SPECIAL FREE ISSUE - N.478 - 27 LUGLIO 2021

TRIUMPH BONNEVILLE T100 E STREET TWIN

PROVA NOVITÀ EDITORIALE

Rieju MR300 Pro vs KTM RC 8C Quel Locatelli Ranger di Selvino

P. 14 P. 24 P.90 PROVA TRIUMPH BONNEVILLE T100, T120, STREET TWIN 2021: EURO 5 E PIÙ CAVALLI

Siamo andati in Valpolicella e in Lessinia per guidare le nuove Bonneville T100, T120 e Street Twin 2021. Diventano Euro 5 e sono riviste nel dettaglio (freni, sospensioni). La T100 riceve un motore con 10 cv in più. Il nostro test e il commento dell’attore Francesco Montanari TRIUMPH DI ANDREA PERFETTI PROVA PROVA

iamo andati in Valpolicella e in Lessinia per guidare le nuove Bonneville T100, S T120 e Street Twin 2021. Diventano Euro 5 e sono riviste nel dettaglio (freni, so- spensioni). La T100 riceve un motore con 10 cv in più. Il nostro test e il commento dell’attore Fran- cesco Montanari (lo trovate qui sopra, nel video).

Le Bonneville 2021 non sono stravolte. E questa è già una bella notizia, perché la famigerata norma- tiva euro 5 non ha stemperato la bella erogazione dei twin inglesi e ha persino lasciato un deciso timbro allo scarico. In sella si tocca bene coi piedi e il peso non è mai un problema (a pieno carico si va dai 212 kg della Street Twin ai 236 della T120). I nuovi motori raf- freddati a liquido scaldano poco, un po’ di calore si avverte solo nella zona delle ginocchia quando si è fermi al semaforo. La Street si comferma una moto fatta bene, semplice e con un bel motore a cui non manca nulla per fare dei bei giri su strada: 65 cavalli bastano, la ciclistica è facile e sincera e la frenata sempre affidabile. La strumentazione ha un singolo elemento analogico, ma ci sono tut- te le info che servono. Sono presenti anche due mappe motore e il sempre utile controllo di tra-

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zione. La T100 è quella che cambia di più, grazie al nuo- vo motore di 900 cc che arriva a 65 cavalli. Ha una bella strumentazione doppia analogica (sarò no- stalgico, ma non mi fa rimpiangere affatto le - at tuali TFT). La sella è meglio imbottita e comoda anche per il passeggero. Si viaggia bene, senza fretta, con sospensioni morbide ma non sfrenate e una frenata affidabile. Il bicilindrico riprende bene da 2.000 giri e regala una bella spinta dai 4 ai 6.000 giri, con un rumore basso e coinvolgente. Sulle 900 anche i consumi sono davvero confortan- ti, con medie di circa 25 km/l e vibrazioni ridotte. La T120 ha il nuovo motore euro 5, sempre forte di 80 cavalli. Si tratta di una potenza adatta al tipo di moto, ma soprattutto del 1200 si ama la cop- pia poderosa ma garbata già a 2.500 giri. Il cambio ha 6 marce (sono 5 sulla T100 e sulla Street), ben spaziate. La frenata ha il doppio disco ed è molto modulabile. Le finiture sono ottime e anche il con- fort è tra i migliori che si possano trovare nel mon- do delle moto classiche. Difetti? Il prezzo sfiora i 13.000 euro: non è poco, ma qui la qualità Triumph raggiunge i massimi livelli.

Street Twin Si rinnova con il motore bicilindrico High Torque aggiornato per ridurre le emissioni: sella ancora più comoda e una serie di nuovi dettagli e finiture sono le novità principali per il 2021. Il motore da 900 cc di nuova generazione, e dotato ride-by-wi- re con due riding mode (Rain e Road), della Street

6 MOTO.IT MAGAZINE N. 478 MOTO.IT MAGAZINE N. 478 7 TRIUMPH PROVA PROVA PREGI Finiture impeccabili. Motori con un bel carattere. Moto facili DIFETTI Prezzo della T120 importante Twin supera ora i requisiti Euro 5. La potenza mas- sima è di 65 CV a 7.500 giri/min e la coppia massi- ma di 80 Nm a 3.800 giri/min. Anche per la Street Twin l’intervallo di manutenzione è di 16.000 km ed è disponibile un kit per patente A2, reversibile. La nuova sella è posta a 765 mm, ma sono nuovi anche i cerchi in lega lavorati, i fianchetti e altri dettagli come i supporti del faro in alluminio spaz- zolato, le finiture del corpo farfallato e i coperchi motore neri con loghi Bonneville che affiancano i nuovi cerchi in lega che calzano pneumatici Phantom. L’ABS e il traction control disinseribile sono di serie, come la presa USB e l’immobilizer. La Street Twin è disponibile in tre colori: Cobalt Blue, Matt Ironstone e Jet Black al prezzo di 9.090 euro.

T100 Bonneville T 100 guadagna potenza e migliora nel comparto ciclistico, risparmiando 4 Kg di peso. Il motore bicilindrico High Torque da 900 cc, eroga adesso 10 CV in più con minori emissioni e viene potenziato fino a 65 CV a 7.400 giri/min e 80 Nm a 3.750 giri/min. L’80% della coppia massima è disponibile dai 2000 ai 7000 giri/min, con la linea rossa del contagiri spostata 500 giri/min più avan- ti. Per arrivare a queste performance sono stati adottati un albero motore con inerzia ridotta, con- tralberi più leggeri, un coperchio frizione più sot- tile e un coperchio distribuzione in magnesio, ren-

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dendo così il motore della nuova T100 più leggero rispetto alla versione precedente. Ovviamente l’o- TRIUMPH BONNEVILLE mologazione è Euro 5, mentre vengono dichiarati T100 consumi ridotti rispetto al MY2020 ed è disponibile un kit per la patente A2 rimovibile per ripristinare la piena potenza una volta superate le limitazio- ni della patente. Spiccano l’adozione di un nuovo MOTORE BICILINDRICO IN LINEA freno anteriore Brembo a 2 pistoncini, di una nuo- TEMPI 4 va forcella a cartuccia evoluta e di due classici am- CILINDRATA 900 cc mortizzatori al retrotreno uniti ai cerchi a 32 raggi. RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO La sella è posta a 790mm da terra. Sul piano dello CAMBIO A CINQUE MARCE stile, è stata riprogettata la strumentazione con TRASMISSIONE FINALE A CATENA nuovi quadranti marcati Bonneville e nuove gra- POTENZA MASSIMA 65 CV A 7.400 GIRI fiche, ma sono tanti i dettagli che distinguono la T COPPIA MASSIMA 80 NM - 3.750 RPM 100: bordo a contrasto sulla sella, protezioni per le EMISSIONI EURO 5 ginocchia negli incavi sul serbatoio, parafango po- TELAIO TUBOLARE IN ACCIAIO steriore in acciaio, specchietti cromati, manubrio

PNEUMATICO ANT. 100/90-18” cromato, luce posteriore a LED, cornice del faro

PNEUMATICO POST. 150/70 R17” cromata e tappo del serbatoio cromato La T100 è

CAPACITÀ SERBATOIO 14,5 LITRI disponibile in tre colori: Lucerne Blue/Fusion Whi- te con linee di finitura in argento dipinte a mano; ALTEZZA SELLA 790 MM Jet Black a tinta unita o Carnival Red e Fusion Whi- PESO 228 KG IN ORDINE DI MARCIA te, con linee di finitura in argento dipinte a mano. Il prezzo è di 11.100 euro.

11.100 EURO T120 Per Bonneville T120 e T120 Black troviamo un un nuovo stemma in metallo cromato a 3 barre e nuove grafiche e loghi sulla strumentazione. Per il 2021 vengono dotate di nuovi cerchi in al- luminio (18’’ X 2,75’’ all’anteriore; 17’’ X 4,25’’ al posteriore) che consentono un risparmio di ben 7

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Kg. Anche il reparto frenante viene aggiornato con nuove pinze flottanti Brembo, comandate dall’ABS di ultima generazione abbinato a sua volta al con- trollo di trazione disinseribile, mentre il cruise control è ora di serie e i riding mode (Rain e Road) sono aggiornati. Non mancano l’immobilizer nella chiave, una presa USB nel sottosella, il cablaggio interno predisposto per il collegamento delle ma- nopole riscaldate disponibili come accessorio e le DRL a LED. Passando al motore, il bicilindrico Triumph da 1200 cc nella versione MY 2021 viene aggiornato per rispettare la normativa Euro 5 ed erogare più coppia: nuovo e più leggero è l’albero motore, frizione e contralberi sono stati migliora- ti alla ricerca di minore inerzia e di una risposta più immediata all’acceleratore. Il bicilindrico 1200 eroga 105 Nm di coppia massima a 3500 giri/min, mentre la potenza raggiunge gli 80 CV a 6.550 giri/ min: valori praticamente coincidenti con la versio- ne precedente nonostante, in più vengono dichia- rati consumi inferiori e intervalli di manutenzione di 16.000 Km. Colori e prezzi: la T120 è disponibile in 3 colorazioni a 12.990 euro, inclusa un’opzione a tinta unita Jet Black.

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RIEJU MR 300 2T PRO VS RANGER: ENDURO A CONFRONTO! FACILE O CATTIVA?

Rieju completa la gamma offroad con le estremizzazioni della MR Racing. Da una parte la Ranger, ottima entry level, docile e mansueta, dall’altra la Pro ovvero la versione pronto gara, potente ed efficace. Le abbiamo messe a confronto per individuarne pregi e difetti

DI AIMONE DAL POZZO 14 MOTO.IT MAGAZINE N. 478 MOTO.IT MAGAZINE N. 478 15 PROVA PROVA

ccoci dopo poco tempo, nuovamente a bor- E do di una Rieju, anzi questa volta sono due! Dopo alcuni anni di silenzio, la storica ditta spagnola ha acquistato la piattaforma tecnolo- gica della ex GasGas e si è rilanciata in maniera molto attiva sul mercato delle due ruote offroad. La base tecnica è la medesima provata lo scorso anno in occasione del test della Racing, ovvero il 300 due tempi a carburatore con telaio a tra- liccio, ma in questa occasione abbiamo messo a confronto la versione Ranger, ovvero la entry level per i meno esperti e la versione Pro, studiata per le competizioni di alto livello.

Andrea (il Perfetto), la guest star Alberto Zetti e il sottoscritto le hanno messe sotto torchio nei me- desimi passaggi e percorsi al fine di individuare pregi e difetti e soprattutto il carattere delle diffe- renti declinazioni.

Come vanno Partiamo dalle basi comuni, ovvero lo scheletro, dove troviamo per entrambe un telaio a struttura

16 MOTO.IT MAGAZINE N. 478 MOTO.IT MAGAZINE N. 478 17 GUARDA IL VIDEO PROVA PROVA PREGI Pacchetto telaio/sospensioni. Intuitività di guida. Prezzo DIFETTI Gomme sulla versione Ranger. Coppia un po’ nervosa nella versione Pro centrale in cromo mobildeno, molto snello LA RANGER ed allo stesso tempo sufficientemente rigi- Sempre più frequente all’interno di una do per trasmettere la necessaria sicurezza e gamma offroad è la cosiddetta “entry le- stabilità. Il telaietto posteriore è in allumi- vel” non tanto per qualità di componenti, nio, al fine di essere leggero e sostiene, al in quanto anche in questo caso sono di alto suo interno, un’ampia cassa filtro e la bat- livello, quanto per approccio alla guida. E’ teria che, oltre a garantire un avviamento una off road studiata in maniera particolare elettrico ormai necessario, alimenta l’im- per gli amatori e gli appassionati che vo- pianto luci e la centralina di gestione gene- gliono avvicinarsi e divertirsi con il tassello rale del motore. A livello di forcelle anteriori senza timore reverenziale verso la potenza troviamo del materiale di altissima qualità del motore e l’altezza da terra. ovvero le Kayaba, di dimensioni e tarature Un tempo era impensabile muovere anche differenti a seconda del modello, mentre al i primi passi in sella ad una 300 due tempi, posteriore troviamo il mono, sempre Kaya- mentre oggi, con l’intervento dell’elettroni- ba, che viene abbinato ad un forcellone leg- ca e studi sulla termica, una moto di media gero e resistente. cubatura diventa addirittura un’alleata, grazie alla coppia dolce e lineare che rie- Come motore troviamo una termica a due sce ad esprimere rispetto ad una 125 con al tempi di 300 cc di cubatura, abbinata all’ali- quale solitamente si approccia il mondo del mentazione a carburatore, diversi per i due tassello. prodotti che riesce ancora a garantire gli standard di rispetto per l’Euro 5. La posizione in sella è un pochino più ran- Per entrambe viene confermato l’avviamen- nicchiata rispetto alla versione Racer e Pro to elettrico abbinato a quello a pedale che per avere più contatto a terra (925 mm al- rimane, un serbatoio da 9,8 litri senza mi- tezza sella), anche se comunque la posizio- scelatore separato ed un peso complessivo ne del manubrio è bella larga e dritta ed in- di 105 kg. vita alla guida in piedi. Il motore è incredibilmente morbido ed ela- stico in tutta la prima parte di erogazione,

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tanto che ti puoi quasi dimenticare le mar- 36 mm, gomme V Rubber con posteriore da ce. Sembra che si stia per spegnere ma in 120 di diametro. realtà è sempre pronto a darti una mano. Di contro, non è fatto per girare in alto e chia- E la Pro ma subito le marce non appena arrivi alla Sul modello di punta della ditta spagnola zona di apertura della valvola di scarico. abbiamo il top di gamma su ogni elemen- Anzi sembra quasi che non entri mai in cop- to della componentistica. Sali in sella e sai pia, come se lo fosse sempre e questo dona subito di essere su una moto pronto gara. alla guida tanta scorrevolezza nei percorsi Sella alta 960 mm da terra, manubrio con lenti e tortuosi, tanto che alla fine sei più piega dritta ed alta, distanza sella, pedane, veloce con questa che con la versione super manubrio davvero ottima. La forcella Kaya- kittata da gara. Non solo, ma essendo parti- ba da 48 mm con trattamento DLC ed escur- colarmente docile non strappa e non è scor- sione da 300 mm per aumentarne la scorre- butica con il risultato che a fine giornata sei volezza, unita a questo telaio rende la PRO anche molto meno stanco. veramente stabile soprattutto sul veloce, in particolare sulle buche a scalino che ven- Dal punto di vista sospensioni nonostan- gono copiate molto bene anche in velocità te il prezzo davvero aggressivo, troviamo grazie alla buona trazione del mono. Questo un pacchetto tecnico molto interessante in aspetto trasmette molta fiducia in termini di quanto monta la Kayaba da 46 mm a cartuc- guida e ti permette di osare sempre di più e cia aperta all’anteriore con escursione da di avere sempre la moto “in mano” e la si- 270 mm ed un mono sempre Kayaba settato tuazione sotto controllo. Dal punto di vista per essere molto morbido, il che permette termico abbiamo un propulsore molto sor- un’ottima trazione ed una sella più vicina a nione e progressivo nella prima parte di ero- terra. gazione e poi, nella zona dell’apertura della valvola diventa sorprendentemente poten- Come componentistica troviamo come freni te ed esplosivo. Su questo aspetto, perso- pompe AJP e pinze J.Juan (ora di proprietà nalmente preferisco maggiore equilibrio, di Brembo), come carburatore un Keihin da

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ma questa caratteristica è facilmente perso- opportunità per il mercato enduro in quan- nalizzabile grazie alla possibilità di variare to offre un pacchetto davvero completo e di di parecchio la risposta del motore grazie alto livello ad un prezzo imbattibile. La me- alla selezione della mappatura al manubrio. desima piattaforma del 300 inoltre, è propo- Nella versione nuvoletta, l’intervento dell’e- sta nelle differenti declinazioni e permette lettronica è evidente e taglia in maniera im- di poter scegliere fra tre modelli, la Ranger, portante nel punto di apertura della valvola la Standard e la Pro a seconda delle prefe- dove questa 300 tende a diventare esplosi- renze e tipologie di utilizzo, quasi come se va. Questo aspetto rende la progressione fosse un abito su misura! della schiena di potenza molto più lineare, ideale per i terreni scivolosi e le situazioni Per chi fosse intenzionato a provarla ed ac- più estreme. In questa versione Rieju ha op- quistarla è possibile andare presso i riven- tato per un carburatore più grande, sempre ditori che potete cercare sul sito ufficiale su Keihin ma diametro 38 mm. www.rieju.es/en. In questo modo, verrete contattati direttamente da Rieju Italia che Anche il pacchetto freni è di altissimo livello è in grado anche di spedire la moto diretta- con pinze e pompe Nissin di prima categoria mente a casa vostra! con un disco NG da 260 mm flottante all’an- teriore ed uno, sempre NG da 220 mm fisso al posteriore che trasmettono grande pro- PREZZI gressione e potenza. Il modello di punta è equipaggiato con molti accessori dedicati al • 300 MR RANGER € 6.900,00 racing come il manubrio Renthal TwinWall, • 300 MR PRO € 8.500,00 cerchi Goldspeed Pro HD, mozzi anodizzati rossi, ventola del radiatore, protezioni mo- tore e telaio Polisport, gomme e carico FMF.

Rieju dunque si conferma un’interessante

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KTM RC8C 2022, SUPERSPORTIVA SOLO PISTA. PREZZO E FOTO

Propulsore Duke 890R, 140 kg di peso, pacchetto aerodinamico derivato dalla MotoGP e ciclistica da pista. Arriverà in autunno

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cco finalmente la RC 8C, la supersportiva KTM che attendevamo da quando, nel 2014, il CEO E Stefan Pierer aveva parlato di una RC16 Moto- GP replica. Con il passare del tempo a Matti- ghofen hanno corretto il tiro, incentrando il progetto sul meno impegnativo bicilindrico 890, ma non la filo- sofia alla base del modello: uno strumento nato solo per la pista - analogamente a quanto avviene per le moto da cross, per capirci - e quindi privo di tutti quei compromessi stradali che non farebbero altro se non smussarne prestazioni e focus. Lontana dagli eccessi di potenza delle ammiraglie sportive di oggi, la RC 8C è pensata per definire un pacchetto velocissimo ma allo stesso tempo accessi- bile all’amatore, con una manutenzione non troppo impegnativa e tutto quello che serve per andare forte. Non stupisce quindi l’adozione del bicilindrico paral- lelo della Duke 890R, con poche differenze legate all’e- lettronica e ad aspirazione/scarico, scelta che sempli- fica manutenzione e messa a punto.

La potenza si attesta a 128 cavalli con 101 Nm di cop- pia, risultato ottenuto grazie a un nuovo airbox con fltro Twin Air alimentato dalla “bocca” presente sul cupolino, ma anche a un impianto di scarico in accia-

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io realizzato da Krämer Motorcycles con silenziatore Akrapovič in titanio con fondello in carbonio, sostitu- ibile in caso di necessità con un silenziatore da 98 dBA.

La gestione dell’elettronica passa da un cruscotto AIM MXS 1.2 RACE con display TFT da 5” collegato a un da- talogger con funzione GPS integrata. Il cruscotto è con- figurabile dal pilota per mostrare i dati richiesti - infor- mazioni rilevanti del motore, impostazioni centralina e dati del tempo sul giro in tempo reale, che possono poi essere successivamente analizzati con il software AIM RaceStudio interpolandoli con velocità, posizione in pista e persino i dati più specialistici come posizione acceleratore, regime di rotazione e marcia inserita, ac- celerazione, decelerazione, temperatura dell’acqua, la tensione della batteria, la modalità ECU e la pressione dell’olio.

La ciclistica Il telaio è un traliccio in acciaio al CromoMolibdeno (25CrMo4) leggero e rigido, con cannotto di sterzo regolabile nell’inclinazione (23,3 il valore d’apertura standard, ±1°) che sfrutta un pacchetto di sospensio- ni (ovviamente) WP APEX PRO. La forcella è una 7543 a cartuccia sigillata, completamente regolabile con registri separati per compressione ed estensione. L’ammortizzatore di sterzo è un WP APEX PRO 7117, anch’esso regolabile. Al retrotreno troviamo invece un monoammortizzatore 7746, completamente regolabi- le e con taratura separata per compressione ed esten- sione ad alte e basse velocità.

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I cerchi sono unità Dymag UP7X in alluminio forgiato con canale rispettivamente da 3,5” e 6”, che calzano pneumatici slick Pirelli Diablo Superbike in mescola SC 1 nelle misure 120/70R17 all’anteriore e 180/60R17 al posteriore, anche se è possibile salire fino alla misu- ra 200/55 se opportuno. L’impianto frenante è affidato a Brembo, con pinze Stylema fissate attraverso bul- loneria in titanio che lavorano dischi flottanti da 290 mm; al retrotreno il disco è da 230 mm. Il comando a manubrio è la pompa Brembo 19 RCS Corsa Corta.

L’offset della forcella può variare tra 26 mm e 28 mm. Anche l’altezza del posteriore può essere regolata, va- riando la lunghezza dell’interasse del mono WP e l’al- tezza della sella stessa.

Sovrastrutture, ergonomia e aero- dinamica Come è evidente fin dal primo colpo d’occhio, carena- tura e codino si ispirano alla KTM RC 16 MotoGP - i pro- gettisti sono gli stessi, del resto - e sono realizzati in ve- troresina rinforzata con pannelli in carbon-kevlar, con appendici aerodinamiche per migliorare la stabilità e il controllo dell’impennata. Tutti i pannelli sono dotati di sgancio rapido, e le parti più esposte sono dotate di protezioni per limitare i danni in caso di scivolata; sono infatti presenti tamponi su telaio, forcella, forcellone e serbatoio.

Il serbatoio autoportante da 16 litri è integrato nel co-

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done e si estende sotto la sella, centralizzando le mas- se e migliorando quindi la dinamica della RC 8C. Il ser- batoio è comunque facilmente svuotabile grazie a un connettore rapido del tubo del carburante, semplifi- cando lo svuotamento per il trasporto ma anche il cal- colo della quantità di carburante per le varie sessioni.

A livello di ergonomia, tutte le componenti sono state ovviamente pensate in funzione dell’impiego in circu- ito, con supporti pedane CNC regolabili e intercam- biabili; le pedane stesse offrono regolazione in altezza su un range di 66 mm, mentre un eccentrico sul telaio offre la possibilità di impostare l’altezza della sella su due posizioni. Stessa tecnologia per i “braccialetti” a supporto dei semimanubri, la cui angolazione può va- riare di oltre 30 gradi, con una regolazione in altezza di 25 mm e una regolazione in larghezza di 30 mm.

Il prezzo? Da amatori: 35.000 euro, IVA compresa. La RC 8C arriverà fra ottobre e dicembre, e le prenotazioni saranno aperte da giovedì 22 alle ore 16. Consideran- do com’è andata a finire con la 890 Adventure R Rally e la SuperDuke 1290 RR (la prima sold out in 48 ore, la seconda in 48 minuti!) se siete interessati vi consiglie- remmo di stare pronti...

32 MOTO.IT MAGAZINE N. 478 MOTO.IT MAGAZINE N. 478 33 NEWS NEWS Svelata nel paddock del Mondiale SBK di Assen una nuova versione della “Panigalina”. Sospensioni Ohlins e livrea dedicata

Ducati Panigale V2 Bayliss 1st Championship 20th Anniversary: una replica per il campione

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l 21 è un numero scolpito a fuoco nella me- I moria di molti ducatisti: è quello che ha accompagnato per tutta la sua carriera iridata. E proprio nel 2021 - anno che avrebbe dovuto vedere il ritorno del WDW dopo il “salto” dello scorso anno - per festeggiare i vent’anni dal suo primo titolo, ha scelto di dedicare al tre volte iridato un’edizione speciale, prodotta in serie numerata: la V2 Bayliss 1st Championship 20th Anniversary.

52 vittorie, 94 podi e tre titoli mondiali con tre diverse generazioni di bicilindriche Ducati: non è certo un caso se Troy è diventato uno dei piloti più amati dal popolo ducatista. Affetto assoluta- mente ricambiato, tanto che “Baylisstic” ha voluto scegliere direttamente il nome del modello - che grazia una bicilindrica, ovviamente, visto il suo palmares - e ha contribuito attivamente anche alla creazione del concept grafico. La base è ovviamente quella della Ducati Panigale V2, su cui si nota ovviamente la livrea speciale ispi-

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rata (al netto dello sponsor internet dell’epoca...) a quella della 996 R con cui Troy ha vinto il Mondiale 2001; sul serbatoio è stato riprodotto l’autografo di Troy, mentre sulla piastra di sterzo in alluminio ri- cavata dal pieno sono riportati il nome della moto e la numerazione progressiva. Ma l’estetica non è ovviamente l’unica variazione rispetto al modello standard, che si arricchisce di un comparto sospensioni di primissimo livello con un pacchetto Öhlins composto da forcella NIX30 monoammortizzatore posteriore TTX36 e ammor- tizzatore di sterzo regolabile. Cala anche il peso - diu ben 3kg - grazie alla scelta della configurazione monoposto (sella passeggero e pedane vengono comunque consegnate a corredo della moto) e all’adozione di una batteria agli ioni di litio. L’equipaggiamento si completa con manopole sportive, cover finale del silenziatore in fibra di carbonio e titanio e sella pilota realizzata in due di- versi materiali tecnici con doppia cucitura rossa e ricamo del numero 21 di Troy. La moto monta inol- tre le pompe freno e frizione autospurganti (come la Panigale V4 2021) con serbatoi olio fumè. Il resto della base tecnica resta invariato, con pro- pulsore bicilindrico Superquadro da 955 cc Euro 5 capace di 155 CV a 10.750 giri e una coppia mas- sima di 104 Nm a 9.000 giri, ciclistica basata sul telaio monoscocca front frame e design che con il modello 2021 si avvicina moltissimo a quello della Panigale V4.

Il pacchetto elettronico prevede ABS cornering Bosch, cambio elettronico bidirezionale nonché

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i controlli di trazione, freno motore e impennata (Ducati Quick Shift, Ducati Traction Control, Duca- ti Wheelie Control, Engine Brake Control) integrati nei tre Riding Mode (Race, Sport e Street) modifica- bili tramite il cruscotto TFT a colori da 4,3” con la nuova interfaccia grafica più intuitiva e funzionale che ha debuttato sulla Multistrada V4.

La moto è stata presentata ufficialmente da Ducati attraverso un episodio speciale della Ducati World Première che vi proponiamo qui sotto, protagoni- sti l’Amministratore Delegato Claudio Domenicali, il Team Manager Davide Tardozzi, al fianco di Bayliss per tutta la sua carriera in Ducati, il Direttore del Centro Stile Ducati Andrea Ferrare- si e l’Head of Product Communications di Ducati Giulio Fabbri, oltre naturalmente allo stesso Troy. E si replica domani, alle ore 13, con una conferen- za stampa virtuale durante il round di Assen del Mondiale SBK insieme al Direttore Sportivo Ducati Corse Paolo Ciabatti, e un giro d’onore che segnerà il debutto della Panigale V2 Bayliss 1st Champion- ship 20th Anniversary subito dopo la SuperPole Race di sabato, con in sella il pilota ufficiale dell’A- ruba.it Racing – Ducati Team Michael Ruben Rinal- di, che corre nel Mondiale con lo stesso numero di Bayliss.

La Panigale V2 Bayliss 1st Championship 20th An- niversary sarà disponibile nei concessionari della rete Ducati a partire da fine settembre 2021 al prez- zo di 20.990 euro franco concessionario.

40 MOTO.IT MAGAZINE N. 478 MOTO.IT MAGAZINE N. 478 41 NEWS NEWS Ricky Carmichael e Ivan Cervantes, in abbigliamento Triumph, annunciano la presentazione di un nuovo progetto Triumph dedicato al fuoristrada, motocross ed enduro

Triumph: arriva la gamma enduro e motocross!

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riumph Motorcycles annuncia MX ed Enduro alle quali prenderà parte in che sta lavorando a una nuova modo ufficiale. gamma di motociclette, de- dicate ai piloti professionisti Nick Bloor: CEO Triumph Motorcycles Ltd: T e amatoriali che corrono col Motocross e l’Enduro. Si tratta di un progetto “L’annuncio di oggi celebra l’inizio di un ca- volto ad inaugurare un capitolo completa- pitolo completamente nuovo per il nostro mente nuovo nella storia del Costruttore bri- brand, una sfida emozionante che siamo tannico, che si avvia a festeggiare quota 120 orgogliosi di poter condividere. Siamo con- anni nel corso del 2022: Triumph prevede di vinti al 100% di poter rappresentare un com- entrare nel mondo delle competizioni MX ed petitor solido e consistente all’interno di un Enduro attraverso un nuovo programma fac- mondo in cui la competizione è elevatissima, tory con l’obiettivo di scalare rapidamente i con un grande obiettivo in mente: quello di ranking e dimostrarsi un player competitivo offrire una nuova gamma di motociclette, in entrambe le categorie. altamente performanti ed eccitanti, a nuove generazioni di motociclisti Triumph. ” A ulteriore dimostrazione del forte commit- ment nel mondo delle competizioni, Trium- Ricky Carmichael: ph è orgogliosa di poter annunciare che la leggenda mondiale del Motocross Ricky Car- “Sono molto felice di poter ufficialmente co- michael e il 5x Campione del Mondo di Endu- municare il mio ruolo all’interno del team di ro Ivàn Cervantes fanno parte del team inter- Triumph Motorcycles, e ancora più emozio- no che si sta occupando della progettazione nato per il fatto di poter collaborare ad un e dello sviluppo delle nuove moto. progetto così ambizioso nell’ambito offroad. Sono onorato di poter contribuire al succes- Nel corso dei prossimi mesi, Triumph Motor- so di un Costruttore così prestigioso, e con cycles diffonderà ulteriori dettagli in merito tutta la modestia possibile penso di poter alla nuova gamma di motociclette, come ad contribuire a rendere veloci e competitive esempio le tempistiche previste per la pre- le nuove moto che verranno realizzate per le sentazione ufficiale e il lancio commerciale, competizioni. A questo punto della mia car- e comunicherà la tipologia di competizioni riera, trovo estremamente stimolante poter

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partecipare alla realizzazione di un progetto portante fin dall’inizio. Non solo perchè sono come questo, partendo dai primissimi passi. orgoglioso di poter collaborare con un’azien- La passione per la qualità e l’eccellenza che si da così storica, ma perchè ho sempre sogna- respira in questa azienda mi ha conquistato: to, da pilota, di poter mettere a disposizione chiunque abbia incontrato fino ad oggi, dagli la mia esperienza per progettare una futura ingegneri ai designers, ai responsabili dell’ gamma di moto da offroad partendo assolu- R&D …, ha mostrato una dedizione ed una tamente dall’inizio. Anzi, penso che sarebbe il passione che ho trovato coinvolgente e credo sogno di ogni pilota! ci porterà lontano. Poter condividere la stessa Chiunque stia collaborando con me in Trium- passione, è veramente qualcosa di stupendo. ph sta dimostrando una grande focalizzazio- Penso di poter dire già da oggi che, se cono- ne a produrre da subito le motociclette mi- scete la qualità costruttiva di una Triumph e gliori possibili. Non vedo l’ora di cominciare ne avete recentemente provata una, resterete a vedere queste nuove moto competere sui stupiti di quanto anche la nuova gamma of- campi gara in giro per il mondo, ma anche di froad risponderà agli stessi standard! Al di là presentarle insieme a tutto il team di Triumph del mio impegno personale, penso che quel- all’interno delle Concessionarie.” la di oggi sia una grande giornata per tutto il Che la marca inglese stesse allargando i pro- mondo dell’offroad, perché l’ingresso di un pri orizzonti al fuoristrada non è un mistero, Marchio così importante porterà ulteriore en- così come è noto abbia in atto partnership tusiasmo e alzerà il livello della competizio- tecnico-industriali e voglia proporre una ne. Non vedo l’ora di osservare le reazioni del gamma di cilindrata inferiore a seicento per pubblico non appena si potrà vedere e tocca- attrarre un nuovo pubblico di appassionati. re con mano la nuova gamma di modelli!” Attraverso quali modelli è impossibile dirlo. Dipende da molti fattori e le opzioni sono tan- Ivan Cervantes: te anche per quanto riguarda le motorizzazio- ni: solo termiche o anche elettriche? Di sicuro “Mi sono appassionato alle motociclette è una buona notizia. Triumph quando ero ancora un bambino, at- traverso i film e la televisione. Quindi è fanta- stico essere coinvolto in un progetto così im-

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Bullit Hero 125 Gulf Edition: serie limitata per la piccola scrambler belga

a Casa belga Bullit Motorcycles ha pre- sentato una versione speciale e limitata della sua Hero 125: soltanto 250 esem- L plari per una - a nostro avviso - riuscita - livrea Gulf Black Limited Edition in collaborazione con Gulf Oil; la versione speciale non aggiunge nulla tecnicamente alla piccola scrambler di 125 cc, se non un gruppo ottico con DRL e la placchetta numerata che contraddistingue il numero progressivo dell’esemplare in edizione limitata. Bella ed evocativa livrea per la Bullit Hero 125 in edizione La Hero 125 è prodotta in Cina e ha un motore mono- limitata a 250 esemplari. Costa

DI ANTONIO PRIVITERA 3449 euro ma non è importata in Italia 48 MOTO.IT MAGAZINE N. 478 MOTO.IT MAGAZINE N. 478 49 NEWS NEWS

cilindrico da 11,6 cavalli, cinque rapporti e alimentato a iniezione elettronica, i freni sono a disco su entrambe le ruote con frenata combinata e ruote da 18 pollici an- teriormente e 17 dietro, la forcella è a steli rovesciati e il peso a secco è di 112 kg. Gli pneumatici, nel caso della Gulf Black Limited Edition sono dei CST tassellati, men- tre l’altezza della sella può variare tra gli 86 e i 91 centi- metri. Non è previsto, per adesso, l’ingresso in Italia delle moto Bullit il cui catalogo, per inciso, spazia dalla custom bi- cilindrica come la V-BOB 250 alla café racer Spirit 125 e da poco si è arricchito di un’interessante Hero 250 con motore raffreddato a liquido ma è notevole, per chi gra- disce il genere, anche la Hero 125 in livrea White Racing, andate sul sito...

La Bullit Hero 125 Gulf Black Limited Edition è in vendita in Belgio a 3.499 euro.

50 MOTO.IT MAGAZINE N. 478 MOTO.IT MAGAZINE N. 478 51 NEWS NEWS I costruttori francesi di DAB Motors hanno svelato un nuovo concept pensato per DAB i più giovani. Ovviamente Concept-E, elettrico, si tratta di un supermoto roadster da 13,4 CV minimal per la città

a prima moto non si dimentica mai. De- vono aver pensato a questo i francesi di DAB Motors quando hanno messo in L cantiere questa moto elettrica fatta su misura per i neopatentati. Il prototipo, prodotto in collaborazione con i designer Outercraft, ha 13,4 cavalli ed è dotato di una batteria agli ioni di litio da 51,8 V. L’ideale per spostarsi in città con zero emissioni e con un gran stile.

La Concept-E, da quel che si può vedere, ha finiture di pregio e monta sospensioni Öhlins e una pinze Berin-

DI MARCO BERTI QUATTRINI

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ger in alluminio lavorate al CNC. La strumentazione è montata direttamente nella parte superiore della forcel- la e la luce anteriore è nascosta sotto uno schermo che richiama la tabella del flat track.

Il telaio e molte componenti sono in fibra di carbonio per contenere al massimo il peso. Grande cura è stata messa anche nella cura dei dettagli: i cavi a vista sono davve- ro pochissimi, per esempio. La trasmissione è affidata a una cinghia Gates e la sella è in materiale Ripstop.

Non è detto che finiture così premium poi verranno adottate anche nella versione per il pubblico ma rimane comunque probabile, considerato il prodotto e il mar- chio, che il prezzo sia tutt’altro che economico.

54 MOTO.IT MAGAZINE N. 478 MOTO.IT MAGAZINE N. 478 55 USATO USATO Italiane, giapponesi, tedesche o americane? Le bagger usate sono ottime per viaggiare comodamente ad andature rilassate o... per fare una follia Moto, consigli per gli e partecipare al MotoAmerica acquisti. 7 Bagger King of the Baggers usate: viaggiare in relax o... partecipare al MotoAmerica?

di Antonio Privitera

ow, long, massive. Così veniva de- grande successo dell’incredibile campionato del scritta qualche anno fa una grossa MotoAmerica Mission King of th Baggers dove bicilindrica destinata principalmen- questi pachidermi si sfidano in pista mantenen- L te al mercato americano e a coloro do le borse laterali e l’architettura generale del che amano le moto granitiche, grandi e gustose veicolo. Ma anche se il vostro intento è soltanto da guidare in totale rilassatezza, e allo stesso quello di acquistare una bagger usata per farci modo - basse, lunghe e massicce - potremmo del sano turismo – magari anche invernale – qui definire le moto che sono oggetto della rassegna trovate 7 degnissime rappresentanti di questa che vi proponiamo: le grandi bagger. Moto dota- categoria che abbiamo scovato nei nostri annun- te spesso di motori di cubatura oversize e dalle ci dell’usato. Poi, se magari vi viene in mente di grandi doti di passista, regali nel comfort e che spogliare del superfluo, potenziarle e aggiornare spesso non nascondono una certa voglia di farsi la ciclistica per poterci girare in pista... fateci un notare. fischio.

Tornano alla ribalta adesso più che mai, dopo il Data la non amplissima platea di riferimento per

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la categoria, non sempre abbiamo avuto modo Harley-Davidson 114 Road Gli- di fare un prova approfondita ma potrete in parte de Special rifarvi con la voce “recensioni” che trovate abbi- La moto vincitrice del fantastico campionato nata ad ogni modello in vendita, voce nella quale King of the Baggers, ma sopratutto un tourer ico- gli stessi proprietari dicono la loro sulla moto. nica: la Harley-Davidson 114 Road Glide Special

sfoggia il noto motore Milwaukee Eight da 114 pollici cubi (1868 cc.). La carenatura avanzata BMW K 1600 B e non solidale al manubrio rende la Road Glide La BMW K 1600 B è una bagger parente stretta più agile delle altre sorelle touring, che vanta una delle K 1600 GT e GTL della quale vi proponiamo il guidabilità insospettabilmente dinamica anche test che potrà dare indicazioni non distantissime se abbinata ad un peso che supera i 370 kg. Le da quelle che riguardano la bagger. Motorizzata quotazioni risentono del prestigio del Marchio e con il fantastico motore a sei cilindri in linea con degli accessori installati che spesso fanno lievita- cambio a sei marce (la retromarcia è elettrica) e re il valore della moto: nei nostri annunci dell’u- trasmissione finale ad albero dotato di 160 cv a sato si trova a quotazioni vicine ai 30.000 euro. 7.750 giri e di oltre 17 kgm di coppia a soli 5.250 giri. Come sulle altre K 1600 le sospensioni sono affidate ai sistemi Duolever anteriore e Paralever GoldWing F6B posteriore che sono peculiarità BMW, le ruote Prendete un super tourer come la Goldwing, ti- sono da 17 pollici e il peso supera abbondante- ratele via il baule centrale e una certa aliquota mente i 300 kg in ordine di marcia. Fuori produ- di sovrastrutture: ecco la Honda Goldwing F6B, zione dal 2020, per lei e per per la sorella Grand dove B sta per Bagger, ovviamente. Anche qui America (dotata del baule posteriore) quotazioni troviamo un motore a sei cilindri raffreddato a elevate, nei nostri annunci non le trovate a meno liquido, ma stavolta con architettura boxer e da di 20.000 euro. 1.832cc: 87 kW e 167 Nm rispettivamente i valori

di potenza e coppia massima, per un peso che si attesta sui 385 kg. Possiede una guida gustosa

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sul misto, un comfort comunque elevato in auto- strada ed un insospettabile agilità – fatte le do- Moto Guzzi MGX-21 vute proporzioni – in città. Prezzi medi nei nostri La risposta italiana alle Bagger d’oltreoceano è annunci attorno ai 14.500 euro. l’affascinante Moto Guzzi MGX-21. Presentata nel 2014, nasce sull’ottima base della Moto Guzzi California 1400 e dal genio di Miguel Galluzzi. Si Indian Challenger Dark Horse distingue per la ruota anteriore lenticolare da 21 L’antagonista nel King of the Baggers della Har- pollici e per il motore bicilindrico a V trasversale ley-Davidson è stata lei, la Indian Challenger Dark di 1.380 cc, capace di erogare 96 cavalli a 6.500 Horse spinta dal motore Power Plus da da 1.769 giri e forte di ben 120 Nm a 3.000 giri. Una vera cc e 122 CV e che rappresenta l’anima bagger opera d’arte che ha anche il curioso nome di Flu- della tourer Challenger Limited, molto simile per ing Fortress, ma che a media velocità si condurre prestazioni dinamiche e dotazione e della quale in modo intuitivo e affronta senza problemi an- vi proponiamo la prova del nostro Edoardo Lic- che i tornanti. L’unico esemplare usato in vendita ciardello. Prezzi per un esemplare usato, l’unico nei nostri annunci ha una richiesta di 17.200 euro. sui nostri annunci, attorno i 27.000 euro.

Suzuki Intruder C 1500 T Kawasaki VN 1700 Voyager A scavare indietro nel tempo, ma nemmeno tan- Nata nel 2011 e non più presente sul nostro mer- to, troviamo anche questa bella Bagger di , cato, la Kawasaki VN 1700 Voyager è dotata di la Intruder C 1500 T, uscita dal nostro mercato nel un bicilindrico a V di 1700 cc da 73 cavalli ma da 2016: spinta da bicilindrico a V di 54° da 1462 cc una coppia di ben 136 Nm a 2.750 giri. Non molto raffreddato a liquido con distribuzione plurival- diffusa in Italia, è comunque una moto valida e vole bialbero, doppia accensione, raffreddamen- confortevole, dal peso elevato come tutte le sue to a liquido e alimentato da tre airbox separati. concorrenti, in questo caso 382 kg. Prezzo dell’u- Non avrà partecipato al King of the Baggers ma ci nico esemplare usato rintracciabile nei nostri an- sembra una moto interessante nella sua catego- nunci, 9.500 euro. ria e che, nei nostri annunci ha un prezzo (anche qui, esemplare unico) di 12.900 euro.

60 MOTO.IT MAGAZINE N. 478 MOTO.IT MAGAZINE N. 478 61 ATTUALITÀ ATTUALITÀ La nostra inchiesta su ritardi negli arrivi, e quindi sulle carenze di modelli in vendita, dà voce questa volte ai costruttori per conoscere Acquistare oggi una motivi e possibili soluzioni al problema. Non tutte le marche moto nuova? Difficile... sono colpite allo stesso modo e bisognerà Vi spieghiamo il attendere molto per tornare alla normalità perché - Ep.3: Le Case costruttrici

eggendo i dati di vendita del nuo- nali ha fatto sì che i costruttori aumentassero le vo e dell’usato si stenterebbe a produzioni. Eppure tanti modelli hanno accusa- credere che in Italia ci siano pro- to e continuano a soffrire ritardi nelle consegne L blemi negli arrivi di nuove moto, – ce lo raccontano gli appassionati e i stessi con- e scooter, nelle concessionarie. cessionari - e c’è il timore che nei prossimi mesi Nel mese di giugno il mercato del nuovo è infatti la situazione faticherà a stabilizzarsi e che, anzi, cresciuto del 35% rispetto allo stesso mese del ci sarà un calo di offerta rispetto alla domanda 2019, un anno “normale” quindi, e nel primo perché sarà esaurito lo stock nelle concessio- semestre le immatricolazioni hanno segnato un narie. Dopo una prima analisi sulla situazione +56% sul difficile 2020 e ancora un +19% sullo ritardi nella sua complessità, e una seconda stesso periodo del 2020. che ha riguardato la problematica di mancanza Da parte sua il mercato dell’usato ha visto i pas- di prodotto vissuta dalle concessionarie – ulti- saggi di proprietà aumentare nei primi sei mesi mo anello della catena di produzione/vendita di quest’anno del 23% sul 2019 e del 55% sul – questa volta abbiamo voluto sentire le case 2020. La prevista ripresa dei mercati internazio- costruttrici e gli importatori che sono le prime

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parti in causa, in contatto con la produzione e Diversi lettori ci segnalano la difficoltà di trovare con la spedizione dei modelli. moto nuove presso la rete vendita. Potete con- A tutte le maggiori marche abbiamo posto fermare questa problematica? quattro quesiti inerenti la situazione ritardi e le Oggi in tutti mercati in cui siamo presenti as- relative implicazioni. Qui sotto trovate le rispo- sistiamo ad una domanda effervescente: per ste che ci sono arrivate, risposte che in alcuni quanto abbiamo aumentato la nostra capacità casi suggeriscono alcuni rimedi. produttiva risulta difficile tenerne il passo. C’è chi, come Honda, attribuisce i ritardi soprat- Quali sono i fattori che hanno causato questi tutto alle difficoltà della logistica, a partire alle ritardi? Erano prevedibili? componenti base. Chi, come Yamaha, è dell’av- A seguito della pandemia tutta la filiera è per- viso che molti produttori dovranno riflettere cir- corsa da forti tensioni: a fronte di una doman- ca gli effetti della globalizzazione “che porta le da che continua a crescere con ritmi anomali aziende a un equilibrio delicatissimo”. Oppure rispetto allo storico si sono verificate forti per- chi, come Suzuki, fatica a pronosticare il ritorno turbazioni a livello di approvvigionamento del- alla vecchia normalità, prevedendo invece una le materie prime e delle componenti. La corsa a nuova normalità fatta di costi dei trasporti più produrre ha innescato un prevedibile incremen- elevati. Non tutte le case sono in difficoltà e per to dei costi sia in termini di materie prime che di tutti i prodotti. logistica. Per quanto si possano stimare certe Ad esempio KTM stenta soltanto con i modelli dinamiche tensive, la risposta produttiva rima- 125 e 390 costruiti in India, mentre Ducati non ne sempre complessa da mettere in pratica: a ha accusato particolari problemi e, anzi, in que- livello globale non si può pensare di fermare un sti mesi è riuscita a consegnare globalmente un sistema produttivo interconnesso come quello numero di moto superiori rispetto al passato. dei paesi contemporanei e farlo ripartire dalla Quando ritorneremo in carreggiata? Da più par- sera alla mattina senza contraccolpi e ritardi. ti si prevede che dovremo convivere con queste Quali sono le soluzioni a breve termine per ov- difficoltà anche nella prima parte del prossimo viare a questo problema? Quando si tornerà a anno, se non oltre. una situazione normale? Per quanto sia difficile fare una stima in numero di mesi, è chiaro che questa situazione durerà BETAMOTOR ancora un bel po’. Comprendiamo il disagio che Risponde Stefano Soldani - Export Manager tutto questo crea fra clienti e concessionari.

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Siamo quotidianamente impegnati per stabiliz- Si, è un momento davvero particolare quello zare la nostra produzione, rispondere alla cre- che stiamo vivendo, le moto disponibili presso scente domanda del mercato e fornire quanta la rete vendita sono molte poche rispetto alla più visibilità possibile sulle consegne. E’ però grandissima richiesta di nostri prodotti. Questo importante essere tutti consapevoli che il mo- fenomeno purtroppo è comune a tutti i nostri mento è speciale e occorre un po’ di pazienza modelli in gamma sia moto sia e-bikes e su tutti di fronte ad una situazione realmente anomala. i mercati nei quali operiamo. Quali sono i fattori Tutto sommato ci pare che il sistema produttivo che hanno causato questi ritardi? Erano preve- abbia reagito: si producono e si vendono più ci- dibili? Come sempre, quando si ha a che fare con clomotori e motociclette, segno evidente che il fenomeni così diffusi e complessi le cause sono mercato è sano e reattivo. molteplici. Da un lato c’è l’esponenziale aumen- In futuro cambieranno le strategie industriali e to della domanda, quindi moltissime persone produttive per evitare la mancanza di prodotto? che per ragioni in parte legate alla pandemia Difficile dire se una strategia per evitare o ridur- hanno trovato nelle due ruote sia un mezzo per re gli effetti che stiamo vivendo sia possibile: il spostarsi sicuro che un ritorno straordinario alla contesto è realmente eccezionale, il sistema libertà. Riscoprire la gioia di muoversi e di viag- produttivo della moto è complesso e certe dif- giare in moto o in bicicletta, ritrovando sé stessi ficoltà crediamo sia inevitabili. Come al solito di e gli altri. I ritardi che partono dall’approvvigio- fronte a mercati variabili, approccio flessibile e namento delle materie prime, si ripercuotono struttura leggera sono premiati ma è anche im- nella produzione dei vari componenti, creando portante non cadere nella tentazione di esage- non poche difficoltà nell’assemblaggio di pro- rare nella risposta. dotti complessi come una moto. La grande domanda produttiva, abbinata alla poca disponibilità, ha fatto inoltre crescere i prezzi dei prodotti mettendo ancora in maggio- FANTIC MOTOR re difficoltà le aziende. Anche il mondo della lo- Risponde Mariano Roman – Amministratore De- gistica globale ha subito dei grossi traumi a tutti legato noti, con mancanza di affidabilità sulle conse- Diversi lettori ci segnalano la difficoltà di trovare gne e esagerati aumenti nei prezzi: da quattro a moto nuove presso la rete vendita. Potete con- cinque volte rispetto alle tariffe del 2020. fermare questa problematica? Avevamo già previsto un aumento della doman-

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da, potenziando la nostra capacità produttiva e mo che le nuove strategie saranno focalizzate programmando in anticipo un aumento della ad un maggior controllo degli approvvigiona- produzione. Dall’altro lato era però difficile pre- menti, riducendo i rischi di ritardi e rallenta- vedere che tutta la filiera produttiva andasse in menti produttivi. Pensiamo che riportare la crisi non garantendo i quantitativi ordinati nelle produzione di componenti in Europa si traduca tempistiche programmate. in una riduzione di tempi, rischi di fornitura e L’acquisizione della Motori Minarelli garantisce tutto ciò consentirà di avere anche un vantag- a noi e ai nostri clienti un maggior controllo del- gio economico globale. Ci auguriamo che molti la catena logistica e produttiva per la fornitura altri costruttori, come noi, scelgano l’Europa e dei motori. Quali sono le soluzioni a breve ter- l’Italia. Un frutto di queste riflessioni è l’acquisto mine per ovviare a questo problema? Quando di Motori Minarelli, con l’obiettivo di costruire si tornerà a una situazione normale? un nuovo centro di eccellenza motoristico euro- Non ci sono ricette facili o metodi già pronti. peo, sia nel settore motociclistico sia in quello Sicuramente una maggiore pianificazione delle della mobilità elettrica. vendite a medio-lungo termine in collaborazio- ne con i nostri clienti, dealer e importatori può aiutare ad un’ottimizzazione di tutti i processi HONDA minimizzando i ritardi nelle consegne dei pro- Dalla Direzione Vendite è arrivato un commen- dotti. Essendo inseriti in un contesto assoluta- to riassuntivo Come un po’ tutte le case anche mente globale è difficile stimare quando si tor- Honda, in Italia, sta avendo problemi di ap- nerà alla normalità, forse dovremmo almeno provvigionamento sia di moto e scooter, sia di dal punto di vista produttivo abituarci a nuove accessori. Ovviamente tutte queste problemati- regole e pensare in maniera nuova e innovativa. che sono legate in modo diretto o indiretto alla Secondo noi dovremo convivere con questa si- pandemia. I ritardi, quantificabili tra i 60 e i 90 tuazione instabile anche per tutto il 2022. giorni rispetto alla pianificazione, sono dovuti In futuro cambieranno le strategie industriali e principalmente alla lentezza delle spedizioni, produttive per evitare la mancanza di prodotto? la cui filiera ha subito dei rallentamenti a livello Oltre al già citato maggiore sforzo necessario globale. Non parliamo solo dei veicoli prodotti sulle programmazioni e pianificazioni, ritenia- e pronti per la vendita, ma anche della compo-

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nentistica necessaria a produrli. È difficile ipo- termine per ovviare a questo problema? Quan- tizzare quando la situazione tornerà alla norma- do si tornerà a una situazione normale? lità, bisognerà attendere l’autunno inoltrato per Oggi abbiamo un livello di stock medio buono avere un quadro più chiaro. anche per i modelli sopra citati, almeno in Italia. La situazione è già però avviata verso la norma- lizzazione. Difficile stimare il ritorno alla norma- lità, visto il continuo evolversi della situazione KTM, HUSQVARNA e GASGAS globale di materie prime e trasporti. A livello Risponde Paolo Carrubba - Head of Marketing di gruppo KTM, quindi KTM, Husqvarna Motor- Diversi lettori ci segnalano la difficoltà di trovare cycles e GASGAS, al momento possiamo dire di moto nuove presso la rete vendita. Potete con- aver avuto comunque un impatto solo parziale. fermare questa problematica? Tutta la gamma enduro, motocross, mini e l’in- Finora le uniche difficoltà di approvvigionamen- tera gamma stradale sopra i 500 cc è in pronta to, leggi ritardo nelle consegne, sono legate ai consegna o disponibile, compatibilmente con le modelli prodotti dalla partner Bajaj in India e normali tempistiche di produzione. nello specifico i modelli stradali 125 e 390 Duke, In futuro cambieranno le strategie industriali e e 390 Adventure di KTM, Svartpilen 125 e 401 e produttive per evitare la mancanza di prodotto? Vitpilen 401 per Husqvarna Motorcycles. Ad oggi non abbiamo in programma di cambia- Quali sono i fattori che hanno causato questi ri- re le nostre strategie industriali. tardi? Erano prevedibili? Nella maggior parte dei casi i ritardi sono dovu- ti alle ormai ben note cause legate a difficoltà negli approvvigionamenti delle materie prime MV AGUSTA e all’impatto molto pesante che la pandemia Risponde Raffaele Giusta - Global Sales Director ha avuto in India nei primi mesi dell’anno. Par- Diversi lettori ci segnalano la difficoltà di trovare liamo di un ritardo medio stimato di circa due moto nuove presso la rete vendita. Potete con- mesi rispetto alla data iniziale di arrivo delle fermare questa problematica? moto in Europa. Quali sono le soluzioni a breve Sì, confermiamo che abbiamo avuto un succes-

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so della nuova gamma 2021 superiore alle più Stiamo lavorando duramente per ridurre il più ottimistiche aspettative, ed oggi abbiamo an- possibile i disagi, abbiamo ancora qualche dif- cora un back order clienti finali importante che ficoltà con le tempistiche degli approvvigiona- stiamo evadendo con difficoltà, ma anche con menti pianificati correttamente da mesi. regolarità. Attualmente stiamo dando priorità In ogni caso prevediamo di consegnare tutti gli agli ordini clienti finali della nostra rete ven- ordini dei clienti finali entro ottobre. dita ufficiale, che più ha seguito quest’anno la Prevediamo che dovremo convivere ancora per nuova politica commerciale di MV Agusta e che un po’ di tempo con queste difficoltà. Il recupe- più ha investito nel nostro marchio. Quali sono rare la produzione degli ordini in ritardo da par- i fattori che hanno causato questi ritardi? Erano te di tutte le case motociclistiche ha innescato prevedibili? Dobbiamo ammettere che il mon- un notevole incremento dei costi sia in termini do sta lentamente emergendo dalla crisi sanita- di materie prime che di logistica. ria ed economica globale che ha colpito tutto il Comprendiamo il disagio che tutto questo crea settore l’anno scorso e gran parte di quest’an- ai nostri clienti e concessionari. Siamo ogni no. In questi mesi non abbiamo mai smesso di giorno impegnati nel rendere stabile la nostra lavorare e abbiamo investito in processi e nuovi produzione, rispondere alla crescente doman- prodotti in linea con il nostro piano industriale. da del mercato e dare ai nostri clienti delle date Tuttavia, i lunghi effetti della pandemia stanno di consegne più attendibili e certe. ancora sconvolgendo la catena di approvvigio- E ‘importante essere però tutti consapevoli che namento globale del mercato motociclistico stiamo vivendo un momento eccezionale, ed mondiale, con ridotte quantità di materie prime affrontarlo dal punto di vista del cliente/conces- e componenti come semiconduttori e micro- sionario con un po’ di pazienza. È difficile ipotiz- chip. Per MV questo si traduce ancora in ritardi zare quando la situazione tornerà alla normali- nella ricezione di alcuni componenti dai nostri tà. È una situazione in continua evoluzione. fornitori, con inevitabili ripercussioni sulle con- In futuro cambieranno le strategie industriali e segne ai nostri clienti. Nulla di tutto questo era produttive per evitare la mancanza di prodotto? prevedibile. Quali sono le soluzioni a breve ter- Non ci sono soluzioni immediate e facili da mine per ovviare a questo problema? Quando si implementare nel breve periodo. Sicuramen- tornerà a una situazione normale? te una migliore pianificazione delle vendite a

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medio-lungo termine con la nostra rete com- SUZUKI merciale, e di conseguenza con i fornitori, può Risponde Enrico Bessolo - Direttore Commer- migliorare il processo di approvvigionamento ciale divisione Moto minimizzando i ritardi nelle consegne delle Diversi lettori ci segnalano la difficoltà di trovare moto. Il sistema produttivo della moto è mol- moto nuove presso la rete vendita. Potete con- to complesso, ci sono molte variabili interne fermare questa problematica? ed esterne che influiscono nel risultato finale. In seguito alla pandemia da Coronavirus, la ri- Forse dovremmo implementare nuove regole e chiesta nel mercato motociclistico è cresciuta pensare in maniera nuova e innovativa, o even- esponenzialmente in tutto il mondo, tanto da tualmente riportare la produzione di compo- creare una domanda di molto superiore all’of- nenti in Europa per una riduzione dei tempi, per ferta. Quindi confermiamo i ritardi dell’arrivo avere un vantaggio globale. Il Mercato Europeo delle moto nuove, sia per motivi di logistica che si sta organizzando per incrementare notevol- di produzione dovuti alla scarsità di componen- mente la capacità produttiva di semiconduttori ti in particolare semiconduttori per non dipendere dalla sola Cina, mentre per Tuttavia lo stock sia di Suzuki Italia che dei no- le materie prime ci aspettiamo che i governi eu- stri dealer dovrebbe essere sufficiente a fron- ropei agiscano prontamente ai nuovi fabbiso- teggiare la domanda, almeno nel breve periodo gni. Ma ricordiamoci che questi cambiamento Quali sono i fattori che hanno causato questi ri- richiedono tempo. tardi? Erano prevedibili? Colgo l’occasione per ringraziare i nostri clienti La crescita esponenziale della domanda, uni- per la fiducia, la comprensione, il sostegno e la tamente alle ripercussioni verificatesi in questi lealtà in questi tempi difficili. Ci aspetta un otti- mesi sulla intera catena logistica mondiale, mo futuro, continueremo a investire, a crescere ha messo in crisi la filiera produttiva creando e ed aprire nuovi canali e opportunità in questo ritardi nell’approvvigionamento dei materiali settore. necessari per la costruzione della componen- tistica meccanica (materie prime) ed elettroni- ca (semiconduttori). Quali sono le soluzioni a breve termine per ovviare a questo problema?

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Quando si tornerà a una situazione normale? che se con notevoli ritardi, stiamo consegnando Suzuki si sta impegnando cercando con ogni con tempistiche entro i 60/90 giorni dall’ordine. mezzo di far arrivare le moto dalla fabbrica Ricordo che TM non è una moto standard per- giapponese, anche attraverso rotte più costose tanto il nostro cliente è già abituato ad ordinare di cui assorbe per intero il costo. ed aspettare una moto costruita su specifiche Difficile pronosticare il ritorno alla “vecchia” personali, un po’ come in sartoria si aspetta normalità. Più facile prevedere una “nuova” l’abito su misura, a differenza di comprare un normalità fatta di costi logistici più elevati abito nella grande distribuzione che si vuole In futuro cambieranno le strategie industriali e portare subito a casa e indossare. produttive per evitare la mancanza di prodotto? Quali sono i fattori che hanno causato questi Già oggi ad esempio l’Europa si sta attrezzando ritardi? Erano prevedibili? per raddoppiare la capacità produttiva di semi- I ritardi sono dovuti ad alcuni fornitori che a conduttori per non essere sotto lo scacco della loro volta si sono trovati ad affrontare carenza Cina. Quindi sì, è ipotizzabile che cambieranno di materie prime, ed aumenti vertiginosi delle adattandosi alla nuova realtà. Per il tema delle stesse nonché aumenti incredibili pari anche a materie prime dovranno essere invece i Governi cinque volte rispetto al passato per i trasporti ad agire. oltre oceano. In automatico molte aziende per non rimetterci su commesse già confermate e pagate in anti- cipo dai committenti e non potendo richiedere TM RACING delle integrazioni, hanno cercato altre strade Risponde Roberto Aloi - International Sales & di approvvigionamento, a volte riuscendoci a Marketing Manager volte no. Quali sono le soluzioni a breve termine Diversi lettori ci segnalano la difficoltà di trovare per ovviare a questo problema? Quando si tor- moto nuove presso la rete vendita. Potete con- nerà a una situazione normale? fermare questa problematica? La soluzione a breve termine non c’è in alcuni ci- Sì, confermo problematica. Anche se non ab- cli produttivi ed industriali; per la nostra biamo mai deciso di annullare consegne da azienda produce quasi tutto internamente e si è parte nostra di nessun prodotto, pertanto an- organizzata con forti scorte di materie prima già

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durante il primo periodo della pandemia. carenza di materie prime. Questa situazione ha In futuro cambieranno le strategie industriali e portato sia a slittamenti nelle produzioni e tem- produttive per evitare la mancanza di prodotto? pi più lunghi per assemblare i prodotti con tut- Sicuramente prevediamo che molte aziende di te le parti necessarie, sia a una cogestione del alcune lavorazioni industriali ritornino a pro- traffico commerciale mondiale. Diciamo che si durre in Europa, considerando che ad oggi il ri- è “perfezionato” uno scenario unico e, spero, sparmio che prima ottenevano spostando i poli irripetibile. Quali sono le soluzioni a breve ter- produttivi in Oriente non esiste più ed anzi è mine per ovviare a questo problema? Quando si aumentato anche notevolmente i costi del pro- tornerà a una situazione normale? dotto finale. Ma questo è un cambiamento che Nella sua complessità la pandemia ci impone richiede tempo, se non anni. anche una serie di considerazioni. Sono con- vinto che molti produttori, in tutti mercati e in diversi settori, dovranno riflettere circa gli effetti della globalizzazione che porta le aziende a un YAMAHA equilibrio delicatissimo, si gioca su un filo sotti- Risponde Andrea Colombi – Country Manager le che vede fornitori e produzioni sparsi in tutto Yamaha Italia il mondo e la messa in moto di una quantità di Diversi lettori ci segnalano la difficoltà di trovare scambi internazionali forse al limite. Credo che moto nuove presso la rete vendita. Potete con- la situazione, se nient’altro dovesse accadere, fermare questa problematica? andrà via via migliorando tornando, nei prossi- Nel 2021 tutta la filiera è stata caratterizzata da- mi 9/12 mesi, a un livello più “normale”. gli effetti dell’emergenza su scala mondiale ed In futuro cambieranno le strategie industriali e è questo il motivo per il quale abbiamo avuto produttive per evitare la mancanza di prodotto? ritardi nell’arrivo dei prodotti. Ma soprattutto Come dicevo, ogni azienda farà le proprie valu- tutto ciò che è arrivato è stato venduto imme- tazioni in termini di economicità, efficienza ma diatamente in un mercato estremamente forte anche forse considerando i rischi di una supply e con tutti i segmenti in crescita. chain estremamente frammenta. Probabilmen- Quali sono i fattori che hanno causato questi ri- te, e mi auguro, alcune logiche cambieranno tardi? Erano prevedibili? lievemente anche in funzione di un sistema eco- I lockdown generalizzati, in giro per il mondo, nomico più sostenibile, concetto che l’emergen- hanno compromesso il normale approvvigio- za ha decisamente sottolineato e ne ha accele- namento dai fornitori per cui si è assistito a una rato la diffusione e la comprensione.

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Diminuiti gli incidenti in Italia. Meno per i motociclisti

l Rapporto ACI-ISTAT sull’incidentali- tà stradale, che viene pubblicato ogni anno, fornisce statistiche dettagliate Secondo il Rapporto ACI- I sugli incidenti che avvengono sulle ISTAT sull’incidentalità strade italiane. stradale, è soprattutto a Il rapporto del 2020 è stato naturalmente influen- causa del lockdown se zato dalla diminuzione dell’uso di tutti i mezzi di trasporto a causa del lockdown nazionale dei mesi nel 2020 sono calati gli di marzo e aprile e dei successi provvedimenti di co- incidenti e i feriti (di un prifuoco e non che hanno limitato gli spostamenti per lunghi periodi. terzo) e sono diminuite le vittime (-25%). Per Ragion per cui, rispetto al 2019, le diminuzioni dell’incidentalità nelle sue diverse sfaccettature si i motociclisti, però, il sono dimostrate superiori rispetto agli andamenti calo è stato inferiore. La degli ultimi anni: da un quarto a un terzo nell’ulti- distrazione resta la prima

di Maurizio Gissi causa di incidente

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mo anno. eccesso di velocità. Peggiori le strade urbane Nell’ordine si stratta di incidenti dovuti per Complessivamente gli gli incidenti sono stati guida distratta o andamento indeciso (nel 118.298 (-31%), ovvero in media 324 al giorno; numero di 23.802 che rappresenta il 15,7% erano stati 172.183 nel 2019). I feriti 159.249 del totale: un incidente su sette e causato da (-34%), contro i 241.384 nel 2019, e dei quali questi comportamenti), mancato rispetto di gravi 14.102 (17.600 nel 2019). precedenza o del semaforo (21.985 incidenti, il 14,5% del totale); velocità troppo elevata I morti sono stati 2.395 (-24,5%) rispetto ai (15.194: 10%). 3.173 del 2019. Tra le 2.395 vittime della stra- da, 1947 (l’81,29%) sono uomini e 448 donne Seguono il mancato rispetto della distanza (18,71%).. di sicurezza (13.148 casi: 8,7%) e le manovre La diminuzione di incidenti più consistente si irregolari, come la retromarcia, l’ inversione, è registrata sulle autostrade (-39,9%), segui- l’invasione di corsia, le manovre irregolari per te da strade urbane (-31,7%) ed extraurbane sostare o attraversare la carreggiata. Si tratta (-27,5%). di 11.294 casi, l’8,7%. Sempre sulle autostrade, si è registrata la ridu- La mancata precedenza al pedone (4.838) e il zione maggiore di vittime (-37,1%). Seguono comportamento scorretto del pedone (4.252) strade extraurbane (-25,7%) e urbane (-20,3%). rappresentano, infine, il 3,2% e il 2,8% di tutte le cause di cause di incidente. I costi sociali dell’incidentalità stradale sono Motociclisti molto esposti risultati pari a 11,6 miliardi di euro (lo 0,7% Come si è visto le vittime sono diminuite di del Pil), contro i 16,9 miliardi del 2019 (l’1% del un quarto e la riduzione ha interessato tutte PIL), con una riduzione del 31,4%. le categorie, tuttavia il calo rispetto al 2019 è stato meno deciso tra gli occupanti dei mezzi Per quanto riguarda il tasso di mortalità, in pesanti (con 117 vittime il -14,6%), tra i mo- rapporto alla popolazione, l’Italia fa appena tociclisti (ancora ben 586, -16,0%) e i pedoni meglio della media UE (40 morti per milioni di (409, -23,4%). abitanti contro 42). Tra gli altri utenti della strada le vittime sulle Distrazione al primo posto auto (1.081) sono diminuite del 27,9%, su ci- Le principali cause di incidente sono sempre clomotori del 33% (59) mentre per i ciclisti la le stesse: distrazione, mancata precedenza ed variazione è stata di -30,4% (176 vittime).

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Supermono: l’ultima Ducati monocilindrica. E che moto!

ei primi anni Novanta i Supermono hanno conosciuto anche in Italia un periodo di grande fulgore. Ovvero una straordinaria N moto da competizione. E Nati come special da pista, con moto- ri “prelevati” da moto da enduro opportunamente due prototipi studiati per la preparati, hanno rapidamente catalizzato anche serie l’interesse di alcuni costruttori. Un esempio in questo senso l’ha fornito la Gilera che nelle prime due gare della neonata categoria ha schierato un paio di Saturno bialbero con mo- tore preparato per l’impiego agonistico. In seguito la casa di Arcore ha realizzato una moto destinata esclusivamente alle gare Supermono con telaio a doppia trave scatolata in lega di alluminio e moto- re alimentato da due carburatori (come le sue Nor- dwest e RC 600) denominandola Piuma.

di Massimo Clarke

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Mengoli. E ha anche realizzato un nuovo basamento Il risultato è stato un autentico capolavoro. fuso in terra perché in quello di serie al di so- pra di determinate prestazioni (e quindi sol- La tecnica era raffinata e la moto forniva pre- lecitazioni) tra il supporto di banco destro e stazioni eccellenti, al punto che, nonostante l’alloggiamento del cuscinetto dell’albero au- l’handicap di cilindrata nei confronti della siliario di equilibratura si formava una crepa. concorrenza, questa splendida realizzazione Anche la Yamaha Italia si è impegnata ufficial- si è imposta nel primo campionato italiano mente tramite la sua divisione corse (BYRD). Supermono (1993). Anche l’estetica, curata da La Ducati non poteva non fare qualcosa. L’oc- , era entusiasmante. casione era troppo ghiotta e la passione trop- po forte. Un monocilindrico però non l’aveva. E allora l’ing. Massimo Bordi, padre dei motori A differenza di altri motori, i monocilindrici raffreddati ad acqua con teste bialbero desmo non possono essere equilibrati semplicemen- a quattro valvole, ha pensato di realizzare un te contrappesando l’albero a gomiti. Per que- Supermono asportando da un bicilindrico il sta ragione vengono di norma dotati di un al- gruppo testa-cilindro posteriore. bero ausiliario dotato di una massa eccentrica (in qualche caso se ne impiegano due). Le soluzioni tecniche sarebbero rimaste inva- Nei modelli di grossa cilindrata senza tale riate e si potevano impiegare molti dei compo- equilibratore dinamico le vibrazioni sarebbero nenti dei motori a due cilindri che correvano assolutamente inaccettabili, in particolare se nel mondiale Superbike. Ciò avrebbe sempli- essi raggiungessero regimi di rotazione eleva- ficato notevolmente lo sviluppo della nuova ti. unità motrice riducendo i tempi e i costi. Per la parte ciclistica sarebbe stato impiegato Poiché il motore Ducati Supermono derivava quanto di meglio disponibile mentre il telaio, da un bicilindrico a V di 90°, nel quale le forze sempre a traliccio in tubi, sarebbe stato realiz- del primo ordine sono perfettamente equi- zato ex-novo. librate, si è deciso di adottare una soluzione diversa. Capo progetto è stato nominato l’allora gio- È stato eliminato il cilindro verticale, ma non la vanissimo ing. Claudio Domenicali e i disegni relativa biella, che è stata collegata a una leva costruttivi sono stati tracciati da Gianluigi oscillante avente funzione di contrappeso, in

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modo da ottenere una bilanciatura analoga a con cilindrata portata a 572 cm3 mediante au- quella del bicilindrico. mento dell’alesaggio a 102 mm e con una po- tenza di circa 80 CV a 10.000 giri/min. La soluzione, logica e razionale, era assoluta- Bordi e gli uomini del reparto esperienze del- mente inedita per il settore motociclistico. In la Ducati credevano fortemente nel progetto Ducati questo equilibratore dinamico è stato Supermono, al punto da allestire, oltre al mo- familiarmente chiamato “batacchio”. tore già descritto, anche un paio di prototipi raffreddati ad aria, dei quali uno era bialbero Per il resto il motore riprendeva gli schemi co- a quattro valvole e l’altro monoalbero a due. struttivi impiegati nei motori a due cilindri del- Per entrambi era prevista l’alimentazione a la casa bolognese, a cominciare dalla distribu- carburatore; naturalmente la distribuzione era zione desmodromica. In effetti, poteva essere desmodromica. considerato un 888 Superbike privato di un cilindro e con misure caratteristiche rivedute. Le foto che accompagnano questo servizio Prima di arrivare alla versione definitiva sono consentono di apprezzare l’elevato livello stati realizzati due prototipi di 487 e di 502 delle finiture e delle fusioni, a giudicare dalle cm3, entrambi con un alesaggio di 95,6 mm quali sembrerebbe che questi motori fosse- ma con una corsa rispettivamente di 68 e di 70 ro addirittura arrivati allo stadio di preserie. mm. Sono state fatte le valutazioni relative ai costi di industrializzazione e alle possibilità com- La Ducati Supermono è stata presentata al merciali ipotizzabili per entrambe le moto e Salone di Colonia del 1992 destando subito alla fine si è stabilito di non passare alla pro- un notevole interesse tra gli appassionati più duzione di serie. “corsaioli”. Il motore aveva una cilindrata di 549 cm3, ottenuta con un alesaggio di 100 mm La decisione di cancellare il progetto è stata e una corsa di 70 mm, ed erogava 75 cavalli a sicuramente dolorosa. 10.000 giri/min. Dunque, la potenza specifica Da allora in poi alla Ducati di monocilindrici era di 136 CV/litro e la velocità media del pisto- non se ne è parlato più… ne di 23,3 m/s. Le valvole avevano un diametro di 37 mm alla aspirazione e di 31 mm allo sca- rico (come sull’888 Superbike).

La moto è stata costruita in due serie (per un totale di 67 esemplari), delle quali la seconda

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o per l’altro la sua carriera, conclusa con tre anni Nico Cereghini in Moto2, non è mai decollata. Bello vedere che adesso ha trovato la sua stra- da: a ventiquattro anni è tra i migliori piloti della QUEL LOCATELLI DI SELVINO SBK, guida benissimo, sbaglia poco, adesso che ha trovato la strada per il podio me lo aspetto CON L’APE CROSS anche più consapevole e forte. Fin da ragazzino Andrea è l’idolo del paese a 1000 metri in Val Seriana, l’anno scorso ha dominato la Supersport e ieri è salito sul suo primo podio in SBK con Però vedete come può essere dura la moto. Nel- la R1. Ma mentre noi festeggiamo “il Loca”, ad Aragon si piange un giovanissimo lo stesso giorno in cui festeggiamo il primo po- pilota di 14 anni dio in SBK di Andrea Locatelli, quasi nelle stes- se ore, arriva da Aragon la drammatica notizia della morte di un giovanissimo pilota andaluso. iao a tutti! Che bello vedere Andrea Locatelli al na: la pista che ha forgiato il Loca. Hugo Millàn, quattordici anni soltanto, era un primo podio della SBK. E’ un rookie sulle deri- protagonista dell’European Talent Cup, aveva vate 1000, la Yamaha se lo tiene stretto dopo il La prima volta che sentii parlare di Andrea Loca- già ottenuto due pole e quattro podi: è caduto, Cperentorio successo dell’anno scorso in Super- telli era una decina di anni fa; mi trovavo lassù purtroppo è stato investito da chi lo seguiva, si sport con la R6, lo ha messo di fianco a -Raz con la troupe e una Ktm Superduke. Si faceva è arreso per le gravi ferite quando era all’ospe- gatlioglu. Gara 2 era iniziata come peggio non un pranzo veloce sulla terrazza di un ristoran- dale. si poteva, con Gerloff autore di un’entrata folle te, all’inizio del paese, e qualcuno mi parlò su Toprak, il turco furibondo a terra, due R1 out dell’idolo motociclistico locale, un pilotino che Hugo era una promessa del motociclismo spa- alla prima curva. Ma la terza Yamaha era nelle già prometteva sfracelli. “Abita duecento metri gnolo, chissà dove sarebbe potuto arrivare. Alla mani giuste: quelle del Loca, in testa per metà più avanti, sulla strada c’è parcheggiato il suo famiglia e agli amici del giovanissimo pilota arri- gara. bolide”. Si trattava di un’Ape Cross abbondan- vi il nostro cordoglio più sincero. Dopo la trage- temente modificata, l’adesivo posteriore “da dia le gare in programma sono state annullate. Dicono “il pilota di Alzano Lombardo”. Ma è giu- grande sarò un TIR”. Non vidi il giovanissimo Nonostante tutto il lavoro che si fa nella giusta sto precisare “di Selvino”. E c’è una bella diffe- pilota, ma mi fu subito simpatico. direzione, verso la sicurezza e con l’impegno di renza: tra Alzano e i 1000 metri di altitudine di tutte la parti in causa, il nostro resta un sport Selvì (in bergamasco) c’è una strada tutta da E oggi anche di più. L’ho seguito nelle sue sta- pericoloso. E’ molto triste: oggi c’è chi alza la scoprire, 17 chilometri in salita, un tratto centra- gioni in Moto3, ricordo nei dettagli il suo primo coppa felice e chi piange. le ricco di tornanti spettacolari dove ho ambien- podio in Germania con il bagnato e il team Leo- tato molte delle mie prove televisive. E’ una vera pard. In squadra con lui in quel 2016 correvano meraviglia, in molti punti la provinciale 36 pare Mir e Quartararo, piloti oggi protagonisti in Mo- davvero una pista panoramica sulla valle Seria- toGP. Il Loca era promettente, ma per un motivo EDITORIALE DI NICO EDITORIALE

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Le novità tecniche viste in pista finora

età della stagione è passata YAMAHA e, in attesa di tornare in pista Il 2020 è stato un anno difficile per Yamaha e per dopo le “vacanze”, facciamo ripartire la casa dei tre diapason ha preferito co- il punto casa per casa sulle M struire un nuovo telaio più simile però a quello novità tecniche che hanno svelato. Ogni team del 2019 che a quello dell’anno scorso. Sulle moto impiega tempo, risorse e ingegno nel portare in di e il suo compagno di squadra pista ogni anno delle novità che potrebbero fare nel Monster Energy Yamaha MotoGP, Maverick la differenza sulla linea del traguardo. Ovviamen- Viñales, e di nel team Petronas te non sempre i benefici sperati si traducono in Yamaha SRT non è cambiato, ovviamente, solo centesimi rubati al cronometro, ma d’altra parte il tealaio. E’ stato introdotto anche il dispositivo è per tentativi che ci si migliora. Le innovazioni e gli sviluppi holeshot all’anteriore che abbiamo visto per la tecnologici apportati da ogni prima volta al Gran Premio d’Italia Oakley. Non costruttore ai prototipi della classe regina

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sono stati gli unici e anche i portacolori di , Ducati, Honda e KTM hanno aggiunto questo par- Nel frattempo sia Mir che Alex Rins stanno testan- ticolare. do un nuovo telaio svelato nei test pre-stagione. Impegnati con la moto 2020 si sono trovati un Yamaha ha un nuovo parafango anteriore per po- passo indietro rispetto ai rivali come Yamaha, Du- tenziare l’aerodinamica e il raffreddamento delle cati, Aprilia e ora KTM che nel 2021 hanno portato gomme evitando che la loro pressione diventi moto molto più competitive rispetto allo scorso troppo alta. anno. Suzuki ha invece usato un nuovo pacchetto aero- dinamico leggermente aggiornato, ma con diffe- DUCATI renze davvero minime. Ducati ha sempre sfruttato la creatività osando nella ricerca di soluzioni all’avanguardia, ma nel Le granti novità potrebbero arrivare nel 2022 2021, la GP21 non è molto diversa da quella del con un nuovo motore, già provato da Mir e Rins 2020. Cambia un po’ il box nel posteriore che nei test in Qatar e anche dal collaudatore Sylvain ospita un ammortizzatore di massa e è cambiata Guintoli. l’aerodinamica sul lato inferiore delle carenature

laterali che dovrebbe aiutare in curva. SUZUKI KTM Suzuki è l’unica casa a non adottare il dispositivo L’introduzione di un nuovo telaio al Mugello ha holeshot... finora almeno. Perché e la stravolto le sorti di KTM. Ora e il squadra stanno facendo pressioni sulla Casa per- suo compagno di squadra frenano e ché venga sviluppato. curvano molto meglio. Pit Beirer l’ha definita una

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“nuova generazione” della RC16 e i risultati da al- no. Non è chiaro a cosa serva esattamente, ma lora sono certamente tornati ad essere quelli che una delle ragioni potrebbe essere quella di rende- eravamo abituati a vedere nel 2020. re il flusso d’aria il più regolare possibile.

L’RC16 attuale oltre a un un nuovo telaio ha nuovi scarichi, una nuova sella e un nuovo forcellone. HONDA Oliveira e Binder non si sono sbottonati sui test Honda ha usato tre diversi telai nel 2021. Il tela- svolti dopo il GP de Catalunya ma sembrano si io 2021, che ha una grande sezione di carbonio è vista una nuova carenatura aerodinamica con attaccata alla trave principale, il telaio 2020 che piccoli fori lungo due piccole serie di pinne, po- Marc Marquez ( Team) ha utilizza- sizionate più indietro sulla carenatura rispetto a to per la maggior parte dell’anno, e quello nuovo quanto avevamo visto in precedenza. usato sia da Pol Espargaro (Repsol Honda Team) che da Marc Marquez per la gara ad Assen ed è lo

stesso telaio che ha testato al Circui- APRILIA to de Jerez-Ángel Nieto a gennaio. L’RS-GP 2021 è una moto completamente nuova: nuovo telaio, nuovo motore, nuovi scarichi, nuo- Honda ha usato anche nuovo pacchetto aerodi- va aerodinamica... insomma, tutto nuovo! Tanti namico che ha debuttato al Sachsenring. Duran- cambiamenti che hanno fatto fare un enorme te il test di Jerez e di nuovo al test in Catalunya, passo avanti sia in termini di prestazioni - come Honda ha provato una moto con una presa d’a- dimostra l’ottavo posto di Aleix Espargaro (Aprilia ria completamente nuova. Marc Marquez utilizza Racing Team Gresini) in campionato - che di affi- uno vecchio scarico, diverso da quello che trovia- dabilità. mo sulla moto di Espargaro con un’estremità di Aprilia ha un nuovo parafango anteriore quest’an- diametro maggiore.

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Franco Morbidelli tra il passato (in una videointervista) e il presente (col sospetto di Zeelenberg)

di Emanuele Pieroni

ai banale nella sua disarmante sem- Wilko Zeelenberg ha plicità. Appare così nella prima puntata di Franky’s Cave, rilasciato in queste ore una M la videointervista che Dainese ha rea- lunga intervista in cui ha lizzato per ascoltare dalla viva voce del pilota italobrasiliano il racconto della sua vita. Dalla moto parlato di Valentino Rossi, su cui è salito quando ancora non sapeva quasi cammina- e anche re al secondo posto del mondiale MotoGP 2020 con una moto non ufficiale e un team satellite. “Non ho scelto que- Franco Morbidelli che, a suo sto sport per il gusto del pericolo – ha raccontato – Anzi, dire, non necessariamente mi reputo fortunato ad essere un pilota in un’epoca in cui gli incidenti sono molti di meno e con conseguenze mol- sarebbe andato più forte to meno gravi. Io ho corso in moto perché è l’unica cosa con una M1 2021

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che ho sempre voluto fare. Potrei rinunciare al due anni, di cui Wilko Zeelenberg, ingegnere e mondiale, potrei rinunciare alle vittorie, per- team director di Petronas nel motomondiale, è sino al titolo di vicecampione del mondo, ma tornato a parlare in queste ore. “Non sono così non potrei mai rinunciare alle moto. Qualun- sicuro che Franco – ha detto – con la moto 2021 que moto”. Una passione raccontata con gli avrebbe avuto risultati migliori. E’ una stagione occhi prima ancora che con la voce e le parole particolare, con poche possibilità di fare test e, dal pilota che, quando era ancora bambino, s’è magari, il trovarsi una nuova moto tra le mani trasferito a Tavullia da Roma insieme a tutta la avrebbe comunque richiesto tempi di adatta- sua famiglia per poter coltivare un sogno. “E’ mento”. Che avrebbero potuto tradursi, quin- vero che sono nato a Roma – ha detto – ma non di, in risultati non straordinari. Una posizione, ho mai realmente vissuto la grande città. La quelle di Zeelenberg, oggettivamente non con- mia dimensione è Babbucce. Come vorrei es- futabile, ma che suona di giustificazione per sere ricordato? Come un bravo ragazzo e come provare a dare una spiegazione ad una scelta un bravo pilota che sia nella vita, sia nelle cor- che, seppur dettata dai tempi e dai cntratti già se, ha saputo sempre andare avanti. Il valore stipulati, risulta di fatto poco logica. dell’andare avanti sempre me lo ha insegnato Valentino Rossi”. Il team director di Petronas ha ribadito anche la posizione del team rispetto a Valentino Rossi: E avanti ci sta andando anche quest’anno, “Con Yamaha stiamo aspettando che faccia la nonostante mille sfortune (non ultima l’inter- sua scelta, non c’è fretta. Da lui – ha concluso vento chirurgico al ginocchio che lo terrà fuori – abbiamo imparato molto in questo anno e, per almeno quattro gare) e una moto distante a prescindere da quale sarà la sua decisione, anni luce dalle Yamaha M1 aggiornate al 2021 faremo di tutto per mettergli a disposizione il di tutti gli altri piloti di Iwata. Una anomalia, miglior mezzo possibile e consentirgli di lottare quella del vicecampione del mondo costretto per le posizioni che merita”. a scendere in pista con una moto vecchia di

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Andrea Dovizioso: “Comprendo la scelta di Vinales. Io? Non sono un pensionato”

di Emanuele Pieroni

Non ho l’età e nemmeno il livello” – Nella videointervista rilasciata al Corriere di Romagna, Andrea Do- “ vizioso ha parlato in questi termini Intervistato nella pausa di del suo futuro nel motocross. “E’ una grande pas- un allenamento con le moto sione e mi piace – ha detto – ma non sono un pilota di cross e non ho l’età e nemmeno le capacità per d’acqua, Dovizioso ha parlato competere a certi livelli”. Età e capacità che, invece, del suo futuro che, a quanto ci sarebbero ancora per la MotoGP, con il forlivese che, però, evita di parlare degli scenari che si stan- pare, non sarà nel cross no configurando per lui per un probabile ritorno nel motomondiale, limitandosi a respingere al mit- tente la definizione di “pensionato”. “Non sono un pensionato e non mi ci sento – ha detto Dovizioso – Anzi, mi sto allenando molto per mantenermi in for- ma. Mi fa molto piacere sentire il calore della gente dopo un anno di stop, però, da professionista, sono consapevole di quanto sia importante crearsi una situazione in cui credi davvero per poterci provare. Quindi si vedrà!”.

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Inevitabile, quindi, anche il riferimento al mercato, che è tornato in fibrillazione dopo l’addio di Maverick Vinales a Yamaha: “Maverick ha fatto una scelta estre- ma – ha spiegato Dovi – posso comprenderlo e anche ammirarlo, perché ha rinunciato a molto. Significa che crede fortemente in se stesso e nel suo lavoro, vedremo cosa succederà, indipendentemente dalla scelta che ha fatto”. Lo spagnolo, infatti, è dato per vicinissimo ad Aprilia e questo chiuderebbe le porte alla possibilità che Dovizioso torni alle corse proprio con la moto di Noale.

Per il forlivese, ultimamente, si parla anche della possibilità di un approdo in Yamaha, su sponda Pe- tronas, in una delle due moto che verosimilmente sa- ranno lasciate libere da Valentino Rossi e Franco Mor- bidelli. Sarebbe, per lui, un ritorno al passato, dopo il 2012 proprio con Yamaha, nella squadra di Hervè Poncharal: “Fu un anno molto particolare per me – ha raccontato Dovi – Pensavo a guidare e basta e dopo quella stagione mi si sono aperte le porte per tornare ufficiale con Ducati”.

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Jonathan Rea vince Gara1 ad Assen

di Carlo Baldi

SSEN - trionfa con auto- revolezza nella prima gara di Assen, e si riprende la testa della classifica, dove ora ha un vantaggio di 7 punti su To- Dopo una lotta a A prak Razgatlioglu. tre, a metà gara E’ stata una bella gara, vissuta inizialmente su una spettacolare lotta a tre proprio tra i piloti che sono i il pilota della maggiori candidati alla vittoria del titolo, vale a dire Kawasaki allunga Rea, Razgatliuoglu e . I tre si sono scambiati le prime posizioni mostrando e va a vincere tutto il loro miglior repertorio fatto di staccate al li- davanti a Redding e mite e sorpassi impossibili. Tutto questo sino a metà gara, quando il Cannibale ha allungato e ha lasciato Razgatliuoglu. Tante Redding e Razgatlioglu a contendersi i gradini più le cadute. Locatelli bassi del podio. Mentre i suoi avversari perdevano tempo a lottare tra è quinto e Bassani di loro, il sei volte campione del mondo aumentava decimo. Rinaldi scivola al terzo giro

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il proprio vantaggio andando a vincere con un telli che ha bissato il quinto posto ottenuto in margine di oltre tre secondi su Redding che Gara2 all’Estoril. Alle sue spalle, due piloti che aveva la meglio sul turco della Yamaha. Al di erano partiti dall’ultima fila della griglia: Gar- la delle prime tre posizioni tutte le altre sono rett Gerloff e Tom Sykes. I due sono stati autori state condizionate dalle numerose cadute, di un’impressionante rimonta, che li ha portati l’ultima delle quali, quella di Folger ha conclu- rispettivamente al sesto e settimo posto fina- so la gara con la bandiera rossa a due giri dalla le. Gara senza infamia e senza lode per Leon fine. Il primo a cadere è stato Alvaro Bautista Haslam, ottavo davanti a . Il galle- già al secondo giro, mentre in quello succes- se ha fatto la solita gara in rimonta, ma non è sivo sono rotolati nella via di fuga prima Alex andato oltre un deludente nono posto. Lowes e poi Michael Rinaldi. Al tredicesimo Chiude nella top ten il rookie Axel bassani, giro è stata la volta di Kohta Nozane e Lucas davanti a Isaac Vinales, Leandro Mercado, Lo- Mahias, tutti senza conseguenze mentre Fol- ris Cresson e la wild card Andrea Mantovani. ger, che stava conducendo una grande gara ed A causa di una partenza anticipata al pilota era in sesta posizione, è rimasto nella sabbia e del team Vince 64 veniva comunicata la pe- quindi la gara è stata fermata definitivamente. nalizzazione di un ‘long run’. Il pilota italiano Dalle prime notizie sembra che il tedesco sia però non la rispettava ed era successivamente cosciente e senza rilevanti danni fisici. costretto ad un ‘ride through’ che non gli ha Alle spalle dei trio di testa ha concluso l’ido- comunque impedito di concludere la gara al lo locale . Opaco nelle quattordicesimo posto, raccogliendo così due libere ed in Superpole (solo nono), in gara il punti mondiali. pilota della BMW ha avvertito l’appoggio dei numerosi spettatori presenti sulla tribuna Non ha invece concluso la gara , ri- centrale, e si è scatenato in una rimonta che tiratosi a pochi giri dalla fine per un problema lo ha portato a chiudere subito alle spalle di tecnico. Razgatlioglu. Ottima la gara di Andrea Loca-

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Jonathan Rea si impone nella Superpole Race di Assen

di Carlo Baldi

SSEN - Una bellissima Superpole Race, animata nei primi giri da un aggressivo e determinato Michael Ruben Rinaldi, che ha spezzato il gruppo. Il pilota della A In testa si è così formato un gruppetto Kawasaki va in testa di quattro piloti che, oltre a Rinaldi, comprendeva Jonathan Rea, Toprak Razgatlioglu e Scott Redding. al terzo giro e stacca tutti. Dietro di lui Nel corso del terzo giro però il giovane pilota della Du- cati ha dovuto cedere il passo al campione del mon- classifica sconvolta do, che una volta in testa ha iniziato a martellare su dalle penalità. Alla tempi inferiori al 1’35, staccando tutti i suoi avversari. fine salgono sul podio Con Rea stabilmente al comando la gara è vissuta Rinaldi e Razgatlioglu sulla lotta per i gradini più bassi del podio tra gli altri tre fuggitivi, che però a metà gara circa venivano rag- e ne viene escluso giunti da Locatelli e Lowes. Locatelli. Decimo Bassani

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A tre giri dalla fine Rinaldi occupava la terza dall’ultima fila vale a dire Tom Sykes e Garrett posizione davanti a Toprak e a Locatelli che Gerloff che con questo risultato potranno par- aveva superato Redding. Gli ultimi due giri tire in Gara2 dal settimo ed ottavo posto. erano al cardiopalmo con le posizioni che Nono posto ed un punto per un irriconoscibi- cambiavano ad ogni curva. le Chaz Davies. Alle sue spalle un’altra Ducati, quella del rookie Axel Bassani, che non prende Nel convulso giro finale il turco superava Ri- punti e precede la V4 di Tito Rabat. Lo spagno- naldi che si deconcentrava e subiva anche il lo era partito bene e la sua settima posizione sorpasso di un fantastico Locatelli. Rea taglia- finale aveva riportato il sorriso nel team Barni va il traguardo con quasi quattro secondi su Racing, ma in seguito l’ex MotoGP si è spento Razgatlioglu, Locatelli e Rinaldi. sino a chiudere undicesimo.

La gioia del bergamasco della Yamaha però Male le Honda, dodicesimo ed durava poco perché la Direzione gara penaliz- una caduta al primo giro per Alvaro Bautista. zava Locatelli e Razgatlioglu per aver superato Sedicesimo posto per la wild card Andrea i limiti della pista in uscita dall’ultima variante. Mantovani.

La classifica finale vedeva quindi Rea, davanti Oltre a Bautista non ha tagliato il traguardo a Rinaldi, Razgatlioglu e Locatelli. Dura lex sed anche l’idolo locale Michael Van der Mark ca- lex. Le regole ci sono e vanno rispettate anche duto pochi secondi prima di Bautista. se per il Loka è davvero difficile scendere da un podio che si era meritato. Si rifarà nelle Non hanno preso il via e Jonas gare successive. Folger. Il francese del Kawasaki Puccetti Ra- cing nella caduta di ieri si è rotto lo scafoide del polso sinistro, mentre il tedesco della BMW Quinta posizione finale per Redding inspiega- è stato dichiarato unfit a causa della leggera bilmente calato da metà gara in poi. Dietro di commozione cerebrale conseguente alla sua lui e i due piloti che erano partiti caduta di ieri sempre in Gara1.

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Anche gara2 è dominata da Rea

di Carlo Baldi

SSEN - Sul TT olandese Jonathan Rea è praticamente imbattibile e con la vitto- ria di questo pomeriggio fa bottino pie- no, vincendo la Superpole e tutte e 3 le Gerloff stende A gare. Un trionfo reso ancora più dolce Razgatlioglu alla dal fatto che alla prima curva ha fatto cadere Toprak Razgatlioglu e quindi ora il ‘Canniba- prima curva e a le’ ha 37 punti di vantaggio sul turco e 81 su Redding, contendere la vittoria secondo in questa gara. Ma oltre al sei volte campio- ne del mondo il protagonista di questa Gara2 è stato al ‘Cannibale’ ci ha senza dubbio Andrea Locatelli. Anche grazie alla folla pensato un grande manovra di Gerloff, il ‘Loka’ è andato in testa ed ha mantenuto la posizione sino a metà gara, quando è Locatelli, che ha poi stato superato da Rea. Come aveva fatto nelle gare chiuso terzo dietro precedenti, una volta in testa il pilota della Kawasaki ha allungato sui suoi inseguitori per andare a vincere a Redding. Ottavo in scioltezza, con quasi due secondi su Scott Redding Rinaldi e nono Bassani

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che a tre giri dalla fine ha avuto la meglio su minato in settima posizione, davanti a Micha- Locatelli, che aveva dato tutto, così come le el Ruben Rinaldi che era partito fortissimo e sue gomme. Dopo aver visto svanire il podio sembrava potesse ripetere la gara sprint di nella Superpole race, il pilota bergamasco ora questa mattina, ma ha dovuto ben presto fare può festeggiare un terzo posto che conferma i conti con una gomma posteriore che si è usu- tutti i progressi compiuti in questo primo anno rata troppo in fretta e lo ha costretto ad accon- di Superbike. tentarsi dell’ottavo posto. L’inglese della Ducati è sempre andato forte Nona posizione per il solito sorprendente Axel ad Assen e lo ha confermato anche in questa Bassani che centra ancora una volta la top ten gara, conquistando il suo secondo podio del e precede il già citato Haslam e Tito Rabat, alle weekend. Quarto nei primi giri, Redding ha prese con l’ennesima gara anonima. mantenuto un passo veloce e regolare che gli Sfiora la zona punti Andrea Mantovani che ha permesso di arrivare alle spalle di Rea. chiude sedicesimo con la Kawasaki ex Raz- Si rivede nelle zone alte della classifica Chaz gatlioglu del team Vince64 Racing. E a propo- Davies, che riesce finalmente a dare un sen- sito del turco, l’entrata assurda di Gerloff alla so a una delle sue consuete rimonte, sino ad prima curva gli rende davvero difficile la lotta arrivare ad un passo dal podio. In quinta po- per il titolo. Nei box Toprak non si dava pace e sizione troviamo Alvaro Bautista. Lo spagnolo chiedeva agli uomini del suo team: “Perché?”. era caduto in entrambe le gare precedenti ed In effetti è difficile capire perché l’americano in questa ha cercato solo di non commette- abbia steso un altro pilota Yamaha per di più re errori e di tenere un buon ritmo. Missione in lotta per il titolo mondiale. Ma Gerloff non compiuta, anche perché con questa Honda è è nuovo a questi fatti. Dopo aver cercato di far difficile fare di più e ne sa qualcosa il suo com- cadere Rea ad Aragon, all’Estoril ha tampona- pagno di squadra Leon Haslam, che ha chiuso to e buttato fuori Rinaldi e oggi si è ripetuto su al decimo posto. Il padrone di casa Van der Toprak. La Direzione gara lo ha ‘benevolmen- Mark era stato protagonista nella gara “lunga” te’ penalizzato con un ride through e in segui- di ieri, ma era caduto nella gara spint per cui to, deconcentrato e certamente consapevole è scattato dalla quarta fila, ma al primo giro del guaio che aveva combinato, l’americano è era già quinto. In seguito ha battagliato con il caduto nel suo tentativo di rimonta. Per lui un compagno di squadra Tom Sykes che è però weekend da dimenticare, che avrà certamente caduto proprio nel corso dell’ultimo giro. degli strascichi all’interno del team Yamaha. Alex Lowes ha fatto il suo compitino e ha ter-

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Le pagelle del GP di Assen

di Carlo Baldi

a pista di Assen è da sempre terra di conquista per Jonathan Rea, tanto che dopo il round di questo fine settimana detiene il record di vittorie avendone Dieci e lode per Rea L accumulate 15 contro le 12 di Carl Fo- che si è imposto ad garty. Ma nessun pilota aveva mai vinto tante gare sullo stesso circuito. Ma al di la dell’ennesimo record Assen. Nove per fatto segnare dal nordirlandese, il weekend olandese Andrea Locatelli che in lo ha rimesso sul trono, mentre il suo diretto avversa- rio Toprak Razgatlioglu ne esce sconfitto non solo per gara2 ha conquistato la caduta di gara2 causata da un contatto con Gerloff, il suo primo podio ma perché non è mai stato in grado di batterlo in Su- perpole o nelle due gare precedenti. E’ stato il round di Rea, ma anche quello di Andrea Locatelli, che ha conquistato il suo primo podio in Superbike. Per la prima volta l’Italia può contare su tre giovani di talento, sui quali possiamo riporre le

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nostre speranze, presenti e future. precedente. Ad Assen si è finalmente rivisto il pubblico sul- le tribune. L’autodromo della Regione del Van Toprak Razgatlioglu – voto 8,5 – Al turco è Drenthe era stato autorizzato ad accogliere girato tutto storto. Dopo una grande Super- spettatori per un terzo della sua capacità, ed pole conclusa a meno di due decimi da Rea, i tifosi hanno risposto alla grande, anche per in gara1 la gomma anteriore gli ha fatto ve- placare una crisi di astinenza di oltre un anno. dere…. i sorci verdi, nella Superpole Race è I piloti sono stati felicissimi di risentire il boato stato penalizzato ed in gara2 è stato colpito del pubblico dopo un sorpasso o una vittoria ed affondato da Gerloff. Al di la delle sue sfi- e la loro e la nostra speranza è che ora anche ghe però va anche detto che ad Assen Toprak altri Stati replichino la decisione del Governo non è mai stato in grado di attaccare il sei volte olandese. Prendendo ovviamente le dovute campione del mondo e anche senza il suicidio precauzione perché il covid19 non è ancora Yamaha di domenica pomeriggio difficilmente stato debellato avrebbe potuto avere la meglio su Rea. Recu- Ecco i nostri voti ai protagonisti delle gara al perargli 37 punti è impresa difficile, ma come TT Circuit di Assen abbiamo visto a Donington anche il Cannibale può sbagliare. Jonathan Rea – Voto 10 e lode – Se qualcuno si chiedeva come Jonny avrebbe reagito all’at- Scott Redding – voto 8 - Con due secondi ed tacco frontale portatogli da Razgatlioglu, ad un quinto posto l’inglese della Ducati è stato Assen ha ottenuto la risposta. Rea è tornato il quello che, dopo Rea, ha raccolto più punti Cannibale che conoscevamo. Certo la pista di sulla pista olandese: 45, come il suo numero Assen è forse quella che lui predilige maggior- di gara. Redding però non è si è mai mostrato mente, ma per la prima volta di quest’anno il aggressivo, e non ha mai impensierito il Can- nordirlandese ha dominato come negli anni nibale. L’impressione è che ormai abbia paura precedenti. Segno che la sua fame non si è pla- che la V4 lo tradisca come ha fatto nelle gare cata e che la nuova Ninja sta diventando una precedenti, ogni qualvolta che Scott ha cerca- macchina da guerra come lo era la versione to di giocare all’attacco. E allora meglio accon-

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tentarsi. Ma così il titolo si allontana sempre ta, ma non sempre per colpa sua. Fa bene in più. Superpole, ma poi cade in gara1. Si rifà nella Superpole Race, ma una gomma fallata lo tra- Andrea Locatelli – voto 9 – Un weekend in disce in gara2 e lo costringe a stringere i denti grande crescendo, che ha mostrato come il per arrivare in fondo. Fare il pilota ufficiale non suo periodo di apprendistato in Superbike sia è facile e farlo con la Panigale V4 lo è ancora ormai giunto al termine. Settimo in Superpo- meno. Lui però è un osso duro e continuerà ad le, in gara1 ha fatto vedere che poteva stare impegnarsi al massimo per meritarsi la ricon- con i primi. Nella gara veloce gli hanno scip- ferma. pato il podio quando stava già festeggiando. E allora in gara2 il bergamasco ha tirato come Alvaro Bautista – voto 5 – Due cadute in tre un matto sin dal primo giro, per essere sicuro gare sono troppe per un pilota esperto come di salire su quel podio che aveva solo annusa- lui. Certo la sua Honda non lo aiuta, ma il quin- to poche ore prima. Certo una rondine non fa to posto ottenuto nella gara lunga di domeni- primavera, ma la padronanza del mezzo che ca dimostra che, anche se a fatica, qualche ha dimostrato ad Assen fa ben sperare per il buon risultato si può raggiungere anche con la proseguo del campionato. nuova Fireblade.

Chaz Davies – voto 6,5 – Salva il suo weekend Alex Lowes – voto 5,5 – Se non cade fa sesto con il quarto posto in gara2, ma in precedenza o settimo. Non sarebbe male per un privato, aveva mostrato i consueti limiti. Solo tredice- ma lui corre nel team campione del mondo. simo in Superpole e poi due gare in rimonta Ripete in Kawasaki i risultati che otteneva in concluse al nono posto. Ci aspettavamo una Yamaha. Un buon pilota, ma forse la casa di stagione diversa da chi vorrebbe dimostrare Akashi farebbe bene a far crescere un giovane che in Ducati si sono sbagliati a sostituirlo. di talento per il dopo Rea, anziché puntare su piloti che non dimostrano di poter avere un Michael Ruben Rinaldi – Voto 6,5 – Il giovane futuro. italiano del team Aruba va a corrente alterna-

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Michael Van der Mark – voto 6 – Se non sta non gli piacciono tanto. Non male per un de- con i primi nemmeno ad Assen allora si deve buttante che è anche il più giovane pilota della preoccupare. Sulla sua pista di casa l’olandese Superbike. Avanti tutta! nei due anni precedenti era sempre salito sul podio. Questa volta ci è andato vicino solo in Tito Rabat – voto 4,5 – Arriva sempre undice- gara1 ma poi è caduto nella gara sprint ed ha simo, a parte il ritiro per problemi tecnici in chiuso solo sesto in gara2. Paga la scarsa com- gara1. Non si vede luce infondo al tunnel e sia petitività della BMW, ma davanti al suo pubbli- lui che il suo team si stanno avvitando su loro co ci aspettavamo facesse qualcosa di più. stessi. I casi sono due: o stanno insistendo su di una strada sbagliata, oppure questo è il rea- Tom Sykes – voto 5 – Tempi duri per il simpa- le valore del pilota spagnolo. tico Tom. I suoi risultati di Assen fanno pen- sare che quella di Donington sia stata solo Garrett Gerloff – voto 4 – Cade spesso, e sem- una parentesi favorevole per la BMW, ma che pre nel momento sbagliato. La caduta in Su- la M1000RR non abbia ancora imboccato la perpole lo costringe a due faticose rimonte strada che la possa portare a competere con nelle prime due gare, che chiude al sesto ed le altre moto ufficiali. Il suo weekend è stato all’ottavo posto. Poi in gara2 arriva come in condizionato dal problema tecnico in Super- fulmine alla prima curva, cerca di tenere la cor- pole che lo ha costretto a partire penultimo da, ma si allarga leggermente e tocca Toprak nelle prime due gare. Nella terza è partito più che cade. Riguardando più volte il contatto si avanti, ma è caduto. potrebbe anche parlare di un incrocio di tra- iettorie tra i due, ma non ha comunque senso Axel Bassani – voto 7 – La pista di Assen non rischiare così tanto subito dopo il via. Un erro- è facile da interpretare e Axel fa fatica a com- re che si somma a quello di Aragon dove quasi prenderla in prova, ma poi in gara non sbaglia butta in terra Rea e a quello dell’Estoril dove niente e centra sempre la top ten. E’ sempre ha tamponato e fatto cadere Rinaldi. L’ameri- andato a punti nelle gare lunghe, ed ha porta- cano deve trovare in fretta il suo limite perché to a termine tutte le 15 gare che si sono corse rischia di rovinare il suo talento. sino ad ora, comprese le Superpole race che

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Svezia. “Discussione” Ruprecht, TM, e Freeman, Beta

kovde, Svezia, 25 Luglio 2021. Borilli EnduroGP World Championship, Gran Premio di Svezia, atto quarto dell’era S post Alain Blanchard. È difficile superare il livello di contenuti con cui l’ormai leg- gendario Promoter ha traghettato l’Enduro nell’epo- ca moderna ma la FIM, che ha rilevato direttamente l’incarico (in attesa dell’ufficializzazione del nuovo promoter… portoghese) ci prova. Intanto, dunque, il Mondiale EnduroGP promosso dalla FIM registra un primato d’un certo rilievo: quello del record di costo Botta e risposta tra il di un test tampone CoVid-19, antigenico o PCR che Campione in carica inglese, si voglia. La nuova soglia, che credo sia un record da classifica assoluta, fissa le quote rispettivamente in che allunga in EnduroGP, e 125 e 185 euro! (conferma ricevuta a ribadita, incre- l’astro nascente australiano. dula, diretta domanda). Non ci si venga a dire che c’è un costo di base, perché alla Coop un “rapido” vale 5 Super Verona in risposta a euro, né che è una “tagliola” degli svedesi, perché in super Guarneri, doppiette di questo caso bastava lasciarli alle corse delle slitte e Macoritto, Junior, Norrbin, di Piero Batini Youth, e di Laia Sanz,

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spostare l’Enduro mondiale dove c’è più uma- Verona in E1, “sfruttando” lo strano eccesso di nità. errori dell’Uffìciale GASGAS, e confermando Ma veniamo a cose meno clamorose, altret- l’ascesa delle “armi leggere” della E1 in termini tanto serie ma ben più interessanti. Per fortu- di valore assoluto. Il duello della E1 continua na l’Enduro che conta, e con questo intendo aperto e avvincente. Piloti, Team, Marche, ci sta facendo vedere La risposta di Freeman a Ruprecht, Domenica, cose di un altro pianeta. Ricordiamo ancora è altrettanto forte. L’inglese di Fabrizio Dini ha Edolo, ma l’Estonia è stato così, e non c’è dub- resettato il chip sabato sera ed è partito la mat- bio alcuno che il Gran Premio svedese è stato tina successiva con “sistema operativo” pulito un altro show del valore della specialità e dei e rinnovata conferma di obiettivi. 4 vittorie di suoi attori. È stata un’altra battaglia epica, frazione e una giornata di grande Enduro basa- esagerazione che rende tuttavia l’idea del li- ta sulla contrapposizione della massima carica vello del confronto. l’EnduroGP, l’”Assoluta”, e del “fil rouge” degli errori. Freeman domina rende onore allo stato dell’arte della disciplina dall’inizio alla fine, e questa volta è Ruprecht con le interpretazioni perfette di due protago- che “colleziona” negatività sbagliando troppo, nisti in forma… olimpica. Wil Ruprecht, TM, al punto da finire soltanto quinto assoluto. è il chiaro dominatore del Sabato di Skovde, D’altra parte è la domenica in cui quella pro- sempre all’attacco e in accelerazione. Impren- gressione del duello tra Guarneri e Verona offre dibile, cinque vittorie di Speciale, l’australiano il brivido del mai visto, o quasi. Con Freeman di Jarno Boano fa il vuoto (si fa per dire) alle imprendibile il confronto tra i due italiani della sue spalle, lasciando molto indietro sia Garcia, E1 trascina anche Garcia in un finale travolgen- KTM, il dominatore del GP di Estonia, che un te. All’ultima Speciale separati da frazioni di “imperfetto” Freeman, Beta. secondo, finalmente Verona replica il suo con- cetto di superiorità con un’ultima Speciale ma- È il giorno in cui Guarneri, Fantic, fa meglio di gica e risolutiva. Più che il tempo stratosferico

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è il “metodo” con cui l’ufficiale GASGAS porta il compagno di Squadra in testa al Mondiale. sul campo di battaglia le sue teorie di guerra. Doppietta perentoria anche per Albin Norrbin Verona è secondo assoluto, Guarneri porta sul nella Youth, la vita per Harry Edmondson e Ke- podio dell’assoluta la Fantic. È storia. vin Cristino si fa più difficile, ma anche in que- Con la quarta vittoria su otto giornate di Cam- sto caso la sicura evidenza è il monopolio Fan- pionato della EGP, adesso Freeman allunga sui tic. Infine, finalmente in forma perfetta, Laia meno “regolari” Garcia e Ruprecht, dando al Sanz è tornata a fare la differenza nella Enduro suo Mondiale, ormai a due terzi del cammino, Women. La spagnola è autrice di una doppiet- un’impronta più gestibile. Il che vuol dire che ta perfetta, costruita più sulla costanza di ren- sin dal prossimo appuntamento tedesco alle dimento che sulla velocità pura, e adesso, a sue spalle si scatenerà uno spettacolare inse- una prova dalla fine del Mondiale delle Donne, guimento. Resta sempre apertissima, invece, Mireia Badia e Jane Daniels si trovano a dover la battaglia della E1 tra Verona e Guarneri, se- recuperare almeno una dozzina di punti. parati da dieci punti. La classe, evidente mo- nopolio italiano, porta sotto i riflettori anche Sul Mondiale l’ombra dei meno efficienti, sfor- il terzo posto di Samuele Bernardini, Honda, tunati e fuori gioco. Holcombe, non recupera- indietro ma “presente”, che è quello che conta to, Oldrati, in recupero, Salvini, out, Cavallo, per il futuro. ritirato.

Poi è un po’ routine. Lorenzo Macoritto, TM, E si va in Germania, per la penultima data del mette due volte alle sue spalle l’avversario di Mondiale 2021. C’è da aspettare, tuttavia, per Mondiale Junior e di Casa TM, Matteo Pavoni, il mitico Enduro GP di Zschopau, 8-10 Ottobre. in questo modo avvicinando sensibilmente GUARDA TUTTE LE FOTO

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A CURA DI Maurizio Gissi

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