglia la carriera del pittore: i capolavo- che scaturisce, oggi come ieri, quando culture lontane si incontrano per ri della pittura di nudo degli Anni comprendersi. Venti/Trenta (a Cagliari) e il tema Informazioni sulla mostra sul sito http://theme.npm.edu.tw/exh104/langshi- del ritratto collettivo del mondo di ning//it/page-5.html La mostra è a ingresso libero. intellettuali, come quello fermato nel dipinto Bagutta (a Sassari). Nuoro, e il Museo MAN, ospiteranno PIACENZA - Offi cina dell'Arte invece un ricco catalogo di opere di grafi ca e illustrazioni, accompagnate DANIELA BENEDETTI da apparati documentari e interes- santi inediti. Insieme a questi temi ROSA POSTUMO portanti (il nudo femminile, il ritrat- to e l’illustrazione), va in mostra il Palazzi inedito e privato. Compreso LA SPEZIA - CAMeC quello, privatissimo, dei disegni ero- OMAR GALLIANI...A ORIENTE tici e il Palazzi fotografo. Le mostre rimarranno aperte dal 27 prorogata al 10 gennaio 2016 novembre al 14 febbraio. Anno XIV - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 12

CATANIA - Fondazione Puglisi Cosentino CHIASSO - Spazio Offi cina ART FACTORY SERGIO MORELLO 5° Fiera d'arte moderna e contemporanea Trasformazioni e tensioni tra pittura e performances Per la sua quinta edizione – in programma A Spazio Officina (Chiasso, Svizzera) è allestita fino al 29 novem- a Catania dal 4 al 6 dicembre 2015 – Art bre la mostra “Sergio Morello (1937). Trasformazioni e tensioni tra Factory, la fi era d’arte moderna e contempo- pittura e performance”, a cura di Dalmazio Ambrosioni e Nicoletta ranea “made in Sicily”, approda fra le archi- Ossanna Cavadini, in pieno Sessantotto, attraverso l’arte “sociale” e tetture più sontuose della Catania barocca, l’impegno politico, all’analisi del linguaggio della “pittura analitica” quelle della Fondazione Puglisi Cosentino, dove il colore, con le sue varie pigmentazioni cromatiche, diventa spazi già arricchiti da installazioni site-speci- protagonista. Per proseguire con la Land Art, di cui Morello è uno fi c di artisti del Novecento come Carla Accar- dei massimi esponenti in Ticino con Armando Losa (1936) e Milvia di, Giovanni Anselmo e Jannis Kounellis. E’ Quadrio (1936), poi la serie delle “tavole concave e convesse” che qui che sarà allestita Art Factory 05 (AF05): si incurvano e acquisiscono una dimensione spaziale, i “ritagli”, all’interno dello storico palazzo di via Vittorio dove opere ritagliate sono esposte con la loro tavola di partenza, e le Emanuele, progettato nel Settecento dall’ar- “cuciture e ricuciture” degli anni Duemila su tavole in legno con pen- chitetto Giovan Battista Vaccarini e oggetto nellate eseguite di getto e tagli visibili ricuciti, per arrivare infi ne ai di un’accurata ristrutturazione che lo ha tra- lavori più recenti del 2015 che, ancora una volta, sono l’espressione sformato in un incantevole contenitore d’arte di una ricerca innovativa. Nella fase attuale Sergio Morello si interes- e di straordinarie mostre temporanee. sa alla cosiddetta “percezione dell’invisibilità”: una pennellata che si Sessanta gli espositori di Art Factory 05, fra arricchisce di trasparenze, sottili cromie e un tangibile fi lo della con- cui 23 gallerie d’arte, artisti affermati ed tinuità (visibile però solamente quando ci si avvicina). L’antologica si emergenti, giovani e promettenti talenti delle chiude così con l’opera “Tenere” (2015, acrilico e corda su tavola, 85 Accademie di Belle Arti. Un grande momen- x 100 cm). to di promozione dell’arte contemporanea. La mostra presenta anche un assemblaggio di immagini e filmati Un’esposizione che incrocia linguaggi, segni, (interviste e servizi dedicati a Morello) che scandiscono i momenti poetiche e rifl essioni sull’attualità e che farà salienti del suo percorso artistico. di Catania, per tre giorni, il polo del sistema L’evento a Spazio Offi cina costituisce l’occasione per Sergio Morello dell’arte in Sicilia. di “mettere ordine” nel suo archivio, di dare uno sguardo prospettico Ideato e coordinato da Daniela Arionte, Art su più di cinquant’anni di lavoro, riuscendo anche a far rivivere quel- Factory 05 è organizzata dall'Associazio- le “Color-Azioni” con le quali, tra la fi ne degli anni Settanta e i primi ne Dietro Le Quinte Arte con il patrocinio Novanta, ha proposto in maniera ineludibile il tema della Land Art. A dell’Accademia di Belle Arti di Catania, di- tal proposito in mostra saranno documentati tramite schizzi, disegni e retta da Virgilio Piccari, e con il supporto di acquerelli, gli interventi di arte ambientale realizzati in Ticino. un team di professionisti del settore. In pro- Si inizia con “Color Azione 1”, realizzato con il tinteggio a mano gramma incontri, convegni, mostre collatera- di bende in tessuto stese sotto il ponte di Castel San Pietro (1979), li ed eventi come l’Art White Night (la “Notte seguito da “Pittura-musica ambientale precaria” nell’Aula Magna del bianca dell'arte contemporanea” con l’aper- Ginnasio di Morbio Inferiore (1980) con musiche originali di Fran- tura serale straordinaria di musei, gallerie cesco Hoch, poi dal “Bateau ivre” sulla collina dell’Istituto Agrario e palazzi storici); e ancora Arte Fiera OFF Cantonale di Mezzana (1982) con vele in stoff a (sradicate nottetempo (mostre, performance d'artista diff use sul ter- da una bufera di vento), quindi con il “Mare in scatola” a Casa Rusca ritorio); iniziative di formazione permanente a Locarno (1984) e con la “Cassa cromatica” in Piazza Boffalora a per gli studenti delle Accademie e dell’Uni- Chiasso (1988) con la stesura a pennello di colorazioni trasparenti su versità. Nello spirito di una vera “factory”, carte giapponesi, sino alla performance “Ragnatela”, sempre a Chias- infi ne, ovvero di una fabbrica di talenti, torna so (1997). In mostra vengono presentati anche cinque progetti minori anche quest’anno Young Factory lo spazio- (non tutti realizzati): “Ex Stasis” (1983), “Casa DORA” (1983), vetrina pensato per accendere i riflettori sui “Attendamento urbano” (Milano, 1984-1985), “Cassa cromatica sul giovani artisti in crescita. lago” (1985) e “Aquilone in piazza” (1992). Si tratta di performances Calendario e mappa degli eventi sul terri- legate all’arte ambientale che costituiscono un’esperienza singolare e torio sarà consultabile sul sito www.artfac- distintiva della poetica di Morello. toryfair.it e aggiornato in tempo reale. Nella sua molteplicità di variazioni cromatiche, pittoriche e materi- Numerosi gli artisti rappresentati dalle gal- che la mostra dedicata a Sergio Morello presenta nel complesso oltre lerie, fra i quali maestri indiscussi del Nove- un centinaio di opere, compresi alcuni schizzi delle installazioni di cento e grandi interpreti contemporanei: da Land Art, disegni preparatori, acquerelli, litografi e, grafi che, incisioni Fontana a , da Sironi a Ger- e il grande trittico “Alpi da vendere” (1974, olio su tela, 200 x 400 manà, da Salvo a Jonathan Guaitamacchi, cm) in un percorso antologico ove la visione concettuale dell’arte Morlotti, Mondino, Staccioli, Ottieri, Polita- arriva fi no alle molteplici velature e sovrapposizioni cromatiche con no, Velasco, Di Piazza, Galliani, Kaufmann, ricuciture metaforiche. Si tratta di approfondimenti che puntualmente Biasi. han dato vita a stagioni, a cicli sempre nuovi e, per quanto tra loro L'esposizione è ad ingresso libero. collegati, non sempre classifi cabili secondo le dinamiche delle con- temporanee correnti artistiche. Anno XIV - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 13

FERRARA - Palazzo dei Diamanti RENDE - MAON DE CHIRICO A ALBERTO BURRI METAFISICA E AVANGUARDIE E I POETI

A cento anni dalla loro creazione tornano a Ferrara i rari capolavori metafi- Nell’anno in cui in tutto il mondo si sici che Giorgio de Chirico dipinse nella città estense tra il 1915 e il 1918. celebra il Centenario della nascita di La mostra, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalla Staatsgalerie di Alberto Burri, un omaggio del tutto Stoccarda in collaborazione con l’Archivio dell’Arte Metafisica e curata da originale al grande Maestro umbro è Paolo Baldacci e Gerd Roos celebra questa importante stagione dell’arte italia- quello che gli viene reso al MAON - na e documenta la profonda infl uenza che queste opere ebbero su Carlo Carrà Museo d'Arte dell’Otto e Novecento e Giorgio Morandi, e poco dopo sulle avanguardie europee del dadaismo, del di Rende, in Calabria. surrealismo e della Nuova oggettività. E’ la mostra “Alberto Burri ed i Po- Quando l’Italia entra nella prima guerra mondiale, de Chirico e suo fratello Al- eti” curata dal direttore dello stesso berto Savinio lasciano Parigi per arruolarsi e alla fi ne di giugno del 1915 ven- Museo, Tonino Sicoli e dal Presi- gono assegnati al 27° reggimento di fanteria di Ferrara. Il soggiorno nella città dente della Fondazione Burri, Bruno emiliana determina cambiamenti profondi, tanto nella pittura di Giorgio e nei Corà. temi ispiratori dei suoi quadri quanto nelle creazioni di Alberto, che a Ferrara L’esposizione, che si avvale della abbandona decisamente la musica per dedicarsi solo alla scrittura. determinante collaborazione della Travolto da un’ondata di romantica commozione di fronte alla bellezza della Fondazione Burri, resterà aperta al città e al ritmo sospeso della sua vita, de Chirico la rende protagonista di alcu- MAON dall’11 novembre al 28 feb- ni dei suoi dipinti più famosi, nei quali il Castello Estense o le grandi piazze braio 2016. deserte e senza tempo svolgono un ruolo di magica aff abulazione (I progetti “Per chi conosca appena un poco la della fanciulla, 1915, Il grande metafi sico, 1917, Le Muse inquietanti, 1918). biografia di Burri, questa è una mo- Nella pittura ferrarese stanze segrete dalle prospettive vertiginose fanno da stra attesa. sfondo agli oggetti più strani o più comuni che l’artista individuava nelle sue Burri era un poeta che esprimeva la esplorazioni tra i vicoli del ghetto, e su pavimenti in fuga verso l’orizzonte, sua poesia nelle opere d’arte, scabra, tra rosse quinte teatrali che mimano edifi ci del Rinascimento, sciolgono il loro intensa, personale e del tutto univer- canto malinconico i grandi manichini senza volto (Il Trovatore, 1917, Ettore sale. Che proveniva dal profondo e e Andromaca, 1917). Le tele si accendono di un cromatismo intenso, dai vani scavava nel profondo dell’interlocu- delle fi nestre si intravedono scorci di architetture, i quadri nel quadro propon- tore”, aff erma Corà. gono l’eterna sfi da tra realtà e illusione, e gli agglomerati di scatole con carte “Anche per questa sua sensibilità, geografi che mute, biscotti, strumenti da disegno e di misurazione, anticipano egli intesse rapporti intensi, prolun- le accumulazioni scultoree dadaiste: oggetti isolati dal loro contesto e rias- gati con alcuni dei grandi poeti del semblati per evocare nuovi signifi cati e suscitare nello spettatore un senso di suo tempo. Confrontandosi, anche vi- straniamento. La mostra presenta (dal 14 novembre al 28 febbraio 2016) la vacemente, con loro, illustrando delle più completa rassegna dei capolavori dipinti da de Chirico e Carrà nel 1917 a loro opere, inglobando il loro sentire Villa del Seminario, l’ospedale psichiatrico militare per la cura delle nevrosi nelle sue di opere”. di guerra, dove i due artisti furono ricoverati nella primavera-estate del 1917, E di questi rapporti da conto la mo- e dove svilupparono un intenso sodalizio di lavoro. Per la prima volta dopo stra “Burri e i Poeti: materia e suono quarantacinque anni si potranno ammirare, allestiti uno accanto all’altro, gli della parola”. Qui, accanto ad una originali dei grandi manichini di Giorgio de Chirico del 1917-18 insieme alla emblematica e grande opera del ma- serie quasi completa delle opere metafisiche di Carrà: Il gentiluomo briaco, estro sono esposte numerose altre Composizione TA, Penelope, Natura morta con la squadra, La camera incan- sue creazioni che testimoniano il suo tata, Solitudine, Madre e fi glio, Il dio ermafrodito, L’ovale delle apparizioni, Il rapporto assiduo e particolare con cavaliere dello spirito occidentale, Il fi glio del costruttore. la poesia e i poeti. Si tratta di lavori Altrettanto importante è la presenza di Giorgio Morandi, il cui percorso verso originali realizzati per copertine di li- la sospensione metafi sica e il realismo magico è documentato da un ristretto bri in edizioni ormai rare e di pregio, gruppo di tele realizzate tra il 1916 e il 1919: dalla famosa “natura morta rosa” di opere create da Burri per edizioni fi no a quelle coi busti di manichino e con i vasi sul tavolo rotondo del 1919. particolari, straordinarie testimonian- Attraverso poche ma essenziali opere di Filippo de Pisis, il primo e più fedele ze di intense collaborazioni. compagno ferrarese di de Chirico, possiamo seguirne il singolare percorso che Nell'ambito dello stesso progetto sviluppa una visione personale della metafi sica, dai primi collage dadaisti fi no sono previsti interessanti eventi con- alle opere degli anni Venti, dense di citazioni dalle opere dell’amico (Natura testuali che coinvolgeranno, oltre al morta accidentale, 1919-20, I pesci sacri, 1926, Natura morta con gli occhi, MAON, l'Università della Calabria, 1923). il Palazzo delle Clarisse di Amantea, Il percorso espositivo, composto da oltre settanta opere, ha il suo fulcro nelle Villa Rendano a Cosenza, Studio tele realizzate da de Chirico nella stretta forbice temporale degli anni ferrare- Gallery di Lamezia Terme. si. Scandita in sezioni cronologico-tematiche, la rassegna è arricchita da una Ma mostra rimarrà aperta al pubbli- selezione di dipinti, ready made, acquerelli, disegni, collage e fotografi e degli co dall'11 novembre al 28 febbraio artisti che si ispirarono al maestro italiano, nei quali sarà possibile leggere sor- 2016. prendenti riprese e citazioni. Anno XIV - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 14

ROVERETO - MART COMO - Offi cinacentro5 DEVALLE MIEKE VAN DE HOOGEN - ASIMMETRIE INTERIORI 1940 - 2013 Dopo il successo ottenuto nel corso dell'ultima edizione delle Cinque Anime A pochi anni dalla scomparsa, il Mart della Scultura presso lo spazio di offi cinacento5 di Como l'artista Mieke Van dedica una importante retrospettiva a de Hoogen, presenta in anteprima assoluta le sue nuove Asimmetrie Interio- Beppe Devalle (Torino, 1940 – Mi- ri. Nelle sculture di Mieke Van de Hoogen, le figure femminili hanno una lano, 2013), pittore e docente prima valenza fondamentale. Queste immagini presentano una combinazione di all’Accademia Albertina di Torino, elementi naturalistici, forme astratte e le emozioni. poi all’Accademia di Brera di Mila- Il corpo femminile rappresenta un ideale di bellezza; è una rappresentazione no. di un vissuto e attraverso l'immagine ne traspaiono le emozioni. Questa allestita al Mart è la prima retrospettiva su Beppe Devalle e pre- MANTOVA - Galleria A. Sartori MILANO senta, attraverso un excursus comple- SIMON BENETTON Galleria Scoglio di Quarto to nel percorso creativo dell’artista, ANTOLOGICA RITRATTI DI STUDIO 3 uno dei protagonisti del nostro tem- po. Opera grafi ca e scultorea FOTOGRAFIE La mostra è un progetto corale co- del 1950 al 2015 DI ENRICO CATTANEO ordinato da Maria Teresa e Jolanda Devalle, moglie e figlia dell’artista, Il 7 Novembre presso la Galleria Il 3 novembre presso la galleria Sco- che hanno favorito la nascita di un d'Arte Arianna Sartori a Mantova glio di Quarto di Milano Francesco comitato scientifico d’eccezione, (Via Ippolito Nievo 10 e Via Cappel- Tedeschi presenta il libro “Ritratti di composto da studiosi che conobbero lo 17), inaugura la mostra antologica Studio 3” con le fotografi e di Enrico Devalle: Carlo Bertelli, Paolo Biscot- ''Opera grafi ca e scultorea dal 1950 al Cattaneo e gli scritti di Stefano Sod- tini, Barbara Cinelli, Flavio Fergonzi, 2015'' del Maestro trevigiano Simon du. Daniela Ferrari, Maria Mimita Lam- Benetton. Il libro, curato dalla Galleria Scoglio berti, Sandra Pinto, Giovanni Roma- La mostra, organizzata in collabora- di Quarto contiene il testo critico di no, Alessandro Taiana, Dario Trento. zione con 'Archivio Storico Simon Francesco Tedeschi e tre Narrazioni Beppe Devalle si dedicò all’arte fin Benetton' di Valdobbiadene, ripercor- di Miklos N. Varga. da giovanissimo e fu uno dei pro- rerà i periodi fondamentali dell'arti- Nell’occasione verranno esposte le tagonisti dei più significativi eventi sta, in particolare verranno esposti i fotografi e scattate da Enrico Cattaneo del suo tempo, in Italia e all’estero. capolavori del periodo del ''Modulo'', presso gli atelier degli artisti I. An- Partecipò tre volte alla Biennale di ''Il Modulo nel Contesto'', "Il Vo‎lo", tico – G. Benedini – A. Borioli – B. Venezia (1963, 1972, 1982) e due "Luce e Vitalita'", "Oltre L'orizzonte' Buttarelli – L. Calchi Novati – M. alla Quadriennale di Roma (1972 e 'Scultura Luce e Forma del Pensiero” Cappelletti – M. De Romans – D. 1986). e “Concetti Spaziali”. D’Oora – R. Forino – A. Gianfreda Affascinato dai protagonisti dello Simon Benetton negli ultimi due anni – Hsiao Chin – A. Ferrari – U. Ma- spettacolo, della politica, dell’infor- ha allestito una serie di mostre dal riani – S. Martini – M. Melloni – H. mazione, Devalle osservò le irresisti- grande impatto mediatico e ritorna Nagasawa – N. Pivetta – C. Nange- bili e seducenti caratteristiche della ora a mantova per la quinta volta. In roni – O. Izumi – A. Pomodoro – A. società contemporanea. Profondo questa l'occasione proporrà anche le Savelli – T. Shimitzu e A. Nakamija conoscitore della tecnica pittorica, sue due ultime tematiche con opere – A. Traina – P. Verga – W. Xerra – F. del linguaggio pubblicitario e delle "sonoro vibranti": l' Icona di Luce' e Zazzeri nonché un’opera degli stessi. regole della comunicazione, si fece ‎'La Voce del Ferro'; opere che sem- La mostra sarà aperta al pubblico fi no interprete dell’attualità, cogliendone brano sospese, quasi in assenza di al 20 novembre. le contraddizioni. gravità terrestre, che vibrano di una Nel corso della serata sarà ricorda- Al Mart, in un’antologia approfon- 'eterna energia cosmica'. to Pierantonio Verga, recentemente dita, 75 opere raccontano, per la pri- Composta complessivamente da 25 scomparso. ma volta dopo la recente scomparsa, opere tra grafica e scultura lìesposi- l’intero percorso creativo dell’artista, zione rappresenta un’interessante sin- ***** compresa la produzione più recente tesi retrospettiva dell’arte di Simon pressoché inedita. Benetton. In mostra dipinti, collage, opere di La mostra rimarrà aperta al pubblico MONTEVARCHI - Il Cassero grande formato, fotomontaggi, am- fi no al 3 dicembre. bienti e soprattutto ritratti. L'esposizione, inaugurata lo scorso FOTOGRAFIE 16 ottobre, rimarrà aperta fi no al 14 COMUNICAZIONE di febbraio 2016. NUOVO INDIRIZZO E-MAIL MARIO RISTORI [email protected] ******** fi no all'8 dicembre Anno XIV - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 15

MILANO - Museo Diocesano RANCATE (CH) - Pinacoteca Züst LETIZIA FORNASIERI LEGGERE, LEGGERE, LEGGERE! I PAESAGGI ATTESI La mostra racconta la più importante delle rivoluzioni. Uno sconvolgi- Pittrice da sempre legata alla cultura mento non accompagnato dal tuono dei cannoni, avvenuto al contrario fi gurativa del Novecento, e in partico- nel silenzio di case e scuole. La rivoluzione della lettura. Attraverso una corposa carrellata di opere,vengono indagati i modi lare a quella italiana della prima metà secondo cui il tema della lettura è stato trattato dai maggiori pittori del del secolo, Letizia Fornasieri predilige secondo Ottocento svizzero e italiano: dalla necessità dell’istruzione al soggetti legati ai luoghi, agli ambienti, piacere del testo.Dall’alfabeto alla Bibbia ai romanzi, alle lettere d’a- alle fi gure della quotidianità. Soggetti more o alle famiglie, la lettura assume forme diff erenti, genera svariati desunti dal reale che carica però, di umori, suscita reazioni che spaziano dallagioia al dolore, dall’attesa contenuti propri, rivisitandoli attraver- alla malinconia: si svolge en plein air, sulla soglia, seduti in poltrona o so il suo fare pittorico. confi nati in letti da convalescenti, sempre sul fi lo della conoscenza, di L’esposizione al Museo Diocesano, nuove emozioni. a cura di Paolo Biscottini e visitabi- Punto di partenza della rassegna è Albert Anker (1831-1910), il più le fino al 13 dicembre, presenta una amato e conosciuto fra i pittori elvetici, a cui si dedica un’intera sala. Fra gli artisti ticinesi l’esposizione propone dipinti di Preda, Monte- serie inedita di opere pittoriche che verde, Feragutti Visconti, Berta, Franzoni, Chiesa, Luigi Rossi. Tra appartengono al ciclo di lavori svilup- gli italiani, troviamo opere importanti di Induno, Cabianca, Cremona, pati attorno al tema del paesaggio e Ranzoni, Mosè Bianchi, Morbelli, Nomellini, Sottocornola, Paolo Sala, dell’ambiente agreste. Corinna Modigliani e naturalmente di macchiaioli e postimpressionisti La ricerca pittorica della Fornasieri come Zandomeneghi. La mostra getta inoltre un ponte ideale con la si affina, traslando l’attenzione dal- contemporaneità ospitando gli scatti del noto fotografo siciliano Ferdi- la resa attenta del dato reale, tipica nando Scianna, pubblicati nel libro Lettori . (fi no al 24 gennaio). della sua produzione precedente, alla visione d’insieme dell’ambiente guar- - Chiesa San Carlo dando con coraggio, forza e convin- "ILCOLLETTO" zione, il paesaggio. Nel caso specifi co il paesaggio senese viene rivissuto con La settecentesca Chiesa di San Carlo ospiterà dal 21 novembre al 6 i suoi occhi lombardi, che hanno la gennaio la mostra “Il colletto”. Organizzata da “La Bottega di Simona” mente e il cuore ancora appuntati sulla di Modena in collaborazione con il Museo Civico d’Arte e la Fondazio- bassa di William Congdon e su quel- ne Collegio San Carlo, l’esposizione propone una serie di colletti pre- la campagna che, coraggiosamente ziosi ed unici, 47 esemplari di produzione compresa tra il XVIII secolo intorno a Milano, sfugge la città, per e la prima metà del XX secolo, parte di una ben più nutrita collezione. cercare il cielo. La loro storia sarà raccontata nel catalogo fotografi co curato da maria- ’artista nel senese si pone spesso su luisa Rizzini e Simona Panzani. La loro sequenza storica consente di ri- fl ettere su come le condizioni sociali, culturali, economiche ed estetiche un’altura e guarda dall’alto il disten- abbiano progressivamente cambiato la percezione dell'importanza di un dersi di zone terrose, oppure di campi elemento decorativo tanto particolare. La mostra è accompagnata da coltivati che approdano, come se fosse una serie di incontri. un mare, all’azzurro del cielo. La pen- 23 novembre "Il colletto nella moda femminile nell'Ottocento e nel No- nellata diventa rapida, quasi sdruccio- vecento” (dr. Marialuisa Rizzini; 27 novembre "Il futuro della ricama- levole, come correndo da quell’altura trice" ('arch. Elio Michelotti della rivista RAKAM); 2 dicembre "Abiti alla zona più bassa, dove incontra il in posa, status e potere nel ritratto tra XVI e XIX secolo" (drr Lorenzo cielo. Lorenzini); 16 dicembre "E'l collar che li aff oga è pur grandissimo da farci colazione sopra benissimo..." I costumi modenesi attraverso lo I sguardo irridente di Alessandro Tassoni (dr Lorenzo Lorenzini) MILANO Per informazioni: www.labottegadisimona.com Studio Arte Invernizzi

PRATO - Galleria Open Art FRANCESCO CANDELORO AGENORE FABBRI SEGNI DI LUCE DIPINTI E SCULTURE 1957 - 1968

fi no al 21 novembre fi no al 18 novembre Anno XIV- N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 16

ROMA - Palazzo delle Esposizioni MILANO - Palazzo Reale UNA DOLCE VITA? GIOTTO, L'ITALIA DAL LIBERTY AL DESIGN ITALIANO. 1900-1940 Palazzo Reale prosegue l’omaggio ai Nell'Italia di inizio Novecento, le arti decorative, già eredi di un'importante grandi protagonisti dell’arte di tutti i tradizione artigianale e artistica, si fanno interpreti del desiderio di progresso tempi con la mostra “Giotto, l’Italia”. di una Nazione che ha da poco conosciuto l'unità. Ebanisti, ceramisti e mae- Inaugurata il 2 settembre, l’esposi- stri vetrai lavorano spesso in collaborazione con i maggiori artisti del tempo, zione ha costituito un capitolo fon- dando vita a un vero e proprio "stile italiano" destinato a infl uenzare la nascita damentale del programma di Expo stessa del design moderno. Si tratta di un periodo di "ottimismo paradossale", in città e rimarrà aperta fino al 16 di intensa creatività con, sullo sfondo, una società in profonda trasformazione, gennaio 2016. alimentata all'inizio dalle speranze del governo Giolitti, ma presto costretta a La mostra a Palazzo Reale riunisce subire il trauma della Prima guerra mondiale e il tragico esito del regime mus- 13 opere, prevalentemente su tavola, soliniano. nessuna delle quali prima esposta a Per esplorare un simile contesto, la mostra procede attraverso un percorso Milano: una sequenza di capolavori cronologico composto da oltre cento opere e basato su un dialogo continuo tra assoluti mai riuniti tutti insieme in arti decorative e arti plastiche. L'inizio del Novecento è caratterizzato dall'af- una esposizione. Ognuno di essi ha fermazione dell'Art Nouveau, noto in Italia come "stile Liberty" o "fl oreale". provenienza accertata e visualizza A partire dall'Esposizione Internazionale delle Arti Decorative di Torino nel quindi il tragitto compiuto da Giotto 1902, lo stile Liberty acquista via via una particolare originalità nelle opere attraverso l’Italia del suo tempo, in di artisti come Carlo Bugatti, Galileo Chini, Eugenio Quarti, Ernesto Basile, circa quarant’anni di straordinaria Carlo Zen. attività. La loro propensione per le linee curve ispirate alle forme della natura, con Si attraversano dapprima le sale in accenti talvolta esotici, si ricollega all'opera dei pittori divisionisti, vicini alle cui sono esposte le opere giovanili: tendenze simboliste diff use in tutta Europa e rappresentate in mostra da impor- il frammento della Maestà della Ver- tanti quadri di Previati, Segantini, Morbelli, Pellizza da Volpedo. gine da Borgo San Lorenzo e l’altra Al gusto Liberty, divenuto lo stile dominante della nuova classe borghese, si Maestà della Vergine, da San Giorgio opporrà con la sua volontà "antipassatista" il Futurismo. Questo movimento alla Costa, documentano il momento d'avanguardia, nato nel 1909 dalla mente di Tommaso Marinetti, si estenderà in cui il giovane Giotto era attivo tra tuttavia alla arti decorative solo dopo la Prima guerra mondiale, durante il co- Firenze e Assisi. siddetto "Secondo Futurismo". Poi il nucleo dalla Badia fiorentina, Nel 1915, Giacomo Balla e Fortunato Depero fi rmano un manifesto intitolato con il polittico dell’Altar Maggio- "Ricostruzione futurista dell'universo", in cui si annuncia l'intento di estendere re, attorno al quale sono ricomposti l'estetica futurista a tutti gli aspetti dell'arte e della vita. Questi due artisti, che alcuni frammenti della decorazione dichiarano di voler ricostruire l'universo "rallegrandolo", daranno vita a nume- affrescata che circondava lo stesso rosi oggetti di arte decorativa e di uso quotidiano, dai mobili ai vestiti, dagli altare. La tavola con il Padre Eter- arazzi ai giocattoli. no in trono proviene dalla Cappella Durante gli anni del "Ritorno all'ordine" - che seguono, in tutta Europa, la degli Scrovegni e documenta la fase stagione delle avanguardie - il recupero della cultura classica assume in Italia padovana del maestro. diverse declinazioni nell'ambito delle arti plastiche e decorative. Tra le versioni Segue poi lo straordinario gruppo che più interessanti ricordiamo la Metafi sica di De Chirico e di Savinio, e il Reali- inizia dal polittico bifronte destinato smo magico il cui maggiore rappresentante fu Felice Casorati. alla cattedrale fi orentina di Santa Re- In maniera analoga, una visione incantata, sospesa tra ispirazione classica e parata, e che ha il suo punto d’arrivo gusto déco, caratterizza le ceramiche di Giò Ponti, o ancora le prime creazioni nel polittico Stefaneschi, il capolavo- in vetro di Carlo Scarpa. Per quanto riguarda la produzione architettonica e ro dipinto per l’altar maggiore della l'arredo, lo stile monumentale di Giovanni Muzio e Piero Portaluppi coincide Basilica di San Pietro. con il ritorno al classicismo celebrato dal "Novecento", il movimento sostenuto Il percorso espositivo si chiude con i da Margherita Sarfatti e destinato a diventare il mezzo di espressione uffi ciale dipinti della fase fi nale della carriera del regime fascista. Negli stessi anni, il regime seppe tuttavia aprirsi agli espe- del maestro: il polittico di Bologna, rimenti modernisti di artisti quali Giuseppe Terragni e Mario Radice (gli autori che Giotto dipinse nel contesto del della famosa Casa del Fascio di Como), a cui si avvicinano le opere astratte di progetto di ritorno in Italia, a Bolo- Fontana, Melotti o ancora Licini. gna, della corte pontificia allora ad Infi ne, nel campo delle arti applicate, lo stile razionalista - conformemente alle Avignone; e il polittico Baroncelli tendenze europee artisti come Albini, Baldessari, Figini e Pollini, segnano il dall’omonima cappella di Santa Cro- passaggio verso la produzione industriale e il design nella sua accezione mo- ce a Firenze, che nell’occasione della derna. mostra verrà ricongiunto con la sua La mostra, a cura di Guy Gogeval, Beatrice Avanzi, Irene de Guttry, Maria cuspide, raffi gurante il Padre Eterno, Paola Maino, rimarrà aperta al pubblico fi no al 17 gennaio. conservata nel museo di San Diego in California. **********************