Giacomo Puccini scelse la nostra città come casa. Rapito dai canneti silenziosi di Torre del Lago, dal riflesso sulle acque, dalla luce che dal mare colpisce le colline al tramonto. Amò la vita mondana di Viareggio, il suo fermento culturale: ne fu parte attiva e collante vero. Riunì qui una classe di intellettuali che tracciò le linee principali dell’arte del ‘900 italiano che stava per iniziare.

Ancora oggi, a distanza di oltre un secolo, sulle rive del nostro lago si coltiva la bellezza, si diffonde la conoscenza, in una parola si fa cultura.

Io sono convinto che il peso e il valore dell’Arte non vadano mai sottovalutati e che i luoghi come il Festival Pucciniano e il Gran Teatro che lo ospita, servano a crescere una classe di intellettuali, a formare occhi vigili e attenti che possano regalare una chiave di lettura diversa, ragionata e puntuale, del mondo: perché Viareggio possa guardare avanti e immaginare un futuro nuovo per la città.

Abbiamo oggi la fortuna di essere gelosamente e fieramente custodi di un immenso patrimonio culturale, ma anche di poterlo condividere.

Non mi resta che invitare tutti i cittadini ad assistere ad un’opera dello splendido cartellone 2017.

Ripartiamo da questi luoghi: ripartiamo dalla bellezza.

Il Sindaco Giorgio Del Ghingaro Dal 1930 la Città di Viareggio e Torre del Lago con il Festival Puccini rendono omaggio a che dalla tranquillità del lago, da quella atmosfera di dolce quiete che ancora oggi si respira camminando sul belvedere della cittadina toscana, trasse ispirazione durante i trenta anni in cui visse in quella casa in riva al Lago

Massaciuccoli, oggi Mausoleo che custodisce le testimonianze della sua vita artistica e umana. (www.giacomopuccini.it)

Di Puccini e della sua musica è permeata Torre del Lago Puccini a Viareggio , in Versilia , che ogni anno, d’estate, si “veste a festa” per celebrare il suo Genio nel luogo che lo accolse - Puccini nasce a Lucca – ma a Torre del Lago scelse di vivere dal 1891 al 1922.

Il Festival Puccini di Torre del Lago (www.puccinifestival.it) con il suo ricco programma si conferma un evento culturale e musicale tra i più prestigiosi del nostro Paese , che dal 14 luglio richiamerà migliaia di appassionati da tutto il mondo per assistere ai capolavori pucciniani proprio nei luoghi che ispirarono il maestro. Le opere di Puccini saranno in scena nella grande arena circondata dal Parco della Musica con le grandi sculture di artisti di fama internazionale e dalla natura incontaminata del Parco Regionale di Migliarino San Rossore e Massaciuccoli . Un grande teatro all'aperto da 3370 posti, inaugurato nel 2008 circondato dal verde su una superficie di 7.500 mq ed accoglie al suo interno anche un Auditorium da 500 posti. Il Teatro Giacomo Puccini è situato proprio davanti alla casa Museo del maestro Puccini dove sono custodite le spoglie del musicista e dove si possono ammirare reperti e cimeli della vita e della gloriosa vicenda artistica di Puccini. Il museo ed il teatro sono per le decine di migliaia di appassionati che li visitano ogni anno, l'ideale punto di partenza alla scoperta di numerosi ed interessanti itinerari a tema che si snodano in tutta la provincia di Lucca e nelle più importanti città d'arte della Toscana.

IL CARTELLONE

Il cartellone del 63° Festival Puccini (www.puccinifestival.it) in programma dal 14 luglio propone la messa in scena di CINQUE titoli pucciniani: , La Bohème, , e La Rondine , con due nuove produzioni Turandot e la Rondine, opera quest’ultima di cui si celebra l’anniversario dei 100 anni dalla prima rappresentazione che ebbe luogo a Monte-Carlo il 27 marzo 1917 e dove fu salutata con grande successo. Il 63° Festival Puccini sarà anche uno speciale Omaggio alla Francia, un Paese amato e frequentato dal Maestro toscano. Puccini, infatti, come altri grandi artisti e compositori aveva subito il fascino e l’influenza della cultura e della letteratura francese trasponendola nelle sue opere, sino a divenire il massimo rappresentante di quella corrente letteraria e artistica, nata negli ultimi decenni dell'Ottocento francese “realismo” e che in Italia prese il nome di "Verismo". La Francia è protagonista nella letteratura pucciniana da a la Bohème, a la Rondine a Edgar a il Tabarro. Ben tre teatri internazionali ospiti al Pucciniano: l'Orchestra dell'Opera di Nizza il 22 luglio , per commemorare ad un anno di distanza le vittime dell'attentato della Promenade des Anglais che vedrà presenti, oltre ai Sindaci delle due città che già in passato hanno favorito altri scambi culturali; il 18 agosto sarà la volta delle masse artistiche e dei solisti del China National opera House di Pechino , che dopo il grande successo di Turandot del 2015, tornerà a Torre del Lago con un suo bellissimo allestimento di Madama Butterfly e che porterà dalla capitale cinese, 190 persone impegnate nella messa in scena che veleggia già verso un più che probabile sold out; da Mosca , per la prima volta in Italia, saranno al Festival il 29 e 30 agosto i complessi e i solisti di Novaya Opera , in totale 220 artisti tra orchestra, coro, cantanti e tecnici per chiudere con la Bohème e Traviata l'Omaggio alla Francia", Paese al quale la Fondazione ha voluto intitolare la sua 63° edizione, in forza degli intensi rapporti che il maestro Puccini ebbe con le fonti letterarie francesi, utilizzate per i suoi soggetti operistici, ed in virtù della sua lunga frequentazione con le città e i teatri francesi che furono i primi a decretare il successo internazionale dei capolavori pucciniani. L’ omaggio alla Francia sarà suggellato dal Concerto in programma il 22 luglio che vedrà protagonista l’Orchestra Filarmonica del Teatro di Nizza, diretta da Gy őriványi Ráth György , evento realizzato in collaborazione con la Ville de Nice e il Teatro dell’Opera di Nizza e con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia. Al cartellone d’opera fanno da corollario le rappresentazioni in prima assoluta di opere contemporanee, balletto e recital pianistici, oltre ad un evento musicale, il concerto lirico per l’avvio del Progetto Giovanni Pacini, compositore italiano, viareggino di adozione, che lasciò un grande segno nel mondo musicale del suo tempo e che fu tra i fondatori del Conservatorio Luigi Boccherini di Lucca, frequentato anche dal Maestro Puccini.

CARTELLONE D’OPERA

Turandot

14-23 luglio/ 4- 12 agosto

L’edizione 2017 della rassegna vedrà l’inaugurazione il 14 luglio con una nuova produzione di Turandot. A firmare la regia è Alfonso Signorini scrittore, giornalista, conduttore televisivo, oggi direttore del settimanale Chi “questa regia realizza finalmente il mio sogno nel cassetto che è quello di fare il regista d'opera. ”la mia 'Turandot” sarà una fiaba, come voleva Puccini, e io sottolineerò che dentro a questa cornice fiabesca - spiega Signorini - si consumano inquietudini e drammi a tinte livide, attualissimi e senza tempo” . Sul podio uno specialista della partitura pucciniana il Maestro Alberto Veronesi “Il Festival Puccini è uno spazio aperto e fecondo per la creazione artistica e al tempo stesso luogo della memoria e della tradizione .

Le scene portano la firma di Carla Tolomeo artista eclettica la cui storia artistica si svolge tra ricerche e intuizioni geniali che le hanno consentito di spaziare tra pittura, scultura e scrittura. Il suo impegno a Torre del Lago nel segno della traccia dell’innovativo progetto Scolpire l’opera che ha visto grandi artisti contemporanei in veste di scenografi, segna il suo esordio nel mondo dell’opera. Nel segno della modernità anche i costumi che saranno firmati dallo stilista italiano Fausto Puglisi , brand di riferimento di celebri pop-star tra cui Madonna. Interpreti eccellenti per questa nuova Turandot Martina Serafin, soprano austriaco vestirà i panni di nel ruolo del Principe Ignoto Calaf che vede protagonisti il tenore toscano Stefano La Colla nel ruolo di Liù Giannattasio Timur sarà interpretato da George Andguladze

Turandot 14-23 luglio / 4-12 agosto Dramma lirico in tre atti, libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni musica di Giacomo Musica di Giacomo Puccini (prima rappresentazione 25 aprile 1926, Teatro alla Scala, Milano) nuovo allestimento

Regia Alfonso Signorini Maestro concertatore e direttore Alberto Veronesi (14 - 23 luglio) / Vegard Nilsen (4 - 12 agosto)

Scene Carla Tolomeo Costumi Fausto Puglisi con Leila Fteita Disegno luci Valerio Alfieri Coreografie Cristina Gaeta

La Principessa Turandot Martina Serafin (14 - 23 luglio) / Irina Rindzuner (4 -12 agosto)

L’imperatore Altoum Emmanuel Lombardi (14 - 23 luglio) / Nicola Pisaniello (4 -12 agosto)

Timur George Andguladze(14 - 23 luglio) / Alessandro Guerzoni (4 - 12 agosto)

Il Principe Ignoto (Calaf) Stefano La Colla (14 luglio) / Amadi Lagha (23 luglio / 4 - 12 agosto)

Liù Carmen Giannattasio (14 luglio) / Angela De Lucia (23 luglio) / Dafne Tian Hui (4 - 12 agosto)

Ping Andrea Zaupa (14 - 23 luglio) / Raffaele Raffio (4 - 12 agosto) Pang Ugo Tarquini Pong Tiziano Barontini

Un Mandarino Carmine Monaco D'Ambrosia I Ancella Francesca Pacini (14 - 23 luglio) / Anna Russo (4 - 12 agosto) II Ancella Donatella De Caro (14 - 23 luglio) / Deborah Salvagno (4 - 12 agosto) Principe di Persia Samuele Simoncini

Orchestra del Festival Puccini Coro del Festival Puccini direttore Salvo Sgrò Coro delle voci bianche del Festival Puccini direttore Viviana Apicella

Turandot di Alfonso Signorini

La mia storia con Turandot risale agli anni dell’università. Dovendo fare una tesina per l’esame di storia della musica sulle eroine pucciniane, decisi di dedicare un intero capitolo alla Principessa di gelo. E per farlo mi rivolsi a una delle più grandi interpreti di Turandot, se non la più grande: Gina Cigna. Il celebre soprano ai tempi aveva superato i novant’anni, ma era ancora lucidissima e ricordava molto bene le cinquecento Turandot della sua luminosa carriera. La Cigna aveva studiato l’impervio ruolo pucciniano con Hariclea Darclée, prima interprete di Tosca. Ricordo ancora molto bene la sua lettura del personaggio, durante i nostri indimenticabili incontri nella sua bella casa milanese di Largo V Alpini: secondo lei ad animare l’algida insensibilità di Turandot non era tanto la paura verso gli uomini, ma la paura verso l’amore. Una paura che solo Liù riesce a scardinare con il suo sacrificio e che rende l’umile schiava il vero punto di snodo di questa fiaba sospesa nel tempo dove l’amore, come in ogni fiaba che si rispetti, è destinato a vincere e a vivere sopra ogni cosa. Anche sopra la morte, come ho deciso di raffigurare alla fine di questa nuova edizione dell’opera che inaugura la 63ma stagione del Festival di Torre del Lago. Una fiaba bipartita quella della Turandot: dominata dalle tinte scure, dalle luci di taglio netto, quasi caravaggesche del primo atto, dove a dominare è la notte, rischiarata dalla luce gelida della luna, e dallo scorrere del sangue versato dai principi decapitati dalla furia della principessa. Mano a mano che la figura di Liù diventa centrale, tutto diventa più terreno: Turandot scende lentamente dalla ‘turris eburnea’ nella quale ha vissuto e si fa più umana. Le luci dell’alba donano alla vita un colore diverso, più lieve, più caldo, meno drammatico. Potenza dell’Amore.

La Rondine

15 luglio/ 5 agosto

Il 2017 è anche l'anno del centenario di La Rondine , opera che ritorna nel cartellone del Festival Puccini di Torre del Lago dopo 10 anni di assenza. La partitura dell’opera – (Io operetta non la farò mai! scriveva Puccini )- fu completata nell’aprile 1916, dopo l’entrata in guerra dell’Italia, e fu rappresentata per la prima volta in campo neutro a Monte-Carlo il 27 marzo 1917. Fu accolta con successo trionfale a Monte-Carlo e anche a Bologna il 2 giugno dello stesso anno per la prima italiana. Alle successive rappresentazioni in Italia invece l’accoglienza fu tiepida tanto che Puccini si convinse della necessità di sottoporre il lavoro a diverse revisioni. A Torre del Lago l’ultima rappresentazione è del 2007. Il centenario sarà celebrato con la messa in scena di una nuova produzione nell’allestimento del Teatro del Giglio di Lucca e sarà accompagnato da una serie di conferenze e da una Mostra realizzata in collaborazione con Tito Schipa Junior , figlio del grande tenore che per primo interpretò il ruolo di Ruggero. Tito Schipa aveva allora 29 anni e Gilda Dalla Rizza 25, età queste che ben si addicevano ai personaggi dell'opera, così frizzante e dinamica. Firma la regia di questa messa in scena del Centenario Plamen Kartaloff regista bulgaro e direttore artistico del Teatro Nazionale di Sofia anche conosciuto come un mago dell’opera. Diplomato all'Accademia di Musica di Sofia, specializzato nella regia d'opera in Germania Kartaloff ha una biografia creativa estremamente ricca, con un elenco di spettacoli operistici da lui firmati sui palcoscenici più famosi in Germania, Svizzera, Grecia, Serbia, Croazia, Romania, Egitto, Stati Uniti d'America, Australia . Eccellenti interpreti nel ruolo di Magda Donata D’Annunzio Lombardi e Leonardo Caimi nel ruolo di Ruggero, oltre ad un cast di eccellenti giovani perfezionatisi all’Accademia di Alto perfezionamento del Festival Puccini. Sul podio dell’Orchestra del Festival Puccini Beatrice Venezi.

La Rondine 15 luglio / 5 agosto

Commedia lirica in tre atti su libretto di Giuseppe Adami Musica di Giacomo Puccini Editore proprietario Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano (prima rappresentazione 27 marzo 1917, Grand Théâtre de Monte Carlo, Principato di Monaco) Prima versione 1917 Nuova produzione allestimento del Teatro del Giglio di Lucca- scene di Giuliano Spinelli Nell’occasione del Centenario della prima rappresentazione

Regia Plamen Kartaloff Maestro Concertatore e direttore Beatrice Venezi

Costumi Diego Fiorini e Floridia Benedettini Disegnatore luci Valerio Alfieri coreografie Cristina Gaeta

Magda Donata D’Annunzio Lombardi (15 luglio) / Lidia Lunetta (5 agosto)

Lisette Elisabetta Zizzo

Ruggero Leonardo Caimi (15 luglio) / Alessandro Fantoni (5 agosto)

Prunier Alberto Petricca

Rambaldo Davide Mura

Périchaud Alessandro Biagiotti

Gobin Emmanuel Lombardi

Crébillon Claudio Ottino

Yvette Anna Paola Troiano

Bianca Anna Russo (15 luglio) / Imma Iovine (5 agosto) Suzy Donatella De Caro (15 luglio) / Deborah Salvagno (5 agosto) Un maggiordomo Andrea Del Conte Un cantore Giulia Filippi, Un giovine Carlo Savarese Una grisette Beatrice Cresti, Una donnina Beatrice Stella Altra donnina Micaela D'Alessandro Assistente alla regia Lorenzo D’amico Orchestra del Festival Puccini Coro del Festival Puccini direttore Salvo Sgrò La Bohème

21, 28 luglio – 11 agosto

Nel filone dell’omaggio alla Francia e alla sua capitale il Festival Puccini metterà in scena La Bohème (21, 28 luglio – 11 agosto), riprendendo l’allestimento con le suggestive e poetiche ambientazioni parigine firmate per il Festival Puccini dal grande e compianto Jean Michel Folon , allestimento già Premio Abbiati. La prima rappresentazione (1 Febbraio 1896 infatti al Regio di Torino) diretta da Arturo Toscanini, ebbe una violenta stroncatura da parte della critica. Eppure ancora oggi La Bohème è tra i titoli d’opera più rappresentati al mondo; è l’opera della gioventù, nella quale “ si crede, si spera e tutto bello appare ”; Una produzione del Festival Puccini nata dal sodalizio artistico tra Folon e Maurizio Scaparro, una «Bohème» del tempo che va, del rimpianto, della nostalgia in un allestimento coloratissimo e naif, e in cui Il palcoscenico è una grande tavolozza colorata La regia di questa ripresa a Torre del Lago nelle tre rappresentazione del Festival Puccini 2017 è firmata da Maurizio Scaparro tra i più noti registi a livello internazionale, che non mancherà di regalare, ancora una volta, al pubblico del Festival Puccini uno spettacolo in cui sarà possibile cogliere tutte le sfumature della giovinezza della “ bella età d’inganni e d’utopie ”, propria de la Bohème. Nelle rappresentazioni a Torre del Lago eccellenti interpreti nei panni di Mimì i soprani Karine Babajanyan e Oliveria Mercurio mentre per la prima volta calca il palcoscenico di Puccini nei panni di Rodolfo il celebre tenore polacco Piotr Beczala . Le giovani Elisabetta Zizzo e Alessandra Mella vestiranno i panni di Musetta , mentre nel ruolo di Marcello Raffaelle Raffio nel ruolo di Schaunard Francesco Baiocchi e nel ruolo Colline Carlo Colombara e Gianluca Breda . Sul podio dell’orchestra del Festival Puccini di Torre del Lago si alterneranno James Meena e Martins Ozolins .

Bohème – Note di Maurizio Scaparro

Se è mai esistito un luogo/miraggio nei secoli, per tanti artisti italiani ed europei, quello è stato Parigi. Per certi aspetti lo è ancora, un po' indebolito, perchè la grande stagione che Parigi ha vissuto all' alba del '900 è certo irripetibile, ma anche perchè non viviamo tempi di magici miraggi né di febbrili creatività artistiche, e se mai si infiltrano sintomi di irrazionale tendenza alla violenza ed alla discriminazione razziale e religiosa. E in ogni caso, passato, presente o futuro che sia, la grande illusione è ancora là, in uno spazio utopico, per agitare le nostre speranze, delusioni, nostalgie. E così è stato forse per Puccini che con la sua Boheme ci ha consegnato un' eredità preziosa di sogni che, dopo oltre un secolo, ci fanno sperare di potere unire ancora, come il grande teatro ha saputo fare nei secoli (almeno nella “finzione”) due parole come amore e morte separate da un trattino che si chiama vita. Ma la Parigi di Puccini è genialmente anche lo spazio sognato, la grande illusione della creatività artistica che si sviluppa dalla solitudine della soffitta alla variopinta folla del Cafè Momus, quasi un Bataclàn di quei giorni . Così vorrebbe essere questa nostra Boheme agita nel costante emozionante rimando tra creatività e amore. E non sai se cadono prima le illusioni di amore o quelle artistiche, e se un traguardo sognato ha un senso senza raggiungere l' altro. Questo ci siamo detti con Folon, quando gli amici della Fondazione Puccini ci hanno chiesto di costruire con loro un nuovo spazio/miraggio per questa Boheme. Singolarmente, con Folon ci eravamo incontrati in palcoscenico anni prima , per uno spettacolo che mi è caro ricordare, Una delle ultime sere di Carnovale di Carlo Goldoni. Dico singolarmente perchè questo testo, malinconicamente autobiografico, è l' ultima sua commedia prima di partire da Venezia per Parigi, da dove non sarebbe mai più tornato. E così ho pensato di dedicare questa nuova edizione dello spettacolo di Folon e mio a quelli che nella nostra Europa nei secoli, nei paesi e nelle lingue più diversi , vivono e lavorano per opporsi a una crescente società dei senza amore e senza sogni. E ai giovani che dovranno inventarsi dieci, cento, mille altre Parigi.

Maurizio Scaparro

La Bohème 21 e 28 luglio / 11 agosto Scene liriche in quattro quadri su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica Musica di Giacomo Puccini (prima rappresentazione 1 febbraio 1896, Teatro Regio, Torino)

Regia Maurizio Scaparro

Maestro concertatore e Direttore James Meena (21-28 luglio) / Mārtiņš Ozoliņš (11 agosto)

Costumi Cristina Da Rold Scene Jean Michel Folon

Mimì Karine Babajanyan (21-28 luglio) / Olivera Mercurio (11 agosto)

Musetta Elisabetta Zizzo (21 luglio) / Alessandra Mella (28 luglio) / Marina Zyatkova (11 agosto)

Rodolfo Piotr Beczala (21-28 luglio) / Raffaele Abete (11 agosto)

Marcello Raffaele Raffio

Schaunard Francesco Baiocchi

Colline Carlo Colombara (21-28 luglio) / Gianluca Breda (11 agosto)

Benoit Claudio Ottino Alcindoro Armando Ariostini Parpignol Francesco Napoleoni Sergente dei doganieri Andrea Del Conte Un doganiere Alessandro Biagiotti

Assistente alla regia Luca Ramacciotti

Orchestra del Festival Puccini Coro del Festival Puccini direttore Salvo Sgrò Coro delle Voci Bianche del Festival Puccini direttore Viviana Apicella

Tosca

29 luglio - 10,19 agosto

Tosca sarà riproposta nell'allestimento "cinematografico" con la regia di Enrico Vanzina un tradizionale allestimento (scene Fondazione Festival Pucciniano) che ha visto nel 2016 il debutto alla regia d’opera Enrico Vanzina , produttore, sceneggiatore e regista, protagonista assoluto della storia della commedia italiana. Autore tra i più amati del “buonumore all’italiana” con la sua lettura assolutamente tradizionale e rispettosa del libretto ha conquistato l’apprezzamento del pubblico e della critica. “ La mia idea guida - dichiara Vanzina - è seguire fedelmente Puccini, Illica e Giacosa (e indirettamente Sardou…) i quali avevano previsto nel libretto tutto quello che c’è da sapere per mettere in scena Tosca. Un libretto denso di annotazioni perfette. Quindi farò una Tosca della tradizione, vicina ai desideri degli autori. Farò del mio meglio per sottolineare il rapporto dei sensi, carnale, che sfocia nell’amore puro, tra Floria e Mario. Cercherò di esaltare il lato oscuro, malvagio, sadico, ma che ci provoca repulsione e allo stesso tempo fascinazione, nel personaggio inarrivabile di Scarpia. Insomma, sarò testardamente accanto al testo e alla musica. E alle intenzioni che ci suggeriscono.

Straordinari protagonisti di quella che è considerata l'opera più drammatica di Puccini la cui storia ruota intorno a tre personaggi principali, Tosca, Cavaradossi e Scarpia : nel ruolo di Tosca, il soprano Hui He , riconosciuta tra le interpreti più carismatiche e coinvolgenti del ruolo della cantante Floria Tosca, con Kristine Sampson. Nei panni del pittore Cavaradossi il tenore Dario Di Vietri con Hector Mendoza . Nel ruolo di Scarpia si alterneranno Alberto Gazale con Angelo Veccia .

Tosca 29 luglio/10-19 agosto Melodramma in tre atti su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica Musica di Giacomo Puccini (prima rappresentazione 14 gennaio 1900, Teatro Costanzi, Roma)

Regia Enrico Vanzina Maestro concertatore e direttore Dejan Savic (29 luglio - 10 agosto) / Gianluca Marcianò (19 agosto)

Disegno Luci Valerio Alfieri

Floria Tosca He Hui (29 luglio) / Kristin Sampson (10 agosto ) Silvana Froli (19 agosto)

Mario Cavaradossi Dario Di Vietri (29 luglio - 10 agosto) / Hector Mendoza Lopez (19 agosto)

Il Barone Scarpia Alberto Gazale (29 luglio - 10 agosto) / Angelo Veccia (19 agosto)

Cesare Angelotti Davide Mura

Il Sagrestano Claudio Ottino Spoletta Francesco Napoleoni Sciarrone Andrea De Campo Un carceriere Alessandro Biagiotti Un pastorello Assistente alla regia Lorenzo D’Amico

Orchestra del Festival Puccini

Coro del Festival Puccini direttore Salvo Sgrò

Coro delle voci bianche del Festival Puccini direttore Viviana Apicella

Tosca di Enrico Vanzina

Quando il Maestro Veronesi mi ha proposto di dirigere “ Tosca” sono stato preso di contropiede. Nella mia lunga carriera cinematografica, più di cento film realizzati, nessuno mi aveva mai chiesto di dirigere un’opera lirica. Tuttavia, ho accettato subito, quasi d’istinto. Forse perché il mio primo grande successo al cinema fu “Sapore di Mare” girato in terra di Versilia. Ma non solo. Giacomo Puccini è un mio idolo, sin dai tempi in cui studiavo pianoforte. E Tosca è una delle opere che preferisco in senso assoluto. Teatro e spettacolo puro. Illuminati da una musica potente che ti trafigge il cuore. Impossibile per me non accettare.

Naturalmente, mi sono avvicinato a questo prestigioso impegno in punta di piedi, con assoluta umiltà. La mia idea guida è seguire fedelmente Puccini, Illica e Giacosa (e indirettamente Sardou…) i quali avevano previsto nel libretto tutto quello che c’è da sapere per mettere in scena Tosca. Un libretto denso di annotazioni perfette. Quindi farò una Tosca della tradizione, vicina ai desideri degli autori. Farò del mio meglio per sottolineare il rapporto dei sensi, carnale, che sfocia nell’amore puro, tra Floria e Mario. Cercherò di esaltare il lato oscuro, malvagio, sadico, ma che ci provoca repulsione e allo stesso tempo fascinazione, nel personaggio inarrivabile di Scarpia. Insomma, sarò testardamente accanto al testo e alla musica. E alle intenzioni che ci suggeriscono.

Tuttavia, arrivando con un bagaglio di cultura cinematografica, cercherò di portare nella messa in scena qualche segno traslato dal mondo della celluloide. E lo farò soprattutto usando le luci. Ma usando anche un effetto visivo, proiettato su un maxi schermo, che lascerà un piccolo graffito del cinema nel tragico finalissimo. Un effetto visivo poetico ed emozionante, spero.

Concludo ricordando che Giacomo Puccini, per un uomo di cinema, è un punto di riferimento imprescindibile. E’ stato lui, oso dire, il primo grande compositore della musica da film. Tutta la grande orchestrazione di commento della settima arte gli deve qualcosa. E io mi inchino davanti al suo genio smisurato.

Gran Teatro all’aperto Giacomo Puccini di Torre del Lago 18 agosto Madama Butterfly Musica di Giacomo Puccini nuovo allestimento - China National Opera House di Pechino

Maestro concertatore e direttore d’orchestra Yang Yang Regia Li Dandan

Il Gran Teatro Giacomo Puccini ospita per la seconda volta una produzione del China National Opera House di Pechino. Il teatro dell'opera nazionale cinese è un Teatro dell'Opera che dipende direttamente dal Ministero della Cultura Cinese. Nato nel 1952, attualmente è il più grande e importante Teatro dell'Opera della Cina e della regione Asia-Pacifico. Attualmente il coro del Teatro dell'Opera Nazionale Cinese è il più importante e influente coro della Cina, costituito da almeno cento membri della Cina. E’ sempre stato diretto da famosi artisti, come Li Bozhao, Zhou Weizhi, Lu Su, Zhao Feng, Ma Ke, Li Ling, Liu Lianchi, Wang Shiguang, Chen Xieyang e Liu Xijin. A Torre del Lago il il 18 agosto saranno le masse artistiche ed i solisti del China National opera House di Pechino, che proporranno un allestimento di Madama Butterfly e che porterà dalla capitale cinese, 190 persone impegnate nella messa in scena

Cio cio san Yao Hong, Shen Na F.B. Pinkerton Li Shuang Suzuki Niu Shasha Goro Li Xiang Sharpless Wang Haitao Yamadori Yu Jingren Lo zio Bonzo Tian Hao Kate Pinkerton Cui Jinghai Ufficiale del Registro Geng Zhe

I VOLTI DEI PROTAGONISTI - i registi

Alfonso Signorini - Turandot

Plamen Kartaloff - La Rondine

Maurizio Scaparro - La Bohème

Enrico Vanzina – Tosca

I VOLTI DEI PROTAGONISTI - i direttori

Turandot Alberto Veronesi Turandot Vegard Nilsen

La Rondine- Beatrice Venezi

La Bohème Martins Ozolins

La Bohème James Meena

Tosca Dejan Savic Tosca Gianluca Marcianò

I VOLTI DEI PROTAGONISTI - gli interpreti La Rondine

Donata D’annunzio Lombardi Leonardo Caimi

Alessandro Fantoni Elisabetta Zizzo

Lidia Lunetta Alberto Petricca

I VOLTI DEI PROTAGONISTI - gli interpreti Turandot

Martina Serafin Irina Rindzuner Carmen Giannattasio

Stefano La Colla Amadi Lagha George Andguladze

Angela De Lucia Dafne Tian Hui Alessandro Guerzoni

I VOLTI DEI PROTAGONISTI - gli interpreti La Bohème

Karine Babajanyan Silvana Froli Alessandra Mella

Piotr Beczala Raffele Abete Carlo Colombara

Marina Zyatkova Raffaele Raffio Gianluca Breda Francesco Baiocchi

I VOL TI DEI PROTAGONISTI - gli interpreti Tosca

He Hui Kristin Sampson

Dario Di Vietri Hector Mendoza Lopez Alberto Gazale

Angelo Veccia Davide Mura Claudio Ottino

22 luglio ore 21.15, Gran Teatro Giacomo Puccini CONCERTO OMAGGIO ALLA FRANCIA Orchestra Filarmonica del Teatro di Nizza direttore Győriványi Ráth György

Con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia

Il 63° Festival Puccini farà uno speciale Omaggio alla Francia , anche per commemorare ad un anno di distanza le vittime dell'attentato della Promenade des Anglais e che sarà sarà suggellato dal Concerto in programma il 22 luglio che vedrà protagonista l’Orchestra Filarmonica del Teatro di Nizza, diretta da Győriványi Ráth György , evento realizzato in collaborazione con la Ville de Nice e il Teatro dell’Opera di Nizza e con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia Orchestra Filarmonica d el Teatro di Ni zza direttore Gy őriványi Ráth György F. SCHUBERT Sinfonia n. 8 in si minore D 759 « Incompiuta » BEETHOVEN Sinfonia n.3 “Eroica” PUCCINI Crisantemi

OPERA CONTEMPORANEA 9 agosto - Auditorium Enrico Caruso - Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago Opera da camera in un atto Prima rappresentazione assoluta Musica di Giuliana Spalletti- Libretto di Lisa Domenici regia Serenella Gragnani

I giovani cantanti dell’Accademia di Alto Perfezionamento saranno protagonisti di Giovanna D’Arco ( 9 agosto ), confermando così il Festival Puccini di Torre del Lago, anche nel 2017, un centro di attrazione e punto di riferimento per giovani che aspirano ad intraprendere la carriera artistica e che a Torre del Lago possono trovare delle concrete opportunità di crescita professionale e di debuttare accanto a grandi stelle della lirica.

Nata a Domremy forse il 6 gennaio 1412, morta sul rogo a Rouen il 30 maggio 1431, la sua avventura si esaurisce in due anni 1429-31 sui campi di battaglia, che vedono opposte Francia e Inghilterra nella guerra cosiddetta dei Cent'anni, inviata , come lei afferma, dalle sante Caterina d'Alessandria e Margherita d'Antiochia e da san Michele. L'8 maggio 1429 libera Orleans assediata dagli inglesi. L'azione si svolge nello studio di Régine Pernoud (1909-1998), storica medievalista francese di riferimento per gli studi su Giovanna d'Arco. Si immagina che, mentre la studiosa si appresta a scrivere una monografia sull'eroina per restituirle la verità, prendano forma i protagonisti della sua storia, che rievocano l'ultima fase della vita di Giovanna d'Arco, ricostruita attraverso gli atti dei processi di condanna (1431) e riabilitazione (1456). Seduta alla scrivania Régine Pernoud , penna in mano, sta meditando. Entrano Isabelle Romée , madre di Jeanne e l'Accusatore. Régine Pernoud li guarda stupita. Isabelle Romée rivendica l'innocenza della figlia condannata al rogo da un processo perfido, brutale e vile. L'Accusatore insiste nella giusta condanna per eresia. Fuori scena il coro dei giudici danno ragione all'Accusatore. Ciò fa reagire Pernoud , che difende Jeanne, condotta dalle sue “voci “ divine alla unificazione della Francia. Dopo poche battute esce di scena anche l'Accusatore e Pernoud seduta , il volto tra le mani, pensa alla missione di Giovanna, che entra in abiti da soldato coi ceppi alle mani e ai piedi. La Pulzella racconta la sua vicenda. Pernoud dialoga con Jeanne affermando che negli atti del processo di riabilitazione troverà la verità. Gli orleanesi e Jean d'Alençon , che Jeanne chiama il “bel Duca” e che fu testimone al processo di riabilitazione, rievocano l'assedio e la liberazione d'Orleans. Entra l'Accusatore. Si sta preparando il rogo. Pernoud e d'Alençon sono in ansia per Jeanne convinta che i suoi messaggeri divini la salveranno dalle fiamme. Intanto l'Accusatore la interroga., beffardo, incalzante spietato. Si arriva alla scena del rogo. Jeanne si pente di aver abiurato cedendo alla paura, nel cimitero dell'abbazia di Saint-Ouen. Per lei ormai non c'è scampo . E dopo alcune domande alle quali la giovane risponde con la consueta risolutezza, l'Accusatore pronuncia la condanna. Jeanne è relapsa, eretica , scomunicata e sarà arsa viva in piazza del Vecchio Mercato. Jeanne si dispera poi sale sul rogo invocando Dio.

GIOVANNA d 'ARCO di Serenella Gragnani, regista

Lavorare su un'opera nuova, a stretto contatto con l'autrice e la librettista, è un'esperienza unica. Mi permette come regista un confronto stimolante facendomi sentire fortemente l'onore e la responsabilità di essere la prima persona a dare vita scenica a questa opera. Ho trovato molto interessante il taglio drammaturgico scelto dalla Maestra Spalletti e dalla signora Domenici: la grande studiosa Régine Pernoud sta affrontando nel suo studio gli aspetti di Giovanna d'Arco per scrivere un libro ...ed ecco che i personaggi le si materializzano davanti trasportandola in una serrata esposizione dei fatti. Ho deciso di dare un particolare risalto a questo taglio, sfruttando in maniera preponderante il coinvolgimento emotivo tra Régine e i protagonisti della storia. E 'impossibile non restare affascinati da Giovanna, dalla sua giovanissima età, dal suo senso dell'ironia, dall'indifferenza per le gerarchie, dalla tenerezza che provava per i suoi amici ma anche per i suoi nemici, dal suo modo di parlare dolce e schietto. Sicuramente donna del proprio tempo, quando il rapporto con l'inconscio collettivo parlava ancora attraverso prodigi e visioni, la Pulzella nella sua vita ha toccato aspetti attualissimi che ho voluto sottolineare nella mia regia. Primo tra tutti il dilemma dell'obbedienza rapportato alla responsabilità individuale, poi il rapporto con Dio espresso essenzialmente attraverso una scelta di lotta a favore dell'unità nazionale. Non ultimo l'essere donna in un mondo fortemente maschilista. Glissare di fronte a temi così forti avrebbe voluto dire non soltanto tradire Giovanna ma anche il senso del mio mestiere che per me è soprattutto offrire emozioni e spunti di riflessione. Ho voluto farlo con semplicità e leggerezza, animando lo studio della Pernoud con echi di battaglie, ricordi d'infanzia, sprazzi di normalità. Ho scelto di evidenziare non tanto l'eccezionalità della Pulzella quanto il suo essere fortemente coerente con le proprie convinzioni, a scapito della vita stessa. Elemento centrale è stato per me il rapporto di vicinanza che si instaura tra donne: la madre di Giovanna, Régine e Giovanna stessa, tre persone chiamate ad andare oltre le loro conoscenze razionali e le loro paure. L'universo maschile è rappresentato dalla freddezza dell'Accusatore, con i limiti che l'adesione pedissequa al potere comporta, ma anche dalla forza e dalla purezza di Jean D'Alecon, un soldato ma soprattutto un uomo capace di superare i pregiudizi e di vivere nei confronti di Giovanna un sentimento d'amore unico e bellissimo. Per la messinscena di quest'opera ho pensato ad un arazzo prezioso che sappia prender vita dai ricordi della Pernoud per raccontare a lei e a noi tutti una storia attualissima di ideali, potere, violenza e coraggio. Credo che il Medioevo di Giovanna abbia ancora molto da dirci e possa farlo con grande poesia.

JEANNE D’ARC Opera da camera in un atto Prima rappresentazione assoluta Musica di Giuliana Spalletti- Libretto di Lisa Domenici regia Serenella Gragnani

Jeanne d'Arc Sara Cappellini Maggiore Régine Pernoud Francesca Pacini Isabelle Romée Donatella De Caro Jean D'Alencon Alessandro Fantoni Un orleanese Samuele Simoncini Il vescovo inquisitore Franco Cerri

BALLETTO

Anche nel 2017 nel cartellone del Festival Puccini viene proposta una creazione originale di dansa, in prima nazionale della coreografa Beatrice Paoleschi della compagnia Emox. E’ balletto Danse d’Amour ( 6 agosto) Omaggio alla Francia su musiche di M. Ravel C. Saint Saens e G. Bizet troverà posto con

Una sfida veramente impegnativa – dichiara la coreografa - quella di misurarsi con le musiche che sono state ispiratrici di opere prestigiose di grandi coreografi e grandi artisti francesi. La giovane Compagnia diretta da Beatrice Paoleschi, farà di nuovo riferimento alla sua spiccata personalità, che si ritrova in tutte le precedenti produzioni. Una personalità che riesce a realizzare una danza innovativa, originale, sorprendente e di grande qualità. Una danza in grado di trascinare gli spettatori per mezzo della seduzione, la passione e la sensualità suscitati con l'espressività dei volti, dei corpi, dei movimenti. Messaggi intriganti che parleranno apertamente alla mente ed al cuore del pubblico. Ma non solo. Come novità e come in altre occasioni, Emox Balletto ha voluto coinvolgere in Da nse d' Amour un' altra disciplina artistica, praticata da giovani dal limpido talento, ovvero il quartetto d'archi femminile, Alter Echo String Quartet , che ha aderito con entusiasmo al progetto e con cui Emox si è subito trovato in armoniosa e completa sintonia. L'ensamble, secondo il proprio stile, che spazia dal classico al pop, attingerà al vasto repertorio di musica francese, con esecuzioni di grande fascino e di forte impatto emotivo, alcune delle quali saranno la colonna sonora per i danzatori di Beatrice. Il programma: Jean Paul Egide Martini: Plaisir d'amour, : Carmen Claude Debussy: Prelude a l'Apres-midi d'un faune Maurice Ravel : Bolero Camille Saint Saens : Il Cigno Jaques Offenbach: Barcarolle Jaques Offenbach: Can Can In quello del quartetto d'archi Alter Echo: Edith Piaf - Louis Guglielmi: La vie en rose , Maurice Ravel: Pavane pour une enfante defunte Leo Delibes: Duetto dei fiori da Lakmé , Claude Debussy: Chiaro di luna Jules Massenet: Meditazione da Thais

LE MOSTRE 14 Luglio - 30 Agosto 2017 - Foyer Gran Teatro Giacomo Puccini Torre del lago La diva, la schiava,la cortigiana,la regina nell’opera di Giacomo Puccini di Lorenzo D’Andrea

PUCCINI E LE DONNE Un pianeta stupendo, spesso sfuggente, spesso crudelissimo, e la donna per Giacomo Puccini. Tutte le sue opere si sostengono con donne che sono cariatididi storie straordinarie e musiche sublimi. Con Lorenzo D’Andrea, pittore e ritrattista raffinato, colto, sensibile, abbiamo parato lungamente di quanto scavo Puccini abbia fatto nella personalità e nell’animo della femmina: da quella arresa a quella sfrenata, dalla libertina alla monaca pudica. Puccini non ha mancato alcun aspetto del femminino, delle eroine del feuilletton ottocentesco alle glaciali epigoni del suffragismo, dalle danzatrici di polka alle libertine alle fragili “farfalle” della cultura orientale. D’Andrea, il cui segno espressionista lo porta a penetrare soggetti ed atmosfere, da Manon a Boheme, da Tosca a Butterfly, dalla Rondine alla Fanciulla del West alla Turandot, ha reso, nel loro splendore e nei loro dolori, rappresentabile e spettacolare la creatività pucciniana dando ad ognuna delle “donne di Puccini” una fisionomia spumeggiante e drammatica, lirica e tragica, il cui segno, davvero forte, e testimonianza degli amori violenti e misteriosi tra Puccini e le “sue” donne. Adolfo Lippi Lorenzo D'Andrea , pittore-scultore, nasce a Lucca nel 1943 da padre siciliano e madre lucchese. Compie gli studi al Liceo artistico di Carrara e al Politecnico di Milano. Dal 1961 inizia a esporre in gallerie e musei di Milano, Roma, Amsterdam, Parigi, Lucerna, Treviri, Bonn, Genova, Cracovia, Nizza, Pietrasanta, Massa, Seravezza, Como, Montecarlo Principato di Monaco, ….Fondamentale l'incontro con Barbara Grifoni nel 1978...Scritti e saggi del suo lavoro :Franco Bussoli, Raffaele Carrieri, Enzo Fabiani, Giulio Andreotti, Armando Cossutta, Oliviero Diliberto, Davide Lajolo, Adolfo Lippi, Massimo Bertozzi, Nicola Micieli, Klaus Honnef, Pietro Cascella, Leonida Repaci, Fausto Liberatore, Carlo Munari, Luigi Cavallo, Gianni Dova, Mario Luzi, Franca Bacchiega, Mario Bacchiega, Lohn Allit, Paolo Crisofolini, Franco Solmi, Enrico Bellati, Giancarlo Vigorelli, Tiziano Lera, Costantino Paolicchi, E:E: Cardinale Stanislao Dziwisz...Dipinge, tra gli altri, i ritratti di San Giovanni Paolo II, Papa Francesco, Cardinale Emilio Tonini, Giulio Andreotti, Gianni Agnelli, Andrea Bocelli, Daniele Lucchesi, Renato Guttuso, Gerry Scotti, Pietro Carscella, Mario Luzi....Sue sculture monumentali sono collocate a Lido di Camaiore, Chiesa Valmarenco Sondrio, Portofino (Museo del Parco), Olbia, Golfo Aranci....Vive e lavora in Toscana e Sardegna

LE MOSTRE TURANDOT DI CARTA Installazione scultorea di Madia Cotimbo Foyer del Gran Teatro Giacomo Puccini dal 14 luglio al 30 agosto

IL CONCEPT “Turandot di carta ” è un meticoloso lavoro di composizione che nasce prendendo spunto dagli splendidi bozzetti che il maestro Umberto Brunelleschi realizzò nel 1924 per i costumi dei personaggi dell’opera. Dopo tre anni di lavorazione il progetto è oggi pronto per essere presentato sotto forma di installazione in occasione del Festival Puccini di Torre Del Lago. Il contesto d’elezione di questo Festival è la cornice ideale entro la quale mostrare al pubblico un’insolita ed originale raffigurazione dei personaggi dell’opera Pucciniana. LE SCULTURE I personaggi che compongono l’opera di Puccini sono caratteri altamente definiti, ognuno di questi possiede una sua peculiarità iconografica che viene esaltata durante il processo di composizione. Le figure sono realizzate in carta (e non in cartapesta come potrebbe risultare ad un primo sguardo). L’INSTALLAZIONE Le figure sono composte nello spazio secondo una mappa simbolica che intende suggerire come chiave interpretativa l’attualità di ciò che Puccini ha esaltato nella sua Turandot: la passione amorosa ed il suo stesso rifiuto, per orgoglio e paura. Al tema rimandano alcune immagini di donne, contemporanee, fotografate sedute in atteggiamenti di chiusura e ritratte escludendo testa e piedi. Le foto costituiscono la cornice dell’oggi in cui sono calati i personaggi della favola. I visitatori sono invitati a lasciare una propria riflessione sull’argomento. Possono sedersi intorno al ripiano dell’installazione e scrivervi sopra direttamente. La loro presenza aziona un dispositivo acustico che riproduce il brano musicale composto per l’occasione dall’artista Marco Fagotti, sulla suggestione del motivo Mo-Li-Hua , quello che Puccini ebbe modo di ascoltare da un piccolo carillon del suo amico Barone Fassini e che utilizzò nell’opera per accompagnare le entrate in scena della Principessa di gelo. Madia Cotimbo Scenografa e artista visiva. Coltiva da sempre una grande passione per l’opera lirica e in particolar modo per l’opera di Puccini. Collabora per oltre dieci anni con l’impresa lirica della famiglia Fasano in qualità di scenografa, partecipando per diverse edizioni al Festival di Lirica in Piazza di Massa Marittima e mettendo in scena nuovi allestimenti per la Carmen e Madama Butterfly. Al Teatro Rendano di Cosenza ha realizzato un nuovo allestimento proprio per Turandot, opera da sempre molto cara all’artista.

RECITAL E CONCERTI

9 luglio – Gran Teatro Giacomo Puccini CONCERTO DELLA BANDA DELL’ ESERCITO Direttore Antonella Bona

Il Gran Teatro Giacomo Puccini avrà il piacere di inaugurare il 9 luglio alle ore 21.15 il cartellone degli spettacoli 2017 nel Gran Teatro all’aperto Giacomo Puccini di Torre del Lago con il CONCERTO della BANDA DELL’ESERCITO DIRETTA dal Maestro Antonella Bona, voci soliste Lidia Lunetta SOPRANO Alessandro Goldoni TENORE Caterina Rufo SOPRANO Elisabetta Zizzo SOPRANO Natalia Valli SOPRANO Amadi Lagha TENORE Il Concerto ad ingresso libero vede in programma brani classici del repertorio francese, omaggio alla Francia a cui è dedicato il cartellone del Festival Puccini 2017 e naturalmente del Maestro Giacomo Puccini In programma musiche di Amilcare Ponchielli, Giacomo Puccini, George Bizet

Nel cartellone del 63° Festival Puccini troverà posto anche un OMAGGIO A GIOVANNI PACINI compositore italiano, viareggino di adozione, tra i più acclamati che lasciò un grande segno nel mondo musicale del suo tempo e che fu tra i fondatori del Conservatorio di Lucca, frequentato anche dal Maestro Puccini e che è oggi intitolato a Luigi Boccherini. A lui e alle sue opere - oltre 90 composizioni- sarà dedicato il concerto in programma martedì 4 luglio presso Villa Paolina Buonaparte nell’ambito della Rassegna ”nel giardino di Paolina” promossa dall’Assessorato alla cultura del Comune di Viareggio in collaborazione con l’Associazione Amici del Festival Pucciniano e che segnerà l'avvio del Progetto Pacini , che si articolerà nei prossima anni all'interno del Festival .

Recital e Concerti

Auditorium Enrico Caruso - Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago

30 luglio Vittorio Vedovato “Fantasie Pucciniane”

1 agosto Emilio De Mercato “ Colori di Francia” C. Debussy, F. Chopin, M. Mussorgski

3 agosto “Omaggio a Francesco Paolo Tosti” artisti dell’Accademia di Alto Perfezionamento della Fondazione Festival Pucciniano

7 agosto Sandro Ivo Bartoli “ Souvenir de France”

솔오페라단 (Sol Opera Company KOREA )

13 agosto 2017 GALA LIRICO da orien te a occidente musica senza confini con artisti SOLISTI COREANI ORCHESTRA DEL FESTIVAL PUCCINI Direttore Park Jiun Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago Il concerto propone nella prima parte Gala Opera Qeen Sunduk e nella seconda parte omaggio alle più celebri arie del repertorio pucciniano

Programma Qeen Sunduk

Overture Principessa, Senza dirci come mai e' venuta? (I Atto Scena1) Jajang Daesa Park Junhyuk Principessa Dukman, Sono umile.. (II Atto Scena 1) Abiji Kim Chungsik Abiji! Mi hai dato grande amore.. ma io. (II Atto Scena 1) Dukman Kim Eunhee Camminando insieme (II Atto Scena 2) Dukman Kim Eunhee, Abiji Kim Chungsik Ogni campi di grano maturo ingiallimento cereali Tutti

“La Bohème” “Tosca” “Madama Butterfly”

La stagione 2017 del Gran Teatro Giacomo Puccini è arricchita dalla proposta di due titoli d’opera LA TRAVIATA di

Giuseppe Verdi (29 agosto)e LA BOHEME di Giacomo Puccini (30 agosto) proposti nell’ambito della prima importante tournée italiana del Novaya Opera di Mosca, uno dei teatri musicali più

giovani della Russia, nato contemporaneamente alla Nuova Russia - è stato fondato nel 1991- ma che nella sua breve storia si è conquistato un ruolo di primo piano nella proposta culturale della capitale della Russia. Oggi Novaya Opera ha un vasto repertorio di spettacoli e produzioni che annoverano classici russi e occidentali, spettacoli originali, divertissement e opere del XX e XXI secolo. Kolobov Novaya Opera è il teatro dove fu rappresentato per la prima volta il “ Gabbiano ” di Cechov ed è uno dei tre teatri ubicati nel cuore del Giardino Hermitage, romantico parco nel centro di Mosca, ricco di storia e di bellezze naturali e opere d’arte. Le rappresentazioni vedranno protagonisti Orchestra, Coro e Solisti di N ovaya Opera Mosca sotto la direzione di Jan latham-Koenig con la regia di Marianna Avdantilova Nella proposta artistica del Teatro di Novaya per il Gran Teatro di Torre del Lago anche la rappresentazione nell’ Auditorium Enrico Caruso , il 27 agosto della tragedia lirica in un atto La Voix Humaine di Francis Poulenc su testo di Jean Cocteau che vedrà protagonista il accompagnata al pianoforte dal Maestro Jan Latham-Koenig

Jan latham-Koenig è direttore musicale della Novaya Opera di Mosca che nel 2014 per l’esecuzione del Tristano e Isotta in quel Teatro, è stato insignito in Russia del prestigioso Premio Nazionale Maschera d’Oro come miglior direttore d’orchestra. E’ stato lui il promotore e l’organizzatore, sul fronte operistico, di prestigiose tournée tra cui quelle alla Israeli Opera di Tel Aviv e al Coliseum di Londra con Il principe Igor’ di Borodin. Ha diretto e Madama Butterfly al Festival di Savonlina, Billy Budd e Thaïs all’Opera di Göteborg, Otello nel Nuovo Teatro Nazionale di Tokyo, Orfeo ed Euridice e Tristano e Isotta all’Opera Nazionale di Praga, La traviata alla Royal Opera House, e Le nozze di Figaro all’Opera Nazionale della Finlandia, ancora Madama Butterfly a Varsavia, alla Wiener Staatsoper, La piccola volpe astuta alla Deutsche Oper di Berlino. È stato particolarmente apprezzato alla direzione di Venus und Adonis di Henze al Carlo Felice di Genova, in Tosca all’Opéra national de Paris, Jen ůfa e Hamlet al Teatro Reale Danese, King Roger di Szymanowski al Massimo di Palermo, Pelléas et Mélisande per la Canadian Opera Company di Toronto, Peter Grimes e I Lombardi alla Prima crociata al Teatro Municipal di Santiago del Cile, È stato Direttore ospite principale del Teatro dell’Opera di Roma e della Filarmonica Teatro Regio Torino, dopo essere stato anche Direttore artistico della Giovane Filarmonica Janá ček. Gran Teatro all’aperto Giacomo Puccini Rappresentazioni in forma scenica

29 agosto 30 agosto La Traviata La Bohème di di Giacomo Puccini

JAN LATHAM-KOENIG, Chief Conductor, Head of the Novaya Opera Artistic Board.

IRINA KOSTINA - Violetta Valèry soprano KHACHATUR BADALYAN - Alfredo Germont tenor ALEKSEY BOGDANCHIKOV - Giorgio Germont , AnNA SINITSYNA - Flora Bervoix mezzo-soprano MAKSIM OSTROUKHOV – Gastone, Parpignol tenor VICTORIA SHEVTSOVA – Annina, Musetta soprano ALEKSEY ANTONOV - Il Barone Douphol . ANDREY FETISOV - il dottor Grenvil bass DMITRY ORLOV - il marchese d’Obigny, Alcindoro / Benoit bass, ELIZAVETA SOINA - Mimì soprano ALEKSEY TATARINTSEV - Rodolfo tenor ILYA KUZMIN - Marcello baritone ARTYOM GARNOV - Schaunard baritone EVGENY STAVINSKY - Colline bass YULIA SENYUKOVA, Choirmaster

MARIANNA AVTANDILOVA, Theatre Stage Director

Pietrasanta e Viareggio in Festival

Nell’ambito di un protocollo di intesa siglato tra il Comune di Pietrasanta e il Comune di Viareggio per un progetto di promozione del territorio in un’ottica comprensoriale, la Fondazione Festival Pucciniano e la Fondazione la Versiliana hanno il piacere di offrire al pubblico agevolazioni per la fruizione degli spettacoli. il biglietto di uno spettacolo di prosa del cartellone La Versiliana dà diritto ad uno sconto del 15% per l’acquisto di un biglietto della Stagione d’Opera del Festival Puccini. Con un biglietto di uno spettacolo d’opera è possibile beneficiare di uno sconto del 15 % per l’acquisto di un biglietto di uno spettacolo di prosa in programma al Teatro La Versiliana.

Una indimenticabile esperienza…. Alla magia delle Opere di Puccini, anche quest’anno, è possibile abbinare la suggestione delle atmosfere di quel lago fonte inesauribile di ispirazione per il Maestro. Un battello dalle sponde di Massaciuccoli vi accompagnerà fin sulla riva di Torre del Lago all’ingresso del Gran Teatro Puccini. Dimenticate quindi lo stress del traffico e dei parcheggi e lasciate spazio alla quiete, al relax e alle emozioni che il nostro lago saprà trasmettervi. il servizio verrà effettuato in occasione delle rappresentazioni liriche e di musica leggera presso il Gran Teatro all’Aperto Giacomo Puccini di Torre del Lago, con partenza dal porticciolo di Massaciuccoli alle ore 19.30 e rientro al termine dell’opera. Durante la traversata, a bordo sarà data la possibilità, a chi lo gradirà, di degustare prodotti enogastronomici locali. Costo della Traversata:andata e ritorno €15 || solo ritorno €10 Per info e prenotazioni: cel. 345 991 0623 email: [email protected]

INFORMAZIONI E BIGLIETTERIA

CARTELLONE OPERA

6 agosto - Balletto DANSE D’AMOUR Posto unico € 18,00

22, 23,24 agosto ore 21:15 NOTRE DAME DE PARIS Gold € 80,00 1° Settore € 69,00 2° Settore € 57,00 3° Settore € 46,00 4° Settore € 31,00

22 luglio Concerto Sinfonico Orchestra Filarmonica Teatro dell'opera di Nizza € 27,00 € 20,00 € 10,00

SCONTI SOCI COOP La Fondazione Festival Pucciniano e UniCoop offrono uno sconto del 10% a tutti i Soci UniCoop per tutte le opere in cartellone, per le seguenti opere La rondine (15 luglio e 5 agosto), Tosca (19 agosto), La traviata di Giuseppe Verdi (29 agosto), La bohème (30 agosto) e per il Concerto sinfonico Omaggio alla Francia del 22 luglio, è previsto uno sconto straordinario del 20%.

BIGLIETTERIA 0584 359322 [email protected]

Fondazione Festival Pucciniano Ufficio stampa –HEADLINE 0584 353304- 348 3859089 www.puccinifestival.it BIGLIETTERIA 0584 359322- [email protected]