Festival internazionale di musica antica nei centri storici del 14 giugno ~ 30 settembre 2018

Il tema del recupero della musica storica in diversi filoni di interesse e dotando della musica antica una musica nuova, ha attraversato, nel secolo appena quindi gli interpreti di musica “antica” di un nuovo repertorio a cui legare affetti ed trascorso, diversi momenti, segnati quegli strumenti concettuali necessari effetti, remoto solo da un punto di vista di volta in volta da finalità, modalità e ad un approccio atto a consentire strettamente cronologico, ma attuale da scelte politico-culturali di diversa natura. un atteggiamento interpretativo un punto di vista artistico. Le qualificate L’emancipazione da una concezione consapevole e adeguatamente presenze artistiche, sia nazionali che “evoluzionistica” della musica ha portato documentato. Lo studio del materiale straniere, hanno fatto di Musica Cortese la ricerca, in questo specifico settore, musicale originale, una coerente scelta un momento artistico di apprezzato nella prospettiva della “riscoperta” interpretativa, rispettosa dei canoni livello culturale che, pur mantenendo di forme e modelli poetici non desumibili dalle informazioni storiche, salve valenze di spettacolarità e godibilità necessariamente “esauriti” o assimilati una adeguata scelta organologica, – anche rivolte ad un pubblico non all’interno di formulazioni più complesse rispettosa dei momenti storici e delle aree specialistico – si è poi rivelato pienamente elaborate successivamente, rendendo geografico-culturali di provenienza del funzionale al progetto di valorizzazione e così alla musica del passato lo status di “reperto” musicale, un atteggiamento diffusione del repertorio musicale storico musica “tout court”, esauriente in se e vocale non imitativo di modelli posteriori di area friulana e giuliana ed all’intento prodotto di modelli socio-comunicativi e, per farla breve, tutta quella serie di contribuire alla valorizzazione di siti non esausti o completamente desueti. di piccole limitazioni ed indicazioni storici regionali di gran pregio e spesso di L’interesse crescente per la musica derivanti dalla ricerca storica e musicale, scarsa notorietà. cosiddetta “antica” si è progressivamente non disgiunta dal ricorso ad un proprio dotato quindi di strumenti specifici e atteggiamento artistico e da un approccio segnatamente scientifici, specializzandosi critico e creativo, non può che fare, oggi, Giuseppe Paolo Cecere In ricordo di G. Paolo Cecere

Le persone vivono ancora tra noi se ricordati e in qualche modo “condivisi” di loro manteniamo vivo, per quanto con tutti quanti lo hanno conosciuto possibile, il ricordo e le emozioni (grandi - come musicista, come insegnante, e piccole) legate ai momenti di vita che come “ricercatore”, come compagno di con loro abbiamo condiviso. Se un senso “avventure” - nelle numerose sfide che lo di irrealtà e di incredulità per ciò che è hanno visto instancabile “trascinatore” accaduto accompagna costantemente (di se stesso e di chi in quei momenti gli il mio vivere quotidiano e il continuare a era vicino). fare tutto ciò che per una vita intera ho condiviso con qualcuno che ora non mi Se avete piacere di farlo, ricordatelo “corrisponde” più, mi piace pensare che i con noi ([email protected]). tanti frammenti di vita che altre persone La memoria di tutti la potremo leggere hanno condiviso con Paolo nei vari “ruoli” assieme (www.dramsam.org) che con passione “non ha potuto fare a Alessandra & Flavio meno” di interpretare, possano essere assieme a Cia, Marialuisa e Nadia. La Fondazione “Società per la Per la prima volta in Regione, infatti, un Conservazione della Basilica di sito di assoluto prestigio quale la Basilica Patriarcale di , ospita uno tra i Aquileia” ha accolto, da subito e più importanti festival internazionali di con grande favore, la proposta musica antica. del Dramsam – Centro Giuliano di Musica Antica, di collaborare Nasce così l’idea della visita guidata “a tema” della Basilica con l’esecuzione di all’Edizione 2018 del Festival brani del cosiddetto “canto patriarchino” Musica Cortese. o “canto aquileiese”.

Un Festival nato per stimolare la Un evento sicuramente unico nel suo riscoperta di repertori musicali di un genere, quello del 30 giugno, che saprà lontano passato che, in questa edizione sicuramente valorizzare la Basilica ed battezzata SONET VOX – Ritorno ad affascinare quanti vorranno partecipare. Aquileia, mette al centro le musiche e i repertori correlati al Patriarcato di Aquileia dall’XI al XVI secolo e, in Alberto Bergamin particolare, la musica di carattere Direttore Fondazione “Società per la spirituale e religioso. Conservazione della Basilica di Aquileia” È particolarmente significativo che l’edizione attraverso la scelta di alcuni selezionati siti 2018 di Musica Cortese sia concepita e di particolare interesse storico e culturale, costruita attorno alla città di Aquileia e che ospiteranno gli eventi. alla sua storia, quale punto centrale, di Da molti anni la Fondazione sostiene questo partenza e di arrivo, della manifestazione. Festival, con la convinzione che si tratti di un Un luogo tra i più suggestivi del nostro appuntamento unico per il nostro territorio, territorio, che sebbene non rientri nei un’occasione per la nostra comunità di confini amministrativi di quella che è stata avvicinarsi a repertori musicali poco noti la provincia di Gorizia, da sempre trova eppure capaci di suscitare grande emozione. nell’operato della Fondazione Carigo una particolare attenzione, motivata dalle vicende storiche che legano l’isontino ad Auspico dunque che questa edizione di Aquileia e dall’immenso valore culturale “Musica Cortese” possa coinvolgere un dei tesori che questa città conserva, che pubblico sempre più ampio, con ricadute assumono grande rilievo per l’intero positive anche in termini turistici e di territorio circostante. visibilità per le località coinvolte. Il percorso storico e musicale che Dramsam propone anche quest’anno con “Musica Cortese” unisce momenti di indubbia qualità Roberta Demartin artistica alla valorizzazione del territorio, Presidente Quando mi riferisco a Gorizia possano essere meglio conosciute e così da rispondere sempre alle aspettative definendola “Capitale della apprezzate dalle persone (goriziane e non). di una comunità esigente e in continuo movimento. cultura”, non sto sognando In questa mia visione di Gorizia, il ruolo ad occhi aperti. delle Associazioni culturali diviene Dramsam rientra a pieno titolo in questo irrinunciabile: perché esse sono le progetto: il Centro può, infatti, vantare La concreta valorizzazione del nostro detentrici della memoria storica di un prezioso bagaglio di esperienze patrimonio; il potenziamento della Gorizia in termini di eventi ed iniziative concertistiche e organizzative, che rete comunicativa tra Amministrazione organizzate nel corso degli anni sul “sbocciano” letteralmente durante il comunale e Associazioni di volontariato; territorio e perché esse dispongono della Festival di Musica Cortese. Le proposte la creazione di un grande cartellone fantasia e dell’entusiasmo necessari per musicali sempre interessanti e mai condiviso di eventi, in cui le iniziative inventare sempre nuovi scenari di incontro scontate, le profonde suggestioni che consolidate vengano sostenute, mentre e di confronto. coinvolgono tutti i nostri sensi, le magiche quelle “appena nate” vengano fatte atmosfere che la musica antica sa creare maturare, sono obiettivi reali e cardini È su questi basi che stiamo costruendo il lasciano gli spettatori, edizione dopo attorno ai quali stiamo ragionando per nuovo rapporto tra il Comune di Gorizia edizione, senza parole... Per questo siamo far emergere le potenzialità artistiche, e le Associazioni cittadine: un rapporto particolarmente orgogliosi di ospitare musicali, storiche, eno-gastronomiche dinamico, costruttivo, che sia aperto al ogni anno all’interno della splendida e, quindi, turistiche della nostra città, dialogo, fondato sul rispetto e sulla stima ed elegante Sala degli Stati Provinciali affinché tutte le sue molteplici bellezze reciproci e, soprattutto, orientato al futuro, il concerto inaugurale dell’evento: il nostro Castello, infatti, come tanti altri Con molto piacere porgo un saluto da di strumenti musicali antichi Theatrum siti goriziani, è un vero simbolo di cultura, parte dell’Amministrazione Comunale Instrumentorum allestita nel Salone storia ed arte. E di cultura, storia ed arte che collabora fin dalla prima edizione con degli Stati Provinciali e completata dalle esso ci parla continuamente... Basta l’Associazione Dramsam alla realizzazione degustazioni di un buffet storico otterrà, saperlo ascoltare! del prestigioso Festival Internazionale di come avvenuto in passato, un ottimo Musica Antica denominato Musica Cortese: riscontro richiamando al maniero un Non posso, quindi, che ringraziare un rapporto consolidato con questa vitale vasto pubblico di appassionati, cultori e Dramsam per avere saputo cogliere le realtà associativa che ha sede a Gorizia ed perché no di curiosi. bellezze e il fascino di Gorizia, dando il è attiva in Italia e all’estero. Sono inoltre lieto che il programma della benvenuto in città ai tanti ospiti che hanno Di particolare interesse il programma del rassegna preveda anche un concerto scelto di vivere con noi una stupenda Festival proposto quest’anno dedicato presso la Sinagoga: il Tempio Israelitico è parentesi musicale, completamente alle musiche sacre e profane legate ai infatti uno dei tanti tesori architettonici sospesa nel tempo. territori del Patriarcato di Aquileia nel da valorizzare in una città quale è Gorizia periodo compreso tra il secolo XI e il ricca di storia e d’arte, meta di quel secolo XVI. E’ quindi un onore ospitare turismo culturale di qualità che interessa il concerto inaugurale della rassegna la nostra regione. nella prestigiosa cornice del Castello nella convinzione che questa raffinata Fabrizio Oreti Rodolfo Ziberna proposta musicale, arricchita da una Assessore alla Cultura Sindaco del Comune di Gorizia visita guidata alla mostra permanente ed al Turismo del Comune di Gorizia Calendario GIOVEDÌ 14 GIUGNO ad un crocevia culturale Sala degli Stati Provinciali Ensemble Lucidarium (CH) (Castello di Gorizia) evento organizzato in collaborazione con il Festival ore 20.00 di Dvigrad / Due castelli – Rovigno (Croazia) Visita guidata alla mostra di strumenti storici VENERDÌ 22 GIUGNO “Theatrum Instrumentorum” Museo Archeologico Nazionale (Cividale) ore 21.00 ore 20.00 Concerto inaugurale Visita guidata alle rovine dell’antico “Al Suon de’Piffari” palazzo dei Patriarchi (Piano interrato Ensemble di Alta Cappella del Museo Archeologico Nazionale) La Pifarescha (I) a cura della direttrice al termine buffet storico Dott.ssa Angela Borzacconi ore 21.00 GIOVEDÌ 21 GIUGNO Concerto “Vox Codicum Manoscriptorum” Sinagoga di Gorizia (repertorio aquileiese) ore 20.00 Schola Aquileiensis (I) Visita guidata al tempio ore 21.00 VENERDÌ 29 GIUGNO Concerto “Gerusalemme sull’Isonzo” Basilica paleocristiana di Monastero Musica Ebraica rinascimentale (Aquileia) ore 18.00 Percorso guidato alla Basilica Il Ballarino” di Firenze (I) Il “Canto Patriarchino Schola Aquileiensis & Cantoria Compagnia del Bontempo tra fonti scritte e tradizione orale” della pieve di Gorto Accademia J. Rudel (I) Dialogo a più voci con Valter Colle, Voci Narranti: Roberto Frisano, Andrea Bellavite Andrea Bellavite e Katia Marioni MERCOLEDÌ 11 LUGLIO e David Di Pauli Paulovich al termine buffet storico Civico museo teatrale Carlo Schmidl ore 20.00 “Il Vino del Patriarca” Sala Bazlen, Palazzo Gopcevich (Trieste) Visita guidata al Museo Paleocristiano (Cjapitul di Piazza Capitolo -Aquileia) ore 18.00 (Aquileia) a cura della direttrice Evento a capienza limitata, max. 100 persone. “Il canto tradizionale georgiano, patrimonio Dott.ssa Marta Novello – M.A.N Aquileia Prenotazione obbligatoria tramite mail immateriale dell’umanità” ore 21.00 all’indirizzo: [email protected] incontro con l’etnomusicologo Renato Morelli Concerto “Sonet Vox” ore 20.00 La musica nel Patriarcato di Aquileia GIOVEDÌ 5 LUGLIO Tempio serbo-ortodosso Ensemble Dramsam (I) Salone del Parlamento (Castello di ) di San Spiridione (Trieste) ore 21.00 Visita guidata SABATO 30 GIUGNO Concerto/spettacolo ore 20.30 Basilica di Aquileia “Il Primo libro de’ balli di Giorgio Mainerio Tempio serbo-ortodosso ore 20.30 Parmiggiano maestro di Cappella della di San Spiridione (Trieste) “Tra musica e storia: Il simbolismo dei venerabile chiesa di Aquilegia” Concerto mosaici aquileiesi unito alla grande (versione orchestrata a cura “Il canto sacro della Georgia” tradizione musicale del Patriarcato” di Dramsam – C.G.M.A) Ensemble Adilei (Tbilisi, Georgia) MARTEDÌ 17 LUGLIO VENERDÌ 31 AGOSTO Villa Barocca - Tenuta di Castelvecchio Abbazia Benedettina di Sesto al Reghena (Sagrado) ore 18.00 ore 20.00 Incontro con la storia: Katarina Livljanic visita guidata al Parco della Villa introduce il programma del concerto ore 21.00 ore 20.00 Concerto “Se imparar la vol patrona” Visita guidata all’Abazia Benedettina Le canzoni da battello nella Venezia del ‘700. di Santa Maria in Sylvis Accademia degli Incipriati (I) ore 21.00 Concerto “Giuditta” Storia biblica della Croazia rinascimentale GIOVEDÌ 19 LUGLIO Ensemble Dialogos (D-F) Museo Archeologico di Cividale ore 20.00 SABATO 1 SETTEMBRE Visita guidata alle rovine dell’antico Castello di Valvasone Palazzo dei Patriarchi ore 20.00 ore 21.00 Visita guidata Concerto “Da là da l’acqua” - Villotte, Duomo di Valvasone frottole, barzellette tra XV e XVI sec. ore 21.00 L’Umanesimo musicale nelle terre Concerto “CentroTrecento del Patriarcato. Le ballate medievali italiane” Ensemble Anonima Frottolisti (I) Ensemble CentoTrecento (I) GIOVEDÌ 13 SETTEMBRE SABATO 22 SETTEMBRE SABATO 29 SETTEMBRE Corte di Palazzo Torriani (Gradisca d’Is.) Accademia “Nico Pepe” di Udine Castello di Kromberg ore 21.00 ore 21.00 ore 20.00 Concerto “Ave Maria” Spettacolo di teatro musicale Concerto “Laudiam l’amor divino” Musiche della devozione mariana “Tres, tres, tria” - Le udienze del Patriarca Musica a Venezia nel ‘500 Ensemble Aquel Trovar (E) In collaborazione con Ensemble Ricercare Antico (I) concerto organizzato in collaborazione con i l’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe concerto organizzato in collaborazione con il Festival Medioevo e Oltre (Lesignano de’Bagni) ed il Centro Musicale Sloveno/Glasbena Festival Flores Musicae di Nova Gorica e I Luoghi dello Spirito e del Tempo (Ravenna) Matica di Trieste, con la partecipazione dei rispettivi allievi 27-30 SETTEMBRE VENERDÌ 14 SETTEMBRE Villa Vipolže - Goriška Brda (Slo) Palazzo Torriani – Sala del Consiglio Masterclass “A voce sola” DOMENICA 23 SETTEMBRE (Gradisca d’Is.) la nascita del recitar cantando Teatro sloveno di Trieste “Culture Migranti” a cura di Marco Beasley ore 21.00 ore 19.00 Maestro collaboratore Stefano Rocco Spettacolo di teatro musicale Coro multietnico “La Tela” (I) (arciliuto,tiorba, chitarra barocca) “Tres, tres, tria” - Le udienze del Patriarca. Enoteca “Serenissima” evento organizzato in collaborazione con il In collaborazione con l ore 21.00 Festival Flores Musicae di Nova Gorica. “Cucine” a confronto - Ricette dalla tradizione l’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe Per informazioni ed iscrizione visitare la pagina mediorientale e dai trattati storici di cucina ed il Centro Musicale Sloveno/Glasbena del Kulturni Dom di Nova Gorica medievale: Influenze e differenze a cura Matica di Trieste, con la www.kulturnidom-ng.si dell’Accademia Jaufrè Rudel di Studi Medievali partecipazione dei rispettivi allievi GIOVEDI 14 GIUGNO All’aperto Sala interna

ANONIMO XV SEC PAOLINO D’AQUILEIA JOSQUIN DESPREZ ORE 20.00 HIC HET (740-802) (CA. 1450 – 1521) VERSUS DE HERICO DUCE CHANSON SALA DEGLI STATI PROVINCIALI ANONIMO XVI SEC “MILLE REGRETZ” (CASTELLO DI GORIZIA) CHOREA UNGARICA ANONIMO XIV SEC Visita guidata alla mostra (LLIVRE VERMELL) T. SUSATO di strumenti storici G.MAINERIO MARIA MATREM (1510 - 1570) “Theatrum Instrumentorum” (CA.1535-1582) PAVANE “MILLE REGRETZ” TEDESCHA ANONIMO XV SEC NOTA CANTIONE DE ILLO ANONIMO XVI SEC ORE 21.00 DIGNO VIRO CAPISTRANO PASTORELLA

AL SUON ZACHARA DA TERAMO ANONIMO XVI SEC (CA. 1350 -1419) KSOBASU NOTA DE’ PIFFARI CIARAMELLA Aquileia, Venezia e l’Europa ANONIMO XV SEC del Rinascimento ANONIMO XV SEC AMOROSO CHWALA al termine buffet storico PIERRE ATTAIGNANT ANONIMO XV SEC (1494 - 1551) E MOLINET BASSE DANCE ENSEMBLE LA PIFARESCHA (I) ET TOURDION Stefano Vezzani bombarde, flauti, flauto ANONIMO XV SEC LA GASQUONA G. MAINERIO e tamburo, cornamuse PASSAMEZZO D’ITALIE Marco Ferrari bombarde, flauti, cornamuse ANONIMO XVI SEC Mauro Morini tromboni, tromba diritta, OLACH TANZ L. SENFL (1486 - 1583) tromba da tirarsi IM MAIEN Corrado Colliard tromboni, tromba diritta, P. PHALÈSE (1510 – 1575) PAVANE ET GAGLIARDE G. MAINERIO tromba da tirarsi DE LA GUERRE TEDESCHA Fabio Tricomi percussioni, flauto e tamburo, viella titolo anche il Patriarcato di Aquileia, per le vicende che caratterizzano nel tempo il proprio territorio di influenza, per gli stretti rapporti con Venezia e altri centri importanti del periodo, e in quanto terra di passaggio e luogo di contatto tra l’Italia, la Germania e l’Europa orientale. Anche la musica del periodo viene infuenzata dal conseguente incontro tra tradizioni e culture di queste aree geografiche: differenti temi, stili, tradizioni nazionali, transitano e si uniscono in Tra Medioevo e Rinascimento il gruppo un’appartenenza comune. La musica tende dei Piffari è costantemente presente nelle a diventare sovranazionale, non essendo feste di piazza e di corte, nelle grandi più rinchiusa all’interno di singoli confini cerimonie, nelle solennità religiose e in geopolitici. tutte quelle situazioni sacre o profane, colte o popolari, che necessitavano di una La Pifarescha esplora questo repertorio celebrazione musicale. musicale sopravvissuto, o comunque In questo periodo avvenimenti politici desunto, per riproporre un piccolo ma e militari determinano in molti territori esaltante caleidoscopio di colori ed il frequente alternarsi di supremazie e espressività in cui le molteplici componenti differenti egemonie culturali. dell’universo musicale dell’epoca si In questo processo si colloca a pieno fondono e rivivono “Al suon de’ Piffari”. GIOVEDI 21 GIUGNO DOZ MENSH GEGLIKHN TU DORMI, IO VEGLIO PARASHIM KLEI ZAIN (“LE ETÀ DELL’UOME”) E VO PERDENDO I PASSI Testo: Leon Modena (1571-1648) Testo: anonimo, Venezia, metà Testo: Serafino Aquilano (traduzione in Ebraico dall’ del ‘500. Musica: “Bergamasche” (1466-1500) Musica: anonimo., Orlando Furioso). Musica: da fonti tradizionali e storiche: (Frottole libro Sexto: Petrucci, tradizionale, arr. E. Fink ORE 20.00 Hainhofer Lautenbuch Venezia: 1506) SINAGOGA DI GORIZIA (Alemagna, verso 1600), DER GESTREIFFT Visita guidata il codice Cajoni, ecc. TU DORMI, IO VEGLIO DANNTZ, DER A LA TEMPESTA E VENTO GASSENHAUER DARAUFF DER FÜRSTIN PAUREN Text: anonimo. Musica: Lauttenpuechl Anno &33 ORE 21.00 TANZ, DER AUFF Bartolomeo Tromboncino, UND AUFF (Tenore e contrabassi AI WARUM WILSTU Monaco, Bayerische intabulati... Francisci HINWEKEN ZIEHEN GERUSALEMME Bossinensis Venezia: Petrucci Staatsbibliothek, Mus.Ms.1512: Testo: anonimo, “Wallich” ms., 1509) SULL’ISONZO Lauttenpuechl Anno &33 Musica: da Melchior Frank Musica ebraica rinascimentale “Vröhlich in Ehren” (Fasciculus ZOHN DES WAIN PASS’E MEZO A LA Quodlibeticus, Coburg, 1611) ad un crocevia culturale. BIN IKH G’HAIS’N BOLOGNESA, SALTARELLO CONTRASTO IN OTTAVA A LA BOLOGNESA EPELEKH EN BARELEKH TRA VINO E ACQUA Giovanni Maria da Crema (fl. Trascrizione: Moishe Beregovski, Testo: Zalman der Schreiber 1540-1550) (Intabolatura de cantato da F. Khenkin, Kiev, 1929 Musica: anonimo, Germania, lauto... libro primo) Venezia: Antonio Gardane, 1546) ‘500. Testo: Francis Biggi. KI LO NAE Musica: Italia, tradizionale Canto per la Festa di Pessah. SHIR HA’SHIRIM Musica: tradizionale, Italia KOL BERUE (ESTRATTO DEL settentrionale (TUTTE LE CREATURE) “CANTICO DEI CANTICI”) Musica: della tradizione Musica: tradizionale, Italia L’ARBOSCELLO BALLO Goriziana settentrionale FURLANO, LA ZANETTA PADOANA YESHENA AT, FENUS WOLT IN Giorgio Mainerio (, 1535 - (CH) ANI NEOR VENODED SPIEGEL SEHN Aquileia, 1582), Il primo libro de’ ENSEMBLE LUCIDARIUM Testo: Joseph Sarphati († Testo: anon., Ox Bodl. Opp. add. balli..., Venezia: Gardano, 1578 Gloria Moretti, Anna Pia Capurso, 1527) (GB, Oxford, Bodleian 4o 136 (Il canzoniere “Wallich”). Enrico Fink canto Library, Mich 353) Musica: “Tu Musica: “Magdeburg ist” CHI SAPEVA dormi, io veglio” di Bartolomeo flauto, tamburo Canto tradizionale per la Festa Avery Gosfield Tromboncino, (Tenore e ORLANDO FURIOSO di Pessah. Musica: tradizionale, Élodie Poirier nychelarpa contrabassi intabulati... Testo: Ludovico Ariosto (1474 – Italia settentrionale Francisci Bossinensis, Venezia: 1533) Musica: Gloria Moretti Fabio Accurso liuto Petrucci 1509) Massimiliano Dragoni salterio, percussioni Si ringrazia l’Associazione “Amici di Israele” per la collaborazione all’organizzazione dell’evento

evento organizzato in collaborazione con il Festival di Dvigrad Due castelli – Rovigno (Croazia)

La prima documentazione di una presenza area affacciata sull’Adriatico, un riflesso appartenenza all’impero asburgico, il Friuli ebraica ad Aquileia risale ai tempi antichi. di un flusso costante di popolazioni di attrasse molti ebrei Ashkenazy, soprattutto Gli ebrei vivevano a Gorizia già alla fine diverse origini, segno della sua identità dopo che furono esiliati da Vienna. Vennero del XIII secolo, e nel XIV secolo, sotto la multietnica. Lo status degli ebrei era famiglie benestanti come i Morpurgo, protezione del Patriarca, vennero fondate instabile e soggetto a un doppio rischio: che trovarono posto nella società come diverse comunità ebraiche, tra cui Cividale, interno, a causa delle politiche dei prestatori di denaro, artigiani o piccoli Cormons, Trieste, e Udine. Era una zona diversi governi in costante mutamento imprenditori. Almeno a Trieste, Gradisca che ospitava continue tensioni tra il e ai continui cambiamenti di potere sul e Gorizia, la cultura ebraico-tedesca fu Patriarcato, la Repubblica Veneziana e territorio benché, almeno a Gradisca, predominante. In questo programma, si l’Impero Asburgico (oltre alla costante Gorizia e Trieste, il dominio Asburgo fu ascolterà la tradizione dei canti liturgici di minaccia dello Stato Ottomano). Questo, abbastanza stabile. In Friuli, gli ebrei per la Trieste e di Gorizia, delle canzoni ebraiche e il ruolo della regione come crocevia maggior parte godevano di una (relativa) in yiddish, italiano ed ebraico, e delle danze delle culture latine, germaniche e slave, libertà religiosa e una vita (relativamente) tedesche e italiane, com’è giusto per una ha avuto una forte influenza sulla sua senza persecuzioni. A causa della regione che per molto tempo fu luogo cultura ebraica, come quella dell’intera sua posizione geografica, e della sua d’incontro multietnico e multiculturale. VENERDÌ 22 GIUGNO LITURGICA MARTYRES DISCANTUS

HODIE CANTANDUS EST DIXIT SANCTUS DONATUS NYCHOLAY SOLLEMPNIA & PUER NATUS EST NOBIS in passione sancti Donati in sancti Nycholai officio tropos ORE 20.00 tropos antiphonæ [Cividale, MAN [Cividale, MAN CI] ad benedicamus Domino MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE LVI] et antiphona ad introitum [Cividale, MAN LVI] (CIVIDALE) ad missam in die nativitatis EUFEMIA DIXIT Domini [Gorizia, BST F] Visita guidata alle rovine dell’antico in passione sanctae Euphemiae TAM DIU QUIPPE cum sociis [Cividale, MAN XLIV] SALUTARIS palazzo dei Patriarchi a cura della direttrice SEPULTO DOMINO in festo beati Nycholai ad ve- Dott.ssa Angela Borzacconi in sabbato sancto responsorium FERUNT MUNDO speras (tropos ad benedicamus ad vigilias [Udine, ACAU 7] de sancto Hellaro cum Domino) [Cividale, MAN LVII] sociis [Udine, ACAU 7] ORE 21.00 CUM REX GLORIAE SONET VOX ECCLESIAE CHRISTUS & TRIUMPHAT VIRI SANCTI ad corpus Christi tropos ad VOX CODICUM antiphona in dominica de sancto Hellaro et Taciano benedicamus Domino resurrectionis [Udine, ACAU 7] cum sociis [Cividale, MAN XXXIV] [Cividale, MAN LVI] MANOSCRIPTORUM cum tropos [Cividale, MAN LVI] repertorio aquileiese VIRGINIS MARIAE LAUDES sequentia in dominica resurrectionis [Cividale, MAN LVI]

VENI SANCTE SPIRITUS sequentia in pentecoste [Cividale, MAN LXXIX]

ENSEMBLE SCHOLA AQUILEIENSIS (I) Claudio Zinutti (direttore), Lelio Donà, Roberto Frisano, Luca Laureati, Andrea Passerelli, Stefano Stefanutti, Piero Zanferrari VOX CODICUM MANOSCRIPTORUM

Le pergamene vergate più di mille anni fa prendono voce per raccontare, attraverso il canto, la fede e le liturgie dell’antico Patriarcato aquileiese. Il fascino dei codici, conservati particolarmente a Cividale, si svela pagina dopo pagina in una coinvolgente atmosfera che restituisce la magia delle nostre radici.

La Schola aquileiensis nasce nel 1985 di attività hanno permesso di sviluppare tradizione antica per l’Avvento e il Natale sotto la direzione del musicologo e la capacità di presentare e rendere incluso nel catalogo della mostra. teologo friulano M.o Gilberto Pressacco, comprensibile un ampio repertorio sui Oltre alla creazione e alla proposta di specializzandosi nella proposta filologica primi secoli della musica sacra. Grande programmi culturali e all’animazione e nella diffusione dei brani liturgici della successo ha ottenuto Il cammino: canti di missæ vetus ordo, il gruppo è tradizione aquileiese. A fianco delle processionali, di pellegrinaggio, di crociata attualmente impegnato in un programma innumerevoli lezioni-concerto tenute in presentato nell’ambito de Il cammino di amplissimo respiro sulle polifonie prestigiose sedi nazionali e internazionali, (2007-2008) di GrazieCultura a Udine, poi primitive di Cividale del Friuli. Dal 1997, la Schola aquileiensis si è contraddistinta riproposto a Venzone e a Feltre. Nel 2010 anno della scomparsa del fondatore M.o nel tempo per lo sviluppo di importanti ha collaborato al progetto di arte sacra don Gilberto Pressacco, il gruppo vocale è progetti culturali. Lo studio continuo e le Calendario dell’Avvento a Udine, incidendo diretto dal M.o Claudio Zinutti. esperienze conseguite in oltre trenta anni il cd antologico di brani gregoriani e della VENERDÌ 29 GIUGNO IN FESTO SANCTORUM VIRGINUM AVE GLORIOSA MATER SALVATORIS Inno della tradizione aquileiese (Cod. I Bibl. Tropo (Cod.LVI - Cividale del F.) del Seminario teologico di Gorizia-Frag.) IN RESURRECTIONE DOMINI N.J.C. ORE 18.00 IN ANNUNCIAZIONE B. M. VIRGINIS Ms. T.VII del Tesoro della Chiesa di Cividale XIV sec. BASILICA PALEOCRISTIANA DI RAPRESENTATIO MONASTERO (AQUILEIA) Dal Processionale C dell’Archivio SONET VOX ECCLESIE Il “Canto Patriarchino tra fonti scritte e del Capitolo di Cividale del F. - sec. XIV Tropo (Cod. LVI - Cividale del F.) tradizione orale”. Dialogo a più voci con Valter O LILIUM CONVALIUM CUM DESIO VO’ CERCANDO Colle, Roberto Frisano Andrea Bellavite Tropo- (Cod. XLI - Cividale del F.) Lauda di Anon. – attr. Antonio da Cividale - XIV e David Di Pauli Paulovich sec. Arc. Notar. di Amandola PLANCTUS MARIAE ET ALIORUM ORE 20.00 IN DIE PARASCEVEN AVE MARIA VERGENE CORONATA Dramma Sacro Dal Processionale C Laude polifonica di Petrus Haedus Visita guidata al Museo Paleocristiano dell’Archivio del Capitolo di Cividale del F. (Pietro Capretto) – 1495 a cura della direttrice Dott.ssa Marta Novello sec. XIV (frag.) M.A.N Aquileia

ORE 21.00 SONET VOX La musica nel Patriarcato di Aquileia

ENSEMBLE DRAMSAM (I) Alessandra Cossi voce, simphonia Claudio Zinutti voce, organi portativo Fabio Accurso liuto Elisabetta de Mircovich voce, viella Gianpaolo Capuzzo flauti diritti Il processo di uniformizzazione della liturgia operato dalla riforma carolingia che, favorita direttamente dal Patriarca Paolino, riuscì a far prevalere l’uso romano sulle antiche tradizioni liturgiche locali farà si che, a partire dall’VIII - IX secolo, la Chiesa di Aquileia adotti il rito romano-franco, abbandonando gradualmente le proprie particolarità locali, che sopravviveranno in parte grazie alla conservatività della regione ed alla solennizzazione del ricordo dei santi propri della chiesa locale. Si chiude perciò il periodo legato all’antico aveva trasferito la sede e fatto costruire Il programma di concerto si compone rito aquileiese e si apre quello in seguito la cattedrale, il battistero e il palazzo prevalentemente del repertorio conservato detto del “rito patriarchino”, in un’area patriarcale. Con l’investitura feudale a Cividale del Friuli (sede del Patriarcato di ormai perlopiù soggetta all’influsso dell’imperatore Enrico IV, con le relative Aquileia – con competenze territoriali oltre della dinastia carolingia. E’ importante prerogative ducali su tutto il Friuli, che in tutto il Friuli, nella Carniola austriaca sottolineare, comunque, nello svolgimento Cividale diventò anche il centro politico, e nella Krajna slovena) nei secoli XIV e di questo processo, la presenza prolungata culturale e religioso della Regione. Al XV, ed è caratterizzato da una singolare degli aquileiesi Paolino e Paolo Diacono periodo di massimo splendore (seconda ricchezza di forme e modelli compositivi. alla corte di Carlo Magno ed il loro attivo metà del XIV sec. e inizi XV sec.), quando Dalle sacre rappresentazioni monodiche, contributo a quella Accademia Palatina però stava già declinando il potere dei corredate di “regia gestuale”, ai discanti che dettò i principi della riforma liturgica Patriarchi, risalgono i codici CI e CII (Museo (cantus planus binatim), alle raffinate carolingia. Archeologico di Cividale) che costituiscono composizioni liturgiche di Antonius de il processionale della città, notissimo agli Cividate (XV sec.) per finire quindi con La città più importante dello Stato studiosi per la presenza di 4 “drammi le “sacre poesie” composte da Pietro Patriarcale divenne ben presto Cividale, sacri”: l’Annunciazione, il Planctus Mariae e Capretto per la Confraternita de “I Battuti” dove già il Patriarca Callisto nel 733 due testi sulla Resurrezione. di San Vito al Tagliamento. SABATO 30 GIUGNO LA MUSICA

Il concerto propone esempi della prassi hanno esiti polifonici. ORE 20.30 musica per la liturgia sviluppatasi in Non solo testi e melodie sono degni BASILICA DI AQUILEIA seno alla Chiesa madre aquileiese di nota, ma anche la resa sonora nell’arco di diversi secoli. Due sono di due mondi espressivi, a ragione TRA MUSICA le grandi tradizioni a confronto: delle diverse situazioni storiche e di E STORIA quella scritta, testimoniata di codici culto: da un lato il sensibile flusso Il simbolismo dei mosaici aquileiesi unito alla medievali che ci tramandano il ricco sonoro che si fa preghiera di una grande tradizione musicale del Patriarcato repertorio di uso locale poi soppresso forma di canto destinata a gruppi alla fine del Cinquecento a favore vocali specializzati (le Scholae) dove Percorso guidato alla Basilica del Rito romano, e quella orale fondamentale è stato l’impiego del Voci Narranti: Andrea Bellavite continuatrice fino ad oggi in alcuni testo scritto, e dall’altro la forza e Katia Marioni centri della montagna friulana di una “rustica” e piena di un canto che è “lingua musicale-liturgica” di carattere invocazione collettiva, conservato al termine buffet storico specifico e dai tratti certo popolari, e tramandato dalle cantorie nelle “Il Vino del Patriarca” ma carichi di forza e portatori di forti piccole comunità. (Cjapitul di Piazza Capitolo -Aquileia) sentimenti di fede e di identità. Entrambi i fenomeni sono però facce Il repertorio scritto fa uso di testi di una stessa medaglia: originatisi di estremo interesse che per temi nel contesto cultuale e culturale della riflettono proprio la specificità chiesa patriarcale sono l’espressione aquileiese (in particolare il culto sonora di una grande tradizione d’arte dei santi locali) con esiti melodici e di fede. SCHOLA AQUILEIENSIS & assimilabili in parte alla tradizione Roberto Frisano (I) del canto gregoriano, mentre sui CANTORIA DI GORTO testi romani è basato il repertorio di Gruppo vocale di canto monodico tradizione orale, sviluppatosi nei secoli Schola aquileiensis (Udine) più recenti e che si distingue anche per Si ringrazia la fam. Puntin e Gruppo di canto liturgico di tradizione orale la fam. Mattiussi caratteri melodici eterogenei che di per la gentile collaborazione Cantôrs di Plêf (S. Maria di Gorto, Ovaro) LA STORIA

La Basilica di Aquileia racconta la storia pasquale con linguaggi formali e simbolici di una comunità di fede e di cultura. Il diversi, a seconda dello svolgersi delle magnifico mosaico pavimentale è stato assai complesse vicende storiche. L’arte realizzato all’inizio del IV secolo, sostituito figurativa, la letteratura, la musica liturgica dopo qualche decennio da quello della comunicano la sensazione positiva di chiesa del V e riscoperto agli inizi del un luogo di pace, dove le diverse culture XX secolo. Testimonia il simbolismo e le lingue che caratterizzano il tessuto dei primi gruppi cristiani, capaci di europeo sembrano fondersi in un inno accogliere le forme preesistenti del sacro alla concordia e alla convivenza. L’auspicio e del profano per dare a esse un nuovo non è sempre stato ascoltato, in una terra significato, l’annuncio della morte e della di confine dove il troppo sangue versato risurrezione di Gesù Cristo. I battezzati nelle guerre che si sono succedute invita vengono definiti un “gregge” nel quale a invertire la rotta e a incamminarsi ogni partecipante assume la stessa natura sulla strada dell’autentica bellezza. Le del Pastore, anzi, come avrebbe detto parole e le preghiere nelle antiche lingue Ambrogio di Milano, diventa egli stesso dell’umanità accompagnano la percezione pastore. La chiesa medievale del patriarca del passato, la contemplazione del Popone, consacrata nel 1031, riporta alle presente e uno sguardo pieno di fiducia e suggestioni dei patriarchi e soprattutto speranza nel futuro. degli imperatori tedeschi. La figura della Madre di Dio nel catino dell’abside Andrea Bellavite sembra accogliere con amorevolezza e compassione ogni visitatore, invitandolo a guardare in alto, così come invitano gli archi gotici tra le colonne, frutto della risistemazione del XIV secolo. Ogni periodo della storia ha voluto raccontare il mistero GIOVEDÌ 5 LUGLIO Giorgio Mainerio Giorgio Mainerio Filippo Azzaiolo (1535 – 1582) LA TEDESCA AL DÌ DOLCE BEN MIO PASS’E MEZZO ANTICO IN Giorgio Mainerio DIVERSI MODI BALLO MILANESE Giorgio Mainerio ORE 21.00 Giorgio Mainerio L’ARBOSCELLO SALONE DEL PARLAMENTO Giorgio Mainerio LA PARMA BALLO FURLANO (CASTELLO DI UDINE) (1535 – 1582) Giorgio Mainerio BALLO ANGLESE Filippo Azzaiolo SCHIARAZULA IL LIBRO Giorgio Mainerio (1530 circa dopo il 1570) MARAZULA BALLO FRANCESE TI PARTI COR MIO CAR Giorgio Mainerio Giorgio Mainerio UNGARESCHA DE’ BALLI Giorgio Mainerio di Giorgio Mainerio Parmiggiano LA FIAMENGA LA ZANETTA PADOVA maestro di Cappella della venerabile Marchetto Cara Giorgio Mainerio chiesa di Aquilegia” (1470 circa – 1525) LA PUTTA NERA NON È TEMPO BALLO FURLANO D’ASPETTARE Hyeronimo Ferrutio ENSEMBLE DRAMSAM (I) (1550 circa) Alessandra Cossi voce, ballo BERGARINO Gianpaolo Capuzzo flauti Fabio Accurso liuto, chitarra Massimiliano Dragoni percussioni, salterio Marco Ferrari bombarde, flauti Luigi Germini tromboni Andrea Angeloni tromboni

IL BALLARINO (I) Bruna Gondoni, Angelo Paolo de Lucia

COMPAGNIA DEL BONTEMPO (I) (ACCADEMIA J. RUDEL) Susanna Maraspin, Nadia Cecere, COMUNE DI Giada Agazzi, Alessandra Cossi, UDINE Gabriella Tonetti, Nina Drstvensek Quando a Venezia, nel 1578, esce la stampa PH.ROSWITHA FREY del Primo Libro de’ balli, Giorgio Mainerio, “parmeggiano” di origine, ha già trascorso gli ultimi diciotto anni in Friuli, essendo arrivato a Udine nel 1560. Anni irrequieti, passati soprattutto ad assicurarsi una posizione entro la gerarchia ecclesiastica. Accusato e processato nel 1564 per “attività obbrobriose contro Dio onnipotente”, ne esce indenne e ancora più motivato a consolidare il proprio ruolo, attività questa che dai documenti ballo La Biliarda che rimanda al “reverendo Mainerio non maschera tale origine sembra occuparlo in modo preminente. monsignor Oratio Billiardo dignissimo “riscrivendo” l’accompagnamento ma Trasferitosi nel 1570 da Udine ad Aquileia, canonico di Parma”, e alcuni brani forse preferisce lasciarla forse così come la conquista infine nel 1574 il posto di derivati da canzoni popolari in voga (Caro udì, ovvero accompagnata da semplici “Maestro di cappella della venerabile Ortolano, la Zanetta, la Lavandara, la bordoni. Il brano è noto anche per essere chiesa di Aquilegia”. E forse proprio grazie Saporita). Di particolare interesse sono i stato associato ai riti dei Benandanti, alla nuova posizione acquisita, inizia a brani friulani che Mainerio inserisce nella con ciò forse confermando l’interesse di pubblicare a Venezia le proprio musiche. raccolta (La putta nera, L’arboscello e Mainerio per talune forme di esoterismo, Nel 1576 escono i Magnificat octo tonorum Schiarazula Marazula). In assenza di dati interesse che fu oggetto del processo dedicati al capitolo di Aquileia: nel 1578 il certi, possiamo solo immaginare che a lui intentato. Il programma presenta Primo Libro de’ balli accomodati per sonar Mainerio avesse raccolto questi tre brani una selezione di brani dal Primo Libro di con ogni sorta di strumenti: nel 1580 i Sacra nelle strade e nelle contrade del Friuli Mainerio, integrata sia da brani di autori cantica beatissimae Mariae Virginis. Il Libro che egli frequentava per trascriverli o friulani come Girolamo Ferrutio da Udine de’ balli è una compilazione di danze che forse riscriverli in una versione a quattro che da brani cantati, perlopiù villotte, sembrerebbe alludere ad una sorta di voci ormai usuale per questo genere di ovvero composizioni di impianto popolare antologia europea (Ballo francese, Ballo repertorio. Schiarazula Marazula è di di cui Filippo Azzaiolo ci ha lasciato alcune anglese, Tedesca, Fiamenga, Ungaresca) sicura origine popolare ed è certamente raccolte intono alla metà del Cinquecento. con un omaggio al dedicatario del libro, il interessante considerare che lo stesso GIOVEDÌ 11 LUGLIO Shen khar Venakhi Ispola Saidumlo Utskho TU SEI LA VITE EIS POLLA UN MISTERO, STRANO E MOLTO GLORIOSO , ORE 18.00 Aghdgomisa Dge Ars Sulo Chemo CIVICO MUSEO TEATRALE IL GIORNO DELLA ANIMA MIA, Mtasa Zeda CARLO SCHMIDL RESURREZIONE ANIMA MIA TU FOSTI TRASFIGURATO SUL MONTE PALAZZO GOPCEVICH (TRIESTE) “Il canto tradizionale georgiano, SIkvarulman Mogikvana Mutslad Igho patrimonio immateriale dell’umanità” L’AMORE TI HA HEIRMOS Nu Mtir Me Dedao incontro con l’etnomusicologo Renato Morelli. PORTATO, DIO NON LAMENTATEVI

Al termine dell’incontro verrà offerto un PER ME Shen Romelman assaggio di vini e specialità georgiane, Ukhrtsnelsa Khatsa Shensa TU CHE HAI curato dal ristorante Georgiano di Trieste. LA TUA ICONA ILLUMINATO Dideba Maghaliani IMMACOLATA GLORIA A DIO ORE 20.00 NELL’ALTO DEI CIELI Shen Gigalobt TEMPIO SERBO-ORTODOSSO Movedit da Vsvat NOI TI PREGHIAMO DI SAN SPIRIDIONE (TRIESTE) VENITE BEVIAMO UNA Mobrdzanebita Tqvenita Visita guidata BEVANDA NUOVA LA TUA VENUTA ! ORE 20.30 TEMPIO SERBO-ORTODOSSO DI SAN SPIRIDIONE (TRIESTE) IL CANTO SACRO DELLA GEORGIA Concerto

ENSEMBLE ADILEI (GE) Il canto polifonico georgiano è stato polifonia “ostinata” è invece presente in al Mariinskij di San Pietroburgo e nelle il primo “patrimonio immateriale tutte le regioni. Americhe) per dedicarsi completamente dell’umanità” ad essere inserito nella lista alla documentazione-trascrizione di più di UNESCO (nel 2001). Di grande e variegata Di particolare interesse è il canto liturgico 6000 canti liturgici tradizionali georgiani. complessità, è un’antica tradizione della della chiesa autocefala georgiana, Rispetto ai diktat del patriarcato di Georgia Caucasica, presente almeno sopravvissuto avventurosamente e Mosca, ancora più terribili furono le dal IV secolo, quando il Cristianesimo fu “miracolosamente” a eventi drammatici. conseguenze della rivoluzione bolscevica. adottato come religione di Stato. Consiste Nel 1811 (dopo la terza guerra caucasica, Sono tristemente noti gli innumerevoli in quattro tipi principali (quella a bordone, quando la Georgia fu definitivamente crimini perpetrati dal regime comunista quella contrappuntistica, quella parallela annessa all’impero zarista) il patriarcato di nei confronti della chiesa georgiana o “dissonante”, e quella “ostinata”). Nella Mosca impose la liturgia e la lingua russa, (distruzione di antichi monasteri con regione a nord-ovest della Georgia (la con conseguente proibizione della lingua relativi affreschi medioevali, assassinio e montuosa e selvaggia Svanetia) si pratica georgiana e dei suoi antichi canti liturgici. deportazione del clero, divieto assoluto l’arcaica polifonia “dissonante”, mentre Si deve a un celebre cantante d’opera, delle liturgie) fino all’implosione dell’Unione la Georgia occidentale è conosciuta per Filimon Koridze (1835-1911), lo straordinario Sovietica nel 1991. Nel 2011 il Patriarca quella contrappuntistica con lo yodel, progetto di ricerca-documentazione- georgiano di Tbilisi ha ufficialmente e la zona orientale (la Khaketia, centro trascrizione che ha salvato il canto liturgico santificato Koridze: il primo esempio di un storico dell’enologia mondiale) è la patria georgiano dall’estinzione. Koridze decise etnomusicologo “santo”. del dialogo fra i melismi di due solisti e di rinunciare alla sua brillante carriera (con l’accompagnamento del bordone. La acclamate esibizioni alla Scala di Milano, Renato Morelli MARTEDÌ 17 LUGLIO SON STUFFO SE VOLÉ CHE VE LO DIGA DE STO CALDO GRAN SUPERBIA MADAM CARISSIMA CHE AVÉ FATO ORE 20.00 (maestro di danza) (contrasto tra Recamadora VILLA BAROCCA - TENUTA DI e Conzateste) CASTELVECCHIO (SAGRADO) MIA CARA ANZOLETTA visita guidata al Parco della Villa B.MARCELLO: TOCCO BETTA SONATA PER CEMBALO ORE 21.00 MI SON IN TI CARA NINA SE IMPARAR A. VIVALDI: SONATA PER VIOLONCELLO MI CREDEVA LA VOL PATRONA E BASSO RV 46 D’ESSER SOLA Le canzoni da battello nella Venezia del ‘700 SE IMPARAR LA VUOL PATRONA VU SARÉ ADESSO (maestro di canto) CONTENTA (contrasto tra Barcaiolo D’ARMENIA VEGNIRA e Cameriera)

ACCADEMIA DEGLI INCIPRIATI (I) Elena Bertuzzi soprano Matteo Zenatti tenore Elisabetta de Mircovich violoncello barocco Marco Vincenzi cembalo

Fonti: Venezia, Bibl. Marciana MS It. Cl.IV, 2047 Bibl. Marciana MS Cicogna 178 Si ringrazia la fam. Terraneo Paris, Bibl. Nat. ms. Vm 6310 per la gentile collaborazione cinquantennio del Settecento; l’atmosfera immortalata nei dipinti del Longhi rivivono in queste canzoni raffinate, con una sottile vena di umorismo. Nella nostra scelta per questo programma, abbiamo prediletto i brani che raccontano delle vicissitudini amorose tra uomini e donne, dagli incontri, ai sogni d’amore, ai desideri, alle dichiarazioni, alle serenate, agli scontri: tutto in questi pezzi è raccontato mostrando grande vicinanza con la commedia dell’arte e con le eccezionali commedie di Goldoni, che giusto in quegli anni spopolavano nei teatri veneziani.

Una piccolissima selezione dal corpus parlava ovunque, in Inghilterra addirittura (centinaia e centinaia) di canzoni da battello, pubblicarono album di musiche che custodite in scartafacci manoscritti nei vari riportavano fedelmente quanto si cantava a musei veneziani, Correr, Querini Stampalia, Venezia, per diletto delle famiglie inglesi che Marciana. volevano ricreare a casa loro un’immagine Questi manoscritti ci tramandano la della lontana città italiana. tradizione dei canti che si eseguivano in È un repertorio quasi totalmente perduto gondola nella prima metà del Settecento nell’uso. Oggigiorno per i rii si sente O sole a Venezia, tutti rigorosamente anonimi, mio, Santa Lucia, qualche aria d’opera. probabilmente a cura degli stessi gondolieri, Peccato, sono musiche freschissime, o di qualche musicista pagato per speciali non sempre di facile esecuzione, con occasioni, con gran gusto per locali e testi in rigoroso dialetto veneziano che forestieri. Questo tipo di esecuzioni riportano, con dovizia di particolari, le mille divennero ben presto una moda, se ne sfaccettature della vita veneziana del primo GIOVEDÌ 19 LUGLIO QUANDO LO POMO LA MARCHESANA LA GELOSIA VIEN DALO POMARO (Giovanni Ambrosio, (Domenico da Piacenza, (Pesenti? Tromboncino? Paris B.N.) XV secolo) Cara?) ORE 20.00 LA MI FA SOL FARE DE LÀ DA L’ACQUA MUSEO ARCHEOLOGICO DI CIVIDALE LA BARCHA (Apografo Miscellaneo STA LA MIA MOROSA Visita guidata alle rovine DEL MIO AMORE Marciano, M°Rofino (Apografo Miscellaneo dell’antico Palazzo dei Patriarchi (Venezia 1507, Anonimo) Bartolucci di Assisi) Marciano, Francesco Patavino) ORE 21.00 PER RISTOR LA FORTUNA VOL COSÌ DEL CORPO LASSO (Marco Cara, Petrucci, UN CAVALIER (Apografo Miscellaneo Libro Primo delle Frottole) DI SPAGNA DE LÀ DA L’ACQUA Marciano, anonimo) (Francesco Patavino) Villotte, Frottole, Barzellette, DUO INTREPIDI tra XV e XVI secolo. BACO, BACO, GUERRIER’ARDENTI IO SON QUEL DOLOROSO SANTO IDIO ET FRANCHI E TRISTO AMANTE (Anonimo) (Anonimo) (Andrea Antico, Petrucci)

DIT LE BOURGUYGNON PIVA TENTALORA (Harmonie Musices (Juan Ambrosio Dalza) (Anonimo XV secolo) Odechaton A, ENSEMBLE Ottaviano Petrucci, DONNE VENÈTE AL BALLO SON PIÙ MATTI ANONIMA FROTTOLISTI (I) Venezia 1501, Anonimo) (Apografo Miscellaneo IN QUESTO MONDO Luca Piccioni liuto, voce Marciano, Patavino) (Antonio Patavus “Stringari”) NEL TEMPO CHE RIVESTE Emiliano Finucci viola da braccio, voce IL VERDE MANTO TANTE VOLTE SÌ SÌ SÌ Simone Marcelli organo portativo, voce (Apografo Miscellaneo (Petrucci,Libro XI delle Mauro Presazzi voce Marciano, Ioannes Lulinus Frottole, Marchetto Cara) Massimiliano Dragoni dulcimelo, Venetus) percussioni antiche Luigi Germini trombone rinascimentale Alessio Nalli flauti-bombarda Ludovico Mosena flauti, bombarda, dulciana, ghironda L’UMANESIMO MUSICALE NELLE devozione, la vita culturale profana viaggia fotografia dell’estetica e della ricerca tanto TERRE DEL PATRIARCATO. in diverse forme e regala ancora oggi letterale quanto musicale dell’epoca. una moltitudine di testimonianze legate I Manoscritti, le prime stampe musicali, La lunga storia del Patriarcato di alla capacità di conservazione di molti e i frammenti ancora oggi presenti negli Aquileia rappresenta una vera e propria docomenti compositivi. Con il seguente archivi e nelle biblioteche d’area veneta identità culturale e geografica durante programma, Anonima Frottolisti racconta e friulana, accanto alle provenienze il Medioevo e il Rinascimento, la sua lo spaccato “popolareggiante”, per quanto geografiche dei compositori, come eredità musicale è espressione del estremamente colto, del gusto musicale l’Istria, caratterizzano il concerto stesso mondo religioso dell’epoca e gli archivi cortese e profano del XV e XVI secolo. trasformandolo in forma di documento raccontano uno stile inconfondibile in I racconti, le maschere, i personaggi, storico ancora oggi capace di far rivivere i particolar modo nella liturgia e nella l’amore, la vita, sono solo alcuni dei temi fasti e le sensibilità dell’epoca. sfera religiosa del tempo. Accanto alla trattati dal repertorio eseguito: una VENERDI 31 AGOSTO GIUDITTA: LA STORIA MEDIANTE LA MUSICA lentamente, pensando che in (KATARINA LIVLJANIĆ) tal modo avrei potuto rinviare ORE 18.00 la fine della storia, e prendendo ABBAZIA BENEDETTINA „Perché sei triste, anima mia, consapevolezza che questo anonimo DI SESTO AL REGHENA e perché mi confondi?“ prenje un giorno sicuramente sarebbe Incontro con la storia: Katarina Livljanic rivissuto come parte di un nuovo introduce il programma del concerto In una lunga serata, durante un programma musicale. Ma la parte più viaggio lontano dalla Croazia, importante del lavoro doveva ancora ORE 20.00 frugando tra i volumi di una grande essere fatta. Come trasformare Visita guidata all’Abazia Benedettina biblioteca universitaria, ho trovato quel strano testo in un’esecuzione un frammento del testo di uno musicale – scenica? La ricerca mi ha ORE 21.00 sconosciuto scrittore medievale portato alla raccolta dalmata Vartal croato. La bellezza del suono del XVI secolo, contenente numerosi GIUDITTA arcaico della mia lingua materna, dialoghi allegorici, prenja. Leggendoli, Storia biblica della Croazia rinascimentale modificata nel prisma dei secoli, mi appariva sempre più evidente il basata sul testo di Marko Marulić mi accompagnò per giorni. Era legame con il poeta croato Marko una storia in forma di dialogo tra Marulić (a cui sono stati attribuiti l’anima e i pensieri, scritta in uno alcuni dei testi nella raccolta Vartal). stile sorprendetemente audace, Nella ricca opera di Marko Marulić, più facilmente attribuibile a James esiste un testo che raccoglie in sé DIALOGOS (D-F) Joyce che non a un prete anonimo in modo particolare la ricchezza e il Katarina Livljanić voce, direzione artistica, campagnolo della Dalmazia del vigore di prenja. E’ l’incredibile storia la scelta del testo e la ricostruzione musicale XVI secolo. Leggevo sempre più di Giuditta. Albrecht Maurer viella, lirica Norbert Rodenkirchen flauto, pìffero doppio

Esecuzione con sopratitoli in italiano, COMUNE DI regia di Sanda Hržić SESTO AL REGHENA Bratislav Lučin Consulenza linguistica Il programma “Judita“ è stato creato in PH.THOMAS KOST collaborazione con il CCR Ambronay e ARCADI. Dialogos è sovvenzionato da: Mécénat Musical – Société Générale (mecenato principale di Dialogos) DRAC Ile de France – Ministero della Cultura e delle Comunicazioni (convenzionamento).

Dalla sua fondazione nel 1997, Dialogos Figaro”, “Diapason”, “New York Times” e vinto il prestigioso premio “Diapason – ensemble vocale fondato e diretto da si è esibito in diversi paesi europei a tutti d’or“ per l’anno 2004, mentre nel 2005 Katarina Livljanić – si è evoluto in uno dei i più importanti festival di musica antica ha vinto anche il premio “Coup de coeur“ qualitativamente più importanti gruppi in Europa, negli Stati Uniti d’America, il quale viene assegnato dall’Accademia specializzati per la musica medievale. in Canada, nell’Africa Settentrionale Charles Cros). “Judita“, storia biblica I progetti dell’ensemble uniscono le e nell’America Latina, incluse le dalla Dalmazia rinascimentale, è stata nuove esplorazioni musicologiche con le produzioni radio e TV. I loro CD hanno eseguita per la prima volta al festival di interpretazioni innovative, la dimensione vinto i premi della critica nelle riviste di Ambronay (il quale con questo progetto teatrale e la musicalità espressiva. musica internazionali, come “Diapason ha iniziato la collaborazione oramai Dialogos è composto da voci maschili d’or“, “Choc du Monde de la musique“, triennale con l’ensemble “Dialogos) ed è e femminili, a seconda delle specificità “Goldberg 5 stars“. Tra i programmi stata premiata con il premio “Judia“ per di ogni singolo progetto. Dai suoi inizi, dell’ensemble occorre sottolineare la miglior interpretazione musicale al Dialogos è stato eloggiato da parte della la “Visione di Tondal“ allestita sul festival Estate Spalatina. critica nei giornali come “Le Monde”, “Le palcoscenico da Sanda Hrzić (il CD ha SABATO 1 SETTEMBRE CHE TI ZOVA DE, PONI AMOR TROIS SEROS NASCONDERE BALLATA SOR RIVE MER ‘L BEL VOLTO Gherardello da Firenze, QUANT DEFINE/QUANT Anonimo, Cod. Squarcialupi REPAIRE/FLOS FILIUS ORE 20.00 Cod. vaticano Rossi 215 Firenze, BML Pal. 87 SALTARELLO CASTELLO DI VALVASONE Mottetti, Anonimo Visita guidata LAMENTO LUCENTE STELLA Cod. di Montpellier, Bibl. DI TRISTANO E VIDERUNT Univ. H196 ORE 21.00 ROTTA Anonimo, Anonimo, Cod. vaticano Rossi 215 DUOMO DI VALVASONE I’ VO’ BENE ms. London-BM 29987 Cod. Pluteus, Firenze 29.1 A CHI VOL BENE AMMÈ CENTROTRECENTO Gherardello da Firenze, Le ballate medievali italiane SENTO D’AMOR PER NON FAR LIETO LA FIAMMA ALCUN DELLA Cod. Squarcialupi SALTARELLO MIE DOGLIA Lorenzo da Firenze, Gherardello da Firenze, Cod. Squarcialupi Cod. Squarcialupi Firenze, BML Pal. 87 Firenze, BML Pal. 87

CAUDA: EGO REUS CONFITEOR Anonimo, Cod. Pluteus, Firenze 29.1

ENSEMBLE CENTOTRECENTO (I) Anna Pia Capurso, Federica di Leonardo, Gloria Moretti canto Marco Ferrari, Fabio Resta flauti COMUNE DI Elisabetta Benfenati, Diego Resta corde VALVASONE Fabio Tricomi viella e percussioni Agli esordi del XIV secolo appare in Italia una Musica sorprendente, nota oggi con il nome di Ars Nova. Del suo repertorio più antico fanno parte sedici ballate monodiche che sembrano rappresentare un legame tra il movimento letterario dello Stil Novo, che nella Ballata ebbe una delle sue forme più importanti, e la musica dell’ Ars Nova italiana. L’uniformità di stile e la maturità di questi sedici brani suggeriscono con forza che si tratti di musica composta e cantata precedentemente alla comparsa della scrittura mensurale dell’Ars Nova. Un poeta dello Stil Novo, Nicolò de Rossi, laureatosi a Bologna nel 1317, ci ha e misteriosi; esse conservano echi del seme dell’umanesimo, lo sguardo rivolto lasciato una lista dei musicisti più noti mondo precedente e accolgono in pieno le verso l’uomo, i suoi sentimenti, la mappa della tradizione musicale non scritta: nella possibilità ritmiche della nuova notazione del pensare moderno. corrente di Dante Alighieri cita Garzo, misurata, nata per fissarne in modo prima Le musiche di tradizione orale stupiscono Casella, Lippo e Scocchetto. In relazione sconosciuto le straordinarie sottigliezze per la profondità di conoscenze che con Petrarca mette Confortino e Floriano. esecutive. esprimono, per il virtuosismo dei musicisti In testa a tutti il De Rossi colloca Ciccolino, Questa nuova scrittura, raccolta ed e per il contenuto altamente affine alla da lui conosciuto durante gli studi a ordinata da Marchetto da Padova nel musica antica; oltre che per modalità, Bologna, che descrive nell’atto di “notare” suo trattato Pomerium, accompagna complessità e sottigliezza ritmica e per (scrivere) le sue ballate “plen d’aire nuovo importanti mutamenti politici in Italia: l’enorme quantità di suggestioni tecnico- a tempo ed a mesura”. l’allontanamento del Papa dalla sede musicali ed estetiche che tramandano. Le ballate a voce sola del 1300 di Roma, il sorgere di realtà comunali Perciò cerchiamo di ispirarci ad esse per la costituiscono senz’altro uno dei repertori autonome ed economicamente avanzate. nostra ricerca. della musica italiana più interessanti Un nuovo ordine politico che ha già in sé il GIOVEDÌ 13 SETTEMBRE DANZA SOBRE LA CANTIGA 10 ROSA LAUDEMUS CANTIGA 384 DE DAS ROSAS DE VIRGINEM ANÓNIMO ALFONSO X EL SABIO ALFONSO X EL SABIO DEL LLIBRE VERMELL (1221-1284) (1221-1284) (c. 1390) ORE 21.00 CORTE DI PALAZZO TORRIANI VERI FLORIS SUB AVE MARIA POLORUM (GRADISCA D’IS.) FIGURA ANÓNIMO DEL ANÓNIMO CÓDICE REGINA ANÓNIMO CÓDICE DE MADRID DE LAS HUELGAS DEL LLIBRE VERMELL AVE MARIA (c. 1260) (c. 1325) (c. 1390) Musiche della devozione mariana SON SOBRE LA ANGELORUM LAUDE LOS SET GOTXS concerto organizzato in collaborazione CANTIGA 229 DE DIGNA ANÓNIMO CÓDICE RECOMPTAREM con i Festival Medioevo e Oltre ALFONSO X EL SABIO DE LAS HUELGAS ANÓNIMO DEL (1221-1284) (c. 1325) LLIBRE VERMELL (Lesignano de’Bagni) e I Luoghi dello Spirito (c. 1390) e del Tempo (Ravenna) HODIE MARIAE/ REGNAT DANZA SOBRE ANÓNIMO DEL CÓDICE LA CANTIGA 165 DE DINOS MADRE DE MADRID ALFONSO X EL SABIO DEL DONÇEL DE (c. 1260) (1221-1284) JUAN DE TRIANA (c. 1440-1494) DANZA SOBRE LA O VIRGO SPLENDENS CANTIGA 267 ANÓNIMO DEL O GLORIOSA DE ALFONSO X EL SABIO LLIBRE VERMELL DOMINA ANÓNIMO (1221-1284) (c. 1390) DEL CANCIONERO DE LA COLOMBINA CANTIGA 40 DIOS STELLA SPLENDENS (h. 1490) TE SALVE GRORIOSA DE ANÓNIMO DEL ENSEMBLE ALFONSO X EL SABIO LLIBRE VERMELL AQUEL TROVAR (E) (1221-1284) (c. 1390) Delia Agúndez canto ESTAMPIE SOBRE IMPERAYRITZ Antonio Torralba flautas CEDIT FRIGUS HIEMALE ANÓNIMO DEL José Ignacio Fernández ANÓNIMO LLIBRE VERMELL cítola y guitarra medievales (c. 1250) (c. 1390) Daniel Sáez Conde rabel bajo di Alfonso X il saggio e alcune danze da “El Llibre Vermell” de Monserrat, trascritto attorno al 1380. Per concludere, due brani collocati all’inizio del Rinascimento: “Dinos, madre del fanciullo” di Juan de Triana e l’anonimo “O gloriosa domina”, entrambi contenuti nel “Canzoniere della Colombina”. Aquel trovar è un nuovo progetto musicale, composto da quattro esperti musicisti. I Il programma che presentiamo propone tre strumentisti (Antonio Torralba, Josè un percorso di brani musicali dedicati Ignacio Fernandez e Daniel Saez Conde) alla devozione mariana, che partono provengono dal gruppo “Cinco siglos” dalla metà del secolo XIII° fino agli inizi (1990/ 2016), dal suo lungo percorso del XV°. Vengono inclusi brani contenuti professionale e dall’ampia esperienza nel Manoscritto 20486, conservato nella condivisa, con numerosi concerti e Biblioteca Nazionale e conosciuti con incisioni. La voce, Delia Agundez, è un il nome di “Codice di Madrid” (h.1265) interprete di grande esperienza, dalla e alcuni posteriori, dal “Codice de las formazione rigorosa, un soprano brillante, Huelgas”. Inoltre, proponiamo alcuni brani che si è guadagnata ampia fama nel campo dalle “Cantigas de Santa Maria” (h.1284) della musica antica. VENERDÌ 14 SETTEMBRE Parlare di cibo è parlare di cultura: il simbolici propri che lo identificano cibo sfama non solo lo stomaco ma come quello specifico popolo. anche la mente ed il cuore. Questa Le innumerevoli migrazioni di sintetica premessa identifica, nella popoli avvenute nel corso della CULTURE sua semplicità, i molteplici valori storia ci ha però dimostrato come MIGRANTI degli alimenti, dal fisiologico al l’alimentazione, lo scambio di sociale, al simbolico, all’emotivo ... cibo tradizionale, pur connotando ORE 19.00 e molti altri. l’appartenenza ad un gruppo PALAZZO TORRIANI Tutti questi aspetti interagenti specifico è anche condivisione della SALA DEL CONSIGLIO (GRADISCA D’IS.) tra loro definiscono l’aspetto propria cultura con altre culture LA TELA (I) culturale dell’alimentazione dove ed in questo passaggio i diversi Coro multietnico per cultura, presa nel suo più alimenti, pur mantenendo intatte ampio significato antropologico, si alcune caratteristiche peculiari, ORE 21.00 intende “quell’insieme complesso diventano un punto di incontro ENOTECA “SERENISSIMA” che include il sapere, le credenze, e integrazione. Esempi di questa “CUCINE” A CONFRONTO l’arte, la morale, il diritto, il trasmissione attraverso il cibo sono costume, e ogni altra competenza riscontrabili nei ricettari di cucina Ricette dalla tradizione mediorientale e abitudine acquisita dall’uomo in di epoca medievale dove alimenti e ricette dai trattati storici di cucina quanto membro della società” . propri di altre culture sono stati medievale: Influenze e differenze Ogni gruppo sociale, inteso sia integrati nel modello alimentare in senso storico che geografico, europeo. BUFFET STORICO ha elaborato un proprio sistema alimentare di riferimento Marialuisa Cecere attribuendovi valori sociali e

a cura dell’Accademia Jaufrè Rudel di Studi Medievali ASSOCIAZIONE FEMMINILE “LA TELA” LABORATORIO DI CONVIVENZA

Il progetto de “La Tela: trame e orditi Registro Regionale delle Associazioni di competenze al femminile, poiché l’unico nella relazione tra donne”, è stato ideato Promozione Sociale e all’Albo Regionale requisito essenziale è il piacere di nel 2004 dal gruppo delle Donne in Nero delle Associazioni e degli Enti per cantare insieme. di Udine e costruito da donne italiane l’immigrazione. Altri laboratori realizzati sono: assieme a donne immigrate. Si tratta di un laboratorio di convivenza, insegnamento della lingua italiana L2, E’ stato promosso dalla Commissione uno spazio per donne italiane e immigrate disegno e pittura, ceramica, maglia e per le Pari Opportunità del Comune di presso il quale svolgere - o dal qual sartoria, cucina multietnica, cultura di Udine, realizzato in partenariato con promuovere - attività di tipo sociale, origine, danza del ventre, orientale, danza l’Assessorato alle Politiche Sociali del culturale e ricreativo. Un’attività di terapia, yoga, laboratori teatrali. Comune di Udine e, nel 2005, ha ottenuto laboratorio permanente è rappresentata Oltre a questo la Tela organizza e partecipa il finanziamento della Commissione dal coro di canto popolare di tradizione ad incontri, convegni e seminari; offre un Regionale per le Pari Opportunità tra orale formato da donne straniere ed servizio di informazioni, accoglienza e Uomo e Donna. italiane e diretto dalla maestra Claudia orientamento alle donne immigrate. In tal L’Associazione “La Tela” è nata il 27 Grimaz. E’ un gruppo dove far nascere senso ha prodotto una guida ai servizi di giugno 2006. Dal 2007 è iscritta al alleanze, creatività, esperienze e cui le donne possono disporre. SABATO 22 SETTEMBRE STRUTTURA DEL MELOLOGO

Proemio introduttivo. dell’epoca, evocati come testimoni ORE 21.00 Ambientazione presso la corte del davanti al tribunale umano e ACCADEMIA “NICO PEPE” DI UDINE Patriarca di Aquileia, in Cividale. divino (planctus, capitolari, i giochi notarili cividalesi – pyruc myo doc

TRES, TRES, TRIA Ogni personaggio produce e bielo dumblo – lacerti di carmina Le udienze del Patriarca davanti al trono del Patriarca un burana attribuiti al patriarca soliloquio, un flusso di coscienza, Volcher, voci tratte dagli statuti e inframezzato da elementi afferenti dai processi dell’epoca). la sua cultura d’origine e l’ordine di appartenenza, tesi a svelare Il Patriarca si esprime in latino visione del mondo, sensibilità, suggellando così ogni sentenza. retaggio, sogni e paure, desideri Un latino solenne, musicale, e geografie interiori. Il testo è istituzionale. SPETTACOLO infarcito di parole tratte dalle C’è la presenza di un “coro” come DI TEATRO MUSICALE lingue da loro parlate (friulano, sloveno e germanico), con voce narrante e interprete della sensibilità collettiva. In collaborazione con riferimenti espliciti tratti dai testi l’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe ed il Centro Musicale Sloveno Glasbena Matica, di Trieste con la partecipazione dei rispettivi allievi

Testi originali di Angelo Florano Musiche originali di Fabio Accurso Un ringraziamento doveroso ad entrambi gli autori E’ la Festa di San Giorgio, siamo nell’ riconosciuto, per le alte imprese compiute a portare al pascolo le sue pecore in anno del Signore 1333, indizione terza. in guerra, il titolo comitale, che gli darebbe prati di “comugna”. Il monaco, “scriptor” Tre personaggi si presentano davanti al il diritto di sposare la figlia del Signore del convento di San Giovanni in Tuba, soglio patriarcale. Un monaco benedettino della Rocca di Reunia; il contadino, famulo pretende invece che la Badia di Moggio sloveno (Slatibor), un famiglio friulano dei signori di Melso, chiede invece giustizia restituisca alcuni preziosi manoscritti (Ottolino) e un cavaliere germanico per essere stato picchiato da una allegra vergati in glagolitico, già da tempo prestati (Baldrico). Ciascuno di loro implora avanti brigata di signorotti a cavallo intenti per farne copia e mai resI. al suo Principe di far valere la propria a cacciare in terra di Carnia, presso la istanza. Il cavaliere chiede che gli venga pieve di Gorto, mentre lui si apprestava DOMENICA 23 SETTEMBRE STRUTTURA DEL MELOLOGO

Proemio introduttivo. dell’epoca, evocati come testimoni ORE 21.00 Ambientazione presso la corte del davanti al tribunale umano e TEATRO SLOVENO DI TRIESTE Patriarca di Aquileia, in Cividale. divino (planctus, capitolari, i giochi notarili cividalesi – pyruc myo doc

TRES, TRES, TRIA Ogni personaggio produce e bielo dumblo – lacerti di carmina Le udienze del Patriarca davanti al trono del Patriarca un burana attribuiti al patriarca soliloquio, un flusso di coscienza, Volcher, voci tratte dagli statuti e inframezzato da elementi afferenti dai processi dell’epoca). la sua cultura d’origine e l’ordine di appartenenza, tesi a svelare Il Patriarca si esprime in latino visione del mondo, sensibilità, suggellando così ogni sentenza. retaggio, sogni e paure, desideri Un latino solenne, musicale, e geografie interiori. Il testo è istituzionale. SPETTACOLO infarcito di parole tratte dalle C’è la presenza di un “coro” come DI TEATRO MUSICALE lingue da loro parlate (friulano, sloveno e germanico), con voce narrante e interprete della sensibilità collettiva. In collaborazione con riferimenti espliciti tratti dai testi l’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe ed il Centro Musicale Sloveno Glasbena Matica, di Trieste con la partecipazione dei rispettivi allievi

Testi originali di Angelo Florano Musiche originali di Fabio Accurso Un ringraziamento doveroso ad entrambi gli autori E’ la Festa di San Giorgio, siamo nell’ riconosciuto, per le alte imprese compiute a portare al pascolo le sue pecore in anno del Signore 1333, indizione terza. in guerra, il titolo comitale, che gli darebbe prati di “comugna”. Il monaco, “scriptor” Tre personaggi si presentano davanti al il diritto di sposare la figlia del Signore del convento di San Giovanni in Tuba, soglio patriarcale. Un monaco benedettino della Rocca di Reunia; il contadino, famulo pretende invece che la Badia di Moggio sloveno (Slatibor), un famiglio friulano dei signori di Melso, chiede invece giustizia restituisca alcuni preziosi manoscritti (Ottolino) e un cavaliere germanico per essere stato picchiato da una allegra vergati in glagolitico, già da tempo prestati (Baldrico). Ciascuno di loro implora avanti brigata di signorotti a cavallo intenti per farne copia e mai resI. al suo Principe di far valere la propria a cacciare in terra di Carnia, presso la istanza. Il cavaliere chiede che gli venga pieve di Gorto, mentre lui si apprestava SABATO 29 SETTEMBRE Vergine bella, che di sol vestita, coronata di stelle, al sommo Sole piacesti sí, che ‘n te Sua luce ascose, ORE 20.00 amor mi spinge a dir di te parole: CASTELLO DI KROMBERG ma non so ‘ncominciar senza tu’ aita, et di Colui ch’amando in te si pose. LAUDIAM Invoco lei che ben sempre rispose, L’AMOR DIVINO chi la chiamò con fede: Musica a Venezia nel ‘500 Vergine, s’a mercede miseria extrema de l’humane cose già mai ti volse, al mio prego t’inchina, soccorri a la mia guerra, bench’i’ sia terra, et tu del ciel regina.

Vergine pura, d’ogni parte intera, del tuo parto gentil figliuola et madre, ch’allumi questa vita, et l’altra adorni, per te il tuo figlio, et quel del sommo Padre, o fenestra del cielo lucente altera, venne a salvarne in su li extremi giorni; et fra tutti terreni altri soggiorni sola tu fosti electa, Vergine benedetta, ENSEMBLE RICERCARE ANTICO (I) che ‘l pianto d’Eva in allegrezza torni. Vittoria Giacobazzi voce Fammi, ché puoi, de la Sua gratia degno, Francesco Tomaso liuto senza fine o beata, già coronata nel superno regno. concerto organizzato in collaborazione con Frottola di Bartolomeo tromboncino il Festival Flores Musicae di Nova Gorica su testo di Francesco Petrarca

I partecipanti potranno proporre brani di loro scelta inerenti 27~30 SETTEMBRE al periodo trattato, inviando al docente le partiture almeno un mese prima dell'inizio del corso.

VILLA VIPOLŽE - GORIŠKA BRDA (SLO) BRANI PREFERENZIALI:

LE FROTTOLE ALESSANDRO GRANDI MASTERCLASS PER CANTO E LIUTO ESTRATTI DAI MOTTETTI, LIBRO I E II DEL LIBRO II, VENEZIA, 1625 INTERNAZIONALE BOSSINIENSIS, 1509 & 1511 GIOVANNI FELICE EMILIO DE CAVALIERI SANCES: CANTADA A VOCE la nascita del recitar cantando BRANI DALLA SOLA SUL PASSACAGLIE, a cura di Marco Beasley RAPPRESENTAZIONE LIBRO II, VENEZIA 1633 DI ANIMA ET DI CORPO, maestro collaboratore: ROMA, 1600 GIOVANNI FELICE SANCES Stefano Rocco STABAT MATER DOLOROSA, arciliuto, tiorba, chitarra barocca GIULIO CACCINI MOTTETTI, VENEZIA, 1638 DAL I E II LIBRO DELLE evento organizzato in collaborazione con NUOVE MUSICHE, CLAUDIO MONTEVERDI FIRENZE 1601 & 1614 il Festival Flores Musicae di Nova Gorica ESTRATTI DAL COMBATTIMENTO..., CLAUDIO MONTEVERDI VENEZIA, 1638 ESTRATTI DALL’ORFEO, FAVOLA IN MUSICA, VENEZIA, 1607

CLAUDIO MONTEVERDI ESTRATTI A VOCE SOLA ED A DUE VOCI DAL VESPRO, VENEZIA, 1610 Il mondo greco, alla base della cultura passaggio della storia musicale in Italia. occidentale, ha sempre esercitato Per cui si abbraccerà un arco di quasi influenza e fascino sugli artisti di ogni cent’anni, partendo dai brani frottolistici epoca. Tra cinquecento e seicento si di maestri come Tromboncino e Cara, compie una grande mutazione nello attraversando la Rappresentazione stile musicale e, semplificando un po’ del Cavalieri, per giungere all’Orfeo rozzamente, possiamo dire che si passa e al Combattimento monteverdiani, dal regno della polifonia a quello della momenti centrali della grande arte monodia accompagnata. A quest’ultimo del teatro in musica. spetta per elezione il fine di muovere le passioni dell’ascoltatore cercando, più Uno spazio specifico sarà dedicato a dell’immutabile rapporto con il divino, un quotidiano esercizio collettivo per l’intrinseca drammaticità del rapporto l’esecuzione di brani del repertorio fra gli uomini. Alla base dell’invenzione di tradizione orale prevalentemente melodica v’è il desiderio di ricostruire la polifonico. Scopo di questa scelta didattica magica simbiosi fra testo e musica propria è lo sviluppo di una personale tecnica della lirica greca. Non è un caso che i primi vocale (respirazione, emissione del eperimenti in tal senso avessero come suono, intonazione), che privilegi l’ascolto soggetto Orfeo, figura che più di ogni altra dell’altro attraverso l’uso di canti di sintetizza poesia e musica, mettendo apparente semplicità, felici testimonianze così la prima pietra di quell’edificio di emozioni e di spessore culturale. chiamato “opera” o, più in generale “teatro musicale”, edificio in cui possiamo riconoscere l’ennesima trasfigurazione del teatro greco. Per informazioni ed iscrizione Nei giorni della masterclass si tratteranno visitare la pagina principalmente i brani a mio parere più del Kulturni Dom di Nova Gorica rappresentativi di questo momento di www.kulturnidom-ng.si THEATRUM INSTRUMENTORUM CASTELLO DI GORIZIA SALA DEGLI STATI PROVINCIALI MOSTRA DIDATTICA PERMANENTE

COLLABORATORI

PARTNER Fondazione So.Co.B.A

Croce Rossa Italiana (Gorizia) Comune di Gorizia

Polo Museale Fvg Comune di Udine

Fondazione Carigo Comune di Gradisca d’Is.

Civica Accademia d’Arte Comune di Valvasone-Arzene Drammatica “Nico Pepe” Comune di Sesto al Reghena Kulturni Dom Nova Gorica (Slovenia) Comune di Lesignano de Bagni Musica Cortese Associazione Barocco Europeo (Sacile) (Emilia-Romagna) Dramsam Fabbriceria della Basilica-Cattedrale Comune di Gradara (Marche) Centro Giuliano di Parma di Musica Antica Comune di Aquileia Udruga Prosoli – Sveta Glazba (Croazia) Direzione Artistica: Pro Loco Aquileia Valter Colle Associazione Collegium Musicum Curatori della Rassegna: Glasbena Matica Alessandra Cossi Classense (Ravenna) (Ist. sloveno di Musica- Trieste) e Fabio Accurso

Kultur. Raum. Kirche (Austria) Accademia Jaufrè Rudel (Gradisca d’Is.) dramsam.org Musica Cortese

Dramsam Centro Giuliano di Musica Antica

Direzione Artistica: Valter Colle Curatori della Rassegna: Alessandra Cossi e Fabio Accurso dramsam.org Musica Cortese è un progetto Dramsam relizzato grazie al sostegno di:

COMUNE DI CON IL PATROCINIO DI AQUILEIA

LA RETE DELLA MUSICA ANTICA IN FRIULI VENEZIA GIULIA